23 GEN 2002

Caso Sofri: Si riapre la questione?

[NON DEFINITO] | - 00:00 Durata: 2 min 3 sec
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Il Quirinale chiede che si risolvano in tempi brevi questioni controverse della storia repubblicana.

E si riapre la discussione sul caso Sofri, ma Castelli sostiene che la questione non si pone e Sofri ribadisce di non aver mai chiesto la grazia"Il Quirinale auspica il formarsi di un largo consenso politico e sociale sull'esigenza di chiudere definitivamente i capitoli dolorosi della storia della Repubblica, tra questi la complessa e tormentata vicenda processuale che ha portato alla condanna definitiva di Adriano Sofri e dei suoi coimputati".

Lo ha scritto nei giorni scorsi, per incarico del
Presidente della Repubblica, il consigliere giuridico del Colle più alto, Salvatore Sechi.

Rispondendo con una lettera all'ex sottosegretario alla Giustizia Franco Corleone, Sechi ha scritto, riaprendo di fatto la discussione sul caso Sofri, che ''il presidente Ciampi conosce bene la complessa e tormentata vicenda processuale ed è consapevole della mutazione che la pena subisce quando viene irrogata a lunga distanza di tempo dai fatti, soprattutto se restrittiva della libertà personale.

Non esiste nel nostro ordinamento un potere autonomo del capo dello Stato di concedere la grazia.

È sempre necessaria la proposta del ministro competente che ne assume la responsabilità''.Castelli: la questione non si pone nemmenoIl "ministro competente", il titolare della Giustizia Roberto Castelli, intervistato per i microfoni di Radio Radicale da Alessio Falconio, ha specificato che la questione ''non esiste perché la legge è chiarissima: il ministro propone la grazia su richiesta dell'interessato, e poi il presidente della Repubblica decide se darla o meno.

Ma, siccome l'interessato non ha mai fatto nessuna richiesta, la questione nemmeno si pone''.

Il ministro ha inoltre ricordato che la richiesta di grazia la presentò Bompressi e ''io non inoltrai, come mi è consentito, la domanda al presidente della Repubblica''Sofri: non ho mai chiesto la grazia''Quando la grazia viene data, un detenuto dovrebbe fare le barricate per non uscire.

Io non penso di fare delle barricate per non uscire da un lunghissimo e penosissimo sequestro personale, non ammetto molte probabilità a queste ipotesi''.

Così in un'intervista a 'Studio aperto' Adriano Sofri ha ribadito che non intende chiedere un provvedimento di clemenza.

L'ex leader di Lotta Continua ha infatti chiarito in più occasioni che il problema è nel modo in cui è stato portato avanti il processo che lo ha visto imputato per il caso dell'omicidio del commissario Calabresi.

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