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Roma, 10 novembre 2001 - Silvio Berlusconi ha concluso la kermesse filoamericana a piazza del Popolo, invocando l'unita' delle forze politiche italiane contro il terrorismo, una minaccia che ''incombe'' anche sul nostro paese.
''Siamo tutti cittadini di New York'', ha dichiarato Berlusconi parafrasando il Kennedy di Berlino.
''Noi siamo e restiamo un paese pacifico, e proprio per portare la pace, portiamo guerra alla guerra''.
Cosi' Silvio Berlusconi durante l'Usa day ha affrontato il tema della partecipazione dell'Italia all'intervento militare in Afghanistan.
Comunque "l'Italia ha saputo … mantenere in questa circostanza, il posto che e' suo: senza tentennamenti, senza enfasi retorica''Secondo il presidente del Consiglio occorre ''far nascere un nuovo patriottismo universale, un sentimento di devozione verso i diritti universali dell'uomo'', così il presidente del Consiglio che ha ribadito che ''non e' in atto nessuno scontro di civilta', ma una guerra tra civilta' e barbarie''.''La bandiera americana - ha affermato Berlusconi - e' il simbolo universale della democrazia e della liberta' ''e chi l'ha bruciata in piazza ''ha elevato un ridicolo monumento alla faziosita' e alla stupidita' umana''''Per quanto riguarda l'opposizione voglio dare atto alla sua parte maggioritaria di aver assunto in questa circostanza un comportamento responsabile e solidale non in contrasto con la sua funzione di critica e di controllo degli atti del governo.
L'Italia siamo tutti noi, governo e opposizione''.
Critiche sulla manifestazione dei no-global in concomitanza con l'Usa day: ''Chi ha manifestato, invece che contro il terrorismo, contro chi combatte il terrorismo, ha commesso un errore prima che politico, morale'', ma ''piccole e rumorose minoranze di 'guastatori' non sono riuscite nell'intento di confondere le idee e intorpidire i nostri animi''''Agli scettici, ai cattivi maestri, a tutti coloro che mettono sullo stesso piano gli assassini e le vittime rispondiamo che, nella sostanza, legittimano il terrorismo''.
''Siamo tutti cittadini di New York'', ha dichiarato Berlusconi parafrasando il Kennedy di Berlino.
''Noi siamo e restiamo un paese pacifico, e proprio per portare la pace, portiamo guerra alla guerra''.
Cosi' Silvio Berlusconi durante l'Usa day ha affrontato il tema della partecipazione dell'Italia all'intervento militare in Afghanistan.
Comunque "l'Italia ha saputo … mantenere in questa circostanza, il posto che e' suo: senza tentennamenti, senza enfasi retorica''Secondo il presidente del Consiglio occorre ''far nascere un nuovo patriottismo universale, un sentimento di devozione verso i diritti universali dell'uomo'', così il presidente del Consiglio che ha ribadito che ''non e' in atto nessuno scontro di civilta', ma una guerra tra civilta' e barbarie''.''La bandiera americana - ha affermato Berlusconi - e' il simbolo universale della democrazia e della liberta' ''e chi l'ha bruciata in piazza ''ha elevato un ridicolo monumento alla faziosita' e alla stupidita' umana''''Per quanto riguarda l'opposizione voglio dare atto alla sua parte maggioritaria di aver assunto in questa circostanza un comportamento responsabile e solidale non in contrasto con la sua funzione di critica e di controllo degli atti del governo.
L'Italia siamo tutti noi, governo e opposizione''.
Critiche sulla manifestazione dei no-global in concomitanza con l'Usa day: ''Chi ha manifestato, invece che contro il terrorismo, contro chi combatte il terrorismo, ha commesso un errore prima che politico, morale'', ma ''piccole e rumorose minoranze di 'guastatori' non sono riuscite nell'intento di confondere le idee e intorpidire i nostri animi''''Agli scettici, ai cattivi maestri, a tutti coloro che mettono sullo stesso piano gli assassini e le vittime rispondiamo che, nella sostanza, legittimano il terrorismo''.
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