Le bimbe di Kabul, il libro di Elena Montecchi edito da Aliberti sulle condizioni delle donne e delle bambine in Afghanistan. Il progetto di scolarizzazione avviato dalla Camera dei Deputati in Afghanistan

Elena Montecchi parlamentare dei DS e l'autrice di un libro le bimbe di Kabul della Aliberti editore che è un diario ragionato una recente missione
Del parlamento italiano in Afghanistan ne parliamo con la stessa autrice a pochi giorni dalle elezioni le prime elezioni a sessantanove in quella terra martoriata che produrranno risultati non proprio con i tempi tipici delle democrazie occidentali Maggia certo il risultato Montecchi una diarrea ragionato su Kabul e sull'Afghanistan e le bimbe l'infanzia
Sì è un racconto fatto in larga parte con il cuore perché è stata un'esperienza toccante ed emozionante
Io rifletto nel mio diario sulla condizione di vita delle donne e delle bambine anche perché noi abbiamo un progetto come Camera dei deputati per sostenere la scolarizzazione di nove mila bambine
Io ho visto tutte le possibili e inimmaginabili violazioni
Dei diritti più elementari delle donne
La storia talebana è stato un grandissimo su una Mini silenzioso Tsunami sulla condizione di vita delle donne sono agghiaccianti le condizioni di salute le condizioni dell'istruzione
E agghiacciante la vita quotidiana di queste donne però
Ci sono anche degli squarci di luce ed è anche di questi che io parlo cioè cerco di dire che la democrazia
Che deve ancora vedere la sua alma in Afghanistan potrà portare dei diritti elementari per le donne afgane
Anche perché l'Afghanistan seppur priva di lezioni dal sessantanove ha però un background sicuramente singolare all'interno di quell'aria del pianeta e anche per il ruolo delle stesse donne
Sì
Ci sono stati alcuni passaggi di modernizzazione sia durante il la presenza del monarca chi ha consentito
Dei processi di scolarizzazione negli anni Sessanta nei primissimi anni settanta alle donne delle città afgane
Tuttavia
La condizione complessiva delle donne nei villaggi di è una condizione davvero molto molto difficile aggiungo
Che noi occidentali abbiamo delle grandi responsabilità anche noi donne occidentali vorrei ricordare noi siamo in Italia tutti conosciamo Emma Bonino che sino a quando Emma Bonino da commissaria europea non pose il tema della condizione delle donne sotto il regime dei talebani nessuno
Me parlava e questo è un pezzo consistente delle responsabilità che abbiamo quindi il mio diario anche un'esortazione ad occuparci delle donne afgane
Rispetto appunto all'attività della comunità internazionale lei chi Bilancio si sente di poter fare da quello che ha visto alla luce anche di queste ultime novità
Dei giorni scorsi sulle elezioni
Ma intanto è importantissimo che la comunità internazionale continui ad operare in Afghanistan poi tuttavia ci sono da registrare una serie di problemi ad esempio io sono convinta che tutte l'ONG che lavorano sulla condizione delle donne debbano avviare un quadro preciso di quali sono le condizioni materiali di partenza cioè non si può avere l'atteggiamento che io ho visto di alcune ONG in particolare non italiane che si comportano come se i processi di emancipazione da fermare in Afghanistan fossero gli stessi da affermare a Berlino
Non ultima cosa onorevole Montecchi ci diceva di questo progetto di scolarizzazione costa davanti dalla Camera dei deputati ci può dire qualcosa in più anche il timing si è
E dal due mila due che abbiamo adottato due scuole in un quartiere nel distretto sette di Kabul la Camera ha ripristinato gli impianti idrici erano due scuole per tre mila bambine ce ne sono più di nove mila e
Io ho scritto questo libro le bimbe di Kabul editore Aliberti
E chiedo alle persone anche di comprarlo perché i diritti d'autore saranno versati sul fondo per arricchire il fondo che già arricchito dai contributi anche dei singoli parlamentari ma per arricchire questo e fu questo fondo perché le bambine che io ho incontrato e deve sono stati incontri molto toccanti sono bambine che non hanno le scarpe
Sono bambine che hanno bisogno di saponette hanno bisogno di quaderni e di matite perché appartengono a famiglie poverissime