Notiziario del 21 marzo 2006

<br><strong>Indice</strong><p><strong>Ieri la Rosa nel Pugno ha organizzato manifestazioni ed iniziative davanti alle sedi Rai e Mediaset di tutta Italia, per segnalare la «impar condicio»</strong>, la situazione di duopolio di fatto per la quale Rai e Mediaset hanno sempre dato più spazio al centrodestra rispetto al centrosinistra, e - per quanto riguarda la Rosa nel Pugno - hanno assegnato tempi che vanno dal 2 al 3 per cento del totale degli spazi riservati all'informazione politica. Senza contare che per quanto riguarda la Rai le testate regionali, nella stragrande maggioranza dei casi, hanno assegnato uno spazio pari allo 0 per cento. E tuttavia - nonostante la evidenza dei numeri - ieri solo poche centinaia di persone hanno manifestato - lo ha sottolineato Pannella nel suo intervento davanti alla Rai. Sentiamolo

<br><strong>Sull'informazione ieri abbiamo intervistato Ottaviano Del Turco</strong>, presidente della regione Abruzzo, dirigente della Rosa nel Pugno

<br><strong>Sul tema dell'informazione, e sulla scelta dei protagonisti dei faccia a faccia televisivi, ieri abbiamo interpellato il senatore di Forza Italia Lucio Malan</strong>, che ha seguito tutto l'iter della approvazione dei regolamenti sulla par condicio in Parlamento. Sentiamolo

<br><strong>Ieri il presidente della Cei Camillo Ruini - aprendo i lavori del consiglio episcopale permanente - ha ribadito che la chiesa sarà neutrale in vista delle prossime elezioni ma ha ribadito le sue richieste al Parlamento, a partire da quelle su vita, famiglia e matrimonio</strong>. Niente pacs, niente modifiche alla legge sulla fecondazione assistita, niente libertà di ricerca. Alessio Falconio ha interpellato ieri Enrico Boselli - sentiamolo

<br><strong>Torniamo a parlare del voto in Bielorussia, perché dopo l'esito scontato che ha assegnato al dittatore Lukashenko quasi il novanta per cento dei voti, sono arrivate le condanne dell'Europa e degli Usa</strong>. Questi ultimi ieri hanno fatto sapere di sostenere la richiesta dell'opposizione di un nuovo voto, mentre la Commissione europea ha criticato il clima di intimidazione in cui si sono svolte le elezioni ed ha annunciato nuove sanzioni contro Minsk. Ieri Lorenzo Rendi ha intervistato Nicola Dell'Arciprete, del Partito Radicale Transnazionale, che avrebbe dovuto essere a Minsk se le autorità bielorusse non gli avessero negato il visto - sentiamo sui risultati ufficiali e su quelli ufficiosi.

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