14 OTT 2001

Bonino in Asia: Prosegue in Thailandia la missione per la Corte Penale Internazionale

[NON DEFINITO] | - 00:00 Durata: 6 min 47 sec
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Registrazione audio di "Bonino in Asia: Prosegue in Thailandia la missione per la Corte Penale Internazionale", registrato domenica 14 ottobre 2001 alle 00:00.

L'evento è stato organizzato da Area radicale.

La registrazione audio ha una durata di 6 minuti.
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    <strong>Giorno dopo giorno<strong><br>&nbsp;&nbsp; 13 ottobre<br> 12 ottobre<br> 11 ottobre<p><strong>Link</strong>:<br> Statuto di Roma<br> Non c'è pace senza giustizia Bangkok, 14 ottobre 2001 - Emma Bonino incontrerà insieme a Maria Carmen Colitti, consigliere giuridico di Non C'è Pace Senza Giustizia, il Ministro della Giustizia tailandese, On. Pongthep Thepkanjana, per discutere la possibilità di una veloce ratifica da parte della Tailandia dello Statuto della Corte Penale Internazionale. <p> "La Thailandia è un paese con cui, come Non c'è pace senza giustizia abbiamo un rapporto strutturato da alcuni anni, infatti l'associazione radicale ha inviato alcuni legal advisor" in Thailandia per verificare le possibilità legali della ratifica senza che venga modificata la costituzione. <br>"Gli incontri delle prossime ore - ha affermato Emma Bonino in un'intervista realizzata da Lorenzo Rendi - servono per capire in che modo e in che tempi il Parlamento intende apporre la firma al documento di ratifica".<p> "La traduzione dello statuto - ha piegato la leader radicale - è stata completata, la Thailandia è uno dei firmatari e ha espresso in molte occasioni la volontà politica di ratificare ma in questi incontri verificheremo i tempi e la realtà di questa intenzione". <p>Emma Bonino ha spiegato che in molti paesi "che hanno case regnanti, come la Cambogia e la Thailandia, la costituzione prevede l'immunità del re e la possibilità per il sovrano di concedere la grazia. Quindi è necessario trovare delle strade per capire se sarà necessario modificare" o meno la Costituzione.<p>La leader radicale ha ricordato inoltre che i primi 60 paesi ratificanti "saranno i paesi membri, quelli che avranno le più alte responsabilità, dalla nomina dei giudici, allo stabilimento delle quote finanziarie".<p>La prossima tappa del viaggio in Asia sono le Filippine, una "confederazione di Stati", "alcuni firmatari altri no, alcuni con situazioni di ratifica molto avanzate, altri neppure iniziate". Domani si recherà a Manila, dove aprira' i lavori della "Expert's Conference on the International Criminal Court", insieme al Presidente della Repubblica delle Filippine, On. Gloria Macapagal-Arroyo. Si tratta, secondo l'ex Commissaria europea, di "un appuntamento molto importante"<br>
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