21 MAG 2002

TPI: Milan Martic all'Aja si dichiara «Non colpevole»

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L'ex 'presidente' dell'autoproclamata Repubblica della Serbia Krajina accusato per l'attacco a Zagabria è comparso oggi per la prima volta davanti al Tribunale ONUL'Aja, 21 maggio 2002Milan Martic, ex 'presidente' dell'autoproclamata Repubblica della Serbia-Kajina, è comparso oggi per la prima volta in aula al Tribunale Penale Internazionale per i crimini commesi nella ex-Yugoslavia a partire dal 1991.

È accusato dell'attacco da parte delle milizie della Serbia-Krajna alla città di Zagabria, capitale della Croazia, il 2 e 3 maggio 1995.

La sua incriminazione è stata confermata nel luglio
1995.Milan Martic, che si è consegnato spontaneamente al Tribunale Onu mercoledì scorso, si è dichiarato 'non colpevole' per tutti i capi di imputazioneGli 'intoccabili' arrivano alla spicciolata dopo il congelamento dei fondi UsaNel giro di poche settimane, dopo che il 31 marzo gli Stati Uniti hanno deciso di congelare 40 milioni di dollari per gli aiuti alla ex Yugoslavia per scarsa collaborazione da parte del nuovo governo con il Tribunale Onu, molti 'intoccabili' si sono consegnati spontanemente al TPIY.

Nikola Sainovic e Momcilo Gruban, rispettivamente ex primo ministro yugoslavo e il responsabile del famigerato campo di concentramento Omarska in Bosnia, si sono consegnati il 2 maggio scorso.Milan Martic si è consegnato il 15 maggio scorso insieme a Mile Mrksic, accusato del massacro di Vukovar nel novembre del 1991, che si è dichiarato 'non colpevole' il 16 maggio scorso.Il 18 maggio si è invece consegnato Dusan Knezevic, che deve rispondere a 46 capi d'accusa per i crimini commessi nei campi di concentramento di Omarska e di Keraterm, in Bosnia.Attualmente sono tutti detenuti nella prigione di Scheveningen, dove si trova anche l'ex presidente yugoslavo Slobodan Milosevic.

Mile Mrksic ha chiesto di essere scarcerato per problemi di salute.

Chi è Milan Martic e di cosa è accusatoNel gennaio del 1991 Milan Martic, dopo una brillante carriera all'interno dell'esercito croato, è stato nominato ministro degli Interni dell'autoproclamata Repubblica di Serbia Krajina, la carica è stata confermata nel 1993 e nel febbraio del 1994 ne è divenuto presidente.

Ora è accusato di crimini di guerra per aver ordinato l'attacco alla città di Zagabria, "un attacco contro la popolazione civile" - si legge nell'atto di accusa.

Se non verrà provato che è stato lui ad ordinarlo, comunque si procederà contro l'imputato in quanto non poteva non sapere, non ha fatto nulla per evitarlo e inoltre non ha fatto nulla per punire i colpevoli.

Il conflitto tra Serbia Krajina e CroaziaA partire dall'estate del 1991 l'esercito croato ha dovuto fronteggiare ripetuti attacchi da parte delle milizie dell'autoproclamata Repubblica di Serbia Krajina, che erano aiutate dall'esercito yugoslavo.

Nel 1992, dopo un cessate il fuoco, sono giunte nella regione le forze dell'UNPROFOR (United Nations Protection Force).

Il primo maggio del 1995 l'esercito croato ha sferrato un attacco nei confronti delle milizie della Serbia Krajina per riconquistare le zone del 'Settore Ovest' ancora in mano alle milizie di Martic.L'attacco a ZagabriaIl 2 e 3 maggio, rispettivamente alle 10.25 e alle 12.10, sono stati sferrati gli attacchi alla capitale croata da parte delle milizie dell'autoproclamata Repubblica di Serbia Krajina.

Gli attacchi sono stati condotti con razzi Orkan caricati in modo tale da, secondo quanto provato dagli esperti chiamati in causa, essere usati per uccidere persone e non per colpire obiettivi militari.

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