04 GIU 2006
rubriche

Conversazione settimanale con Marco Pannella

RUBRICA | di Massimo Bordin - RADIO - 20:32 Durata: 2 ore 2 min
A cura di Guido Mesiti
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Puntata di "Conversazione settimanale con Marco Pannella" di domenica 4 giugno 2006 condotta da Massimo Bordin con gli interventi di Marco Pannella, Rita Bernardini.

Tra gli argomenti discussi: Amministrative, Amnistia, Costituzione, D'elia, Devolution, Digiuno, Diritto, Elezioni, Federalismo, Giustizia, Istituzioni, Istruzione, La Rosa Nel Pugno, Legge, Legge Elettorale, Matrimonio, Nonviolenza, Omosessualita', Pannella, Polemiche, Politica, Radicali Italiani, Referendum, Scuola, Sdi, Senato, Sofri, Stato, Storia, Terrorismo, Turci.

La registrazione audio di questa puntata ha una durata di 2
ore e 2 minuti.

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  • Sommario degli argomenti

    Marco Pannella

    (LA ROSA NEL PUGNO)

    20:32 Durata: 1 min 29 sec
  • La conclusione del Comitato nazionale di Radicali italiani

    La mozione generale, con il rilancio della necessità della Rosa nel Pugno e l'iniziativa del satyagraha sulla legalità (amnistia e Senato) e le mozioni particolari di Strik Lievers sulla «riforma» della scuola pubblica e di Rovasio sui matrimoni omosessuali. L'unanimità del Comitato elemento di «conquista e riflessione politica», «facilitata dal momento non entusiasmante». Le dichiarazioni di Prodi dal "conclave" dei ministri.
    20:33 Durata: 6 min 59 sec
  • Satyagraha per la legalità: per l'amnistia e gli otto senatori esclusi

    Pannella in sciopero della fame e riduzione dei farmaci. Il ricordo del satyagraha del 2001, con Luca Coscioni, Ennio Boglino e Massimo Finoia. Per la calendarizzazione parlamentare del provvedimento di amnistia; per reintegrare gli otto senatori esclusi in Parlamento. Il Presidente della Repubblica non è l'arbitro, ma il garante e il tutore della legalità costituzionale. Nonviolenza non l'estrema ratio, ma l'arma più appropriata.
    20:40 Durata: 7 min 1 sec
  • Satyagraha. Collegamento con Rita Bernardini per un aggiornamento sulle adesioni

    Rita Bernardini

    (LA ROSA NEL PUGNO)

    20:47 Durata: 7 min 45 sec
  • Lo stato italiano è «in flagranza delittuosa»: 9 milioni di processi «il più vasto problema sociale italiano»

    Le precedenti battaglie per la legalità costituzionale: plenum della Camera e della Consulta, potere di grazia del Presidente della Repubblica. Lo stato italiano è «in flagranza delittuosa o criminale rispetto alla funzione costitutiva della legittimità storica dello stato». E' una «bellissima balla» che la Rosa nel Pugno non abbia fatto lotte per questioni sociali, ma dà l'occasione di ripetere cosa vuol dire Blair-Fortuna-Zapatero. La condizione criminale dello stato italiano rispetto alla propria costituzione sta nei 9 milioni di processi di sofferenza, «il più vasto problema sociale italiano». Non ci si rende conto di cosa voglia dire un processo per persone semplici, magari per recuperare una casa o dei crediti. «Trogloditica condizione» dei rappresentanti «ufficiali e sclerotizzati» della sinistra. Rosa nel Pugno «unico riferimento strategico» per liberali, laici, socialisti sepolti nella destra berlusconiana. «Rigurgiti di anti-civiltà giuridica» in Gasparri e nel Sap. Adelaide Aglietta che permise nella Torino operaia il primo processo ai terroristi. L'amnistia è il «solo modo per non consentire allo stato di violare non solo la propria legalità ma la propria legittimità, e non incarognirsi nella flagranza di reato in cui si trova». L'amnistia è «l'unico strumento che consente di dire che abbiamo quanto meno interrotto la flagranza criminale che dà un esempio antropologico e culturale» agli italiani. Anche l'indulto per interrompere una flagranza di violazione dei principi e delle ragioni costituzionali della detenzione. Nella riforma della giustizia si devono studiare forme alternative. Iniziative nonviolente «sempre per ricondurre le istituzioni al rispetto della legalità».
    20:55 Durata: 16 min 42 sec
  • Legalità interna e profilo politico della Rosa nel Pugno

    L'urgenza della pubblicità dei processi decisionali nel futuro partito della Rosa nel Pugno. «I mezzi prefigurano i fini». La partecipazione alle amministrative. Non c'è stata la massima attenzione alle liste Rosa nel Pugno sorte localmente; l'accordo, «ufficialmente», consiglieri Sdi e assessori radicali; non si riesce ad avere l'elenco delle presenze Sdi nei consigli di amministrazione. La natura oligarchica è anche comunale, municipale. Gli aspetti «territorialisti» della realtà Sdi. «Errore di analisi, pericoloso e costoso», nell'intervento di Lanfranco Turci al Comitato. Uno dei momenti di contrasto con lo Sdi è proprio che i radicali hanno voluto che 2 su 9 degli eletti non fossero radicali, che la Rosa non fosse solo la bicicletta Sdi-Radicali. Il modello Radio Radicale, radio delle istituzioni e di tutti i partiti. Nelle assemblee socialiste non viene citato Fortuna. Soprattutto i radicali hanno connotato la campagna della Rosa anche per i temi economico-sociali. Dai socialisti un «tono di accettazione agiata della nostra condizione all'interno dell'Unione», mentre «noi ci siamo presi l'onere di dire in televisione che l'Unione si stava comportanto in modo molto grave contro di noi». «Alternativa in pericolo perché tutto questo grava troppo sulle spalle, e sulle finanze, e sulle risorse umane dei radicali». Il caso D'Elia offre una riflessione dal «grande valore pedagogico».
    21:12 Durata: 26 min 59 sec
  • L'«errore di analisi, pericoloso e costoso» di Turci. «Intransigenti, non settari»

    Da parte della stampa accentuata la denuncia della «territorialità» dello Sdi e della «settarietà» dei radicali. «Siamo intransigenti, ma non settari». Nemmeno un radicale nella presidenza del Gruppo alla Camera. «Dobbiamo organizzare una Rosa nel Pugno che non è solo quella dei territorialisti e degli intransigenti, ma nemmeno che venga fuori un triciclo». De Giovanni, Cafagna e Pellicani lancino un manifesto. La Rosa nel Pugno «deve porre il problema della Rai. Vogliamo che le spartizioni siano evidenti». «Grandi scontri ideali pedagogici per una nazione e per colpire noi non si fanno». La Rosa nel Pugno «rende agilibile la lotta politica a socialisti, laici e liberali nel centrodestra». Della Vedova «può dire altrettanto?»
    21:39 Durata: 13 min 55 sec
  • Il tentativo di divedere radicali e socialisti è ancora in corso. "Riforma della scuola pubblica"

    Il problema di questo governo, come Berlusconi era «l'ultimo dei loro», è il rischio che una parte dell'Ulivo siano «gli ultimi berluscones». Il tentativo di D'Alema di divedere radicali e socialisti è ancora in corso. Il Comitato «non ha fatto cosa scontata ribadendo la necessità della Rosa nel Pugno per noi». Crescita del dibattito sulla «riforma della scuola pubblica» con la mozione di Strik Lievers. La spartizione sindacale delle tre maestre. I «rischi tremendi» di educazione confessionale.
    21:52 Durata: 5 min 20 sec
  • Satyagraha. Collegamento con Rita Bernardini per un aggiornamento sulle adesioni

    Rita Bernardini

    (LA ROSA NEL PUGNO)

    21:58 Durata: 9 min 54 sec
  • Le polemiche su Sergio D'Elia. D'Elia «un onore per chi crede nella civiltà giuridica»

    «Schifani, mi vergogno che tu sia autorevole quanto a funzioni». Lo scontro con Marcozzi Rozzi al Comitato. Non rischiare «perbenismi ipocriti e irresponsabili». «L'eccelso Vittorio Feltri, riesce in basso o in alto ad acquisire delle profondità straordinarie». I «compagni assassini». «Distanza drammaticamente fraterna tra violenti e nonviolenti». Da una parte gli indifferenti, dall'altra coloro che «danno corpo», solo che i violenti tendono a «dare il corpo degli altri». Giovanardi «un bel cristiano italiano, un clericale». La storia di D'Elia, il suo impegno politico. I silenzi di personalità che hanno anche fatto parte di "Nessuno tocchi Caino". La professione del "parente della vittima". Il «rigurgito» del Sap. «Queste persone ci dimostrassero di aver fatto in questi vent'anni un decimo di ciò che ha fatto D'Elia». D'Elia «un onore per chi crede nella civiltà giuridica e nella democrazia». Il problema Sofri è «un problema di giustizia inapplicata», di ignoranza e analfabetismo. «Nostalgia di qualche altro missino». Montanelli «intuiva, e ci ringraziava, perché le lotte di Pannella e dei radicali hanno salvato parte di una generazione».
    22:08 Durata: 18 min 27 sec
  • "No" al referendum costituzionale del 25 giugno

    Non votare con il retropensiero che poi ci si mette d'accordo, ma nel merito. «Forme di costituzioni continentali con parti di catastrofiche scimmiottature di pezzettini anglosassoni». La «robaccia» del metodo «democraticista». Correzione in peggio e non in meglio. D'accordo con Sartori.
    22:26 Durata: 8 min