12 GEN 2002

ICT: «Nuove reti, nuovi servizi, e-government e cablatura a banda larga» (Piano cablatura Venezia)

[NON DEFINITO] | - 00:00 Durata: 2 ore 55 min

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Presentato il nuovo piano per la cablatura di Venezia.

Tra operatori, amministrazioni locali e Telecom è subito scontro.

È ormai chiaro però che in Italia la situazione non è delle più rosee, nonostante alcune isole felici.Venezia, 12 gennaio 2002 - Durante il convegno "Beni pubblici, interessi privati e pari opportunità: il Piano Generale della Cablatura del Comune di Venezia" in occasione della presentazione del piano di cablatura per la città lagunare si sono confrontati esponenti di enti locali, del governo e dei massimi operatori Reti civiche e eGovernmentIn Italia le reti civiche
hanno svolto un ruolo avanguardistico rispetto al governo per quanto riguarda lo sviluppo della larga banda.

In particolare i comuni si sono trovati ad affrontare i problemi relativi al cablaggio, alla fornitura di servizi, alla competizione tra operatori e alla creazione di contenuti.

I comuni di Milano, Siena, Venezia hanno elaborato soluzioni diverse in base alle esigenze del territorio e alle problematiche delle città.

Le soluzioni differenziate si evidenziano soprattutto per quanto riguarda il cablaggio e le problematiche relative al ruolo di incumbent di Telecom Italia.

Le reti civiche si sono comunque sviluppate come veri e propri progetti di eGovernment locali, così che i comuni si sono posti come principali fornitori di contenuti e servizi.

Dal convegno è emerso chiaramente che non è pensabile ormai lo sviluppo delle nuove tecnologie senza una progettazione chiara di servizi, applicazioni e contenuti da veicolare.La "scommessa" per il nostro paese è, secondo il sindaco di Siena, Maurizio Cenni, come utilizzare gli strumenti tecnologici, in sostanza quali servizi fornire ai cittadini.

"Fino a che gli strumenti - ha affermato Cenni - non hanno un valore aggiunto effettivo per i cittadini, le imprese non riescono a svilupparsi e non si riesce ad avere un ritorno economico".

La scommessa, quindi è "rendere sistema le città".

Uno dei problemi che le nuove tecnologie possono risolvere è quello dei flussi turistici, dello spostamento fisico dei cittadini, che in città come Venezia - ha evidenziato Paolo Costa - è determinante, e della trasparenza della PA.

"Le reti civiche - ha proseguito il sindaco di Siena - sono un grande valore aggiunto ma rimane allarmante il problema del numero estremamente basso di connessioni".Digital devide "Il nostro paese in questo momento - ha denunciato Renzo Ravaglia - non è cablato e siamo a livello dei paesi in via di sviluppo" in quanto il mercato "delle infrastrutture o dei servizi di un certo tipo in alcune zone d'Italia non è assolutamente aperto".La creazione di isole all'interno del territorio italiano, se da una parte sta fungendo da propulsore per l'innovazione, dall'altra sta però aumentando il digital devide nel nostro paese.

Se in molti comuni, infatti, si può parlare di spinta allo sviluppo delle infrastrutture e dei servizi, in molte zone d'Italia i fornitori di infrastrutture si trovano a dover far fronte a vere e proprie "gabelle" da parte delle amministrazioni per i diritti di passaggio nel sottosuolo.

Questo sta aumentando il digital devide, già drammatico nel nostro paese, e sta portando ad una cablatura a macchia di leopardo.

Per cui se Venezia si trova nell'asse alto della t-bone di Telecom Italia ed è interconnessa con il resto d'Europa direttamente, non si può dire altrettanto di molti altri centri urbani.Gli operatori: basta con le 'gabelle' delle amministrazioni locali Per Fastweb la "situazione è drammatica", il "grosso impatto - ha affermato Giorgio Proietti - è il costo delle tasse per l'occupazione del sottosuolo: se oltre ai costi elevatissimi di costruzione si vanno ad aggiungere delle vere e proprie gabelle da parte delle amministrazioni" i business plan "cominciano a vacillare".

Questo problema porta a soluzioni che escludono di fatto molte zone d'Italia.

"In nessun altro paese europeo - ha aggiunto Ravaglia - si deve mettere in conto il 20% per i diritti di passaggio".

Per "riattivare il ciclo" di cablatura in Italia è quindi fondamentale "eliminare quegli oneri impropri che, anche se sono stati giustificabili in una prima fase non lo sono più ora"."Gli investimenti in infrastrutture - ha specificato Guido Gironda - si stanno riducendo drasticamente" è quindi necessario un intervento da parte della PA, sia dalle amministrazioni locali sia da parte dello Stato, altrimenti "in tutto il resto d'Italia, oltre Milano, non si avrà uno sviluppo della larga banda"Vigevano: il problema è nell'ultimo miglio Paolo Vigevano ha chiarito che il ministero per l'Innovazione e le Tecnologie ha "ben identificato" i problemi "della competizione" e del digital devide.

Da quanto emerso dai lavori della task force voluta dal ministro Stanca sulla larga banda "il problema da sbloccare è però quello dell'accesso".

"Sulla rete di backbone - ha spiegato Vigevano - c'è un discreto livello di competitività e anche sulle reti urbane si sta creando a livelli differenziati da zona a zona.

Il grave problema lo abbiamo sulla rete di accesso, sull'ultimo miglio"Il problema dell'accesso - ha proseguito - "è dato dal fatto che l'umbundling sul local loop non sta decollando" e l "concorrenza su questo settore non si sta realizzando"Telecom: abbiamo fatto il possibile per aprire agli OLO "Sul discorso dell'accesso - ha dichiarato Roberto Maglione - che è il vero collo di bottiglia della larga banda effettivamente, anche con il rame è possibile con le varie offerte XDSL passare dai 256kbps ai 6Mbps, è quindi possibile avere le stesse capacità di trasporto della fibra ottica".

Sull'umbundling del local loop, quindi sulla possibilità di dare accesso a tutti gli operatori e non solo a Telecom, "sono stati annunciati - ha affermato Maglione - investimenti per il 2002 di 2.400 milioni di investimenti per lo sviluppo del mercato dei servizi a larga banda, che significa dare la possibilità di accesso e trasporto in fibra oltre a sviluppare l'offerta wholesale che serve agli OLO per fornire servizi".In ogni caso, secondo il direttore Operational Planning di Telecom Italia, "Telecom ha fatto il possibile per aprire agli OLO"Bonus fiscaleInoltre Maglione ritiene che il problema non sia nel rapporto tra incumbent e OLO (Operatori interconnessi) ma nei bonus fiscali per creare una domanda: "incentivare non tanto l'offerta di tecnologia ma la domanda è la migliore politica industriale".

"Dal nostro punto di vista - ha aggiunto il dirigente Telecom - la tecnologia c'è già ed è già sufficiente per fare larga banda in Italia e per veicolare servizi interattivi, quello che manca è capire" quali contenuti e quali servizi e "il piano economico che sta dietro".Per quanto riguarda il bonus fiscale a favore dell'offerta "il problema - ha spiegato Vigevano - è capire se è sufficiente un'operazione di questo genere".

Si pone infatti la questione della detassazione degli utili, ma si è ancora in una fase di investimenti quindi si "è pensato di dilatare i tempi del provvedimento, c'é la soppressione del contributo ex canone di concessione del 2.5% che interessa i produttori, e il posticipo del pagamento dell'IVA.

Tra questi c'è da valutare quali sono i più efficaci".

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  • Ugo Campaner, Assessore ai Servizi Pubblici del Comune di Venezia

    <strong>Indice</strong>
    0:00 Durata: 2 min 4 sec
  • Roberto Galullo, responsabile settore Enti locali de Il Sole 24ore, modera

    0:02 Durata: 3 min 13 sec
  • «Politiche per la diffusione della larga banda» di Paolo Vigevano, Consigliere del Ministro per l'Innovazione e le Tecnologie

    0:05 Durata: 31 min 30 sec
  • «Beni pubblici, interessi privati e pari opportunità: il Piano Generale della Cablatura del Comune di Venezia» di Ugo Campaner

    0:36 Durata: 17 min 42 sec
  • «Metodi per la redazione del Piano Generale della Cablatura» di Roberto Spagnuolo, Direttore Generale Laboratori Fondazione Guglielmo Marconi

    <br><em>Coffee break</em>
    0:54 Durata: 17 min 47 sec
  • Roberto Galullo, coordina

    <br>Tavola rotonda: <em>E-government e reti a banda larga: comuni italiani ed operatori a confronto</em><br>
    1:12 Durata: 3 min 5 sec
  • Maurizio Cenni, Sindaco di Siena

    1:15 Durata: 13 min 27 sec
  • Giancarlo Martella, Assessore Servizi Civici e Innovazione Tecnologica del Comune di Milano

    1:28 Durata: 14 min 25 sec
  • Roberto Maglione , Telecom Italia

    1:43 Durata: 2 min 47 sec
  • Renzo Ravaglia, direttore generale di Eurostrada SpA - Gruppo Interoute

    1:46 Durata: 6 min
  • Giorgio Proietti, Responsabile Network Planning Fastweb

    1:52 Durata: 4 min 8 sec
  • Paolo Vigevano

    1:56 Durata: 5 min 41 sec
  • Roberto Maglione, Telecom Italia

    2:01 Durata: 6 min 3 sec
  • Guido Gironda, Direttore Generale NSD Alcatel

    2:07 Durata: 5 min 29 sec
  • Paolo Costa, sindaco di Venezia (Interviene Paolo Vigevano)

    2:13 Durata: 21 min 3 sec
  • Dibattito conclusivo

    2:34 Durata: 20 min 50 sec