20 NOV 2001

Satyagraha: Le donne italiane per le donne di Kabul

[NON DEFINITO] | - 00:00 Durata: 40 min 47 sec
Organizzatori: 

Questa registrazione non è ancora stata digitalizzata.
Per le risposte alle domande frequenti puoi leggere le FAQ.

Parlamentari e rappresentanti della società civile italiana si uniscono al grande Satyagraha mondiale, lanciato da Emma Bonino e dai radicali, per l'ingresso delle donne nel governo post-Taleban.

Per una restaurazione dei diritti acquisiti molti anni fa proprio dalle donne afghaneRoma, 20 novembre 2001, h15.10 - Barbara Palombelli, Maria Latella, Livia Turco, Alessandra Mussolini, Alessandra Santarchè, Anselma Dall'Olio e Daniela Colombo hanno annunciato la loro adesione all'iniziativa internazionale per il Satyagraha mondiale per l'ingresso delle donne nel governo post-Taleban, promossa da
Emma Bonino e dai radicali.

Bonino: È un'iniziativa politica per restaurare i diritti acquisiti dalle donne afghane"Questa iniziativa, promossa dal Prt e da tutte le associazioni che hanno voluto farne parte è un'iniziativa politica e voglio sottolinearne la nobiltà e la grandezza politica".

In questo modo Emma Bonino ha chiarito che "si tratta di un passo politico di grande rilievo, un passo esemplare e non simbolico perché questo può dare forza e animo a milioni di donne che in altri paesi hanno da superare moltissime altre cose ma anche per le stesse donne afghane"."Il mondo sembra aver scoperto il dolore delle donne afghane solo adesso - ha sottolineato l'eurodeputata radicale - eppure non era un segreto mantenuto dalla Cia, dall'Fbi o quant'altro, era un fatto ampiamente noto".

Oggi invece "non c'è più momento politico, riunione relativa a qualunque cosa di politica internazionale in cui non ci sia qualche commozione per i passati orrori.

Oggi non è più, lo è stato, né il tempo delle lacrime e nemmeno quello di un passato che non abbiamo colpevolmente voluto affrontare.

Oggi è il tempo dell'azione e l'unico modo per ridurre le parole, per togliere degli elementi di ambiguità è una richiesta molto puntuale, molto precisa: donne al governo.

Potrebbe sembrare una cosa così piccola, non lo è nell'approccio tradizionale di politica internazionale, non lo è nemmeno nei nostri paesi salvo alcune eccezioni, tanto è vero che più sento emozioni per il passato, meno vedo donne ai tavoli dei negoziatiLa leader radicale ha ricordato che "fino alla fine degli anni '80 ci sono state donne ministro, donne deputato in Afghanistan.

Quindi siamo in un clima culturale che è stato spazzato via negli ultimi dieci anni prima dai mujaheddin e dopo dai talebani.

Ora si tratta di restaurare una pratica che le donne avevano già conquistato".Emma Bonino ha inoltre auspicato che non ci sia più alcuna risoluzione dell'Onu in cui la comunità internazionale si impegna a proteggere i diritti delle donne, "perché abbiamo sempre meno bisogno di protezione e sempre più di possibilità di esercizio visibile di responsabilità politica".

Le donne italiane per le donne di Kabul"Oggi siamo qui per testimoniare con fermezza l'impegno delle donne italiane per le donne di Kabul", ha affermato Daniela Santarchè, spiegando che "questa campagna mira ad assicurare una presenza femminile nel prossimo governo dell'Afghanistan.

Le donne afghane - ha aggiunto la parlamentare di Alleanza Nazionale - non possono più provvedere al proprio sostentamento e questo mette n pericolo non solo la loro sussistenza ma anche quella dei loro figli e degli anziani a cui vengono a mancare tutti i punti di riferimento.

Oggi che il regime talebano è caduto è assolutamente necessario che noi donne ci impegniamo a sconfiggere questa brutale piaga della discriminazione per la donna, anche se la parola discriminazione non basta per esprimere la situazione della donna in Afghanistan".

Santarchè ha ricordato, infatti che "gli uomini di Kabul hanno tagliato le lunghe barbe imposte dal regime talebano" mentre le donne "non hanno ancora avuto il coraggio di disfarsi del burqa che ha tolto loro dignità civile e umana".Barbara Palombelli ha evidenziato che "dovunque c'è un diretto negato, si arriva alla violenza".

Paola Ferrari ha sostenuto di essere rimasta particolarmente dal fatto "che le donne non potevano ridere", ma ha chiarito che "questo è il passato, ora bisogna avere la forza di guardare al futuro".

È fondamentale, per Paola Ferrari, comprendere che "il cambiamento in Afghanistan deve passare assolutamente attraverso la condizione femminile e solo le donne possono esserne garanti assolute"Daniela Colombo, dell'Aidos ha evidenziato il problema delle strategie di sviluppo: "Riteniamo che anche in un ambiente musulmano, tagiko o pashtun come quello afghano sia possibile pensare a strategie di sviluppo con una forte presenza delle donne".Siamo 1.400 digiunatori, ora puntiamo ai 5.000In conclusione Emma Bonino ha puntato al rilancio del Satyagraha, una campagna che "ci sta letteralmente travolgendo": "Se saremo non solo 1300-1400 digiunatori, ma 5.000-10.000 in tutto il mondo si potrà porre fine alla continuazione di una politica di discriminazione".

leggi tutto

riduci

  • Daniela Santanché, deputata An

    0:00 Durata: 5 min 37 sec
  • Alessandra Mussolini, deputata AN, legge il messaggio di Nicole Fontaine

    0:05 Durata: 4 min 58 sec
  • Barbara Palombelli

    0:10 Durata: 2 min 39 sec
  • Paola Ferrari, giornalista

    0:13 Durata: 1 min 53 sec
  • Maria Latella, giornalista Corriere della Sera

    0:15 Durata: 6 min 34 sec
  • Anselma Dell'Olio, legge un ricordo di Maria Grazia Cutuli, scritto da Silvia Grilli

    0:21 Durata: 3 min 42 sec
  • Emma Bonino, europarlamentare

    0:25 Durata: 10 min 57 sec
  • Alessandra Mussolini, legge la lettera a Laura Bush e Cherie Blair e chiede di esserne firmataria

    0:36 Durata: 2 min 25 sec
  • Daniela Colombo, presidente Aidos (associazione italiana donne per lo sviluppo)

    In azione Modulo adesione al Satyagraha mondiale <strong>Altri servizi</strong> 20.11.2001 - Cresce l'azione radicale, Powell: le donne nel governo di Kabul 20.11.2001 - La lettera alle first-ladies di Usa e Gran Bretagna 19.11.2001 - Per le donne di Kabul non servono digiuni pacifisti, ma obiettivi nonviolenti concreti 18.11.2001 - Emma Bonino scrive a Laura Bush e Cherie Blair 17.11.2001 - Il discorso di Laura Bush 17.11.2001 - Anche gli Usa in campo per le donne afgane 14.11.2001 - Emma Bonino al Parlamento Europeo 13.11.2001 - Marco Pannella a Diario di Guerra (LA7) 13.11.2001 - L'annuncio del Satyagraha mondiale 22.10.2001 - Emma Bonino a Radio24, «Nel 1997 il problema Afghanistan era sotto gli occhi di tutti» 6.10.2001 - Emma Bonino, "Denunciai al mondo il pericolo taleban" (06-10-2001)<strong>Links</strong> 29 settembre 1997: L'arresto a Kabul 8 marzo 1998: Un fiore per le donne di Kabul
    0:38 Durata: 2 min 2 sec