Cattolici in politica oggi. A 100 anni dal discorso di Don Sturzo a Caltagirone

Citare con qualche
Prendete posto un atto di cortesia
Allora possiamo cominciare anche perché abbiamo un problema logistico di rientro e quindi l'aereo non ci aspetta allora io
Comincio questa tavola rotonda dando subito la parola all'onorevole Giovanni Burtone che fa gli onori di casa
Non so se preferisce parlare da dove oppure dal
Care amiche cari amici
Desidero ringraziare anche
A nome vostro
Per Luigi Castagnetti
Per aver
Scelto Caltagirone
Come sede di questo convegno nazionale può apparire superfluo
Infatti una riflessione
Dei cattolici democratici sulle condizioni
Del nostro Paese
E sul contributo di questa cultura preziosa non poteva che partire da una comunità in cui ci sono le radici vere autentiche del popolarismo struzzi hanno del Manifesto ai liberi è forte
Eppure desidero esprimere la un apprezzamento sentito
Perché abbiamo colto tutti noi
Nella scelta di Pierluigi Castagnetti anche l'attenzione verso il Sud
Il riaffermare sottolineare in maniera simbolica un impegno categorico
L'unità del paese
Ringrazio quindi Pier Luigi anche sesso che il modo migliore per ringraziare è stato per molti dei presenti impegnati nella Margherita nella CISL
Nell'associazionismo cattolico lavorare a questa manifestazione alla riuscita dell'iniziativa che rilancia nel panorama politico nazionale il calati
Il Calatino è uno dei pochi territori in Sicilia ad essere governato dal centrosinistra
Un centrosinistra che qui ha promosso politiche di coordinamento d'aria
Di concertazione
Che hanno avviato una trasformazione di questa comunità
Daria rurale depressa
A distretto economico protagonista di un interessante processo di sviluppo locale purtroppo frenato negli ultimi anni dalle politiche economiche sbagliate del governo nazionale e regionale entrambi di centrodestra
Un centro sinistra che qui è un soggetto politico unitario forza epica e pratica ispirata radici ideali radicata nella coscienza dei problemi nei bisogni della comunità
Solidissima Rete di rapporti umani di solidarietà di stima e di amicizia
I cattolici democratici
In questa rete hanno testimoniato con coerenza la propria storia e i propri valori
Da questa comunità tornano quindi i cattolici democratici a ribadire che popolarismo una grande attualità un DNA culturale che puoi ispirare la società contemporanea
Valore della politica e quindi rispetto delle istituzioni partecipazione alla vita democratica
Centralità della persona umana e quindi universalità dei diritti uguaglianza dei cittadini lo ripeto uguaglianza dei cittadini un filone ideale quindi quello dei cattolici democratici che può contribuire al risanamento economico e sociale morale del nostro Paese
Ma che può essere anche protagonista nelle sfide più ampie delineate nei processi di globalizzazione e di mondializzazione
Il pensiero cattolico democratico ha molto da dire sui temi dell'internazionalismo solidale
Sulla diffusione dei diritti e delle libertà valori ed ideali lunghi ancora capaci di risvegliare le passioni di un tempo penso agli anni Settanta
Anni difficili
Contraddittori ma sicuramente formidabili per tante generazioni di giovani che alimentarono una nuova frontiera di pace Duguay danza di fratellanza
L'attualità di questi valori di queste passioni ideali e non può non indurre quindi ad una riflessione più profonda
Sulla tragedia del suddetto del sud est asiatico
Ho l'intenzione di trasmissione si sono fermate sulle scene del terribile disastro
Sull'approfondimento scientifico della natura dei maremoti sulle cause sui sistemi di prevenzione d'allarme
Tutto questo bombardamento mediatico è vero ha portato ad una straordinaria mobilitazione di solidarietà ed è giusto che venga sottolineato
Accanto a questo non c'è stata una riflessione profonda dovuta abbiamo visto da un lato i luoghi per le vacanze lussuose e accanto a questi alberghi tanta miseria le due facce della monete corrente la diseguaglianza tra uomini e territori
Dobbiamo riconoscere che su questi temi la spinta propulsiva per il cambiamento si è fermato eppure l'emergenza dei diritti civili politici
Il tema dello sviluppo della fame della pace
Sono tornate di grande attualità e dovranno interessare l'impegno politico dei cattolici democratici
Non Rizzo Monte ampio
Che non farà perdere di vista i pericoli gravi
Che vive il nostro Paese
Recentemente un uomo politico non dell'opposizione ha scritto
L'Italia sta perdendo la civiltà
Un Paese non rimane civile se non ha la passione per la vita pubblica
Ancora meno rimane civile se perde completamente il senso del giusto e dell'ingiusto per illecito e dell'ingente dell'illecito
Sono le riflessioni amare condivise da tante di noi
Di chi pur non facendo parte del nostro schieramento
Non può chiudere Locchi è la coscienza di fronte a ciò che sta accadendo nella nostra Italia
Leggi ad personam a concentrazione dei media nelle mani di un solo padrone con il rischio autentico per la vita della nostra democrazia
L'aumento continuo dei conflitti disinteresse concentrati su un uomo e tanti altri provvedimenti
Azioni di prevaricazioni che stanno caratterizzando l'attuale fase storica del nostro Paese
Una riflessione non superficiale su questi temi ci porterebbe molto lontano avremmo bisogno di troppo tempo io non voglio abusare
Della possibilità che mi è stata data di fare l'introduzione a questo convegno mi preme invece sottolineare il grave rischio di frattura che vive il nostro Paese tra aria tra aree forti e l'aria deboli
Una rottura che qualcuno vuol far discendere dalla riforma della carta costituzionale
Nonostante infatti tanti impegni
Le promesse dei cosiddetti moderati del Polo la Costituzione non sarà cambiata non sarà stravolta lo dicevano in tanti tra colori quali sin dentistica hanno
Nell'aria moderata del centro destra giungevano ancora lontana la data in cui la riforma della Costituzione
Di stampo leghista e berlusconiana avrà un approdo certi invece lo vogliamo dire con grande franchezza e chiarezza siamo ad un passo dalla cambiamento dei pilastri
Fondanti della nostra vita democratica nata dalla Costituente e dalla resistenza le prossime letture della legge costituzionale saranno quasi forma
Cadranno gli appelli del capo dello Stato
Il testo sarà sicuramente blindato e avremo un contenitore in cui ci sarà una nuova forma di governo che è stata scelta nove per dare stabilità ed efficienza
Nelle istituzioni del nostro Paese ma per dare più potere alla prendi e ci sarà in questo contenitore la limitazione dei gli organi di garanzia costituzionale
Il Presidente della Repubblica la Corte costituzionale
E continuerà la marginalizzazione
Va be'il parlamento ed infine questo contenitore contro conterrà la cosiddetta devolution
Però vogliamo sottolineare al di là di un generico e contraddittorio interesse nazionale che sia inserito nel testo con alcune norme si darà potestà esclusiva alle Regioni in settori delicatissimi come quelli della sanità
Della scuola della sicurezza e non sarà difficile immaginare che avremo venti nuovi sistemi sanitari venti nuovi sistemi
Scolastici avremo la disgregazione del nostro Paese
Se è questa la rottura che qualcuno vuole scrivere nella Carta costituzionale c'è già una rottura vera nei fatti nel paese un Paese in declino dicono in tanti
Proprio perché è in grave recessione più marcata e diventata la differenza tra le aree sviluppate le aree sottoporli sviluppate della nostra comunità nazionale tra chi produce e tra chi vive ai margini io non voglio introdurre qui un elemento di contrapposizione sbagliati inutile tra nord e sud del Paese un leghismo rovesciato
Tutti abbiamo interesse che l'apparato produttivo delle regioni settentrionali più avanzati non declini
Che possa continuare ad essere la locomotiva dello sviluppo del nostro Paese che all'allineamento in Italia non avvenga verso il basso ma verso l'alto
Non abbiamo chiesto e non chiediamo privilegi reali o apparenti ma pari opportunità
Quelle pari opportunità che si erano create durante i governi di centrosinistra
Con strumenti agili di sostegno che non avevano Palace passaggi parassitari e di intermediazione a volte negativa
Mi riferisco al credito d'imposta al bonus occupazione
Che nel Sud avevano determinato una crescita della natalità delle impressi
Alla crescita del prodotto interno lordo e quindi dell'occupazione si era creato in circuito virtuoso che è stato però interrotto non dal caso
è stato interrotto per scelte precise dal governo un governo che mentre spalmava la Tremonti bis nel nord del Paese nel contempo determinava una serie di cambiamenti strutturali che hanno finito per bloccare
Il processo di Investimenti
Da parte della nostra impressa assurda hanno determinato un fenomeno di recessione nelle aree meridionali e tutto ciò si è verificarsi
Chiaramente manifestato con nell'esplosione della richiesta della cassa integrazione dall'aumento di disoccupazione derivati entrambi da una crisi strutturale che si è determinata nei vari comparti produttivi dall'agroalimentare al metalmeccanico al Petrolchimico al settore siderurgico
Non è per comprarne lirismo o vittimismo
Se mi permetto di dire che la condizione più difficile nel Sud si è creata in Sicilia
Ci sono dati drammatici che sono emersi dalle ultime indagine dell'Istat
Tasso di povertà nel il dal due mila e due al due mila e tre è cresciuto di quattro punti del due mila e due era direi ventuno virgola tre per cento ed è cresciuto al venticinque virgola cinque trecento e l'Eurostat ha dato conferma del disastro in Sicilia sul tema dell'occupazione
La Sicilia detiene il triste primato in Europa del minor tasso di occupazione in assoluto
Sono dati che purtroppo drammaticamente innanzitutto sindacato sono qui presenti amici autorevolissima Ezio Leotta sono dati che emergono giornalmente
Dalle nostre impresa e che falliscono e che mettono in grave disagio sociale la nostra comunità noi non godiamo lo vogliamo dire con grande forza di tutto ciò
Perché siamo siciliani ed italiani
Così come non proviamo alcun compiacimento nel vedere nello ascoltare trasmissioni che hanno il proprio tema sulla mafia
Il problema non è però rimuovere la questione criminalità
E quindi pende prende Sala con la trasmissione televisiva come hanno fatto gli esponenti del centrodestra
Ma chiedersi cosa non è stato fatto in questi anni per ridurre la pervasività di comportamenti illegali che penalizzano un'intera comunità
E che mortificano le energie Dino della nostra Sicilia in questi anni lo vogliamo dire al presidente Cuffaro a presidente Berlusconi non è stato fatto assolutamente nulla
Anzi
Quando abbiamo ministri della Repubblica
Che ci dicono che dobbiamo convivere con la mafia allora la messa in onda in prima serata di una trasmissione che ci invita a riflettere e a recuperare la coscienza di un problema che c'è e non è fiction francamente e proprio il mi
Comunque apprezziamo la disponibilità del direttore generale della RAI
Cattaneo manifestata presidente Cuffaro di mandare in onda una trasmissione sulla Sicilia reale
E allora ci auguriamo che voglia far sentire la voce degli operai delle aree industriali petrolchimiche in crisi vigeva il Milazzo di Priolo di Termini Imerese della i mesi di Palermo della Cesame di Catania del polo tessile di Valguarnera degli agricoltori di vittoria che voglia affrontare la nuova immigrazione
L'incertezza delle famiglie la povertà che è aumentata perché anche questa è la Sicilia vera di cui fu Cuffaro non parla mai
Dico questo
Con rabbia la stessa Brabbia che proviamo di fronte alle tante promesse fatte dal governo Berlusconi e non mantenute nei confronti del Mezzogiorno
Sappiamo tutti che è stata varata mese scorso la finanziaria che aveva un obiettivo quello di ridurre le tasse per i redditi più alti
Quella finanziaria doveva
Se era accompagnata da un decreto legge quello della cosiddetta competitività per il rilancio produttivo
Era stato detto saranno portati avanti in maniera contemporanea non abbiamo visto alcun decreto legge durante la discussione sulla Finanziaria ancora oggi non si capisce che cosa si vuole fare
L'unica cosa che abbiamo avvertito e che probabilmente non ci saranno risorse o se ci saranno risorse saranno risorse risibili noi comunque non ci rassegneremo mi avvio alla conclusione non assisteremo passivamente alla desertificazione produttiva della nostra terra alla crescita del dramma sociale legato alla disoccupazione
Come cattolici democratici continueremo le nostre iniziative nelle scuole nelle istituzioni affiancheremo il sindacato nelle battaglie di di piazza che sicuramente promuoverà
Un impegno che non dovrà limitarsi al doveroso compito dell'opposizione i cattolici democratici sono chiamati a dare una risposta al pasticcio populismo liberismo
Oggi propinato al nostro Paese sono chiamati a proporre un'azione riformatrice
Ispirata alla visione di una società che sappia coniugare le esigenze di giustizia sociale con quelli della innovazione della competitività
Un programma concreto che metta al centro lo Stato sociale basato sulla continuità della previdenza sul diritto universale alla salute
A uno sulla politica piena di occupazione
Un programma che deve guardare ad una nuova competitività nel nostro Paese che possa ridare forza anche a un mezzogiorno che è stato fortemente penalizzato sono queste alcune delle priorità dei liberi e forti
Dei cattolici impegnati nel centrosinistra che non rinunceranno mai
Ai valori e alla propria storia grazie
Grazie
Grazie a Giovanni per questo
Articolato appassionato intervento che ci ha portato né lealtà di oggi
Io prima di cominciare vogliono ringraziare gli organizzatori di questa di questo incontro ma anche la gente quindi Caltagirone esprime anche la mia personale emozione essere qui a parlare nel giorno dell'appello ai liberi e forti di Sturzo del popolarismo dell'attualità di una cultura politica
Quando abbiamo pensato di di venire a Caltagirone a fare questa riflessione abbiamo deciso di mettere al centro a oltre l'appello ai liberi e forti che ricordiamo oggi
Anche l'inizio di un anno celebrativo di un discorso storico importante direi fondativo del cattolicesimo democratico un politico ciò al discorso del proprio qui fu fatto nel dicembre mille novecentocinque da Luigi Sturzo nel quale Sturzo disegnava il profilo di quello che quattordici anni dopo sarebbe stato il Partito Popolare Italiano ne abbiamo parlato stamattina ne hanno parlato gli storici professor Malgieri il professor Pivetti
C'è stata una riflessione importante in cui tra l'altro Malgieri ci ha ricordato che per la pubblicazione di questo discorso l'anno successivo almeno centosei ci furono problemi non ci fu l'imprimatur
Della chiesa perché il discorso veniva considerato politicamente inopportuno
Possiamo dire tranquillamente che quell'imprimatur l'ha dato la storia l'ha dato un secolo di storia del cattolicesimo democratico
Per le intuizioni che questo discorso contiene per re i principi che che mette al centro
Il Partito nazionale il partito aconfessionale il partito democratico di ispirazione cristiana dove l'ispirazione religiosa la garanzia della libertà di tutti
Ma anche per la modernità straordinaria di questo discorso che rileggendo
Ma ha fatto tornare alla mente alcune pagine di Aldo Moro
Il segno che nella storia del cattolicesimo democratico esistono esiste un un fiume carsico una corrente sotterranea che ogni tanto riemerge che fatta di valori condivisi di passionisti
I principi di idee
E soprattutto dell'intelligenza che legge gli avvenimenti essa guidare il cambiamento ecco io credo il dato più attuale più straordinario di questo discorso sia proprio questo elemento cioè la consapevolezza che non c'è una politica che vive di pensiero astratto
Ma che la politica aveva il pensiero politico vero sta dentro la storia si incarna nel nel vissuto quotidiano e guarda con attenzione intelligenza la vita
Credo che spunto la modernità dell'istituzione politica di Sturzo e proprio proprio questa allora in questa riflessione che vede attorno a questo tavolo
Esponenti di primo piano di diverse esperienze Paolo Ruffini è un giornalista dirige la rete tre della RAI
L'unico alla solidarietà
Anche per
Prepotente ed arrogante insofferente
Savino Pezzotta segretario CISL sindacato
Terminato il tirocinio affrontano mia ma che anche molto attento al valore l'interesse generale della politica professor Bazoli
Presidente universitario Castagnetti
Comuni
Presidente del
Polari oltre che capogruppo della Margherita ecco allora io comincerei col dare la parola a Paolo
Paolo Ruffini
Per dire I perché della loi che cosa
Sì per scongelare un ponte con
Stia della Luís appunto
Quando di questo di questi valori della cultura cattolica cattolica democratica cosa c'è di attuale come va speso questo talento oggi una società italiano
Moderno
Ci provano non non è facile
Per me nessuno
Parlare parlare
Come dire da terzo del mondo in cui vive come per un pesce parlare
Parlare dell'acquario dove dove nuota norme più facile a contare gli altri che raccontare se stessi e in ogni caso io sono vi avverto subito che ho sono su sul tema pieno pieno di dubbi
Forse laicamente pieno di pieno di dubbi come laiche la lezione politica ci ha lasciato Sturzo che che di certezze quindi erano grandi verità denunciare ma molti molti dubbi da elencare
E debbo dire
Che da da cattolico che da da più di venticinque anni ormai fa il lavoro del giornalista in più giornali e poi adesso
Alla RAI prima al Giornale Radio presso a RAI tre e ho sempre avuto un certo timore nel nel circoscrivere il mio il la mia identità il perimetro della mia identità cattolico
In un'epoca tanto più in un'epoca in cui le identità vengono a mio avviso erroneamente Brandi Teck come corpi contundenti usate a volte con i paraocchi per non vedere per non capire
Io comincio Facci giornalista con ruoli diversi da ormai più di venticinque anni e molti di questi li ho passati in un giornale dichiaratamente laico come il Messaggero e la mia esperienza semmai mi ha insegnato che per essere gli sale e li evito
Questa identità cattolica deve essere riconosciuta compresa poco poco non brandita
Sa per addomesticare gli altri non pretendere mai di schiacciarli tanto meno di cancellarli
Perché solo le identità De Poli rifiutano il dialogo e il confronto e si nutrono di un antagonismo sordo
In questo senso anche la lezione
Sul vero senso la libertà sul pluralismo sul primato della società civile
Mi ha molto aiutato
Il popolarismo
E liberale nel senso letterale della parola
Si balla sulle libertà civili e politiche non è clericale non è confessionale contesta anzi come sappiamo il conto il clericalismo il confessa Nismo così solismo laico così come quello cattolico
Per questo io mi vien da dire sex se da un lato la verità ci rende liberi io credo che si possa dire con altrettanta forza che la libertà che ci rende veri autentici cali Bertallot ebbero arbitrio
E il dono più grande che ti ho fatto gli uomini e che anche nel mondo la comunicazione nessuna cosa è più preziosa della libertà e del pluralismo
Non ce ne siamo Sturzo lo ha detto più volte
è un papà come Paolo sesto
La civiltà si misura dalla capacità
Pluralismo Sica dell'uomo ed è bello anche queste cosa dirle in Sicilia che me lo insegnate voi è una terra dove civiltà diverse si sono incontrate hanno saputo anche con incassi contaminarsi come diceva Sturzo la libertà non è un punto di arrivo che si guadagna una volta per sempre la libertà è una conquista quotidiana
Sempre insidiate sempre messa in pericolo dalle forze contrarie a libertà e dunque la prima bussola il primo paletto forse l'unico di queste cose che dirò che mi sento di elencare
Come
Punto di riferimento essenziale per un cattolico che faccio il mestiere del giornalismo del giornalista e anche a costo di sembrare troppo prudente rispetto ai concetti di verità e di obiettività che così spesso ci vengono
Sì sbandierati mi sento di dire che anche per noi cattolici a libertate venire prima se non c'è libertà la verità rischia di degenerare atterrita di Stato cioè la menzogna di Stato e così anche l'obiettività
In questo senso
Io ho trovato davvero magistrali le parole del Papa di questo Papa in uno dei suoi messaggi per la giornata mondiale per la pace e quello del due mila e due
Ancora più forte perché avvenuto all'indomani della della attentato alle Torri gemelle della strage tre torri gemelle
Qui questo che vici presso un virgolettato di Giovanni Paolo secondo bisogna fuggire dalla tentazione di imporre agli altri la propria visione della verità perché la verità anche quando la si raggiunge
E ciò avviene sempre in modo limitato e perfettibile non può mai essere imposta ma solo proposta bisogna comprendere che imporre agli altri con la violenza quella che si ritiene essere la verità significa violare la dignità dell'uomo e fare oltraggio anche attivo
Dunque la tutela della libertà nostra e degli altri è il primo imprescindibile dov'era che un cristiano di un cattolico democratico di un cattolico democratico impegnato a fare il giornalista
Difendere la libertà la nostra e quelle degli altri difenderla anche contro me stessi anche contro le nostre idee
Questo è il nostro primo da bere
Nessun programma politico ci insegnava anche Sturzo a bollore assoluto nessuna verità giornalistica a valore assoluto ogni giornalista
Sì onesto
Sa quanto sia difficile caricarsi sulle spalle il compito di raccontare fatti opinioni quanto sia ardua la ricerca della verità
Quanto sia saggio non pretendere ma di averla raggiunta a mettere sempre la propria fallibilità e dunque anche il confronto e le critiche
Ogni politico si onesto sa quanto sia rischioso pensare che esista un modo una regola per garantire la verità vera l'obiettività obiettiva garantire e imporre e censurare tutto il resto
Quasi che la dialettica di opinioni se ha qualcosa da evitare e non invece fissare del sistema delle comunicazioni e tre democrazie
Quasi il suo riflesso condizionato ci fascia pensare migliore un mondo dove le opinioni contrarie alle nostre non abbiano diritto di esistenza invece chi pretende retti lottare appunto per ci abbiano sempre e comunque la possibilità di essere espresse
Non è facile certo se si pensa di avere ragione se si crede in per esempio in quanto cattolici anche una verità trascendente la verità rivelata
Ma se l'idea di instaurare per legge al regno del bene è stata scartata anche da Attilio
Se nel paradiso terrestre persino il diavolo aveva libertà di opinione e di parola a maggior ragione sbagliare a pensare che il paradiso della comunicazione il mondo perfetto il Paese perfetto sarebbe quello in cui sono le parole vere
Poi decidere che credo dice quali sono quelle che avrebbero diritto di cittadinanza
Magari con un sinedrio farisaico apprestino per la verità vera o come dicevo dell'obiettività
Obiettiva
Se c'è una tentazione pericolosa per noi credenti è proprio quella di legittimare l'idea che qualcuno decida e nome di tiro di realizzare il paradiso in terra bisogna avere paura di questi paladini del bene
Che caricano sulle spalle dell'umanità la costruzione di uno Stato etico ciò che disse blasfemo
Nell'arruolare io dalla nostra parte
E infatti diceva don Primo Mazzolari un altro grande
Prete
E infatti tutte le volte che cristiani nella storia hanno preso atteggiamenti da crociati la chiesa Nea sofferto e queste anche lezioni di Sturzo sulla presenza dei cattolici in in politica
Forse non dovremmo dimenticarlo mai di fronte a chi che utilizza inetti tutta vita di una guerra di religione conti civiltà
Come ha giustamente osservato uno scrittore libanese francese
Amin Maalouf è il fatto che se libanese interessante perché questa per il Libano veramente un crogiolo di città che si incontrano i chili di giovani che si incontrano non possiamo pensare imporre a miliardi di esseri umani smarriti la scelta fra l'affermazione ad oltranza della loro identità e la perdita di ogni identità fra l'integralismo e la disgregazione
Se i nostri contemporanei non verranno incoraggiati ad assumere le loro molteplici appartenenze se non riusciranno a conciliare il loro bisogno di identità con un'apertura schietta e priva di complessi alle culture diverse
Se si sentiranno obbligati a scegliere fra la negazione di se stessi e la negazione degli altri informeremo formeremo una Regione di pazzi legioni di pazzi sanguinari legioni di squilibrati evitare che ciò avvenga
è la nuova frontiera dei mass media oggi che anche la nuova frontiera secondo me dei cattolici democratici impegnati
Nel giornalismo visto che tocca anche i mass media costruire ricostruire il senso di una identità condivisa la libertà e il pluralismo deve dovrebbe essere la nostra unica trincea siamo pluralisti noci domanda Paolo sesto e rispondeva sicché lo siamo proprio perché cattolici cioè universali
La tentazione e grande più grande di quel che appare come diceva don Primo Maggio nazionali farisei Isma'rivive in tanti modi uno di questi scambiare la strada per un punto di arrivo di possesso
La tentazione grande dicevo e per spiegarla provo a partire da uno spot che da alcuni mesi seduce le nostre intelligenze dalle televisioni uno spot sulla comunicazione appunto dello spot della Telecom con Gandhi che parla al mondo intero
E parla dalla televisione del maxi schermi da internet parla solo lui e tutti ascoltano solo lui
La domanda
Molto seducente se ci avesse potuto parlare così come sarebbe il mondo ora la domanda che vale per Gandhi farebbe ancora di più per Gesù Cristo farebbe
Sì grandi profeti se ci avessero potuto parlare così come sarebbe il mondo ora bella domanda ma suona retorica forse perché la risposta è meno scontata di quanto vorrebbe lo spot
Innanzitutto siamo sicuri che l'avremmo ascoltato che lo avrebbero ascoltato
No non siamo affatto sicuri
Forse non lo avremmo ascoltato forse non lo avrebbero ascoltato forse quelle parole sarebbero finite in un vuoto riempito solo dal nulla dei grandi fratelli
Ma forse neppure questo è un male forse meglio il nulla dei finti grandi fratelli del troppo orwelliano di un vero
Unico Grande Fratello perché fa paura un mondo addomesticato da un predicatore che ci parla per le tv dal computer dei maxischermi nelle piazze
Fate la mente paura dovrei allora la frontiera e dov'è il confine quali sono le regole
Se la comunicazione potere di un certo qual modo lo è la libertà di scelta da parte di cittadini significasse libertà di partecipazione al potere esperta di pensiero di opinione di critica libertà di scegliere se essere Massa o singolo
Il Berta di distinguere di distinguersi di consentire o dissentire di essere soggetti attivi e non solo passivi della comunicazione ma quando parliamo di comunicazione mostrino si dimenticano io
Mi diverto sempre ricontattarlo perché fate lamenti impressione alcune cifre su Montero comunicazione successo noi come
Oggetti passivi della comunicazione del tempo medio per italiani delle con Agua tra la televisione di tre ore e quarantotto minuti al giorno
Il tempo medio crede dicono ad ascoltare la radio di quarantatré minuti al giorno il tempo medio che lei dedicano a leggere i quotidiani e le riviste di diciassette minuti al giorno
In questo la potenza della TV è immensa
Ma chi è dove vive come formato il popolo televisivo Vito ancora alcuni dati in media in ogni momento della giornata davanti al televisore ci sono poco meno di dieci milioni di persone divise fra i vari canali
Di queste circa il nove per cento non ha nessun livello d'istruzione il trentaquattro per cento livello distinzione elementare il ventisei per cento il diploma medio inferiore il ventisei per cento di media superiore e solo il cinque per cento la laurea
Il trentaquattro per cento vive in comunico fino a dieci mila abitanti il quarantaquattro per cento in cittadine fino a cento mila abitanti il sei per cento nelle grandi città
E solo il quattordici per cento nelle metropoli con più di duecentocinquanta mila abitanti
Sono dati che ci fanno riflettere che spiegano molte cose che ci fanno capire quanto sia fragile
Il confine la trincea dove rischia di consumarsi la democrazia assicurandosi in dettatura della maggioranza in dittatura dell'audience insofferenze di qualsiasi regola di qualsiasi valore tanto più in un Paese segnato da un pervadente invasivo insidioso conflitto d'interessi per questo chi pensa che sia la RAI la malattia di questo Paese sul fronte le comunicazioni a me viene sempre da rispondere che la malattia
E altrove la tv davvero è il più potente elemento di connessione delle delle popolazioni crede entità fa massa ma è anche in grado di divorare se stessa nel senso del suo contenuto di ridurlo a zero di ridursi a zero
La tv può essere un potente eccitante ma anche un tremendo anestetico la tv davvero diventata lo spazio dove si articola il nostro essere uomini pubblici dove si articola il discorso pubblico dove si articola in definitiva la democrazia
Dove si riconosce la collettività quando partecipa al proprio diritto destri informata quando si diverte quando si mozione quando ricorda quando si sente un'unica cosa
Ma quando si arriva al grado zero del messaggio quando non c'è più comunicazione ma solo connessione e allora forse che bisogna porsi il problema di trompe di come rompere questo incantesimo
Recuperando la differenza fra forma e contenuto fra informazione e comunicazione
Fra parole significato in un'epoca dove la parola ricomincia ogni giorno daccapo ci vuole smemorati si lega solo alla convenienza del momento senza più rapporto con la realtà e con la storia
Recuperare fra informazione e comunicazione distinguere fa ripetere dimostrare distinguere fra notizia di opinioni solo così
Si può evitare che la democrazia sia corrotto dal di dentro ridotta dittatura di una maggioranza cieca che calpesta ogni regola
La garanzia del dissenso la possibilità di ascoltare opinioni dissenzienti e infatti ciò che contraddistingue regimi democratici nei quali a volte le critiche sono considerati più utili delle loro più da quelli liberali dove le critiche sono ammesse
Non sono ammesse o sono soggette a restrizioni più o meno severi più o meno severe
Non c'è dialettica se alcune opinioni non sono mai
O quasi mai sentite OCSE per sentirle bisogna sterilizzarli non c'è pluralismo se non c'è concreta possibilità di scelta per tutti i cittadini tra una molteplicità di fonti informative
Non esiste infatti non può esistere di lo dicevo prima in un regime democratico comunica sola vera verità di Stato persino il Papa
Il nuovo Giovanni Paolo secondo l'osservato sebbene una certa regolamentazione pubblica dei media nell'interesse del bene comune appropriata agricolo il controllo governativo non lo è
I cronisti ed i giornalisti in particolare hanno un unico grande dovere quello di seguire le indicazioni della loro coscienza morale e di resistere alle pressioni che li sollecitano ad adattare la verità al fine di soddisfare le pretese dei ricchi del potere politico
Questo il Karol Wojtyla è ancora il giornalismo non può essere guidato solo dalle forze economiche dei profitti dagli interessi di parte
E invece riappare ogni tanto questa tentazione di appare tre cattolici gli apparati nel mondo
Credo che suonino perché mi hanno detto c'è da spostare una macchina come tutti i moderatori anch'io è un'Audi targata BR sei quattro sei H
Rita
Entrano quindi se c'è il padrone la macchina
E invece questa tentazione di appare ogni tanto anche fra i cattolici riappare comunque del potere politico
E rispondo a questo ente al sellino con le parole di Sturzo possibile che nostri cattolici non si rendono conto che una volta messa all'ingerenza diretta a limitare la libertà
Lo Stato diventa di per sé totalitario la bandiera della libertà e nostra la bandiera libertà e Tina quattordici la libertà o è totale
Ho non è libertà
Concludo dicendo che questa non solo e la mia bussola ma mi pare di poter dire che la bussola anche della rete che da due anni e un po'di Ringo la libertà la libertà e non si tutto il dovere di essere liberi è credo il nostro marchio di qualità certo c'è chi pensa che Betty vita significhi non disturbare il manovratore
C'è chi pensa che un giornalista per essere obiettivo non debba prendere parte io non la penso così non prendere parte vuol dire essere distratti ignavi conniventi
Il giornalismo invece deve prendere parte altro che non disturbare il manovratore il giornalista ha il dovere
Di disturbare tutti i manovratori a chi pensa che la democrazia si è sinonimo di consenso andrebbe forse ricordato che ciò che distingue la democrazia da regimi e la tutela del dissenso che nel caso il giornalismo questo significa il dovere del distacco del dubbio
Nella critica della verifica esemplari sono a questo proposito le parole del cardinale eccetera e per nel suo discorso
Nel Giubileo nell'anno giubilare dal tipica del giorno dei giornalisti
In cui c'è esortava e concludo così facendo mie queste sue esortazioni a rifiutare la politica dell'agenda costruita da altri
A reagire al conformismo dell'architettura recita reciproca a lottare contro ha visto la dittatura dell'istantaneità a infrangere con domande e con inchieste la cerca di miopia collettiva e di egoismo partigiano che ci circonda
Grazie Paolo
Avverto che is cioè la possibilità di
Dei posti su una galleria vedo dalla gente in piedi quindi salendo le scale e si possono accomodare
Poi voglio ringraziare ed è un ringraziamento non rituale
I diversi parlamentari nazionali regionali i sindaci consiglieri
Comunali provinciali i presidenti di Province vicepresidenti tanti amministratori tanti amici segretario CISL
Non possiamo nominarli uno ad uno sono tanti e li ringraziamo anche per la collaborazione per l'aiuto che hanno dato ad organizzare questi
Passo adesso la parola al professor Bazoli chiedendo che a lui
Vasco partire dalla sua esperienza dal suo osservatorio che cosa i rimanenti attualità e che cosa se che continua nella straordinaria esperienza del popolarismo italiano lo chiedo a lui anche per un dato familiare visto che suo nonno
Parlamentare popolare e già nel mille novecentodiciotto faceva parte della piccola costituente poi dette
Vita al partito l'anno successivo
Nel dire la mia compiacenza di essere qui a Caltagirone nel confessare che è la prima volta quindi una grave colpa che io vengo
Voglio preavvertire che la mia mio intervento potrà un po'deludere nel senso che dopo gli interventi appassionati che abbiamo ascoltato il mio sarà necessariamente apparirà necessariamente un po'freddo più di carattere scientifico
Rispondo all'interrogativo che è stato apposto
Con una impostazione un po'diversa da quella che è stata data da Ruffini anche se per tanti aspetti le cose che lui ha detto saranno riprese anche da me
L'interrogativo è dunque questo
Con la fine del partito unitario dei cattolici
Si deve considerare dispersa suo attacca l'eredità di Sturzo
Se il suo obiettivo è stata l'unità dei cattolici in politica
Almeno per l'oggi si dovrebbe registrare un insuccesso un esito deludente riduttivo
Ma mi chiedo
Era questo realmente l'unico obiettivo di Sturzo
Risulta a me risulta ma credo che gli studiosi possono confermare che in tanti momenti ieri ha accettato anche l'idea di di filiere in realtà io credo che il contributo di Sturzo è consistito soprattutto nell'indicare ai credenti
Le linee di una loro motivata e qualificante presenza nella vita politica e sociale
Che se ciò è vero
A prescindere dal fatto che non sia realistico attualmente pensare a un superamento nell'attuale situazione di divisione del mondo cattolico io credo che il suo insegnamento debba considerarsi valida
Don Luigi Sturzo ha indubbiamente inciso in modo determinante sulla politica italiana del Novecento non solo con la sua azione ma con la sua riflessione
In un certo senso si può dire che egli rappresenta l'inizio della pietra di paragone per tutto ciò che i cattolici hanno realizzato in ambito politico economico e sociale nel secolo trascorso
Senza il suo successo nel superamento fattivo del non expedit
E senza le sue direttive
Per un impegno dei cattolici a favore della democrazia
La nostra storia nazionale sarebbe stata diversa
Nella prima fase egli si impegna a portare i cattolici alla politica creando un po'alcun partito un partito politico con un programma innovatore ispirato ai valori cristiani
Il regime fascista pone fine realtà re drasticamente a quell'esperienza quel regime conto di quale egli aveva più volte messa in guardia i cattolici e che in molti invece avevano creduto di poter controllare o con il quale venire a compromessi
Lo stesso Vaticano aveva preso una posizione prudente e l'esilio di Sturzo e una diretta conseguenza di tutto questo
Ritornando sulle vicende politiche di allora
Considerando le cioè in chiave morale circondo quell'approccio imprescindibile di Sturzo che considera unitariamente ittica e politica
Sturzo di cifra che sia i fascisti con la marcia su Roma
Ma anche quelli che fascisti non erano eppure nel fascismo riconobbero il male minore
Non fecero altro che preferire in mezzo immorale cioè la violenza per un fine politico
La eliminazione di socialisti popolari e finissero le conseguenze furono ventidue anni di tirannia le guerre la resa finale la tre GT
Il dovere di essere morale nella vita pubblica e superiore agli accorgimenti politici alle mire di successo scrivere
Il secondo periodo e quello dell'esilio l'impegno politico in questo periodo si esplica con lo studio la riflessione la stesura di contributi di rara lucidità
E proprio pensiero politico di profonda ispirazione cristiana che Boratto durante l'esilio che sarà fondamentale per la componente cattolica dei costituenti
La Costituzione della Repubblica italiana
Come è noto è l'esito di un'intesa raggiunta tra i diversi orientamenti politici rappresentati all'Assemblea Costituente in merito ai valori fondamentali del nascente ordinamento
E si deve riconoscere che l'azione la riflessione di Sturzo ha consentito l'ingresso dei valori cattolici
Quei valori che giungono ad essere sanciti nella legge fondamentale
Scrisse Paolo Emilio Taviani
Fu il sì dato con don Sturzo dal mondo cattolico a quel che di valido che era nella tradizione liberale
Che permise il superamento di un'antitesi ancor più grave di quella che travagliato i rapporti tra Chiesa e Stato in Italia
L'antitesi tra il cattolicesimo e i principi politici viti per tamo determina
Sebbene Sturzo non abbia partecipato direttamente i lavori della Costituente tuttavia Illy e alle radici del movimento cattolico
Questo questa consonanza tra il pensiero stupirsi hanno i valori cattolici sanciti dalla Costituzione è stata ampiamente dimostrata dagli studiosi e queste un debito enorme che l'Italia ha perso Sturzo
E in particolare i cattolici italiani hanno perso Sturzo un debito che per noi implica una precisa responsabilità il terzo periodo è quello che segue la caduta del regime fascista
In quegli anni i cattolici che avevano partecipato alla Resistenza contribuiscono in modo determinante alla stesura della Costituzione facendosi portatore dei valori propugnate da Sturzo
I cattolici si riuniscono in un grande partito che le rette diretto del Partito popolare stuzzicarlo e così dominano per decenni la scena politica nazionale
Sturzo con coraggio e coerenza rifiuta perse il ruolo di padre nobile del partito di Gemina
E scene piuttosto la funzione ingrata di voce critica per molti versi profetica che gli procurò una sorta di isolamento
Nemmeno in questa fase Sturzo cessa di precorrere i tempi nel suo preoccupazioni sono fondate sia per l'Italia che per la sorte della DC
In merito alla gestione della vita democratica indica la triade delle male bestie delle quali dice Sturzo statalismo partitocrazia che abuso del denaro pubblico vanno il primo contro la libertà da seconda contro l'uguaglianza il terzo contro la giustizia
Sturzo stigmatizzava nel cinquantotto lo smodato impiego di denaro dei partiti come pure dei candidati nelle competizioni elettorali
E così anticipava di decenni temi che avrebbero trovato largo seguito ero tra i cittadini che individuava un problema della democrazia che affligge ancora gravemente tanti Paesi
Compresi alcuni di quelli ecco sono considerati simboli dell'ordinamento democratico
In quegli anni di impegno solitarie spesso incompreso
Il determinante fu determinante il contributo portato da Sturzo la crescita dei né cattolici né alla Chiesa
Di una visione dell'economia sociale di mercato che poi si ritroverà nella Centesimus annus e che solo le leggi più recenti hanno perfezionato
Secondo De Rose
Sturzo non ha capito fin fondo la natura dei grossi problemi di trasformazione in atto dell'economia italiana ed europea in quel periodo cioè di alcuni cambiamenti della struttura sociale del Paese
Tuttavia ha documentato e colto giorno per giorno lettrice iterazione di un costume politico di una prassi di sottogoverno che più tardi tra la fine degli anni sessanta e gli anni Settanta
Aumentarono al punto da mettere in crisi la credibilità dello stesso Stato democratico e proprio al suo partito al partito della Democrazia Cristiana Sturzo aveva di svolta aveva rivolto i suoi moniti severi perché ne aveva con largo anticipo prese il titolo la crisi
In quanto aveva messo in guardia dai mali che stava dominando il partito il Paese
L'illegalità e la corruzione da un da un lato lui diceva come effetto dello statalismo che l'inefficienza dall'altro
Io non penso infatti che sia stata la caduta dal del muro di Berlino ossia collasso del blocco comunista a determinare la fine della Democrazia Cristiana
La storia nella sostanza stava dando ragione alle scelte operate nei decenni precedenti per dal grande partito cattolico
è stata invece la corruzione
Con il significativo appoggio popolare alle inchieste di Mani pulite è stata la partitocrazia
Asta è stata l'inefficienza del sistema Paese apportare prima l'accaduto dei consensi della DC
E quindi alla sua scomparsa
La situazione attuale
Vede i cattolici dispersi tra più partiti
Che a loro volta sono parte di più ampi schieramenti tra loro contrapposti
Da un certo punto di vista questa situazione nuova dopo decenni di egemonia del partito unico dei cattoliche cattolici può anche essere valutata positivamente
Come segno di libertà di coscienza
E quindi di libertà del PCI di scelta politica dei cattolici stessi
Può essere intesa come un rafforzamento della laicità in quanto supera definitivamente ogni concezione integralisti
Oggi però dobbiamo constatare che i cattolici dell'uno e dell'altro schieramento
Riescono difficilmente a fare emergere linee politiche di ispirazione cristiana nei rispettivi
Raggruppamenti
Stenta no a improntare in modo significativo i programmi delle parti cui aderisco si trovano cioè in una condizione atti a qualche put sul punto di contatto mutatis mutandis
Alla situazione affrontata e risolta da Sturzo nel primo periodo della sua vita politica
E allora ci dobbiamo domandare
Si è chiusa una fase storica
Oggi forse non si pone più le esigenze d'impegno dei cattolici in politica
A difesa di valori meritevoli di tale impegno
Forse perché la missione è stata compiuta
Oppure all'eredità di Sturzo ha fatto il suo tempo o al contrario la situazione attuale riproponga le ragioni di una mobilitazione dei cattolici come allora proposto da come quell'allora proposta da Sturzo
E nota tra l'altro a questo riguardo la posizione assunta dalla Chiesa
Nel convegno di Palermo del novantacinque la chiesa decide che non deve e non intende coinvolgersi con alcune scelte di schieramento politico o di partito né per l'una o per l'altra soluzione istituzionale o costituzionale
Purché sia rispettoso dall'autentica democrazia citazione Giovanni Paolo secondo
La Chiesa chiede invece ai credenti collocati in diverse formazioni politiche di dialogare i aiutarsi reciprocamente a operare in modo coerente Condi valori processati
Ma nella realtà che cosa vediamo
Il denaro auspicato astrattamente Dalla Chiesa che oggi chiaramente ostacolato se non addirittura impedito dal sistema bipolare
E c'è come dicevo una grande difficoltà dei cattolici dei due schieramenti ad assumere un ruolo propositivo e qualificante
Per contro
La chiesa ha visto mentale il rispetto all'ascolto per le sue posizioni e lo dichiara
E se ne compiace
Secondo un'autorevolissima
Personalità ecclesiale
Cito l'Italia mentre sotto altri profili è in declino dal punto di vista della religione cristiana e del suo ruolo storico
E un paese di primaria importanza
Ma io mi chiedo come possa essere vero ciò se dal punto di vista sociale e politico Hiccup
Tonici non riuscissero a ritrovare un ruolo significativo vi chiedo soprattutto come possa essere vero ciò da un punto di vista dell'interesse generale
Se si ravvisa il rischio che vengono sacrificati valori laici fondamentali relativi alle opzioni democratiche di base
La follia dei cattolici in politica ha una conseguenza immediata
La Chiesa acquista rilevanza diretta dalla politica nazionale
Mancando l'azione dei laici i valori cristiani nell'agone della politica sono propugna atti senza mediazione della chiesa
è per questo che si parla direttamente della Chiesa quando si affrontano
Temi come il matrimonio la Bortone difficili questioni dell'avvio ittica continuamente rinnovata dai progressi della scienza
Questo stato di cose mette in difficoltà i cattolici politici ed elettori su un ampio fronte che vada alla coscienza di ciascuno alla gestione delle linee programmatiche dei diversi partiti
Va anche a danno della chiesa che si trova coinvolto e direttamente in un ambito che che non le è proprio come è stato chiarito in modo inequivoca e definitivo proprio dall'insediamento di Sturzo
A prescindere dunque dalla possibilità di una unione dei cattolici in politica la necessità di un rinnovato impegno
Loro nel campo politico e sociale
Oggi a me pare dettata da gravi ragioni che in buona parte si ricollegano proprio alla difesa
Dei valori che Sturzo
Perseguì e ha detto in tutta la sua vita come motivo dell'impegno politico dei cattolici
Nella seconda parte quindi di questo mio intervento cercherò sommariamente di dire quali sono a mio avviso i valori ispiratori fondanti dell'azione politica di Sturzo che oggi possono ritenersi
In estrema sintesi
A mio avviso che il grande merito di Sturzo fu quello di riconciliare ricita gli anni con i valori laici della modernità nel campo sociale politico dopo l'età dell'umanesimo che aveva celebrato l'armonizzazione dei valori umani con quelli cristiani la storia aveva creato una frattura sempre più profonda tra il pensiero laico la civiltà terreni nella chiesa
Negli Stati moderni figli dell'Illuminismo i principi motore è stato l'affermazione della libertà
La difficoltà della Chiesa ad accettare alla democrazia derivava dalla resistenza ad accettare la libertà
Anzi la catena indivisibile di libertà da quella della lettura della Bibbia a quella di pensiero a quella politica
Tra sperata da Sturzo era quella come ha scritto De Rosa di una chiesa finalmente fiduciosa nell'uso della libertà moderno ecco allora io qui mi permetto ma adesso procedo proprio sommariamente a dire a mio avviso quali sono i valori fondanti
A cui fare riferimento anche per un confronto con la situazione attuale
Dell'azione e del pensiero di Sturzo ripeto ormai procedo solo sommariamente a mio avviso sono tre sono il principio di libertà
Con un suo corollario che è quello della laicità il principio di uguaglianza
Anch'io voglio sottolineare come è stato detto prima e dopo un'uscita
Che non ho trovato felice in questi ultimi giorni di di un autorevole spegne esponente partitico uguaglianza di Condit corollario in questo caso della solidarietà
Perso principio la moralità con il corollario in questo caso della legalità
Do Sturzo pone a fondamento di tutto il suo pensiero accanto al valore della dignità di ogni uomo che nella tradizione della Chiesa il valore della libertà qui c'è una perfetta coincidenza con quello che è stato detto prima dal riconoscendo tuttavia che questa questo valore della libertà che come ho detto prima
Nella gestione ecclesiale letto più moderno aveva portato era una delle cause di una difficoltà del dialogo col mondo moderno in realtà aveva a delle radici cristiane evangeliche indiscutibili
Qui sarebbe delle sante soffermarsi su questo punto
Io credo ad esempio chi abbia una certa conoscenza dagli Atti degli Apostoli
Potrebbe tranquillamente riferire come al concetto di libertà si rifaccia proprio l'impostazione originaria del Vangelo
Conseguenza della libertà come vi dicevo eh
La laicità
Infatti procedo schematicamente il ragionamento è il riconoscimento della libertà che comporta la laicità perché significa riconoscere la legittimità delle costruzioni terrene che sono frutto della libera ricerca degli uomini
Ma poiché il valore da tutelare e cristiano si è Christian il valore a tutelare della libertà qui si trova la radice e giustifica l'impegno dei cattolici
Piano delle istituzioni era alte ma pratiche
Pulita Ristich e moderno
Sturzo ha dedicato la sua vita all'idea alla pratica della libertà
Ha incentrato intorno alla libertà la sua costruzione sociale
E applicato la forma politiche principio della libertà vuol dire Stato di diritto in tutte le sue accezioni
Applicato alla forma il cronometro vuol dire il massimo di iniziativa privata di diffusione della proprietà compatibile con la razionalità economica e con la solidarietà verso i più deboli il minimo possibile
Di centralismo applicato alla società nel suo insieme i principio vuol dire plus Alizée azione effettiva dei poteri sociali e non solo divisione dei poteri nel senso costituzionale Classic autonomia delle forme sociali
Purtroppo come diceva come ammoniva Sturzo
Troppi cattolici si adattavano senza reagire all'avvento del fascismo perché disgraziatamente
Ci sono e anche questo vale oggi ci sono molti cristiani che non l'accordo no alcune importanza alle libertà personali e politici
E
Ciò di soffermarmi sul tema della laicità che pure è già stato anche quello accennata
E notissimo e l'affermazione di Sturzo nel senso che il cattolicesimo è un partito politico
Il cattolicesimo e un partito politico sono termini antitetici l'uno e religione universalità l'altro e politica e divisione
I cattolici si staccano dalle forme di una concezione pura clericale
Per cimentarsi sulla scena politica
Non come unici depositari della revisione o come armata permanente delle autorità religiosa ma come rappresentanti di una tendenza popolare nello sviluppo del vivere civile
Uguaglianza e solidarietà
Qui si pone anche a mio avviso come è stato detto prima nell'introduzione e sono lieto che siano state pronunciate a riguardo parole forti il tema della costituzione del rapporto tra Sturzo e Costituzione
Si diceva che Sturzo anche se non ha partecipato alla Costituente si situa le radici del movimento cattolico
Alle radici cioè del ripensamento dei cattolici sul fare politica e soprattutto alle radici per intuizioni più durature relative all'impegno sociale dei cattolici
Continuità culturale quindi tra le ipotesi politiche sociali di Sturzo e i valori della Costituzione italiana
Specie
Nella sua prima parte dei principi fondamentali ed è indiscutibile che questa è un'eredità di Sturzo ancora presente perché è parte integrante del nostro ordinamento vicente come sappiamo i principi fondamentali definiscono i compiti di un moderno Stato democratico la nostra Costituzione dice in estrema sintesi che lo Stato deve offrire a tutti i cittadini e la possibilità o almeno tendenzialmente una pari opportunità
Di dare il proprio apporto al progresso della società
Non è quindi uno Stato quesiti disinteresse lascia fare comune le costituzioni liberali
Nello Stato che pretende di pianificare la vita degli individui delle Società come accadeva nel sistema marxista
è uno Stato che responsabilizza tutti i cittadini pur rispettandone libertà evocazione
Ed è stato soprattutto nell'articolo tre secondo comma dalla costituzione e tutto questo che è stato espressi
Devo dire che mentre alcuni hanno ritenuto che il principio di libertà e di uguaglianza dei cittadini
Cioè la liberté égalité dei cittadini Cyrano frutto dell'illuminismo liberale questo è sicuramente vero mentre sarebbe lo sviluppo dalla persona umana in qualche modo espressione esclusiva del personalismo cristiano io ritengo e Sturzo a contribuito a sostenere quei
Che l'uguaglianza fanno parte del patrimonio
Christian
Il principio di uguaglianza sostanziale io sostenga
E quello di solidarietà che sono codificati nella Costituzione aspri esprimono al meglio esprimono in sintesi la giustizia di cui si parla in tanti atti della BP
Tralascio per concludere il terzo ordine di valori la moralità e la legalità
Dicevo
Fare citazioni su questo tema
Che ha ricorrente nelle iscritti nei discorsi di Sturzo una società che non consideri l'integrità morale dei protagonisti come valore fondamentale che è destinata inevitabilmente a crollare
Ecco ora proprio a conclusione
Che per giustificare anche questo excursus che ho fatto sui valori che io ritengo fondamentale e ancora oggi di grande attualità di Sturzo
Mi pare importante osservare come ecco oggi questi valori siano a rischio
Non solo in Italia ma in molte democrazia
E nella stessa economia di mercato
E per motivazioni che possono essere in definitiva ricondotte sinteticamente a situazioni di interferenza del potere economico nella politica mi limito ad accenni in democrazia
L'architrave su cui si regge la democrazia il consenso del popolo
Da qui perché da esso trae legittimazione il potere delle maggioranze cioè dei governi democratici
Basato sul suffragio universale cioè sul principio di libertà e uguaglianza di foto sia dall'elettorato attivo che nell'elettorato passivo bene sono è evidente i rischi
Di condizioni disuguali
Nella elettorato passivo clamorosamente disuguali
Ma se c'è una manipolazione del consenso come si sta verificando ripeto non solo del nostro Paese
Se l'opinione pubblica non è consapevole e informate i non ha i mezzi per essere consapevoli e informati
La democrazia diventa una finzione
Viene meno anche la vera libertà dei cittadini di decidere di scegliere conto cognizione di causa
Riduce quindi la libertà rende disuguale anche alla gara tra governo che opposizione è il tema anche questo già accennato e che condivido in pieno
Del rischio della dittatura delle maggioranza se non ci sono contrappesi adeguati e soprattutto se Manconi istituzioni indipendenti di garanzia
Anche per effetto questo dei nuovi mezzi della tecnologia moderna e di una
Di una gestione politica che diventa politica spettacoli che quindi rende i cittadini passivi spettatori
In economia
Ville idealità l'equità e l'uguaglianza e l'uguaglianza assolutamente non raggiunte nel processo di globalizzazione
E attenzione per e questo è uno dei temi ricorrenti in Sturzo la cui attualità non ha bisogno di essere richiamata
I monopoli pubblici
E soprattutto i monopoli privati
Che riducono la libertà e creano inefficienza
A proposito dei monopoli privati
In tema su temi particolarmente delicati come quelli dell'informazione
Non c'è bisogno di aggiungere parole quelle che avete già sentito non serve insistere è evidente che c'è oggi un evidente e grave riduzione delle libertà politiche economiche e ciò si riflette immancabilmente secondo l'insegnamento Sturzo e hanno sulla dignità di ciascun cittadino come anche sul suo benessere
Materiale
Concludo
Alla fine di questo sommario excursus mi pare quindi di poter rispondere alla domanda iniziale
Affermando che ride insegnamenti fondamentali di Sturzo sono preziosi oggi più che mai
Per tutelare e affrontare le crisi di oggi
Sturzo
Disse
Di se stesso nel testamento
Questa vita di battaglie di tribolazioni per la mia attività politica
Per il mio amore la libertà
Addirittura la sua sopravvivenza
Quanto io sento anche da parte di taluni cattolici
Avanzare ipotesi di nuova Costituente penso che siamo di fronte assicura a un rischio di gravissimo errore politico etiche rarissima irresponsabilità
Ma anche una revisione importanti come quelle proposte può portare a uno stravolgimento della Costituzione
Sturzo disse la Costituzione il fondamento della Repubblica democratica
Seccata dal cuore del popolo se non è rispettato dalle autorità politiche se non è difesa dal Governo dal Parlamento
Sì è manomessa dai partiti se non entra nella concezione nazionale anche attraverso l'insegnamento l'educazione scolastica
Serra a mancare di terreno sordo sul quale sono fabbricate le nostre istituzioni e ancorate la nostra libertà i valori propugnate da Sturzo sono dunque oggi minacciata
Stanno per perdere anche la loro ultima difesa che consiste nell'essere iscritti nella nostra carte costituzionale dove sono racchiusi valorizza i cattolici non possono permettere che siano dispersi e tanto meno intaccati stravolte queste uno dell'eredità di Sturzo più vive
Che ancora per legge ci ricorda
Questa è l'eredità che impegna i cattolici alla grave responsabilità di perpetuare un la vicenza
Asterrebbe questo impegno per giustificare come cento anni fa un'efficace impegno dei cattolici impolitico
Diceva che il regime un altro bel discorso a Caltagirone
Ringraziamo il professor Bazoli per la passione anche lui ammessa altro che l'intervento freddo
Sarebbe bello sentirlo parlare di politica un po'più spesso questo
Mi permetto di osservarlo
Ma credo che sia stato esemplare di come
Cattolico democratico può parlare di democrazia e di politica
Nello stesso tempo con moderazione e con intransigenza sui principi ringraziamo ancora
Do subito la parola Savino Pezzotta non siamo quasi puntuali sui tempi di marcia un allungo con la mia domanda perché credo che si possa
Semplicemente passare un testimone continuare questa riflessione ognuno con la sua sensibilità Luís con la sensibilità di chi presidia il fronte del sociale ma non rinuncia come ho detto prima avrà responsabilità della politica
Ma diciamo
Avvisano che ho accettato di venire a Catania qui racconta Girone
Con un po'di timore e tremore sia per quanto riguarda il tema si apre gli interlocutori che sono qui oggi questo tavolo
Però presso che sia utile
Credo interrogante
Trovarsi a riflettere
Soprattutto riflettere sul pensiero fondati
In una fase come la nostra che Pio fatta di pensieri evanescenti emuli di immagini di slogan
Credo che fosse momenti di questa natura di questo spessore dovrebbero ripetersi più solo e forse anche l'Associazione i Popolari dovrà cadere visto che è un'associazione culturale un pochino più di corpo
E non essere tirata fuori di tanto in tanto
Perché questo era diciamo sarebbe il senso il significato di un modo nuovo e diverso anche non partitico della del mantenimento dalla presenza di un pensiero nell'ambito politico questo è un ospizio per la ma la lezione distorsione ancora attuale da quello che ci dicevano oggi anche se qualche domanda bisogna pure che ce la poniamo
E lui a queste domande sull'attualità bisogna cercare titolare alcune risposte senza la pretesa di concludere
Io credo che Groppello pensiero di scorso si ponga di fronte a una metodologia
Che poi sostanza politica
Io richiamerei brevemente il primo
L'interrogarsi di interpretare dello svolgersi dalla storia credo che Sturzo abbia molto una visione della storia degli avvenimenti degli accadimenti rilegga con grande attenzione
Oserei dire che arriva vicino a forme quasi storicismo se vogliamo guardarla con attenzione
Cioè una visione progressiva
No statica pertanto non clericale
Che clericalismo a insistere
La natura della staticità per fissare
Perché io credo che questa lettura dalla storia che fa estorsore utile anche oggi perché non lettura laica non laicista
Che sa cogliere il movimento di le azioni i cambiamenti
Credo che anche da un punto di vista più religioso siamo di fronte a
Una visione evolutiva tanto
Cioè anche qui una visione non fissa del Credem
Ma un credere che si rapporta con la realtà con la dimensione che cambia e che si arricchisce padre quasi con una continuità
Anche qui con me un dato profondo di queste visone evolutiva che la creazione non si ferma mai
E poi questa capacità di legge nel suo tempo
Il senso più profondo delle trasformazioni sociali ed economiche
Che non erano patrimonio del mondo cattolico
Anche la sua continuo riferimento la Rerum Novarum è abbastanza singolare perché ne dà un'interpretazione
Meno corporativa più liberale più democratica rispetto alle interpretazioni che lo stesso mondo cattolico in quel periodo negato
Per cui è la modernità nell'ambito della riflessione espulsi Anna ed è la riproposizione della dottrina sociale che veniva in quegli anni definendo sì
Era tanto la proposta di una sociologia
Che si fonda su una chiave antropologica
Che è anche questo un insegnamento importante tra l'altro il mio punto di vista
Perché oggi nelle nostre interpretazioni nelle nostre vetture dalla realtà
C'è sempre una sorta di rifiuto del dato antropologico
Cioè è ci fermiamo al fenomeno più che alla sostanza il perché noi determiniamo alcuna condizione e la dimenticanza la sotto sottacere il dato antropologico e poi quella che porta degli irrigidimenti che inibisce il dialogo il confronto l'incontro
L'accoglienza
Soprattutto in un mondo come il nostro in cui
E ci si cerca di far passare anche questa idea
Di scontro di civiltà che invece non esistono che sono inconsistenti perché non esistono
Gli scontri fra civiltà perché le civiltà si compenetrano ma solo chi ha una visione antropologica ben definita ben chiara è in grado di incontrarsi con altri visone pertanto di assumere
E io credo che questi secondo me siano alcuni dei principi che si danno l'idea conclude l'approccio metodologico concettuale di Sturzo alla dimensione e alle questioni
E però credo che questi i pensieri devono essere portati a una loro interpretazione dentro i tratti della società attuale
E chiese europei alcuni di quei principi generali vennero imparare a rileggere in modo abbastanza chiaro io credo la prima l'attenzione costante alla dimensione sociale e a come la dimensione sociale si evolve
E alle tensioni e ai conflitti che stanno dentro la dimensione sociale non c'è mai la negazione del conflitto della tensione
Che nella dimensione sociale presente
Ma anche qui il il significato che Sturzo da al pluralismo sociale
Il pluralismo sociale assunto come un criterio dalla democrazia anzi per alcuni aspetti sembra che il pluralismo receda il pluralismo sociale sia pure prese formativo dicono che il pluralismo delle istituzioni
Quasi non esistesse una democrazia vera partecipata se no fondata sulla dimensione del pluralismo sociale pertanto dei corpi intermedi delle associazioni che vengono prima
Dello stato e non sono ordinati allo scatto
E pertanto il senso delle Autonomie e di un nuovo modello di democrazia che poi non lo ritroveremo ringrazieremo sicuramente per l'apporto dei cattolici democratici all'interno della Costituzione repubblicana e con questi temi però devono fare oggi i conti con questa che è la nuova modernità nella quale noi siamo in mezzo
Perché e che è quella che ci rende difficile la vita
Perché la la sicuramente la modernità sulla palazzina Sturzo aveva dei connotati precisi
Noi siamo dentro una nuova modernità e stravolgente
Che cosa significa parlare di pluralismo sociale
Di autonomia di democrazia di partecipazione di responsabilità all'interno di una società benessere diffuso
Rispetto a una società in cui il benessere aveva da conquistare e pertanto la solidarietà diventava una delle necessità almeno per i ceti popolari
Io credo che su questo del benessere del suo modo con cui si incardina e di come che si sviluppa sia una delle condizioni che oggi ci fanno ripensare eri ragionare attorno ad alcuni principi
Ma non non solo benessere la secolarizzazione
L'economicismo
Quello che siano i tre Carniti di una modernità stravolgente alla quale noi facciamo fatica per la nostra cultura pare il nostro modo di essere a fare i conti
E questo io credo sia il tempo della riflessione anche da parte da parte nostra perché se noi assomigliano a questi tre elementi benessere secolarizzazione l'economicismo vediamo che la propensione delle nostre società moderne più evolute
Sia una propensione verso forme di nichilismo
O verso forme di un relativismo etico che poi ha la stessa pazza
Della è la stessa non è l'altra faccia del nichilismo dentro il quale noi siamo insieme la negazione dei valori la negazione di alcuni elementi di discernimento
E cioè dentro Milan crediamo che sempre di più
L'uomo la persona
Re tanto questo ci interroga sul senso e il significato che può avere oggi il pluralismo il ruolo dei corpi intermedi queste cose ridette sempre più a utente consumatore che vale anche per la politica
Perché ogni qualvolta introducono strumento politico che rende
Diciamo così il cittadino un individuo al quale devo vendere
La proposta politica
Io ho portato dentro la politica la dimensione del consumo
Più che la dimensione del partecipare
Più di una dimensione dalla responsabilità e credo che sia un elemento che oggi abbiamo di fronte che frutto nella nostra società
Noi oggi consente con finiranno a pensare almeno come si sviluppa
Che il cittadino sia un consumatore della politica quale devo vendere un progetto un programma un leader e poi siccome ho tanti soldi riesco meglio vendere il mio leader e il tuo
Ma io credo che questo sia un altro degli elementi che sta dentro in quelle diversità che dicevo prima dopo già esistenti sindacale ma non è che il passaggio dall'operaio lavoratore
Cioè al consumatore
Produce una mutazione nel modo di pensare della gente che noi associamo che è profondissima
Perché mai il riferimento della sua dimensione personale del suo status non è più dato dal lavoro
Ma è dato da ciò che trova fuori dal cioè la cifra interpretativa di ciò che io sono non è la mia professionalità il mio modo con cui sto dentro di me sono al lavoro
E la macchina la Gritti il vestito il profumo o tutto qua le cose che tendono a darsi una dimensione dell'uomo dentro la quale cioè l'uomo ridotto veramente da operaio al consumatore uso questa come metafora no
E questo stravolge anche il senso della dell'essere del sindacato dentro questa dimensione perché poi il tipo di risposta che devo dare se voglio mantenere il consenso si sposta sempre di più dalla valorizzazione del lavoro l'altra dimensione
Che sono i rischi che perché noi stessi stiamo sicuramente correndo
Credo che questo sia diciamo uno degli elementi su cui bisogna incominciare da guardare con con molta con molta attenzione
Cioè a questo feticismo per usare una vecchia idea della emersi
Questi emersi che diventano prodotti che diventano firme che diventano simboli e proprio nella misura in cui dalla merci diventano simboli diventano elementi che mi fanno identificare la mia dimensione il mio stato sociale pertanto mi stravolgono nella relazione
E questa è la modernità tremenda era
Alla quale noi dobbiamo cercare di fare fronte pertanto dire come recuperare
Alcuni principi che stavano dentro invece un'antropologia che è quella proprio di Sturzo e del popolarismo e cioè l'idea di un nuovo che è responsabile perché assume su di sé la responsabilità
E non è riducibile
Ha una sua oggettivazione una sua
Reificazione
Ecco ripensare qui in questo contesto
I temi del cattolicesimo democratico io credo non sia facile per nessuno
E sono interrogativi che hanno tutt'
Che avvolgono che intervengono e si pongono di fronte ai cattolici che hanno scelto l'impegno
Perché
Mi si pone la domanda se dentro questo contesto di così profonde trasformazioni e mutazioni che vanno a colpe a entrare dentro diciamo la struttura stessa dalla persona dell'uomo e delle sue relazioni
Qual è il tema delle nuove libertà che devo mettere in tempi e pertanto quali sono gli strumenti delle nuove diventa relativa parlato dalla stampa dei mass media tutte queste
Vicenda ma anche il tema di come ricostruisco oggi il senso il significato delle solidarietà e il senso il significato dell'uguaglianza
Perché se è mutato così la modernità nuova io credo che anche questi concetti che pure appartengono alla nostra tradizione alla nostra cultura al nostro modo di descrivere i interpretare il mondo vanno sicuramente declinati in forme diverse
E poi ecco che quando il Sturzo cioè l'idea di una dimensione nazionale costantemente riproposto lo diciamo oggi che siamo un po'tese con il sindacato sulle questioni del Mezzogiorno
E pertanto di questo tentativo di divaricazione tra
Chiappa che attraversa il nostro Paese
Ma quando noi facciamo i conti e come facciamo i conti con la fine dello Stato nazione
E che cosa significa oggi però i cattolico democratico ragionare sull'Europa
Ragionare su una globalizzazione che diventa sempre di più pressante che mi trasforma il mondo entro il quale sono e come il locale dentro questo dimensione continua ad assumere e anche con dei rischi politici la dimensione di una nicchia protettiva
E mi spiega il perché delle piccole patrie mi spiega il perché di certi movimenti che anche ci sono in Italia
Cioè questa dimensione se io non ne di donarli interpretazione una ricollocazione anche recuperando alcuni dei principi
Nel passato io credo che ci sia anche qui qualche allora probabilmente va in questa dimensione ripensato uno dei criteri base
Del pensiero Strozzi hanno che il il pluralismo
E pertanto tornare a ragionare sul tema del pluralismo come ricerca di una nuova unità del paese ma come una nuova ricerca di un'unità dentro l'Europa di una nuova unità dentro la dimensione della globalizzazione ma una un un un un pluralismo che si fa sulle Autonomie
E allora primo autonomia che bisogna difendere è sicuramente quella del sociale
Quando in qualche manifesto apparso ultimamente mi si spiega
Che l'unica dimensione
Per poter governare un Paese e quella dell'individuo che vota chieda un mandato e che poi tra l'individuo voterà il votante l'elettore ed eletto non esiste più nulla
Si nega la realtà dei corpi intermedi delle forme associative del ruolo del sindacato io credo che veramente siamo a uno stravolgimento
Resta quello che noi vediamo e mi preoccupa questa questa cosa perché non è solo da una parte politica
Il rischio che si pensi che una volta ho ricevuto il mandato elettorale
Io decido perché la democrazia decidente non è democrazia partecipante io credo che sia una cosa che va contro alcuni elementi del pensiero di Sturzo del cattolicesimo democratico
Pertanto il ruolo del sociale l'autonomia del sociale
Da difendere come ricchezza vera di una democrazia io sociale che non può essere ridotto alla pura dimensione politica
Io non credo che noi potremmo tornare avanti e indietro dal bipolarismo e non mi interessa neanche o dal maggioritario non è un tema che mi riguarda molto il mio problema è se in un sistema bipolare
Può esistere l'autonomia dei corpi sociali
Può esistere l'autonomia del sindacato può esistere l'autonomia di una dimensione politica che prima e e ha una sua politicità che non può essere ridotta solo alla dimensione dello schieramento perché essi non abbiamo questa idea
Noi andremo sicuramente a mantenere un un elemento di democrazia al nostro Paese ma i poveri Remo dal punto di vista la partecipazione alla preparazione delle nuove classi dirigenti
Occorre recuperare allora questa visione dei corpi intermedi come essenziali alla visione dalla nostra democrazia perché recuperare anche un tema che era caro Sturzo che è quello delle municipalità
Io credo che dopo un periodo di ubriacatura di un federalismo che nato più che per dividere che per unire
Bisognerebbe ritornare a ragionare in termini viene che cosa significa oggi il rilanciare le Autonomie nella dimensione locale nella dimensione regionale perché anche qui recuperare di più la dimensione costituzionale che qui veniva che chi veniva
Prima prima richiamata
Ed io credo che siano un po'questi gli elementi che oggi ci si ripropongono di fronte e che si chiamano veramente a vedere se una nuova stagione possibile che è una stagione delle responsabilità della partecipazione della personalizzazione
Della dimensione del partecipante delle delle persone pertanto uscire da questa dimensione che oggettiva che rende che verifica le persone fa diventare oggetti consumatori i fa diventare utenti invece che cittadini
Io credo che noi proprio ci troviamo
A vivere una situazione sociale molto particolare da questo punto di vista per molti versi almeno da un punto di vista di come la legge un sindacalista inedita
Credo che oggi è il modello democratico il sistema politico e le forze della rappresentanza siano costrette a fare i conti anche con una forte fluidità sociale alla quale non eravamo anche qui abituati
Una fluidità sociale che indebolisce il senso di appartenenza
Perché tante volte a si ha l'impressione che le persone tendono più ad associare a riunirsi che ad associarsi
Anche perché le riunione durano il tempo in cui si tengono mentre l'associarsi fare partito ha bisogno di tempi lunghi
Ma ne possiamo andare avanti con il livornese chiude con l'associarsi io credo che questa sia una domanda che si pone di fronte alla democrazia la pongo per il sindacato in primo luogo ma la pongo anche per i partiti
Perché io sono inquietato o perlomeno più decretato perché ormai l'inquietudine è una cosa of sono interrogato per quello che è successo in Puglia è quello il modello però domando io non ho una risposta
Perché se quello è il modello che voglio capire come si struttura
Perché è un modello in non strutturato non è un modello democratico anche se si vota
E a me quello che è successo l'altro giorno da democratico non mi interessa non chi è candidato non mi appartiene mi interessa il modello se quello è il sistema io non ho nulla contro l'uso delle primarie far partecipare la gente ma credo che debba essere fatto in modo trasparente
Perché se è spontanea si è lasciato al caso se ognuno può organizzare come partecipare esatta idea e stamane e Santo Iddio allora fece organizziamo organizzato se io devo pagare un Euro per avere diritto di voto
Lasciamo perdere non voglio sapere che fine faranno i cattolici democratici non so quanti euro hanno
Va avanti lo dicono le vecchie perché non è che neghi lo strumento e vorrei essere chiaro secondo me lo strumento può essere lo strumento buoni
Ma lo strumento è uno strumento che va che va strutturato
E io credo che bisogna veramente a venire degli strumenti e delle strutture che durino nel tempo se vogliamo che la democrazia sia partecipazione
Inoltre io credo che dentro questa situazione c'è una crescere di una distanza tra società politica e attori sociali
Non ci sono più i partiti che fanno riferimento particolare identità o sociale o culturale non ci sono più i partiti classi distinte tassisti con i loro simboli storici al loro posto abbiamo alberi signori case
Per vincere le elezioni
E governare le forze politiche le coalizioni sono costrette indebolire
Le caratterizzazioni ideologiche culturali e sociali ed è un problema
O per lo meno direi così si è le coalizioni per fare questo anno questo episodio
Mi domando come dentro le coalizioni possono vivere in un pluralismo arricchente
Le dimensioni culturali diversi
O se invece le dimensione culturale diverso e per stare dentro le coalizioni hanno bisogno di stemperarsi ma è un impoverimento
No perché io abbia una visione integralista
Ora visione pluralista
E pertanto tesa per sua natura L'Unità perché non esiste pluralismo senza unità non esiste non si sa
Però io vedo che questo continua a ostentare rare stemperare stemperare stemperare e alla fine mi domando dove sono
Ma un interrogativo e al quale io non so dare risposta
Cioè però dico secondo me proprio perché si va verso un bipolarismo che non lo nego probabilmente qualche idea qualche che dia il senso di una presenza di un significato all'interno delle stesse coalizioni ci deve essere io credo che vada neanche indebolite le leadership a me questa personalizzazione eccessiva dalla politica non mi piace
Che alla fine non mi porta a scegliere Programme ma a quello che è più bravo a raccontare si dice dalle mie parti e anche questo è un indebolimento del moderno democratico ecco perché io dico che siamo probabilmente
A una ripensare a come far valere ancora il ruolo ai valori del popolarismo nella sua accezione non dico nella forma partito
Ma nella forma della dimensione culturale io credo che vi sia il bisogno di far rivivere il pop il popolarismo come lievito come fecondazione delle realtà politiche del nostro Paese
E credo che questo sia veramente una una necessità
Una necessità profonde
Chiedo che io dico uno mese ma riguardati ha davanti a tele qualcosina sindacato e qualche problema anche sindacato c'era in questa fase perché qualche questione da risolvere anche dove c'era la fila
Ecco allora perché in questa dimensioni questo mutamento
Tornare a parlare discutere di democrazia delle forme e dei modi del cattolicesimo democratico di come il popolarismo può essere presente
Io credo sia estremamente importante a patto sì rivitalizzante
Che la sua rivitalizzazione sia quella di una visione di una proposta laica alla politica che si alimenta dentro l'ispirazione cristiana però che sia veramente una necessità
Da questo punto di vista probabilmente occorre anche noi che facciamo qualche qualche salto qualche salto in avanti
E qui probabilmente si impone un ripensamento oggi dentro la società attuale del tema del rapporto tra cattolici e politica che è il tema che ci angustia sempre
Io credo che oggi noi abbiamo rispetto al passato una grande fortuna
Forse non ci siamo più fortunati di quei tempi
Perché possiamo affrontare il tema del rapporto fra cattolici e politica con maggiore libertà
La prima cosa che bisognerà dire e sempre dirla con grande con grande libertà è un Nesta
E che i cattolici hanno reso un grande servizio al Paese e alla democrazia
Non è stato un servizio gratuito
Senza costi
Perché qualcuno dovrebbe rendersi conto che il fatto che i cattolici si siano dovuto far farsi parte del
Non è stata una cosa entusiasmante
Io la vedo anche come una sofferenza con una necessità
Perché la nostra vocazione veniva ricordata prima
Non è quella di farci fare
Perché la dimensione della mia cattolicità mi pone nella dimensione dell'universalità il nostro farsi parte è stata una sofferenza
Rispetto a delle risposte che dovevamo dare è una contingenza storica
Che era quella di impiantare e di mettere in piedi la democrazia nel nostro Paese che era poi l'ispirazione dei popolari prima del fascismo e fu l'ispirazione dei democratici cristiani dopo
Però fu una sofferenza
Oggi rende già possiamo recuperare questo nostro di medie dimensioni
Ora quando si può parlare di unità dei cattolici io credo di sì che si può parlare di unità dei cattolici
Ma l'unità dei cattolici no sta in una parte politica
Oggi è l'unità dei cattolici sta soprattutto a mio parere nella chiesa
E allora io credo che noi dobbiamo in primo luogo se vogliamo affrontare con con onestà con chiarezza
Il rapporto tra Cattolici e politica la prima cosa è come diciamo
Fino in fondo la dimensione ecclesiale
Il nostro essere chiese che da un lato e l'ascolto e la parola e vivono i sacramenti all'esercizio della carità
E la vede la fine dell'unità politica dei cattolici
La dobbiamo vivere come ho fatto provvidenziale
Perché ci consente
Di lasciare spazio alla libertà
Che avevamo in parte relegato nell'emergenza democratica del Paese
Ma soprattutto perché ci obbliga a far agire i valori e i principi del popolarismo
Del cattolicesimo democratico nelle dimensioni che ognuno di noi responsabilmente si trova a vivere che può essere il sindacato il partito o diversi partiti
E credo che sia questa libertà nuova che rende secondo l'idea del PIL del popolarismo ancora oggi cioè che non è un popolarismo che si fa partito ma popolarismo che fa cultura
Che fa proposta politica che si incardina nella dimensione attuale che rende libera la chiesa in rende libere cattolici di fare politica senza vere la preoccupazione che il loro impegno incida o comprometta la dimensione ecclesiale età perché viviamo una stagione che io ritengo nuova forte anche qui se voi abbiamo visto la Settimana sociale dei cattolici italiani
Se abbiamo visto i movimenti di quest'estate c'è dentro la realtà cattolica un fermento nuovo che va colto ma raccolto nella sua libertà soprattutto nella sua libertà
A chi si rifà invece la dimensione del cattolicesimo democratico io credo che questo sia il tempo della sua libertà
E la sua capacità di rischiare in proprio
Nella dimensione in cui è chiamato che può essere qualsiasi
Se in grande libertà però se vogliamo rischiare in grande libertà abbiamo bisogno di due momenti
Il primo è quello di come viviamo la nostra dimensione
Ettore si apre il secondo quali sono gli strumenti
Che per far vivere questo pensiero laico
Di ispirazione cristiana che popolarismo chi cita popolarismo allora che è in grado di fecondare chi sta in politica che sta nel sociale e chi vive cioè la dimensione dell'impegno ovunque adesso lo posso dire io credo che questo sia oggi un tentativo di vedere come poter vorrei interpretare dentro la secolarizzazione dentro queste comunichi con identico questo diciamo così pervasività dell'economia dentro tutto la dimensione umana dividere i principi che il PIL vennero proclamati tanti anni fa credo che questo sia veramente un tentativo che dovremmo tentare di fare ognuno nell'ambito in cui è chiamato a vivere la propria dimensione propria esperienza di impegno
Ma
Ringraziamo anche Savino Pezzotta per l'importanza del suo intervento io credo che oggi pomeriggio abbiamo sentito delle cose molto belle importanti e impegnative
Segno che i cattolici democratici hanno ancora molto da dire e che hanno anche voglia di dirlo insieme riflettendo sugli strumenti per farlo adesso noi purtroppo io abbiamo Share perché abbiamo un aereo lascio la parola per le punte per la conclusione la giornata Pierluigi Castagnetti che ora anche il compito di tirare delle conclusioni rispetto a queste cose che abbiamo sentito non per finire qui ma per proponente proseguire trova il modo di proseguire questo dibattito grazie a tutti
Scusiamo gli amici relatori che debbono lasciarci perché gli aerei stanno partendo voi sapete che siamo proprio al limite quindi ci fermiamo noi che non partiamo questa sera
Io devo dire innocue innanzitutto un saluto al sindaco Franco Pignataro che ci ha
Seguito ci ha accompagnato nella riflessione di tutta la giornata vorrei che offrirgli la possibilità e chiedergli di potersi portare un saluto conclusivo in venti minuti facciamo chiudiamo la manifestazione perché oggi è stato un pomeriggio intenso Franco se vieni a portarci una rapido saluto ci fa molto molto piacere
Dopo quarto d'ora e chiudiamo grazie
Qua
Microfoni in questa città non funziona speriamo che funzioni non mi rivolsi
Un saluto a tutti gli ospiti tende a tutti gli amici che sono venuti anche diverse parti
E la Sicilia credo che oggi per la nostra città sia stata una città una giornali giornata importante un saluto ai nostri parlamentari vedo anche il sindaco
Perire accuse e altri e altre autorità presenti mi scuso se per brevità non li saluto tutti e dove si è stata una giornata importante non solo perché abbiamo ricordato Sturzo non tanto per il carattere celebrativo
Ma perché a questa giornata si è voluto dare un taglio di prospettiva un taglio costruttivo l'abbecedario a cui faceva riferimento prima il professore Bazoli una serie di parole che vengono declinate
Nella contemporaneità e che stanno assumendo nello stravolgimento generale che la cultura politica del nostro Paese sta avendo stanno subendo una profonda metamorfosi fra tutte queste parole io credo bisogna ricordarne una onorevole Castagnetti che quella del municipalismo il ruolo che oggi nel nostro Paese devono dei comuni
Il ruolo che devono avere gli enti locali ruolo che devono avere le municipalità penso che la lezione di Sturzo continua ad essere ancora più attuale oggi proprio perché questo nuovo federalismo rischia di scardinare le Autonomie locali
E rischia di scardinare quel presidio non solo istituzionale ma sociale come diceva prima Pezzotta
Oggi il cittadino si trova in un dentro una forte polarizzazione fra l'essere suddito da una parte il consumatore dall'altro allora se riusciamo ad allargare la sfera di cittadinanza
Che è fatta di diritti mai fatta anche di inclusione sociale senza inclusione sociale
Non possono esserci assolutamente diritti allora il Comune i comuni e le realtà agli enti locali sono oggi lo spazio non solo fisico ma lo sbadiglio simbolico e culturale
Dentro cui i cittadini possono rappresentare se stessi e lo interessi generali la politica deve cogliere questa grande sfida perché o la politica recupera una dimensione ideale oppure diventa solamente pragmatismo diventa gestione della quotidianità e disaffezione ulteriormente i cittadini dell'interesse collettivo quindi grazie onorevole Castagnetti grazie onorevole Burtone grazie all'Associazione nazionale dei popolari per avere scelto Caltagirone come punto di riferimento per lo svolgimento di questa iniziativa che io mi auguro possa diventare nel corso dei prossimi anni un appuntamento costante per la nostra città per il nostro Paese
Cari amici abbiamo avuto la opportunità oggi pomeriggio
Anche stamattina parecchi di noi hanno avuto la possibilità di partecipare al convegno più rievocativa anche sotto il profilo accademico sotto il profilo storico del discorso di Caltagirone della lezione più complessiva di Luigi Sturzo ma oggi pomeriggio abbiamo cercato di fare una riflessione su il destino di questo patrimonio il destino di questa eredità e io mi sono credo come tutti voi nutrito di riflessioni molto acute molto interessanti io sono grato a Paolo Ruffini a Giovanni Bazoli a Savino Pezzotta
Perché non hanno partecipato a questo convegno con l'atteggiamento di chi deve andare a portare un saluto ma ci hanno portato un contributo che ognuno ognuno dei quali ha ha portato una riflessione partendo dalla propria esperienza ma io credo che complessivamente oggi Caltagirone
Segna una tappa importante della riflessione politica non solo del movimento dei cattolici ma della riflessione politica del nostro Paese
Credo che vi siate resi conto che per noi la occasione di del ricordo della come un'orazione del discorso di Sturzo un discorso fondamentale di un che conservano una straordinaria attualità
Dicevamo prima con alcuni colleghi di tavolo insomma ecco della straordinaria modernità del coraggio
Del discorso del mille novecentocinque di Sturzo eppure io credo che oggi possiamo dire che questa occasione è stata un'occasione per fare una riflessione su dove sta andando la politica del nostro Paese
E in particolare dall'ottica del movimento politico dei cattolici democratici abbiamo avviato questa
Riflessione
Credo che oggi da un lato siano stati ricordati i debiti che la democrazia italiana
A nei confronti dell'insegnamento di Sturzo
Che giustamente ha costretto alcuni storici che avevano pronunciato qualche giudizio affrettato a rivedere quel giudizio e a riconoscere che siamo di fronte a un monumento probabilmente a uno dei più grandi
Pensatori politici del secolo scorso e non solo a livello nazionale
Stamattina ci è stato ricordato che per la prima volta l'idea delle regionalismo viene annunciata in un discorso di Sturzo cento anni fa
Ma oggi pomeriggio Giovanni Bazoli in particolare ci ha ricordato che alcuni principi fondamentali del nostro assetto costituzionale sono stati pensati
Quarant'anni prima dell'assemblea costituente quaranta qualche quasi cinquanta quaranta anni prima l'assemblea costituente da Sturzo e vorrei dire che alcuni conquiste fondamentali del concilio Vaticano secondo
Sono stati anticipati sessant'anni prima da Sturzo questo per dire mi per dare una ragione della straordinaria modernità di questa figura del patrimonio che ci sia lasciato della ricchezza del patrimonio che ce la fa ci ha lasciato
Ed è la possibilità di lavorare su questo patrimonio
Vorrei dire che oggi pomeriggio noi abbiamo dato un contributo non solo critico
Di fronte a una constatazione che ci capita sempre più di frequente
Possiamo dire la constatazione di una insostenibile leggerezza della politica
Che ha assunto la politica
Una leggerezza progressiva e sempre più insostenibile bene oggi pomeriggio noi abbiamo detto non vogliamo appesantire la politica
Ma vogliamo in un qualche modo aiutare la politica del nostro Paese ancora oggi sentiamo la responsabilità come cattolici democratici
Una responsabilità che soprattutto incombe su di noi di aiutare la politica del nostro Paese a recuperare
Principi
Bussole punti di riferimento
Architravi senza dei quali è difficile che la politica possa costruire le soluzioni ai problemi che sono di fronte a Novi
I temi che sono stati individuati
Nella relazione di oggi pomeriggio il modo come è stato
Affrontato il tema della libertà dice che non c'è nessun complesso di inferiorità da parte dei cattolici ad affrontare a gestire questo tema appunto il tema della libertà
Che è un tema connaturato con Iride la lezione la tradizione il messaggio del cristianesimo
E soprattutto
Nel cristianesimo che ci sono le radici di una libertà vera di una libertà autentica le ragioni
Della straordinaria forza della libertà dell'uomo
E quindi dice della laicità
Ci sono ancora oggi taluni che pretendono di dare lezioni ai cattolici di laicità
E invece il principio di laicità ci è stato giustamente ricordato è insito insito in questa concezione della libertà che viene direttamente dal Vangelo
Proporrei io perché l'uomo
Ed è stato dotato
Al momento della creazione di questo grande grande dotazione della della lì sua libertà
Della libertà di decidere della libertà di pensare della libertà di agire della libertà di costruire della libertà di lavorare
Nella nella storia di lavorare la storia
E in questo rispetto della libertà
Che il cristianesimo
Innalza a dei livelli altissimi
Se io penso che nel Genesi e nella prima enciclica di questo Papa
Dalla bora emergeva Essence il principio viene richiamato nel libro della Genesi c'è scritto e l'ammissione che viene affidata all'uomo di completare la creazione
Completare la creazione vuol dire mettere le mani nella storia in quello che è già stato creato per farlo avanzare per completarlo
C'è una missione più importante che può essere affidata all'uomo
No non c'è è la missione massima perché e quasi una chiamata ad una come dire a una dimensione divina alla fine della nella nel libro della Genesi scritto a te un nuovo occhietto e Dole compito di continuare e di completare il lavoro che io dico cominciato
La massima concezione della libertà
Eccoli coincide con anche la concezione della laicità perché se io sono libero di inventare mie di attuare di realizzare questo lavoro e del tutto evidente che sono libero di trattare la storia
Di entrare nella storia mi è riconosciuta la responsabilità la maturità l'intelligenza di penetrare la storia
E se voi pensate che questo tipo di riflessione nel primo Sturzo sessant'anni prima della Lumen Gentium dove al punto ventisette e detto che è compito dei laici cristiani nella chiesa
Savino Pezzotta Rino Pezzotta ci richiamava appunto
Alla
A una nuova responsabilità ecclesiale come laici nella chiesa il compito dei laici e distinto da quello dei chierici proprio perché è affidato ai laici il compito di trattare le cose temporali per ordinarle secondo i disegni di Dio
Trattare le cose temporali vuol dire trattare possiamo dire la politica in senso ampio trattare la storia maneggiare la storia
In questa la nostra concezione della laicità e assoluto e in Sturzo c'è anche la riflessione concreta la traduzione concreta la ricaduta concreta
Quando in un qualche modo proprio nel discorso del mille novecentocinque a Caltagirone si preoccupa di liberare la Chiesa dall'onere di trattare queste cose
Di liberare la Chiesa dalla responsabilità di maneggiare le cose del tempo e le cose del secolo
Assume come laico e chiede agli altri laici di assumerci rare spoglia assumersi la responsabilità di trattare indirettamente la politica per liberare la chiesa da questo tipo di responsabilità
E allora non c'era altro modo siccome bisogna uscire dal non expedit bisognava in un qualche modo liberare la Chiesa appunto da questo
Intreccio con la storia che l'aveva sviluppato durante il secolo durante l'Ottocento c'era ancora lo Stato Pontificio c'era una commistione anche col potere temporale
Allora la idea di Sturzo e l'idea che nel discorso del mille novecentocinque la creazione di un partito non dei cattolici perché in quanto tali non c'è un partito
Cattolicità vuol dire universalità e quindi c'è una contraddizione c'è stata ricordata tra la
Dimensione cattoliche la dimensione della politica no non questo non tutta la Chiesa non tutti i cattolici ma i cattolici democratici guardate tante volte noi siamo stati accusati
Di abusare di esserci attribuiti questa questo titolo di cattolici democratici il titolo di cattolici democratici che c'è
C'è qualcosa no mi sta facendo dei segni un amico e quindi il titolo la definizione i cattolici democratici la troviamo nel discorso di Caltagirone del mille novecentocinque
Quando arriva a dire Sturzo che giusto non fare commistione che ci sono cattolici conservatori e cattolici democratici cattolici che assumono il valore della democrazia come valore fondante
Ebbene io mi rendo conto che rischia di tenerlo lunga io avevo preparato alcune cose ma l'intervento in particolare
Ce ne siamo accorti tutti di Nanni Bazoli Mia in un qualche modo costretto a non ad abbandonare le cose che avevo pensato per interloquire con questa riflessione quando Giovanni Bazoli dice due cose sostanzialmente
Dice
Che dice la necessità di riprendere questa lezione originaria è altissima di Sturzo perché oggi la vede minacciata ne vede minacciata la conservazione e la valorizzazione
Bene che alcuni principi di fondo lui ha citato quei tre principi quello appunto il principio
Della della libertà e quindi del con il corollario della laicità quello dell'uguaglianza con il corollario della solidarietà quella dalla moralità col con l'orario del legalità su questi tre principi noi oggi dobbiamo lavorare
Questa è la prima affermazione di Bazoli io
Sono assolutamente d'accordo e di contenuto i cattolici democratici noi cattolici popolari noi dell'Associazione dei popolari dobbiamo avvertire la responsabilità in primo luogo nei confronti del partito in cui la maggior parte di noi milita
Ma anche nei confronti della vita politica del Paese di richiamare di richiamare
L'attenzione la responsabilità attorno all'attuazione oggi alla storicizzazione oggi di principi che sono fondamentali per la nostra vita democratica
Ma non solo questi tre questi sono i tre fondamentali sono assolutamente d'accordo
Credo che dobbiamo per fare giustizia aggiungere
Un principio che poi successivamente a Sturzo venne definito del personalismo soprattutto per merito di alcuni pensatori d'Oltralpe ma sostanzialmente la centralità dalla persona c'era già nel discorso Sturzio che hanno e pensare come dal principio della centralità della persona cioè da un principio antropologico Sturzo derivi una dottrina politica e deriva anche un progetto politico è straordinario
Perché per Sturzo non ci sfugge c'è la centralità della persona loro se la persona viene prima di ogni altra cosa
E quello che si muove attorno la persona che deve rappresentare la organizzazione della politica allora se c'è la centralità della persona subito dopo c'è la centralità dei corpi intermedi cioè di quelle realtà in cui la persona esercita la propria dimensione sociale la propria relazione sociale e dopo i corpi intermedi che cosa ci sono le autonomie locali cioè quella realtà quella comunità in cui la persona
è esprime le prove la per la ricchezza la propria ricchezza relazionale e quindi
La originale Yettaw delle Autonomie locali non è il principio della lega vedete ne abbiamo discusso anche quando abbiamo fatto la riforma della Costituzione abbiamo provato noi cattolici democratici in Parlamento intervenendo abbiamo detto
Noi abbiamo una concezione originalissima delle comunità locali perché per noi lì c'è una originarietà c'è un valore originario si parte da lì
E Sturzo parte dalla persona dai corpi intermedi dalle comunità locali
Che per Sturzo sono fondamentali
E il processo aggregativo il processo aggregativo ai livelli progressivamente superiori viene chiamato federalismo
Si arriva fino al punto appunto non solo di pensare come Sturzo pensa per primo la idea della regione mancherà idea di Stato che Sturzo definisce come la forma organizzativa della società superando un dualismo che i caporali di cattolici avevano contribuito a realizzare non lo Stato c'entra con la Società allo stato non è lontano da me non è altra parte non alterego rispetto e cittadino
Lo Stato e la forma organizzativa della società
E quindi mi riguarda mi interessa
Altro che dire come fa Berlusconi sono contento di non avere il senso dello Stato perché ho il senso dei cittadini non sono cose contraddittori che non ha il senso dello Stato non ha neanche il senso della cittadinanza non sta neanche dalla parte dei cittadini
Resta
Avete Sturzo va oltre perché è in uno scritto dallo IOR del mille novecentotrentanove arriva per primo per primo in assoluto prima di Schumann prima di Adenauer prima
Di De Gasperi a parlare della Federazione degli Stati Uniti europei
Lui pensa all'Europa come una federazione perché questo processo di associazione progressiva graduale quindi voi vedete come Sturzo partendo da un principio la centralità e la priorità la precedenza della persona arriva agli Stati Uniti d'Europa
Altro che è la cultura federalista della lega è esattamente tutto il contrario allora
Da un lato oggi pomeriggio Nanni Bazoli ci ha ricordato questo
E ci ha detto sarebbe già tanto che i cattolici democratici oggi oggi in un qualche modo aiutassero la politica a ritrovare il filo di questi discorsi di questi principi
E poi ci ha detto un'altra cosa esaurita la forma organizzativa la forma partitica del unitario largamente unitaria dei cattolici
I cattolici oggi sono Ennio entrambi i poli Savino Pezzotta ha detto abituiamoci a considerare questo anche come un segno provvidenziale
Nel senso che i cattolici in un qualche modo non sono più condannati a farsi parte
Ma entro non nelle parti senza in un qualche modo dissipare il valore della cattolicità
Ma la costatazione che è una provocazione su cui noi dobbiamo riflettere
La costatazione che fa a Bazoli che dice
I cattolici in entrambi i Police fanno fatica a giocare una loro rilevanza
Sarebbe interessante sono tre ore che stiamo insieme non voglio tediarvi oltre ma a me interessava se fosse rimasto ove spot fosse potuto rimanere Bazoli interloquire con questa affermazione
Perché e qui il centro del problema che oggi noi abbiamo
Come oggi che non abbiamo più la forma politica unitaria
Come possiamo giocare una nostra rilevanza
Nei due poli
Questo è il problema
E pure di debbo dire che
Questa affermazione che è una provocazione positiva e interessantissima che ha fatto Bazoli
è in un qualche modo una osservazione molto diverso da da quella che è contenuta nell'editoriale dell'ultimo numero della Civiltà Cattolica
è un editoriale molto interessante in cui la Civiltà Cattolica si pone la domanda come è possibile Keynes Europa si manifestino sempre di più segni di emergenza di insorgenza
Di atteggiamenti di insopportazione nei confronti dei cristiani
Non necessariamente solo i cattolici
Non siamo sicuramente alla segregazione ma insomma ci sono varie manifestazioni
Ha citato la la la la attività cattolica fa riferimento al dibattito sullo riferimento ai valori cristiani nella Costituzione europea le radici cristiani
La vicenda di Buttiglione ma la vicenda anche del dibattito dei dibattiti che ci sono in Europa su queste questioni sulle chiese
Comunque in nuovi contenuti dell'antropologia che sta avanzando che in un qualche modo Cecconi mettere ai margini Christian e si fa un'ipotesi
La Civiltà cattolica dice
Forse la spiegazione sta in questo
I movimenti culturali
Dei decenni che sono alle nostre spalle avevano fatto intravedere la possibilità
Che
La rilevanza
Dei cristiani nella storia moderna tendesse progressivamente a diminuire
Mentre invece sta accadendo che finite le ideologie esaurite le ideologia spazzate via talune ideologie dal vento della storia
Trovandosi disorientato l'uomo moderno spaesato perché privo di ancoraggi solidi
Di fronte alle nuove forme della vita persino della nascita del momento della nascita della vita
Alle nuove modalità di relazione fra scienza e vita
Della tecnologia fra tecnologia e la vita
Di fronte insomma i contenuti della Antropologia moderna
Sta accadendo che i cristiani sembrano avere delle risposte
E allora c'è una reazione perché si pensava che fossero ci si fosse liberati
Del ruolo dei cristiani mentre invece si sta verificando un ritorno del ruolo dei cristiani
E allora vorrei interloquire con Bazoli perché Bazoli ha fatto una giusta provo provocazione con quell'osservazione
E però se vero che dal punto di vista elettorale eccetera eccetera forse contano di meno lei idee
Tradotto in cultura antropologica in cultura filosofica in cultura politica che vengono a quella ispirazione oggi non è vero che sono in un qualche modo poco rilevante
Anche per merito io credo dei laici cristiani
Guardate in questi giorni si sta discutendo del referendum per l'abrogazione di son quattro quesiti che sono rimasti della legge sulla procreazione assistita
Quella legge pur perfettibile io l'ho votata ma non la considero
La migliore delle leggi possibili materie
Credo non c'erano le condizioni ma credo
Che si dovesse fare di meglio e sono tra coloro che pensano ancora oggi
Che bisogna cercare di lavorare possibilmente per migliorarlo
Ma cieli frutto
Di una situazione in cui in Parlamento
Alcune questioni di principio sono state poste da un popolo e dall'altro dove non c'erano più partiti a ispirazione cristiana in modo formalmente esplicitato
E comunque se ci sono ci sono dei nuclei non di rilevanza numerica importante
Ma a conferma che insomma anche la responsabilità dei laici cristiani impegnati in politica nelle nuove modalità delle nuove forme riesce su questioni di fondo a giocare una sua rilevanza
Allora di fronte anche le polemiche di questi giorni mi viene da dire che
Se da un lato e giusto che la Chiesa possa parlare posso intervenire chi pretende che su una legge di questo genere che ha una rilevanza così importante su la vita
Addirittura sul principio sull'inizio della vita dell'uomo
Chi pretende il silenzio della chiesa è fuori dal mondo di attivamente non solo perché perché la Chiesa non può tacere ma anche per l'evidente ragione che siamo di fronte a una realtà che mi ricorda Paolo sesto quando diceva definiva la chiesa esperta di uno ma di umanità cioè conoscitrice dell'animo umano guai
Se è una realtà così esperta di umanità tacesse
Di fronte a queste sfide
In cui tutti un po'annaspiamo perché sono sfide nuove
E però credo anche che proprio alla luce dell'esperienza se è giusto che la Chiesa Panfili
E altrettanto giusto che la Chiesa abbia fiducia
Nella maturità
Nell'adulte essa
Nella intelligenza
E nella responsabilità dei laici impegnati in politica ai quali diede mandato all onere di vedere quali sono le strade più adeguate
Per affermare certi principi o quanto meno per evitare danni gravi nel caso in cui si affermino altri principi
Il tribunale della storia chiederà conto
Di questi risultati a chi era lì
In quei passaggi in quei luoghi in quelle istituzioni
Ad assumersi le responsabilità
Lo voglio dire perché sono passaggi molto ma molto dedicato
E guardate io sì insomma tra tanti di quegli appunti che ho preso mentre mentre sentivo il dibattito di oggi pomeriggio ma voglio dire a me interessato perché siamo arrivati al centro del problema oggi pomeriggio
Spero che vi siate resi conto amici che siete presenti di esser stati testimoni di una giornata importante
Abbiamo oggi pomeriggio scritto una pagina importante
Nella storia del pensiero
Non solo del cattolicesimo democratico ma io voglio dire del pensiero politico moderno avrei voluto che oggi pomeriggio insieme a Noemi fossero presenti ad ascoltarci tanti uomini
No gli atei devoti ma penso a quei tanti non credenti dubbiosi che soprattutto negli ultimi tempi di fronte allo spaesamento della fase post-ideologica hanno scoperto la ricchezza
Nella tradizione culturale del cattolicesimo democratico
Ci sono alcuni pensatori penso a filosofi di sinistra come Biagio De Giovanni o di destra come il professor Petroni che hanno scritto nelle ultime settimane attorno alla ricchezza della tradizione culturale del cattolicesimo democratico
Oggi abbiamo visto che è una ricchezza ancora fare tira ancora feconda
A me pare che non so se lo faremo a a asta Caltagirone o da un'altra parte ma che il discorso di oggi lo dobbiamo assolutamente continuare
E lo dobbiamo continuare in tempi vorrei
Perché anche qui lo faccio non in termini politici ma per evocare il dibattito di pochi giorni fa se è vero che la politica ha bisogno di ritrovare parole nuove per parlare all'uomo di oggi
Io dico che le parole nuove devono essere il nome di cose solide
Di cose vere
Perché se sono parole vuote che seguono le mode sono destinate a finire come finiscono le mode sono cose effimere
Le parole che ha usato Sturzo che sono state evocate oggi sono il nome di principi che sono preziosissimi per la nostra democrazia
Che debbono essere recuperati rideterminati con un linguaggio moderno
Ma le cose sono quelli lì i principi sono quelli e le parole che dobbiamo usare devono corrispondere appunto a il dovere di dare il nome rispetto a quelle cose solide lì
Questo e l'impegno che assumiamo
Ed è un impegno di proseguire il lavoro che appunto abbiamo oggi pomeriggio e stamattina fatto secondo me in modo straordinario per me oggi la giornata di Caltagirone del diciotto gennaio
Due mila e cinque di Caltagirone è una giornata importante nella vita politica nazionale grazie