La registrazione audio di questa puntata ha una durata di 19 minuti.
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Buongiorno agli ascoltatori di radio radicale giovedì ventisette aprile questo l'appuntamento con la rassegna di quotidiani internazionali a cura di David Carretta in apertura questo oggi ci occuperemo di Energia en con le monde innanzitutto un articolo dal titolo
E aspro Mancuso all'Europa di ostacolare i suoi progetti di sviluppo sul Vecchio Continente leggeremo anche un pezzo da figlia ok riporta quanto accaduto nel vertice Germano russo all'ombra di gas Rom il titolo e poi leggeremo un commento dal Financial Times su un intervento di Giorgio Soro sì il finanziere americano
Che dice il lancio in Borsa di Rosneft rafforzerà appunti questa impresa come Gazprom è uno strumento nelle mani dello Stato che servirà sempre gli interessi politici della Russia invece che quelli degli azionisti
Ci vuole un po'e degli attentati in Egitto ieri a questo sono stati dedicati diversi imprenditoriali non ne prenderemo uno in particolare quello di mio figlio
Al Qaeda imbarazza Hamas il titolo e infine parleremo di Italia continua lo stupore per la candidatura di Giulio Andreotti alla presidenza del Senato
Rivelazioni ieri titolava contro Prodi Berlusconi brandisce Belzebù
Andreotti punta alla presidenza del Senato che poi sembra proposito d'Italia il Weekly standard dal settimanale di riferimento dei neocon americani
Pubblica nel suo numero appena uscito un lunga analisi di Christopher Caldwell sull'esito delle elezioni politiche e in Ancona americani pongono un problema critico alla rosa nel pugno leggeremo perché Mark cominciamo
Dalla dall'energia che da le mondo in diaspro ma accusa l'Europa di ostacolare i suoi progetti di sviluppo sul vecchio continente è il titolo di un articolo che prefigura nuove guerre del gas tra la Russia e l'unione europea scrive il quotidiano francese avvertimento ha fatto la prima del Financial Times minaccia di Gazprom sugli approvvigionamenti europei
Mercoledì diciannove aprile il gruppo del gas russo ha minacciato di riorientare le sue vendite verso la Cina e gli Stati Uniti nel caso in cui i Paesi europei ostacolasse le sui progetti di sviluppo sul Vecchio Continente
I suoi dirigenti hanno risposto
Così all'intenzione di Tony Blair di rendere più dura la legislazione sulle fusioni acquisizioni per impedire l'acquisto da parte di Gazprom di Centrica il principale distributore britannico di gas
Un'opposizione quella di Blair in nome della sicurezza energetica del suo Paese
Gazprom scrive le Monde e diventata in qualche anno un attore chiave sulla scena energetica mondiale la sua potenza preoccupa i suoi tradizionali clienti europei nonostante le sue infrastrutture obsolete una forte dipendenza dalla tecnologia occidentale
Castroman dispone delle prime riserve del pianeta assicura quasi il venti per cento della produzione mondiale di gas e a una capitalizzazione di più di duecento miliardi di dollari
I tempi in cui il prezioso idrocarburo Gasperina fornito da suscita europee come Kasper fosse Centrica o Annie nel quadro di contratti di lungo periodo con i russi
Quei tempi sono finiti ormai Gasparo intende vendere autonomamente in Europa senza intermediare intermediari per valorizzare fino a due volte di più il suo apprezzo attuale e questo implica per gastro acquisizioni sul Vecchio Continente è difficile trovare un'impresa che non sia sulla nostra lista potenziale ha riconosciuto al vicedirettore generale di Gaspar male Xander mentre del fra il gigante russo sta diventando una compagnia energetica maggiore perché al di là del gas Gasp non si sta diversificando nel petrolio dove diventato numero tre in Russia
E nelle Trinci nell'elettricità diventando azionista di centrali in Europa
Ma questo appetito prosegue il quotidiano francese contro contrastato da una politica energetica dell'Unione europea e Gaston giudica ostile ai suoi interessi alla Russia
In porta in particolare sui contratti di lungo periodo la commissione europea vuole sopprimerli per rafforzare la concorrenza mentre Mosca e difende per rendere certi profitti e gli investimenti
Mentre deplora affermato che la carta dell'energia firmata nella mille novecentonovantaquattro tra l'Europa l'ex blocco sovietico ma mai ratificata da Mosca e nata morta questa carta ricorda le Monde
Dovrebbe rendere gli scambi energetici più sicuri cosa che presuppone l'apertura dei gasdotti russi ai gruppi stranieri
La risposta di Gazprom è senza appello conserverà il monopolio delle esportazioni di gas per diverse generazioni cosa che le permetterà di controllare i suoi rari concorrenti
La tensione tra un anno prega aspro era già palpabile una settimana fa a Mosca davanti agli ambasciatori dei venticinque l'amministratore delegato di Gaspar ma aveva denunciato la politicizzazione della questione del gas
Andre Miller aveva sì aggiunto che potrebbe trovare altri clienti negli Stati Uniti e in Cina attirandosi una replica preoccupata dell'Unione Europea che ha chiesto di rispettare gli impegni commerciali
In questo conflitto con l'Europa il crimine Gazprom detenuta al cinquanta virgola uno per cento dallo Stato russo sono una cosa sola una vera sicurezza energetica non potrà essere assicurata fino a quando non saranno tolte tutte le frontiere
Europea per avere una proprietà incrociata degli attivi ha ripetuto a Londra un consigliere di Vladimir Putin il presidente russo danesi opera per parte scippi tra società europee
Già concretizzate dagli Accord dritta Gasp come tedeschi on e basso per la distribuzione del gas e la costruzione del gasdotto nord baltico
Questi accordi lo ricorderete sono stati conclusi dall'ex cancelliere Gerhard Schroeder poi ricompensato con un incarico dirigenziale un lauto stipendio nel consorzio che costruirà questo gasdotto Nord baltico
Consorzio che in maggioranza posseduto guarda caso dalla stessa Gazprom
Però da quando Angela Merkel è arrivata la cancelleria sembrano esserci novità sulla politica tedesca nei confronti della Russia e anche sull'Energia ne parla lei finga fu con un articolo dal titolo vertice Germano russo all'ombra di Gazprom le minacce del gigante energetico russo di ridurre gli approvvigionamenti in Europa
Dominano il secondo incontro al vertice tra Angela Merkel e Vladimir Putin anche il sigaro riporta innanzitutto le minacce di Gasp di riorientare le vendite dall'Europa alla Cina e poi aggiunge la reazione del governo di Berlino è stata misurata un portavoce ha osservato che le minacce non aiutano la relazione di partnership tra i due Paesi
Meno misurato prestato Elmar Brok potente deputato cristiano democratico al Parlamento europeo che ha stigmatizzato quello che ha definito l'annuncio di una nuova Guerra fredda attraverso nuovi mezzi
Richiamo poi spiega che la strategia di lungo periodo di Gazprom mira a non restare semplice fornitore di materie prime di gas
Ma di cercare un accesso diretto alle reti europee di distribuzione per aumentare la sua influenza i suoi guadagni in questo senso Gazprom sta facendo un'intensa campagna acquisti di società di distribuzione europee
Per Angela Merkel queste manovre devono restare nell'ambito di decisione delle imprese
Ma Michele Flos e il suo ministro dell'economia fa la differenza tra l'acquisto di un'impresa europea da parte di un'altra impresa in seno all'Unione Europea e la scalata da parte di una scelta come Gazprom che non deve rispettare le regole del mercato interno
Ha sempre nel settore dell'energia
Che per Berlino un vettore essenziale della politica estera i tedeschi dovrebbero chiedere a Mosca di ratificare la Carta europea nell'energia ma senza successo scrivere fiacco perché questo significherebbe la fine del monopolio di Gazprom
Monopolio che lo ricordiamo garantisce sostanzialmente un una sorta di potere assoluto nei confronti dell'Europa e questo almeno quanto scrive
George Soros il finanziere americano
In un suo intervento pubblicato ieri dal Financial Times il titolo lancio in Borsa di Rosneft rafforzerà Putin l'impresa Rosneft come Gazprom
è uno strumento nelle mani dello Stato che servirà sempre gli interessi politici che la Russia invece che quelli degli azionisti
Scrive Soros la prossima collocazione in borsa della compagnia petrolifera statale russa Rosneft
Solleva serie preoccupazioni etiche ed energetiche sulle questioni etiche sono relativamente semplici il principale asset di Rosneft Sonni
Campi petroliferi Yugansk che sono stati acquisiti da Yukos quando il gigante petrolifero di Mikhail Khodorkovskij è stato perseguito per frode fiscale le sue attività sono state messe all'asta
Ma l'acquisto non è stato diretto la sessanta vinta da un'impresa russa sconosciuta che ha rivenduto in pochi giorni a Rosneft
La transazione è stata orchestrata da Vladimir Putin e finanziata da compiacenti banche russe una parte dei ricavi della messa in Borsa dovranno essere usati per ripagare le banche russe
E questa in sostanza è la questione etica la questione della sicurezza energetica per Soros relativamente più complicata quando il sistema sovietico ci si disintegrato negli anni novanta
Il settore energetico è stato privatizzato in modo caotico quando Putin diventato presidente novantanove ha usato i poteri dello Stato per riconquistare il controllo dell'industria energetica
Sbattendo tra l'altro Mikhail Khodorkovskij in prigione provocando la bancarotta di Yukos
Putin ammesso un suo uomo Andre Miller alla testa di Gazprom il presidente ha poi usato Gazprom per estendere il controllo russo sulla produzione e sul trasporto di gas nei paesi vicini
All'inizio del due mila e sei ricorda George Soros la Russia ha tagliato le forniture di gas all'Ucraina questo provocato una reazione europea che ha costretto la Russia restaurare le forniture a questo Paese
Ma l'oscuro accordo concluso tra Kiev e Mosca sotto gli auspici europei permetterà Laura alla Russia documentare i prezzi del gas all'Ucraina già a partire da luglio mentre le tariffe per il transito
Attraverso il territorio ucraino rimarranno invariate per cinque anni inoltre la Russia esercita già una considerevole influenza sulla Bielorussia
Il risultato di tutto questo per solo se che l'Europa sta mettendo la sua sicurezza energetica nelle mani di un Paese la Russia che non esita a usare il suo potere di monopolio in modo arbitrario e ambiguo insomma per fini politici
Finora i Paesi europei hanno fatto a gara tra di loro per ottenere le forniture di gas russe e questi io messi alla e questo li ha messi alla mercé della Russia la dipendenza energetica sta avendo un'influenza maggiore nell'attitudine e in nelle politiche dell'Unione Europea nei confronti della Russia e dei suoi vicini invece sarebbe nell'interesse nazionale degli stati membri sviluppare una politica energetica europea agendo insieme i Paesi europei potrebbero migliorare gli equilibri di potere
Quel che sta accadendo in questo momento in realtà è che la Russia è la Russia a farla da padrone per invertire la situazione Mosca dovrebbe ratificare la Carta europea dell'energia
In modo da trasformare i gasdotti in autostrada per per rompere il monopolio della Russia sul gas
Concluderò Soros la sicurezza energetica e sull'agenda della prossima riunione del G otto San Pietroburgo se l'ha messa in Borsa di Rosneft va avanti
Potrebbe consolidare e legittimare una situazione che sta danneggiando la sicurezza energetica dell'Europa indebolendo il potere dell'unione europea negoziati per ottenere migliori condizioni dalla True sia così Giorgio Soro sul Financial Times di ieri a proposito della sicurezza energetica europea
Votiamo pagina ci vogliamo occupare brevemente degli attentati che hanno colpito l'Egitto la stampa internazionale ieri gli anni dedicato alcuni commenti alcune analisi più approfondite
Per esempio le figlia o con un editoriale Al Qaeda imbarazza Hamas a questo il titolo
Gli attentati hanno preso di mira costa turistica del Sinai sembrano opera di Al Qaeda o almeno di una sezione locale nella nebulosa terroristica
Perché spiega le figlie o gli attacchi si assomigliano sia susseguono intervalli di nove mesi Taban ottobre due mila e quattro Sharm el Sheik nel luglio due mila e cinque dub nell'aprile due mila e sei
E questi attentati intervengono sempre date simboliche lunedì era alla vigilia dell'anniversario del ritiro israeliano dal Sinai nell'ottantadue all'indomani e l'indomani della diffusione da parte di Al Jazeera di una dichiarazione attribuita a Osama Bin Laden
Industria turistica egiziana è un bersaglio facile almeno più facile da colpire rispetto a obiettivi militari o a luoghi emblematici del Cairo che sono meglio protetti
Attaccando la principale fonte di reddito del Paese i terroristi destabilizzano il regime del presidente Hosni Mubarak inoltre avvelenano il clima deleterio che esiste già tra islamisti minoranza copta
Per quanto minimizzati dal dalle autorità i recenti incidenti violenti da Alessandria dimostrano che in Egitto c'è un terreno favorevole agli scontri religiosi
Scontri religiosi che gli addetti della Jihad intendono usare per estendere il loro campo dazione
Ma vediamo la questione
Hamas l'ultima dichiarazione di Bin Laden e ricca di insegnamenti scrive il figlio
Mentre l'Afghanistan e l'Iraq rimangono i principali campi di battaglia il capo di Al Qaeda parlato poco di questi Paesi per concentrarsi maggiormente sul caso delle caricature di Maometto pubblicate in Danimarca sulla situazione in palio estive su quella nel Darfur
Come se Bin Laden volesse allargare il più possibile la sua lotta contro l'Occidente in Palestina era evidente che il grande comunicatore di Al Qaeda avrebbe approfittato delle sanzioni prese contro Hamas dopo la sua vittoria elettorale
Come ci si poteva aspettare Bin Laden mi diede una prova in più che l'Occidente conduce una guerra contro l'Islam nel suo insieme molto imbarazzato
Ah ma si vuole smarcarsi da questo ingombrante sostegno tanto più che sta cercando di salvare il salvabile delle sue relazioni internazionali
Islamisti palestinesi non hanno nessuna voglia di vedere gli islamisti di al Qaeda profittare del causa casa per diventare i gli eroi della lotta contro Israele e invece secondo le figlio l'attentato di dub dimostra che il pericolo si avvicina
Se non fosse così hamas non lo avrebbe denunciato così duramente
Il nostro governo condanna questo atto criminale schivi che viola la nostra fede mette in pericolo la sicurezza nazionale palestinese e gioca contro gli interessi arabi
A Massimo che aveva approvato l'ultimo attentato commesso non kamikaze palestinese a Tel Aviv qualche giorno fa questa volta ha trovato un facile modo di sdoganare sì così
Le figlia o chiudiamo con l'Italia non abbiamo molto tempo vi segnaliamo che continua lo stupore per la candidatura di Giulio Andreotti alla presidenza del Senato
Libération per esempio ieri titolava contro Prodi Berlusconi brandisce Belzebù Giulio Andreotti sul foro oso
Pilastro della vita politica italiana punta la presidenza del Senato e il quotidiano francese constata che Romano Prodi non è ancora stato chiamato a formare il nuovo nuovo governo che già deve affrontare un passaggio politico pericoloso al Senato quello della presidenza presidenza che l'Unione non è certa di vincere
Giocando la carta di quello che è sopra nominato Belzebù tra Giulio Andreotti Silvio Berlusconi cerca di fare esplodere la nuova maggioranza così Di Venanzio invece il Weekly Standard settimanale di riferimento dei neocon americani pubblica nel suo numero appena uscito una lunghissima e analisi di Christopher con due
Dal titolo intraducibile sull'esito delle elezioni politiche italiane non abbiamo tempo di leggerla
Ad ogni modo in io con americani pongono innanzitutto criticano lungo il prossimo probabile governo Prodi e poi pongono un problema alla rosa nel pugno
Diciamo innanzi tutto che il giudizio nei confronti de la Rosa nel pugno in particolare dei radicali di Emma Bonino quanto positivo e però c'è un problema di collocazione secondo i neocon americani perché leggiamo Prodi estremamente sottostimato ma la sua coalizione disperatamente bisogno di Louis Prodi necessario perché deve fare la foglia di fico della sinistra il centro di gravità del governo Prodi sono infatti i Democratici di sinistra che discendono direttamente dal partito comunista italiana
Italiano pur dichiarandosi formazioni di centro sinistra un quinto degli eletti dei DS e quelli del Correntone pensano che la socialdemocrazia sia stato un grande errore
Gli esponenti del Correntone saranno felici di lavorare con i due partiti comunisti duri della coalizione Prodi entrambi sono chic in crescita questi due partiti guidati da Bertinotti e Diliberto
Si distinguono tra loro per la volontà o meno di bruciare le bandiere americane durante le manifestazioni a favore di Hezbollah e Hamas i seguaci di Bertinotti dicono di no quelli di Diliberto di Frondizi
Questo significa che un terzo dalla coalizione di Prodi è composta da comunisti antiglobal scrive il Weekly standard
La loro posizione poi si è considerevolmente rafforzata da quando hanno dimostrato la loro capacità di danneggiare Prodi come accaduto nel novantasei con la caduta del precedente governo del Professore
Questo non significa prosegue il settimanale New con che non c'è alcun alleato di Prodi che sia centrista solo che i centristi sono sommersi da tendenze che non hanno nulla in comune con loro
La Margherita rappresenta metà della vecchia Democrazia cristiana
La Rosa nel Pugno guidata dalla carismatica illiberale Emma Bonino
è sempre stata Prome di Cana in pro libero mercato ma la Rosa nel pugno la Margherita non possono competere con la sinistra della coalizione
Né per i voti né per la passione né per l'energia intellettuale scrive utili standard e quanto a passione gente l'attuale ci permettiamo
I dubbi Tare su questo giudizio in particolare a proposito della Rosa nel Pugno Rosa nel Pugno che prosegue
Il settimanale con il suo due virgola cinque per cento di voti
Può chiedere quanto vuole una comunità della democrazia
E l'isolamento finanziario dei tiranni fino a quando rimane nella coalizione di Prodi la Rosa nel Pugno non fa altroché aiutare quelli che non vogliono queste cose
Così il Weekly Standard la domanda e posta abbiamo concluso da David Carretta una buona giornata all'ascolto di radio radicale
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