De Gasperi e la nuova Italia

Romano
Ma sicuramente la che insieme hanno organizzato la presentazione di questo libro del professor Sergio sorti
Un saluto particolare va naturalmente predatoria al senatore Giulio Andreotti o persone sospetti alla professor Piero Craveri non è qui con noi come avrebbe dovuto il professor Massimo Annesi che però poco indisponibilità personale si scusa
Con tutti gli intervenuti
Vedo una presenza incoraggiante tra il pubblico oltre che
Di personaggi che hanno ha avuto la possibilità di
Conoscere ricevere insegnamento l'eredità politica
Di Alcide De Gasperi anche di molti giovani
Quindi al fatto molto incoraggiante soprattutto in un momento in cui si discutere dell'eredità
Politico e culturale cercando essa fissa in cui fioriscono le iniziative su questo tema
Vorrei sono rimarcare come la casa editrice Rubbettino in questi ultimi anni anche in concomitanza con le celebrazioni degasperiana su intervenuta nelle dibattito culturale fornendo una serie di strumenti di riflessione di pubblicazioni sulla figura di al CIPE De Gasperi a partire dalle iniziative in collaborazione con la Fondazione De Gasperi che hanno portato in particolare a
Pubblicare cataloghi delle mostre su Alcide De Gasperi i cataloghi delle mostre di romani Milano di Trento di Berlino di Bari di Trieste di Torino ma poi tutta una serie di altre pubblicazioni
Come la monografia il professor Canavero degli studi di piccoli ad Anagni delle pubblicazioni su De Gasperi e la questione socialista sul primo governo De Gasperi e naturalmente le pubblicazioni del professor Consorti la prima su De Gasperi Sturzo e questa alla pubblicazione che presentiamo stasera De Gasperi
La nuova Italia
Il libro il professor Zotti a il pregio di analizzare un aspetto della figura e dell'opera di De Gasperi sin qui non particolarmente messo in evidenza che appunto lo sforzo non solo di ricostruttore di De Gasperi ma anche quello di un anno di governo e quindi di riformatore con tutta una serie di aspetti
Che vengono trattati nel libro appunto di uomo delle riforme io disarmo qui do immediatamente la parola al professor Piero Craveri che precede la facoltà di lettere a della facoltà di lettere Istituto suor Orsola Benincasa di Adriano che insigne storico che aprirà i lavori grazie
Notando come
L'anno de Gasperi gli hanno
Come dire che nessuno ha mai messo di indubbio ne ha mai voluto mettere in ombra la memoria di De Gasperi
Ma in qualche modo
Era finita confinata
In un Olimpo distante
E nota Zoppi come qualche modo l'anno Degasperi hanno lo ha riportato all'attenzione degli italiani con forza
Io credo beh noi
Notiamo verifichiamo comunque un grande a amarcord per il passato
E certo al fondo di questa Amarcord e si leva la figura di De Gasperi scriveva all'opera costitutivo e fondante della Repubblica
Che da Luís deriva
E
Credo che giova ricordare lo ricordo bene troppi
Come la ricostruzione per dirlo tutta Cogne riassumere tutto con questa parola
Fu anche il risultato
Della fusione di energie dice diverso provenienti da generazioni diverse
All'interno del mondo cattolico
E anche tra il mondo cattolico
E altre forze altre filiere ideale
Ma quello che voglio ricordare
E che ci deve fare riflettere
Perché spesso all'ombra di un grandissimo statista
Tutto pare
Quando si guarda intorno tutto si parte pare di una dimensione come dire meno
In in ingorgo raffronto con lui
Più normale e quindi
Rispetto a quello che gli sta intorno può fare venire anche in mente che ci sono fili di continuità come peraltro ci sono però quello che volevo notare che quel grande crogiuolo
Di uomini di di forze Di esperienze della vita nazionale che si fusero nello sforzo della ricostruzione sotto la regia di De Gasperi
Era tutta gente
Che quindi che si era formata politicamente che veniva da precise esperienze di formazione politica partiti associazioni riviste dibattiti culturali
Esperienze già nell'industria nel
Ora se noi guardiamo quella classe dirigente
Noi dobbiamo immediatamente far riferimento al fatto che una classe dirigente non nasce così da sola
Richiede
Delle
Degli strumenti delle forme dei veicoli attraverso cui formarsi
E penso dico questo perché penso che proprio questo il punto che per molti versi oggi abbiamo in larga parte smarrito
Nel senso che la trasformazione del Paese ma alla radice modificato proprio quelle che erano le varie e diverse forme che storicamente nel corso di più di un secolo si erano andate costituendo come il punto di formazione anche dialettica ma
Il libro di zoppica
Batte principalmente due temi davvero centrale di questa storia
Uno è il disegno del della ricostruzione
La grande stagione delle riforme perché nessuna legislatura come la legislatura democrat degasperiana è stata una legislatura delle riforme e in quella legislatura che si sono poi passerà rapidamente in rassegna zoppi si si sofferma ma in quella legislatura Checco si disegna
Attraverso una serie di riforme si disegna quello che l'impianto che in larga parte ancora regge questo Paese
E
Accanto all'illustrazione alla messa a punto dicevano di questo insieme di questo corollario fondamentale troppi approfondisce un altro punto
Che quello della dimensione politica nella quale questo disegno
Prese forma e soprattutto sia tu
E mette bene in luce come questo disegno fu un disegno nazionale
Che appunto come dicevo di Renzi liberò gran parte delle energie del Paese
E
Venne a costituire perché
Un momento di sintesi della nostra storia della storia unitaria italiana
Io credo che nessuno oggi nella sede storiografica meno che sia una bestia ce ne sono anche parecchio
Possa mettere in discussione
La funzione che da puntuto a questo punto di vista come capacità di amalgama
Del del Paese nella sua interezza anche conforme dialettiche rispetto al tre forze politiche svolse allora il partito dei cattolici
Che si insediava attraverso l'esperienza democristiana per la prima volta nella storia d'Italia al potere e ha prima una lunga stagione che è quella che copre tutta la seconda metà del secolo passato
Da questa
E zoppi lo mette bene in luce
Da questa funzione storica fondamentale
Che il partito dei cattolici da Democrazia Cristiana di Enea svolge nella storia del Paese in quel momento sotto la guida di De Gasperi
Nascono alcuni corollari e appunto troppi Anna analizza
Ne derivano alcune conseguenze
In primo luogo all'interno della stessa democrazia cristiana sul modo di concepire in questo ampio contesto il ruolo spesso del partito democristiano
Nascono contrasti profondi che zoppica ha il pregio di analizzare con molta ha contezza e sinteticità tornerò su questo
In secondo luogo come dicevo
La formula del centrismo
Sulla quale credo anche qua bisognerebbe intendersi insomma è è complesso
Perché il centrismo democristiano non fu una formula chiusa
Era la prego assicurazione simbolica e insieme reale
In fondo dell'Unità democratica della nazione
Ed ora aperta nel senso che al momento non si poteva allargare ad altre forze questo era il problema non si poteva allargare altre forze
Ma il problema che poneva era quello
Per la democrazia italiana che si di arrivasse a uno omogeneità complessiva
Sull'esperienza democratica che comprendesse l'intera dialettica
Delle forze politiche
Perché e questo è il terzo corollario meno esaminato piegato per scontato però molto su cui doppie molto puntuale
E lo lo scontro con le sinistre con i comunisti ma anche con i socialisti
Uno scontro che comportava un margine dialettico intendo per dialettica quello scambio che pure interviene tra posizioni diverse
Soprattutto dopo la rottura perché fino al quarantasette in qualche modo insomma reciprocamente le forze politiche si diedero delle garanzie che furono fondamentale ma dopo la rottura del conte del quarantasette
La rottura fu
Profonda la contrapposizione per un lungo tratto senz'altro per tutto il tratto del deterrente a speriamo ha dato pochi margini per riaprire confronto dialettico
Voglio per quanto sia una riflessione stravagante
Voglio corollario dicevo
Sottolineare questo perché mi è capitato l'altro giorno
Che degli amici storici
Dell'area adesso non so come si chiama post comunista
Mi proponessero una collaborazione per un convegno
Se il loro ragionamento era quello noi dobbiamo riconoscere
Che tutto quello che di fondante
è stato fatto in questo Paese
Diceva l'avete fatto voi certo non non non migliora io trattavo e se si fossero rivolti il senatore Andreotti avrebbero sarebbe stato verrà dico uso il voi naturalmente nella forma l'avete fatto voi cioè se l'hanno fatto gli altri non l'abbiamo fatto noi
E per noi essenziale nel nuovo corso della politica italiana riconoscere far penetrare come dato culturale
Che questo metto le virgolette l'antifascismo anti comunista destato fondante
A me pareva interessante penso di perché qualsiasi cosa si fa diciamo per superare diciamo il vecchi sintattico mi tanto più se sono sbagliati come in questo caso non sono stati nella polemica
Si è parte della cultura di sinistra ha fatto e continua a fare su questi temi tutto di ben quattro in tutto di guadagnato ma su una sola obiezione ho detto guardate
Guardate che non c'è un anticomunismo soprattutto riferito allora non c'è un antifascismo anticomunista
Perché quella classe dirigente
Era antifascista anticomunista per le stesse ragioni per cui era stata antifascista
E la vicinanza dell'esperienza della dittatura fascista e del regime fascista
Si proiettava direttamente sull'esperienza comunista c'era un corto circuito che oggi
Diciamo allungato il canocchiale nel tempo non viviamo più queste ripercussioni anche psicologiche oltre
Oggi adoperiamo le categorie del totalitarismo adottiamo a adoperiamo altri strumenti
Ma la connessione psicologica
Sì con logiche culturale allora di questi di questo del di questa consecutio e di questo confronto era molto forte vengo rapidamente al tema primo e di base sul quale quello della ricostruzione per esaminare poi quello relativo invece all'orizzonte politico entro il quale
La catena di riforme degasperiana
Poteva mettersi si si mise in moto trovo il fondamento politici e mento politico per mettersi in moto e da attuarsi
Ora
La letteratura storiografica dibatte molto un tema sia frodi
Ci fu un disegno disegno complessivo
Si usa riferimenti sono i termini programma piano
Piano non ci fu
Il programma
Come dire veniva dalle cose del resto insegnato nei programmi dei partiti già all'indomani del quarantacinque nei congressi del quarantacinque c'erano dei punti programmatici
Direi che non c'è stato né un piano di un programma insisto su questi punti perché naturalmente il raffronto in questi casi tra storiografia e lo fa con quelle che sono le coeve esperienze europee principalmente naturalmente quella francese con il plauso le molle al
E e la spia esperienza inglese esperienza laburista inglese insomma quella più più più programmatori pianificatoria di quella non e del resto anche all'epoca ed affronterà fatto adesso terremoto sette prendete Cronache sociali e pieno di prove e laburiste anzidetti ci son più cronache laburisti e che quasi Cronache italiane dal punto di vista delle strategie delle strategie di programma
Non ci fu questo
E però un disegno ci fu
E direi che se posso sintetizzare
Nei termini naturalmente in cui sempre sintetizzando
Si semplificano molto le cose
Sintetizzerei così
Il punto
Di partenza
Era quello il ristabilire la dinamica di un'economia di mercato e che quindi l'approccio qui certo l'influenza in abbiano era forte
Era forte anche soprattutto che qui il problema di uscire da quella che era stata la forte dimensione dirigistica
Che il fascismo aveva impresso l'economia italiana nella seconda metà degli anni Trenta
Dirigistica corporativa quindi questo fu il primo presupposto
Il secondo presupposto era tuttavia
Una costatazione e il proseguimento di un'esperienza che non c'è nell'originario liberismo italiano dire quello di cui s'è è presente in auge uno dei dischi del depositaria agli inizi agli inizi del secolo
Cioè celle l'esperienza dell'economia mista che si impianta prima del fascismo nella storia italiana ma che nel nel trentadue trentatré poi ha diciamo il suo assetto
Con la Costituzione con la legge bancaria l'istituzione del limite Liri eccetera
Questo non non viene
La linea degasperiana vive sempre consigli sempre denominata come liberista non si tiene conto che è un liberissimo realista
Che tiene conto delle esperienze successive tiene soprattutto conto di quella che si era manifestata come la debolezza storica del capitalismo del ceto capitalistico italiano
In cui il supporto dello stato
Si era rivelato necessario e continuava ad esserlo del resto basta prendere non l'ha fatto giochi ha fatto tante cose proprio non lo dico per riproporre basta prendere le audizioni che al ministero della costituente la commissione della costituente quella della Commissione industriale che sono molto interessanti perché dici sono tutti insomma da da Valletta uliveti Avezzano e chi più ne ha ne metta
I quali
Costa i quali in qualche modo segnano in modo preciso quali sono i limiti diciamo dell'industria dell'industria privata dove può arrivare naturalmente di di segnano in termini positivi anche aggressivi presto
E quindi insomma la la l'investe disabilità di questa dimensione di questa dimensione che era quella perché questo è il e il filo nicchiano che passa attraverso bene dunque di cui Beneduce il ed è Menichella o era il vice Beneduce non è un caso che Menichella l'erede di Einaudi
Uomo di riferimento per De Gasperi Conte costante il liberi il governatore della Banca d'Italia liberista per eccellenza
Era cosciente è stato direttore generale dell'IRI
Ed è cioè sono quei e e gas perché poi si dice che De Gasperi non non aveva visto molte testimonianze su questo non era un economico non era un economista però era un politico che sapeva dove mettere le mani aveva un senso molto preciso di di come doveva navigare la barca e quali erano i rapporti
E le questioni
E questa saldatura liberista dirigista perché poi si fa lei mi si possono fare tutte le polemiche che si vogliono se ne vada si fa allora l'ENI si fa lei mi si fa Lilith e lei gli oltre alla Finmek cioè tra tutte le altre operazioni di sostegno dell'industria italiana che vengono fatti e allora che si mettono le basi dell'economia mista
Che poi è la formula insomma
Che adesso in via in via di smantellamento
E che è una formula diversa da quella del Plenty Imone
Perché allora i francesi nazionalizzato molto non parliamo i laburisti non è quella linea lì l'unico operazione su quella linea che l'Italia poi ha fatto è stata quella dell'energia elettrica
Che è stata concepita in modo pianista e poi realizzata in altro modo nel senso in qualche modo Poirier fruita ma insomma il sistema diciamo come tutti sappiamo
Delle partecipazioni statali era un sistema concepito
Giacobina mente con un intervento giacobino dello stato su il fondo di dotazione eccetera
La partita Alitalia alla
Della finanziaria ieri sulle altre finanziarie eccetera eccetera però di una struttura legata al mercato con un meccanismo di dinamica
Questa la forma originale italiana
Quegli storici che dicono che non c'era disegni no no stato
Rimesso in vigore ha rilanciato un disegno che c'era è stata fatta l'operazione che si doveva fare cioè si è preso ciò che si era in grado di fare
E degli strumenti che poi non a caso sono stati apprezzati
Accanto a questo ci sono altre due oltre al Piano INA-Casa che è stata una un grande volano di occupazione oltre che di
Sono state la riforma agraria e la Cassa del Mezzogiorno io
Io credo che la la riforma agraria così come fu fatta lo scorporo così come fu fatto
Come dire risultò superato già dieci anni dopo
In sé per sé non è una grande riforma ma è una grandissima riforma perché ha scassato un vecchio equilibrio ha scassato un vecchio equilibrio
Ha fatto finire la rendita agraria nel ce l'ha fatta finire insomma la ridotta ha rimesso cioè ha ha dato una botta al mondo agricolo e poi
Insomma con gran con difficoltà poi come sempre ci sono insomma è andato ristrutturando e ritrovando i suoi equilibri nel tempo nei suoi termini visivo però insomma se non c'era quel quel punto di sfondamento lì è stato l'operazione di grande coraggio
Una operazione che non ha pagato perché non ha pagato a De Gasperi ha pagato poi vai al sistema dopo dopo ma nel cinquantatré quella non aveva non ha pagato certamente quell'operazione perché è andato molto al rapporto già nel cinquantadue nel
Con le amministrative andata soprattutto diciamo arrivi
Al al rincara ricostituire diciamo così la rea di testa era della e poi c'è la Cassa del Mezzogiorno
Zotti
Ha già dato quel primo libro
Che era suo comitato Sturzo
Un comitato un un contributo importante perché la propria tirato fuori una cosa che nessuno
Torna riprendere sinteticamente i termini della questione
Valorizzando tra l'altro l'esperienza della Svimez come già aveva fatto che è un'esperienza importante perché e l'esperienza di saldatura di tutte queste esperienze di tutti tutte queste
Vicende ed esperienze momenti e e ed è quella che
Da anche la dimensione di quanto fosse unitario mondo cosa che non lo è più
De sugli economisti ed esperti Tizio e di Caio Germano non c'è più questa circolarità progettuale questa capacità progettuale legata da un'istituzione a una
E sulla cassa non non non mi non mi soffermo salvo per un punto
C'è poi anche la riforma vanno uniche è importante perché naturalmente la riforma dello strumento fiscale determina un elemento introduce un elemento di perequazione che poi la base diciamo così del lento e difficile mettersi appunto del nostro sistema fiscale su basi diverse da quelle che erano quelle per lo Stato liberale coi dopo del del fascismo
Ma sulla cassa mi serve a introdurre il secondo tema per poi chiudere non vorrei troppo prendere tempo cioè quello della dimensione politica perché c'è un punto troppi ci ritorna molto segue De Gasperi
Su questa questione
C'è la
La grande difficoltà che già allora si manifesta pur con un'amministrazione che era diverso forse da quella da adesso giustamente Zotti insegna che una delle cose che avviene proprio in periodi di aggregazione via non è un cambiamento generazionale cioè esce la generazione in fondo giolittiana attraversato il fascismo mentre una nuova che i ricambi generazionali dell'amministrazione hanno sempre un un per e e subentra la generazione invece nata durante il fascismo con
La cassa è un organismo che si fa fuori insomma non a caso per avere uno strumento Degasperi Cecco questo rovello ed è diciamo la parte dici rimprovera molto insomma a De Gasperi che in quel quinquennio non
Non ha inciso sull'arte istituzionale
C'è da dire che troppe cose affatto e che il fatto di non aver inciso sull'arte istituzionale poi dipende da una serie di altre considerazioni che qui non è il caso di fare
Però lui avvertiva fortemente queste la cassa nasce questo
E vengo al punto
Della dimensione politica perché ha a che fare con questo
Perché una delle cose su cui zoppi ha messo l'accento e devo dire che nella biografia degasperiana è l'unico averla messa con tanta precisione l'accento era stata riguardo al senso
Profondo
Che De Gasperi aveva della funzione autonoma in qualche modo indipendente dell'amministrazione al al ruolo che l'amministrazione a nel processo politico e di attuazione delle funzioni di governo
E
E su questo e proprio su questo terreno qua
Che si determina
Il grande dissidio insomma
Si marcano linee politiche diverse già all'interno della Democrazia Cristiana poi naturalmente con le conseguenze possibili all'estero
Vorrei e in primo luogo la polemica con Dossetti
Se guida un attimo libero volevo leggere sono rapidamente una pagina che c'è in questo libro e che prese dal discorso di De Gasperi al congresso di delle sia nel quarantanove
E della polemica con Dossetti
Che De Gasperi fra in quella sede infine
Dice De Gasperi non è esatto accentrare
Come sembra volere Dossetti i tre compiti nel partito prima precisazione
Che il processo politico ruota
Intorno a tre funzioni distinte a tre
Fattori distinti nel partito
Che cosa che ha funzione di indirizzo politica il Parlamento che la funzione che si sa e il Governo che ha la funzione propriamente dell'azione di governo e dell'azione politica e poi dice giustamente Zotti c'è questo senso forte dell'amministrazione come attuatrice delle volontà del Governo che pure conserva diciamo la sua e qui c'è cioè il quinto
I tre compiti nel partigiano non è d'accordo con versetti di unificare i tre compiti nel partito
Bisogna distinguere stimolare preparare è del partito
Deliberare del Parlamento eseguire è del governo
Che cosa vuol dire questo
Vuol dire che lei de le aspirazioni le tendenze programmatiche vanno sin dall'inizio inquadrate nella realtà realtà che una risultante delle possibili delle possibilità esecutive finanziaria delle forze rappresentative delle due Camere
E questo non dovete dimenticarlo amici miei una cosa è il programma del partito l'affermazione programmatica del partito circa la via che si deve percorrere altre la possibilità dell'esecuzione entro un governo di coalizione in ogni modo un governo che deve tener conto della proporzione delle forze nelle due Camere
C'è stata una frase ultimamente nel discorso di bozzetti che mi ha un pochino fatto stizzite
Forse non ho capito bene
Si parlava dei posti
Quale deve essere il nostro principio
Senza dubbio se noi possiamo tenere l'associazione della competenza tecnica con la concezione sociale certo meglio che si possa fare qui e qui distingue dice qual è insomma qual è la figura del funzionario
Ora non leggo questo per fare del moralismo
Naturalmente non è questo il punto
Lo spoil system
Cioè grandi democrazie si praticato
Da noi è stato introdotto
Ufficialmente insomma
Dal passato nella passata legislatura
Nel nella precedente esperienza si è usato si è usato anche se la cornice sì sia usata del resto questo
è naturale che forse perché diciamo un un raccordo diretto tra tra il Governo tra chi governa e l'amministrazione passa anche tra dalla scienza può
Io non sono per e penso che follia chi pensa di ridurre il sistema politico il funzionamento della vita politica una sede una sorta di di codici e normativizzate o in cui tutti i comportamenti
Ma
La realtà e la politica e quella della discrezionalità e la e la il e quanto di discrezionale sull'acqua su cui bisogna decidere operare queste queste la funzione politica
E certo la discrezionalità
Può essere usata l'importo può essere usata nell'altro però non non non perdiamo di vista e
De Gasperi quando parlava di posti si riferiva a un'altra cosa
Cioè al fatto perché
Per usare la discrezionalità bisogna nel contempo tenere presente far ruotare insieme combaciare tutte le diverse sfere così come le ha Degas squilli di linea in questo breve passo cioè esiste il partito è cosa diversa dal Parlamento il parlamento del governo armistizio tutte queste cose insomma vanno in qualche modo fatte armonicamente Girardot questa è la funzione della politica riuscire a coordinare ma non a sopprimere le distinzioni
Ed era sulla soppressione delle
Delle funzioni cioè sul carattere si è detto
Perché
Una delle cose che occorre rimarcare nella nelle modalità di governo di De Gasperi
Chi non c'è ombra di autoritarismo
Non c'è un solo un solo momento c'è la capacità di decidere anche diciamo la serietà la durezza delle decisioni ma non c'è
Autoritarismo
Non c'è appunto volontà di negare le distinzioni di modificare
Quelli che sono i termini
Costituzionali e corretti della dinamica politica di governo e amministrativa
Un disegno e naturalmente un disegno siffatto è un modo sì fatto di governare si combina perfettamente e ed è il odo di governare con una Società per una società di mercato è una società che tiene conto della pluralità degli interessi che rispetto alla pluralità degli interessi
Si confronta derive media e via discorrendo
Non era questo il disegno dossettiani non che non fosse un nobile disegno ma era un disegno che si è detto integralista
Cioè naturalmente questa componente
Molto forte nel senso Dossetti Dossetti cioè innanzitutto
Un principio
Di riforma religiose della chiesa non non è così manifesto in questa fase della sua vita ma dopo lo diventerà soprannome un cane un uomo ed è coerente in questa in questa sto
La riforma della Chiesa e religioso Ronchey De Gasperi e nella tradizione popolare questo chiese una cosa la distinzione su questo di ruoli e di c'è un'idea di Stato cristiano che non è l'idea di De Gasperi c'è idea del azione cristiana nell'azione politica del politico cattolico come e non c'è l'idea di Stato cristiano
Da questo punto di vista molto figlio dell'Università Cattolica di Padre Gemelli nella versione più idealistica nel senso che poi ne abbiamo avuto delle altre diciamo più Machiavelli che provenienti da quella
Da quella parte
Ma insomma
Il disegno Dossetti hanno è profondamente diverso ed è profondamente diverso
Anche
Rispetto al modello delle delle delle
Al modello delle riforme perché lo Sposetti non era d'accordo su questo impianto dal libro di Zotti viene fuori bene questo punto non era non era d'accordo nel senso che aveva un disegno molto più
Molto più simili ai disegni sociali del del
Dei laburisti dei cioè un disegno in cui lo Stato ha un ruolo preminente
Lo Stato cristianizzato eccetera ma in cui lo Stato ha un ruolo molto dirigistico molto molto più preminente
E su questo voglio concludere
Troppi
Oltre a De Gasperi a Dossetti e alla differenza delle posizioni aggiunge un terzo interlocutori che di solito e considerare diciamo come una deriva nobile ma del tutto marginale
Cioè quella di Sturzo
Perché perché Sturzo va lo vediamo anche le lettere con De Gasperi e e molto attento qual è insomma il pericolo per resto che presenti Simine Gasperi una deriva come quella Dossetti Anna è una deriva sulla quale il rapporto verso il Partito Comunista verso le sinistre ma sotto verso quello che che era diciamo la la dimensione programmatica
L'Apollo dimensione politica delle sinistre il modo in cui concepì mono dall'opposizione disegno di
Che era del tutto opposto alla linea diciamo così che poi
Che era la linea filo occidentale ed economia di mercato quella che poi ha portato al miracolo economico e via discorrendo
Insomma il pericolo era quello del corto circuito naturalmente su una deriva di tifo dossettiani
E questo Sturzo solo lo lo percepisce cuciti quella lettera che ha molto bene l'arresto De Gasperi ho appreso in Ticino questo elemento somala la ragione dello scontro poi anche a questo
A questo risvolto politico qua
E credo che Zotti ha fatto bene introdurre Sturzo come terzo interlocutore
Perché io credo qui concludo
Che
Ebbene liberare
La memoria e l'opera di Sturzo anche dell'ultimo Sturzo
Da questo cliché Secondo me improprio cioè che lui era un libro si era convertito al liberismo era stata queste queste una delle certo la sua polemica è fortemente liberista proporrei
Lui si difende da questo ambiente dice ma guardate che io sono esattamente quello che
Cioè sono mio credo il vecchio credo vecchio credo popolare
Credo che eccetto la polemica di Sturzo è una polemica anche molto molto radicale nei toni molto poiché era il margine effettivamente politicamente quindi usava questa cosa con grande libertà volte anche
Come dire rompendo su molti su molti aspetti le righe
E tuttavia io di questo sono convinto che
La lezione anche l'ultimo Sturzo va visto in controfigura per certi versi con De Gasperi anzi
Anche se con lui il dissidio è stato costante o in termini politici ma in termini reali va visto in controfigura con De Gasperi
Perché
Le motivazioni di Sturzo non sono motivazioni liberiste per l'appunto
Sono il vecchio problema
Del primato della società sullo stato che tema fondamentale del cattolicesimo politico
E diciamo la riproposizione continua in modo continuamente ammodernata di un codice in base al quale la concezione organica della società
E secondo il diritto naturale
Cioè il problema è quello di non allontanarsi dalle sta in termini naturale della composizione organica e quindi dalla dinamica che da questo proviene Sturzo sa benissimo che il mercato non è naturale perché i mercati sono tutti regolati
E che esistono insomma tra vari modelli di mercato
Quello su cui è fermamente attento e che non si determinano strettoie lacci e impicci
Alla
Naturale e libero manifestarsi e crescere delle forze all'interno della società regolate accerto ma libere dal manifestarsi
Ora io credo
Che al di là della polemica con Sturzo che illuminante diciamo dei dei problemi che
Che la società italiana stava affrontando
Io credo che questo è un aspetto
Fondamentale anche per la lezione che ci lascia
De Gasperi
Il quale ha tenuto fermo
Non un disegno integralisti dico o quant'altro
Non dimensione socializzante spostata sullo stato ma un disegno aperto
In cui tutte le forze della società
Hanno potuto potessero a vere e di fatto l'hanno potuto svolge la loro funzione loro ruolo Semien consentito usare la brutta parola progressivo
E
In questo diciamo vie un'ispirazione cristiana profonda
Ma c'è anche
Un'idea precisa di quella che è la funzione del catturati del cattolicesimo politico
Che quella di muoversi
Sulla trincea estrema quella che ha un rapporto con la realtà fattuale con la trasformazione con con i procedente coi processi di secolarizzazione Chelli a monitorarli via a cambiarle a indirizzarli
Ma ma sovrapponendo a a Desio tentando di bloccarli attraverso un disegno appunto di tipo integralisti
E speriamo posso continuare storicamente di riferimento e di esempio grazie
Grazie
Neri la parola adesso professor Vincenzo Scotti
Per me è abbastanza
Difficile
Colloca
Tre due settori
Di grande finezza
Un grande destino
E il protagonista
Determinante nella storia del nostro Paese
Farò delle brevissime
Osservazioni
Su questo
Adesso dove
Da chi chi è di sono
Doppi scrive poche pagine quelli che altri avrebbero scritto
In moltissime pagine
Cercando sempre andare
Almeno sono Della questione e non lasciandosi mai suggestionare
Dai particolari
Anche se affascinante sotto molti punti di vista
La mia generazione
Ha letto
De Gasperi
Con lenti deformanti
E solo lentamente
Con il passare del tempo
E riuscito
A
Scoprire
La grandezza
Anche come riformatore metto tra virgolette
Credo che anche Sergio Zoppi
Abbia
Percorso questa strada
Perché
Anche lui nella sua giovane età
Subito al suggestione
Del Cenacolo
Fiorentino
Di politica
Che certamente non scrisse delle pagine
E saltano piscina
De Gasperi
Ma lo considerò sempre
Chiuso dentro
Il suo schema centrista
E incapace di andare oltre
Come scrisse
Quella rivista
Oggi
Credimi ha dato un
Una lettura
Importante
Si va scoprendo
L'originalità del disegno riformatore di Vegas
Innanzitutto si dà
Scoprendo un disegno
Costantemente nella
Solo perché
De Gasperi non teorizza Sormani
Le sue decisioni non cerco mai collocarle all'interno di una tra virgolette Timoria
Del cambiamento
Certamente dopo con la seconda guerra mondiale
E dopo la grande crisi
Sul finire degli anni Venti
Che il capitalismo incontro
I Paesi
Di antica tradizione democratica e di più recente tradizione democratica
Cercarono una strada
Di riforma
E il funzionamento del sistema capitalistico
Da una parte e noi abbiamo sempre lo ricordava anche prima Piero Craveri
Noi abbiamo guardato
Al socialismo democratico
Come la risposta più alta e più significativa
A un processo di umanizzazione
Della sviluppo capitalistico moderno
Fondo l'esperienza più forte è quella inglese ma anche quella di paesi del nord Europa
Degasperi
Se si analizza non venne tutte le sue riforme Zoppi lo fa con
Capacità di lettura e Cynthia ma chiarissima
Se si
Mette insieme se si mettono insieme le riforme più significative un dato appare
De Gasperi e dominato dalla preoccupazione fondamentale
Della tutela della libertà
Lo dice in modo esplicito
Se noi oggi concentrassimo tutti i nostri sforzi per tentare una migliore maggiore distribuzione della ricchezza
Per attuare le grandi riforme senza fare attenzione ai pericoli che ci tengono i nemici della libertà democratiche
Finiremmo per avere delle altre e nuove amare deduzione
Dall'altra parte lui sa quando di fronte alle difficoltà economiche sociali
E si sta il pericolo
Di una invocazione
Ad un potere forte
E autorità
Egli scrive la verità è che tutti i nostri argomenti in favore del regime democratico non riescono a persuadere perché si crede che la democrazia sia troppo debole
Resistere all'estero
E la lettera che mi scrive
Nel mille novecentocinquantadue
Quale
Il no solo
Della
Politica
Di cambiamento
Dell'economia e della società italiana che Degasperi portare avanti nel giro di pochissimi anni
Lui
Sa che mercato
Da una parte intervento dello Stato sono strumenti
Funzionali
Ha un disegno
Di trasformazione dell'economia ma entro i limiti
Della libertà
In fondo quello che il mio preoccupa
A fondo e che questo Paese consolidi
Le sue istituzioni di democrazia di libertà e che per consolidare queste istituzioni di libertà e di democrazia ha bisogno
Di un cambiamento profondo
Della struttura economica e sociale
Sa che l'obiettivo della trasformazione Zoppi lo ci ritorna più volte
E favorire una trasformazione industriale del Paese
E consapevole che i limiti
Della
Imprenditorialità del nostro Paese
Pensa che gli strumenti dell'intervento
Pubblico possono essere determinanti
Ma non segue la strada delle nazionalizzazioni
Segue la
Tarata di un intervento rivolto a favorire le condizioni
Perché il meccanismo
Naturale possa funzionare
Ci sono delle pagine
Che scrive sarà cento
In quegli anni
Contro i processi di nazionalizzazione
Che le socialdemocrazie europee realizzando
Considerandolo un pericolo per l'allargamento dell'area della democrazia e della libertà nel nostro Paese
Certamente rispetto alla vecchia
Diciamo Italia che de Gasperi ereditaria tutte le politiche
Precedenti
De Gasperi forza Alemanno decisamente nella direzione dei processi di industrializzazione avente il coraggio liberalizzare
Non solo gli scambi
Ma la cultura e il clima politico del Paese le ricette di politica internazionale non sono qualcosa di estraneo alla sua visione dello sviluppo della società
Italia
Su questo cammino l'ostacolo più grosso è la divisione profondo del Paese
Il fondo la cosa che Luigi il più io chiedo Andreotti nei negli scritti che riporta
Zoppi
Lo considera la politica di sviluppo per il Mezzogiorno come la cosa più importante e più determinante fine a dire che l'istituzione della casse ottenere il mezzogiorno di PSI
Sarebbe sufficienti a far passare alla storia un
Il governo
Cioè ritiene che in quella direzione
E sa benissimo che quel processo di di cambiamento non può non passare attraverso le modifiche degli equilibri di potere nelle campagne
E quindi e quel processo non può non passare attraverso un cambiamento
Della partecipazione
Dei cittadini attraverso lo strumento fiscale allo sforzo solidale tra queste son tutte collegate tra di loro
Ma dicasteri non assume le riforme come operazione dall'alto paternalistica verso la società
Ma considera le riforme uno strumento fondamentale perché la trasformazione della società avvenga con la funzione del responsabile dei cittadini c'è questa preoccupazione che è costante
In lunghi Zoppello pone in linea intero pone De Gasperi da una parte lontana
Dal
Riformismo paternalistico
Bismarck che hanno giolittiano cioè della vecchia Italia e dall'altra lo pone fuori dalle esperienze socialdemocratiche nord
Euro
In questo io chiedo c'è una connessione tra riforme
Quadro politico alleanze partito tutto e
Certamente
C'è
L'impazienza
Delle giovani generazioni rispetto a De Gasperi sui tempi e sui monti
Di realizzazione delle riforme mi sa che i processi sono lunghi
Che processo il non sono miracolistiche che processi implicano una responsabile compartecipazione del paese della gente del popolo
Al cambiamento in fondo la cosa più importante io ho trovato lo dico qui ci sono degli autorevoli economisti
I presenti in sale
Il fondo rileggendo il capitolo finale
Della Timoria generale
Dickens quando che in spiega le ragioni
Del sua ricerca
Lui dice in fondo in modo molto pragmatico
Dice sostanzialmente per poter far funzionare un sistema di mercato
E necessario è fondamentale un intervento dello Stato che garantisca delle condizioni di base perché il sistema possa funzionare
Sotto dicasteri
Nel suo disegno riformatore sì attiene in questo dato molto empirico
In cui siamo che
Il mercato l'intervento dello Stato son tutti strumenti
Quello che importante è utilizzare questi strumenti
Con la con una fissione
Che sia dentro
Dentro
Una garanzia di libertà e di democrazia per la società cioè quello che
Poi al fondo riprendeva in termini finali anche il
Professor Craveri quando in fondo o proprio questo lui arriva
Qual è
Illegali tu per i figli lunedì
Chiede De Gasperi cosa lascerei
Ai figli
Quando avremmo lasceremo allora un mondo che quanto più si dilata nel pensiero e nel cuore tanto più sembra che diventi stretto il feroce nei rapporti sociali e politici
La mia voce la tra l'oppressione delle cose all'acerbità dei problemi può parere talvolta distratto
E tuttavia ferma ed è chiaro
I giovani amano la libertà la libertà spirituale e politica la difendiamo da vecchi
I giovani amano il popolo il popolo lo amiamo da vecchi
Daremo tutta la nostra storia se fosse necessario daremo la nostra vita pur di poter essere chiari
Che i nostri figli avranno gli stessi a morsi
La libertà il popolo nella sua consistenza nazionale nella sua essenza di giustizia sociale nella sua sì
Cioè in fondo il dare un senso
Alla formale
Cioè al riformare
Mi formare e un integrare correggere
Un
Modo spontaneo di muoversi dell'economia e della società
Io credo che
Fa da troppi propone una lettura di questi per il futuro per
E la proporre nell'ottica
No di un'analisi tecnica del loro contenuto
Ma di un analisi del significato
Politico e morale
Delle stessi
In fondo io ho una sola due solo osservazioni finali gli ho chiuso uno
E quella sul Mezzogiorno
Fondo credo che
La visione
Che Luís che nel cinquanta ebbene del Mezzogiorno De Gasperi fu una visione che leggo insieme
Il cambiamento dell'economia
Il rinnovamento delle della vita delle istituzioni locali
Il rinnovamento della vita sociale del Mezzogiorno non mai vite staccato l'uno dall'altro se uno analizza bene i meccanismi istituzionali del cinquanta
I meccanismi istituzionali del cinquanta
Sono di una straordinaria innovazione modernità il rimpianto e che quel modello si sia abbandonato
E lo si sia fatto degenerare e non lo sia utile sia utilizzato per una riforma più generale
Del funzionamento degli apparati pubblici nel nostro Paese
E quindi doppia ragione nella seconda questione che ha sollevato anche cadaveri a proposito del conflitto tra Luís
Dossetti sul concetto che la formazione della classe dirigente e degli apparati pubblici in senso prove
Se lo confonde uccello conferiamo confrontiamo con confrontiamo con il tempo moderno
Insomma Capelli ha fatto riferimento allo spoil system
La schizofrenia del nostro Paese
Si immagina la separazione tra amministrazione politica
Poi fare a sentire cosa significhi
Dopodiché c'introduce lo spoil-system
Dopo aver teorizzato e costruito un modello di amministrazione di separazione e poi ritto
Si costruiscono le Authority per
Porre fuori dal potere politico
E poi si ritorna la nomina degli uomini delle Authority
Attraverso gli equilibri
E il rispetto degli equilibri politici forze politiche cioè
La schizofrenia tutta da questo punto di vista invece se uno aprile riguarda il modello
Politico amministrativo
Della scelta dell'intervento nel Mezzogiorno
Uno scomporre Ubu modello
In cui questo gli equilibri
Tra il potere politico amministrazione
Sono
Garantiti
Da una bilanciamento
Di diversi poteri che intervengono nel rivolti al raggiungimento di un fine
Comunque io credo
Concludendo che il grande merito tra io ho fatto solo qualche notazione va il grande merito di
Questo libro di Zotti e quello di invitare del re il studiosi a
Rileggere
Il gli anni della grande riforma italiana perché il grande cambiamento italiano si chiude nel giro di pochi anni
Poi il resto sono
Corda che vengono dopo come conseguenza di quelle scelte tratteggi che che in Umberto non radicalmente
L'andamento della storia economica sociale e politica del nostro Paese quali sono gli anni del grande cambiamento e da questo punto di vista
è interessante la osservazione che ha fatto Craveri circa la natura del centrista
Come realtà tappe che sta politica
Che sta dietro a una concezione della riforma
Che la riforma o riesce a coinvolgere il Paese nel suo assieme
Ho le riforme non riescono a diventare costume e quindi non riescono a cambiare in profondità
La società l'economia e da società del Paese si annuncia da questo punto di vista l'idea che un riforma possa essere di questo tipo ne oggi siamo abituati persino a riforme costituzionali che passano contro i furti di in maggioranza e quindi abbiamo una concezione maggioritaria del governo del paese no abbiamo una concezione del confermo del Paese nella sua interezza e questo e la conclusione
Questa attenzione sempre
Del tipo della natura del tipo del contenuto dei modi e delle forme del del periodo degasperiana OP invece a soprattutto questa preoccupazione
Che la preoccupazione che il Paese il popolo la società italiana l'economia italiana
Cambino e cambino importi e siano partecipi di questo di questo disegno questo è
Questo Grande Progetto collettivo di trasformazione del Paese non è l'idea di un ceto illuminato che essa
Quello che è il bene o il mare del paesino
Chiudo con questa osservazione oggi
Molti leader politici
Propongono
Al Paese l'Italia
La loro il carcere
Ciò ciascuno a un disegno per l'Italia L'Italia che vorrei
Più che per i incorrendo lo dice in un discorso ai giovani tema questi anni nel quarantasei
Io ho una sola ambizione
Di fare quello che il Paese
La coscienza profondo del Paese
Il senso di giustizia profondo del Paese
Auspica e destino
Grazie
Grazie il senatore Andreotti testimone è protagonista come ricordava giustamente Scotti che quegli anni
Dico poco più
Per concludere dato il parere presentazioni visibili
Servono ad invogliare a procurare niente mi pare che sia stato detto volto e e io sono grato particolarmente al professor Capelli per come ha detto vengo da un'altra esperienza cioè noi in fondo siamo della stessa parrocchia con Scotti insomma quindi e parte notevolissima anche quando
Ma la ricostruzione che ha fatto il professor Caveri insomma dello spirito vero con cui De Gasperi si è mosso e che doppia saputo in questo saggio
E quale fra l'altro si fa giustizia di quelle distinzioni che spesso si fanno tra politici di economisti doppia dimostrare di essere l'uno e l'altro di saper mettere ben in evidenza questo tracciato fondamentale per a capire De Gasperi la fondazione come
Fra conobbi dice bene nella prefazione ammesso questo come uno dei momenti per questo hanno celebrato qual era il vantaggio di De Gasperi
A mio giudizio era un duplice vantaggio era avvenuto nella vita nazionale solo nel mille novecentoventuno
Non era appesantito di tutta quella che era stata la tragedia del non expedit le confusioni tra fedeltà alla Chiesa temporale e fedeltà alla dottrina e era stato anche al di fuori di quei contrasti personalistici
Tra di grandi uomini politici che fondo resero poi facile la strada Mussolini attraverso le difficoltà tra di loro ad intendersi
Sturzo
Certamente un uomo Villeroy illuminazione straordinaria di un'intuizione storica però era legato a giugno uscirà il mio diario del mille novecentoquarantasette
Hanno importante l'anno delle svolte si crea il partito socialdemocratico Degasperi va in America la prima volta con presidente di Consiglio italiano va in America e e il brutto mondo si mettono in congedo comunisti e socialisti dal governo si ratificare il trattato di base si avvia
Una politica e naturalmente e qui c'è l'insegnamento di legate ai gruppi giovanili una volta si disse
Tre minuti sono bastati Malinverno altri due Giovanni ci disse
Ricordatevi
Di promettere sempre un po'meno di quello che siete sicuri di poter mantenere e poi ce lo spiegò in una maniera che anzi insomma si faceva così quasi riflettere che fossero loro una cosa molto dozzina disse guarda che il mercato settimanale
Quelli che vanno una volta eccezionalmente in un mercato settimanale possono anche portare un prodotto così così ma uno che vuole rimanere sta bene attento perché se inganna può ingannare una volta chi compra ma poi non va avanti allora quando De Gasperi parlava di riforme né altri che appunto si dice sì non era da un punto di vista tecnico preparare l'aveva un punto di riferimento che era le Codice di Camaldoli a sua volta ed era poi ereditato da Codice di Madrid ma elaborato da un piccolo gruppo avevano chiamato perché ero presidente della fusione stavo solo a sentire ovviamente ma piccolo gruppo nel quale organizzato da Sergio Parolo netto
E che era stato segretario di Menichella lire e quale c'erano anche degli omini che venivano da esperienze diverse
Uno si chiamava Ezio Vanoni l'altro si chiama Pasquale Saraceno
Questa è l'origine culturale da cui viene poi fuori l'Insiel del piccolo messaggio delle idee ricostruttivi nell'orientamento a cui De Gasperi si manteneva sempre fedele però allora va bene e detto noi non siamo qui a difendere la società come noi vogliamo veramente cercare di e le rare il livello di vita degli italiani e a cominciare da quelli che sono in in gravissime difficoltà
E allora quando nel quarantotto ci fu l'exploit aiutati per grazia di Dio dai comunisti che mi servì in chiaro quello che era la loro dipendenza da l'Unione Sovietica
Dopodiché avemmo alla carriera non al Senato al Senato c'erano il senatore di diritto ma comunque adeguata a maggioranza assoluta e partiti programma di riforme di cui è stato
Parlate che molto bene qui inquadra Sergio Zoppi la riforma Fondiaria una delle cose più belle di quest'anno di celebrazione
Io l'ho vissuta a Grosseto
Cita anche tradizionalmente non era poi così molto rosso Carniti altrove mani intitolato una piazza a De Gasperi
E c'è stato un acerrimo né parte molto bella con i butteri a cavallo queste cose maremmana ma cosa stupenda era che erano presenti
Gli uomini e i loro figli che nel mille e novecento cinquantadue avevano ricevuto lì a Grosseto da De Gasperi il certificato di proprietà dei beni che la riforma aveva creato spezzando il latifondo
E queste sono direi cose concrete che restano di una stagione politica che ed hanno veramente il sei insomma l'ora tutto e l'altro aspetto è ottimista sul serio era il rispetto dell'amministrazione
Parri era caduto nel quarantacinque
Perché credeva di poter fare a meno di tutti e vedeva fascisti dappertutto insomma ora bisogna distinguere l'amministrazione ha una sua continuità che va rispettata alto prezzo
Bene anche l'ha sempre rispettata
Nelle elezioni del quarantotto
Ci fu un manifesto dei dirigenti firmato da tanti direttori generali a favore del Fronte popolare
Il primo firmatario era Emilio Albertario
Direttore generale all'Agricoltura erano a favore del fronte
Benissimo il fronte perde pensate che forse qualcuno di quelli ha avuto torto un capello nossignore Albertario fu uno degli ed è ti determinanti per costruire la nostra politica agricola comune una volta venuta poi la comunità europea
Questa roba son le cose di cui noi e libro sono gratis i Mazzotti
Perché in un a trattamenti di dimensioni che un orrendo così poco incoraggiante l'inizio della lettura insomma lei noi
Pensiamo di aiutare per noi a rivivere poi e finisco qualcosa che mi piaceva De Gasperi era anche il rispetto per il passato
Beh certo per Mussolini no alle poteva vere certamente ma De Gasperi e sono
Suoi alcuni discorsi nell'Italia meridionale
Nei quali diceva attenzione voi avete avuto dei presidenti del Sud Vittorio Emanuele Orlando Francesco Saverio Nitti badate che non è che non volevano fare qualche cosa per voi ma le condizioni anche del la vita politica erano avere un po'un partito politico molto forte dietro un partito popolare e avere un senso di collaborazione che chiami a raccolta tante altre forse questo consenta ad avere le basi
Per potere riforma questo alcuni piaceva altri non piaceva
Per esempio quando del gas quarantasette continuo Louis governi senza comunisti e socialisti beh Sturzo aveva fatto un articolo del Giornale d'Italia invitando
Ad appoggiare Francesco Saverio Nitti in questo tanto per essere precisi sempre perché apparteneva a quel vecchio testamento insomma che non aveva ancora avuto la redenzione secondamento allora
Questo è il De Gasperi che noi ricordiamo e il De Gasperi che ha
Tra l'altro tra le sue ispirazioni uno senso gelosissimo delle al rispetto del Bilancio
Di qui la sua collaborazione formidabile con Luigi Einaudi quando dopo le morti legate io lavoravo per fare qualcosa per scrivere una radiografia ed è guardare i discorsi e trovai due discorsi uno importante al Parlamento di Vienna
Dopo Caporetto quindi nel momento in cui sembrava che li avessero stravinto che l'Italia avesse perduto
E si riuniti in Parlamento per un stante però lo stanziamento al bilancio di guerra
E beh gli altri italiani non presero la parola
De Gasperi parlo e ricordo Battisti con molta chiarezza e votò contro
Altro era il primo discorso fatto qui
Uno pensa che in questi venuti da l'Italia redenta facessero dei discorsi patriottici consegno non solo un altro deputato addestrato stupenda verso un uomo che durante il fascismo aveva fatto di Trento carbonari durante il fascismo ha fatto il piazzista dell'uscito brillo per i comuni del Trentino e aveva un aspetto molto semplice io l'avevo sempre creduto che fosse così uno di quinta elementare poco di più insomma le terre poi anni dopo stato chiamato ad andarmene
A celebrare la memoria del suo comune ha fornito ieri e sono andata a cercarmi
Spetta per l'altro avuto una laurea dai Denver con la pubblicazione e a pienissimi voti ma il suo discorso primo discorso qui nel ventuno era stato attenzione
Che nella stazione di Trento nel diciotto c'erano otto dipendenti adesso sono dodici
Se andiamo di questo passo che succede e il primo discorso di De Gasperi non è un discorso così che era qualcos'
Sa direttorio non signora degli altri fa il conto di quanto costa all'amministrazione postale una raccomandata
Comparando la con quello che era il costo dell'Austria
Perché ricordo questo perché forse De Gasperi era così poca attento non signore aveva direi il necessità certo le riforme
Ad alcuni piacevano ad altri non piacevano
Molti ci avevano dato il voto nel quarantotto così per il male minore per salvaguardarci dei comunisti
Ma non pensavano che venga per il e il suo partito eletti collaborava con noi gli altri partiti democratici di centro insomma facessero veramente le riforme qua
Da queste riforme sono state tante abbiamo avuto un notevolissimo crollo di voti nel cinquantatré però io credo veramente che se non fossero state fatte
Noi non saremo stasera qui con molta ammirazione ricordare Alcide De Gasperi
Andreotti questo punto tocca all'autorelazione sono soldi erano
Il giorno legge
Benissimo ecco perché
Ma