10 SET 2002

TPI: Penultima udienza sul Kosovo, l'accusa cerca la stretta finale su Milosevic

[NON DEFINITO] | - 00:00 Durata: 3 ore 47 min

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Nella penultima udienza del caso Kosovo prosegue l'esame del rapporto presentato da Coo e si tirano le prime conclusioni.

Obiettivo: Mostrare le responsabilità di Milosevic L'Aja, 10 settembre 2002 - Nella penultima udienza della presentazione del caso 'Kosovo' da parte della Procura del Tribunale Penale Internazionale per i Crimini commessi nella ex- Yugoslavia a partire dal 1991 è proseguito l'esame del rapporto elaborato dall'investigatore dell'OTP Philip Coo che dimostra de jure le responsabilità di Slobodan Milosevic.

Il rapportoSecondo il rapporto, ammesso ieri seppur con alcuni
significativi emendamenti, la collaborazione tra MUP e VJ in Kosovo era coordinata da una struttura militare che dipendeva direttamente da Belgrado ed in particolare dal Supremo Consiglio di Difesa sotto il diretto controllo di Slobodan Milosevic.

"In quanto presidente della Repubblica Federale Yugoslava - si legge nell'atto d'accusa - Slobodan Milosevic era presidente del Supremo Consiglio di Difesa della Repubblica Federale Yugoslava" che aveva il controllo sull'esercito.

Il rapporto, elaborato dall'ufficiale canadese Philip Coo, dimostra la presenza di forze armate serbe e yugoslave in Kosovo che agivano in base ad un preciso piano politico elaborato dal Consiglio Superiore di Difesa, sotto il controllo diretto, appunto dell'imputato.

"In base - si legge ancora nell'atto d'accusa - al codice di difesa della Repubblica federale yugoslava, in quanto supremo comandante del VJ, Slobodan Milosevic esercitava inoltre il potere di comando sulle unità di polizia repubblicane subordinate al VJ durante lo stato di imminente minaccia di guerra o di stato di guerra.

Lo stato di imminente minaccia di guerra è stato proclamato il 23 marzo 1999, e lo stato di guerra il 24 marzo 1999".

Slobodan Milosevic, insieme a Milan Milutinovic (ex presidente della Serbia), Nikola Sainovic (ex Primo ministro della FRY), Dagoljub Ojdanic (ex capo del VJ), Vlajko Stojiljkovic (ex ministro dell'Interno della Serbia), è accusato di aver commesso crimini contro l'umanità, genocidio e crimini di guerra.

L'atto di accusa "L'imputato - si legge nell'atto d'accusa - ha pianificato, istigato, ordinato, commesso o aiutato e favorito la pianificazione, la preparazione o l'esecuzione di tali crimini".

"Utilizzando la parola 'commettere' - si precisa -  la Procura non intende suggerire che nessuno degli imputati abbia fisicamente e personalmente perpetrato alcuno dei crimini di cui sono accusati".

"'Commettere' in questo atto d'accusa si riferisce alla partecipazione in un'impresa criminale organizzata in quanto co-esecutore.

L'intento di tale organizzazione criminale era, inter alia , l'espulsione di una sostanziale porzione della popolazione kosovara di etnia albanese dal territorio della provincia del Kosovo in uno sforzo per assicurare il controllo serbo sulla provincia".

"Per adempiere a tale proposito criminale, ognuno degli imputati, agendo individualmente o in concerto l'uno con l'altro e con altri noti e ignoti, ha contribuito significativamente all'impresa criminale utilizzando i propri poteri de jure e de facto".

"Tale impresa criminale - si legge ancora - ha iniziato ad operare e ad esistere come tale non più tardi dell'Ottobre 1998 ed è proseguita per tutto il periodo cui tale atto d'accusa si riferisce".

La valenza del rapporto Il rapporto discusso oggi, "tramite l'analisi dei documenti disponibili alla Procura" ha applicato caso per caso la legislazione yugoslava e ha dimostrato quanto affermato nell'atto d'accusa.

In particolare nel lungo rapporto elaborato dal colonnello Coo si evidenzia l'organizzazione strutturale delle forze armate presenti sul territorio, MUP e VJ, a partire dal 1998 e le modalità di azione congiunta dei due corpi per cui era necessario un coordinamento 'dall'alto' con precisi ordini e piani d'azione tesi all'instaurazione di un vero e proprio regime militare nella regione.

Il controinterrogatorioNel controinterrogatorio Slobodan Milosevic ha cercato di dimostrare la non affidabilità del rapporto in base al curriculum vitae di Philip Coo.MILOSEVIC: "Dunque lei non ha mai comandato un'unità, un platone, o altre unità.

E' laureato in psicologia, ed è capitano.

Come è possibile che una persona con tale curriculum vitae sia considerato un esperto militare riguardo un esercito che impiegava migliaia di persone e che agiva in tempo di guerra?"COO: "Credo di essere sufficientemente qualificato per la mia carriera in sé, sia per gli studi sulle strutture militari che ho avuto modo di portare avanti, sia per la mia esperienza in Bosnia.

Non pretendo di portare con me l'esperienza di comandante di grandi battaglioni, ma l'esperienza e lo studio sulla scienza militare che ho avuto modo di effettuare all'interno dell'esercito e dell'intelligence canadese"Il giudice Richard May ha chiarito che Philip Coo "é un esperto militare".

Il controinterrogatorio proseguirà domani, così come l'esame da parte degli amici curiae.Domani si concluderà la presentazione del caso Kosovo Domani si concluderà inoltre la presentazione del caso Kosovo da parte della Procura Onu, che sembra essere riuscita a provare il caso, dai crimini alla definizione della catena di comando.

Si dovrà attendere però la presentazione dei casi 'Croazia' e 'Bosnia Erzegovina', nonché la presentazione dei casi da parte della difesa per capire se l'OTP sia effettivamente riuscita a dimostrare che Slobodan Milosevic "è responsabile dei peggiori crimini conosciuti dall'umanità", come ha preannunciato Carla Del Ponte il 12 febbraio scorso.

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  • Philip Coo, interrogatorio dell'accusa

    [Riprende dall'udienza del 9 settembre 2002] <br>Indice
    0:00 Durata: 2 ore 25 min
  • Philip Coo, interrogatorio della difesa

    <p><p>[Per motivi tecnici i primi 3' dell'udienza non sono disponibili]<p><strong>Link:</strong><p> Le trascrizioni delle udienze<p> Kosovo: Il rapporto con le prove di NPWJ <p> 24 maggio 1999 - Formalizzati i capi d'accusa nei confronti di Milosevic<p> Tribunale Penale per la ex Yugoslavia <p><p> North Atlantic Treaty Organization [NATO]<p> Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa [OSCE]<p> Human Rights Watch<p> La battaglia radicale per l'istituzione del Tribunale ad hoc per i crimini nella ex-Yugoslavia (1993) <p> La campagna del Prt per l'incriminazione di Milosevic<p> Dossier Milosevic<p> Balcani: una cronologia<p><strong>Dall'archivio multimediale</strong><p> <strong>Capodanno 1992</strong> - Pannella in trincea ad Osijek con le "brigate della nonviolenza" <p> <strong>Antonio Russo</strong> - Le corrispondenze dal Kosovo<p><p> <br>
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