Gli affari nostri. Chi muove le leve dell'economia in Italia? 14 protagonisti rispondono

Pochi che sono rimasti in piedi accomodarsi
Cioè che ha detto che ci farete un quelle foto deciderà Draghi
Non c'è
Allora
Penso che
Mi sento
Siamo qui per
Presentare questo libro di Myrta Merlino gli affari nostri
Chi muove le leve dell'economia in Italia quattordici protagonisti dispongono
Allora io
Dico subito che debba interessante
Almeno per quello che
Ed è
Visto che insomma in qualche modo
Di economia e di fatti nostri fatti vostri affari nostri un pochettino mi sono occupato
Dico che è importante che ci siano che si renda un po'l'economia più
Simile più vicina
A volte ci continua a dire questo per lungo tempo si è detto che l'economia un linguaggio un mondo che lontano dai cittadini linguaggio un mondo che molti non capiscono e io in realtà ho sempre pensato che
Un fondo di verità ci fosse ma che in realtà se c'è qualcosa che veramente vicino alle persone e chi ogni giorno tutti in casa il proprio lavoro fanno i conti con l'economia
E proprio di sicuro
Gli affari nostri e quindi mi sembra un titolo molto indovinato
Perché
Subito
Coglie
I fatti nostri e quindi ci aiuta come dire a creare un elemento di interesse significativo poi c'è un'altra cosa molto bello ma voglio dire in premessa
Sia il ritmo colloquiale le interviste e quindi ceduta
Aiutato intervistatrice a ottenere
Da dall'intervistato racconti di cose inedite
O anche come dire una interpretazione degli avvenimenti che non sempre stata fatta e che invece importante che avvenga ma soprattutto sono anche per tutte queste schede iniziali chi qualche modo rivelano il carattere degli intervistati
I rapporti con le persone insomma diciamo che appartiene a un genere di economia raccontata e quindi divulgativa che è importante perché in qualche modo
Ceduta a capire le cose capire come oggi diciamo anche oggi ministro dell'economia ha detto che la situazione
E in un certo senso peggio del novantadue
Ancheggiare esprimendosi così peggiora novantadue né che tutti capiscono quindi si può discutere a lungo
Sì
Realmente così io non è così non diciamo che le cose non sono sempre simili però quello che evidentemente
Padoa Schioppa vuol dire forse come nel novantadue abbiamo bisogno di costruire un clima che ci consenta di reagire
E quindi ci consenta di mettere ordine nei conti pubblici ma soprattutto di avviare un processo di crescita e di sviluppo va be'mi sembra aver parlato già troppo
Intanto prima di aprire questa tavola rotonda io
Volevo chiedere Andrea Mondello che presenta Camari commerciano presente non camera che ci ospita di fare un saluto
Grazie Roberto saluto brevissimo anche io particolare piacere di fare questo saluto anche ovviamente
Per fare di in bocca al lupo per il suo lavoro a Mirta un libero premiati come dire
Che ho letto e che mi ha interessato molto e che si si manda giù in un in un momento tra l'altro è un po'simile a quello che è stato il compito che noi in questi anni abbiamo ricoperto come Camera di commercio nella nostra realtà territoriale a Roma e questa Sala il Tempio di Adriano in particolare infatti il libro inizia nella prefazione di Giovanni Minoli capire l'economia e le forze che attraversano non è un compito da detti lavori né una curiosità per esperto in realtà una questione vitale per ogni cittadino
Io credo che questo il concetto fondamentale far capire a tutti di far capire alla gente e questo è stato l'obiettivo della Camera di commercio in questi anni
Di far capire a tutti quali sono i problemi dell'economia e riportare al centro del dibattito
Cittadino e ovviamente nazionale i temi dell'economia che non sono temi per addetti ai lavori ma sono temi che devono occuparsi occupare tutti i nostri cittadini non è un caso che il libro si chiami affari nostri che mi sembra un titolo quanto mai azzeccato in quest'area ragione Roberto io a proposito del del libro voglio citare tre cose che mi hanno colpito una una frase che dice Pietro Modiano che dice il peggior nemico debba faceva riferimento naturalmente all'economia e quelli che parlano sempre di declino
è un'osservazione molto giusta Hu è stato uno dei problemi grandi del nostro paese è stato un problema in particolare della nostra città la logica del declino che può essere Nobile o non nobile ma comunque sempre inutile grave io credo che sia un fatto importante perché una delle grandi doti se non la dote per antonomasia degli imprenditori e l'ottimismo la seconda frase un più che la frase un ragionamento che fa Fulvio Conti sul problema della logica sollevarlo
La logica dei veti le i veti hanno caratterizzato l'economia italiana nella realtà romana è stata addirittura l'elemento forte
L'inerzia i veti la capacità di esservi bloccare
La crescita dello sviluppo del territorio in questo devo riconoscere che il il sindaco della nostra città ha dato come dire è riuscito a superare questi problemi a portare a Roma su un piano di sviluppo del resto del Paese anche delle parti più avanzate proprio perché ha interrotto questa logica di veti la terza è invece un tema fondamentale che c'è nell'intervista in tutta l'intervista Cesare Romiti
Che d'altronde di aveva letto il libro con che tu avevi scritto le corna Giampaolo Pansa come dire conosceva bene che secondo me il tema del coraggio
Così come l'ottimismo e la positività sono dotate dei fondamentali dell'imprenditore quale dote è assolutamente necessaria forse fondamentale per chi intraprende e quella del coraggio e in questi anni
Cesare Romiti l'ha avuta sia nella sua attività di imprenditore
E anche nella sua capacità di sì di scrivere e di parlar chiaro anche nell'intervista che ha fatto oggi ammirata mi paiono oggi e come diceva prima Roberto divento presidente l'Unioncamere o sperò che la coincidenza tra questo l'incarico
E la presentazione del Toro i libretti porti fortuna un bacio
Ringrazio
Tor Montello dovrà io vorrei iniziale con Antonio Catricalà
Tutti sapete presente l'Antitrust
Lamentato voglio dire che piaciuta molto questa questa scheda iniziale non dice chi è il peggior nemico risponde opera nell'ombra lo si percepisce ma non lo si riconosce questo mi sembra che effettivamente possa avere un senso specie frase celebre pulire un abuso non mi inorgoglisce
Le sanzioni dell'Antitrust sono fallimenti di mercato
Ma perché non si riesce Italia far vendere né medicine nei banconi dei supermarket nemmeno quelle
Così difficile è una cosa
Ma prima di tutto vorrei spiego una protesta formale nei confronti di questo libro che è una vera turbativa di mercato perché senza la copertina andrebbe bene potrebbe competere anche con libro di Napolitano con tanti altri libri che ci stanno adesso in giro c'è anche il libro del ministro dell'economia che è uscito da poco mesi e quindi sarebbe a parità di condizioni la battaglia dopodiché mette una fascetta sopra la copertina con una bella bionda è e allora uno dice me lo vado a comprare quindi poi da un abuso si accorge che non è una pubblicità sì sì al Corriere una pubblicità ingannevole perché effettivamente la bionda è anche l'autore la l'autrice solo che poi in quarta di copertina c'è un'altra foto ammiccante con un bel sorriso allora qua diventano abuso di una posizione dominante e qui effettivamente nessuno però almeno un annetto entrerà nel mercato perché tutti compreranno questo libro vediamo
Hai chiuso questa finestra un po'come i farmacisti
Hanno chiuso la finestra però ora ai supermercati per entrare in un mercato che quello quindi il più semplice cioè quello di farmaci da banco cioè di farmaci mi riferisco alla domanda che mi faceva il direttore sono a farmaci che si vendono senza prescrizione medica
Si tengono insieme agli inizi fu lui cioè non ti fanno sicuramente male uno lei può anche abusare si può fare addirittura la pubblicità per questi farmaci
Però non si riesce nemmeno avvenga lì con un distributore automatico riempito dallo stesso farmacista perché si è scatenata una campagna contro nell'idea dell'Antitrust di aprire il mercato almeno su questi consentono una campagna tale che ormai io stesso in farmacia non vado vado a comprare il battello perché ho l'impressione che non lo daranno avvelenato ma anche mia moglie usa il suo cognome come un po'succede quanto prendiamo un taxi e la jazz ma lei assomiglia per l'Antitrust noi non lo conosco ecco perché
Sono mercati chiusi difficile aprire sono luoghi le la l'Italia che dobbiamo superare l'Italia dei privilegi delle categorie dei conflitti d'interesse delle raccomandazioni
Quell'Italia che leggiamo quando per errore andiamo a guardare la stampa straniera che parla di noi sparlare di noi in realtà perché per il novanta per cento dice cose sbagliate che non dovrebbe dire continua però per un dieci per cento
Hanno ragione abbiamo tante chiusure che ci sono anche negli altri Paesi o sono meglio mascherate o sono più giustificate io sono più moderato comunque c'è un colloquio avverto che attualmente il colloquio mi sembra chiuso sia sui farmaci sia sugli altri settori di cui parla il libro poi non voglio prendere troppo tempo in questo primo intervento
Ma
Ho ma adesso cercherò di fare al potere domande dirette e così pochettino come secondo me c'è nel libro nel senso che appunto effettivamente è un racconto Par posso mi si sta ancora con presente l'antitrust cioè io ogni tanto ho sempre pensato una cosa se quanto può aver quanto può influire sul ritardo italiano un fatto così semplice cioè
Per esempio che il primo la frase in Italia è considerato secchione si vergogna si nasconde
Mentre ci sono Paesi come l'Inghilterra questo che fuori anche per ragionamento di Scaroni dove diciamo il primo da qua se indicato come un modello comune sempre adesso posso dire semplicemente
Non è comparso un banchiere mi raccontò tempo fa che il figlio era andato a Londra aveva
E aveva era risultato primo questo alla London School of Economics a questo master quando telefona al padre la sera dice che la cosa che più mi ha colpito e che tutti mi volevano tutti mi cercavano tutti mi invitavano perché diciamo la nostra cultura è una cultura che ci spinge a un tantino a nasconderci
Quando conseguiamo un primato un merito
Ma le voglio chiedere a uno che dirige l'Antitrust ma il problema questo ritardo culturale questo ritardo che parte che parte insomma dai banchi di scuola cento ma c'è un modo per superare un po'abbiamo fatto qualcosa sul fatto che è quello della meritocrazia che non sempre
Condivisa in Italia d'altra parte la meritocrazia dovrebbe basarsi
Su alcuni valori che etici culturali accettati dalla gran parte del Paese dovrebbe essere un comune sentire etico il il valore la scala gerarchica dei meriti in Italia appunto per un sistema che si è creato che si è stratificato Ikea
Come base Vallon competizione le chitarre la competizione sostanzialmente i meriti spesso diventano dei meriti c'è ci si vergogna di essere i più bravi bisogna trovare una giustificazione
Questo succede a scuola e poi succede anche nelle carriere vediamo cos'è successo in magistratura è una carriera la quale io appartengo
E si passa da un grado all'altro solo ed esclusivamente per anzianità lo stipendio deve comunque salivano spesso pensiamo quello che accade la pubblica amministrazione
Abbiamo inventato per i dirigenti un sistema di e controllo interno che deve servire a certificare immette i meriti secondo modelli oggettivi abbiamo creato delle strutture costosissime sia in termini di risorse umane che finanziarie
Per stabilire chi è chi ha diritto al premio di risultato
Funzionano già da cinque anni queste strutture in cinque anni non c'è stato un solo dirigente che non abbia conseguito il risultato e il conseguente premio ora da chi è dipende dipende dal fatto che è impossibile
In una situazione in cui non c'è la cultura dei meriti creare delle scale gerarchiche
Purtroppo la mia visione pessimistica e ottimistica insieme perché io vedo che i giovani più giovani sono più motivati a crescere io mi vergognavo di essere un secchione
Mia figlia una secchione non si vergogna spero che e così sia sia per altri sia per altre non è qui e non glielo possono negativa dello ossia non possiamo chiede la proroga
Settanta ma io volevo chiederle otto Romiti
è molto bella questa io questo racconto mi è piaciuto molto sono due passaggi che
Uno così la domanda anche se grandi case automobilistiche uno peggiore non lavorando su Corbis hanno stravinto la domanda dice guardi io sono stato venticinque anni alla FIAT e prevedere le loro Peugeot dovevo sempre voltarmi indietro
E c'è poi evidentemente le cose sono andate un tantino diversamente
Vi è poi c'è un passaggio su Cuccia che a me se son tanti molto interessante che rapporto questa è una diciamo c'è molto dialogo quindi Serge veramente con piacere che cosa è stato Cuccia per il nostro capitalismo secondo lei anzitutto Cuccia non va considerato un capitalista non era uno stipendiato ha fondato Mediobanca positiva del suo stipendio che non non era neanche particolarmente elevato
Tanto è vero che la vita sua e la sua famiglia era piuttosto modeste quando in modo non lasciato dietro di sé grandi capitali Cuccia era soprattutto uno che vedeva le cose da lontano
Allora io
Perché le due cose uno come vede la FIAT di oggi che insomma
Un segnale
Dopo un momento più difficoltà mi pare che ci sia e parallelamente siccome si parla appunto molto di declino di questo Paese
In un declino di questo Paese ho detto prima che oggi ministro dell'economia ha detto che è peggio nel novantadue
Io non chiedo se c'è declino meno ma dico ci sto ci sono le condizioni perché ce la faremo ancora una volta come è successo altre volte
Su cosa bisogna scommettere
Cinque cominciamo dalla seconda domanda quella
Guarda Enrico Cuccia
Dice Myrta Merlino della sua prefazione che nel trasformare le interviste I n libero voleva cercare di trasformò di trasfondere anche nello scritto le espressioni i motivi dire delle lei ingerita o le furberie di coloro ai quali lei si rivolgeva nelle interviste stesse
Tra l'altro debbo dire che io conosco Myrta Merlino da alcuni anni presentati da una comune amica
Io ho presentato il primo libro che si chiamava la monete da tre quattro anni or sono e poi l'ho vista in televisione
Che per me era abbastanza nuovo
Ma non mi sono meravigliato del fatto che Myrta Merlino sia brava perché mi Tarantino e l'allieva di un maestro di una persona che è qui seduta al nostro tavolo
Che in materia di televisione insomma nessuno gli può essere dietro agli può essere davanti Pardo ed è un uomo che ha chi conosce la televisione in nel nostro Paese medio di qualunque altri e quindi quando crea poi allievi
Della bravura di Myrta Merlino non c'è da meravigliarci
Dicevo appunto tornando su Cuccia mi ricordo la faccia che ha fatto
Diretta Merlino quando lei mi ha detto Cuccia il capitalista la scusa dominato capitalista
E io punto gli ho risposto dicendo che Cuccia era ho voluto proprio calcare la mano sul fatto era uno stipendiato perché lui percepiva uno stipendio ha lavorato per tanti anni
Cuccia era un uomo di quelli che oggi non esistono più non so per esempio se voi andate oggi Mediobanca
Esistono ancora attentissimi liberi
Che si mandano in genere quelli brutti credo che ributta se ma quelli belli
Che rileggeva
E poi diceva non è che sia non mie miei me li hanno mandati a me ma sono evidentemente me in quanto sono amministratore delegato poi presidente d'onore di Mediobanca e vengono conservati dalla banca sono di proprietà almeno dico questo perché è un particolare ma secondo me è un particolare importante che poi mi darà modo di rispondere anche cosa può fare questo Paese
Proprio per questo Paese per riprendersi
Si diceva io ho visto il volto di Myrta Merlino quando gli ho detto che erano si prende atto così un po'sbigottita verrà rinviata pensava edito debbo grande banchiere quindi grande capitalista i grandi soldi
Le grandi possibilità
E invece Cuccia era un uomo che tutto aveva meno che questo allora questo mi porta a rispondere già adesso a quello che lei dice cosa si può fare ma che cosa ha perso di più questo Paese in quello che è stato un un divenire diverso da quello di prima non vogliono operare né parole declino non voglio adoperare né peggioramento non voglio adoperare
Dei de di aggettivi voglio dire che cosa questo Paese in perché questo Paese è progressivamente diverso
Io posso esprimere il mio di perdere probabilmente non corrisponde a quello di coloro i quali già ascoltato a a a e cambiato nel tempo ed è cambiato diciamo così non in meglio non voglio dire in peggio ma certamente non in meglio
è cambiata perché sono cambiati gli uomini perché è cambiata il modo di essere degli uomini la mentalità degli uomini in quell'intervista di Mietta io ho detto due cose che hanno scandalizzato molte persone che mi hanno scritto per esempio ha detto che una delle delle dei fatti che hanno determinato questo Paese sono state le sto copione
Ho Lecce esso delle stock option
Un'altra delle questioni e qui c'è il presidente dell'Antitrust che esso che ha superato e sta superando ogni limite
E quello dalla costituzione dei patti di sindacato in aziende nati con una visione e oggi completamente deteriorata rispetto a quella che era all'inizio
Allora ritornando un momentino non è che si può fare la trattazione in particolare di queste cose
Però in un modo di essere di prima che era evidentemente un mondo non accompagnato da alti livelli di tecnologia è un mondo che usciva dalla una guerra che era stata devastante non solo per noi italiani mera Desario devastante per gli europea era stato devastante per il mondo
Ma noi italiani perché ci siamo ripresi perché c'è stata questo modo di essere e di fare di interpretare questa visione dei propri limiti e delle proprie ed è la propria coscienza
Oggi io non credo che la coscienza a qualcuno serva per interrogarla per dire se le cose che fa sono cose giuste o non giuste
Perché io ho citato le stock option ciò sia verso il proprio perché lei mi dice come si fa in un paese a a vere un piccolo gruppo di persone le quali godono distorcono Prisciano magari elevatissime con delle differenze abissali io non voglio fare nel comunista che non sono mai stato ne voglio fare da persone quali ma fra quello che le retribuzioni
Della gran parte delle persone che vivono l'azienda e poi una piccola cerchia ristretta che prende questa sua Corporation fa capire bene come calcolate e perché calcolate
Calcolate poi e valutate sul breve periodo mentre le aziende vivono nel medio e nel lungo periodo
Nel breve periodo si può vivere io sono stato venticinque anni un fiato l'ho raccontato rimane una cosa che va contro mi ricordo che Agnelli ritrattisti a volte mi ha detto Mario migliore ma prendo delle azioni per quale ragione non può prendere delle azioni
Per il semplice fatto che siccome tutti i poteri di gestione a parte chiede che portavamo naturalmente in Consiglio
Li esercitavo io io non volevo che la mattina nel prendere una qualunque decisione io mi ponessi anche inconsapevolmente la domanda ma se la prende in questa maniera
Mi avvantaggiano svantaggia la mia eventuale stop copione di fra tre mesi fra sei mesi fra un anno o fra tre anni e non l'ho mai preso
Non ho mai voluto prenderlo Stocco
Ora io non voglio gettare la croce addosso e dire che resto copio devono essere abolite
Ma anche negli Stati Uniti c'è tutto un ripensamento su queste cose perché c'è un ragionamento
Che porta a fare considerazioni sul fatto che l'azienda non è un'azienda che vive solo Perini nel suo interno che vive solo per i suoi azionisti per i suoi meneghina per i suoi dipendenti vive nel mondo circostante
E vivendo nel mondo circostanze ha anche bisogno di determinati comportamenti
E la stessa cosa vale per i patti di sindacato che costituiti a suo tempo farà un gruppo piccolo di azionisti
Giudice unico perché avevano le stesse mentalità avevano le stesse finalità si è finito oggi per escreato are degli organismi che hanno completamente degenerato per cui mi augurerei che progressivamente
I patti di sindacato vadano a sparire
Allora
Tornando alla prima domanda
Che riguardava però un po'diversamente quello che era una Peugeot con la Renault allora
Io ho risposto così a Myrta Merlino perché lei mi ha accennato al fatto abbia ricordato il fatto che io mi ero opposto a non a a far cessare la diversificazione nella FIAT
E io ho detto a ma mi preme pieno che la FIAT non io ma il fondatore della FIAT cento del venti anni or sono aveva creato questa azienda e poi l'avevano portata avanti
Su uno slogan che ancora rimasto famoso che era appunto terra Mare e c'erano cioè automobili
Marina e aviazione Irvine Ida diversificazione ed è innata proprio in questa azienda e che si può benissimo vivere un'azienda diversificata quando la diversificazione Tita delle possibilità di integrazione
Piuttosto meglio di quando il più sei un mono prodotto una poi naturalmente queste differenziazioni teoriche hanno il loro valore relativo perché l'importante è come si gestiscono le aziende la competenza l'onestà
L'umiltà è il modo di essere nell'azienda rispetto a te stesso ai propri azionisti al mondo che ti circonda e soprattutto ai propri collaboratori la ringrazio
Posso fare una coda tanto l'ho fatta caduto carica con tutto quello che ha detto diciamo da uno a dieci facciamo un po'così una cosa
Se dovessimo fare una pagella quante che voto dà sulla capacità di reazione questo recupero di coscienza capacità di reazione
Diciamo la classe dirigente italiana oggi come speranza ai da uno a dieci siccome speranza dieci come
Come crederci non so se non so sul DURC dottore
Aveva
La media difficile
Allora adesso volevo chiederle otto Gamberale ente
Va be'intanto qui c'è un diciamo di un cieco una frase
Vice innanzitutto il divario infrastrutturale esistente tra l'Italia e verso l'Europa il nostro Paese paradossalmente ha bisogno di investire e per questo bisogna rimuovere le cause che prima gli investimenti perché queste rallentano l'ammodernamento del Paese
La sua produttività
Eppure una società che vuole investire che è una risorsa per il Paese incontra molte difficoltà che ma non dei blocchi dei comitati è no agli intoppi autorizzativi a me prima di fare la domanda mi è venuto in mente anche qui ogni tanto
Un po'di anni fa
Comunque son cambiati vari governi comunque mi pare che Fabrizio Barca sta sempre lì al Tesoro invito a un seminario che fece lavori pubblici c'erano solo dirigenti
E io guarda non c'erano dirigenti dello Stato e poi c'erano tutti gli amministratori riuniti ma adesso mi ricordo a mente c'era
Illy c'era la Poli Bortone trovare i sindaci amministratori io vidi Remo Gaspari che non conoscevo proprio curiosi nei pressi posto vicino a Luino ognuno di questi amministratori esponeva Progetti di Sidney la cosa finì lì verso le due ora io chiesi a Remo Gaspari che ne pensava elmi Sanson tutti molto bravi
Dice
Anche barca molto brava
L'unica cosa che sono tutti impegnati
Diciamo a fare per conoscere
Invece l'importante sarebbe conoscere per fare che mi viene un po'in mente conoscere per deliberare in auto ecco per fare le opere pubbliche diciamo in Italia fosse c'è proprio ho mai avendo sfidato quasi tutto c'è solo bisogno di passare a realizzare ecco secondo dottor Gamberale adesso
Ce la faremo Mondego a fare i lavori della TAV a fare un magari una centrale a Civitavecchia o Sopa magari fra quattro cinque anni ci riuniamo e siamo ancora studiare qualche Progetto per fare qualcosa che poi discuteremo magari non faremo
Diciamo più che fare l'indovino io posso suggerire un metodo
Di sicuro quali sono i problemi che hanno creato questo grosso gatto infrastrutturale tra il nostro Paese e gli altri paesi europei prima di tutto fu una legge impropria del settantacinque
Che quei governi fecero e che rese ero il re impedirono al Paese di costruire altre autostrade sicché la rete autostradale italiana è rimasta quella dell'inizio degli anni ottanta
Quanto c'era un'Europa dei sei e quindi c'era un'economia manifatturiera oggi in Europa venticinque in un'economia della globalizzazione è cambiato tutto l'esigenza del trasporto è notevolmente aumentata
Basti dire che i veicoli in circolazione sono aumentati del trecento per cento alla mobilità dell'economia è notevolmente aumentata quando si dice che l'Italia perde competitività
Io penso che l'altra progressiva io penso che una delle componenti della perdita progressiva di competitività tentata dei trasporti
Perché nella catena dall'origine alla fine di un prodotto quindi da quando si comincia a produrre a quanto si consuma il trasporto interviene Bardi a volte e se il trasporto a delle velocità inferiori alla media di sicuro un fattore di produttività molto importante
Allora l'origine e lì si è creato un grosso gatto
Abbiamo un Paese che quindi ha bisogno notevolissimamente di autore di colmare questo campo non ha un euro da mettere sul tavolo per potere fare queste infrastrutture a delle leggi basate più sul brigantaggio che sul sul fare perché la legge del massimo ribasso del massimo ribasso una legge che blocca fatta per non far fare le opere non per far fare le opere
E a un sistema di imprese di costruzione troppo frammentato
Allora che cosa bisogna fare per risolvere il problema prime tutto scegliere la priorità delle opere
Io penso che un limite dalla legge obiettivo è stato raccogliere le priorità di tutto il territorio nazionale invece quando uno si trova in situazione di penuria deve scegliere le poche priorità
Poi il fatto che non c'è un euro bisogna trovare chi mette i soldi
Di sicuro nel paese c'è un sistema che il vero che la vera cash cow del paese e il sistema concessionario autostradale
Il sistema concessionario autostradale a un aggregato di fatturato di sei miliardi di euro a un aggregato di evitati margine operativo lordo di quattro miliardi di euro
è sotto indebitato sia il governo facesse un patto con il sistema autostradale dicesse al sistema autostradale queste sono le priorità io ti lascia benefici delle concessioni
E impiegate questo molle di quattro miliardi di euro l'anno per aiutare a colmare questo K io penso che il Paese avrebbe una fonte certa di finanziamento avrebbe quattro miliardi di investimenti all'anno da fare che sono lo zero cinque per cento del PIL è un'energia notevole messa nel nel motore del rilancio economico del Paese
E quindi si sarebbero individuate le poche priorità ci sarebbe chi ha messo i soldi
Poi
C'è un problema delle leggi da snellire perché le autorizzazioni su queste tre opere prioritarie
Andrebbe anche detto che il territorio ha ragione ma quando sono concordate col territorio a livello regionale e non possono essere concordate a livello dell'ultimo comune
Perché il territorio a un certo punto nei paesi con un tasso di dirigismo saranno le opere prioritarie gliele fanno sapere non le vanno a concordare e poi bisogna farle quindi questo potrebbe essere un percorso virtuoso per potere per potere trovare dei soggetti che potrebbero impegnarsi in un progetto
Di rilancio dell'economia del Paese di ammodernamento del Paese con ciò le concessionarie assolverebbero al loro ruolo di essere non solo soggetti economici privati e quindi orientati al profitto
Ma anche concessionarie quinto intrecciati con gli interessi dello stato del concedente e dello Stato che in ultima istanza il proprietario
Mi è piaciuta diciamo analisi mi sembra ovviamente molto appropriata scientificamente però io non ho capito una cosa mi resta come cioè Noemi dopo tutta diciamo questa tisane tutte queste competenze tecniche ripartite a vari livelli abbiamo qualche possibilità di salvatrice l'idea che insomma una cosa inizia poi finisce o no
Io penso che se un governo prendesse poche decisioni e avesse avesse degli dei punti di riferimento pochi punti di riferimento i chiari e precisi o peggio queste cose si possono fare
Assolutamente l'importante è non ingolfare il da farsi
L'importante precisare chi lo deve fare perché le cose non si fanno quanto se ne vogliono fare parecchie non si sa chi lo deve fare e non c'è lo strumento legislativo economico per farle fare
Quindi bisogna fare poche scelte ma cosa il Papa la legge obiettivo è servita a qualcosa
Ma la legge obiettivo ha avuto il merito di avere portato alla condivisione del Paese queste norme Gatti infrastrutturale del Paese accumulato perché nella coscienza del Paese non c'è
Perché un Paese che per trent'anni non costruisce autostrade di fonte un come Emis mo'contro le infrastrutture e nel Paese diffuso a livello trasversale un Khomeini Isma'contro le infrastrutture
Perché il blocco delle infrastrutture in Italia è durato più di Khomeini in della rivoluzione khomeinista in Iran
Ora li ancora il chador è sceso dagli occhi al naso
E in Italia ancora difficile far passare le infrastrutture come un bene del Paese perché vengono sempre viste come una violazione del territorio ora Orazio diceva est modus in rebus
A noi manca il modus e ci serve tre se non non
Siamo
In effetti è profondamente vero quello che ai Toto Gamberale una riflessione visto periziato vorremmo Gaspari qui dovremo Gasp perché io a volte per dire l'importanza strategica le infrastrutture
In realtà del Mezzogiorno d'Italia c'è una sola regione tessuto che è diventata nord
Po'parlo in termini come dire di di valori che il prodotto interno lordo di ricchezza per ogni famiglia certi valori comunitari dell'Abruzzo
E io ho sempre chiesto che perché io penso che il fatto che si sia rotto l'isolamento geografico dall'Abruzzo
Che si siano fatte le autostrade che vadano collegato sia stato un potenziale fattore di sviluppo e questo diciamo una cosa che ci deve fare interrogare quando parliamo per esempio dalla Calabria
Cioè di pezzi di territorio italiano che restano profondamente isolati
Insomma l'agiografia è uno dei grandi
Fattori di svantaggio un preventivo iniziale per regione meridionale allora adesso devo chiedere
Tranne Minoli che è stato evocato da tutti
Come
Chi ha inventato
Non non ha nulla ecco devo presentare io che Minoli quindici tutti sapete che tv inventato
Esso deve parlare Luigi Mietta perché diciamo maestro deve parlare della sua allieva devo dire che nella sua introduzione
Io ricordo sempre una cosa di Minoli intervista ho citato anche l'altro di proprio ad Agnelli
Mixer millenni Copi soprattutto un passaggio che è importante al a volte per ricostruire alcuni momenti del alcune scelte importanti quando lui chiede all'avvocato Agnelli se parlando della scala mobile era passato un po'di tempo
Come nacque la scelte soprattutto si
Rifarebbe sarebbe nasce
E lavora Daniele mi pare che rispose in quelle circostanze in quel momento si ma diciamo come dire in quelle circostanze
Si doveva fare forse non la rifarei questo è un po'il senso che veniva fuori tra torme mute mette questa cosa perché
Poi insomma vi si parla molto di patto la Magnelli però diciamo chi poi ha riconosciuto frequentato la massa che quella circostanza anche l'Ama non era tra i più grandi fautori di questa coro sulla scala mobile ma dovete era in qualche modo scavalcato
Da Benvenuto
La benvenuta Carniti cioè dagli alti quindi diciamo che non certo punto
Non voleva essere scavalcato dalla rappresentanza vomito sindacale quindi solo questo una cosa che ha pesato poi molto dalle scelte di questo Paese
E importante lei mi è venuto in mente questa intervista perché a volte quando passano come dire a un po'di tempo
E questo è un po'diciamo il colloquio televisivo e tradotto in una chiave narrativa in questo libro è un qualcosa che permette talvolta di depositare anche sensazioni sentimenti chiavi di interpretazione quindi volevo chiedere a Minoli se l'UI Pepe diciamo in questo libro la prosecuzione di un giornalismo che racconta e che magari aiuta a capire anche nostri affari come dice il titolo del film
Beh io credo che sicuramente la caratteristica del delle interviste che poi hanno generato questo libero cioè le interviste
Direttamente di faccia a faccia perché si parla di faccia a faccia sempre in modo molto in proprio quando due persone
Che penso a Prodi e Berlusconi c'è il faccia a faccia fra Prodi e Berlusconi quello non era un faccia a faccia a faccia a faccia quello fra un giornalista è un personaggio
E allora
Tanto più il giornalista e preparato ha studiato alle idee chiare vuole delle risposte e fino a che non ha delle risposte non smette di fare le domande
Quello un modo di raccontare
Per per contenuti ma anche per emozioni perché la televisione a di questo ha questo di bellissimo che
Parla al cervello ma parla anche al cuore le le i gesti le occhiate le incertezze le impuntature
Gli attimi di riflessione che può avere un personaggio intervistato molto spesso le sue pause parlano più
Dei contenuti allora credo che questa forma di racconto televisivo così specifico così diretto così televisivo televisivo
Consente di avere qualcosa
Che resta qualcosa che resta veramente su questo poi vorrò fare prima di chiudere una domanda avvertita sia Berlinguer Romiti proprio su quello
A Romiti a proposito di quello che ha detto nel libero è una Gamberale Mirta sicuramente a ha imparato Catricalà dice bene questo programma andava in onda nel tra mezzanotte e mezza l'una allora alla disperata ricerca di qualcosa che intermedi Marche trincee aiutasse a tenere alto l'ascolto penso che lei in televisione con la sua intelligenza la sua sensibilità rappresentata ben rappresentato dalla fotografia che fa concorrenza sleale
Agli altri libri anche in televisione con una conduttrice del genere si fa concorrenza sleale a chi più fortunato di noi a altri orari d'ascolto però c'è una frase che dice
Romiti la sua frase celebre ci vuole più coraggio a staccare che a durare
Ecco io credo che per quanto riguarda l'economia in televisione ci vuole più coraggio a durare che a staccare invece perché la televisione italiana parlo della RAI ha avuto una ha fatto una grandissima fatica a considerare l'economia come qualcosa di importante qualcosa che mentre è chiaro a tutti quanto riguarda la vita di ognuno di noi diventi poi invece protagonista del racconto televisivo in tutte le forme possibile del racconto televisivo che sono molte io ricordo che per arrivare a e come dire è immaginare di fare programmi televisivi sull'economia bisogna sempre combattere molto e c'è stata pochissima sensibilità da parte della televisione in generale credo
Per via della formazione prevalentemente letteraria filosofica delle persone dei dirigenti anche illuminati intelligenti che hanno guidato che hanno guidato la RAI
A considerare a considerare l'economia come qualcosa che meritava le forme del racconto possibile vedo qui compiacere Fabiano Fabiani col quale ho cominciato a lavorare nei programmi culturali a quell'epoca
Ci fu uno sforzo molto interessante al quale partecipai e da cui deriva poi ne parlo perché voglio dire la difficoltà del del del durare nel nel tentativo di rendere l'economia un argomento interessante
è televisivamente significativo sì provo a quell'epoca partendo dai libri di fanta finanza di poterti mandare possibile che la bibbia del settore otto il crac settantanove la lunga notte del dollaro sì penso di fare degli sceneggiati delle vere e proprie fiction che avessero come contenuto le problematiche nell'economia pur se raccontate con la caratteristica specifica della fiction
Per per avvicinare il grande pubblico si riuscì a farlo con una serie di sceneggiati sulla speculazione che raccontavano
Le storie la storia di di del potere della nascita del Po del potere dei banchieri fiorentini la storia di John law la nascita della cartamoneta la storia i corsi d'il il primo il fondatore dei fondi comuni di investimento ma fu non sempre furono sempre attività pur sempre iniziative
Sostanzialmente episodi che che non costruivano Bourdais Nesci cioè che non restavano come un un patrimonio consolidato da sviluppare nella continuità della programmazione quando sono stato quando sono diventato direttore della della secondaria della Terza Rete ecco abbiamo fatto un tentativo e lì è cominciata la collaborazione con Mietta
Di portare addirittura dopo un esperienza di un anno il l'economia in prima serata con il programma
Maastricht Italia abbiamo la fortuna di essere di coincidere far coincidere quel periodo con la nascita dell'euro e quindi riuscimmo a costruire un ciclo di venti puntate in prima serata con e con con temi ovviamente economici e la scoperta interessante che la reazione del pubblico c'era era positiva stava negli standard di ascolto medi diciamo di una prima serata
Di quel tipo di di quel tipo di prodotto però anche lì
Fu difficile
Sviluppare sviluppare quella che era una tradizione di programmi che arrivava da esperienze fatte con Arrigo levi con soldi soldi cioè questo per dire che credo che un servizio pubblico abbia il dovere di di puntare invece in modo continuativo strategico sui grandi temi dell'economia sui grandi personaggi il racconto dei grandi personaggi che si prestano naturalmente racconti molto appassionanti perché
è qualcosa che oggi sta nell'aria che trova la rispondenza del pubblico ma che ha molto più rispondenza nel pubblico che nella testa dei dirigenti che scelgono e progettano i programmi
I programmi e i palinsesti netta si inserisce in questo in questo in questo scenario con una con una capacità molto interessante di di studiare a passione per lo studio quindi non non ha smesso di approfondire i temi a una una una una facilitare una simpatia che rendono rendono abbastanza insolito
L'approccio ai grandi temi dell'economia difficoltà ha una capacità di relazionarsi quei personaggi che fanno di lei quella che potrebbe essere secondo me è un protagonista non protagonista interessante di io immagino un programma popolare come Domenica In potrebbe benissimo avere un un un pezzo delle sei ore del pomeriggio dedicate a qualcosa del genere condito in una salsa diciamo popolare ma significativa dal punto di vista del racconto credo che questa sia una una una strada che potrebbe essere essere seguita in futuro
La domanda che volevo fare prima di chiudere a Romiti era questa nella nella sua intervista lui dice
Fra le tante cose molto interessanti dice
Con Berlinguer ho sbagliato io
Perché
Non ho sbagliato nella sostanza perché Berlinguer era stato ai cancelli di Mirafiori il momento tragico della storia della FIAT quando la FIAT il rischio veramente dire
Quando la Piaggio e rischiava di non esistere più
E aveva in lui dice ingannato dalla frase di un sindacalista ma aveva detto Nunzio della fabbrica viene occupata noi saremo con voi non li voleva dire il Partito Comunista Italiano
Che mi era sembrato per un partito anche non di governo mi era sembrata un'espressione assolutamente inaccettabile
E quando dopo la fine della della vertenza della marcia dei quaranta mila ci siamo ritrovati in un convegno a Firenze in cui lui è venuto insieme al suo segretario a Totò Pinto di fronte a una platea che era fatta di piccoli e medi industriali e lui per loro la Caldwell cause una sulla quale io condividevo e cioè che nel Paese c'era troppa tensione stati c'era troppa corruzione e che bisognava questa corruzione combatterla altrimenti sarebbe finito male
E la seconda cosa era che se gli industriali italiani volevano salvarsi dovevano affidarsi al Partito Comunista Italiano
Fu
Di fronte a questa affermazione che io nella replicare cui troppo violento come purtroppo non ha meritato qualche volta mi è capitato mi capita anche a spesso per la mia voglia di essere sincero e divisi non gli credette
Non gli credette perché è l'uomo che ai cancelli di Mirafiori appena a a a ha condiviso l'idea che la fabbrica potessero accusata ma lo dissi con una tale violenza che lui poi era tornato a sedere lì nella prima sfida l'uomo piccolo mingherlino
Lo vidi come dire sovrastato da questa mia scarica violentissima contro il Partito comunista e contro il fatto che le idee e il Partito comunista potessero salvare potessero far progredire l'Italia quando io scrive il libro con Panza
Capitò che mentre scrivevamo il libro Capitol al l'episodio ha Berlinguer che era non mi ricordo che parecchi ci tengo a Padova Fava a Padova
Quando ebbe quell'ictus improvviso e poi una morte interiste
Perché mettere in massa dei nel comma per sette otto giorni
E allora mi ritorno in mente quell'episodio
Mi ritorna in mente l'uomo che alla fin fine io poi non solo rispettavo ma che anche condividevo le idee sulla corruzione in Italia e in quel momento di corruzione ce ne era tanta era di idee che andavano sono condivise ma avrebbero dovuto essere eseguite da pro da da un da un miglioramento da un qualche cosa che potesse andare
Non era da seguire per l'altra
E allora scritti in quelli propri Pantano due pagine in cui mi sono pentito della violenza con cui rispose a Berlinguer quel giorno
Ecco vorrei fare se posso moderatore aveva una dovranno cioè le domande mi scappano si vede una domanda durata diciamo non mi tengo una domanda anche a Gamberale
Gamberale
Grande manager di Stato inventore di cose moderne importante penso a Tim
Passato al privato
Grande protagonista della stagione delle privatizzazioni penso l'autostrada e adesso invece
Polemicamente
In nome di un'idea
Dell'interesse generale
Abbandona tutto
Perché
Decidiamo Nicola
Non mi sembra che sia stato polemico l'abbandono quanto è stata una divaricazione
Di progetti io lavoravo per rendere autostrade un
Uno strumento del Paese anche del governo per potere
Perseguire il proprio sviluppo nel Paese ma per poter assecondare anche alle esigenze del Paese essendo la concessionaria gli azionisti invece hanno pensato di trasferire l'azienda in mani straniere
è un progetto che non mi sembrava più rispondesse a quello al progetto originario per il quale mi ero impegnato e quindi ho ritenuto opportuno allontanarmi perché la proprietà eventualmente potesse portare avanti questo progetto ma senza la mia collaborazione perché penso che per guidare un'azienda importante
Bisogna prima di tutto credere in quello che si fa io penso che le grosse aziende
Debbono senz'altro a soddisfare gli interessi
Di più stakeholder come si dice oggi quindi senz'altro dello stakeholder proprietà ma anche dello stakeholder di degli altri interessi commessi no almeno piaciuta
Per esempio intervista che ieri il ministro dell'economia francese ha rilasciato al Sole ventiquattro nella prima pagina della sezione finanza
Ecco vi riporta una sola frase no per mi permetto di leggere sulla fusione suo Henze casta Franzen polemiche con l'ENEL
Questo qui dice no
Non credo che la Francia sia protezionista bisogna distinguere tra gli interessi degli azionisti e quelli degli stakeholder
Noi come governo ci occupiamo di questi ultimi cioè dei secoli abbiamo delle politica strategica da portare avanti abbiamo degli impegni con le parti sociali da rispettare diamo quindi la nostra opinione sul da farsi
Io penso che quando ministro dell'economia italiana dirà questo saremo forti saremo in grado di coagulare lei forse più vive del Paese quindi maggiori gruppi industriali del Paese per il progresso del Paese e mi auguro che questo governo lo possano sappia fare
Ringrazio ora sono rimasti chiusi tiene cioè sentivano però
L'applauso rimasto così nell'area sospese
No no va be'comunque
è un po'una infrastruttura insomma
Cosa che ci assomiglia
No io
Penso che
Interventi erano stati già abbastanza vorrei fare solo un cielo cupo rapidissimo
Partendo dal da che ogni da così come è iniziata
E cioè dal sottocapi cavalca presidente l'Antitrust Pelé che cosa cambierebbe di questo libro visto l'avete pagato bene c'è qualcosa che beh no io farei un'aggiunta una modifica ecco l'aggiunta nella parte finale non quando Mirta interviste monopolisti l incalza e
Loro cercano di rispondere che una sorta di né vero o falso con la prova della verità c'è poi scrivere sotto se alla prova della verità c'è stata all'anno superata uno
Cancelletto lo faremo la verifica sembrano tutti degli angioletti no nella vita privata non sono intendiamoci però addirittura diventano dei dei santi martiri
Crocifissi dall'Antitrust ingiustamente
Quando tu vinci ma questa effettivamente era una situazione anomala e il monopolista Rispo ma io non la conoscevo viceré sono delle delle scuse barche effettivamente quanto una sbagliato sbagliato e per questo dico l'Antitrust non dovrebbe dare solo sanzioni perché poi queste sanzioni non modificano un errore dovrebbe cercare di modificare il l'altra cosa che io cambierei e la mia collocazione perché Mirta mi colloca tra i poteri e invece i poteri sono gli altri e di poteri sono i grandi manager i poteri sono i giornalisti non settimo livello ottenne noi io appartengo al mondo delle istituzioni quindi dovresti creare una nuova sezione i doveri io lì mi si troverebbe nel perché il le chiavi il potere fa quello che vuole fare
Chi invece la titolare di un dovere fa solo ciò che deve fare
Allora
Dottor Romiti lei prima ha detto quando io ho chiesto di tra una pagella metto dieci alla speranza due tre poi Juan prima fila ho visto quanto
Va il figlio presto non esiste il ricorso se magari c'è un rinnovato il Bolton il volto stupito era del dottor ridisporre gli ha guardato così basso due oltre eccetera allora quali pare semplicemente un'indicazione vogliamo ricordare il caso recente vogliamo ricordare i drammatici fatti della Cirio e di Parmalat e vogliamo ricordare i fatti che imprime erano successi vogliamo ricordare quello che sta succedendo nel calcio
Io cambierò opinione quando finita questa storia del calcio Maniero nell'altra passeranno se immensi senza che scoppi un altro scandalo allora io tre diventerà sette otto
Dubito
Il sistema
Giovanni Minoli devo dire devo chiede senza appendici domande successiva domanda con risposta si
I voti vanno da uno a dieci diamo un voto a questo libro così ma a questo tipo di deciso contro
Va bene
L'ultima domanda
A Gamberale questo mentono ciò venerava qualche secondo
No niente voglio dire solo questo voglio chiedere
Ma diciamo adesso a parte tutto prima ha detto una cosa Simone molto importante perché è vero che
Diciamo non c'è un modo migliore di difendere secondo me l'interesse nazionale
Di quello di come dire
Aprire i mercati con delle regole chiave trasparenti però punto è che purtroppo
Io questo non è una cosa che riguarda solitario cioè
Quando si tratta di fare queste regole c'è sempre qualcuno che gioca sopra sotto il tavolo
Allora la domanda semplice però cioè non è tanto semplice ma insomma comunque la domanda e mi viene questa arriverà un giorno in cui dicevo in Europa ci sarà un tavolo in cui queste regole saranno chiare per tutti
Personalmente auspico che arrivi quel giorno perché diciamo francamente non vorrei apparire adesso un po'un Bastian contrario
Ma l'Europa dagli europei non è vissuta come tale perché nei Paesi sono tutti i nazionalisti ancora allora noi potremmo a vere dobbiamo auspicare
Regole comuni ma dovremmo spiegare regole comune quanti quanto e con grande rispetto per il presidente dell'Antitrust seguendo l'Antitrust francese farà fette
E Electricité de France se come l'Antitrust italiano ha fatto a fette lei nel quando diciamo l'Antitrust francese a girare sulle telecomunicazioni francese come si è agito sulle telecomunicazioni italiane fin quando questo non accade siamo io penso che noi in nome dell'Europa abbiamo fatto dei sacrifici
Nella come grossi gruppi economici nazionali li abbiamo sacrificato e gli altri Paesi non l'hanno fatto questo e obiettivo e quando parlo degli altri paesi dobbiamo riferirci a Germania Francia e Spagna
Che sono quelli con i quali ci dobbiamo confrontare quotidianamente in economia quindi ben vengano le regole per tutte però per il momento l'unica regola la moneta comune sul resto
Noi siamo noi diciamo di volere fare l'Europa però quando si debbono fare le operazioni societarie transnazionali
Siamo sempre noi che portiamo il tono nella calza della Befana altrui e ma gli altri che lo portano da noi e noi diciamo che dobbiamo essere europei perdonare
Mai europei per crescere e sviluppare nostre grandi gruppi io penso che europei ci si è quando si può avvenire una dignità alla pari
Grazie dottor Gamberale ora mi sembra che sia dal momento che
Pardi l'autrice non ci siamo fatti diciamo gli affari tuoi ritratti gli affari nostri pignola sarebbe il caso che ci dice qualcosa anche tu
Funziona sì
Io credo realtà che quando si presenta il libro gli autori by nelle pale nemmeno possibile
Questa sera per due motivi uno per cui sono molto sono molto emozionata perché in questa platea ci sono molte le persone che mi sono care che state anche molto importanti per me il mio percorso professionale
E chi mi hanno anche molto aiutato
Nella scrittura di questo libro nel senso che questo tutti i libri sono un po'l'opera collettiva Magnolo Eno
Particolarmente perché è un libro che nasce da un programma televisivo la televisione eh soprattutto un gioco di squadra quindi televisione si va in onda solo se tutti collaborano e tutti fanno il proprio ruolo al meglio quindi questo libro è un libro figlio di tante persone molte delle quali sono qui
E poi sono anche molto contento di avere qui
Tre delle persone che ho intervistato e tre delle interviste forse più belle interessanti e questo libro ha raccolto anche perché devo specificare che in realtà il libro raccoglie quattordici interviste in realtà erano fatte ventiquattro in televisione io ho scelto queste quattordici non perché le altre fossero meno bella meno interessanti ma perché ho creduto e queste fossero delle interviste un po'chiave per capire la mappa del potere economico in Italia ho messo dal reato e poteri perché ci credo
Antonio che tu sia un potere anzi do me lo auguro nel senso che io penso che se tu riesce a essere un potere esercitare due poteri doveri in questo Paese il Paese potrà essere solo che migliore quindi l'ho fatto anche in un senso come dire
Di auspicio anche perché tu mi ha detto nella nella nostra conversazione televisive per per il libro che hai un sacco di di Mission di obiettivi ambiziosi e realtà e pochi strumenti e pochi poteri per esercitarla
Mi ricordo che vediamo insieme del fatto che su tutto il fronte banche che un fronte come ben sapete caldissimo tuo è un punto diventi un manipolo di meno e dieci persone cosa che mi colpì molto
Quindi io mi auguro che tu sia sempre di più un grande potere nel nostro Paese
E poi appunto sono sono molto felice molto emozionata acquisti a Giovanni Minoli perché questo libro soprattutto figlio
Del del mio rapporto di collaborazione con Giovanni che dura ormai da quasi dieci anni che ha prodotto tante cose per quanto mi riguarda e spero anche per quel che riguarda il progetto televisivo complessivo di Giovanni più credo molto
E lui l'ha ricordato abbiamo fatto assieme ma siti italiani è stato forse l'unico programma italiano che ha accompagnato questo Paese nella difficoltosa
Marcia di avvicinamento all'euro che secondo me assegnato positivamente il modo di comunicare l'economia in televisione ed è pari vado via via passando per varie esperienze compresa
L'esperienza de la storia siamo noi dove abbiamo immaginato assieme un percorso che raccontasse la storia economica il Novecento in una chiave economica una cosa molto complicata come sa bene Giorgio Ruffolo che da anni si occupa di raccontare divulgare queste cose in libri e sui giornali e che anche quelle sono esperienza nel mento di amante poi approdata quest'anno
Ad Economics che
è stata una sfida secondo me abbastanza coraggiosa nel senso che a quell'ora di notte per l'appunto quindi in una condizione abbastanza predittiva riuscire ad avere tutti i grandi nomi dell'economia italiana
A proporle delle interviste scomode dal punto di vista fisico e metaforico
Fisico perché li costringeva amo grazie allo studio che era stato immaginato dal nostro geniale regista come uno studio molto povero quindi delle casse di legno posati a terra in cui loro devono sedersi su questa cassa di legno scomoda senza un appoggio San sulla spalliera
Tutti sono prestati anche scomode perché io ho tentato di fare delle domande franche direi cioè neanche le sirene antagoniste ma mai accondiscendenti mai reticente cercavo sempre di chiedere tutto quello che avevo voglia che sentivo il bisogno di chiedere che pensavo che all'italiani venisse in mente quando sia tra loro a Raff confrontarsi con personaggi come voi perché siete personaggi molto importanti decisivi della nostra società
Ma spesso poco raccontati spesso poco alla portata della gente e quindi c'è una sorta anche di timore reverenziale nei vostri confronti
C'è sempre quella sensazione che non ne so abbastanza quindi non posso parlare con persone così ecco io ho tentato umilmente ma anche con una certa come dire sfrontatezza di superare questa cosa qui e di porvi tutte le domande che avevo sulla punta della lingua così come ce l'hanno la maggior parte dei cittadini e nel libro questo trattamento votano di fare Giovanni ha detto una frase che mi piace molto letto la tribù
Parla cervello ma anche al cuore
E vero questa è la grande forza della televisione
Io ho tentato in questo libro di trasferire un po'questo cioè di prendere interviste televisive che avevano dentro questa componente di uno di voi aveva tirato fuori un pezzo di sé della sua anima anche dalla sua umanitarie molto forte in molti di voi
Antonio rivelano molto spiritoso
Perché pezzo ma molto serio nel suo lavoro ma che si prende poco sul serio una cosa molto rara nel mondo dei gran commi e dei grandi protagonisti e l'economia Cesare Romiti è come dire è un personaggio mitico per quanto mi riguarda nel senso che è veramente un pezzo della storia economica di questo Paese io ho imparato a mare l'economia seguendo le sue gesta negli anni eppure anche lui si è messo totalmente in gioco si è fatto fare anche domande un po'tra virgolette intime e io gli ho parlato
Io ho chiesto nel suo rapporto con l'avvocato Agnelli nel suo rapporto con i suoi figli sull'avvocato Agnelli ci ha raccontato una cosa secondo me un po'straordinaria mi sono emozionata con l'ha raccontata e cioè gli ho chiesto cosa che tratto specialista economici Cola danni questa questa cosa
Perché Romiti fosse l'unico unica persona in piedi ai funerali di Agnelli ma ci siamo chiesti sempre tutti ho sentito per per anni di attrici comiche orsi mai seduto nessuno gli aveva mai chiesto realtà
Romiti ma detto non mi sono seduto ai funerali di Agnelli perché quando sono andato una volta messa con l'avvocato cosa capita molto raramente per quanto sia per me che per l'avvocato
L'avvocato restò in piedi
Quando gli chiesi perché dov'è rimasto in piedi lui mi disse
Perché Ontani rispetto per il signore che c'è voglio esprimere lo anche con un gesto fisico plastico e quindi la mia sta in piedi è un modo per per ischemia rispetto e quando c'è nelle morto io stesso per fare la stessa cosa nei suoi confronti beh io mi son emozionale come me tutte le persone che erano in studio in quel momento
Io credo che questo fosse un dono che luci faceva darci raccontarcela partenti così intima nel suo rapporto col l'avvocato Agnelli
Vito Gamberale un uomo perché molti considerano durò introverso calvinista si dice spesso di cui che in realtà un uomo che ha un
Una grande umanità un grande senso del suo ruolo al servizio del Paese e secondo me anche lui in quest'intervista è stato molto generoso anche dopo devo dire nel senso che dopo tutta la questione Abertis autostrade io anche avuto il timore che forse pubblicare questa intervista che era venuta prima di tutto ciò seppure aggiornandola fosse in qualche modo una cosa che a lui non faceva piacere ma detto no assolutamente no perché io il mio ruolo dentro tosto hanno vissuto
Credendo sia al cento per cento e quindi tutto quello che ho detto sul nostro gap infrastrutturale che passerà anche tutto qui sul fatto che questo Paese deve superare questa tragica tragicommedia direi del partito dei no così trasversale così forte che blocca tutto e tutti
Deve finire quindi anche se l'unica fatto scelta diversa ha voluto riaffermare con forza queste che sono le sue convinzioni profondissime quindi insomma io lo contesto molto coraggioso e a una e quindi come tale
Ho ho molto apprezzato il suo modo anche di rispondere francamente coraggiosamente le mie domande insomma perché concludere rapidamente
Devo ringraziare molte persone questa sera
Molti ne dimenticherò e quindi faccio ringraziamenti abbastanza collettivi il primo e Andrea Mondello perciò ospitato in questo in questo luogo straordinario chiamo particolarmente essendo come dire sotto casa mia lo vedo tutte le mattine quando mi sveglio è una una passione per questo tempio qui ti ringrazio per l'ospitalità e per anche il caloroso benvenuto che ci è dato tutti i partecipanti tutti perché sono qui e tutta la squadra di hockey sono al senza la quale questo il mio programma economico se anche questo libro non sarebbe potuto esistere per cui grazie a tutti adesso vi invito tutti qui fuori al Salotto quarantadue a prenderci un bicchiere di champagne e festeggiare insieme Tato comprate
Gravitano fatta bene
Allora la brava la mamma