Gli Operatori della Legge 194 (sull'interruzione volontaria della gravidanza) della Regione Lazio incontrano la stampa

Bene io direi di cominciare
Voi ci siete
Allora
Questa conferenza stampa nasce dalla decisione che è stata appresa nel corso di una riunione degli operatori dell'interruzione volontaria di gravidanza della Regione Lazio che regolarmente
E periodicamente si riuniscono presso l'ospedale San Camillo di Roma
Io Ignone che si è tenuta il trenta maggio due mila e sei e che ha rappresentato di fatto una specie di raccolta di lamenti
Veramente estremamente sconfortati da parte della unanimità degli operatori
Della della centonovantaquattro
Devo dirvi che quando questo è tipico delle situazioni disagiate di difficoltà quando il disagio è tale da non riuscire a porre rimedio e si fa una cosa molto brutta ci si attacca a vicenda
E in effettui e quello che è successo durante la riunione in questione cioè c'è c'è un tasso di aggressività e di passionalità nel denunciare i problemi che ogni singolo operatore vive quotidianamente che naturalmente nasce questo profondo disagio dal profondo disagio che si causa alle donne che chiedono di interrompere la gravidanza quindi il disagio dell'operatore non è soltanto un disagio organizzativo strutturale di non avere a disposizione la camera operatoria nei giorni giusti o un numero sufficiente di posti letto e così via il disagio dell'operatore
è rappresentato dalla consapevolezza di stare proponendo e di stare eseguendo una un'azione chirurgica perché di questo si tratta nel nostro Paese come sapete per il momento
Non fatta correttamente secondo le linee guida delle Società scientifiche che si sono occupate dell'interruzione volontaria di gravidanza
Adele la paziente che si rivolta al che si rivolge scusate al consultorio a cinque sei settimane
E ritrovarsi e la in camera operatoria a dieci undici dodici settimane quindi eseguire un intervento ad una paziente la cui certificazione
Risale a tre settimane ma anche quattro settimane prima quindi a un mese prima
è una cosa che mette l'operatore in una situazione di disagio professionale deontologico sia dal punto di vista morale ma ripeto anche dal punto di vista
Professionale
Da questa serie di lamentele che possiamo anche poi affrontare più specificamente però arrivo al dunque della decisione che è stata appresa ed è una decisione molto grave molto importante ce ne rendiamo conto una azione che adesso verrà illustrata nei dettagli ma in pratica gli operatori della Regione Lazio ne ha deciso di presentare dichiarazione di obiezione di coscienza
Per quanto riguarda l'esecuzione delle interruzioni volontarie della gravidanza ai sensi dell'articolo nove
Ad oggi hanno aderito a questa dichiarazione di obiezione di coscienza agli operatori dei seguenti ospedali San Camillo
San Filippo San Giacomo San Giovanni Santo Spirito Giovanni aiutami non ce n'è un altro quello che mi disse conoscenza e Genzano però e Policlinico scusate questo è quanto a noi risulta è evidente che se anche grazie a voi
E a quello che potrà uscire sulla stampa e quindi quanto la stampa potrà aiutare a cucù così far circolare notizia di questa informativa ma non solo far circolare ma per circolare le motivazioni di questa iniziativa
Naturalmente e sarà possibile che molti dei colleghi da noi peraltro contattati
Un potranno naturalmente aderire anche loro
è una è una cosa importante grave e vi devo dire una cosa che quando abbiamo contattato al di fuori della riunione i colleghi per proporre l'iniziativa che in quella sede era stata già presa all'unanimità dei presenti
E questo credo che sia un dato che conviene sul quale conviene riflettere
I colleghi che applicano centonovantaquattro erano molto perplessi di fronte a questa proposta cioè nessun operatore della centonovantaquattro per quanto a disagio e disagiato e in cui in condizioni a volte veramente di di di di di aggravi o di lavoro porti avanti il proprio servizio nonostante questo di fronte all'ipotesi dell'obiezione di coscienza
Insomma voleva doveva chiedeva di essere ben benna di capire bene lo spirito questo perché lo dico e lo sottolineo lo sottolineo per dire quanto in realtà lo spirito dell'iniziativa nonna minimamente il carattere ostruzionistico che si potrebbe dare quest'iniziativa
Ma è pura mente una obiezione di coscienza che abbiamo definito simbolica
Obiettivo di questa iniziativa è l'interlocuzione con l'assessore alla sanità della regione Lazio il quale e qui dopo dico dire ci ha già ricevuto varie volte in passato
Soprattutto gli operatori della della città di Roma ma non solo
Ma nonostante questi vari incontri che testimoniano del fatto che l'assessore al corrente delle difficoltà
E delle problematiche inerenti all'applicazione della legge centonovantaquattro nel nostro Paese nonostante questo non ha non è riuscito diciamo finora ad attuare delle modifiche nel sistema che comportassero dei miglioramenti
Quali sono i punti in particolare che noi sottoponiamo all'assessore lo distribuiti a a chi è presente ma ci sono ancora delle copie per chi né volesse prendere visione
Allora il primo punto è il problema della lista d'attizza liste d'attese sono aumentate per lo stavo dicendo un attimo fa
Non ci sono degli ospedali che sono degli ospedali tra virgolette fortunati quali il San Camillo il San Filippo intendo dire furto nati in quanto hanno del personale dedicato una camera operatoria dedicata un'accettazione dedicate un reparto dedicato
Chi più chi meno San Filippo a
Una specie di di di buona convivenza diciamo con il resto del reparto e c'ha un numero sicuramente di medici non obiettori abbastanza elevato ma di questo ci torneremo sopra
Nonostante queste situazioni diciamo privilegiate le liste d'attesa come vi dicevo prima sono di tre quattro settimane
A che cosa è dovuto questo problema mettiamoci intorno a tavolino diciamo noi mettiamoci intorno al tavolo e cerchiamo di capirne le ragioni io vi ricordo che nella relazione del ministro della salute Storace che è l'ultima relazione sull'applicazione della legge centonovantaquattro
E che è stata presentata ad ottobre due mila e cinque e riguarda i dati definitivi nell'anno due mila e tre
E i dati preliminari dell'anno due mila e quattro ebbene da questa relazione ministeriale voi potrete vedere che nella Regione Lazio visto che di questo stiamo parlando l'andamento in assoluto del numero delle interruzioni volontarie di gravidanza confrontando i dati due mila e tre con i dati due mila e quattro erano un duo ha un andamento Am dico bene ahimè in a in ascesa
In particolare il numero totale delle interruzioni nel due mila e tre è stato quindici mila trecentotrentacinque nel due mila e tre nel due mila e quattro anche se sono dati parziali ma questo non ci conforta
Sono state sedici mila duecentotrentotto con una variazione quindi di tasso di abortività io vi ricordo che il tasso di abortività una parametro che viene preso in in conto quando si parla di queste cifre e che riguarda il numero di gravidanze il scusate il numero di interruzioni volontarie di gravidanze
Per mille donne in età feconda cioè dal quindici ai quarantanove anni ebbene il tasso di abortività è passato dal dodici punto uno
Di del due mila e tre al dodici punto sette del due mila e quattro
Qualche cosa nella Regione Lazio evidentemente non va e questo se non a questo aumento di numeri non corrisponde un aumento di strutture che possono erogare il servizio voi capite bene che ne scaturisce automaticamente
Che aumenta il disagio aumentano i tempi di attività automaticamente aumentano le settimane in cui viene effettuata l'interruzione volontaria di gravidanza
Con questo lo si sa e lo si dice da anni una omento del rischio di complicazioni legate all'intervento chirurgico perché l'aumento delle complicazioni è direttamente proporzionale
All'aumento dell'età gestazionale in cui avviene l'interruzione di gravidanza
Possiamo pensare che l'aumento delle liste d'attesa però dipenda anche da una estremamente curiosa distribuzione della della
Delle sedi di di di effettuazione del delle delle interruzioni tant'è vero che al punto duetto
Del nostro dei nostri punti da sottoporre all'assessore abbiamo messo la ricognizione da parte della Regione delle strutture ospedaliere ma anche extra ospedaliere leggete consultori familiari
Implicate nelle nell'applicazione della centonovantaquattro in particolare individuazione delle strutture che non effettuano il servizio
E non propongono nessuna soluzione alla donna in palese contrasto con l'articolo nove io ho stampato per voi l'articolo nove della legge centonovantaquattro che vi prego di venire a prendere il quale recita esplicitamente gli enti ospedalieri le case di cure autorizzate sono tenuti in ogni caso ad assicurare lo slow all'espletamento delle procedure previste dall'articolo sette e l'effettuazione degli interventi cioè il legislatore della centonovantaquattro non è che aveva detto è possibile per un ospedale dire sì io li faccio e per un ospedale dire no io non li faccio gli aborti no il legislatore aveva detto con l'articolo nove qualunque ospedale che lo faccia lui disse perché o che non lo faccia lui di per sé è tenuto ad assicurare l'espletamento lo svolge l'effettuazione degli interventi di interruzione della gravidanza
Punto strane Gione ne controlla e garantisce l'attuazione anche attraverso la mobilità del personale
Allora voi capite bene che a distanza di venticinque anni di app da l'applicazione e dalla dalla
Pratica della della legge centonovantaquattro mi pare assolutamente Colletto è sacrosanto rivolgersi alla Regione che tenuta controllare la attenzione e il rispetto dell'articolo nove della centonovantaquattro e quindi questo è motivo del secondo punto a individuare le strutture che effettuo hanno il servizio
E che non effettuano il servizio e come si regolano
E come si regolano di
Ricognizione dei numeri di posto letto dedicati e del numero di interventi effettuati nelle strutture attive
Naturalmente se in una ospedale come ci diceva il collega di Monterotondo per effettuare la seduta deve litigare con il collega di un'altra
Di un altro reparto con il collega della chirurgia generale per ottenere la disponibilità della sala operatoria voi capite bene che quando gli arriva la donna con l'urgenza no e non ha a disposizione la camera operatoria di questo stiamo parlando
Quindi non stiamo parlando soltanto di richieste monetarie noi sappiamo qual è il grave deficit sanità nel nella sanità della Regione Lazio però mai stiamo cercando di capire quali sono anche le proposte che si possono fare a costo zero razionalizzare
Scusate negli interventi per l'applicazione della legge non significa solo o necessariamente aumentarle l'investimento le risorse dedicate a questo aspetto anche perché non razionalizzare il sistema voi capite bene che costa perché fare un intervento in anestesia generale
E permettetemi qui di citarvi ancora una volta la relazione del ministro Storace per i dati due mila e tre due mila e quattro laddove potete vedere io volevo trovarmi bene gli indici ma
Non ho avuto tempo perché
Mi sono messa a chiacchierare con tutti se voi vedete il numero delle anestesia e nella Regione Lazio comunque ve lo cito a memoria Polo potrete verificare dalla
Dalla relazione del ministro sono il sessantasei per cento mi pare di
Interventi che avvengono in anestesia generale
Quando è un intervento che si può fare in anestesia locale e questo anche a dei costi così come ha dei costi e questo lo ribadisco
Il fatto che gli interventi fatti in epoca più avanzata comportano delle complicazioni che si possono tradurre in costi perché una paziente che ha una complicazione per esempio emorragica
O per esempio con una residuo post abortivo con una ritenzione posta abortiva una paziente che dovrà essere vittima ricoverata
è una paziente che dovrà essere dire ci dovrà essere un re intervento quindi bisogna fare bene i conti della spesa pubblica quando si parla di difficoltà sanitario
Terzo punto
Punto dolente ti stimo sono anni e la dottoressa ne parlerà molto meglio di me che la dottoressa scarse lati con il San Camillo
Si batte per chiarire bene non solo i compiti e le funzioni del centro di coordinamento regionale
La dottoressa ci spiegherà come nasce il centro di coordinamento e quindi non voglio io qui dilungarmi dico solo che quando vi parlavo della guerra dei poveri nel corso della riunione
Di cui vi ho parlato inizialmente uno dei bersagli AN è stato proprio l'operato di lavoro per attrice del coordinamento regionale perché lo lavoro candidamente e dal suo punto di vista giustamente
L'operatrice della del centro di coordinamento quando contatta il medico di competenza della zona di competenza della paziente che si rivolge al centro di coordinamento manda un fax all'operatore l'operatore risponde che non ha disponibilità
Per eseguire l'interruzione di gravidanza e candidamente è stato ammesso dalla operatrice del comitato che la paziente viene inviata ugualmente allora voi capite bene che disfunzione annunciata cronaca di una disfunzione annunciata perché a quel punto la paziente si rivolgerà alla struttura che aveva detto no
E il medico buon ultimo anello della catena si troverà a dover districare la matassa con i problemi di cui sopra camera operatoria ricovero posto letto disponibilità non disponibilità a Lecce di questo stiamo parlando
E quando decidiamo di troppo non di proporre perché l'abbiamo già presentata alla la la dichiarazione di obiezione di coscienza
E perché in coscienza riteniamo che questo modo di lavorare non è più ammissibile non si può più portare avanti
Rapidamente il quarto il quinto punto sottoposto all'assessore
E qui arriva quello che dicevamo prima incentivi economici ma gli incentivi economici che vanno appunto messi a raffronto con quella rischio di aumento distese legato a ad altri fattori
Di di riorganizzazione esistono degli esempi molto molto concreti
La dottoressa scarse latina parlerà meglio di me esistono i dette dei modelli già attuati nella Regione Lazio di personale paramedico
Cioè personale del comparto perché non vogliono che per favore non scrivere paramedico perché lirico con le mie infermiere domani schedati personale del comparto
Il personale anestesiologia anestesista e anche i ginecologi esistono degli esempi nella Regione Lazio che posso citare l'esempio dell'ospedale di Ostia l'esempio dell'ospedale San Giovanni
L'esempio del Policlinico Casilino in cui esiste la possibilità di getto nane il personale ha diritto e quindi di far fronte concretamente alla carenza del personale
Quinto punto non mi voglio dilungare perché voglio dare la parola a Giovanna e poi voglio salutare la responsabile del servizio di interruzione
Del San Filippo Neri la dottoressa Bologna razze che mi mi aiuta tantissimo nel portare avanti queste battaglie l'ultimo punto è l'introduzione dell'aborto farmacologico qui io vi devo dire che il NARS sensore battaglia a suo tempo CIA ricevuto con una atteggiamento estremamente a Perton rispetto alla possibilità di accogliere nella Regione Lazio
Dei modelli paragonabili a quelli che sono stati accolti in nella regione Toscana nella regione Umbria voi sapete che si è mosso
Anche l'assessorato alla Sanità di queste regioni
Però purtroppo è rimasta lettera morta e noi siamo oggi qui con questa nostra dichiarazione con questa nostra iniziativa anche per ricordare all'assessore Battaglia che adesso che il ministro della salute sia espresso a favore dell'introduzione del su quattro otto sei mifepristone per l'aborto farmacologico
è bene che la Regione Lazio dia una mano a concretamente concretizzare l'applicazione di questa importante opzione
Un'ultimissima appuntò ma poi risponderemo naturalmente alle vostre domande riguarda il numero degli obiettori di coscienza questo lo dico perché automaticamente se voi
Considerate naturalmente la nostra grave decisione
Potete pensare che siamo delle pecore nere perché francamente di questo si tratta
Ecco per la Regione Lazio siamo per la categoria dei ginecologi al settantotto alta sette virgola sette per cento quindi quasi il settantotto per cento la percentuale di ovvie di ginecologi obiettori di coscienza
Semitappe due minuti vi dico anche la percentuali degli anestesisti vi segnalo che nella iniziativa di oggi ci sono anche
Del degli anestesisti che hanno presentato l'obiezione di coscienza
L'avevo detto che non avevo avuto il tempo di
Mettere
Ne parliamo dopo magari eccolo qua obiezione di coscienza
Nel due mila e tre quattrocento quarantatré ginecologi pari al settantasette virgola sette per cento quattrocentoquarantatré pari al sessantasette virgola sei per cento e questo pure
Motivo di grossa riflessione due mila quattrocentodiciotto
Figure per professionali non mediche cioè corrispondenti al sessantuno virgola otto per cento allora voi capite bene che siamo un'esigua minoranza
Siamo circa il venti per cento grosso modo dei ginecologi della Regione Lazio e voi capite che cosa significa se queste esigua minoranza come abbiamo fatto ha preso questa pesante decisione
Che ripeto è un'obiezione di coscienza tutta simbolica non vogliamo che un solo intervento di gravidanza di interruzione di gravidanza salti per questa nostra iniziativa
Vogliamo che voi ci aiutate aiutiate a comprendere lo spirito
E vi ricordo che ai sensi dell'articolo nove della legge centonovantaquattro una volta presentata all'obiezione di coscienza
La dichiarazione produce Effetto dopo un mese dalla sua presentazione la presentazione a data è datata sette giugno
Quindi noi abbiamo fino al sette luglio un mese di trattative con l'assessore
Ultimissimo punto che voglio dire è che comunque la Dit la dichiarazione l'obiezione può sempre essere revocata anche questo importante
Il giorno stesso che io presento la dichiarazione di obiezione di coscienza se faccio una intervento di interruzione volontaria di gravidanza decade la mia obiezione di coscienza grazie
Io volevo solo dire questo cioè riguardo al coordinamento che forse dopo ventotto anni cioè dall'inizio della del lavoro in cui praticamente presso il San Camillo era stata individuata una struttura che si chiama Coordinamento Regionale Lazio
Praticamente questa struttura rimasta tale e quale nel senso che gestita in modo abbastanza anomalo cioè non è stata mai formalizzata dal punto di vista cioè il con una delibera regionale istituzionale
Ma c'è una lettera della allora assessore i canali che diceva visto l'indicazione di
Approntare i servizi visto la possibilità che ci siano dei disguidi inizialmente cioè sia la possibilità presso la direzione sanitaria del San Camillo
Di aprire un centro di coordinamento ora il centro di coordinamento in realtà non è nel nostro reparto celle parte staccato dal centro di coordinamento il coordinamento è gestito da un assistente sociale età due infermiere
Dove praticamente essendo questo scettro da tantissimi anni presente chiaramente c'è arrivano tantissime donne soprattutto donne che hanno molti problemi sociali molti progetti saggi chiese e arrivano soprattutto i
Epoca gestazionale avanzata
E arrivano in realtà da tutto il Lazio arrivano anche a volte per diciamo quelli invece gli aborti terapeutici quelli dopo il novantesimo giorno anche da altre regioni devo dire
Discorso queste ok il coordinamento abbiamo più volte detto che forse così anche a noi ci crea dei problemi perché spesso il venerdì che noi critichiamo il sabato perché è stato l'unica o motivo da quando io ho deciso di dirigere in questo posto
Di dare al personale la possibilità di avere un giorno di ferie insomma e questo ha dato sì che lei le persone erano più contente anche anche perché non hanno mai preso nessun incentivazione
Il Noe praticamente il nostro reparto da quando abbiamo cominciato io ho cominciato nel due mila faceva due mila interventi attualmente ne fa sempre sui tre mila e due-tre mila e cinque quindi cioè sicuramente il reparto che fa più interventi nel Lazio siamo tanti
Solo soprattutto medici ambulatoriali e tre medici strutturati una sono io e gli altri due sono assunti solo per l'interruzione di gravidanza quindi loro non possono proprio mentre l'obiezione perché automaticamente vengono licenziati
è chiaro che il lavoro non è semplice e anche perché noi diamo la possibilità di entrare solo con i testi gravidanza abbiamo un ecografo dedicato c'è un reparto completamente staccato dal resto del del reparto il problema vero è il coordinamento nel senso che pure hanno il coordinamento quotidianamente ci impone di fare degli interventi Giorgetti insomma è chiaro che magari cioè il Giove di riusciamo a gestirlo Albertazzi che paga facciamo il Bertilla donna ecco io credo che anche cioè queste donne che arrivano così all'ultimo momento hanno dei grossi problemi e spesso non riesco ad elaborare bene
Cioè se vogliono veramente cioè si sono arrivati così in fondo poteva essere pure che il loro dubbio di interrompere la gravidanza non sia così reale perché delle volte quando noi lo mettiamo lo stesso giorno vediamo che la donna non è contento poi aspettare un giorno
E spesso anche rinuncia
Quindi il discorso non è che noi vogliamo per forza fare tanti interruzioni quello che voglio dire è che
Il problema dell'urgenza da gestire è una cosa seria non si può gestire come si sta gestendo soprattutto se si manda un fax alle strutture di riferimento tipo Anzio tipo
Monterotondo tipo Bracciano non so arriva questo fax l'operatore risponde no non è possibile non la posso fare non ho il letto disponibile e poi la mattina dopo si trova invece la donna lì
E che non può dirgli di no perché la la donna sta all'ultimo giorno al penultimo giorno prima magari un sabato venerdì e quindi pare si trova che la donna non potrebbe fare l'interruzione di gravidanza e quindi l'operatore potrebbe essere denunciato dalla donna
Quindi questa è la contrattazione cioè fra poveri poi è rimasta nel senso che il coordinamento gioca stante su questa possibilità cioè che la donna va di fronte all'operatore gli dice guardi io la voglio fare a tutti i costi
Oppure la signora che la la donna rinuncia
Oltretutto c'è spesso ci sono anche dei casi clinici difficili scene d'autunno due settimane fa che la donna ha avuto grande rischio c'erano un problema
Di una malattia genetica ai per di più se ha avuto dei problemi di coagulazione per fortuna noi l'abbiamo ricoverata
Tra insomma nella giornata delle due giornate ha fatto più di Jack dieci sacche di plasma
Quindi non sapendo che aveva problemi di coagulazione vari fra avuto altri problemi precedenti
Cioè il discorso è che vanno vagliate bene anche le questioni non è che noi possiamo rischiare dal punto di vista anche medico so sempre comunque degli interventi chirurgici che cioè la donna quando esce deve essere tranquilla sicura stare stare bene non la possiamo dimettere così mandare in mezzo alla strada
Quindi il coordinamento crea dei seri problemi don Cortina fondamentalmente cioè non ha la disponibilità di tanti posti letto ogni alcuni al San Giovanni e alcuni Daloui quotidianamente
E quindi cioè non ha la disponibilità su tutto il territorio anzi quindi devo questa cosa vogliamo discuterla con l'assessore perché si deve risolvere c'è o diventa una disponibilità come il centodiciotto che Cia
Prima un reale coordinamento con la delibera e quindi praticamente cioè riesce a trovare i posti negli altri ospedali oppure questa cosa secondo me Valtorta perché crea confusione anche nelle donne quindi se la donna
Cioè arriva all'ospedale San Camillo per fare parte noi la risolveremo come abbiamo risolto se applicati quindi questa è unito un dualismo che secondo me non serve più l'altra cosa è che veramente cioè credo che la nostra iniziativa avrà nel sentire importante perché decidere dopo tanti anni e che abbiamo scelto abbiamo lottato per la legge così sceglie di mettere l'obiezione in questo momento un momento sicuramente così io l'obiezione simbolica però fa capire che noi dice siamo stati un po'dimenticati siamo stati comunque
Cioè siamo quelli che riserviamo le situazioni estreme siamo quasi di seconda categoria rispetto agli altri ginecologi perché non abbiamo quasi mai a letto a fare gli interventi operatori
Cioè siamo stati un po'dimenticati allora questa cosa
Secondo me cioè noi comunque facciamo il quaranta per cento
Dell'ostetricia perché le donne comunque nell'età fertile abbruttiscono ci sono alcune donne che abortiscono sette otto volte e non su questo chiediamo e abbiamo chiesto presente nel mio reparto cioè arriveranno le spirali fra un posto di uscita mettere nel Budget però cioè bisogna cercare di capire come si può fare la prevenzione anche aprendo di più consultori
Anche cioè delle ore pomeridiane cioè il consultorio non può essere aperto solo la mattina qualche ora e poi pomeriggio cioè le donne non sanno dove sbattere dove andare quindi il problema è che la prevenzione va fatta realmente vanno spesi dei soldi sulla prevenzione sul fatto che la donna apposta comunque parlare prima di fare un'interruzione decidere seriamente se farlo non farla
Quindi io credo che questa nostra iniziativa per iniziativa importante non è un'iniziativa provocatoria e mi dispiace specchiere letta come iniziativa provocatoria
Perché è un insieme di riflessioni che ci ha fatto arrivare a questa determinazione cioè io credo che nella situazione in cui c'era Storace in cui praticamente era il nostro interlocutore Storace praticamente era cioè si metteva e chiedeva a tutti i direttori sanitari la disponibilità a quanti Armieri retti quante erano le liste d'attesa questa cosa non viene più controllata ci sono un sacco di posti dove non si fa l'interruzione di gravidanza
Sappiamo già che presenta al San Giacomo per problemi di ristrutturazione verranno diminuiti i posti letto
Nel giro di poco invece i diritti traduzione verranno fatte solo quattro a settimana quindi voi capite bene che problemi ci sono per gli altri centri cioè per quelli che lavorano soprattutto andando incontro all'estate
Ci rendiamo conto che luglio agosto saranno due mesi in cui c'è il lavoro sarà molto pesante ecco quindi in questo senso noi
Pensiamo che
Andare a una discussione con l'assessore e porre sul tavolo
Anche il problema dell'aborto medico non è vero che le donne non lo chiedono è chiaro che se però lo chiedono e Pai devono stare ricoverate tre giorni a questo punto non ha più senso la porta medico ecco quindi cioè per esempio rapporto medico sicuramente ridurrebbe i costi sia dal punto di vista i costi diciamo gestionali della cosa sia anche i costi umani nel senso che comunque una volta che viene fatta l'ecografia scavi di stabilità la prassi vengono date le compresse
La donna comunque fa il suo iter e torna poi al controllo cioè e e non c'è bisogno né di intervento Netti anestesia né di fare un day hospital ti nel senso di ricovero ospedaliero
Quindi cioè questo ridurrebbe senza altri costi
E non si capisce perché le donne italiane non devono avere questa possibilità quando chiaramente cioè le donne alcune donne italiane già vanno all'estero normalmente
Cioè pane in Francia Vanni svizzere appassionare relativi alle Pari torrone si fanno controllare dai propri ginecologi quindi questo
E secondo noi
Un'altra cosa da portare avanti
Vi ringrazio se ci sono domande io scusatemi tre tre secondi perdonatemi per riagganciarmi a quello che diceva Giovanna sempre dalla relazione del ministro vi prego di considerare l'entità anche delle cifre
Per quanto riguarda il numero dei consultori pubblici dalla Regione Lazio noi abbiamo cento cinquantacinque consultori sapere quanti ce ne stanno in Toscana duecentotrentadue
Facciamo il paragone tra la popolazione dalla Regione Lazio la popolazione della Regione Toscana
In Lombardia ce ne stanno duecentotrentasette per esempio in campagna ce ne stanno centosessantadue di consultori familiari né questo è pari a poi dei
Numeri per mille donne che ben al di là di quanto previsto dalla legge un altro punto e poi giuro che vivi lascio alle vostre domande è per dire sempre l'entità delle cifre
Se voi vedete i dati del due mila e uno riportati lo trovate sul sito dell'Agenzia di sanità pubblica della Regione Lazio ente per ente c'abbiamo delle cose che sa sono quasi
Ma cioè purtroppo non è visibile perché non c'è niente da ridere ma sono quasi imbarazzanti
L'ospedale San Camillo de Lellis di Rieti denuncia un numero di interruzioni vuote gravidanza nell'anno due mila e quattro cinquantuno
Cinquantuno interruzione di gravidanza roba da non che non vale neanche la pena probabilmente avere un medico non obiettore o comunque non so come viene considerato questo medico
Lo sperare Bel Colle di Viterbo per il due mila e quattro cioè trenta nove interventi di interruzione volontaria di gravidanza
Io vi ho detto letto le cifre iniziali abbiamo detto che siamo sui sedici mila quindi rendiamoci conto le donne della provincia di band di Viterbo di Frosinone Frosinone ve l'ho detto novantadue novantadue
Stando a Frosinone c'è solo un ginecologo che fragili stiamo parlando di Frosinone no guardando alla Provincia deserta e devo qui visto che ti vedo dire che abbracciano scena tue
Due
Due padre di Opole Acciano due se sono sbagliati vanno fatti per conto loro prego
Ti puoi presentare per radio radicale
Allora
Assegnato
Persino mandatario
Di fianco per rispondere ce n'è
Pertini puoi aggiungere Perrini
Ho
Allora
No
Possibili no no no nella no io senza
Legge l'articolo nove
Agli hanno presentato obiezione di coscienza non è una domanda e una dichiarazione
Pressoché
Sulla è una dichiarazione
Non
Estivo
Convocato
No per un mese fa a o un mese da qui
Questa importante Ilaria
Però quando
Conosce va benissimo
Esso
Va bene ma non degli operatori camminiamo
Allora
Votazione
Avverso
Enzo
Ore
Significa comune
Io
No assolutamente no io detto molto chiaramente non una sola interruzione volontaria di gravidanza salterà per questa iniziativa
Il senso dell'iniziativa è di aviere sul tavolo della trattativa tra virgolette uno strumento di pressione per il tavolo di trattativa che vogliamo aprire con l'assessore
Il Think Twice chiodato l'articolo nove è molto chiaro l'obiezione produce Effetto dopo un mese dalla sua presentazione allora quello che tu stavi evocando cioè che il si si legge sul giornale da oggi non si fa non c'è più un ginecologo nella Regione Lazio vuol dire che il sette luglio diventa vero
Quindi lei il segnale che il sette luglio questo può diventare il vero può essere dato questo
Opposti meno Massimo
Ligure
Sì
Otto ospedali rischiano fra trenta giorni di non poter rispondere a questa sua questa richiesta delle pazienti
Benissimo
Vorrei
Posso
Cioè fra trenta giorni fra trenta giorni otto ospedali potrebbero fare più di interruzione di gravidanza
Ossia no questa
No scusa Ilaria scusa Ilaria Tel sei perché ti dico ad perché Ostia era presente nella riunione del San Camillo ha votato da non all'unanimità di aderire all'immagine Amanda di materialmente non c'abbiamo il fax e stiamo facendo le persone corrette che abbiamo detto soltanto di chi ha sicuramente hanno mandato e cerca cioè
Tanto l'ho detto che vi ho chiesto una mano in questo senso
No
Non so
No
Sì
C'è
Dopodiché
Nuovo
Benissimo
Umano
Rinunce
ISEE
No pare che l'assessorato cioè ha detto che c'ha anche dei soldi per aprire nuovi consultori questo io sono sicura c'era parlato con Laurelli che il coordinamento delle donne
Della regione Lazio
E si sa ma ci sono dei soldi dei fondi per aprire nuovi consultori e che comunque si deve andare a questo però cioè tutto queste estremamente lento cioè non si vedono i risultati ce la Regione rincorre il problema che non ci sono i soldi
E che comunque la spesa sanitaria non è coperta e quindi cioè dei buchi precedenti evidentemente cioè questa sera queste cose
Quotidiane sono state tralasciate ma ci sono cioè la disponibilità nella finanziaria sono stati fatti degli articoli io so che c'è la possibilità di poter aprire addirittura no i consultori quindi io volevo aggiungere una cosa questo che hai detto perché anche secondo me molto importante
Sai perché perché l'aumento del numero delle interruzioni di di gravidanza come si può evincere ancora una volta dalla relazione del ministro
Sesa moltissimo sulla componente delle donne extracomunitarie
E delle straniere allora anzi questo meccanismo è talmente rilevante da mascherare il fenomeno delle italiane che stanno diminuendo
Quindi l'idea e le le il concetto di prevenzione ma di prevenzione importante con comunicatori
Cultuali come si chiamano i mediatori culturali e compagnia bella su tutto tutte cose che ci trovano assolutamente d'accordo e però io direi una cosa che oggi che ci poniamo alla fine
In questo caso dell'anello della catena
Va benissimo parlare di prevenzione ma parliamo anche di della situazione proprio che
Raccoglie del collettore e noi siamo un po'il il la raccolta di tutto qui quello che non avviene far non viene fatto correttamente a monte e viene fatto male pure a valle a quel punto
Vorreste
No in questo caso no non è no io penso di raffineria penso di sì cioè per esempio c'è anche sul problema della pillola del giorno dopo cioè perché
Cioè cioè è un problema anche sulle prescrizioni cioè presente punti sono qui ma io Melissa di di sintetizzare forse il nostro atteggiamento di
L'obiezione che quello di far capire che la nostra non è obiezione all'interruzione di gravidanza quale diritto acquisito delle donne eccetera
Ma al modo in cui noi siamo costretti ad applicare la legge siamo costretti a lavorare che assolutamente contraria alla legge perché la legge parla di prevenzione la legge parla di colloquio a questo punto la ragione del movimento per la vita quando dice
Le donne vengono buttati allo sbaraglio purtroppo siamo costretti a dire questo se noi dobbiamo dare ragione al movimento per la vita allora noi dobbiamo fare obiezione
E basta
Secondo me sarà un'idea personale ma credo che esprima anche un po'alla sensazione di tutti
Comunico
No mai c'è un'organizzazione cioè assicura cioè noi praticamente sono tutti i consultori dell'Astaldi però comunque dalle dieci in poi telefono ed hanno gli appuntamenti cioè le donne passano per i consultori non è che tu esiste
Cioè possono telefonare anche il consultorio di Zagarolo per dire può telefonare al San Camillo e dire voglio l'appuntamento per questa donna anche perché
Cioè sul per esempio in chi è provincia magari non vuole fare l'intervento a Palestrina e vuole farlo a Roma nel dire no quindi questo già funziona queste sempre funzionato
Assessore
Ingresso
E
No la mettiamo una non presa di posizione cioè la mancanza di risposta nulla cioè praticamente dire fissi si farà si farà però coi
No
Sì questa è una notizia che anch'io gli avrei dato
Per il ventisette giugno ora considerando io non l'ho data ancora la notizia in considerazione del fatto che intanto non ho avuto modo di comunicarla agli operatori che hanno fatto l'iniziativa
E in secondo luogo perché sulla modalità di risposta mi riservavo di risentirli perché il ventisette giugno
Rispetto ad una situazione che diventa di emergenza il sette luglio
Con i tempi secondo me stiamo
Per cui nella risposta che daremo all'assessore per il momento non ti so dire
Fax
Certezza
Anzi per l'anima dell'ala segretario
Assume
Difensore fissa
Chiuso combinato
Nato a nuovo solo
Essa
Era tre io quantomeno
Nella sua coraggio
Socialisti hanno
Ma io assessore
Le
Bisogna
Madrid
Allora questi
No
Probabilmente
Va be'vedremo applichiamo
Gallery lei vuole fare una domanda anche in Paesi deve chiudere perché
Ma
No no no no San Giovanni letterale locali Vertova io creda per definizione
Ma
Grossi
Giorno
Ma
A Roma
Altri
Da chi ha il day hospital la donna viene Adriano sì la fa almeno tre accessi perché deve essere è stabilito che deve fare tre accessi
Io ho due accessi insomma sembra urgenza fa due accessi comunque il discorso è che
Uno per fare le analisi e l'altro per fare l'intervento ed è un day hospital che viene chiuso subito dopo l'intervento
Il day hospital viene Calepio ha pagato a prestazione nel senso che un day hospital costa ottocentoquaranta euro
Quindi invece se onde ospita l'accesso della sfida medico chiaramente viene pagato molto meno e quindi facendo praticamente un un intervento con la pillola
Molto probabilmente si potrebbe fare un intervento medico e quindi differenti insomma
Io volevo dire che questi dati comunque li puoi trovare sulla relazione del ministro
Dove ci sono anche tra le varie i vari dati la durata della degenza e quindi il numero del day hospital nell'azione del novantasette virgola cinque per cento quindi la stragrande maggioranza proprio strapperà stragrande maggioranza avviene in regime di day hospital mentre ripeto il tipo di anestesia drammaticamente alta l'anestesia generale perché nel Lazio ancora del sessantadue virgola nove per cento
Cioè sessantatré per cento che tanto
No in realtà dello è presente la donna che decide l'anestesia quindi cioè di sceglie lei quale quale ne sia vuole insomma
No diciamo che comunque anestesie anche cambiata negli ultimi anni perché io credo che gli anestesisti no si fanno determinate vestiti che sono molto più semplici rispetto a quelle che quando non so abbiamo cominciato a lavorare nel settantotto settantanove cioè c'abbiamo anche dei farmaci molto più maneggevoli e quindi cioè la donna dopo mezz'ora si può alzare sta bene quindi non è che l'anestesia generale è una cosa così grave se non non lo siamo mai gas insomma mi hanno andando allo stadio delle sedie molto leggeri quindi di salite la donna che sceglie quindi non è che
Soprattutto se giovane se non ha avuto figli all'anestesia generale di solito questa se ha avuto figli
Ecco ma molti di questi figli ultimamente sono molti parti Cesari e quindi anche quello diventa un problema no così
Io vorrei chiudere con un annuncio che mi sembra significativo si terrà a Roma nel mese di ottobre il tredici e quattordici ottobre il congresso della Fia pacche la sia qua che la federazione internazionale degli operatori di aborto e contraccezione
Ed è molto significativo che sia stata scelta Roma come sede per questo congresso che si riunisce ogni due anni le sedi precedenti sono state Biella Fernán Parigi Bruxelles e così via
E il fatto che l'Italia e Roma soprattutto in questa in questa fase in cui l'aborto farmacologico che è stato un punto molto
Perseguito da questa federazione internazionale si tenga a Roma credo che sia particolarmente significativo e quindi che la stampa ne dovrebbe tenere conto grazie a tutti