23 NOV 2001

InCE: Conferenza stampa di Silvio Berlusconi

[NON DEFINITO] | - 00:00 Durata: 31 min 29 sec
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Berlusconi auspica un'Europa forte e allargata, anche alla Russia.

E afferma che i governi di Pechino e di Mosca hanno dato prova di volersi avvicinare all'occidente.

La prova? L'adesione alla coalizione per la lotta al terrorismo.Trieste, 23 novembre 2001 - Il presidente del Consiglio è intervenuto ad una conferenza al termine del vertice dell'InCE (Iniziativa Centro Europea) in cui è stata affrontata la questione dell'allargamento ad Est dell'Unione Europea e dell'eventualità dell'ingresso della Federazione russa all'interno dell'UE.

Verso la ricomposizione dell'Europa "L'Europa - ha
dichiarato Berlusconi - non deve allargarsi, ma ricostituirsi e deve sanare quella ferita dovuta al comunismo che per oltre mezzo secolo ha tenuto al di là della cortina di ferro dei paesi che già facevano parte dell'Europa.

Il comunismo per fortuna è caduto, le frontiere di sono riaperte, questi paesi si sono riaperti alla democrazia, in misura differente nei vari paesi questa democrazia sta per divenire concreta e sta per introdursi il libero mercato".

Il presidente del Consiglio ha evidenziato che questo "ricongiungimento" dell'Europa "porterà ai paesi dell'Est un grande giovamento perché sono costretti ad accelerare il cammino delle loro riforme democratiche, giuridiche, istituzionali, economiche" La Russia L'Europa che ha in mente Berlusconi "sarà importante economicamente ma che sarà importantissimo soggetto politico sulla scena del mondo, che si dovrà esprimere con una sola voce, che avrà una politica unica di difesa e che si confronterà anche con coloro a cui dobbiamo la nostra libertà, gli Usa, che oggi hanno da soli la responsabilità di mantenere la pace e di portare la bandiera della libertà".

Per raggiungere l'obiettivo di un sogetto politico forte europeo, sarà necessario ricomprendere anche la Federazione russa, che dopo la caduta del muro di Berlino, secondo il presidente del Consiglio "ha recentemente dato prova" di voler intraprendere la strada delle riforme."In Europa si entra quando si è adeguati come regolamento interno e come ordinamento giuridico con condizioni interne per quanto riguarda la libertà non soltanto economica, soprattutto per quanto riguarda la libertà politica, a quella che è la carta dei diritti europei.

L'auspicio di tutti e non solo mio - ha dichiarato Silvio Berlusconi - è che il presente governo stia procedendo e voglia continuare a procedere verso una completa libertà all'interno della Federazione russa".Secondo il presidente del Consiglio, infatti, "gli atti compiuti nella direzione di una regolamentazione dell'economia e di un allargamento delle libertà" dal governo di Vladimir Putin sarebbero numerosi e "tutto fa pensare che si vada verso una situazione molto positiva".

La garanzia della democratizzazione del governo moscovita sarebbe fornita dall'adesione della Russia all'alleanza contro il terrorismo e a tal proposito Berlusconi ha sostenuto che "anche la Repubblica cinese ha adottato un comportamento che tutti considerano assai positivo".

Nessun accenno, quindi, alla repressione dei dissidenti e delle minoranze all'interno dei governi russo e cinese o al mancato rispetto dei diritti civili.

Il rischio, per Berlusconi, semmai è un altro: "quello della contrapposizione tra il mondo islamico e l'occidente".

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