03 FEB 2002

Margherita: Intervento di Francesco Rutelli a Messina

[NON DEFINITO] | - 00:00 Durata: 50 min 56 sec

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Il giorno dopo le dure accuse di Nanni Moretti, Francesco Rutelli intende "spazzare via polemiche".

Il leader dell'Ulivo riconosce gli errori del centrosinistra, ma avverte che sarebbe più costruttivo evidenziare le incoerenze della destra che ora, con la modifica dell'art.

18, sta cercando di distruggere il sindacatoMessina, 3 febbraio 2002 - Francesco Rutelli, intervenendo ad un convegno dei Giovani Popolari, ha replicato alle accuse rivolte in particolare a lui e al segretario dei Ds Piero Fassino, da Nanni Morretti in occasione della manifestazione-boomerang di piazza Navona.

Il leader
dell'Ulivo, pur senza citare esplicitamente il regista, ha annunciato la propria intenzione di "spazzare via le polemiche", invitando tutti a concentrare gli sforzi per "passare al contrattacco".

Parafrasando una celebre frase dello stesso Moretti, Rutelli ha detto in esordio: "Vorrei che noi la piantassimo nel centrosinistra a farci del male" e quindi ha cominciato indirettamente a replicare punto su punto alle critiche che gli sono state mosse.

Rutelli riconosce gli errori del centrosinsitra...La prima parte dell'intervento di Rutelli è stata dedicata a passare in rassegna ciò che non ha funzionato nel centrosinistra, ma il candidato premier alle ultime elezioni ha anzitutto rivendicato di aver portato ad una manciata di voti dalla vittoria la propria coalizione, e di aver ridotto di due milioni di voti il distacco dal centrodestra rispetto alle precedenti elezioni del 1996.Rutelli ha citato uno studio sull'analisi del voto per le elezioni del 2001, a partire dal quale ha evidenziato la scomoda eredità ricevuta dai precedenti governi del centrosinistra.

Al nastro di partenza per la campagna elettorale - ha ricordato Rutelli - "era maturato tra gli italiani un giudizio negativo sull'operato dei governi del centrosinistra".

Rutelli ha quindi addotto le motivazioni di questo pessimo giudizio: la debolezza nella trasmissione dei messaggi comunicativi, la frammentazione delle iniziative in campo economico e sociale e "la violenta azione dell'opposizione per costruire e creare un clima di insoddisfazione nel paese".Rutelli ha respinto fermamente l'unica accusa che potesse in qualche modo tirarlo direttamente in ballo, quella sulla mancata alleanza con rifondazione e Di Pietro: "Abbiamo tentato in tutte le maniere e sino all'ultimo minuto con offerte e proposte chiare" ha affermato.Quanto all'altra accusa sulla mancata legge sul conflitto di interessi e sugli accordi in Bicamerale, l'ex sindaco di Roma ha avuto vita facile a ricordare che in quella fase egli non era "nè al governo nè in parlamento"....

ma non accetta critiche distruttive...Rutelli ha poi proseguito ricordando le divisioni interne all'Ulivo, i quattro governi cambiati e soprattutto la caduta di Romano Prodi eletto dai cittadini nel 1996.

A fronte di questi elementi, il leader della coalizione ha ribadito che se è vero che "tutte le critiche vanno rispettate e ascoltate" esse però "non devono essere volte a distruggere".

Le critiche distruttive - ha scandito - "si aggiungono all'elenco delle cose che non servono a niente"..

Al contrario, per Rutelli, molto più interessanti sarebbero riflessioni che si concentrassero su una destra che "rispetto alle inadeguatezze del centrosinistra" ha molti più 'scheletri negli armadi' e "promesse non mantenute"."È incredibile - ha affermato - che noi siamo qui con una quantità di persone che anziché far venire al pettine le debolezze del centrodestra, anziché aiutarci a costruire come facciamo e faremo l'orizzonte politico e programmatico del nuovo Ulivo e dei partiti dell'Ulivo, si occupa di attaccare il centrosinistra, di indebolire il centrosinistra, di continuare a farci del male".

"È finita questa stagione - ha aggiunto - guardino fuori, si occupino di aiutarci a competere meglio ma non a fare del male al centrosinistra, perché oggi l'Ulivo rappresenta l'unica speranza perché questa destra venga arginata e in tempi non lunghi riportata all'opposizione"..

tanto più che la destra cerca di sconfiggere il sindacatoQueste critiche, dunque, secondo Rutelli, servono solo agli avversari del centrosinistra e non a "ritrovare un equilibrio".

Ora infatti, il governo sta cercando di "impoverire e sconfiggere il sindacato", in particolare con la modifica dell'articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori, una modifica "totalmente inutile ai fini delle prospettive occupazionali", ma che si presenta come "una chiarissima sfida del governo" ai sindacati "per "togliere capacità contrattuale".

A tal proposito Rutelli ha affermato che i "grandi passi avanti" nell'economia italiana sono stati compiuti grazie al coinvolgimento del sindacato e in tal senso il leader dell'Ulivo ha citato "il controllo della scala mobile, il patto del '93, la capacità di entrare in Europa". .

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