Nemico addio? Le memorie divise nella storia della Repubblica

No
Bene allora diamo inizio diamo inizio ai lavori
C'è il sindaco di Macerata dottor ingegnere meschini vuole fare un breve saluto e noi lo ringraziamo perché ha contribuito in maniera determinante alla realizzazione della nostra iniziativa
Grazie buongiorno a tutti io mi scuso se sconvolgono tutto l'ordine dei lavori previsto per l'inaugurazione ma purtroppo il dramma di Nancy invece che abbiamo troppe cose da fare non ci riusciamo anzi
Qualcosa mi dispiace molto perché sia detto emissione dei relatori che avrei voluto ben volentieri partecipare molto più a lungo che non portare un semplice saluto questo convegno perché è un tema sicuramente interessante molto e molto attuale
Quindi un ringraziamento professor Ventrone per questa l'organizzazione di questo di queste tre giornate di di riflessione un saluto un benvenuto a tutti graditissimi ospiti illustri ospiti
Di questa giornata delle giornate precedenti credo che
Come dicevo il tema
Questo convegno sia di grande attualità si è una riflessione che tutti insieme dobbiamo dobbiamo fare un dubbio che la politica è sicuramente anche contrapposizione contrapposizione di idee e di valori e di ideali di morali di essere
In questo quindi in qualche modo il nemico
Qualcosa che politica
Direi quasi necessario
Poi bisogna
Vedere capire come ci si pone nei confronti più del nemico direi a questo punto permettetemi la palla dell'avversario
Io credo che il primo atteggiamento assolutamente necessario per lo meno oggi è quello che l'avversario prima di tutto una persona che merita rispetto
Qualsiasi cosa
Essa pensa
E quindi ecco che il nemico appunto diventa un avversario con cui confrontarsi anche duramente rispetto alle posizioni rispetto ai valori rispetto agli ideali ma nello stesso tempo una persona che che merita tutto il nostro rispetta credo credo che in questo
E in quest'ultimo periodo soprattutto è un modo un po'anche nei nostri Consigli comunali normato solo a livelli nazionali c'è invece un
Nel rafforzamento di un'acrimonia di una di un eccesso di
Di conflittualità
E poca ma anche imponga mancanza mancanza di rispetto nei confronti delle persone che stanno dalla dall'altra parte
E questo lato soprattutto preservò né i consiglieri comunali più giovani in qualche modo ha anche alla prima esperienza
Ecco credo che questo sia una degenerazione probabilmente modelli che ci vengono sia televisivi dibattiti televisivi ormai non sono quasi inguardabili spesso e volentieri che testi fanno scuola si trasmettono ai livelli più bassi ecco io credo che questa riflessione che parte naturalmente deve partire dalla nostra storia da quello che siamo stati ci debba condurre a una riflessione seria su quello che siamo oggi e su quello che dovremmo essere domande quindi un ringraziamento di nuovo al professor Ventrone per l'organizzazione di questo questo convegno un ringraziamento a tutti i relatori illustri ospiti e un ringraziamento a tutti voi e vedo molti giovani e questo mi fa da sperare per il futuro grazie e buon lavoro a tutti
Bene allora
Benvenuti benvenuti a tutti benvenuta la presidente Annunziata che siamo felici di di avere con noi ascolteremo con molto interesse il suo intervento io direi essendo stati giorni molto intensi di lasciare se riusciamo un po'di spazio al al dibattito quindi pregherei relatori di tenersi entro i trenta minuti
Così appunto da dar vita un intenzione intensa discussione allora adesso interviene il interviene Maurizio Ridolfi con un intervento dal titolo la contrapposizione amico nemico nella celebrazione delle festività nazionale
Se io
Mi scuso con con degli amici se magari ripeto qualcosa che avete già detto ma sono arrivato solo nel pomeriggio di ieri e quindi
Forse mi sono perso qualche battuta perché volevo fare due piccole premesse che spero utili sia per il colleghi sia per la discussione
Dunque quando noi ci interroghiamo su queste categorie amico nemico in relazione alla storia del Novecento
Ovviamente dico cose banali forse scontate ma mi pare mi pare opportuno riprenderle
Ci troviamo su cosa significa la politica alla propaganda la comunicazione eccetera in una società di massa in cui
Gli strumenti della comunicazione sono stati sempre più importanti più pervasivi diffusive eccetera
Credo anche che noi tutti abbiamo mai sulla scorta degli studi mosse eccetera fino a Gentile
Almeno in Italia l'idea che la politica le ideologie politiche in una società di massa sono religioni secolarizzato appunto si parla di religioni politiche religione della politica e allora questo comporta o deve comportare un'attenzione a tutti quei codici e linguaggi singolo rituali eccetera che sono tipici e propri dei linguaggi
Della della religione
Un'altra permessa la differenziazione tra propaganda e comunicazione
Spesso ho l'impressione che ci facciamo troppo prendere da quello che la propaganda comunica senza chiederci
Qual è la finalità della del manzo propagandistico allora molte cose ci così mi è capitato di ascoltare ieri pomeriggio
Dando per scontato quello che la propaganda e comunica la propaganda ovviamente va sempre filtrata propaganda di cosa Propaganda Fide la tradizione dalle gioiose quindi la propaganda politica Rapp
Il propagare un verbo politico che si ritiene appunto
Assimilabile ad una fede la differenza tra propaganda e comunicazione banalizzo
Ma semplifico spero anche a vantaggio del dibattito che la propaganda tende a rafforzare l'identità di kitsch alla penso in un certo modo il militante il il l'attivista del partito la comunicazione ovviamente si rivolge invece ad un al pubblico ad un ampio spettro e ovviamente s'differenziali i linguaggi
Allora questa idea per cui l'amico nemico la categoria amico nemico ha funzionato per un certo periodo e poi funziona di meno funziona più nella retorica che nella rappresentazione grafica
Ovviamente è legata al fatto che la propaganda nel corso del secolo è diventata sempre meno importante rispetto alle tecniche della comunicazione in ragione del fatto che è arrivata la televisione eccetera eccetera
Banalità cose scontate non lo so perché altrimenti colgo il rischio di prendere i linguaggi le forme la rappresentazione dell'amico dell'amico senza filtrare quel messaggio e senza interrogarci sempre sul fatto che è propaganda ecco questo lo volevo ricordare onestà trasmessa
Io colto lo dirà pure anche Giovanni credo che Massimo Salvadori
L'abbia detto più volte mi dispiace non averlo scortato ma anche in altri interventi c'è la consapevolezza che il caso italiano è un caso
E che dovremmo evitare di fare nell'anomalia continuare a parlare del Car dell'Italia come di un'anomalia
Che cosa voglio dire se noi guardiamo fuori d'Italia se guardiamo alla Francia ma non solo oggi ci sono dei lavori
Sull'immaginario l'uso delle immagini della propaganda nella politica francese vediamo che leader all'immagine dell'amico del nemico è frequentissimo ci sono tante storie nazionali che
Vivono ci sono alimentate di questa contrapposizione
Il problema allora qual è che probabilmente c'è anche una una classe dirigente visto che
Carmine Donzelli ieri ci invitava ad avere sempre presente diciamo anche l'impegno civile la la valenza civile di questo nostro convegno mi interroga lei più che sui peso del passato della storia italiane in questo caso anche su come la classe dirigente politica ha utilizzato la la storia del Paese
E allora se non si apriamo ad una dimensione che non sia soltanto italiana per esempio
Dovremmo ammettere che la rappresentazione dell'amico nemico non risale alla Grande Guerra
Ma risale a prima
Risale sempre a alla guerra alle guerre ma risale alla al al alle all'al colonialismo le prime forme di rappresentazione in Italia in Francia in Gran Bretagna
Del nemico esterno poi di chi sosteneva non sosteneva
E il processo di colonizzazione risalgono agli anni Ottanta quindi alla prima guerra d'Africa se qualcuno presenti gli studi Nicola Labanca da questo punto di vista ha scritto anche un articolo sull'uso della fotografia delle immagini rispetto alla promozione della campagna la prima campagna d'Africa si renderà conto basta guardare i giornali illustrati del tempo che questa idea dell'amico dell'amico era già presente negli anni Ottanta in Italia e ripeto Francia l'apertura dalla guerra nel Tonchino per ottantacinque il problema della
Del
Della Gran Bretagna rispetto rispetto rispetto all'Irlanda sono quelli gli anni diciamo l'incubo otto io se vogliamo parlare del dell'ultimo secolo rispetto al tema che il convegno ha messo al centro dell'attenzione ecco
Queste le due premesse
Io che cosa mi riprometto di fare con voi
Mi riprometto di fare una veloce
Insomma concisa veloci
Riflessione su come
Le feste nazionali e comunque i rituali della memoria cerco di dire qualcosa
Di più abbiano utilizzato almeno questa categoria della rappresentazione del nemico o del
O dell'amico
Lo voglio ricordare un'altra sezione si intitola al tema legittimazione delegittimazione quindi questo è un po'la riflessione che sta sullo sfondo
Quando noi parliamo di feste civili dei rituali della memoria beh alludiamo almeno a due cose da una parte come si usa il passato come nella costruzione del consenso di un'identità nel passaggio da una generazione ad un'altra
Si guarda in momenti alti o ritenuti tali della storia di un popolo e di una nazione e si invita i si invitano i cittadini per quel giorno per quel momento a riflettere su quell'evento anche lontano
Che dovrebbe avere ancora per noi un carattere identitario pur lottando pur nel passaggio di generazioni alquanto diverse
Solitamente
Questi momenti del passato di un Paese quali sono gli atti fondativi
La nascita di una Repubblica un referendum come nel caso italiano istituzionale del due giugno le guerre
Il ricordo delle guerre legni morire le memorie dei dei caduti
Il giorno di festa nazionale di solito funziona di più la torcia della festa civile e il rettore della memoria è alimentato da non ricordo dei caduti dei morti per la Patria laddove c'è questa doppia lettura doppia presenza
Di solito il giorno di festa nazionale e in qualche modo più condiviso di quanto invece non avvenga dove uno di questi due momenti
è mancante
Se veniamo allora Casa Italia
Come avvicinarlo dal punto di vista delle ritualità civili delle feste nazionali
Io credo che ancora se vogliamo avere un approccio comparato chi ci aiuta a capire anche meglio il caso italiano
Dobbiamo probabilmente immaginare l'Italia Pensare l'Italia
Come un Paese che nel corso del Novecento ha avuto un regime dittatoriale ventennale che ha lasciato una pesante eredità una lunga eredità e quindi come la transizione alla democrazia è avvenuta non è avvenuta è avvenuta in parte o voi che entrate in modo in modo compiuto
Da questo punto di vista i due Paesi con cui confrontare la nostra storia sono la Germania e la Spagna
Sono la Germania e per motivi evidenti evidentissimi
Ma è anche la Spagna perché sebbene la Spagna come tutti sappiamo arrivi diciamo alla sua tradizione democratica trent'anni dopo per molti aspetti anche qui lo sappiano ci sono stati studi recenti è un punto di confronto molto significativo attenzione però intanto molto significativo per noi
Non tanto e non solo perché si dice si è detto che fortunati sono stati gli spagnoli che hanno avuto una transizione mite e dolce democratica
In realtà non è così se voi vedete le ultime vicende c'era proprio un'inchiesta recente su un giornale nazionale
Su quello che sta accadendo negli ultimi due anni da quando c'è il governo Zapatero voi vi rendete conto che la Spagna ha riaperto il problema è il tema della transizione
Perché quella fu una transizione democratica letta sulla partecipazione e la legittimazione e quindi di tutti i soggetti ma senza memoria
Può esistere una transizione democratica senza memoria stappate ero dice no e afferma dice
La Spagna necessita di una nuova transizione perché dice Zapatero le radici dell'attuale democrazia risalgono alla seconda Repubblica
Il due mila e sei España all'anno della memoria ci sono tutta una serie di iniziative c'è una commissione tra l'altro guidata da uno storico illustre ecco se Alvarez comico in Spagna che sta cercando di ripensare la quella memoria in modo da non riaprire ovviamente i conflitti legati alla pesante eredità della della guerra civile spagnola questo per dire cosa chiede
Intervento fuori ci rendiamo conto che i nostri problemi non sono poi così anomali rispetto ai problemi di altri Paesi che hanno avuto una storia in qualche modo simile alla nostra
Allora da questo punto di vista dove partire per questa mia riflessione ho già anticipato se proprio volessimo andare alle origini alle premesse di quel linguaggio amico nemico dovremmo partire secondo me dagli anni ottanta mai vero verissimo è stato detto
Il libro di Angelo Ventrone in questo dato un contributo davvero importanti sono gli anni della guerra e immediatamente precedenti la guerra la grande guerra
Come posso dire a a trasformare il la contrapposizione politica ideologica da un piano che potrei dire laico secolare ad un piano sacra Lizza
Da una parte la l'idea di nazione viene sacra le esatte dall'altra parte mi consegue
Che la contrapposizione politica assume una valenza sacrale esatte quindi contendenti si guardano come nemici e non più come avversario
Gli esempi sarebbero tanti la guerra di Libia nei confronti dei socialisti ma anche nei confronti dei giolittiana
Nell'ambito della della campagna anti interventista la caccia la caccia ai Giolitti anni egualmente un esempio di di questa trasformazione della lotta politica nel senso
Nel senso indicato
Vi sono altri dei momenti io mi scusi mi soffermo su alcuni dei momenti che mi sembrano
Utile anche in questo nostro in questo nostro convegno lo ricordava lo ricordava ieri dorsi la vicenda di Caporetto
C'entro anch'io perché vorrei parlare di Caporetto prima vorrei parlare dell'otto di settembre che sono quei due momenti nella storia del primo Novecento che continuano
A produrre lacerazioni memorie divise contrapposizioni
Possiamo dirlo il mondo in modo diverso dal mio punto di vista perché capretto perché dopo Caporetto fu istituita
Fu istituito il commissario generale per l'assistenza Civitella propaganda interna che tra le varie cose promosse anche pensate un po'la celebrazione
Nelle giornate del quattro luglio del quattordici di luglio in diverse città italiane dei momenti celebrativi si dirama pubbliche cosa c'entrava no erano lì
Gli alleati dell'Italia gli Stati Uniti erano appena arrivati la Francia lui era
Lo è anche da prima e siccome si voleva additare un esempio in qualche modo al di là della storia nazionale di cosa volesse dire condividere un percorso valori universali in diverse città italiane nel diciotto quindi
Durante il durante ancora gli ultimi mesi
Della guerra vengono celebrati festeggiati la rivoluzione francese quattordici due di luglio e la giornata dell'indipendenza americana
Nella scorsa molesta che la festa dello Statuto Albertino che era l'unica festa diciamo nazionale dell'Italia liberale non funzionava come collante come un momento di di aggregazione identitario proprio perché l'Italia dopo la sconfitta di Caporetto rinvenire invece impegnate doveva essere impegnata nella nel riscatto in quello che sarebbe stato poi poi Vittorio Veneto
Giovanna Procacci che ha studiato queste cose Farris di salire a Caporetto e ai contraccolpi lasciati dalla vicenda di Caporetto
Fare salire una delle fatture chi credono corso del Novecento accompagnato la storia italiana
E lo dice in questo modo la rotta di Caporetto
Se aveva favorito la dissacrazione violenta dei valori nazionali da parte delle classi popolari mettendo in rilievo la loro profondo frattura con lo Stato arriva al contrario linea dato il senso di appartenenza nazionale dei ceti medi
Una disfatta militare era dunque riuscita a creare quel clima di fervore e di sacralità patriottica che in Italia era mancato al momento dell'intervento insomma
Una Effetto dirompente per quindi sì ma che poi credo è rimasto come uno degli effetti importanti nella storia del del nostro del nostro Paese
E allora Giada già da quel momento le ritualità le feste civili assumono questa valenza di contrapposizione i patrioti fautori della nazione
In senso stretto e coloro i quali invece a questi valori non credevano e quindi nemici interni i socialisti in prima
In prima istanza finita la guerra negli anni del del dopoguerra il quattro anni diciannove ventidue c'è una sorta ci fu una sorta di un uomo tu simbolico rituali in cui ci si infilò di tutto
Contaminazioni tra tradizioni preesistenti alla Grande Guerra e nuove valenze nuove forme di religione di religione politica da questo punto di vista vi furono sì contrapposizioni forti
Ma anche contaminazioni
Chi ha studiato come ha fatto il miglior gentile l'origine dell'ideologia fascista e poi della religione politica fascista ha potuto vedere molti innesti provenienti dal passato massima mazzinianesimo radicalismo
Anche un po'di garibaldini lirismo eccetera eccetera si fonda però proprio in quegli anni attorno al crea
Nella memoria che vari coalizzate quindi il giorno del quattro di novembre giorno della vittoria come insomma ci racconti ci ricordano i in mano uguali questa doppia rappresentazione del giorno
Rituali forzare che prima ricordavo vale dire festa civile ma anche commemorazione dei defunti
Questa doppia presenza che ha fatto se ci pensate bene del quattro di novembre l'unico giorno diciamo della memoria chi ha resistito ai cambi di regime liberale fascista repubblicano ancora oggi sebbene non abbia il bollino rosso diciamo è però Giovanni è un giorno uno dei due tre pochi giorni che permette agli italiani di ripensare una possibile storia in cui tutti si possono riconoscere al di là poi delle valenze e delle interpretazioni che che si danno uno uno degli obiettivi non raggiunti di Azeglio Ciampi era quello di rendere Pristina re anche il giorno
E non c'è non ce la fa e questo come dire sul piano politico può chiarire reti potrà interrogare tu nella nella parte della tua dell'attuale relazione o di novembre mirava centoventuno vi ricordate probabilmente è fu il momento nel quale fu istituito
Roma sotto l'altare
Nella patria fu
Formulato fu tumulata la la salma del milite ignoto la più grande celebrazione la strada dell'Italia liberale ma una una un evento corale
Che davvero coinvolse tutta l'Italia è però segnalo quella contrapposizione amico nemico chi alloggia tra nostro convenienti assenso
La coralità del paese fu indubbiamente le estreme se posso così dire che cosa fece i socialisti si astennero mentre fino allora avremmo contrastato apertamente qualsiasi forma di commemorazione dei morti perché si diceva che come dire la guerra aveva causato morti non voluti insomma l'idea di Dio dell'euro al non era accettata dal risorse risalisse astengono non fanno manifestazioni ostili si astengono
I fascisti mettono la camicia nera e com'
Contestano lo spazio pubblico a Roma alle società dei treni merci dicendo affermando siamo noi i veri eredi Interpreti della memoria nella Grande Guerra
E si presentano vestiti con la camicia nera e contendono alle Società dei reduci lo spazio pubblico lo spazio pubblico romano lo spazio pubblico nelle altre città che sono sede di rituali di e di commemorazioni si prefigura questa idea del fascismo come vero interno
Dei della guerra
Dell'eroismo della guerra del valenza rigenera Trichet della guerra che avrebbe poi portato l'ideologia fascista lo sappiamo a diventare un'ideologia di regime da questo punto di vista lo ha detto molto bene
Emilio Gentile in realtà ha scritto gentile va patria risorta dalla guerra che il fascismo voler ricollocare sugli altari era per i fascisti una batteria in camicia nera
Che solo chi era in camicia nera poteva amare venerare
Si arrivò sapete bene costo gli hanno negli anni Venti a non ritenere più italiani coloro i quali non si riconoscevano in una rappresentazione dello stato e la storia del Paese che non fosse appunto in in camicia nera
Da questo punto di vista
E vengo perché il tempo tempo ovviamente passa l'eredità del fascismo l'eredità del regime fascista
Non solo fu come posso dire chiusa
Duratura persistente non solo in quanto l'eredità del fascismo attraverso il neo fascismo e l'anno sta oggi eccetera ne parlerà molto meglio di me
Dopo Tarchi ma per l'eredità che lasciò circa l'idea Tilla puliti
Un'idea totalizzante della politica un'idea di religioni politica che quindi necessitava di simbolo di rituale di rappresentazioni
Allora da questo punto di vista transizione democratica nell'Italia nell'Italia del secondo dopoguerra
Vi sono molti fattori che intervengono
E intanto c'è un'idea diversa di come ricordare i caduti
Si esce dalla Grande Guerra con l'idea che il morto agli eroi e quindi attorno alle rondini costruita tutta una mitologia una simbologia una ritualità
Che nel secondo dopoguerra Simona perché il secondo dopoguerra visto alle morti più quattro voci perché secondo dopoguerra vedi in campo le associazioni dei vinti e dei vincitori
Perché nonostante un attimo la forza come ebbe nel primo dopoguerra di organizzare la ritualità alle memorie
Le memorie le memorie pubbliche e allora al contrapposizione
Rispetto alla memoria assume una valenza politica ideologica molto più netta di quanto non vi fosse nel primo dopoguerra quando lo Stato in qualche modo invece riuscì a controllare per ordinare a canalizzare
I rituali della memoria
Transizione
Un doppio momento se ci pensate
Quello che è successo in Spagna e negli anni settanta vale a dire l'oblio della memoria a vantaggio di una transizione che fosse incentrato sulla partecipazione della legittimazione degli Enti di tutti i protagonisti
Se ci pensate un attimo questa cosa successe anche in Italia i famosi dieci anni dell'inverno così detto come l'ha chiamato cartografia diciamo di sinistra resistenziale
Per cui fra la fine degli anni quante quasi tutti gli anni Cinquanta la resistenza viene messa viene marginalizzata ovini imbalsamata questi via del secondo Risorgimento che quindi
Permetteva di ricongiungere il primo alcol al secondo Risorgimento di creare quella linea di continuità che in qualche modo accettava tutti e legittimava i dico
I protagonisti della Resistenza bene questa idea che
Forse è necessario mettere in qualche modo la memoria conflittuale in una in una in ogni Numan polo
Passò anche in Italia
E poi non sappiamo soltanto dopo il mille novecentosessanta l'antifascismo un vero confronto sulla Resistenza la la l'attività delle scuole l'iniziativa promossa prima da Sant'Agata e poi più avanti anche dato il Presidente della Repubblica per ricordare gli anniversari ventennale eccetera allora da questo punto di vista
Un ragionamento lo diceva prima lo diceva ieri pomeriggio
Carmine Donzelli e Donzelli sui valori fondanti della Repubblica vale a dire sulla Costituzione esso come la Costituzione è entrato o meno nel discorso pubblico e questo discorso vale fatto va fatto perché la vera contrapposizioni non frutterà coloro i quali avevano scritto la Costituzione coloro i quali mi erano stati esclusi avendo perso guerre diciamo anche la guerra civile la contrapposizione fu interno al mondo antifascista
E da questo punto di vista io ho l'impressione che sarebbe un errore considerare
L'antifascismo come un patrimonio dei soli partiti di sinistra io sono dell'idea che l'antifascismo è stato un terreno unificante per tutti coloro i quali hanno scritto la Costituzione
Che cosa voglio dire e il mondo cattolico la Democrazia Cristiana nella sua grande banca
Egli era antifascista ma era un antifascismo diverso dall'antifascismo della sinistra lo ha scritto molto bene Fulvio De Giorgi interrogandosi sulle forme della retorica antifascista guardando al mondo cattolico alla Democrazia cristiana i partiti di sinistra in questi termini
Il rovesciamento della retorica fascista rappresentava tanto per i cattolici quanto per i soci al comunista è un importante compito di antifascismo pratico morale e civile solo che tale rovesciamento antifascista significava per i cattolici passare dalla retorica fascista ad una antiretorica democratica antiretorica democratica
Ma delle sinistre in particolare per i penalisti voleva dire sviluppare una retorica
Antifascista militante
So diciamo diciamo pure la verità ma condividendo l'antifascismo io su questo vorrei vorrei vorrei insistere allora dal nostro punto di vista la riflessione su come i rituali della memoria le feste nazionali abbiamo meno contra Buick o ad alimentare un senso di identità parte od eventualmente dell'altra
Ad alimentare invece la contrapposizione politica è un'espressione che in prima istanza deve riguardare il mondo antifascista il mondo che ha scritto la la Costituzione
Allora da questo punto di vista interroghiamoci sul nel suo sul significato che che hanno assunto quei momenti quelle date che prima ricordavo hanno rappresentato per la storia dell'Italia repubblicana giorni di festa nazionale comunque giorni nei quali ricordare momenti alti nella storia di fondazione della della Repubblica
Da questo punto di vista
Intanto io farei
Una
Tenderei un'analogia tra il venticinque aprile quattro di novembre e tra il venticinque aprile e il due il due di giugno
Perché
Il venticinque aprile quattro in avendo in entrambi i casi
Ricordo mossa collegate ai vinti bellici alla prima e alla e alla seconda guerra mondiale
Ma la memoria che veicolano alquanto diversa
Ed è
Risultata diversa intanto in relazione al quattro di novembre che
Vide la sinistra socialisti e il piccolo partito comunista nel primo dopoguerra ostili o comunque strani è invece dopo la seconda guerra
Ben presenti e consapevoli che quel momento il quattro di novembre momento in qualche modo culminante del Risorgimento unificazione nazionale non poteva essere spunto da un qualsiasi discorso di storia nazionale
E che era necessario quel momento non lasciarlo diciamo ad altre
Ed esperti mi
Le differenze tra il primo turno qua nel secondo dopoguerra intanto l'esercito in ogni evento rituale
Legato ad una guerra l'esercito ha una funzione importante
Lo vediamo anche oggi seduto nel discutere sì due giugno
Debba avere o meno una parata come debbano andare vestiti militari insomma il tema è
è ancora fresco che cosa voglio dire ci usciva dalla Grande Guerra con un'idea alta della funzione dell'esercito sci uscì dalla secondo guerra idea invece distruttiva
L'otto settembre quello che era successo all'esercito italiano parliamo di tagli era tale da venerdì screditato in ogni modo l'immagine la figura
E la figura dell'esercito a correre la valenza diversa del quattro di novembre
Tra il primo e il secondo dopoguerra e quindi la necessità il quattro di novembre con come possibili consacrarlo e di rilegittimare euro
E allora ecco il nesso con il venticinque di aprile che ha studiato queste cose ha visto che le forme rituali liturgiche letterati che
Della
Festa della celebrazione per venticinque aprile sono l'adattamento dei rituali del quattro di novembre
Reintrodotti nel quarantaquattro d'uomini nel corso del suo il suo governo la riproposizione della celebrazione poteva me risale già al giudice di quarantaquattro la festa venticinque aprile nella riproposizione sul piano rituale di quello che già la pratica del quattro di novembre ovviamente i valori erano erano
Erano diversi
Da questo punto di vista il venticinque di aprile ha funzionato non ha funzionato
Io credo di poter dire che per almeno un trentennio
Come i conflitti in Normandia virtuale che ci sono anche fuori
Questa cosa per cui dovrebbe esserci un giorno di festa nazionale pacificato non conflittuale
Non ha senso sul piano storico ma non ha senso neanche se guardiamo fuori perché attorno al quattordici di luglio ancora oggi ci sono fortissimi conflitti allora perché
Dobbiamo infatti sanare l'anomalia italiana quando anche altrove ci sono queste forme di conflitto
E di discussione però per circa un trentennio il venticinque aprile ha funzionato a me in corsa nel tenere insieme la memoria ufficiale lo stato e la memoria popolare Roma e Milano sacche Romaine il presidente il Governo e ministri
L'Altare della Patria eccetera e Milano la manifesto popolare
Da questo punto di vista ieri ce lo ricordava Giovanni Orsina
Venticinque aprile fatto proprio dalla sinistra che ha espunto gli altri antifascisti beh germanici ricordava ieri Orsina che fu il mondo laico liberale tirarsi fuori rispetto ad una possibile influenza moderata antiretorica come prima diceva
Fulvio De Giorgi
Non accettarono quel Tirreno della competizione del conflitto
Ce lo ricordava ieri Giovanni Orsina attraverso Catilina godi diramato un po'meno perché la Mafai era un antifascista conseguente come dire nella sua formazione
E cosa successe negli anni negli anni settanta e che il confronto tra il venticinque aprile e il due giugno voi lo sapete lo sapete tutti lo ricordate
Crisi economica terrorismo austerità
Governi della maggioranza della solidarietà nazionale sto finendo una macchina cestoni cinque minuti
Si arriva ad una cosa pare parrebbe inconcepibile in un'altra realtà nazionale il giorno di festa nazionale del due giugno anche il quattro di novembre ma capisco giovanili sì va bene non è così importante
Ma la storia Repubblica come il due giugno venticinque aprile perché ha cessato di essere feste successivo feste sì sì testo qualcosa coi questo ponte come Conte con tu però sai quattro di novembre ancora giorno delle feste animate e giorno ben un terzo con è una sovranità Civiletti non comporta le cessare chiudere le attività lavorative ma è una solennità civile così come dice il calendario civile della Repubblica
E quindi non è del tutto vero che non siano Agata presente nel nella nella rappresentazione della storia dell'Italia repubblicana
Dicevo cosa successe nel settantasette tutti d'accordo forti piccolo partito repubblicano la mafia è ancora vivo sarebbe morto l'anno
L'anno dopo forchette il piccolo partito battuti d'accordo a dire e vero possiamo fare a meno del tre giugno come giorno di festa nazionale e anche del quattro di novembre
Come ogni giorno di festa nazionale fondata sempre ragionamento senatore comunista Maffioletti che era quello che poi allestire preparò il decreto insomma della legge
Che manteneva come solo un giorno di festa nazionale e questo fino al due mila fino a quando Ciampi ha ricorda richiesto appena entrò di seconda io
Voglio che il Parlamento ripristini il giorno di festa della Repubblica Maffioletti
La sostanza poi le goccioline ma la sostanza qual è
Il due giugno in termini giuridici è un giorno che ricorda un contratto le elezioni giuridicamente su un contratto candidato si presento un partito si presenta con un programma
Ti piace non ci non ti piace il nuovo in media del contratto che è stata poi sappiamo ben venne ripresa anche anche anche autorevolmente il venticinque aprile invece era il giorno dell'impatto
Del patto di fondazione della carta dei valori da condividere
Almeno per coloro i quali hanno scritto la Costituzione non è il solo Marcelletti diceva di più
E che ci sono anche qui sentirete
Temi che poi sono ritornati nella negli anni Novanta nella crisi degli anni novanta
Il venticinque aprile invece il fatto da cui deriva la Repubblica nel momento in cui si esprime nel modo più pieno quel secondo Risorgimento mi tornano alla riproposizione del secondo Risorgimento che ha visto ancora più uniti gli italiani
E non si erano solo i repubblicani pensate un po'cosa prima di senatore comunista ma si erano le forse meno repubblicane monarchiche attorno all'idea della lotta contro i nazifascisti
Esatto quindi ancora più ampio popolare
La matrice di un Risorgimento che porta all'avvento della Repubblica un fatto che è solo iniziato nel solo con le celebrazioni dell'autorità
Ma è ricordato dalle associazioni combattentistiche patriottico
Insomma il venticinque aprile essendoci anche le formazioni partigiane monarchiche aveva una valenza non solo come ma rispetto al contratto ma anche perché era più unitario ancora più unitario perché non era l'assegnazione di una separazione tra i fautori della Repubblica
E i fautori della monarchia io credo di poter dire che quell'evento quella scelta quella legge
In anni
Lo stiamo dicendo
Terribili gli anni del terrorismo
Della crisi profondo della Repubblica quale fummo appunto quegli anni
Si crea una sorta di separazione non ancora ricongiunta a mio modo di vedere nonostante Carlo Azeglio Ciampi
Tra memoria fondativa della Repubblica
L'antifascismo ci potrà riscuotere ma sulla storia d'Italia c'è stato il fascismo e poi c'è stato anche l'anti l'antifascismo
Frattura tra la memoria antifascista è quella che chiamiamo patriottismo repubblicano che non è la stessa cosa dell'antifascismo
Che cosa voglio dire alla fine anni novanta il presidente della Camera del tempo propose
In un tentativo di rileggere la memoria e la storia del Paese gli anni della guerra civile
La sovrapposizione tra le le date del due giugno e del venticinque aprile disse anche ma entro il giugno può cadere basterebbe il venticinque aprile a connotare le radici della nostra Repubblica
No ovviamente si può cambiare tutto Massimo chiama rimanere nella storia e alle radici di questa nostra Repubblica questi due eventi sono egualmente fondatori perché sono il riflesso di cose distinte
Non era scritto da nessuna parte che il due giugno la Repubblica avrebbe vinto
Paese italiano fu l'unico paese nella storia della cultura occidentali in cui un referendum popolare
Presente la monarchia presente un è quei cittadini scelse un'altra forma di governo cioè la rete i dati emersi l'Italia spaccata ricordate da Roma da Roma in giù
Gli italiani tardi in maggioranza della monarchia ci segnalano problemi evidenti da questo punto di vista e allora io credo che questa distinzione e separazione non ancora ricongiunta secondo me tra la memoria fondativa il patto fondativo della Repubblica affinché si dichiara che questo deve essere ovviamente
E la Repubblica in quanto tale l'autonomia della Repubblica in quanto forma di governo retta su principi repubblicani chiudere in prima istanza sovranità del popolo che esercita nei limiti della Costituzione e delle leggi i diritti e doveri questo vuol dire al repubblicanesimo applicato alla storia delle istituzioni dopo il mille novecentoquarantacinque
Questa frattura non sia ricongiunta
Credo che le vicende degli anni novanta abbiano contribuito a riaccendere a ripresentare sulla scena
Nazionale
Questo dilemma questo piccolo dilemma
Chi contribuisce ancora oggi la nuova risoluzione di questo rapporto ad alimentare la nuova retorica della contrapposizione amico amico nemico non è stato ricordato lo lascio lì lo accenno l'entrata dell'Italia in Europa la costruzione di un'identità sovranazionale il tentativo di trovare simboli rituali personaggi
Grandi esponente dello spirito europeo
Anche qui ancora Carlo Azeglio Ciampi
Inducono a rileggere a guardare richiedenti fondanti della nostra memoria remore repubblicana in modo diverso è indubbio
Dubbio ancora voi sapete la festa d'Europa il nove di maggio è un fenomeno evitare
Che riguarda alcune poche istituzioni sebbene vi siano alcuni paesi dove invece c'è
Attorno alle nove di maggio non solo una gamma grande fervore di iniziative di celebrazione le scuole le istituzioni eccetera ma il nove maggio e quindi l'idea dell'Europa serve
Per riconsiderare la propria storia nazionale e per mettere in un circuito che non sia più solo e soltanto un'azione
Sono temi un fenomeno che avrà una vicenda chissà
Quanto lunga però non dimentichiamolo perché oggi non si può pensare solo alla memoria l'identità di un popolo si non anche in relazione con questa nuova dinamica europea che riguarda anche il tema oggetto del convegno ringrazio
Grazie a Maurizio Ridolfi ci ha fornito numerosi motivi di riflessione io approfitto del mio ruolo e gioco d'anticipo però sugli altri relatori due brevi osservazioni
La specificità della prima guerra mondiale all'interno della dialettica amico nemico riguarda mi sembra
Soprattutto il fatto che gli stereotipi razziali ora si rovescia non si popoli europei c'è la raffigurazione dell'altro come un appartenente diciamo alla sfera della sua umanità che tipico del razzismo imperialista e antisemita ora
Esistono già dei precedenti ma ora si rovescia violentemente sistematicamente sul nemico interno il nemico esterno che sono i temi che intendo cittadini del proprio paese
E il nemico esterno popoli europei quindi la specificità della prima guerra mondiale mi sembra sia
La capacità di anticipare quello che accade nella seconda guerra mondiale quando in fondo volendo ridurre in maniera
Radicale il contenuto del Nuovo ordine europeo voluto da Hitler
Questa novità è rappresentata dall'applicazione dei metodi della guerra coloniale in Europa contro popoli europei sostanzialmente poi un'altra breve osservazione
Maurizio riorganizzati importanti convegni nella sua università
Sul di taglio comparatistico comparatista sulle religioni civili le identità nazionali in in Europa e questo indubbiamente
Riduce l'eccezionalità del caso italiano cioè in questi incontri a cui io anch'io ho avuto la fortuna di partecipare
Abbiamo visto che la specificità italiana tutto sommato si riduce insomma le contrapposizioni esistono anche negli altri Paesi però credo o lo possiamo lasciare al dibattito
Che un carattere italiano in una originalità italiana da presentarsi è rappresentata dal fatto che lo scontro amico nemico dura più a lungo negli altri paesi coinvolge le formazioni maggioritarie
Le formazioni politiche maggioritaria e persino dal palco due del muro continua ad avere toni di radicale delegittimazione reciproca
Cetto qualcosa è cambiato dirlo con una battuta siamo passati dalla vittoria mutilata della che
Divide il Paese lascia il Paese dopo la prima guerra mondiale alla vittoria risicata delle ultime delle ultime elezioni ma ora do la parola Marco Tarchi autore di importanti studi sull'avvento del regime fascista sul regime fascista e anche sull'identità e il ruolo della destra soprattutto dalla destra missina nella
Nella Repubblica la sua relazione avrà appunto il titolo le destre l'eredità del fascismo e la demonizzazione dell'avversario
Grazie
Il primo problema che
Si incontra quando si deve affrontare un tema come quello che mi è stato assegnato è quello della definizione naturalmente del concetto di testa
Se si dice Lionello destre l'eredità del fascismo e la demonizzazione l'avversario siffatto una cooperazione molto opportuna rendendo plurale quello che troppo spesso si interpretarsi declina singolare
Ma quando si colloca all'esistenza delle destre nel contesto generale della situazione italiana storica politica culturale del secondo dopoguerra ci si trova di fronte a una ulteriore difficoltà
Non sto a discutere sul fatto che la destra delle destre sono ridiventati utile intatte un soggetto di analisi pura ancora non troppo praticato
Dell'accademia generati nel campo scientifico pressoché esclusivamente a partire dal novantatré novantaquattro precedentemente pareva se uno non guardava la politica praticata quotidianamente ma al campo degli studi che sostanzialmente questo Paese si contrappone sono una realtà cioè interista una realtà di sinistra e una marginalissimo la presenza di qualcosa definibile come destra che si riconduceva esclusivamente al piccolo partito neofascista Movimento Sociale Italiano Destra nazionale
Con il Periodo posto Tangentopoli ci si accorge che le cose non stanno così e che mimetizzate nascoste
Varie anime di quella che ha definito in una destra esistono nell'opinione pubblica e crollato in buona parte il sistema partitico
Che si era costituito all'indomani della caduta del fascismo e che poi hanno avuto alcune cambiamenti ma non troppo radicali in realtà esiste comunque un insieme di forze disponibili a schierarsi in un'area dove precedentemente e per buone ragioni nessuno voleva mettere piede
Questo lo lascio in premessa non lo sviluppo perché non ce n'è il tempo però l'attenzione secondo me prima ancora di entrare nella questione specifica della demonizzazione l'avversario ma proposta su questo dato
Ci sono delle destre all'interno dell'Italia repubblicana prima del novantatré novantaquattro certamente sì
Ma sono delle componenti di questa barra che si presentano a lungo come frammentate disperse rissosa e fra di loro
Pochissimo disposte ad accettare una classificazione in cui oggi noi retrospettivamente le vediamo
E piuttosto propensi a cercarsi agli altri etichette alternative con cui proporsi al loro pubblico potenziale a loro elettorato potenziale perché questo seconda parte nel titolo della comunicazione della comunicazione
Perfetto di quella contaminazione con l'esperienza fascista che ha immediatamente
Alcuni effetti delegittimati effetti delegittimanti che come cercherò brevissimamente di spiegare hanno un andamento differenziato quasi a fisarmonica non si svolgono nella stessa maniera dal quarantacinque ad oggi nemmeno dal quarantacinque al novantatré novantaquattro
Hanno alcuni momenti di rigonfiamento hanno alcuni momenti di ritrattazione e seguono delle logiche politiche pochissimo studiate ma a mio parere piuttosto individuabili identificabile
Ovviamente la contaminazione col fascismo toccava i diversi spezzoni in quella che oggi chiamiamo destra in maniera estremamente differenziati
Di certo però all'immediato in domani del venticinque aprile del quarantacinque a causa della o Filosa caduta del regime mussoliniano e di quelle forme di stigmatizzazione che ne derivano inevitabilmente un patto tutta quest'area viene toccata dal sospetto pubblico di abbia comunque contribuito attivi era in piedi per oltre vent'anni una dittatura poi si possono fare a vari livelli e vengono fatte non con troppa continuità delle differenziazioni fra i complici veri e propri seguaci di base i sostenitori più o meno qui esce enti
Ma questo tipo di
Distinzione di ruoli serve per certi aspetti lo vedremo fa poco e al anche politicamente degli effetti significativi ma non serve a staccare come accade in altri Paesi che oggi ho sentito citare per esempio la Francia una a destra buona e pulita rispetto alla vecchia esperienza del fascismo che però ad una vecchia non era era molto fresca e invece una destra o più destre cattive che erano state coinvolte in maniera diversa ma partecipe
Nella vita di quella dittatura
Per cui in realtà tutti coloro che non col non si affrettano non si sono già garantiti
In questo senso coloro che non si affrettano a revocare la propria adesione all'esperienza fascista derubricando la come un abbaglio di gioventù un tentativo i esprimersi comunque in un contesto in cui non si poteva fare altrimenti eccetera eccetera l'appartenenza alla destra diventa un po'un marchio di esclusione dalla scena pubblica salvo che però l'esperienza fascista naturalmente ha vissuto più di due decenni ha toccato molti
La classe politica che inaugura l'antifascismo certamente composta da moltissimi esponenti del vecchio antifascismo che sono stati in esilio in clandestinità ma non può parlare soltanto se stessa
Per ricostruire il tessuto connettivo del Paese ed è di avere un pubblico il più vasto possibile quindi dare parlare a milioni di italiani che in proporzioni variabili c'è stato e c'è un continuo dibattito storiografico soprattutto in parte politologico sul punto quindi non entro nella questione
In misura diversa maggiore o minore comunque sono stati consenzienti rispetto a quell'esperienza che non possono essere semplicemente marchiati negativamente dalla accusa siete stati fascisti e estromessi dalla scena pubblica conosciamo tutti le assai alterne ambigue vicende dei processi dell'epurazione quindi sappiamo che la classe politica antifascista alcun bisogno di recuperare presto soprattutto
Ebbene un po'più relativamente
Il consenso attivo di molti che fascisti sono stati su questo piano tra breve in maniera più dettagliata ma il problema esiste in relazione alla definizione del concetto di destra
In realtà causa questa forma di stigmatizzazione inevitabile peraltro e sulla quale secondo me bisognerebbe cessare ogni tipo di contrapposizione retorica stato bene è stato un male è stato sostanzialmente davvero
Non poteva essere diversamente
Tutte le forze politiche che noia già scriviamo all'area della destra fanno a gara per sottrarsi perlomeno nona vere l'accappatoio ombra e di sospetto che deriva dal vedersi riconoscere quell'etichetta incollata sulla pelle
Lo stesso Fronte dell'Uomo qualunque che da molti viene considerato come la prima insorge insorgenza o riso urgenza
De la Destra cerca in tutte le maniere di sottrarsi a questa collocazione dicendo a destra e sinistra sono parole
Che servono i politicanti per loro gioco di abbindola mento della popolazione in realtà a sinistra come a destra ci sono persone oneste ci sono perfino tentativi di dialogo in varie direzioni più o meno onesti eccetera già
Salta sostanza è non vogliamo essere comunque classificato in questo perché ci darebbe continuità rispetto l'esperienza fascista l'uomo qualunque fortemente caratterizzato
Da una retorica anti antifascista però liquida in genere il fascismo come o una colossale buffonata o una tragedia per certi aspetti e quindi non non vuole avere quest'ombra su di sé i monarchici scavalcano per alcuni anni la collocazione richiamandosi al fatto che l'istituzione che determina la loro lealtà è un'istituzione unificante di tutti gli italiani quindi non si può ridurre soltanto ad una componente il liberali la guardano anche loro per vari anni con estrema diffidenza l'etichetta di destra rifiutano spesso anche semplicemente non tutti ma buona parte del loro classe dirigente degli intellettuali di riferimento
La qualifica di conservatori perché ormai il clima è quello lo spirito del tempo famoso Zeitgeist della storiografia tedesca
Determina la necessità di staccarsi da quella che sembra ormai una posizione antistorica e perdente
La stessa componente più anticomunista della democrazia cristiana preferisce per motivi di immagine molto richiamarsi all'etichetta di destra abbracciando immediatamente un'altra bandiera il centrismo non è casuale
E un'altra delle porzioni dello spazio politico il centro non è la destra
Chi rimane rimangono i neofascisti
Prima clandestini poi riuniti grosso modo non proprio tutti ma intorno al Movimento sociale italiano che nasce ventisei dicembre quarantasei e quali in fondo sarebbero quelli che maggiormente potrebbero giovarsi di questa fuga dalla destra e dire beh ci siamo noi rimaniamo noi invece no per alcuni anni non lo fa c'è qualcuno tra i promotori del neofascismo che tentato da questa ipotesi ma il momento cruciale in quanto tale per alcuni anni in larga maggioranza
Decide e prendere le distanze soprattutto come a suo modo cioè con un riferimento già immediatamente nostalgico
I cento no il venticinque luglio il tradimento dei conservatori e dei borghesi ha determinato la frattura definitiva noi siamo fascisti che si riferisce che ci rifacciamo all'esperienza rivoluzionaria di Salò eccetera quindi per noi non ci può essere alcuna identificazione colgo un'etichetta che comporta richiamo al tradimento al al fraintendimento eccetera questo dura qualche
Soltanto verso la metà poco prima diciamo della metà degli anni Cinquanta stante i due elementi di fatto la stabile occupazione di
Cento la parte la democrazia cristiana
E la presenza di una forte opposizione che rivendica l'identificazione con la sinistra
I missili e i monarchici si convertono non senza contrasti soprattutto nel mondo neofascista
Accettazione dell'etichetta perché lo fanno per una ragione specifica perché pensano sperando di trarne un beneficio elettorale
Grazie all'insediamento in un'area che si suppone
Consenta comunque di condizionare il partito democristiano
Opponendosi alle sue aperture crescenti verso un'altra area simmetricamente disposta dello spazio politico e parlamentare e partitico italiano cioè la sinistra
Quando il centrosinistra diventa più che un'ipotesi l'accettazione dell'etichetta di destra in queste forze e più marginalmente del Partito liberale
Diventa un dato di fatto mai però tanto significativo da spingere queste se a un patto di unità d'azione altri che viene reclamato continuamente dei missini che vogliono disperatamente cercare di sottrarsi all'isolamento nel quale si trova viene spalleggiato da un certo misura dai monarchici che sperano di far da perno ma viene respinta categoricamente deliberata che salvo componenti residuali marginali del nuovo ceto politico dicono no noi non abbiamo nessuna ragione per riconoscere Churchill una grande a destra che abbia anche queste componenti soprattutto quella neofascista con cui non abbiamo niente a che fare quindi in realtà questa collocazione a destra dei missini e dei monarchici e molto più la vilmente dei liberali se si eccettua il momento iniziale
Del diciamo della reazione al centrosinistra quindi sessantatré quella che è un po'la fiammata di voti per il partito liberale che si dimostra effimera
Ma approntati a dividendi significativi fino al mille novecentosettantadue quando cavalcando l'etichetta da poco assunta i Destra nazionale l'MSI di Almirante che alle origini lavori quelli che maggiormente non voleva che il suo partito accettasse etichettati di destra aggiunge fra l'otto e sette nove due per cento dei voti Camera Senato
E
Pensa a quel punto di poter dare vita sono accadrà ha una dinamica parlamentare diversa che Possa favorire diciamo una lui un ritorno verso destra per via di un nuovo centrismo
La contaminazione con la memoria del fascismo continua a agire come freno inibitore per Alleanza largo raggio anche in fase successiva e nel momento in cui abbiamo una reazione di parte del ceto medio intimorito dal sessantotto e dall'autunno caldo
E cominciano seriamente i primi accenni nel dibatto politico che conta la formula del compromesso storico
Anche quel momento la formula della storia nazionale che l'MSI utilizza a tutto campo dopo aver parlato in un primo momento di un ipotetico fronte articolato anticomunista pronta grandi frutti
C'è immediatamente per effetto di un clima di cui ricostruiva brevissimamente un paio di punti tra poco
Che il clima delle trame nere del golpismo del primo terrorismo nero eccetera eccetera c'è una delegittimazione ulteriore di quest'area che crea quella di Roberto Chiarini ha definito diciamo la s'tali linee sovrapposizione tra la destra e l'area della delle della illegittimità politica all'interno del sistema italiano di quella destra che si dice tale naturalmente non di quelle destre che stabilmente per esempio dal quarantasei quarantasette in poi la sinistra denuncia come interni anche alle forze di governo quelli che dichiarandosi non di destra continuano naturalmente al svolge tutti i loro giochi i loro ruoli politici
Ma rimane il fatto che anche con tentativi successivi la Costituente io e sta per la libertà nel settantasei eccetera non si riesce a Rivara nulla anzi nel settantuno la formula dell'arco costituzionale
Tagliate drasticamente dallo scenario delle possibili partecipazioni a coalizioni governative
Il mondo missino e ciò che vista intorno quindi è una nuova e se si vuole si mette a va andrebbe intesa in termini diversi non c'è il tempo per discuterne conventio ad excludendum
Che ovviamente si richiama alla formula della costituzione Ridolfi richiamava diciamo il punto fondamentale l'unificazione
Antifascista intorno al processo fondativo della costituzione chiamarsi arco costituzionale significa noi non possiamo fare patti di governo con chi che sia che non abbia quelli radici nella sottoscrizione del patto costituzionale
Processo che diventi possibile a partire novantadue novantatré non tanto
Per quello che accadrà all'MSI voi Alleanza Nazionale ma perché nell'ottantanove novanta eccetera abbiamo l'esplosione della lega che non ha sottoscritto ovviamente perché non c'era alcun patto costituzionale e che mette completamente fuori gioco questa formula in banca
Consistente parte delle regioni italiane ma questa come si suol dire è un'altra storia
Questa situazione comunque permane quasi immutata fino al famoso sdoganamento
Del del MSI poi rapidamente trasformatosi in Alleanza nazionale per il periodo novantatré novantaquattro crollo del sistema partitico esistente fuoriuscita della destra reale dalla semi clandestinità a cui era stata condannata non tanto come capacità d'azione su questo varie critiche complice presentate diciamo da sinistra nel corso dei decenni hanno indubbio fondamento ma come diciamo capacità di autorappresentazione come tale
Non non si può agire se si dichiara di essere la destra polista
A destra in modo efficace
In queste condizioni per effetto eredità del fascismo la destra che in questo caso possiamo ricondurre il nuovo a dimensione singolare perché con il termine ormai si intende quella che accetta di essere definita tale e che quindi si riduce a partire soprattutto nei primi anni Settanta all'MSI Destra nazionale
E non si è immesso oggetto e oggetto di una logica ricostruzione di inimicizie politiche quasi assoluta
O se si preferisce mettevano i termini chi inquina diciamo proposto questo tema di demonizzazione dell'avversario
Sono oggetto è oggetto ne oggetto perché
Una volta che si è esaurita la fase più acuta della guerra fredda monopolizza suo malgrado
La funzione di nemico con la N maiuscola della democrazia per il rapporto di filiazione ideologica e psicologica che ha con l'autoritarismo fascista va detto che prima dell'esaurimento della guerra civile c'è la guerra cinese scusate pure questo un lapsus piuttosto giustificato dall'andamento priva della targhetta la guerra fredda c'è
La guerra
E durante la guerra fredda succedono alcune composto
Per esempio
Perché non abbiamo un po'paradossalmente ai nostri occhi credo viviamo nel due mila sei
Una immediata tasti cadde non demonizzazione voi fascisti e del neofascismo nei termini in cui la avremo invece per esempio tra la fine degli anni sessanta e gli anni settanta nel mille novecentosessanta
Non ce l'abbiamo perché l'ho già detto una parte consistente della popolazione italiana vissuto consensualmente rapporto col fascismo e questo è un problema da un solo della classe politica che deve recuperarne i favori
E non può solo concerto può soprattutto ma non solo a basarsi sull'effetto ben Wagon del fatto che chi vince spesso convince molti di quelli che avevo sostenuto chi ha per
Succede succederà sempre
Ma deve fare di più e soprattutto all'interno di quella classe politica si può accontentare dell'effetto ben due gol la componente moderata centrista undicenni protestano non dichiarato di destra non dichiarate
Ma non se ne può assolutamente accontentare la componente di sinistra
Che ha bisogno di pescare per conversione anche in quelle file da ciò l'atteggiamento di apertura ripetuta che a volte anche abbastanza per i nostri proposta la presa Cioni dei fatti e le prove con sconcertante
Che abbiamo da parte del Partito comunista nei confronti di molti che sono stati fascisti e anche sono state la Repubblica sociale italiana abbiamo da parte di quegli atti ma anche di altri esponenti del partito tra cui il l'assai giovani Enrico Berlinguer va attestazioni di apertura
Basata su un principio hanno sbagliato perché erano in dottrina dati sono giovani i più quelli a cui ci rivolgiamo a non hanno
Vito che cosa che il fascismo hanno sbagliato fino in fondo non li possiamo tagliar fuori recuperiamo il ora sebbene io non condivida
Quella
Quell'approccio al tema dei cosiddetti fascisti rossi che me rende enorme il numero di questo tipo riconversioni insomma io ho discusso più volte i rigori Buchignani
Sull'argomento in termini critici solo a parlare di un milione e mezzo di persone son passati per questa via Piccinni sembra o perlomeno nel quale sui votanti mi sembra una cifra un po'sparata lì però comunque sappiamo da carte di direzione il Partito comunista eccetera che il fenomeno è stato studiato è stato considerato è calcolato in alcune centinaia di migliaia di persone quindi si poteva demonizzare affondo
Il rapporto destra fascismo e nello stesso tempo però a voler convertire in nome della buona fede una parte non trascurabile di quel mondo no
E poi prima di accesa contrapposizione
Della guerra fredda ovviamente ogni alleato possibile
Veniva reclutato dai due fronti quindi sul fronte anticomunista stava benissimo i fascisti anche non pentiti
Purché magari in un'isola girassero dichiarare non prendono un pentimento come massa di manovra sostegno qualcuno stava poi ovviamente non l'uno-due
Nelle istituzioni nel giornalismo di qua e di là unire c'era una certa una certa area sopravvissuta andava benissimo che facesse la sua parte in una battaglia di tipo anticomunista
Quindi non c'era allora demonizzazione ma quando la ragione specifica e contingente della guerra fredda scompare abbiamo una fase diversa molto rapidamente su questo punto
A quel punto
Tutto quello che si muove all'interno della destra neofascista chiamiamola così
Ho un mi fa qualche difficoltà perché preferisco ingenti in questi casi definire le cose col loro vero nome cioè il neo fascismo ma insomma in questo momento ci serve chiamarla così suscita sospetto giustificato ONU giustificato credo talvolta giustificatissime a volte meno
In questa legge inconfessabili per la dittatura ma soprattutto di tendenza all'eversione alla violenza
Ed è una condizione di marginalità non ci si può sottrarre solo con una versione ribaltata del famoso Nicodemi Isma'
Apparire fuori quale in realtà non sia dentro perché per poter conservare questi sia dentro bisogna fare questo tipo di sforzo mimetico o di abiura più o meno sincera che può garantire in taluni ambienti per quanto ristretti abbastanza significativi
Delle coperture in ambienti soprattutto democristiani interessati a mantenere buoni rapporti con settori della società con ambiti istituzionali come le forze armate
Dove lo scivolamento a sinistra dell'asse governativo viene visto con irritazione con sospetto
Mi pare un dato significativo il fatto che la delegittimazione della testa precedenze fasciste
Che si era appunto attenuata per le ragioni che ho detto tra l'altro diciamo negli ultimi anni quaranta il nome di una branda retorica della pacificazione nazionale siriaco tizi ogniqualvolta il movimento sociale italiano rischia di fare da ago della bilancia è l'unica cosa che può fare veramente degli equilibri parlamentari nel mille novecentosessanta Governo Tambroni che meriterebbe un lungo excursus ma non avrà diritto
Stanti i tempi a neanche una parola
Nel mille novecentosettantadue dopo l'elezione di Giovanni leone la Presidenza della Repubblica nel dicembre settantuno che viene dimenticata una quasi tutti quelli che discutono i questo tema invece la prova provata
Che in certi momenti di tensione fra le forze dell'arco costituzionale
C'è la possibilità di questa destra delegittimata rifare qualche sgambetto o di dare qualche favore c'erano stati diversi da parte neo fascista dei confronti
Della democrazia cristiana sottobanco non è casuale che l'arco costituzionale nacque torna conosca esattamente alla fine settantuno
Proprio per cerca di impedire quel che lì non si riesce a impedire cioè l'elezione di leone con i voti determinanti dell'MSI e quindi la chiusura delle ipotesi Moro tutto ciò che poteva derivare in termini cosiddetti equilibri più avanzati
Ma appunto in questo contesto ovviamente la lui perimetrazione del gioco politico della destra viene effettuata come sempre ad altri e non da da da essa stessa
Per cui la presenza della minaccia da destra diventa lo spauracchio ma non voglio dire con questo che non sia reale per certi versi lo può essere
Abbiamo il fenomeno del golpismo
Abbiamo ridicolo certi versi molto preoccupante per altri abbiamo il fenomeno del terrorismo i gruppi piccoli finché si vuole ma come sappiamo sospetti ampiamente di connivenze
Con apparati deviati o non deviati dello Stato eccetera eccetera quindi da
Questo stordimento lo spauracchio necessario per far accettare una consistente parte
Del ceto dirigente e lì dell'elettorato di centro è una politica di confronto e dialogo con la sinistra
Che trova prima nella studiata comprovata prassi parlamentare l'elettricista decisioni legislative condivise in grande maggioranza soprattutto in Commissione fra Democrazia Cristiana il Partito comunista
è un primo elemento di sviluppo
E poi tra l'altro è bizzarro che a volte per ragioni polemiche senta dire non è vero non esisteva questa prassi ci sono studi tutti gli studiosi rigorosamente di sinistra ridiedi vacante Molise eccetera quali semplicemente fatto un calcolo
Di percentuali e dimostrato che effettivamente per varie legislature dal sessantacinque al settantatré per cento non ricordo male
Delle decisioni legislative assoluta verità dei Parlamenti sono state effettuate col voto convergente il CPC cellulari distratta
Accadeva che ci fossero divisioni anche su temi importanti ma questo avveniva e nell'avvicinamento alla formula della solidarietà nazionale ha naturalmente la sua esplicazione più significativa
Nel contempo però la destra è anche soggetto attivo di demonizzazione non si fa solo demonizzare o comunque apparire come spauracchi ma creare pochi spauracchi
La casa perché non apre la possibilità evocata giustamente da Ridolfi prima
Di tentare con successo di monopolizzare il sentimento nazional patriottico come aveva fatto il fascismo nel primo dopoguerra fascismo espressione
A suo modo vincente abbiamo vinto la guerra e vogliamo essere voi l'anima costruttiva del nuovo Paese che su quei valori su cui ci si è conservato utile cetra
Sì è così
Ovviamente neofascismo totalmente perdente quindi non potevano polizza era un bel nulla in positivo e ha bisogno di respingenti negativo per arrivare a costruirsi certamente gioca la carta del patriottismo nazionale eccetera eccetera altroché se non gioca
Ma necessariamente deve costruirsi una logica di rappresentazione di nemici formidabili
Per combattere in quali la sua presenza è indispensabile questa è la base della logica di autopresentazione sul piano politico della destra missina
Per cui ciò comporta l'MSI che all'inizio aveva scartato per anni l'idea di giocare questa carta come carta primaria anzi aveva anche tentato qualche
Fago sul conto a Luni ambienti della della sinistra
In certe circostanze
Per diciamo ad appaltare attestarsi su posizioni di anticomunismo radicale e di opposizione al sistema nato dall'antifascismo in che modo avviene questo
Detto inerente la sintetica per stare nei tempi
Con una differenziazione assai poco percepita anche dei critici di sinistra perfino i più recenti del mondo antifascista quelli che l'hanno studiato qualche elemento c'è ma è stato molto sviluppato la porta differenziarsi diciamo la colloca poi ridi ridiscussa ripensata ma direi io in tre componenti che hanno tre atteggiamenti un po'diversi o anche molto diversi mesi di tipica azione del nemico fondamentale
C'è una destra che non è soprattutto direi quella missina è una parte di quella missiva ma è soprattutto parte di quella che non sta sotto l'etichetta in modo dichiarato
Che dichiara come proprio nemico essenziale il comunismo che stante il sistema quindi il Partito comunista come soggetto di logiche di creazione di nuove formule governative compromesso storico o o se essi si riuscirà a farlo solidarietà nazionale o altro e qui c'è come dire una saldatura lei con l'azione del dell'MSI soprattutto perché poi a metà degli anni Settanta le connivenze reali o presunte Conte nome di golpisti o eversivi diciamo lo rimettono in forte squalifica azione
C'è una componente invece nella destra diciamo sistemica della destra non sistemica che elegia nemico assoluto il comunismo anti-sistema cioè quello dell'extra parlamentarismo quello della dichiarata denunciata in versione di piazza eccetera eccetera e questo naturalmente è uno degli elementi che scatena lo scontro forte violento sanguinoso di base militante nelle nelle piazze
E poi c'è una terza componente a tanti sistemi Kakihara come nemico fondamentale il sistema
Al di volta in volta da taluni definito antifascista l'alti democratico da altri liberal capitalista e che comunque talmente tanto il vero nemico ora suggerire a queste forze
Naturalmente le proposte non verranno mai raccolte e trucco usato per cause ventenne evidenti da suggerire alleanze tattico strategiche con la controparte e nel Siva di sinistra
Lottiamo uniti contro il sistema e poi dopo se mai faremo i conti tra Dino cosa pensano pesano in modo diverso quindi naturalmente la mia sull'indicazione la litica poi è chiaro che le prime due Pisano più e molto di più e la terza rapidissimamente
In conclusione quindi fermandomi tagliando fuori l'analisi degli anni più recenti intervenite
Rimane il fatto che attestandosi su queste posizioni di radicalità da un lato questa destra soprattutto missina vuole reagire alla delegittimazione che la colpisce quindi dagli a ribaltare l'accusa di antidemocraticità intolleranza inclinazione alla violenza sull'altra l'estrema del sistema partitico
Compito reso più agevole dalla nascita dell'ultrasinistra dopo il Sessantotto
E ancorché questa collocazione simmetrica cosa di cui spesso i dirigenti missini pare non si sia reso conto favorisca la presa del discorso centrista sul gruppo Seat estremistiche in definitiva la penalizza dall'altro per l'atto l'anticomunismo continua ad essere e anzi diventa molto di più surrogato funzionale dell'anti antifascismo
Che ovviamente non è altrettanto facilmente spendibile sul piano dalla propaganda pubblica
Alle frange più radicali della destra peraltro questa tattica mimetica suona sgradita e non è infrequente che nelle loro pubblicazioni il vero nemico come dicevo poco fa venga individuato piuttosto nel sistema sottinteso democratico che non nel comunismo
Che tutt'al più da questi gruppi viene considerato un sottoprodotto funziona
Concludo su appunto diciamo arrivando fino all'ottantanove e tutto il resto
Così e lo vedremo un'altra occasione vale cooperiamo in altre occasioni
Compreso appunto l'esclusione quali effetti ha diciamo questa logica di demoni mi demonizzazione provocata e subita l'esclusione che ne consegue dall'area della legittimità rende molto accidentato quello che è stato definito il mio collega Piero Ignazi il lungo viaggio attraverso le istituzioni della destra italiana del secondo dopoguerra e rimette in discussione dopo i moti del luglio sessanta la politica dell'inserimento nel sistema democratico che la segreteria missina di Arturo Michelini non casualmente contestato anche all'interno come il moderato il ragionier ecc aveva avviato avvalendosi peraltro comunque sempre dello spauracchio comunista
Fra i sessantanove settantasette soprattutto Giorgio Almirante nuovo segretario del MSI
Cerca di giocare su due tavoli contemporaneamente
Rabbi valgono successione l'alternativa al sistema e nel contempo però offrendo il sostegno al suo partito la Democrazia cristiana se accederà formule di chiusura a sinistra in questo modo si perseguono per un versante la neutralizzazione delle altrui campagne demonizzati molto forti
Nel transito Tolui settantasei anche per il golpismo il terrorismo eccetera
E per l'altra la riproposizione di una logica di diga contro il pericolo rosso
Con l'esaurimento dei conati ribelli istrici del settantasette questa linea di azione mostra tutti i suoi limiti e la strategia di castrazione si esaurisce tanto da provocare malumori e la scissione di democrazia nazionale
Esegue soprattutto a partire dall'ottantuno nuova fase di stasi ed il declino
Ma il vero problema che ovviamente in quell'area visto come il problema alla catastrofe
E quello su cui si chiude questa mia questa mia escursione e che invece era stato la ragione di catastrofe per i paradossi che la storia si diverte a impartire ci diventa il motivo di rinascita o di crescita ottanta però l'ottantanove crollo del socialismo reale
Questa destra missina perde il grande nemico al quale affidava tutta le sue speranze residue i potersi reinserire nel gioco politico e lì comincia quella che molti osservatori a partire
Bisogna credo volti
Fare ammenda pubblica dei propri errori propri peccati appalti al sottoscritto all'epoca hanno individuato come l'inizio della colonia e della fine della trasformazione di quell'area in una pura presenza residuale
Ma a
Come in tutte le favole sia quelle abbellisce il buon fine quella cattiva file
A un certo punto compare il personaggio la situazione sconosciuta aggiunge il giudice Di Pietro cioè Tangentopoli e qui comincia un'altra storia di cui ovviamente non mi posso fare questo
Grazie anche a Marco Tarchi per la relazione così ricca
Atto ha scritto un saggio esuli in patria punto sul le vicende del degli uomini che si riconoscevano nelle messe in particolare nei decenni della Repubblica dal titolo molto suggestivo le è chiaro
A proposito del nemico interno ricordo che era il Partito comunista ma già il partito socialista in realtà viene vissuto da alcuni settori di quest'area
Come il il nemico interno ricordo un manifesto del mille novecentosessantasei anzi una cartolina che riprende il famoso Fante di Morzan curricola francese
Che punta il dito contro gli italiani la prima guerra mondiale li invitano a fare il loro dovere a sottoscrivere presso i nazionali una cartolina riprodotta nel sessantasei che dice con la scritta italiani
Attenti ora il nemico in casa il nemico e naturalmente il centro il centro sinistra
E rispetto alle ultime cose
Che hai detto al vicina l'identificazione del nemico nel sistema e quindi il tentativo di settori dell'estrema destra di avvicinarsi anche all'estrema sinistra
Fa venire in mente che come abbiamo visto in questo convegno ventesimo secolo è stato il secolo degli estremi per dirla Lotus quanto lo scontro frontale fra amico nemico democrazia autoritarismo fascismo democrazia fascismo antifascismo nazionalismo internazionalismo
Ma poi uno sguardo ravvicinato ci possiamo accorgere che anche il Secolo paradossalmente ma una cosa non esclude l'alta e il secolo delle contaminazioni
Ho puntato quello delle influenze reciproche
E anche del trasferimento individui da uno schieramento all'altro con una relativa facilità penso a ai comunisti che in Germania confluiscono in modo massiccio nel Partito nazionalsocialista
Penso alla confluenza di uomini di sinistra e anche di centro di finire ma oggi durante la prima guerra mondiale e nel dopoguerra
Conferenza del fascismo penso anche al movimento posso appunto cui Tarchi accentrato uomini di di testa che dal fascismo si spostano nel Partito Comunista e nella CGIL non molti sindacalisti fascisti arrivano poi nella nella CGIL
Ora io direi diciamo dilungati un puro o più del previsto quindi io chiedo scusa ai relatori si ricorda i tempi ma penso che forse essere interessante per loro aver modo no di approfondire ulteriormente le cose dette di sentire anche come sono state recepite da chi li ha ascoltati direi di fare una dieci minuti di pausa il coffee break al piano ancora Tribeca al piano superiore poi di riprendere i lavori con la relazione proseguiamo con la relazione
La relazione Giovanni Sabbatucci le nuove contrapposizioni Sabbatucci autore ciò coordinatore direttore di tante opere collettanee
Autore di studi su tutti tutte le fasi della nostra storia
Unitario si parlerà appunto di come si stanno delineando configurando le nuove contrapposizioni lo nuovo scontro fra amico e nemico
Grazie ma qualcuno è già scappato e
Il costi Beckham neo avrei detto quella parola
Va be'
Comunque grazie
Io a dir la verità se seguissi le mie inclinazione
Tornerei intervenire sulle cose che hanno appena detto Ridolfi ettari chi sulla le feste nazionali
La delegittimazione della destra però mi guarderò bene ovviamente dal fatto faccio solo una piccolissima
Così un ricordo una curiosità a proposito delle contaminazioni dei passaggi a destra e sinistra
Ieri mi sembra De Bernardi si ha ricordato la figura di Giorgio Palù a
Uno dei creatori della destra fascista francese tanto che della destra antidemocratica poi fascista tanto che fonda un movimento che si chiama il fesso nel senso di fasce Hauts nel senso di fascio
Eccetera tutte ben questo qua le stimmate dell'uomo di destra del fascista del filo fascista negli anni trenta a una inopinata deriva verso sinistra diventa
Aderisce al Fronte popolare e muore in campo di concentramento avverte Bersani
Queste è una è uno dei dei casi che forse dovrebbero ricordare perché
Al tempo stesso anomalo ma anche emblematico di una certa reversibilità
Fine della parentesi e scusate se sono entrati in un terreno che non è mia mio terreno invece
Consiste nella storia molto recente recentissima
Dove fare storia è già cosa abbastanza problematiche dove si finisce molto spesso come farò io poi salvo magari portare qualche pezza d'appoggio si finisce col parlare più a memoria che sulla base della carta
Ma
Si può partire comunque da un dato
Che
Direi scontato e larghissimamente condiviso almeno qui che alla base anzi di questo convegno prova constatazione quella per cui
Abbiamo avuto in Italia
Dal mille novecentonovantatré novantaquattro in voi un sistema configurato in forma di parlare
Questo sistema ormai lo possiamo considerare per molti aspetti nonostante quello che si è spesso detto largamente considerato però al va corretto al buon funzionamento di questo sistema manca un requisito è importante che non è soltanto un accessorio vede cioè
Un quadro
I valori istituzioni largamente condiviso
Una reciproca legittimazione fra i due schieramenti perché in genere le due cose il sistema bipolare regolarmente funzionante la legittimazione reciproca vanno insieme
In Italia questo non è successo o insuccesso in modo no una totale non soddisfacente su questo dato sono d'accordo praticamente tutti lo dicono tutti lo dicono i politologi lo dicono gli storici lo dicono i giornalisti
Lo dicono che spesso sono poi le stesse persone che si scambiano i ruoli lo dicono i politici lo dicono le alte autorità dello Stato lo ha detto il nuovo capo dello Stato così come non si era mai stato non si era mai stancato di dirlo il vecchio capo dello Stato
Lo dicono i leader delle principali forze politiche
Salvo naturalmente dissentire su l'attribuzione della responsabilità la colpa è la
A che c'è questa reciproca delegittimazione perché quel disgraziato mi insulta
E quindi così avanti
Ovviamente non proverò nemmeno qui a dirimere questa questa disputa di chi sia la colpa secondo me non per il resto dire una cosa così banalmente salomonica è un è abbastanza ben distribuite
Ma non è questo il punto quello che
Cercherò di fare
Almeno ci proverò è spiegare invece le ragioni per cui si è arrivati
Questo sistema che io ho altrove definito con un bisticcio di parole Ditri parole il bipolarismo scolarizzato
Perché perché molti di voi ricorderanno che
Una formula un possibile fusa da Giovanni Sartori negli anni Sessanta no celeberrima polemica con Giorgio Galli Giorgio Galli diceva
In Italia c'è una forma di bipolarismo di Tiberti Disma lui disse ma lo diremo meglio bipolarismo imperfetto
Ci sono due forze fondanti del sistema però è imperfetto e zoppo perché l'una non può andare al governo e quindi non c'è l'alternanza
Sertoli rispose no non c'è un di probabilismo imperfetto c'è un sistema invece di multipartitismo polarizzato ovvero sbilanciato verso le estreme
Sottintendendo che questa
Questa
Questo modello aveva degli effetti destabilizzanti essendo il suo esempio primo e più famoso quello della frammentazione partitica nella Repubblica di Weimar e della
Progressivo svuotamento del centro che la si era verificato
Sottinteso qual era che
Il
Multipartitismo o polarizzato fosse un regime appunto instabile a rischio essendo invece il bipolarismo un regime normalmente ma a rischio e con una forte tendenza alla stabilità questo secondo i modelli consolidati abbiamo avuto invece in Italia
Il bipolarismo ma non quella stabilità e soprattutto quel la convergenza verso il centro non in termini di formule di governo ma in termini di valori condivisi che dovrebbe almeno si pensava
Accompagnarsi all'instaurazione di un sistema bipolare
Quali ragioni appunto ecco ci sono motivi
Che si possono ricondurre alle famose tendenze di lungo periodo della storia d'Italia e non solo della storia Italia in particolare della storia d'Italia si dà quasi per scontato credo anche in questo convegno che in Italia abbiamo una tendenza a dividerci più accentuata di quanto non sia in altri paesi
Abbiamo fatto questo convegno ricordavo prima che cinque anni fa ne abbiamo fatto un altro gli undici che eravamo presenti siamo presenti in entrambi siamo io e Massimo Salvatore
A Torino a quello della fondazione Agnelli dove si parlava appunto di due nazioni no legittimazione e delegittimazione nella Italia contemporanea anche lì si partiva da lontano
Esiste una tendenza Casey possiamo considerare in in qualche modo costitutiva della storia politica italiana alla divisione addirittura guelfi e ghibellini bianchi e neri eccetera eccetera forse si
Ma io non credo non ho mai pensato che questa sia una chiave di lettura in qualche modo che ci aiuti a spiegare qualcosa della situazione attuale perché è ovvio perché
Le linee di tendenza le appunto le tendenze di lungo periodo ci sono spesso nella storia dei Paesi ma come così come ci sono poi possono cessare di esistere e allora
Già è stato l'ha detto prima Ridolfi altri
Hanno insistito su questo su questo punto anche altri Paesi hanno avuto
Allora c'è l'azioni non meno gravi di quella che ha avuto l'Italia di quelle che hanno attraversato la storia d'Italia però ne sono usciti fuori per la storia di Francia è stato addirittura coniata la formula delle guerre franco francesi che già di per sé abbastanza eloquente
Che sono durate forse due secoli secondo alcuni secondo con undici rappresentanti Cervino finiscono con l'elezione di cominciano con la Rivoluzione francese finiscono con l'elezione di metterà ovvero con la il consolidamento di un
Sistema di tipo appunto bipolare di una democrazia dell'alternanza
Comunque è finita questa cosa in Francia
Non so ieri chi parlava delle nuove guerre franco francesi ma si tratta di cose assai più forse anche meschine
E non paragonabile alle grandi contrapposizioni civili dei secoli passati dell'Ottocento in parte
E poi sono stati fatti anche giustamente secondo me dicasi della Spagna e della Grecia paesi sono stati teatro di guerre civili vere
E neanche tanto tempo fa
Dove a questo punto non si sente parlare sì Fleming hanno anche loro ma
Il problema che
Consales gas Mario da stimare Zapatero si
Dei legittimi no a vicenda cioè
Non c'è assolutamente
Eppure Dio Sassella
Guerra di Spagna la guerra civile in Spagna è stata qualcosa di profondamente lacerante coro entro la più cruenta delle guerre civili di questo secolo
In Europa
E qui ci sarebbe da dire che tutto sommato andare troppo a
Come sembrano alcuni raccomandare se abbiamo avuto troppo oblio ma in questo caso è andata così bene
Lasciamo che un po'di oblio cali comunque questa è una mia mia opinione personale su una questione che esula dal nostro per il
Ne sono venuti fuori gli altri
Perché noi dobbiamo venne fuori non
Tanto più fuori questo discorso vale quanto più si pensa che
Anche questo è stato più volte ricordato
Con la grande transizione chiamiamola come ci pare da un sistema politico a un altro con crollo del muro con tutto ciò che è successo in Italia fra fine anno tante inizio anni novanta
Molti hanno pensato che
Tutto ciò significasse il superamento il superamento delle vecchie convenzione sarda escludendo un che significasse la premessa per una democrazia finalmente
Ma e content
Niente più democrazia bloccata è finito il comunismo fascismo è lontano
Avremo anche in Italia una democrazia dell'alternanza normale ci si alternerà fra progressisti e conservatori
Credo che per capire il motivo imbottiti per cui questo scenario virtuoso immaginato anzi è paralizzato non si è realizzato almeno in modo compiuto
Non basta appunto fare riferimento alle alle linee di tendenza di lungo periodo e credo che una spiegazione possibile una fra le sono state anche proposte altre anche qui ma una cui io credo abbastanza e quella che fa riferimento alle dinamiche dei di quel passaggio di quella trasformazione al modo in cui questa trasformazione sia Gotei agli esiti di questa trasformazione molti che per lo più erano
Inattesi
In particolare dobbiamo
Porre l'attenzione su quel passaggio
Che
è stato chiamato impropriamente io penso rivoluzione italiana rivoluzione maggioritaria insomma quello che è successo negli anni fino Dante soprattutto inizio novanta intorno ad a un fascio di venti a un insieme diciamo ad equivoci
Di eventi che sono tra l'altro molto diversi fra loro ma che sono tutti concentrati in un periodo breve quali sono naturalmente i due referendum elettorali il precedente naturalmente è la caduta del Muro il mutamento del quadro internazionale
Dopodiché abbiamo la messa in discussione energica forte del sistema politico fin allora vigente sempre più scricchiolante
Abbiamo il canale appunto attraverso cui si esercita questa messa in discussione il canale principale che sono i due referendum novantuno e novantatré in mezzo ai due referendum elezione del novantadue il grande scossone dell'elezione del novantadue la Lega che cresce
è e l'inizio soprattutto poi di Tangentopoli e dell'inchiesta Mani pulite
Con conseguente delegittimazione di un'intera classe dirigente e parziale supplenza di altri soggetti in particolari tecnici d'autorità
Monetarie
I poteri forti se vorrete e quant'altro
Quello che è successo in quel Breve creativamente bene lasso di tempo
Io non credo che oggi correttamente possa definirsi una rivoluzione io non sarei d'accordo definire rivoluzione quello che accade allora
Ma è un fatto e qui secondo me è un punto importante che molti non la maggioranza con molti
IRI fra gli intellettuali soprattutto fra il mondo politico parti importanti di opinione pubblica dissero quelli aventi come se si trattasse di una rivoluzione comunque
Di un qualche cosa che avrebbe rinnovato a diminuisse il modo di fare politica e forse anche la società italiana
Impropriamente secondo me però molti lo dissero in questi termini nei termini di una lotta dei buoni contro i cattivi del bene contro il male
E da questo punto di vista io mi sento di fare un paragone che so essere
Piuttosto discutibile è azzardato fra l'atmosfera di quel periodo là di quel periodo breve ma non brevissimo e
Quell'altro momento così un po'confuso disperata palingenesi che fu il maggio mille novecentoquindici le rabbiose giornali
Che c'entra qualcosa secondo me c'è ovviamente per carità si tratta di vicende molto diverse e molto diversi in tutto salvo che però che in alcuni che in alcuni tratti comuni
Primo tratto comune l'idea della grande occasione dell'occasione di cambiare tutto
C'è un'occasione
C'è un clima particolare che si respira un clima di entusiasmo di rinnovamento
Si pensa che sia possibile farla finita con un sistema che altrimenti si è è percepito come inamovibile
Come si poteva eliminare nell'Italia del mille novecentoquindici la maggioranza liberal giolittiana sembrava impossibile infatti era impossibile
Ecco l'idea che questa impossibilità politica poi deriva datata tanti fattori si possa rimuovere con un atto di forza con una spalla tetti o lo si fa in quel momento o non lo si farà più
Questo secondo me è un dato comune a cui due momenti peraltro così diverso della storia
Altro tratto in comune è che il fronte dei rinnova attori e quanto mai eterogeneo
Non fa riferimento a una forza politica organizzata non fa riferimento a un'ideologia in qualche modo formata
E qui la differenza fra un altro di questi momenti anch'esso diversissimo che il sessantotto sessantotto c'era
Se non ideologia una tavola
Precisa di riferimento però c'era qualcosa in comune no a cui i contestatori potevano fare rinvia
Nel mille novecentoquindici e nel mille novecentonovantadue novantatré
è molto più trovare
Trovare un qualcosa di comune però questo ripeto non esclude anzi non
Non
Non
Nega affatto dall'alto per cui invece molti che visse molti fra coloro che vissero quei quel periodo
E quella vicenda sentire un odore sentirlo inseguitore di rivoluzione e si identificarono con quella cosa la
Ancora
Un altro tratto in comune
Se fra quello che è successo nel novecentoquindici e quello che è successo nel mille novantadue novantatré
è abbastanza facile nei due casi identificare isolare e analizzare
Gli slogan la retorica per favore
Molto più difficile non dico come ho detto prima trovare una organizzazione politica di riferimento ma
Identificare chi siano i titolari
Chi siano i depositari di questi valori di queste formule di questi slogan non si sa
Forse c'è una rivoluzione in Italia ma chi sono io
Protagonisti di promotori di questa rivoluzione
Sono
Il popolo dei fax
Poca cosa grezzi sono i magistrati nessuno forse arrivava neanche allora pensare
A una marcia su Roma dei magistrati in in in toga anche seicento Fontolan che si forma una gente importante quei magistrati quel quel tipo di azione giudiziaria
Sono le piazze televisive
Quello di Samarcanda Santoro
Oppure le mi si ricordava l'altro giorno di un personaggio situazioni sentito parlare cara Gianfranco Funari
E sembrava allora una sorta di capopopolo no
Erano questi i titolari della rivoluzione ma io non credo non so però
Voglio dire
Non non si capiva bene chi fossero
I temi
Ebbe nei temi di questa di questa esperienza semi rivoluzionaria c'è una grande confusione c'è un po'di tutto
C'è
La polemica che è la polemica
Eminentemente anche se non esclusivamente di sinistra contro il Governo
Contro la coalizione di governo soprattutto contro il Caf cioè il prezzo della coalizione di governo che era poi ne era una parte forte cioè l'alleanza tra Craxi Andreotti e Forlani
Il cui preso forse è stato mitizzato però c'è
C'era quindi una polemica di sinistra contro il Governo che era un governo che era
Chiuso all'opposizione
Comunista e poi pidiessina
Era il Governo ex pentapartito che a un certo punto smette di essere pentapartito ritorna quadri partito ma comunque
Era quella cosa là la polemica contro tutto questo è una polemica che viene essenzialmente da sinistra
Ma insieme a questo tipo di polemica c'erano altri motivi che invece noi possiamo ricondurre alla categoria anche se tante volte qui menzionata dell'antipolitica ora l'antipolitica difficilmente di sinistra
In Italia in particolare la certa tematica anti politicanti partitico anti partitocratica se preferite è stata
Fino a tutti gli anni settanta e oltre patrimonio della destra moderata non certo della sì eppure c'è questa polemica forte
C'è anche un pizzico di qualunquismo se vogliamo andare ora ci sono tante cose insieme qual è però il punto d'attenzione
Che mentre la destra e quindi riallaccio viene proprio in in continuazione dove si è fermato
Chi la destra nelle mille novecentonovantadue novantatré e ancora emarginate
Disperse priva di riferimenti
Istituzionali politici forti
Anche perché anche perché non solo per la vecchia originaria delegittimazione ma perché non dimentichiamo che nel novantatré l'MSI si schiera
Contro il referendum sulla legge elettorale del Senato
Prendo una posizione proporzionalista che sembrerebbe escluderlo
Dalla rivoluzione maggioritaria
Poi si rifà con l'elezione diretta dei sindaci che non avrebbe voluto ma invece lì che poi c'è l'India la candidatura di Fini e poi tutto il resto procediamo
Dicevo la
Destra era così priva di referenti politici forti e legittimati
La sinistra la sinistra i suoi referenti politici li aveva e attenzione dalla fine degli anni ottanta dall'ottantanove direi Occhetto aveva schierato l'allora PC
In modo un po'repentino sulla trincea del rinnovamento istituzionale della
Rivoluzione maggioritaria dopo essere stato invece il suo partito profondamente conservatore in questo senso
Ecco questa
Disparità questa disuguaglianza e rende la sinistra
Possibile se non unica depositaria di quella rivoluzione che si dice sia in atto anche per mancanza di
Concorrenti credibili abbiamo detto la destra ancora non c'era
Come se non cioè politicamente non contava gli altri ieri innovatori chi erano gli altri rinnovatore oltre al nuovo PDS che si era appena punto era salito sul vagone della rivoluzione maggioritaria
Chi erano gli altri erano segni
Erano questi nuovo visti di Alleanza democratica
Altra formazione di cui si sono perse sia perso anche un po'il ricordo che allora sembrava che tutti dovessero esservi Alleanza democratica come spesso succede
E insomma allora gli altri e gli altri gravitavano per lo più nell'area della sinistra come Alleanza democratica o tendevano a far parte per se stessi come segni che poi si alleerà con la DC di Martinazzoli farà il terzo polo
Ecco che cosa che cosa succede allora succede che proprio quelle che erano stati i principali fautori della rivoluzione maggioritaria quindi di una democrazia dell'alternanza
Con loro comportamenti in effetti negano la possibilità di una democrazia dell'alternanza perché come è stato detto già
Tante volte nessuno voleva fare la destra mettersi l'abito etichetta della destra per motivi che sono facilmente
Lui dice
E allora qual era lo sbocco e lo sbocco era quello di una specie di grande coalizione fra i cosiddetti rinnovatore in cui chiaramente il peso maggiore la leadership l'avrebbe avuta la sinistra la quale si apprestava a
Andare al governo aria al potere sull'onda di una rivoluzione che non era la sua o non lo era
Rivoluzione sta con tutte le debolezze del del caso o che non era solo la sua ma che era un'altra cosa che in buona parte era un'altra cosa
E quest'operazione sarebbe comunque andata in porto se non ci fosse stato
La grande sorpresa il grande colpisce
La discesa in campo la discesa in campo di Berlusconi
Fra novembre del novantatré discorso di Berlusconi a Casalecchio sul Reno dove le le forze della destra dovrebbero fare un sacrario perché ellittiche è cominciato tutto in quell'ipermercato credo no
Sì
Da novembre novantatré aprile novantaquattro quindi sei mesi scarsi in Italia succede qualcosa veramente a ripensarci miracoloso ma è stato detto tante volte
Fra l'incredulità generale in poche settimane Berlusconi fa due seguenti cose
Sì autocandidati alla guida di un fronte moderato che non c'era che non esisteva che non si pensava che in cui nelle successive elezioni non sarebbe neanche forma
Rilegittimare legittima la destra le fascista postfascista ex neofascista come vogliamo chiamare che si era già in qualche modo auto legittimata con la candidatura di Fini a Roma altro evento capitale
Di quella transizione
Spacca la democrazia cristiana in piena crisi
Portandone un pezzo nella sua coalizione
Crea dal nulla un partito che può sembrare poi vedremo che non sarà il partito moderato liberale di massa che l'Italia non ha mai avuto
Riesce a fare tutte queste cose in poche settimane non solo
Va a ripescare addirittura
Un altro partito non legittimato o delegittimato comunque Strutter ma ai confini della legalità repubblicana in buona parte che la lega nord
Può prenderlo in barca nella sua coalizione con tutte le difficoltà e le fragilità poi si vedranno di via Po ma comunque la fa
E con questa specie di Armata Brancaleone
Addirittura vince le elezioni teste le prime elezioni
Che si tengono col maggioritario
Perché perché voi mette insieme tutti
La gioiosa macchina da guerra di Occhetto si presenta separatamente rispetto alle altre forze che poi sarebbero diventate alla color l'Ulivo non c'era ancora sarebbe nato circa un anno dopo c'erano i
Futuri popolari ovvero la DC di Martinazzoli e il Patto Segni che prendono una
Non mi ricordo la percentuale esatta ma non poco non poco però sono lì isolati penalizzate dal sistema uninominali
E in questo modo ripeto nell'incredulità generale se posso ricordare
Io allora non so se ho fatto delle scommesse sostenevo io ognuno fa le sue pallino di ieri che era impossibile che Berlusconi vincesse le elezioni non mi ricordo in base a quali
Ha qualità contro le avevo questa sensazione e invece no e invece le vince
Ripeto è una sequenza per certi aspetti rocambolesca quasi incredibile diventa più spiegabile diventa più facile da capire se si pensa che Berlusconi fulmineamente andato a occupare uno spazio vuoto che i suoi possibili competitori arrivano incautamente lasciato lì
Poi ci sono tanti altri motivi però la
La vera spiegazione questa e occupare quello spazio dando voce a quella componente
Antipolitica e non progressista del
A fronte diciamo rinnovatore o rivoluzionario come volete chiamarlo che non aveva intenzione di accettare lo sbocco di quella cosa lì invece sul versante sinistra
E che tutta quella parte appunto di opinione pubblica che
Nella illusione peraltro neanche così infondata anzi nella speranza fondate di una prossima vittoria la sinistra aveva
Centrosinistra o come volete ma trascurata ha pensato che si potesse in qualche modo ignorare o trascurare
Succede questa cosa assolutamente sconvolgente che
La rivoluzione indolore che avrebbe dovuto portare la sinistra al potere quasi automaticamente
Anche per mancanza di concorrenti
Sì muta in qualche cosa di completamente diverso è opposto
Non attenzione
La restaurazione del vecchio
Non è quello che succede anche se ci sono delle letture in questo senso ma all'emersione di un qualcosa che c'era e che si pensava di potere in qualche modo rimuoverlo cancella
è l'altra Italia e l'Italia punta l'Italia come si è detto tante volte e delle partite Iva l'Italia degli artigiani dei commercianti e l'Italia dei lavoratori autonomi
Ma non solo ma non solo
L'Italia dei consumatori
Dei consumatori di prodotti televisivi perché noi pensiamo sempre i consumatori di prodotti televisivi come vittime o come scontenti di ciò che viene loro ammannite no ci sono anche quelli che in queste cose le amano mi piace
L'Italia dei lettori dei rotocalchi popolari
Che sono stati per decenni la
Componente principale della cultura popolare diffusa di tante parti di oggi è vigente perché
Ci prima ancora di Novella due mila e chi
Quelli che si liberavano leggendo le storie delle famiglie reali
Cioè questi settimanali aveva una diffusione che era altissimo insomma qualcuno che leggeva
E poi ancora gli afascista e oppure gli anti antifascisti che sono stati ricordati da Orsina ieri anche ancora anche poco fa
E poi in genere i moderati quelli che non vogliono la sinistra al potere che non vogliono che la sinistra al governo
Non si potrà mai capire la
Quello che è successo poi negli anni successivi se non si tiene conto di questo Trauma di questa ferita che non si può rimarginare
Una sconfitta non non rimediabile insomma è esce fuori qualche cosa che non si poteva
Ci provo scusate ma mi sono lasciato un po'andare va be
Stringeva
Perché questa questa sconfitta
Il trauma che non si può superarlo che è difficile superare o elaborare
Ma perché non solo perché inattesa
La sconfitta ma perché Berlusconi è la incarnazione la sintesi di tutto ciò che l'opinione dice entro sinistra dei testi
L'uomo più ricco d'Italia o o uno dei più ricchi del del di Europa è è uno che ostenta i segni della ricchezza non mi nascondo non
Dissimula
Il titolare il patron delle tv commerciali le tv commerciali sono il simbolo il canale principale dell'indottrinamento di massa di sto in senso negativo e sono l'obiettivo contro cui la sinistra ha combattuto grandi battaglie per lo più sfortunati
Il titolare di un impero pubblicitaria e anche per voi non dimentichiamo l'amico il sostenitore fra i principali di Bettino Craxi uomo simbolo del vecchio sistema contro cui si era in qualche modo esercitata
La cosiddetta rivoluzione dei primi anni novanta
E l'unico della magistratura che di lì a poco non mette sotto osservazione a cui lui reagisce
Con notevole violenza e quindi è il nemico di quella magistratura che era e l'amico di Craxi e nemico dei magistrati
So ce n'è abbastanza per
Fare apparire la
Vittoria di Berlusconi come una catastrofe non come nazione una semplice sconfitta elettorale è una catasta
A questo punto l'opinione progressista abbandona direi con una certa fretta con una certa disinvoltura tutto il repertorio
Di Lodetti esaltazione della democrazia dell'alternanza che era stato invece tipico della degli anni precedenti sì alternanza va bene ma qui attenzione qui non è questione di alternanza qui c'è un cancro da estirpare questa è un po'la c'è un incubo da cui bisogna risvegliarsi bisogna farla finita in ogni modo a qualsiasi pre alleandosi con la lega facendo il governo tecnico ripescando Dini
Il porro unum et necessari è liberarsi di questo
Non tutta la sinistra la pensa così dell'altro ma
E non tutti agiscono in base a queste formule ma queste formule che sono deprecato a Udine che non sono semplicemente di normale opposizione
Finiscono quali col condizionare le mosse anche con limitare la Mandla lo spazio di manovra
Di quella che allora è l'opposizione che poi diventerà governo
Questo tipo di contratto ora non importa sapere quanto fossero fondate queste questo tipo di giudizi però è ovvio che se il giudizio è questo
L'idea della normale alternanza della reciproca legittimazione diventa un po'una china
Attenzione brevemente
Salterò
Come io dico sempre che non non si deve fare cioè non si deve dire salterà un pezzo no bisogna preparare qualche cosa da dire nei termini
Questo lo dico agli altri lo dico anche a me stesso ma evidentemente poi
Si allunga
Perdonate comunque
Dicevo non è soltanto l'antiberlusconismo che reagisce in modo esagerato comunque non composto rispetto a questo evento traumatico della vittoria di Berlusconi
E anche il berlusconismo stesso che oltre a rispondere naturalmente attorno alla offensive di cui è fatto oggetto contiene esso stesso in sé
Una qualche pulsione una componente che è fortemente aggressiva nei confronti dei suoi avversari perché ma è ovvio perché
E abbiamo visto come avventurosamente Berlusconi è riuscito a mettere insieme la sua coalizione quanto eterogenei sia la sua coalizione lo sappiamo inutile fare l'elenco di tutte le componenti
Come la tiene insieme una coalizione del genere ma ovviamente indicando un avversaria
Puntando
Sulla paura per un avversario e l'avversario dove paura e la sinistra la sinistra che sue pulsioni autoritarie e soprattutto la presenza reale tra l'altro nella sinistra non solo di ex comunisti e postcomunisti ma dei comunisti dichiarati e non pentiti
Il comunismo il tema dell'anticomunismo che all'inizio non è il il principale è il più forte ma poi diventa sempre più presente nella retorica berlusconiana fino appunto alle mani ultime manifestazioni che voi tutti conosce
Anche prescindendo dal fatto che poi spesso sono proprio post comunisti quelli che per tradizione di realismo politico sono più disposti a parlare a confrontarsi
Ma non importa il tema dell'anticomunismo è troppo fortemente radicato nella storia d'Italia nell'opinione anche cattolica
Perché Berlusconi non lo sfrutti
Quanto può e quando poi come può
Certo in questo modo è facile capire qual era con la conseguenza che la caduta del fattore K ovvero una delle premesse per attuarsi della democrazia dell'alternanza della democrazia maggioritaria basta viene viene meno non rientra viene rimesso in campo con tutte le conseguenze che questo può
Provoca
E poi e poi
Lo scontro si aggrava con tante altre componenti fra cui la guerra dalla memoria per fortuna ne ha parlato prima Maurizio risottoposto risparmiarli riparlarne anch'io
E tante altre cose il contenzioso costituzionale il conflitto d'interessi tutte cose vere ecco quello che voglio dire avviandomi veramente lo giuro alla conclusione
Perché
Nei dodici anni trascorsi dal novantaquattro a oggi
Non si è trattato solo di guerra di parole i motivi di contrasto reali c'è un anno mentre non c'era
Però
Sono ugualmente contento e anche qui mi riallaccio cose già dette soprattutto nel pomeriggio di ieri
C'è un'evidente sproporzione
Fra
L'esasperazione dei toni e dei linguaggi da un lato
E la relativa ristrettezza della gamma delle scelte reali pratiche operative su quei in genere nei paesi di democrazia matura espressi giudicano
L'azione si giudica l'azione dei governi
Anche qui
Sì è vero ci è stato detto anche nei momenti
Più duri di quella che è stata forse con qualche esagerazione chiamata la guerra civile fredda c'era una qualche forma di intesa c'erano don Camillo e Peppone c'erano Togliatti e De Gasperi
Tutto quello che sappiamo
Tra l'attenzione allora
Si discuteva realmente di scelte di sistema si discuteva realmente se stare di qua o stare dilla se andare in paradiso se andare all'inferno
Quello se ne discute ancora per la verità se
Sì instaurare un sistema un altro sistema anche dal punto di vista economico sociale
Beh certo che non è così non possiamo dire che sia così se noi proviamo per un esercizio di simulazione a riguardare il dibattito politico di oggi
Detto usandolo da i temi che sono l'antiberlusconismo l'anticomunismo
Non mi rendo conto è un esercizio abbastanza futile ma insomma avremmo nient'altro che il dibattito di un normalissimo paese domestico discute sulle pensioni sul l'estensione del welfare
Sui lavori pubblici sui trasporti su quant'altro
Non sono in discussione le grandi opzioni le grandi opzioni il sistema
Eppure eppure
Resta quella repertorio di argomenti polemici con lo strumentario retorico
Che impedisce a tutt'oggi anche proprio per la presenza di un certo tipo di stilemi un certo tipo di linguaggi impedisce al nostro bipolarismo ha impedito finora di evolvere verso quel modello di bipolarismo mite che tutti invocano una tutti ritengono auspicabile
Perché adesso perché l'ho appena detto perché è difficile
Adottare argomenti di polemica pacati e razionali quando la
Identificazione dell'avversaria
Se non come nemico ma comunque come qualcosa di veramente temibile non è solo un qualche cosa è un argomento che tu usi ma è una parte del proprio patrimonio genetico addirittura
Perché è nata nel momento stesso in cui il sistema si torna
E in quel tema ancora con uno strumento di lotta una risorsa identitarie o anche forse più correttamente un surrogato di identità un surrogato di un'identità che altrimenti
Parenti
Brevissimo finalizzato per per me il problema cui non danno risposte naturalmente
Su quando eccome si potrà uscire da questa situazione non siamo noi che lo possiamo dire io peraltro non lo so dico soltanto che sarebbe già un progresso se sì imparasse dall'una e dall'altra parte a fare i conti con la realtà che cioè e non con quella che si vorrebbe
Che ci fosse a moderare ovviamente il linguaggio che in certi casi è importante quanto alla sostanza e forse più
In particolare sarebbe un progresso se il centrodestra il centrosinistra anziché rovesciare anzi addosso immagini deformate caricaturali e demonizzare anti l'uno dell'altro come spesso accade
A prescindere ripeto da quanto per queste immagini possono essere fondate
Anziché insistere sulle corpo sulle nei pensieri dell'avversario altra cosa che accade spesso dire come dovrebbe essere l'avversario per essere rispettabile presentabile
A me piacerebbe che ci fosse una destra così così così e così a me piacerebbe che ci fosse una sinistra gambe
E a fare della destra e della sinistra e allora appunto si anziché fare presto centrodestra e centrosinistra
Sì
Concentrarsi sulla cura della immagine piuttosto che sulla rappresentazione dell'immagine altrove sul modo dire quest'immagine questa proposta più presentabile più appetibile secondo me si differenzia avrebbe già un passo avanti grazie scusate
Visto la tensione positiva insomma la sete di sapere che la legge per Laura io proporrei di aprire subito il il dibattito i commenti alle relazioni e quindi darei la parola a Lucia Annunziata
Bene il mio sarà ovviamente l'intervento sperpero che non mi azzarda l'affare
Valutazioni però sicuramente vorrei mettere insieme alcuni degli spunti
Più interessanti di queste tre relazioni che peraltro viste insieme sono molto compatte
Partirei da una raccoglimento da una osservazione fatta da uno storico della guerra probabilmente più famoso che si chiama giochi che ne che ha scritto un libro che si chiama difesa PN
Il volto del nemico che ruota intorno a questa idea
Si possono vincere le guerre soltanto se il volto del nemico e tale può essere cancellato
Naturalmente lui dice questa è sempre una tecnica ed eque
Dalle guerre del Peloponneso poi sostanzialmente ma particolarmente per novecento a partire soprattutto la prima guerra mondiale diventa hanno necessità perché la tecnologia è in grado a quel punto di uccidere un tale livello di persone appunto
O stiamo parlando del centro Europa uccide e poi la seconda guerra mondiale la carneficina come atto diciamo gli opposti come atti di guerra
Che soltanto la impossibilitati immaginare nemico come te stesso fiorente capace di combattere questo tipo di governo tardi diciamo la guerra tra l'altro proprio per via tecnologicamente arriviamo qui alle ultimissime guerre diventano così avanzata che automaticamente sono preparate per evitare atti che il problema del nemico
Quindi tutte le guerre militari recenti diciamo dagli anni
Vietnam in poi si concentra nuova è quella del Kosovo secondo me la più interessante in questo senso si concedono son fatto anche come teoria come costruzione dell'esercito più importante del mondo che quello degli Stati Uniti
Si concentrò su o guerre senza invasione di terra senza Fanti guerre con le bombe né guerre con le bombe ad Alto Calore berbero comunque tutta bombe inviate dal cielo
La crisi in questo avviene con l'Iraq quanto c'è bisogno di una o di una invasione di terra l'invasione di terra riporta la guerra quello che il faccia a faccia il fante il suo nemico il soldato e il bambino il terrorista
E il giovane gira e cioè voglio dire la riporto tutto questo uno dei grandi problemi per cui l'opinione pubblica oggi vive la guerra in Iraq
Diversamente dalla guerra in Kosovo e la guerra in Kosovo fu fatta non a caso da governi di sinistra e la guerra in Iraq viene oggi più facilmente
Vissuta come tale perché è stata fatta da governi di destra diciamo così è proprio questa però centro dell'Iraq come la guerra immediatamente che è diventata un fatto di nuovo con delle facce
Tutte le altre guerre dal Vietnam in poi erano guerre tecnologicamente giustificate e vivibili perché non avevano facce ricordate la prima guerra dell'Iraq Grasso è diventato famoso ricoverato in Iraq sì NN divenne famoso perché la guerra era un videogioco cioè tu eri in Iraq dei veri la guerra io peraltro c'ero noi avevamo indiveri non sia basso ma da quello stesso albergo da cui arrivava non sentivi assolutamente niente se non un grande Bertoc esattamente quello dei giochini
Coi fiammiferi per tredici sostanzialmente quello fu diciamo il punto l'altra guerra fu il conservo no che si vedevano soltanto i soldati italiani che inquadrava risiedevano i filmati con le bobine bianche con da su
Sostanzialmente come prospettiva naturalmente la guerra in Africa la guerra quello quello a cui noi non partecipiamo con riso guerre persone persone la prossima guerra qual è stato l'arma è stata il machete
è stata il machete per ammazzare
Che gli americani che arrivavano inno Somalia il famoso Blackhawk davano sostanzialmente che procurò un ritiro diciamo non a caso subito immediatamente
Di Clinton perché perché lì c'erano i ragazzini e le donne che trascinavano l'americano fatto a pezzi come dire il volto del nemico è una questione centrale nella definizione delle querce
Non a caso secondo me giustamente queste tre relazioni molto non tutte intorno a bollenti in cui la ridefinizione del nemico viene fatta per questioni di guerre appunto reprime
Depressione di cui era il momento del colonialismo più puro al momento delle della prima guerra mondiale il momento la seconda guerra mondiale
E si riporta subito dopo alla guerra fredda quindi io dico c'è un legame molto forte tra i grandi momenti di crisi e il museo il riemergere del termine nemico invece che avversario quindi mi piaceva questo filo conduttore
Volevo e mi seguisse secondo me sarebbe molto interessante esplicitarlo un po'di più solo questa cosa
Perché negli studi militari si studia si studia disconnesso dalla politica si studia soltanto come termine diciamo tattico il discorso
Un'altra osservazione questa è la prima osservazione la seconda osservazione che ho da fare trovo abbastanza singolare che da questa tutto questo discorso sia stato escluso e non so perché la questione della sinistra cioè è stata detta al passato Anzio ma sostanzialmente credo sia stato un po'sottovalutato
Il periodo in cui grazie a una di queste grandi crisi o guerre come vogliamo chiamarlo è stata secondo me la sinistra riportare in maniera organica
Il discorso degli individui Coppi prima in Italia dj Periodo parlo parlo proprio di quegli anni sessanta in cui un futuro per ridefinire
Il nemico la butto moltissimo la crisi del modello il PC aveva scelto per vivere nelle istituzioni repubblicane
Ed era il PC di Togliatti che aveva fatto tutto sommato l'amnistia questo è molto bello questo passaggio che c'è stato nei vostri
E tutte le vostre relazioni cioè identificare un per il periodo in cui il concetto di nemico non c'è ed Enti ficcare il periodo in cui il concetto di nemico rinasce
Questo su e giù diciamo potrei fare un altro esempio per esempio internazionale Israele il primo sionismo
Non nasce con il concerto dei palestinesi nemici
Questo lo storico venne Morris l'ha detto chiaramente tant'è vero che il primo sionismo nulla vivere in Israele la capitale e sionisti sbarcati in Israele e il e e la libertà
Consiglio che hanno Israele una perdita di tempo una roba del passato qualcosa legato come dire
Islam Del Giosa permettere se si eccettua Gerusalemme diventa un'ossessione quando ritorna un elemento fortissimamente religioso dentro il sionismo e addirittura cedimento lo stesso
La necessità di creare pronto a forte identità in versione anzi nemico quindi voglio dire questa è una cosa molto bella che è uscita da queste cose
Proprio per questo però io credo che sia stato sottovalutato la crisi
Negli anni sessanta che poi ha portato cioè un banco insomma che io identifico non so perché c'è all'interno di queste relazioni ha portato poi alla crisi del modello PC di rapporto con la politica
Gli anni Sessanta Titan provvedo ritorno della destra dentro il sistema politico sono per il pc la prova provata che il suo sistema di integrazione indolore nelle istituzioni non è valido
Tanto tanto è vero che guardate Napolitano è espressione di quella primissima generazione perciò Napolitano è un uomo diverso perché la prima generazione di Togliatti Caprara lirico che si chiama cioè quelli son tutti quanti una generazione non di guerra ma di riconciliazione il concetto di guerra ritorna quanto il PC pensa di non farcela
Quando il suo la sua capacità di trovare nella politica nazionale
E l'imputata e a quel punto degli anni Sessanta sia una divaricazione di fronte alle magliette a strisce tanto Tambroni leggero dalla rivoluzione delle magliette a strisce
Sì sì comincia una differenziazione la politica italiana soprattutto della sinistra che porterà da una parte delle in guerra
A elaborare la Teoria dopo il Cile naturalmente perché ci sono anche discorsi internazionali cioè negli anni Sessanta finisce l'equilibrio della guerra fredda e riparte tutto il ciclo di guerre che poi si sentono anche in Italia che non è più soltanto quello della guerra
Dale dopoguerra diciamo destra sinistra USA e URSS
E può col Cile nel settantadue Berlinguer arriverà al discorso di non si può andare al Governo
O governante minoranza che però è un discorso che di alleanze che per la prima volta mette sul piano un discorso di alleanze vere diciamo al di fuori dell'orizzonte comunista è una parte il Partito comunista e del popolo comunista che invece riscopre lei fa borse mitragliette nascoste sotto nei fienili di Parma eccetera eccetera a cui poi si
Nutre a cui si secondo me collega poi tutto il movimento degli anni Sessanta estremista la spaccatura ridendo e poi la nascita delle Brigate Rosse
Il problema davvero e che secondo me quanto riguarda la sinistra io son d'accordo con Giovanni problema e son d'accordo con questa sua lettura la uscita non non prevista
Di una destra diversa moderata centrista di Berlusconi nel senso di fregatura che c'è a sinistra rispetto a questo che a cui si aggiunge il senso di fregature rispetta anche un concetto di modernità della politica il non saper gestire la televisione
I significa no capire quali sono i poteri il disprezzo costante
Della sinistra della televisione
è il disprezzo degli strumenti di modernità
Lei dirigismo della scrittura rispetta la televisione questa storia che che gli intellettuali in Italia o dicono cose astruse scrivono libri oppure non si e intellettuali ci ha queste veramente uno scacco rispetto alle modernità il fatto guardare che nel nuovo governo sono contenti abbia portato dentro quattro ministri
Che hanno un discorso serio tra loro perché tra Rutelli e Gentiloni Fioroni e anche la Lanzillotta
Hanno delle deleghe che sono le belle che dell'industria moderna quella delle immaterialità turismo cultura Camacho telecomunicazioni istruzioni è mentre il PC quando apprendersi i ministeri vuole e i trasporti e le attività produttive e il welfare cioè voglio dire sempre ecco questo scacco che il PC subisce la cultura di sinistra subisce prima nella sua crisi negli anni sessanta e che poi finisce col terrorismo e successivamente con Berlusconi
è la ed è a mio modestissimo parere insomma lo scritto varie volte quindi sono a mio parere è il punto su cui loro ancora non riescono a righe equilibrare la loro cultura l'utilizzo del dell'antiberlusconismo sfegatato e ve lo dice una persona che contender Berlusconi se ne sia andato perché lo consideravo una stortura del Paese in sostanza per tutt'altre ragioni quindi non faccio politica posso dire la mia opinione detto questo l'antiberlusconismo consiglio grazie stremato si voglio dire l'antiberlusconismo prima cioè l'anticapitalismo terrorista da una parte che questo accetterei è l'antiberlusconismo
Diffondo con cui la sinistra vissuto al Car ricattato la stessa sinistra è certa a mio parere sono stati un modo per coprire una crisi come appunto se c'è una guerra ricorre al concetto di nemico è stato il modo più facile per tenere insieme una guarnizione molto differenziata è stato il modo più facile per coprire scusate mi una incapacità di avere un programma e questo se è vero come è vero lo vedremo esattamente da ieri in poi io penso queste uso soggiunto qualcosa che chiedeva
Dibattito
Bene allora gli spunti di riflessione sono numerosissimi
Quelli di stamattina si aggiungono quelli di chi chi giovedì pomeriggio quando il convegno iniziato
Adesso aspettiamo gli interventi per approfondire riprendere temi che abbiamo affrontato in questi giorni
Angelo d'Orsi
Ma
Non intervengo sui temi della mattinata che sarà scatena altre polemiche di ferma quelle dei giorni scorsi
è solo un flash sono uscito un attimo fuori e ho visto un signore sono poggia sulla panchina spendere una cosa dalla borsa un signora chiama Donato detta fatene qua dalle chiacchiere e gli dice
Ma commentando i fatti di ieri la la la fiducia al Senato eccetera
E non è hanno scaricato una serie di ingiurie contro i senatori a vita poi dice e che soprattutto i comunisti a magistratura rossa le università rosse gli ospedali Rossi e poi Funny convegni quai visto che fanno i convegni qua su tutti i comunisti a quel convegno
Do ammazzarli tutti allora allora io lo racconto questo preghiere per sentito abbia sentito dire
No no no non erano erano indigeni
Perché io direi che il conto la delegittimazione il contrasto assoluto e soltanto a livello di di ceti intellettuali di classe politica e che ne invece delle masse come dire c'è invece una facilità di dialogo mi pare che non sia così sa
Il titolo del convegno in effetti ha un punto interrogativo alla fine quindi è una domanda che ci che ci poniamo ci sono altre osservazioni
Posso
Volevo solo
Riprendere alcuni punti della della relazione di Giovanni Sabbatucci perché
Diciamo forse ci fanno avvicinare beh la relazione che diciamo non del tutto io condivido anche se il punto io adesso dirò prescindono dal dal questioni su cui ci potrebbe essere del dissenso complessivamente diciamo io penso che lui abbia messo l'accento giustamente su
Diciamo jazz abbandonando se Parmalat pubblica che secondo me è il problema
Di fronte al quale ci troviamo attorno al quale continuiamo a portarlo la sua analisi di questo biennio novantatré novantaquattro sostanzialmente se capisco bene non definisce esattamente questo problema
Diciamo
Non fosse che in quel momento si manifestano spingono nei confronti di una trasformazione di sistema ma non c'è nessun bando che effettivamente poi questa trasformazione di sistema regga e sostenga per cui alla fine il risultato come dire
Una riconferma seppure Dimitri di mediata perché parziale di quelle che erano le basi precedenti le quali però proprio per il fatto di avere subito una così forte botto risultano indebolita in fragilità rigenerato
Ripropone questo punto perché mio padre mi pare interessante gli odi
Agrodolce diceva ce l'abbia altra Costituzione non vi basta evidentemente alla base tanto essenziale diciamo avvenga dicono
Tanto mettere in discussione formale come dire i contenuti di quel tratto
Ma perché c'è qualcosa che viene fuori dalla ricostruzione della storia di questi anni che ci mostra che in qualche modo ci sono pezzi di questa penso che non si riconoscono diciamo nell'aggregato e da quella parte è venuto fuori si potrebbe molto discutere sul fatto che questa intensa proprio mentre Sabbatucci nota poi toccato ma anche risulta passano più certamente dal suo ragionamento la fase successiva
A quella che lui ha evocato apposto il problema abbia ma non possiamo possiamo chiamare roba che si era già prima diciamo negli anni ottanta ma in modo diverso
Abbiamo avuto l'esperienza della bicamerale del suo appartamento diciamo
Che in qualche modo sono delle conferme di questo deficit
Di forza di un di un momento fondativo diciamo e quindi io penso che questo è il punto su cui ci dobbiamo ancora interrogare due l'orizzonte che effettivamente aperto davanti a noi
Le spiegazioni che sono state date a noi tutti questi due giorni di convegno se poi non avete assoluta diversità con convergono nel definire questo punto di contraddizione diventare allarga in questi due giorni portammo toccare con mano troppa diciamo
Non ci sarebbe ragione passivo appunto il punto conclusivo della relazione ma più di Sabbatucci non ci sarebbero ragionieri
Tivoli di una differenza di sostanza delle piattaforme politiche tali da legittimare la forza evocativa simbolica di questo scontro soddisfatto della forze russe cattiverie simbolica di questo scontro cioè a costo di inventarsi era perché per esempio se uno volesse fare un solo esempio le polemiche elettorali sulle politiche fiscali che ci sono state trattenuto destra e centro sinistra in in in testa la scorsa settimana
Diciamo deturpate del loro contenuto ideologico è puramente distico ammontano a differenza del sostanzialmente visibili
Tanto per fare un esempio ma se ne potrebbero fare da impianti allora c'è questa sproporzione questo è il punto essenziale
Il amico Ancelotti diamo dietro nella pancia perché non siamo ancora riusciti a trovare come dire punti di condivisione di costruzione condivisa i i commenti che però si raccoglie nei corridoi
Dalla cosiddetta base Salerno la spia di questa mancata unificazione attorno a una idea condivisa della Repubblica
E io penso che qui c'è anche un altro problema che effettivamente si pone diciamo siccome questo ceto politico ci ha provato che non c'è riuscito
Il punto essenziale che forse si pone davvero io non sono mai stato non generazionali vista senso nel senso di invocare necessariamente cioè cambi generazionali eccetera però qua c'è forse anche la costatazione che bisogna fare per di un qualche deficit di rinnovamento anche negli uomini nell'organizzazione oltre che nella stessa configurazione delle forze
Politiche esterno vedendo per esempio per quanto riguarda entrambi gli schieramenti contra la tattica si proceda verso un rimescolamento di carte che riconfermano ripetuti politici nuovi questo piano sia a destra che a sinistra del germe allora io penso che questo convegno serve molto facci capire anche attraverso la modulazione delle differenze che ci vengono dalle risposte degli storici come però questo problema sussista ripeto gli ho chiesto
Sabbatucci si potrà mi pare che lui abbia accentrato e molto il fatto di dire il mandato di cattura di contraddizione permetterlo non andiamo a cercare tanto troppo all'indietro alle origini alle motivazioni basta vedere come si è combinato
Quel come giorno di eventi così
Stramberie straordinari che è stato il novantatré novantaquattro prostrato il rinforzo all'origine di tutto io ecco su questo magari dopo aver differenze lo sfumature di valutazione un po'differenti ma non è questo il problema problema è di prendere consapevolezza del fatto che mercenario che ci si consegna davanti è ancora caratterizzato da profondità difficoltà identificative vecchio faremmo male ad Asti Novara semplicemente propaggine dell'avversario Beppe Niccolai questo credo che sia almeno dal mio punto di vista di il senso che mi pare utilmente tardo personalmente da questa bella discussione di questi giorni
Giovanni Orsina voleva chiese
Appunto
L'ultimo intervento di Carmine Donzelli
Risuona in senso però contraddittorio rispetto al primo intervento di Maurizio Ridolfi che diceva la costituzione in fondo riesce a costituire a suo modo una grammatica comune
Io Maurizio sono convinto di no o meglio che ne costituisca una sicuramente vani costituisca una debole
Perché
Non è soltanto un problema delle parole che usiamo Giovanni Amendola usato la parola nazione e Benito Mussolini usa la parola nazione è tutto quanto il problema e dell'interpretazione che si dà del Risorgimento sette svolgimento sia nazione libertà come dice Amendola ossia il Risorgimento sia nazione basca come sostenere fascismo allora usare la parola nazione non vuol dire trovare una grammatica comune se non se ne dà un'interpretazione gabbie dei punti comuni
Sostiene generico Rusconi che alla fine Italia si costituisce Hofer fa Stones patriottismo son patriottismo della Costituzione ma dipende dall'interpretazione che si dà della parola costituzione
Maurizio ricordava quello che dicevo io ieri cioè che i moderati fanno un errore a non provare a dare un'interpretazione moderata dell'antifascismo e della resistenza
E ne sono convinto Maurizio ma è anche vero che se l'avessero fatta quella battaglia noi avremmo avuto due interpretazioni incompatibili dell'antifascismo della Resistenza
Casagranda membro diano successivi classe mille novecentocinquantacinque scrive un articolo nel quale assi mila i partigiani
Hi soffre di
Peluffo
Dicendo perché combattono contro l'invasore straniero
Cioè dando della Resistenza non solo l'interpretazione nazionale mandando sia capillare di tutta la storia d'azione italiana
Il fenomeno politicamente connotato in senso più antimoderno e provocatoriamente dicendo badate i partigiani son come quelli e tutto il numero di Cividate cinquantacinque e tutto quanto finalizzato a dare della Resistenza interpretazioni nazionale espungendo né i comunisti nel nome dell'antitotalitarismo
Voi comunisti siete come i fascisti totalitaria in quanto tale strane dello spirito la resistenza
Se quest'operazione fosse stata portata in avanti noi avremmo avuto un antifascismo e la Resistenza spaccata a metà con due interpretazioni radicalmente diverso per le quali moderati avrebbero detto la parola antifascismo Resistenza i progressisti avrebbero detto la parola antifascismo e Resistenza ma sarebbero stati i due fenomeni in cui la coincidenza tra meramente verbale
E per molti aspetti lo stesso si può dire della Costituzione con due interpretazioni che sono due interpretazioni radicalmente diverse
Fondo abbiamo un podista anche qui Angelo d'Orsi ha detto la prima parte della Costituzione e io potrei chiedere ma perché la prima parte della Costituzione
Cosa c'è che non va con la seconda
Perché non tutta la Costituzione cioè la parte programmatica ma anche la parte diciamo procedura questo è
Allora che Costituzione ora a mio avviso ma molto semplicemente negli anni Sessanta vedo che c'è un interpretazione dalla costituzione della resistenza dell'antifascismo che all'interpretazione progressista vince sul piano politico vince anche sul piano intellettuale
Qual è il prezzo di tutto quanto questo
Che da questo ambito che è la costruzione di un arco costituzionale culturale che era una legge sul piano culturale sul piano politico viene spunta un pezzo del Paese che ha la maggioranza silenziosa
Sono quelli di cui parlava Giovanni Sabbatucci che voi tre naso che si Turano il naso votano democrazia cristiana c'è tutta quanta una parte del Paese che non è espressa culturalmente
Che è una parte che
Viene qui e dice so tutti comunisti
Cioè quella parte
Che esiste negli anni Sessanta esista negli anni settanta che vota democrazia cristiana e testando la democrazia cristiana
Per anticomunismo che poi fa percorsi curiosità totalmente delegittimata sul piano culturale
Totalmente priva di voce
E che trova una voce politica non culturale nel mille novecentonovantaquattro con Silvio Berlusconi
Che a questa parte qui da una voce politica e non riesce a dare una voce culturale
Se non attraverso le magliette di Calderoli che magliette di Calderoli sono il modo attraverso il quale viene espressa una parte del Paese che esiste e che non ha voce culturale sarà anche questa parte del Paese
Guarda caso il cinquanta per cento
Allora a mio avviso molto semplicemente negli anni Novanta sono la rivincita degli anni sessanta cioè una rivincita di quella parte del Paese
Ora il problema è
Se come questa parte del Paese debba essere integrata culturalmente cioè se era giusto che questa parte del Paese non abbia una voce culturale
Sia opportuno se contribuisca rafforzamento della democrazia oppure se non sia il caso e io in questo sono d'accordo Carmine Donzelli qui c'è un problema che è un problema di
Espressione culturale di una parte del Paese naturalmente ce la vogliamo esprimere questa parte del Paese perché qui in mezzo sicuramente qualcuno che pensa che questa parte del Paese non meriti di essere espresse
Massimo Salvatore
Io vorrei molto rapidamente
In qualche modo fare oscillano la mia campana dall'altra parte nel senso che
Io avevo chiuso la mia relazione come ho avuto anche modo poi di ricordare
In nel corso del dibattito
Esortando a
Mantenere il senso della differenza fra le dialettiche forti del rapporto amico nemico e le dialettiche
Non inesistenti ma indebolite però a questo punto anche in relazione cose che ho sentito
Vorrei dire dicevo far oscillare la mia campana un po'dall'altra parte nel senso di
In di porre
Con forza l'interrogativo e cercare di dare alcune risposte sul tema ma a che punto è questa dialettica e cioè natura a
Ma
Certamente l'Italia è profondamente divisa lo vediamo lo vediamo continuamente ma dobbiamo domandarci se la divisione essenzialmente un residuo retto ecco in maniera in una maniera residuale trascinata appunto
Oppure e alcuni fondamenti reali a cui dobbiamo fare riferimento ora io credo che se noi riflettiamo su quali sono le Radice cioè si ci domandiamo se ci sono delle radici profonde nella divisione
Dell'Italia degli ultimi dieci quindi dodici anni
Ma io credo che ci siano che abbiano fondamentalmente quattro punti di riferimento
E qui non si tratta di litigiosità di cattivo gusto di prepotenza Mazza ci troviamo di fronte a delle a delle divisioni che hanno fondamento rea insomma
Tangentopoli è stato lo stesso quella grande ondata che come sappiamo ha avuto un effetto dirompente
Rivoluzione non rivoluzioni la protesta Tangentopoli Tangentopoli sa tante cose ma ha posto un problema di fondo
In questo Paese che ruolo ha la legalità
Che ruolo deve avere la legalità Tangentopoli è stata l'esplosione
La
Il rispecchiamento
Di un antico problema del costume dalla pratica politica dei rapporti fra le parti sociali ha messo in luce che esisteva un problema di illegalità diffusa che coinvolgeva profondamente il sistema partitico
La società civile che coinvolgeva profondamente governanti e governati
Ora
Le la dialettica
Che ha
A occupato la scena italiana negli ultimi dieci anni ha avuto come punto di riferimento questo fatto una parte qui non è non si tratta soltanto oggi il problema di avere la buona volontà di dare riconoscimento culturale alcuna parte ma qui c'è un problema
C'è un il berlusconismo io un ciclo lo scritto recentemente al procedure pubbliche non essere il Berlusconi il fronte del Berlusca berlusconiano
A posto un problema è sorto a Conte continuate continua ad essere un noto alle ad un mondo fondato ad un dell'istituzione fondato sulla legalità
A partire dal
La sua candidatura è stata fin dalle origini illegittima
Perché nella legge scritto che un titolare di concessioni pubbliche io penso al al carissimo Sylos Labini che ha battuto e ribattuto su questo tema Berlusconi era un illeggibile e la sinistra ha avuto paura perché ha questo bisognerebbe riprendere la dialettica c'è anche chi ha paura che non ha paura una delle caratteristiche fonte veramente straordinario del berlusconismo e berlusconismo un l'espressione di un'aggressività molto poche trovo purtroppo una sinistra molto spesso verbalmente una sinistra un centrosinistra verbalmente
Capace di rispondere ma poi quando deve venire delle strette risolutivo non al coraggio di farlo nessuno ha avuto il coraggio di di andare a fondo su questo fatto per Berlusconi era più leggibile
Ora voglio dire qui c'è un problema Tangentopoli è stata
La sconfitta avvenute in questo Paese con tutte gli strascichi
Beh il
Di un
Della risposta a questo problema la la legalità in questo Paese diventa un valore abbiamo parlato di valori che devono unire che unisce o no la risposta è stata chiara
Una parte fondamentale del Paese ha detto in questo Paese la legalità non è un valore condiviso
E una Repubblica uno Stato in cui la legalità non è un valore condiviso è combatte paese che
Tutto poggia su delle basi certamente molto precaria pensate soltanto la risposta del potere
A tutti gli scandali finanziari eccetera eccetera e la profonda diversità che sotto questo profilo c'è stata con gli Stati Uniti di Bush in risposta lo scandalo Enron eccetera eccetera
Allora primo punto questo Paese da Tangentopoli in poi si è diviso e continua ad essere diviso su questo problema sul problema sei la legalità può essere o non essere un valore condiviso
Mezzo utile non dirò mezzo bar una parte importante di questo Paese
Di cui Berlusconi Previti Pecorella eccetera sono state le punte di diamante ha detto dei no che esiste invece un altro modo di concepire la legalità
Che in realtà il fatto che esiste chi usa il potere politico per passare attraverso la legalità non per stabilire delle regole condivise di di
Di legalità
Primo punto secondo punto
Che cosa ha significato la presenza della lega al di là di tutta la lega è un un si presta ad essere letta alla luce di tanta
Tanta superfetazione internet immagini diretto ma al fondo del fenomeno della lega c'è l'altro problema alla lega posto questo procure sto problema
Esista un consenso di fondo sulla distribuzione delle risorse
All'interno di questo Paese tradizionalmente diviso fra penale garante un'altra risposta Berlusconi ha rappresentato una risposta sul fronte della legalità
Che è l'unica cosa che poi chiarisce al di là di tutto l'insufficienza dalla nostra magistratura che la magistratura è diventata un bersaglio sistematico e non perché i magistrati son di destra o di sinistra
Perché quando il magistrato mette il naso nelle carte in cui non dovrebbe mai essere è considerato
Un nemico comunista Lucky si trova al potere qui quindi ci troviamo di fronte a cose al la venga posto l'alto un altro l'altro problema
Problema della distribuzione delle risorse la devolution alla sua anima centrale non si capisce la problema devolution non è un problema di modernizzazione la Costituzione che pure esiste
è stata la risposta di dire signori miei qui in questo Paese
C'è chi
Produce di più da chi produce di meno noi siamo stufi di a vere che chi produce di meno Nese perché è oggetto di una redistribuzione delle risorse parassitaria eccetera eccetera
E a cui bisogna porre fine badate bene che io dirò subito che non è che non ci siano che la lega non abbia colto degli elementi di realtà in questo problema in sostanza la risposta è stata
Dobbiamo consente dobbiamo introdurre un tipo di redistribuzione di risorse che insomma faccia gli interessi del Nord in maniera privilegiata terzo punto le cose possibili Europa
Cioè l'altro problema allora abbiamo visto problema della legalità problema della distribuzione delle risorse problema dell'Europa è che quale la destra si è
Centrodestra la casa della libertà soprattutto ad opera della lega e del di Forza Italia Tremonti Bossi et hanno ho condotto un attacco generale al all'integrazione e i modi dell'integrazione dell'Italia nell'euro
Ultimo punto quale è stato un altro dei problemi fondamentali che la società italiana appunto come altre società problema dell'immigrazione no
Altro tema caldo anche su questo punto sesta c'è una diversità di fondo nel
Nel considerare il rapporto che cittadini italiani ebbene che abbiano con questo fenomeno di migrazione altri temi ci sono meglio credo che questi quattro sono molto importante
Sono da attribuire presenti e spiegano molto per dare ragione
Di quella conflittualità che ripeto è ben diversa dalla conflittualità secondo me che pur nonostante tutto c'è stata nel passato
è una conflittualità che quindi va collocata nel suo giusto contesto non fa e infatti Zatta rispetto a momenti ben più drammatici della storia italiana precedente ma che certo non va neanche minimizzata dico lo avevo detto ieri lo ripeto
Qui non è questione di buon gusto o di buone maniere ci sono altre cose molto più sostanziale alla radice delle divisioni che dobbiamo prima cercare identificare in secondo luogo con cui fare i conti
Cercando cioè tutti venti diventare più usiamo questo termine tra virgolette civili quindi gran parte delle due parti Bini avere delle migliori maniere ma non perdiamo di vista poi la sostanza delle cose che lei era
Vorrei rispondere perché in qualche modo anche se lo sono stata nominata mi solo sentite tirata in causa e in qualche modo giustamente perché come dire
Siamo arrivati a un punto molto caldo all'interno della sinistra se mi posso permettere dal basso della mia opinione di fronte a un grande professore come salvatori il punto che lei cita e giustamente quello della legalità e illegalità
Se però lei dice che il fenomeno Berlusconi tutto si racchiude nella questione dell'illegalità non ci sarà pacificazione del professore piccoli criminali non si tratta e che ha cioè queste molto semplice e cioè il problema del rapporto questa stagione dibattito all'interno della sinistra su Berlusconi io penso che Berlusconi sia stato personalmente una persona che è andato contro le leggi e fortemente penso che Berlusconi abbia fatto Luigi ad personam penso che Berlusconi per esempio all'interno della RAI abbia de l'ho visto io dall'interno della RAI abbia profondamente riformato
Il il sistema industriale ed il mercato tutto vero
Ma il berlusconismo non può essere come dire ha scritto con una questione di chi è a favore della ditta ditta contro chi dice no alla illegalità riduce molto semplice perché sa che questa è la lettura
Noi non possiamo rappacificarsi perché con i criminali e qui stiamo al punto criminalizzare o meno il nemico non si tratta io sono una persona non si tratta scorsa va bene
Ma scusa se Simone passare accusati dello smog è una cosa il berlusconismo come fenomeno politico perché dopotutto noi stiamo parlando di fenomeni politici
Cioè noi non siamo qui come magistrati siamo qui a trovare per esempio di che cosa significa un discorso sulla rappacificazione fatta da stimò espressione dello Stato in questo momento che Napolitano
Napolitano dice dobbiamo specificarci dobbiamo dire che vuole lanciare un pesante nei confronti del cinquanta per cento dell'Italia che è interamente criminale però questa è la risposta
Perché se questo è il punto non sarà solo lei dice giustamente la questione dei nemici non può essere una questione di buone maniere la finestra certo rappacificarsi sarà soltanto una questione di buone maniere ora no io ho sollevato il nodo della sinistra che è del tutto aperto
E del tutto aperto perché la sinistra in questi dieci anni alla fine ha dissentito e si è diviso su che cos'era l'antiberlusconismo non so che cosa era Berlusconi onestamente e cioè l'antiberlusconismo non lo comprendiamo
Cos'è che ha dentro cioè e dire che soltanto questi sono il popolo dell'egoismo mi dispiace ma allora non c'è verso non si tratta e io sono la prima hanno trattati col dunque l'analisi di quello che è successo politicamente questi anni ancora professore
Io parlare può parlare al microfono così registriamo
Pienamente non solo formalmente
Buone maniere sul fatto che
Non POR non non si può ridurre sicuramente al berlusconismo al problema della legalità
Nel modo più a
Però noi ci troviamo di fronte ad un dilemma molto che che che che di difficile soluzione sicuramente il fatto di l'esortazione a giusta esortazione tener conto del berlusconismo non si non si esaurisce in alcun modo nel problema della della lega non può neanche essere una via non lo dico a lei perché son convinto che lei sia d'accordo
Per usare il berlusconismo e la sua Matteoli sei più larga eccetera per non vedere che quella quella il problema della legalità e dell'anti legalità in questo Paese ecco che ormai vediamo esplodere dopo Tangentopoli l'accordo si è riproposta
Massimo in tutte le maniere non è stato spappolate estate ma il problema della mafia problema degli all'il problema attende calcio problema della Parmalat
Il problema del falso in bilancio reca tutti abbiamo allorché il problema della legalità esiste
E non c'è pacificazione possibile senza dare una risposta anche a questo vita questo tipo di problema
Se noi arriviamo all'identificazione che in spesso implicita in certi discorsi per cui chi sta da una parte è il fautore dell'illegalità e chi sta dall'altra parte invece fautore della legalità non solo noi conclusa relazioni
La prova senza averne diritto non solo noi semplifichiamo una realtà che un tantino più sfaccettata ma certo neghiamo all'origine ogni possibilità di conciliazione
Non sono solo nelle tasche dei dei grandi ricconi di quelli con l'appello civile i soldi sono nelle case degli enti pubblici sono nelle il valore di legalità
Ma anzi era un democristiano portate il centrosinistra
L'equazione trent'anni era legato era insomma era alleato con con Consorte sempre più complicata
O no
Non avendo presentato
Senza sapere la discussione presso la regione dei lati becco che è un po'pericoloso ci sono altre altri interventi ricordo appunto che stiamo parlando fra persone che la pensano in maniera diversa e non fra nemici
Allora
Io vorrei di una una cosa beve che sono fatto salvo che ci sono divisioni e ci saranno sempre un possibile sotto il titolo del convegno era dalle memorie divise alla storia plurale della Repubblica quindi non volevamo parlare di storia condivisa che non c'è non ci può essere una storia
Una storia plurale io sono d'accordo però con quanto ha detto prima Lucia Annunziata che se ho capito bene
Che la figura del nemico oggi piene prevalentemente usata come abbiamo già avuto modo di sottolineare in modo strumentale se non da tutta la classe politica da settori della classe politica proprio per legittimare se stessi delegittimando gli altri per compattare il proprio schieramento per zittire il dissenso interno io credo che la guerra fredda sia sostanzialmente alle nostre spalle il centro sinistra come abbiamo sottolineato già ha compiuto passi avanti importanti dal due mila e uno in poi nel superamento di questa contrapposizione frontale
Non si può dire sempre che veramente ha interiorizzato una visione civile del confronto politico o se l'ha fatto in maniera in maniera strumentale comunque io credo che molto potrà cambiare se viene colmata questo forse una piccola provocazione raccomandata la frattura che attraversa lo schieramento la frattura interna che attraverso schieramento di centrodestra tra politica e antipolitica
Se si ricompone questa frattura
Attraverso diciamo Silla perdita della centralità delle forze che si schierano sul versante antipolitico penso a la Lega in particolare ma anche a Forza Italia
E quindi guida che sarà dovrebbe essere assunta dalle forze politiche fra virgolette dallo schieramento allora credo che i toni potranno finalmente diciamo si potrà permettere l'abitudine
Alla demonizzazione l'avversario che in un qualche modo è tipico dei movimenti antipolitici populistici che si alimentano proprio di toni radicali a volte estremi come nel caso della della lega ciò non toglie e chiudo il mio intervento che dal punto di vista sistemico probabilmente un'ondata populistica può svolgere una funzione positiva di svecchiamento del sistema attraverso innovazioni nel linguaggio politico nell'agire politico nel recupero del rapporto tra classe politica e settori
Delle importanti della società italiana e queste innovazioni concorso innovazione il sistema politico italiano dovrà sicuramente fare i conti
E se ci sono altri interventi
Alessandro tantissimo
Sì volevo sollevare un
Problema che può anche risultare utile
Sgradevoli sgradite a parlare di responsabilità degli intellettuali ad un convegno che si presume per definizione
Promosso organizzato da intellettuali
Punto ripeto oppongono esservene una cosa eccessivamente
Simpatiche appropriata probabilmente è uno dei problemi sul quale conviene
Conviene riflettere invece una relazione di Angelo d'Orsi che si poneva già questo problema anche se in un contesto un po'particolare intellettuali la guerra anche alla luce di alcune cose abbiamo sentito secondo me ci dovrebbe riflettere
Sul ruolo che gli intellettuali hanno nell'alimentare le retoriche sua divisione nel costruire le ma dico nel vie motivare discorso sulle Himiko in tempo di pace
Tutto sommato insomma intellettuale viola il peggio di sé in tempo di guerra ci può anche stare ma anche alla luce delle vicende dell'Italia contemporanea
Il tema della responsabilità degli intellettuali nella affluire le le le gli elementi di divisività non soltanto di spiegarli retrospettivamente che sarebbe poi compito dello storico spiegare da dove vengono certe linee di frattura
In che modo abbiano inciso sulla vicenda politica ma come accade nel caso italiano spero rituale il vero problema nostro questo di un una classe intellettuale anche una certa storiografia
Che per formazione perché probabilmente questa è l'ennesima eccezionalità italiana si porta dietro un tasso di ideologismo un tasso di impegno un tasso di coinvolgimento nella lotta politica che spesso le impedisce quindi di assolvere il proprio compito civico professionale ricordiamo la casta intellettuale lo trovo perpetua perpetua costruisce aggiorna gli elementi di divisività
Il ritardo in controtendenza
Paradossalmente con il mondo politico
Quello che è venuto fuori che cos'è perché siamo sicuramente in presenza di un Paese spaccato da quindici anni a questa parte profondamente lacerato in cui la retorica pubblica il discorso pubblico si alimenta di contrapposizione stranezze forti terapia sul piano politico istituzionale
La classe politica per quanto di seconda scelta per quanto non paragonabile culturalmente per capacità quella Prima Repubblica comunque vietcong riusciva a fare sistema
Quindi l'eterno della delegittimazione si sono paradossalmente accompagnate con un alto tasso di integrazioni che per l'Italia tutto sommato è un fatto nuovo come dicevamo ieri non ci sono quella fine soggetti politici
Che per quanto punire delegittimati nel discorso pubblico che non lo siano realmente nella prassi della politica e alla fine diciamo conta più la prassi della politica che il discorso pubblico questo Paese ha conosciuto l'alternanza
Non ci sono più soggetti extra sistema sono tutti nel sistema poco e non è un fatto da poco
E questa è la politica la casa intellettuale non è su questo registro paradossalmente
Ma colpito dico negativamente mi dispiace intervento il professor Valori perché punto
Che mi spetterebbe un intellettuale sporchi esercita sì non son fondo suo il suo magistero
Di dire quello che mi ha detto stiamo attenti perché poi c'è la retorica della inimicizia però evidente che la retorica dei nemici se rimane anche a delle fratture reali no non è soltanto un gioco delle parti ci sono degli elementi sostanziali di divisione riapprovato che venga
E in qualche modo gli accordi anche il problema è capire per come vi si legge se punto andando al fondo delle cose utilizzando Cevoli categorie forti ficcanti che intellettuale uno storico politologo deve poter utilizzare oppure utilizzare e quindi limitarsi a una strumentazione provviste di essere di tipo politico ideologico saldo discusso sulla legalità perché lì siamo veramente può dire alla carica corretta azione massima però e all'elemento di massima discordanza lui dice Annunziata se
Punto imputiamo con
La la legalità di una parte politica
L'illegalità all'altra lì non ci può essere discussione alcuna tra per esempio altrove non tengo individuato possono essere di oggettiva divisione la questione della realtà e la questione
Della lega le spinte alla devolution nel federalismo cioè voglio dire
Da come mi rappresentate
Sì è chiaro che siamo a livello della caricatura
Che giustifica come dire l'atteggiamento
Di assolutismo morale che riguardano il passaggio dalla politica ideologica assoluta la politica seguita condotta sulla morale certe su su quel versante se pensiamo che l'autonomia simbolista alla fine ha usato l'espressione di una forma di ecologismo deprecabile deprecabili deprecabili e quindi se sul piano morale atto i ricchi che vogliono restare i riti a danno dei poveri
Probabilmente una lettura più sofisticata storico politologi dovrebbe portarci a dire è stato capire banche meglio la lega mi sembra un problema da poco che quelle spinte giunto non sono l'ennesimo cancro italiano ma probabilmente si legano a fenomeni che hanno toccato l'intero locale i processi e gli autonomizzazione di regionalizzazione la nascita i movimenti populisti è un fenomeno che si è registrato drop annullato gli ultimi vent'anni e non è stata mai data da nessuno a livelli sofisticati una lettura ma quella che appunto proponiamo
Per cui
L'autonomia politica
Equivale semplicemente alla difesa volgare schifosa degli interessi
Del piccolo territorio euro ad un tema di divisione basta in molti operai anti europeismo sono
Mi metto nelle parti punto di chi contesta il processo di unificazione europea perché l'essere letto come un un elemento come dire di
Visto quasi con fastidio intellettuale
Europei la posizione e poi vedere un'articolazione e chi ha avuto anche questo Paese estremamente sofisticata
Dal punto di vista politico costituzionale può non piacere agli europeisti certo che un po'piacere perché ciò è un'altra cosa ma non è presentandola in forma di caricaturale addirittura con un quindi un venir meno agli obblighi agli obblighi di civismo no
Se poi essere civile degli essere europeisti
Ma non non è così
Adeguata la miniserie la presentati tema caricaturale quando Nicola responsabile all'intellettuale vorrei dire banalmente questa cosa l'idea che poi su cose del genere
Io mi sarei aspettato un intervento di tipo politico c'è un politico dirle queste cose
Un intellettuale no
Il
Direi con
L'ultimo intervento poi chiudiamo il dibattito prego sì sarò capissimo sono Gennaro Carotenuto faccio ricercatore comunicazione
Ho apprezzato molto la relazione tra suo Sabatucci e però volevo rimarcare un punto che secondo me resta nell'ombra in qualche modo forse è bene che resti meno nell'ombra di quanto mi sembra sia restato però il fatto che parallelamente
E nonostante Berlusconi nonostante il berlusconismo e nonostante l'antiberlusconismo
Una parte dei problemi dei quali abbiamo parlato in Clouzot gli hip importanti problemi quello del reinserimento della destra
Quello della fine dell'esclusione della sinistra anche della sinistra comunista
Sono parallelamente andati avanti ed sono arrivati praticamente assoluzione nel corso del tempo nonostante Berlusconi nonostante il berlusconismo e nonostante l'antiberlusconismo
In questo senso al tavolo e anche così convinto che l'Italia sia spaccata in due nel senso di cinquanta e cinquanta da tutti i punti di vista
Nel senso che previsto Paese e segnato in maniera profonda ma
Parliamoci chiaro chi poteva immaginare che dal mille novecentonove al due mila sei qualcuno dicesse alla signora Rita levi Montalcini immorale
Da dove viene fuori questa cosa e parte di tutta la cultura di tutto quel cinquanta per cento che ha votato per la Casa delle Libertà e non per Berlusconi io credo sinceramente di no e abbiamo visto i segnali di prese di distanza che poi un determinato tipo di discorso che si rifà all'anticomunismo viscerale eccetera eccetera venga ripreso anche da altre parti del centrodestra questo non significa che sia pienamente condiviso anzi non è pienamente condiviso a mia maniera di vedere
Quindi noi ricordiamo la campagna elettorale del mille novecentonovantaquattro che era assicurata
Soprattutto da parte del dei progressisti dell'epoca dall'uso
Di forme retoriche proprie dell'antifascismo che possano via via si sono via via diluite e non l'antiberlusconismo venne diventato un sinonimo di antifascismo com'era partito come in qualche modo sinonimo di un possibile antifascismo anche per per il reinserimento di alianti dell'allora Movimento Sociale eccetera in parallelamente
C'è stato un processo di legittimazione anche dall'altra parte io credo che la centralità della figura di Berlusconi
Resti
All'origine della spaccatura attuale ma non rappresenti fotograficamente la spaccatura del Paese perché il Paese credo che noi sia fossilizzate o su Berlusconi cioè il problema della legalità è fondamentale ma in un Paese che ha risolto una serie di problemi che che ci siamo e che vi siete posti e che ci poniamo giorno per giorno
Questo credo che sia un passaggio da da rimarcare in qualche modo grazie
Allora io
Chiudiamo il convegno come avete visto è stato un confronto molto intenso a volte accesso ma questo non fa che accrescere la nostra soddisfazione per aver individuato un tema importante di cui valeva la pena parlare su cui bisognava confrontarsi ringrazio quindi ancora l'editore Carmine Donzelli che ha ha contribuito in maniera determinante alla realizzazione dell'iniziativa
Tutti gli amici che hanno accettato l'invito a discutere con noi coloro che hanno reso possibile appunto un convegno così complesso e naturalmente tutto il pubblico che non ci ha fatto mai mancare la sua intensa partecipazione grazie con la