Ricordo di Giovanni Paolo II

Siamo qui
Per una riflessione
Molto
E naturalmente anche molto sofferta
Sul pontificato di Papa Giovanni Paolo secondo
Era questo un atto per noi ciclo ma anche doveroso in un certo senso
Come voi sapete
è stato in questa aula Manni
Ad inaugurare un anno accademico per la prima volta l'anno accademico di una universo
Tu statale
E è stato un momento indimenticabili
Non soltanto per ramo per i contenuti straordinari
Il discorso che
Punto Giovanni Paolo secondo fece in quell'occasione che io ebbi e Bianchella
Il piacere e anche l'onere e fu una cosa molto faticosa per me commentare in diretta
In televisione per la terza rete televisiva
Ma fu un momento importante anche perché in quell'occasione il Papa sottolineo fortemente
Cuccia Rita
Deve sapere universitario del sapere accademico anzi ricordo il perito fina è fuori quasi fuori copione che sei viva i giovani viva agli studenti dita laccate
Piace sottolineare
Per rilevanza
Dello studio
Proprio nel suo cara nel suo carattere i liberi
Di piena libertà di piena autonomia
Ed è stato per noi un momento veramente straordinario quindi oltre che un piacere per noi un atto dovuto e così abbiamo pensato
Rettore Guido Fabiani di organizzare questo evento naturalmente
Qui ci sono storici anche
Qui ci sono anche studiosi della chiesa
Cristianesimo
è ancora presto per potere compie
Una riflessione veramente pacata un bilancio per potere tracciare un p
Come dire maturo
Di questa punto straordinaria esperienza
Cartocci quasi ventisette a
Punto Karol wiki qua
Il suo pontificato ricordiamo della storia della storia della Chiesa se includiamo
Il Portici
Però ecco io ritengo che si può fare in questa sede anche data la data la natura della io credo si possa dire qualcosa
Non di più ma sicuramente di diverso da ciò che è stato detto
Occasioni
Confusione ma mediatiche anche molto importanti molti
Dovevamo
Sotto l'emozione e direi anche la commozione terra per la scomparsa di questo Pontefice una commozione che il ha coinvolto sia laici come chi vi parla sia sia credenti diciamo posto che abbia un senso appunto ancora una distinzione di questo genere
Personalmente devo soltanto ricordare che
Io non sono stato uno scopritore di recente della rilevanza storica e simbolica dell'operato di Papa Giovanni Paolo secondo prima ho prima mi sono permesso di dare al senatore Andreotti che ringrazio
Per la sua presenza qui è già stato qui anche in altre occasioni mi sono permesso di dargli la fotocopia di un un mio articolo dell'agosto mille novecentottantanove dunque precedente
La caduta del muro di Berlino credo fosse il primo articolo in cui
Un filosofo di formazione laica definiva papà contigua un grande Papa
E ricordo che a quell'epoca e di e di una serie di attacchi da varie parti anche da parte di chi negli anni successivi in qualche modo si è improvvisamente scoperto un seguace
Di Papa Giovanni Paolo secondo
Bene io credo che con questo la mia come dire funzione
E e terminata quanto alla all'introduzione vorrei dare la parola
Al preside di questa facoltà della facoltà di lettere e Filosofia professor Michele Abrusci per un saluto
Grazie
Ma dunque come diceva il collega Giacomo Marramao in questa facoltà nel gennaio due mila due in questa a una che ospita questa cerimonia questa manifestazione commemorativa si svolse inaugurazione dell'anno accademico alla presenza di Giovanni Paolo secondo
E quindi è stato naturale che quando ieri il Rettore il professor Giacomo Marramao e altri mi hanno chiesto la disponibilità di questa aula e della facoltà per ricordare Giovanni Paolo secondo la mia risposta è stata ovviamente si e di cuore
A nome di tutta la facoltà dunque oltre che mio personale dove il mio saluto a tutti quelli che sono qui convenuti dalle persone che sono su questo tavolo la onorevole Andreotti dagli altri a tutti voi che siamo qui presenti per ricordare questo Papa
E lo faccio dicendo pochissime parole che credo siano giuste da dire i nuda una parte di una facoltà umanistica come quella che io in questo momento presiedo
E le parole sono che innanzitutto il luogo e la presenza e l'opera di questo Papa
Dovrà essere discussa approfonditamente in altri momenti
Più a freddo rispetto a quelli di oggi valutando tutto l'apporto che questo Papa ha dato nella storia della Chiesa e dell'umanità
In maniera critica come siamo abituati in una facoltà critica come quella di lettere e filosofia questa è la prima cosa la seconda
E di partecipazione a tutto quel momento emotivo che oggi noi abbiamo e voglio ricordare in questo momento il motivo
Alcuni aspetti dell'opera del Papa che forse meno vengono ricordati in questo momento
E sono il fatto che il Papa Giovanni Paolo secondo avo ricordarlo io e altri con me come il Papa
Che è stato sì l'uomo delle grandi certezze
Ma anche l'uomo che ha avuto in alcuni momenti la capacità di chiedere scusa di chiedere scusa degli errori che la Chiesa
E non lui direttamente la Chiesa ha compiuto in altri momenti della storia come quello da parte di Galileo alla parte del rapporto col mondo ebraico
E anche per certi aspetti che contraddicono l'impegno costante della Chiesa anche riguardo alla pace fra i popoli questo aspetto critico del Papa
Oltre che l'aspetto del un uomo che conservava il patrimonio dottrinale della Chiesa credo che ai laici
Piace ricordarlo in questo momento in cui ripeto la questa facoltà voglio interpretare de che comprende persone che studiano
Dalla filosofia alla storia e che sono e le alle lettere che sono sia cattolici sia laici avrà il momento in mi impegno a insieme a tutti i miei colleghi a farlo Attu muovere altri momenti di studio
Però oggi può bastare questo oltre che il mio saluto al rettore a tutti voi per la vostra presenza voglio annunciare di che il Dams che un nostro corso di studio di questa facoltà ha preparato invidio di quattordici minuti
Preparato da questo nostro corso di studio
Che ricorda ciò che avvenne nel gennaio due mila due in questa stessa paura e prima di dare la parola a tutti gli oratori di questo incontro
Abbiamo creduto opportuno rivedere insieme queste immagini grazie
Megaschermo già è apparsa la figura bianca nel competizione
Eccepito il rettore Fabiani
Ora ci sarà una saluto da parte del rettore professor Guido Fabiani ci sarà anche uno status il saluto di uno studente
E poi appunto il discorso del Franco vanno
Canali
Come
Mai come
Erano
E con la piena consapevolezza del privilegio rappresenta la sua visita
Una giornata che celebra l'inizio del decimo anno accademico
Roma Tre vuole rendere omaggio alla forza alla tenacia con cui ella conduce la sua missione di pace nel mondo
In un tempo che sembra non saper parlare il linguaggio della pace
Il suo recente appello ad una mobilitazione globale delle coscienze ed il messaggio che viene dall'evento eccezionale di Assisi rappresentano una sollecitazione unica e preziosa
Soprattutto per i giovani e guardano con un senso di angoscia e di insicurezza ad un mondo lacerato da grande ingiustizia la cui essi delle distanze tra aree ricche e povere crea zone di emarginazione e di abbandono
La povertà la fame e le malattie
Spezzano le speranze di intere popolazioni
Le contraddizioni che squilibri interni ai paesi dell'Occidente avanzato producono esclusione sociale e povertà
I disastri ambientali distruggono basti patrimoni di risorse culturali naturali e mettono a rischio il futuro dell'umanità
I conflitti politici e militari e spesso la negazione dei diritti civili e religiosi generano forme di violenza e di barbarie intollerabili
E necessario riaccendere le speranze per ricostruire le condizioni di una pace duratura
E per far sì che il lavoro degli uomini l'azione delle istituzioni l'opera della scienza la forza degli ideali
Siano tutti finalizzati all'affermazione della grandezza e dalla dignità della persona
Senza distinzione di appartenenza
Come Atene o ci stiamo impegnando per ispirare le nostre attività formative ad uno spirito di pace
E per far sì che i nostri giovani siano soggetti consapevoli di una società della conoscenza in cui le competenze professionali e scientifiche crescano
E siano inscindibilmente funzionali all'affermazione dei principi di democrazia di solidarietà e convivenza tra i popoli
E in questo spirito
Che in segno idoneo a vostra Santità
Mettiamo a disposizione cinque borse di studio per consentire ad altrettanti giovani studenti di Paesi in via di sviluppo li trascorre in un anno come ospiti del nostro ateneo
La targa infine che la invitiamo a scoprire e la medaglia ricordo che gli offriamo vogliono testimoniare l'intenzione che ricordo dell'incontro con lei in questa giornata
Rimanga custodito nel tempo come prezioso patrimonio tecnica
Grazie
La nostra comunità festeggia quest'anno il suo decimo anno di vita dieci anni che hanno visto questa comunità spettatrice di eventi che hanno contribuito a mutare radicalmente il mondo
Dieci anni durante i quali l'impegno per la pace di cui lei Santità è primo interprete è stato troppo spesso offuscato datati discendenti azioni di guerra e di terrore episodica la storia
Dieci anni in quinta e popolazioni hanno lasciato le proprie terre i pochi affetti le proprie tradizioni e sicuramente il loro cuore
Donne bambini uomini un intero pianeta marciato e marcia ancora alla ricerca di nuove possibilità di nuova pace proponendo così nuove sfida di coesistenza e di armonia per l'umanità tutto
L'università per le studentesse e gli studenti di tutto il mondo deve rappresentare il luogo in cui si forma il sapere critico il luogo dove s'impara e si esercita il confronto il dialogo
Le università possono e debbono essere luoghi in cui si forma la pace questa è una grande sfida anche per il sistema universitario italiano perché investire nell'università significa investire per una società migliore e una pace migliore
Così la cultura e dunque l'Università che nel tempio potrà essere libera e soprattutto finalmente utile al di là delle sue applicazioni più consuete
Non essere libera sempre e al tempo stesso permeabile a tutte le culture e a tutte le esperienze un luogo di incontro per popoli diverso
Una garanzia rispetto per tutti gli uomini e se il fine l'obiettivo saranno scienza e cultura e non ai fini economici allora l'università contribuirà in maniera decisiva al progresso dell'umanità tutta formando una nuova società contribuendo al suo Covers
Solo se riusciamo a creare tutto questo sarà possibile gettare le fondamenta per una società di pace dove esistono le premesse e un po'verso nuove un progresso uguale per tutti grazie Santità per la sua patente ma per noi
Magnifico rettore
Illustri ospiti urgenti
Cori studenti
Motivo di Iorio l'ha definita una costola comunità universitaria
In occasione della solenne inaugurazione del grande decimo anno accademico
Desidero salutava innanzitutto fece tutto tu verso migliori anni
Lo ringrazio per l'invito rivolto come pure del polo tutto con cui ho avuto dal collega
Ho tenta tutto ascoltatori
O
Dopo il ricorso
La moto otto otto euro
Anima codesto centro accademico
Poi Bologna il desiderio
Dico avremmo riuscirà con il un mondo otto cinque borse di studio
Ai giovani scivolano niente
Saluto
Capisci e studenti
Per finisce qui aveva al collaudato iterazione
Soggetto dal grido ma
Io Torrenieri di doveva morto doveva essere sta comunque inconciliabili afflitta se alle varie discipline questo utili sì lo così lire ricerca della verità
Sono esci
Scivola via sì Dell'Omo
Compito c'era la città
Con loro
Dire attraverso così e ricerca della verità
Dalle più semplici verità con il Corriere
Sugli elementi materiali esseri viventi
Avrei già più agricola
Come incideva conosce
Viveva sulla scia
Uso deve uscire
Autorizza infine più con Sciuscià s'dell'agire umano
L'Olimpia anche una sinistramente Edward ai comuni
Tra qui un contributo significativo
Alla costruzione io futuro ancora
Arrivano Richard sarà tutta della giustizia dell'acqua
Lascia al lettore ha poc'anzi richiamato il collega rosso
Poi c'è ho vive da una vita
Dopo aver insomma davanti alla cultura
Va verso la sotto il grigio grigio ma la storia
Capace disciplina il dormitorio Cavarzere
Prendendo ad addolcire strumento devo di del giovedì
E cioè dell'intelligenza e della volontà
Al tempo stesso adesso intitolato intitolare una via ci aveva Daniela lo scooterista
Io centra una storico conto spirito
Si pensi ad esempio avete la intuizione gli intellettuali
Artisticamente niente
Diventano batteria
Conclude pretattica espressioni del genio
Credeva concepite e in altri lascia nella produzione
Questo cammino non può prescindere da un confronto Lagarde a tutto Franco quali i valori Cina mora
Con circondato Genesio nasce rituale trentuno
La io mila il quadro di riferimento è fondamentale Cerri
Gli scrissi nel cuore di ciascuno
La passione dico ricerca
Nulla nota ma il dialogo tra fine CIA
Quando più inizio
Da quest'ultimo non è corso scaturito accorpata
Il coi va giustamente ossa d'Europa
Oggi quote ordito dal quale di cultura e del popolo
Quanto dipendente perché la come ricorda il concilio Vaticano secondo
Il territorio distrarre i prima io ho deciso io sono l'amore presenta condotto opportuno
Non escludo nessuno
Nel coro
Cultura figurativa con
Non conoscono ancora struttura non è proprio un comunisti
L'incontro di averci di giovedì scorso
Ha mostrato come l'autentico spirito religioso
Prova
Un dialogo sincero
Tra con gli anni alla reciproca comprensione
Interregionale
Servizio alla cosa dovevo
Miracoloso Nicola l'altra
Jean
Grazie
Arriva
Stabiliva borbonica
Sì aveva gradualmente postmoderni abbiamo
Abbiamo rivissuto un momento
Un momento straordinario e naturalmente a rivederlo oggi a rivederlo oggi ancora più toccante
Io vorrei adesso dare per continuare i lavori la parola al Rettore Guido Fabiani per il primo intervento
Intanto mi scuso un po'con tutti perché abbiamo dovuto organizzare questa questa manifestazione in tutta fretta cominciando cominciando ieri voglio ringraziare soprattutto tutti gli ospiti che
Con cortesia hanno accettato hanno accettato hanno accettato l'invito ospiti illustri che assieme ai nostri ai nostri colleghi docenti Esperti storici esperti di storia della della chiesa
Sono qui oggi Aida avviare una una discussione una una una riflessione
Perché noi abbiamo voluto organizzare questo momento questo momento di riflessione culturale di di ateneo
Ci sono siamo chiesti non era forse sufficiente la riflessione riflessione io voglio dire forse a volte anche un po'ripetitiva che in questi giorni abbiamo abbiamo sentito
E qui ci hanno sottoposto i i media in questi giorni è una riflessione che spesso così è un po'violentato dico
Penso il il senso di il senso del ricordo il senso della riflessione il senso della meditazione che in molti in in tante persone che oggi stanno spillando San Pietro guida soprattutto diciamo così beh i sentimenti appunto di queste di queste persone voi oggi non pretendiamo io credo di poter dirlo via aggiungere qualcosa di determinante a quanto Sisti ci sia detto si sia ripetuto da ogni parte intorno alla figura di prima grandezza di Giovanni Paolo secondo forse forse vogliamo affrontare questo tema questa questo questo questo argomento con
Un atteggiamento
E un approccio che proprio a quello appunto che richiama la nostra sulla nostra missione la missione ammissione di il curatori la missione di di di studiosi di ricercatori comunque è chiaro che se volessimo decidere io mi auguro che lo faremmo di farlo come università come università noi dovremmo farlo poi con i tempi e con gli strumenti della ricerca e questo sicuramente non è propriamente oggi anche se ovviamente ci muoviamo in questa in questa direzione quali furono le motivazioni le motivazioni
Della decisione per l'invito a tappa a Papa Giovanni Paolo secondo
Io voglio ricordarlo voglio ricordare che le Aule Magne del nostro ateneo compreso queste anche poi Laura Magna
Per eccellenza che rubiamo la facoltà ogni volta che se ne presenta l'occasione ce ne sempre una grande disponibilità della facoltà in questo in questo senso perché questa è una delle facoltà
Più vivaci più attive
Del del nostro ateneo io dicevo le Aule Magne hanno sempre un del nostro ateneo di Roma tre hanno sempre ospitato
Personalità che con la loro presenza e il con loro contributo ci hanno collegato con me i fili Onia i filoni alti del pensiero del pensiero scientifico del pensiero istituzionale del pensiero civile
Della storia dei nostri dei nostri tempi
Con queste personalità comma tre ha tessuto i fili in questi anni i fili di un rapporto
Con il mondo esterno con il mondo circostante ad ogni livello e sui problemi emergenti della società contemporanea
Noi abbiamo scelto i momenti dell'inaugurazione dell'anno accademico che si sono succeduti nel tempo per marcare per marcare questa
Il valore di queste scadenze di inaugurazione e per invitare in queste occasioni ospiti di grande prestigio voglio ricordarlo cominciamo
Con Carlo Azeglio Ciampi è venuto Carlo Azeglio Ciampi con commissari europei e con loro abbiamo parlato dei problemi dell'Unione Europea
Abbiamo avuto Leah Rabin la sposa Isaac Rabin che ci ha fatto vivere momenti di intensa commozione parlandoci dalla Shoah
Del dramma del popolo ebreo delle vicissitudini passate e presenti dello Stato ebraico dei rapporti con i palestinesi delle difficili e tormentate speranze per la pace in quella parte del mondo
E stata questione innervati un'altra donna
Un'altra donna il premio Nobel per la pace due mila e tre e si è parlato con lei e problemi attuali del Medioriente dei rapporti tra civiltà
Dell'invadenza degli integralismi religiosi ricordo qui le sue esortazioni finali
Da quel da quel podio
Shirin
E badi disse c'è sorto dicendo dobbiamo essere generosi come il cielo
Fare fertile l'albero della conoscenza come la terra
Diffondere l'amicizia come il vento e serio Stephie furiosi contro l'ignoranza e l'intolleranza come il fuoco dobbiamo essere umani gentili gentili
E così anche abbiamo parlato di scienza in queste nostre regolazioni con tanti personaggi di arti della nostra Costituzione ultimamente abbiamo parlato con Valerio o Valerio umida
E quindi con Paolo Giovanni Paolo secondo non è stata questo va sottolineato non è stata la motivazione religiosa alla base del nostro invito anche se
E questo asset questo aspetto io voglio sottolinearlo è stato subito
Compreso ed accettato dal pontefice e dal suo e dal suo al suo entourage compreso ed accettato con rispetto certamente per moltissimi lo sappiamo bene
In questa tenero la motivazione religiosa anni Tare Paolo Giovanni Paolo secondo esisteva
Ed era forte ma altrettanto seriamente in tutti noi e prevalsa soprattutto l'ammirazione l'attenzione per questa figura carismatica che e diventata mano a mano
In questi anni del pontificato
E per tanti problemi soprattutto per il problema della pace
è diventato un riferimento unico per laici e cattolici credenti e non e non credenti questo è il messaggio che lui ha lasciato e che lui è venuto qui va avete sentito
Dalle del resto al suo intervento e venuto qui apportare e a sviluppare con grande partecipazione con grande con grande attenzione io ricordo
Come si sviluppo la vicenda dell'invito e qui monsignor Leuzzi e lo ricorderà sicuramente con me
Noi facemmo una prima proposta
Con pensando di proporgli la laurea honoris causa Lanaro sulla scarsa in in Filosofia Giovanni Paolo secondo aveva scritto anche alcuni saggi la tesi di dottorato su che in in in proposito che motivava nel motivava lo seriamente questa questa questa al di là anche nel nel merito diciamo così questa questa proposta eh io vedi ieri ricordo che questa questione venne discussa venne discussa nelle sedi proprie ricordo che il cardinal Ruini che incontrai con assieme al
A monsignor Leuzzi mi promise che di questa questione mi disse testualmente ne parlerò
L'indomani domani all'ora di pranzo con il Pontefice insieme al giorno probabilmente allungo e poi venne la proposta invece della di un discorso gli studenti di un discorso sulla pace
Ai giovani alla nostra alla nostra comunità alla nostra comunità accademiche e qui il discorso il discorso che che voi avete sentito avete sentito per brani e che poi ha riportato anche
Integralmente nel documento che stiamo nell'annesso che facciamo nella cartellina che abbiamo fatto circolare i temi i temi che affrontò furono quelli del compito avuto il compito dell'università lo disse testualmente l'avete sentito compito essenziale dell'università e quello di essere a palestra nella ricerca della verità
Dalle più semplici verità come quella sugli elementi materiali e sugli esseri viventi a verità più articolate come quelle sulla ligi tracollo scienza del vivere associato dell'uso delle scienze
E ancora sempre per l'università l'umanità ha bisogno di carattere più disse di cattedre di verità
E se l'università è una fucina del sapere quanti vi operano non possono chiarire come bussola del proprio agire
L'onestà intellettuale grazie alla quale possibile sceverare il falso dal vero la parte dall'intero lo strumento dal fine sta qui
Targetti qui il contributo in contributo significativo della alla costruzione di un futuro ancorato ai valori saldi e universali della libertà della giustizia della pace e queste sono le parole del di Giovanni Paolo secondo quel giorno sulla cultura la cultura l'uomo vive una vita veramente umana grazie alla cultura e qui una sottolineatura importante cultura e culture non devono porsi in contrapposizione tra loro
Bensì intrattenitori dialogo arricchente per l'unità e la diversità del vivere umano concetti io credo di grandi di grande valore che sono messaggi messaggi importanti
La stella per gli studenti eccetto acché il discorso il discorso sulla fede non poteva che essere diversamente se diversamente questo cammino
Non può prescindere disse da un confronto leale a tutto campo con i valori etici e morali connessi con la dimensione spirituale dell'uomo la fede disse illumina il quadro di riferimento fondamentale di valori irrinunciabili iscritti nel cuore
Nel cuore nel cuore di ciascuno e ancora due citazioni scusate mi si ricorda un po'poi le cose che in parte avete già sentito ma vale secondo me ripeterle
E dice a un certo punto ancora riferendosi ai concetti di convivenza e di tolleranza
Il desiderio di stabilire un dialogo che si è ispirato dal solo amore della verità
E condotto con la opportuna prudenza non esclude nessuno né coloro che hanno il culto di alti valori umani benché non ne riconoscono ancora la sorgente nel coloro che si oppongono
Perché suppongono
Alla Chiesa e anche così il futuro per quanto riguarda una un un accenno al futuro dei giovani al futuro di giovani cosche studiano
Il vostro valore lavoro visse ai giovani in conclusione sia sempre sorretto da un impegno appassionato se ha svolto con costanza e con generosità
Sì animato da spirito di comprensione e di dialogo da chi come voi lavora nell'ambito della ricerca scientifica
Dipende in una in non piccola parte il rinnovamento della nostra società e la costruzione di un futuro di pace migliore migliore pur tutti e anche quando te ce l'avvenire istituzione alla fine alla fine del suo discorso poco prima della degli benedizione che voi avete visto in nel film uso queste parole
Parole così di di di di calda umanità vorrei dire il Papa lì accanto e di benedice liquore insieme alle persone alle persone che vi sono che vi sono care
Io concludo o dicendo appunto che ricordando ma già detto Giacomo Marramao
Il Preside il Preside Abrusci che quella fu una una giornata effettivamente memorabile importante Perrier per il nostro per il nostro ateneo
E voglio e voglio ricordare ancora ancora due cose
Simpatiche in ricordo della figura di Paolo Giovanni Paolo di Giovanni Paolo secondo una prima nella me l'ha suggerita
Biancamaria Tedeschini Lalli che e qui e Chris saluto con con l'affetto Bianca Maria è stata il primo rettore di questo di questo di quest'ateneo e noi ricordiamo sempre con grande con grande affetto la vogliamo sempre con nuovi soprattutto nelle cose più importanti
E bianca mi ha mi ha ricordato che nel mille novecentonovantadue l'anno di nascita di di Roma tre comma tre è nata appunto nel mille e novecento nel mille novecento novantadue
Bianca Maria al lottava con le energie che tutti li conosciamo per mettere le basi le fondamenta di questo di questo ateneo
Un un ateneo che nasceva con pochissime con pochissime risorse io voglio ricordare che noi nasce in modo con una disposizioni di legge che dava all'ateneo cinquanta miliardi di lire di quel tempo
E già presa peso ed altri da già tre spese d'altri per conto per conto per conto nostro quello fu il nostro il nostro patrimonio iniziale e Biancamaria che uno in quel periodo
Credo che stesse anche lavorando per procurare delle sedi per il nostro ateneo una delle sedi del nostro ateneo poi sarà la sede d el Dell'Arciprete Umma della CEI la sede della CEI no biancheria e così e comunque incontro anche il il pontefice e
Gli disse gli disse appunto
Santità
Noi mettiamo su questa università siamo siamo giovani siamo siamo molto poveri ma ritti di grandi di grandi speranze e Luís così mi racconta Bianca Maria
Spesi credo qualche parola importante per poi consentire ulteriori passi per lo sviluppo del nostro del nostro del nostro ateneo e Bianca Maria nel nella nel gennaio del due mila e due ricordo al al pontefice queste queste queste quest'questo incontro
Lui se mi ricordo con compiacere questa una un primo un primo ricordo un secondo e poi veramente veramente chiudo
Fini la manifestazione in questa in questa sala ci si avviò verso verso l'ascensore
Entrammo in ascensore per accompagnarlo giù alla macchina e lui con il suo vocione sempre un po'Rocco e un po'un po'affaticato però con un un po'di di di di ironia di di di di di di di di scherzo utilizzi senso scherzoso disse boh ho superato l'esame mi chiese e io dissi Santità con trenta e lode mi sembra recente così si chiuse in quella
Ripeto lo dissi in conclusione di quel di quell'incontro il ricordo di quell'incontro di quella giornata rimarrà custodito nel tempo come prezioso patrimonio di questo ateneo e credo che oggi in questo spirito lo ricordiamo discutiamo della sua figura
Della sua azione e del peso che ha avuto nella vita contemporanea di tutti noi del pianeta grazie
Sì però ecco dunque ringrazio molto il rettore Fabiani per questo inquadramento del della della nostra iniziativa e anche per la della rievocazione dei momenti come dire meno pubblici della presenza di Papa Giovanni Paolo secondo qui in questa sede
E quindi ora entriamo nel vivo del dibattito
E vorrei permettermi soltanto di segnalare alcuni dei temi che io ritengo siano al centro oggi della dell'attenzione sia
Dei laici che
Che dei credenti ma insomma ripeto è una distinzione quella che sto facendo assolutamente impropria
In primo luogo è un tema che il Rettore prima ha evocato il tema della pace
E
Il tema della pace lo vedrei legato soprattutto alla funzione che Papa Wojtyla ha avuto come papà globale come papà globale
C'è un Papa che ha evitato cioè mi limito unicamente a dare i titoli del appunto dei problemi non non ovviamente ad affrontarli
Un Papa che ha avuto il grande il grande merito soprattutto nell'ultima fase di evitare l'identificazione del cristianesimo con una cultura determinata con la cultura occidentale e quindi ha consentito una un confronto del cristianesimo con una pluralità di culture anche molto lontane anche molto distanti certo non tutto
E riuscito in quest'opera vi sono state alcune culture all'interno delle quali il papa non è riuscito come dire a ad entrare e il problema diciamo che richiede che più lo angustiato come sappiamo è stato il problema della Russia ma insomma in ogni caso su questo punto poi il collega Roberto Morozzo della Rocca potrà dirci come diciamo gran competente di questo tema delle cose importanti
E stato un Papa che ha saldato la pace al tema della giustizia e qui un altro molte c'è un altro motivo molto importante cioè nei discorsi degli ultimi anni il nesso indispensabile tra pace e giustizia
E m'ero solo in maniera detta imperiosa
è stato inoltre il Papa che ha avuto una funzione fondamentale nel favorire il processo di unificazione europea malgrado la il disappunto come dire esplicito per l'assenza del riferimento alle radici cristiane
Nella nel trattato costituzionale europeo io personalmente ritengo che quel riferimento non dovesse esserci
E tant'è vero che dei leader cristiani come De Gasperi rifiutarono un inserimento cioè l'inserimento di riferimento analogo
Nella Costituzione italiana e quindi però ecco io ritengo che comunque vada vada riflettuto questo aspetto del del rapporto tra il Papa tra il Papa e e l'idea di Europa
E anche proprio l'idea dell'Europa unita in terzo luogo proprio per a ecco proprio per corrispondere alla allo spirito critico che caratterizza
Che papa Giovanni Paolo secondo ha intrattenuto con la modernità
Chiusura per certi aspetti di apertura per altri uno uno delle cifre emblematiche di questa relazione ambivalente statu il modo in cui affrontato per esempio
La questione delle donne e qui c'è Francesca Brezzi che naturalmente ci potrà dire
Qualcosa al riguardo
Una relazione ambivalente con i grandi temi della secolarizzazione
Che ha portato il Papa per un vero solo a criticare duramente quei totalitarismi di Puglia fatto diretta esperienza sin dagli anni giovanili
E per l'altro verso però negli ultimi anni ha condurre una una battaglia intransigente nei confronti della società di una società capitalistica consumistica puramente competitiva
Che annulla dunque l'elemento della comunità della solidarietà come elemento appunto Coco costitutivo dell'esistenza umana
E da ultimo o
Un annotazione molto rapida vi è un adagio che corre in questi giorni presso i miei colleghi filosofi
Penso all'articolo del mio amico Emanuele Severino il fondo sul Corriere della sera di ieri un adagio che corre presso i miei amici e colleghi filosofi che il Papa sarebbe stato controcorrente perché il mondo contemporaneo
è sempre più inesorabilmente come dire indirizzato verso un destino unico che il dominio della tecnica
Io ritengo non non per sminuire la fatica del che il Papa ha fatto per reimpostare
Una serie di questioni valoriali nel mondo contemporaneo ma io ritengo che una diagnosi di questo genere anche se fatta con toni filosofici altisonanti
E una diagnosi assolutamente fuorviante
Io penso che proprio
I progressi globali della scienza e della tecnica
Abbiamo determinato oggi l'emergere di una serie di problemi
Che hanno a che fare con la dimensione della soggettività che abbiano perché hanno a che fare con la dimensione della della di una etica del limite di un'etica della finitudine due etica della responsabilità
Da una etica dunque anche della comunità
E dunque con un un ventaglio di valori con un ventaglio di valori che non possono come dire risolversi nella nella sua ITC citazione del progresso scientifico e tecnico questo è il dato fondamentale cioè il Papa ha fatto questo io ritengo non malgrado il progresso scientifico e tecnologico ma grazie al progresso scientifico e tecnologico
Diceva uno dei massimi filosofi del ventesimo secolo Wittgenstein
Quando ha che era come dire al di sopra di ogni sospetto quanto ha interesse per la scienza e la tecnica come il nostro
Qualora anche per assurdo per ipotesi assurda
La scienza dovesse un giorno risolvere tutti i suoi problemi
Ciò che veramente conta per la nostra vita non sarebbe neanche minimamente intaccato
E io credo che questa riflessione di un filosofo laico attento alla scienza
Sia un un vero e proprio su un suggello del problema che questa grande figura di Papa questa grande figura storica punto di papà ci lasci in eredità
Quindi la parola punto secondo gli accordi che abbiamo preso non seguiremo l'ordine alfabetico
Se abbiamo un ordine logico storico do la parola al collega Roberto Morozzo della Rocca che come dicevo prima è un è un grande esperto dell'oste Oropa e quindi ci potrà dire cose molto interessanti
Grazie vorrei dire qualcosa si sull'essere slava di Giovanni Paolo secondo
Ma
Appunto per dire qualcosa sull'essere slava che Giovanni Paolo secondo è necessaria una premessa in questi giorni in maniera rispettosa si è sentito parlare anche di contraddizioni del pontificato wojtyliano
Di un doppio standard del suo governo è un tema tipico della stampa nord europea o dell'America libera in sostanza Giovanni Paolo secondo e da questi settori dell'opinione pubblica l'ho dato per l'apertura al dialogo per l'impegno di pace per il senso di giustizia
Ma non se ne condividono certe posizioni in materia etica oppure ci si rammarica del fatto che non avrebbe dedicato molto tempo alla riforma interna della chiesa
Ci sarebbe forse voluto un papà pronto ad adeguare la chiesa la modernità che risolvesse i problemi in maniera cartesiana dedito al governo come si addice ad ogni sovrano
Invece Giovanni Paolo secondo non amava governare nel senso dell'amministrazione delle pedine giuste messe qui o là del controllo stretto sulla Curia è stata in questo un Papa slavo direi
Un Papa slavo mistico passionale carismatico messianico
Da slavo non aveva il problema di queste cosiddette contraddizioni
All'UE interessava incontrare gli uomini i popoli dire parole che toccassero non razionalizzare un certo senso non riformare
Paolo sesto si è stato un Papa riformatore Giovanni Paolo secondo direi di no
Nella misura in cui certo gli era consentito dal suo ruolo non cercava la logica delle regole e delle strategie
Piuttosto credeva misticamente che le soluzioni venissero dello Spirito Santo da dalla disponibilità anche sua personale al martirio dai sogni dalle visioni
Visioni non in senso celestiale ma nel senso di sperare ciò che in quel momento pareva impossibile o irrealistico
Ad esempio ritorna la pace per Paesi nel pieno d'una guerra ricordo che ai tempi della guerra civile in Libano tenne per anni la bandiera libanese sulla scrivania per ricordarsi tutti i giorni del Paese dei cedri
Prendeva a cuore le situazioni specie quelle dei popoli in in guerra ne parlava a chiunque incontrasse anche perché lui apparteneva a una generazione della guerra
Vuole aggiungere però una parola sulla disponibilità al martirio qui oltre che lo slavo c'è il polacco voi Tiguan c'è l'appartenenza ad un popolo che si considera martire nella storia e la Polonia Christie Ca'crocifissa Demichelis
E non senza ragione dire se si pensa alle tragedie polacche
Giovanni Paolo secondo ha dato alla sofferenza un valore di cambiamento della storia senza sofferenza senza lotta senza martirio non si cambia non si migliora
Laddove martirio però era inteso Daloui nel senso della tradizione cristiana anzitutto come testimonianza assiduo quotidiana del bene non necessariamente di sangue
Anche se direi che l'attentato in via li acceca nodi giunse inatteso dal punto di vista spirituale
Gli slavi si dice sono abituati a vivere tra le contraddizioni tra gli opposti hanno un carattere per così dire fatto di antinomie
Apriti UA non interessava che tutti i cerchi quadrasse ero che tutti i problemi trovassero soluzione ma qualcosa di più sostanziale nei suoi termini
Era che il mondo si salvasse ciò che significava sia il famoso Astrit le porte a Cristo sia che cessassero guerra violenza fame oppressione non sarà stato un Papa riformatore tra virgolette
Ma ha introdotto comunque nel cattolicesimo parecchie novità io vorrei sottolineare la comprensione diverso della storia
Per esempio dell'inferno dei campi di concentramento oppure della Shoah o ancora delle civiltà connesse alle altre religioni
Giovanni Paolo secondo
Non stava a curare granché le promozioni dei suoi amici intimi che pochi forse una certa un da polacca nelle cariche
Mi è parso sempre più conformismo di Curia più realista del re che un suo calcolato desiderio potrò sbagliare in ogni caso Giovanni Paolo secondo
Era fedele agli amici in maniera molto personale molto esclusiva a prescindere per dalle carriere dalle convenienze pratiche dalle ideologie professate
I suoi amici appartenevano un po'tutto l'arco dell'umanità non si riconoscevano per essere conservatori o progressisti cristiani o de Bray bianchi e neri dell'Est o dell'Ovest
Mi ha sempre stupito come poeti UE così profondamente polacco pure fuoriuscisse da certi schemi mentali polacchi per l'appunto lui ha sempre cercato l'amicizia dei russi
Ma andava loro messaggi fin dagli inizi del pontificato stimava l'ortodossia come cristianesimo a parte intera
Per chi conosce l'Est Europa sa quanto sono radicati di pregiudizi reciproci fra russi e polacchi quanto odio c'è nella loro storia di reciproche invasioni di guerre di spartizioni
Greca Fides nulla Fides dicevano i polacchi della fede ortodossa ma per voi TWA la fede russa fede greca bizantina era fede piena ed ha moltiplicato i gesti di conciliazione verso i russi distinguendo il popolo russo dal comunismo staliniano che lui aveva conosciuto personalmente
Giovanni Paolo secondo concepiva un'Europa fino agli Urali comprensiva della Russia
Questo non era affatto scontato nella sua cultura d'origine la cultura polacca vede la fine dell'Europa alla Vistola o meglio vedi alla fine dell'Occidente ai confini orientali polacchi
Si rivela qui che Giovanni Paolo secondo non era prigioniero di una cultura nazionale benché nei primi anni lo si sia tanto dileggiato per asserito Polo Nismo certo lui era un patriota della Polonia lo ha mostrato negli anni ottanta
Adoperandosi per mantenere spazi di libertà a Solidarność
Dalla Società Civile polacca e al tempo stesso però frenando avventurismi che avrebbero potuto comportare l'invasione sovietica
Per otto anni Giovanni Paolo secondo è stato il mediatore in esausto fra la Gwen sarei Jaruzelski due uomini tanto diversi dei quali Luís aveva ugualmente stima sì anche di Jaruzelski
Che fra l'altro parlava bene del Papa
Negli anni ottanta Agordo ciò fa che non conosceva ancora il Papa Jaruzelski mediava il rapporto fra contigua e Gorbaciov of in anticipo sulla visita che poi Gorbaciov sarebbe fatti vaticano
Ma proprio qui direi che sta un passaggio decisivo un'altra delle antinomie di cui sono capaci gli stivali
Più volitivo era polacco e più era europeo e universale
Mi spiego noi con un po'di provincialismo potremo dirlo mazziniano di certo Wojtyla pensava che proprio il radicamento in una cultura nazionale rendesse possibile aprirsi la comunità più ampia
Per lui ragazzo col padre sottufficiale asburgico era l'impero austriaco
Sempre rispettato nella sua memoria da papà sarà la grande Europa dall'Atlantico agli Urali cui teneva molto più della Europa di Brussel e poi nella storia polacca
Non c'è solo il nazionalismo ma c'è anche il largo e tollerante Como Calcio dell'epoca Jagellonica
La Polonia dell'età moderna la Polonia rifugio degli ebrei europei la Polonia federale con dentro lituani ucraini bielorussi e naturalmente ancora gli ebrei
Queste era la Polonia che Giovanni Paolo secondo amava una patria la più larga possibile terra di coabitazione di popoli diversi
Da cui aveva preso il gusto per gli Stati multinazionali e multietnici grazie
Aveva il grazie al professor Morozzo della Rocca no per per queste puntualizzazioni Lubita molti soprattutto questo tema dell'antico milioni del del su diciamo che è radicata nella cultura e nel carattere lo slavo pensò per un verso le riflessioni di vincere sui risultati che sono anche lui
Molto rilevanti in campo filosofico e compone contrasto tra polacchi e russi penso
A Strummer alleanze il Papa avrebbe avuto come allenatore Giorgio russo piombava i polacchi odio per i russi e quindi la storia diciamo molto è ormai abbastanza singolare da questo punto di vista anche in ambito filosofico
La parola a Francesco a prezzi verso
Grazie
Sì cercherà di venirmi naturalmente i temi sarebbero tantissimi quelli che potremmo affrontare comunque nella necessità e anche nell'urgenza di questo incontro io mi limiterò soltanto ad accennare ad un argomento riprendendo in mano
Però i testi di di Papa Giovanni Paolo secondo perché credo che richiamarci ai suoi testi cd anche la profondità di come noi egli ha affrontato questo tema appunto della questione femminile io di questo oggi oggi parlerò
Già detto o in questi termini il papà e la questione femminile
Sì sia come in qualche modo un un segnale di di inquietudine perché appunto
Il fatto di affrontare questo tema da parte della più alta carica della chiesa a segnato una rottura una vera propria sfida è una rottura ed io vorrei ricordare proprio il mille l'anno mille novecentonovantacinque dedicata appunto alla all'anno dedicata alla donna proprio dall'ONU
I che è stato l'anno in cui il Papa Giovanni Paolo secondo ha parlato più ha parlato e ha scritto più di tanti Capi di Stato o di figure istituzionali e i testi appunto Daloui Daloui scritti sono moltissimi dalla lettera famosa lettera alle donne i preparazione della conferenza di Pechino a tanti incontri anche che gli fece però appunto in tutti questi questi interventi si nota proprio questo diciamo questa grande lontananza vorrei dire
Da quelle posizioni lontanissime del resto anche storicamente quando i teologi si chiedevano se le donne avessero un'anima ecco il Papa ha percorso tutto questo itinerario e ricerca in questi testi la trama la trama di quella che egli stesso chiama una grande dimenticanza
Cioè il Papa si si interroga con direi anche con dolore su questa grande dimenticanza che è stata appunto la presenza della donna nella storia e volevo ricordare proprio come egli stesso dice
E l'ora di guardare sempre nella lettera sulle alle donne l'ora di guardare con il coraggio della memoria e il franco riconoscimento delle responsabilità alla lunga storia dell'umanità
Se in questo non sono mancate specie in determinati contesti storici responsabilità oggettive appunto nei confronti di questa dimenticanza anche i non pochi figli della Chiesa me ne dispiaccio sinceramente ecco credo che questo questa diciamo questo rincrescimento si è detto prima
Il Papa ha chiesto perdono per tanti atti ecco anche in questo caso nei confronti appunto del di quello che il Papa chiamai il genio femminile che si è dimenticato nella storia sia molto significativo e poi un altro aspetto io vorrei sottolineare come questo discorso tutti questi testi
Del Papa abbiano delle inaspettate inaspettate non abbiamo il tempo adesso di
Di disc motivarlo ma abbiano delle inaspettate somiglianze con il percorso appunto che il pensiero femminile laico tralasciamo adesso di
Per spiegare queste differenze comunque che il pensiero femminile laico affrontato cioè molti delle tematiche
Che il Papa c'entra nei suoi discorsi hanno ripeto delle grandi somiglianze e il ripeto anche dell'inaspettate somiglianze con il percorso
Del pensiero femminile proprio perché il Papa si rende conto di questa di questa necessità di una sorta di interrogazione della storia
Ecco quello che gli fanno i suoi testi non non inventa niente Marra interroga re interrogare il testo basilare appunto della religione cattolica cioè l'Antico e il Nuovo Testamento si tratta di re interrogare i testi fare emergere ciò che nei testi
Si è si è nascosto insomma una sorta di Opera io l'ho l'ho paragonata
All'opera di nel restauro della Sistina no togliere le ombre che hanno offuscato la Sistina per far riemergere i colori vivaci ecco questo è quello che il Papa ha fatto nei suoi né in cui molti dei suoi testi tra i suoi testi poi
Non ho ricordato perché antecedente al novantacinque però va ricordato appunto la l'enciclica moriresti imitate me in cui il Papa appunto ripercorre tutta la storia del cristianesimo alla ricerca di questa trama nascosta
Appunto della presenza femminile e questa trama nascosta ha origine per il Papa questo è l'unico tema che io tocco ha origine proprio in una visione antropologica nuova e la visione antropologica nuova o meglio rinnovata il Papa re ritrova nasce proprio la ritrova proprio nel testo della Genesi quindi la trama che egli costruisce si richiama proprio a questa da questi testi fondativi vorrei dire della nostra della nostra religione e anche della nostra civiltà nella genesi il Papa ritrova interpretando i due racconti della Genesi
Genesi uno e Genesi due che Moro come voi sapete sono due racconti diversi di grande di di due diverse tradizioni ripeto adesso non abbiamo il tempo di spiegare però sono due racconti diventi che hanno dato luogo a due diverse interpretazioni papà sottolinea appunto il racconto di genesi in cui si dice addio maschio e femmina li creolo
E da questo da questo testo
Deriva tutta la sua interpretazione anche di tutti gli altri testi allora che tipo di Antropologia il Papa
Vuole mettere in in primo piano ecco quella che possiamo chiamare come lui stesso l'ha chiamata l'antropologia uni duale cioè l'antropologia che riconosce le differenze come momento di grande ricchezza e di grande fecondità
Maschio e femmina li creo e il Papa poi si si sofferma con direi con grande attenzione a interpretare questi questi passi e quindi anche l'altro o l'altra
L'altro era una racconto della nascita della donna dalla costola di Adamo che appunto a generato tutta una serie di stereotipi delle dell'inferiorità della donna eccetera anche quel testo invece viene reinterpretato dal Papa come come superamento di una solitudine sono molto belle le pagine adesso
Non abbiamo il tempo di di ricordarle le pagine che papà dedica a questo elemento della creazione della donna come superamento di una solitudine la solitudine di Adamo che quindi sarà superata con la creazione di Eva e allora l'Antropologia uni duale
E proprio l'antropologia che dà delle indicazioni diverse anche della identità l'identità del le identità di ogni essere umano è caratterizzata proprio da questa relazionalità
Uomini e donne in relazione e quindi il Ref reciprocità continua soltanto da questa reciprocità continua e da questa anche complementarità come dice il Papa potrà nascere una nuova società perché poi punto egli insiste molto che questa dimenticanza nella storia della donna ha creato una serie una serie di situazioni appunto di insufficienza nel nel nel anche nella società e quindi come gli dice
Il il modo con cui si affronteranno le tematiche relative alle donne ed è significativo il fatto che parli di donne al plurale quindi riferendosi come dire a tanti contesti storico geografici eccetera
Ecco l'attenzione che si avrà nella nei confronti delle donne sarà anche il segno della maturità di una società quindi io credo che da questo da questa attenzione a quell'appunto che li chiama una Antropologia rinnovata che passato unto da una visione potremmo dire Andro Centrica
Che quindi considera soltanto l'uomo ad una visione veramente antropocentrica in cui appunto piangono considerati gli esseri umani nella loro differenza essenziale ecco in questa visione io credo che il contributo del Papa
A livello teorico io punto non affronto questioni particolari in cui su cui veramente il discorso deve essere più più approfondito ma a livello teorico questa nuova visione questa visione di un'antropologia rinnovata e quella che consente anche di atteggiarsi e atteggiarsi adottare atteggiamenti nuovi non soltanto per quanto riguarda la questione uomo-donna ma anche per quanto riguarda come si diceva la l'atteggiamento nei confronti delle dell'altro dell'estraneo dello straniero del diverso
E allora soltanto seguendo queste indicazioni credo che si potrà riuscire a concepire la storia della salvezza non più e non soltanto come dicono le Teolo che contemporanee come una History ma con una per story cioè anche una storia di lei e allora forse si potrà riuscire ad abitare terre nuove celle diversi come leggiamo nell'apocalissi vi ringrazio
Molte grazie a Francesca Brezzi per
Per queste indicazioni preziose ora la parola Igor Man
Ma perché come mai questa immensa partecipazione di popolo tanto dolore corale a un evento estremo come la morte
Per
Forse la risposta può essere questa un po'tutti i credenti e non credenti eccome se cercassimo di esorcizzare la realtà
Impietosamente la realtà ci mette di fronte alla morte di Giovanni Paolo secondo
E ognuno di noi interiormente si costruisce un suo dolore particolare impastato di tenerezza e di rimpianto di ammirazione e di rispetto
Forse è un modo di protestare contro l'accadimento definitivo la morte
Di Papa Wojtyla e perché non blu con lui non scompare soltanto il protagonista d'un lacerto di storia davvero globale
Con lui va via dalla nostra vita si allontana fisicamente il profeta il profeta postmoderno Lori Karol Wojtyla
Il profeta non è un indovino il profeta sa leggere il presente sulla scorta del passato ricavandone una idea del futuro
Perché Giovanni Paolo secondo debutta con l'esortazione non abbiate paura perché prosegue con l'esortazione oramai famosa per ridare porta Cristo perché ma perché egli sa che ci vorrà molto coraggio non tanto per vincere una battaglia difficilissima ma quanto per sopportare per incassare la sconfitta il modello di Remo profetico di Wojtyla è Gesù
Il Nazareno che in forza della via Crucis diventa Cristo vale a dire il Messia ebbene Gesù ha vinto perché ha perduto
Non ce l'ha fatta passare per una cura troppo stretta forse perché era in anticipo sui tempi
Però il suo martirio a la ricompensa dell'eternità
Molti hanno scritto e non a torto che il progetto più ambizioso di Giovanni Paolo è fallito
Egli ha speso tutta la sua lunga vita terrena praticando predicando la pace per le vie del mondo invocando la pace per tutti dovunque dappertutto
E gli ha gridato più volte che la pace chiusa nel cuore profondo della terra in Palestina laddove Gesù nacque predicò morì sulla croce per infine secondo rischio le scritture risorgere
Il Papa si è adoperato in tutti i suoi ventisette anni di servizio perché si aprisse la porta della pace sino allo sfinimento non c'è riuscito
E questo perché ed è qui a pensarci bene il miracolo perché era sì un profeta moderno postmoderno anzi ma anche un uomo per di più segnato dal martirio
Scusate
Filetto dal cilicio della mortificazione fisica
Con una sorta di Santa impudicizia Lugli che già chiamammo l'atleta di Dio non a uso oscurato la sua condizione umana umiliata dalla malattia l'ha offerto a Dio e alla gente
In remissione dei nostri peccati perché crede per amore gratuito perché non crede ecco perché la gente comune ecco perché soprattutto i giovani oggi
Oh ecco perché tanti pellegrini vengono a Roma per salutare il padre che ci ha lasciato in un momento terribile della storia tanto terribile da farci dubitare dei nostri fratelli
Lui non c'è più lo abbiamo perduto e sei fratelli Citra dissero mi ha detto recentemente in queste ore drammatiche un uomo che è stato molto vicino al Papa
Però
Questo è il un interrogativo tremendo che solo il tempo potrà sciogliere Dio ama seminare
In obbedienza Papa Wojtyla ha seminato anche lui proprio nel sul declinare la sua vita terrena e Licci ha detto con le sue riflessioni con una sorta di diario intriso di alta poesia
Con la parola egli il tredicesimo apostolo ci ha detto appunto di non avere paura e dunque ci ha lasciato una precisa consegna
Non disertare il sentiero della pace ancorché sia irto di serpenti
Di più
Egli ha legato il raduno interreligioso che al alla Promotion della pace
Ed è e nel corpus della comunità interreligiosa apposto in primo piano il dialogo fra Islam e cristianesimo
Il dialogo è fallito anche il dialogo è fallito almeno ufficialmente attenzione fallito
Ovvero non sembra aver raggiunto l'obiettivo che doveva contro incentrarsi col supporto giusto appunto del dialogo tra la croce e la mezzaluna
E tuttavia
Il Papa sino all'ultimo momento ha insistito sul dialogo fra Islam Cristianesimo e di questo posso essere umile testimone
Ostinazione di vecchio
No saggezza la saggezza appunto del profeta egli sa infatti che il dialogo è fallito col vertice attenzione diciamo così con i vari capi di Stato più o meno un moderate Wojtyla sa che le masse islamiche attenzione non è un linguaggio veterocomunista il mio le masse esistono le masse Pisani che esistono
Code queste masse vogliono disperatamente nei vogliono la pace perché la pace vuol dire lavoro serenità figli che crescono con lontani dalla disperazione
Felicità
Oggi una minoranza testimonia della sede di pace dell'Islam ed è con questa minoranza che il Papa ci ha detto ci ha comandato ai giovani di Sant'Egidio in particolare artefice del
Della pace Mozambico ai dirigenti dirigenti dell'Occidente ecco la minoranza ci dice che dobbiamo insistere
Col dialogo perché alla fine come la storia ci insegna si veda il nostro Risorgimento si veda la nota resistenza al nazifascismo
Alla fine alla minoranza trascina la massa ed arriva la vittoria nel nostro caso la pace
Non basta mai nella storia la contestazione nel mondo islamico è riuscita a diventare istituzione e dunque il destino dell'Islam radicale è una volta ancora l'implosione
Tutto ciò il Santo Padre lo sapeva e dunque vediamo che non si tratta di una fissa d'un nobile vegliardi vagliato il dialogo quanto d'un disegno preciso e pragmatico
Come ben dice un caro amico un islamico credente il professor Khaled Fouad Allam dell'Università di Trieste
Il Papa in quei fatali anni ottanta che conosciamo obbligava a interrogarsi sulla storia
Come serale rally vissuto nella dissidenza questa lo avesse portato a formulare anzi a riformulare tutte le grandi tragedie tragiche questioni della fine del ventesimo secolo ed è l'inizio del ventunesimo
Negli anni ottanta si parlava del del ritorno del religioso come alternativa alla fine delle ideologiche
Come se le passioni politiche spesso non mutando sì in passioni identitarie
è però i conflitti e le guerre susseguitesi nei Balcani in Medio Oriente eccetera esprimevano il rifiuto di una autentica riconversione spirituale
Ebbene in questa logica bisogna capire nel loro significato profondo alcuni momenti del pontificato di Giovanni Paolo secondo il viaggio in Marocco nel mille novecentottantacinque
La preghiera interconfessionale di Assisi del mille novecentottantasei
Quando il Papa consegnò idealmente la staffetta e ragazzi di Sant'Egidio l'incontro col rabbino Toaff in Roma nell'ottantotto ricordate i fratelli maggiori la visita nella Grande Moschea degli Omayyadi a Damasco nel maggio del due mila e uno
A Casablanca parlando ai giovani
Marocchini
Musulmani il Papa disse fra l'altro nel mondo ci sono culture razze che non vengono rispettate perché ma perché gli uomini non accettano le loro differenze non si conoscono si respingono quanti non hanno la stessa civiltà rifiutano di aiutarsi vicendevolmente non sono capace di liberarsi dall'egoismo e dall'autosufficienza
Dio ha concluso il Papa ha creato a tutti gli uomini uguali in dignità ma diversi in quanto ai doni talenti
Era la prima volta che la massima autorità cattolica si rivolgeva direttamente alla gioventù del mondo arabo per il tramite dei giovani convenuti a Casablanca
Lui aveva compreso da sempre direi che sui giovani che si possono fondare le speranze dell'umanità
I giovani le sentinelle del mattino che si riconoscono nel vecchio profeta severo ma giusto
Nelle scritture islamiche leggiamo
Dio manda nel mondo alcuni uomini Perret creati allorché decide che sia necessario ebbene in Karol Wojtyla i giovani hanno subito riconosciuto imprese creato l'uomo giusto il profeta coraggioso
Grazie
Lazio con molto humour mamma per
Questa Marlies insieme rigorosa e carica di suggestione
E
Da grande competente quale del del mondo islamico
Ma anche lo ringrazio per l'accenno che ha fatto alla al dialogo con l'altra religione quella ebraica ha ricordato nei giorni scorsi a Mossul Luzzatto che il gesto eversivo che papa Giovanni Paolo secondo
Ha compiuto è stato quello di recarsi a pregare al Muro del Pianto o resto del tempio
Che secondo la antica ingiunzione cristiana dovremo doveva essere interamente distrutto e non si sarebbe dovuta restare neanche una singola pietra è andato a quel muro del pianto a pregare solo e a lasciare un foglietto
Questo è stato un gesto veramente Dio cultura e di coraggio straordinari in questo senso do la parola rabbino Abraham piattelli per per il suo intervento
Grazie
Senz'altro
Gli ebrei di tutto il mondo qualunque sia la loro estrazione ideologica culturale e religiosa
Piangono
La perdita di un grande amico del papa Giovanni Paolo secondo
è stato un grande amico riceve per lei
Soprattutto se noi confrontiamo la sua grandezza
Ripensando a due mila anni di storia
Segnati da incomprensioni d'intolleranza e persecuzioni che hanno segnato il rapporto tra Comunità ebraica e conta cristiana
Sul piano personale ho avuto il piacere di incontrare parecchie volte
Il Papa
Sia nel mio ruolo tra Albino della comunità di Roma sia come docente della Pontificia Università lateranense
Ma devo dire che l'incontro più significativo un incontro di cui poco si parla
E quella tenuto nel lontano mille novecentottantuno
Tra il Papa
Una delegazione della cultura greca diploma il Papa si recava a visitare la parrocchia di San Carlo ai Catinari
Atti qualche etto e chiese di potersi incontrare con rappresentanti delle comunità di Roma il che attende
Non vi nascondo la tentazione
Che avevamo allora di incontrarci per la prima volta in tempi diversi col pontefice
In tempi certamente mutate rispetto al passato
Soprattutto trovarsi di fronte o un Papa polacco
E allora devo dire che quella visita che ha preparato la visita del Papa alla sinagoga
è stata
Un
Esperienza edificante indelebile nel cuore di tutti i rappresentanti perché si è capito che ci si trovava di fronte a una persona col quale si sarebbero fatti di cani in un cammino abbastanza a lungo i rapporti tra le due comunità
A quell'incontro se qui l'ottantasei radici dalla sinagoga
Che tutti conosciamo
E se noi vogliamo cogliere il significato di quella visita
Dobbiamo dire che Giovanni Paolo secondo ha affermato in maniera chiara ed esplicita che non era più ammissibile nessuna forma di razzismo e di antisemitismo che fosse basata su presupposti e principi religiosi
Dando la io ho un dialogo a una rapporto sincero etero
Gli storici stabiliranno
Quelle che sono state le linee le prospettive significati di questo rapporto tra comunità ebraiche Kouta cristiana
A mio avviso dobbiamo ricordare due elementi fondamentali
Il primo di carattere storico
Giovanni Paolo secondo
Aveva conosciuto direttamente la sua fanciullezza negli anni trascorsi in Polonia il mondo ebraico
Aveva conosciuto questo mondo purtroppo inghiottito dall'Olocausto
Vivo
E privo di tutti quegli stereotipi
Quelle prevenzioni
Che purtroppo hanno condizionato per secoli i rapporti tra l'altro il comunità
E dall'altra
L'esperienza dell'Olocausto
Che ha visto la fine tre preso Fiorito occuperà quello polacco
Che io ho visto qualche anno fa visitando
Cracovia Varsavia a Dublino recita Doria insegnato il campo di concentramento di metri così vicino a Lublino
E questo davvero suggerito
Pontefice le linee fondamentali del suo rapporto tra la comunità ebraica
E poi c'è anche un altro aspetto l'aspetto prettamente teologica esegetico
Giovanni Paolo secondo è stato un grande assertore del dialogo
Della comunicazioni tra le due comunità la conoscenza tra le due comunità basata sullo studio delle fonti sulla conoscenza reciproca e soprattutto l'impegno verso la partecipazione e l'aiuto dell'uomo non un tirare quasi tratto
Teologico esegetico ma operativo in favore dell'uomo
E le esperienze e le due esperienze di Assisi hanno è saltato questo significato mettendo in evidenza come tutte le comunità dovessero operare agire in favore della pace
Ma Paolo sesto per Giovanni Paolo secondo è stato anche assertore
Di un altro elemento importante
E ci fossero anche altri astratte verso la salvezza
E che le blairismo la sua cultura nostra religione la sua prassi potesse essere una di queste strade
Non c'entriamo la scomparsa di Giovanni Paolo secondo
E abbiamo un inno alla speranza che questo dialogo tra le due comunità non si interrompa perché crediamo che sia un processo irreversibile che non può essere interrotto
E quindi speriamo che dentro nuove forze nove spiriti che possono portare avanti questo importante processo
E voglio terminare ricordando come narra un antico testo ebraico il Talmud
Come alla morte di Alessandro Magno che fu così gilet rosso nei confronti del popolo ebraico come segno di riconoscimento le famiglie ebree
Chiamare i loro figli per molte citazioni col nome di Alessandro
Io penso che non mancherà hanno l'esperienza di conoscere in futuro molti bambini che avrà il nome di Giovanni Paolo sono sicuro che questo sia un modo per riconoscere e dare atto a questo Papa della sua volontà
La sua comprensione e della super giustizia che il suo ricordo sia ti per l'edizione
Grazie ad Abano ampio appelli
Per le parole molto belle che ha pronunciato e soprattutto anche per il riferimento ha lo spirito di Assisi in analogia anche con quanto diceva prima Igor Man adesso la parola al senatore Andreotti
Ringrazio rettore termini
Invitata a partecipare a questo incontro
Così significativo nel quadro di un momento
Nel quale direi universale
Il dolore in lutto
Ma dobbiamo preoccuparci
Se veramente vogliamo essere coerenti e se veramente vogliamo bene
Giovanni Paolo secondo
Che il suo insegnamento
Venga nei modi possibili con quella gradualità che le cose umane comportano non solo
Non venga dimenticato ma venga attuato
Enuncio soltanto meno dei tempi che ci sono stati concessi i titoli di quella che può essere una riflessione perché il Papa era diverso
Perché veniva da un'esperienza di perseguitato veniva da quel mondo delle Silenzio dalla chiesa del silenzio e veniva anche da una cultura slava che per tanti versi non dico confligge ma comunque si differenzia da quella che la nostra cultura ma lui stesso si trovò immediatamente a suo agio e del resto romana conosceva bene ma fece trovare e ha sempre fatto trovare a proprio agio gli interlocutori non chiedendo ormai che vi fosse sopraffazione
Io ricordo un momento durante l'Anno Santo per una coincidenza che non corrono non credo fosse voluta ma veniva a coincidere mancavano poche settimane il pellegrinaggio polacco che era il più numeroso con quella manifestazione degli omosessuali che e qualcuno aveva suggerito la Santopadre di chiedere al governo che facessero rinviare questa manifestazione Santo Padre non aderì a questo pur essendo profondamente addolorato in quei giorni e tirava avuto modo di sentirlo sa che questo gap ed era la sua linea
Suggestive e quando nei suoi racconti dice che l'annuncio che veniva nominato ausiliare dell'arcivescovo di Cracovia lì arrivo mentre stava facendo una gara di Canova e finisce a purtroppo non dovrò più e non potrò più fare della Canova stava da adesso in poi insomma delle ha cercato poi in un ambiente nel quale fare delle innovazioni è molto difficile farne una che suscitò un problema avere una piscina in Vaticano perché reputando all'inizio e ci furono anche menti terribile perché ma il vero momento che portò a riflettere e che poi si dimostrò valido anche se
Non se erano potute prendere delle misure fu la facilità con cui un personaggio ha potuto sostare una notte tiro dell'appartamento del Santo Padre a Castel Gandolfo che
Terzo argomento che contraddistingue questo pontificato e l'allargamento delle relazioni lei diplomatica della Santa Sede che è un aspetto certamente l'emissione certamente le conferenze dei quali sono tutte cose strutturali importantissime
Ma l'allargamento il numero decine e decine di nuove relazioni diplomatiche allacciate con questo pontificato ivi compreso Israele
Ivi compresa la Libia ivi compresa l'Autorità palestinese tutte e due dal proprio perché non è che il Papa diceva qualcosa di non pertinente quando proprio su quest'ultimo problema delicatissimo problema citava la frase del Vangelo che chi ha bisogno del medico sono gli ammalati
E
Giustamente nella sua
Innovazione profonda a portato alla ricorda adesso il rabbino Piattelli insomma portato nei confronti di questo mondo islamico beh un'ondata di ossigeno del tutto nuova perché in un Paese come il nostro nel quale forte non sempre si ricorda
Non sempre si ricorda anche l'infamia delle leggi del trentanove ma non sempre si ricorda che cosa ha voluto dire nella tradizione molti dei cognomi
Gli ebrei italiani sono perché perché erano poi confinati nei vari Paesi disegni vive errori e così via
Insomma e quindi tutto perso il Papa ha voluto mettere alle spalle e con una penultima in osservazione
Però con una preoccupazione che nessuno prendesse
Per frazioni il suo insegnamento ma lo si prendesse nella sua globalità allora questo comporta non a caso proprio su questo tema che quando nell'ottantadue mo'mento l'importante nel quale si trattava di inizia di fare iniziare anche un percorso che è stato faticoso ma che qualche cosa forse di porsi il io negli ultimi mesi il Santo Padre ha potuto anche apprezzare sentimento di dialogherà allora non proponibile la parola dialogo insomma però papà in un momento nel quale qui nella conferenza a Roma dell'Unione interparlamentare con un discorso splendido nel quale disse signori la libertà religiosa non è che una faccia di un primo e unico di libertà se non c'è questo prima unico non esiste la libertà religiosa e quindi non invocava privilegi ma riconosceva quello stesso momento
Detto in udienza a Arafat qui a Roma che venne in quella circostanza però devo dire possiamo dirlo Seras il curato come si erano assicurati inoltre del tipo di discorso che Arafat faceva il che fece da Montecitorio quando disse
Se si instaura un dialogo noi dobbiamo nel nostro statuto dell'OLP cancellare la demonizzazione il diritto non solo alla sicurezza ma l'esistenza Israele non voglio per carità ho avuto toccare questo però è un tema importante nel eredità del Santo Padre noi dobbiamo viverlo con questo senso che poi ha avuto anche dei successi anche di cose poco conosciute quando un gruppo di islamici ha cercato di creare una
Loro
Struttura religiosa nella piazza di Nazareth e il Santo Padre è intervenuto e dal governo israeliano in una formula devo dire anche coraggiosa perché si trattava poi una situazione globale non passino in un certo senso creando una commissione di studio e bloccando quella iniziative insolite
Io
Terminato e vorrei solo
Appunto fare una raccomandazione
Di mantenere vivo quello che è stato un insegnamento del Papa così innovatore così anche così addolorato quando vedeva che alcune concezioni sbagliate di modernità volevano a dire non avere più regole e questa il cavarsela non è la modernità però di mantenere questa Faubourg querele in essa nella eredità quella che lui più volte a affermato nei confronti anche dei suoi immediati predecessori
Avendo per essi non solo manifestazioni di stima ma dicendo e chiudo ed è la frase che ho sentito anche da Paolo sesto in un discorso nel quale si inaugurava bassi di San Pietro delle memorie nei confronti di Pio dodicesimo quello che deve esserci e la novità nella continuità si possono avere poi persone più sportive più celeri più agili persone più riflessive più meditative ma ci deve essere questa linea
Giovanni Paolo secondo il CEO insegnato che non solo si devo perbene a Giovanni Paolo secondo ma si deve voler bene al Papa
Al senatore
Al senatore Andreotti per questa ricostruzione magistrale della politica del dialogo di Papa Giovanni Paolo secondo a partire dalla esperienza vissuta della persecuzione e questo mi pare un tratto molto importante soltanto chi ha attraversato l'esperienza della persecuzione
Può conoscere le ragioni dell'altro dell'estraneo
E di Ray lo ringrazio anche per avere in qualche modo poi affacciato un problema che io ritengo molto importante per una riflessione anche futura
Sfruttata punitiva e cioè la tendenza spiccata degli ultimi anni
A delineare una sorta di teologia politica sui generis a partire dall'autorità di coloro che soffrono
Mi pare un fatto importantissimo questo teologico politico che viene non più ancorato alla alle grandi rappresentazioni
E da questo punto di vista in contrasto forse con alcune grandi rappresentazioni mediatiche che aveva avuto in questi giorni
E invece agganciata ad al motivo dell'autorità di coloro che soffrono e a me pare un fatto straordinario
Ora la parola al collega Renato Moro
Grazie non sono il primo a ricordare che non è questo certo un momento facile per dei bilanci ragionati nel momento del ricordo il momento della commozione
Per la scomparsa di una figura altresì così grande tuttavia il nostro compito e proprio quello di cercare di fare questo siamo all'università
Abbiamo sentito ricordate varie volte l'impegno che questo Papa ha avuto in direzione del mondo giovanile vorrei ricordare che il Papa è stato anche un professore
E credo che
Non gli dispiacerebbe oggi che noi stessi ci applichiamo uno sforzo
Di studio di ricerca e di analisi voglio sperarlo
Io sono uno storico sono uno storico del mondo contemporaneo
E da questo punto di vista cercherei di pormi prima ancora che dal punto di vista della storia del cattolicesimo o della storia della Chiesa
E quindi vorrei cercare di proporre qualche riflessione per quanto mi renda conto della difficoltà di tutto ciò
Proprio sulla collocazione di questo pontificato su quel nodo centrale della storia della Chiesa contemporanea che è il suo rapporto con la modernità raccogliendo un invito che ci faceva in apertura di questo nostro incontro Giacomo Marramao
Quello di Wojtyla è stato un pontificato di fine millennio da molti punti di vista credo
è stato certamente il un pontificato
Che è stato protagonista di un grande evento storico e vorrei partire da una citazione
Una selezione dei primi anni del pontificato di Giovanni Paolo secondo primo giugno mille novecentottanta Ario porto Bourget di Parigi Piaggio in Francia del Papa
Il Papa dichiara di riconoscere la forza che l'idea di libertà di uguaglianza di fraternità
A nella vostra cultura si rivolge ai francesi nella storia di Francia e aggiunge in fondo queste sono idee cristiane
Era avvenuta una frattura così radicale tra Chiesa e società moderna che
Cancellata improvvisamente in questo abisso tra i principi del mille settecentottantanove e la Chiesa
Veniva colmato non c'è dubbio che ci sono elementi smentì seri per pensare che si stesse assistendo e che abbiamo assistito a una svolta storica profondissima
Qualcuno ha ricordato il radicamento dell'esperienza di Papa Wojtyla
Nell'esperienza diretta dei regimi totalitari del Novecento credo che sia un punto del sua vicenda personale del suo pontificato che sul quale non si si secca
Mai abbastanza prima dell'esperienza da chiesa del silenzio Wojtyla aveva fatto l'esperienza del nazismo in Polonia
Questa esperienza dimostrava
Il carattere positivo del riconoscimento dei diritti dell'uomo
Lo ricordava prima il senatore Andreotti Giovanni Paolo secondo si è fatto difensore dei diritti dell'uomo possiamo discutere certamente dobbiamo discutere su dove questi diritti si vanno a radicare nel magistero del Papa
Però non c'è dubbio che questo pontificato non ha smesso mai di riaffermare che la libertà religiosa lo ricordava
Se intende occhi proprio pochi istanti fa non è mai di sociabilità dalle altre libertà e non c'è dubbio credo che la Chiesa sia diventata oggi con il pontificato di Wojtyla
Una delle più importanti forse la più importante e diffusa istituzione mondiale che richiama alla tutela dei diritti umani nel mondo attuale
La ventotto omini se mille settecento del mille novecentosettantanove
Uno dei documenti centrale di questo pontificato insisteva sul fatto che l'umanissimo utenti con era strettamente collegato al Cristo
Sulla legalità dell'uomo sui suoi oggettivi e inviolabili diritti capaci di su in termini che sono capaci di suscitare credo ancora oggi una viva risonanza
E voglio leggere due righe l'uomo non può rinunciare a se stesso né al posto che gli spetta nel mondo visibile
Non può certo diventare schiavo delle cose che schiavo dei sistemi economici schiavo della produzione schiavo dei suoi propri prodotti
Questa è un l'atto della medaglia c'è un altro lato da una parte i diritti che la trovate la secolarizzazione
Qui forse il bilancio è diverso
Per la secolarizzazione specie nella seconda parte del suo pontificato Giovanni Paolo secondo ha dato una valutazione costantemente negativa
Gli è apparsa la grande sfida che il mondo moderno lanciato alla Chiesa
E non solo per la diminuzione della pratica religiosa per la crisi delle vocazioni per la prevendita dei valori della vita individuale familiare ma più in generale per l'idea che la stessa organizzazione della vita collettiva non possa prescindere in qualche modo tra i valori cristiani
Nella centesimo avvincenti Susanna se mila centonovantuno Giovanni Paolo secondo ha ribadito che non c'è vera soluzione della questione sociale
Fuori dal cancello
Quindi la Vangeli un vite del mille novecentonovantacinque ha affermato
Sono sue parole che la libertà rinnega se stessa si auto distrugge e si dispone all'eliminazione dell'altro quando non riconosce non rispetta più il suo costitutivo legame con la verità
Allora come queste due
Medaglie stanno insieme
L'insistenza che il Papa ha avuto è stato ricordato anche questo a richiamare spesso in maniera molto categorica
L'insegnamento tradizionale della Chiesa sulla sessualità
La condanna della concezione della Bortot la denuncia di queste pratiche addirittura come segni di una cultura della morte
E hanno approfondito anche un fossato tra Chiesa e opinione pubblica un'opinione pubblica che ormai incline a vedere
La modernità nella liberalizzazione dei costumi
Ripeto contraddizione
Credo che dobbiamo uscire da uno schema di cotone unico moderno antimoderno
Da uno schema ideologico politico che si adatta male a leggere la storia della Chiesa questo senso le cose che ci ha detto in apertura Roberto Morozzo della Rocca mi trovano assolutamente d'accordo
Questo pontificato è stato dominato mi pare da uno slancio sta straordinario di cristianizzata e la modernità
Condizionato dal suo temperamento di Niles simile sfide in qualche modo
Sensibile alle comunicazioni sociali Giovanni Paolo più secondo si è avviato a una straordinaria strategia missionaria il suo è un pontificato dimissione innanzitutto
Abbandonato la centralità del discorso politico che peraltro i pontificati era stato centrale abbandonata l'idea di una riforma della Chiesa l'abbiamo sentito anche questo
E la missione religiosa nel mondo
Anzi l'orgoglio di questa missione
Di cui egli stesso si è fatto segno visibile con tutti i suoi viaggi ad essere diventato il centro del pontificato
Da una parte quindi questo pontificato
Segna mi pare una faticosa fuoriuscita dal regime di cristianità
Stata ricordata la tematica ecumenica interreligiosa nella tradizione di tanti pontifica del Novecento il richiamo al magistero della Chiesa come ancoraggio e fondamento della civiltà cristiana
è rimasto riferimento generale in questo pontificato questo richiamo si è spostato si è spostato più che sull'Magistero della Chiesa sulla religione tutte le religioni come fondamento di una comune civiltà umana e poi le richieste di perdono pure sono state ricordate icone sottolineare la loro novità dirompenti per una tradizione basata sulla continuità come la tradizione e l'identità cattolica
Le richieste di perdono nel grande Giubileo del Duemila sono apparse sicuramente degli elementi di discontinuità nel riconoscimento
Di un'interruzione della fedeltà della Chiesa la sua missione
Un fatto assolutamente rivoluzionario
Il Papa vittorioso del comunismo il Papa che ha riportato la religione cattolica al centro per certi aspetti del protagonismo moderno
E anche tuttavia il papà di incontri di un cattolicesimo che non pare ancora oggi uscito dalla sua crisi
Antinomie dunque però antinomie che mi pare io no al centro del nostro mondo
Qualcuno forse esagerando cercato sui giornali di accostare la figura di questo Papa dei grandi colossi della storia della Chiesa come Lagorio setting o Innocenzo terzo
Ripeto il e presto per bilanci e soprattutto dei bilanci di questo tipo
Quello che però cercato di spiegare che spero di aver suggerito a voi che ci troviamo diciamo di fronte a chiusura della parabola di uno dei grandi protagonisti del nostro tempo e forse non solo del nostro venga zio
Molte grazie a Renato a Renato Moro ora per l'ultimo intervento la parola al collega Andrea Riccardi
Io forse non riuscirò ad Avvenire diciamo la profondità che proprio ora nel suo bell'intervento Renato Moro ha avuto diciamo anche il suo distacco scientifico
Io sono molto contento di questo incontro ringrazio il rettore e credo che forse non in questa università abbiamo gli strumenti per ritornare ad lettere su Giovanni Paolo secondo un grande protagonista del Novecento e del nostro tempo ma io vorrei partire solo da una cosa molto semplice
L'immagine della folla di questi giorni questa folla certo di cattolici di cattolici come il fuoco ma anche di credenti a modo loro di credenti di altre religioni di altre confessioni cristiane e anche di non credenti che si fa attorno a questo papà questa grande grandissima popolarità
E la prima cosa che credo di dover ricordare non solo come storico ma come ormai un po'avanti negli anni non troppo ma abbastanza è che Giovanni Paolo secondo è stato un papà estremamente impopolare
Chi si ricorda il mille novecentosettantotto e negli anni Settanta i papi non andavano troppo di moda e anzi nel mille novecentosessanta sette settantasette di Lou mostri se un libro il cristianesimo sta per finire perché bisogna ritornare a quel tempo quando è arrivato il Papa polacco
Beh era un papà estremamente impopolare succedeva all'intellettuale Paolo sesto vorrei dare solo qualche flash di questa impopolarità impopolarità
Soprattutto
In una grosso settore del mondo ecclesiastico
Un cardinale italiano molto bravo dopo aver ascoltato il papà sul
In un discorso sul cristianesimo l'Occidente disse commentando ma questo ci può far diventare tutti i polacchi
E durante la sua prima visita in Messico sulla ricordavi Renato Helder Camara il grande vescovo brasiliano
Dei poveri eccetera eccetera si avvicinò al Papa il Papa gli dissi mi dia un consiglio Helder Camara gli risposi santità si ricordi che il mondo un po'più grande della Polonia
Ecco quindi uomo forte uomo chiaro uomo non non capace di mediazioni uomo che non aveva il senso della complessità
Chi lo ricorda chi ha letto i giornali chi ha frequentato un po'in tanti ambienti anche del nostro Paese anche ambienti cattolici decreti Asti si è reso conto come questo Papa sia stato un papà
Estremamente impopolare
Inizialmente un papà impopolare magari non a livello di gente magari non per il problema che era straniero problema che lui stesso si pose
E allora e allora da dove viene questa popolarità questa Simpatia questo ritrovarsi di mondi diversi attorno a lui che si è venuto a creare in questi ventisei anni
Il Papa negoziato ma Giovanni Paolo secondo non è un liberale
Non ha costruito questo unità attorno alla sua presenza alla sua memoria negoziando pezzi del suo messaggio con un ecumenismo fatto di negoziati
Di compromessi di sintesi o di mediazioni non è stato questo
Ci sono alcune posizioni suo molto chiare quelle per esempio sul mondo comunista
E io questo lo dico per averlo sentito Daloui a qualcuno che gli diceva ma insomma di partito comunista italiano è un po'differente dal resto del mondo comunista il Papa rispose
So che voi avete quest'opinione e può muovere opinioni
Che era un modo molto chiaro di dissentire anche se in questi giorni secondo me si è troppo sottolineato il Papa anticomunista dimenticando il Papa fortemente antinazista
La memoria la memoria del nazismo e forse qualcosa di tragico per lui come quella del comunismo e forse più tragico perché il nazismo nasceva nella sua Carè amata Germania e nel cuore dell'Europa ma voglio dire questo Papa non è stato un papà
Del negoziato diciamo non è stato un Papa accomodante
è stato se stesso
Ha
Comunicato il suo messaggio lo in maniera integrale senza aggiunte essenza riduzioni
Ma ha voluto rappresentare in questo nostro mondo occidentale la figura diciamolo così io lo dico in maniera molto semplici del cristiano e anche del cattolico
In un momento in cui ci si interrogava negli anni Settanta cosa voleva dire essere cristiano di tradizione cattolica Giovanni Paolo secondo approvato
A dirlo a rappresentarlo a comunicarlo
Ma allora ma allora tutto il mondo si è convertito a Luino
E in un certo senso è importante con la testimonianza del senatore Andreotti
Giovanni Paolo secondo avuto forte il senso del dover dire il suo messaggio ma anche del rispetto della
Libertà dell'altro con lui la Chiesa accetta di essere una parte della storia e anche di non vincere e anche di non affermarsi
Perché Giovanni Paolo secondo è piuttosto convinto della necessità di una chiesa e vivace nella storia ma anche che le chiese destinata a convivere con gli altri esili gli altri sono una realtà imprescindibile per lui e per la Chiesa stessa
Che gli altri non possono essere ridotti a sé alla propria dimensione annessi che gli altri ci sono credenti e non credenti credenti di altre religioni laici e qui c'è tutto un altro aspetto di questo Papa che possiamo dire intransigente nell'identità e nella comunicazione del suo messaggio
Che il culto dell'incontro con gli altri il gusto dell'incontro con gli altri
Giovanni Paolo secondo non è stato solo l'uomo di grandi affari della riforma della Chiesa chinato sui dossier è stato un uomo cauto il gusto di incontrare le persone
Il rabbino Piattelli ha parlato di questo nuovo rapporto con le prime sfuma nel loro rapporto con l'ebraismo non conta solo la trilogia conta a Roma per esempio il rapporto di grande stima con quella grande figura che Elio Toaff come hanno contato gli amici ebrei del papa politica
Sono figli per lui estremamente importanti dall'incontro alla senso del necessario dialogo
E qui vorrei sottolineare questo aspetto identità incontro dialogo come dei punti fondamentali del paradosso di quest'uomo che ha sconvolto le categorie degli anni settanta
Progressista o conservatore riformista o tradizionalista
Che cosa è stato Giovanni Paolo secondo
Ha sconvolto quelle categorie tanto che ora quando vedete i giornali le previsioni il toto papà eccetera eccetera sono proprio categorie che che non reggono più
Sono categoriche allora con più perché tinti qualificano delle personalità come progressiste che tu ribadisce dove il progresso conservatrici delle personalità invece estremamente diciamo effervescenti eccetera
Allora direi che quest'uomo ha rappresentato e lo diceva molto bene Roberto Morozzo un paradosso proprio per la sua mentalità circolare ma se c'è stato un fatto su cui noi lo abbiamo trovato estremamente fermo
è il rifiuto dello scontro di civiltà è il rifiuto dello scontro di civiltà
Uno scontro di civiltà che Giovanni Paolo secondo ha intuito negli anni ottanta ha intuito quando lancio la idea dell'incontro interreligioso di Assisi nell'ottantasei
Ancora nel cuore della guerra fredda
Insistendo perché le motivazioni le religioni non motivasse ero e non legittimasse però le guerre e insistendo anche perché il cristianesimo non si identifica assente con una civiltà
E qui c'è il grande nodo del suo rapporto con l'ultimo impero con gli Stati Uniti il grande nodo del rapporto tra il papa e l'imperatore in questa storia della Chiesa
Che non ha mai amato per secoli essere a confronto solo con un impero
E qui il gusto della multi polarità di Giovanni Paolo secondo allora dicevo il rifiuto dello scontro di civiltà
E in modo insistente con cui Giovanni Paolo secondo soprattutto negli ultimi anni ha presentato l'importanza la necessità la via del dialogo certa ragioni Corman
è anche una storia di fallimenti
è anche una storia di fallimenti quelle di Giovanni Paolo secondo soprattutto nel campo del dialogo ma non solo ma non importa solo Delevigne che il Papa ha tracciato e forse
Soprattutto per quello che riguarda l'Islam il suo più grande successo non è quello di alcuni incontri interreligioso i
O la moschea degli Omayyadi tanto mediati insacca da noi il primo Papa nella moschea eccetera eccetera ma è il discorso dell'opposizione alla guerra nel Golfo e la guerra in Iraq che ha reso il Papa estremamente popolare
Tra le masse islamiche
Io non mi sento personalmente di dare una valutazione di tipo storico come non mi sento di dare una valutazione di tipo personale io in questi giorni vedo cioè tutti dicono e parlano molti dicono e parlo del Papa come se fossero stati i loro cugini e cugini del Papa i fratelli del Papa gli amici del Papa e questo anche bello perché perché in fondo Giovanni Paolo secondo il Cotral milioni di persone di poi ognuno si sente unico poi magari scrive articoli su un tre minuti che ha incontrato il Papa io non non mi sento cioè un certo pudore dei sentimenti quello che però vorrei dire e chi è mi sembra molto importante e che mi sembra una lezione di quest'uomo una lezione ai cristiani e non cristiani una lezione di grande rigore Giovanni Paolo secondo ha saputo mettere insieme diciamo una profondo e radicato e meditato senso di identità con una grande capacità di dialogo e di incontro
Perché come tutte le identità profonde la sua identità non è stata spesa contro non è stata spesa nelle battaglie culturali non è stata spesa in una logica del nemico
Allora quello che noi vediamo in questi giorni la capacità di quest'uomo che ha detto le sue cose
Con chiarezza e affabilità
Però di creare attorno a lui una grande unità tra chi è molto d'accordo con lui tra chi ha un po'd'accordo con lui tra chi non è d'accordo ma stabilisce attorno alla sua memoria la sua presenza un senso di simpatia
Se c'è otto non ce lo nascondiamo nella scomparsa di Giovanni Paolo secondo anche un senso di orfana Anza di un mondo come il nostro che si ritrova punti di riferimento tante volte o classi dirigenti
Tante volte mediocri e incapaci di interpretare quelle che sono le esigenze e le domande profonde
Ma poi la storia va avanti sorgono altri personaggi altri riferimenti
è importante però ha ragione il senatore Andreotti
Riflettere sulla eredità di Giovanni Paolo secondo e per evitare anche quei revisionismi insidiosi i che sono poi i revisionismi che arrivano sempre dopo le grandi fasi di entusiasmo e di popolarità grazie
Grazie
Ad Andrea Riccardi e soprattutto
Questo richiamo per questo richiamo alla
A rigore intanto alla conoscenza dell'uomo e della carica umana di Papa Wojtyla di questa esperienza
Dell'incontro non intellettuale non astratta ma legata a una pratica umana effettiva e in secondo luogo poi per avere detto
Come potere riflettere introspettiva sulla sua opera andando al di là delle antitesi comode che hanno
Hanno segnato la riflessione del passato fino agli anni Settanta
Appunto tipo progresso conservazione
Oppure anche Moderno antimoderno lo riceva Renato Moro prima e impossibile comprendere in opera di Papa Giovanni Paolo secondo ma direi che è impossibile comprendere il senso del nostro tempo sulla base di queste vecchie antitesi
Prima Igor Man parlava di papà cui TV ha come di un Papa postmoderno ha usato un'espressione
Ma io credo che sia giusto dire così cioè un papa che affrontava i problemi a partire dall'affermazione della modernità dopo la modernità
In un certo senso è un papà come diciamo noi filosofiche a affrontato le sfide di una società post secolare di una società che si pone problemi che vengono dopo
Il processo di secolarizzazione e che sono gli interrogativi che che sono stati anche qui posposti al centro di questa nostra riflessione di stamane e cioè e come ridare senso alla vita
Dell'epoca della scienza e della tecnica nell'epoca delle alternative tragiche che sono determinate dall'innovazione scientifica e tecnologica nell'era socio della globalizzazione
E in secondo luogo cosa e lecito cosa e lecito sperare nel nostro mondo cosa è lecito sperare che cosa
Diciamo e illecito diciamo potevi sperare nella prospettiva di una vita degna di essere vissuta io direi che questi sono i grandi temi che papa Giovanni Paolo secondo
Ci ha lasciato in eredità al di là delle diverse posizioni che possiamo avere
E direi che la riflessione nostra di stamane è stata un tentativo di procedere con un passo molto cauto in questa direzione
Vorrei pregarvi unicamente anche su suggerimento del presidente
Per terminare questa nostra cerimonia non rituale però è una cerimonia
All'insegna dell'amore e del rispetto per una persona che
Per noi laici è andata via lasciato questo mondo per chi crede è ritornato alla cassa del padre
Pregherei tutti quanti voi di osservare un minuto di silenzio e poi un'ovazione a favore del Papa
Grazie grazie può