Contro la precarietà un nuovo welfare locale

Buonasera a tutti scusate il ritardo con cui cominciamo a questa questa questo dibattito purtroppo sono giorni di ripresa dell'attività ed è la ragione per cui non potrà essere tra noi oggi sottosegretario alla presidenza del Consiglio Enrico Letta ci saranno però tutti gli altri oratori che parleranno di no con noi con di un tema decisivo io credo in questi anni e forse in questo nuovo secolo che la lotta alla precarietà nuovo welfare locale
Con noi ci saranno e ci sono il senatore Giovanni batta faranno premetto a salire il deputato Giovanni Russo Spena
L'assessore regionale del Lazio Alessandra Tibaldi
Neo sottosegretario al lavoro Rosa Rinaldi
Paolo Beni del presidente nazionale dell'Arci
Ed è presente anche il segretario nazionale della Federazione nazionale la stampa Paolo Serventi Longhi invito anche Emilio Viafora
A partecipare con noi tra breve dovrebbero raggiungerci anche Giancarlo Elia Valori che il presidente della Confindustria Lazio segretario generale della CGIL Guglielmo Epifani
Al
Dunque il tema fondamentale decisivo a mio avviso in questi anni a me ha colpito molto
Il come dire il titolo che è stato dato a questa tavola rotonda contro la precarietà un nuovo welfare locale due dire tre termini che segnano queste poca la precarietà come caratteristica nell'incertezza di questi anni non era mai accaduto che presidente a Repubblica nel discorso davanti alle Camere pronunciasse la parola precarietà legata al lavoro erano vita e forse non positiva
In quel fare in realtà appartiene al secolo passato e la l'idea di un passato lontano
Ed è la sfida di questi di questi anni di questi nuovi anni proprio quello di coniugare precarietà Guelfa quasi in un nuovo modo di far quadrare di far quadrare il cerchio e c'è poi l'altro elemento che io trovo fondamentale in questa prospettiva che la condizioni la la la la la la condizione il locale e laddove possono essere affrontati i nuovi bisogni che emergono nella società nel lavoro dove forse possono essere date rispose con una fase di decadenza del ruolo centrale del welfare che abbiamo conosciuto finora
Tema decisivo su cui Emilio Viafora segretario generale del Midi ci darà alcuni dati nuovi di una ricerca che loro hanno fatto per capire come la caratteristica dell'lavoro precario
E la le condizioni del lavoro precario siano assai più diffuse di quanto si percepisca normalmente
Già fora alle
Aspetti
Cerco di eterni zizzania sì sì
E intanto vorrei ringraziare tutti per la partecipazione
Dire che questa iniziativa la prima di tre eventi
E organizzati con l'Arci con la regione
Lazio con un'asta
Con Luca con una serie di altri soggetti con l'università della Sapienza
In cui lo focalizziamo l'attenzione sul lavoro su una nuova narrazione del lavoro che stasera vedrà diciamo premiati alcuni documenti alcune indagini inchieste giornalistiche sulla condizione di precarietà ma che continuerà il sei ottobre
E poi avrà il suo come dire apice nella settimana di lotta alla precarietà tra il ventiquattro e il trentuno ottobre in cui accanto a premiare lungometraggi o riprese sul lavoro pensiamo insieme all'Arci di lanciare una grande campagna di dibattito di iniziativa politica e sindacale oltre a trasmettere firmati perché la precarietà è diventato come dire fu forse il problema più serio avvertito nella società italiana
Un problema che taglia trasversalmente la società che ha determinato in sicurezza soprattutto tra i giovani e le giovani di questo Paese lo stesso per esempio risultato elettorale la differenza nel voto
Alle forze di progresso tra Camera e Senato testimonia come questo elemento della precarietà sia diventato anche nella consapevolezza e non la cultura più diffusa del Paese il problema più avvertito
Un problema che attiene al lavoro che attiene alle condizioni di vita
E che contrariamente a tante borgate che pure sembravano senso comune ci dice anche altre cose
Per esempio per un luogo comune che cosiddette le cosiddette collaborazioni collaborare collaborazioni coordinate e continuative o collaborazione a progetto riguardassero essenzialmente i servizi e non l'industria
Una recente indagine dell'INAIL sugli infortuni
Ci dice invece che abbiamo più mortalità nella tra i collaboratori che non per esempio nel lavoro interinale che pure un lavoro prettamente industriale
Ci dice un'altra cosa che del due dal due mila e due al due mila e quattro
Gli incidenti sul lavoro per i collaboratori sono cresciuti da cinque mila novecento e quattro a sette mila seicentosettantotto con un'incidenza del cinquantanove virgola quattro per cento di aumento
A testimonianza e ha come dire a conferma della denuncia più volte fatta dalla CGIL Danity il che si ricorre alle collaborazioni coordinate e continuative contratti a progetto in maniera assolutamente impropria
E che la legge intervenuta sul mercato del lavoro non solo non ha limitato il fa nome no ma è diventato un elemento moltiplicatore
Se è vero come vero dai dati INPS che nel due mila e cinque su mille seicentosettantotto ispezioni effettuate ben il settantasei virgola nove per cento si sono concluse dicendo che si trattava di rapporti di lavoro dipendente e non di collaborazione con punte del cento per cento in regioni come la Campania come la Puglia come la Liguria come la Calabria
E in regioni anche abbastanza ricche penso come dire all'Emilia alle Marche
Con percentuali che superano abbondantemente l'ottanta l'ottanta per cento dunque siamo di fronte ad un elemento di destrutturazione del lavoro dipendente
Giocato tutto quanto nel tentativo di abbattere i costi diminuisce le tutele e i diritti delle persone una situazione assolutamente interrogabile chiudo
Dicendo questo che nei mesi passati si è sviluppata una grande in occasione la campagna elettorale
Una grande discussione su cifre sui numeri
E il Governo ha teso a a sotto come l'ex governo il precedente governo per fortuna come dire ex a sottolineare che di fronte ad un'assoluta mancanza di regole precedente comunque la legislazione in atto aveva significato aver messo dei paletti avere cominciato
Come dire come se si fosse incominciato in qualche misura intervenire per regolamentare tutti quanti i dati dicono il contrario quelli sugli infortuni quelli sulle visite ispettive ma ce n'è un altro che voglio ribadire che da quando è entrata in vigore la nuova legislazione sul lavoro
I nuovi iscritti alla gestione delle collaborazione sono aumentate di quattrocentonovantatré mila posizioni dunque siamo di fronte come dire ad un'esplosione ad un picco legge c'era stata una stabilizzazione tra il novantanove due mila uno siamo come dire ad una crescita esponenziale questo rende più che mai attuale
Una seria e continue iniziativa di lotta di mobilitazione
Perché il nuovo governo affronti in maniera decisa
E il problema di una nuova legislazione sul lavoro che contrasti tutti quanti gli elementi di precarizzazione ultimissime termino c'è un rapporto tra lavora quel fare io ritengo di sì
Per due ordini di motivi il primo perché nessuno immagine
Che sia possibile lo dico anche rispetto ad alcune battute di questa fase politica che basta soltanto un qualche aumento della contribuzione e delle aliquote per frenare come dire il ricorso alle collaborazioni bisogna pensare non solo ad un innalzamento per costa un cambio legislativa dunque il parquet sia come dire in grado di accompagnare le persone di far uscire da questa condizione di precarietà
Questo sul terreno nazionale sul terreno locale poi interverremo come dire i sistemi di protezione perché queste persone
Hanno bisogno di essere accompagnate per uscire da una condizione di difficoltà soprattutto nella fruizione di beni servizi
Che vengono erogati a livello territoriale
Grazie Viafora
Lei accennava diceva c'è un rapporto si faceva una domanda retorica tra lavoro e welfare indubbiamente c'è
C'è invece la domanda che vorrei fare ai due esponenti della politica Settala senatore batta faranno era l'onorevole Russo Spena che riguarda invece il rapporto tra la precarietà il voto io credo che nelle ultime elezioni e in qualche modo il risultato elettorale forse lo conferma sia è emerso un nuovo soggetto politico che è il precario che volta o l'elettore precario non nel senso politico ma nel senso sociale ed economico che ha avuto un peso significativo comunque rilevante comunque inedito nelle risultato elettorale ora intanto vorrei capire sapere da entrambi se condividono l'idea che esista un nuovo soggetto politico cui bisogna offrire delle risposte diverse
E se è vero com'è che la politica deve organizzarsi
Per fare i conti con un nuovo consenso che non è più quello un po'più facile del tempo passato del welfare che abbiamo conosciuto delle pensioni baby delle pensioni d'anzianità di una serie di sovvenzioni all'ex lavoratore che aiutava anche il consenso Rec lo flirta politica stesse era più semplice rispetto a queste condizioni sociali
Sì io penso che il messaggio dell'unione in materia di lavoro abbia colpito ritengo che l'Unione abbia fatto un buon programma in materia di lavoro abbia fatto una buona campagna elettorale trovo come dire verosimile anche se ancora ci mancano dati sicuri che la gran parte dei lavoratori precari ha votato per il centrosinistra per l'Unione perché ha trovato più convincente il programma dell'unione in vista della stabilizzazione del rapporto di lavoro
D'altro canto l'accenno del presidente Napolitano l'esigenza di combattere la precarietà
Non solo torna a merito di chi l'ha pronunciato quindi del presidente Repubblica ma si iscrive a mio parere in un clima mutato rispetto a cinque anni fa cinque sei anni fa
Che non riguarda solo l'Italia ma riguarda l'Europa cinque sei anni fa avevamo una sorta di ideologia della flessibilità che poi spesso scadeva a ideologia della precarietà
E quindi il primo problema e talvolta questi via diciamo la verità è circolata anche a sinistra non bisognava contrastare le esigenze dell'impresa c'era prima alle esigenze dell'impresa
Poi c'era cascata le esigenze del lavoratore e velivoli è una specie di tributo da pagare
Be'dopo cinque o sei anni mi pare che quel clima sia profondamente cambiato pensiamo solo a quello che è successo in Italia nel due mila due in occasione delle grandi lotte contro la modifica dell'articolo diciotto cui sappiamo che l'articolo diciotto l'abbiamo difeso è passata la legge trenta che svuotava girava l'articolo diciotto però come dire quelle lotte ci sono state pensiamo a quello che è successo in Francia due o tre mesi fa sul contratto di primo impiego
Cioè ormai l'ubriacatura neoliberista della esaltazione della flessibilità e quindi della precarietà mi pare che ormai non abbia più bassi di massa e quindi come dire
Presidente della Repubblica coglie questo elemento nuovo che c'è nel Paese lo interpreta lo propone ovviamente al mondo politico al Parlamento e al governo
Così come penso che il governo dell'unione abbia fatto bene in materia di lavoro non ho difficoltà a dire che ha fatto molto male in materia di tasse che poi è stata una delle dei terreni su cui il centrodestra recuperato in modo numeri per molto pericoloso
Nelle ultime settimane ma questo è un capitolo a parte
Se tutto questo è vero è chiaro che adesso l'Unione deve realizzare quello che dice il programma e il programma lo abbiamo fatto tutti insieme anche questo è un aspetto positivo quando siamo partiti tre anni fa c'erano delle differenze evidenti tra diciamo tra la sinistra riformista la sinistra radicale
Quelle differenze li abbiamo in gran parte superate abbiamo trovato un terreno di convergenza adesso il governo dell'unione deve realizzare un programma che punta ah se abili via quello che poi dice l'Unione europea il primato del contratto a tempo indeterminato che non significa che da un momento all'altro scomodi e si stabilizza tutto
Ma il Governo fa una scelta per privilegiare la stabilizzazione del rapporto di lavoro a tempo indeterminato
Per realizzare questo obiettivo occorre usare un'asta tastiera di strumenti il primo il più importante la riduzione delle tasse sul lavoro di cinque punti
Il che significa ovviamente non soltanto permettere che il lavoro così di meno senza che ciò danneggia i lavoratori anzi incrementando il loro salario
Ma permette anche di creare nuova occupazione di fare emergere il lavoro in nero lavoro in grigio
Poi si tratta anche ovviamente di modificare profondamente la legge trenta come dice il programma superarla riscriverla erano e si eliminare le forme più precari zelanti che sono in quella legge nel suo decreto attuativo
Superare questa discrasia per cui lavoro atipico costa molto di meno per cui diventa conveniente per il datore di lavoro assume il lavoratore precario perché costa di meno Poli censirlo quando vuole
E invece magari invertire questo rapporto privilegiando invece il lavoro a tempo indeterminato
E poi il credito d'imposta
Come è noto nella finanziaria del Governo di centrosinistra l'ultima che facemmo c'era il contrario la bonus occupazionale perché assumeva a tempo indeterminato
Uno strumento che va recuperato va usato in modo selettivo per incoraggiare le imprese
Se c'è da dare un aiuto lo si dà soltanto quando avviene un processo di stabilizzazione
Del rapporto di lavoro
Io penso che tutto quello che è scritto nel programma adesso va realizzato va realizzato non attraverso editti o decreti
La realizzato attraverso una robusta ripresa della concertazione con le parti sociali
Con il sindacato con il mondo dell'impresa ovviamente non per una discussione fine a se stessa
Ma deve essere finalizzata a portare in Parlamento al più presto provvedimenti che incidono sulla riduzione del costo del lavoro su una profonda modifica della legge trenta
Su una revisione dal rapporto tra lavoro atipico il lavoro a tempo indeterminato
E quando forte rapporto anche con il mondo delle autonomie locali oggi la lotta alla precarietà non è un problema che riguarda solo il governo centrale riguarda le Regioni le Province hanno competenze robuste in materia
Io penso che sia compito importante del governo creare un circuito virtuoso affinché le politiche attive per il lavoro
Possono come dire essere incrementati anche su base provinciale e locale regionale compito del Governo e questo ed ecco ovviamente
In un rapporto proficuo da un lato col mondo dell'autonomia l'altro col mondo dell'associazionismo del sindacato io penso che si possono portare avanti quelle politiche
Che certo non risolveranno di punto in bianco il problema dalla precarietà ma certamente daranno un segno profondamente alternativo a quello che ha servito il Governo in questi ultimi cinque anni
Io penso che i lavoratori precari abbiano scelto il centro sinistra e l'unione affinché facciano questo io sono fiducioso che questo possa essere realizzata in un rapporto di collaborazione di confronto con le forze sociali e il mondo delle autonomie locali
Grazie ma Zafarana Russo Spena lei crede che rifondazione Comunista debba ringraziare la precarietà per il buon risultato che ha avuto nelle ultime elezioni no io ma è tutto vi ringrazio di questa iniziativa di questo progetto anche di questo narrazioni nascono
Dei lavori contemporanei che stiamo che stiamo qui ridendo stiamo discutendo insomma Giupponi diamo seduto come moderatore pure un grande tema io so soltanto in questa campagna elettorale ma insomma ormai da molti anni in giro nel territorio nei paesi incontro sempre più giovani e ragazze che in qualche modo fuso con molta parsimonia questo tema
E queste parole
Diventa un soggetto sociale va detto quindi in questo senso io non so se già ringraziare o meno siamo di fronte a un dramma quindi grafici usare la parola ringraziare io penso che si stia costruendo nel Paese
Smetti rapitori lo incontrati a Catania in assemblee molto affollata Palermo
In altre situazioni del Sud a Napoli comunque un soggetto sociale a livello sia nazionale sia internazionale europeo si sta costruendo in fondo veniva si parlava della rivolta francese che appunto che mette al centro la dimensione e dei lavori contemporanei
Di che si tratta si tratta appunto di lavoratrici e lavoratori nel due mila del due mila e sei sono nella società contemporanea ridotti a merci e usa e getta dove la condizione umana viene ridotta assolutamente al variabile dipendente del mercato dove viene un'espropriazione ad ogni donne ogni uomo appunto del governo del tempo che la precarietà e questo è il governo del tempo quindi è stato in qualche modo l'identità di fondo della persona legge trenta non è molto diversa dal contratto di primo impiego Francesco per certi versi anche peggio del contratto di primo impiego
Io vorrei dire che questi incidere
è un secondo tema credo che dobbiamo crociato fondi le ora che abbiamo responsabilità di maggioranza di governo
Anche dopo queste elezioni e quindi si correla alla alla domanda che facevi Io credo era dobbiamo approfondire anche il tema dello sviluppo uno sviluppo che si è disconnesso assolutamente sì è separato assolutamente dall'idea di progresso
Io credo è un vecchio slogan che usavamo quando contestavamo anche la programmazione centrata era alcuni contratti a livello locale io credo che a un lavoro povero corrisponde lo sviluppo post credo che sia un dato fondamentale che poi riguarda anche gli enti locali e regionali veniva ora citato da batta faranno le responsabilità sulle norme revocare sto pensando a iniziative importanti dell'Emilia del Lazio della Campania
Come si fa a non erogare ad esempio più incentivi a pioggia Marco legare gli incentivi alle imprese a clausole sociali come si fa collegata a una qualità buona dell'occupazione e ad un'occupazione
Che che sia stabile
E nella tendenza a tempo indeterminato ma io credo che la regione in questo senso è qui abbiamo esempi importanti gli assessori hanno già fatto e non soltanto parlato chiacchierato credo che siano così come l'assessore in campagna ha già portato avanti il progetto molto importante io credo che quindi come dire delle controindicazioni stiano nascendo in questo senso
Di che parlo parlo ad esempio di situazioni ecco due casi di Catania che mi sono appuntato degni di un'ultima assemblea Catania due giovani una giovane che arriva ad un diploma di perito elettronico ma trova lavoro soltanto come inserito dice di dati commerciali in undici
Secondo dato illustrato semivuota sembra di Catania pochi giorni fa un giovane che acquisisce una laurea triennale addirittura più una specialistica più magari un master e serio non ricordo male e finisce nella ristorazione rapida oppure in un centro di assistenza ai clienti dove deve concludere con successo il contact come lo chiamano a Ponza ovviamente falso tutto inglese il contatto telefonico e in Totti secondi
Altrimenti ne va della sua mai retribuzione oraria parte da settecentocinquanta per ogni conta che te non realizzato scende scende di quaranta voglio dire siamo a questo
Nella voglio dire la mia nei miei studi giovanili
Veniva chiamata semi schiavitù queste ma comunque ad siamo insomma d'una narrazione asciutta contemporanea che arriva in Italia in un paese industrializzato a questo tema questo modo di porre il lavoro
Io vengo da una trasmissione da una confronto televisivo appunto con con Brunetta e con altri
Esponente del centrodestra ecco si stracciano le vesti sul fatto che ne vogliamo
Cambiare che ne vogliamo cambiare la legge trenta quindi ne vorremmo in qualche modo sabotare lo sviluppo ci dicono che nessun confronto è possibile perché noi siamo dei contro riformatori
Siamo dei conservatori e così via è che io credo che e che invece noi dobbiamo porci per alcune domande ecco esempio la prima proprio passo sul terreno proprio ecco del governo ecco voglio essere questa sera estremamente governista troppo facile appunto altrimenti su questi temi a essere come dire di sinistra o radicali come la mia tendenza per le aziende
è più un vantaggio
Ad condannare per esempio l'intera generazione la precarietà io vedo per esempio lancia un tema perché ecco provocatoria la discussione fra noi perché sarebbe più facile parlare appunto di come sofferta la condizioni pregare ma forse le stesse aziende stanno accorgendo che la precarietà
Se la qualità dello sviluppo deve essere innovazione tecnologia all'interno di un sistema globale
Non può essere più inseguimento la forza lavoro a prezzo più basso e più pregare
Fosse è la qualità appunto del prodotto che deve essere messa al centro e per quanto riguarda per esempio le pensioni una domanda che inquieta
Se non si interviene subito quanti lavoratori e lavoratrici precarie sono in grado di maturare una pensione quindi cosa significò se questo significa fra quindici e sedici diciassette anni quando ecco quando vi sarà la necessità della maturazione la pensione che io quindi credo in questo senso
Nel programma dell'Unione che prima dato faranno citava abbiamo scritto a tutti abbiamo collaborato e poi sottoscritto i nostri segretari abbiamo scritto cose importanti
Personalmente ovviamente sarei rispondendo alla tua domanda per l'abrogazione a legge trenta perché penso che bisognerebbe abrogare per riscrivere completamente ma comunque una riscrittura radicale può avvenire certamente dall'interno partendo però da un po'come dire da un da un punto fermo di contesto cioè per noi
Come scritto cito testualmente a memoria ma più o meno è così l'abbiamo abbiamo scritti tutti insieme per noi la forma normale di occupazione il lavoro a tempo indeterminato
E questo significa nell'immediato io dico fra i primi atti del governo camminate governo eliminare alcune pessime tipologie contrattuali
Delle cinquanta quarantotto eccetera che esistano spero Palo del job on call o palo dello staff leasing pale del contratto di inserimento e sapete di che cosa parlo che sono particolarmente gravose da questo punto di vista è un secondo elemento da non dimenticare
è il problema del costo ovviamente erogazione a Fazio lavoro domani sindacalista sa corrisponde al costo la forza lavoro beh noi dobbiamo creare un sistema altrimenti non arriveremo mai alla forma normale di occupazione
Come lavora a tempo determinato che lavoro flessibile non possa costare meno di quello Stato
Questo è un punto fondamentale perché altrimenti arriviamo appunto all'erogazione di tipo schiavisti che ogni lavoro flessibile lì dove sussiste non deve costare meno di quello stabile e non deve essere applicata in settori produttivi
Che fuoriescono da alcune categorie fondamentale per esempio la stagionalità
Non possono esser ripetute cioè vanno collegate quindi in qualche modo al riferimento anche del sistema produttivo e con l'armonizzazione dei contributi sociali
L'ultimo punto che mi chiede io credo che che vi siano necessita anche di garanzie sostegno non solo del reddito annuale c'è un plafond diritti minimi sul piano salariale sul piano sindacale eccetera
Ma anche dei trattamenti pensionistici futuri Costru menti quale appunto la totalizzazione di tutti i criteri di tutti i contributi versati
Anche in regime
Privatistici anche regime per pensionistici di contribuzione previdenziale diversa e la copertura figurativa per i periodi di non lavoro questo mi sembra essenziale altrimenti non si matura ma è una pensione per tornare però né alla civiltà del lavoro
Personalmente penso anche se non è nel programma dell'Unione se non in maniera molto timida penso che senza un sistema anche di salario sociale
Di salario per la formazione cioè di un ammortizzatore sociale vero
Che copia i periodi di non lavoro in questo lavoro intermittente comunque ancora per alcuni anni realisticamente ancora avremo ecco un salario sociale dignitoso in qualche modo permette ai giovani ragazze nello stesso tempo di fare formazione di prepararsi a lavoro di coprire anche le esigenze di reddito che certamente vi sono fa lavora l'atto insomma se la ore nomade
Se il lavoro è nomade perché lavoro e nomade in questi casi va e viene
Beh il salario e la vita non è nomade e quindi la retribuzione deve essere fissa deve coprire anche i tempi di non lavoro credo che se riuscissimo da qui a dicembre a portare avanti queste quattro riforme forse il Governo Prodi avrebbe in qualche modo corrisposto a quel credito a quella fiducia che tanti giovani e tante ragazze hanno anche in campagna elettorale hanno redatto
Grazie sospende
All'assessore Tibaldi vorrei leggere un incipit di un libro probabilmente molto noto a quasi tutti voi decidete di mi chiamo Roberta ho quarant'anni e vivo a Roma guadagna di duecentocinquanta euro al mese è diventata anche il titolo di un famoso libro di Aldo nove sulla condizione della precarietà
Le faccio questa domanda perché in questi pochissime parole queste due righe libero cioè la condizione della precarietà e c'è la città la metropolitana la la metropoli la grande centro
Che si associa alla precarietà dalla sua dal suo punto di vista dalla prospettiva quindi diversa locale la precarietà e vuol e legata alla condizione metropolitana o invece anche presente picco nei centri più piccoli e severo quale differenze ci sono tra una precarietà dentro un grande centro metropolitano pure un grande centro industriale e le periferie sociali
Fuori dai grandi centri e ancora la precarietà il solo un problema generazionale cioè solo la generazione di Roberta o invece lentamente o in maniera carsica riguarda anche altre classi
Unità
Allora intanto quasi da tutti tutte dicevo siamo preparati insomma vista anche l'onorevole Russo spera che citava l'autore
In qualche misura diciamo questa tendenza questa sana
Attitudine che oramai il precariato assunto a fare narrazione di sé ecco in qualche modo un così come abbiamo visto io ho avuto la fortuna di partecipare ai lavori insomma per ne parleremo nella seconda parte di questa serata di Selezione divisione anche dei documenti prodotti a me pare chi quello stato d'animo si rifletta assolutamente non solo in quei documenti ma anche dei racconti nelle testimonianze
Che noi dall'osservatorio primi le diciamo privilegiato in qualche misura dell'Assessorato al lavoro della Regione Lazio ma credo valga anche per tutti gli assessori regionali e provinciali che si confronterà con queste realtà possiamo riscontrare lo dico perché noi abbiamo alle spalle una stagione assai controversa in questa direzione quindi da una parte e non solo le Bassanini ma il decreto legislativo quattro se Paolo e poi ancora il centottantuno che quindi decentrato
Le competenze in materia di politiche attive per il lavoro e quindi anche impongono delle dei doveri di risposta immediata alle Province per esempio alle quali molto spesso anche nel caso io parlo della nostra regione non parlo per le altre penso mai passato adesso stiamo tentando di invertire una tendenza ma non sono state corrisposte insieme alle competenze le risorse necessarie
Per far fronte non solo alla Colt alla creazione di un coordinamento strutturato tra tutti i soggetti che oggi sono deputati a fare il Governo può intervenire dal punto di vista pubblico
Nel governo per esempio dell'intercettazione dell'intermediazione tra domanda e offerta di lavoro a cui io aggiungo del due sette sei aggiunto tra le altre cose anche comuni alle università quindi complicando e disarticolato ancora di più il quattro
E rappresento questa difficoltà
E la richiamo anche perché chiaramente Lazio a a una condizione molto particolare c'è Roma che assorbe il settanta per cento delle occasioni di lavoro qui delle attività produttive oltre che o più della metà della popolazione residente sul nostro territorio
E quindi in qualche misura io devo pure dire che le grandi difficoltà di una città sono di un capoluogo che anche capitale che però ha una straordinaria uno straordinario incremento di attività produttiva il quattro virgola uno per cento in più di Pila
In realtà nonna nasconde e non elude il fatto che la precarizzazione dei rapporti di lavoro sia un tratto assolutamente trasversale e quindi che con nota non soltanto all'attività produttiva all'interno della città ma anche nelle altre province conta chiaramente la differenziazione rispetto agli strumenti che si sono messi in campo in questi anni in modo particolare dalla città
Che pensate dalla parte a sedici morti ma sono i morti dell'azione sedici morti sul lavoro perché insicurezza dei rapporti di lavoro significa non sicurezza del lavoro e questo non è stato messo molto bene in evidenza fin dall'inizio e però risponde magari con delle misure che sono straordinarie tipo l'accesso al credito agevolato
è un sistema di welfare che cerca di ricomporsi in qualche misura di essere più efficaci
Ma il tema vero di un sistema radiale scompensato nel Lazio è anche quello delle Province perché i rapporti di lavoro si sono prega Rizzati drammaticamente e io aggiungo a questo anche tutti quei fenomeni che noi viviamo guardare in continuazione la provincia di latina diritti di Ifi cessione di ramo d'azienda abbandono di multinazionali che vanno e vengono e quindi esternalizzazioni
Non quadrasse compresso che io credo chiami in causa per essere un poi attinenti al tema odierno la necessità di non solo di rimettere al centro la qualità del lavoro quindi la sicurezza dei rapporti di ora e chiaramente la sicurezza sui luoghi di lavoro di rimettere al centro e lavorate Empoli indeterminato come condizione normale alla quale noi guardiamo sia quando facciamo elaboriamo testi di legge regionali ma chiaramente e finalmente che sottolinea in una ritrovata connessione almeno per la stragrande maggioranza delle regioni italiane con il Governo nazionale e nello stesso tempo però questa operazione questa grande operazione che politica e anche culturale Polo richiamo il fondo deve procedere parallelamente anche alla idea la riconfigurazione mettiamola così di un sistema di welfare che possa essere adeguato a questa condizione lo diceva prima l'onorevole Russo Spena richiamava lo sforzo che stiamo facendo insieme ad altre Regioni
In un dibattito molto ampio largo che noi abbiamo inteso estendere a tutte ovviamente l'organizzazione tra rappresentanza sociale ma anche ai movimenti di precari autorganizzati alle marginalità di quelle parlava prima quindi questo sforzo di costruire una legge sul reddito garantito che in qualche modo richiami
Il welfare come nuova condizione per assicurare non sono dei tempi di non lavoro interventi formativi che possano mettere in condizione i lavoratori che non è che i lavoratori precari appunto di aggiornare le proprie competenze ma nello stesso tempo richiama anche in causa l'idea della fruibilità di cui servizi pubblici beni comuni chiamiamoli come vogliamo che sono sanità pubblica trasporti
Insomma anche l'istruzione quindi o un complesso di interventi credo anche ricalibrato a livello provinciale perché ne abbiamo Province molto
Provate penso a Rieti che a me sembra essere oggi quella in assoluto più drammatica come condizione in generale
E per la quale abbiamo anche chiesto lo stato di crisi al precedente governo e quindi come dire colgo l'occasione quello appena insediato dei precedenti in questa direzione perché un po'ci aiuterebbe forse e io credo che questo compito questa complessa serie di interventi e debba a reggersi tenersi insieme anche con uno sforzo culturale torna quello che dicevo all'inizio di promuovere e forse anche dall'interno delle postazioni che ne ricopriamo quando siamo forza di governo quando siamo esecutivi di promuove una grande inchiesta sul lavoro precario che è questa chiaramente
Insomma il meeting ma anche abbiamo S. documenti ha prodotto molti c'è anche la parte diciamo la narrativa che fa sforzi in questa direzione ma io credo che proprio Hillary lavoratrice le i lavoratori e le lavoratrici precarie debbano cominciare a fare narrazione della propria condizione
Perché lei abbiamo una generazione che cerco di ripercorrere un po'tutto l'ordito del delle sue domande abbiamo una generazione che non ha più neanche la percezione di quello che è il rapporto anche diciamo vertenze Ale richiamano così con il lavoro a tempo indeterminato e quindi cresce nella convinzione che la precarietà sia l'unico orizzonte possibile
E per contro siccome non si è più giovani fino a trentacinque anni ma insomma lei possibilità di stabilizzare la propria condizione diventano si prolungano nel tempo
La precarietà diventa un tratto dominante di tutte le stagioni della vita io penso ai pensionati che hanno conquistato insomma il loro diritto per fortuna diciamo l'hanno mantenuto oltre che conquistato e che quindi vedono con apprensione le condizioni di generazioni che sono diverso insomma da allora e che non hanno più questo diritto e penso soprattutto alla grande difficoltà quello voglio richiamare da ultimo della condizione di tantissime donne giovani e non giovani di tutti coloro i quali vengono espulsi dal ciclo produttivo dopo i quarant'anni per quella condizione
Precaria si aggrava maggiormente perché non sono disposti ad interventi di riqualificazione professionale fanno più fatica
Ma mi piace sottolineare una condizione insomma particolarmente drammatica per le tante donne che non solo hanno difficoltà in entrata di accesso al mondo del lavoro ma chiaramente scontano per il taglio sistematico in tanti anni al Welfare quindi al Complesso
Dei servizi pubblici scontano anche su se stesse sulle proprie scelte di vita il grande la disarticolazione l'impoverimento diciamo l'attacco che è stato sferrato anche al Welfare generale quindi
Diciamo l'iniziativa di oggi mi pare andare nella giusta direzione soprattutto in concomitanza con un'esperienza di governo che a noi tutti ispira grandi grandi fiducia
Grazie presidente veniva l'assessore Tibaldi diceva quel fare locale e soprattutto diceva il cambiamento del welfare welfare che serve alla formazione che serve a accompagnare un lavoratore da un lavoro all'altro e soprattutto locale ed è quello che sta accadendo in gran parte e questo compito di welfare to work in gran parte sviluppatore forse esclusivamente esercitato dalle realtà locali
Con successi alterni
C'è un aspetto a mio avviso interessante però in questo cambiamento epocale delle condizioni sociali che è quello di una di una partecipazione sempre maggiore delle organizzazioni delle associazioni della società civile a servizi per così dire di assistenza di Welfare State vecchio stile non crede tutto sommato che la flessibilità con tutti i danni che ha provocato ha però anche generato un'occasione di partecipazione
Inedita che nel passato non avevamo conosciuto su un terreno appunto della solidarietà sociale della dell'assistenza sociale
Indubbiamente ma il discorso è piuttosto complesso nel senso che il tema della partecipazione non necessariamente si deve sposare
E della della partecipazione del ruolo delle organizzazioni sociali del terzo settore nelle politiche locali di voler far non necessariamente si deve sposare ad una concezione della sussidiarietà come surrogato delle responsabilità pubbliche ma anzi io credo possa e debba sposarsi
Con un'idea diametralmente opposta che quella della sussidiarietà intesa come allargamento delle responsabilità condivise
Come capacità di auto ora presentare i bisogni e diritti e di promuovere i i diritti e sicuramente l'ambito delle quel farlo cale venendo anche al tema è quello privilegiato in cui riconoscere i nuovi soggetti sociali nuovi bisogni e provare anche a immaginare un'idea di sviluppo fondata sulla crescita civile della comunità
Fondata sul riconoscimento delle diversità io varate credo fra l'altro
Anche per per capire l'intreccio che c'è fra le organizzazioni civili diciamo no
E il ruolo che di rappresentanza dei diritti stiamo parlando in questo momento che per esempio le organizzazioni sindacali svolgono istituzionalmente prima la giornalista mi chiedeva ma cosa ci fa all'Arci in questo tema prettamente lavoristico diciamo no e di carattere sindacale
E molto semplice io credo l'Arci non è un sindacato potremmo definirla con un po'di di bizzarria un sindacato dei diritti civili un sindacato della cittadinanza responsabile della promozione civile mettiamola mettiamola così e io credo che questo tema di cui stiamo parlando
E sia un tema che sconfina
Dall'ambito puramente lavoristico e diventa un grande tema che riguarda la nostra vita civile è un tema di rilevanza costituzionale ora di rilevanza costituzionale e il lavoro sta INCE in cima in testa alla alla costituzione però qui stiamo parlando di un tema attuale nuovo che quando nostri padri hanno scritto a quella Costituzione
Non non stava all'orizzonte no il tema della dimensioni ormai drammatica insostenibile a cui la precarietà è arrivata nel nostro Paese perché qui non si parla di uno stato transitorio legato alla condizione e a una fase transitoria di accesso o di ingresso nel mondo del lavoro si parla ormai di una condizione per molti lavoratori permanente che è una condizione non solo di lavoro ma di vita e allora si parla di milioni di persone
Che sono costretti ad essere di fatto cittadini di serie B perché private di quei diritti previdenziali pensionistici e eccetera eccetera
Che li relegano in una condizione di inferiorità qui c'è un problema di anonimato sociale proprio che in gran parte una larga fetta di giovani ma non solo oggi e a cui è condannata
Ed è una situazione che produce marginalità che produce insicurezza sociale che mina alla base il sistema delle cui si ogni no
Nel nostro Paese allora io dico questo è un problema che riporta al centro la diciamo la centralità costituzionali il tema del lavoro facendone un grande tema di dignità delle persone e un grande tema di legalità democratica no e allora dobbiamo andare a combatterlo alla alla radice la radice e si quella di politiche economiche
Di politiche di sviluppo come veniva già detto negli interventi che mi hanno preceduto che hanno in maniera mi offre io credo privilegiato la la ricerca della competitività attraverso l'abbassamento dei costi dei lavori l'abbassamento dei diritti piuttosto che l'innovazione e la qualità dei processi pur ma io credo che dietro questo
Ci sia anche il tema di una cultura che non dobbiamo completamente ribaltare rovesciati che è la cultura del liberismo più estremo cioè quella
Che vede lo sviluppo come affermazione dell'individuo a danno dei diritti collettivi
Come competizione sfrenata danno della dimensione sociale dell'idea di sviluppo di progresso no e e allora il tentativo è quello di destrutturare di di far scomparire diciamo così il lavoro come fenomeno sociale di separare cioè la dimensione collettiva come dire e la rappresentazione collettiva dai momenti della produzione e anche del consumo perché a quella cultura del liberismo estremo che il mio crea anche in funzione di uno sviluppo che guardi oltre il proprio naso e oltre l'immediato
Fa paura che si associno i lavoratori fa paura che si associno i consumatori no e ha bisogno di dividere
I forti dai deboli di dividere i gli anziani dai giovani
I produttori ai consumatori e e così via allora
Questo è il il nodo fondamentale io non credo che per uscire dalla precarietà i provvedimenti legislativi possano essere soltanto
Di incentivo economico di disincentivo economico diciamo così no sicuramente il tema della penalizzazione del lavoro precario
è un forte incentivo alla restituire priorità centralità al lavoro a tempo indeterminato
Però c'è un altro problema perché guardate forse al di là della convenienza economica la convenienza maggiori nel mantenere nello stato di precarietà tanti lavoratori sta proprio qui
Nel perseguire scientemente la volontà di abbassarne i diritti
Cioè frantumare
Il rapporto di lavoro impedire di fatto la contrattazione collettiva sottrarre il rapporto di lavoro al momento del della verifica del controllo pubblico per rendere il lavoratore più solo e quindi più ricattabile
Anche a parità di costi in assenza di vincoli legislativi forti da questo punto di vista le aziende sceglierebbero il lavoro precario anche a costi leggermente superiori indubbiamente e allora il tema è quello di riportare al centro della iniziativa legislativa che andrà appresa al di là delle terminologie del no di riportare al centro il tema del lavoro come valori del lavoro come valore sociale del lavoro come fattore di emancipazione di libertà delle persone come base del patto di cittadinanza nel quale poi sì legittimano e si configurano i diritti individuali dei diritti collettivi uscire dalla precarietà io che lo sia
E
E vado a concludere il
Forse la più grande urgenza oggi di questo Paese che sta di fronte al al nuovo governo insieme all'esigenza di una politica redistributiva che metta rimedio a un insostenibile ingiustizia economica che c'è
Nel nostro Paese
Invertire la tendenza dare priorità al lavoro a tempo indeterminato limitare i contratti atipici io credo richieda un percorso graduale ma netto irreversibile insomma
E servono e qui torniamo al punto di partenza efficienti misure di sostegno nell'ambito dell'UE il farlo cale perché senza di questi non si può fare quel percorso che deve necessariamente essere graduale e allora il tema della qualità dell'UE il fare
Che guardi all'universalità dei diritti e alle nuove emergenze sociali è un tema centrale e legato al tema del lavoro
Questo significa ma veniva già citato prima servizi pubblici significa accessibilità alla casa ai trasporti significa anche forme di sostegno al reddito reddito di inserimento reddito
Garantito discutiamole ma significa affrontarlo questo serva significa affrontare il tema della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro significa affrontare il tema specifico del lavoro dei cittadini stranieri dei cittadini immigrati
Che sono i più precari fra i precari e i i meno garantiti
Io credo che l'ambito del welfare locale e quello in cui possono si possono sperimentare possibili alternative si possa recuperare in sostanza un'idea di sviluppo fondato sulla crescita sociale su un percorso collettivo sui diritti di tutti
A una condizione che le politiche di welfare locale stiamo dentro un quadro di indirizzo nazionale che è sostenuto dalle grandi dai grandi sistemi nazionali e dalle grandi scelte di fondo che il governo dovrà effettuare e c'è un'ultima questione che voglio dire la questione fiscale questa cosa qua non si può fare senza agire sulla leva fiscale
Se salire sulla casa e non soltanto sul lavoro i cinque punti ma anche agire sulla leva fiscale come strumento indispensabile di redistribuzione delle ricchezze nella società a sostegno della spesa pubblica e di eque politiche di welfare io credo che questa sia una strada assolutamente indispensabile
Grazie
Devo dirvi che anche se la cosa non mi interesserà neanche un po'che anch'io sono stato precario
So stato precario avevo come capo Paolo Serventi Longhi lavorava in un'altra grande azienda ma insomma anche la mia precarietà
L'ho vissuta accanto a Paolo Paolo anche all'o all'epoca faceva il sindacalista io io chiedevo a Paolo quando avremmo risolto la mia situazione se risolto abbastanza presto
All'epoca le cose andavano così un po'di all'epoca ma non è tantissimi anni fa le cose andavano così un po'di precarietà e poi il posto di lavoro fisso ora non è più così non è più così anche nel giornalismo la cosa è abbastanza sconvolgente poco conosciuta un po'come i dati che diceva Viafora all'inizio di questa di questa chiacchierata c'è c'è un mondo ritenuto fino a pochi anni fa
Come dire una nicchia di grandi privilegi di tutele molto forti che sta scomparendo
Con una pericolo probabilmente anche per la stessa libertà d'informazione per il gioco della democrazia chiedo allora Paolo cos'è successo in questi anni perché tanta gente tante persone che vogliono fare i giornalisti sono costretti a una condizione di precarietà mi domando che differenza c'è tra un giornalista precario è un giornalista Filas
Guardi mania difficoltà agli atti del ce la faccia anche se Ferrara femminile si sta dicendo che dobbiamo darci delle in pubblico va be'
Come dire rassicuro tutti a mia volta sono stato precario per quattro anni anche io come dire non ero come dire l'artefice primo della precarietà del di amica e collega Roberto Menia
Però è certamente le cose sono cambiate volevo dirvi che qualche giorno fa proprio per partire dal locale redenzione
Qualche giorno fa sono stato
In una sala vicino alla stazione Termini dove c'era un'iniziativa dell'Osservatorio del lavoro del Comune di Roma della Provincia di Roma per la verità dalla Provincia
Con la cosa al Comune ma c'era la regione chi nella regione a responsabilità alla politica attiva del lavoro
E si facevano un esame de dati provenienti da questa realtà territoriale alta in cui siamo
In una realtà complessa come diceva l'assessore e come Rosa Rinaldi sicuramente saio molta tesa insomma partendo dal suo intervento con molta curiosità quindici far sarò breve
I dati erano quelli di una appunto progressiva progressivo aumento della precarizzazione una progressiva riduzione della percentuale di lavoro dipendente
Sul complesso del lavoro comunque garantito rispettato
Nel sistema legislativo nelle in un campione di aziende della provincia di Roma
I dati che si facevano quelli di un settantacinque ottanta per cento di lavoro dipendente in prospettiva con una rapida diminuzione su base annua siamo ad una riduzione di un due tre per cento complessivo l'anno con una situazione appunto veramente pesante in alcuni settori in modo particolare
Nel settore dell'informazione nel settore giornalistico io do evidentemente qualche dato siamo una piccola categoria un piccolo sindacato professionale
Anche se con un ruolo sociale che e quello che è un po'come dire si conosce la situazione è questa noi abbiamo in sei anni da quando abbiamo costituito il da gestione previdenziale
Per il lavoro autonomo gestione separata per il lavoro autonomo
Abbiamo raggiunto la cifra di ventidue mila oltre ventidue mila iscritti a parlo a livello nazionale naturalmente iscritti alla gestione separata contro quattordici mila cinquecento iscritti alla gestione principale
Di questi ventidue mila tranne due trecento fortunati collaboratori che vengono ben retribuiti beati loro e che fanno i freelance prescelta e gli altri fanno i collaboratori gli autonomi i precari
Come dire per necessità perché hanno scelto e vogliono fare questo mestiere questa professione
La situazione ancora più grave noi calcoliamo attorno alle diciotto venti mila unità coloro che sono nell'area dell'evasione contributiva della gestione separata per i giornalisti collaboratori dieci per cento a carico del lavoratore due per cento a carico delle aziende che non lo pagano mai ma pretendano che il lavoratore giornalista lo paghi
Una situazione quindi che strada sfiorare la cifra realistica forse per difetto di quaranta mila unità contro quattordici quindici mila dipendenti una situazione che non ha uguali nel nostro Paese una situazione che non ha uguali all'estero
Dove pur la situazione del lavoro autonomo della collaborazione diciamo dell'aria del precariato è certamente cresciuta negli ultimi tempi in tutta l'Europa soprattutto nell'Europa del sud
Ma la capacità di espansione della illegalità diffusa e della finta legalità che riguarda la precarizzazione del lavoro è diventata assolutamente drammatica
Io come dire dio pochissime cose perché molto è stato detto appunto attendo a quello che il governo intende fare
Io dico che questa situazione ha delle conseguenze per quanto riguarda evidentemente la mia categoria ha ragione Roberto Mania riflessa forti sull'indipendenza sull'autonomia dell'informazione sulle chance di indipendenza e che l'informazione ha in questo Paese
Giro d'Italia abbiamo fatto otto giorni di sciopero per il rinnovo contrattuale che al centro la contrattualizzazione le regole minime per il precariato giornalistico
E io vissuto questo mi ha appassionato al tema molto appassionato al tema i drammi individuali
Di decine decine centinaia di ragazze e ragazzi io vi devo dire soprattutto i giovani
Soprattutto i giovani che non hanno scelto quella strada i quali vengono costantemente sfruttati e ricattati sul posto di lavoro
E cioè sulla sul l'oggetto della loro prestazione professionale
Si fa tanto parlare dei rapporti tra calcio perché e mafia e mafie ciao seguita
Io penso che il dramma il dramma che noi viviamo tutti i giorni è quello di un direttore di un capo servizio che dicono a un collega freelance vammi a fare questa conferenza stampa e mi devi sottolineare un aspetto un aspetto commerciale un aspetto che riguarda l'interesse dell'azienda l'interesse dell'editore
Come dire certi meccanismi eccellente reali e di rapporti impropri rispetto l'altra fontana informazione ecco io credo che queste sono le conseguenze più visibili
E allora io vi offro come dire lo offro Totti lo offro alla CGIL all'nidi del all'Arci a tutti quanti voi
La possibilità di fare attraverso l'esperienza che sta facendo questo piccolo sindacato dei giornalisti sul fronte della del della precarietà di guardare un po'nello specchio di vedere le prospettive future di un sistema Paese e di un mondo del lavoro
Ecco io credo davvero lo dico veramente con molta speranza al nostro governo guardate così non non si va da nessuna parte noi stiamo riuscendo a superare in peggio i nostri vicini i nostri competitori
Ma è possibile che precarietà e flessibilità siano facce di una stessa medaglia come dice il sistema delle imprese come dicono dei gli imprenditori
Non è possibile realizzare forme di flessibilità
Che ci tolgano dalla strada della precarizzazione dalla strada e del lavoro poco dignitoso del lavoro vittima non del lavoro protagonista a testa alta
Io come dire voglio dire poco o quasi nulla sulla legge trenta io ho le mie idee insomma personali e anche di organizzazione
Noi diamo una posizione molto simile a quella che questa grande imponente organizzazione che ho al mio fianco sostiene da tempo io credo che occorrerà davvero fare
Sottosegretario un grande lavoro sulla sulla trenta ma direi sull'intero sistema legislativo che riguarda il mondo del lavoro e gli strumenti della precarietà
Il decreto legislativo sui contratti a termine senza naturalmente rifiutare gli elementi che riguardano l'accompagnò all'innovazione al cambiamento la trasformazione in un sistema produttivo che sia competitivo che sia moderno per carità
Ma io non credo che la modernità si coniughi con la precarietà e non credo che le nostre aziende saranno più competitive si avranno un mondo del lavoro frustrato
Come dire con una ripulsa generale ai diritti alle libertà dei singoli sulle proposte sono sostanzialmente d'accordo con le cose che ha detto che hanno detto i parlamentari qui presenti
Penso che queste sono le proposte che sia le proposte fiscali sia le proposte sul mondo del lavoro che devono essere mette messe in campo occorre fare presto
Io ve lo dico noi abbiamo una crescita della della nostra precarizzazione molto superiore alle percentuali che citavo per il Lazio della ricerca della provincia di Roma
Sono quattro cinque mila giovani all'anno in più
Credo che ci sia bisogno però di un atteggiamento molto serio il sistema delle imprese il sistema delle imprese non può rifiutare il confronto
Non può come dire non ricercare la strada della legalità della trasparenza dell'emersione dei Problemi non può rifiutare come dire il concetto di lavoro dipendente come primo lavoro i giornalisti cominciano a pagare i contributi di un'età tra che va tra i quaranta e i quarantatré anni oggi noi non credo che possiede Musci e dalla vertenza contrattuale senza avere delle regole minime non lo faremo perché ci siamo assunti questo impegno per questi colleghi ecco credo
Che abbiamo bisogno naturalmente di un grande sforzo di solidarietà dei cittadini e dei lavoratori per scelte che siano diverse da quelle che il governo Berlusconi ha fatto e da una situazione
Quella di oggi che il sistema delle imprese vuole perseverare proseguire in questo assurdo sistema grazie
Grazie anche Paolo salutiamo Epifani che nel frattempo è riuscito a raggiungerci e non vorrei essere nei panni del sottosegretario finale del perché perché da tutti gli interventi dell'anno preceduta sono arrivate richieste
Lei si trova in un luogo per quanto depotenziato per via degli accorpamenti e dei cambiamenti negli assetti ministeriali che dire diventata il crocevia vero delle politiche economiche sociali e nelle in una società come quelle italiane
Se lei dovesse scegliere delle priorità fissare delle priorità dati le domande la domanda che c'è e date anche le ristrettezze economiche con cui dovrei
Per fare i conti con cosa comincerà cosa che serate alla se il superamento di alcuni istituti contrattuali che ricordava Russo Spena oppure il il finanziamento per i baby bond
Che annunciato il Presidente del Consiglio proprio nel suo discorso alla Camera oppure ancora cosa pensa del salario Sacha sociale che chiede Rifondazione Comunista
E intanto grazie per l'invito e
Diciamo che è stato i cambiamenti in corso d'opera perché a un po'a questo Progetto stavamo lavorando già da me incontrate anche in altre occasioni
E avevo aderito pienamente come vice presidente della Provincia di Roma e sono qua diciamo anche in quella veste nonostante evidente ora le questioni si fanno più incalzanti e chiedono appunto risposte io naturalmente alle tre domande che sono state poste risponderò
Prestissimo
Ho bisogno per arrivare alla risposta di poter fare un coglie un po'un quadro intanto un quadro che può partire diciamo da
Da una citazione per citare Troisi
Che appunto in una sua famosa che diceva che cercando lavoro tutti gli offrivano lavoro lavoro appartare non lavoro sono un lavoro aggettivato e lo diciamo lavori e basta non c'è ecco io penso che intanto dovremmo tornare al lavoro
E da lì diciamo ripartire la seconda cosa io
Penso davvero che sia conclusa una fase e se ci sono degli strascichi o ancora bisogna liberarsene subito questa fase va chiusa
E bisogna aprirne davvero un'altra perché altrimenti diciamo così se non dichiariamo questo e nei governi il programma di governo di Prodi questa dichiarazione c'è nella ricerca delle soluzioni
Se questo non lo dichiariamo nei processi materiali noi davvero rischiamo rischiamo grosse quiz ho sentito molti cioè tutti gli interventi questa questa della narrazione
Io anch'io arrivo da un'esperienza di lunga militanza
Nel sindacato sono qui ho vissuto
Insieme a tante altre e tanti altri
E sempre diciamo questa contrapposizione
Dalla quale appunto bisogna uscire
Noi abbiamo cominciato a nominare e lavoratrici e lavoratori dipendenti lavoratori garantiti
Quasi che fossero dei privilegiati
E quindi diciamo oggi ci troviamo quasi con le persone del paradigma
Noi abbiamo vissuto una fase nella quale c'è stata la contrapposizione generazionale quindi coloro garantite da un sistema di pensione
E gli altri che ai quali appunto volendo garantire la pensione integrativa non riescono a garantirsi neanche quella perché se quello duecentocinquanta euro uno mi deve spiegare quale pensione o diavolo di pensione integrativa si fa al di là di una bellissima trasmissione che abbiamo visto ieri alle porte
E quindi anche lì abbiamo vissuto un'incalzante
E questione appunto di contrapposizione tra i vari soggetti del lavoro e poi c'è stata l'abbiamo vissuta una destrutturazione
Dell'impianto del contratto di lavoro relativamente e in particolare alla questione dei diritti
Quando tutte Air di anche un elemento importante ora io li lo dico perché è importante che le rimettiamo infila queste cose
Perché le rimettiamo in fila quando tu perdi un elemento importante
Che garantisce il potere d'acquisto dei salari
Come la scala mobile e poi oggi Hai precipui modo come è evidente anche una questione salariale evidente diciamo così che il tuo potere va a diminuire da un punto di vista del lavoro no no io ora ora scontravano diciamo degli elementi
Di qua di guado delle quali poi oggi ci troviamo qui per cui oggi la questione discutiamo Bill viola come dire e sono assolutamente consapevoli come in tutti come tutta l'Unione come il programma punto del Governo Prodi e la questione
è la questione che o viene affrontata o altrimenti la questione dello sviluppo diventa una retorica sullo sviluppo giacché appunto le condizioni di vita delle persone la possibilità di proiettarsi diciamo così nel breve medio futuro anche a programmare la propria la propria vita non è altro appunto dalla questione della
Dello sviluppo
Quindi
Come si vede
Le questioni sono tante probabilmente abbiamo abbiamo anche
Poco tempo
Allora io credo che noi abbiamo il dovere come Governo appunto di dare un segnale subito un segnale subito di inversione di tendenza
Lo dobbiamo fare immediatamente e immediatamente dopo parallelamente aprire il tavolo di confronto con le parti sociali per rimettere mano
Al sistema diciamo appunto delle delle normative per cui io sono d'accordo con il ministro
Damiano quando dice che appunto vanno intanto da subito superati alcuni istituti contrattuali come quelli che lei citava lo staff leasing
Già alcuni se ne possiamo darvi subito
Il fatto che il qui ed ora il diciamo così il lavoro precario Possa intanto costare di più e non costare meno quindi essere meno conveniente comunque anch'io penso non basta da solo
Perché poi alla fine diciamo così uno comunque preferisce pagare di più piuttosto che fare altre scelte più più vincolanti tuttavia è un segnale
Ed è un segnale io credo al quale possiamo appunto mettere mano anche anche velocemente quindi su queste questioni io credo che davvero abbiamo il dovere etico morale e politico
Di lanciare non solo dei segnali per ma proprio
Di convocare presto
Le parti sociali di metterci attorno a un tavolo e capire come questa questione la
L'affrontiamo immediatamente
E penso di aver risposto quindi alla sua alla sua domanda io dico anche che questa questione della precarietà e diventata dominante nello scenario politico dell'Unione perché diciamo così davvero una precarietà che interroga la democrazia
I precari non hanno diritto a nulla neanche a votare i loro contratti di lavoro posto che ne abbiano i precari o no diritto neanche a scioperare lo possono fare ma su non non sta nella loro ma nelle loro mai la libertà appunto di fare e i precari io lo dico perché faccio anche la faccio ancora l'assessore alle politiche giovanili
Beh insomma
Non è più una condizione anagrafica quella dei giovani è una condizione sociale quando io mi trovo nelle iniziative nelle riunioni che facciamo giovani che hanno quarant'anni
E quando capisco che veramente una condizione sociale perché e basta guardare nelle nostre case penso ai casi tante sono subito nella mia di sicuro la mia cioè c'è una condizione ci sono due condizioni di precarietà ci sono dei fidi che non è che non se ne vogliono andare ma non ce la fanno e quindi parliamo delle condizioni riguardano noi al di là di ogni indagine sociologica
Lei deve davvero appunto rendere evidente ciò che è sotto i nostri occhi
E quindi io credo che questo sia un punto importante e concludo
Su una questione qui è stata sollevata
Beh insomma io credo che sui futuri accordi
Su quello che vorremmo squadernare
Io mi sentirei tanto di dire di applicare
Un principio di precauzione come faccio laddove appunto a volte do delle autorizzazioni essendo anche assessore alla tutela ambientale
Un principio di precauzione
Perché guardate la cura sulla questione della previdenza per quelli che appunto giovedì non sono più ma da anni sono precarie oggi hanno quarantacinque anni quarantasei anni di abbiamo sentiti anni della l'assemblea di inedia non sono io che lo dico
Come mettiamo mano a questa questione qui
Parliamo di previdenza sociale appunto previdenza essere previdenti qualcosa che metti
Da una parte in un dato tempo e che ti aiuterà dopo come mettiamo mano qual è il futuro appunto di questi lavoratori e lavoratrici precari oggi e che ancora definiamo malamente Giovanni ecco questa questione della previdenza
è evidente che l'altra questione alla quale dovremmo cominciare a guardare appunto per capire come teniamo insieme risarcimento di diritti
Risarcimento di futuro
E
E dall'altra appunto un sistema che guardi che guardi appunto a tutti certo per fare questo c'è bisogno di trovare le risorse
Io credo senza retorica anche qua credo che un altro progetto obiettivo che dovremmo fare qui ed ora e secondo me lo si può fare è il funzionamento del lavoro della direzione dell'ispettorato
Delle ispezioni perché lì noi sappiamo quanta è l'evasione contributiva e sappiamo che un progetto su questo lo si può fare che mette insieme anche un'occupazione più alta di quella che c'è perché spesso gli organici sono sotto ma contemporaneamente diciamo
Oggi utilizza quanto eventualmente viene recuperato dalle visione contributiva che davvero tanta
E il sindacato organizzazione sindacale la CGIL lo sa benissimo e in davvero non è non è utopia dire queste cose sono cose che si possono che si possono fare anche ponendo seri appunto come ho imparato nei contratti di lavoro magari dicendo per quest'anno faccio questo pezzetto
Senza pensare appunto alle grandi rivoluzioni ma dei pezzetti
Con degli obiettivi si possono fare e io credo che abbiamo appunto il dovere di fare quindi queste sono le prime cose per il resto sulle deleghe discuterà il Consiglio dei ministri mercoledì
C'è questa brutta parola spacchettamento ma insomma certo il Ministero lavoro ministero
Non so non è solo un ministero importante secondo me e appunto l'architrave di un programma perché se non mettiamo mano a questo tutto il resto l'economia lo sviluppo
Insomma rischia di riguardare uno stile uno sviluppi Ozmo senza progresso sociale
E per chiudere con con Pasolini appunto che non amava tanto la parola sviluppo perché diceva che lo sviluppo poteva esserci anche senza le persone mentre il progresso riguarda le persone nel senso che si cammina insieme ecco io credo che queste sono le cose che stiamo mettendo in campo dobbiamo mettere in campo e per le quali porterò il mio modestissimo contributo altro al governo che si è già insediato
Grazie
Crediamo questo è un dibattito con due domande Guglielmo Epifani una più contingente riguarda le cose che ha annunciato il ministro Damiano e che ha confermato su sottosegretario Di Nardo il metodo che il governo che il ministro intende seguire quella di cominciare a togliere dalla legge Biagi quegli istituti contrattuali ritenuti più precarizzato ciò buon colpo
E il lavoro
Se lo staff leasing
Se lei condivide questo metodo di piccoli ritocchi graduali a una legge che la CGIL ha fortemente contestato
E poi una domanda invece più di scenario che però riguarda una scelta che ha fatto il governo che mi pare non totalmente condivisa dal sottosegretario Rinaldi quello dello spacchettamento
Oggi c'era una bella intervista dell'ex ministro Bassanini il padre della riforma della pubblica amministrazione nei governi passati che diceva trovo assurdo
Aver separato dalle politiche
Lavoro quelle del Welfare to work che la vera scommessa di cui abbiamo parlato
Lei condivide questo giudizio di Bassanini condivide l'idea di spacchettare
Intervenne le politiche in tempo attribuite welfare tra lavoro famiglia e solidarietà sociale o invece era preferibile mantenere tutto insieme perché diceva sottosegretario e Turelli che si gioca il futuro del Paese
Se intanto prima di di rispondere alle due domande voglio fare
Solo un osservazione di fondo al
Al tema della precarietà di cui avete discusso
In queste in queste ore e mezza e poi su cui vedremo poi anche lo spettacolo
Io sono convinto che non esista solo una dimensione sociale
Della precarietà
La dimensione sociale quella che più visibile perché parla della condizione di tante persone giovani e meno giovani donne e uomini quella che incrociamo nelle famiglie del Paese quella che vediamo quando prendo un aereo e trovo
Una persona che non è più un ragazzo che ogni volta mi dice ho quarant'anni da quindici anni rinnovo sempre il mio contratto a tempo determinato
Senza essere mai assunto
E l'altra condizione che secondo me addirittura prioritaria quella sociale e della dimensione culturale
Cioè in sostanza io mi sono convinto che la prima operazione da fare è quella sosta il sostanziale revisione culturale di un modello che in questi anni si è imposto teso in sostanza diretti nelle condizioni del mercato di oggi o il lavoro è precario oppure nord a me sembra questa la vera questione di fondo
Perché se noi dovessimo accedere
A questa opinione che largamente dominante largamente influenza i nostri giornali molti opinionisti
Il risultato anche dell'intervento sulla condizione sociale cioè sulla condizione reale sarebbe più dentro
Noi dobbiamo in qualche modo combattere contendere su questo terreno culturale
E credo che lo dobbiamo fare dicendo in maniera esplicita
Che non c'è contraddizione tra poter lavorare lavorare con dignità e sicurezza
Dire con altrettanta chiarezza
Che c'è un limite che distingue la flessibilità della precarietà
Ed è dato dalla constatazione assolutamente evidente che raramente però si farà
In base alla quale la precarietà è sempre flessibile e non necessariamente la flessibilità è sempre sinonimo di precarietà
Insisto su questo perché quando spesso mi si domanda qual è la prima cosa che vorresti dal Governo su questa materia io ancora prima di parlare della legge trenta poi mi viene sempre attribuita questa cosa io insisto sempre su questo terreno culturale
L'ho detto a Romano Prodi l'ho detto al mio direttivo c'è un'operazione culturale gigantesca da fare
E attiene esattamente a queste questioni il mercato di oggi un mercato più difficile per le aziende per tutti
Ma va affrontato con alcuni strumenti e non con altri strumenti
E non c'entra nulla con la flessibilità il fatto che quel ragazzo che vola su Alitalia per a quindici anni ha sempre il contratto a tempo determinato
E non c'entra letteralmente nulla con questo che il settantacinque per cento delle posizioni che vengono inserite con la legge trenta in realtà sono false
E non c'entra nulla se poi metti sul piano che ovviamente c'è un contratto precario che costa molto meno l'aziende ovviamente avranno un interesse in più a fare
Bisogna cioè riportare onestamente la situazione e sapete perché
Perché poi mi vado convincendo non credo sbagliato
Che il vero problema della precarietà non è la sensazione che sia della propria condizione attuale che pure è pesante per i giovani e le persone
Non è prevalentemente questa
La vera cosa che che diventa darà quella quella decisiva e quando alla tua condizione la tua coscienza della tua condizione presente si unisce alla coscienza che non cambierà nel futuro
Questo è il punto devastante cioè quello che lega il tuo essere oggi all'assenza di cambiamento di prospettiva del futuro e questo che condanna una generazione ormai la generazione a Melzo esattamente questo
Quello di sapere che oggi è così e domani probabilmente può essere ancora così
E questo il terreno al terreno culturale perché poi è evidente se passa questa idea non può passare l'altra idea di uno sviluppo fondato sulla qualità la responsabilità la partecipazione evidente se passa questa idea ce lo sviluppo qualunque
C'è una politica che che a lamelle Barbella meglio cerca di di galleggiare di sopravvivere
Perché se tu pensi di affrontare i mercati innalzando la formazione l'efficienza la partecipazione la responsabilità dei lavoratori devi avere meno precarietà
Se tu vuoi un Paese più coesa e più proiettato sul futuro dei riavere più sicurezza
E oggi la lotta alla precarietà quella culturale oltre a quella reale sostanziale vuol dire anche una battaglia per ridare fiducia alle prospettive di cambiamento alle prospettive di un Paese che guarda in avanti
è un paese fermo che guarda indietro questa constatazione fatta di paura insicurezza che tra generazione generazione si propaga i giovani lo abbiamo visto
I meno giovani quando perdono il lavoro sappiamo in che condizioni sono la condizione degli anziani in un'epoca in cui si allunga fortunatamente l'età della vita
Si presta ad essere affrontato con altre politiche oppure con problemi crescenti poi non ci si può lamentare che spesso anche gli osservatori dicono strano
Noi abbiamo numeri sulla precarietà un po'migliori della media dell'Europa ma da noi la sensazione di essere precari e più forte che negli altri Paesi ma questo è esattamente il punto del problema
Perché se da noi accanto alle per carità esistente ai un sovrappiù di tensione e di preoccupazione di precarietà vuol dire che le politiche pubbliche le politiche che si fanno non sono state in grado di contrastare l'idea che sia della precarietà
Sia per chi la vive sia per chi la vive con coloro che la vivono
Ed è per questo quindi che la prima operazione di fondo che il Governo dovrebbe fare le imprese dovrebbero fare noi dobbiamo fare perché non c'è qui qualcuno che si chiama fuori ed altre che sono tutti responsabile esattamente queste
Una grande operazione culturale una grande operazione coraggiosa che che provi davvero a mettere in discussione alcuni paradigmi sul quale si è fondato una vulgata
Per cui sembra ineliminabile che questo rappresenti la condizione di una generazione o Generazione mezza e se non fai così non trovi lavoro il lavoro lo trovi così oppure non è e questo che segnalatori
Poi naturalmente e per ragione di questo ragionamento ci sono ci sono le politiche ci sono ci sono le riforme
Ho visto anch'io nel programma di governo le dichiarazione del ministro Franco appena incontrato mi ha confermato questo orientamento io
Lo dico per convenzione quindi senza sopra più di posizione pregiudizialmente prezzi
Io penso che se il Governo intende partire cancellando quegli istituti della legge trenta che sono anche nel loro carattere questi sì ideologici io penso che vada bene
Dico ideologici perché spesso è accusata la CGIL di essere ideologica sulla legge trenta io mi permetto di dire che se un istituto come il lavoro a chiamata
Non è usato dalle aziende
Non riesco a capire perché il governo precedente l'ha messo in quel provvedimento ma se non serve alle aziende se non viene utilizzato rimane soltanto un simulacro di un contenuto ideologico
E il contenuto ideologico del lavoro ha chiamato che l'uomo la persona la donna è una merci a disposizione totale della scelta dalla volontà dell'impresa questo è il contenuto ideologico non la posizione della CGIL o del sindacato che lo critica
è il punto di partenza più contenuto gocce
Ma resto convinto che al di là di questo Sensi folle fare una vera operazione
Che contrasti la precarietà
Dia formazione contenuti formativi agli avviamenti al lavoro eviti di a vere forme false ed elusive dei rapporti di lavoro non c'è niente da fare
Ci vorrà un anno ci vorranno due anni ci vorranno legislatura bisogna risistemare
Riscrivere riorientare rielaborare una politica del lavoro degna di questo nome
E non c'è niente da fare si Elvira anche alle imprese
Che oggi dicono di no
Perché anche le imprese avranno sempre più problemi con istituti che oggi gli ispettori del lavoro dichiarano che non sono conformi al vero e domani avranno sempre più problemi con pezzi rattoppare appartati
Di una politica di riforma fate come dico con tagli e cuci tolgo cui aggiungo cui non si fanno così le politiche del lavoro ci vuole una nuova armonia anche un nuovo equilibrio anche nell'interesse dell'impresa
Non sto parlando solo degli interessi del lavoro
Che pure esplicito
E quando Confindustria dice no non si può toccare a me viene da dire che Confindustria non lo fa per una ragione pratica perché solo il cinque per cento
Dei rapporti di lavoro precario riguarda l'industria manifatturiera perché il novantacinque per cento riguarda tutto il settore dei servizi privati tutto il settore dei servizi e delle funzioni pubbliche
Con i grandi serbatoi di precariato che sono la scuola l'università e la ricerca
O i nuovi serbatoi di precariato che son tutti nel settore dei servizi trasporti commercio telecomunicazioni Qwest alla realtà di oggi
Non altro
E quindi io sono davvero ho fiducia sono confidente che anche l'impresa a partire da Confindustria debbono riflettere su questo passaggio perché arriverà un punto in cui avranno loro l'esigenza di avere qualche certezza
Se il Co Co Pro non funziona più uso il contratto risanamento non lo usano
E resto ulteriormente convinto di un'altra posizione che abbiamo espresso per la verità anche questa da sempre che spezzettare l'impresa e con la cessione del ramo d'azienda come se fosse dividere un pezzo di pane per cui un pezzo validi un pezzo valido impersonali finisce soltanto spesso perché rare Problemi anche all'insieme della concorrenza tra le imprese
Perché c'è chi può spezzettare come vuole cerchino un po'spezzettare come vuole e resto poi convinto ed è poi al Fondo vero del ragionamento sulla precarietà che esista un principio di giustizia sociale in base al quale in un mercato che diventa un mercato a rischi crescenti non è giusto scaricare i rischi crescenti del mercato sulla condizione di lavoro delle persone
Le condizioni di lavoro delle persone ovviamente incorpora una parte di questi rischi perché è sempre stato così è sempre così sarà ma c'è una parte che attiene alla responsabilità e rischi che l'impresa deve assumersi e c'è una parte che richiama
Le responsabilità delle politiche pubbliche perché attraverso le politiche pubbliche si può ridurre una quota di questi rischi che nel momento di oggi nel mercato di oggi le imprese tendono a scaricare sul lavoro
Se vuoi impedire un conflitto tra lavoro e impresa di ripristinare un primato di politiche pubbliche che aiutano il lavoro aiutano l'impresa non si scappa da questa equazione
Per questo quindi credo che queste sono le politiche che vanno fatte con i tempi necessari aprendo il confronto non abbiamo non ho paura del confronto con nessuno Confindustria le altre organizzazioni
Penso anzi che in tutta una fase sì se vuole costruire una nuova riscrittura morì sistemazione bisogna sentirli tutti comprese
Le Regioni le Province Comuni che fanno politiche non irrilevanti su una parte di questi aspetti e non penso soltanto
Alla formazione perché la formazione importante ma circa
Poi tutto il resto
E sui servizi ad esempio troppo ridere servizi all'impiego attorno a tutto questo ricostruire un clima in cui possa prevalere buonsenso una mediazione un compromesso una razionalità che parla
A chi pensa che vada contrastato il disegno a chi chiede qualche certezze qualche flessibili
Che la situazione propone e da questo punto di vista e qui finisco
Questa vicenda dei spacchettamento dei ministeri produce qualche problema
Noi avevamo sempre salutato con con favore una politica di accorpamento di funzioni e di di responsabilità
Per tante ragioni perché andava di di mezzo l'efficienza l'unitarietà dell'impostazione le integrazioni le interrelazioni
Per evitare discussioni avete visto quello che è successo in ventiquattro ore sul ponte dello Stretto visto infrastrutture dice una cosa al ministro ai Trasporti dice un'altra cosa fino a ieri avremmo avuto diciamo
Una sola voce oggi ne abbiamo due se domani la proiettiamo moltiplichiamo pensate che su diciotto ministeri
Solo cinque sono rimasti immuni
Tredici ministeri cambia stanno cambiando cambieranno in toto o in parte
Con problemi spesso non faccio ad esempio oggi ci ponevamo lo dico così per per segnalare una difficoltà all'interrogativo di chi per il governo partecipasse
Al Consiglio dei ministri europeo sulla legge Borkestein
Chi
Chi fa la competitività chi fa la politica europea chi fa il lavoro
Diciamo tutte persone rispettabili ma non tutte sulla Bolkestein hanno la stessa opinione quindi per noi diciamo ci sarebbe qualche interesse di capire chi rappresenterà il governo italiano in questa importante seduta che ci sarà Fininvest ma poi c'è un passaggio in più adesso tolta diciamo queste preoccupazioni il punto che ci sta molto cuore sul quale anche oggi abbiamo ha chiesto al governo di di riflettere presto e bene che quando tu dividi lavoratori pacchetti quello che avevi unificato siccome anche qui parliamo di persone di organizzazione del lavoro utili di livelli professionali responsabilità di gerarchia professionali di accessione inclusi anche di contributi
Di contrattazione integrativa che sono stati definiti per convincerli a lasciare i vecchi ministeri a verificarsi con gli altri nel momento in cui ricrei tutte le nuove divisioni
Questo non può essere
Diciamo il problema che viene dopo
Questo è un problema che va governata in maniera unitaria io ho visto ad esempio ho anche apprezzato che il ministro Damiano il ministro Ferrero dicono non cominciamo subito il confronto con i sindacati sulle nostre divisioni momento perché siccome questo riguarda come ho detto tredici ministeri sarebbe bene secondo me che ci fosse un minimo di regia unitaria perché io non vorrei che poi il lavoro trovano soluzione ad esempio per quanto riguarda il mantenimento o meno di alcuni trattamenti accessori un altro ministero invece su quello non segue un'altra strada e alla fine tutto tutto finisce per incepparsi quindi quello che chiediamo a mi pare di buon senso
Non c'è attenzione pensato bene fino a oggi adesso ci si pensi si faccia una regia una cabina di regia si pone a Palazzo Chigi si può ora ministero della pubblica funzione là si metta dove non si vuole non è questo il problema
Però ci sia un coordinamento una sede né con la quale si stabiliscono procedure tempi nella costruzione di questi percorsi sapendo purtroppo un'altra verità
Che non ci si metterà un mese
E che temo che per qualche mese
L'operatività piena dei nuovi ministeri delle nuove responsabilità non sarà compiuta
Io credo da parte nostra meglio dirlo con chiarezza e con la franchezza necessaria perché almeno tutto il Governo sia avvertito della delicatezza e complessità
Di questo passaggio si è voluto fare questa scelta non la condivido la rispetto si deve però poi essere coerenti nella capacità di governare le conseguenze di questa scelta perché se no e lo dico davvero nell'interesse se posso dire non tanto del governo quanto della l'idea che io della possibilità che il governo risolve problemi che noi poniamo noi secondo me non possiamo permetterci di stare qualche mese inattesa perché queste macchine operative queste procedure e queste forme di lavoro in qualche modo sono bloccate l'unica cosa che non può permettersi il Paese oggi
E di avere un governo che afferma su questa questione
Epifani grazie
Io credo all'attenzione con cui ha avete seguito questo dibattito e credo ci sia una ragione perché ciò sia accaduto perché gli interventi i nostri interlocutori sono stati per una volta non stanchi pigri come in genere accade c'hanno messo tanta passione quindi complimenti grazie