Il valore della contrattazione contro la precarietà che invade i tempi di lavoro e di vita

La giornata
Valutare
Tutti i compagni e compagne delegati di prendere posto
Perché abbiamo la necessità
Fare i nostri lavori
E anche concludere la stessa giornata nei
Che ci siamo dati
Missione
Questo significa che la partecipazione l'adesione dei lavoratori vede legate delegato dei nostri territori l'iniziativa promossa dalla lega nazionale
Per favore
L'iniziativa promossa da Radio nazionale che ho regionale e grandi Mila no come noi pensavamo
Una delle questioni che oggi al centro
Dell'interesse dell'iniziativa dei lavoratori dei metalmeccanici
Vorrei solo ricordare
Che se prendiamo posto
Possiamo
La possibilità di aprire un'altra sala
Che consenta almeno di poterci sedere
Però credo sia necessario
Proprio per dare ripeto inizio ai nostri lavori
Che ci sia il massimo anche per terra sale strapiena
Come dire di attenzione e di silenzio fra tutti noi
Compete a me aprire i lavori di questo nostro convegno che ripeto organizzata dall'Azione Nazionale Fiore regionale fior di Milano
Convegno che al centro dalla sua iniziativa
La contrattazione
Contro la Perec la precarietà nei luoghi di lavoro ma precarietà che invade i nostri tempi di lavoro e di vita
Non è mai così tanto azzeccata questa questione se parto io ragionando su qual è oggi la realtà milanese
Realtà milanese neon del due mila e sei ma realtà milanese e io oso dire nazionale che riguarda le condizioni le nato nettamente peggiorate dei lavoratori in questi anni
Si dice che l'Italia è uno dei paesi più divise uguali d'Europa con forte differenze di reddito individuale e familiare
Di opportunità di lavoro tra uomini e donne di distanze sociali perenti invalicabili di nord e sud che si allontanano
Di giovani
Che comunque duro sempre più risicato Cuesta è però non ciò quello che dice la FIOM ma questa è la descrizione telegrafica
Fatta dal Sole ventiquattro Ore del rapporto Istat due mila cinque presentato pochi giorni fa quasi otto milioni di persone in condizioni di indigenza e la metà delle famiglie che vive con meno di mille seicentosettanta euro al mese il costo del lavoro tanto decantato oggi da Confindustria
In Italia è tra i più bassi d'Europa in Francia un lavoratore costa nove mila euro in più Alitalia
In Germania quattordici mila euro
Questo è la condizione oggi dei lavoratori all'interno dell'INPS dell'impresa
E è la condizione dei lavoratori dei cittadini all'interno di questo Paese ma in questo Paese esiste anche la legge trenta che regala alle imprese la possibilità di assumere con le più devastanti forme di contratto precario e qualcuno in queste ultime settimane pensa anche che sia possibile eliminare per questi lavoratori l'articolo diciotto cioè l'articolo diciotto per i nuovi assunti
In questi giorni attorno alla alla legge trenta la precarietà sia aperto un un acceso dibattito soprattutto sui giornali
La legge trenta si dice da abrogare ci può cancellare ci può superare oppure si può svuotare modificare correggere riscrivere mantenere o o al limite migliorare
E cos'è la precarietà
è una condizione naturale una condizione temporanea che attiene solo al mondo del lavoro oppure è qualcosa di più esteso
è una scelta dei lavoratori oppure è un'imposizione io ho l'impressione ti alcune delle teorie e delle proposte su cui oggi si discute poco abbiano a che fare con la realtà
Ne era cento è passato i lavoratori conoscevano la risposta alle domande
Quanto devo lavorare quanto guadagno e qua e fino a quando dovrò lavorare oggi queste tracce certezze attorno a cui ruotava l'esistenza non ci sono più
La precarietà con cui quotidianamente ci confrontiamo quella che abbiamo scelto di combattere e invasiva e permanente varca il confine del lavoro condizione la condiziona la vita non solo dei più giovani è un dramma per i lavoratori e non fa bene però neanche alle imprese al di là di quello che loro pensino
In questi anni infatti l'aumento della flessibilità della precarietà
Alla diminuzione dei diritti e dei salari non ha corrisposto affatto e questo il punto su una politica industriale qual è necessario uno sviluppo del sistema produttivo industriale
E più in generale del sistema economico del nostro Paese
Badate a Mila non sono entrati in crisi contemporaneamente le imprese di tutti i settori
Di tutte le dimensioni nel settore metalmeccanico ci troviamo quotidianamente a fronteggiare pesanti ristrutturazioni licenziamenti de dello col de de localizzazioni chiusure delle aziende di informatica e di meccanica tradizionale sono ormai i migliori sono ormai migliaia di lavoratori espulsi dal luogo di lavoro ecco allora che al fenomeno dei giovani che vengono assunti con contratto di lavoro a scadenza
Le forti si affianca a quello dei lavoratori con di quarant'anni ed oltre che sono cacciati dalle aziende che fatico a trovare o un'occupazione stabile mentre il quaranta per cento degli iscritti alla gestione separata e tra i ventinove e quarantanove anni
è l'insicurezza il tratto oramai che accomuna oggi tutti i lavoratori
Incertezza del posto del lavoro che significa incertezza retributiva ti si ripercuote pesantemente sullo stile di vita che toglie serenità che impedisce di guardare al futuro
Ciò che oggi però interessa l'impresa non è il malessere la condizione reale dei delle donne e degli uomini ma la la possibilità di ricattare i lavoratori
In questo processo sono ancora le donne quelle che pagano il prezzo più alto in questa situazione
Non solo perché non viene quasi mai offerto un lavoro stabile ma nel terzo trimestre del due mila e cinque a Milano e in provincia il settantatré per cento le assunzioni femminile è stato a tempo determinato
Ma anche perché la precarietà si somma la flessibilità degli orari
Che spesso è incompatibile con i tempi della città e con il lavoro di cura e con il tempo della vita
Precarietà e flessibilità significa la possibilità di disporre per le imprese dei lavoratori di usarli quando scelgono di espellerli senza discutere
Di pagare il meno possibile di utilizzarle ventiquattro ore su ventiquattro quando occorre di gestire la loro la loro condizione è il loro tempo
Noi crediamo davvero e ci abbiamo provato a partire dalla straordinaria esperienza dei pre contratti nella tenace lotta per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro tredici mesi i metalmeccanici hanno lottato contro l'idea di Federmeccanica e Confindustria che era quella di governare
Unilateralmente all'interno delle aziende la condizione di vita e di lavoro dei lavoratori a partire dall'orario di lavoro su questo la filosofia confrontata
Su questo l'atto la FIOM si è battuta
Per un lungo tratto di quella vicenda anche in una fase quali e di isolamento ma ce l'abbiamo fatta
Perché la FIOM ritiene che non solo i metalmeccanici ma l'intera organizzazione sindacale debba mettere al centro della battaglia contro la precarietà e contro la legge trenta prima la contrattazione
Ridare alla contrattazione al ruolo della contrattazione contratto nazionale e contrattazione di secondo livello impegno a condizionare e a modificare la legge la legge trenta
Il congresso della CGIL il recente congresso la CGIL ha espresso una linea chiara sulla precarietà
Metta faccenda di questa lotta cioè alla precarietà
La richiesta del superamento della legge trenta della necessità di una normativa sul mercato del lavoro tesi che sono i principali tratti del programma stesso dalla CGIL io credo tento esto
La FIOM accanto appunto all'idea di rimettere al centro una politica del lavoro e di avere altra attraverso ripeto la contrattazione
è una battaglia è un'idea di legislazione nuova sul lavoro siano questi tratti
Di ciò che noi porteremo avanti nelle prossime nelle prossime settimane
In Francia per concludere Uma elemento che è partito dalla Università ha messo in discussione proprio una legge che avrebbe consentito
Il licenziamento senza giusta causa a un giovane sotto i ventisei anni assunto con contratto a termine è in prova per due anni il governo spagnolo si sta ponendo seriamente il problema di mettere i vincoli alla precarietà e all'acqua e alla flessibilità nel nostro Paese
La consapevolezza diffusa dei danni prodotti dall'assenza di certezza non si è ancora tradotta in un'opposizione collettiva forte e visibile inodori mento che dal basso rivendichi una politica diversa mentre il nuovo governo da poco insediato non ha ancora avuto modo di compere le sue scelte
Il compito del sindacato e quello di contattare per migliorare le condizioni materiali di lavoratori per tutelarli per estendere i diritti questo il nostro ruolo ed è irrinunciabile
Per questo è anche da oggi da questa giornata noi lanciamo l'idea appunto della contrattazione contro la precarietà contro la legge trenta grazie
Ora io devo ringraziare tutti coloro che hanno aderito al nostro invito e che hanno pensato appunto che questa giornata fosse il momento di discussione su che cosa è oggi la precarietà e sul ruolo della contrattazione e da questa iniziativa ripeto che ne vorremmo costruire nelle prossime settimane lo stare in campo dei lavoratori ma più in generale della scelta che si deve attuare sulla questione della precarietà
I nostri lavori noi pensiamo si debbano svolgere in questo modo
Vi è la relazione introduttiva della segreteria nazionale della FIOM di Giorgio Cremaschi
I saranno poi una serie di interventi di Jules lavoristi che hanno aderito al nostro incontro e anche della CGIL nazionale del leader nazionale della Rete contro la precarietà
Do adesso la parola alla compagno Giorgio Cremaschi per la relazione introduttiva avevano ai nostri lavori
Ma
Quando abbiamo deciso di fare questo incontro
Abbiamo
Credo abbia Bosch valutato in realtà che veniva a coincidere con un momento particolare del dibattito
Politico e sociale del Paese
Ieri tra l'altro c'è stata questa
Vorrei relazione del neo governatore della banca Italia Draghi
Che io personalmente considero pessima
E che è che
E che però ha posto anche esso uno dei punti cardine la questione della flessibilità e della precarietà del lavoro
Segno che evidentemente questo è un tema centrale
Voglio anche dire che in questa introduzione che farò
Cercherò di argomentare
Alcune delle motivazioni per cui si propongono alcune scelte
Proprio perché spesso veniamo accusati di essere un partito molto radio per un parto una prendere partito
Su posizioni molto ideologiche di prendere mentre gli altri sarebbero concreti pragmatici eccetera
Premesso che come si dice
Siamo in un periodo del quale ognuno
Tende a dire ideologico quello che non è d'accordo con lui voglio anche dire però che la mia impressione è che noi stiamo sostenendo delle tesi che possono essere accettate o contestate
Ma non prive di rigore anche di rigore tecnico
Questo lo voglio sottolineare cercherò di argomentarlo con questa relazione
Secondo i dati ufficiali il lavoro precario rappresenta circa l'undici per cento
Dell'occupazione complessiva il tredici per cento del lavoro dipendente
In realtà questi dati non ci dicono tutto
Quando essi vengono minimizzati per sostenere che ancora oggi la grande maggioranza dell'occupazione l'ha fatto recentemente fino adesso fino alle elezioni il governo il governo battuto gode del contratto a tempo determinato si tacciono due aspetti decisivi della realtà
Prima di tutto che la tendenza nelle assunzioni è quella che vede prevalere i contratti precari oggi il cinquanta per cento di coloro che hanno meno di trent'anni sono assunti con contratto precario
Se si tiene conto che l'Italia è un Paese nel quale prevalgono le piccolissima impresa nelle quali sono molto meno i contratti precari per la semplice ragione che non c'è bisogno di assunzioni a termine di vario tipo perché la non vige l'articolo diciotto e di conseguenza si considera che gran parte delle assunzioni
Sindaco sei regole nelle strutture migranti le soluzioni precario nelle strutture di servizio pubblico
Se poi a questo si aggiunge a questa precarietà ufficiali si aggiungono poi i lavoratori falsamente autonomi
Bisogna ricordare che in Italia la percentuale di lavoro autonomo e di quasi il ventisette per cento della forza lavoro molto sopra la media europea che è di circa il quattordici per cento negli Stati Uniti e addirittura l'otto per cento
Se poi si aggiunge il lavoro è vero che in Italia non è mai diminuito cioè se si tiene conto delle tendenze reali di come si entra e si esce dal mercato del lavoro della disoccupazione strutturale che colpisce ancora intere zone del Mezzogiorno
Si capisce come la precarietà sia diventata la questione sociale principale del nostro Paese
Se la percentuale di là
E inferiore a quella di altri Paesi come sempre l'Italia va valutata nella sua realtà sociale e non solo sulla base della fotografia del momento
Le distorsioni sull'aspetto precarizzazione sono le stesse che vengono attuate sull'andamento delle retribuzioni listate infatti già consegnato veniva citato anche nel da Maria sciancrate già consegnato un rapporto sullo stato sociale del Paese nel quale emergono precarietà e povertà senza precedenti
La stessa Istat ci consegna periodicamente però dati sui salari che indicano una tenuta o addirittura una crescita del potere d'acquisto delle retribuzioni per come si è arrivati a parlare i inflazione ufficiale inflazione percepita e ieri ne parlavamo prima gonfaloni qualcuno ha detto che c'è la precarietà ufficiale e la precarietà percepita che è molto più alta è quello che sembra quella percepita è quella vera
Lista
Lo stesso possiamo dire quindi per la precarietà perché lo stock complessivo del lavoro precario non ci dice quasi nulla sulle tendenze di fondo che mettono questo è il punto lavoratori a tempo indeterminato sostituiti da lavoratori precari
Per questo la precarizzazione diventa un fenomeno sociale che incide su tutto il mondo del lavoro anche su chi è formalmente tutelato ancora da dal fatto di essere lavoratore dipendente a tempo determinato garantito dallo Statuto dei lavoratori
Tutti solo un po'precari chi più chi meno i fenomeni di delocalizzazione di ristrutturazione di House arsenico rendono incerto il futuro di ogni lavoratore il fatto che nei luoghi di lavoro soprattutto quelli più tutelati si entri solo in condizione di precarietà rende precari anche coloro che già ci sono in quei luoghi di lavoro
L'altra parte quando nelle pubbliche amministrazioni per ragioni di bilancio tutto il personale nuove precario
E i servizi vengono appaltati decentrati a cooperative sulla base del principio degli appalti al massimo ribasso tutta la struttura del lavoro ne viene sconvolta
Per questo la precarietà del lavoro è il male sociale della nostra epoca
E diciamo subito che non sarà semplice contrastarla così come non è stato semplice contrastare quei cambiamenti dell'organizzazione del lavoro che all'inizio del Novecento hanno introdotto il terrorismo
La lotta contro la precarietà caratterizzerà tutta una fase del movimento operaio e sindacale fino al raggiungimento di una nuova fase di potere diritti per le lavoratrici e i lavoratori
In ogni caso bisogna partire ora e per questo è decisivo accompagnare l'iniziativa per intervenire a livello legale legislativo a quella contrattuale e rivendicativa
Qui definiamo appunto sia obiettivi di fondo sia obiettivi immediati da perseguire in questa fase politica e sociale
Il nostro punto di partenza
E che le difficoltà e le crisi in Italia non possono più essere affrontate riducendo il costo del lavoro può sembrare banale dirlo fino a prima delle elezioni lo dicevano tutti ma mi pare che stiamo di nuovo tornando lì
La compressione del costo del lavoro è stata spesso l'unica politica economica industriale realmente praticato nel Paese
Secondo tutti gli indicatori e in particolare i recenti dati Istat il costo del lavoro in tagliano non solo le retribuzioni ma proprio il loro valore complessivo lordo lordo
è largamente inferiore a quello dei principali Paesi europei industriali esistere una caduta di produttività che esclusivamente determinate dalla riduzione dei volumi e del valore aggiunto cioè dalla qualità dei prodotti e degli investimenti
La produttività è un rapporto sesso Carra e uno dei suoi fattori il costo del lavoro non è responsabile di questo calo vuol dire che l'altro la quantità e la qualità dei prodotti è quello che lo è per davvero
Per questo noi riteniamo che non possa essere affrontata l'attuale congiuntura industriale con un nuovo giro di vite su flessibilità non negoziata contrattazione diritti dei lavoratori e salari
è il senso della stessa vertenza contrattuale che abbiamo svolto non solo ci siamo opposti alla flessibilità degli orari perché il giusta
Ma perché non è uno strumento per affrontare i problemi industriali del Paese come dimostra anche il fatto che nonostante la nostra disponibilità in questi mesi ad estendere con la contrattazione a tutti i settori
Le sessantaquattro ore di flessibilità
Naturalmente appunto previo accordo sindacale le richieste realmente pervenute sono moltissimi sono pochissime mentre lo il tentativo di sfondamento su turni orari omettono di orario di lavoro
L'accanimento sulla flessibilità che anche uno dei temi centrali dell'ultima relazione del presidente alla Confindustria non è una soluzione dei problemi del Paese ma anzi io credo sia una parte dei suoi di quel problemi
Finché sistema dell'impresa e continua a insistere su un terreno sul quale gli spazi di manovra sono ridottissimi
E con grandissima ingiustizia e per i lavoratori si possono produrre solo piccolissimi risultati per riprese fino a che si continuerà su questa strada noi non avremo un vero di salto di qualità nel nostro sistema industriale
Per questa prima ragione oggi noi riteniamo che la drastica riduzione della precarietà del lavoro sia non solo un atto che basterebbe questo per giustificarlo di giustizia sociale
Ma anche una scelta a favore di una migliore qualità dello sviluppo industriale
Ce lo dicono tutte le riflessioni e le esperienze che abbiamo costruito nei luoghi di lavoro
In generale oggi in tanti posti di lavoro si lavora molto peggio
Efficienza e qualità del lavoro sono diminuite giudicato della precarietà che non è solo quello del contratto di assunzione ma anche la più generale incertezza
Che si estende a tutto il mondo del lavoro riduce l'efficienza qualitativa delle imprese
Lavoratori che hanno paura possono forse realizzare le quote formali della produzione ma sicuramente sono meno attenti alla qualità del prodotto e soprattutto alla loro sicurezza per questo registriamo tra l'altro una continuità inaccettabile al di là di qualche variazione percentuale sugli infortuni mortali e gravissimi nei luoghi di lavoro oggi la precarietà è diventato un vero e proprio fattore di nocività
All'interno dei luoghi di lavoro
La seconda considerazione che vogliamo svolgere che la precarizzazione estrema del lavoro
Non è causata dall'eccesso di diritti di una parte delle lavoratrici e dei lavoratori
è questa siamo a Milano quindi mi pare giusto confrontarci qui su questo la tesi che viene in particolare sostenuta magari non proprio in questi termini
Da un gruppo di Giarda coristi economisti tra i quali Pietro Ichino questa posizione arriva a riconoscere l'inaccettabilità sociale della precarizzazione del lavoro soprattutto per le giovani generazioni
Tuttavia essa addossa la principale responsabilità di questa situazione all'eccesso di tutele che vi sarebbe ancora in una parte del mondo del lavoro cioè troppi diritti per alcuni troppo pochi per altri nella sostanza la precarizzazione del lavoro seconda questa tesi è dovuta al fatto che su una sola parte del mondo del lavoro si scaricano quelle esigenze di flessibilità che sarebbero richieste a tutti
Invece coloro che sono tutelati dall'articolo diciotto dai contratti nazionali dal potere contrattuale starebbero lì rigidi asserragliati nei loro privilegi e quindi la vendetta del sistema si scaricherebbe su tutti gli altri
Espressa più volte
E sotto varie forme
La tesi che per diminuire la precarietà del lavoro occorre ridurre tutele e diritti dovessi sono più consolidati
è una tesi no accettabile e neppure dimostrabile nei suoi presupposti cerchiamo di dimostrare perché quindi la tesi di Ichino non solo è ingiusta ma anche sbagliata
Perché essa parte dall'idea liberista del mercato perfetto
Secondo questa tesi la disoccupazione è solo dovuta alla cattiva distribuzione della risorsa lavoro della sostanza sarebbe sempre possibile la piena occupazione purché si trovi il giusto equilibrio tra domanda e offerta di lavoro
Nella sostanza sì alcuni hanno troppi diritti e altri nessuno basta abbassare i diritti Maggie fino al punto dal quale riprese troveranno conveniente assumere fino a cui domanda offerta si incontrano è la tesi di fondo di Milton Friedman il teorico della rivoluzione conservatrice neoliberista
Peccato che molti anni prima John Maynard Keynes
Non certo un rivoluzionario abbia dimostrava un riforma ma un riformista Cindy un riformista si fa questa parola di tanta cambia senso abbia dimostrato che non basta rendere convenienti fattori produttivi perché l'economia cresca
Il lavoro può essere più conveniente possibile
Se fosse solo il costo del lavoro a decidere il Mozambico sarebbe il Paese più industrializzato del mondo
Ma non basta vedere il lavoro può essere più conveniente possibile ma l'impresa lo assume solo se ha convenienza a produrre altrimenti diceva Keynes è come con il cavallo puoi continuare a metterli davanti l'acqua Sempre più fresca ma se il cavallo non ha sete non beve d'altra parte in Italia la disoccupazione i concentrati in alcune aree del Paese nel Mezzogiorno mentre le altre spesso abbiamo i problemi della piena occupazione
Pertanto qualsiasi misura di questo tipo finirebbe solo per agire nelle zone a piena occupazione e non avrebbe Effetti su quelle ad alta disoccupazione
La seconda ragione per cui la tesi che sintetizziamo scusate la battuta era usata nostro piccolo giuslavorista e mi è piaciuto molto per cui se utilizziamo la tesi di Ichino in precariato i meno precaria re tutti
Non è fondata è che l'esperienza dimostra che essa non ha prodotto i risultati attesi
L'estensione in questi anni della precarietà del lavoro nel nostro paese non ha inciso in nessun modo nello stock di lavoro nero clandestino e sommerso su una recente intervista sul manifesto
Giudice più presente Fammoni segretario CGIL diceva anziché nel due mila e cinque mi pare aumentato del tre virgola cinque per cento il lavoro nero
Anzi
Nella sostanza non accade quello ASP auspicato dai sostenitori di questa tesi la riduzione dei diritti non fa emergere il lavoro sommerso ma sommerge lavoro tutelato
Nella sostanza lo vediamo con chiarezza il particolare delle nostre aziende la precarizzazione del lavoro incide sulle condizioni sui diritti del lavoro a tempo indeterminato
Si assumono con contratti precari lavoratori che potrebbero essere assunti con contratti a tempo indeterminato
Non si tratta di flessibilità
Voglio usare davvero neutralmente questa parola cioè una diversa modulazione delle attività per tentare ma semplicemente di una riduzione dell'area del lavoro tutelato pienamente nell'ambito della stessa attività
In questo modo il lavoro precario non diventa la legalizzazione del lavoro nero ma serve a ridurre i diritti del lavoro Etat tutelato senza intaccare in alcun modo la quota del lavoro nero
Il risultato finale è semplicemente una svalutazione complessiva del valore del lavoro
Che costa meno perché è più precario a tutti i livelli compreso laddove viene retribuito in nero
Così a lavori precari ottocento euro corrispondono lavori invero a quattrocento euro e le cifre sia passano in continuazione mi diceva l'altro giorno un compagno che Inca
Rabbia il costo medio del mensile del lavoro nero arrivato a trecento euro al mese quindi più aumenti alla più sia il lavoro nero resta e semplicemente si sfatta
Infine come dimostrano queste cifre e questa è la terza ragione per cui contestiamo le tesi diciamo Ichino non è pensabile Italia
Ancora agire sulla leva della flessibilità e della precarietà perché il livello dei salari è troppo basso
Noi abbiamo bisogno di una crescita complessiva delle retribuzioni
Ne ha bisogno il Paese e per questo non possiamo certo pensare all'estensione dei contratti precari ma oggi bisogna costruire anziché le condizioni per una migliore tutela di tutto il mondo del lavoro
La legislazione di questi anni non solo aumentato la precarietà ma soprattutto perseguito un disegno ideologico esplicitamente dichiarato già nel famoso libro bianco che uscì nel due mila due
Che come è scritto del numero di Office synth che troverete invito fatto uno spot gradito per i nostri compagni che ci lavorano nel sito della FIOM dove c'è tutte le documentazioni passate presenti future della nostra attività
Un primo numero di uffici in del nostro bollettino dell'ufficio sindacale usciva proprio commentando il libro bianco e scriviamo che il principe ispira tore che l'abitato può essere condotto a questa affermazione l'Italia un capo di sviluppo disoccupazione rispetto agli altri paesi europei
Soprattutto a causa delle rigidità contrattuali e dei vincoli del mercato del lavoro
Il ponte di fondo però legislazione di Berlusconi sul lavoro
Perché non c'è solo legge trenta si inserisce su quella s'inseriscono su quella precedente ma però mi aggravano e in alcuni casi ne modificano il senso
Su almeno queste questioni uno l'idea che tutte le tutele dei lavoratori siano in qualche modo un privilegio e che lo sviluppo in Italia sia stato ancora rallentato dalla tutela dei lavoratori contro licenziamenti da qui non dimentichiamolo l'attacco all'articolo diciotto e più in generale
L'idea di un superamento di principio della giusta causa che lasciatemelo dire non è che li abbiamo convinti su questo li abbiamo sconfitti scendendo in piazza perché questo è quello che è stato fatto in questi anni
Beha
Che le impresa debbono poter avere a disposizione la più vasta disponibilità di flessibilità e precarietà lasciando adesso il compito della scelta
Questi idea appunto del supermarket del precariato come si presenta la legge trenta questo per favorire la piena disponibilità della forza lavoro è un modello di gestione del lavoro e della sua prestazione sintetizzabile nel principio usa e getta
L'idea
Noi abbiamo discusso spesso del lavoro migrante come elemento di solidarietà sociale ma guardiamo anche l'aspetto concreto che incide sulla condizione di lavoro
L'idea che il lavoro migrante non abbia diritto ad alcuna forma di cittadinanza
E che debba essere rigidamente controllate vincolato
Il legame diretto tra permesso di soggiorno e contratto di lavoro privatizza direttore del permesso di soggiorno e dall'impresa un doppio potere sul lavoratore quello del licenziamento e quello dell'espulsione dal Paese
E infine non dimentichiamolo di Thea
Che gli si fanno gli accordi con chi ci sta e che la contrattazione non può essere sottoposta a vincoli democratici anche queste la legislazione di Berlusconi
La validità erga oltre degli accordi avviene per via autoritaria o attraverso il potere dell'impresa oppure del Governo
E non con la validazione democratica DS questi principi non sono come dicevo prima solo alla base della legge trenta della Bossi-Fini sullo vorrebbe garante ma anche di altre misure del governo che vorrei qui ricordare in particolare il decreto tre sei otto che liberalizza i contratti a termine sotto i sette mesi che
Nelle nostre aziende ha fatto persino più danni della legge trenta
E su cui abbiamo avuto uno scontro del contratto perché fa per la prima volta esplicito divieto alla contrattazione di interferire sulle scelte dell'impresa
Il decreto sessantasei sugli orari di lavoro perché come diceva Maria cercati tutto si tiene la precarietà serve a ottenere la piena disponibilità della forza lavoro e quindi dentro i lavoratori c'è la questione della flessibilità selvaggia degli orari
Che cancella il concetto di orario giornaliero e settimanale e definisce una lunga franchigia sullo stesso orario medio
Le nuove norme sul part-time contenuta che queste nel decreto due sette sei che mettono i lavoratori a disposizione dell'impresa senza alcun diritto su alcune parti su eventuali variazioni degli orari
Inoltre la legge trenta liberalizzato talmente gli appalti togliendo ogni vincolo e cancellando la precedente legge mille trecentosessantanove del mille novecentosessanta
Quindi in questa come in altre disposizioni sul lavoro poi il governo ha applicato il principio che gli accordi si fanno con i sindacati uso la formulazione tecnica comparativamente più rappresentativi non più rappresentativi formula ambigua attraverso la quale ci sono interpretazioni dello stesso Governo che fanno testo passa la legalizzazione degli accordi separati
Vorrei dire allora una cosa quando si affronta il tema della legislazione occorre ridurre dunque tenere presente che quella varata in questi anni
Dal governo Berlusconi un impianto unitario un'ideologia di ispirazione
è una catena di disposizioni e dispositivi difficilmente districarmi di
Per questo io credo occorre procedere alla cancellazione totale della legge trenta per decreto tre sei otto ed è la Bossi-Fini
Occorre andare alla riscrittura del decreto sugli orari e alla ridefinizione complessiva della legislazione sul lavoro
Si tratta infatti di operare su vari fronti per far sì che si realizzi effettivamente quell'obiettivo che è contenuto anche nel programma dell'Unione tornare alla centralità del contratto di lavoro a tempo determinato
Per fare questo occorrono misure immediate misure di prospettiva e soprattutto occorre comprendere come tutte le misure sono necessarie
Nessuna di esse è di per sé sufficiente
Ma se qualcuna di esse mancata la precarietà non verrà ridotta
La legislazione del governo del Berlusconi non è certo solo la sola causa della precarietà
Per discutere affrontare seriamente le condizioni per una stabilizzazione del lavoro occorre risalire sia la legislazione precedente in particolare al pacchetto Treu ma anche alle riforme del Codice civile sia ovviamente alla tendenza di fondo in atto dall'impresa
Per questo occorre definire un insieme di disposizioni dispositivi che abbiano l'obiettivo di riportare realmente il contratto di lavoro a tempo determinato alla normalità e quelli a termine alla e c'è azionabilità
Per questo mi pare giusta ci pare giusto alla proposta del segretario della CGIL usciti in questi giorni di definire una vera e propria carta dei diritti del lavoro contro la precarietà
è un lavoro complesso di ricostruzione di una legislazione sul lavoro che si può articolare con diverse misure comprese di di dal divieto all'incentivo al disincentivo ma che va fatto
Vorrei qui a questo punto per essere più preciso abbiamo messo messi in fila undici punti che individuano obiettivi e priorità della lotta contro il lavoro precario per essere come si dice precisi un po'sindacalisti ognuno
Le collaborazioni coordinate e continuative oggi ritardi dettate lavora Progetto Coco Coco propongo eccetera sono nella maggior parte dei casi una vera e propria truffa legale nei confronti dei lavoratori della previdenza e del fisco
Quindi occorre intervenire anche sul codice civile modificando l'articolo due mila e novantaquattro
Si tratta di affermare il principio che se una persona lavora solo ed esclusivamente per un'impresa con tutte le forme del lavoro subordinato con tutti i vincoli corrispondente ad esempio il caso più abnorme più chiaro da questo punto di vista gli ha detto il Cal center essa è semplicemente questa persona o lavoratore dipendente e come tale va trattato è garantito la partita IVA di finti imprenditori di se stessi devono sparire
Deve essere considerato autonomo solo il lavoro artigianale ad alta professionalità con autonomia nei confronti del sistema delle imprese cioè sono il lavoro effettivamente autonomo due il lavoro a termine deve est deve tornare ad essere regolato da casistiche rigide legate ai cicli dell'impresa
Il lavoro a termine non può essere un periodo di prova serve a coprire attività che l'impresa non può realizzare condizioni normali con il suo normale organico
Cioè se posso dirlo con una battuta esso deve essere messo in competizione non con il lavoro a tempo indeterminato ma caso mai con lo straordinario
C'è inoltre vanno ridefinite le percentuali massime per ogni azienda e nessun contratto può essere sottoposto a franchigia
Il lavoro interinale
Va ricondotto mansioni non presente dell'attività aziendale
Cioè esso dovrà servire a coprire mansioni che eccezionalmente servono all'azienda ma di cui l'azienda qualitativamente non dispone
Non non sto dicendo una cosa fuori dal mondo
Pochi giorni fa l'Ilva dove abbiamo pur di Taranto dove abbiamo molti problemi sul piano sindacale siamo riusciti a ottenere che l'azienda sottoscrivesse un protocollo d'intesa nel quale si dice che si fa il lavoro interinale solo per le attività
Socialmente non presenti all'interno dell'azienda
Credo che questo debba essere il principio di fondo cioè se un'azienda una risorsa produttiva professionale non devo usare il lavoro interinale non del tavolo interinale non è un'alternativa al contratto a termine deve diventare un'altra cosa
E anche in questo caso non può essere utilizzato quale forma di contratto come periodo di addestramento alle mansioni
Il lavoro part-time
Lo spiega basta andare sul sito del Ministero del del welfare dove ci sono ancora le vecchie disposizioni dispositivi di Maroni spero che ci sia un rapido cambiamento riguardo abbiamo consultato con attenzione e lì il diavolo parta e viene messo esattamente tra le flessibilità disposizione delle imprese
I lavora part-time invece non può essere considerato nell'ambito del lavoro precario
Per questo occorre ripristinare il principio che il lavoratore ha il diritto di concordare il regime degli orari e Don di vederselo modificato improvvisamente
Fare spinta di ipotesi del lavoratore a part-time come lavoratori a disposizione dell'azienda in ogni momento la nostra consulta giuridica ci ha lavorato su questo
Così infatti si violano i principi stessi della Costituzione che garantiscono che il tempo del lavoro non possa Invader e tutto il tempo di vita del lavoratore
La lavoratrice lavoratore che operano part-time organizzano la loro vita sulla base di determinati orari casa famiglia lavoro scuola altro lavoro
E non possono vedersi sconvolta la vita dalle disposizioni aziendali
Per cui occorre ripristinare il principio chiamato della doppia chiave cioè l'accordo collettivo e quello individuale sono entrambi indispensabili sia per definire l'orario sia per definire sue eventuali variazioni cinque l'apprendistato va considerato l'unico contratto a causa mista cioè conformativa il con comunque elementi anche importanti di formazione questo significa per non superare i contratti di inserimento
Figlie di una precedente stagione
Vi sono altri strumenti quali il credito d'imposta o interventi strutturali di altro tipo che possono favorire l'assunzione di lavoratori di più difficile collocazione il contratto di inserimento infatti all'ambiguità di raccogliere contemporaneamente l'eredità del contratto di formazione lavoro di incentivo all'assunzione per aree contesti difficili
Tutto questo va superato per la formazione d'avvio dei lavoratori l'apprendistato basta avanza
Al riguardo occorre anziché la legislazione affronti i temi della tutela previdenziale
E rispetto alla malattia degli apprendisti e che le ragioni siano rigidissime nel pretendere il pieno rispetto dei vincoli formativi dico tutela previdenziale perché non tutti sanno noi lo dovremmo sapere che certo il lavoratore apprendista accumulate anni di anzianità
Ma non accumula contributi e quindi con il nuovo sistema trentacinque anni di lavoro valgono magari per la pensione ma non valgono come contributi di cui ne valgono trenta e questo cambia la per la pressione per gli apprendisti
Occorre inoltre di vedere la durata dei contratti di apprendistato per le categorie più basse
E far valere il principio secondo il quale ogni esperienza lavorativa precedenti può venire scontata dalla durata del contratto chiediamo poi che le regioni siano rigidissime nel pratese che hanno forte materia d'intervento su questo
Siano rigidissime nel pretendere la coerenza dei meccanismi dell'apprendistato e il pieno rispetto di tutti i vincoli formativi sei occorre ripristinare la legislazione sugli appalti
La legge trenta infatti come dicevo cancellato il principio soprattutto ma dice cose tutta la legge del sesso ma in particolare ne parlavamo proprio di prima di cominciare la riunione con alcuni compagni
Ai il principio della preesistente autonomia per la cessione di ramo di azienda
Che poi in questo modo diventare proprio quel me lo scorporo di mano d'opera che una volta era vietato
Si tratta di ripristinare ed estendere tra l'altro i principi di responsabilità dell'azienda
Dell'azienda committente sul lavoro in appalto in generale sul lavoro per teorizzato il principio di responsabilità va esteso risalendo a tutta la filiera produttiva sette
Va affermato il principio che la flessibilità degli orari si realizza attraverso la contrattazione in sede aziendale nel quadro delle normative e dei contratti nazionali
Va ripristinato per legge il principio di orario massimo giornaliero perché oggi teoricamente noi per fortuna abbiamo avuto il contratto ma c'è costato settanta ore diciotto per mantenere l'inizio
Però oggi teoricamente l'orario di lavoro massimo giornaliero di tredici ore al giorno e l'orario massimo settimanale e di settantotto ore
Sessantacinque più una giornata di straordinario la domenica è salda si possono fare settantotto ore dal lunedì al sabato
Occorre quindi agire da un lato a livello europeo per modificare la direttiva sugli orari che ancora in discussione
E poi bisogna ripristinare la clausola in Italia che dice che le legislazioni in un po'devono conservare i diritti la clausola l'opera e per questo ridefinire anche quanto normato dal decreto sessantasei
Otto va fermato con la legge con l'iniziativa sindacale questo è un tema di fondo che ci viene sollevato dai compagni
Il principio della responsabilità sociale dell'impresa dobbiamo arrivare ad avere una legislazione sulla responsabilità sociale dell'impresa cioè occorre non si tratta di impedire i processi ma certo di renderli meno meno fluidi e selvaggi occorre che le delocalizzazioni che colpiscono l'occupazione per lo meno divengano costose
E che almeno venga affermato il principio che chi delocalizza paga
Vanno definiti impegni dell'impresa per la riconversione dell'occupazione per la tutela dei lavoratori
Poi da contrattazione deve a sua volta controllare contrattare i programmi sul piano dell'impresa in questo senso va anche profondamente rivista la funzione degli organismi sindacali in rappresentanza transnazionale a partire dai cani
Dopo
Va estesa anche conformi precise specifiche
Abbiamo una proposta precisa su questo della CGIL che non è la pura estensione dell'articolo diciotto ma sulla quale abbiamo raccolto cinque milioni di firme la tutela contro i licenziamenti ingiusti in tutte le aziende di ogni dimensione ragione sociale
Dieci gli ammortizzatori sociali vanno estese esito delle aziende che oggi ne usufruiscono occorre definire garanzie di reddito e soprattutto di contribuzione pensionistica per tutte le forme di lavoro intermittente non è un'idea nuova i braccianti
Siamo sempre avuta che fatto un certo numero di giornate c'era la copertura totale
Ma in ogni caso respinto l'ipotesi di scambio però tra estensione della flessibilità del lavoro e maggiori ammortizzatori sociali in Italia la spesa su questo terreno è già largamente inferiore a quella di altri Paesi europei
L'estensione degli armatori settori sociali quindi non deve compensare una maggiore facilità per il licenziamento ma favorire la riorganizzazione di quei settori che nel passato hanno meno usufruito di questi strumenti o undici
Occorre ultima ma non ultima una nuova legislazione a tutela del lavoro migrante che partendo dall'abrogazione della legge Bossi-Fini e dalla chiusura dei CPT
Garantisca i miti antichi la piena parità dei diritti fino al diritto di voto
E decisiva anche la possibilità di utilizzare il lavoro migrante nella lotta contro il lavoro clandestino e sommerso
Occorre ad esempio realizzare rapidamente quanto contenuto come vedete non ne parlo sempre Marco attempato anche bene nel programma dell'Unione c'è un punto molto importante
E cioè l'assegnazione del permesso di soggiorno
A tutti i migranti che denunciano il lavoro nero immaginate di una misura di questo genere cosa vorrebbe dire in alcune zone del nostro qua vorrebbe dire che per la prima volta la lotta al lavoro nero non si fa solo dall'alto con gli ispettori ma dal basso con i lavoratori sfruttati
E e e colpiti dal lavoro nero
Questi obiettivi
Tutti questi obiettivi questi undici fonti potrebbero essercene anche altri ma insomma questi sono i primi che ci sono venuti in mente
Sono realizzabili devono essere Rizzati sia con iniziative di legge mai chiaro compagnie quando le diciamo quindi sono anche indicazioni per la contrattazione
In questi anni infatti nei quali la legislazione ha peggiorato ulteriormente del lavoro duro noi abbiamo tentato di una con la contrattazione dirada evitare invertire questi processi
Non sempre ci siamo riusciti però le esperienze ci ha comunque insegnato che l'azione contrattuale del sindacato può molto
Per questo legge contrattazione iniziativa di legge contrattazione camminano assieme e noi proponiamo di muoverci in tre grandi direzione
L'azione politica come ho detto prima verso le istituzioni per ottenere una nuova legislazione sul lavoro a partire dalla cancellazione della legge trenta
Il rapporto con il mondo del lavoro precario cui sentiremo l'intervento anche dei congiunti degli Unni esponente della Rete contro la precarietà che c'è qui Lombardia con i movimenti con la società civile per affermare il principio di una più estesa lotta contro la precarietà sia nel lavoro sia nelle condizioni sociali di vita stiamo discutendo di questo con l'Arci con i movimenti eccetera anche di iniziative perché partirebbero già prima delle ferie
L'azione contrattuale tesa a ridurre la precarietà del lavoro e a ricostruire il controllo delle lavoratrici e dei lavoratori sulle condizioni di lavoro
L'azione contrattuale che abbiamo dispiegati in questi anni pur tra luci e ombre come nel come sempre si dice ha cercato di introdurre vincoli rispetta lavoro precario e alla piena disponibilità della forza lavoro rivendicata dalle aziende
Abbiamo rivendicato in alcuni casi ottenuto proponiamo di continuare a rivendicare un tempo massimo di durata individuale dei contratti precari a vario titolo
In generale qualche accordo e anche sul punto FIOM che avete in cartellina
Sì i tempi che abbiamo guardato solo dai dodici ai diciotto mesi dopo i quali si assunti a tempo indeterminato e questa voglio dire non è quindi una grande
Lo dico ma non per esaltarsi ma né i nostri pre contatti in molti accordi pre contratti noi abbiamo firmato quello che adesso naturalmente vale per tutti è quello di cui stanno discutendo e trattando in Spagna
Qualche qualche merito di Tanzi dovrebbe essere risolto visto che ci dicono che siamo sempre così radicali adesso una grande misura riformista scopriamo che è attuata dentro i nostri
In pochi molti accordi dei pre contratti
Poi la percentuale massima in generale tra il dieci e il quindici per cento che comprenda tutto il lavoro precario esclusa l'apprendistato per il quale devono valere comunque tutti i limiti e vincoli di legge
Voglio ricordare tra l'altro sono andato a rivedermi legge del cinquantacinque che dice
Che i lavoratori apprendisti non possono essere più superiori al numero dei lavoratori qualificati e specializzati dell'azienda non dei lavoratori
Dei lavoratori qualificati e specializzati dall'azienda quindi chi pensa che c'è una fabbrica di cento apre di cento lavoratori magari non qualificati
Di cui la metà non è neanche qualificate può assumere cento o centocinquanta apprendisti fuori dalla legge sta a noi fare rispettare anche in questi casi la vecchia legge del cinquantacinque
Il controllo sul sistema degli appalti e delle personalizzazioni
Con la piena responsabilizzazione dell'azienda madre su tutto il lavoro decentrato il controllo sugli apprendisti la contrattazione degli orari di lavoro e della flessibilità restringendo ogni unilateralità delle aziende
Questi sono i punti sui quali io credo noi possiamo definire un percorso sia di iniziativa di movimento per ottenere nuove leggi sia anche di iniziativa contrattuale per conquistare risultati subito
Come sappiamo nel corso del rinnovo dell'ultimo contratto la Federmeccanica posto una sorta di teoria dello scambio
Essa si è dichiarata disponibile a discutere della precarietà in cambio di certezze quelli che loro chiamano certezze cioè di zone franche dalla contrattazione per la flessibilità degli orari
Al di là poi del fatto che in concreto gli industriali non sono disponibili presso che a nulla sul piano generale per ridurre la precarietà del lavoro resta il fatto che questo schema di scambio per noi è inaccettabile
Con esso infatti gli industriali chiariscono che per essi la precarietà del lavoro non ha ragioni tecniche o formative
Ma è uno strumento per assicurarsi la piena disponibilità della forza lavoro
Se i lavoratori assunti a tempo indeterminato accettano di mettersi a disposizione delle aziende ci dicono allora queste sono meno interessate a utilizzare i lavoratori precari cioè se divento più precari quelli dentro si può fare a meno dei precari fuori bello risorsa è un punto se l'orario diventa precario il contratto può esserlo un po'meno
Questo schema di ragionamento per noi ripeto non è accettabile perché riduce la forza lavoro a meno oggetto a disposizione dell'azienda
Per questo noi perseguiamo nello stesso tempo sia l'obiettivo della riduzione della precarietà del contratto sia quello della piena contrattazione della flessibilità di prestazione
Nel corso della vertenza contrattuale abbiamo proprio dovuto scontrarci con la pretesa degli industriali sulla piena disponibilità degli orari
Abbiamo fermato questo offensiva e questo credo sia il risultato più importante di questa vertenza
Tuttavia essa continua come dimostra la relazione del presidente della Federmeccanica l'assemblea annuale tenuto poco tempo fa ove si esalta una sentenza in Alessandria a lui sfavorevole che interpreta la flessibilità sugli orari come dovuta dal lavoratore ricorreremo contro questa sentenza siamo ben convinti che essa non farà scuola perché il contratto è chiaro senza accordo sindacale non c'è flessibilità in ogni caso registriamo che il sistema delle imprese torna alla carica e che lo stesso presidente della Confindustria Montezemolo nella sua ultimissima relazione
Ha dichiarato che l'interesse degli industriali per il contratto nazionale è proporzionale alla disponibilità del sindacato a mettere nero su bianco che sugli orari flessibili in fabbrica non si negozia
Non siamo d'accordo e contrasteremo queste posizioni che ancora una volta dimostrano come gli industriali non vogliono semplicemente la flessibilità ma la flessibilità non contrattata imposta al lavoratore conclusione
La lotta contro la precarietà del lavoro non è solo una scelta di giustizia irrinunciabile Essa propone anche l'idea di un diverso sviluppo industriale che davvero valorizzi lavoratrici lavoratori la loro capacità di fare
In questi ultimi vent'anni lavoratori hanno progressivamente restituito alle imprese salario al potere
L'impresa non hanno utilizzato questa condizione di favore per fare investimenti sulla tecnologia e sulla qualità dei prodotti e solo ora cominciano di fronte alla concorrenza mondiale a capire che devono darsi da fare
Ancora una volta però le imprese paiono tentate dalla scelta di scaricare tutto sui lavoratori sullo stato impedire di nuovo una deriva in questa direzione è indispensabile e per questo la leva dei diritti del lavoro è fondamentale
La cancellazione della legislazione per cui berlusconiana sul lavoro
Una nuova legislazione che metta al centro il lavoro sicuro e la responsabilità dell'impresa una nuova fase di contrattazione che riconquista il controllo sul lavoro e sulla sua prestazione sono indispensabili per far fare all'inglese un salto di qualità sul terreno stesso della competizione
La questione dello sviluppo e della sua qualità
Un'ultimissima considerazione su questo la lotta contro la precarietà non sono però solo questioni di economia di società sono grandi questioni di democrazia
Perché riguardano l'applicazione dei principi contenuti nella nostra Costituzione
è giusto allora ricordare che tu proprio oggi che discutiamo di precarietà della precarietà della nostra Costituzione repubblicana
è giusto ricordare che tutto il movimento sindacale impegnato a bocciare con il referendum la riforma costituzionale voluta dal centrodestra che se confermata
Con la devolution finirebbe inevitabilmente per smantellare le garanzie nazionali a tutela del lavoro a partire dai contratti nazionali
Estendendo ancora la precarietà infine è bene ricordare che l'esperienza di lotta di questi anni
L'attacco scatenato contro i diritti e la libertà di contrattazione
Pongono con forza la necessità di una legislazione che garantisca la piena democrazia sindacale ed in particolare la validazione democratica degli accordi da parte di tutte le lavoratrici e di tutti i lavoratori
Tutti questi sono obiettivi che hanno un valore generale e che credo metal meritino di essere sostenuti con convinzione e determinazione grazie
Bene ringraziamo Giorgio Cremaschi per la sua relazione do adesso la parola al compagno
Pierfranco Arrigoni segretario generale della FIOM lombarda
Credo che dopo la relazione di Giorgio
Che sia per i contenuti che per il tono davvero un fiume in piena
Non ci siano molte altre questioni da aggiungere se non magari
Ore qualche elemento di riflessione in più che sta in modo particolare nel contesto rispetto alla situazione che abbiamo di fronte
E che aggiunge elementi di rischio elementi di preoccupazione già alla situazione sufficientemente preoccupante
Dal primo gennaio del due mila al trenta giugno del due mila sei
La missione in Kosovo che vede la presenza di mezzi militari di soldati italiani è costata al nostro Paese e cinque mila duecento miliardi di vecchie lire
Gli interventi in Bosnia e Albania uno Albania due sono costati cinquecentodieci miliardi di vecchie lire
E in Iraq
Dal primo giugno del due mila e tre al trenta giugno del due mila sei la missione di pace come la chiamano loro
Con trentacinque italiani morti tra civili e soldati senza contare le vittime irachene
è costata tre mila miliardi di vecchie lire
Sommando questi dati che oltretutto si possono trovare sul sito del ministero della difesa
Il nostro paese ha speso otto mila settecento miliardi di vecchie lire a cui vanno aggiunti stipendi equipaggiamenti e mezzi distrutti il tutto al netto della missione in Afghanistan dove non sono resi pubblici i costi e dove si ha riacceso il focolaio di guerra che tanti ritenevano esaurito
Sempre di più
Si sente parlare di intervento armato in Iran perché i poteri forti lo stanno chiedendo con determinazione
Ora qualcuno potrà dire
Ma che cosa c'entra questo con il nostro convegno di oggi contro la precarietà
Che invade i tempi di lavoro e di vita
Io credo che c'entri
Perché oggi non è precario solo il lavoro
è diventato precario l'articolo undici della Costituzione
Che cita che l'Italia ripudia la guerra
Quella Costituzione che saremo chiamati a difendere il venticinque ventisei giugno votando no al referendum sulle devastanti modifiche introdotte dal governo Berlusconi
Precari che sono le famiglie che sempre più faticano ad arrivare a fine mese
Precari della sanità pubblica precaria la scuola pubblica precario e l'ambiente che ci circonda precario è il presente e il futuro per milioni di giovani
Precario in sostanza è il paese che perde fiducia che rischia un'ulteriore declassamento che è ritenuto inaffidabile per gli investitori e si potrebbe andare avanti
Si potrebbe anche dire ma di tutto questo sono responsabile l'occupazione militare italiana all'estero anche
Perché io credo che non occorra più aspettare a richiedere con forza il ritiro immediato delle truppe dall'Iraq e dall'Afghanistan il ritiro subito prima del dicembre del due mila sei
Data indicata strumentalmente in campagna elettorale da Berlusconi
Zapatero ha messo nel suo programma elettorale il ritiro immediato delle truppe è una volta insediato si è mosso con coerenza
Prodi
Nel suo discorso per il voto di fiducia al Parlamento ha dichiarato quella guerra sbagliata
Dichiarazione molto importante manca solo la data del rientro dei militari per rendere quell'affermazione coerente ed efficace si può fare io credo che si debba fare
Domani è il due giugno
Festa della Repubblica italiana nata dalla Resistenza
Sarebbe un atto importante se il Presidente della Repubblica e il governo sospendesse però la parata militare che annunciassero il non rifinanziamento delle missioni in Iraq e in Afghanistan da sottoporre al voto del Parlamento
Sarebbe un buon inizio per il nuovo governo ci vogliono segnali forti e atti per dare un segno concreto di inversione di tendenza rispetto al governo Berlusconi
La confusione spesso produce incomprensione
Non fornisce quel segno forte utile per ridare credibilità alla politica e questo vale anche per il sindacato
Prendiamo ad esempio la legge trenta lo diceva già Cremaschi anche la compagna sciancato i nella nella loro introduzione si è partiti parlando della sua abrogazione o cancellazione scelta condivisa dalla sinistra e dalla CGIL nel suo ultimo congresso
Nel programma dell'Unione troviamo il termine superamenti si prosegue con aggiustamento con riscrittura poi teniamo solo la precarietà buona insomma contenuti zero
E questo crea confusione e cominciano a sorgere i dubbi tra gli addetti ai lavori figuriamoci tra chi non è del mestiere
Intanto però
Confindustria lancia i suoi foglio ad esempio due terzi del cuneo fiscale
All'impresa e un terzo dei lavoratori la flessibilità degli orari esigibile la concertazione la cancellazione dei contratti nazionali e il tutto in cambio di nulla le imprese hanno sempre fatto tutto bene
Interviene poi anche
Il neo segretario della CISL e si apre sulla stampa in modo particolare sul Corriere della Sera in testa
La campagna propagò nei propagandistica
Capeggiata da chi precario non è che pretende di spiegarci come precario sia bello ma anche utile soprattutto per le imprese e per la loro competitività
Quel che si capisce bene da questi segnali è che l'economia
E quella regolata e imposta dal mercato dalle imprese
E quindi che i lavoratori devono essere disponibili ad essere precari per lungo tempo ad avere bassi salari e nessun diritto e ad adattarsi a tutte le flessibilità di orario
Ma c'è qualcosa di nuovo in questa ricetta non è forse quello che i padroni hanno applicato là dove non sono stati contrastati e che ha portato al disastro l'economia e l'industria del nostro Paese
Mercoledì ventiquattro maggio
è uscito rapporto annuale dell'Istat che ha fatto la fotografia del Paese dal punto di vista economico
Quello che emerge da quei dati e un'Italia eterogenei vulnerabile
Con un'economia estremamente frammentata che nei suoi punti di forza a debolezze strutturali dove anche le situazioni positive
Sono in un equilibrio così precario che crollerebbero se sottoposte ai minimi ciò il due mila e cinque per l'Italia
è stato un anno di crescita zero a differenza di altri Paesi europei degli USA per non parlare della Cina e dell'India
Il sistema industriale italiano alla più bassa produttività dell'Europa ma anche il costo del lavoro e nella classifica europea nella zona più bassa
Mentre la redditività delle imprese italiane è in linea con quella europea
Lista propone più ricerca e più innovazione in un Paese dove crescono le disuguaglianze sociali dove le imprese pubbliche crescono più di altre e in modo particolare di quelle private c'è poi la chicca sull'occupazione
Il tasso di occupazione dei giovani tra i venti e i ventinove anni è tra i più bassi nell'Unione Europea le assunzioni precarie hanno eguagliato quelle a tempo indeterminato e il quaranta per cento dei precari è sotto la soglia minima di sussiste
Ecco il bel paese che abbiamo di fronte
Non è il costo del lavoro che impedisce la crescita ma la precarietà e le disuguaglianze presenti in questo Paese
Allora forse è arrivato il momento di voltare pagina ma di farlo sul serio
Il nuovo ministro dell'economia già dice ma c'era da aspettarselo
Che occorrerà verificare i conti dello Stato lasciati nelle in eredità da Berlusconi e Tremonti e che paiono non corrispondenti alle dichiarazioni del governo uscente in una parola sembra che siamo al disastro
Ma consapevoli che le scelte economiche sono basilari per il Paese si tratta di capire cosa questo governo ha intenzione di mettere in campo
Ricordo a tutti a partire da me stesso
E il congresso CGIL da poco concluso ha messo al centro della sua azione il lavoro anche come indicazione per il futuro governo del paese
Non è la stessa cosa anche in economia
Se il perno su cui devono girare le scelte è il lavoro piuttosto che altro e quindi il problema dei consumi della loro crescita è direttamente legato ai salari e al loro valore
Così come nella politica industriale
Individuazione di settori e prodotti strategici la leva della qualità della ricerca
Della tecnologia sia di prodotto che di processo legate ai vincoli ambientali
Non può non affrontare il problema della qualità del lavoro dentro la quale la precarietà diffusa non è un aiuto ma un impedimento alla crescita
In aggiunta
Tema che non può non essere affrontato da un sindacato che si definisce tale ce lo sconquasso
E la precarietà già prodotto che produce e che continuerà a produrre sui lavoratori sulle loro famiglie sul loro futuro e sul sociale
Noi abbiamo lo strumento della contrattazione laddove arriviamo e dove possibile
Ma è certo che è una legge la legislazione diverso da dalla legge trenta può aiutare e può aiutare molto nel due mila e tre
La FIOM dopo il secondo accordo separato sul contratto nazionale decise di aprire la stagione sui tre contratti
Al centro delle richieste c'erano tre temi fondamentali
Un salario più alto di quello pattuito da FIM e UILM nell'accordo separato l'orario di lavoro in virtù delle modifiche contenute nell'accordo separato anche se mai rese esigibili
La lotta alla precarietà cercando di rendere inapplicabile la legge trenta nelle aziende metalmeccaniche
I pre-contratto irrealizzabili sono stati molti
In Lombardia sono stati oltre centocinquanta e hanno trascinato la contrattazione aziendale con altrettanti risultati e con un grande fatto di democrazia
Sulla lotta alla precarietà i pre contratti
Ma anche la contrattazione aziendale che ne è seguita hanno sostanzialmente limitato a due tipologie di contratti a scadenza nelle aziende metalmeccaniche il tempo determinato e lavoro somministrato cioè l'ex interinale
Definendo informazioni preventive
Causale illimitate e argomentate percentuali massime di utilizzo in ogni singola azienda tempi per la trasformazione a tempo indeterminato di quei lavoratori il tutto accompagnato da parità di diritti compresi quelli sindacali e modalità di erogazione dei premi certe anche perché non sarebbe più stato in forza alle scadenze di pagamento
Quella battaglia inoltre
Ci ha permesso di conoscere le dimensioni del lavoro precario almeno nelle realtà dove abbiamo contrattato
Ma soprattutto ci ha consentito di dare risposte e prospettive a quei lavoratori e non farli sentire soli
Non farli sentire soli questo credo credo che sia il problema prioritario anche per la nostra azione
A mio parere è uno dei messaggi forti che è venuto dagli studenti francesi che hanno compattato con la loro iniziativa diciassette sigle sindacali mai successo in Francia e che ha permesso la vittoria di quel movimento sconfiggendo la legge del sull'estensione del precariato in quel Paese
Credo che se anche noi sapremo recuperare e diffondere quel messaggio nelle scuole nelle fabbriche avremo fatto un bel passo avanti nella battaglia contro la precarietà
Nelle scuole indispensabile per far prendere coscienza i giovani futuri lavoratori cosa li aspetta una volta proiettati nel mondo del lavoro
è un'azione preventiva che deve coinvolgere necessariamente anche i migranti ai loro figli che rischiano più di altri la solitudine
In campo ci sono forze diverse per la battaglia contro la precarietà
Tutte convergono contro la legge trenta tutte hanno la possibilità di coinvolgere persone per ciò che rappresentano al sindacato alla FIOM
E alla CGIL in particolare spetta anche l'intervento contrattuale
E come e la nostra storia anche qui la nostra tradizione dice e occorre promuovere iniziative per far vivere le nostre ragioni all'insieme del Paese
I dati sulla precarietà in Lombardia non sono disponibili
E già questo credo la dica lunga su come applicata quella legge
Deve essere complicato raccogliere i dati perché così si evitano denunce forti sulla diffusione del precariato e soprattutto si limitano le possibilità di analisi per poter intervenire
Lanciamo noi
Nell'indagine generale sulle condizioni di lavoro che la FIOM si appresta a fare anche la raccolta di dati dettagliati sul precariato nelle aziende metalmeccaniche
Conoscere in modo approfondito ci permette di scegliere anche nella contrattazione gli strumenti di intervento contro la precarietà
Abbiamo bisogno e lo facciamo a partire da oggi
Per le novità che sono intervenute nel recente passato il contratto nazionale unitario la ripresa di un di un attività unitaria l'andamento delle elezioni politiche e amministrative perché no
Abbiamo bisogno di affinare i nostri orientamenti contrattuali per dare continuità e coerenza alla pratica che la FIOM ha saputo realizzare in questi anni
Credo che molti spunti e molti punti soprattutto stiano nella relazione De Giorgio Cremaschi ha appena concluso
E infine avviata la stagione dei rinnovi degli accordi integrativi aziendali e della loro estensione c'è bisogno di arricchire gli obiettivi per la contrattazione di secondo livello dobbiamo avviare per tempo la discussione per la preparazione della piattaforma nel contratto nazionale per poterla presentare dopo i percorsi democratici coi lavoratori tre mesi prima della sua scadenza dove la riforma dell'inquadramento assume una parte importante
Vanno definite le regole democratiche con FIM UILM a partire dalle RSU
Con l'abolizione della quota dell'un terzo garantito anche come contributo per una legge sulla rappresentanza e sulla democrazia nei luoghi di lavoro alla quale non abbiamo rinunciato
Insomma
Le cose da fare non ci mancano proprio anzi
Mettiamoci al lavoro io sono convinto che ci riusciremo
Come dicevamo all'inizio a questa giornata hanno aderito e sono qui presenti ai nostri lavori daranno il proprio contributo a questa discussione riflessione che noi abbiamo con la giornata con la giornata di oggi sono presenti dicevo anche i giuslavoristi
Quelli che come me lavorano anche nelle consulte giuridica della FIOM della CGIL io volevo prima di iniziare a da assegnare appunto la parola salutare Guglielmo Simone rischi che doveva essere oggi qui con noi
Che è la consulta giuridica della FIOM il quale ci ha fatto purtroppo sapere che non poteva essere presente per ragioni per ragioni di salute noi o comunque lo ringraziamo lo stesso lo salutiamo gli facciamo e gli facciamo gli auguri
E vorrei partire con il primo contributo alla nostra discussione chiamando Franco Focarete da Università di Bologna che c'entra i suoi il suo contributo rispetto all'orario di lavoro e l'attacco al contratto di lavoro a tempo indeterminato
Intanto ringrazio per l'invito a questa Bella importante iniziativa
Il mio tema sarà incentrato sulla questione dell'orario di lavoro ma primati spendere qualche parola su questo tema
Vorrei evidenziare un fenomeno preoccupante che si stava manifestando nel nostro Paese e che forse questa iniziativa può contribuire a far svanire in qualche modo
Come si sta verificando
Con il mutare del quadro politico nel momento in cui si potrebbe discutere costruttivamente seriamente delle modifiche legislative da mettere in cantiere
Per porre rimedio allo scempio che del diritto del lavoro si è fatto in questi anni
La discussione è scivolata progressivamente
Sull'inessenziale
Sistema di se voi prendete i resoconti dei dibattiti pubblici politici anche le contese accese le continue accese contese giornalistiche
Sul tema della ricca delle riforme da fare in materia di lavoro si discute di cose inessenziali
Si discute molto della necessità di combattere la precarietà di ridurre la precarietà in qualche modo ma come se ne discute accentrando l'attenzione sull'esigenza su cui tutti concordano che bisogna eliminare quei contratti quei tipi quelle figure contratto quali introdotte con la legge trenta che hanno accentuato il resa l'approdo la precarietà inaccettabile e insostenibile
Gli esempi che si fanno in questi discorsi ma da entrambe le parti anche da parte di chi vuol fare le riforme
Leggevo un in una seria presa di posizione dell'attuale ministro Damiano sul Corriere della Sera che rispondeva ad altre posizioni
Però anche lui gli esempi sono sempre gli stessi cosa in cosa bisogna intervenire per portare indietro diciamo la situazione rispetto alla dimensione attuale della precarietà bisogna eliminare lo staff leasing i contratti a chiamata
Tutte cose che voi sapete non hanno nessun riscontro pratico
Si discute del problema della precarietà e delle soluzioni al problema della precarietà discutendo da entrambe le parti anche da parte dei riformatori dei nostri ministri
Dicendo che quello che è da fare è l'eliminazione di queste figure contrattuali bene stando solo al tema della precarietà tutti sanno che nei luoghi di lavoro piccolo numero la quantità all'entità della precarietà deriva da contratto a termine
E da fuga dalla subordinazione ora rispetto al contratto a termine si assistono strano paradosso
Il contratto a termine da problema c'è davvero un motore generatore di precarietà ci viene proposto nel dibattito come soluzione
Cioè eliminiamo le altre figure contrattuali investiamo in modo chiaro lucido e consapevole sul contratto a termine risolviamo il problema
L'altra questione la fuga della subordinazione caccia ne ha accennato nella relazione Cremaschi quindi non ci torno conta di numeri che parlano di milioni di lavoratori bene di questo anche questo si mette in ombra nel dibattito pubblico
E poi ci sono altre due cose che sono davvero essenziale che sono scomparse
Sono scomparse dal dibattito pubblico
Mi compiaccio son contento della relazione di Giorgio Cremaschi perché nei suoi undici punti ha riportato la discussione
Sull'essenziale mettendo in fila tutte le questioni essenziali dove certo c'è anche la precarietà generata da alcune sicuri contrattuali ma questo è il meno
Ci sono altre questioni essenziali che sono scomparse dal dibattito presenti smonto presenti prima assenti ora che potrebbero diventare terreno concreto di confronti l'iniziativa legislativa mi riferisco in primo luogo alla disciplina alle discipline trasferimento d'azienda appalto di servizi che consentono per come introdotte modificate nella legge trenta la scomposizione infinita del ciclo produttivo che non significa solo generazione né di precarietà e insicurezza
Ma significa anche perdita del senso della responsabilità che l'imprenditore corte a Nizza un'attività produttiva un ciclo produttivo che ne trae profitto dal senso della necessaria responsabilità verso il lavoro che utilizza scomposizione del ciclo produttivo che non solo ore viene resa possibile da quella legislazione ma viene resa anche economicamente vantaggiosa di questo non si parla
Quando voi sentì sentite in tv se leggete sui giornali il dibattito questo è un tema messo da parte altro tema messo da parte anche quando si parla della riforma della legge trenta anche da parte di chi nelle posizioni più convinte diceva dobbiamo cancellare ci si dimentica dell'altro tema che è diventato centrale quello dell'orario di lavoro
La legge sull'orario di lavoro la disciplina dell'orario di lavoro era un pezzo del libro bianco era un pezzo del primo disegno di legge l'ottocentoquarantotto che poi diventerà legge trenta
Siccome quando si Panaro alla legge trenta si dovevano avere già trenta il dibattito era diventato vivace la leva la questione allora di lavoro venne tolta da quel progetto di legge dov'è non aleggia parte da allora si è nascosta la questione allora andavo tant'è che noi parliamo di cancellare la legge trenta
Oggi dobbiamo sforzarci di ricordare a me stessa gli altri tolta la legge trenta c'era il contratto a termine c'è anche la disciplina dell'orario di lavoro
Veniamo all'orario di lavoro
La questione è diventata centrale
Centrale non nel dibattito ma nelle strategie gestionali delle imprese nelle strategie contrattuali dell'impresa
E perché è diventata centrale perché ormai le imprese hanno immagazzinato Natale dose di precarietà per cui la stessa precarietà vivente in efficienza o comunque entra in contraddizione
Con il lavorare in qualità cosa necessaria almeno per i settori sottoposte alla concorrenza
Oltre una certa soglia la precarietà la flessibilità non serve più a nulla in termini di rapporti precari
E allora le aziende dovendo non potendo fare a meno di una quota di lavoro stabile di lavoro professionalizzato e quindi stabile
Volgono il loro sguardo a questo segmento del lavoro la questione dell'orario di lavoro ci rende gli atteggiamenti di Federmeccanica in sede contrattuale rispetto all'orario di lavoro ci rende plasticamente evidente che mentre fino ad ora l'attacco al lavoro alla stabilità le garanzie e le tutele del lavoro è stato portato dall'esterno
Con la questione dell'orario viene portato all'interno della cittadella sempre più ristretta del contratto di lavoro a tempo indeterminato
E del lavoro in qualche modo garantito
Di questa centralità e di questa strategia delle imprese
è evidente qualcosa che sta affiorando diffusamente nel territorio nazionale che sono le infinite disdette degli accordi aziendali che regolano i turni degli orari le pause
E spesso con una certa sfrontatezza queste distese viste disdette vengono motivate per iscritto con l'affermazione del diciamo gli accordi perché vogliamo raggiungere nuovi accordi
Che ci consentano di utilizzare le opportunità e gli spazi derivante dal decreto dalla legge dalla disciplina legale sugli orari di lavoro
Con il sottinteso ovviamente che se non facciamo gli accordi poi faremo da soli perché la legge ce lo consente
E questa legge consente davvero molto alle imprese
Consente davvero molto in modo in termini di possibilità di utilizzare e spremere appieno la forza lavoro professionalizzata garantite presente all'interno il luogo di lavoro
Oggi le imprese hanno oltre oltre al problema di ridurre i costi e le recita con la flessibilità hanno il pre la e la precarizzazione hanno il problema di ottenere il massimo e possibilmente in modo stabile dalla forza lavoro professionalizzato occupata
In questo ci sono due strategie una relativa alla flessibilizzazione e aumento degli orari effettivi di lavoro
Altre strategie meno formalizzate meno chiare sono altrettante altrettanto diffuse attengono alla fidelizzazione dei lavoratori
Le imprese investono tantissimo in contratti
In cui inseriscono clausole di patti di non concorrenza e altissimo il contenzioso avviato dalle aziende contro i lavoratori che vivono il patto di non concorrenza cioè le aziende quei lavoratori professionalizzati quel nucleo di lavoratori che gli serve per fare la produzione in qualche qualità li vogliono stringere
Al rapporto anche con vincoli contrattuali prima non diffusi
Oggi invece contro i patti non concorrenza sono una questione delicatissima diffusissima nell'azienda è vogliono utilizzare regimi di orario di lavoro che consentono il massimo utilizzo della prestazione di lavoro
Due parole semplicemente su cosa consente questa legge che dovrebbe essere la messa tra le prime diciamo nel cantiere delle rettifiche delle modifiche è stato e non non mi ripeto più di tanto non mi dilungo più di tanto Baggio evidenziato che una legge che non contiene limite giornalieri massimi non contiene limite settimanali massimi
Noi abbiamo già esperienze di orari multiperiodale in cui l'orario di lavoro si calcola in media ma è una
Gestione degli orari rimessa alla contrattazione collettiva nell'ambito di garanzie di limiti stringenti no e oggi senza questi limiti e con la forte apertura e liberalizzazione del lavoro straordinario contenuto nella stessa disciplina
Sfuggendo alla contrattazione collettiva
Ai vincoli dalla contrattazione collettiva cioè se applicassimo la legge
Avremmo regimi di orario che arrivano a settanta spostano arrivare a settantasette ore settimanali di orario effettivo depurate le pagine le pause obbligatorie di dieci minuti
Ora questo scenario sino ad ora è stato utilizzato dalle imprese cioè questo quadro normativo solo come uno spauracchio nel tavolo della contrattazione cioè quando ci si sedeva al tavolo almeno così in in qualche modo mi è stato raccontato nelle esperienze aziendale non nazionali l'ho vissuta anche personalmente
L'azienda ricorda discutiamo di orario però sappiate che c'è questa quindi discutiamone a determinate condizioni
Ora le aziende però stanno andando oltre perché iniziano a praticare i contenuti di questa legge laddove riescono a sfuggire ai vincoli contrattuali o laddove i vincoli contrattuali non sono stringente rispetto alle diverse previsioni normative
Quindi una legge che inizia a diventare fatto concreto come regolazione possibile regolazione dei rapporti di lavoro un fatto concreto a cui bisogna rispondere
Rispetto poi a questa legge
Almeno gli apologeti o che ritiene di dover difendere questa disciplina legale
Ci sono circolano discorsi abbastanza insidiosi perché si dice
In fondo questa legge però rinvia moltissimo da un ruolo molto ampio e significativo alla contrattazione collettiva e disseminata di rinvii alla contrattazione collettiva quindi se è vero che non introduce limiti dirette gode è una legge che lascia aperto un ruolo da protagonista fondamentale essenziale alla contrattazione collettiva e questa è forse la parte più pericolosa invece di questa legge a mio modo di vedere perché la contrattazione collettiva in questa in testa discipline richiamata ed è posto in una condizione di ambiguità in una posizione pericolosa
I richiami sono certamente tanti però la maggior parte dei rinvii contenute in questa legge la contrattazione collettiva sono dei rinvii che sono stati definiti da studiosi del tema
E sono dedicate a questo tema come tecnicamente come primo rinvii impropri nel senso che rinvii alla contrattazione collettiva consentendogli di introdurre dei limiti di orario di ampliare dei diritti e perché si parla delle e-mail propri perché sono cose che la contrattazione collettiva può tranquillamente fare ha sempre fatto
Senza bisogno di alcun rinvio legislativo cioè la legge non concede nessun ruolo alla contrattazione collettiva perché un ruolo che la contrattazione collettiva ha sempre svolto spendendo la propria libertà contrattuale una legge che non consentisse ciò sarebbe una legge che viola l'articolo trentanove della Costituzione
Come probabilmente sa la disciplina legale che limita la contrattazione collettiva rispetto alla disciplina dei contratti a termine
E del lavoro interinale
Quindi inutili sostanzialmente la contrattazione collettiva quegli spazi di Pratica di potrebbe praticare comunque
E poi invece vi sono tutta una serie di rinvii pericolosi perché sono su quelli poiché si appunta l'attenzione la richiesta negoziale da parte delle controparti datoriali sono quei rinvii che consente alla contrattazione collettiva di dare effettività agli standard massimi di flessibilità contenute in quella legge
Cioè quei limiti che consente alla contrattazione collettiva di spostare
La norma concreta che si applica nei luoghi di lavoro verso l'estremo della flessibilità consentita dalla legge cioè di ampliare o derogare gli spazi di flessibilità del lavoro faccio due solo esempi per intenderci
La contrattazione collettiva può derogare
All'orario alle ore minimo di riposo giornaliero le undici ore che per rovesciare ci danno la giornata massima di tredici ore
Quella deroga consente consentirebbe laddove praticata
Regimi di orario che vanno addirittura oltre le tredici ore
Alla contrattazione collettiva è data la possibilità di spostare su dodici mesi l'arco temporale
Entro il quale si calcola l'orario medio settimanale di quarantotto ore anche qui vi rendete conto di cosa significa
Quindi è una contrattazione collettiva a cui si fanno dei rinvii che hanno solo funzione retorica perché gli si dà quello che la contrattazione collettiva ha già e non potrebbe non avere la si mette gli si dà una risorsa negoziale quanto meno imbarazzante
Concreta in termini inderogabilità di discipline già estremamente dure pesanti in termini dure pesanti interni di regimi d'orario
In più la contrattazione collettiva come in tutta la disciplina lavoristica che ci è venuta dal precedente governo rinvia una contrattazione collettiva
Che est con definita giustamente prima redazione dei cremaschi con la locuzione contratta con chi vuole pronti foglio
Perché quei rinvii alla contrattazione collettiva sono spesso anche la contrattazione collettiva semplicemente aziendale
Alla Coin di rinvii alla contrattazione collettiva nazionale rinviano a qualsiasi contratto collettivo nazionale stipulato da sindacati comparativamente
Più rappresentativi quindi con apertura agli accordi separati che nel settore metalmeccanico evidentemente non sono un'ipotesi di scuola retorica ma sono storia che tutti avete abbiamo vissuto
In questa in questa situazione
Il rinvio alla contrattazione collettiva quindi non as non può assumere il ruolo di giustificazione della legittimità di una legge in senti digeribile di una disciplina legale in sentisse indigeribile anzi la posizione in cui nella quale viene messa la contrattazione collettiva accentua il giudizio di disvalore negativo rispetto a questa disciplina
Qui sostanzialmente viene rovesciato il paradigma tradizionale della gestione contrattuale della contrattazione collettiva
Leggi rigide con qualche modo che hanno dei vincoli la contrattazione collettiva può flessibilizzare ridurre questi vincoli queste lo schema tradizionale questa risorsa contrattuale diventa anche per le organizzazioni sindacali un punto di forza nell'ambito del gioco negoziale quel pare adeguata è rovesciato noi abbiamo l'estrema flessibilità già data per legge
E tu contrattazione devi sederti al tavolo se vuoi qualche modo porre rimedio a questo disastro già legislativamente prefigurato
Dado mi avvio alla conclusione per non rubare spazio al dibattito
Facendo semplicemente alcune considerazioni su quello che a mio avviso su bisogna aver presente nel porsi il problema di di un intervento anche legislativo sull'orario di lavoro
A mio avviso bisogna sfuggire ardue pericoli concreti il primo e di porre l'attenzione di tenere l'attenzione sul piano esclusivamente nazionale
è stata richiamata l'esigenza di tener presente di seguire anche il quadro comunitario cioè il processo di riforma delle direttive comunitarie attualmente in atto ma a mio avviso il richiamo deve essere riempito di pratica concreta occorre in questa fase un'iniziativa sia a livello comunitario che sia simile a quella che è riuscita a fermare la Bolkestein nella sua prima versione
A livello comunitario c'è un lavorìo un contrasto forte sulle modifiche di apportare alla disciplina alle direttiva comunitaria sull'orario di lavoro c'è un contrasto forte tra le diverse sedi decisionali delle che emanano le normative comunitarie cioè tra Parlamento più sensibile all'esigenza del lavoro Consiglio e Commissione dall'altro
Un'iniziativa sindacale politica forte deve intervenire oggi in questo meccanismo di formazione
Della nuova direttiva comunitaria altra questione e chiudo bisogna stare attenti che in questo dibattito come sta avvenendo anche per altri dibattiti no qualcuno non tiri fuori come scenario rassicurante a cui fa riferimento per una riforma legislativa l'avviso comune del novantasette voi sapete che materie disciplina dell'orario di lavoro ci fu nel novantasette un avviso comune richiamato anche nella legge successiva nella legge sessantasei è non vorrei o almeno mi auguro che non venga preso tranquillamente in parola tutti mettendo mano decidendo di mettere mano a questa legge non ci dica torniamo a prima del governo Berlusconi torniamo
A scelte concertate frutto di un periodo concertativo abbiamo un avviso comune ripartiamo da lì sarebbe una scelta sciagurata sciagurata perché quell'avviso comune contiene cose alcune delle quali così negative che non sono state recepite neanche nella legge sessantasei ne cito una
La nozione di orario di lavoro in quelle avviso comune sia una nozione dell'orario di lavoro che fa riferimento alla vecchia nozione costruita sulla legge del ventitré di lavoro effettivo
E addirittura di prestazione effettiva di lavoro la nozione di orario di lavoro della direttiva comunitaria della corte di giustizia e anche della legge sessantasei è una nozione molto più ampia e quindi di maggior tutela per il lavoro quindi
Se dobbiamo rimettere mano a questa legge come io credo sia necessario bisognerà farlo sapendo che in materiali frutto di una stagione in cui la flessibilità anche da sinistra anche dal sindacato veniva vissuto come un male sì ma un male necessario sono materiale scarsamente utili
In una stagione nel quale la flessibilità già fatto tutto il male possibile e bisogna metterne formano una nuova stagione di riforme e questo naturalmente si potrà fare nella distrazione del dibattito che parte parla di inessenziale
E nella come dire pesantezza di scelte politiche che
In tre chiedono la la messa tra parentesi di discorsi che hanno fatto fatto la coscienza comune anche di parte della sinistra nel passato
Occorre che questi discorsi poggino sulle spalle di qualcosa di più solido
E le opinioni dei giuristi magari scritte sui giornali poche dei dibattiti fatti a Porta a Porta bisogna che questo percorso riformatore poggi sulle vostre spalle che siete gli unici in grado di portare un peso grazie
Ringraziamo
Ora do la parola a Andrea Alhassan Dario Università di Bologna
Chiedo uno sguardo sulla legislazione di questi vent'anni da flessibilità una nostra compagna volevo solo dire che non ho detto all'inizio perché siam partiti o giustamente con interventi che abbiamo la necessità ovviamente di darci una un tempo un'autoregolamentazione così per dire per come per aver apposita di avere comunque la presenza di tutti i delegati e delegate presenti fino alla fine sapendo che poi ognuno di noi deve tornare deve tornare né per nella propria città
Per cui penso che tredici massimo quindici minuti siano io credo sufficienti spero spero per appunto perché tutti possano svolgere il loro loro intervento proprio contributo grazie
Grazie a voi se molte dell'invito quando arriva a tredici
Segnalate
Allora volevo dire diciamo tre cose
Mi soffermo sulla questione della precarietà intesa però in un certo modo giustamente chi mi ha preceduto ha sottolineato come precarietà voglia dire oggi molte cose
C'è una dimensione potremmo definire antropologica della precarietà
Flessibilità vedremo poi se c'è qualche differenza anche di questo si può discutere meriterebbe andare sul sui contenuti discutendo di questi precarietà e contratti atipici questo il tema su cui vorrei soffermarmi tre cose una rispetto al passato una rispetta le prospettive future rispetto c'è questione questa delle prospettive già analizzata in modo dettagliato e anche tecnicamente DRI approfondito nella relazione di cremasche
E però la relazione di Cremaschi credo debba essere confrontata
Devo fare un silenzio
Come dire la discussione molto come dire molto impegnativa anche perché soprattutto a parlando che non è la nostra solita come di assemblea sindacati c'è bisogno per favore l'avevo detto valido che tutti noi facciamo attenzione ma soprattutto silenzio perché altrimenti è difficile per chi vuole ascoltare ma soprattutto perché i deve come dire sta intervenendo anche grazie
No grazie a voi
Allora dicevo Pasque futuro tra le cose che diceva Cremaschi è la descrizione del contesto politico non esattamente favorevole secondo me correttamente è stato così analizzato
Da parte del segretario regionale se ho inteso bene
E poi un'osservazione di fondo di prospettiva forse non tanto politica fu tecnica scusate forse più di politica sindacale che si voglio sottoporre diciamo così modestamente all'attenzione vostra e al dibattito della categoria
Il passato
Secondo me se vogliamo fare un ragionamento serio sulla precarietà nel senso di ragionare sulle possibilità concrete di superare quello conosce Mario correttamente descritto è molto complesso e problematico
Io dico bisogna risalire ben oltre la precedente legislatura bisogna risalire ben oltre la legge trenta questo vorrei sottolineare no no esattamente tutto il tempo di argomentarlo però molto sinteticamente è un percorso molto lungo quello della flessibilità che secondo me comincia almeno venti anni addietro ricordo ICF le e la seconda metà degli anni ottanta
Un percorso cui hanno dato contributi fondamentali provvedimenti precedenti che ricordo che le co.co.co. ci sono da settanta a trenta
Ricordo che il pacchetto Treu ben noto per il lavoro interinale però ha introdotto anche altre cosine non da poco su cui merita fare un pochino l'attenzione e ne voglio citare una perché tuttora presente secondo me genera anche qualche guasto
Si deve all'articolo dodici della legge centonovantasei del novantasette la possibilità di nuove stipulazione del contratto a termine praticamente senza limiti
Allora quando nel due mila e uno col decreto tre sei otto si allarga la possibilità di stipulare il contratto a tempo determinato ci troviamo noi però di fronte a una combinazione di norme
Perché la tre sei otto non solo allarga la possibilità di stipulare il contratto a tempo determinato
Con le ragioni tecniche produttive eccetera ma recupera pienamente la norma del novantasette sì che ci troviamo di fronte a un affetto secondo me disastroso dal punto di vista dell'utilizzo dell'istituto che però è figlio di due padri
Secondo me poi delle due norme di quella che fa più danni proprio quella del novantasette ma su questo diciamo la e aperto il dibattito occorre limitare la possibilità di nuove stipulazione secondo me
E il ragionamento sul due sette sei due mila tre secondo me va affrontato analizzando un pochino l'Est le diverse siccome è una cosa molto complessa
D'accordissimo sul disegno generale d'accordissimo sugli atteggiamenti culturali e sui comportamenti indotti ma se guardiamo alle norme
E stiamo ai contratti atipici discorso diverso è quello dell'esternalizzazione dell'apertura sull'appalto rispetto a cui secondo me c'è stata un'apertura reale sui contratti atipici il discorso ripeto è più complesso
Perché ci sono sì istituti nuovi per flessibili che nessuno però utilizzato
Sono i guardiamo gli istituti concretamente utilizzati io dico lo dico in termini anche paradossali si può ragionare anche di un tendenziali irrigidimento del mercato
E lo dico rispetto a tre istituti il contratto di inserimento non è stato salutato con gioia dagli imprenditori perché col cinema selle potevano assumere fino a ventinove anni con le agevolazioni contributive con l'inserimento no
Il contratto di apprendistato certamente da moltissimi vantaggi alle imprese
Però l'assetto di convenienza definitivo ricade sulla regolamentazione regionale oltre che contrattuale dipenderà quindi molto da quel che fanno le regioni da come fanno le regioni ricordo però sempre nel confronto con la disciplina precedente che con la vecchia Treu l'obbligo formativo scappava solo se c'era un'offerta formale di formazione doveva essere inviata una lettera raccomandata
E solo in quel momento scattava l'obbligo formativo con la due sette sei l'obbligo formativo scatta subito a meno che le leggi regionali non reintroducono quello che c'era nel novantasette
E infine sulle collaborazioni a progetto attenzione sicuramente la nuova regolamentazione una regolamentazione mal fatta tecnicamente
Però forse proprio per questo una regolamentazione così mal fatta come dire ha inserito prudenza negli abituali utilizzatori sicché secondo me oggi non c'è più solo la vecchia fuga da lavoro subordinato di cui parlava Franca Focarete
C'è stata anche una piccola fuga da lavoro parasubordinato verso il lavoro nero che corrisponde più o meno ai dati di cui si diceva in precedenza
Quindi analizziamo correttamente il passato però ripeto secondo me con una con una consapevolezza mai possiamo anche ritto a Carla modificarla lì in un gesto di di massimalismo estremo possiamo anche abrogarla sta legge trenta
Ma se vogliamo ragionare su modificazioni sostanziali sulla precarietà questo non basta la corrente da risalire secondo me è molta di più è il fiume Adda risalire è molto più lungo prima osservazione
Sul futuro non c'è dubbio che ecco lo chiamo così il manifesto di Cremaschi traccia uno scenario di forte modificazioni non c'è però neanche dubbio sul fatto che le prospettive politiche non sembrano esattamente andare in quella direzione allora andiamo per piccoli passi prima
Ha ragione di nuovo Franco Focarete a quello che si sta annunciando e che anche esplicitato in buona parte nel programma dell'Unione la modifica alla riforma la cancellazione dei contratti che non ci sono
è una specie di giocava Italo Calvino non c'è nessuna riforma si toglie qualcosa che non c'è e quindi si spaccia per riforma qualcosa che non è riforma primo punto si potrebbero invece toccare delle norme per senza andare sui massimi sistemi che pure merita attenzione pensare però secondo me è molto più male a certe logiche e dinamiche Ridley cito solo una che ho già commentato in precedenza
Se noi eliminiamo o limitiamo la possibilità di nuova stipulazione per quel che riguarda il contratto di lavoro a tempo determinato mai facciamo molto più male di tante altre cose pure propagandate diciamo così in varie sedi e in vari momenti poi la nuova centralità del contratto di lavoro a tempo indeterminato che è l'obiettivo che va perseguito secondo me secondo penso tutti presenti beh questo è un ragionamento complesso da ottenere anche tecnicamente
Evidentemente occorre una convergenza di ragionamenti di tipo tecnico che abbia però una caratteristica diciamo così una coerenza di poi nel di politica del diritto occorre che i diversi strumenti convergono rispetto a una finalità comune
Allora in questa direzione facendo anche qui cenni molto brevi e sintetici
Il ragionamento dell'aumento degli oneri contributivi di cui si parla molto può essere una strada in questa direzione con un'avvertenza però è un'attenzione che fino ad oggi non c'è stata mai in questo ambito
E questa è una misura che è sempre stata pensata in questa logica anti fraudolenta però ha effetti diversi
Anche attenzioni alle prestazioni che questi versamenti contribuì contributivi garantiscono i lavoratori atipici
Perché se vien fuori che statisticamente la gran parte di questi lavoratori
Versando quei contributi ha diritto poi a prestazioni pensionistiche che sono pari o inferiori a quelle che gli sarebbero garantite comunque assegno sociale va be'questo è un incentivo straordinaria lavoro nero
Ed è anche comprensibile in questo caso l'incentivo al lavoro nero
Quindi attenzione a le ricadute rimosse come queste
Secondo ragionamento è probabilmente corretto diciamo così canalizzare il ragionamento sugli incentivi e rispetta contratto a tempo indeterminato
In una logica premiale si può andare anche oltre questo passaggio
Si pensa agli appalti pubblici condizionate fino ad oggi è l'applicazione del contratto collettivo la si potrebbe condizionare in questo ragionamento sul futuro a una certa presenza di lavoratori a tempo
Indeterminato diciamo oppure c'è quella norma che ricordava Cremaschi che interpella sulla sugli apprendisti la regola del cento per cento parità tra apprendisti e lavoratori qualificati
E una norma vecchia c'è tuttora ricca e introdotta se non ricordo male a fine anni sessanta quando i lavorati P. qualora penso non ci fosse
Oggi potrebbe essere ripensata intendo tecnicamente poi l'elemento quantitativo è tutto da formulare nel raccordo tra lavoratore a tempo indeterminato e lavoratori diciamo così non a tempo indeterminato
Poi tecnicamente tutta da formulare non eletto debba essere cento per cento ovviamente in relazione soprattutto alle nuove stipulazione più che al numero totale dei dipendenti
Infine due osservazioni poi chiudo noi possiamo anche introdurre norme come queste o norme più ambiziosi cito il due mila nove la modifica dal due mila novantaquattro di cui parlava prima Cremaschi effettivamente apre tutto un altro scenario anche sistematico su cui io personalmente che io personalmente condivido occorre vedere che spazzi ci sono per come dire a realizzarlo in concreto
Però qualunque tipo di intervento zampe si proponga realizzi il quale conduceva una maggiore tutela del lavoratore e comporta Nizza normalmente maggiori costi per l'impresa deve fare i conti con l'elusione sia mediante stimolazione sia mediante proprio non rispetto delle regole la vera frontiera attenzione sta un'altra frontiera antichissima mercato e lavori italiano
Quella della lotta anche mediante repressione repressione che non farà tanto non è tanto di moda ma promozione da sola sappiamo dove finisce
E degli atteggiamenti dei definiti genericamente di lavoro nero
Infine un'ultima osservazione quella che dicevo volevo sottoporre
Alla vostra attenzione ci sono scenari esplicativi diciamo così per esempio ce n'è uno molto diffusa anche qui è stato ripreso
Che secondo me è corretto cioè non si può dir nulla su questo scenario non so però se sia del tutto sufficienti
Una via d'uscita per il nostro sistema potrebbe essere quella di un passaggio diciamo dona via di competizione bassa ad un'alta lo dico molto semplicemente dona Vieri competizione basata su lira debole basso salario è una via di competizione basata sull'euro che poi oggi è la moneta più forte che c'è e salari vive la via tedesca diciamo così
Ora sicuramente la direzione giusta secondo me del tutto condivisibile però primo non è che ci si arrivi domani e questa non è una modifica una metamorfosi del nostro sistema produttivo e quindi c'aveva i suoi tempi di realizzazione
Secondo e qui pongo una domanda siamo sicuri che basta per metterci come dire a riparo dai vincoli indotti dalla libertà dalla competizione dalla Libia la competizione globale
Guardiamo che succede in Germania
Beh in Germania a me pare esattamente il modello queste Anguea bando che al di là delle performances economiche di cui non so molto mosto ai giornali sembravano peggiore qualche tempo fa di ora
Ora migliori ma al di là di queste performances la tutela dei lavoratori e la forza del sindacato sta diminuendo comunque sta diminuendo
Allora forse non basta e allora forse è il caso di fare un ragionamento ancora più ampio viceprefetto inizio dibattito che non non è non è certamente l'intenzione di qualcosa di decisivo di rilevante in materia ma ho l'impressione che il sindacato se vuole recuperare quella che è la sua funzione storica al cospetto della globalizzazione
Debba provare oggi a governarla il sindacato in prima persona perché è da lì che vengono diciamo una dietro l'altro nel raccordo causa Fini le problematiche con cui ci si confronta non da oggi
Sembra di dire qualcosa di extra-terrestre probabilmente nel contesto di oggi in parte lo è io osservo solo un paio di cose diciamo che il sindacato è quello più penalizzato quello che potrebbe avere più interesse tra i più penalizzati a reagire e anche uno dei pochi che se lo può permettere per le spalle larghe che continua ad avere in certi Paesi Secondo
E si tratterebbe di recuperare alcune cose che fan parte diciamo così delle origini della storia sindacale poi dimenticate perché il mese trascorso tanto tempo la vocazione internazionale io dico internazionalista
E la separazione dallo Stato perché il sindacato nasce a prescindere e anzi all'inizio contro lo Stato parliamo di più di un secolo fa
Se lo Stato va a fondo nel rapporto con la globalizzazione forse recuperando questi elementi si può avere una risposta forse solo così una prospettiva del tutto improbabile
Ma io direi proviamo a ragionare su un interesse collettivo sovrannazionale tutto da costruire grazie
Grazie ad Andrea la standard adesso la parola a Giovanni Naccari coordinatore dell'ufficio della consulta giuridica della CGIL
E la sua intervento ruoterà intorno alla al problema della precarietà in termini di sconfitta culturale e e politica alle proposte alternative
A partire dalla proposta di iniziativa popolare della CGIL e quindi a come la lotta alla precarietà sia compito della contrattazione collettiva ma anche una battaglia normativa
Giovanni Naccari grazie dell'invito care compagne e cari compagni
E ritengo che questa sia un'iniziativa molto importante perché permette visto che la prima di una serie ma ci sono anche altre categorie della CGIL che hanno ha avuto analoghe iniziative come di recente la sindacato alla comunicazione che permette diciamo una campagna politica ma anche culturale di
Contrasto a questa idea
Furtivamente forse egemone che ha visto la precarietà del lavoro come un elemento ineludibile necessario
Ora questo è stato sicuramente una sconfitta politica della sinistra politica sociale
è stata anche una sconfitta culturale
Per questo
E molto importante
Cercare di
Chiarire che alla base della idea della precarietà non vi sono quegli elementi giustificativi che la rendono ineluttabile
Noi dobbiamo non dimenticare che la incompatibilità tra sviluppo e garanzie l'abbattimento dei costi tra cui principalmente il costo del lavoro come principale strumento di rilancio della competitività lo scaricare
Diciamo ma a livello internazionale nelle guerre variamente strumentalmente giustificate e al nel campo nazionale la precarizzazione del lavoro
Come temporanea soluzione delle con ricorrenti crisi del sistema
Sono effettivamente il frutto di una sconfitta culturale della sinistra degli ultimi decenni e allora bisogna prendere coscienza e provare anche a verificare se le basi di questa ineluttabilità sono reggono a una controanalisi
Da qui l'importanza della battaglia culturale che
Dobbiamo anche tener conto che siamo in un momento in cui questa presa di coscienza critica nei confronti a coltura neoliberista sta prendendo piede
Un po'basta vedere a livello internazionale in Francia
Il voto giovanile in Italia e comunque a livello culturale gli scritti di Bauman di castel e la precarietà ormai percepita dai giovani come Intel Lorandi intollerabile ipoteca del loro futuro
E questo è importante però o sistematicamente in questi momenti di crisi arrivano non solo al nostro paese uomini politici o anche di cultura con una vocetta politica o culturale
Liberista che promette o fa intravedere soluzioni positive per tutti i problemi e per tutti e grazie appunto ai benefici del mercato
Lasciato indisturbato dalle pastoie del garantismo
La possibilità di un una soluzione miracolosa delle crisi del sistema salvo poi a vedere che il miracolo dopo la sperimentazione non c'è stato e che i costi sociali sono salati e pagati sempre dai soliti noti
E allora noi vediamo che di recente
Sono state avanzate delle linee propositive di superamento della crisi attraverso la riduzione delle tutele nel rapporto in cambio di quelle del mercato
E queste sono idee che noi abbiamo già contrastato culturalmente sostenendo la compatibilità di entrambe le tutele
Poi vi è stata una linea ancora più radicale che ha individuato nella ce n'è
Rarità del mercato del profitto nella mercificazione del lavoro nella drastica riduzione delle tutele individuali e collettive un'altra ricetta salvifica
E anche qui abbiamo contrastato o questa teoria che lascia poi il il cittadino lavoratore solo rispetto all'egemonia autoritaria dell'impresa
Infine di recente è stata avanzata una linea di scambio tra minori tutele e unificazione dei rapporti di lavoro
Da una parte un passo avanti riconoscendo molte delle ragioni portate avanti dalla Riccitiello ma è uno scambio regressivo perché anche qui questa necessità non è giustificata dagli elementi che si portano avanti sistematicamente e proprio qui ovviamente con la schematicità del tempo
Con la schema ci stanno necessaria dal tempo che ho a disposizione a dire che è importante avere la coscienza di una linea propositiva non subalterna
Voglio ad esempio semplificare Camp il tema dei mezzi finanziari
Di cui sicuramente nella mediazione politica
è necessario tener conto almeno cita come giusto basate sul consenso
E però bisogna doti ma sempre tenere presente che siamo in un momento previsto tra tra l'altro da grandi studiosi del passato che esso non più di moda
Ma come le l'Italia gli enormi processi di accumulazioni favorite dal processo scientifico e tecnologico
Favoriscono ora più che mai la possibilità di una redistribuzione tra Paesi classi di ricchezze saperi Poteri e opportunità
E allora non è questo un argomento ostativo in via di principio non è un elemento ostativo neanche l'elemento della flessibilità perché la compatibilità tra flessibilità e Goran Sire
E dimostrata ad esempio dalla stessa proposta della CGIL sulla o unificazione dei rapporti di lavoro dove si dimostra che il problema della precarietà è una questione di potere
Inoltre l'altro elemento che si porta avanti e quello della competitività per giustificare la riduzione delle garanzie eppure noi abbiamo avuto in Italia una grande esperienza del passato
Come attraverso la cooperazione internazionale sia riuscito a trovare spazi insperati per il nostro Paese basta cercare di ricordare l'esperienza dell'ENI
E gli studi anche di studiosi diciamo di economisti come amoroso che hanno sviluppato molto questo problema nell'ambito degli studi del commercio internazionale
Tanto per far ridere riferimento a quelle giuste osservazioni che faceva prima la sa andare sulla globalizzazione d'altra parte è stato anche dimostrato che il lavoro qualificato la ricerca l'innovazione sono queste le nostre armi e sono quelle non della palizzata Ifi e su queste che dobbiamo puntare
E allora come vedete sia pure nella schematicità
Delle parole che sto usando non ci sono questi argomenti che giustificano a livello teorico spesso è una campagna portata avanti con straordinari strumenti informativi ma di mistificazione
C'è poi un altro argomento che dobbiamo tenere presente sotto il profilo teorico per andare avanti con le nostre proposte e con la consapevolezza della nostra della importanza anche teorica PDS e cioè ed è quello della modellistica
In maniera ricorrente maniera anche intelligente si pone a paragone
Limitandosi alle le meno alla alla situazione europea il modello ora danese o il modello inglese
Ora c'è una difficoltà dimostrata dagli studiosi per quanto riguarda il modello danese ricito ancora Amoroso che ha Benda argomentato come ci sono difficoltà ad esempio una nostra paese dalla pubblica amministrazione per esempio di esportare e dalla diversa funzione del sindacato questo modello e allora quello che invece noi dobbiamo uno tener presente in una versione europeisti cade sempre importante e quello che noi dobbiamo cercare di avere da lei l'Unione europea e una assicurazione che la nostra Costituzione a cui ha fatto riferimento giustamente Cremaschi nella sua relazione
Dava di ci garantiva ed era ed è fortunatamente una delle poche costituzioni che appunto costituzionalizzare diritti sociali noi dobbiamo a vere nel modello sociale europeo un nucleo garantistico fatto dei principali diritti sociali costituzionalizzato e questo sicuramente porterà minori resistenze minori avversione rispetto al Trattato costituzionale
E che ha visto delle reazioni negative nel cui mi pesi rispetto ad esso
E questo è una battaglia che bisogna tener presente perché la prospettiva nostra non può essere solo provinciale ma ritornando in Italia la CGIL ha portato avanti quattro proposte di legge che sono state a suo tempo ampiamente dibattute io non voglio qui diciamo utilizzare troppo il tempo che mi rimane per analizzarle una una le cito l'unificazione del lavoro alle dipendenze altrui la tutela delle contro i licenziamenti ingiustificati nelle imprese minori
I nuovi strumenti di tutela giudiziaria in tema di controversia di lavoro previdenziale dei licenziamenti
E poi la proposta sulla salvaguardia dell'occupazione la qualità del lavoro la garanzia dei redditi che tradotta in parole forse più comprensibili sarebbero gli ammortizzatori sociali comunque una proposta di sicurezza sociale
Ora queste proposte diversamente da quello che alcuni organi di stampa anche di recente come il Sole ventiquattro Ore non editoriale di una importante giornalista
Di recente ha sostenuto non sono proposte che dimostrano un atteggiamento regressivo della CGIL un atteggiamento chiuso
Io dico che sono a livello anche internazionale per l'esperienza che anch'io ho avuto di confrontarmi con studiosi importanti come su Pio
O riconosciuti come punte avanzate propositive anche sotto il profilo scientifico su Pio che è stato il il quello che ha ha avuto il compito di portare per conto dell'Unione Europea il il lo studio sulla occupa sull'occupazione solo Coppa proibita in Europa ha riconosciuto espressamente alla proposta della CGIL queste qualità
Ora vorrei affrontare solo un aspetto di queste proposte ci saranno altre occasioni
Per sviluppare gli altri
E cioè la lotta contro la precarietà e una battaglia anche normativa perché il decreto legislativo due sette sei precarizzato il lavoro perché perché predispone un alla pluralità di sottotipi contrattuali sotto tutelati
Allora
Rispetto a quest'analisi che penetrante disciplina di precarizzazione sono insufficienti le proposte che circolano di limitare le un intervento un aggiustamento con l'implementazione del rapporto di lavoro a tempo determinato attraverso l'aumento del costo lavoro precario
Ho limitarsi ad abrogare i rapporti lavora chiamato occasionale si tratta proprio di provare a fare un grande disegno di stabilizzazione dei rapporti delle tutele senza che questo porti rigidità è questo l'elemento di modernità nella proposta della CGIL
Che la pone all'avanguardia sotto questo profilo in campo non solo europeo o sotto profilo propositivo si tratta di unificare il lavoro subordinato parasubordinato di estendere quindi le tutele previste per il primo anche al secondo
E ovviamente superando la vecchia idea che e la subordinazione personale l'eterno direzione quella che merita le tutele le tutele meritano l'emerito tutto il lavoro dipendente quello cioè che in cui il lavoro viene prestato in una organizzazione altrui con mezzi di produzione altrui e per risultati produttivi e che vanno a favore altro
E questo tutto battute lesionato in mente tutelato in magari unificato egualmente tutelato poi spetterà alla contrattazione specializzare i rapporti articolare
Le modalità esecutive per cui ecco come non c'è nessuna rigidità che era la critica che spesso si fa le proposte della CGIL
E certamente questa modulazione di disciplina in vista di specifiche esigenze come la creazione della stabilità dove non c'è con pattuizioni che stabilizzano lavora termine opera crescita professionale
Del del lavoratore o per raggiungimento di particolari Fini come l'apprendistato il reinserimento la collaborazione assumono una ben altra
Ottica visuale e garanzia perché a queste stesse esigenze il decreto due sette sei del due mila e tre dava una risposta
Regressiva attraverso comico contratti sotto tutelati
Qui la contrattazione collettiva invece e lì raggiunge queste si genera aggiunge queste esigenze partendo tuttavia da un dato acquisito in via normativa e cioè la generalizzazione delle tutele ovviamente non ci può non si può pensare che questo e chiudo possa avere dei rischi di una contrattazione in peius perché ci saranno sicuramente previsioni generali
Di emanazione legislativa e in il sotto un profilo ancora garantistico e soprattutto un sindacato che porterà avanti
La la propria contrattazione attraverso un'ara rappresentatività sindacale maggioritaria e misurata perché così tutto il sistema si tiene e allora io direi andiamo avanti in altre occasioni sicuramente ci saranno la possibilità di sviluppare meglio e anche le altre proposte della CGIL comprese quelle che sta cercando di fare sotto per completare il disegno e cioè quello in particolare del lavoro separato dall'ingresso dalla dalla impresa un tema di grandissima importanza
Ben coscienti della grande tradizione propositiva della CGIL e quindi andiamo avanti cari compagni con questa consapevolezza e senza complessi di inferiorità
Grazie
Grazie a Maccari adesso professor Franco Scarpelli dell'Università Bicocca di Milano
Che affronterà il tema del ruolo della contrattazione collettiva per contrastare la precarietà e governare la flessibilità ma nello stesso tempo la necessità che la contrattazione collettiva intervenga sulle scelte da parte dell'impresa e su come può la contrattazione collettiva intervenire su queste su come la legislazione può sostenere una diversa competitività dell'impresa e la qualità del lavoro grazie
Grazie a voi e grazie di avermi invitato a questo convegno anche dal fatto che abbiate voluto dare questa rilevanza a noi giuristi del lavoro professionisti diciamo del gli aspetti giuridici e un convegno in cui si parte si parte dalla contrattazione si mette la contrattazione al centro e e proprio questo
Mettere la contrattazione al centro del titolo del vostro convegno mi ha stimolato alcune riflessioni
E l'idea giusta corre l'apprezzamento per uno spostamento del fuoco del dibattito anche se poi devo dire abbia molto parlate Warta qua di nuovo di politica del diritto
Mentre io penso che spostare il fuoco del dibattito sia importante per dirlo con una battuta penso che la stessa esperienza del governo Berlusconi
Dove mi induce a un atteggiamento di minore concessione al piano tecnocratico delle riforme e di tradurre tutto o meglio del tradurre tutto in leggi di riforma e poi correzioni delle riforme o cancellazioni o superamenti e poi proposte di riforma dalla riforma eccetera eccetera
Ovviamente senza negare che il fatto che le linee della regolazione danno messaggi indirizzi agli operatori economici e soprattutto definiscono esposto non gli assetti di potere prendiamo alcuni comportamenti piuttosto che altri
Ecco allora anche nell'elenco di punti che faceva la relazione di Cremaschi e degli undici punti poi le cose dette successivamente è chiaro che molti di su molti punti in teoria già la contrattazione potrebbe fare però è anche evidente che difficilmente la contrattazione riesce a fare nel momento in cui una legge concede spazi molto ampi e quindi la contrattazione può fare solo in quanto le imprese rinuncino a ciò che la legge da loro
E quindi il rischio che poi quasi tutto debba passare necessariamente attraverso proposte di riforma legislativa la cui pratica militari ricordava andremo a saldare i è affidato a un quadro politico certamente non semplicissimo
Allora il ruolo della contrattazione e io mi chiedevo come una la contrattazione Possa uscire anche da una prospettiva in cui sia solo una contrattazione come dire sui vincoli
In cui il punto centrale la contrattazione sia come poveri vincoli quindi in una prospettiva difensiva ha una flessibilità gestita dagli altri
è evidente che per uscire a me sembra evidente che per uscire da una da un Cul di sacco di questo genere sia necessario avere un Progetto di controllo del processo produttivo c'è un'idea forte dell'organizzazione della qualità dei processi produttivi e dell'organizzazione del lavoro e su questi quindi definire gli obiettivi dell'azione negoziale un'idea forte che mi pare fosse quella che da cui partiva Giorgio Cremaschi nel momento in cui poneva il problema della qualità dei processi pure produttivi il problema della qualità della ma significa anche aggiungo se non vogliamo rimanere immobili o prigionieri di noi stessi
è porci il nodo delle delle resistenze diciamo affrontare le resistenze non soltanto quelle prevedibili della controparte ma anche quelle inerziali delle coppie politiche di poche assetti organizzativi
Degli assetti consolidati di organizzazione di rappresentanza sindacale farò qualche accenno dopo su questo
Ora però è e non voglio negare in alcun modo il valore simbolico che ha nel dibattito per esempio sulle riforme legislative quindi voglio provare a dire quello che intendevo dire
Nella maniera più rapida possibile muovendo da appunto da due significati simbolici sta due questioni simbolici simboliche o meglio dal significato che hanno assunto due parole la prima è flessibilità
Pochi giorni fa in un seminario bolognese Antonio Lettieri ricordava come negli anni settanta la flessibilità sia stata una battaglia del sindacato
Contano la rigidità dei modelli produttivi Taylor visti per dirla in maniera molto rapida cioè quei modelli che riducono al lavoro in frantumi secondo l'espressione usata da Friedman ciò non Billington
E nel far ciò separano l'intelligenza dall'esecuzione
La flessibilità del lavoro significava dunque in quella battaglia attraverso l'allargamento la ricomposizione delle mansioni tornare a unire intelligenza e il lavoro ad ogni livello e dunque contrastare l'alienazione del lavoro nell'organizzazione dell'impresa
è evidente come ci sia stata oggi e prima il termine flessibilità veniva usato in maniera diversa una inversione di senso di questa parola la flessibilità è quella di cui parla Sennett quando dice
Che la festività si concentra soprattutto sulle forze che piegano le persone
E in questo senso flessibilità inevitabilmente generatrice di precarietà io penso però che non dovremo dare per scontato questo dato
E non potevo non dovremmo darlo per scontato anche perché in quelle in conto bolognese che ricordavo veniva presentato un libro posto dopo la flessibilità cosa
In cui c'è un saggio di Mario Giovanni Garofalo un nostro collega che vuol certo conoscente che appunto interrogandosi sulla polisemia del del Sina della dell'espressione flessibilità del lavoro
Ricorda come a partire dei documenti comunitari la flessibilità del lavoro intesa
In un senso completamente diverso da quello parenti accorpiamo a precarietà e che invece ricorda appunto le battaglie cui faceva cenno
Lettieri la flessibilità dice Garofalo è quella di un lavoratore che non si limiti eseguire puntualmente una prestazione di lavoro la cui materialità decisa da altri
Ma un lavoratore che intenda come la funzione a lui assegnata si inserisca in un contesto organizzativo dinamico comprenda il significato di sistema del processo innovativo
E sappiamo di ficcare il lavoro che materialmente svolge a seguito delle innovazioni continue del prodotto e del processo
Queste son parole di Garofalo allora evidente che questa flessibilità richiedo un lavoratore preparato potesse organizzativi intelligenti informazioni condivise sulle condizioni del lavoro del mercato e a me pare evidente anche che un lavoratore che ma Turi in maniera accettabile queste qualità non sarà un precario
Perché si sentiva essenziale nell'impresa o comunque sarà in grado di affrontare il mercato mentre invece saprà precario un lavoratore che in Ama abbia queste capacità anche se assunto con contratto a tempo indeterminato e anche se protetto dall'articolo diciotto
Dello statuto dei lavoratori
Su questo elemento poi ovviamente si innesta l'ulteriore precarietà che il portato della flessibilità intesa come crescente libertà dell'impresa di disporre delle tipologie contrattuali delle regole sull'orario eventualmente delle regole sull'eccesso
Così come dell'espulsione di quote di lavoro mediante massicce esternalizzazioni
Il riferimento alle esternalizzazioni mi fa introdurre la seconda parola che ha assunto un significato simbolico con un'inversione di senso secondo me culturalmente segnala giustamente Naccari
Poneva l'accento sulle questioni culturali di fondo che segnala come tutto Poggi anche su problemi culturali notevoli la parola che voglio usare cooperative
Questo termine nella gran parte dei luoghi di lavoro e nell'esperienza dei lavoratori di sindacalisti non rimanda affatto a ciò che dovrebbe essere cioè all'idea solidaristica e di condivisione dell'impresa l'idea costituzionale del
Di ciò che è una cooperativa sociale suo storico ma segnala oggi invece il massimo della precarietà
E del disagio ovviamente sto parlando del fenomeno cooperativo spurio quell'elusivo quello mirante a ridurre il più possibile i costi contrattuali fiscali e sociali senza garantire una genuina mutualità
Nel linguaggio degli uomini e delle donne che lavorano nelle medie nel grande prese e dei loro rappresentanti sindacali le cooperative sono come credo a voi sia noto molto più che a me
Un dato ormai strutturale che nomina le sacche del lavoro di riserva spesso prescinde dalla fatto se poi davvero siano cooperativo invece spesso si chiamano le cooperative anche i lavoratori delle cooperative anche lavoratori dell'alta sono dipendenti di una S.r.l. o di una spy certe questo mi ha sempre colpito il fenomeno segnalato ovviamente non è soltanto questo ma riguarda che io volevo segnalare riguarda l'intera area del lavoro ai margini dell'impresa organizzato appunto a seguito di massicce esternalizzazioni
Mediante modelli di integrazione contrattuale tra l'impresa del centravanti dell'impresa sub fornitrice appalto altre relazioni che rispetto al passato presentano un accentuato carattere gerarchico tra le imprese stesse
Qui la precarietà del lavoro si fa ancora più intensa per un duplice fattore in primo luogo perché precaria molto spesso anche la condizione dell'impresa sub fornitrice che appunto subisce la relazione gerarchica con quell'esternalizzate
In secondo luogo perché si accentua il dualismo rispetto ai lavoratori dell'impresa committente che spesso tollerano gli stessi lavoratori dell'impresa committente spesso tollerano questo fenomeno sotto il ricatto delle conseguenze che altrimenti subirebbe con i livelli occupazionali degli interni questo accenno tra l'altro segnala mi induce a segnalare un paradosso che nella mia esperienza soprattutto e credo nell'esperienza di tanti colleghi che praticano professionalmente poi la realtà del lavoro
è è evidente un paradosso che siete costretti attualmente a vivere o c'è ovvero quello per cui molto spesso alle battaglie per la rigidità di alcuni vincoli anche quando si riescono a porre norme che creano vincoli rigidi all'uso di alcune all'uso elusivo delle forme di lavoro
Non corrispondono poi eguali battaglie per l'applicazione di quelle regole per cui spesso non so magari si riesce a dire che il lavoro interinale non si deve fare se non in casi eccezionali ma poi le imprese sono piene di lavoro interinale rispetto alle quali mancano o buste politiche giudiziarie di contrasto
Ora
è evidente che per tornare alla contrattazione per mettere al centro della contrattazione questi temi e bisogna mettere discutere mettere discussione il modello prevalente di organizzazione di lavoro a partire dalla contestazione dei suoi risultati in termini di competitività e di qualità come diceva prende cremaschi
Ma significa anche fare i conti mi sembra con uno snodo difficile della rappresentanza dell'organizzazione degli interessi collettivi dei modelli di contrattazione il problema dell'area contrattuale
Il problema della della rapporto tra sindacato di categoria sindacato confederale io credo che difficilmente voi possiate usciva e trovare soluzioni ai temi di cui si discute oggi senza porsi anche il problema di un'azione negoziale che vada oltre i confini
Del del del sindacato di Kant Hegel di categoria
Ora poiché non compete a me evidentemente dare indicazioni di carattere politico contrattuale mi limito a indicare rapidamente alcuni temi sui quali la contrattazione potrebbe tornare a gradiva il problema del dell'organizzazione del lavoro
Un primo è quello classico degli orari e dei salari dove è forte è il legame con il tema della produttività e dunque forti sono almeno potenzialmente le possibilità dello scambio in qualche modo aiutato a volte impedito come frenato come diceva foca retta dalla disciplina di legge
è evidentemente si tratta di portare su questo terreno la battaglia per un lavoro flessibile nel senso che diceva Garofalo ovvero la richiesta di una forte connessione tra una minore un'eventuale minore rigidità degli orari e dei salari da una parte e e ma anche delle delle mansioni del con la la connessione con i contenuti delle mansioni e le conoscenze dall'altro
Pretendendo in sostanza cosa
Pretendendo l'allargamento a fasce sempre più ampie di lavoratori dei meccanismi di conoscenza innovazione e cioè mettendo in discussione il confine tra i cosiddetti core workers i così detti marginal workers
E soprattutto mettendo in discussione la pretesa imprenditoriale di governare unilateralmente questo confine cioè di decidere loro chi sonico può casti cioè quelli che stanno nella flessibilità nelle conoscenze
E nella festività in senso buono e chi sono i marginali Works
Il secondo terreno e quello di Roma possibile una mia idea che e quello di una nuova stagione di negoziazione e controllo dei processi di decentramento produttivo
Verso il quale il sindacato potrebbe secondo me superare una posizione che spesso vede una tendenziale contrarietà e indisponibilità salvo poi magari dei fatti tollerarlo
Accompagnata però
Per per sfidare invece scusate le intese
Su modelli di decentramento virtuoso nominato almeno abbattimento dei costi lavoro ma appunto alla qualità ora è evidente che un processo di questo genere può essere in fortemente incentivato e dovrebbe essere accompagnato da modifiche legislative
Che davvero su questo terreno dovrebbero essendo questo un terreno non dell'inessenziale ma dell'essenziale come diceva foca retta dovrebbero invertire radicalmente il segno della legislazione del governo Berlusconi ci sono diverse proposte sull'ultimo fascicolo rivista giuridica il lavoro c'è un saggio di Speziale che le ricorda l'idea della codetta vitalità per esempio
Per ora allargare sostanzialmente l'area di pari trattamento dei lavoratori
Ma io penso che la strada alla legge possa essere aperta dalla contrattazione collettiva che può disegnare modelli di decentramento governato penso alla revisione delle clausole sociali dei contratti collettivi in materia di appalti
Allargate ed allargare alle materie della sicurezza della formazione della stilista dei rapporti penso alla negoziazione dei confini dell'area contrattuale evidentemente con intersezioni governate da contrattazione di categoria la cosiddetta contrattazione di filiera ciò che appunto però presuppone un nuovo un ruolo inedito della dimensione intercategoriali o confederale della rappresentanza
Penso alla pretesa di regole di informazione e consultazione non soltanto sulle scelte di decentramento ma anche sulle modalità con le quali le imprese vanno a costituire o individuare le imprese appaltatrici sulle loro caratteristiche sulla loro serietà penso per esempio all'idea di mettere in piedi un qualcosa
Di simile a ciò che c'è nel sistema degli appalti pubblici dove esiste un sistema di qualificazione delle imprese e soltanto le imprese qualificate possono partecipare agli appalti il sistema delle delle sola
Beh mi chiedo perché non si possa provare a immaginare che un ente bilaterale ad esempio di categoria posso assumere come compito quello di costituire un sistema di qualificazione e di sorveglianza dell'impresa a cui poi tipicamente vengono affidate e di ci si deve le imprese de de centravanti domani impegnarsi ad affidare solo a quelle
E i gli appalti di servizi penso infine cosciente di avventurarmi come dire su un terreno difficile
Alla possibilità di assumere come inedito oggetto di intervento e tutela sindacale la condizione dell'impresa sub fornitrice ripeto non dei lavoratori ma in primo luogo non solo dei lavoratori ma in primo luogo dell'impresa sub fornitrice
Cioè i contenuti e l'equilibrio della relazione commerciale che la lega all'impresa committente darsi come obiettivo la contrattazione delle condizioni commerciali alle quali si sviluppa la relazione di decentramento ad esempio di nuovo sul modello pubblico il calcolo dei costi minimi del lavoro che deve avere un certo appalto per un certo servizio piuttosto che i termini massimi di pagamento che l'impresa committente deve dare deve eseguire nei confronti della impresa appaltatrice oppure al governo dei rapporti tra le imprese dei flussi d'informazione tra i gruppi di lavoratori è composita questo obiettivo significa porre le premesse di minore precarietà
Dei lavoratori dalle stesse imprese dipendenti e credo innalzare complessivamente la qualità dei processi produttivi si tratta in sostanza di terreni sui quali lo scambio
Con le associazioni imprenditoriali potrebbe essere sviluppato proponendo appunto un un modello più alto più elevato di competitività
Di garanzia della qualità stessa dei servizi di tutela delle condizioni di concorrenza tra l'impresa a cui una parte del mondo imprenditoriale può essere sensibile e nel contempo dall'altro lato di innalzamento del consenso sindacale che voi potete dare modelli di impresa improntati a una flessibilità virtuoso ciò che ovviamente per essere efficace deve vedere dall'altro lato però un contrasto forte
Con un politica e giudiziaria che supportino quindi le politiche contrattuali acqua nei confronti di quelle imprese che invece continuano a percorrere modelli di competitività di decentramento secondo idee di competitività bassa basate esclusivamente sul costo
Del lavoro
Concludo il proprio in questi giorni mente ragionavo su questi temi è capitato di leggere i in una biografia di Adriano Olivetti un utopista che a differenza di molti altri pur utopistici aveva provato davvero e per esempio c'è un gustoso episodio in cui Adriano Olivetti a un certo punto facendo inorridire i propri familiari decide di socializzare l'impresa di cedere l'Olivetti i suoi operai
Ma poi il capo comunista elettorali dice che è meglio di no e quindi si oppone a questa a questa idea ben Adriano Olivetti ricco ho letto in questa biografia che ricordava spesso una specie di parabola che dice questo
C'è una catena di tre muratori occupati a passarsi dei mattoni interrogati su cosa facciano il primo risponde io passo dei mattoni
Il secondo io costruisco ogni un muro il terzo io innalzò una cattedrale e concludeva Olivetti importante conoscere il fine bene una società nella quale anche ai lavoratori ai margini anche il margine al Workers
E e consentita la coscienza di lavorare a innalzare una cattedrale io penso che siamo società meno precaria grazie
Ringraziamo Franco Scarpelli chiamo adesso la parola Cosimo Francioso consunta giuridica della FIOM ma che porrà la questione della precarietà di ritorno c'è quella provocata dalla frantumazione dell'impresa cessioni ramo d'azienda e appalti
Ringrazio anch'io per l'invito
Mi scuso per non aver preparato una sintesi del mio intervento ma vi giuro che fino all'ultimo non sapevo esattamente che cosa avrei detto nel senso che ho ringraziato la Maria affrancati dal fatto che è stata così buona da mettermi in coda agli interventi
Naturalmente posso portare un contributo sulla base della esperienza professionale
Io non sono professore universitario faccio l'avvocato lo faccio da molti anni lo faccio soltanto da una parte insieme alla FIOM per i lavoratori col sindacato
Dirò subito che
Stamattina quando ho visto questa sala così piena
Mi sono ricordato degli anni del movimento studentesco perché mi sembrava una tale partecipazione che era appunto da tempo non mi ricordavo un evento così bello questo naturalmente di emozione e mi preoccupa
Dico soltanto in anticipo che essendo passati tanti anni da allora naturalmente sono un po'meno rivoluzionario sono diventato anch'io rosa pallido però penso che in questa materia abbiamo il dovere di essere radicali magari riformisti ma radicali
Nel senso che dobbiamo dire con serietà e serenità tutta la verità
Cominciamo col dire quella che non è una verità non è mai stata una verità
Il problema dell'inclusione degli esclusi
Quella è una falsa questioni il problema semmai è un altro di come il diritto del lavoro vive convive può sopravvivere con problemi pazzeschi posti dall'economia
Io ho sul tavolo l'ultimo libro di Federico Rampini che parla di cose che hanno messo insieme la Cina e l'India l'impero di Cindia in cui c'è da mettersi le mani nei capelli
Sono tre miliardi e mezzo di persone che sono molto più giovane di voi lavorano più di voi guadagnano salari che sono con uno zero in meno guardate con uno zero in meno vuol dire che se si guadagna mille lì si guadagna cento capita che dimensioni di questi questi problemi sono problemi che non possono essere risolti con il diritto del lavoro
Quindi dichiarato che ho questa consapevolezza eccolo passato il cinquanta tuttavia penso che il diritto del lavoro dobbiamo dirci seriamente se ancora un compito non c'era
Io penso che ce l'abbia ancora
Ed è un compito
Importanti perché il diritto del lavoro a differenza di altri settori del diritto si occupa nientemeno che dell'attività umana del lavoro degli uomini
E quindi non è un settore qualsiasi dell'ordinamento giuridico
Naturalmente avendo dichiarato che non mi nascondo la complessità dei problemi prova a dire come io vorrei che fosse il diritto del lavoro di domani
E parto dall'esperienza professionale parto dalle cause che facciamo regolarmente
Vorrei dire subito che il problema della
Valore della contrattazione in questa lotta
E indiscutibilmente un pezzo importante
Cremaschi diceva nella sua ottima relazione a me è sembrata tale
Che contrattazione e legislazione ma l'insieme io vorrei provare a dimostrare che in questo settore
Dobbiamo dire c'è tutta la verità e dobbiamo dire che la legislazione un po'più importante
Lo è in generale ma lo è in particolare in questo momento
Perché
Non credo moltissimo alle teorie dei governi amici e se guardo a quelli che in passato sono stati governi amici non credo che abbiano fatto in questa materia un lavoro
Buono
Però ho visto al lavoro i governi nemici
E i governi nemici al lavoro sono cattivi
La legge trenta quella che si chiamava la cosiddetta legge Biagi c'è tutto un dibattito se sia Maroni sia Sacconi fosse dovremmo semplicemente dire la legge Berlusconi
Più semplicemente
C'è una lucidità assoluta nello studio di quali questioni potevano avvantaggiare lavoratori e sindacato e un tentativo di modificarne gli esiti
Qualche volta si è visto dietro questa legge qualcuno di noi ha detto c'è una sorta di perfidia del consulente del lavoro della piccola azienda tentare comunque in ogni caso di fregare di ottenere un risultato
Alla fine del due mila e quattro abbiamo pubblicato come avvocati come vertenze ieri come giuristi che operano con la Camera del lavoro di Milano
Una pubblicazione che mi son portato dietro in cui il compagno di Cipputi dice commentando la legge trenta poteva andare peggio e ci poté rispondere no non poteva andare peggio peggio di così non poteva andare
Però guai a commettere l'errore di pensare che la precarietà nasce con la legge trenta e che si risolve mettendo mano alla legge trenta la precarietà nasce da prima e non finirà con le modifiche alla legge
Faccio un solo esempio faccio un solo esempio da avvocato che da tanti anni si occupa di questo problema
Un esempio a favore udite udite dalla legge trenta
Il contratto a progetto è uno strumento che oggi è a disposizione di chi volesse vedere ed è uno strumento assolutamente migliore delle collaborazioni coordinate e continuative di vecchio conio
Lì c'era una zona grigia che non poteva essere assolutamente studiata
Le collaborazioni coordinate e continuative anteriori all'introduzione della legge del lavoro a progetto era una condizione peggiore
Quindi mi auguro naturalmente so che poi il senso pratico delle cose per fortuna prevale il dibattito se la legge trenta si fosse abrogare non abrogare non è un dibattito vero non è così
Ha ragione il capo
Gianni Rinaldini ieri ha reso l'intervista in cui coglie perfettamente il problema
Il problema è di rimettere al centro
La legislazione sul lavoro noi viviamo in un Paese grazie al cielo che dice all'articolo uno della propria costituzione che è una repubblica Demonte democratica fondata sul lavoro ma questo qualcosa deve pur dire viva Dio
E allora quando parliamo in astratto di centralità del lavoro diciamo che non nel nostro ordinamento
Il lavoro è una centralità se l'è guadagnata con l'articolo uno primo comma della Costituzione
Però dobbiamo riempirlo di contenuti e allora gli faccio degli esempi velocissimi lascio stare anche la scaletta per cercare di non abusare del tempo che mi è stato concesso
Di cose da pazzi che succedono in questo Paese da anni anni e anni in materia di diritto del lavoro cose da pazzi
Il problema dell'esternalizzazione
Vorrei spiegare a voi quello che ho capito studiando o lavorando scrivendo le cause vincendone perdendole perché la sorte degli avvocati
Noi ci siamo guadagnati il diritto alla stabilità del posto di lavoro
Si chiama proprio così
Pensando di dover fare i conti prima o poi con un problema di licenziamento al quale ci siamo attrezzati
E siamo tutti abbastanza in grado di vedere se il licenziamento ingiustificato ingiustificato eccetera
Invece siamo stati travolti non sono espressione credo senza nessuna sottrazione da un problema semplicissimo tutto italiano furbi Simo in cui tutto diventa ramo d'azienda tutto diventa ramo d'azienda cioè una legislazione nata per difendere i lavoratori perfino del loro titolo
Riavvicinamento delle legislazioni dei paesi in materia di conservazione dei diritti dei lavoratori
In Italia ad opera in particolare dell'ultimo governo ma non soltanto ad opera dell'ultimo governo
E diventata un'occasione facilissima per liberarsi di inseguimenti dall'azienda non bisogna più dare nessuna spiegazione basta farlo basta avere la faccia tosta per farlo
Ma poi c'è un altro miracolo un altro miracolo
Si può fare con la parte esternalizzata un contratto di appalto che cosa vuol dire un contratto di appalto
E il giorno dopo l'esternalizzazione quei lavoratori lavoro non per me esattamente come prima però ci sono due vantaggi uno non ho più la responsabilità di essere loro datore di lavoro
Due per quanto riguarda la parità di trattamento la legge trenta che peggio di così non poteva essere su questa questione assolutamente peggio di così non poteva essere ha cancellato la parità di trattamento
Questo vuol dire che se prima avevo in azienda lavoratori che costavano dieci perché magari erano iscritte alla FIOM riuscivano a farsi un contratto perfino aziendale
Li metto fuori stipula un contratto di appalto lavorano per me come prima e mi costano cinque
Ditemi voi cd
In Italia resisterà alla tentazione di fare operazioni del genere nessuno nessuno i consulenti del lavoro che non faranno operazioni del genere saranno considerati non all'altezza del compito
E allora conclusione del mio intervento
Bisogna presidiare la porta d'ingresso guai a non occuparsi della precarietà tradizionalmente intesa io non vorrei essere un giovane in questo momento storico perché credo che per un giovane progettare il futuro oggi è un'impresa titanica
Detto questo però bisogna stare attenti alla precarietà di ritorno cioè a quelli che pensano che il problema riguarda altri perché oramai siamo di fronte ad una precarizzazione universale
Non si può presidiare soltanto la porta principale d'ingresso perché le porte di servizio e le finestre sono spalancate
Allora
Io credo che noi dobbiamo chiedere una nuova legislazione del lavoro
Noi abbiamo il diritto come FIOM di chiedere una nuova legislazione del lavoro
E abbiamo il diritto di chiedere e di proporre e di combattere una battaglia di illegalità perché questo Paese a un tasso in accettabilmente basso di illegalità questo è un Paese che ama l'illegalità
E qui vorrei dire una cosa gli amici della FIOM confesso che io da giovane ero come tanti
Più o meno vicino ai gruppi della sinistra poi ho avuto i miei percorsi adesso soltanto la tessera della FIOM perché mi sento più tranquillo più sereno posso dire liberamente a quello che penso però mi dovete sopportare anche se dico delle cose magari quando non sono perfettamente in linea io credo che sia meglio così
Io non faccio una critica al sindacato faccio una critica la FIOM che è così buona da ospitarmi da tanti anni
La critica riguarda
L'assurdo storico
Lo dico in un momento nel quale ci tocca difendere la Costituzione e io lo farà con piacere naturalmente
L'assurdo storico
Di un mistero glorioso che non si sa come nasca un contratto collettivo di lavoro è una condizione assurda
Assoluta io posso fare un contratto individuale di lavoro posso fare un contratto plurimo di lavoro mi metto insieme a Cremaschi a Gianni Rinaldini ha facciamo un contratto plurimo forse saremo più forti in tre
Ma poi c'è un problema giuridico enorme come nasce un contratto collettivo di lavoro che cioè vale per tutti anche per quelli che non hanno trattato
Bene siamo usciti grazie al cielo da un sistema corporativo che aveva delle regole inaccettabili perché erano figlio di quel sistema
Abbiamo una Costituzione ancora totalmente inattuata l'articolo trentanove della Costituzione e oggi scandalosamente inattuato
Mi permetto di usare questi toni perché in passato l'ho capita la ragione dell'in attuazione c'era la speranza del sol dell'avvenire ma io penso che la speranza del sol dell'avvenire
E non può essere più granché coltivata allora facciamola questa battaglia di legalità e chiediamo che una volta per tutte si smetta di pensare che meglio navigare in mari incerti che non in mari perigliosi
Va bene saranno perigliosi ma prendiamo cinque la responsabilità
Allora
Quattro punti che a me sembrano i punti cardinali uno questo su come nasce un contratto collettivo che vuol dire la legge sulla rappresentanza vuol dire che i contrattacchi contratta per chi
Poi c'è un'altra legge che non costerebbe niente ma che è fondamentale una legge che ridica io lo dico con una provocazione ma spero non troppo grave mi piacerebbe un articolo che il nostro codice civile che dicesse che lavoro non è una merce e quindi la conseguenza che quando decidono di esternalizzare l'icona ramo io devo avere lavoratore il diritto di dire no
Il diritto di dire no alle esternalizzazioni inteso come pezzetti d'azienda è un diritto che deve essere conquistato per via legislativa
E un attentato costituzionale la possibilità che un lavoratore possa essere buttato fuori senza poter dire io no io non ci sto
E non basta la battaglia dicendo ma se il ramo d'azienda il vero non ci si può opporre non ci si può opporre perché fino adesso è passata l'idea che il controllo
Cassazione vicenda Ansaldo si potesse fare sulla serietà del ramo ma con la speranza è vanificata dalla legge trenta non si può più oggi probabilmente decidere se quel ramo era vero non era vero e allora c'è un gran bisogno della libertà del lavoratore di dissentire in questo Paese c'è una sola sentenza del novantanove di un giudice di Milano che disse una cosa fondamentale
Disse i lavoratori non possono essere trattati come servi della gleba perché se no torniamo al Medioevo il lavoratore ha diritto di dissentire di non andare di non seguire quel ramo il lavoratore
Vi faccio un esempio pratico i lavoratori di Getronics perché l'azienda che ha ereditato l'i letti recentemente ancora credo mille cinquecento persone ne ha preso il sessanta che operano a Milano e dintorni ha detto voi siete un ramo
Io credo che questi lavoratori si avessero il diritto di dire noto in un certo avrebbero per sempre questo meccanismo naturalmente mi aspetto la l'obiezione l'obiezione ma non ci sono le ragioni dell'impresa dell'economia no rivendico il diritto che in questa materia ci siano le ragioni del diritto del lavoro
E l'ho detto esplicitamente né sodio poi faremo le mediazioni ma non è possibile che venga negato ancora il diritto di opposizione
Questo è il secondo punto cardinale me ne mancano due terzo
Il diritto all'assetto contrattuale deciso da un lavoratore
Un diritto che non può essere manipolato da nessuno
Di che cosa sto parlando sto parlando di un fenomeno che provenendo e c'è ancora riguarda le esternalizzazioni sulla base delle cause esempio
Recentemente con la FIOM di Mila no stiamo facendo una battaglia controllarla s'addormenta l'Ars Nova e il colosso della siderurgia che ci ritroviamo in mezzo mondo
Hanno preso un'azienda che aveva fatto una battaglia insieme a noi per avere il rinnovo del contratto
Dopo il contratto gli hanno detto sapete che c'è di nuovo voi che siete nel settore siderurgico però verrete a comprarti dalla Scarpelli S.r.l.
Però Scalpelli S.r.l. si chiama Ra arse loro SSC perché è meglio averla nel marchio l'identificazione della provenienza
Ma siccome questa azienda e del settore del commercio alla scadenza del contratto dei metalmeccanici questo dicono le norme vigenti lei egregio Signore passerà al contratto del commercio
Maestra e una questione insopportabile perché significa che i lavoratori non possono neanche scegliersi il loro assetto contrattuale
Questa è una cosa che può andar bene soltanto nei Paesi in cui non vige la democrazia
Il diritto dei romani inteso come quelli che hanno fondato l'intero alcuni secoli fa si oppone a questo perché il diritto di contrattare non può essere negato
Noi abbiamo delle lettere
In cui c'è scritto che per tutto quello che non è qui previsto vale contratto nazionale di lavoro dei metalmeccanici no l'obiezione
Non è così perché quel contratto vale fino alla scadenza e una tragedia questa norma va cambiata immediatamente va cambiata immediatamente
Quarto e l'ultima punto cardinale
La legge sull'orario di lavoro non si può prescindere dalla legge sull'orario di lavoro e una follia e la storia del movimento operaio che andato sempre nella direzione e dovrà continuare ad andarci
Con gli altri bassi della storia nella direzione di una limite massimo all'orario di lavoro
Finisco dicendo due proposte di riforma utile utile sono le seguenti
Il lavoro precario in tutte le forme che alla fine rimarrà anglo non deve costare quanto il lavoro a tempo indeterminato
Delle semplicemente costare di più
Il convitato di pietra e il costo della contribuzione
Io quando sento i ragionamenti sul cuneo fiscale anche da parte del nostro meglio Presidente del Consiglio dei ministri
Presto sbalordito
Primo perché non so come si farà a togliere cinque punti
Ma poi il resto sbalordito dal fatto che non si replichi dicendo che tutti i punti che potranno essere tolti in qualche modo devono almeno concettualmente essere recuperati da un aumento della contribuzione del lavoro precario
Noi abbiamo il diritto di chiederlo e abbiamo il diritto di chiederlo a questo governo non alla contrattazione perché è evidente che questo terreno non è un terreno la consultazione ultimissimo ultimissimo e qui manifesto un disappunto sulla impostazione della legge sul lavoro nero della CGIL sulla quale peraltro prossimamente ci intratterremo in un incontro a Milano io non credo che lavoro nero si possa ancora continuare a combattere con una
I fondi di emozione
Non non hanno mai funzionato questi meccanismi bisogna aiutare ad emergere la povera gente quelli che fanno uso magari di sostanze stupefacenti con cui si ammazzano non il lavoro nero nel lavoro nero perdonatemi dirà la cosa più forte della giornata è un è un fatto criminale il lavoro nero deve essere dichiarato il reato ed essere dichiarato reato dopo che la riforma sarà stata compiuta il nuovo diritto del lavoro sarà stato scritto perché avendo a disposizione i vari strumenti a quel punto ricorre ancora al lavoro nero compie un atto di lontananza dal vivere civile che io credo debba almeno eticamente sanzionato come reato vi ringrazio
Ringraziamo Cosimo Francioso e ringraziamo ancora una volta tutti quelli che sono intervenuti fino adesso dandoci il loro e loro apporto il loro contributo
Do adesso la parola a Gianni Meazza Rete Lombardia lombarda contro la precarietà e la legge trenta
Sandra tutte
Dopo quanto è stato detto
E credo in maniera molto esaustiva rispetto alla contrattazione
Mi viene una domanda
è possibile
Risolvere il problema della precarietà solo dentro il contratto di lavoro
C'è modificando la legge o abolendo la legge trenta riformulando il diritto eccetera eccetera
Se cremasche all'inizio ha detto che c'è una precarietà reale ad una precarietà percepita
E aggiungeva che la precarietà percepita è molto più forte della precarietà reale io credo che soltanto sviluppando un rapporto diretto dentro la precarietà percepita
è possibile tentare una coniugazione
Tra la precarietà del lavoro e la precarietà della vita
Nel due mila e tre quando sia costituita la rete regionale contro la precarietà alla legge trenta
Io sono personalmente ho salutato con grande piacere alla presenza della FIOM dentro nella Rete perché hanno considerato un atto politico molto forte
C'è la capacità di percepire appunto la complessità della precarietà dentro distanza più generale del rapporto della vita delle condizioni di vita
Infatti credo
Che
Da situazione che è stata qui descritta partendo dall'eccitazione degli ultimi dati Istat che potremmo anche accennare anche discorso delle elezioni visto che siamo a Milano
In cui ancora una volta
La
Secondo me la cattiva percezione della precarietà che esiste
Ha permesso alla destra di vincere
Io credo dicevo che è necessario avere una coscienza molto più specifica di cosa significa una precarietà diffusa
L'elemento che ha fatto costituire la rete regionale contro la precarietà
è stata l'emergenza democratica che si veniva sviluppando all'interno del nostro Paese
Cioè quando si pensa a i giovani Reggio giovani generazioni che vengono espropriate dal future a un peggioramento della qualità di assistenza con il taglio dei servizi con la riduzione del servizio appunto magari sanitari eccetera con la riforma della scuola e così via
Abbiamo pensato appunto
Che questa emergenza democratica meritava una capacità di risposta trasversale tra le diverse forze che si muovevano sulle nella realtà cittadina
Nella realtà regionale
Infatti avevamo stilato
Quello che abbiamo chiamato le parole di esistenza proprio mettendo in evidenza come questa precarietà forse decisamente trasversale
L'instabilità l'incertezza l'esclusione sociale la povertà da riduzione dei diritti la ricattabilità l'accentuazione delle disuguaglianze nelle opportunità di lavoro e di vita
La divaricazione crescente nella distribuzione del reddito
Questo discorso ci ha permesso di riconsiderare appunto la capacità di presenza
Delle realtà come dire che avevano percepito questa precarietà
Una delle istanze che
Scusate
Quello che abbiamo cercato di fare è stato sicuramente quello di tentare di mettere in rete le diversità che su questo tema si esprimevano sul territorio a partire da quegli spezzoni di movimento che hanno permesso loro stessi di promuovere attraverso le diverse manifestazioni non ultima la mayday questo problema della precarietà che era generalizzata fino al punto che oggi in molte realtà
Lavorative gli stessi precarie si stanno organizzando per rivendicare i propri diritti
Una cosa molto difficile proprio perché voglio dire le condizioni di lavoro e di ricattabilità non permette a loro in modo semplice di di attuare questo
Si sono fatte diverse manifestazioni proprio nel tentativo di come dire mettere a fuoco questo tipo di problematica fino ad arrivare a presentare in Regione Lombardia una proposta di legge sulle reddito che avesse le caratteristiche non meramente rivendicativa assistenziali ma che avesse la caratteristica di continuità di reddito quindi che prevedesse sia pure una reddito monetario ma anche un reddito sociale
Quindi una riduzione dei costi sulla caso sull'affitto eccetera eccetera
E tuttavia nel prosieguo di questo nostro percorso la cosa che ci è sembrata molto importante e verificare come flessibilità e precarietà fossero elementi come dire trasversale all'insieme delle realtà che si sul nostro tempo AISO insomma e quindi abbiamo cercato di costruire una sorta di rete delle reti che su questi due problemi potessero sviluppare momenti di convergenza delle
Delle proprie dei proprio mentire vendicativi
E quindi questa questo discorso delle reti che ha visto la presenza non so della rete scuola piuttosto che di attacco ingiusto che già di altre organizzazione che si stanno muovendo sul territorio
Ha avuto però un momento difficile nel momento in cui nel voler definire una come dire un processo di sviluppo altro rispetto ad una condizione verrà di meramente specifica della propria condizione
Ha trovato un ostacolo nel non so come dirlo ma quello che impedisce in realtà nuovi mento alle volte proprio di esprimersi appieno cioè il fatto della autoreferenzialità delle singole specificità che non permettono appunto di fare un passo oltre e di individuare una non so una prospettiva di
è socia di di non semplicemente limitarsi a rivendicare ma anche a costruire qualcosa di diverso
Sto facendo una fatica boia
Niente io vorrei fare soltanto due ultime considerazioni molto brevemente
Intanto io credo che il discorso che vi veniva accennato delle della mercificazione non sia soltanto un problema di mercificazione dentro alla realtà lavorative ma è un problema di mercificazione delle delle condizioni di vita
Io credo che l'attività lavorativa oggi principale di ognuno di noi parte dalla proprio rapporto con il consumo
Quindi dalla dalla merce dentro la quale siamo chiamati costantemente a a fare i conti qua ogni ogni giorno e fino a
Insomma
E quindi comunque credo che sia importante voglio dire dentro a questa assunzione di di condizione di responsabilità tentare una cosa che probabilmente più difficile quello che fra l'altro il sindacato una storia piena da questo punto di vista quanto negli anni settanta appunto è riuscito a coniugare le condizioni di lavoro con le condizioni di vita
Trovando e veramente rivendicando non solo lo Statuto dei lavoratori ma la riforma sanitaria di equocanone eccetera eccetera
Quindi io credo che sia necessario oggi chi ha questa convinzioni assume questa responsabilità dentro alla prima alla condizione di precarietà una maggiore radicalizzazione sul territorio proprio perché è soltanto da lì io credo sia possibile
Coniugare una condizione di lavoro con una condizione di vita
Mi fermo qui vi chiedo scusa per la confusione
Ringraziamo Gianni nata adesso la parola Emilio Viafora segretario generale del nidi
Davvero non formare il ringraziamento a Gianni alla segreteria per questa prima in assoluto in cui
Quindi parla
Quale dirigente ai delegati dalla FIOM
Lo farò naturalmente con la franchezza che si usa tra compagni dicendo i punti di condivisione e quelli che secondo me andrebbero approfondite
Naturalmente non affrontano tutte le questioni Lo Faro Fulvio come dire in maniera più organico
Io però però vorrei sottolineare per primo una questione che mi pare
No però funzione del suo ruolo
Vorrei sottolineare una cosa che a me pare importante
Questa è la prima mi pare discussione in una categoria dopo le elezioni e in cui affrontiamo in modo contrattazione legislazione
Guardate che non mi pare una cosa da poco perché sposta in maniera significativa anche una discussione che abbiamo sviluppato e tante volte ci dice
E che non ha trovato un punto di sintesi
Io continuo a essere
Convinto di un dato mi consentiranno i giuslavoristi nostri ospiti illustri come dire progresso
Che se c'è un limite che dobbiamo registrare autocriticamente come sindacato come Coop movimento di sinistra in questo Paese
è quello di aver troppo delegato al legislazione compiti specifici della contrattazione
Questo ha consegnato alla mediazione politica anche i rapporti di potere dentro le aziende e dentro la società
Chiunque più o fatto come dire
Limitate studio sì gli studi di legge
Chiunque si misura con la legislazione in qualsiasi campo dà lavoro a tutto quanto il resto sa che il diritto quasi sempre registra e interviene a normare processi che si realizzano nella società
Quando invece si affida alla legislazione il compito di anticipare di regolare come dire in anticipo appunto i rapporti di forza che ci sono nella società non c'è dubbio che si consegna alla politica e non ai soggetti sociali devoluzione come dire del quadro normativo e legislativo
Le seconde la seconda questione vado per schemi naturalmente per ristorare
La seconda questione che vorrei dire di questa natura
Mi intriga molto il titolo
La precarietà che in vari tempi di lavoro e di vita io penso che invada non solo i tempi di lavoro e di vita invada come dire assetti sociale condizioni come dire soggettive molto più profondo
Guardate c'è un dato sarà causa s'casuale
Che il tasso di occupazione femminile in Italia trentasei per cento e nel lavoro precario il quarantanove sette secondo me no
Perché vuol dire che alle donne si continua dunque sì o per un ulteriore discriminazione di genere dentro il lavoro che alle donne sulla
Si offrono lavori precari
E del tutto indifferente non ragionare il del rapporto che c'è tra la condizione lavorativa e le politiche familiari e democratiche di questo Paese quando il sessanta per cento delle collaboratrici rinuncia alla maternità e il quaranta per cento rimanente
Fa il primo figlio
Tra i trentacinque e trentanove anni col rischio di essere espulsa definitivamente dal mercato Dell'AVO
Possiamo continuare a ragionare in maniera astratta di precarietà senza porci il problema che c'è una divaricazione sempre più profonda tra percorsi di studio qualità professionale e qualità dello del lavoro offerto e mansioni a cui vengono adibiti alle persone
C'è un libro della studiosa Maura Franchi che ha studiato come in questi quindici anni abbiamo avuto una divaricazione negativa
Da questo punto di vista e c'è una responsabile questa poi un'influenza sullo scarsa mobilità sociale e chiama anche in causa il sindacato se è vero come è vero
Che di fronte questa crescita dei saperi soggettivi del fatto che cresce come dire il know how soggettivo delle persone noi siamo ancora agli inquadramenti
Come dire antecedenti alla più grande rivoluzione tecnologica che l'umanità abbia conosciuto
Per cui la nostra contrattazione oggettivamente
Fa fatica come dire a coniugare in maniera nuova il governo di riorganizzazione dei processi produttivi e la valorizzazione soggettiva delle persone che sempre di più ci chiedono questo duplice elemento
Un elemento collettivo e un elemento come dire soggetti
Rispetto come dire alle questioni più di merito
Guardate io mi voglio occupare solo di due questioni
La prima e queste diceva il
L'avvocato Francioso che il contratto a progetto tutto sommato non è stato peggio delle collaborazioni coordinate e continuative
Secondo me è un approccio questo ideologico nella pratica è avvenuto questo da quando è scattata la legge trenta ci sono state quattrocentonovantatré nuovo quattrocentonovantatré mila posizioni
Aperte all'INPS sono andata a vedere il grado di incidenza degli infortuni sul lavoro nelle collaborazioni dal due mila e tre al due mila e cinque abbiamo avuto una crescita del cinquantanove per cento nel settore industriale
Per la prima volta nel settore dell'industria abbiamo due mila duecento infortuni sul lavoro di persone che lavorano il regime di collaborazione sicuramente non solo negli uffici
No Pascalino altrui qui intuire Butcher vengo qui
C'è un altro dato noi ci fermiamo al titolo
Chi va a leggere la norma verifica che è stato il veicolo
Il veicolo più potente di trasformazione del rapporto dipendente il rapporto di lavoro Author perché si è tolto l'obbligo di risultato individuale
E perché si dice che il contratto a progetto si può fare per un Progetto un programma di lavoro una fase Viesti guardate che se tu metti insieme
La fine dell'obbligo del risultato individuale il programma di lavoro una fase di esse Stay parlando del lavoro dipendente lo stai parlando via e il tuo perché tra l'altro dalle visite ispettive dell'INPS
Viene fuori che è cresciuto il numero del ricorso fasullo come dire al collaborazione che fare una condizione di questo tipo
è cresciuto seri
Il tasso vi porta il suo vede lo consegno l'abbiamo reso pubblico il ventidue ve lo consegno vi faccio vedere l'andamento al due mila e due al due mila quattro
Ci sono regioni intere come Calabria Campania Puglia e Liguria dove dall'ispezione emerge che il cento per cento e come dire completamente illegale
Che fare in una condizione di questo tipo
Io sono tra quelli che dice
Che sicuramente bisogna agire sull'innalzamento del costo ma guardate che se lo pigli altro versante o dei contributi
Facciamo la cosa più devastanti più sbagliata del mondo
Non perché non bisogna agire sulla parte contributiva ce la prendiamo dato di facciamo un opera come avvenuto come ha fatto il Governo Berlusconi di abbassamento del reddito delle persone
Non è un caso che prima del due mila e tre il reddito dei collaboratori si attestava intorno la media netta di dodici mila euro e nel due mila e cinque risulta dieci mila ottocento pota
Perché sul tuo aumenti l'aliquota va bene in una condizione in cui non si capisce quale compenso minimo
C'è una ripartizione va bene tra che non è come nel lavoro dipendente i due terzi di paghe datore del lavoro e un terzo lo paga il collaboratore non c'è dubbio a il contratto rimane quello il volume rimane quello tuscaniche quell'aumento dei contribuzione su quel poveraccio
E guardate è stato utilizzato io lo dico mani perché questo pone anche un problema di coerenza a noi
Guardate che c'è stato anche su questo terreno e c'è su questo
Su questa cosa su questa come dire materia
Una sorta anche di ipocrisia nostra un pezzo di tutta quanta questa contribuzione serva a mantenere in piedi tasse che sono completamente come dire al disastro a partire da quello dei lavoratori autonoma
Non dobbiamo avere paura di dire
Come dire che le grandi risorse perché siccome non erogano prestazioni
Va bene vengono utilizzate per mantenere una liquidità dell'INPS che oggi sarebbe fortemente in difficoltà
Dunque io sono d'accordo che bisogna alzare il posto ma bisogna farlo in un quadro in cui alziamo le tutele i diritti delle persone di garantiamo come dire gli standard di tutti quanti gli altri
Questo forse come dire poi io sono convinto siccome credo una proposta che abbiamo fatto come CGIL Della vuole economicamente dipendente sono convinto che questo consente a quel punto di normare anche per via contrattuale quassù quali possono essere i profili professionale
è possibile svolgere ho in regime di subordinazione o il regime anche di dipendenza
La seconda questione
Noi ci avviamo al rinnovo verrà del lavoro
Del contratto in somministrazione ex lavoro interinale
Anche su questi noi pensiamo di mantenere come dire
Fermo l'attuale come di rimpianti
Che lascia alle categorie
L'esclusiva competenza a decidere sull'età sua
Però guardate
Anche qui dobbiamo superare un'ipocrisia come dire
E dobbiamo dirci le cose come stanno
In tutti quanti i rinnovi contrattuali finora operata di fatto pestate introdotti no solo
Unità osavo
Sì ancora non so dice io guarda io sono andata a vedere quasi tutti i contratti e vi assicuro che noi ci troviamo di fronte al fatto che cresce il ricorso al lavoro interinale perché le causali originaria come dire sono state
Fortemente allargate dunque problemone più la qualificazione
Il problema è quando ricordi lì e c'è di più c'è di più
L'abbiamo reso anche conveniente perché questo riguarda anche alcune vostre come dire
Strutture
Quando si va
Ma determinare le modalità di erogazione siccome noi abbiamo voluto affermare nel contratto nazionale piacque lavoratori si applica tutto alla contrattazione collettiva sul posto di lavoro lasciando la modalità naturalmente alle RSU
Quello rimando alla eroga alla modalità di erogazione ha significato per l'ottanta per cento dei casi e quei lavoratori non percepiscono il salario azienda
Dunque noi abbiamo un problema di ricomposizione
Abbiamo un problema di ricomposizione di coerenza
Di coerenza come dire di linearità
Di trasparenza anche delle mediazioni che facciamo perché non tutte disponibili hanno e siccome io non ho un atteggiamento moralisti Copertino sola contraddizione che dico in un posto di lavoro l'interessante e ce la leggiamo e la ricerca e la e la rendiamo esplicita perché se voglio ricomporre il mondo del lavoro una comunità nel mondo del lavoro
Devo dirlo chiaramente perché c'è un problema generazionale tra lavorato devo dire qual è il punto di mediazione possibile in cui io unifico gli interessa
Unifico interessa c'è un'ultima questione e vado come dire rapidamente a chiudere che di questo tipo io sono fortemente convinto che giusta la nostra impostazione noi abbiamo bisogno di una nuova legislazione sul lavoro
Che di fatto come dire che di fatto vada oltre come sopra di cancelli a cioè usate quale termine volete vada oltre alla legge trenta non immagino che questo si farà in un unico corpo giuridico
Non immagino questi
Io vedo per esempio come dire pericoli che sono di questa natura non solo quelle di operare su quelle che non vengono utilizzati ma per esempio c'è stata immediatamente io ho visto ieri sera a Porta a Porta
Subito un calo delle dimensioni del fenomeno del precariato
Prima delle elezioni si diceva che collaboratori in Italia un migliore e duecento mila perché questi soldi ieri sera si diceva sono quattrocento mila perché sento continuino ad abbassare diventa del tutto marginale operare alle poi io non capisco se sono così basse non servono almeno a fare cassa perché dobbiamo Inter venirci in termini contributi
Penso che abbiamo come dire ha bisogno di una nuova legislazione con lei naturalmente gradualità ma anche qui mettendo in Rete soggette
Noi abbiamo fatto una prima iniziativa il ventidue
Di questo mese dal ventiquattro abbiamo lanciate lanceremo nostro direttivo la costituzione dei comitati sulla contro la precarietà per il settore fatto con le categorie a livello territoriale
Perché pensiamo che dal ventiquattro al trentuno ottobre
La Settimana di mobilitazione che insieme alla CGIL ad altre associazioni lancia contro la precarietà in cui mettiamo che si fa in duecentocinquanta città in cui parliamo anche attraverso linguaggi che non siano solo quelli dal sindacato se vogliamo intercettare un pezzo di gioventù
Che siano come dire
Che stimoli anch'io come dire la una produzione culturale su questi temi possesso l'occasione anche per pensare a un'iniziativa come dire più generale della CGIL di tutte quante le sue categorie va bene che come dire testimone il mantenimento di un nostro Punto il nostro punto il nostro punto di vista almeno come nella consapevolezza
Profonda guardate io ho fatto tanti anni come dire questa esperienza Dini dell'esperienza come dire molto faticose perché mi costringe a discutere con tutte quante le categorie ognuno accesso pregiudizi tutti quanti sue proprie poi con tutti i segretari confederali che ognuno tifare con però ha avuto un grande vantaggio
Nella mia formazione come dire soggettivi individua nel mio arricchimenti
Va fatto conoscere l'umanità
Come dire che ci chiede linguaggi diverso
Che ci chiede anche come dire anche a noi sindacalisti ci chiede anche come dire di lasciare
Orti che consideravamo sicure
E di avere come dire la forza di muoverci in mare aperto
Ci sono ragazzi e ragazze che come dire a cui noi non possiamo consegnare solo messaggi Ovada attivi no va be'siccome questa è la situazione arrangiate
Va bene oppure come dire promette di un futuro come dire vini di grande non ci credono
Non ci credono all'una come dire un approccio molto più pragmatico e chiedono al sindacato innanzitutto una cosa a tutti quanti a noi le categorie la CGIL
Più coerenza e guardate che il risultato elettorale che c'è stato
Nelle ultime elezioni
Per la prima volta la sinistra è più forte alla Camera che al Senato
Forse ci dice una cosa
Che non è vero e tra i ragazzi e le ragazze quella cultura individualista che avevamo registrato nel due mila e uno continua ad avere un fascino è un'egemonia
Che è cambiato anche un ciclo di pensiero e noi dobbiamo essere in grado di misurarci con questo cambiamento culturale già avvenuto tre ragazzi
Grazie a Gianni Nazzaro adesso la parola
No odia
è appassionato presentazione aperta nella male
Ministero Iafolla ed essa dà la parola a Fulvio Fammoni segretario confederale della CGIL
Ringrazio anch'io il compagno della FIOM per l'invito a partecipare a questa discussione
Io vorrei partire apparentemente da un ragionamento fuori tema per poi venire subito alla relazione temi che qui sono stati proposti
Il governo incaricato il paese ha poco più di una settimana
Non c'è stato quindi ancora tempo di poter svolgere nessuna formale riunione nessun formale incontro
E però il risultato del voto e più di un mese e mezzo fa
E solo questo dà l'idea secondo me di un problema democratico di come avevamo ragione a sollevare una questione di un meccanismo plebiscitario populista che si andava addensando in questo Paese che ancora oggi cerca di rimanere in vita attaccandosi alla natura la contestazione della natura democratica del voto in discussione
è quel voto quel risultato
Penso che abbia qualche attinenza importante con i temi che hanno pensavano in discussione oggi
Ha pesato i temi in discussione oggi hanno pesato su quel voto su quel risultato
Mi è capitato subito dopo dopo le elezioni di fare tante riunioni di Camera del lavoro regionali di categoria
In cui sentivo sostanzialmente un tono un po'Pupo su questi venticinque mila voti di distacco che però in fondo sono a distanza fra il vincere il perdere e di solito è meglio vincere se è possibile
E di un ragionamento invece che qui adesso il miglio introduceva che io credo vada fatto del significato della differenza fra il voto del Senato il voto della Camera una novità per la sinistra il centro sinistra di questo Paese
Normalmente delle serie storiche avveniva l'inverso dal punto di vista dell'andamento del voto
Il che vuol dire che tanti giovani la maggioranza dei giovani che votavano per la prima volta in questo Paese
Ha votato per il centrosinistra e sicuramente su questo votai no influenzato le iniziative sulla pace
Sicuramente su questo voto ha avuto un'influenza l'iniziativa della scuola contro la legge Moratti ma io credo non ci sia il dubbio che il tema della precarietà
Le proposte che sono state in discussione sul tema della precarietà hanno pesato moltissimo nell'orientamento del voto
Allora se c'è almeno una parvenza di vero in questa riflessione
Il tema della conferma di quella scelta che è stata annunciata propone a proposito di coerenza oggi un obbligo di andare in quella direzione
E se devo dirvi personalmente come la penso per me il tema della governabilità unito alla situazione di numeri così scarsi di differenza in Parlamento
O forse potrei dire proprio perché ci sono numeri così scarsi di differenza in Parlamento il tema della della governabilità non è e non può essere galleggiare penso che sarebbe un disastro
Non galleggiare scegliere vuol dire stare i stretto riferimento al programma che è stato presentato agli elettori per quanto riguarda il governo
Per quanto riguarda noi penso che confermi la giustezza della scelta che abbiamo fatto di fare il congresso prima del voto ed è la nostra autonomia di esprimersi prima che gli italiani arrivassero al voto
Questo consente a noi di non avere oggi le difficoltà che hanno altri molti altri di pronunciarsi su che cosa fare adesso sui programmi di governo
Consentendo di tenere la coerenza di merito nella nostra azione che vedo preoccupa però occupa fino a vedere commentatori di grido parlare di problema relativo alle resistenze della CGIL
Ora è in corso un dibattito strano
Sul fatto che la precarietà non è così alta con Giorgio appunto stamattina prima di iniziare dicevamo è stato coniato questo nuovo slogan che richiama quello della inflazione
La precarietà percepita
Ora naturalmente su un tema di precarietà sociale percepita bisognerebbe ragionare molto ma non non c'è tempo per concluderei dare spazio Gianni per la sua
Conclusione lavori di oggi però i dati pur fatti male pure insicuri voli interpretabili ci dicono delle cose in questa direzione
Per i dati ci dicono che l'occupazione in Italia cala
Perché sarà portiamo il numero di nuovi occupati alle unità di lavoro cioè alle quaranta ore settimanali noi abbiamo un calo di cento mila persone come quantità di occupazione del due mila cinque
E questo di per sé dall'idea della dimensione che il precariato assume oppure il monte salari se ci fosse buona occupazione crescesse l'occupazione il monte salari dovrebbe aumentare e invece rimane stabile tendenzialmente decrescente e questo è un altro indicatore sul livello di precarietà che è stato raggiunto
Ne
Si può spacciare per nuova occupazione un fatto giusto importante io credo decisivo che è la regolarizzazione dei lavoratori immigrati che sono in Italia
Una nostra proposta in questi giorni ha avuto fortuna quello di regolarizzare anche le altre trecento mila domande che erano state presentate assieme col decreto flussi
Avere cinquecento mila persone che emergono dal lavoro nero importante per i diritti di quelle persone per i benefici che vengono al nostro Paese ma naturalmente questa non è nuova occupazione
E solo regolarizzazione di persone che da tempo fa in Italia lavorano e che erano costretti a lavorare a lavorare in
Eppure il due mila cinque è stato il primo anno ed è passato davvero sotto traccia questa questione
è stato il primo anno in cui il lavoro precario ha superato il cinquanta per cento delle nuove assunzioni un fatto davvero di straordinaria novità
Poi so che c'è questa discussione fra stop flussi però
Diciamo non credo che basta che bisogna essere importanti economisti per sapere che se continua per qualche anno un trend superiori al cinquanta per cento
Quei tredici quattordici di incidenza oggi del lavoro precario che peraltro non tiene conto né delle partite Iva né degli associati in partecipazione delle moto committenze perché si alzerebbe tenendo conto di questa questione porterebbe percentuali obiettivamente molto più alte molto più altre diverse
E nello stesso anno in cui il lavoro precario per la prima volta delle nuove assunzioni su per il lavoro stabile c'è un aumento del lavoro nero
Un ulteriore aumento del lavoro nero
Quante volte in questi cinque anni avete sentito dire questo slogan meglio un lavoro qualsiasi che lavorare in nero
Non è vero
I dati dimostrano semplicemente che non è vero i dati dimostrano che aumentando tutti e due
Si potrebbe continuare con lo faccio per questioni di tempo ma la stessa Banca d'Italia di ieri che dice che poi solo uno su quattro ce la fa dei precari e passare a tempo indeterminato che si alza la media dei tempi di permanenza del precariato
Che almeno il venti per cento delle persone esce dal mercato del lavoro e qui si potrebbe ragionare sui termini di effetto scoraggiamento e se l'aumento degli inattivi che pure le statistiche citando i dati sul Mezzogiorno sulle donne insomma se potessi fare una foto di questa questione
La foto è questo
Quasi cinque milioni di persone che lavorano in nero
Oltre due milioni di precari oltre due milioni se mettiamo solo le partite IVA modo committenti quattro cinquecento mila persone in cassa integrazione e mobilità è una foto che non può piace
Una foto su cui occorre intervenire
Il problema ovviamente non è un problema solo italiano
Ho sentito che parlare di Europa anche qui non c'è tempo dico solo una cosa
Proprio dal punto di vista dei ragionamenti sul futuro del lavoro d'accordo no ma ha toccato il suo punto più alto nel due mila e Lisbona quando si è parlato della società della conoscenza
Da quel momento in poi la scelta dei governi europei guardate anche di diverso orientamento politico non tutti di centrodestra
è stata una scelta che è andata in direzione diversa quella della individualizzazione dei rapporti di lavoro quello del depotenziamento del ruolo del sindacato
E tutti proprio tutti hanno puntato su un punto emblematico che è quello del licenziamento
è stato così in Italia è stato così in Germania è stato così in Francia
Questo percorso è stato rifiutato è stato io credo ma tutto ma naturalmente questo comporterebbe lo faremo una riflessione su un tema di futuro di necessari emendabilità del capitalismo
Io ragionamento se lo potessimo dire con parole vecchie di nuovo compromesso fra capitale e lavoro di che cosa vuol dire passaggio al dopo fordismo che non ha trovato neanche un nome lo chiamo post fordismo e forse bisognerebbe fare una riflessione su queste questioni
Naturalmente in Italia questo ha avuto un ritorno un po'casareccio
Che dimostra il problema in cui Confindustria e stretta di un problema di consenso interno e di ingessatura che questo consenso interno da le grandi industrie vogliono gli interventi sul fisco le piccole industrie vogliono che resti con gli interventi sulle regole
Perché è vero che non c'è più Berlusconi ma il superamento del berlusconismo ancora un pezzetto di strada che dobbiamo coerentemente portare avanti e fare e questa questione del fai da te ed elevate le le tasse del lavoro come unica variabile della produzione dell'impresa è un percorso che ha fatto parecchia strada in una parte dell'imprenditoria soprattutto della piccola imprenditoria italiana
Cambiare questo significa una pesante messe in discussione porta un tema che il tema del modello di sviluppo
Del ruolo dell'impresa e delle associazioni d'impresa in direzione dello sviluppo che è del tutto alternativo al processo di finanziarizzazione dell'economia
Naturalmente allora visto che adesso c'è un nuovo sport
Quando dolore d'accordo con quell'altro dice che quell'altra ideologico adesso ultimamente si fa sempre si fa sempre così allora Confindustria dice a noi che siamo ideologici o non voglio usare lo stesso metro
Ma se non fosse questo il problema come va letta la posizione del presidente degli industriali che dice noi non usiamo gli istituti della legge trenta ma la legge deve restare così come come dovrebbe essere letta se non attraverso questo meccanismo e questa lente questa lente d'ingrandimento
Naturalmente noi sappiamo bene che il precariato non sono solo regole del lavoro ma è un modello di sviluppo
In un modello di sviluppo povero basso di competizione sui costi quello che ha proposto il governo di centrodestra che le imprese hanno accettato la formazione è un lusso insopportabile diciamoci la verità
Tagliare i diritti non è una particolare malvagità è una necessità di quel modello di sviluppo non si può fare in altro modo
E allora le scelte del futuro governo che pure dovranno misurarsi con un problema di tempi e di risorse sulle risorse forse sapremo qualcosa in più nelle prossime settimane
A questa questione devono rispondere e naturalmente secondo me non possono che privilegiare questo ragionamento dello sviluppo
Ma
Io credo nuove regole del lavoro sono da questo punto di vista fondamentali perché le attuali regole del lavoro mandato un messaggio devastante in direzione dello sviluppo porta interiezione dello sviluppo al ribasso
E mentre la contrattazione continua la sua opera positiva io credo che non possiamo non essere d'accordo tutti nel dire che in Italia occorre una nuova legislazione del lavoro
Conta più la contrattazione contempla legislazione io di natura sarei più portato a dire che dalla contrattazione dei diritti che dalla contrattazione emergono devono scaturire come sempre siamo stati abituati in questo Paese
Non c'è dubbio però che oggi siamo in una condizione in cui stretta dentro queste regole la contrattazione rischia di avere un atteggiamento troppo difensivo e cambiare le regole del lavoro serve anche per ridare questo ruolo positivo alla contrattazione in questo Paese così la come l'abbiamo storicamente conosciuta
Serve una nuova legislazione del lavoro io penso che sarebbero sbagliate scelte caso per caso occorre il quadro di una nuova legislazione
Del del lavoro pur se scelte immediate sono necessarie perché naturalmente non possiamo chiudere il due mila e sei così come siamo
Nella stessa situazione in cui sia
I punti fondamentali per me sono questi e finisco subito
Il tempo indeterminato come forma tipica di lavoro
è una legge che sia una legge di sostegno alla contrattazione come storicamente siamo abituati in Italia la legge trenta è un'altra cosa
Qualche giurista quella ricordato ci sono molti rimandi fittizi alla contrattazione ma la legge trenta è una legge che supera la contrattazione perché una legge comunque agibile indipendentemente dal ruolo e dalla volontà delle parti
Naturalmente perché il tempo indeterminato sia la forma tipica di lavoro occorrono molte cose ho sentito proposte inutile commentare proposte che girano vedremo le proposte complete
Cuneo fiscale solo per il lavoro a tempo indeterminato aumento dei costi dei collaboratori credito d'imposta soltanto per il tempo indeterminato
Naturalmente che qui le quantità faranno una certa differenza dal punto di vista della valutazione di queste questioni
Ma non c'è dubbio che bisognerà dire allora che questi interventi sono legati a questo obiettivo della forma di lavoro tipica e che coerentemente se si vuole fare questo bisogna agire quasi simultaneamente che su altri campi perché non si può chiudere un rubinetto e lasciarlo aperto un altro che potrebbe a quel punto buttare di più
Che è la questione dell'attuale normativa sui contratti a tempo determinato
Perché non si può intervenire sui collaboratori se non si trova una norma di chiusura che non faccia d'influire sulle partite Iva oltre che sui costi sulle persone come pazzi diploma un'altra norma allusiva che faccia influire sulle partite Iva questa questione
E perché c'è un grande tema di legalità io sono d'accordo che è stato proposto che si chiama un messaggio dal punto di vista delle ispezioni delle scelte che adesso vengono fatto
Tant'è che abbiamo usato una parola che solitamente in CGIL non usiamo molto spesso repressione perché il messaggio sulla legalità deve essere chiaro
E a due punti sono già stati citati
Diminuire le forme di lavoro dalle quaranta attuali a sei sette Massimo Vari instaurare le causali le percentuali io suoi collaboratori sono affezionata la proposta della CGIL se nell'immediato non si può fare altro aumentare i costi è sicuramente utile ma intervenire sul codice civile la prospettiva su cui noi insisteremo intervenire sul ramo d'azienda pagine esternalizzazioni
Intervenire sulla unico contratto di formazione sui temi del part-time sul tema dei disabili un grande tema che dobbiamo tenere presente nella nostra discussione intervenire sul lavoro nero abbiamo una proposta la nostra organizzazione fra altrimenti saremo a Milano per discuterla ancora qui abbiamo lanciato una campagna che sta riscuotendo un certo successo per l'Italia intervenire anche su altre tastiere perché sulla questione del permesso di soggiorno per la ricerca di lavoro per gli immigrati o la denuncia come veniva detto in relazione in caso di lavoro dei lo si può intervenire se non riusciamo in altro caso nella modifica della Bossi-Fini
Così come sulla Moratti perché guardate una norma giusta come alzare l'obbligo a sedici anni avrebbe effetti e contestualmente alzare l'età del lavoro minorile in questo Paese che ferma quindici
Avrebbe un effetto importantissimo anche dal punto di vista di d'intervento sull'apprendistato diritto dovere tanto per intenderci risolverebbe alcuni problemi alcuni problemi in quella direzione
E quand'era di intervenire con suo gli ammortizzatori sociali sapendo che anche qui il governo di centrodestra ci lascia ancora qualche regalo
Come sapete due anni fa quando si è discusso di competitività l'unico risultato è stato l'aumento dell'indennità di licenziamento
Ma col trentun dodici di quest'anno quell'aumento finisce non c'è più
Sono scadute risorse meccanismo legislativo e questo comporterà naturalmente un problema davvero pesante rispetto al futuro perché occorreva intervenire su questa questione
Ho finito tutto questo secondo me con il merito e Mary ha poco a che vedere con l'ideologia in tutto questo secondo me parla con il programma della coalizione che ha vinto le elezioni
Io mi sono preso la briga ormai me lo porto sempre dietro è come la coperta di Linus di spuntare tutti i punti sul lavoro che sono presenti nel programma dell'Unione
Alcuni sono pienamente condivisibili perché non glieli alcuni li abbiamo del tutto influenzati noi sono un pezzo delle proposte l'iniziativa di questi cinque anni
Su altri preferirei parlavo dei collaboratori ma potrei parlare riapre soluzione diverso da quello che vi è scritto
Ma una cosa è certa
Quando io non voglio dire se e quando quel programma sarà applicato l'attuale legislazione del lavoro non c'è più in Italia c'è un altra legislazione del lavoro
Per cui mi sentirete spesso dire nel prossimo periodo il termine applicare
Rimanere ancorati ad applicare per lo meno quello che è il programma presenta e finisco davvero con una ragione più generale
Faceva bene secondo me Giorgio chiudere sulla referendum costituzionale
Quelle ferendo proporne Italia duale spaccata in due
è uscito Onado comunicato unitario su queste questioni secondo me c'è un motivo anche specifico rispetto alle questioni che stiamo discutendo oggi per partecipare in massa e per votare no a quel referendum
Un motivo anche culturale contro la precarietà del lavoro che diventa precarietà sociale avete citato molti articoli della Costituzione se ne potrebbe citare altre che interferiscono questa cosa l'articolo trentacinque l'articolo trentasei dicono cose importanti
Io mi soffermo sono l'articolo tre l'articolo tre dice che tutti i cittadini non parla né di differenze di età di sesso di religione di provenienza sono uguali e che spetta allo Stato lo spetta ad altri né al mercato né hanno altre cose
Rimuovere le cause di questa diseguaglianza questo dice il nostro dettato costituzionale non è questa oggi la condizione del lavoro in Italia c'è una Costituzione di fatto materiale diversa che grava sul futuro delle persone
E allora nel dire no a un meccanismo di dualità dobbiamo ricordare che dobbiamo intervenire anche sul meccanismo di dualità del mercato del lavoro che è venuta avanti e questi anni perché non c'è dubbio di una borsa
Io sono convinto che la storia la memoria è un fatto fondativo di un Paese e allora nella storia del nostro Paese
Anche rispetta l'attuale realtà di crisi ci sta scritto una cosa le maggiori conquiste di questo Paese sono legate le conquiste sociali e politiche nel lavoro nel corso di questi anni e questo credo sia un motivo importante della nostra campagna referendaria nelle prossime settimane
Grazie
Ancora Cutting per la vostra partecipazione ora devo solo ricordare Assemblea prima di dare la parola a segretario generale della FIAT Gianni Rinaldini che fuori si cena nei comunicati dei lavoratori e lavoratrici e della UPIM che sono in sciopero apre che scioperano contro quattrocentocinquanta licenziamenti di uomini e di donne era contro la chiusura di quattordici sedici filiali in Lombardia e sono anche in sciopero e sciopereranno
A partire dal giorno tre sette di giugno sono presenti con i presìdi in piazza San Babila dalle nove e trenta alle diciotto e guarda caso scioperano anche contro l'idea di cancellare trent'anni di contrattazione e soprattutto di gestire gli orari di lavoro un elenco nell'azienda intende intende fare
Per queste ragioni io credo che proprio a Pavia ma se se ne ne siamo non solo solidale ma soprattutto convinti nella battaglia e stanno facendo questi lavoratori e lavoratrici ricorda a tutti il giorno sette interezza no
Fino al sette giugno saranno presenti con i loro precisi presso piazza San Babila do ora la parola a Gianni Rinaldini segretario gialla si apre la conclusione del nostra nostra giornata va be ho tenuto conto
Anche dei tempi
Inevitabilmente taglierò su alcune questioni ma vorrei partire
Da un aspetto perché abbiamo fatto questa iniziativa
Perché un convegno contro la precarietà fatto in questo momento
Allora io dico così le ragioni
Sono due
La prima ovviamente è riferita al fatto che
La precarietà
Oggi
Una delle questioni se non la questione prioritaria non solo nel nostro Paese
Sta diventando in tutti i Paesi europei
La questione sociale più rilevanti
La seconda è che noi siamo di fronte alla formazione di un nuovo governo
Che abbiamo salutato positivamente non tanto perché ci sono tanti ex sindacalisti non perché un nuovo governo a
Sconfitto il governo Berlusconi
E come abbiamo detto in altre occasioni
Per quanto ci riguarda
Noi
Non abbiamo governi amici possiamo avere soltanto governi avversari
Il governo Berlusconi era un governo avversari
Per le scelte che ha compiuto
Il nuovo Governo
E i rapporti che vogliamo costruire anche rispetto alle scelte del nostro governo
Come dire per quanto ci riguarda
Partono dalla necessità
Già nei primi mesi
E le prime misure che verranno assunte noi dobbiamo essere in campo con le nostre proposte
Con le nostre proposte le proposte che la CGIL ha formulato
Che sono le proposte su cui poi misurare quelle che saranno le scelte le indicazioni del governo
Sappiamo benissimo peraltro
Che ci viene consegnato una situazione del risultato elettorale di un Governo che ha una
Maggioranza per così dire risicata
Ed è ovvio
Che sono già partite così interpreto anche
La recente assemblea della Confindustria la relazione di Montezemolo
Ma per certi aspetti anche la relazione del governatore della Banca d'Italia
Seppure in forme assolutamente diverse tra di loro ma insomma pressioni consistenti rispetto alle scelte che dovranno essere compiute nei prossimi mesi
Qui c'è un punto delicato
Su cui o l'insistere che
Nostro operare nel nostro agire non
Anche nelle prossime settimane nei prossimi mesi
Non è un operare ed un agire ovviamente contro
Gli intendimenti
Del governo
Il nostro operare il nostro agire e le iniziative che faremo sono iniziative non contro ma per
Sono iniziative cioè a sostegno dell'assunzione di scelte anche dal punto di vista legislativo
Coerenti con
Aspetti del programma dell'Ulivo confesso che io duecentottantatré pagine non me le porto sempre dietro ma però coerenti con il programma
Dell'Ulivo che come dire è chiamato ad esplicitarsi anche sciogliere una serie di nodi non del tutto sciolti
Rispetto alla dinamica che si aprirà nel rapporto tra le stesse tra le stesse forze sociali
Le elezioni amministrative ad esclusione devo dire di Milano e di alcuni altri Comuni della Lombardia hanno rafforzato
Il governo e questo è un fatto estremamente positivo confermiamo lo diceva adesso Fammoni il nostro assoluto impegno
De la fionda la CGIL dell'insieme delle organizzazioni sindacali
Perché al referendum sulla Costituzione che ci sarà il venticinque lo consultivo e ci sarà il venticinque ventisei
Prevalgono i no
Per le ragioni note contro la manomissione della costituzione
Ed anche in questo modo come dire favorisca
E rafforzi l'attuale quadro politico che sia determinato
Ora
Essendo
D'accordo con
La relazione che Giorgio ha fatto
Anche dettagliando le nostre proposte
Sui diversi punti
Questo non permette
Di ragionare
Anche rispetto alle scadenze che accompagneranno la discussione sulla precarietà
Che accompagneranno la discussione sulla precarietà perché non c'è dubbio che ci muoviamo in una condizione estremamente difficile stranamente critica tanto è vero che non si conoscono alla data attuale quali sono
I conti
Della situazione della situazione del debito del debito pubblico
Mentre abbiamo segnali
Significativi
Pur permanendo situazioni di crisi e di difficoltà
In diverse situazioni
Diversi gruppi industriali
Abbiamo anche segnali di ripresa tant'è vero che in molte situazioni fioccano le richieste di straordinario
Di ridefinizione degli orari eccetera
Nelle ultime settimane c'è una crescita consistente soprattutto sul versante
Degli straordinari
Allora la prima questione prima di altri ragionamenti e queste
Un'eventuale manovra bis
Di quindici venti mila miliardi di lire
Perché di questo si tratta
Che poi riceve dalla finanziaria
Non c'è dubbio
Che correrebbe seriamente il rischio ma dirà cui delle discussioni sul resto
Con l'avrebbe messo in serio rischio
Di bloccare
Gli elementi di crescita
Che in questa fase si stanno determinando anche facendo leva sul contesto internazionale ed europea
La cosa non è rilevante poi parliamo del cuneo fiscale di altre cose ma la cosa non è rilevante perché se si dovesse decidere prima ancora di quello che avverrà con la finanziaria
Una manovra di queste dimensioni
Almeno da quello che si capisce
Evidentemente ci troveremmo di fronte credo che sia giusto che come sindacato
Come siano come CGIL diciamo esplicitamente anche come sostegno in questo caso
Alle eventuali iniziative del Governo
Che a fronte della formazione di un nuovo governo
Ed elementi dall'emergere dei conti pubblici che
Chiaramente splafona hanno rispetto a ciò che era stato concordato a livello europeo
Non è possibile pensare ad un rientro
In tempi brevi ed immediati rispetto a quei parametri
Credo che vada detto esplicitamente che
C'è anche un nostro sostegno
Al fatto che il nuovo governo chieda di ricontrattare con Bruxelles
I parametri che erano stati concordati sul rientro
Perché non ci sono le condizioni no oggi nel nostro Paese di fare una manovra bis da qui alla fine di luglio
Che temo
Aprirebbe uno scenario di natura diversa
La seconda questione stante la situazione era delicatezza
Con cui approcciare sulla questione del cuneo fiscale
Perché la delicatezza sta in primo luogo nell'approccio alla discussione
Dopodiché poi ci suscitarci gli entusiasmi perché Montezemolo preso dall'entusiasmo
Dice cinque punti subito e dieci punti entro la legislatura che vuole dire quaranta mila miliardi di lire
Però il problema è l'approccio rispetto al s'alle difficoltà del del sistema paese del sistema industriale allora il problema non è
Quello che
Le difficoltà dei sistemi industriali sono determinate dal costo del lavoro
Complessivo
Perché è vero che il costo del lavoro in Italia notevolmente superiore a quello dell'Irlanda
Per stare alla relazione agli esempi di Montezemolo
è altrettanto vero che il costo del lavoro in Italia è inferiore rispetto al costo del lavoro tedesco rispetto al costo del lavoro e la Fracci
Il problema sono quali quali sono i riferimenti che si assumono
La questione vera
E la forbice che esiste tra la retribuzione netta
E cioè quello che percepiscono i lavoratori e le lavoratrici
E i il costo del lavoro complessivo
Su questo è vero
Che il nostro Paese ha una forbice tra la retribuzione netta il costo del lavoro che è molto diversa rispetto a quella degli altri Paesi
Ma sono due cose
Che è anche concettualmente perché se si assume che il problema per il sistema industriale e il costo del lavoro
E questa diventa la leva su cui agire per la ripresa del dell'industria del nostro Paese per l'appunto Montezemolo dice la sua tanto che è questo il problema né voglio dieci di punti non cinque cinque subito cinque dopo
Se il problema è la possibilità di fare una misure attuare una misura che in questa fase anche favorisca la ripresa
Uno degli elementi che in termini
Immediati può favorire la ripresa a partire dal fatto che esiste quel problema che dicevo prima ne deriva naturalmente
Se l'approccio è questo che una parte consistente di quell'intervento va ai lavoratori lavoratrici
Cioè riguarda proprio l'approccio
Perché insisto la vera differenza rispetto alla situazione degli altri paesi in questo caso anche della Germania e della Francia
Sta nella differenza tra il netto e per così dire il lordo il costo complessivo
Nello stesso tempo
Sulle quantità
Tensione per poi non scoprire che le cose sono un po'più complicate stiamo parlando degli oneri che riguardano la spesa sociale del nostro Paese
Non stiamo parlando perché il cuneo quella cosa significa quella cosa lì
E allora bisogna essere chiari nel senso che la spesa sociale del nostro Paese che tra le più basse d'Europa non può diminuire
Anch'essi andrebbe aumentata
Quindi l'operazione che
Si preannuncia sui contributi che rapporto ha rispetto alla spesa
O meglio diciamo ora in altri termini a quel punto le risorse dove si vanno a prendere
Per fare un'operazione di quella natura sul terreno
Sul terreno del cuneo del cuneo fiscale
Ora questo ovviamente come dire tradizionalmente come avviene negli altri Paesi laddove la spesa sociale superiore anche al nostro e coperto attraverso l'intervento fiscale
Attraverso la struttura fiscale
Adesso la struttura fiscale che significa mettere mano all'evasione significa la rendita eccetera eccetera
Non è la stessa cosa ventilare la possibilità che invece gran parte di queste risorse vengono potrebbero essere prese sulle imposte al consumo
E cioè l'IVA
Perché dal punto di vista sociale voi capite che avrebbe un significato diverso
Perché a quel punto lavoratori eccetera pagano attraverso l'aumento dell'Iva l'operazione fatta su
Ora la questione al di là che secondo me è stata affrontata insomma un po'in modo così post portico
Ma adesso siamo qui nella discussione
Credo che anche noi prima che vengono assunte delle decisioni su che intervento fare rispetto al cuneo fiscale quale rapporto c'è rispetto alla spesa pubblica
Perché altrimenti ne possiamo discutere all'infinito aumentar gli ammortizzatori sociali estendere gli ammortizzatori sociali eccetera eccetera ma dentro questa roba qui come cavolo fa starci dentro non si capisce
No adesso che poi quindi vi era necessità anche da parte nostra credo che
Prossime settimane
Saranno importanti anche in questa direzione
Di giocare un ruolo come dire attivo nei confronti del governo
Su quali scelte dovranno essere compiute su questo versante Montezemolo l'ha detta chiaramente la sua vera schierando tutta la Confindustria quindi costruendo il suo equilibrio interno
Si aumenta l'Iva gran parte delle risorse vanno prese
Sull'Iva
Oltre all'evasione fiscale ma qui i tempi sono duri eccetera eccetera che deve finanziare l'operazione addirittura di dieci punti di intervento sul cuneo sul cuneo fiscale
Ne approfitto
Poi vengono alla questione precarietà per raggiungere che qualche cosa di merito noi dobbiamo dirlo
Anche rispetto alla questione delle grandi opere pubbliche
Allora tralasciamo di correre dietro alle varie dichiarazioni dei ministri che
Perché adesso no se uno che dice che bisogna fare il ponte l'altro ministro dice che invece lo smonta Ponte di Messina ogni giorno ce ne se ne
Ce n'è una dichiarazione
Però
Visto che le risorse sono poche
In questo benedetto Paese non è è possibile fare delle scelte di priorità
Rispetto alle grandi opere o meglio rispetto ad un piano complessivo sui trasporti
Ma io la dico così ed è meglio che concludono la Salerno Reggio Calabria che da vent'anni che c'è la Salerno-Reggio Calabria che discutono del contro il
Prima ancora di mettersi a discutere delle nuove grandi opere da fare eccetera in un Paese dove c'è una situazione dal punto vista ferroviario al disastro chi usa spesso i treni eccetera ormai siamo al disastro totale funziona più niente
La situazione dal punto di vista della viabilità e discutiamo della questione delle grandi opere il giorno dopo si dice che le risorse sono ridotti al minimo e compagnia
Questo è un altro banco di prova che non sta da qui a ma sta qui ai prossimi mesi alle scelte che devono essere rapidamente compiute
Sapendo che tutto il tutto avviene in un quadro e dentro un quadro estremamente difficile complicato perché la situazione
Che viene ereditata è una situazione assolutamente assolutamente presente così come
Io ho trovato
O no impressionante cioè per
Il rapporto tra ciò che è scritto nel
Non ultimi nell'ultima dati dell'Istat sulla situazione di questo Paese
E le discussioni che vengono fatte di macro e con un
Sia compreso
Quello della Confindustria per certi aspetti compreso
La relazione del governatore della Banca d'Italia dove assolutamente non c'è nessun rapporto tra la situazione sociale drammatiche o comunque pesantissima
Che ci è stata prospettata
Dall'Istat e
Le scelte che vengono proposte ora il fatto che il governatore della Banca d'Italia
Affermi o posso affermare
Che
Ci sono due priorità linee
Insisto il termine perché è sempre portante
Due priorità ineludibili
Una quello che riguarda responsabilizzazione di Regioni enti locali la seconda l'aumento dell'età pensionabile
Ecco
Se qualcuno pensa di riaprire ancora la questione dell'elevamento dell'età
Pensionabile nel nostro Paese come dire si intraprende una delle strade che venne e anche il governatore
Della Banca d'Italia sappia che sono strade non percorribili da parte del movimento del movimento sindacale nel suo complesso
In questo io colloco ragionamento sulla precarietà e flessibilità
A partire da una considerazione che al di là delle chiacchiere dei ministri
Ci sono state alcune prime misure significative ed importanti Fammoni ne citava una
Io sì tra alcun posizioni significative ed importanti se ne dovessi richiamare una
A mio parere di grande rilevanza per la civiltà nella democrazia
E il fatto che Prodi abbia dichiarato
Che
Va costruito un diritto
Di tipo di cittadinanza
Per cui se un bambino una bambina nasce in Italia alla cittadinanza del nostro Paese io la ritengo questa
Caso mai no dico le cose come dire
O dei soldi in più ma dal punto di vista
Il civiltà e della democrazia di un Paese può sembrare banale ma voi sapete che non è così
è una misura che assomiglia come dire ad un percorso che rimanda alla rivoluzione francese rispetto ad altri Paesi in cui la cittadinanza sia acquisisce un'origine di sangue non di luogo dove dove si nasce anche in Europa
Il fatto che venga introdotto
Una misura di questo genere ritengo quello appunto non di quelle cose che pagano perché hai dei soldi eccetera eccetera ma la ritengo a questo punto di vista
Di grande
Di grande valore e di grande significato sulla precarietà
Io condivido
Le proposte che sono state formulate in termini dettagliati
Che esplicitano la nostra la nostra posizione
Ora
Quando parliamo di precarietà di flessibilità noi parliamo di flessibilità e precarietà in entrata nella prestazione lavorativa in uscite perché la precarietà è sempre di più una condizione complessiva
Del lavoro dipendente e della e della lavoratrice
Si continuano a formulare
Proposta ipotesi
Con un taglio che è ancora quello tutto sommato non particolarmente nuovo che a ridurre le garanzie per i lavoratori
Cosiddetti garantiti
Favorisce
Le assunzioni favorisce la possibilità da parte dei giovani di entrare nei luoghi di lavoro
Ore ribattere è la vecchia storia dei garantiti e non garantiti dei giovani
Di quelli più anziani eccetera
Ora stare a ribadire
Cose che abbiamo già detto
A lungo periodo
Credo che serve ovviamente perché è sempre importante ma
Oramai sono note il problema è che non si è ancora capito un punto
Cioè non si è ancora capito
Per tutti coloro che continuano ad insistere su queste posizione
Ovviamente a partire da una loro condizione personale anche super garantita e perché si parla sempre degli altri a partire dal loro posizioni su garantite spiegano
Al mondo
Non si è capito un punto che la sbornia
La definisco così la sbornia
E l'egemonia culturale politica che c'è stata per lunghi anni sul fatto che la flessibilità la precarietà eccetera era un fatto positivo ineludibile è finita non si è ancora capito che sulla questione della precarietà
E sulla questione della flessibilità dalle vicende francesi alle vicende di altri paesi si è aperto un capitolo nuovo perché comunque la questione dalla precarietà e al centro di iniziative di movimenti a partire da iniziative de dei giovani e degli studenti
La vicenda francese ha spazzato via tutti i ragionamenti che per anni si sono fatti di contrapposizione degli uni contro gli altri che lo stesso voto
Che c'è stato nel nostro Paese da parte dei giovani
Che è stato richiamato in diversi interventi ci sta ad indicare questo elemento di novità certa si tratta di capire se se viene colto no
Ma questa è una situazione che noi abbiamo di fronte
Non è che si riapre un ragionamento in astratto si riapre un ragionamento a partire dal fatto che si vuole
A partire da situazioni diverse
Nei singoli Paesi ridurre la precarietà affermare il contratto a tempo indeterminato diciamocela tutta la cosa francese ha spiazzato in tanti
Ha spiazzato anche noi e ha spiazzato anche una parte dei movimenti
Perché a quelli francesi è stata nettamente
Ed è partita dagli studenti poi c'è stata la costruzione del rapporto con le organizzazioni sindacali aveva un punto non è che ci fossero particolari piatta cioè allora un punto vogliamo le assunzioni a tempo indeterminato
Ora la insistere su le teorie che al loro interno sono fondate sulla contrapposizione tra chi è più garantito meno garantito significa non avere capito che si sta determinando una situata al tenero che anche e in Spagna cosa fatto Zapatero se non ha cominciato a rimettere in discussione le legislazioni che avevo una dismisura allargato la precarizzazioni Spagna
E ha invertito la marcia che si era fermata in Francia nel rapporto tra precarizzazione e nuova e nuova occupazione
Ma per assurdo che cosa sta succedendo che persino in Danimarca hanno sono le università occupate e c'è un movimento proposti che si parla del suo sempre dei no
Dalla Danimarca della Svezia eccetera poi in Danimarca c'è un governo conservatore che sta mettendo in discussione tutta una serie di istituti sociali di un certo rilievo per cui una settimana fa c'è stata che Danimarca un grande avvenimento una manifestazione di cento mila
Persone cosa
Presenza delle organizzazioni sindacali e in questi giorni sono in corso le occupazioni di gran parte delle università a difesa dello stato sociale e la difesa di un determinato assetto cioè è cambiata la parti
E allora in questo
In questo
Noi abbiamo formulato delle proposte
Perché io sarei cauto e a dire che è vero che lo staff leasing cioè
Tempo l'interinale a tempo indeterminato e lavora chiamata non lo stanno utilizzando però i padroni sono fatti così anche
Intanto glielo diamo
Poi se usarli non usarli lo decidiamo noi
Non c'è un rapporto meccanico che visto che non li stiamo usando se ce li togliete
Ce ne forte
Perché loro sono fatte intanto senza abbiamo tutto poi di volta in volta decidiamo noi qualcosa quale strumento quali strumenti utilizzare quale più conveniente ora la proposta che noi abbiamo formulato
Che poi la proposta
Se abbiamo costruito nel corso di questi anni che cui CGIL
Raccolto anche milioni di firme eccetera punta sul due ad alcuni elementi fondamentali
Allora l'apprendistato
Cose molto semplice è in grado questo Paese le forze sociali di fare delle cose serie o no
Cioè possibile sul serio che l'apprendistato e cioè il rapporto con la formazione
Sia un meccanismo di entrata
Per una parte dei lavoratori nelle aziende
Così come avviene in altri Paesi in Germania l'istituto della dell'apprendistato è un istituto molto serio
Anche nel rapporto con la formazione
Oppure qualsiasi cosa si faccia in questo Paese alla fine si pensa subito a come
Come fregare contratto di formazione lavoro la formazione mai esistite
Serviva uno strumento un'altra gente
E possibile quindi rivedendo anche dal punto di vista legislativo lo strumento
Dell'apprendistato che abbia determinate caratteristiche determinate funzioni
Ma se così a quel punto
Il lavoro
A tempo indeterminato e quello interinale deve essere ricondotto alle sue funzioni proprio
Quell'interinale per quanto riguarda le situazioni eccezione
Quello a tempo determinato scusa e l'interinale ma io mi ricordo che c'era tutta una discussione all'inizio ha poi insomma se la discussione anche tra di noi si spiegava che l'interinale valeva solo per le qualifiche medio alte se non medio alte altissime
Della Madonna eccetera poi non mi pare che sia stato così Falchera usano sulle linee di montaggio zero dappertutto allora se se c'è un'operazione che
E che fondata su una scelta
Di una legislazione sull'apprendistato che abbia determinati contenuti che il tempo determinato
Riguarda le punte le variabili eccezionali
Di produzione è chiaro che l'interinale non può essere un doppione del tempo determinato deve essere riferito ad altri
Da qui il senso della proposta
Che abbiamo formulato e cioè che l'interinale
Abbia un rapporto con determinate
Funzioni che non solo non fanno parte dell'organizzazione strutturale dell'azienda ma che siano relative a
Funzioni e situazioni temporanee
Di alti livelli di alti livelli di qualificazione il tutto dentro un impianto
Che preveda i percorsi di trasformazione a tempo indeterminato
Così come li abbiamo previsti così come sono stati da noi proposti nella contrattazione nazionale ma
Indicati e decisi anche nelle scelte sono state compiute in Francia quindi si pone la questione dentro questo di quello che lo scandalo prima contratti di collaborazione coordinata e continuativa poi successivamente contratti a progetto
è stato
Definito giustamente di carattere truffaldino
Ora io non credo che l'operazione possa partire da semplicemente dal fatto se costano di più costano di meno
C'è anche una dimensione di questo genere ma la prima operazione e dato che tutti dicono che una situazione truffaldina e che di ridefinire
Quel tipo di rapporto
Ridefinire quel tipo di rapporto in modo tale che la stragrande maggioranza degli attuali contratti di Progetto così come prima i contratti di collaborazione coordinata e continuativa siano rapporti di lavoro a tempo subordinato perché oggi sono rapporto di lavoro attento sul attento subordinati
Tant'è vero che la stragrande maggioranza dei contratti di progetto
A sono mano committenti
Prolungati nel tempo eccetera hanno tutte le caratteristiche per poter rientrare in questa in questa dimensione
Ora su questo
La verifica il confronto con il Governo e le scelte che saranno compiute credo che sarà stringente nei prossimi mesi però per essere
Chiaro
Dato che abbiamo fatto tredici mesi di trattative
Nella rete dovessi dire cosa mi ha colpito di più nella relazione di Montezemolo
è un punto
Un solo solo i cinque dieci punti eccetera eccetera un punto
Che vedo che non è stato molto azione di Monte Zeman c'è scritto che
Per ridefinire nelle relazioni sindacali bisogno definire la gestione unilaterale dell'orario di lavoro
Questo Montezemolo dice non è stato risolto
Per noi la questione della gestione unilaterale dell'orario di lavoro
Arriva a a a a costruirla in termini di domanda dice ma perché se non c'è questo che interesse abbiamo a fare i contratti nazionali
Questo
Ora io non vorrei che questa cosa fosse
Sfuggita perché mi pare piuttosto pesante
Rispetto alle relazioni sindacali dei rapporti nei prossimi mesi
Ora noi abbiamo una serie di obiettivi
No la CGIL
Per costruire una nuova legislazione sul lavoro
Però la dico anche così perché non ci siano altri poi scopriamo delle cose che nessuno pensi che si possa scambiare
Qualche modifica sulla legge trenta con introdurre sull'orario un'operazione di gestione unilaterale da parte
Qualcosa laico
Questa cosa la dico in termini preventivi
Sapendo un po'come funzionano questi tavoli la dico in termini preventivi ed è per essere ancora più espliciti
La questione dell'orario non si risolve
Dicendo che si valorizza il ruolo delle RSU
Demandando la definizione dell'orario a livello aziendale
Che queste sarebbe presentabile nelle assemblee dei delegati come valorizzazione del ruolo dei delegati eccetera a un piccolo particolare
Che se fosse scritta così in un testo sindacale c'è una domanda se non c'è l'accordo cosa succede
Perché ci sono diversi modi per superare la questione delle quaranta ore del
Dato che abbiamo avuto tredici mesi di trattativa praticamente su questo punto
Su cui si è giocato il nostro contratto il fatto che Montezemolo poi Calearo nell'assemblea della della Federmeccanica Napoli hanno riproposto con forza questa questione
E dato che lo sappiamo anche noi che ad esempio le grandi imprese fino a poco tempo fa dell'apprendistato non gliene fregava niente perché usavano casomai di contratti di formazione lavoro eccetera adesso sono molto interessate
Ecco che non si determini a quel punto la messa insieme delle diverse questioni in una sorta di apertura sul terreno
Della
Legge trenta al di là delle frasi altisonanti che adesso si dicono e l'apertura dall'altra parte sulle questioni riferite a dinamiche
A dinamiche contrattuali ecco di altra di altro fare di altra natura ora in questo
Quindi
Errato rapidamente alle conclusioni
Quindi non ci troveremmo certamente di fronte ad una situazione da più versanti
Complicata
Per le ragioni che prima che prima richiamava il problema e di come noi la FIOM
E di come ovviamente la CGIL l'insieme del movimento sindacale sta in campo nel corso di questi mesi
Due questioni uno la coerenza contrattuali
L'utile sottacere fra di noi che problemi ci sono
Via Foro diceva delle cose
Io lo come dire
Le condivido totalmente
Perché nessun immune
Relazione non è che dà lezioni ad altri anche nella FIOM ci sono tantissimi accordicchio escludono quelli interinali dagli aumenti che si definisca
Una delle cose che ci dice ad esempio quest'indagine Istat e che la retribuzione dei giovani fino a venticinque anni non mi ricordo esattamente se il venticinque ventotto per cento prendo dal venticinque al ventotto per cento in meno rispetto agli atti lavora
Cito questa per dire che nessuno è immune non c'è che qualcuno deve dire al dice alle altre categorie eccetera
Il Coni allo stesso tempo però discutiamone esplicitamente perché non è vero che ci sta che c'è oggi una coerenza contrattuale tra quello che diciamo e quello che concretamente facciamo
Ne aveva forti categoria all'interno bianco
In questo
Io ho aderito volutamente di esprimere giudizi
Su accordi che ci sono in giro di cui io giudizio assolutamente negativo non voglio stare al gioco di categoria rispetto ad altre categorie eccetera però credo
Che tra di noi bisogna intendersi sul fatto che ci sarà pure un momento un luogo dove è possibile discutere apertamente ed esplicitamente
Di quello che stiamo di quello che stiamo facendo non
Che qualcuno rispetto ma tutti
Perché se non per un'organizzazione sindacale che non è un partito non se la cava chiedendo a livello politico che si facciano determinate misure e credibile
Se rispetto alle richieste che formula sul versante legislativa addietro una pratica contrattuale coerenti
Altrimenti fa propaganda
Semplicemente propaganda non è che gioca un ruolo fa propaganda per come dire coprire i suoi problemi nel rapporto concreto con la gente che vuole che vuole rappresentare
In questo sulla precarietà che una delle questioni
Polito ritardi e
Noi anche nelle prossime settimane nei prossimi mesi anche nel rapporto con le orecchie che è intervenuto
Compagno della Rete
Della Lombardia ma sapendo benissimo che la precarietà o comunque non è un terreno soltanto sindacale d'iniziativa anche giusto anzi spesso a partire sono altri soggetti
Ai giovani nelle nelle diverse forme organizzate dagli studenti eccetera noi opereremmo anche nelle prossime settimane nei prossimi mesi
Costruire iniziative e forma di mobilitazioni
A sostegno delle posizioni insisto perché non non boh non venga detta successivamente perché capisco che siamo non contro qualcuno
Ma per affermare quelle che sono le posizioni che abbia deciso assunto a livello congressuale come CGIL come siamo che per pesare perché la Confindustria non ha bisogno di fare delle mobilitazioni
Mette assieme due mila padroni fa un convegno esprime un livello di pressione di per sé fortissimo non ha bisogno di fare delle manifestazioni noi non siamo Confindustria
Non operiamo
Al a attraverso altri strumenti disse no nella nostra capacità di mettere in piedi livelli di mobilitazione che sostengano che sostengano
Operazioni che dal punto di vista legislativo io credo che possano portare a dei risultati a dei risultati estremamente positivi questo credo che per noi per la CGIL sia il modo
Come operare anche in una situazione
Politica
Totalmente nuova sapendo
Lo riprenda dove sono partito che c'è un passaggio anche dal punto di vista elettorali assolutamente delicato so che sono già previste anche assemblee
Nei luoghi di lavoro promosso unitariamente anche
In Lombardia alcuni territori che hanno già definite per quanto riguarda il passaggio del raffredda la costituzione non c'è dubbio che se Berlusconi dovesse vincere quel referendum probabilmente si riapre una discussione una discussione
Con caratteristiche riversa anche su questo quindi non possiamo che essere fortemente mobilitati mentre nello stesso tempo decideremo e svilupperemo tutte le iniziative più opportune a sostegno delle nostre posizioni delle posizioni del movimento sindacale grazie
I lavori sono controlli ringrazio tutti per la partecipazione