21 MAG 2006
rubriche

Conversazione settimanale con Marco Pannella

RUBRICA | di Massimo Bordin - RADIO - 20:39 Durata: 1 ora 59 min
A cura di Guido Mesiti
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Puntata di "Conversazione settimanale con Marco Pannella" di domenica 21 maggio 2006 condotta da Massimo Bordin con gli interventi di Marco Pannella.

Sono stati discussi i seguenti argomenti: Amministrative, Amnistia, Benedetto Xvi, Bindi, Bonino, Commercio, Democrazia, Demografia, Difesa, Elezioni, Esteri, Famiglia, Fecondazione Assistita, Fiducia, Giustizia, Governo, Grazia, L'unione, La Rosa Nel Pugno, Legge, Legge Elettorale, Milano, Ministeri, Partito Democratico, Politica, Prodi, Radicali Italiani, Roma, Rutelli, Sdi, Senato, Sessualita', Sofri, Spinelli, Torino, Unione Europea, Unioni
Civili, Voto.

La registrazione audio di questa puntata ha una durata di 1 ora e 59 minuti.

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  • Introduzione degli argomenti

    Marco Pannella

    20:39 Durata: 1 min 55 sec
  • Radicali per la prima volta al Governo. Emma Bonino ministro. «Blindata» l'alternanza. Adesso «il difficile»: l'alternativa

    Non più Commercio estero, ma Commercio internazionale. Le scadenze al WTO. Non Politiche comunitarie, ma Politiche europee. La movimenta prima riunione del Consiglio dei Ministri: gli scontenti e i sottosegretari. Fino all'ultimo l'incertezza e l'ambiguità delle deleghe. Mancanza totale di regole e di democrazia nella composizione del Governo. Premio Pulitzer per Verderami: «sintetizzata la verità sconosciuta» dell'oligarchia. D'Alema uno dei preferiti da Berlusconi e le sue preferenze vanno a quanti hanno gli "eserciti". Come Togliatti all'epoca della "svolta di Salerno, che preferiva Monarchia e Chiesa e considerava "nemici" i socialisti e gli azionisti. Radicali trattati come «corpo estraneo, esattamente come loro iscritti e loro elettori». Livello di oligarchia tale per cui «sempre più grandi dirigenti devono fra di loro fare la spartizione del bottino». «Sopportando l'inimmaginabile - sarà un nostro titolo di "gloria" - abbiamo blindato l'alternanza». Lettera aperta ai presidenti del Parlamento. «Siamo venuti da questa parte non perché ritenessimo che qui ci fosse qualcosa di clamorosamente migliore, ma perché ritenevamo - e i fatti ci hanno dato ragione - che avremmo potuto fare non una lotta limitata al corpo dei radicali storici. E non è che l'inizio». Per la prima volta al Governo. «Il portafoglio non è di quelli che ci avrebbero negato». «Adesso il momento più difficile, perché siamo qui per l'alternativa al regime oligarchico». Fassino che se l'è presa con Macaluso per ciò che tutti pensano. «Inizia la grande lotta per l'alternativa. Per questa lotta abbiamo guadagnato una postazione, che si è resa possbile nell'Unione, che è il luogo di questa lotta». Il "redivivo" Valerio Zanone. Il "club degli ottantenni" e la questione generazionale. «Gli incapaci e i bolliti». «Accade che bolliscono prima le carni fresche». Pannella non legge su internet. Rientrodolce e la "guerra" nel Forum radicale.
    20:41 Durata: 24 min 59 sec
  • La trattativa con Prodi sulla Difesa e alcuni interventi critici

    «Sarei stato stupito se fosse stato semplice. E' stata importante la scelta di chiedere la Difesa, di batterci sulla Difesa, di far venire fuori come Diliberto e Mastella non fossero per Prodi che degli alibi. Cose che contanto perché il costo l'hanno pagato». Il "gioco" dei viceministri e dei sottosegretari. Il sottogoverno di D'Alema. Preso atto che non avrebbero deciso secondo meritocrazia e popolarità, abbiamo posto la Difesa. Adesso non è un «sospetto». «Le grandi battaglie comportano durata». Le battaglie, quando si fanno, crescono «al di là del successo formale». Un Ministero che «può avere grosso significato, ma da inventare, ed Emma lo inventerà». Pannella rivela che durante le trattative Prodi cercava di fargli rinunciare alla Difesa tessendo le lodi di quanto fossero importanti Commercio estero e Politiche europee. Pannella rispondeva, rivela egli stesso: allora pigliatevelo voi. Le discussioni sul Ministero dei Trasporti. Questa è «la nostra posizione di lotte dure».
    21:06 Durata: 9 min 40 sec
  • Gli otto senatori esclusi e la Giunta per le elezioni al Senato

    Scandalizza la giustificazione addotta da Marini. «Il presidente del Senato per realismo ha accettato di fare il killeraggio della legge». Luigi Zanda e un altro senatore nella Giunta per decidere su una vertenza che li riguarda. Gli ipotetici subentri: Bernardini, Labellarte, Intini, Pannella. Il consenso di Sandro Bondi a nome di FI sul ricorso della Rosa nel Pugno. Questione che riguarda i presidenti delle Camere. «Questo Ulivo» ha le massime autorità dello Stato.
    21:16 Durata: 10 min 11 sec
  • La battaglia sull'amnistia e la grazia a Sofri; Il Manifesto di Ventotene in arabo e in cinese

    La Corte costituzionale ha dimostrato che Gifuni e «quelli della presidenza hanno portato sulla cattiva strada» sia Castelli sia Ciampi. La Corte «ci ha dato clamorosamente ragione, ma a babbo morto». La prima uscita di Napolitano a Ventotene, con Amato e la Bonino. L'uscita "in economica" del Manifesto di Ventotene. Il progetto di versioni in arabo e in cinese.
    21:26 Durata: 5 min 18 sec
  • Elezioni amministrative e l'impegno della Rosa nel Pugno; i sottosegretari dello Sdi

    Probabile la Moratti a Milano per la destra, Chiamparino e Veltroni a Torino e Roma. Maggiore la presenza dello Sdi. Gli esponenti radicali che si sono impegnati come capoliste. Lo stato di salute della Rosa nel Pugno e i rapporti dello Sdi. Il successo di Intini viceministro agli Esteri. La polemica dei socialisti egemonizzati dai radicali. «Un certo tipo di cretini albergano ovunque». Punti «dolentissimi» a Napoli e in Sicilia.
    21:31 Durata: 9 min 31 sec
  • L'analisi. In Italia «non c'è né democrazia né stato di diritto»

    «Abbiamo guadagnato una postazione per approfondire o creare le contraddizioni nell'oligarchia, che peggiora e si rafforza sempre di più. La postazione è lì e non c'è altrove». Se Bondi convince la CdL a fare la battaglia per la legalità al Senato «non sarà una cosa da nulla».
    21:41 Durata: 2 min 52 sec
  • Il contestato voto di fiducia dei senatori a vita e l'Italia che «non è una democrazia»

    Fischi ai senatori a vita a livello da curva sud o nord. «Rischio di essere solo nella convinzione serena che l'Italia non è una democrazia, non è uno stato di diritto». Non c'è vita del diritto e quindi neanche diritto alla vita. «Siamo nella espressione possibile nel 2000 di fascismi e comunismi». Oggi non c'è bisogno di uccidere, ma si elimina con la «damnatio memoriae». In Italia «democrazia obiettivo di domani». «D'accordo che non è un assoluto, ma la democrazia è un altra cosa». Dopo 15 giorni il Corriere parla dell'esclusione dei senatori. La Stampa toglie l'articolo nella sua seconda edizione.
    21:44 Durata: 12 min 21 sec
  • L'intervista di Rosi Bindi su pacs e fecondazione assistita

    Le "quagliarellate". Cattolici liberali e cattolici corporativisti-statalisti. La sinistra democristiana era tante cose. Giovanni XXIII «Papa laico, non di sinistra», il Concilio Vaticano II e Paolo VI. I radicali hanno spostato a destra il voto cattolico?
    21:56 Durata: 10 min 27 sec
  • Le prospettive delle iniziative internazionali alla luce del Ministero alla Bonino

    L'area radicale e al Rosa potranno nutrirsi della conoscenza che deriva dall'incarico alla Bonino. L'incertezza sulle deleghe e i primi impegni internazionali. La guerra in Iraq un «errore enorme», evitabile se la sinistra pacifista si fosse unita alla proposta "Iraq libero".
    22:06 Durata: 6 min 42 sec
  • L'opposizione «più casinista che combattiva»

    La realtà sociologica dell'oligarchia. Berlusconi e D'Alema «dimostrano di dare valore e valori alle stesse cose, noi ad altre». Credono al "gioco" «di palermitani e corleonesi»
    22:13 Durata: 2 min 23 sec
  • La questione delle deleghe, dei viceministri e dei sottosegretari. «Oggi potremo meglio denunciare quotidianamente le miserie oligarchiche»

    D'Alema ha il "governo" dei partiti. Viceministri e sottosegretari messi all'insaputa dei ministri. Segno di «fragilità». Scontro nella prima riunione del Consiglio dei Ministri: con Emma, la Bindi e Di Pietro. I viceministri «di controllo». Radicali decisi «ad aiutarli a durare loro malgrado». «Oggi potremo meglio denunciare quotidianamente le miserie oligarchiche». «Attesa maggiore» per i socialisti di Forza Italia.
    22:16 Durata: 6 min 27 sec
  • Rutelli e l'obiettivo del Partito democratico; il sistema bipartitico e il problema della demografia e del sesso

    Rutelli con «autenticità» riteneva che Pannella potesse esserne leader. Sbagliava sui costi. L'illusione del realismo politico. Goffredo Bettini «coautore» di Rutelli. «Quanto dura» un Partito democratico senza una concezione anglosassone, un partito «che non affondi le sue radici in Spinelli, in Ernesto Rossi, in De Gasperi, nel mondo dei credenti in altro?». Non siamo "quelli della civilità" e gli altri sono incivili. 1) Superiorità antropologica, provata dalla storia, del sistema bipartitico, fondato sulla persona piuttosto che sul partito; quando non ci sono le etnie. Il sistema elettorale deve vedere persone in prima linea; 2) se liberi e informati sicuro «il trend di diminuzione» numerica del genere umano. La domanda di energia. La Campania zona più sismica d'Europa. Confronto con un'antropologia vecchia di centinaia d'anni, del "numero è potenza". Come mai le famiglie e la Chiesa producono il 90% di pedofilia? «La loro educazione produce mostri e li fa soffire». Il sorriso del Papa: «non è dolce, ma c'è una durezza di fondo che fa male»
    22:22 Durata: 16 min 38 sec