Assemblea di Confartigianato in occasione del 60° anniversario di fondazione

Prego tutti di prendere posto
Allora se per cortesia prendiamo tutti posto diamo inizio ai lavori dall'assemblea grazie
Buongiorno buongiorno a tutti benvenuti alla Sam a due mila sei di Confartigianato buongiorno ancora un'assemblea molto particolare quella di oggi per quest'anno regia anch'
Vide la nascita della confederazione
Una nascita avvenuta nel mille centoquarantasei appunto grazie all'impegno all'amore e alla passione di un uomo straordinario geniale che sicuramente tutti voi ricordate con grande Maio Germont sì
Un giusto riconoscimento di stima
Un'assemblea come dicevamo particolare infatti non si limiterà ai tradizionali momenti che comprendono la relazione del presidente e gli interventi del ministro Bersani del vicepreside Consiglio Rutelli ma abbiamo previsto anche due momenti per in qualche modo festeggiare questi sessant'anni tra pochi secondi infatti vedremo insieme un breve filmato Tucci racconta due storie parallele molto legate tra di loro e sono gli ultimi sessant'anni d'Italia e i sessant'anni della Conf l'azione è una storia legata da passione a muore affetto voglia di costruire voglia di lavorare
In seguito dopo l'intervento dell'onorevole Rutelli che assisteremo ha un grandissimo concerto di musica classica sinfonica
E proprio alla musica alla grande musica lasciamo il la voglia di onorare nella maniera migliore questa giornata tra l'altro scopriremo anche che ci sono davvero
Tantissimi legali poi capiremo come tra il mondo dell'artigianato e beh la musica classica signori non mi resta che augurarvi buon lavoro a tutti
Uno
L'autorità
Colleghi imprenditori signore e signori non è senza un filo di emozione
Che diamo inizio a questa nostra Assemblea
Desidero innanzitutto prima di cominciare la mia relazione
Che giungano i saluti più cari e più fervidi
Al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano
Vorrei che sentisse in questo incarico così impegnativo e prestigioso
La presenza e il sostegno di Confartigianato
I nostri auguri vanno anche
Al presidente del Senato Franco Marini che attendiamo tra poco
Al presidente della Camera onorevole Bertinotti
E un buon lavoro un sentito
Buon lavoro al presidente del Consiglio Romano Prodi e a tutti i componenti del suo governo
Che oggi in maniera così presente numerosa ci onorano della loro presenza
Un caldo umori anche a tutti i membri
Caldo umori anche a tutti i membri del Parlamento
Della Camera e del Senato della Repubblica
Che vedo presenti in maniera così numerosa
Desidero rivolgere anche un saluto
E un ringraziamento
Al precedente governo guidato dall'onorevole Berlusconi
Che
In uno spirito di continuazione democratica
Dell'amministrazione del Governo del nostro Paese che ha radici molto profonde nella nostra repubblica
A tutti voi cari amici e colleghi pongo il più caloroso benvenuto a questa Assemblea
Con la quale intendiamo celebrare sessant'anni della nostra associazione
Sessant'anni di intensa e costante attività a fianco degli artigiani e dei piccoli imprenditori
La storia insegna che chi non ha memoria e consapevolezza del proprio passato difficilmente riuscirà a tracciare valide linee per l'avvenire
Ecco perché voglio dedicare alcune riflessioni a questo nostro compleanno
Che considero carico di significati estremamente attuali
Esso coincide con lime l'anniversario della nascita della Repubblica italiana
E noi intendiamo ribadire che i valori sui quali si fonda il nostro lavoro sono gli stessi valori della nostra Costituzione
Nell'immediato dopoguerra l'artigianato contribuiva con l'impegno di tanti imprenditori alla ricostruzione del Paese
Lo abbiamo visto anche nelle immagini che sono scorsi adesso
Negli anni seguenti ha continuato a svolgere un ruolo fondamentale affermandosi come la base produttiva ed occupazionale del sistema economico
L'incubatore di nuova imprenditorialità un modello di coesione sociale
Fortemente radicato nel territorio in grado di coniugare i valori dell'esperienza e dell'innovazione capace di rinnovarsi pur conservando inalterati i contenuti della tradizione secolare da cui proviene
Espressione profonda della laboriosità e della dignità umana
La nostra confederazione
Nata nel quarantasei accompagnato gli imprenditori nella loro crescita
Ne ha rappresentato le aspettative di sviluppo e si è abbattuta contro gli ostacoli alla propensione imprenditoriale degli italiani
Per mantenere
Un tessuto di aziende sane e vitali in grado di competere con la concorrenza internazionale
Così noi interpretiamo la forza e la missione del sistema associativo
In questo siamo stati testimoni dell'esempio e dell'insegnamento del nostro fondatore Mario Cervi Mozzi
è grazie al suo impegno alla Voronin milioni di imprenditori e di tanti protagonisti delle associazioni che compongono la nostra confederazione
Se il mondo artigiano ha potuto acquisire la propria inconfondibile identità
Affermandosi come soggetto economico e sociale peculiare riconosciuto e tutelato dall'articolo quarantacinque della Costituzione
Ho voluto ricordare questo nostro anniversario anche perché credo che oggi
Come ha sottolineato il capo dello Stato in occasione della festa della Repubblica
Sia indispensabile uno sforzo analogo a quello compiuto sessant'anni fa
Per la ricostruzione materiale e morale dell'Italia
Sono convinto che l'obiettivo di riagganciare la ripresa economica sia alla nostra portata
Ma affinché ciò avvenga
Serve l'impegno condiviso a rifondare le basi di un patto di convivenza civile
E di solidarietà
Ritrovando e consolidando le sintesi di interessi comuni finalizzati al rilancio della capacità competitiva del sistema Paese
Come sempre
L'abbiamo fatto dal quarantasei noi artigiani noi piccoli imprenditori non ci tiriamo indietro
Vorremmo però che anale analoga responsabilità venisse assunta da tutte le forze componenti della società e dell'economia
In ciò supportate da chi ha il compito della guida del Paese
Del resto lo dimostrano alcuni elementi oggettivi
Nonostante la sfavorevole congiuntura di questi ultimi anni l'artigianato attenuto sia in termini di numero di imprese sia in termini di occupazione
Basti dire che dal due mila al due mila quattro in Italia sette posti di lavoro su dieci sono stati creati dal sistema delle piccole imprese
Ciò a testimonianza di una vitalità e di un ruolo saldamente radicato nell'economia nazionale
Eppure
Non possiamo nascondere che questa vitalità continua ad essere mortificata e compressa
Nonostante qualche passo in avanti
Non sono venuti meno ostacoli che bloccano le aspirazioni di molti giovani a mettersi in proprio e a dar vita ad un'idea imprenditoriale
Questo rispetto a molti altri Paesi europei in cui si realizzano le stesse cose con maggior facilità
Il presidente del Consiglio Romano Prodi insiste sulla necessità di costruire per le nuove generazioni una speranza per il futuro
Non posso che condividere pienamente questo obiettivo per gli imprenditori
La fiducia e la speranza nel futuro sono elementi fondamentali anzi fondanti della loro azione economica e sociale
Ma finché questo non rimanga soltanto uno slogan
Bisogna liberare l'Italia dai tanti primati negativi
Che ne condizionano lo sviluppo e che abbiamo ora assunse riassunto nel rapporto sulla libertà d'impresa che abbiamo redatto in occasione di questa Assemblea
Da tempo
E da più parti
Sentiamo riaffiorare l'accusa di nanismo al nostro sistema imprenditoriale
A tale proposito io dico che si confondono le cause con gli affetti
Si confonde il dito con la luna che lo indica
I piccoli imprenditori non crescono
Perché è sopra la loro testa pesa un macigno fatto di costi
Di vincoli di anomalie tutte italiane
Che ne schiaccia la potenzialità di crescita e di sviluppo
è come se ogni giorno dovessimo fare una gara di cento metri con una zavorra sulle spalle
Abbiamo anche provato a misurare il record positivi i record negativi del nostro Paese
Ebbene siamo al primo posto tra i Paesi europei per numero di imprenditori e lavori autonomi
Abbiamo un rapporto tra abitanti e numero di imprese più alto al mondo
Siamo il Paese industrializzato con la più alta quota di valore aggiunto di crescita delle piccole imprese
Ogni giorno in Italia nascono in media cinquecento sei nuove imprese artigiane
Eppure
Nonostante questo siamo il Paese con la maggior quantità di catene
Che imprigionano la nostra economia
Che impediscono alle imprese di volare
E di competere nel mercato globale
E che uccidono oltre il quaranta per cento di queste nuove aziende entro i primi quattro anni di vita
Basti dire che i costi per avviare un'impresa in Italia sono superiori del sessantasette per cento a quelli della media europea
E se un imprenditore trova il coraggio di andare avanti incontra sulla sua strada purtroppo molti altri ostacoli
Mi riferisco ad esempio ai gravosi oneri e ai tempi biblici
Benne duecentottantaquattro giorni necessarie ad esempio per ottenere la licenza di costruzioni di un magazzino per depositi
Oppure i mille trecentonovanta giorni necessari per tutelare un contratto commerciale
è normale dover attendere sette anni per avere giustizia e per veder riconoscere i propri diritti in un procedimento civile
Può apparire para los paradossale ma anche per pagare le imposte e i contributi
Gli imprenditori italiani devono faticare molto di più dei loro colleghi dei maggiori Paesi industrializzati
Siamo infatti costretti a sprecare ben trecentosessanta ore all'anno
Contro la media europea di centonovantasette che si traducono in un aggravio di costi superato Priore a sei virgola otto miliardi di euro
Non vi voglio annoiare con altre cifre che troverete dentro il rapporto
Che vedono purtroppo posizionato il nostro Paese in molti casi in maniera non positiva nelle classifiche mondiali
Piuttosto pongo una domanda
Per le piccole imprese
Esiste davvero un futuro nell'economia globalizzata
Per quello che ci riguarda noi ne siamo certi
La globalizzazione rappresenta una grande opportunità
Poiché consente alle piccole imprese organizzate in gruppi e in filiere
E sostenute da reti tecnologiche di affermarsi sui mercati mondiali
Del resto
Le piccole imprese navigano già da tempo sul mare aperto della competizione senza alcuna ancora di salvataggio
Senza alcun paracadute
Senza difese
E senza aiuti pubblici
Lo fanno da oggi contribuendo al trenta per cento del nostro export
E lo faranno ancora di più in futuro
Basti pensare alla direttiva servizi la cosiddetta Bolkestein
Che una volta approvata aprirà il mercato europeo dei servizi e di fatto allargherà gli spazi della concorrenza per due terzi delle aziende dell'artigianato italiano
In particolare tutto il settore dell'edilizia dell'installazione di impianti e gran parte nel settore dei servizi alla persona
Tutto ciò mentre altre aziende godono di reti di protezioni di rendite di posizione ed operano in condizioni di oligopolio
Insomma c'è un'Italia che corre
Che compete
Che rischia e c'è un'Italia che vive al riparo della concorrenza e che pesa sulle spalle di tutti noi
Saluto il presidente del Senato onorevole Marini che ci ha onorato della presenza
Oggi chiediamo al governo che siano raddoppiati gli sforzi
Per qualificare completare il progetto di trasformazione e di modernizzazione del Paese e dell'economia in senso più libero e più europeo
Noi lo ribadisco siamo pronti a fare la nostra parte a collaborare con l'esecutivo e con tutte le forze che vogliono il cambiamento e la modernizzazione
In proposito vogliamo essere chiari
Se gli appelli ad una ritrovata concertazione sono un modo per tirarci fuori dalla palude delle contrapposizioni
E degli inconcludenti confronti
è benvenuto l'invito a sedersi di nuovo tutti insieme intorno al tavolo
Purché si decida davvero
Non ci interessa infatti partecipare a rituali delle convocazioni
Per poi dover amaramente constatare che tutto rimane come prima
Ne abbiamo abbastanza di riforme annunciate
Solo sulla carta e mai realizzate
Siamo pronti a raccogliere l'appello
Perché siamo convinti che la concertazione
Se è praticata da governo e parti sociali con l'obiettivo di sintonizzare i rispettivi comportamenti per fronteggiare insieme le importanti esigenze del Paese rappresenta un valore e non solamente un metodo siamo pronti a raccogliere l'appello con lo stesso spirito che permise nel novantatré di superare la gravissima crisi finanziaria di quegli anni
Oggi il compito
Della nuova concertazione presuppone una consapevolezza non il blu gente delle cause
Di tutte le vere cause di tutti i nodi strutturali che sono l'origine della caduta di competitività del nostro Paese
Quindi non può essere concesso ad alcuna parte distorti trarsi alle proprie responsabilità
Sorvolando sui difetti di casa propria per scaricare su altri il peso e il costo del risanamento dei conti pubblici
Non può essere consentito ad alcuna parte di esercitare diritti di veto rispetto alle imprescindibili scelte di innovazione e di ammodernamento necessarie a rendere competitivo il sistema Italia
Per evitare questo rischio
è necessario che le ricette per il risanamento dei conti pubblici e le soluzioni per il rilancio dello sviluppo vadano di pari passo che siano il frutto della partecipazione e del consenso più ampio possibile delle parti sociali e che rispettino le esigenze delle differenti dimensioni di impresa che operano nel nostro Paese
Basta con i pregiudizi infondati
Non esistono in Italia imprenditori di serie A e imprenditori di serie B
Il governo
Il governo ha la responsabilità di dare risposte a misura delle potenzialità di crescita delle grandi
Delle piccole delle medie aziende e di premiare gli operatori che al di là delle dimensioni di impresa
Dimostrano di sapere davvero fare sviluppo e di saper davvero creare occupazione
Noi
Non accetteremo forme strabica di concertazione
Mi spiego
La concertazione deve essere un campionato aperto dove tutti i soggetti della rappresentanza concorrono con pari dignità il rapporto al proprio peso associativo
Elaborando proposte e assumendosi responsabilità
Non vorremmo invece assistere
Ad un campionato già deciso a tavolino
Dove pochi sono predestinati a giocare
E altri invece pur convocati siedono sempre in panchina
Credo convenga a tutti guardare in faccia la realtà
Senza mistificazioni e senza strumentalizzazioni in questi ultimi anni qualcosa si è mosso a favore della piccola impresa
Tuttavia si può e si deve fare molto di più
Allora bisogna esser capaci a ripartire tutti insieme
Le risorse non vanno cercati a senso unico
Solo in nuove entrate
Ma aggredendo gli sprechi le inefficienze ancora troppo rilevanti nella pubblica amministrazione facendo pagare tutti
Rimettendo al centro la cultura del lavoro e del saper fare
In alternativa alla cultura della rendita di posizione che purtroppo è ancora dominante
Occorre trovare anche il coraggio
Di liberare il Paese dalla logica di un modello imprenditoriale concepito a taglia unica
Dobbiamo uscire dalla logica di conservazione dei privilegi
Dico questo anche il riferimento al nostro stare in Europa
Noi infatti crediamo in un'Europa della coesione
Della coesione sociale ed economica
Ma non siamo disposti a subire uno Europa fonte di ulteriori vincoli già ne abbiamo troppi e di costi burocratici a carico degli imprenditori
Di norme spesso fatte a misura di multinazionale ed inapplicabili nelle nostre imprese
A chi ha tentato di affrontare la crescita della struttura imprenditoriale produttiva del nostro Paese attraverso il controllo delle nascite e delle partite Iva rispondiamo che noi siamo invece per una forte crescita demografica delle imprese
Il nostro problema
Il nostro problema non sono le piccole imprese
Bensì purtroppo
L'esiguo numero di medie e di grandi aziende
Che molto servono anche alle piccole per svilupparsi per crescere nella competizione internazionale
Da parte loro le piccole imprese sono utili alle grandi imprese indispensabile al Paese perché creano ricchezza ed occupazione rafforzano la coesione sociale
Custodiscono e tramandano i saperi e le conoscenze rappresentano il primo grande ammortizzatore sociale per i processi di ristrutturazione e di riconversione in tour industriale
E lo sottolineo con forza senza costi per la collettività
Dobbiamo creare
Le condizioni
E di contesti per lo sviluppo dell'impresa proseguendo con coraggio sul percorso delle riforme
Non possiamo permetterci ulteriori ritardi e deviazioni dirotta in vista di DPF che dovrà tracciare gli indirizzi e le linee per dare risposte efficaci alle aspettative di sviluppo del sistema economico cui le piccole imprese sono l'asse portante
Bisogna favorire una maggior capitalizzazione dell'artigianato delle piccole aziende del lavoro in Tibet dente in genere
Facilitare l'accesso ai fattori di competitività quali soprattutto la formazione
L'innovazione tecnologica la ricerca
Il credito a condizioni eque i servizi di accompagnamento all'export
Un ambiente favorevole all'impresa e all'occupazione
Impone anche scelte precise e rapide sul problema delle infrastrutture
Il Paese ha senza ombra di dubbio urgente bisogno di grandi infrastrutture
Ma per la sua configurazione e per la presenza capillare delle nostre imprese nelle nel tessuto territoriale
Non può prescindere dalle medie e dalle Merico infrastrutture di prossimità
Accanto alle infrastrutture fisiche vanno sviluppati anche quelle materiali vale a dire le reti di comunicazioni la logistica di garanzia che le imprese utilizzano per comunicare per condividere e per cooperare
Basti pensare a riguardo a ruolo fondamentale supporto dai nostri Consorzi fidi
E dai Consorzi Energia per facilitare l'accesso delle piccole imprese al credito e alla fornitura di elettricità
Il prossimo Documento di programmazione economica e finanziaria dopo anche dovrà anche individuare gli interventi per valorizzare ruolo strategico del mezzogiorno e per premiare le iniziative imprenditoriali che hanno saputo realizzare vero sviluppo
Dovrà dire se per il sud è stata definitivamente imboccata la strada della crescita fondata sull'affermazione e sulla promozione delle i imprenditorialità autolinee
O se invece si vuole ancora ricorrere rincorrere politiche rivelatesi sterili addirittura controproducenti comunque con costi altissimi per il Paese
Sosteniamo ciò con il conforto dei dati che dimostrano i risultati conseguiti dalle piccole imprese nella creazione di vera occupazione al Sud mai grado l'avversa congiuntura interna ed internazionale
Formazione e ricerca diffusione dei saperi innovazione sono diventate parole chiave per il mondo produttivo ma anche la pubblica amministrazione dare fare dell'innovazione la parola a cui ispirare
Una riforma finalizzata a migliorare la qualità dei suoi servizi
I Paesi dotati di sistemi di conoscenze forti e internazionalizzati sono da sempre avvantaggiati rispetto a quelli in cui tali sistemi sono più deboli
Serve quindi un sistema di istruzione e di formazione permanente e funzionale allo sviluppo e soprattutto che accompagni l'intera vita del lavoratore e dell'imprenditore impegnando lì ad investire su loro stessi
Ciò richiede un capovolgimento della logica sulla quale è stata fino ad oggi costruita l'offerta di formazione in Italia da quella per lo più standardizzata e trasversale
A mezzo di strumenti di programmazione pubblica
Dobbiamo re arrivare a costruire un processo formativo che per contenuti modelli organizzativi e metodologie risponda effettivamente ed efficacemente alla domanda dei soggetti destinatari
Noi l'abbiamo compreso
Forse con un po'di modestia anche prima degli altri i fondi interprete interprofessionali per la formazione continua fortemente voluti da Confartigianato esprimono al meglio questo nuovo modo di intendere la formazione professionale
Finita l'epoca dei vantaggi derivanti dalla svalutazione dobbiamo convincerci che la nuova competitività avviene grazie all'innovazione
Innovazione di processo di prodotto di reti distributive di finanza di credito e di servizi in generale
E a questo proposito che ritengo indispensabile realizzare politiche per l'aggregazione di impresa
Per avere un livello di massa critica adeguata a sostenere la complessità del contesto raggiunta dall'economia globale
I distretti produttivi possono in tal senso conoscere una stagione di grande rilancio
Possono essere utilizzati come contesto privilegiato per sperimentare una nuova politica industriale mirata alle esigenze delle piccole e medie imprese
Per rivitalizzare i distretti però non servono nuovi organismi pubblici
è sufficiente rafforzando le le reti di servizio o già esistenti in particolare in particolare utilizzando le associazioni imprenditoriali
Dotandole di nuovi strumenti dice fallisce facilitazione previsti dalla scorsa legge finanziaria
Mi riferisco in particolare alla potestà di svolge re per conto dell'impresa gli adempimenti amministrativi
Necessari per l'avvio dell'attività attraverso la fornitura di servizi e di informazioni e di consulente legale amministrativa e tecnica finanziaria e fiscale
Vogliamo infatti un'amministrazione che sia al servizio dei cittadini e dell'economia
Con un ruolo sempre più incisivo nella costruzione di un ambiente a misura della piccola impresa
Ma che venga una volta per tutte è sottratta alla tentazione di occupare il mercato che è proprio delle piccole aziende dell'artigianato
Come sta purtroppo avvenendo con le società pubbliche che gestiscono in posizione dominante i servizi locali
è il caso di interrogarci su possibili strategie di integrazione pubblico privato
Nella nuova dimensione della sussidiarietà orizzontale in modo che tutti gli attori dei processi significativi per la vita dei cittadini e delle comunità possano cooperare
Per fornire risposte integrate ai bisogni complessi che la comunità esprime
Dobbiamo riflettere su come fare dei servizi pubblici locali una leva competitiva per lo sviluppo territoriale della nostra economia
Su come fare integrazione di filiera in modo sostenibile e compatibile con il tessuto economico locale senza generare tensioni
Con gli imprenditori soprattutto quelli piccoli che da sempre operano sul territorio e che vedono nei servizi pubblici locali dei pericolosi e a volte sleali concorrenti
Passando alle politiche di sviluppo della produzione
Serve un'efficace tutela e promozione dei prodotti made in Italy
Anche mediante politiche di rilancio mirati ad alcuni settori
Per valorizzare la vocazione produttiva tipicamente italiana
Penso al settore agroalimentare
Uno dei nostri punti di forza sui mercati mondiali e nel quale gli artigiani e le piccole imprese possono continuare
A giocare un ruolo decisivo se aggregati in filiere regolati da norme certe
Certificati da marchi di qualità
Mi riferisco anche al settore tessile abbigliamento calzature
Per il quale è necessario sviluppare attività di ricerca e di innovazione come l'erba per mantenere elevato il livello di competitività sui mercati internazionali
Altrettanto decisive per il nostro futuro
Sui mercati mondiali saranno le scelte per rilanciare i comparti della metalmeccanica e del legno arredamento
Senza trascurare però le attività dei servizi solo per citarne alcune le aziende che si occupano della cura e del benessere della persona quelle che operano nel settore delle installazioni e della manutenzione di impianti
Penso anche alle nostre imprese impegnate nel restauro
E nella conservazione dei beni culturali
Ed ambientali perché l'artigianato italiano con le sue produzioni di altissima qualità oltre a rappresentare uno dei principali elementi di attrazione del nostro Paese
è anche fortemente impegnato nella Sava il Bois nella salvaguardia del nostro patrimonio culturale ed artistico
Per questo vogliamo che sia protagonista insieme ad altri settori delle scelte politiche per migliorare l'immagine e l'offerta turistica del nostro Paese
Ma per difendere e valorizzare i nostri prodotti occorre prima di tutto un impegno decisivo per renderne riconoscibile l'origine
A questo proposito purtroppo nella scorsa legislatura il Parlamento ha perso un'importantissima occasione
Di varare il marchio full made in Italy che avrebbe rappresentato noi ne siamo certi un'arma in più per identificare e tutelare i prodotti italiani dalle brutte imitazioni a basso costo
Noi chiediamo che il provvedimento approvato con larghissimo consenso by partisan dalla Camera dei deputati lo scorso anno possa essere ripreso in esame in questo primo semestre dal nuovo Parlamento
Sulle performances della nostra economia ha pesato il fatto che i grandi annunci delle privatizzazioni
Non si sono purtroppo trasformati il reale concorrenza in settori strategici per lo sviluppo del Paese
Di conseguenza non si è verificato il tanto atteso calo di prezzi e di tariffe per le imprese e per i cittadini al contrario
Il nostro sistema economico subisce quella che noi abbiamo definito una tassa da scarsa concorrenza che si aggiunge a tutte le altre ufficiali
E che incombe su tutte le nostre imprese con maggiori costi per oltre sette virgola otto miliardi di euro all'anno
Ciò non è altro che il risultato delle condizioni di scarsa concorrenza e in alcuni casi di monopolio in cui operano banche assicurazioni
Servizi postali Utilities produttori di energia trasporti aerei autostrade
Mi chiedo come possiamo misurarci con i nostri competitore e colleghi di piccole e medie imprese europee quando a causa di liberalizzazioni mai compiute
Finiamo di pagare l'energia elettrica anche il quarantasei per cento in più rispetto alla media delle aziende dell'Unione Europea
è un eventuale scelta del nucleare non potrebbe risolvere i nostri problemi nel medio breve periodo
Intanto però in Italia l'elettricità rimane più costosa anche rispetto alla media dei Paesi che non dispongono di energia nucleare
Se poi volessimo addentrarci nell'aver Into the il fisco Tauro scopriremo che l'Italia ha il record negativo dell'Unione europea per il valore assoluto del prelievo fiscale sui consumi energetici industriali
E che conta insieme gasolio
Lo Stato preleva dalle nostre tasche settecento ottantasette euro al secondo per accise
Si tratta di una vera e propria emergenza
Che il ministro dello sviluppo economico Pier Luigi Bersani ci pare abbia saputo cogliere in tutta la sua gravità
Tanto che ha presentato una serie di interventi per aggredire i problemi strutturali del mercato dell'energia e per cominciare a ridurre costi e vincoli che ostacolano competitività di tutte le imprese
è una buona partenza signor ministro noi le siamo molto grati per questo suo impegno al quale però ora occorre dare sostanza
Con il coinvolgimento delle categorie produttive interessate a partire dalle piccole imprese e premiando soprattutto comportamenti virtuosi sul fronte delle risparmio e dell'efficienza energetica
Servono scelte servono scelte veramente innovative
Soprattutto è indispensabile completare la liberalizzazione dei mercati di elettricità e gas
Apprendo lì alla vera concorrenza e riequilibrare ridurre il peso del prelievo fiscale sull'energia che oggi vede penalizzate proprio e soprattutto le piccole imprese
Ma bisogna anche riequilibrare e diversificare il mix di approvvigionamenti energetici
E puntare sul risparmio sull'efficienza ad esempio con la realizzazione di impianti di microgenerazione da fonti rinnovabili
Sempre nell'ambito della CES necessita di una politica forte e di scelte in in in innovative come ignorare poi i vincoli alla concorrenza ai agli eccessi di regolazioni che caratterizzano i servizi professionali
So che questo è un argomento delicato
Ne parlo perché anche questa anomalia tutta italiana influisce non poco nel determinare l'alto livello di prezzi e tariffe pagati dai cittadini e da imprenditori
Una riforma
Che apra il recinto protetto delle professioni
Andrebbe a vantaggio dei professionisti stessi altrimenti io temo
Nel confronto con i loro diretti competitors europei finiranno per essere schiacciati dai loro stessi vincoli
E anche il sistema bancario
Deve fare uno sforzo in più
Per entrare nel mercato e sostenere gli investimenti delle imprese
Ci fa riflettere
E non ci pare accettabile che nel due mila cinque
Il sistema bancario in Italia abbia realizzato le migliori performances di tutti i tempi
In contemporanea invece con molti difficili bilanci di tantissime imprese di produzione e di servizi
A un fenomeno questo che indica
è un fenomeno che indica un cattivo funzionamento del mercato del credito e dei servizi bancari nel nostro Paese
Solo un dato i finanziamenti bancari all'artigianato rappresentano appena il quattro virgola sette per cento del credito erogato a tutte le imprese italiane
Le banche devono invece imparare ad investire di più e ad avere più fiducia nei piccoli imprenditori
Devono comprendere finalmente che il nostro settore decisivo per creare reddito occupazione nuova imprenditorialità offrendo servizi migliori soprattutto a costi più contenuti
Occorre un accesso al credito che non sia una corsia d'ostacoli per il piccolo imprenditore ma che ne sostenga e ne faciliti le occasioni e le potenzialità di crescita
Abbiamo anche bisogno di un maggior numero di banche di territorio che da sempre svolgono un ruolo fondamentale nel finanziamento dei sistemi produttivi locali
L'impatto creato da Basilea due sull'universo delle piccole e medie imprese ha rafforzato
La nostra consapevolezza che il dialogo con gli interlocutori finanziari soprattutto del sistema bancario diviene una irrinunciabile necessità per lo sviluppo e per la crescita reciproca
E voglio qui sottolineare
L'esigenza di rivitalizzare
E potenziare quello che da cinquant'anni rappresenta uno straordinario strumento di finanziamento delle imprese artigiane
E che tutti noi ben conosciamo e che si chiama Artigiancassa
La sua
La sua trasformazione in società per azioni a metà degli anni novanta
Due robuste dei capitalizzazioni
Il trasferimento delle competenze in maniera di credito agevolato alle regioni nel due mila uno hanno fortemente indebolito uno strumento che ancora un incredibile
Uno straordinario valore aggiunto evocativo di brand per tutti noi artigiani
Non viene infatti imprenditore artigiano in questi ultimi cinquant'anni che abbia comprato un torneo ho costruito un laboratorio senza far ricorso ad Artigiancassa
Abbiamo bisogno
Di una nuova e forte Artigiancassa
Vengo Dora ad una materia cruciale che a quella del fisco credo si debba recuperare una forma profonda ragione etica nel rapporto tra cittadini in prese e fisco
Dobbiamo definitivamente superare una stagione caratterizzata da condoni
E da concordati come strumenti ordinari dell'accertamento fiscale
Dalla rassegnazione al fenomeno dell'economia sommersa
Dalla tolleranza nei confronti dell'elusione fiscale
Per valori enormi da parte di arroganti realizzatori di capital gain e di operazioni speculative dei privilegi e delle rendite di posizione
Ebbene a tale proposito ritengo utile
Riscoprire la lezione di una grande figura quale fu quella di Ezio Vanoni
Del quale sono stati da pochi giorni celebrati i cinquant'anni della scomparsa
La cultura della legalità deve trovare fondamento né i principi costituzionali
E in quelli che hanno ispirato la prima vera riforma fiscale quell'appunto ideata da Vanoni nel cinquantuno
Nel Codice di Camaldoli sono rintracciabili gli ideali che spinsero Vanoni ad essere artefice della legge di perequazione tributaria con lo scopo principale di offrire ai cittadini un'amministrazione fiscale giusta affinché ciascuno
Sentisse legittima e moralmente doverosa la propria partecipazione all'adempimento tributario
Con l'obiettivo di eliminare uno stato al servizio di tutti la riforma ti brutta tributaria doveva essere preceduta da una riforma morale Diretta a convincere gli italiani che il proprio obbligo tributario era prima di tutto un dovere sociale
Sulla base di questi ideali
E sulla base di questi ideali che bisogna ripartire per riscrivere un nuovo patto dopo quello sugli studi di settore che firmammo esattamente dieci anni fa
Nel settembre del novantasei con i reciproci impegni da parte del governo e dei corpi intermedi della società civile in primis le associazioni di categoria
Per quanto poi concerne l'IRAP è in attesa della sentenza della corte di della corte di giustizia europea che potrebbe sancirne l'incompatibilità bisogna cominciare a ragionare su come modificarla più che su come abrogarla su come inserire elementi che la rendono meno odiosa per i contribuenti e più comprensibile per gli operatori e soprattutto toh occorre riflettere sugli affetti
Di una sua eventuale abolizione in termini di mancato gettito per finanziare la sanità a livello regionale
A mettere la sua detrazione dalle imposte dirette
Come pure far dedurre sulla base imponibile i contributi previdenziali
Sia dei dipendenti che degli autonomi ridurrebbe il suo impatto
Economico e i presupposti per una condanna a livello europeo ma soprattutto la renderebbe più tollerabile da parte delle imprese
Va infine decisamente ripresa la parte delle semplificazioni tributarie e l'introduzione di nuove norme
Deve essere comprensibile e conoscibile nell'impianto economico pro global e ma soprattutto devono essere attentamente e valutati gli impatti sul mondo dell'economia
Un altro capitolo è quello del fronte del lavoro
Che ci vede da sempre schierati in difesa dell'occupazione stabile e produttiva
Forse nessun'altra tipologia di impresa come in quella artigiana
Il lavoratore considerato un patrimonio tanto prezioso
Lo testimonia il fatto che nonostante tutto i piccoli imprenditori riescono a garantire occupazione stabile e duratura
Nelle piccole imprese con meno di venti addetti infatti la percentuale di dipendenti a tempo indeterminato è pari al novantatré virgola sei per cento
Rispetto all'ottantasette virgola sei del totale dell'economia
Proprio per questo ci pare errato molto sbagliato il dibattito che sembra oggi tanto di moda legge Biagi si legge Biagi no
Liberi da ogni pregiudizio ideologico noi crediamo che la buona e stabile occupazione non si crea per decreto
Né tanto meno si crea introducendo nuove ed anacronistiche rigidità
Il senso di precarietà
Del lavoro che oggi molte persone avvertono in realtà non è tanto causato dalle leggi
Quanto io credo da altri fattori che generano insicurezza a cominciare dalle caratteristiche strutturali che ha assunto l'economia ed ai mutamenti in atto nella nostra società
E da allora focalizzare tutta l'attenzione sulla questione dei
Abolizione o meno della legge Biagi diventa un alibi per coloro che non intendono individuare e risolvere i veri problemi che attanagliano questo nostro Paese
Occorre invece lavorare per migliorarla
E per ricreare le condizioni di contesto che rilanci no la voglia di autoimprenditorialità che restituiscano fiducia alle imprese e permettano loro di creare ricchezza ai nuovi posti di lavoro
Noi artigiani e lo dico qui con sincero orgoglio
Vincendo l'immobilismo che da alcuni anni caratterizza negativamente il sistema delle relazioni sindacali in Italia abbiamo scelto di reagire con le nostre armi più consuete
Che sono la creatività la passione la voglia di riformare la tenacia e il coraggio
Siamo così
Siamo così stati i primi a varare una riforma del sistema di contrattazione ormai pienamente operativa a seguito dell'accordo con CGIL CISL e UIL del quattordici febbraio di quest'anno
Che realizzando un federalismo responsabile si pone l'obiettivo di migliorare il livello di competitività delle imprese e le condizioni dei lavoratori attraverso la valorizzazione del territorio
E agisce nel solco della tradizione della Billary parità e delle partecipazione che caratterizza le relazioni sindacali dell'artigianato
Il nuovo modello contrattuale affila infatti alla contrattazione regionale il compito di concorrere alle al recupero di potere d'acquisto dei salari
Di distribuire la produttività del lavoro ove questa effettivamente realizzata di disciplinare il rapporto di lavoro il tutto conservando il contratto collettivo nazionale quale fondamento di garanzia
Certamente un modello un certamente un moderno ed efficiente sistema di relazioni industriali e di struttura della contrattazione è fattore fondamentale per favorire cambiamento e per aiutare l'Italia a rimettersi in marcia
Ma questo non è purtroppo sufficiente occorre con urgenza
Con urgenza iniziare a ridurre drasticamente anche quella forbice sempre più alta tra il costo del lavoro a carico delle imprese e la retribuzione netta in busta paga dei lavoratori
è una questione è una questione questa che il governo si è impegnato ad affrontare ma che dovrà essere il frutto di una scelta ben ponderata
Poiché a seconda della strada imboccata si potranno verificare pericolosi effetti boomerang ed ingiustificati svantaggi per alcune categorie produttive
Basti pensare alle conseguenze che potrebbero produrre una riduzione selettiva a favore delle sole imprese che facciano esportazione Diretta magari combinata con quote di bilancio destinati a ricerca e sviluppo
La stragrande maggioranza delle piccole imprese sub fornitrici di imprese esportatrici e che fanno innovazione senza accendere poste di bilancio dedicate ne sarebbe totalmente esclusa
Ed il danno si potrebbe aggiungere alla beffa
Se tali riduzioni fossero finanziate con l'innalzamento dei contributi in capo ai titolari delle imprese artigiane commerciali
Vesto
Vestono lo potremmo mai accettare
Proprio perché crediamo nel valore della concertazione siamo sicuri
Che su questo tema così importante per la vita delle imprese e nel contempo così delicato e complesso verrà attivato da parte del governo un reale processo di coinvolgimento e di confronto con tutti gli attori sociali
Sul tema della riduzione del costo del lavoro Confartigianato ha da tempo una sua proposta precisa per il settore
Mi riferisco alla riduzione dei premi e delle tariffe che gli imprenditori artigiani versano all'INAIL
Che versano perse e per i propri collaboratori familiari e per i lavoratori dipendenti
Riduzioni tante volte annunciate
E mai realizzate
Ciò che noi chiediamo si fonda su ragioni di equità e di giustizia
Occorre infatti sanare un'iniqua sperequazione che vede gli imprenditori artigiani versare contributi tre volte superiori rispetto alle prestazioni ricevute dall'istituto
A fronte di mille novecento cinquanta miliardi di euro versati nel due mila quattro
La gestione artigiana avuto un attivo di oltre mille cinquecento miliardi di euro
Manca quindi milioni di euro
Manca quindi un ultimo
Scusate la riduzione poi tanto più necessaria
In considerazione dell'ottimo andamento confermato anche nel due mila cinque della cessione dell'artigianato presso l'INAIL
Ed è la continua continua diminuzione degli infortuni frutto di positivi risultati dell'impegno delle imprese artigiane per garantire sempre di più la sicurezza nei luoghi di lavoro
Sono ormai quattro mesi che il consiglio di amministrazione dell'INAIL ha approvato la delibera di rielaborazione dei tassi medi nazionali
Così come previsto nella finanziaria del due mila sei
La quale in sede di prima applicazione affida alle relative disposizioni attuative ad un decreto del ministro del lavoro e delle politiche sociali di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze
Manca quindi l'ultimo passaggio ma chi è il più rilevante
Il provvedimento ministeriale dei dicasteri lavoro e delle finanze che approvi le nuove tariffe dei premi
è questo che oggi con forza chiedo a nome delle imprese artigiane al nuovo governo
Di avere il coraggio che l'altro Governo non ha avuto
Nella considerazione dell'importanza strategica che il territorio riveste per l'artigianato e per la piccola impresa Confartigianato ha compiuto fin dall'inizio del processo di riorganizzazione dello Stato una chiara scelta federalista
Ed intende restarvi fedele al di là delle vicende politiche nazionali
Tuttavia il federalismo noi crediamo non è fatto solo di norme ma di impegno e di concretezza
Tutti i livelli di governo in primo luogo le regioni sono responsabilizzati a fare la loro parte anche e soprattutto in termini di riduzione di costi oltre che della gestione delle entrate
Le risorse regionali sono scarse e in massima parte vincolate principalmente alla spesa sanitaria proprio per questo alle regioni spetta una responsabilità che si può ben definire strategica
Ridurre la spesa improduttiva e ottimizzare gli investimenti indirizzando lì verso lo sviluppo e quindi generando coesione sociale creazione di impresa e benefici economici
Ci apprestiamo tra pochi giorni a votare il referendum
Su una riforma costituzionale molto complessa
E che investe anche la materia delle competenze regionali
Esso riguarda tutti i cittadini e quindi riguarda tutte le imprese e come tale non può essere oggetto di valutazione sulla base di interessi settoriali
Tuttavia qualunque esito abbia la consultazione del venticinque giugno
Ciò che intendo affermare la necessità che sia svolto un intenso lavoro di cooperazione interistituzionale
Libero da contrapposizioni e finalizzato a completare quelle riforme che rappresentano il substrato indispensabile alla modernizzazione del Paese
L'Italia
L'Italia ha bisogno di rifondare su nuove basi
Il sistema politico diremmo de di modernizzare le istituzioni di rinnovare la classe dirigente di rinnovare la strada dello sviluppo economico di riscoprire lo spirito fondativo della nostra Repubblica
Mi avvio alla conclusione
Ho iniziato questa mia relazione ricordando la nostra Straw la nostra storia
Di presenza ininterrotta sulla scena politica economica istituzionale e sociale a fianco delle imprese
Ed in un rapporto di collaborazione leale propositiva con tutte le istituzioni locali regionali e nazionali
Nell'Italia delle cento province e degli otto mila comuni non esiste una località anche la più piccola e sperduta che non abbia trasse almeno un'impresa artigiana
è un mondo vitale e variegato
Composto da imprenditori che con tenacia
Intelligenza creatività sacrificio quotidiano hanno contribuito a costruire il benessere lo sviluppo economico la coesione sociale e a garantire la tenuta democratica del nostro Paese
Hanno lavorato ogni giorno
E noi con loro per affermare i valori assoluti della partecipazione
Della democrazia della solidarietà nel quadro di una società del lavoro libero
Dell'impresa e della partecipazione valorizzando e responsabilizzando le comunità per costruire tutti insieme
Con fatica ma con forte impegno e con decisa convinzione la nostra Repubblica
Italia
L'Italia è fatta di artigianato e di piccole imprese
E Confartigianato da sessant'anni è orgogliosa di rappresentarle a chi ha la responsabilità di guidare il Paese dico
Liberate le energie delle nostre imprese
La parola adesso al ministro Bersani
Che ringrazia a nome di tutti per la pazienza dimostrata perché aveva un importante impegno che ha prorogato e quindi le scene dicendo con velocità la parola per un seppure breve ma significativo saluto
Vorrà dire che per una volta aspetteranno qualche minuto il petroliere
Cantano meno problema
Ma io appunto attualmente di Lucas intervento un saluto se per il vicepresidente del Consiglio
Pelli che interverrà a nome del governo ma non volevo mancasse da parte mia
L'espressione intanto di un sentimento di amicizia e di volontari collaborazione verso sulla vostra organizzazione
Un segnale di grande attenzione per il mondo e artigianato ecco voglio intanto rassicurare simili questo noi questo Governo molta gente via dalla Provincia
A cominciare da me ha ben chiaro come l'artigianato sì un protagonista non solo dell'economia non solo della riproduzione anche della cultura del lavoro ma anche un grande protagonista ricordava Guerrini della coesione sociale tema che a noi sta molto a cuore
Noi stiamo lavorando siamo al lavoro da qui alla di pietre finanziaria dovremo fare parecchie cose le faremo discutendo anche con voi sarete pienamente dentro il meccanismo di concertazione che ha ripreso i suoi passi ci auguriamo di farlo nelle forme concrete picchiati Saint faceva riferimento il vostro presidente perché anche noi non abbiamo intenzione di fare discussioni come dire vacuo e discussione che non abbiano un esperto tra non posso qui attualmente riprendere altri temi generali ribadisco che il nostro approccio generale sarà quello che si riassume in due parole che ho detto altre volte verità e fiducia visone che guardiamo infatti i problemi
Avendo la fiducia di poterne uscire problemi sono qualità finanza pubblica i problemi sono quelle del ridistribuzione l'equilibrio sociale i problemi sono quelli dell'economia reale
E sulla finanza pubblica ecco guardare in faccia la situazione vuol dire rimettere in sesto un po'i conti
Noi non vogliamo fare polemiche
Non ci interessa non le polemiche si riconosca che si affrontiamo questo tema non è per per sport
O come si dice le campagne emiliane per andarsi a cercare il predone lento
Diciamo che siccome c'è un conti non tornano e li vede anche un bambino mantovano e poi aggiungiamo se c'è un po'di polvere sotto il tappeto
Noi sappiamo perché riparte l'economia che bisogna rimettere i conti a posto e bisogna ricominciare a togliere un po'di polvere sottile
Io vi faccio un esempio delle cose che non si faranno più il nostro Presidente parlava dei prezzi del mio anzi
Prossima bolletta
Cioè su un dopo otto all'ENEL
Che è stato fermato dal primo gennaio due mila e quattro fino al giugno due mila
Soldi dovuti sui quali paghiamo anche gli interessi
Ora sia chiaro io cercherò di Lima l'interesse che mi sembra esagerato cercherò di discutere con lei ne corre eccetera però ecco io non intendo fare norme che mettano più in là il problema perché dobbiamo decidere
Se vogliamo togliere spine dal futuro magari prendendone qualcuno nel presente o se vogliamo tutte le volte non alle spine del presente e metterle sempre sul succo se è così io non non credo che non siamo quindi è qua o il principio è quello siccome penso che non ce la possiamo fare
E sono sicuro che noi possiamo prendere diciamo il vento anche di una di una ripresa dobbiamo risolvere alcuni problemi non saranno drammatici penso che non sarà un dramma
Sono d'accordo che noi dobbiamo prenderà dall'atto del controllo dei grandi aggregati dispersa
Bianco tra i candidati spesa e credo che i primi passi qualcosa in questa direzione si sia si sia visto io sono anche molto come dire pressione potevo di dal passaggi del del del presidente sul tema del sull'obiezione etica tre queste nostre noi l'abbiamo nessuna intenzione a metà la pressione fiscale votiamo farla battaglia seria sulla questione dell'evasione delusione sulla questione lo spirito civico la fedeltà fiscale deve legalità della parità di condizioni del superamento di distorsione e vogliamo cerca di spostare il peso dalle posizioni che sono imprese lavoro alle verso le posizioni sono quali direi diffusa in posizione questa è la nostra meccanismo e la nostra ispirazione quello appunto di riprenderla dall'Italia ammetteva degli studi di settore da un dialogo efficace effettivo color con le organizzazioni quindi io non dico che non avremo problemi sa però io credo che su questi impostazione sì possiamo sì possiamo davvero intenda semplificazioni pubblica amministrazione rapporto amichevole non solo come settore fiscale colate amministrazioni stiamo determinati i primi gruppi di lavoro fra i ministeri per spendere sto tema il vostro contributo importante
Una parola sull'economia reale e sonda io quella veniva cose che ha detto Guerini sono quelle che penso sostanzialmente anch'io noi cioè questa ripresa sei non è che non ci sia ma è molto selettivo ancora se noi abbiamo un terzo del mondo e l'artigianato è collocato il seguente sistema diciamo della manifattura in questo sistema della manifattura ci sono diverse velocità sono filiere che tirano
E ci sono figli e sono in forte difficoltà a cominciare dalla mai fatto nel sito di beni di consumo
Abbiamo processi di delocalizzazione che interessano anche la fase di prima di di di prima fornitura abbiamo stabilito Risi abbiamo impressi alcuni settori che abbandonano o che non riescono più a spuntare il prezzo e voi sapete voi prima di ogni altro differenza fai lavorare guadagnare che non sono non sono la stessa cosa
Dobbiamo avere grande passione per questi temi produttivi io speri in poche settimane di presentarli uniti insieme di normative che riprendono mettono rimette un po'mano tutta la questione
Delle politiche industriali spero che si vedrà che so io non molto orientati per sistema della piccola impresa sono d'accordissimo di riprendere a mano questo tema diciamo distrettuale però Presidente ne approfitto proprio su questa cosa di lavoro
Dopo non dobbiamo metterci una situazione per cui qualsiasi norma facciamo Citati dobbiamo andare a ridefinire cosa sono i distretti
Che ci mettiamo due anni e non e non e non ci riusciamo venirne a capo con l'esito POIN evitabile una volta che li abbiamo definiti di fare poi dei Baracchi iniziamo amministrativi istituzionale
Cerchiamo di usare il concetto di distretti più orientato verso il concetto di reti di impresa portarlo ad efficacia e farne di voi fammi un protagonista diciamo della vita e dei rapporti anche con l'amministrazione e quindi su questo sono veramente intenzionato lavora sentire vostri parete vostro opinioni e a lavorare
Pongo
L'ultima cosa sulla questione del delle liberalizzazione avete visto entrati i primi passi sono il senso di marcia è questo certamente non si deve parlare solo di Energia credo che avremo modo anche qui spero fanno molto discutere
Di qualcosa a questo proposito somme in sintesi è vero che in questo Paese ci sono ancora dei mestieri troppo facili dove i conti tornano sempre e ci sono i mestieri troppo difficili dove far quadrare i conti e molto molto complicato e quindi noi dobbiamo forse disturbare un po'di fare mestieri troppo facili e dare una mano atti invece mi fa molto difficili io era solo un saluto un augurio e qualche primo segnalazione della direzione di marcia del lavoro che vogliamo fare guarderemo a uno a uno le cose assieme discuteremo ecco però io sono veramente convinto che possiamo guardare avanti ripeto con realismo però che con grande fiducia e sono convinto che il sistema delle piccole imprese
è un sistema che può diciamo in in chiavi nuove essere ancora una grande carta vincente per il nostro paese perché noi siamo qualche sia dobbiamo fare meglio il mestiere che sappiamo fare dove ne sia sempre meglio quello che sia
E dobbiamo quindi trovare in modo assieme di fare della vostra vita di tale da vostra esperienza una carta da giocare per il futuro del nostro paese vi ringrazio
Invito il vice Presidente del Consiglio onorevole Francesco Rutelli a venire qua per
Una sua importante relazione
Grazie
Presidente
Grazie
A tutti voi
Vorrei innanzitutto rivolgervi
A nome del governo gli auguri
E i complimenti per questi
Primi sessant'anni
Il filmato
Il filmato che abbiamo visto era molto bello
Si apriva con
La coincidenza anche del tempo della firma e la Costituzione repubblicana in cui avete voluto stabilire non solo per la cronologia a per un legame profondo un'assonanza con la nascita
Del vostro lavoro dalla vostra presenza nella società italiana
Ho visto le immagini bellissime fa da me sottolineare una triste
Che contiene però un grande messaggio positivo immagine l'alluvione di Firenze
Quarant'anni fa
L'Arno straripa
Si porta via chilometri di scaffalature
Entra e gli Uffizi
Entra e gli archivi
Colpisce i manoscritti di
Michelangelo o di Leonardo
Chi ha lavorato a ricostruire tutto quello
L'impresa artigiana italiana voi siete stati da allora è siete non solo il testimone ma i protagonisti di un sistema di conoscenza
Di presenza di continuità di innovazione
Formidabile e debbo dire che anche l'immagine finale di questo bel filmato ragazzo del giovane imprenditore che apre la serranda
Contiene mi pare se anche l'orecchino
Che ne era un giovane è un giovane
Vivace
Ma
Quel ragazzo e quel gesto contengono la simbologia che impegna il nuovo governo noi vorremmo che nei prossimi anni
Si chiudano sempre meno serrande e se ne innalza di noi se ne aprano sempre di più come segno della vitalità del vostro mondo è chiaro
è giusto
Voi aspetti alte molto dal Governo
Io sono per riaffermare a nome del presidente del Consiglio e del Governo con grande nettezza non solo un'opinione mia
In Italia la piccola impresa l'artigianato
Rappresentano non solo come ha detto Guerrini una forza unica in Europa
Una ricchezza incomparabile ma se posso dire così
Quella realtà che si misura con i problemi veri del paese dove c'è il paese dove vive il Paese
Se questi problemi peggiorano
Sta male l'artigianato e la piccola impresa
Se cresce migliora
La vostra situazione bene è uno degli indicatori fondamentali non solo perché sappiamo qual è la percentuale comunque siano associate organizzate le piccole imprese che esse rivestono occupano nella vita reale del Paese se andate bene voi va bene al Paese
Se andate male voi ha male al Paese allora è evidente che i problemi strutturali che vengono al nodo al pettine
Sono quelli che ci accomunano non risolverli significa vedere il Paese che peggiore risolverli significa farlo tornare a crescere accresce il compito del governo è semplice tutto sommato nella sua difficoltà
Favorire il ritorno alla crescita economica
Allo sviluppo
Se qualcuno mi chiede qual è la priorità del governo dico la crescita e la seconda la crescita la terza la cresce
Ed è anche evidente dal mio punto di vista che se tocca al governo indicare la strada per lo sviluppo dobbiamo discuterla come parte sociale son d'accordo
Con voi non si tratta di venire invitati a delle cerimonie che suonino inutili ma si tratta di partecipare concorrere
Discutere sarà il Governo duramente a decidere ma chi siede a quel tavolo deve sapere che viene ascoltato che contano intendiamo dare a tutto il sistema e a voi piccola e media impresa un
Riferimento stabile di collaborazione lo faccia maggior ragione volentieri
Avendo ascoltato una relazione
Molto apprezzabile
Matura
E solida caro Presidente che rappresenta
Che lei
Messaggio largamente condiviso non solo nell'orgoglio associativo che è giusto ognuno di noi quando si trova nella sua casa
Risponde all'orgoglio dell'orgoglio associativo
Ma
Anche una spinta aiutato molte volte la parola modernizzazione
Hai usato coraggiosamente ma con intelligenza il messaggio dell'aggregazione di impresa del fare sistema nel nel sistema globale
E se posso dire così il problema vostro il compito vostro e la qualità del prodotto che fate
Alla fine queste il problema nostro e aiutare il Paese a essere più competitivo e a navigare in un mare aperto largo difficile conventi
Nuovi e sfide nuove
Facendo sì che questo patrimonio cresca non solo parecchia innovi che penso le basi di questa relazione sono le basi giusta che ci interpellano ci sfidano dirò brevemente alcune cose risponderò cercherò di rispondere
Ad alcune delle questioni che sono poste la relazione
Voglio anche togliere di mezzo ha fatto giustamente Bersani
Mi sentirete ci sentirete poco fare polemiche sul passato
Non ci interessa neanche orientare respiri delle scelte su una politica dei due tempi
Prima Risanamento poi lo sviluppo evidente che le cose debbano andare assieme sappiamo dobbiamo condividere conoscenza serenità
Con chiarezza con onestà permettetemi di dirlo non con polemica inutile partigiana
Che il quadro economico e difficile abbiamo fatto una difficile ricognizione sui conti pubblici
E direi che gli italiani ne capisco la difficoltà
Più ancora che se si discute di un buco di bilancio o del riferimento a dei parametri molto chiari che conosciamo a crescere il debito il deficit sul PIL
E la quasi azzeramento del bilancio primario gli italiani capiscono meglio problemi concreti capiscono se abbiamo non abbiamo i soldi per fare
Le opere pubbliche per mandare avanti i cantieri dell'ANAS se abbiamo i soldi per far funzionare le ferrovie c'abbiamo i quattrini per tenere in vita la cultura
Che costa poco incide poco sul bilancio dello Stato ma indù indiscutibilmente vale tantissimo e con e non siamo per fare una politica dei due tempi
Anche in questo senso la scelta del governo e della maggioranza di confermare l'impegno per il taglio
Degli oneri impropri sull'ora lavorata di questo si tratta questo è
Quando sono andato a fare una manifestazione a Cuneo gli ho detto tutta l'Italia discute di voi
Perché italiani c'è una bellissima inchiesta fatta da quella trasmissione irriverente le Iene che interpellava
I nostri concittadini in un in un parco gli chiedeva ma cos'è il cuneo fiscale
Ne pigliavano quindici e non ce n'era uno che équipe Zecca azzera risposta l'ho capito rosa nato a Cuneo e gli ho detto voi siete i protagonisti non è più grande dibattiti economici e dal punto di vista fiscale del del degli oneri sul lavoro a vostra insaputa e probabilmente insaputa la gran parte italiani però il succo di quella parola difficile
Ma che sostanzialmente voi ben conoscete significa in sintesi che cioè troppi oneri sull'ora lavorata per noi significa che vogliamo dare una scossa competitiva diceva giustamente Guerrino ci sono
Più le condizioni per valutazioni competitive questo
è un peso grande per la
Tanta parte del nostro apparato produttivo in fondo indirettamente un'operazione fatta bene di riduzione seria del cuneo fiscale e contributivo rappresenta una scossa generale per il sistema
Sono d'accordo deve essere ampia la sua distribuzione nei confronti dell'impresa deve essere selettiva permettetemi di dirlo ma nel senso che non dobbiamo aiutare chi sta in una posizione di monopolio
Nel taglio del cuneo fiscale e contributivo dobbiamo aiutare imprese reale quella che si trova a competere quotidianamente anche a competere
Con l'economia interna
Penso che sia fondamentale l'impulso di cui Bersani ha parlato bene alla concorrenza alla alle liberalizzazioni intendendosi la capacità di liberare energie è fondamentale la coesione sociale guardata ne riparliamo
Ci preme che il Paese stia unito ci preme che il Paese condivida soltanto chi vive nel territorio nella realtà del territorio sa
Quanto è importante che il Paese condivida le scelte tu hai citato appuntamenti del passato difficile novantatré lei euro ma sono appuntamenti
Dei quali noi richiamiamo non esperienza specifica che fu importantissima ma il senso di un di un Paese che condivide delle tappe irrinunciabili ma sono irrinunciabili lo ripeto in quanto sono strumento per il ritorno alla crescita
Per il ritorno alla crescita economica ecco perché noi pensiamo che la coesione sociale la larga condivisione il paese delle scelte che si fanno in materia economica e sociale
Deve poggiare su questa appunto condivisione strategica tra le sfide che avete posto prendo subito al tema
Artigiancassa ci lavoreremo seriamente qui ci sono viceministro Visco il vice ministro Pinza entrambi consapevoli e sensibili dobbiamo lavorarci insieme con le attività produttive con l'economia
E credo che sia un tema posto con precisione sarà uno degli argomenti che si discutono con voi e con le parti interessate sin dall'inizio dell'attività di governo
Ho colto il forte impulso che avete dato
E che in generale danno le associazioni e la piccola impresa al tema della semplificazione
Ministro Bersani cone ministro Lanzillotta che è qui presente e che ha la competenza riguardante le regioni e il sistema delle Autonomie Comune Provincia e gli enti locali
Sanno molto bene che noi dobbiamo intervenire su una radicale semplificazione del processo amministrativo
E su un radicale disboscamento dei adempimenti che riguardano le piccole impresa e non è possibile che per aprire una carrozzeria per aprire una lavanderia per aprire delle attività piccole in termini dimensionali occorrano settanta ottanta novanta adempimenti da quello comunale a quello europeo questo è un tema che conosciamo metteremo
Attorno al tavolo subito il comune le regioni tutto il sistema per insieme con voi definire
Dei processi di semplificazione che sono maturi e che sono indispensabili ovviamente
E la semplificazione c'è anche la semplificazione degli attori dei soggetti
Anche questo dico francamente
Ci sono troppe agenzie di sviluppo in giro per il Paese nello stesso territorio c'è un'agenzia di sviluppo economico nel comune come la Provincia magari più d'una
Un certo numero della Regione quelle dalla Camera di Commercio delle associazioni imprenditoriali della soluzioni produttive
Dobbiamo disboscare anche questa foresta perché dobbiamo unificare delle missioni fondamentali per la crescita economica e questo è un compito che sarà intrapreso evidente non sfugge a nessuno che il dibattito sulla riforma costituzionale che c'è
Significa o lo dico consapevole che abbiamo sbagliato anche noi e chiaro non è che ha sbagliato gli uni abbiamo sbagliato tutti abbiamo sbagliato tutti e cinque
è evidente che il dibattito sulla riforma costituzionale ci interpella su un tema perdonatemi se lo pongo qui ma è un tema importante io non credo che noi dobbiamo avere in Italia
Competenze esclusive delle Regioni che configurino
Venti politiche agricole venti politiche industriali
Venti politiche commerciali venti politiche artigianali non è possibile io penso e noi dobbiamo andare ad un rapporto con il territorio che valorizzi le vocazioni il territorio chiarisca la grande responsabilità delle Regioni nella programmazione nella legiferazione
Ma impedisca che nel nostro Paese un'impresa che vuole agire in diverse regioni abbia a che fare con troppe diversità di regolazione con troppe diversità di incentivi con troppe diversità di norme di tutela di salvaguardia
Riguardanti i diversi settori del nostro lavoro è un altro dei compiti fondamentali legislatura
Ci dobbiamo lavorare insieme e la vostra attività di concertazione col governo che ci può aiutare o ben sentito quello che il presidente ha detto sulla giustizia
è giusto voltiamo pagina
Non
Trascuriamo che negli ultimi anni forse l'Italia si è occupata un po'troppo
Di approvare alcune leggi particolari è un po'poco di approvare leggi che permettessero che il processo civile fosse più rapido nell'interesse di tutti voltiamo pagina insieme e dedichiamo Scialla velocizzazione la giustizia
Specialmente la giustizia
Civile quando un'impresa un contenzioso quando l'impresa
Tanto più piccola che non ha un apparato legale giuridico alle spalle
A un contenzioso con un fornitore
In Italia deve raccomandare l'anima a Dio questo non è possibile dobbiamo velocizzare anche qui è la priorità in campo di giustizia la lo ha detto il governo del primo ministro è innanzitutto rendere più spediti più certi tempi non andare nelle aule dei tribunali per tutti gli argomenti una serie di materia si possono risolvere per via di intesa tra le parti io penso che si tratti di una modernizzazione indispensabile per il nostro per il nostro Paese per le famiglie naturalmente e per le imprese
Sono anche d'accordo per quanto riguarda il lavoro
Il rigidità del mercato del lavoro sarebbe sbagliato io pensano dobbiamo creare un compromesso giusto avvertito la la grande maggioranza degli italiani
La flessibilità necessaria
L'irrigidimento sarebbe negativo
Il sentimento cui anche Presidente si è richiamato di una crescente precarietà dell'esistenza per tanti giovani in particolare che non è il senso della sfida che tanti che alzano una serranda la mattina
E decidono di intraprendere assumendosi appunto il rischio provano della loro esistenza però noi abbiamo
Un sentimento di incertezza che va ridimensionato attraverso l'incentivazione a forme di collaborazione durevole e questo in nessun modo deve significare la eliminazione o il ridimensionamento della flessibilità in particolare nell'accesso al lavoro credo che dobbiamo fare un grande sforzo culturale passatemi questa espressione che vi porto
Alla luce di una esperienza per me bellissima toccante lo stato invitato dal sindaco di Venezia alla inaugurazione
Della Torre dell'orologio di Venezia quella con i Mori
Che segnavano il tempo davano le istruzioni ai naviganti
Al mondo di quell'impresa globale che è stata Venezia nel Mediterraneo nel mondo per secoli
E accompagnavano anche simbolicamente belli c'è un'opera d'ingegno italiano fenomenale la
Aggiustato
Quel meccanismo mirabile un artigiano di Mantova
La cosa che non mi ha detto nel dirmi quello che purtroppo spesso ci sentiamo dire che è un problema fondamentale non trovo
E non c'è chi continua il mio lavoro dovrò chiudere
è smettere
Andrò avanti finché ce la faccio siamo ad un livello di eccellenza
Un attimo siamo livello di eccellenza mondiale mondiale
La cosa mi ha colpito di più il suo discorso però è stato voi ci dovete aiutare a dare ai nostri giovani un messaggio politico e diciamo così di cultura del Paese
Noi abbiamo in Italia carissime amiche ed amici troppi laureati in scienze delle comunicazioni e pochi ragazzi che si occupano delle professioni dei mestieri
Di un sapere di altissima qualificazione che ha conosciuto nella cultura della nostra Italia
Una dequalificazione ne abbiamo dato l'idea che o si prende un diploma
Di maturità classica o non si è inseriti nel circuito che conta è una società italiana no
Io penso che uno dei compiti fondamentali questo governo sia di ricostruire rivalutare la formazione tecnico professionale sostenere attraverso le istituzioni formative del territorio
Una diversa cultura che spinga i nostri ragazzi a capire che questa è una grande soddisfazione un grande motivo di orgoglio italiano è un'opportunità di ricchezza e il compito della politica e il compito del governo e di comprenderlo e di sostenere questi sviluppi
Concludo
E vorrei concludere con un riferimento
Alle specifiche competenze
Seguirò di cui o la responsabilità al nuovo governo
Consentitemi di partire dall'esperienza che ho fatto la mia unica precedente esperienza di governo quella che ho fatto come sindaco di questa città
Vedete quando io ho iniziato a fare il sindaco di Roma dodici anni fa circa ma non solo non c'era neanche sulla carta
Questa sala questa uditorio nel quale ci trovavamo ma c'era una grande e profonda crisi economica
Alcuni dei vostri colleghi di questa sala lo sanno
Chi ha aiutato in quel caso la mia città io mi pongo il problema per la mia nazione oggi un momento difficile chi ha aiutato
Questa città ripartire a crescere poi lavora andato avanti bene è stato la grande industria
Non c'è
è stato il Pubblico impiego
Era in una crescente ridimensionamento pur svolgendo una funzione fondamentale
è stato un tessuto diffuso di piccole e piccolissime imprese che ha saputo intercettare le sfide
E la sapute guidare verso i traguardi e verso gli orientamenti giusto
Ecco penso che questo sia il compito che oggi l'Italia certo non tutta l'Italia è
La diffusione dei saperi a diffusione delle culture
La diffusione delle capacità di cui voi tanti tanta parte siete Interpreti perché certo vale per i servizi alla persona vale per l'edilizia vale per le manutenzioni vale sicuramente vale per la cultura per il turismo
Una misura enorme enorme
La cultura e il turismo i servizi connessi a questi settori che sono fattori di innovazione di alta qualità tecnologica di custodia dei saperi
Ma penso alla nautica da diporto
Penso a la gestione di tutta una serie di strutture di accoglienza di servizi per queste penso gli itinerari diffusi del nostro Paese non c'è solo ho citato Venezia Roma magari gli Uffizi a Firenze
C'è un'Italia profonda verso la quale noi dobbiamo rientrare risorse
Turismo penso ad un artigianato artistico penso ad una serie di capacità formidabile legate anche le produzioni locali fondamentali che sono ricchezza che fanno una parte norme del nostro PIL e spesso no poco voce io a dobbiamo dare voi avete una capacità di sintesi governo può e deve averla per parte sua io vorrei questo vale molto per il Mezzogiorno nei tempi rapidi riceve per molti anni a fare le opere pubbliche al Sud ma in tempi rapidi ci sono interventi
Che possono dare soddisfazioni risposte occupazione crescita non mortalità d'impresa nel sud del nostro Paese in questi comparti non misura molto più alta
Che Ina
E allora facciamo di questo comparto
Una capacità al vertice mondiale
Permettetemi di dire l'Italia che era al primo posto nel turismo almeno centosettanta oggi scivolata al quinto posto
Superata anche la Cina diamoci come nazione insieme l'obiettivo
Che nostro Paese ritorni campione del mondo al primo posto del turismo mondiale da qui a dieci anni
Condividiamo questo obiettivo come l'obiettivo dannazione cioè il dieci per cento del PIL qui attorno almeno l'undici per cento dall'occupazione tante in prese che operano in questo settore
Voi siete caro Presidente
Usiamo spesso parole
Inglesi il nome Aol
Il made in o il fool mailing eccetera eccetera diciamo che insomma voi siete
La cultura del saper fare questo vuol dire non pause per la cultura del saper fare e siamo insieme una grande marca
Il Medina vuol dire fatto in Italia creato in Italia se della capacità di creare in Italia se ma le grandi
Impresa e assieme a il dentro i distretti assieme a tanti che operano nei servizi assieme al mondo della cooperazione assieme mondi dell'agricoltura
Mi fermo potrei continuare molto a lungo ma è la verità e allora vi dico il nostro compito e di aiutarvi non con lo statalismo
Il nostro compito è di aiutarvi perché possiate fare bene il vostro lavoro il saper fare italiano il nostro compito come concludeva bene Presidente la relazione introduttiva e di aiutarvi a liberare le energie dell'impresa e specialmente della piccola impresa italiana ci lavoreremo insieme lealmente perché il nostro compito
E di permettervi di lavorare meglio buon lavoro
Prego tutti gli ospiti di prender posto per il concerto che eseguirà i lavori dell'Assemblea grazie