20 MAR 2006

Conversazione settimanale con Marco Pannella

[NON DEFINITO] | - 00:00 Durata: 1 ora 58 min
Organizzatori: 

Questa registrazione non è ancora stata digitalizzata.
Per le risposte alle domande frequenti puoi leggere le FAQ.

Roma, 20 marzo 2006 - La consueta conversazione settimanale con Marco Pannella, questa settimana in video-conferenza.

In studio Massimo Bordin.

Registrazione di "Conversazione settimanale con Marco Pannella", registrato lunedì 20 marzo 2006 alle 00:00.

L'evento è stato organizzato da Area radicale.

La registrazione ha una durata di 1 ora e 58 minuti.
  • La Rosa nel Pugno sembra il principale avversario per il ceto dirigente dell'Unione

    Le manifestazioni elettorali della Rosa nel Pugno. Buona affluenza di pubblico. All'aperto possibilità maggiore di raggiungere elettori indecisi. Le manifestazioni davanti alla Rai. C'è accordo nell'oligarchia per censurare le posizioni liberali e socialiste, aggravata dalla gestione dell'Unione delle presenze tv. La Rosa nel Pugno è la forza politica che più di ogni altra, forse la sola, può conservare all'Unione, e trasferire dal centro-destra al centro-sinistra, voti e consensi di quanti, per vari motivi, sono delusi dai due schieramenti. Eppure, anche se nulla legittima la tranquillità ostentata dall'Unione circa la possibilità di vincere la Rosa nel Pugno sembra quasi l'avversario principale per il ceto dirigente dell'Unione. Romano Prodi sembra non riuscire più a governare la situazione, sempre più prigioniero del "listone", che stupidamente sembra più preoccupato di tutelare i propri "territori di caccia" contro la Rosa nel Pugno. In molte regioni organizzate liste, in particolare dai DS, contro Sdi e radicali. La candidatura di Bobo Craxi e le liste di «bobocraxisti» con firme raccolte dai Ds: l'esplicito obiettivo di oscurare la Rosa nel Pugno. Scelta oligarchica per negare informazione e conoscenza a propri elettori ma se esiste la possibilità di una vittoria berlusconiana o di un pareggio si favoriscono le condizioni per un esito neocentrista. L'esplicito obiettivo di impedire ad ogni costo una rappresentanza al Senato, dove per la legge elettorale è più probabile il pareggio. La strategia della triarchia dell'Unione (Prodi, Fassino e Rutelli, con compiacenze di Mastella, comunisti e verdi) è volta a scongiurare la possibilità di successo della Rosa nel Pugno: obiettivo al quale si dedicano molte imprudenze e che la stampa non ha finora molto illustrato. La scelta di non candidare Carlo Flamigni, ma Ignazio Marino è la volontà, manifesta, di scavalcare "oltretevere" Rutelli e la Margherita. <br>Indice degli argomenti
    0:00 Durata: 17 min 11 sec
  • Berlusconi tenta di delegittimare vertici Confindustria presso la loro base

    L'incursione di Berlusconi a Vicenza è sicuramente il tentativo di delegittimare i vertici di Confindustria presso la loro base. Applauso più caloroso per Berlusconi che per Montezemolo. Confindustria continua a rappresentare un elemento "tradizionale": cercare di impedire l'emergere di nuove leadership delle piccole e medie imprese, per meglio gestire i rapporti con il potere, quello di oggi, e con coloro che si pensa lo prenderanno nei prossimi 5 anni. L'unità nella Confindustria cosa difficile e un po' dubbia come efficacia. Ovazione per Giavazzi a Vicenza. L'"agenda" Giavazzi e la sua popolarità nell'Unione: chi non è entusiasta nell'Unione non lo dice esplicitamente. Prodi disse di essere d'accordo con lo "spirito". Le politiche "corsare" della Rosa nel Pugno. Berlusconi all'attacco cerca di conquistare spazi elettorali attraverso iniziative politiche. Scoramento che ha somatizzato con la sciatalgia. E «gli ha fatto vedere». Il fatto che Confindustria abbia denunciato il tentativo di delegittimazione vuol dire che è in parte riuscito.
    0:17 Durata: 11 min 5 sec
  • Il distacco tra Unione e Casa della Libertà

    Il distacco certificato dai sondaggi sembra sia intorno ai quattro punti. Ho però l'impressione che negli ultimi tempi il numero degli indecisi sia aumentato, cresciuto, invece di diminuire. Questo lo si deve anche all'indubbia efficacia dello "straripamento" di Berlusconi: volto a compattare il massimo di elettori su di sé più che sulla CdL. E' un fenomeno che avevamo previsto: i tanti voti ed "elettori" in occasione "primarie" che hanno investito Prodi a leader dell'Unione, li aveva tranquillizzati; e poi c'è stato il "duello" televisivo, che ha confermato nei leader dell'Unione le ragioni per essere tranquilli. Ecco, io non riesco a essere tranquillo come loro. Forse gli indecisi sono a favore, e non contro, Berlusconi. Per questo mi auguro che finisca la politica cieca da muro contro muro dell'Unione, come se avesse due avversari: Berlusconi e noi. Da una parte, ci onora perché è il riconoscimento di un'importanza; però ci fa temere che questo voler annullare la Rosa nel Pugno, l'unico luogo politico nel quale è in corso il «drenaggio» dei consensi sia degli scontenti del centrodestra sia degli scontenti del centrosinistra, possa rivelarsi fatale, per l'Unione e le sue possibilità di vittoria.
    0:28 Durata: 4 min 53 sec
  • Si ha paura del connotato laico della Rosa nel Pugno

    Lo schieramento oligarchico dell'Unione teme il connotato laico della Rosa nel Pugno e ha predisposto liste di disturbo. La «naturalezza e l'efficacia» con cui Vittorio Messori si è espresso sull'ora di religione e il crocifisso nei luoghi pubblici. Le posizioni che La Stampa porta avanti con Rusconi e le interviste come quella a Messori. «Il mondo della religiosità credente e cattolica comincia a ribollire», e non per congiungersi col mondo comunista, ma per riaffermare la religiosità laica dei credenti.
    0:33 Durata: 3 min 17 sec
  • Il "caso Giovanardi" e l'incidente diplomatico con l'Olanda

    Interventi di Casini non hanno autorevolezza di una presidenza della Camera, ma si muove come un militante clerico-moderato. «Sdegno» per l'insulto quotidiano e diretto da parte del Vaticano a tutti gli Stati i cui Parlamenti legiferano sui temi di aborto e procreazione assistita. Le cose di Giovanardi le dice il Papa. Le norme dei patti laterananesi risalgono al 1929.
    0:36 Durata: 5 min 42 sec
  • Le pressioni vaticane per far spostare il duello Berlusconi-Prodi del 3 aprile per non far perdere ascolti alla fiction su Wojtyla

    Difendere i cattolici italiani da una sofferenza che non hanno i laici che cercano di guadagnare oltretevere fette di consenso. Secondo dibattito a 4-5 giorni dal voto lascia il tempo correggerne l'esito. Reticenza quotidiani nell'informare ciò che accade nell'Unione.
    0:42 Durata: 4 min 54 sec
  • Rosa nel Pugno opzione di voto di moda?

    Possiamo aumentare di qualche decimale di punto le intenzioni di voto nella parte più acculturata del paese, ma l'esclusione dalle presenze televisive rende impossibile raggiungere altre fasce sociali. Le manifestazioni davanti alla Rai. Claudio Velardi vota RNP al Senato. Rischio presenza insufficiente al Senato. La dichiarazione di voto di Gianfranco Pasquino.
    0:47 Durata: 7 min 42 sec
  • La prospettiva delle primarie

    I tempi tecnici per l'organizzazione delle primarie per la presidenza della Repubblica. Fuori i nomi del prossimo governo e delle principali cariche istituzionali. Corriere e Repubblica chiedono di fare i nomi. Atteggiamento «ignobile» che ha prevalso sui poteri del capo dello Stato. Dichiarazione di voto di Pasquino, ma tutto accade sulla stampa, mentre la maggior parte degli italiani forma intenzioni di voto in tv.
    0:54 Durata: 5 min 8 sec
  • "Fuori i nomi". Pisapia possibile ministro della Giustizia: ha molto realismo politico

    Pisapia sarebbe un ottimo ministro della Giustizia. E' senz'altro dotato di maggiore realismo politico rispetto al nostro. Del resto, appartiene a una formazione politica, sia pure da indipendente, molto "realista" per non dire opportunista. Potrebbe essere un'ipotesi praticabile e anche sostenibile.
    0:59 Durata: 1 min 59 sec
  • Differenze tra turno unico e doppio turno nel maggioritario. Istituzioni fuori-legge

    A Pannella sembrava più improbabile che il Parlamento accettasse il sistema francese con uno sbarramento al 10/12 per cento. L'obiezione di Pannella al doppio turno era un'obiezione di praticabilità. Opzione meno realistica dello scontro referendario. Massimo problema è che le istituzioni siano fuori legge.
    1:01 Durata: 4 min 41 sec
  • Le manifestazioni delle opposizioni in Bielorussia e le presenze comuniste e leghiste a Belgrado

    Diliberto ha mandato un telegramma di felicitazioni a Lukaschenko? La partecipazione del direttore di Telepadania ai funerali di Milosevic.
    1:06 Durata: 2 min 45 sec
  • La crisi iraniana; la necessità federalista e anti-nazionalista; la situazione palestinese e israeliana con Hamas al governo

    Fallimento delle road map scontato se hanno per obiettivo la «fantomatica pace», che crea «pace eterna». Necessità federalista e anti-nazionalista; trattare realtà regionali non per mantenere equilibri all'Onu. Ripresa burocrazie nazionali in Europa. Commissione Ue «impotente e inadeguata» rispetto a impostazioni europeiste basate sulle patrie, cioè sulle burocrazie nazionali. Riconoscere subito il nuovo governo dell'Anp con Hamas, poi si fanno i conti con le politiche che scelgono: se violano la legalità internazionale non gli si danno i soldi.
    1:09 Durata: 9 min 1 sec
  • Il problema di politica estera che condiziona l'Unione è il rapporto con lo Stato Città del Vaticano

    I Ds non hanno partecipato alla manifestazione per la "pace". Su questo è positivo il condizionamento della Margherita. Il problema di politica estera che domina nell'Unione è quello dei rapporti con lo Stato Città del Vaticano. Ritengono che il Vaticano abbia molte divisioni. «Concupito» come se fosse grande potenza, ma solo potere. Ratzinger cerca «l'unità di tutti i fondamentalismi».
    1:18 Durata: 6 min 4 sec
  • Fini e Casini «abbaiano molto ma mordono poco»

    1:24 Durata: 2 min 25 sec
  • I socialisti rimasti nel centrodestra non sono meno socialisti

    Più rispetto per le scelte dei socialisti nel centrodestra (e per amicizia dei Riformatori Liberali di Della Vedova) rispetto alle liste di disturbo bobocraxiane. Se i socialisti "non sono mai stati a destra" vuol dire che Saragat non era socialista? Le circostanze internazionali hanno costretto a subire una collocazione "a destra", quando la destra degasperiana era cattolico-liberale, anti-nazionalista, europea e laica. Dialogo con Boniver o Prestigiacomo. Dalle macerie del centrodestra interlocutori «doverosi e probabili». «Non è meschina questa scelta».
    1:26 Durata: 7 min 15 sec
  • Nella strategia di molti, anche nell'Unione, ipotesi neocentrista; la gestione oligarchica dei singoli partiti dell'Unione

    Tremonti soprattutto fra i candidati a ipotesi neocentriste (disponibilità su tutti i temi etici). Nella strategia di molti, anche nell'Unione, ipotesi neocentrista. Ecco perché Giavazzi e Monti interessano molto meno all'Unione. Spartiacque in Italia è la legalità. Il liberista per il mercato non per la giungla. Per gran parte della sinistra rapporto di conservazione con le questioni sociali. La Thatcher «madre della realtà inglese che ha permesso a un Blair di venire fuori». La giustizia è un «problema sociale» e «non ipersensibilità piccolo-borghesi e liberaloidi». Molti giuslavoristi di sinistra pronti a politica blairiana.
    1:34 Durata: 10 min 37 sec
  • Urgenza massima per dialogo stretto con candidati d'onore

    La capacità di Paolo Pillitteri nel governo di realtà ancora non trattate dalla RNP. Vigore che possono dare intellettuali liberalsocialisti. I «coautori» della Rosa nel Pugno come Turci e Buglio. Area laica nel riminese e in Romagna.
    1:44 Durata: 6 min 36 sec
  • Prossimi appuntamenti elettorali

    Incontro a Trieste
    1:51 Durata: 4 min 15 sec
  • «L'unico luogo dove è in atto la lotta per i valori alternativi liberali, socialisti e laici è l'Unione»

    Il riflesso di «farci fuori» da parte dell'Unione. Invito tutti coloro che possono, gli amici intellettuali che ci stanno mostrando in queste ore solidarietà e amicizia, che scrivono sui giornali e possono comunque fare qualcosa: è fondamentale che ci siano dei loro interventi, per superare questa conventio ad excludendum nei confronti della Rosa nel Pugno; ciascuno faccia quel che può, nelle rispettive sedi, non abbia timore di alzare la voce; è necessario che queste voci si sentano.
    1:55 Durata: 3 min 29 sec