02 FEB 2002

Economia: L'intervento del Governatore Antonio Fazio al Forex di Lodi, "Le riforme sono necessarie"

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Il governatore della Banca d'Italia ha fornito un quadro articolato della situazione economica mondiale e italiana.

Apprezzando le politiche dell'attuale governo soprattutto in materia di leggi delegaLodi (MI), 2 febbraio 2002 - Il governatore della Banca d'Italia ha tracciato un quadro della situazione economica internazionale e italiana, intervenendo all'ottavo congresso di AIAF - Associazione Italiana degli analisti finanziari, Assiom - Associazione Italiana Operatori Mercati dei Capitali, Atic Forex - Financial Markets Association of Italy.

Dopo aver rilevato che l'effetto 11 settembre ha
avuto notevoli ripercussioni in tutti i paesi maggiormente industrializzati, ha aspramente criticato le scelte attuate in Argentina, salutando con favore la decisione di abbandonare il regime di parità peso-dollaro.

Antonio Fazio ha inoltre avuto parole di apprezzamento per le politiche messe in atto dal governo italiano e ha apprezzato particolarmente le riforme che si vogliono attuare con le leggi delega.

Il governatore non ha mancato però di esortare a spingere l'acceleratore anche sullo sviluppo autonomo delle regioni, facendo però attenzione a non creare un gap eccessivo tra regioni più e meno ricche.Evidenziati, inoltre, i ritardi che si registrano nel nostro paese anche per quanto riguarda l'introduzione e lo sviluppo delle nuove tecnologie.

La situazione internazionale Fazio ha evidenziato che "l'area dell'euro ha risentito della crisi economica degli Stati Uniti e della situazione di crisi in Giappone" e che "l'andamento congiunturale risulta negativo soprattutto in Germania".

Per quanto riguarda poi l'Argentina, "dopo una fase di instabilità politica e moti di piazza connessi con un progressivo deterioramento delle condizioni economiche e da ultimo con il blocco dei depositi bancari è stato finalmente deciso - ha osservato il n°1 di Via Nazionale - l'abbandono del regime di parità con il dollaro da tempo evidentemente insostenibile".

Tornando nel Mediterraneo, Fazio ha evidenziato i "buoni risultati" conseguiti dalla Turchia "nel controllo dei conti pubblici, anche se - ha osservato - rimane il problema del risanamento del sistema bancario".

In ogni caso "l'economia dovrebbe tornare a crescere nell'anno in corso"Dopo l'11 settembre si è "fatto evidente il bisogno di sviluppare politiche in grado di rendere più armonico e duraturo lo sviluppo di economia mondiale".

Anche perché ora "la ripresa in Europa e nelle altre economie industriali dipenderà crucialmente da quella degli Stati Uniti, pur se giungono segnali positivi dall'Asia"Il governatore della Banca d'Italia ha anche ammonito i paesi maggiormente industrializzati ad occuparsi con politiche coordinate e specifiche delle economie del globo che "sono rimaste escluse dalla crescita economica con conseguenti tensioni sociali e politiche"ImmigrazioneLe grandi migrazioni hanno avuto nella storia un ruolo determinante per lo sviluppo dell'economia, ma - ha osservato- "la mobilità del lavoro a livello mondiale viene limitata dalle politiche restrittive poste in essere dai paesi industriali".

Attualmente "l'immigrazione se regolata con discernimento e lungimiranza può fornire un apporto positivo alle nostre società: può consentire di proseguire l'elevato ritmo di sviluppo conseguito negli ultimi decenni: dobbiamo mantenere nei confronti delle migrazioni un atteggiamento di apertura soprattutto in una fase storica di forte progresso tecnologico" e i paesi maggiormente industrializzati "non possono sottrarsi all'impegno" della formazione per i lavoratori dei paesi del Sud del mondo.

A tal proposito l'Europa può svolgere un ruolo determinate, se verranno "coordinati gli interventi europei" e favorire l'integrazione a livello "concreto"La situazione italianaPer quanto riguarda l'Italia, Fazio ha disegnato un quadro abbastanza roseo, evidenziando, tra l'altro una crescita dell'occupazione, soprattutto di lavoro dipendente e un "notevole miglioramento dei conti statali nel mese di dicembre"Parole positive anche per quanto riguarda "la politica economica del governo volta alla stabilità e allo sviluppo".Per quanto concerne le "modifiche previste per le pensioni" Fazio ha affermato che si tratta di un progetto per un "rinnovato sistema previdenziale che tende a riequilibrare il rapporto tra la componente pubblica e quella privata" Per quanto concerne le leggi delega in discussione in Parlamento, il n° 1 di Via Nazionale ha evidenziato che "forme più flessibili di occupazione dipendente permetteranno di far meglio corrispondere l'offerta di lavoro a una domanda che necessariamente deve tenere conto, in maniera molto più ampia rispetto al passato, della concorrenza internazionale.

Adeguamenti della normativa favoriranno la diffusione di forme di assunzione più stabili con effetti positivi sulla qualificazione dei prestatori d'opera, sulla qualità e di riflesso sugli investimenti".

Il governatore della Banca d'Italia ha quindi ribadito più volte la necessità di una riduzione della pressione fiscale."L'asse portante di una politica economica volta alla stabilità e ad una maggiore crescita potenziale ed effettiva - ha concluso Antonio Fazio - è la riduzione del rapporto tra spesa pubblica corrente e prodotto interno lodo.

La diminuzione progressiva del carico fiscale e una migliore articolazione e soprattutto una maggiore flessibilità del mercato del lavoro contribuiranno a colmare la perdita di competitività subita dalla nostra economia negli anni '90".

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