Presentazione del Rapporto 2006 su "La Finanza Pubblica Italiana" a cura di Maria Cecilia Guerra e Alberto Zanardi

Sembra perché tra autodisciplina della sala si possa cominciare aspettavo il coautore il co-coordinatore di questo rapporto che è uscito un attimo ma fa lo stesso arriverà allora intanto grazie di essere qua presenti il rapporto di finanza pubblica di quest'anno Chi l'ha visto metto immediatamente mossa era un aveva un progetto ambizioso di essere non solo come ogni anno un rapporto su quanto avvenuto nell'anno precedente ma anche di contenere un bilancio della legislatura che quando i pezzi sono stati scritti stava completando chiudendosi e questo ovviamente è particolarmente vero per la prima parte del rapporto che anche quest'anno come negli anni passati e tradisca dedicata al monitoraggio delle politiche a fianco dei temi che affrontiamo ogni anno i temi usuali quelli relativi ai conti pubblici trattati la professor Pisauro il fisco che Silvia Giannini e io curiamo da qualche anno
Mazza Pertosa hanno continuato occuparsi di previdenza e assistenza alla sanità avuto il contributo anche quest'anno di entra Caruso e Nerina dirimente del federalismo fiscale si è occupato Alberto Zanardi dei servizi di pubblica utilità
Alberto Cavaliere quest'anno dicevo abbiamo avuto un approfondimento particolare anche su un tema che non monitoriamo anno per anno e cioè il tema del finanziamento delle funzioni degli enti locali i cui si è occupato Franco Osculati
In questo incontro veramente avremo la possibilità di approfondire soltanto alcuni di questi temi e vorrei solo richiamare alcuni aspetti che sono alcune considerazioni che sono un po'trasversali cioè che riguardano la lettura del Complesso di lavori di questa prima parte poi diremo qualcosa
Di quelli che la seconda parte
E c'è l'impressione che abbiamo ricavato leggendo tutti insieme questi contributi è che il bilancio della legislatura veda alcune porti alla sottolineatura di alcune carenze di alcune assenze di grosso rilievo
Sembra che sia mancato un quadro informativo credibile che sia mancato un disegno dei rapporti finanziari fra i livelli di governo e che sia mancata una strategia di lungo periodo per le principali politiche pubbliche si tratta quindi di carenze piuttosto rilevanti che costituiscono d'un tempo una sfida per la legislatura che si è aperto
Due parole su queste tre carenze dicevo è mancato un quadro informativo credibile quando manca un quadro informativo credibile ovvio che è difficile compiere una valutazione delle politiche che sono state attuate e allo stesso tempo è difficile impostare nuove politiche le carenze informative hanno coinvolto il Complesso il quadro complessivo della finanza pubblica non spendere parole su questo perché immagino che Pisauro se ne occuperà nel suo intervento sono mancate sono insufficienti le informazioni statistiche di cui si dispone per poter capire una volta che una politica è stata messa in atto se questa raggiunge i suoi scopi per monitorarla durante il periodo della sua esecuzione
E un punto molto importante su cui forse si presta meno attenzione sono mancate informazioni adeguate sui comportamenti dei singoli centri di spesa ad esempio facciamo l'esempio per quanto riguarda gli enti locali comuni
Fa riferimento ai dati di bilancio ormai è assolutamente insufficiente essendo che questi enti mettono ha da tempo
In atto politiche di esternalizzazioni politiche di gestione associata dei servizi sono politiche che ovviamente possono essere anche determinate da finalità di illusioni diciamo del patto di stabilità interno ma possono avere anche altre motivazioni questo tipo di politica e non vengono colte dei dati di bilancio che quindi diventano lo strumento informativo assolutamente insufficiente
I problemi informativi rilevanti che si incontrano nella sanità sono noti sono al centro del contenzioso fra fra Regioni e Stato e così e così via
Due parole anche sul secondo punto è mancato ricevono disegno dei rapporti finanziari fra livelli di governo anche su questo tema spenderò poche parole perché immagino si occuperà Alberto Zanardi
è noto che è mancato soprattutto un quadro nazionale compiuto del finanziamento degli enti sub nazionali essendo che non è stata in questo quinquennio messa a punto la famosa legge di coordinamento della finanza pubblica del sistema tributario che era prevista dalla riforma che era necessaria per rendere atto attua attivo il la riforma del l'articolo centodiciannove la Costituzione
Mancano criteri certi per la perequazione fra enti di pari livello problema che è stato particolarmente sentito nell'ambito della sanità con le difficoltà che ha incontrato l'applicazione del decreto cinquantasei del due mila
Non è stato risolto il problema della definizione da un lato dei livelli essenziali sono stati definiti per la sanità ma non per l'assistenza e conseguentemente parallelamente non è stato definito in modo condiviso
Il finanziamento adeguato per questi livelli essenziali
Terzo punto che ricevo è mancata una strategia di lungo periodo delle principali politiche pubbliche questo riguarda si quota sicuramente ancora una volta il federalismo fiscale riguarda il fisco su cui interverrà poi Silvia Giannini
Ma sicuramente interessa anche le altre politiche che sono state considerate nel campo dell'assistenza per esempio si è avuto un eseguita di risorse messe in campo e si è lasciato marcire lasciato perdere insomma la la d'urgenza che invece veniva da tematiche come le politiche per la non autosufficienza il reddito minimo di inserimento il ripensamento complessivo dei criteri di selettività nei trasferimenti monetari
Nel campo della previdenza gli interventi sono stati fatti ma non è stato aggredito il nodo più gente che a nostro avviso quello della inadeguatezza
Delle aspettative previdenziali per le generazioni più giovani Perrelli generazioni interessate dalla boutique atipici in campo energetico manca una strategia di lungo periodo per quanto riguarda ad esempio gli approvvigionamenti
E sicuramente tutta la tematica della delle liberalizzazioni è rimasta priva di indirizzi
Quindi un campo molto una situazione molto aperta che richiede interventi e che metterà a dura prova anche il nuovo governo che nei modi terremo anno per anno così come abbiamo fatto quel precedente
Ora su questa prima parte del nostro rapporto abbiamo previsto tra interventi il primo intervento di Giuseppe Pisauro
Pensate che ci parlerà della politica di bilancio pilastro senz'altro la parola pregando tutti i relatori di contenere l'onta il loro intervento in quindici minuti
L'avvicinarsi pericolosamente alle ventuno
Abbiamo evitare il
No fatti abbiamo evitare di avvicinarsi dunque il
Grazie
Va dunque lì sulla questione dei conti pubblici o partirei un po'fare un po'un passo indietro ricordando qual era la percezione che avevamo della situazione dei conti pubblici all'inizio del due mila e cinque visto che il rapporto parla diciamo di quello che è successo nel corso del due mila cinque
è una percezione molto diverso da quella che abbiamo oggi pensavamo di essere rimasti sempre quasi s'sempre al di sotto del tre per cento come rapporto disavanzo PIL pensavamo di avere un avanzo primario
Sebbene diminuito di dimensioni ancora consistenti è quello di cui si discuteva era la qualità
Degli interventi grazie ai quali si erano ottenuti questi risultati
E quindi la discussione si concentrava su quanto delle manovre era frutto di misure una tantum quanto c'era di finanza creativa e così via queste reti dibattito diciamo all'inizio del due mila cinque come vedete dal dalla slide
A marzo due mila e sei perché il quadro è già cambiato rispetto a marzo due mila e sei l'ultimo dato Hill indebitamento netto due mila sei come sa questo il tre cinque era quello diciamo prima della relazione trimestrale di cassa derivazione trimestrale di cassa la portato tre otto e la dew diligence la lo valuta al di sopra del quattro
Ecco questo cambiamento molto profondo di prospettiva
è in buona parte dovuta al difficile definirlo diversamente al fallimento della politica di bilancio di questi ultimi anni che appunto il cambiamento di prospettive dovute in gran parte a riclassificazioni
Di misure che erano proprio quelle di cui si discuteva all'inizio del due mila e cinque della loro qualità di misure che dov'è che avevano consentito di ottenere quei risultati
Quindi
La riclassificazione dei finanziamenti ISPA dal lato del debito e la riclassificazione dei trasferimenti alle Ferrovie e così via
Il due mila e cinque dal punto di vista della finanza pubblica un anno di record negativi il primo il più ovvio è quello del dell'aumento del rapporto debito PIL per la prima volta dopo più di dieci anni
Ma ce ne sono e questo è dovuto diciamo sostanzialmente al all'andamento oltre naturalmente alla la crescita l'andamento dall'avanzo primario che è si è praticamente azzerato nel due mila cinque ed va tenuto presente che l'avanzo primario a parte il picco del novantasette in tutta la seconda metà degli anni novanta si è sempre mantenuto tra il tre e il quattro per cento
Quindi non è non mi sembra corretto valutarne una diminuzione costante a partire dal novantasette la diminuzione comincia nel due mila e uno a partire dal due mila e uno il rapporto tra avanzo primario e Pinilla scende
Grosso modo di mezzo punto un punto di PIL l'anno e arriva appunto ad azzerarsi alla fine del
Arrivare azzerarsi alla fine del due mila e cinque e questo è dovuto sia alle spese che alle entrate
Gli altri due record negativi del due mila e cinque qui nel grafico la la linea blu e la spesa corrente primaria la linea rossa sono le entrate fiscali quindi la pressione la pressione fiscale
Le altre volte se sono le due voci che determinano l'avanzo primario le altre le altre voci la spesa in conto capitale e le altre entrate né in tutto il periodo hanno oscillato tra il tre e mezzo e quattro e mezzo per cento non hanno dato diciamo un contributo alla tendenza
Ecco vedete che nel due mila e cinque il
Record è duplice e l'anno in cui c'è la più alta spesa corrente primaria in rapporto al PIL
Considerando il periodo che parte dal novantadue e la più bassa e il più basso livello della pressione della pressione fiscale
Queste due la differenza verticale delle due lire naturalmente proprio diciamo l'avanzo primario che quindi si riduce diciamo fino quasi fino quasi a scomparire
Sulle entrate
Parlerà sicuramente molto Silvia quindi con mi concentro più più sulla spesa però una cosa vorrei dire come si arriva a questo a questo risultato complessivo
Ci sono diciamo ovviamente una pluralità di fattori sicuramente
L'elemento diciamo della crescita della
Comprò molto ma conta anche una
Diciamo
Insufficienza delle manovre di finanza pubblica un dato costante negli ultimi anni è quello che il risultato in valore assoluto dell'indebitamento netto della PA
In un anno sostanzialmente coincidente con quello che era il tendenziale per quell'anno nel previsto nel DPEF del luglio precedente
Per capirci il risultato due mila e cinque e sostanzialmente coincidente col disavanzo tendenziale del DPEF presentato a luglio due mila e quattro
E questo nonostante nel corso del due mila e cinque siano stati approntati interventi di riduzione del disavanzo
Per circa venticinque miliardi
C'erano
Ventidue miliardi nel nella finanziaria per il due mila e cinque e altri tre miliardi circa con l'Inter con la manovra di metà anno attuata ottobre due mila due mila e cinque
è un risultato analogo lo si ritrova se guardiamo al due mila e quattro rispetto al al relativo DPF l'impressione di una irrilevanza delle manovre di politica di bilancio che naturalmente SIM non è solo questo ma e anche un problema di
Difficoltà nel fare le previsioni cioè difficoltà nel tendenziale
Quindi il primo dato è manovre che non
Manovre che non che sembra non funzionare e questo è la somma di manovre che non funziona nel tendenziale invece che tendenziale previsto evidentemente in maniera non non adeguata di errori di previsione sul tendenziale
Ho dicevo prima mi concentro sulla spesa l'impressione che sia dal grafico che la spesa tende a crescere soprattutto negli anni due mila
è un'impressione che però risente in maniera diciamo decisiva dalla differenza di crescita del denominatore dalla differenza di di crescita del PIL tra anni due mila e seconda metà degli anni Novanta perché sempre se guardiamo all'andamento della spesa in termini reali
Indicatore che credo che sia più corretto dato anche le caratteristiche del nostro della nostra spesa pubblica la nostra spesa pubblica diciamo scarsamente
Ciclica
I programmi di spesa hanno un loro trendy lungo Periodo negli anni settanta e ottanta la stessa è cresciuta la spesa primaria corrente tendeva a crescere a un tasso tra il quattro e il cinque per cento reale l'anno meglio
All'inizio degli anni Novanta c'è stato per un breve periodo una interruzione di questo trend è anzi una diminuzione in termini in termini reali della spesa
Nella seconda metà degli anni novanta e in tutti gli anni due mila la spesa è cresciuta costantemente a un ritmo reale hanno di circa il due per cento se vedete diciamo in questa tabella le
Le voci scritte in grassetto vedete che i consumi la spesa per consumi finali nel periodo novantadue
Novantasei diminuiva dell'uno due per cento reale l'anno ed è un dato del tutto eccezionale nella storia della finanza pubblica italiana nel dopoguerra
Nei periodi successivi è cresciuta del due cinque per cento reale l'anno del due sei per cento reale l'anno e così via
Non ci sono diciamo sostanziali differenze nell'insieme lo stesso vale per le colpe le correnti primarie che crescono grossomodo nel loro insieme intorno al due per cento reale l'anno
Risultati leggermente diverse si ottengono se e come le fratture si si usa io qui ho usato il depuratori implicito del PIL si può usare l'indice dei prezzi al consumo si ottengono risultati leggermente differenti ma diciamo la sostanza del discorso non cambia non c'è una cesura netta Traffic seconda metà degli anni novanta
Rivalità degli anni due mila
La cesura c'è rispetto alla prima parte degli anni novanta in cui c'è stata una diminuzione diciamo del tutto del tutto eccezionale
Quindi nell'insieme che cosa si può si può dire che
In
In questi negli anni due mila che cosa è successo la spesa ha continuato a crescere sul ring sul nuovo sentiero
Più sostenibile dico degli anni settanta ottanta certamente di di crescita reale abbiamo detto intorno al due per cento ma stavolta non era più sostenibile perché il tasso di crescita reale del PIL per converso
Era sceso ben al di sotto di questo cosa che non era nella seconda metà degli anni Novanta e questo è diciamo dal punto di vista della spesa in estrema sintesi il problema di finanza pubblica legato alla spesa
Che cosa si può fare
E quali sono i settori su cui si può intervenire
Tutti sappiamo che il livello di spesa pubblica italiana di spesa primaria non è molto diverso anzi è leggermente inferiore a quello degli altri Paesi europei simili col dove consimili intendo paesi che hanno un modello di stato sociale
Con coinvolgimento pubblico nei settori soprattutto nella sanità della previdenza simile a quello italiano
Poiché credo che sia difficile immaginare nei prossimi anni una modifica radicale di quel modello
Dobbiamo provare a ragionare in quali settori è possibile intervenire pur restando all'interno di quel di quel modello
Dal punto di vista macro io escluderei la previdenza
Perché il è vero che la peculiarità italiana principale nella composizione della spesa è il livello di spesa pensioni mente su tutte le altre voci dispersa Alitalia è sotto gli altri Paesi con un'eccezione ordine pubblico e sicurezza in cui il in cui al di sopra nella spesa spesa per prestazioni per vecchiaia e superstiti ci sono circa due punti in più dispensa in Italia ma d'altro canto ci sono
Più di due punti in meno di spesa per l'Italia negli altri settori della previdenza in particolare prestazione a favore dei disoccupati e così via quindi se e c'è da fare un rito un riequilibrio all'interno della spesa sociale però è un riequilibrio un problema di composizione se rimaniamo all'interno di ripeto di quel modello di stato sociale non possiamo aspettarci grandi cambiamenti
Dall'alto della spesa per la previdenza perché l'ICI ci dovrà essere una ricomposizione vano possiamo immaginare un abbassamento del livello complessivo
E allora rimangono
Le politiche che intervengono sul funzionamento e l'organizzazione del settore pubblico più in generale l'aria della fornitura di servizi di produzione Pubblico o soltanto di fornitura pubblica
E questa è l'aria che in effetti all'inizio degli anni Novanta
Se vedete è quella che era di diminuita perché vede che le prestazioni sociali in denaro
Grosso modo in tutto il periodo con crescono diciamo l'uno nero per cento nella prima metà poi due uno uno e quanti c'è un rallentamento nell'ultima parte del periodo considerato ma l'intervento che ha che ha portato all'eccezionale riduzione della spesa in termini reali all'inizio degli anni Novanta è un intervento che riguarda le altre voci di spesa
Quello che non è riuscito a fare la politica di bilancio nel
Negli ultimo negli ultimi dieci anni è stato consolidare quel risultato
Per quelle voci di spesa
è difficile diciamo di dare una diagnosi compiuta di quello che è successo ma ci si può provare
In estrema sintesi per non
Andare oltre la promessa il
Negli anni Novanta sono stati introdotti sono state seguite una serie di politiche di intervento in questi settori la sanità l'azienda le d'azione degli ospedali
Il ricorso a meccanismi di incentivanti di rimborso e così via il Pubblico impiego la cosiddetta privatizzazione il
Politiche retributive basate su schemi incentivanti e qui e più in generale diciamo o il modello di amministrazione pubblica nella direzione direi di un di uno schema diciamo ideale che prevede maggiore autonomia per i singoli centri di spesa vincolo di bilancio
Sperabilmente rigido e all'interno di questo vincolo di bilancio sperabilmente rigido con la maggiore autonomia ci sia giusta in qualche modo
Ecco questa politica per come è stata attuata certamente i dati ci dicono che non ha funzionato
E non ha funzionato
La mia impressione essenzialmente perché non è stata portata avanti fino in fondo
Perché di questo a questa politica è mancato un elemento cruciale
E mancato completamente il controllo e l'informazione su quello che succedeva nei centri di spesa
Cioè quello che noi abbiamo lì il modello teorico calato nella realtà non può consistere nel in una diciamo
Disattenzione da parte del centro perché tanto c'è il vincolo di bilancio che funziona perché così non è stato ci sono dei dati diciamo ad esempio nel caso della politica retributiva un dato impressionante quello di che cosa è successo alle retribuzioni medie
Amministrazione locale verso somministrazione centrale se prende del periodo novantadue nelle quattro i dati di contabilità nazionale
Retribuzioni lorde pro capite per pro-capite reali mostrano che il complesso dalla piazza
Un una crescita reale del periodo novantadue mila e quattro del cinque per cento la questo cinque per cento si compone di un meno nove per cento per le amministrazioni centrali di un più venticinque per cento delle amministrazioni locali
Che il settore in cui si è concentrato questo tipo di politica
In cui diciamo eliminati gli iscritti il le carriere retributive basate sulla sull'anzianità si è costruita una politica retributiva che prevede due livelli di contrattazione col secondo miglior deserto di contrattazione che è stato il più importante dal punto di vista quantitativo
Affidato per il quale la disciplina è affidata al vincolo di bilancio
E il vincolo di bilancio in una situazione come quella dell'amministrazione italiana che tradizionalmente a poca capacità di controllare quello che succede in periferia
Funziona male
Funziona male anche perché
Abbiamo ossia la incapacità di controllare sia problemi cui accennava prima Cecilia di informazioni didattiche c'è un esempio diciamo
E quello della
Della spesa per consumi intermedi
Negli ultimi anni ci si è concentrati molto sul con interventi sulla spesa per consumi intermedi tagliaspese la regola Gordon Brown e così via no la critica che abbiamo fatto molti di noi e che erano interventi che riuscivano a bloccare la spesa in un anno a quell'anno successivo c'era un effetto di rimbalzo è la stessa riprenderà a crescere e questa è l'immagine che si aveva con i dati Istat fino a prima dell'urto dell'ultimo della revisione della serie
Ed è la linea azzurra gli Asura sono i tassi di crescita nominali della spesa per consumi intermedi dell'Appia
Nel periodo due mila due due mila e cinque vedete la storia è questa c'è un anno in cui il tasso di crescita relativamente basso coi risale poi riscende e così via
La sorpresa e la linea rossa la linea rossa è i sono i tassi di crescita con della nuova serie
Abbiamo scoperto che questa storia non è vero
Cioè la spesa per consumi intermedi è sempre cresciuta
A tassi nominali tra il quattro è oltre il cinque per cento è clamoroso il dato due mila e quattro in cui il consuntivo quindi qui non parliamo di previsioni questi sono dati di consuntivo si Lalli azzurra che la linea rossa
Il consuntivo due mila e quattro
Che era diciamo il consuntivo che conoscevamo fino a febbraio due mila e sei ci diceva che dove il quattro la spesa per consumi intermedi era diminuita lo zero sei per cento in termini nominali il consuntivo pubblicato a marzo due mila e sei ci dice che è cresciuta di oltre il cinque per cento
Difficile diciamo evitare di commentare dicendo che probabilmente c'è un problema di oltre che le le a orto di di normali revisioni statistiche di la sta polvere sotto il tappeto evidentemente non non è difficile immaginare che c'è qualcosa di diverso
E allora diventa cruciale concludo la parte sul sull'un un sì sul sull'informazione ma li farà se non deve essere solo di di tipo finanziario per per intenderci non credo del Consiglio per che il mercato è che il sistema che consente diciamo una un monitoraggio
Tempestivo dei dati di cassa risolviamo il problema abbiamo bisogno di un sistema di informazione sui comportamenti degli enti decentrati
Che comprenda anche grande sì reali come ad esempio la struttura dell'occupazione la struttura delle retribuzioni e così via
Ultima questione quella della trasparenza
E qui due due parole su sulla questione
Che e sempre di nuovo cruciale perché qui dentro c'è qualcosa del genere anche la questione autorità conti pubblici Rapp stato sta dell'Istat e così via a volte in modo telegrafico
Cioè innanzitutto un problema Istat ed è un problema di autonomia quindi sicuramente il ruolo dell'Istat come diciamo così certificatore dei consunti
Che deve essere al di sopra di ogni sospetto
è un ruolo che va rafforzato il modo ovvio per rafforzarlo sono le modalità di nomina del presidente
Poi c'è tutta la questione previsioni è monitoraggio
Lì le risposte possibili che sono state avanzate sono creiamo un fiscal board con petti con rappresentanti delle istituzioni che oggi lavorano sui conti pubblici Banca d'Italia e Istat Ragioneria e così via diamo più indipendenza la Ragioneria generale dello Stato e come queste soluzioni non convincono perché credo che il governo debba vere il suo braccio tecnico
Quindi il braccio quindi la ragioneria debba rimanere il braccio tecnico nel governo il problema nella situazione italiana è che la ragioneria è un braccio tecnico monopolista
Va diciamo
Allentato questo potere di monopolio l'unico modo per farlo non è creare un'istituzione che finalmente ci dica la verità perché credo che non troviamo qualcosa del genere mai trova è creare una situazione in cui ci sia un conflitto di interessi tra
Il braccio tecnico del governo
O il braccio tecnico
Dovrei dire dell'opinione pubblica ma in pratica non riesco a immaginare altro luogo che non sia il Parlamento
Quindi il modello
O n d Sibio americano con le opportune modifiche e aggiustamenti l'unico modello che credo possa funzionare il nostro Paese perché già siamo su quel modello sapete tutti che sul le gli effetti finanziari sugli effetti finanziari dei dei nuovi disegni di legge non della legge finanziaria che lì non si riesce a farlo
Non si riesce a farlo perché non c'è il tempo le valutazioni sia de di chi le fa a monte del governo sia di chi deve controllarle sono molto approssimative ma sui disegni di legge in corso d'anno
Che hanno effetti finanziari che ne effetti dispensa lì illa dialettica c'è
Perché tutti e due hanno il tempo e il modo per intervenire la ragioneria da un lato il servizio Bilancio del Parlamento dall'altro getto però un servizio Bilancio che in tutto a se
Se ho capito bene se i funzionari tra Camera e Senato mentre Sibio americano né a duecentotrenta
Riesce a seguire e a evitare problemi non so sul condono agricolo
Ma non sulla legge finanziaria o sull'insieme della manovra di finanza pubblica grazie scusate se ho preso tutte
Ringraziamo Giuseppe vitale anche se il tempo
Chiediamo si determini bidoni imitando sotto su questo secondo profilo parlarvi parlarsi del sistema tributario
I minuti che però utilmente Giuseppe ha speso a spiegare delle cose molto utili e interessanti anche per quanto riguarda il sistema tributario un po'inevitabile
Essendo la finanziaria due mila e sei quella di fine legislatura trarre un po'un bilancio della legislatura appena passata
E per volere forni non lo sguardo di insieme io credo che possiamo dire almeno l'impressione che io è che ma che gli ho virata li condivido anche in parte anche se mi prendo la responsabilità di ciò che dico però ciò che abbiamo scritto nel volume realtà frutto congiunto delle riflessioni che annualmente Cecilia guarda Rieti chiede al guerra io facciamo
Sul sistema tributario e quest'anno abbiamo intitolato il nostro pezzo
Un sistema fiscale in attesa di nuove mete proprio per diciamo perché questo ci sembrava il modo migliore per sintetizzare la situazione in cui ci si trova ci si è trovati alla fine della legislatura appena trascorsa
E appunto dicevo mi sembra che una notte alcune note proprio caratterizzanti di questa trascorsa legislatura sia una certa discrepanza fra quelli che sono stati i programmi e gli annunci quelli che sono invece i provvedimenti che poi sono stati concretamente presi e infine ancora la realtà dei fatti molto sinteticamente se pensiamo agli annunci e programmi guardando per esempio il DPF della il primo DPEF che fu fatto dalla legislatura scorsa quello due mila due due mila e sei
Era prevista una riduzione della pressione fiscale di un punto all'anno per cinque anni quindi cinque punti in tutta la legislatura
Sì alle famiglie Selen prese avrebbero dovuto guadagnare le famiglie con l'IRPEF le prese soprattutto con l'abolizione dell'IRAP da queste tipo di interventi penso alla legge delega di riforma fiscale
Se guardiamo invece provvedimenti quello che vediamo è che stando almeno alle varie leggi finanziarie decreti e quant'altro riduzioni fiscali aumenti di imposta hanno teso di fatto con pensarsi si osserva una certa ricomposizione del prelievo
Dalle imposte dirette soprattutto dall'IRPEF fa le imposte indirette e soprattutto dalle famiglie all'impresa e che sono diciamo il soggetto che forse più ha perso in termini relativi durante questa legislatura
La realtà è è ancora diverso un po'diversa sia dagli annunci che dai provvedimenti
Se guardiamo all'andamento sui dati della pressione fiscale notiamo che viene in tutto l'arco della legislatura cioè confrontando il due mila e sei stimato con il due mila e uno diciamo riti partenza
Si ha una riduzione della pressione fiscale di meno di un punto di PIL tra zero sei zero sette a seconda che si considerano le imposte in conto capitale o meno
Sì a un forte calo della pressione al netto delle entrate da condoni o nel due mila e due nel due mila e tre una certa stabilizzazione nel due mila e quattro un recupero nel due mila e cinque e sempre stando le previsioni nel due mila e sei
Sostanzialmente qual è la sintesi che nel poco tempo a disposizione che Maria Cecilia ci lascia che in questo pomeriggio d'alta consente possiamo trarre è che gli sgravi spostati di fatto inferiore agli annunci ma maggiori di quanto ci si sarebbe potuto attendere sulla base dei vari provvedimenti
Perché questo quali sono le possibili spiegazioni di questo andamento di questa discrepanza
Ma vi sono tanti fattori tra cui vale sicuramente la pena ricordare come già fatto anche Giuseppe prima per la spesa il fatto che l'andamento congiunturale sia stato indubbiamente peggiore di del previsto
Vi è anche stata l'incapacità di cui ci ha parlato sempre Giuseppe prima di tenere sotto controllo la spesa quindi un conseguente aggravamento dei conti pubblici
E quindi nonostante gli annunci ai desideri che credo siano poi condivisi peraltro da tutti i ministri delle Finanze dell'economia di poter abbassare la pressione fiscale però di fatto si è dovuto poi continuare a far ricorso alla leva fiscale
A spiegare poi l'andamento nella realtà del prelievo concorrono anche altri fattori
La difficoltà di attuazione di certi provvedimenti si pensi per esempio le varie versioni della programmazione fiscale o concordato preventivo che ogni anno assunto veste diversa ma che di fatto non è mai andata a regime
Vi sono state anche difficoltà di realizzazione dei risultati attesi in termini di gettito non solo sul lato delle specie ma anche sul lato delle entrate
Viene tutto sommato scarsa conoscenza di quali sono i fattori che spiegano l'andamento del prelievo e soprattutto non vi sono non vi è un monitoraggio di quelli che sono i risultati rispetto alle previsioni quindi quando ci sono delle previsioni nelle relazioni tecniche alla legge finanziaria parti di queste vengono presentate solo nel momento in cui si presenta la il disegno di legge o se per caso si approva qualcosa di diverso non vengono sempre corrette e poi comunque non c'è un monitoraggio ex post di quello che è l'effettivo andamento delle entrate rispetto alle previsioni
Quindi vi sono quelli che diciamo un po'avete chiamato nella commissione Faini sua dew diligence dei conti pubblici rischi di efficacia
I rischi di attuazione
Vi è anche una possibilità che condoni abbiano avuto un effetto sulla gettito nel senso che la letteratura su questo tema è molto variegata è sostanzialmente dice che l'effetto sul gettito ordinario dovuto manovre di condono dipende ampiamente da come il condoni sono strutturati
Le caratteristiche dei condoni che abbiamo avuto il nella passata legislatura in realtà portano a pensare che effettivamente per come i condoni sono stati attuati e sono stati congegnati vi possa essere stato un affetto sul gettito ordinario
Peraltro bianco lo studio che è contenuto nel rapporto di Bernasconi di la pecorella che dimostra che un qualche effetto vi può essere addirittura anche sulle entrate dello stesso anno in cui sono stati fatti condoni quindi questo potrebbe anche contribuire per esempio a spiegare perché nel due mila e due due mila e tre
Vi sia stato un calo del prelievo non tutti qui non giustificate non giustificabile sulla base dei provvedimenti che furono attuati in quei due anni
Sostanzialmente l'ultima finanziaria non ha introdotto delle grandi novità io anzi su questa slide per recuperare tempo
Visse rei se siete interessati ad entrare più nel merito può essere un incentivo questo al fatto di leggere il rapporto che in effetti commenta le varie tipologie di intervento che vi sono state e in quest'ultima finanziare che però appunto non ha comportato grandi novità non vi sono stati grandi interventi per le famiglie anzi quasi nulla per quanto riguarda le imprese vi sono stati di nuovo una serie di aggravi
Concentrati gli ammortamenti l'avviamento e altri tipi di provvedimento di questo genere
Ecco quali sono le conclusioni che possiamo trarre beh sicuramente la pressione fiscale è calata meno del previsto e quindi le aspettative di coloro che si attendevano appunto un calo di questa pressione fiscale sono indubbiamente state disattese
Ciò non vuol dire però che non si sia fatto nulla in campo fiscale forse a differenza di quanto è accaduto nel campo della stesa dove si è fatto poco
Nel campo delle entrate invece non sono mancati interventi e novità anche radicali pensiamo alla radicale e costosa riforma dell'IRPEF che seppure non compiuta però è costata all'incirca dodici miliardi di euro vi sono state anche vere e proprie potremmo dire controriforme penso la tassazione societaria abolizione della ditta e nuovo sistema di tassazione con l'IRES
E poi a queste più ampie riforme si sono in realtà affiancati una media di di specifici incentivi e di provvedimenti anche a volte di tipo proprio il temporaneo soprattutto per finalità di recupero del gettito
Ora io credo che tutto questo insieme di fattori riforme interventi incentivi agevolazioni e quant'altro abbiano alla fine contribuito contribuiscano a rende ancora più difficili le previsioni sugli andamenti dei singoli cespiti
La commissione Faini ha concluso diciamo
Più preoccupata giustamente sul lato delle spese che non sul lato delle entrate che sembrano invece mantenere di cui è confermato il buon andamento però io credo che comunque anche in questo campo l'insieme di fattori anche legati per esempio ad anticipi di imposte o ad interventi gli aumenti degli acconti o anche gli stessi interventi di ammortamento che in fondo non sono che un anticipo di tassazione rendano oggi
Abbastanza difficile diciamo dormire sonni tranquilli sulla tenuta del prelievo fiscale quindi anche su questo è molto importante quell'operazione di informazione di attento monitoraggio di cui si è parlato prima con riferimento alle spese oltre a ciò possiamo anche dire che la eredità che viene lasciata al nuovo governo non solo per i vincoli di gettito ma anche e forse soprattutto per altri motivi
è un'eredità abbastanza pesante i motivi sono che alla fin fine vari interventi che sono stati attuati in questi anni sembrano avere limitato sembra Beth aver fatto perdere diciamo coerenza stabilità e anche certezza al ordinamento tributario
Solo per accennare alcuni elementi alcune riforme come ho detto già anche prima sono state est attuate solo parzialmente l'IRPEF è stata avviata ma non completata
Per quanto riguarda la tassazione delle attività finanziarie vi era l'obiettivo di uniformare l'aliquota al dodici cinque per cento non è stato fatto nulla
Se però abolito l'equalizzatore col risultato che adesso abbiamo che alcune plusvalenze sono passata la maturazione altra realizzo
Per quanto riguarda la tassazione degli immobili sono stati fatti interventi marginali ma vi sarebbe invece bisogno di una riforma ben più radicale
Su altri IPT imposte su su cui invece vi era stata una riforma più globale ben congegnata sia in parte fatto retromarcia penso soprattutto all'IRES e alle modifiche alla parti si pesce nel senso in cui sono contenute in quest'ultima con quest'ultima manovra
Del due mila e sei oppure solo di difficile applicazione peso sempre all'IRES alle nove solo con contro l'asse in capitali session tessono effettivamente molto complesse
E diremo quasi inapplicabili
Altre riforme ancora sono state di fatto sempre rinviate annunciate ma cui sempre rinviate anche per vincoli di bilancio mi riferisco all'IRAP e alla riduzione del costo del lavoro se si escludono alcune limature che sono state fatte anche nell'ultima finanziaria
Ultimo punto che ma vale la pena di essere ricordato quindi last but not least vi è la controversa in ambito comunitario su cui forse il governo si è impegnato
Un po'poco sulla presunta incompatibilità Iraq IPA che lascia aperta un'incredibile incertezza sul gettito non soltanto per l'importanza del gettito IVA quanto per il contenzioso che può nascere per tutti rimborsi che potrebbero essere chiesti
Quali sono quindi le prospettive in questo scenario beh se si confrontano le ultime due legislature quindi quella del centrosinistra prima e quella del centrodestra poi e anche i programmi elettorali che abbiamo letto prima delle ultime elezioni
Emergono a mio avviso delle visioni di fondo molto diverse fra i due schieramenti e che importa su cui importante un attimo riflettere per vedere cosa ci si può aspettare
E io credo che al di là delle apparenze anche al di là delle propagande quindi degli annunci mediatici il punto più importante non sia tanto il livello della pressione fiscale che tutti credo vorremmo abbassare quanto la struttura e le finalità del sistema tributario
Con riferimento al programma di centrodestra andrò veramente per rapidi accenni mi sembra leggendo sempre programma elettorale che in fondo rimanga una certa incertezza sulla struttura del sistema tributario sulla struttura dell'IRPEF da un lato si introducono le deduzioni familiari poi però si parla di quoziente
Non si sa se si vuole andare effettivamente verso una flat tre Etacs o se fosse ci si vuole spostare più verso l'imposta sulla spesa posto che la tassazione dei redditi di capitale
Viene portata al livello più basso delle intenzioni viene pensata livello più basso del dodici e cinque cioè non sembra esservi un'idea chiara di come deve essere congegnato o come centrodestra intenderebbe congegnare il sistema tributario
Non c'è nessun Paese tanto per intenderci che abbia attività finanziarie tassata dodici e cinque un'imposta societaria trentatré
Una tassazione personale sul lavoro dal ventitré al quarantatré cioè questo insieme di aliquote non sono tra di loro non disegnano tra di loro un sistema coerente secondo quelli che sono i criteri tradizionali diciamo con cui si è abituati a valutare
I sistemi tributari
Un altro elemento che mi sembra importante che mi sembra differenziare almeno stando appunto ai programmi a quanto abbiamo osservato fino ad ora i due schieramenti riguarda il fatto che si sta si fa almeno nel programma elettorale del centrodestra vi è un lunghissimo elenco di incentivi di agevolazioni solo quelle di natura fiscale erano vi pare quindici se lo contatti bene
E peraltro anche questi anni sono stati anni in cui vi sono stati molti incentivi ahimè molti dei quali tra l'altro poi diciamo non applicate o che comunque sono caduti nelle maglie della cose di giustizia o quanto meno sono al vaglio della commissione
E perché appunto potenzialmente incompatibili con la normativa in materia di aiuti di Stato
Stando agli annunci
Il programma del centrosinistra non annuncia diciamo non c'è da aspettarsi dal programma del centrosinistra almeno stando al programma non c'è da aspettarsi nessuna rivoluzione all'orizzonte il che è un bene anche perché i contribuenti sono stati credo sottoposti a troppe modifiche in questi ultimi dieci anni si sottolinea però la necessità di riportare il sistema su un terreno di coerenza e di stabilità che a sua volta una condizione poi per ridare certezza la normativa alla sua applicazione semplificare il sistema e poter anche legittimare la tassazione
Sostanzialmente insomma se un sistema non ha una certa sua coerenza non può neanche essere stabile se non è stabile non può neanche essere semplificato non pone anche essere applicato in modo da garantirne la sua legittimità e la legalità
Anzi un sistema confuso e in un qualche modo un sistema che per forza di cose possedeva accompagnare di fatto alla necessità di introdurre prima o poi una qualche forma di condono quindi è funzionale in un qualche modo al fatto poi di dover introdurre prima o poi una qualche forma di sanatoria
Allora stando ripeto sempre agli annunci quindi a quanto si legge nel programma del centrosinistra perché è troppo presto per dare un giudizio sul nuovo governo
Sembra che ci sia questa desiderio questa volontà di ridare coerenza quindi la revisione dell'IRPEF viene vista contestualmente ad una riforma in senso universalistico degli istituti e sostegno delle responsabilità familiari
La tassazione delle attività finanziarie viene viste insieme la cassazione IRES e quindi una riforma dell'una viene vista coerentemente con una revisione dell'altra
La riforma del catasto viene vista contestualmente ad una riforma più globale dell'ICE della tassazione degli immobili e una riduzione delle aliquote ICI per evitare di aggravare la tassazione nel settore
E così via cioè sostanzialmente stando ripeto agli annunci sembra che ci sia questo
Idea di volere riportare a coerenza e stabilità il sistema ovviamente
Questi sono appunto gli annunci ancora dobbiamo diciamo vedere il DPF di questo nuovo governo dobbiamo vedere ancora la manovra quindi bisogna vedere se poi la realtà sarà in questo caso coerente con gli annunci o se anche in questo caso avremo delle discrepanze come quelle che abbiamo osservato prima ecco quello che possiamo dire quali sono gli auspici a questo punto quindi cosa ci possiamo a aspettare o meglio cosa possiamo augurarci che il governo faccia io credo che la vera diciamo l'auspicio maggiore sia il fatto che venga data effettivamente priorità all'obiettivo che io credo sia centrale di ridare coerenza stabilita certezza e legalità assisterla cioè sostanzialmente di fare in modo che il fisco sia un fisco ordinato in cui tutti paghino in funzione della loro capacità contributiva
Capisco che questo è un principio veramente molto di base ma credo che in questa situazione si è anche molto importante richiamarle sottolinearlo
E per fare ciò però se un importante una serie di fattori ed elementi commessi in modo un po'così categorico adesso però giusto per intenderci credo che sia molto importante che per riuscire a perseguire questo obiettivo che ripeto credo sia quello prioritario nella situazione attuale
Occorre evitare interventi estemporanei che siano dettati dall'urgenza di recuperare gettito
Ci attende una manovra annunciata di dieci miliardi di euro per bisognerebbe evitare che questa posi l'occasione per incominciare a intervenire
Senza avere una visione più organico di quello che si vuole fare occorre anche evitare di cedere alle molteplici pressioni che ci sono per ottenere incentivi esenzioni e agevolazioni
Nella idea che di base che ogni deroga sistema generale fonte di complessità di incertezza anche per la possibile incompatibilità con le norme comunitarie e raramente agli affetti desiderati
Difficilmente ci sugli effetti di incentivo addizionali che si visibile decidere molto spesso questi incentivi si trasformano solo in un bonus che viene dato a qualcuno che comunque avrebbe fatto anche in assenza di quel bonus lo stesso tipo di attività avrebbe avuto lo stesso comportamento occorre evidentemente una politica di contrasto all'evasione
Molto attenta a come è stata fatta poco dal governo passato solo negli ultimi due anni con l'ultimo è di due finanziarie c'è un qualche tentativi in questa direzione ma occorre però il non illudersi che si possano avere risultati facili su queste quindi soprattutto cuore evitare che poi si pensi che con recupero dell'evasione si può consentire l'immediata copertura di sgravi fiscali o di altre misure occorre sostanzialmente valutare attenta amente ogni riforma le sue ripercussioni e le interazioni che questa riforma con altre parti del sistema
E credo anche sia importante innovare rispetto al metodo cioè ricercare una volta che sono stati definiti gli obiettivi e quali sono le soluzioni migliori quelle più semplice tecnicamente più condivise più accettabile facendo anche e facendo anzi un'opportuna operazione avviando opportuni processi di consultazione con i soggetti interessati ciò avviando quello che molti altri paesi si fa soprattutto per alcune questioni tecnicamente complesse come la tassazione societaria
Di veri e propri troppi drafting legislativi
Bene io mi fermo qui e credo di avere recuperato un po'
Fare
Ringrazio Silvia Giannini da senz'altro la parola ad Alberto Zanardi che ci parlerà del federalismo fiscale
Sì grazie Cecilia io stavo bene
Anche perché poi temo una rivolta di almeno una parte della platea che una settimana Fea stesso luogo stessa ora aveva partecipato una discussione con molta pazienza sul focalizzato sul federalismo fiscale
Solo Breve però sono più o di speranza nel senso che io credo che tutta questa questa questione del federalismo fiscale
Sia abbastanza vicina ad una conclusione spero compositiva ed è una osservazione se volete
Un po'paradossale nel senso che mi sembra che ad oggi lo Stato confusionale lo scat lo stato di disorientamento complessivo
Di contrasto stridente che ho mai c'è fra quelle che sono lì dichiarazioni sui principi fondamentali del federalismo la responsabilità finanziaria degli enti decentrati l'autonomia e la pratica corrente che in fece fatta di vincoli a sei stringente l'autonomia sul nazionale
Dico questo contrasto sia arrivato a un livello di così incoerenza tale per cui necessariamente siamo dobbiamo essere vicini ad una soluzione del problema
è una soluzione che probabilmente verrà se ci sarà un aiutino da parte della ripresa economica che dia qualche grado di libertà per realizzare poi effettivamente il passaggio di competenze a favore degli enti sub nazionali
Probabilmente qualcosa dipenderà anche da come andava a finire lo accennava Silvio precedentemente tutta la questione dell'IRAP davanti alla Corte giuridici e giustizia
Questo Mosaico di elementi però mi fa ben sperare che fosse non domani ma dopodomani
Una soluzione alla attuazione coerente del disegno del costituzionalismo diciamo del riforma costituzionale in tema di federalismo posso trovare una effettiva attuazione noi veniamo da un anno il due mila e cinque in cui non è successo sostanzialmente nulla di nuovo rispetto a quello che era stata la storia del federalismo fiscale in tutta la legislatura puntualmente è stato riproposto anche in quest'anno
Tutto l'armamentario dei vincoli sostanzialmente all'autonomia fiscale degli enti decentrati i fatti di tetti di spesa fatti di vincoli sul personale vincoli Agli Investimenti limiti alle possibilità di sforzo fiscale autonomo da parte degli enti sub nazionali
E il risultato ovviamente è stato quello solito cioè quello di compromettere gravemente la certezza e la programmabilità delle risorse che sono proprie di Regioni e Comuni
La legge finanziaria per il due mila e sei ovviamente non è da meno in questa tradizione quinquennale
Richiede alle Regioni ai Comuni un grosso sforzo in termini di aggiustamento delle finanze pubbliche complessive attorno ai circa otto miliardi di euro
E e d'altra parte interviene come sapete uno una volta in più con una pervicacia quasi esemplare su la questione del patto di stabilità interno il patto di stabilità interno un punto su cui in questi anni abbiamo visto diciamo di tutto di più
Regole che sono state cambiate di anno in anno con ovviamente un effetto di fortissimo disorientamento da parte di coloro che sono colpiti che dovrebbero essere dovrebbero soddisfare il patto
La legge finanziaria per il due mila e sei ha poi confermato per tutto l'anno di nuovo per appunto per l'anno in corso
I vincoli alle possibilità di variazione delle aliquote degli strumenti fiscali autonomi intermedi addizionali io perfetti Dio tappa al di fuori di quelli che sono i casi di ripiano dei disavanzi sanitari nel Complesso quindi direi nulla di nuovo rispetto a quello che è stato messo in campo negli anni precedenti misure di breve respiro assunte al di fuori di qualsiasi procedura concertativa fa lo Stato e gli enti locali che distorcono pesantemente le scelte finanziarie di Regioni e Comuni nel senso che incentivano speso spesso inefficienti che poi ritroviamo in termini di rimbalzo negli anni successive
Al di sotto di questa pratica di gestione della finanza pubblica su nazionale che insomma difficile non definire schizofrenica anche nel due mila e cinque poi si è prolungata
Questa sorta di agonia a cui stiamo assistendo da quattro anni da cinque anni di sostanziale in passa nell'attuazione della Costituzione del centodiciannove cioè appunto del federalismo fiscale in senso stretto
Qui ovviamente
Che questa questa situazione di mancata attuazione di un pass di Stasi nell'attuazione del federalismo fiscale non è una cosa senza costi ha comportato
Il risultato di Salce appare ancor di più il contrasto istituzionale come sapete la Consulta è intervenuta in qualche modo a mantenere qualche elemento di o Udine
Nell'ambito della dell'evoluzione del sistema fiscale del nostro Paese ma intervenuta come può fare la corte costituzionale cioè di fatto sostanzialmente in assenza di una legge di coordinamento che del della finanza pubblica in generale che veniva richiamata da Cecilia sostanzialmente inibendo tutte le possibilità di e creatività fiscale da parte delle regioni
Questo stato confusionale poi testimoniato da una lunga collezione di episodi vari cioè il caso per esempio
Della Sicilia che ha fatto proprio
E ha riattivato diciamo
Un decreto legislativo che dà attuazione al suo statuto consentendo alla Regione di incassare direttamente le imposte versate dalle imprese industriali che hanno sede al di fuori della Regione ma hanno poi stabilimento attività produttive attive nella regione c'è il caso di cui si sta discutendo
Molto in questi giorni delle nuove imposte sul turismo et similia che sono state introdotte dalla Regione Sardegna
E un mosaico questo di grande confusione in cui evidentemente manca un quadro di rifermento ordinato ed organico
L'operazione che diciamo si prospetta cioè quella di dare attuazione al federalismo fiscale fissato dalla nostra Costituzione con la costituzione del due mila e uno ovviamente non è un'operazione semplice
Non è un'operazione semplice da un lato perché evidentemente
Si tratta di un'operazione di grandi dimensioni NUCLECO davamo la settimana scorsa risaie e quantifica in settanta miliardi il trasferimento di risorse dal centro a favore degli enti sub nazionali che crescono questi settanta miliardi a due Tura a centosettanta miliardi nel momento in cui teniamo conto che alcune delle possibilità di finanziamento degli enti sub nazionali che attualmente sono adottate i trasferimenti non di natura perequativa
Di fatto non sono non sono ammissibili dalla nuova Costituzione
è un'operazione ovviamente ancor più ardua se si tiene conto di quella che la realtà
Economica di forti dualismi che caratterizza il nostro Paese
E anche la realtà istituzionale dell'Italia in cui abbiamo un affiancamento credo attualmente difficile da giustificare fra istituzioni diverse regioni a statuto ordinario a regioni a statuto speciale
In cui la dimensione per esempio del livello comunale estremamente diversificata otto mila comuni e ovviamente questi sono i limiti di rigidità istituzionale su cui non è facile intervenire intermedie accorpamento etilica razionalizzazione i tentativi degli su diciamo degli anni passati sono sempre tendenzialmente falliti
Come allora diciamo dare attuazione oggi al disegno costituzionale e del federalismo fiscale ma
Se un elemento di consolazione fuoco se può essere trovato almeno nell'ambito del dibattito attuale
Credo che questo spie senza al mente nel fatto che almeno a livello tecnico meno ovviamente a livello politico nelle soluzioni che concretamente sono state avanzate in questi ultimi mesi da varie parti io credo di riconoscere una sostanziale concordanza in termini quanto meno di Marco disegno
Nel due mila e cinque come voi sapete l'Alta Commissione sul federalismo fiscale ha concluso in qualche modo diciamo i suoi lavori ci sono stati una serie di altri contributi sul piano della riflessione diciamo scientifico accademica credo importanti certamente diciamo il contributo di Giarda fosse anche il contributo che è nato dalle riflessioni di una serie di persone che sono raccolta attorno alla Fondazione Di Vittorio
Direi che in generale mi sembra che al di là delle differenze tecniche sulle proposte dettaglio al di là fosse anche di qualche differenze nelle ispirazioni fondamentali poi in realtà in termini di soluzioni concretamente applicabile
Tutti necessariamente sono dovuti venire in un po'a a confrontarsi in con la carta complessa istituzionale economica del nostro Paese e quindi mi sembra che alla fine le soluzioni che siano venute fuori da queste diverse prospettive siano essenzialmente in termini generali concordanti verso un disegno che unitario ed è un disegno
Che è un po'anche quello che emerge dall'Alta Commissione cioè in cui si cerca con una qualche fatica perché e faticoso applicare il federalismo fiscale in un Paese come il nostro di coniugare insieme
Quelli che sono gli elementi tipici di i sistemi federali ovvero responsabilizzazione
A ditelo sul nazionale ed autonomia soprattutto in termini fiscali con anche ovviamente la tutela la garanzia delle esigenze di solidarietà i di perequazione che ovviamente non possono mancare nel nostro Paese
Il rapporto dedica diciamo un po'di pagine alla lettura critica della potevo usarla colta di documenti che sono stati fatti circolare dall'Alta Commissione io non voglio ovviamente entrare
Nei dettagli voglio però dire che appunto nel Complesso mi sembra che non esistano giganteschi ostacoli tecnici effettivamente a trovare una soluzione al problema dell'attuazione del federalismo fiscale così come contenuto
Nella nella costituzione del due mila uno ovviamente servono ulteriori approfondimenti però questo fosse almeno per come la penso io un messaggio di speranza e allora ci si può domandare
Quali sono di fatto gli ostacoli i freni alla effettiva attuazione del disegno federalista
Di o delle banalità dirò dell'ovvietà mi ricordo soltanto diciamo due punti fondamentali ovviamente c'è un problema di risorse c'è un problema di trovare dei grandi di libertà in termini di effettiva disponibilità di risorse complessive del sistema pubblico
Che brindano possibile accompagnare questa operazione quella della di funzione di funzioni pubbliche a favore degli enti territoriali che è un'operazione certamente non a costo zero
Una settimana fa Vincenzo Visco lo sottolineava a chiare lettere il federalismo fiscale nella transizione costa non è un'operazione a costo zero i costi del federalismo così come erano emersi nel d'
Tito corrente l'estate scorsa
Possono essere abbastanza rilevanti si tratta ovviamente di inerzie che derivano dalla complessità della del piano dell'operazione in generale
E in questo senso vorrei richiamare anche un aspetto che ha a che fare con la riforma costituzionale che andremo a votare nei referendum del venticinque e del ventisei di queste mese cioè un aspetto che era stato notato fra l'altro nei lavori del federalismo fiscale cioè che ha gli estremi di un non senso una delle delle previsioni di chiusura della della nuova riforma costituzionale che oltre a prevedere fra l'altro un orizzonte temporale molto lungo di tre anni per l'attuazione del federalismo impone il fatto che il passaggio alla nuova struttura federale necessariamente non debba imporre una aumento della pressione fiscale complessiva
Ora il fatto che non ci sia non ci possano essere per legge addirittura per Costituzione un aumento della pressione fiscale complessiva da un lato può essere interpretato in termini di transizione come un ovvio un grosso ostacolo all'attuazione del federalismo dall'alto in termini invece di assetto a regime costituisce direi una contraddizione in termini rispetto a quella che la finalità del federalismo ovvero quella di dare autonomia
I libertà di decisione anche in ambito che mente fiscale a quelli che sono i livelli subregionali di colore
Un secondo aspetto che Dimida che frena fortemente l'attuazione del federalismo ovviamente il fatto che si deve ritrovare da quell'una certa consuetudine anche in questo particolare settore alla diciamo la pratica della concertazione fra i diversi livelli di governo è un problema di metodo
è uscita qualche giorno fa sul Sole ventiquattro una bella intervista
Al ministro Lanzillotta che i video iniziava la necessità di rifondare un patto fra lo stato e le autonomie territoriali su cui basa che evidentemente la attuazione di questo nuovo disegno costituzionale
Possono sembrare soltanto belle parole dal punto di vista poi concreto questo significa che bisogna chi collocare la fissazione
Dei saldi della finanza locale all'interno dalla programmazione finanziaria del settore pubblico in generale e quindi vuol dire ritrovate spazio per questa decisione nell'ambito della della procedura
Di bilancio bisogna evidentemente riformare il Patto di stabilità interno che nel suo assetto a su attuale e completamente in cui incoerente con i requisiti di autonomia si deve poi anche ovviamente rilanciare e rifondare l'ambito di competenze della conferenza unificata Stato-Regioni
Quindi un'operazione non semplice per questi vincoli su cui però io credo che qualche elemento di speranza all'orizzonte ci sia grazie
Grazie Alberto Zanardi il rapporto di finanza pubblica quest'anno come gli altri anni a a fianco della prima parte che una parte come dicevamo come abbiamo visto di monitoraggio delle politiche una parte specifica di approfondimento per quest'anno avevamo abbiamo scelto io Alberto di dedicare la parte di approfondimento al tema dell'evasione e siamo stati facili profeti profeti in quanto il tema d'evasione
E degli strumenti per venti più appropriati per contrastarla è tornato proprio ha in testa all'agenda politica anche se spesso ci si trova di fronte a ad affermazioni di principio che è difficile sostanziare
Il problema che abbiamo trovato di fronte quando abbiamo cercato di mettere insieme questa parte mo'monografica e che ci si muove ancora una volta in un grave vuoto informativo
Che investe sia la quantificazione del fenomeno per il quale non esistono stime ufficiali sia gli esiti degli interventi di contrasto si pensi ad esempio lo studio dei settori sia degli istituti transattivi con l'accertamento con adesione concordato preventivo eccetera
Sappiamo anche che gli stessi dati analitici relative dichiarazione dei redditi non sono a disposizione con tempestività e con la P quattro dettaglio per gli studiosi
Quindi non è stato facile mettere insieme in questo secondo rapporto abbiamo trovato comunque dei validi collaboratori e abbiamo costruito un quadro che contribuisce a nostro avviso dare elementi di conoscenza sul tema
Anche in questo caso non sarà possibile rappresentare in questa quest'incontro tutti gli elementi la ricchezza di questi di questi questi contributi
Richiamo brevemente alcune delle cose che si possono trovare trovarne rapporto più con la funzione di stimolarli alla lettura delle del libro
Siamo partiti da un'analisi metodologica dettagliata delle caratteristiche dell'unica stima ufficiale esistente che è la stima del sommerso operata dall'Istat questa analisi
è stata fatta da Maurizio Bovi e ricordiamo che questa stima del Sasso sommerso costituisce il benchmark Merchant Bank marca rispetto a cui sono poi ricavate lei diverse valutazioni dell'evasione vera e propria
Alcuni risultati rilevanti ancora per quanto riguarda ad esempio la percezione collettiva del fenomeno
Caro Fiorino Alberto Zanardi esaminano i dati rilevate con l'ultima indagine Banca d'Italia da cui emerge che l'evasione considerata un fenomeno diffuso nella percezione soggettiva è percepita come un fenomeno diffuso anche se ci sono differenze territoriali più al Sud che al Nord è considerato un fenomeno un costoso per la perdita di risorse che impone alla collettività più al nord che al sud ma un dato molto importante ad esempio che fra le motivazioni ai quali secondo collettività c'è evasione quella che assume più rilevanza e l'idea che sia undici se portati a evadere in quanto altri vada non c'è l'evasione possa essere un fenomeno imitativo
Allora diventa molto importante capire come contro dare interviste ribaltare i nervi a rovesciare questa tendenza alla non l'obbedienza fiscale
E a questo proposito probabilmente un'operazione che non è stata fatta anziché nata nell'altra direzione quella di dei condoni fiscali cioè i condoni fiscali ci si è chiesti possono aver avuto quale influenza possono aver avuto nelle scelte di obbedienza fiscali
Come già ricordato da Silvia Giannina e Giannini il contributo di Michele Bernasconi Fabrizia Lapecorella presenta alcune indagini econometriche inedite per verificare gli effetti dei condoni sul gettito del nostro paese da cui appunto
Emergono prime evidenze di un effetto complessivamente negativo dei condoni sul tasso di riempimento ordinario dei contribuenti nel lungo periodo
Le politiche dei condoni sono ovviamente anche rilevanti nelle potenza delle frenare scusate la potenzialità degli studi di settore sono ovviamente
Che hanno avuto negli ultimi anni ICI anni ruolo centrale nel contrasto dell'evasione ma su questo tema interverrà poi Alessandro Santoro
Le politiche dei contorni sono state anche negativi per quanto riguarda il ruolo dell'amministrazione vuole dall'essere stato svilito dal continuo ricorso ai condoni che in qualche modo hanno anche ridotto lo stock confronti dell'attività potenziale dell'amministrazione stessa questo problema particolarmente delicato in quanto inizierà statale è stata messa a punto alla fine degli anni Novanta una profonda riforma organizzativa d'amministrazioni
Di cui non si sono poi visti i risultati su questo tema c'è un contributo di Massimo Romano Massimo Romano era stato chiamato a intervenire in questa in questo incontro di oggi su un altro aspetto cioè gli strumenti di contrasto dell'evasione
Purtroppo si scusa non ha potuto partecipare per motivi di salute un punto
Importante comunque di sofferenza dell'azione di controllo fiscali attuata dall'amministrazione Finzi finanziaria
Riguarda quella che può essere considerato una una vera e propria evaporazione dei gettiti inizialmente contestati lungo il tormentato percorso che va dal processo verbale di contestazione all'avviso di te di accertamento finale arrivare alla riscossione
Questo tema è stato oggetto di un sullo specifico approfondimento con particolare riferimento le società di capitali Traverso l'analisi di un campione rappresentativo curato da Fernando Di Nicola
Da cui emerge che neppure il trenta per cento dell'evasione IRPEG si trattava in quel caso
Iniziale cioè della neppure il trenta per cento delle passioni che perché inizialmente contestato aggiunge poi alla definizione finale che non vuole ancora dire neppure alla riscossione e emerge sempre da quello studio che le società con più alta propensione padre sembrerebbero essere quelle non appartenenti a gruppi o con basso numero di soci le società a responsabilità limitata quelle operanti nel commercio delle costruzioni
Più al Sud che al Nord più piccoli o poco patrimonializzate
L'evasione poi ovviamente anche una dimensione internazionale un aspetto particolare che è stato considerato nel rapporto quello delle frodi intracomunitarie che coinvolgono l'IVA
Di questo si è occupato Luigi Mazzillo che interverrà poiché su questo punto fra poco appena io smetterò di parlare rispetto a a questo tema questo problematiche al punto forse di maggiore crisi criticità
Deriva dal fatto che il potere di indagine delle singole amministrazioni nazionali si rivelano in questi campi in effetti Sufi insufficienti quanti possono essere seggi esercitate solo entro i confini politici degli Stati invece per ferie contrastare effettivamente questo tipo di fenomeno è necessario un coordinamento delle politiche allora dicevo di tutti questi temi che Dio richiamato velocemente ripeto per sollecitare la lettura delle del testo
Potremmo qui parlare soltanto di due gli studi di settore Vito subito la parola D'Alessandro Santoro in seguito Luigi Mazzillo per quanto riguarda le frodi intracomunitarie in campo IVA
Sì giungono a sera dunque io
Devo dire che molti temi sono stati anticipati da chi mi ha preceduto quindi cercherò di concentrati dirvi cose un leggermente diverse la prima cosa che mi viene da dire sugli studi di settore è una battuta ma fino a un certo punto
Siamo in un Paese che come sappiamo dove c'è una netta differenza nelle proposte di politiche fiscali tra gli schieramenti politici
Uno se non forse l'unico punto su cui sembrerebbe esserci un consenso by partisan è proprio quello della centralità del ruolo degli studi di settore
Credo che almeno in questo caso il fatto che ci sia un consenso ormai abbastanza diffuso sia ragionevole parte innanzitutto da una constatazione teorica semplice ma comunque che vale la pena di ripetere cioè in un sistema produttivo estremamente frammentato come il nostro dove esistono oltre cinque milioni di partite Iva attive per tacere delle silenti
E ovviamente indispensabile avviare un avere degli strumenti che sulla base di tecniche statistiche sufficientemente affidabili siano in grado di orientare gli accertamenti
Perché senza strumenti simili l'attività di accertamento improbabile che possa raggiungere livelli di efficacia ragione a questa intuizione corrisponde la realtà dei fatti di oggi cioè dopo diceva Cecilia dieci anni di evoluzione degli studi di settore oggi abbiamo ormai quasi quattro milioni di soggetti che sono coinvolti
Nell'applicazione dei suoi settore quindi una gran parte di quelle partite IVA di cui parlavamo
Sono oggi coinvolte da questo meccanismo
Ora devo dire a fronte di quindi dell'importanza sia teorica sia astratta che concreta degli studi di settore mi sembra di poter registrare due mancanze una forse meno grave e e forse indotta da una seconda che invece mi pare molto grave
La prima meno grave il fatto che diciamo all'importanza degli studi di settore non mi sembra corrispondere sempre la dovuta attenzione da parte di chi segue il fenomeno dell'evasione fiscale cioè ci sono ancora si leggono ancora ogni tanto articoli sul problema delle case ne fiscale che ignorano del tutto la presenza del ruolo degli studi di settore
Ma questa probabilmente non è la cosa più grave anche perché potrebbe essere indotte realtà dalla seconda mancanza che è grave e che è stata in parte anticipata da Cecilia perché riguarda non solo gli studi di settore
Ad oggi manca totalmente un quattro statistico certo ed affidabile sui gli impatti che gli studi di settore hanno avuto nel nostro ordinamento
è una mancanza diciamo pressoché totale nel senso che quello che è disponibile alla pubblica opinione sono solo alcuni dati
Aggregati sulle percentuali di soggetti congrui e coerenti
Mi perdoneranno quelli che magari non sono molto familiare con il meccanismo degli studi ma si sta si tratta sostanzialmente di due segnali essenziali che gli studi producono le due anomalie essenziali
Dati aggregati relativi per quanto mi consta al primo triennio di applicazione novantotto due mila uno dati tra l'altro filtrati in modo informare cioè neanche con delle comunicazioni formali ma attraverso la stampa attraverso canali strani
E credo che questo sia nel quadro di una gravità delle nel quadro di una carenza informativa generale una cosa particolarmente grave
Quindi il primo banale banalissimo nella prima banalissime indicazione che viene è che chi vuole operare con gli studi di settore e ripeto credo che sia un'idea by partisan dovrebbe prima di tutto ricostruire e rendere disponibile un quadro statisticamente affidabile circa l'impatto degli studi
Per fare cosa ma io credo che ci siano a tra i molti aspetti da considerare ce ne siano due
Che io ho cercato di racchiudere nella nozione non particolarmente originale dirà il velo di efficienza ed efficacia degli studi
Allora per efficienza intendo l'attitudine degli studi di settore ad intercettare a monte
Correttamente i comportamenti evasivi cioè cosa vuol dire a segnalare come congrui i soggetti che non sono evasori e a segnalare come incongrui i soggetti che sono e fasullo ovviamente siccome stiamo trattando di procedure statistiche
Che ragionano cercando di tagliare le punte per così dire non si può pensare che nel meno nel migliore dei mondi possibili si arrivi ad una netta distinzione tra evasore non evasori ma sarebbe il punto a cui tendere quello
E questo per quanto riguarda l'efficienza per efficacia intendo diciamo così la capacità da parte degli studi di settore di indurre comportamenti virtuosi da parte dei soggetti intercettati cioè in pratica aumentare l'impegno a ridurre l'evasione mentale l'imposta versata dei soggetti che
Ora ripeto nel nell'assenza di informazioni
Certe affidabili addentrarsi in questo terreno è francamente difficile quindi qua quanto dirò d'ora in poi ho preso molto con le pinze proprio perché
I dati sono pochi anzi mi piacerebbe essere smentito perché si vorrebbe dire che ci sono dati diversi io ho provato a fare un ragionamento su quei pochi dati aggregati che conosciamo e che sono relativi al triennio novantotto due mila in particolare fondato su cui vale la pena soffermarsi è il fatto che si è sembra che si sia registrata una crescita nel tempo
Abbastanza costante della quota di soggetti congrui e di soggetti coerenti
Ovviamente questo è un fenomeno che può essere interpretato in modi diversi potrebbe anche essere il segno di una cosa molto positiva cioè di una aumento nel corso di quel triennio del tasso di virtuosità dei contribuenti
Il problema è che non sembra che a questo aumento dei tassi di congruità e di coerenza abbia fatto riscontro un aumento dell'imponibile emerso una riduzione dell'evasione
Ora di fronte a questo e ripeto sempre con tutte le cautele del caso ci si deve porre di fronte alla così detta che nel primo triennio quanto meno gli studi abbiano manifestato una tendenza a ridurre anziché ad aumentare nel corso del tempo la loro efficienza nel senso di essere un po'meno rigorosi nell'identificare come evasori soggetti potenzialmente evasori ripeto sono valutazioni di tipo statistico quindi diciamo potenzialmente falso
Chi ha discusso di questi temi a sostanzialmente indicato tre possibili cause
La prima è che gli studi anche negli anni successivi al due mila e una realtà abbiano perso progressivamente aderenza alla realtà cioè siano diventati progressivamente obsoleti
La seconda è la possibilità invece ma che può anche tranquillamente andare insieme con la prima che i conseguenti abbiano sviluppato un comportamento adattivo cosa di cui c'è diciamo per dire a una certa evidenza aneddotica
Nel senso che hanno capito come rispondere agli studi di settore quindi di fronte a i parametri che lo studio produce
Hanno capito come modificare le voci in modo da risultare formalmente congrui senza dover versare alcunché un poco di più l'imposta la terza è la possibilità a chi vi siano seppure nell'ambito di un meccanismo che questo va detto a chiare lettere è statisticamente estremamente raffinato come quello degli studi di settore
Mi siano degli spazi nella definizione dei parametri che sono diciamo suscettibili di una definizione un po'più rigorosa
Reso non voglio addentrarmi troppo nei dettagli ma mi sto riferendo in particolare alla relazione che c'è tra la coerenza tra la definizione di coerenza negli studi e la definizione di congruità distrutti
Sostanzialmente come voi sapete negli studi si cerca di individuare cerco di individuare dei parametri che siano validi per tutte le imprese del cluster prendendo come termine di paragone come benchmark delle imprese che si ritengono diciamo meno devianti cioè imprese coerenti
Allora è abbastanza intuitivo che quanto più si è rigorosi nel definire il criterio di coerenza probabilmente tanto più si sarà stringenti nel definire i parametri di congruità
Queste sono mi sembra le tre possibili cause
Devo dire che appuntarsi quanto trattare trattasi di una riflessione che è stata fatta da diverse persone alcune nel quale qui presenti
Ovviamente non non non c'è stato una staticità assoluta anzi rispetto alla prima possibilità a cioè l'obsolescenza degli studi di settore sono state fatte delle cose come ricorderemo
Tutti a partire dal disegno di legge finanziaria per il due mila e cinque sebbene con una versione come ricorderete che è cambiata nel corso del tempo ma ad oggi ci sono se è stata quasi completato un'opera importante di revisione di una serie di studi di settore e anche qui l'evidenza aneddotico giornalistica sembrerebbe dichiara che in effetti vi è stato un innalzamento di quei parametri di congruità che erano sembrati ridursi ridursi nel periodo precedente
Per quanto riguarda la seconda possibilità cioè quella che i contribuenti abbiano sviluppato comportamenti adattativi manipolando i dati anche qui sembra che ci siano delle risposte a che ha cercato di dare l'Agenzia delle entrate in particolare a questo problema
Prevedendo i cosiddetti accessi brevi cioè in sostanza gli accessi dei dei verificatori finalizzati a farsi che i contribuenti non farsi Ficino i dati mi chiedo nel saggio se non sia possibile anche fare un ragionamento sulla natura delle variabili che vengono utilizzate negli studi anche qui non è il caso di indulgere molto in dettagli però forse ci sono variabili che per la loro natura sono meno manipolabili rispetto ad altre almeno per certi soggetti
E questo sembrerebbe indicare anche una certa esperienza estera quindi forse si potrebbe pensare anche di intervenire
In questa direzione
Accanto a queste problemi a questi problemi efficienza ripeto spero che poi quando verranno resi noti i dati relativi agli ultimi in particolare mi aspetto un cambiamento negli ultimi tre anni più di due anni forse accanto questi premi efficienza ci sono dei problemi di efficacia perché ovviamente fatto di intercettare un contribuente definirlo come incongruo non significa ancora verrà completato l'operazione averlo indotto a ad adempiere
Ora come sappiamo le regole che presiedono agli accertamenti basati sugli studi di settore sono differenziate sulla base dei soggetti una questa una questione piuttosto complessa che ha avuto una certa evoluzione ma per sintetizzare diciamo che ci sono alcuni soggette in particolare i soggetti in contabilità ordinaria per obbligo quindi le società di capitali
Che fin dall'inizio hanno avuto un trattamento particolare diciamo così nel senso che per i primi anni sostanzialmente una società di capitali incongrua quindi seppure intercettata come Società che va bene non aveva nulla da temere dagli studi di settore perché si sarebbe preventivamente dovuta dimostrare l'inattendibilità delle scritture contabili per procedere all'accertamento cosa che per ammissione della del di Jimmy esponenti dell'amministrazione è stata sostanzialmente una pietra tombale sulla possibilità di utilizzare gli studi nei confronti delle società di capitale nel due mila e cinque come sappiamo questa regola è stata parzialmente cambiata nel senso che anche per le società di capitale o in contabilità ordinaria per obbligo è stata prevista la cosiddetta regola del due su tre per cui la possibilità di un accertamento nel caso di incongruità in due periodi su tre
Consecutivi
Oppure in alternativa sono stati previsti i cosiddetti indici di nuova coerenza un'altra volta vi devo chiedere venia non posso darvi alcune indicazione quantitativa certa ma anche qui sembrerebbe che questo abbia funzionato band poco
Molto meno rispetto alle altre modifiche quindi qui sembrerebbe porsi la questione che altri hanno già proposto per esempio citato Massimo Romano lo ha scritto un contributo di un saggio per la Fondazione Di Vittorio
Sembra porsi l'esigenza di un superamento deciso e netto delle differenze dei regimi di accertamento
A prescindere dalla tipologia di soggetto
Vi è poi un altro aspetto di efficacia sul quale invece mi pare che ci sia minore attenzione e cioè torniamo al comparto delle società di capitali
Quello che emerge dall'analisi dei dati e che in realtà una grossa fetta delle società di capitali italiani circa un terzo sono escluse dagli studi di settore
E sono escluse perché la legge ha previsto delle cause di esclusione che evidentemente ricorrono con notevole frequenza tra le società di capitali
Ora quello che è interessante vedere è che tra queste cause ti è per esempio e con questo concludo e credo anche di legami un tema che verrà trattato dopo di me c'è una causa di esclusione che è legata al fatto di essere al primo o all'ultimo anno di attività
Ora in Italia lo sappiamo tutti c'è una problematica legata a un turnover di società di capitali che insomma desta più di un sospetto perché estremamente più elevato rispetto a quello degli altri ordinamenti
C'è certamente l'ipotesi che in un sistema produttivo frammentato come il nostro ovviamente la frammentazione genera frammentazione ma c'è anche la possibilità che questo turnover nasconda fenomeni elusivi
Ora è peculiare il fatto che questi soggetti che mettono in atto fenomeni elusivi sono esclusi dagli studi di settore dai parametri perché le case scusa visto il settore valgono anche per i palati dalla normativa sulle società di comodo cioè sono sostanzialmente pur essendo soggetti che sono dobbiamo dire complessivamente anche se sicuramente non possiamo fare un discorso rimase ma essendoci lì dentro un'area di quanto meno che che meriterebbe attenzione eppure gli strumenti che l'ordinamento USA sono depotenziati nei confronti proprio di questi soggetti ecco credo che questo meriterebbe una qualche riflessione anche forse in tempi abbastanza bene grazie
Grazie ad Alessandro Santoro dalla parola vicino anzi
Grazie il tema abbastanza abbastanza vasto
Cerco di affrontarlo con riguardo a quello che a me sembra l'aspetto critico più essenziale nel modo di operare della nostra amministrazione finanziaria senza naturalmente nulla togliere alla rilevanza di altri profili che poi dico io stesso evidenziato nel contributo Strand scritto e dal quale ed al quale gli invidio
Ecco ricorderò anzitutto che l'attenzione per l'evasione dell'Iva si spiega sia per la sua rilevanza quantitativa sia per il fatto che essa riguarda l'unica imposta effettivamente armonizzata a livello europeo e chi costruisce poi anche una risorsa propria della stessa Unione Europea
Per quanto riguarda la rilevanza che ho quantitativa basta nel presente che il gettito IVA in Italia
Costituisce una quota superiore al ventitré per cento delle entrate finali che rappresenta il quarto anzi il ventisei per cento delle entrate tributarie erariali
La media europea dell'evasione è stata stimata intorno al ventuno per cento ma con un'incidenza abbastanza differenziata nei diversi paesi
Quella italiana secondo le ultime stime sarebbe del ventinove per cento e quindi sarebbe il doppio di quella di presenti e di quella britannica che stimata al sedici per cento
Questo naturalmente anche per ragioni come sappiamo strutturali legate alla nostra particolare struttura produttivo occupazionale che vede una presenza di soggettiva molto più ampia di quella degli altri Paesi europei è stato già ricordato prima
Rispetto a un milione settecento mila partite Iva nel Regno Unito in Italia ce ne sono comprendendo anche quelle multe più di otto milioni niente
Cioè ce ne sono sei milioni e mezzo in più
E di questi soggetti solamente punto sei milioni presentano la dichiarazione IVA
E quindi questo comporta che ci sono queste partite IVA mute in cui sicuramente ci sono contribuenti e senza inventori agricoli io gli esercenti professioni mediche
O ci sono anche soggetti che hanno cessato l'attività si sono dimenticati di chiudere la partita IVA però ci sono partite IVA che mute che corrispondere anche a società fantasma che hanno vita breve
Sono che sono costituite strumentalmente affini di di frode e che riescono più agevolmente anime mimetizzarsi grazie proprio all'enorme massa di soggetti IVA che per un motivo o per l'altro
Non sono legalmente tenuti a presentare la dichiarazione diciamo questo è un problema critico l'amministrazione finanziaria e che non mi sembra sia stato finora affrontato in modo in modo coerente
Non c'è quindi da meravigliarsi se all'interno del generale fenomeno dell'evasione come documentato risulta che l'attività di verifica dalla Guardia di Finanza uno spazio non secondario sia occupato in Italia ancor più che negli altri Paesi dalle frodi intracomunitarie
Una un indicatore della rilevanza del fenomeno si ricava addirittura dalla dalla stessa coro dalla stessa relazione sull'attuazione della convenzione del dell'Agenzia delle entrate nel due mila e nel due mila nel due mila cinque erano stati previsti trecento controlli per quanto riguarda lì e le frodi all'IVA ma ne sono stati effettuati mille non perché si è deciso di di farlo ma perché sono arrivati gli input dall'autorità giudiziaria che hanno obbligato dare seguito in termini di in termini di controllo
Il fenomeno delle frodi preoccupa i governi e le istituzioni superiori di controllo e di tutti i Paesi europei anche perché non si intravede l'esistenza di limiti fisiologici alla sua ulteriore espansione
Non ci sono limiti lesi se il fenomeno è e le e sì infatti è strettamente legato alle logiche stesse del regime transitorio di tassazione fondato com'è noto sul principio di destinazione in base a tale principio le merci cedute lasciano il paese del produttore libere da imposte e sono riammesse nel circuito IVA con l'applicazione dell'aliquota del paese nel quale si verifica il consumo finale del bene
Ora il regime transitoria dell'IVA implica la circolazione in franchigia fiscale tra gli Stati membri dell'Unione europea di beni oggetto di transazioni fra un milione e mezzo di impresa che fanno circolare questi beni fra di loro per un importo superiore a mille cinquecento miliardi di euro
L'ammontare della dell'imposta relativa a questa ancora quella questa queste transazioni rappresenta secondo l'aliquota a media applicata nei vari Paesi dal sedici al venticinque per cento tra i centocinquanta e i duecento miliardi di euro
E l'evasione di Iva sulle transazioni intracomunitarie viene stimata nell'ordine del dieci per cento del gettito complessivo cioè siamo intorno ai quindici venti miliardi per l'insieme dei paesi dell'Unione
Ma non è solo la rilevanza quantitativa degli importi a giustificare la particolare attenzione da riservare al dilagante fenomeno delle frodi all'IVA intracomunitaria
E dall'attuazione delle migliori strategie di contrasto per impedire l'ingresso di società fittizie nel sistema IVA ad individuarle e a far cessare la frode e a recuperare l'imposta frodata in mancanza venendosi paesi dell'Unione a configuri a configurare relativamente all'IVA come veri e propri vasi comunicanti
Chi può infatti realisticamente attendere che si possa determinare un effetto di trasmigrazione delle frodi
Dai paesi dell'Unione in cui siano state adottate delle pratiche particolarmente efficace verso Paesi dell'Unione in cui invece queste pratiche tardano ad essere applicate
Con l'avvertenza che anche poi le migliori pratiche hanno bisogno di essere continuamente riconsiderate riviste per tenere conto degli Effetti connessi all'atto allocuzioni due mila due misure di contrasto da parte degli altri paesi ma anche del fatto che le frodi dopo la prima fase di reazione appunto in termini di trasmigrazione transfrontaliera
Tendono normalmente a riproporsi magari sotto nuove forme negli stessi paesi nei quali sembrava che fossero state debellate
Ecco dopo questa necessariamente sommarie rapida premesso ridescrizione del problema l'interrogativo da porsi e se le misure di contrasto attuate dalla nostra amministrazione siano le migliori disponibile
Si potrebbero arriverà veramente risolvere la questione rispondendo di no
Sulla base del fatto che come ho detto l'evasione e da noi più che doppia di quella di altri Paesi pur dovendosi naturalmente tenere conto delle maggiori difficoltà che la nostra amministrazione incontra per affrontare lei l'elevata frammentazione del dell'apparato produttivo
Però a rispondere in questi termini sarebbe e probabilmente anche troppo sbrigativo
Necessario chiedersi forse quali siano queste migliori pratiche e verificare se ed in quale misura siano state adottate anche in Italia
Nel contributo scritto illustro la strategia di contrasto seguita nel Regno Unito
Che si basa oltre che su misure di prevenzione centrate sulla verifica di affidabilità
Fiscale dei richiedenti partita IVA quindi una verifica preventiva sulla sull'affidabilità dei soggetti che dovranno operare sul mercato nazionale ed europea
E si basa coi sulla pianificazione e sulla gestione strategica dell'attività anti-evasione
Quest'ultima a sua volta significa soprattutto la periodica misurazione delle dimensioni complessive dell'evasione e delle sue componente delle frodi comunitarie alle frodi interne la non compliance l'elusione il sommerso e anche la l'analisi e la rilevazione della sua distribuzione territoriale per tipologia di contribuenti eccetera
E a tal fine vengono sto tengo effettuate stime integrando la sia la metodologia cosiddetta top down anche basata sul raffronto fra l'importo dell'IVA calcolabile sulla scorta dei dati di contabilità nazionale e l'importo dell'IVA effettivamente riscossa
La mia la la metodologia bottom-up che utilizza i dati delle dichiarazioni e degli accertamenti
Ciò che va sottolineato a proposito di questa di questa strategia di contrasto della delle frodi dell'evasione in generale nel Regno Unito e che l'amministrazione britannica non solo misura e rende note le dimensioni del tax Gatto dell'IVA ed alla sua ripartizione
Ma fissa obiettivi di medio termine di riduzione del gatto monitorando su base annua i progressi compiuti l'obiettivo di riduzione delle dimensioni del mancato gettito IVA costituisce anzi oggetto di una public service agreement
E cioè di un una sorta di accordo fra governo e cittadini in ordine al conseguimento entro un tempo determinato di un obiettivo di o di un obiettivo di miglioramento di un pubblico servizio considerato ad elevata priorità e quinte la lotta all'evasione fiscale considerato un servizio pubblico di elevata di elevata perizia
Quindi è un impegno pubblicamente assunto da parte di un centro di responsabilità dell'amministrazione centrale o anche amministrazione locale su cui conseguì un obbligo di periodica pubblica rendicontazione
A tal fine sul sito web del governo britannico sono riportati obiettivi e traguardi intermedi di performances e risultati effettivamente conseguiti alle scadenze stabilite
Accedendo a tale esito si può oggi leggere che rispetto ad un obiettivo di riduzione dell'evasione Iva al dodici per cento
Entro il trentuno marzo due mila sei le stime annuali indicano che il tax Gatto era del quindici per cento nel due mila uno due mila due
Del sedici per cento nel due mila due mila tre del tredici per cento nel due mila tre due mila quattro non c'è ancora il risultato finale comunque ognuno è in grado di ritornare è e leggere vedere a che punto si arrivati
Quello britannico è un chiaro esempio di modello efficace di gestione strategica antievasione soprattutto e dire per l'aspetto della pubblicizzazione degli obiettivi generali e dei traguardi temporale nonché della periodica rendicontazione dei risultati ottenuti
Esso consente di focalizzare l'attenzione sui risultati
Più che sui processi e porta altresì ad applicare criteri di priorità di coordinamento e di allocazione mirata delle azioni e delle risorse
Per il personale poi anche il pregio di fare chiarezza su quali siano gli obiettivi e che su che cosa ci si aspetti e da chi
Reso noto all'esterno trasmette un messaggio di deterrenza ai potenziali evasori
Fornendo la dimostrazione dalla strumentalità della proporzionalità delle alterazioni programmate rispetto ai problemi da affrontare si presta a facilitare l'adozione e la condivisione di decisioni anche dure e difficili
Ed offre la possibilità di sapere se le perdite di gettito aumentano qua diminuiscono
Se seguito da noi consentirebbe di fornire al Parlamento e allora l'opinione pubblica oggettivi elementi di valutazione della serietà dell'azione di contrasto all'evasione
Ma quali sono però in concreto le pratica adottata dalla nostra amministrazione in positivo ritengo che se ne debbono segnalare se due una prima riguarda la prevenzione delle frodi da qualche tempo attuata come negli altri paesi europei e anche quello in particolare l'Inghilterra in sede di attribuzione della partita IVA
Sulla base dei dati forniti dallo stesso con dallo stesso richiedente di quelli disponibili in Anagrafe tributaria e utilizzando un'apposita procedura informatica
Viene data una prima valutazione della potenziale pericolosità fiscale del richiedente di partita IVA cioè si calcola un rischio con un riso School
Ora se questo rischio scorecard superiore una determinata soglia a distanza di qualche mese può essere programmata una verifica di effettiva operatività ma si tratta di uno sviluppo appunto molto recente sull'esempio di quello degli altri Paesi ed è un dato positivo da sottolineare che una buona pratica venga portata
Un secondo sviluppo positivo è sicuramente quello della sollecita attivazione presso l'Agenzia delle entrate l'Agenzia delle Dogane la Guardia di Finanza
Di servizi di collegamento per lo scambio diretto di informazioni con le strutture operative delle altre amministrazioni finanziari dell'Unione europea
Così come voluto dal nuovo regolamento comunitario sullo scambio d'informazioni evitando quelli che erano invece prima i i ritardi dovuti all'obbligo del passaggio attraverso il Central liaison offese che punto comportava una allungamenti e delle dei tempi necessari per ottenere le le informazioni non poche e non irrilevanti sono però le contraddizioni da segnalare a cominciare dalla mancata introduzione dell'obbligo di allegazione telematica degli enti e degli elenchi clienti fornitori
E da ultimo del balletto dei rinvii che dopo quello che ha interessato per quindici anni l'istituzione dell'anagrafe dei conti bancari prevista dalla legge quattrocentotredici
Nel novantuno e mai effettuata sembra che adesso debba ripetersi anche con la procedura che vuole essere sostitutiva della stessa anagrafe
E che sulla base di una disposizione della Finanziaria due mila cinque consente all'amministrazione di richiedere e di acquisire per posta elettronica
Informazioni sui rapporti finanziari dei contribuenti solo che dopo l'originaria decorrenza gran prevista per il primo luglio del due mila cinque il termine è stato successivamente spostato con provvedimento del direttore dell'Agenzia delle Entrate prima
Al primo gennaio due mila sei voi al due maggio due mila sei e adesso l'ultima ultimo rinvio e al primo settembre due mila sei non so se sarà l'ultimo mi auguro mi auguro di sì
Ma tra le buone pratiche non seguite va soprattutto segnalata quella dell'assenza di un approccio strategico analogo a quello adottato dall'amministrazione britannica centrato come ho detto sono sistematiche amministrazione e pubblicizzazione delle dimensioni dell'articolazione e della distribuzione del tax Gatto
Sulla fissazione di obiettivi e di scadenze per la sua riduzione sul monitoraggio e sulla rendicontazione su base annua dei progressi compiuti ora adottare un approccio di questo tipo certamente non è facile ci sono problemi di ordine tecnico da risolvere difficoltà di stimare le dimensioni dell'evasione ed i risultati dell'azione di contrasto ci sono gli inevitabili ritardi nell'acquisizione dei dati sui risultati ancor più una la visibilità dei più generali effetti deterrenza e c'è la difficoltà di dimostrare il legame tra azioni risultati
Problematicità ancora maggiori si riferiscono tuttavia a difficoltà meno tecniche più culturali comporti Myung comportamentali relative da una parte alle domande che può suscitare
La conoscenza delle dimensioni delle perdite di gettito di perché l'evasione così elevata cosa si sta facendo per contrastarla perché prima non si è fatto niente non si è fatto abbastanza e dall'altra ai problemi dell'attribuzione del merito dei successi della responsabilità dei fallimenti
L'ostacolo meno rilevante credo e probabilmente proprio quello delle difficoltà tecniche della stima la nostra amministrazione è già oggi pienamente attrezzata tecnicamente ed organizzativamente per effettuare stime dell'evasione di qualità comparabile forse anche superiore a quella di altri amministratore di alcune delle amministrazioni di altri paesi dell'Unione
Grazie fra l'altro anche alla disponibilità non di un obbligo indicatori abbia un indicatore
Di compliance io ma anche indicatore ira che quindi utilizzati in modo incrociato che pure è stato fatto consentono di ottenere risultati probabilmente migliori di quelli che si ottengono in altri Paesi
Ma non solo questa capacità c'è ma per quello che mi consta le stime sono state effettuate tra l'Agenzia delle Entrate partire dal due mila uno
E sono state effettuate nel due mila tre con il due a uno due mila uno come ultima novità considerata e sono stati di recente aggiornate ricomprendendo neanche l'annualità due mila due
La differenza sostanziale rispetto agli altri paesi quindi sta nel fatto che i risultati dalle stime non vengono resi noti nel timore che possano essere strumentalizzati come riprova di inefficienza degli apparati amministrativi
Si arriva anzi addirittura negarne l'esistenza evidentemente per la preoccupazione di non finire senza volerlo con il dovere autocertificare che le dimensioni della nostra evasione non solo sono elevate
Ma appunto addirittura doppie di quelle degli altri Paesi
E dover quindi dare conto sulla base di Scanni ma eloquenti indicatori di risultato del perché di questa realtà e di ciò che si è concretamente fatto per modificarla
Ma oltre a non essere resi noti i risultati delle stime dell'evasione Iva non vengono neppure utilizzati per fissare obiettivi e scadenze di riduzione delle perdite di gettito
Nel per stabilire l'allocazione ottimale delle risorse disponibili per i controlli o per ottenerne l'aumento anche in sede di redazione del bilancio annuale di previsione nel per sottoporre a revisione le misure di contrasto in essere
Ecco quindi mo'produzione
Gli ho voluto richiamare l'attenzione su questa su questa tesi centrale che ho cercato di argomentare e che quella del mancato riconoscimento della centralità della misurazione del fenomeno dell'evasione
E nella e quindi mancanza di mancanza nella quale va ricercata la ragione fondamentale
Dello scarso successo delle pur molteplici e rilevanti misure di contrasto adottate ed alla pur considerevole entità di risorse finanziarie tecnologiche domani impiegate
E ciò per il motivo che così facendo si rinuncia a considerare la lotta all'evasione come un attività alla quale vanno applicati i normali canoni di pianificazione strategica e di controllo di gestione
Grazie anche Luigi Mazzillo allora volevo innanzitutto ricordare che questo nostro incontro avuto la sponsorizzazione la della sette il patrocinio nascosta eccezioni magari la sponsorizzazione soli patrocinio
La Società italiana di economia pubblica
Che sarà qui rappresentata nella tavola rotonda tale presidente Gilberto Muraro
Adesso c'è previsto un corso ebree che poi ci troviamo qui direi se riusciamo in un quarto d'ora venti minuti per la tavola rotonda che sarà moderata da un razzo operativi del Sole ventiquattro Ore
Allora possiamo riprendere i lavori con la tavola rotonda che fa in cui ascolteremo gli interventi
Di
Cinque dei nostri esperti che faranno un po'da di scarsa anta quanto esposto
Dai colleghi che hanno presentato la il rapporto sulla finanza pubblica italiana del Mulino
Sono con noi Roberto convenevoli dall'Agenzia delle entrate Ernesto Longobardi dell'Università di Bari Gilberto Muraro l'Università di Padova
Paolo Onofri dell'Università di Bologna Ignazio Visco della Banca d'Italia però adesso cercheremo
Se fosse e quant'per quanto possibile di entrare un pochino più nel merito delle vicende di questi giorni dell'attualità per dare un po'di di Verbal dibattito accademico che abbiamo fatto prima accademico fino a un certo punto ovviamente
Volevo partire da un dato che è a pena calcolato
Franco Reviglio duecentodieci miliardi di operazioni straordinarie
Per ridurre il disavanzo e il debito tra novantasette per il due mila e cinque hanno compensato debiti pregressi per quarantadue miliardi e hanno ridotto il debito pubblico di centosessantotto miliardi
Cioè negli ultimi in dieci anni abbiamo assistito a un fenomeno di questa posta portata quattrocentoventi mila miliardi di vecchie lire recentemente dieci miliardi di euro
Di spostamenti di posto in privatizzazioni cartolarizzazioni siamo sempre lì col debito che è tornato a crescere
L'anno scorso abbiamo presentato il Rapporto sulla finanza pubblica italiana anno due mila e cinque abbiamo parlato per due ore del problema della delle modifiche al Patto di stabilità europeo convinti che fosse un problema centrale che sgarrare
Di un punto rende innescata la ripresa economica adesso siamo qua a a interrogarci su come rientrare
Nel tre per cento perché
Prima o poi rientrarci se si se finché esiste questo patto
Io
Pensavo di non seguire l'ordine alfabetico di dare la parola prima di tutto a la Ignazio Visco dalla Banca d'Italia che
E reduce dalla dalla dalle sue dalle sue virgola delle dei suoi colleghi considerazioni finali nel senso che si è parlato molto nelle considerazioni finali di quest'anno della stazione della finanza pubblica sono stati riproposti i temi che sembravano superati Franco dalla previdenza
E quindi potrà affrontare con noi i le questioni della trasparenza e dell'impatto sulla crescita della spesa pubblica
Grazie io non ero preparato a introdurre il perché voi sempre quello che conclude è una posizione di comodo perché uno dice non ho più niente altro da dire quindi ripetere cose che ho sentito
Ma la più molto devo fare i complimenti questo in Libano scritto in italiano quindi si veramente si presta la vettura da parte di di molti me compreso che non sono uno specialista sapete
Né un esperto come come dice
Soprattutto in interessante questo approfondimento sull'evasione so che ci sono persone che sanno molto più di me di questo intorno a questo tavolo quindi non vorrei dire nient'altro che questo è un fenomeno però che di cui noi parliamo da decenni io ho fatto il capo servizio sulle banche italiane i primi anni novanta e molte ricerche furono fatte all'epoca ci fu un intero ossessione credo di un incontro di sa di va dove c'erano incontri economisti
Il mi ricordo un lavoro di
Ceriani cioè Ceriani con altri scendere Ceriani D'Alessio e che altro c'era carnali che faceva la sintesi di queste cose quello che ho sentito prima
Mazzillo fatto una brevissima relazione sulla sulla Nesta di informazioni e anche sulla tentativo di quantificazione della componente facciamo evasa io mi ricordo studi negli anni Ottanta addirittura
Mio omonimo sicuramente sui redditi d'impresa euro telefono
Vita vittime
Scale zone del primo
Rubino in Banca d'Italia si sono produzione di un'evasione dell'Iva del cinquanta per cento metà dell'IVA veniva evasa con strumenti posso TC quindi non è che non sappiamo sappiamo il fatto che non ce lo dicano va be'riflette problemi personali ma questo è un fenomeno noto problema eccome
Affrontarlo
E sicuramente abbiamo sentito gli studi di settore per il credito d'impresa che poi in parte in qualche modo Libano viene evasa soltanto alle grandi imprese anche strutture piccole quindi riguarda in parte anche quello
La mia impressione che però una cosa che non è emersa con forza che oltre l'attività di misura di accertamento e poi di di contrasto
Viene un'attività di riforma del sistema della struttura dell'economia italiana che fondamentale se perché si evade di meno nel Regno Unito parte che scomparsa l'industria Regno Unito si evade anche perché la base piccolo sì ma verbale poco pesce poco della ma da noi abbiamo questa dimensione straordinaria di
Piccola impresa un numero di lavoratori autonomi che tre volte in percentuale del forza lavoro quella che nei paesi con cui ci confrontiamo la Francia e la Germania Regno Unito Stati Uniti l'abbiamo quasi il trenta per cento di
Dipende lavoratori i dipendenti i dipendenti che sono autonomi mentre in questa fine di Santo otto dieci per cento
E quindi vi è a quello è chiaramente da un lato associato a un tasso sono e più alto all'altro anche una difficoltà di contrastare questa situazione e quindi e io credo veramente siccome questa è anche uno dei problemi della mancate Criscito delle difficoltà di crescita giustamente non italiana credo che questo sia un problema il problema
Grande della nostra economia dimensione d'impresa la mancata al crescere le imprese agricole pesce imprese c'è anche più conoscenza trasparenza anch'sciita di essere responsabili partecipare a un processo tre detto questo se lo sono in questo proveniente dallo tornerà altre cose di cui anche non so molto
Mi è molto piaciuta la sequenza di analisi settoriali che c'è nel nel lavoro
Previdenza sanità e così via
Sulla parte orizzontale beh sono emersi questi confronti molto interessante di di Pisauro tra ciò che si pensava osserva che si vede il risultato
Che anche però è emersa questa assenza di conoscenza cioè questa carenza in di informazioni che noi abbiamo questi vuoti conoscitivi che sono anche conoscitivi
Non solo sul passato ma anche in prospettiva ovviamente sono preoccupanti che riflettono le incertezze che questi vengono tutti nella dew diligence tra virgolette questi vari aree di incertezza che sono state emesse mi riflettono quello un difficoltà non soltanto nel prevedere ma proprio nel conoscere con quali sono gli andamenti e quali sono gli effetti di provvedimenti in atto
E possibili
Maggiori pressioni sulla spesa o minori entrate legate quelli mi pare che non emerga con chiarezza da questo contributo che ripeto è molto interessante proprio questo aspetto complessivo cioè il problema della nostra finanza pubblica
Comprovanti relazioni tra il funzionamento della del sistema economico e i conti dello Stato ed è in tutte e due le direzioni non è soltanto l'uno o l'altro
Viene un senza forse per questa particolare
Numero due del del rapporto di un Dean delineare un profondità strategie di medio lungo termine per quel che riguarda grosse poste dispensa legate all'invecchiamento della popolazione ormai di questo si parla in tutti e civili si dice gli incontri all'Internazionale
La Commissione europea il Fondo monetario l'OCSE fanno confronti tra Paesi perfino dei agenzie private come abbiamo letto recentemente vanno due mila e cinquanta veemente ma mano che aumenta la data di riferimento diventa più incerte questa produzione potessero incerte non vuol dire che debbano essere ignorate verranno tutte in una sola direzione
E no tutte in questo solo direzione secondo me mettono in luce che il punto fondamentale che qui forse leggermente
Laterale che secondo me è centrale e quello del peso del debito pubblico in questo in questo questo nostro Paese un peso del doppio che tende a crescere
E che come si dice nelle transazioni finali riflette una spesa primariamente a interessi che al di là del dell'ente dei tentativi di Cassa DD contenerla è cresciuta
Del doppio ogni anno più o meno o quasi il doppio di quanto non si è vissuto il prodotto di questo Paese cinque anni ma anche negli ultimi dieci anni chiuso in termini reali in modo mondo
Molto elevato
L'altra cosa di cui non si discute nella nella loro sa dire quali sono le cose così forse perché nel credo che sono centrale
Non si discute Saint nato sua zia della crescita dell'economia di infrastruttura
Infrastrutture sono infrastrutture sono investimenti pubblici c'è un difficoltà in questo momento di finanziare
Una serie di impegni volti a produrre mettere in atto un sistema di di reti sia dei trasporto servizi comunicazioni si altro
In grado di servire un una ripresa economica consistente ma fra le infrastrutture ci sta anche l'istruzione c'è anche la ricerca di cui penso pure non si debba non si debba
Le le tre assenze Cecilia le messe molto chiaramente in luce quello che vorrei dire che non sono cose nuove
Cioè è vero è anche Di Sauro osserva l'anno orribile due mila e il due mila e cinque e questa improvvisa rivelazione del due mila e sei beh io praticamente quest'non ho avuto questa rivelazione
è una cosa che di cui credo abbiamo anche parlato a lungo certo adesso è uscito fuori che rivedendo le stime tutti gli i dati tutti gli anni siamo sopra altri
Ma se stavamo sotto c'erano una serie di una tantum
Che tenevano quei dati sotto che poi sono state ridistribuite in modo diverso alla fine fanno emergere questo disavanzo più alto di quanto non sembrasse in tutti gli anni
Il problema è questo è un una situazione che dura da parecchio la crescita della spesa e la riduzione delle entrate sul prodotto
Qualcosa che va comincia nel novantasette dopo lo sforzo da di Unione europea
Non è una cosa che è nata Shannen nella ultima legislatura le nell'ultimo anno
Sulle una tantum credo però che c'è stato una certa un incremento di numero di una tantum con l'ultimo anno che io facevo il chief economist dell'OCSE mi ricordo che all'epoca dunque si si dovevano dare interviste
Diversamente da quello che si fa in Banca d'Italia frutto io avevo responsabile soggetta e mi chiedevano punto di valutare l'una tantum di Tremonti nel due mila e uno io dissi beh una tantum serve finché finché vale ovviamente la soluzione di una tantum è una volta soltanto non è non è una volta ogni tanto e mi e Vienna reprimenda notevole che ovviamente Mila Schon indipendente in quel caso e quindi non non non ebbe seguito tra il punto e il mio tentativo al pericolo di mettere in luce che una volta si poteva fare la buona buona cosa fosse in quel momento in fase di di completamento di una manovra finanziaria ma purtroppo avvalsa questa questa abitudine si è si è confermato che stabilì prudenti anno in anno e questo è un problema
I punti sulle informazioni rilevanti anche sulla sul che fare sono beh sicuramente vendetti nel nel lavoro ma c'è un punto cruciale la relazione tra previsioni macroeconomiche finanza pubblica finanza pubblica effetti macroeconomici ora io credo che qui occorrano
Da un lato nuovi sto
Mente di analisi quantitativa dall'altro l'abitudine di leggere i provvedimenti micron un quadro macro credo che queste due cose spaccio una parte dell'ordinaria amministrazione facciano parte anche di un'amministrazione nell'ambito del governo è ovvio che uno organo parlamentare è una cosa utile come indipendenza come verifica ma a livello di di di amministrazione centrale occorre forse un l'utilizzo di strumenti diversi come sulla falsariga di quello che si ha fa in altri Paesi
Debbo dire che il Silvio
Funziona bene per carità però non è esente da errori e gli errori tra l'amministrazione Clinton nell'amministrazione Bush sono stati clamorose
Sia dello in bis Sibiglio quindi non è quest'anno è garanzia di diffusione di trasparenza e di condivisione da parte di tutti delle informazioni cosa che fondamentale non è garanzia del fatto che la mano sì
Va in avanti si si facciano errori né di avere minori pressioni politiche che esso ci sono anche a livello parlamentare
Il secondo punto è che c'è un modo di fare finanza valutazione finanza pubblica che ovviamente necessitano non so diversi di guardare in avanti
Che ammetta avrebbe all'epoca quando stavo Parigi discutendo con i vari paesi molto rilevante che deviato un po'un modello per alcuni ma certamente non di nuovo non da noi e che anziché di fare previsioni sulla base di ipotesi ottimistiche di andamento dell'economia che serve sostanzialmente appunti sta politico ridurre la pressione magari in certi momenti in cui le cose vanno male cercando cercare di ridare fiducia
Paga alla fine la cosa che funziona quella di a vere un bias danno Orson vai a saldi sotto
Nella valutazione degli da andamento l'economia per quel che riguarda gli interventi da compiere
Credo un altro punto che viene messo in luce nella nelle corse finali riguarda le informazioni dei comportamenti centrale o centrale e locale come interagiscono
E ovviamente qui c'è tutta le osservazioni critiche sono infatti sul patto di stabilità interno a sono sono rilevanti però non si può credo fare a meno di quello e credo ci voglia una condivisione quindi certamente col federalismo con il referendum si metterà in modo del per quel tiro del socialismo un un nuovo momento è ovvio che sappiamo che questo spinge la spesa verso l'alto non si può non dare e nuovi strumenti di autonomia
Sulla parte di entrate agli enti locali questo credo che sia il fatto che questo sia scritto diciamo in un come impossibile nella nella legge
Gallo quasi costituzionale attuale un problema grosso della banca mi pare su questo a si è espressa l'ultima cosa sempre sull'informazione
E c'è stato molto lavoro sulla parte contabile del bilancio pubblico cioè cercare di fare ciò che contabilmente ci sarebbe stato passato da ero stato dall'Istat o dalla Banca d'Italia che ha responsabilità sul debito
Credo che questo sia un aspetto formale che tende però a costituire poi un'abitudine è un modo di comportarsi e credo che invece ci si debba concentrare sulla valutazione sostanziale di ciò che sono del delle conseguenze provvedimenti il fatto che noi interveniamo a livello pubblico per noterà pubblica che poi però si finanza in un modo o nell'altro attraverso vari passaggi con capitali privati ma con la garanzia dello Stato questo non vuol dire che poi alla fine non pesa sulle finanze pubbliche anzi pesos finanze pubbliche sul di questo occorre avere consapevolezza così come bisogna avere consapevolezza che bisogna guardare in avanti anche sugli strumenti di Swat interesse per il suo corso o di cartolarizzazione odiato per valutare gli affetti l'osservazione che faceva Pisauro sulla necessità di aderire una entità di Cas che valuti la cassa le spese di cassa in modo in modo diciamo più certificato tra tra virgolette
E la sua osservazione che si io che non basta per più otto per vista perché io credo che sia o che sia un grande passo avanti bisognerà valutare come funziona ma certamente c'è l'elemento di diciamo di di azione di comportamento da parte degli enti decentrati di trovare forme elusive sostanzialmente rispetto vincoli ora questo vale tanto più quanto più si sanno limiti alla possibilità di accrescere le proprie entrate
E ovviamente se uno mette un limite per accrescere avventate tende anche a dare all'ente locale il maggiori giustificazioni quando non cede
Impresa di pubblica utilità per poter averi degli dividendi da questa impresa in un circolo vizioso molto molto infettivo per la nostra finanza
Pubblica complessiva
Comunque la sequenza di anni orribili è quello che riguarda che che che da vista io non trovo l'ultimo anno come un anno particolarmente orribile rispetto agli altri se pensiamo per esempio che gli interventi di misura temporanea l'anno scorso sono stati un terzo di quanti non sono stati nel due mila e quattro quindi se uno va da eliminare quello di fatto se gli anni orribili sono tutti anziché uno solo e quindi non c'è da spaventarsi
Infine
L'ultima domanda osservazione vorrei che fare riguarda la questione della politica dei tempi della politica di un tempo solo stare tutti insieme oppure aspettare
Nelle notazioni finali si dice crescere nella stabilità sostanzialmente le cose sono congiunte e che non vuol dire che aspettiamo acquisire stabilità finché cresciamo
Quello quelli sono i due tempi ma vuol dire guardate nel acquisì nel tutte le azioni volte a stabilire alla a garantire stabilità cerchiamo anche di guardare però il loro impatto in termini di crescita perché alcune cose sono più dannosa che altro
Ma rimane fondamentale un'azione rapida e imprescindibile non mi ricordo più che termine abbiamo imperativa dieci nella riduzione del debito del debito
Su questo ci sono una serie di richieste di dal cuneo fiscale a altre sulle quali non non voglio entrare in questo momento però di di di provvedere a strumenti di fra di di per favorire la crescita io credo che la crescita si favorisce migliorando l'ambiente nella quale si produce la quale si lavora e quindi migliorando anche la risposta della amministrazione
Pubblica della giustizia la scuola e così via credo che una questione fondamentale non solo ci dobbiamo confrontare riguarda questa cosa della selettività
Si dice qui ben i contributi fiscali non devono essere selettivi perché per quello ci sono già gli incentivi
è la mia questione qui è quanto questi incentivi siano efficaci quanto non siano efficaci senza entrare nella polemica di Giavazzi che dice che ci sta un sacco di quattrini che si possono togliere i rimediare eliminando gli incentivi completamente che credo che vada presa con attenzione perché molti di questi sono volte a finanziare imprese pubblico Ferrovie dello Stato atto ma credo che ci sia una serie di Spesal è molto molto difficile da quantificare di cui abbiamo poca informazione perché distribuita e quindi sulla quale va fatta un esercizio anche interni rapisce la cui efficacia probabilmente modesta ma soprattutto alla luce dell'indagine che governatore anche citato
Fatta da la banca sull'impresa dell'aspra guerra di quest'anno ebbe tendono a sovvenzionare un'attività di investimento da parte di impresa che per il novanta per cento l'ottanta per cento avrebbero fatto in ogni caso quindi su questo bisogna fare un po'di attenzione grazie
Grazie al dottor Visco
Che ha introdotto un tema sul quale anche Paolo Onofri ci può dare qualche spunto interessante selettività
Della riduzione del cuneo fiscale incentivi pubblici entriamo nel vivo della manovra
Ignazio ha detto anche altre cose estraendo lemma poi arrivo non è per illudere
La domanda
Estraendo le dalla lettura del volume che siamo qui a presentare e credo che questo sia soprattutto nelle sintesi che abbiamo ascoltato oggi sia un'indicazione di ciò che il il nuovo governo non deve fare
Ed è c'è un delimitazione dei della azione possibile del governo stesso
Abbiamo appena sentito non deve fare prove adottare provvedimenti che abbiano efficacia una tantum
Non deve adottare provvedimenti che sia hanno
Altisonanti in termini di numeri nell'annuncio e che poi si riveli non ho non dico acqua fresca ma
Poco più dal punto di vista delle valutazione ex post quindi
No a una tantum no a provvedimenti finti no aggiungerei ma anche nel tra le righe del delle indicazioni che troviamo nel volume no a provvedimenti sul
Attività su del patrimoniali del dello Stato che si traducano in incrementi di spesa corrente futura
Poi ciascuno mette dentro gli esempi che ha in mente a questa indicazione di carattere generale
Una sollecitazione tutte considerazioni che sottoscrivo ovviamente
Un'altra che s'sottoscrivo è più attenzione
Al fabbisogno di cassa questo diceva Giuseppe Pisauro e la anche lo scriveva e la ripetuto qua oggi credo che se fosse stata data in passato e se sarà data
In futuro più attenzione a alcuni all'andamento anche di questa grandezza e non giocare invece su ciò che può essere il fabbisogno di cassa ma poi non lo si contabilizza
Immediatamente come disavanzo delle amministrazioni pubbliche sei più attenzione a questo forse la data è stata data in futuro sorprese Channel sarebbero state ce ne saranno di meno
Il che vuol dire se vogliamo banalizzare
Per il futuro
Pochi
Provvedimenti ma buoni
Il problema è che il pochi
Pochi
Perché la il realismo e la le valutazione di fattibilità pochi intendo dire non nel numero dei provvedimenti in Mannella entità dei dei medesimi
Dopo non cento provvedimenti piccoli
Non mi riferivo
Pochi ma buoni intendo dire provvedimenti che abbiano a fronte effettivamente il riscontro molto probabile di minori speso o di maggiori entrate
Così come viene indicato nelle relazioni tecniche che sono presentate in Parlamento e relazioni tecniche ovviamente con una valutazione affidabile
Detto tutto questo
Credo che queste considerazioni si scontrino immediatamente con
Con la realtà
La realtà del due mila e sei la realtà del due mila e sette del due mila e otto ora noi abbiamo apprezzo e a cose già intuibile anche prima abbiamo appreso che il disavanzo del due mila e sei è probabile che raggiunga il quattro virgola sei per cento
Non l'attenzione non si è soffermata su quale può essere l'andamento tendenziale dei conti pubblici nel due mila sette e nel due mila otto
è probabile che revisioni dello stesso ordine di grandezza si debbano applicare Rispetto all'ultima legge finanziarie al DPEF che l'ha preceduta si debbano applicare anche a questi andamenti
Tutto questo
Da luogo al fatto che gli interventi se vorranno raggiungere l'obiettivo
Non dico di portare sotto il tre per cento realisticamente al il disavanzo alla fine del due mila e sette ma anche tra il due mila otto del due mila nove debbano essere non so discutendo dell'orizzonte dei tempi ma prendo la posizione che forse un po'più agevole per la gestione del bilancio gli interventi debbano essere di natura consistente ed era
E se vogliamo evitare tutti quei no che ho detto all'inizio
La situazione su si fa ancora più complessa
Questo si riferisce solamente all'entità della correzione del disavanzo
Ma sappiamo che nel programma elettorale del che ha portato questa maggioranza al governo non c'è solo anzi questo rimane abbastanza dietro le quinte questo obiettivo non c'è solo l'obiettivo della riduzione del disavanzo ma c'è anche quello di
Rimescolare le carte dal punto di vista delle entrate e di consentire
Una maggiore dinamicità all'economia uno di questi aspetti
Riguarda il cuneo fiscale e qui vengo alla considerazione che mi è stata sollecitata
Si è parlato di recente di selettività o meno ma proviamo a a fare il censimento delle possibilità
Si è detto cinque punti di riduzione del dei contributi sociali
E questa è una soluzione essi abbassano le aliquote di cinque punti a tutti
A tutti i tutte le in prese private
Ma si poggia all'interno di queste ipotesi fare questo semplice ragionamento o porsi questa domanda
I contributi
Da ridurre
Quali sono
Solo quelli previdenziali
Sono quelli previdenziali e gli altri
Già sarebbe una una discussione non da poco
Aprirla in questa sede soprattutto non solo in questa sede
Ma proviamo a lasciar da parte la questione previdenziale o non previdenziale io suggerirei se deve esprimere un'opinione che non si applichino ai contributi previdenziali
Ma
Se così è
Allora non tutte le categorie d'impresa hanno capienza
Per
Una riduzione di cinque incontri di cinque punti nella netta nelle aliquote contributive
E quindi si potrebbe usare l'éscamotage di dire
Fino a cinque punti
Ovvero capienza
A una riduzione di cinque punti
Chi non ce l'ha perché magari non paga o paga in modo molto limitato dei contributi alla al fondo per gli assegni al nucleo familiare cancella quelli che ha
Ma già questo passo non dimenticato lo
Non è una cosa semplice
Ricordiamoci che cosa insuccesso nel mille novecentonovantanove quando
Si era programmato per due anni il due mila e il due mila uno la riduzione di zero otto punti del del cuneo fiscale per i due anni
Tutte quelle in prese e le rappresentanze di quelle categorie d'impresa e che non aveva una capienza
Per quelle quegli specifici contributi che venivano ridotti
Mi sono in azione lobby parlamentari e ottennero la la riduzione ugualmente dello stesso ammontare dei contributi anche se si trattava di una riduzione dei contributi sugli assegni al nucleo familiare queste questa categoria di aziende non pagava
Gli tasselli contributi sulla q affatto
Quindi questo già è un è un punto che di fronte a una condizione non non selettiva
Può suscitare discussioni ma discussioni rilevanti perché l'ordine di grandezza della riduzione dell'onere se si adotta lo lo stile fino a cinque punti non è indifferente
Poi si può invece
Sempre ragionando su tutti si potrebbe pensare a una riduzione in cifra fissa
E non invece in numero di punti di aliquota
Questo lo si può fare anche a parità di
Costo dell'operazione non qui l'operazione non dovrebbe in linea di principio cambiare di costo ma cambia nel grado di
Introduce una regressivi tale del dello sgravio
Favorendo è un modo per affrontare il problema della selettività
Ma in modo non esplicitamente selettivo vale a dire concentrare la rilevanza dello sgravio sulle sui bassi salari
L'altro è di un altro meccanismo è quello di prendere l'equivalente del costo dei cinque punti e concentrarlo invece esplicitamente sui bassi salari
A questo punto se questo dovesse essere
La soluzione bisogna studiare attentamente è il profilo per entità della retribuzione dello sgravi in modo da non creare gradini che incentivino la
E vasi ione del parziale dei contributi
Chiudo su questo aspetto vorrei dire solo un aggiungere
Una cosa o una o due cose se mi dai un minuto
La concentrazione sui bassi salari
Lo dice chi lo suggeriva già nel agli inizi del due mila deve fare riflettere per
In relazione alla a dove sono concentrati i bassi salari se guardiamo l'analisi fatta dal dall'Istat
I bassi salari vedo le retribuzione
Dell'ordine dei quindici mila euro annui inferiori ora ci possono esser concetti diversi di basso salario ovviamente
Sono grosso modo
Seicento mila in agricoltura ma i problemi li conosciamo dell'agricoltura dell'affidabilità dei dati stessi per l'agricoltura seicento mila nella manifatturiera
E due milioni
Nei servizi
E altri trecento mila nelle costruzioni
Qui credo che la discussione sia importante sulla misura in cui questo tipo di selettività può aiutare lo sviluppo no io non ho un'opinione
Beh infondata riguardo però credo si debba si debba riflettere su questo su questo aspetto
Un'ultima opzione e qui chiudo
è quella di
Selezionare invece sulla base del rapporto di lavoro
Lo sgravio
Comunque definito come punti di aliquota fino a cinque punti oppure in cifra fissa potrebbe essere destinato solamente alle
Ai lavoratori assunti a tempo indeterminato
In modo da rafforzare il differenziale di costo del lavoro di oneri
Salariale per quei lavoratori che lavorano in condizioni precarie o perché è totalmente precario
Il rapporti di lavoro si tratta quindi di contratti a Progetto oppure perché sono lavoratori a corsi di lavoro dipendente Mustang Cobra determinato
Finito grazie sono nostri
Ha spiegato che non può essere la selettività riduzione del cuneo fiscale
Presso le per dare la parola al professor Muraro ricordandoci quello che diceva una settimana fa in questa sala sottosegretario Pinza lo spieghiamo
Agli italiani che il federalismo non costa oppure non riusciremo mai a fare il federalismo in questa legislatura
Almeno federalismo fiscale se riuscirà a fare
Vediamo
Finora ovviamente non abbiamo indizi promettenti su questa strada però è tutta una strada ancora da percorrere
Ma prima di iniziare lasciatemi pochi secondi mettere il cappello di Presidente della Società Italiana di economia pubblica per esprimerà un pubblico riconoscimenti al ringraziamento
A i curatori agli untori di questo volume che è diventato uno strumento di analisi di documentazione di analisi molto importante per tutta la disciplina
Bene venendo al tema del federalismo fiscale io vorrei nel dividere il mio commento
In tre fasce il primo riguarda la politica ordinaria e la seconda riguarda la riforma costituzionale e il terza fascia riguarda le attività di studio
Per quanto riguarda la politica ordinaria
Che di per sé potrebbe trovare pieno svolgimento per che la riforma costituzionale non tocca l'articolo centodiciannove sappiamo già analisi di Zanardi da questo punto di vista mi pare che proprio non non lasci adito a dubbi qui siamo di fronte a un anno estremamente deludente sul fronte del federalismo fiscale due mila e cinque con operare soltanto violazioni del federalismo fiscale
Con vincoli di spesa che sono appunto antitetici allo spirito del federalismo che ammette soltanto vincoli sul saldo di bilancio d'altra parte questa non è solo il pensiero vola corporazione degli enti locali questo il pensiero dalla Corte costituzionale
La riforma costituzionale dicevo poc'anzi non tocca la centodiciannove mi correggo parzialmente nel senso che se ne trova traccia nella riforma costituzionale come Zanardi
Si ricorda nelle disposizioni transitorie che finora sono state proprio estranea al dibattito laddove si prevede
Che c'è tempo ancora tre anni per realizzare il centodiciannove ecco non è anche questo un buoni inizia
E in più c'è quella frase di difficile comprensione che sembra un po'togliere serietà tutta la riforma comunque lavoriamo giudicare secondo cui non ci può essere aumento dalla pressione tributaria complessiva a seguito di un aumento di pressione tributaria locale
Il che naturalmente fa a pugni con lo spirito del federalismo perché appartiene ad una situazione data non possiamo certo escludere che ci sia una Regione che vuole aumentare la presenza di servizi pubblici disponibile ad assassini
Per ottenerli
E fa naturalmente anche come dire a pugni quel federalismo sul piano proprio astrattamente del metodo giuridico perché vuol dire che quel sia sia azione autonoma degli Enti locali deve trovare prima il placet da parte dello Stato tre
Quindi siamo di fronte sono un anno in cui si è
Direi quasi irriso al federalismo
Altro discorso invece sulla riforma costituzionale dove sappiamo che c'è questa devoluzione che il piatto forte ecco però anche qui appena si va a vedere sanarli ha guardato bene ha dentro ci si accorge
Che è un problema di di marketing politico più che di sostanza politica la devoluzione non esiste una Sedo devoluzione che in realtà nasconde una manovra centralistica
Non c'entra ma mi sia consentito di dire per evitare equivoci che io sono per il no alla referendum per questioni che attengono più allo stravolgimento della procedura legislativa di poteri centrali non perché ne riconosca
Da a che c'è uno stravolgimento nella parte legata alla devolution non c'è nella grande conquista insomma avanzata dalla lega né la minaccia di rottura dell'unità nazionale tenuta dall'Unione
Siamo di fronte proprio a una operazione
Vitto dicevo di marketing politico è più un articolo dicevo che mi richiama
L'apologo del perfetto marcante che sullo stesso banco vende la Lancia che spezzoni scudo e lo scudo che spesso ignoranza
Perché appunto sotto la formula della devoluzione si nasconde in realtà una manovra nel centralistica manovra che personalmente trovo anche approvabile nel senso che
I maggiori poteri che da questa riforma derivano
Allo stato sono tutti a approvati il fatto di
Di mettere
Ecco i trasporti le professioni no o
L'assistenza nove mila dunque rate volevo essere più preciso
Ecco la relazione i seguenti temi che prima rientravano tra le materie di legislazione concorrente i grandi reti strategiche ordinamento dalla comunicazione ordinamento delle professioni intellettuali ordinamento sportivo nazionale produzione strategica trasporto distribuzione nazionale dell'energia
Ecco a ben vedere c'erano già secondo me nella Costituzione vigente
Dei baluardi contro derive regionalisti che però devo dire che
Mi piace che ci siano comunque questi poteri trasferiti a livello nazionale proprio perché si muovono tutto tutti nel senso di evitare ostacoli alla circolazione
Delle né arsi delle persone cioè stendono tutti a realizzare quel principio di Avvenire una mercato sempre più fluido che mi pare debba essere un obiettivo condiviso
Naturalmente si dice accanto a questi potere o mente altri dello stato che si riflettono in maniera perfettamente coerente poi sulla seconda fascia dell'articolo centodiciassette quello che determina le materie di competenza concorrente non perché capito trasferito verso l'alto
Materie di competenza esclusiva dello Stato certe voci nelle materie concorrenti a differenza del testo vigente troviamo la voce con la specificazione regionale o locale comunicazione di interesse regionale penitenza di interesse regionale
Lo sport di interesse regionale quindi questo è semplicemente un elemento di chiusura logica rispetto al primo atto politico che trasferire verso l'alto certe competenze esclusive su cui ripeto il mio personale parere favorevole ma c'è si dice anche la giunta di poteri esclusivi della Regione che invece questi dovrebbero essere molto preoccupanti
Agli occhi di chiunque abbia a cuore l'unità nazionale ma vi dicevo sono a mio modo di vedere Paure ingiustificate vediamoli questi quattro poteri
Per quanto riguarda la polizia amministrativa
Già la Costituzione del mille novecentoquarantotto chiamato in causa la legislazione regionale pur nei limiti dei principi fondamentali fissati dallo Stato e nel rispetto dell'interesse nazionale e di quello delle altre regioni
E parlava inoltre di polizia locale urbana e rurale il testo del due mila e uno parla invece di polizia amministrativa locale
L'aggettivo nella riforma Berlusconi passa da locare a regionale e i costituzionalisti lo giudicano un cambiamento irrilevante
Secondo aspetto definizione da della parte dei programmi scolastici e formativi di interesse specifico dalla Regione per è probabile che questa devoluzione genere un po'più di spazio al dialetto dal folklore ma senza alcuna paura per l'unità nazionale
Ci penserebbe il buonsenso della gente a trovare il corretto equilibrio tra la conservazione delle radici della propria identità regionale e l'apprendimento di ciò che serve di un mondo globalizzato
Anche le dilatate competenze in tema di istruzione sono più apparenti che reali
E sono pur sempre soggette ai vincoli dell'autonomia delle istituzioni educative e sono comunque già ottenibili oggi dalle regioni che ne facciano richiesta in base all'articolo cento e sedici
è un campo delicato si pensi al rapporto tra scuole pubbliche scuole private al trattamento delle minoranze etniche su cui si prospettano battaglie politiche importanti
Ma ciò non giustifica l'accusa infondata di eccessivo allargamento di poteri derivanti dalla riforma costituzionale
Problema semmai è un problema e qui ricadiamo nel problema tipico insomma del federalismo fiscale di una dilatazione molto forte della spesa locale che quindi in qualche maniera deve essere finanziata
E questo è ben sottolineato l'apporto appunto di Zanardi
Lo stesso Vitaletti un'intervista di oggi il Sole ventiquattro Ore confessava insomma no che ci sarebbe una dilatazione di spesa
Che non era stata ben recepita però ricordiamoci che gli esempi stranieri si indicano se non tutti quasi tutti
Una competenza regionale in tema di istruzione proprio per quanto riguarda di rifinanziamento dell'istruzione e quindi il pagamento degli stipendi che sono la voce più importante di questa specie
Quindi insomma qualcosa che non abbiamo ancora ben recepito ma è qualcosa che è fattibile dal momento che quasi tutti lo fanno
Secondo elemento un terzo elemento oscurate
Era quello della
Istruzione come contenuti
E anche qui dicevo cavalli questo appunto riguarda
La difesa che c'è la parte dell'autonomia e le istituzioni educative quindi lo possiamo considerare invece l'ultimo elemento che forse quello più pubblicizzato riguarda la sanità e l'organizzazione sanitaria
E su questo piano che molti temono proprio la rottura del patto di cittadinanza di cui elemento costitutivo il diritto alla salute che lo Stato deve garantire a tutti i cittadini
Ma una prima difesa contro la deriva regionalistica stanno e l'esclusivo potere di indirizzo dello Stato in tema di tutela della salute
Questo è un potere implicito nella sistematica divisione delle competenze concorrenti
Dettata dal testo del due mila e uno per cui spetta allo Stato determinare i principi fondamentali
Ed è un potere che diventa esplicito nella riforma in esame che anzi ne dilata i confini perché il testo della riforma del due mila e cinque parla di norme generali attribuite alla competenza esclusiva dello Stato
E tutti i giuristi mi dicono che dire norme generali significa dare allo Stato un potere normativo più mirato più pregnante rispetto alla locuzione principi fondamentali
Allora volendo fare su gli avvocati del diavolo qualcuno potrebbe dire sin male norme generali in tema di tutela della salute
Potrebbero anche essere estranee al tema specifico dell'organizzazione sanitaria e Pato perché potrebbero avere a che fare con norme di contesto tipo la lotta contro il fumo
Anche suo io la previsione o l'autorizzazione di un certo farmaco eccetera
Però mi pare che sia veramente una posizione un po'tirate che in realtà nel concetto di tutelare la salute ci stia anche proprio il Baluardo dato da un sistema sanitario che a livello di prevenzione di terapia deve
Rappresentare lo strumento principale di tutela della salute
Ma anche volendo accettare proprio per
Così piacere dialettico questa posizione ricordiamoci che c'è una seconda e più valida difesa
Che era presentato alla competenza esclusiva dello Stato per quanto riguarda la fissazione dei livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali
Questa introdotto nel testo del due mila e uno viene mantenuta nel progetto dalla riforma e per definizione riguarda anche le prestazioni del sistema sanitario
Si tratta di livelli che praticamente esauriscono l'attuale attività del servizio sanitario nazionale e quindi assicurano in astratto una livello elevato di assistenza sanitaria uniforme a tutti gli italiani naturalmente
Accelerare naturalmente su questa base si potranno poi essere delle differenze ma sono le differenze implicite nella federalismo
Che quindi non devono spaventare per fa parte proprio dalla logica che a partire da una base comune ci possono essere poi anche sviluppi divergenti l'ultima osservazione su questo punto
Ricordiamoci che siamo di una fase in cui abbiamo avuto una gestione tutto sommato molto centralistica del sistema sanitario nazionale
E tuttavia le differenze tra gli effettivi sistemi sanitaria regionali sono vistosa ecco per ricordarci sempre che dobbiamo porre molta attenzione alle regole ma che poi ha regole lasciano anche ampio spazio discrezionale ai comportamenti
Abbiamo ancora un minuto volevo dire che sul piano dello studio abbiamo fatto questi progressi attraverso i lavori della commissione accorta mi pare sia stato fatto un buon lavoro siamo lontani ovviamente dalle conclusioni Zanardi ne ha ben sottolineato certi limiti però direi che una base di partenza senz'altro rispettabile
Che ci consente volendo ecco cioè acquisendo la volontà politica di andare avanti in quella direzione
Di quella lavoro ampio vorrei solo ricordare l'ultimo punto
Che è quello che riguarda i trasferimenti perequativi
La commissione rispetto al modello desumibile dall'articolo cinquantasei del due mila che in certo senso prefigura il federalismo a livello di sanità opta per la perequazione secondo uno schema verticale anziché una perequazione secondo uno schema orizzontale cioè tranne la regione più ricca tutti ricevono qualcosa allo Stato la regione più povera riceve di più
Mentre nella modello del cinquantasei del due mila si vedeva proprio chi dava i chi riceveva ecco c'è come c'è stata una reazione psicologica forte a quel modello di perequazione orizzontale credo che si possa senz'altro accettare per appianare la strada al federalismo questo modello di perequazione verticale l'importante dell'osservazione conclusiva che ci sia trasparenza
Perché altrimenti si ricade no nella oscurità del passato in cui nessuno sapeva quanti erano questi trasferimenti in base a quali criteri venivano determinati come venivano poi erogati effettivamente la trasparenza essenziale perché ricordiamoci che il federalismo
E essenzialmente principio di responsabilità
Sì da una valutazione del fabbisogno standard una valutazione della capacità perequativa alcuno sforzo fiscale standard si colma la differenza
Senza vincoli di spesa definiti e con quello voglio dire sieda sarà bicicletta terrà finire
In termini popolari e con quello si è chiuso bisogna che questo principio sia salvato anche nella futura legislazione che dovrà a realizzare il federalismo fiscale
Grazie professor Muraro professor Longobardi volevamo chiedere la valutazione sulle riflessioni che aveva fatto professor Santoro sugli studi di settore c'erano stati presentati o come soluzione al problema dell'evasione
Invece oggi ci hanno costruito la pace sociale con i commercianti ma non funzionano così bene almeno sì
Sì io so sono molto contento diciamo di discutere questo qui solo sui sui settori non sono anche preoccupati sono contento perché in un saggio molto molto stimolante sono preoccupato perché siamo tutti stanchi c'è una sua fine aggiornamento degli studi di settore nocumento noiosissimo molto ostico quindi è vero il mio compito il mio compito è veramente arduo tra l'altro visto che l'autore è andato a prendere l'aereo per Milano che forse a lungo poteva seguirmi per quel sono quindi cercherò veramente di essere molto sintetico e magari invece di aggiungere qualche altra osservazione su qualcuno degli altri saggi che hanno particolarmente stimolato insomma di questo rapporto che come ogni anno e molto brillante quindi sui settori devo dire brevemente che del del saggio di Santoro non condivido alcune impostazioni diciamo di visione di fondo lo strumento no
Per esempio nella definizione di efficienza questi identità che lui cerca di stabilire fra il il l'operato il contribuente congruo con conseguente non evasori mentre il contribuente non congruo
Conto che evasore dico credo che sia non fosse assolutamente fosse molto lontana diciamo dalla mente di ogni operatore che ha collaborato alla costruzione di questa metodologia erano in cui sostanzialmente era abbastanza scontato che conseguenti conguagli forse in gran parte continua se ne va Adriano io penso che la la la la percezione di fondo diciamo nella fase in cui appunto si mette a punto l'ambito un gesto di settore fosse che l'evasione ha talmente ampia
Che c'era molto spazio diciamo peraltro portare verso l'alto i ricavi medi dichiarati senza assolutamente con con il suo mancia mandare intaccare veramente diciamo tutto l'ampio margine per evasione
Comunque diciamo parte questa impostazione che questo tipo di razionalizzazioni che forse possono essere discutibili per quanto invece riguarda l'analisi lo fu bento i limiti sono perfettamente d'accordo con quanto emerge da quello studio
E il il li elenco brevemente primo problema quello dell'informazione con gli studi che è un po'il motivo di fondo non tutto questo rapporto io condivido pienamente no questa livelli indecente dell'informazione economica del nostro Paese nel caso di sui settori è particolarmente importante per
E praticamente deleterio questo stato di cose perché l'Ostuni settore più fu buon funzionamento implica la comunicazione implica la pubblicizzazione di risultati non perché lo scrisse pone uno strumento che vuole che che vuole cambiare comportamenti calice che aspettative quindi se non c'è comunicazione accade campata Sofica anch'cioè qui secondo me rinvengono
Issarsi Azzi sa appagano pienamente diciamo le le stimolazioni di di Luigi Mazzillo sull'esperienza del del del Regno Unito per quanto riguarda ribattere da no misurazione comunicazione senza misurazione comunicazione campati sui settori diciamo
Diciamo perdono perdono in partenza diciamolo potenziali efficace quindi condivido pienamente condivido pienamente il problema del dei corsi del dei condoni cioè che i condoni praticamente hanno reso aumentando non è hanno indebolito hanno reso non operativi gli studi di settore esce dal novantotto per gli anni di imposta novantotto due mila e due
Erano quegli azioni sui settori mi pare che più o meno l'ottanta per cento della platea dei potenziali destinatari degli studi di settore è stata è stata coperta da da sanatorie quindi evidentemente giusto né servito più niente e ci rende anche difficile valutarne la la quella che poteva essere la potenziale efficace sui condoni poi vorrei tornare dire qualche cosa in USA il suo momento pianta la fine di questo mio mio breve intervento
Condivido ancora il discorso come come andiamo interpretare questo dato di fatto dell'aumento sostanziale della percentuale di contribuenti congrui a fronte di la mancata mancata crescita sensibile dei dei Riccardi io credo che qui le due spiegazioni che da Santoro siano tutti e due pertinenti uno quello che
Il contribuente ha imparato
Capitol contribuito il suo consulente ha capito come funziona il sistema e quindi aggiusta i dati ha parlato Santoro di un'aneddotica in mancanza di dati ci si riferisce a una nell'ottica anche qui io c'ho un aneddoto recentemente aveva tanto e parlo ero in un un incontro con un gruppo di di raggiungere di professionisti commercialisti parla un misto di settore euro vicino a noi facciamo prima ostruisce pure qui faccio il Bilancio
Cioè famiglia ci mettono con quel prodotto adattano quello diceva per ma è una pratica diffusa quindi il discorso della manipolazione dei dati e certamente adesso al di là delle delle delle evidenze di prove quantitativo ma è certamente importante come anche discorso sole scienza Pescante questo sia anche questo importante ecco che cosa fare rispetto a questo rispetto a tutto questo io una prima cosa vorrei dire che Santoro ha detto
Stranamente lo il nostro settore è uno strumento sul quale c'è stato un consenso bipartisan
Questo è vero ma io non vorrei che opta per cessazione che adesso il consenso bipartisan sia sul fatto che si deposita richiuso questa esperienza che è stata un'esperienza negativa li mandiamo in soffitta non fosse
Forse Santoro non ha ancora questa percezione il cielo molto netta
No e quindi come c'è stato un consenso bipartisan su su su istituzioni questo strumento ci sia ora il pericolo di un consenso di pace sul mandare in soffitta io credo che sarebbe un un grosso spreco perché sono state messe le risorse ingenti sorso gli studi penso che sia uno strumento che nonostante tutte queste difficoltà posso ancora essere utilizzato proficuamente
Bisogna certamente investire ancora i apportare dei cambiamenti radicali all'attuale pallottole modo in funzione di ciò gli studi
Diciamo alcune Santoro li ha le ha citate va innanzitutto l'evoluzione bisogna affinare le metodologie di costruzioni tirate evoluzione dello studio come ci dice come si dice in gergo bisogna predisporre un sistema di accessi mirati per controllare i dati anche se questo è tecnicamente particolarmente complesso
E tecnicamente praticamente complesso perché io dovrei fare lustri settori si applica l'anno precedente io non posso andare a capo a controllare qual era la Bonino dell'anno precedente quindi bisogna su cioè tutta la mitologia d'accesso minato andrebbe tutta studiata con grande grande attenzione
C'è secondo me il problema dire di attivare gli osservatori provinciali cioè la territorialità è un elemento forte ed è un elemento che è connesso con la bontà degli accertamenti con adesione operati dagli uffici
Cioè io anche qui anche sia certamente qualche quali sono gli accertamenti che sono stati fatti ma certuni settore non sappiamo quanti sono andati in porto non sappiamo quanti strati affossati dalle Comisso non sappiamo anche qui c'è aneddotica io sento dire che l'accertamento con adesione arriva al divo almeno nella zona dove dove dico io una ricevuti in Puglia che ci sia una pratica proprio di si fa città me tutto il settore Puecher contraddittori si divide a metà e poi se vuoi fa in commissione se vuoi Parkinson cioè una cosa abbastanza abbastanza devo dire francamente grossolana rette comporta poi contenzioso ma anche qui non sappiamo quanti va il discorso della territorialità crediti rivitalizzare gli osservatori provinciali e rivitalizzare questo mito il gratuito età importante anche poco per sostenere gli accertamenti per farti gli accertamenti ma certo sui settori siano siano fatti infatti infatti bene
Ho qualche dubbio invece qui chiudo costruite su di settore per fare un perché il piccolo altro socio di carattere generale
è molto più delicata la questione della contabilità ordinaria di superare la regola del P due su tre
Quello secondo me è giusto per i contribuenti diciamo che sono in contabilità ordinaria l'opzione per quelli che lo sono obbligatoriamente molto più complesso non tanto perché lì si ritenga che la contabilità lei sia fedele ma quanto perché sono di dimensioni mediamente Levanto
Cioè al di sopra di cinquecento mila euro di fatturato le imprese che dichiara un fatturato superiore ce ne sono nove per centootto per cento sette per cento di Sondrio sono pochissime con un numero così modesto di consumo in tutto cento non funziona
Cioè non funziona prima di tutto perché la variabilità è molto più grande secondo non funziona perché la costruzione c'ha una base statistica propoli stretta quindi la l'Ostuni settore per sua natura va bene si fa bene se va bene va bene per le piccole e medie imprese per la grande impresa è molto molto più complesso no
Quindi voglio dire il discorso superiamo il suo secondo vita ordinaria Vegetti opera di dimensione che è un problema diciamo di contabilità
Ecco allora consentitemi molto brevemente
Di uscire da questo piccolo ghetto
Degli studi se poi per fare due osservazioni Café generali una è uno spunto che mi viene appunto dal discorso di condoni
Qui c'è un
In tutto il il volume dal saggio della guerra Giannini al saggio di Massimo Romano tra alcuni settori diciamo quel giudizio molto negativo sui condoni si può senz'altro convenire
Però io credo che se ne fa una riflessione momento più ampia cioè inserendo i condoni in una classica ampie di operazioni che sono stati fatti in questi anni
Il che sono le operazioni che hanno diciamo scambiato un'entrata immediata in conto capitale con una flusso di maggiori spese in futuro con una riduzione di entrate in futuro
E in questa classe che rientra in condoni questa classe vanno valutati con i in questa classe rientrano tuttora sede operazione di cartolarizzazione una sede operazione di privatizzazioni fatte senza aver senza avverte garantito un certo si sa assetto regolatorio che ne facessi diciamo e non ne facessi un regalo i nuovi concessionari e via dicendo e questa classe di operazioni percorre
Le due legislature che ci sono state perché comincia dalla legislatura precedente
Perplesso una classe di operazioni che percorre tutto e due legislature e io ho sentito adesso dire Onofri mai più ma in più una entrata patrimoniale oggi un'entrata in conto capitale a fronte di maggiori di maggiori spesi in futuro io sono sono sono stretta col gusto formazione questo ufficio o però qualche preoccupazione o però qualche provocazione
I perché diciamo il quadro che emerge da questo rapporto è un quadro di grandissima preoccupazione
Cioè a me mi ha colpito moltissimo quel fatto stilizzato che ha mostrato più Sauro di questa spesa pubblica in termini reali Cresci un decennio di buttarci tuttavia il costante ogni anno per al cavallo di due legislature
Cioè qui vuol dire che qui sotto ci sono dei fenomeni veramente forti e questo nonostante diciamo politiche Duccio di spesa che sono fatti
C'è chi lavora nel settore pubblico sacche politiche insoliti spie sono fatti chiedeva un magistrato se il netting nella giustizia non non non non ci sono se Faglia fa spese in termini reali chiedete a un post-universitaria sa università non si è tagliata dice in termini reali lo state questo si vede diciamo quel presente
Quel trend costante due per cento interni al ogni anno indipendentemente dal colore politico apparizioni indipendentemente dalle politiche messinese
Per cui quello che poi succede diciamo alla
Al rapporto fra SPISAL e PIL al dipende sostanzialmente dal tasso di crescita nominale del PIL
Quello che succede l'indebitamento netto dipende dal tasso di interesse se diciamo quelli suoi tempi spesa con la politica fiscale qui signoria quello che a tutti la vogliono abbassare qui secondo me il punto nodale è che la preferisca non si può alzare
E difficile alzarla ottocentesca no quando quando ci si è esiste un limite alla pressione fiscale rispetto al PIL lo chiedono gli studenti professori ridono cosa vuol dire certo no
Premetto invece adesso in questa fase storica in questo Paese un limite aumento consensi specie cioè questo quarantuno quattro per cento ce lo teniamo oltre non andiamo diminuirlo secondo me sono impossibili
Però voglio dire con quel con quel tipo di Trento questa pressione fiscale che non può aumentare pone un problema pone un problema enorme
Allora voglio dire io
Auspico che sia vero basta diciamo scambiare fare questo scambio intertemporale o entrate in conto capitale contro una perdita in conto corrente in futuro
Anche perché qual è il problema grosso di questo tipo di scambio che si è fatto ripeto il per due legislature con forme tecniche diverse qual è il problema il problema è che la collettività nel suo complesso compenso ci perde sempre
Perché non è non c'è equivalenza o taglia attuariale fra il flusso di litighi anche tenendo conto diciamo che si tratta di entrate incerte quindi c'è un tasso un un tasso di sconto che ne tiene conto ma credo dico c'è sempre qualche perdita c'è sempre qualche esternalità
No in questo tipo di scambio e nel caso del condono le esternalità evidente esternalità è quello che in questo rapporto fuori molto bene e il deterioramento dei rapporti fax contribuente e la perdita di credibilità eccetera
Per cui dico questo secondo me il grosso problema sarebbe questo il motivo fondamentale per evitare questo tipo di cose grazie grazie al professor
La mannaia del taglio delle spese della Camera si abbatte sul professor convenevoli perché dobbiamo chiudere assolutamente più dieci minuti quindi allora Italia suo intervengono alla grinta di Ernesto Longobardi che non ricordava perché ci vediamo raramente
Nel corso degli anni dunque io ho apprezzato moltissimo il lavoro sono abbastanza impreparato perché non ho ricevuto la pubblicazione in tempo però ho dato una scorsa alle cose principali al terminale
Condivido tutte le critiche che avete fatto sulla mancanza di trasparenza non sono riuscito a trovare una citazione di Giorgio Bocca che spiegava che la opacità e la grande forza della burocrazia
Da noi questo vale sommamente siccome non siamo un Paese eccelso e questa cosa poi ci penalizza molto
Allora io penso che si debba cogliere l'occasione delle cose di cui si è parlato negli ultimi mesi e negli ultimi giorni per fare una brezza di trasparenza molto semplice
La quale peraltro ci conviene anche da un punto di vista logico dei movimenti che mette in moto
Allora noi abbiamo due pezzettini o pezzetto Onidi debito dello stato che non vengono contabilizzati
Si tratta della giacenza dei rimborsi
Delle varie imposte e lo stock di crediti Iva a fine anno
Anni fa un una parte importante del risanamento è consistita nel fatto che si fecero dei programmi finalizzati che portarono al più che dimezzamento
Delle giacenze dello stock di rimborsi che rappresentavano oltre il quattro virgola il quattro virgola cinque per cento del PIL nel novantadue
Portarono al dimezzamento è alla continua diminuzione arrivando al due mila uno due mila due sempre in termini di PIL adesso noi abbiamo comunque uno stock di giacenze una giacenza di rimborsi pari all'un per cento del PIL siccome dal novantotto novantanove cioè il nuovo istituto della compensazione il problema se di analisi si è spostato da un'altra parte
Perché noi abbiamo che oggi grosso modo le compensazioni di tutte le imposte sono esattamente il doppio
In termini assoluti di quello che c'era quando l'istituto è nato quando lo Stato ha rimborsato questi deve questi come si chiamano questi rimborsi
è chiaro che c'è stato un esborso dal lato delle entrate ma non servì delle uscite non si è visto nessun beneficio sullo stock del debito
Quindi tutto una serie di discussioni cassa competenze eccetera e partito queste partito quell'altro
Potrebbero essere veste in modo più tranquillo e semplificato se gli stock vengono contabilizzati tra parentesi può far la serie storica dal novantuno
Cioè una volta che si decide di fare questo frazione del terrore trasparenza non è che sorge un debito oggi che non c'era ieri
C'è una certa dinamica di questo debito e però quando in futuro saremo costretti giustamente a rimborsare questi debiti a meno che non si dimostri che mi che mi sono indebiti cioè non dovuti
Quando in futuro rimborso Remo queste cose avremo degli esborsi dal lato delle uscite avremo un affetto pure sullo stock del debito
Non è un gioco di parole una cosa importante perché leggendo il capitolo introduttivo mi sono reso conto che noi sono successe talmente tante cose in questi anni che non possiamo ragionare in modo conciso
Tra entrate uscite entrate nette che sono demente quelle che contano
E poi l'uscita ma dobbiamo analizzare le entrate lorde dei vari tributi in relazione al Pil
Osservare bene il fenomeno delle compensazioni e poi arrivare alla sintesi che la pressione fiscale di cui tutti parlano quindi il quarantuno quarantadue e quant'altro
Ho peraltro vorrei ricordare che la pressione di cui noi parliamo è una pressione apparente
Cioè è una persona che non esiste perché è una pressione delle entrate totali sul PIL statistico la pressione vera è le entrate totali diviso il PIL dichiarato
Quindi la pressione vera Stahl cinquantuno e cinquantadue quello che sia ovviamente noi dovremmo fare uno sforzo di ridurre questa distanza
Allora a questo punto bisognerebbe spiegare alla alla gente alla collettività al pubblico che se per assurdo si riesce a innescare
Un un meccanismo di recupero di evasione che sia apprezzabile noi avremo la crescita della pressione apparente ma non avremo la crescita della pressione cosa
Effettiva la quale rimane costante e a seconda del mix si potrà abbassare altrimenti noi arriveremo al paradosso che un recupero di evasione cioè il PIL che oggi è tassato con aliquota zero per intenderci
Un recupero di evasione significherebbe una crescita della pressione fiscale la per la pressione fiscale come abbiamo capito finalmente con il i ragionamenti sull'IVA e data dalle aliquote illegali
Se le aliquote legali non crescono rimangono invariate la pressione fiscale rimane invariata
Se poi avviene il fenomeno di cui stavamo parlando prima a parità di aliquote legali vuol dire che c'è stato un recupero e se non ci diamo la zappa sui piedi
Quindi io condivido il grido di dolore se posso dire così
Su che è stato esposto in tanti capitoli su tanti argomenti e su quelli che tango no anche l'attività dell'Agenzia dell'amministrazione finanziaria tenete presente che diciamo CISL ci sono purtroppo diciamo il costume della Rete l'eccesso di riservatezza
Come mirabilmente sintetizzato dal consigliere Mazzillo è un qualcosa che va cambiato a tutti i costi per cui quello che io suggerisco eh
Fate una petizione raccogliete le firme per a vere dal nuovo ministro dell'economia se esistono degli studi sugli delle riflessioni sugli effetti degli studi di settore delle riflessioni se esistono non lo sappiamo sull'analisi delle delle delle passioni
Credo che avevo
La
Chiaramente insomma il consigliere Mazzillo che è stato
Che è stato il mio direttore asserisce insomma ha scritto in modo perfettamente intelligibile quindi voglio dire facciamo sto operazione trasparenza e buonanotte
Vi prego di credere che l'esempio concludo che l'esempio che ho fatto su questi due pezzettino percettore di reddito è reale
Non vi fate irretire dal gioco delle tre carte perché diranno che quando c'è l'esborso allora da un punto di vista di cassa io prendo questo lo metto quello mi parla no questo vedo che sta dapprima
Questi sono crediti vantati dai contribuenti finché non si dimostra che sono indebiti e comunque verrebbero cassati vanno contabilizzati anche questa è trasparenza secondo me grazie
Grazie
Convenevoli il tema della trasparenza è stato un po'il illustra la giornata quindi concludiamo degnamente grazie per l'attenzione buona sera a tutti