La legge sulle mutiliazioni genitali femminili sta per essere approvata definitivamente dalla Camera dei Deputati. Lo sciopero della fame di Marco Pannella e le iniziative per ottenere l'approvazione di un provvedimento di amnistia da parte del Parlamento

Pubblico di vice presidente della Camera Presidente del Consiglio Nazionale la decima vicepresidente della Camera
In quanto tale oggi ha rappresentato uno dei rami del Parlamento ad una cerimonia
Nella quale che le forze politiche e la Camera
Hanno preso un impegno ad approvare la legge sulle mutilazioni genitali femminili che entro la la Films entro diciamo la fine dell'anno prima
Che si entri non stessi un anno di bilancio successivo rispetto a quello attuale quindi entro verosimilmente il ventidue e ventitré dicembre
E questo è un impegno che è stato preso anche dal presidente della Commissione giustizia ma credo sia un impegno che tutti i parlamentari al di là della colore politico sono ben lieti di poter raccogliere perché francamente nel momento in cui i Paesi africani hanno deciso e deliberato di porre fine a questa pratica orribile
Ci sembrerebbe molto strano che l'Italia che è sempre stata all'avanguardia su questo versante poi non faccia lei la legge che sul piano repressivo che sul piano preventivo
Ponga termine a questa mutilazione che purtroppo anche nel nostro Paese
Esiste per a causa della forte immigrazione da Paesi africani presidente cambiando argomento lei ha da tempo proprio nostri microfoni dato la sua opinione si è detto d'accordo con chi propone la necessità dell'amnistia Marco Pannella è oggi il primo giorno di sciopero della fame per chiedere proprio al Parlamento
Una pronuncia in tal senso e per chiedere una grande manifestazioni di piazza per
Natale
Un comitato che presieduto da don Antonio Mazzi con molte personalità a sostegno di questa iniziativa lei conferma la sua posizione sull'amnistia
Sì che la confermo perché se è vero che io credo nella
L'equità del principio della
Della Penna che deve essere applicata alla violazione di legge perché è vero che noi dobbiamo Nessuno tocchi Caino ma no però vorremmo che non fosse toccato neanche a belle però le condizioni delle carceri italiane non sono in linea con il dettato costituzionale
Nel senso cioè che noi stiamo assistendo a un regime carcerario
Dove
L'affollamento determina una caduta una caduta pesante della qualità della vita che in contrasto con il principio della esecuzione della pena cioè chi ha sbagliato è giusto che paghi non è giusto che sia sottoposto a una specie di tortura come talvolta accade in alcuni penitenziari dove appunto le condizioni di vita per il sovraffollamento non consentono di condurre in cattività una vita decorosa