29 OTT 2001

Esteri: Emma Bonino a «Diario di guerra» (La7), "La Real Politik sta creando nuovi mostri"

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Emma Bonino denuncia i rischi dell'applicazione sistematica dei principi della Real Politik e ricorda che le violazioni dei diritti fondamentali in paesi dittatoriali costituiscono un pericolo, oltre che per i popoli stessi, anche per la sicurezza internazionale.

E ricorda l'Afghanistan, la Cina, il LaosRoma, 29 ottobre 2001 - Emma Bonino è intervenuta alla trasmissione "Diario di guerra", condotta da Andrea Molino, in onda su la7 sul tema: La politica italiana, "facendo un'eccezione, in quanto per ragioni di politica di fondo dell'informazione - ha spiegato - abbiamo deciso, insieme a Marco
Pannella e ai dirigenti radicali di non partecipare ad altri dibattiti", ma dopo l'arresto dei cinque militanti radicali in Laos l'ex Commissaria europea ha ritenuto fosse importante partecipare alla trasmissione.

La Real politik continua a produrre "mostri" Emma Bonino ha ribadito che la logica della Real Politik che ha fatto sì che la questione afghana venisse ignorata fino all'11 settembre, nonostante le denunce fatte proprio dall'ex commissaria europea già dal 1997 dell'esistenza di campi di addestramento terroristico, sta oggi riproponendo con forza meccanismi di alleanze strategiche che non tengono in minimo conto le esigenze del rispetto dei trattati internazionali.

A tal proposito la leader radicale ha denunciato in particolare le violazioni dei diritti umani e civili dei regimi cinese e laotiano, ribadendo che le sante alleanze non risolvono alla radice il problema del terrorismo internazionale, spostando semplicemente il problema.

Fino a quando l'Europa, gli Usa e in generale il mondo occidentale continuerà a "dare carta bianca" a regimi "dittatoriali o quasi", senza pretendere il rispetto degli accordi internazionali, principalmente di natura economica, sul piano dei diritti umani, continueranno ad esserci serie minacce per la "sicurezza di tutti".

I radicali desaparecidos in Laos e i pericoli della politica dell'indifferenzaIl caso dei radicali arrestati in Laos, "un paese a stretto regime comunista, una vera e propria dittatura", per denunciare la scomparsa nel 1999 di cinque "leader studenteschi che partecipavano ad una manifestazione pacifica, che non hanno mai avuto diritto né di essere giudicati da nessuno, né di aver un processo", deve essere letto anche come denuncia dell'indifferenza della comunità internazionale per il rispetto dei diritti fondamentali.

"Riteniamo - ha dichiarato Emma Bonino - che questi paesi dittatoriali o quasi stanno diventando il ricettacolo di ogni sorta di traffici e oltre ad opprimere i loro popoli, che già mi pare inaccettabile, rischiano di diventare minaccia alla sicurezza di tutti oltre che dei loro popoli".

Il Laos - ha ricordato Bonino - "ha un accordo economico con l'Ue, che prevede all'art.

4 il rispetto dei diritti umani come parte dell'Unione Europea" In sostanza, il rischio che si corre, secondo la leader radicale, "è quello di trasformare alleanze tattiche in una carta bianca per qualsiasi altra cosa", si dovrebbe quindi "smettere di creare nuovi mostri e non confondere esigenze tattiche con alleanze senza più discriminazioni e senza più criteri.

Non si può smettere qualunque dato di critica forte in base ad esigenze tattiche "."Non c'è dubbio - ha affermato Gad Lerner - che i cinesi approfitteranno di questa copertura internazionale anche per regolare dei brutti conti interni, così come Putin non farà una danza cortese in Cecenia"Gianni De Michelis ha avanzato la critica ai radicali di voler sfruttare il momento e di spostare il centro dell'attenzione dal teatro di guerra, ma Boris Biancheri ha affermato che "il compito dei radicali è proprio quello di denunciare anzitempo situazioni che si verificheranno poi", quindi non si tratta di focalizzare l'attenzione altrove, ma di denunciare in anticipo sui tempi.Europa e Italia: le grandi assentiIl dibattito si è poi focalizzato sulla presunta "doppia linea" della politica estera italiana, con una matrice più europeista, incarnata dal ministro degli Esteri Renato Ruggiero, e quella del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi.

La critica più consistente è arrivata però sul dato della mancanza di una politica estera e di difesa comune dell'Europa, che sta dimostrando una volta di più di essere una istituzione economica ma non politica.

In studio anche Gianni De Michelis, Boris Biancheri, Gad Lerner e Giuliano Ferrara.

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  • Il punto sulla giornata di guerra

    <strong>Indice</strong>
    0:00 Durata: 3 min 1 sec
  • Emma Bonino sui cinque radicali desaparecidos in Laos

    0:03 Durata: 2 min 56 sec
  • La Cina nella santa alleanza contro il terrorismo

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  • La denuncia di Emma Bonino della questione afghana

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