Il lavoro di cura: scenari attuali e proposte per il futuro

Bene intanto buona giornata attinte tutti
Direi cominciamo in cui i nostri lavori visto che siamo già abbondantemente in ritardo
Con una qualche variazione anche di programma che poi vi dirò allora ringraziata per la partecipazione per il benvenuto a questo importante momento credo sia opportuno anche da parte mia
Introdurre un po'i nostri lavori introdurre i nostri lavori dicendoci che questo convegno di oggi si colloca nella a pieno titolo nel più ampio scenario del dibattito intorno a una riforma dell'Uefa del nostro Paese
Una riforma all'interno di una visione non riduttiva
Che abbia come centro dell'impegno un investimento forte nell'offerta di una gamma di servizi prodotta non solo dal settore pubblico ma certamente dal settore pubblico programmate guidata e il contesto in cui ci troviamo in qui si muove il nostro Paese non è certo dei più semplici
E il lavoro di cura all'interno del quale collochiamo anche un dibattito più al più allargato sulla riforma del Welfare presenta certamente delle difficoltà non irrilevanti
E le difficoltà sono legate ai processi di globalizzazione che ci attraversano in modo sempre più incisivo pensiamo che soltanto nel mondo del lavoro alle continue ristrutturazioni alla diffusione dei processi di di di delocalizzazione produttiva ma pensiamo anche all'invecchiamento della popolazione al cambiamento attraversato dalle famiglie
La la settimana scorsa peso l'abbiamo effettuato a questo convegno dal titolo anziani Risorsa sociale e ci dicevamo che sui giovani anziani grava un duplice peso
L'accudimento dei nipoti per un verso e l'apprendimento e dei genitori ultra ultra ottantenni
E tale accudimento incidere effettuato dalle donne della famiglia e quando le donne della famiglia non ci sono si ricorre alle donne extra famiglia ma insomma pur sempre di donne si tratta
Ma pensiamo anche al dilagare del lavoro nero
Quasi sempre immigrato che si presenta in tante forme da quelle più tradizionali dei lavori che gli italiani non vogliono fare più
A quelle anche più subdole della formazione di mercati del lavoro segregati discriminati nei servizi alle persone anziane alle famiglie
E allora è qui che collochiamo in fondo il lavoro di cura un lavoro spesso nascosto poco presente anche nei dibattiti intorno alla riforma dell'Uefa ma che molto contribuisce a mantenere anche degli equilibri possibili nel nostro sistema di Welfare nel sistema di quel fan del nostro Paese
E la visione credo che sta prendendo piede anche in Italia
Di un welfare leggero e soprattutto orientato ad obiettivi economici in particolare a quello di Lisbona dove si diceva elevati il tasso di partecipazione alle spie se da parte degli utenti dei clienti dei cittadini somali come volete
Quasi sempre trascura il fatto che la distribuzione del reddito è peggiorata soprattutto perché i riti sono diventati più ricchi e che quindi l'elevazione del tasso di partecipazione alla spesa non è così facile
Ma nello stesso tempo ci mostriamo inclini ad accettare una società in cui nuovi servi passatemi il termine e in genere sono donne in genere sono immigrati hanno uno status sociale di Ranco un po'inferiore
Allora io credo che non possiamo rinunciare a dire che la costruzione di un modello di nel fare all'altezza anche delle migliori esperienze europee
Passa per un ammodernamento delle amministrazioni pubbliche nella diffusione di un'etica del servizio pubblico nella determinazione di regole e nella valutazione di politiche pubbliche
E nel mettere al centro delle politiche di welfare la famiglia in una strategia che la renda soggetto attivo e protagonista delle politiche sociali
Se voi ci pensate in questi anni tanti interventi sono stati fatti relativamente ai singoli componenti della famiglia
Ma quasi mai questi interventi sono entrati in una logica di Rete che metta davvero al centro la famiglia come soggetto attivo e propositivo
E io credo che la famiglia non può essere considerata soltanto un soggetto passivo delle politiche sociali un welfare che intende valorizzare le reti comunitarie un welfare che ha il compito delle politiche sociali deve favorire la comunità
E tante forme di disagio sono sì di natura economica ma spesso provengono alte anche da un disagio umano legato la solitudine alla povertà delle relazioni
E allora credo che le politiche pubbliche debbano riuscire insieme al privato sociale a far sì che si costruiscano legami sociali e in questa logica la famiglia non sconsiderata con un soggetto attivo
Nello stesso tempo vediamo anche che per quanto riguarda l'evoluzione anche del vostro status professionale
E l'evoluzione della professione delle collaboratrici domestiche andato un po'di pari passo con i mutamenti delle famiglie
Oggi le corti incontrano sempre famiglie più popolari nuclei dove entrambi i genitori lavorano e lasciano magari in custodia i figli
Nuclei di anziani soli allora una pluralità di situazioni che ha provocato credo dei cambiamenti anche nel ruolo professionale delle collaboratrici familiari
A cui sono richieste sempre più disponibilità di tempo coinvolgimento anche personale
Capacità di relazione di conoscenza anche delle esigenze dei singoli componenti del nucleo familiare
Ma se il datore di lavoro oggi è sempre meno quello della famiglia ricca di un tempo anche la composizione appunto della vostra categoria è cambiata immigrazione è un dato che caratterizza fortemente questa categoria dalla campagna Dell'Atti e dalla città del sud al nord prima e adesso dai paesi extraeuropei all'Italia e allora io credo che insomma la famiglia anziano lavoratrice soprattutto straniera ci diciamo sono un po'i tre protagonisti della nuova convivenza del servizio di cura all'interno delle politiche sociali
E spesso fra loro c'è un equilibrio faticoso precario che dovrebbe essere anche sostituito quei sostenuto da precise garanzie pubbliche
Allora io credo che il lavoro svolto dalle assistenti familiari si configura davvero con un vero e proprio servizio sociale che interessa tante famiglie italiane
Sono un po'questi come dire i temi che oggi tratteremo nella logica che si è importante dare una nuova dignità al lavoro di cura che come vediamo riveste un'importanza strategica nella vita quotidiana delle famiglie
E nella logica di costruire un'UE il fatto e la cura nel far che sia attivo che sia compartecipato in cui il lavoro del assistenti familiari si è inserito più globalmente nella rete dei servizi sociali
Allora io credo che l'opportunità di pensare ad un welfare della cura ci obbliga anche da vere un po'mente quelli che sono i due fuochi
Della cura latti e solo in fondo due soggetti
Abbastanza deboli
Sia la famiglia ma pari al suo interno persone anziane che in situazioni di difficoltà
E sia la lavoratrice che a sua volta arriva magari da Paesi extra Italia e obbligata imparare la lingua usi abitudini il tutto all'interno di una famiglia che ha usi e abitudini consolidate
Allora sì la domiciliarità
è un obiettivo delle politiche sociali continuiamo a dirci che è importante che le persone anziane stiano all'interno del nucleo familiare eccetera eccetera
Allora questo obiettivo deve essere in relazione con tutte le altre risorse opportunità deve diventare un punto importante nella Rete del welfare locale
Ah va fatta questa introduzione che voleva essere proprio semplicemente un'introduzione queste tematiche voi oggi le affronteremo
Con passando poi la parola a fine agosto rincara sposarvi lei nazionale delle atti colta nella logica appunto di entrare già subito con i piedi nel piatto la significa passare da un Welfare domiciliare un welfare della cura
E nello stesso tempo come Maurizio Ambrosini che un amico delle attività di ha incontrato in tanti momenti e in tanti appuntamenti
Un docente dell'Università degli Studi di Milano e di queste tematiche si occupa fra l'altro eravamo insieme nel comitato del volontariato in Regione Lombardia
Affronterà proprio questa tematica dentro il welfare invisibile gli alloggi che dicevamo prima e un lavoro quello delle assistenti familiari che in fondo contribuisce a mantenere un equilibrio delle nostre politiche sociali ma di questo assai poco si parla
Per entrare poi nel merito dell'economia e del lavoro di cura tra mercato dei servizi e regolazione pubblica anche qui nella logica di darci delle regole
E come Fabrizio Palazzo dell'Università degli Studi di Venezia
Un semplice cambiamento di programma nel senso che poi il nostro Presidente deve andare ad un'intervista a la RAI quindi interverrà dopo i primi due interventi Andrea
E seguirà poi l'intervento del ministro delle Politiche per la famiglia da seconda unità di lavoro con la tavola rotonda avrà anche qui una qualche variazione perché chiede consiglio vice presidente delegato del patronato ACLI
Farà le conclusioni del nostro convegno alla tavola rotonda parteciperà la vero eletto Assessore alle Politiche Sociali giusto del Comune di Roma
Raffaella Milano quindi io non mi dilungherei al oltre e passerei subito la parola a prima appiglio bruscolini
Che era e i buongiorno a tutti
Io sono molto felice oggi di dire
Lei più
Rivolgo un cordiale saluto a tutti il ringraziamento sono molto felice di vedere tante dirigenti appiccò il FLI presenti oggi penso che sia importante perché soprattutto nel nostro campo dobbiamo elaborare queste tematiche
E poi portarle avanti nelle nostre realtà provinciali regionali
Quindi rivolgo un cordiale saluto a tutti io ringrazio amento tutti voi ai professori al presidente nazionale il vicepresidente tutte coloro che sono qui e che sta
Una cosa
Gwen Fardella cura vivo e compartecipato in cui il lavoro
Adesso posso dirlo così sul
Servizio Roosevelt Cincinnati porta assicurando alle coperture sempre più omogenei rispetto alla generalità dei lavoratori e soprattutto costruendo un welfare della scure attivo e compartecipato in cui il lavoro delle assistenti familiari
Sia inserito nella rete dei servizi sociali
Quindi il primo imperativo è di ordine contrattuale e riguarda la necessità di assicurare alle corde scoperture omogenee rispetto alla generalità dei lavoratori
Oggi il fatto di fatto così non avviene e le cose sono trattate come lavoratori di serie B con conseguenze che si riflettono sulle famiglie che li accolgono e sulla diffusa irregolarità che domina il settore
Dato coeso così come è strutturato il sistema non incentiva May datori di lavoro che risparmiano in termini di costo del lavoro
E scoccia e scocciature burocratiche nei lavoratori cui non viene riconosciuta una reale controparte partita in termini di diritti
Appare quanto mai anacronistico e poco rispettoso della dignità dei lavoratori che alle cose sul non sia riconosciuta alcuna copertura economica delle assenze per malattia neanche in caso di ricovero ospedaliero
è una battaglia sulla quale abbiamo combattuto Escobar stiamo combattendo da Annette però faccia fatichiamo a far passare
Una palese disparità di trattamento rispetto a un diritto riconosciuto oggi anche i lavoratori atipici e che molto dice sulla necessità di cambiare radicalmente la prospettiva di approccio a tale professione
Così come appare di di discriminatorio il fatto che l'indennità di maternità sia riconosciuta le colf esclusivamente a ricorrere di determinate condizioni assicurative e contributive che impediscono l'affermazione di un diritto sacrosanto inviolabile della donna ad una maternità serena e tranquilla
Ciò che appare ancor più grave nel contesto di un lavoro che ha caratteristiche intrinseche di precarietà e frammentazione sono poche le lavoratrici che possono vantare un rapporto continuativo e protratto nel tempo
In quanto spesso legato alle condizioni di salute dei propri assistiti
C'è poi l'applicazione del regime contributivo convenzionale che ancorché ancora l'erogazione delle prestazioni previdenziale ad una retribuzione convenzionale che difficilmente corrisponde a quella effettiva
La legge che ha istituito il sistema previdenziale vigente nel lavoro domestico
Stabilisce che la contribuzione da versare all'INPS e su cui poi l'Istituto liquide reale varie prestazioni come la metà e metà la disoccupazione eccetera
è calcolata su importi convenzionali che non rappresenta non la paga effettivamente percepita
Mettendo insieme la contribuzione convenzionale e la limitatezza delle ore di lavoro dichiarate
Il risultato è che l'imposta delle prestazioni corrisposte dall'INPS si allontanano enormemente dal riconoscimento di pieni diritti alle lavoratrici
è un quindi un sistema che incentiva le l'elusione e l'evasione contributiva
è indubbiamente difficile elaborare una stima dei lavoratori regolari nel settore ma anche l'indagine preview appresso mi attive riferiscono numeri incredibili
Che mostrano chiaramente l'esigenza di una forte a riforme una forte riforma del settore
I dati Istat te riferiti al due mila parlano di più di un milione di adepti di cui Bang il settantasette per cento sarebbe in posizione irregolare
La Caritas Migrantes analizza la questione nel dossier statistico due mila quattro che afferma che non è possibile stabilire in modo univoco il numero delle badanti
Attive in Italia in base al numero dei lavoratori domestici est extra comunitari registrati all'INPS
In quanto le statistiche ufficiali escludono dal conteggio tutte le situazioni di lavoro in nero non registrate
Lì un spesso concorda che l'effettiva incidenza dei lavoratori domestici bada bene al di là di quanto attestato la dalle troppe statistiche
Noi stesse la CGIL e altri abbiamo sempre ritenuto che la categoria conti oltre un milione di ha dette
Sita si tratta quindi di un esercito di lavoratori
Che anche elaborando stime approssimative informale incide pesantemente anche secondo il CNEL sul prodotto interno lordo dello Stato italiano
Secondo i dati diffusi dall'INPS nella relazione sul monitoraggio dei flussi migratori relativa all'emersione delle lavoratrici e lavoratori occupati nel lavoro domestico
La disponibilità delle famiglie italiane a pagare i contributi per le colf è inversamente proporzionale al numero al numero delle ore da dichiarare
Infatti su circa duecentoventiquattro mila quattrocentodue rapporti di lavoro dichiarati all'INPS al trentuno dodici due mila e due solo il tre virgola sette per cento del totale paga per più di trentacinque ore settimanali
Mentre la maggioranza il cinquantacinque virgola sei per cento delle famiglie paga quindici ore settimanali
Un quadro piuttosto contraddittorio con la realtà del lavoro di cura che conosciamo fatto soprattutto di assistenza continua giorno e notte
Ma la sfida che ci attende e la più impegnativa sicuramente ma anche la più esaltante è costruire un welfare della cura un sistema condiviso e partecipato in cui tutti i soggetti protagonisti possano negarsi
In una rete di reale effettivo sostegno alle famiglie
Appare più che mai necessario inserire meccanismi di corresponsabilità condivisa nel governo Complesso del fenomeno
Occorrono strategie in grado di incidere contemporaneamente i più all'idea a più livelli sulla promozione del lavoro di cura intesa come tutela di due soggetti deboli famiglia lavoratrice
Se la domiciliarità ed un obiettivo delle politiche sociali e sanitarie sì sembrava ovvio che anche quando è gestita attraverso scelte private delle famiglie
Deve essere in relazione con tutte le altre risorse opportunità e deve diventare un punto nella rete del welfare locale
Solo in questo modo è possibile trasformare il lavoro di cura da lavoro subalterna esso marzo in vera e propria professione
Appetibile sia dal punto di vista contrattuale attraverso riforme adeguate
Sia per quanto riguarda la considerazione sociale superando quella sorta di abusivismo di necessità che si è ormai affermato con la forza nella nostra società
Nel delineare il profilo delle lavoratrici e in ambito domestico pensiamo sia opportuno parlare di assistenti familiari
Includendo in tale dicitura non solo le donne immigrate che sono certamente il maggior numero di lavoratrici ma anche quelle italiane
Sono proprio queste ultime in particolare quelle escluse dei Circuiti del mercato del lavoro
Ad occuparsi sempre più spesso di lavoro di cura ad ore e in minima parte anche fisso un fenomeno attuale del quale non possiamo non prendere atto
A sfidare totalmente tale gestione ai lavori extra comunitaria lavoratori extracomunitari in cerca di riscatto è il più delle volte e e al più delle volte di un varco per ottenere il permesso di soggiorno
E si adattano ad accettare situazioni lavorative gravose innesca meccanismi pericolosi e perversi
Le donne immigrate massicciamente inserite nell'aria domestica stanno conoscendo una fase del maggiore emancipazione professionale e iniziano già a guardare ad altri settori più remunerativi
Contrattualmente più forti e soprattutto a tali da consentire una vita di relazione ed integrazione attiva nella società le accoglie
Non è più fondato ritenere che la collaboratrice familiare sia di per sé è una donna deve sente immigrazione sprovveduta per quanto riguarda la lingua e cultura italiana
Interessata a risparmiare sul vitto alloggio per inviare soldi in patria inserirsi solo transitoriamente in attesa di rimpatrio
I risultati di questa tendenza
Si assaporano già oggi ai nostri uffici si rivolgono sempre più donne extra comunitarie che dopo anni di resta un estenuante assistenza familiare ventiquattro ore sui ventiquattro
Chiedono lavoro ad ore flessibile e compatibile con una normale vita familiare
La situazione quindi rischia di degenerare da un lato creando nuove sacche di disoccupazione straniera che si aggiunge a quella autoctona
Quindi di fronte ad anziani o invalidi con basse pensioni e bisognosi di assistenza che non riescono a reggere privatamente il carico economico di assistenza regolare
Occorre intervenire con con sostegni pubblici e creazioni diretti protette il lavoro di cura oggi a partire dall'esperienza delle lavoratrici immigrate può essere uno spazio di approfondimento per una possibile dimensione professionale
Che lo riscatti dalla sua mutazione sociale conferitagli
Li riconosca diritto di di cittadinanza altra fare sesso percorsi formativi attraverso percorsi formativi metodologie e strategie tendenti a valorizzarlo per la sua specificità
Noi consideriamo il lavoro di cura come un valore ebbene sociale di cui la comunità dovrebbe condividere le responsabilità
Le politiche di monete redazione dei servizi di cura richieste dalle famiglie
Avviate dalle istituzioni non appaiono ad oggi efficaci
I sussidi erogati sotto varie forme si configurano come mi conosci mento dell'impegno gravoso assunto nella cura della persona non autosufficiente dei fermi da dai familiari
Per favorirne la per me mi la permanenza a domicilio
Mentre in realtà spesso servono per pagare in nero una lavoratrice
Per assolvere il loro compito i contributi economici devono assumere la connotazione che gli è propria una forma di corresponsabilità pubblica di aiuto e di verifica della destinazione d'uso delle risorse pubbliche inserite in un contesto di garanzie e servizi in Rete
Di rispetto dei diritti delle lavoratrici di riconoscimento sociale del lavoro di cura
Occorrono poi interventi dire con l'Arezzo regola azione del mercato di assistenza domiciliare
Il rapporto diretto tra famiglie e lavoratori lavoratrici si presenta foriero di rischi sia per il trattamento le condizioni di lavoro delle persone assunte sia per la qualità dei servizi erogati
Si impone necessità la necessità di assicurare la mediazione di un soggetto sia esso pubblico o privato che assicuri monitoraggio delle prestazioni assistenza tutela e formazione adeguata delle assistenti familiari
Occorre considera consolidare modalità di lavoro in Rete tra pubblico e privato secondo una prassi già sperimentata nella gestione dei servizi socio sanitari
Tramite apposite convenzioni tra enti locali cooperative e settori non profit
Appare inoltre focolai inoltre fondamentale in questo processo di valorizzare di Val valorizzazione del lavoro di cura l'elaborazione di un profilo professionale che le assistenti familiari flessibile
Per le assistenti familiari flessibile e rispondenti alle esigenze delle parti di carattere polivalente
E in grado di ottenere riconoscimenti e pubblico sia nell'ottica dell'accreditamento presso gli enti locali sia per permettere sbocchi professionali più ampi nell'ambito dei servizi socio sanitari
Per concludere siamo qui oggi a discutere e a confrontarsi sulla via da intraprendere per avviare una ristruttura ristrutturazione del lavoro di cura che nell'ambito nell'ambito di questo momento storico di revisione del welfare che stiamo vivendo dia dignità al lavoro di cura e se piove mi permettete uno slogan dare dignità al lavoro di cura significa dare dignità alle lavoratrici ai nostri anziani e sostegno reale alle famiglie
Grazie
Va bene grazie in appello falsa organicamente accade nei sì e la complessità e lavoro di cura sia dall'esigenza di opportune garanzie e tutele e questo si è agito almeno
Io direi iniziava un po'recuperando sui tempi lunghi LA subito la parola al dottor Maurizio Ambrosini entrare nel merito di quello che dice l'hanno inizialmente dentro questa meta invisibile nel ruolo dagli assistenti familiari come Canali macchine adesso
No mi sa che non va forse queste va bene
Quello cioè mi farò sentire ugualmente
Allora o mi sembra che il tema sia già stato approcciato nella maniera che condivido nella maniera che mi sembra giusta cioè parlare di assistenti familiari sembra di parlare di una cosa modesta e tutto sommato marginale nel panorama del funzionamento del mercato del lavoro e della società italiana ma non è così
In realtà di marginalità ci sono l'ottica con cui è stato finora visto questo lavoro essenziale per il funzionamento delle famiglie per la tenuta della nostra società persino del mercato del lavoro nell'economia ufficiale
L'economia con la i maiuscola
Noi stiamo scoprendo sempre più che all'interno del nostro funzionamento di società c'è qualcosa di non detto
C'è l'idea cioè che
Le famiglie e siano ancora quelli di Trento di quaranta o di cinquant'anni
Famiglie in cui i mariti e i padri vanno a lavorare fuori casa e poi una serie di bisogni di problemi di questioni servizi di cura vengano assicurati dalle donne all'interno delle famiglie lavoro che è sempre esistito ma non pagato e non riconosce
In realtà facciamo finta di non vedere di non riconoscere di non dirci che nel mercato del lavoro ci sono in realtà sempre più donne che lavoro né si può provvedere statisti sull'argomento vede che la partecipazione al lavoro degli uomini che dea declinare
O a rimanere stazionaria ragazzi studiano di più le persone la cernita finché possano vanno in pensione eccetera quindi diminuisce il dato della partecipazione degli uomini al mercato del lavoro è stato dal gusto azionario mentre ogni anno nonostante le difficoltà economiche cresce il numero di donne che lavorano
Fuori casa
E notate che la media italiana è ancora al di sotto delle menti europei e quindi non dobbiamo pensare che sia un fenomeno che ha già raggiunto il tetto è un fenomeno che probabilmente con l'avanzare dei titoli di studio le donne studiano di più dei maschi
E con la modernizzazione anche degli stili di vita tende accrescere crescerà sempre di più allora che cosa è successo che queste donne italiane che lavorano sempre più fuori casa le nostre comuni
Però continuano hanno continuato di fatto in gran parte continuano a svolgere all'interno della famiglia le stesse funzioni gli stessi compiti che svolgevano nelle società più tradizionale quando ci sono dei bilanci tempo delle ricerche l'Istituto di ricerche sulla popolazione
Che fanno vedere che una giovane che si sposa si sobbarca tre ore in più al giorno di lavoro non paga
E per ogni figlio che arriva a crescere naturalmente questo ammontare diceva la ricerca di un'ora al giorno
Tutte le donne con cui ne parlo mi dicono ma no ma molto di più quindi probabilmente persino sottostimato questo
Allora come spesso succede nei fenomeni sociali
Rispetto al fatto che non è riconosciuto
Globalmente istituzionalmente
Questo dato di fatto della vita quotidiana da donne italiane che lavorano sempre più fuori e dentro casa con bilanci tempo sempre più strozzati Complessi con le necessità compensare
Una serie di responsabilità pubbliche e private continuano a gravare su di loro
Per carità di patria non dico nulla sul ruolo che i mariti parli interna delle famiglie replica prego venga macinando nei cui in qualche misura naturalmente mi sento coinvolto quindi chiudiamo subito questa dolorosa
Il glorioso appare in crisi
Cosa è successo in queste famiglie in cui le donne hanno sempre più responsabilità è sempre meno tempo e i mariti padri non fanno abbastanza Peter controbilanciare
Le necessità beh il problema si cerca di risolverlo
Attingendo a un mercato privato dei servizi di cura senza
In questa equazione in questa grande silenziosa trasformazione entra poi un altro dato che è l'invecchiamento della popolazione
Su cui l'Italia detiene il record mondiale
E da qualche anno ormai il numero degli anziani con oltre sessantacinque anni ha superato il numero dei ragazzi con meno di quattordici
Una cosa malvista nel vasto questo rovesciamento della
Dell'equilibrio tra le generazioni sono più gli ultrasessantacinquenni dei ragazzi con meno di quattordici anni
Infine un altro elemento che rappresenta almeno per ora la quadratura del cerchio e vi ringrazio
In questa Italia che cambia silenziosamente in questo sistema familiare che fatica a reggere il carico di compiti di responsabilità chi sono
Affidate sono arrivate inattese ma di fatto benvenute
Molte centinaia di migliaia di donne storie
Ed è stata la loro disponibilità
E il fatto che fossero disposte a inserirsi nel mercato del lavoro domestico anche in condizioni di irregolarità anche in condizioni di convenienza a Tampere innescato
L'estensione la ripresa del lavoro domestico assistenziale fisso ben al di là delle fasce di élites in cui si era negli ultimi anni concentra certo poi ci sono le donne italiane come ci ricordava Pino bruscolini perché parte partecipano di questo stesso mercato e sono a loro volta coinvolte nell'assistenza più nella forma dell'assistenza ore assistenza notturna in ospedale per esempio che nella forma assistenza fissato ma certamente anche unica abbiamo fasce sociali deboli donne italiane non più giovani e con bassi redditi che partecipano di queste difficoltà le altre famiglie e prestano il loro lavoro come fornitrici di servizi
Niente però particolarmente suggestivo evocare un'immagine che due studiose americane hanno coniati nulla loro riflessione su queste grandi trasformazioni che interessano non solo l'Italia ma molti Paesi
Ad alto reddito non solo quelli occidentali tra l'altro al Golfo Persico il Giappone
L'Estremo Oriente un fenomeno mondiale la globalizzazione del lavoro
Dicono in queste due donne dal nome impronunciabile Rent Reichenau
Dicono un tempo veniva prelevato del terzo mondo un una serie di risorse che hanno le materie prime
Oggi
Noi importiamo dal da paesi meno sviluppati
Qualche cosa che non è non sono più soltanto le materie prime non è più soltanto il lavoro impegnato nelle tradizionali attività produttive ma qualcosa di più impalpabile indefinibile qualcosa che
Si avvicina
E si definisce come ha
Noè non abbiamo giù
Abbastanza di questa risorsa all'interno delle nostre famiglie affetto disponibilità prendersi carico pazienza amorevolezza capacità di apprendimento verso anziani e bambini
Andiamo ad estrarlo da qualche altra parte se lo vediamo in uno scenario mondiale questo è ciò che si sta verificando
Inoltre aggiungono queste due studiose femministe in modo un po'critico dicono una volta appunto la famiglia era quello in cui l'uomo lavorava fuori casa tua arrivava metteva le pantofole si faceva servire dalla moglie o dalla madre
Oggi dopo Napoli caso strutture
E allora sono i due coniugi che hanno riconoscimento quello che una volta era la posizione tipicamente maschile
Quella di chi lavora fuori casa e può è casa non ce la fanno a tempo a una voglio stanco ha bisogno che ci sia qualcun altro che si occupa di una serie di incombenze della vita così
In questo modello il ruolo tradizionale della moglie viene assunto da qualcuno
Che spesso è straniero ma non solo per le considerazioni che venivano prima fatte Lora ve lo dico con una battuta fa una mia collega romana simpatica dice Baudo intanto con mio marito ci guardiamo in faccia quando siamo stremati stravolti dall'amore di denunciamo non son capaci di Roma Roma ci vorrebbe una moglie D'Alema
Ecco questo è quello che sta però succedendo davvero in molte famiglie che hanno bisogno di molti di scorta e potremmo aggiungere hanno bisogno di Filippine replicano i loro genitori anziani che si facciano carico
Delle loro necessità del loro bisogno di cure e di assistenza
Ed ecco che si forma questo appunto sistema di welfare invisibile leggero privatizzato in cui entra in gioco
Questa difficoltà a
Produrre cultura produrre affetto tangibile misurabile da parte delle nostre famiglie
Entra in gioco la risorsa costituita dall'immigrazione
Ma c'è dell'altro
C'è una dinamica che potremmo definire la familiarizzazione
Delle assistenti familiari come sono state giustamente definite
In bisogno di questo elemento
Si salda con quella che è stata definita la cultura della domiciliarità
Avere una persona che assiste i nostri anziani a casa
è una convenienza economica
è una scelta che sgrava di incombenze la famiglia ma corrisponde anche a una orientamento culturale che ci rende oggi generalmente preferirei
Mantenere l'anziano in casa proprio assistito da qualcuno che ricoverato in una struttura
Si potrebbe discutere se sia giusto o non giusto se e quali siano gli standard i livelli di assistenza di attenzione e di cura chi si occupa di questo settore è un po'critico dice ma guardate che voi confondete un benessere psicologico emotivo
Con una effettiva capacità di tutelare dal punto di vista sanitario io erogare prestazioni complesse che sarebbero più assicurate dentro strutture ma chiudo subito la parentesi non è il mio mestiere non sono un esperto di questi problemi io come sociologo constato che le famiglie italiane oggi anche quando avvenne per esempio preferiscono mantenere gli anziani in casa propriamente lì vicino una persona
Cultura della domiciliarità
Questo perché lo vediamo come un welfare più amichevole più flessibile più governabile da parte di noi utenti vuol dire che l'anziano prossimo andrà a trovare quando vogliamo vuol dire che crediamo abbiamo l'impressione
Anche se poi magari non è vero che se non vogliamo raccomandare determinare ritmi oranghi da sonno eccetera
Poi forse non è proprio così ma la famiglia committente impressione che sia un welfare ritagliato su misura delle esigenze sue in quelle dell'anziano verso
Quando succede però dicevo la familiarizzazione
Cioè si fa fatica e qui di nuovo richiamo le cose che diceva alpina Bussolin
A pensare che quella ovvero la se voi prendete le statistiche per esempio sull'ultima sanatoria scoprendo una cosa interessantissima che c'è da una parte la colonna che si chiama lavoro subordinato
E dall'altra c'è un'altra colonna che vincere qualcosa come lavoro domiciliare
Come se il lavoro domiciliare non fosse al lavoro subordinato come se il lavoro subordinato fosse solo quello di quello che fa andare l'anima in una fabbrica
è interessantissimo perché traduce una una forma mentis
E che poi si riflette anche in quell'incongruenze contrattuali e normative che venivano richiamate cioè socialmente si fa fatica a pensare che quello sia un lavoro con un contratto in diritti gli orari
Si intende
Quasi impercettibilmente a considerarlo qualcosa di simile allo scambio di aiuto alla reciprocità al vicinato alla figura della ragazza alla pari
Se voi intervistate delle famiglie che hanno delle ragazze in nero soprattutto se sono giovani la rappresentazione che fornisse di questo genere ma insomma c'era questa ragazza che non sapeva dove andare l'unica per cui in qualche modo magari ce l'ha mandata la parrocchia o le suore perché poi sappiamo che tutto questo
Come dire sommerso velivolo anche nel c'è questa forma di carità che non non ama molto l'idea della legalità
E allora l'abbiamo presa in casa lei si ci dà una mano dà un'occhiata alla vecchia norma noi lo spieghiamo le diamo da mangiare quale diamo qualche soldo per le sue estese
Ecco c'è con una tendenza antica invincibile apparentemente comunque difficile da estirpare a vedere questo non come un labile un vero lavoro ma con uno scambio di favori gli aiuti in un regime di reciprocità e di reciproca benevoli
Sa di reciproco aiuto e sostegno
E la conseguenza di questo atteggiamento e che
La personalmente la persona che lavora nell'ambito domiciliare spesso oggi come in gara da ma non sempre viene inquadrata cognitiva niente come una persona di famiglia
Quante volte nelle ricerche facce parlando con me le famiglie come gente viene fuori in questa rappresentazione ma noi la consideriamo come una persona di famiglia ma lei si considera come una persona di famiglia
E questo è un del Reno
Vero per certi aspetti perché c'è certamente dell'affetto della dell'attaccamento reciproco che si scambia in questi contesti
Ma è un terreno terribilmente scivoloso perché è un terreno in cui come nelle società tradizionali
Paragone tra virgolette quattro
Francese si usa la stessa parola interessante quattro
Allora uno e datore di lavoro ma anche qualcuno che assicura benevolenza e protezione
E certamente ci sono poi le famiglie che si spiegano che si attivano per la regolarizzazione per fare arrivare i figli per risolvere con prestiti aiuti varie necessità delle persone che lavorano per
Ma questo perché sull'altro versante il rapporto di patron uscire da questo rapporto di lavoro ha delle caratteristiche premoderno allora gli orari per esempio i giorni di riposo il violino
Tengono evapora
Perché si perde di vista la natura lavorativa essi tende a enfatizzare questa natura della familiarità
Come se queste famiglie che non hanno più il tempo forze energie pazienza sufficiente per farsi carico dei loro anziani avessero bisogno che ci fossero delle filiere produttive che prendono un po'del loro posto e assicurano questa parte quella più pesante intendiamoci dei rapporti familiari e di reciproco affette sostegno
Qualcuno può aggiungere o
Però la familiarizzazione diventa
Subito negata se per esempio la persona la l'assistente familiare pretende di dire la propria in una discussione familiare di esprimere il proprio parere
E mi viene ricondotta al fatto di essere una lavoratrice che se tu stai composto e quindi è una familiarizzazione relativa vincola che vale per certe cose non vale per altre vale quando c'è da chiedere e fare magari quando c'è per carità anche da fornire sostegno
E aiuto vinicolo in certe circostanze non vale
Se si tratta di affermare che vanta il diritto di parola
Ancora
Dal punto di vista dell'aiutante di
Domiciliare perlopiù straniera il Gioco talvolta si gongola perché persone che con cui parliamo prima di tutto come già è stato richiamato dopo alcuni anni non ne possono più
In genere cercano altri si può e ora questo viene percepito dalle famiglie committente come una sorta di tradimento
Perché c'è di nuovo questo discorso della familiarizzazione non è una lavoratrice che tutto sommato nel mercato circa degli spazi delle opportunità
Ma è come se una mia ingrandì lasciasse per andare via
Come se la mia fidanzata li abbandona s'era un pessimo rapporto affettivo
Quindi viene
Per circa molto molto negativo come una sorta di tradimento credo che tutto sommato è un fatto abbastanza fisiologico del mercato
Il lavoro dopo che uno ha lavorato per qualche a fissa in una famiglia circa molto spesso i trovare uno sbocco lavorativo meno pesante
Ma c'è un altro aspetto insidioso che prima veniva richiama come fare andavi alle persone coinvolte persone attaccate persone che in un circolino altri sbuffi altre strade
Dal punto di vista della famiglia committente e che siano disponibili a tutte le ore del giorno
Terribilmente più interessante e conveniente e assume una persona in regola
E magari una persona che non abbia nessuno qui in Italia che non conosca la lingua che novanta via quindi delle possibilità concrete di trovare degli scopi
Cioè la condotta pratica delle famiglie convinti
In molti casi
Contraria all'aspettativa dell'integrazione
Delle persone immigrate
Cioè non si tende a preferire il
La persona che qui regolare
Che conosce già bene l'italiano che magari ha fatto un corso e quindi ha delle competenze certificate
Ma sia dal punto di vista economico sia dal punto di vista come dire della flessibilità della possibilità di impiego e meglio la persona che appena arriva
Che non può accampare diritti ma anche che non conosce nessuno che non saprebbe dove andare quella lì si è sicuri più che per un bel po'di tempo rimane
A al posto che le è stato richiesto
Dei confini
Queste dinamiche la familiarizzazione insieme l'aspetto bello e l'aspetto pericoloso di questo Portofino
Ed è il terreno su cui molto
Importante e decisivo riaffermare la natura contrattuale lavorativa di questi rapporti altrimenti terribilmente mescolati con dimensioni appunto affettive emotive
E di reciprocità scambio di benevolenza reclusi
Finisco con qualche idea su come entrare che cosa si può fare in questo difficile neanche a ma cerco di dare uno spunto come dire sull'obiettivo l'obiettivo dovrebbe essere quello di un lavoro di assistenza che lieve erogato da organizzazioni te
In cui lavoro dell'aiutante domiciliare non sia più legata una famiglia
Ma sia dipendente da un'organizzazione Esterna un'impresa sociale un'istituzione pubblica non lo so questo può essere anche localmente determinato secondo dichiararli capacità organizzative per farlo
In modo che ci sia una mediazione tra la famiglia e la persona che lavora nell'ambito della famiglia
Questo consentirebbe di organizzare meglio i turni le ferie il ripostiglio sostituzioni sia fare monitoraggio fare supervisione del lavoro dell'aiutante domiciliare che altrimenti è terribilmente isolata
In un rapporto diretto magari con una persona anziana
Che non vende altri sei nomi familiari quando ci sono e sono disponibile e forse nei se quindi anche nell'interesse delle famiglie degli anziani assistiti un sistema di supervisione di monitoraggio a mio avviso migliorerebbe la qualità e l'istanza questo
Certo c'è un problema di costi
Ora qui peraltro in Liguria avevamo fatto un lavoro con la federazione le le federazioni in di pensionati dei tre sindacati confederali
Ma non era un costo nemmeno insopportabile quello di vedere che cosa spengono oggi gli enti pubblici in termini di voucher buoni
Ricoveri negli anziani e pensare a un voucher da dare alle famiglie perché possano comperare servizi questo
Allora se questo è l'obiettivo intende forse ci possono essere gli obiettivi interventi che sono appunto quello per esempio della voucherizzazione
Cioè
Il fatto di trasformare i sostegni da piogge le famiglie con anziani non autosufficienti in buoni per l'acquisto di prestazioni da fornitori sta se diciamo non siamo ancora maturi per l'idea dell'impresa sociale
Può essere la collaboratrice familiare l'assistente familiare che ha fatto un corso che è iscritto ad un albo che ha una formazione specifica anche e soprattutto impiegati in regola
E rispettando determinate sta
Perché esse si continua con la strada degli assegni di accompagnamento di altre forme di sussidi dati ma non le famiglie senza vincoli di destinazione si incentiva invece il mercato dei
E noi abbiamo bisogno invece come si è fatto peraltro inviti liti altri settori mosto inventando nulla abbiamo bisogno di trasferire con opportuni incentivi dal mercato del lavoro sommerso al mercato legale l'acquisto di queste prestazioni
E io aggiungo inserendo elementi di supervisione e di monitoraggio del funzionamento del sistema in modo da superare estrema privatizzazione di questo rapporto di lavoro
Oggi festa di Sant'Antonio protettore Filippo ridere di credo che sia importante dare un pensiero viva solidarietà verso gli anziani le loro famiglie quelli che hanno bisogno di assistenza e verso le persone che nelle condizioni più difficili prestano aiuto come moderni angeli
Ai gli anziani bisognosi grazie
Grazie davvero Maurizio Ambrosini varietà lista ci fate entrare nella complessità rapporto e la famiglia e assistente domiciliare evidenziando anche quelli che suonino odi le difficoltà a e anche le esigenze che di natura contrattuale Andriola Mattia regolamentazione di questa figurare di questa modalità di lavoro io passerei ora la parola ma Fabbri viene a Fabrizio Pannozzo per entrare invece nel merito
Bene altro corno del problema cioè economie nel lavoro di cura tra mercato dei servizi e regolazione pubblica abbiamo visto la dimensione sociologica la dimensione anche nella quotidianità di questo rapporto
Vediamo ora la necessità di una regolazione in questo che è comunque un mercato mercato dei servizi etico grazie grazie rinuncio Micozzi sia senza
Buongiorno a tutti grazie dell'invito
Grazie per la ricostruzione della complessità del problema che è appena stata fatta che mi risparmio parte del lavoro
L'economia di questa cosa
Ecco il mio primo dubbio è legato alla riferimento che appena è stato fatto è davvero un altro corno del problema nomina o è lo stesso problema perché è è un da economista
Io avrei la voglia di estrarre la dimensione economica da questo e di raccontare della in realtà io sono d'accordo col collega appena finito di parlare nel dire che qui il mercato l'economia è talmente legato alla dimensione sociale alla dimensione relazionale alla dimensione dei rapporti che tirarlo fuori astrattamente sarebbe fare
Un danno alla possibilità di comprendere questo fenomeno c'è quindi l'economia e dentro e dentro questo fenomeno di cui parliamo
Lo vediamo subito quando parliamo di convenienze qui dentro molti dei fenomeni che abbiamo descritto molte famiglie qui parliamo diventano un problema perché sono convenienti dal punto di vista economico cioè non ci piacciono in un certo senso perché il motivo per cui diventano un problema è di natura economica le persone si comportano in un certo modo che è un modo che giudichiamo negativo pagano in nero non pagano trattano in un modo che non vorremmo per ragioni di convenienza di convenienza economica quindi stiamo parlando di economia si non stiamo parlando di la grande economia dei grandi mercati lavori ancora mi sa parlando di economia spicciola dell'economia di quello che succede dentro alle famiglie ed è un'economia anche qui un altro termine
Altri aggettivi che rendono discorso difficile dal punto di vista economico e nascosta è invisibile e tacita noi economisti di fronte a queste probabilità facciamo fatica a trattarli perché perché noi dovremmo essere i portatori di una visione sulla quantificazione sulla visibilità sulla trasparenza l'economia dovrebbe creare questo dovrebbe dare i numeri dovrebbe dare le quantità dovrebbe far vedere in realtà siamo di fronte ad un fenomeno che è difficile far vedere che è difficile quantificare che è difficile misurare perché perché è fatto così nel senso che questo è un fenomeno che va trattato e va compreso come un mescolamento di dimensioni sociali e dimensione economica in cui anche la dimensione economica rivela
Tutta la sua complessità sociale
E dove sarebbe un'astrazione indebita separare i due aspetti quindi io cerco di condurre anche la mia argomentazione dentro a questa complessità se piuttosto di tirar fuori l'economico da questa cosa
Cerco di far vedere invece come l'economico determina anche molte moltissime delle problematiche che stiamo vedendo delle determina nel bene e nel male cioè le categorie economiche il linguaggio economico il vocabolario
Economico che usiamo per parlare di questi fenomeni
E parto da un concetto che che è stato centrale nei discorsi che mi hanno preceduto e che è centrale anche in molte politiche pubbliche sul settore che il concetto di mercato
Siamo tutti concordi nel descrivere quello che ci troviamo di fronte nel lavoro di cura come un mercato ecco questa parola mercato attraversato e continua ad attraversare continua ad essere molto presente nelle politiche pubbliche nel trasformazione delle società occidentali negli ultimi anni ed è una parola che tende ad essere molto caricata dal punto di vista ideologico ci sono
I promotori del mercato ci sono quelli che ci credono molto e dall'altra parte ci sono quelli che ci credono pochissimo che lo vedono come un grande problema soprattutto quando si parla di servizi alla persona si parla di servizi sociali
Ecco il mercato vorrei partire da questa mia considerazione personale non è un fenomeno naturale il mercato non ti capita come una malattia il mercato viene prodotto viene fatto
Soprattutto in questi settori che storicamente venivano ne erano caratterizzati da una produzione di servizi o privata all'interno della famiglia o sottolineo soprattutto pubblica il mercato viene molto spesso prodotto inventato creato come sostituzione di qualcosa che in precedenza era pubblico quindi legato il mercato è fortemente collegato al concetto di privatizzazione è fortemente collegata al concetto di esternalizzazione cioè noi
Vediamo prodursi mercati non solo per fenomeni naturali per fenomeni migratori per per nome i cambiamenti sociali ma anche anche perché la pubblica amministrazione decide di non fare certe cose o di farlo in maniera diversa o decide di spendere meno soldi per certe cose di orientale da qualche altra parte quindi ci sono sì fenomeni sociali che fanno nascere i mercati ma ci sono anche scelte pubbliche che fanno nascere mercanti e di questo ne interessa parlare perché poi il tema della regolazione pubblica e fortemente collegato alla scelta di produrre o meno un mercato in un determinato contesto ecco nei contesti sociali sanitari di welfare in generale il mercato non capita il mercato è stato voluto viene voluto quindi ci sono delle scelte pubbliche che da qualche anno nei paesi occidentali vogliono fare mercati inventare mercati dove prima mercati non c'è questa è una scelta politica è una scelta pubblica che secondo me andrebbe questo primo punto forse per discussione andrebbe resa più seriamente di quello che nel senso che l'idea di mercato circola molto facilmente con una sorta di panacea per una serie di problemi cioè fare mercati introdurre logiche di concorrenza introdurre competizione sembra essere qualcosa che funziona un po'dappertutto un po'in tutti i contesti l'idea di liberalizzazione che è collegata anche al contesto di mercato
Sicuramente è vero per alcuni ambiti sicuramente invece molto problematico per altri ambiti come quello che stiamo vedendo
Il concetto di mercato infatti soprattutto quando viene applicato ai servizi sociali io vorrei farvi notare che viene evocato e gli vengono attribuite
Delle proprietà che sono quasi magiche al mercato vengono chieste di fare delle cose molto strana e cioè perché vogliamo introdurre i mercati i mercati vengono introdotti nei servizi alla persona per due motivi che potrebbero sembrare contrapposti uno è stato citato prima si introducono mercati perché il mercato costa meno
Cioè si introducono mercati perché si pensa che facendo dei mercati si spendono meno risorse primo elemento secondo elemento che giustifica l'introduzione dei mercati è perché i mercati dovrebbero produrre servizi di qualità maggiore cioè attraverso i mercati noi dovremmo tenere una sorta di risultato magico dovremmo spendere meno
E dovremmo anche con il meno soldi che vengono spesi produrre servizi di qualità maggiore
Non è uno scherzo la strategia di Lisbona che veniva citata prima dice esattamente questo compartecipazione dell'utente significa creare contesti di mercato e la spiegazione economica la creazione del contesto di mercato e questa le burocrazie pubbliche sono abrogate pubblica quindi sono cattive dobbiamo sostituirla con contesti che costino meno e producono servizi di migliore qualità questo lo teniamo attraverso i mercati io credo che dobbiamo sempre partire da questa promessa della mercato perché il mercato va giudicato rispetto a quello che promette cioè ci dobbiamo sempre a credere la cosa che poi abbiamo di fronte c'è mercato vero non quello immaginato sta mantenendo queste due promesse si sta veramente permettendo di avere dei servizi che hanno una qualità maggiore che costano meno
Credo che dovremmo sempre fare questo ragionamento qua perché poi se noi ci allontaniamo da questa idea da questa visione
Astratta del mercato astratta però ripeto politicamente molto rilevante perché quella che troviamo nelle carte quella che troviamo nei programmi di governo è quella che troviamo i discorsi dei ministri dell'Economia quando poi chiedono ai loro colleghi del welfare o della famiglia
Fate la liberalizzazione fatti mercati o risparmiate
Visti qui per tutto il rispetto per il dottor Padoa Schioppa ma ha in mente questa idea di mercato cioè i dati del mercato e miracoloso produce la qualità da un lato e la riduzione dei costi dal il mercato dei servizi della cura o in generale gli effetti del mercato nei servizi di welfare ci raccontano una storia un po'diversa
Cioè i mercati che abbiamo davanti sono un po'meno miracolosi pro promettono mantengono un po'meno le le le promesse che avevano fatto perché perché non si tutto guardiamoli dal lato dei costi introducendo mercati spendiamo meno
E allora bisognerebbe chiedersi ci spende meno cioè quando noi diciamo che spendiamo di meno di che cosa stiamo parlando allora possiamo parlare della pubblica amministrazione
Possiamo parlare di una comunità statale o regionale nel suo complesso quindi pubblica amministrazione più famiglie ecco quello che i discorsi possano essere diversi perché forse introducendo mercati ma anche qui l'evidenza economica non è così concorre introducendo mercati la pubblica amministrazione spende meno perché molto banalmente smette di assumere smette di avere professionisti che erogano servizi e in sostituzione di questi che cosa fa le risorse finanziarie che restano meno di quelle che restano le distribuisce in forma di supporti finanziari
A alla popolazione per comprarsi i servizi
Quindi forse dal punto di vista finanziario pubblica amministrazione spende meno ma il resto del sistema economico spende meno
Probabilmente no anzi la maggior parte dell'analisi dicono di no perché perché lì i soldi che vengono trasferiti dalla pubblica amministrazione direttamente agli utenti non bastano a comprare i servizi di cui perché non bisogna quindi abbiamo un ulteriore esborso
Complessivamente che cosa ci ritroviamo in tutti i sistemi di welfare in cui il mercato è stato spinto le sue massime conseguenze la spesa complessiva perimetro per la sanità aumenta i servizi i mercati più privatizzati del welfare sono quelli che costano di più a tutti c'è costano di più al sistema economico e sociale nel suo complesso ero la maggiore qualità anche qui qual è l'indicatore qual è l'indicatore della qualità l'indicatore della qualità e nelle misurazioni formali della qualità e nell'accreditamento
Probabilmente nobilitato nella qualità potrebbe essere nello stato di salute complessivo della popolazione ma abbiamo indicatori veramente dello stato di salute complessivo abbiamo indicazioni definizioni condiviso di che cos'è lo stato di salute anche qui io sicuro letteratura non c'è una convergenza su cos'è la salute o cos'è il benessere
Quindi ecco queste due promesse del mercato leoni assunte molto brutalmente poi magari qualche economista serio mi potrebbe anche contraddire su questo ma le due promesse del mercato non sono poi mantenute sempre nella nel mercato reale dei dei servizi di cura e e io vorrei addentrarmi sul perché perché queste due promesse del mercato non vengono sempre mantenuta perché il mercato l'introduzione di logica di mercato fa anche un'altra ipotesi molto forte
Cioè fa l'ipotesi per funzionare il mercato ha bisogno di attori al suo interno di attori molto particolari senza i quali il mercato non funziona gli attori molto particolare che stanno depositiamo clienti
I mercati funzionano se hanno clienti
Cioè i mercati veri sono quelli che ne so delle sigarette o delle automobili dove io esco o una pluralità di il posti dove posso andare non mi piace quella marca intro che informazioni mi sposto parla un'altra chiede informazioni alla fine faccio la mia scelta sono un cliente
Il cliente ha questa caratteristica si sa informare sa scegliere ai soldi e sono suoi opera questi tre aspetti
In molti degli né i servizi di cui stiamo parlando i clienti prima non c'erano per perché prima riceviamo i soldi elezioni servizi in maniera diversa e quindi anche qui li devo inventare
I lavoratori cioè di devo fare in provetta così come ho fatto il loro ambiente il mercato ci devo mettere dentro gli attori invento i clienti
Come faccio ad inventare i clienti nei servizi di cura il primo elemento che lo rende evidente per lo più importante è gli do i soldi cioè gli dico sei un cliente perché adesso che ho dato questa cosa che si chiama assegno che si chiama Butcher
Cioè invece di darti servizio a te cittadino di considero cittadino e qui cambiano anche nozioni cittadinanza non ti consiglio cittadino perché hai un diritto che io ti rendo esigibile perché ti porto servizio io stato io pubblica amministrazione
Ti consiglio cittadino perché ti do i soldi con i quali tu vai a comprarti un servizio quindi se un cittadino ma sei anche barra lo vedete barra cliente cittadino barra cliente quindi puoi anche
Andate a comprare
Primo aspetto basta per essere un cliente questo no non basta avere i soldi bisogna avere anche le due altre cose
Devi poter scegliere e e quindi ha deve avere una molteplicità di operatori devi avere più negozi
E da questi più negozi terzo aspetto che secondo me è più rilevante devi ottenere informazioni c'è per scegliere le aree di soldi ma devi anche avere la conoscenza i saperi le informazioni per fare bene la tua scelta
Io credo che sia questo l'elemento cruciale che rende un po'problematici diciamo l'introduzione dei contesti di mercato nel lavoro di cura nei servizi di welfare in generale che è il tema della conoscenza e il tema del sapere
Buone scelte per la propria famiglia per i propri anziani per i propri figli si fanno se ci si informa
Ma la conoscenza non è gratis la conoscenza è una risorsa è una risorsa economica e qui torno alla strategia di Lisbona che oltre a dire che l'utente deve compartecipare dice anche che ci stiamo dovremmo diventare una società della conoscenza
Cioè dice che la Società europea del futuro è una società in cui la principale risorsa economica e il sapere e la conoscenza e quindi dice di investire in ricerca e tra le altre cose che su altri abitanti dibattiti vengono fatti ecco se la risorsa del futuro della nostra economia la società è la conoscenza beh allora vediamo che nel campo dei servizi di welfare e lavoro di cura in particolare abbiamo un grosso problema
Perché noi abbiamo dei clienti
Ce l'avete raccontato oggi che scelgono senza necessariamente avere il sapere necessario per fare la scelta migliore per se stessi o per i propri cari
Scendono su basi che non sono spesso delle basi razionali centro per convenienza
Scelgono per sentito dire scelgono perché le loro condizioni di vita li costringono a scegliere e quando qualcosa di costringerci a Milano stai scendendo stai andando per inerzia verso una soluzione che è lì
Ecco
Io credo che questa questione deve sapere sia cruciale non solo per capire meglio come funzionano i mercati di cura ma anche per capire meglio come funziona il lavoro di regolazione da parte della pubblica amministrazione
Io credo che l'altro aspetto fondamentale legato al mercato legato ai saperi all'informazione che aiutano a far funzionare il mercato sia quello che risponde alla domanda ma la pubblica amministrazione che cosa che cosa fa e cosa ci sta a fare in questo contesto molto spesso abbiamo evocato anche qui oggi il concetto di regolazione la pubblica amministrazione dovrebbe regolare
Da dove salta fuori questa parola regolazione anche qui la sua genesi è interessante perché arriviamo a parlare di regolazione quindici anni fa non chiedevamo la pubblica ammissione di regolare perché perché la pubblica amministrazione produceva se produci non regoli perché non ha bisogno di regolare sei tu se l'unico attore hai davanti un destinatario organizzi un sistema di servizi che glielo porta non ha bisogno di regola
Se smetti di produrre quanto più smetti di produrre tanto più deve di regola
Ma la regolazione non è un lavoro banale
è un altro mestiere che la pubblica amministrazione deve imparare a fare qui ci dobbiamo sentire ma lo sa fare questa cosa che chiediamo ogni giorno la pubblica amministrazione è in grado di regolare
Io insegno economia dalla pubblica amministrazione in giro per gli enti locali e mi occupo in particolare di servizi di welfare
La mia impressione è che le pubbliche amministrazioni non sappiano regola
Perché la regolazione un mestiere complicata le pubbliche amministrazioni sono abituate a produrre assumono persone si dotano di professionisti non per regolare ma per produrre
Però questi professionisti quando arrivano dentro la pubblica amministrazione dico non devi produrre perché produce la cooperativa sociale perché produce il volontariato perché si produce dando soldi alle famiglie che poi si comprano quello che vogliono tute di regola
Ecco questo mestiere della regolazione è un mestiere che la pubblica amministrazione sta imparando
Sta imparando e come tutte le fasi di studio come tutte le fasi di apprendimento ci sono in modi duri concreti per imparare bene ci sono le scorciatoie
Allora le scorciatoie della regolazione e la faccio breve si chiamano accreditamento si chiamano voucher si chiamano regolazione formale c'è l'idea che si fare colazione con gli strumenti cioè con gli strumenti formali con gli strumenti tecnici disegnando un bel sistema in cui io scrivo che cos'è la qualità
La scrivo formalmente
E poi vado a verificare burocraticamente cemento le crocette vicino a quelle cose che ho scritto
In cui nominò una erogatore
Adeguato ad erogare il servizio perché riempie tutte le crocette di quella cosa che ho definito qualità e poi faccio funzionare questi sistemi di accreditamento perché ho costruito dei beni recinti in cui ho fatto entrare tutti gli erogatori accreditati
E lì dentro sono sicuro che vengono offerti servizi di qualità
Chi è in grado di gestire sistemi di accreditamento di questo genere come vengono gestiti se voi andate dentro gli enti locali vedete che accreditamenti sistemi di accreditamento di questo genere tendono a diventare molto velocemente burocrazia tendono a diventare molto velocemente dei processi burocratici per cui il funzionario di turno
Sì occupa di verificare che le caselline siano riempite che effettivamente che ne so
Passando ad altri servizi che nei servizi per la
Il fatto che ci siano almeno venticinque metri quadrati di verde che il menu sia fatto di questo tipo e tutto questa è la qualità
è questa la qualità sicuramente sì in parte se la voglio rendere verificabile formale e questa è la qualità ma la qualità è anche qualcos'altro la qualità in questi servizi è relazionale è capacità di entrare in un rapporto è erogare qualcosa che va al di là dell'aspetto formale del servizio
Ecco noi possiamo fare regolazione del lavoro di cura solo dal punto di vista formale erogando soldi e garantendo una qualità che sta sulla carta oppure possiamo fare regolazione del lavoro di cura in maniera diversa
Io credo che la sfida per la pubblica amministrazione sia fare un altro tipo di regolazione del lavoro di cura o almeno affiancare alla regolazione di tipo formale fatta con i voucher è con gli accreditamenti anche una regolazione di tipo sostanziale
Che cosa è una regolazione tipo sostanziale
La regolazione tipo sostanziale e quella che si fa conoscendo i contenuti concreti del servizio e andando li verificate dove questo servizio viene erogato cioè è un controllo è un controllo è un supporto è una verifica del fatto che i servizi veramente nell'interazione tra destinatario e utente siano di qualità
è una regolazione che si occupa di programmazione ma di programmazione dei servizi che entra nel dettaglio tecnico operativo nei servizi è una programmazione che fa valutazione e fa monitoraggio dei servizi
E poi cerca di imparare dal monitoraggio e la valutazione che ha fatto per cambiare la sua programmazione un'altra volta
è una programmazione insomma che ha bisogno di competenze e ha bisogno di saperi che sono saperi alti sono competenze sofisticate di cui purtroppo la pubblica amministrazione soprattutto locale si sta liberando dentro la pubblica amministrazione locale ci son però sono sempre meno esperti di welfare
Ci sono sempre meno tecnici del welfare cioè che conoscono le politiche sociali le sanno programmare le sanno valutare e ci sono invece sempre più esperti di accreditamento di contratti di voucher gli aspetti finanziari che del welfare vendono la dimensione formale
C'è stata un'esternalizzazione sottile di cui pochi si rendono conto che non è solo l'esternalizzazione dei servizi e anche l'esternalizzazione dei saperi
Adesso in molti contesti soprattutto in ambito di Comuni piccoli e medi il vero sapere sulle politiche sociali non sta in comune ma sta dentro il consorzio di cooperative di tipo A
è la e ci sono le menti in grado di dirmi come viene fatto servizio non dentro al Comune
E io rispetto molta stima per il sistema del terzo settore ma quelli non li leggo non non Dole mio voto al terzo settore io come cittadino vorrei che il mio interesse per i servizio venisse tutelato soprattutto dentro all'ente locale
E per farlo non mi bastano i voucher gli accreditamenti sono contento ci siano ma non mi basta non voglio dei saperi cioè voglio che la Pubblica istruzione locale si doti di competenze
Ecco io credo che la sfida per la regolazione dei mercati della cura almeno dal mio punto di vista uno degli aspetti
Importanti sia quello dell'investimento della pubblica amministrazione sulle persone
Non solo sui sistemi c'è una tendenza questa scorciatoia molto forte c'è stata nel governo passato per i primi segnali anche in questo governo affidarsi molto dei sistemi a fidarsi molto degli aspetti formali e a non investire invece sulle competenze interne alle pubbliche amministrazioni
Io credo invece che avere più competenze in ambito di cura dentro alle pubbliche amministrazioni sia strategico e sia rilevante perché in altri contesti della vita sociale queste competenze ci sono faccio solo un esempio in ambito ambientale in ambito urbanistico una pubblica amministrazione locale non rinuncerebbe mai ad avere dei tecnici altamente qualificati
In ambito di trasporto in molti altri ambiti non lo farebbe mai perché deve rinunciare nell'ambito delle politiche sociali perché deve demandare questo ruolo di regolazione sostanziale
Chiudo solo con un esempio che faccio ai miei studenti quando introduco il corso di di economia dei servizi pubblici gli faccio un elenco di servizi che comprende il trasporto locale
La raccolta dei rifiuti solidi urbani la telefonia l'elettricità i servizi alla prima infanzia e servizi agli anziani e gli chiedo di questi sei di questi sei servizi
Quale vorreste che fosse assolutamente pubblico se doveste sceglierne uno qual è il più sensibile e qual è il meno sensibile che la Celeste al mercato
In e studenti e la maggior parte dei casi mi dicono il più sensibile che non lascerei mai il mercato se proprio dovessi scegliere sono i servizi agli anziani servizi alla prima infanzia il meno sensibile se proprio dovessi scegliere sono il trasporto e la raccolta dei rifiuti solidi urbani
è esattamente il contrario
Cioè noi
La nostra scelta collettiva in tutti i servizi pubblici è stata quella di tenerne sotto una forte tutela
Pubblica la raccolta dei rifiuti solidi urbani trasporto pubblico non possiamo scegliere non c'è mercato io non posso farmi raccogliere la spazzatura da qualcuno di diverso da quello che ha scelto il mio comune non posso prendere un autobus diverso da quello che ha scelto di comune
Ma quando si tratta di fare a sinistra i miei familiari beh allora la pubblica amministrazione mi dà la possibilità a totale di fare quello che vuole credo quindi che ci sia anche da riposizionare politicamente la questione di cosa possiamo accedere al mercato e cosa invece è giusto tutelare pubblica
Anna bene la ringraziamo anche
Sì da successo a Fabrizio Pannozzo cercava il microclima tanto non va e intanto ringrazio anche alcune persone presenti in sala sono con noi l'assessore Raffaela Milano né assessore alle politiche sociali del comune di Roma
Graziano per la presenza neo eletta bilingui
Graziano anali apparente della responsabile del coordinamento donne della sigilla con
Le norme della CISL e del CIPE stavo stiamo conducendo questo percorso di alta rappresentanza per donne sessanta alloggi informazione dal titolo oltre il tetto di cristallo nella logica di sfondare quel tetto
Poi sono con noi presenti
L'associazione datori di lavoro Domestica la FIDAL do
Sindacato lavoratori di Europa
Chissà
E la storia di riflessione che stiamo facendo vita la presenza bianconera non associative voi
è una cantata dei
Che parlerà poi il pomeriggio prima nelle singole ogni candidatura campanilismo regionale CGIL va bene secondo con il cappellino
Adesso di smentire effettuare stamattina tesa del ministro che insomma dovrebbe arrivare a momenti dovrebbe arrivare a momenti quindi siamo nella Bindi era il dubbio se cominciare anche subito con la tavola rotonda che però a questo punto dobbiamo interrompere con l'arrivo del ministro l'intervento del nostro presidente
O se temporeggiare due secondi però non lo so ben
Consigliere
Io direi vere forse è meglio che proseguiamo con la tavola rotonda eventualmente c'è eventualmente senza regole quando il ministero sì vediamo un attimo e inseriamo all'interno del dibattito anche nei due interventi ma già così fece va bene allora pregherei
Coloro che partecipavano alla tavola rotonda vizietti intorno a questo tavolo non aggiungiamo qualche sedia
Allora c'abbiamo questa seconda unità di lavoro aveva un po'come oggetti lavoro di ciascuna sorge ieri
Senza
E anche l'assessore sì sì sì
Diamo a ballare al nostro tavolo sia la dottoressa da una Campari di Ilkhan CGIL Annamaria Parente responsabile del coordinamento donne della CISNAL Raffaella Milano assessore alle politiche sociali del Comune di Roma Eluana e poi chiede al Consiglio come
Sì
La stiva promessa
Allora come dicevamo questa seconda unità dopo aver ascoltato anche i due le due relazioni introduttiva voleva un po'entrare invece nel merito
Anche un po'delle esperienze non casualmente abbiamo chiamato soggetti a rischi soggetti eretiche in questa dimensione che ne stiamo trattando stamattina lavoro dittatura scenari attuali proposte per il futuro avranno indubbiamente qualcosa da dire
E allora io partirei un po'così precari va bene attiva della parlate allora abbiamo da Ana Maria parente
Colti ed assistenti familiari una prospettiva di genere nella logica appunto come si diceva poi anche nelle due relazioni soprattutto il dottor Ambrosini che comunque e la stragrande maggioranza donne che la pura all'interno di questa categoria
Quindi lei la parola
Ringraziandola di nuovo per essere qui
Vi ringrazio no parlano Ciani troppo non vanno sociale che come al solito mi sia sempre osta sospeso solvenza questa questo nuovo lo conosciamo meno al Sud sempre così
Ringrazia tecnica perché ne
Poi
Come
Avevamo detto l'altra volta ovviamente ci sono molti punti in comune sia di carattere valoriale per le cose che avete detto anche
Siamo
Anziché ordinando questo il mio essi anche ordine praticamente
Perché anche cioè sicché le nostre associazioni oltre al collega della CGIL che ha competenze contrattuali dirà meglio di me
Si accomodi anche questi tenta di di di queste tessere
Io come sapete sono la responsabile confederale delle donne cinesi noi su questi temi facciamo delle battaglie molto forti culturali
E e poi c'è la categoria nostra che si occupa appunto dei tavoli di trattative Noemi innanzitutto come dono della Sisley
Ovviamente ci siamo occupati della condizione delle donne immigrate assistenti familiari
E che non sono come giustamente anche nelle relazioni di assistenti familiari non solo sono immigrate ma la gran parte sono migrante
E se dovessi come il titolo mi avete assegnate dire una prospettiva del genere non ci siamo occupati della condizione delle donne immigrate perché la libertà delle donne italiane di lavorare
Passa per il lavoro delle donne immigrate questi quindi questo non è un prima e quindi la battaglia forte l'affare la dignità delle donne che lavorano nelle nostre famiglie lacuna dei nostri figli è affidata in gran parte alle donne immigrate la cura dei nostri anziani affidate in gran parte alle donne immigrate come dite anche voi nella relazione ci sono problemi ci sono questioni molto serie oltre all'interno delle famiglie nel rapporto tra le famiglie delle delle donne che lavorano presso di noi ma noi diciamo pure no bensì che della sinistra in questi anni si è costituita anche una grande alleanza tra donne italiane e donne immigrate perché spesso c'è un rapporto molto stretto molto diretto si parlava di reti di sostegno cioè le donne immigrate sostengono ci sostengono questa è un punto importante per il nostro lavoro la possibilità di lavorare anche di appunto di avere una qualità della vita spetta alla cura dei nostri cari buona
Quindi quello che dite voi nella relazione è quello che ci accomuna ce ne dobbiamo fare una battaglia sul riconoscimento del lavoro di cura in questa società in generale perché il lavoro di cura non riconosciuto e quindi ci sono anche problemi contrattuali nel riconoscere la dignità e la possibilità di espletare il proprio lavoro in termini di orari
E tutte le questioni diverse di malattia di maternità anche allattamento
Proprio perché ha una bambina non c'è questa questione di valore di riconoscere il lavoro di cura e quindi il lavoro di cura che le donne fanno pensare a Stephanie gran parte dei donne immigrate è una professione un lavoro di cura potrebbe essere che dovrà avere la dignità e quindi la vita contrattuale unanimità per esempio sul fronte dei ricongiungimenti familiari
E la prospettiva di genere consiste proprio in questo che perché noi possiamo lavorare le donne immigrate Hellas almeno la paralisi di origine ai loro figli e i loro carri loro anziani in questi anni abbiamo avuto una legge molto restrittiva come sindacato
Abbiamo combattuto quest'anno è adesso col governo di centrosinistra ci aspettiamo chiediamo questa legge
Anche se poi questa questione dei ricongiungimenti familiari sia allargata perché il nome battaglia assunta invita le donne che tra lavoro le lavoratrici e i lavoratori
Che fanno questo lavoro devono avere il diritto di avere una propria famiglia anche qui
Quindi questo
è diciamo
Diamo il benvenuto e ringraziamo per la presenza questo nostro importante momento a momento alla ministro per le politiche per la famiglia onorevole Rosi Bindi
Atti hanno visto sempre con grandi visto con grande favore l'istituzione di una ministero per la famiglia nella logica dei diversi interventi di politica sociale di politica di Uefa
Vadano davvero inseriti in una strategia che metta realmente al centro la famiglia ed è ciò di cui stiamo parlando stamattina il rapporto tra assistenti familiari e lavoro di cura davvero entra a pieno titolo in pasto soggetto quali quello dalla famiglia io lascerei continuare Ana Maria e poi diamo la parola nostro presidente nazionale prego
Scusa grazie ad una battaglia che ne fa conduciamo anche come economici nel riconoscimento appunto della dignità quindi una condizione cioè di mettere insieme le condizioni delle donne da quelle italiane a quelle immigrati mai Milano molto colpito anche una sensibilità molto riversa anche al nostro interno per esempio in occasione dell'otto marzo quest'anno la nostra categoria della scuola ci ha sollecitato un impegno su questi temi perché le nostre donne i nostri insegnanti
Sono in prima linea rispetto a tenere insieme una società che si deve vi si diversifica perché figli e le figlie di queste lavoratrici sono nelle nostre scuole e quindi abbiamo fatto una pubblicazione forse la richiesta colonne tenendo insieme tre lealtà cioè tenendo insieme la realtà
Raccogliendo delle testimonianze di assistenti familiari immigrante e nella loro racconti di vita vissuta anche struggenti per il fatto che lasciano i loro cari lontani
E soprattutto questo e e le difficoltà che hanno avuto l'inserimento la lingua la scuola dei propri figli la nostra categoria della scuola con l'intervento delle insegnanti le nostre associazioni di immigrati
Io credo che in questi mesi dobbiamo agire su questi fronti facendo la Rete tenendo insieme le questioni come titolo sorgenti attenti altrimenti non li risolviamo
E l'altra battaglia forte che ci accomuna nella dignità e quindi anche le questioni contrattuali durante la battaglia al lavoro nero perché in questo campo cioè tantissimo volumi e e quindi la possibilità di di avere anche degli interventi legislativi voi fate degli esempi rispetto alle ore che vengono denunciate diciamo dalle famiglie questo come sono in realtà davanti quando quando vengono neanche denunciate e la stessa battaglia per la dignità delle persone non ci possono essere persone in Italia che fanno un lavoro vero che quindi non non esistono come si diceva prima economista diceva prima sono invisibili
Sento che lavorano in nero e quindi queste sono i due grandi fronti impegno che hanno conto dei risvolti di carattere d'intervento contrattuale dei caratteri
Sociale
Tenendo insieme appunto una prospettiva del genere che facendo anche una considerazione andando avanti su questo terreno che quando professore diceva prima l'economia comunque le donne immigrate per loro risponde ma possibilità di riscatto e anche di un di una possibilità economica per i Paesi in via di sviluppo però c'è di di contro questa realtà faticosa personale rilassare le loro famiglie pervenire quindi noi dal punto di vista contrattuale con la mia collega veramente adesso siamo anche in fase di rinnovo andiamo avanti su queste questioni chiederemo le tutele della maternità delle malattie le questioni degli orari tutte le questioni poste poi c'è il grande tema di che cosa fa
Guelfa come io sono molto d'accordo con quello che si dice anche nella di Petilia cioè che questo lavoro che è un lavoro che è una professione deve essere inserito meritano complessivo delle politiche di welfare voi sapete che anche come sindacato abbiamo raccolto delle firme per questa legge sulla non autosufficienza finisce il ministro che è anche che era anche un pezzo di questo tema che abbiamo in Italia tantissimi
Persone anziano almeno anziani che non sono autosufficienti e quindi noi ci aspettiamo anche da questo governo che ci sia una riscontro una impossibilità di accogliere questa nostra proposta l'abbiamo mobilitato
La raccolta di firme legge sull'autosufficienza che va sempre nella direzione di un riconoscimento del lavoro sicuro e quindi andare incontro
Noi dobbiamo venire insieme chiudo tutte le questioni perché le famiglie italiane non possono essere lasciate ci sono rispetto alla alla alla cura questo grande tema della cura che coinvolge tutte le società occidentali
E le famiglie immigrate non possono soffrire perché noi non siamo in grado di risolvere alcune questioni di dignità di lavoro nero che le cose che voi avete proposto io vi ringrazio spero
Che ci siano altre occasioni di essere messo dica riguarda
Grazie ad Anna Maria Prina contributo e grazie anche per il lavoro che stiamo facendo insieme su altri ambiti e e io darei adesso la parola al nostro Presidente nazionale Andrea Olivero
Bene buongiorno a tutti io ringrazio vivamente innanzitutto signor ministro persa qui così noi e naturalmente anche le altre autorità in particolare
L'assessore Italo di tutti quanti voi verrà avere voluto essere presente in questo momento di di riflessione di approfondimento che le attentati Coffa ci hanno siano si stanno proponendo
Ma vorrei come mi era stato chiesto allargare in apertura quando aveva l'intervento un po'l'orizzonte tenendo neanche
Legato peraltro con quanto ci è stato questa mattina presentato dai due illustri relatori che
Abbiamo ascoltato e parto da una constatazione da molti mesi ormai non passa giorno praticamente in cui no si spendono parole
Nel mondo politico ma non solo per definire con precisione l'istituto familiare patema le coppie di fatto il passo
Ma con stupore dobbiamo osservare che non vi è la medesima
Passione riguardo al tema assai più decisivo per milioni di cittadini italiani su quale sia il ruolo della famiglia nella società italiana
Ecco io vorrei innanzitutto ribadire questo
Di fronte a una platea che conosce i problemi delle famiglie che tocca con mano quotidianamente nel proprio lavoro quelle che sono le situazioni concrete dei cittadini
Dicevo deporre ribadirà che vi sono questioni etiche rilevanti in gioco certamente quando si parla di famiglia e matrimonio e le si debba definire ma non c'è dubbio ma ci sono questioni ugualmente etiche
Che riguardano le povertà le crescenti povertà delle famiglie italiane in particolare nel sud del nostro paese ma non solo
Di solitudine di anziani di un Guelfa che in qualche modo sempre di più e andato a scaricare e propri pesi sulle spalle di famiglie che talvolta già erano per lo accontenti difficoltà
Ritornando all'argomento del nostro odierno incontro potrei dire che massima sintesi che oggi una buona parte
In buona parte esiste ancora di aggiuntivamente lo stato sociale da una parte e la famiglia dall'altra e che invece l'obiettivo che dobbiamo perseguire e quello di far sì che esista una forte congiunzione tra stato sociale famiglia
Tra questi due soggetti vi dovrà essere una reciproca legittimazione ad essere interlocutori e protagonisti delle trasformazioni sfide e prospettive comunitarie
Su questa linea credo quindi che uno dei problemi di fondo per dare risposta a questa sfida ancora in buona parte da vincere
E quale legittimazione per la famiglia come farla divenire interlocutrice non soltanto destinataria della sfera politica abbiamo apprezzato molto l'istituzione
Del ministro da famiglia proprio a questo riguardo perché è un segnale forte
Di un cambiamento di mentalità che sta nascendo nell'istituzione del Paese
E questo dicevo il primo rebus a cui dare risposta se si vuole che nei meccanismi compiuti di una democrazia a rappresentanza segua attenzione e poi partecipazione ai processi decisionali
Sul punto nove delle ACLI e da un certo numero di anni che ci stiamo esercitando spesso sommessamente e qualche volta anche con provocazione ed è giusto che l'associazionismo almeno le faccio sul piano dell'esercizio sommesso
Oltre che organizzare di recepire la famiglia come informazione sociale all'interno della nostra organizzazione costituire reti di alleanze sui temi familiari le atti partecipano
Al le attività del Forum delle associazioni familiari
La soluzione che ci siamo dati per ora in attesa di poter trovare soluzioni giuridiche accettabili e non conflittuale con i diritti dei singoli di promozione del soggetto famiglia quale soggetto giuridico tout-court
E quello di immaginare qual è il contesto nel quale il soggetto famiglia seppur definito ancora di fatto debba vivere perché il suo ruolo diventi il più rilevante possibile della costruzione dello Stato sociale
A nostro parere per centrare questo obiettivo e necessario rivedere profondamente le forme di organizzazione dello Stato seguendo due direttrici
Da un lato favorire la sussidiarietà orizzontale e dall'altro corre la coesione familiare come vincolo alle scelte politiche
Specie nel campo economico delle politiche del lavoro e delle politiche fiscali anche qui apprezzo molto quanto ha visto
Questo ha già detto in queste prime settimane d'impegno dicendo che non si occuperà soltanto di quello che appunto svilupperà autonomamente il suo ministero ma soprattutto di quanto faranno gli altri ministeri quante scelte verranno compiute in tutti gli ambiti della legislazione Tezze verrà tenuto conto o meno delle questioni familiari
Sono infatti uno Stato che intervenga a supporto di seconda istanza e non in maniera primaria di indifferenziata ad un'organizzazione statuale che sposti la gestione delle risposte il più vicino a dove si producono i bisogni
Può lasciare uno spazio sufficiente
A costruire reti adatte affinché l'organizzazione delle politiche gli strumenti dello stato sociale possono essere strutturati a partire dalla famiglia
Dalle sue esigenze e aggiungo anche dalla sua capacità di concepirlo sì come nucleo Alberto e sociale per definizione e non come una sorta di Fortezza privata
Continuamente armata contro tutto e contro tutti per potersi garantire e perpetuare
Certo il discorso può apparire molto teorico ma in realtà nasconde molta concretezza
Abbiamo assistito per decenni ad una costruzione dello stato sociale parcellizzata
Di incollata ad un modello di protezione sociale dove molto spesso e il posto di lavoro la porta d'ingresso per poter godere di diritti che invece dovrebbero nel capire come destinatari proprio le famiglie
Credo che citando gli assegni familiari sia chiaro a tutti come esista una costruzione di base che non porte non parte mai dalla famiglia stessa
Ma anche in questione ed ambiti così marcatamente familiari parte invece da molto lontano e giunge quando giunge a soddisfare il bisogno della famiglia con dei meccanismi tortuosi passando per regole e gli istituti ad esempio quelli del rapporto di lavoro della fiscalità
Che sono veramente difficili da comprendere avendo a mente la semplice visione di chi è la destinataria sulla famiglia
E qual è il tipo di provvidenza c'è un sostegno economico a favore dei figli
Per questo noi italiani siamo convinti che in questo campo quello delle politiche familiari così come in altri campi la sussidiarietà e la coesione sociale comportano che si debba recuperare molto il senso degli obiettivi e degli strumenti appartiene ai bisogni
Il ragionamento porta a dire che in sostanza sicuramente necessario che si ponga mano alla costituzione di meccanismi universalistici
L'intervento rispetto ai bisogni della famiglia sganciando lì come nel caso degli assegni familiari da riferimenti impropri
Ne crediamo infatti che l'universalismo dell'Uefa non sia solo un obiettivo ma alcun metodo strumentale il quale passa
Ossa e dei banche portare a maggiore efficacia ed efficienza della spesa
Con questo non si vuole dire che Guelfa non abbia non debba essere anche selettivo ma la selettività deve partire da una platea universale di potenziali beneficiari
Non da una platea ridotta secondo meccanismi selettivi impropri
Come può essere quello di far partire o non della comunità produttiva o ancora peggio Sessana all'interno come lavoratore dipendente autonomo oppure se essere o meno in una fascia di capienza ai fini fiscali
Lavorando nel suo modello di stato sociale che veda la famiglia come la piattaforma attraverso la quale costruire i servizi ed organizzare le risorse utilizzando peraltro norme già esistenti come la legge tre due otto seppur farraginoso in alcuni passaggi
Ha cercato finalmente di inserire in maniera sistematica alcuni elementi etici passettino
Che legati dicevo hanno in un certo senso da subito e con continuità lavorata ai fianchi il modello statuale ora in vigore al fine di migliorare alcuni istituti dedicati alla famiglia fortemente iniqui o sottodimensionati
Come dicevo in principio noi riteniamo che nel campo dei servizi per la famiglia si debba e ancor più si dovrà anche in futuro
Utilizzare in maniera significativa
Quello che viene definito terzo settore terzo settore era due motivi innanzitutto il primo e che nel campo dei servizi familiari siamo davanti
Ad un problema non solo di utilità ma un problema di fondo culturale che necessario rimodellare contemporaneamente alla risposta di servizio
Una transizione questa che in Italia è particolarmente lunga
Faccio un esempio anche qui sin da quando si parla di lavoro di cura in un contesto statico di ripartizione delle responsabilità familiari
Come nell'attuale società italiana vi è il rischio che qualsiasi scelta di servizio di aiuto per quanto efficace rischia di cristallizzare ruoli e funzioni che invece si devono evolvere verso una maggiore equità
Ecco perché il terzo settore può diventare lo strumento appropriato
Il secondo motivo e che proprio alla luce di un sistema che non deve essere statico i servizi per le famiglie sono in realtà ma non solo questi
Definibili astrattamente con una certa omogeneità sul territorio classi di reddito per occupazione ma non necessariamente fruibili in maniera omogenea
Una dipendente spesso in trasferta di un'azienda metropolita del nord ha problemi di carico familiare identici forse di un'impiegata in agricoltura di una piccola frazione del centro Italia ma ha bisogno di soluzioni spesso molto diverso
Il terzo settore si è sempre rivelato un grande laboratorio di idee metodologie per coprire anche con flessibilità e velocità sorprendente
La parte terminale di progettazione in realizzazione i servizi effettivamente adeguati allettanti tipicità appunto di questo Guelfa diverso
Vado al tema di più ci appassiona che sia riuniti quest'oggi in particolare cioè quella parte del lavoro di cura che e svolta
Dalle cosiddette badanti ma noi lo diciamo da subito al ministro quest'oggi vorremmo d'ora innanzi iniziare chiamarli assistenti familiari
Noi
Consiglia
Sì una storia il termine Coffa lo sanno a volte nostri esenti venne coniato in ambito lista e quindi chissà che non si possa anche qui fare questo passaggio culturale ma necessario necessario
In questa in questa fase per andare a
Però dare dignità
Al lavoro
Oggi accanto diceva al tema del terzo settore ne coglie un altolà sopra decisivo per il prossimo futuro
Quindi quello degli operatori della cura
Come sostenere famiglia e insieme gli assistenti familiari questi due soggetti
Rafforzarli e farli collaborare tradizionale la qualità della vita il ben SR di tutt'già veniva ricordato questa mattina
Dalla responsabile lei a che cosa Pirlo storica in che sono due soggetti entrambi deboli si incontrano spesso due debolezze in questo campo
Ebbene come rafforzare l'uno e le altre e tenerle insieme
Innanzitutto sulla famiglia la prima e più importante sfida e quella del contrasto alla povertà e della promozione dell'istituto familiare
E allora
A questo riguardo noi non possiamo che rilanciare al nuovo governo il tema del reddito minimo
Riguardo soprattutto a quelle famiglie che si trovi in una situazione particolarmente difficile vitina rende le quali non vi sono delle prospettive concrete nel breve periodo di un miglioramento possibile
Parliamo di Perry assegni familiari in particolare per le famiglie numerose
I contributi a pioggia lo abbiamo detto negli anni passati
Dati a tutti senza criterio non ci paiono e qui in una situazione come questa nella quale le risorse sono sono poche a disposizione
Ma i contributi che vengono erogato erogati debbono essere significativi per le famiglie e in particolare
Ribadiamo per le famiglie numerose
E ancora chiediamo che si inizi a ragionare sulla possibilità di agevolazioni nella tariffazione dei servizi per le famiglie numerose
Oggi quante più persone vivono una caso tanto più si paga rispetto ad alcuni servizi in particolare
Per i rifiuti urbani che no assunto anche un peso rilevante dei costi delle famiglie e questo ci pare una piccola cosa ma l'acqua si può anziana
Ed ancora chiediamo e qui entriamo appunto del ragionamento che a noi più appassiona del sostegno economico per le attività di cura quali sono le possibilità concrete abbiamo naturalmente proposte a fare ma ci rendiamo anche conto che è difficile formulare oggi una proposta precisa il tema ad esempio della deducibilità
Che a noi appare il più interessante perché contestualmente consente l'emersione di tutto il nero che uno dei grandi mali
Che oggi attanaglia il il lavoro di di cura dicevo
Questa precipita va incontro però ad alcuni rischi che sappiamo anche cioè il gran numero di famiglie che appunto perché sono in astrazioni panetterie precarietà sono anche incapienti quindi non potrebbero sfruttare
Questa modalità di erogazione e anche la frequenza
Ed è un elemento estremamente positivo
Dei servizi di cura resi dagli stessi familiari che appunto svolgendo questo servizio rinunciando ad attività lavorativa e quindi a un reddito che potrebbe loro provenire dall'esterno ecco bisognerà trovare delle soluzioni che
In qualche modo vadano a tener conto quindi anche di questo di questo problema
Ma c'è un altro elemento che chiediamo con forza e sappiamo anche di poterlo chiedere perché abbiamo oggi a presidiare quest'area due ministri estremamente attenti e consapevoli
Di quello che si sta facendo cioè chiediamo l'integrazione maggiore rispetto al passato tra gli aspetti della sanità e dei servizi socio assistenziali sappiamo che la ministro
Bindi certamente ma anche da ministro nell'ultimo anno
Per storia personale per battaglie politiche fatte in questi anni certamente una grande attenzione a questo tema ma un tema decisivo
Rispetto anche alla possibilità di avere risorse per coprire il tante necessità che oggi si aggiungono dato anche il cambiamento del
Della composizione della nostra società dovuto alla crescita dell'età media
E allora per fortuna appunto alla possibilità anche di molti anziani che rimaneva eh all'interno delle proprie abitazioni fino a tarda età
Ed ancora ribadiamo la necessità e non può essere questo messi in alternativa agli altri aspetti ricordati di
Costituire sempre di più servizi di prossimità in grado di dare risposte alle nostre famiglie a partire dagli asili ci fa piacere che questo sia stato inserito tra le priorità del nuovo governo
Alle scuole la qualità della scuola e un fattore importante nella scelta delle famiglie anche di mettere al mondo figli per sapranno
Di averli accuditi di averli educati aiutati almeno del dell'avo di educazione ancora
Cito il grande capitolo delle assistenza domiciliare tutti i servizi appunto che nel tempo lo stato a erogato sia pure in maniera non uniforme all'interno del territorio nazionale
E ancora parlato di famiglia lo vogliamo ricordare al bene in questo gente se non affrontiamo il tema compiutamente chiediamo anche al suo radicale una radicale modifica del sistema fiscale
Noi siamo stati tra i primi a proporre l'introduzione del quoziente familiare sappiamo che un tema ardito perché richiede un investimento economico molto forte
Però crediamo che possa essere uno strumento preziosissimo perché fa fare un'inversione complessiva alla nostra mentalità può portare davvero la famiglia dei sarà considerata a pieno titolo un soggetto all'interno della nostra società
Questo alcune linee altre ne avremmo ma a queste mi limito a riguardo al tema della famiglia lo portiamo all'altra metà
All'altro soggetto debole ma non per questo non fondamentale del nostro sistema di cura italiano cioè appunto le assistenti familiari
Ebbene noi chiediamo innanzitutto ancora una volta e in maniera forte e lo faremo in tutte le sedi necessarie speriamo che venga davvero introdotto presto una pari dignità
Per di lavoratori di questo settore con tutti gli altri lavoratori
Infatti noi chiediamo che venga prevista la copertura economica delle assenze per malattia coordino ma per tutte
Alle categorie
Invece appunto purtroppo non ancora per questo chiediamo il riconoscimento dell'indennità di maternità a prescindere vincoli assicurativi e contributivi oggi previsti prendo presente anche qual è la situazione appunto di evasione e di elusione che i lavoratori spesso subiscono
Tutti quindi mette anche molti di questi lavoratori dell'impossibilità di accedere ai benefici elementi fondamentale per dare dignità a questa attività e poi chiediamo l'avvio di un l'attività di contrasto all'evasione l'illusione contributiva facciamo anche proposte pulire daremo dettagliatamente al ministro al fine di poter avviare questo percorso perché alcuni degli istituti e attualmente in vigore sì paiono ambigui e fonte essi stessi in qualche modo di
Di questo di questa evasione di queste illusioni
Chiediamo che sì aiuti l'emersione del lavoro nero soprattutto immigrato almeno al fine di una piena regolarizzazione e godimento dei diritti di cittadinanza
Purtroppo negli anni passati la crescita esponenziale
Di queste operatrici assistenti familiari
Ha fatto sì che molti chiudessero gli occhi anche in nome diciamocelo segretamente
Di un interesse dello Stato quasi che appunto il sottopagate
O il tenero in una situazione di meno
Anche non in condizioni economiche drammatiche ma è una posizione di nero e di irregolarità determinate parti della cittadinanza potesse essere una soluzione una scorciatoia per Whale fa a basso costo
Questo oggi non è più ammissibile non è più ammissibile innanzitutto perché sì Dio non in questa maniera i diritti delle lavoratrici
Spesso si è trovato nella condizione poi di non poter esigere dal datore di lavoro o da qualunque altra per cittadino italiano vengano in contatto coi
I riconoscimento dei propri dei propri diritti ma anche perché così si danneggia un'intera categoria di lavoratori
Si danneggiano anche lavoratrici che sono in regola si danneggiò le lavoratrici italiane cioè si va a creare un forte condizionamento in questo settore e anche si svilisce vi è più questo professione questa professione che invece dovrebbe al contrario essere potenziata
E riconosciuto e in ultimo ma per noi naturalmente come associazione di lavoratori
Non non è certo elemento di secondo secondo ordine vogliamo mentre sotto gli occhi del ministro
Chiedo una riflessione tutta la politica riguardo al tema del formazione professionale e del riconoscimento
Di questa formazione per le assistenti familiari
Noi abbiamo in Italia un più generale
Un'eccezionale situazione di svilimento delle professioni sociali e di cura
Chiediamo che sia vivo un'inversione di tendenza forzieri entità
Perché vedete le cosiddette badanti qui utilizzo questo termine dispregiativo proprio per la accentuare no questo pensiero comune sono solo l'ultimo elemento in questa scala Rovescio di una situazione nella quale sempre di più oggi lavora del mondo sociale
Purtroppo devo dire sono questa battaglia è stata una battaglia essa una parte pensa al terzo settore fino ad oggi ma speriamo non sia così per il futuro si ritrova nelle condizioni di debolezza contrattuale
Si trova posizione non poter veder riconosciuti
I propri clienti le proprie capacità e di non avere alcuna possibilità di carriera professionale dignitosa come avviene invece per gli altri credo che pur nelle ristrettezze economiche ci rendiamo conto delle difficoltà quale versa oggi il nostro Paese e ci rendiamo anche conto di quanto questo problema sia cresciuto esponenzialmente il problema della cultura appunto
Sono crediamo che sia necessario mettere in atto delle politiche che diano dignità alle persone lavoratrici innanzitutto ma che anche valorizzino questo lavoro
Se oggi ci siamo ritrovati qui e concludo per davvero per una parlare di un nuovo modello di di Gwen faro e abbiamo osato dire
E lo ribadiamo che vorremmo che le nostre
Nostre colf voglio che vanno in questa maniera siano e poi gli assistenti familiari siano inserite nella rete dei servizi sociali
E perché crediamo innanzitutto che ruolo che attualmente svolgono sia prezioso ma in secondo luogo che questo mondo Bossa scommettere sul suo futuro scommettere su una crescita anche qualitativa
Che estremamente necessaria per una crescita complessiva del nostro Paese
Credo che
Le ACLI colf per lo spirito che le caratterizza cioè l'essere una associazione professionale ma come appunto lo spirito associativo che privilegia la relazione trae lavoratrice che cerca di far sintesi delle istanze che da questo mondo provengono possono a questo riguardo
Dicevo essere anche un soggetto di proposta elevati tutte
Lo ribadisco continueranno a dar voce per quanto sarà loro possibile
A queste giuste istanze sapendo ed in questo l'aspetto che attualmente in questo momento che ci interessa
Se oggi un governo che e la presenza qui del ministro lo testimonia e pronto ad ascoltare
Non possiamo che chiedere quindi al ministro da un lato di iniziare a lavorare il le nostre i nostri contributi e quelli che naturalmente
Avrà in queste settimane in questi primi mesi di lavoro e poi chiederemo al ministro di dare dei segnali limpidi ma sappiamo anche la concretezza che caratterizza l'onorevole Bindi terra poteva
Fare tutti quanti un passo in avanti deciso in questa strada che come fra lei potrà davvero delineato
E estremamente estremamente importante per il bene davvero per il vento essere del nostro Paese quindi tutte le nostre famiglie e i tutte le nostre lavoratrici
Ringrazia il nostro presidente nazionale che come avete visto ho messo in luce problemi ma anche proposte ipotesi delle ACLI nella logica di
Il dare dignità a questo lavoro di cura e nella consapevolezza che lavorare nel sociale ritiene una grande professionalità e non Nagni professionalità inferiore
Ah parla Paola dunque alla ministro onorevole Rosi Bindi ringraziato
Sul
Le guardie non ci stanno e ci chiede e all'aria
Io vi ringrazio molto per questo invito sono anche
Molto contenta che
Una delle delle mie prime
I primi interventi
Questo nuovo incarico in questa nuova responsabilità
Avvenga in questo contesto
Cassa di un'associazione che mi è molto cara
Tutta la mia formazione
Una larga parte della mia vita
Costituito continua a costituire un punto di riferimento molto importante
Ma sono anche molto contenta che
Questa comune casa ci abbia convocati intorno
Ad un tema che sta a cuore a a tante persone ad un numero sempre crescente di famiglie italiane
Per chi conosce la mia sensibilità Sacco e partire
Dalla somma e dalla competizione di due debolezze non mi dispiace a fare
Anzi
Credo che sia un modo assolutamente qualificanti per iniziare un percorso
Quindi doppiamente grazie se poi
Vogliamo vogliamo ringraziarci ancora per un altro motivo di ringraziamento anche questo tavolo è un bell'esempio
Ed è un bell'esempio per un motivo molto semplice e sapete perché
Nel le persone delle quali stiamo parlando
E cioè le assistenti familiari così do subito prova di aver
Toccherà a lui tra la proposta
Le assistenti familiari sono in larghissima parte donne
E quindi qui i criteri di rappresentanza mi sembra corrente inizialmente di
Qui sottolineare questo questo aspetto
E
Può essere d'esempio al Parlamento può essere presente al Governo al sindacato
E ma a molti altri settori della società italiana non crediamo di che sia soltanto la politica che
E così poco attento a questo fondamentale criterio della vita democratica
Per detto questo io
Cercherò di fare un di andare un po'di recuperare il tempo perduto questa mattina leggendo mi interessanti relazioni che ci avete messo in in cartella
Cerco di interloquire con il documento che mi era stato gentilmente inviato voi
Posso anche con dipendenze del presidente
Che è stato un intervento talmente talmente ricco è talmente vasto che
Potrebbe essere considerato alle stregua come incastrare un ministro all'inizio del mandato
Però
Il nostro presidente ancorché in grigioverde giovane nominale di grande esperienza
Ma anch'io ai miei anni alle spalle di solo anagrafici allora
Mi permetterà mi permetterete di rinviare
Prima cosa ad un incontro più approfondito tra noi
Ma magari
Sicuramente non incontro tra ministro e presidente delle Acri o le persone che lui riterrà opportuno far partecipare a questo incontro e poi magari in un contesto più ampio di associazionismo che grazie a Dio è molto molto
Numeroso in questo in questo contesto
E lì ascoltarci meglio e e aiutarci a
A costruire anche insieme le risposte che davvero il governo può dare
Io credo che siamo entrati in una fase
Dopo
Quello che qualcuno ha definito un rodaggio un inizio un po'faticoso di questo Governo in una fase nella quale
Ogni parola il suo peso e quindi
I ministri dice che non dovrebbero avere giustamente delle opinioni personali ma contribuire a costruire risposte che collegialmente dal governo deve dare
Siamo in un contesto come voi sapete anche molto delicato molto importante quindi
Io non sono in grado qui oggi di
Lo farei molto volentieri ma ci saranno altre occasioni di interloquire pienamente con la relazione del vostro presidente con l'intervento del vostro presidente perché altrimenti davvero dovrei
Qui annunciare il programma di governo per la famiglia
E e ci sono alcuni aspetti sui quali si può incominciare a ragionare da subito altri sui quali è bene che facciamo tutti insieme un approfondimento perché credo che questa sia
Da parte nostra prova di serietà soprattutto perché questa materia devo dirlo subito non è una materia totalmente disponibile al governo
Qui c'è l'assessore il Comune di Roma che assessore
Bravo di comune che è stato definito una giunta che è stata definita tale da l'elettorato
Recente quindi
Ma sapete bene che politiche per la famiglia significa responsabilità del Parlamento del governo ma significa anche grandi responsabilità delle regioni degli enti locali
E quindi è davvero
Questo tema una una prova vera di di di federalismo e di sussidiarietà per il Governo ecco sussidiarietà verticale ed orizzontale naturalmente quindi un un programma da da costruire insieme ma su quale io credo un'interlocuzione sia già possibile da adesso prima sta nel nel fatto di una nomina di di un ministro per la famiglia
Ormai possiamo dire della creazione di un dipartimento quindi di una struttura di governo a questo dedicata credo che sia un segnale importanti colto come tale
In tutto il Paese
Che non che vuole
Dare una indicazione molto chiara noi vorremmo porre la famiglia al centro delle politiche del Paese non solo delle politiche sociali
Mi fa molto piacere che il Presidente l'abbia colto questo è prevalentemente un ministero di indirizzo e di coordinamento e di indirizzo e coordinamento
Che per delega al Presidente del Consiglio affida ai ministri no non è non ha un recinto sostanza riguarda tutta l'attività di governo
Tanto più che nel nostro nel nostro programma con il quale abbiamo avuto la fiducia degli elettori abbiamo chiaramente
Indicato la famiglia come centrale
Nelle politiche di quel fatto
Ma come centrale nelle politiche del governo
In in considerazione di una necessità di individuare
Un
Sintesi tra politiche fiscali politiche economico-sociali
Trasferimenti di denaro alle famiglie e soprattutto creazione di un'adeguata rete di servizi è chiaro che questo che questo va a ad impattare con tutte le politiche del padre io mi sono permessa di definire
Questa scelta del governo come una scelta volta a verificare
L'impatto familiare di tutte le scelte che il governo compirà cioè noi dobbiamo abituarci a valutare la ricaduta sulla vita delle famiglie di qualunque scelta dell'incompiuto
Credo che in questi anni questo non era non è mai stato fatto
E e credo che questa sia una scelta obbligata
Perché le politiche per il lavoro incidono sulla vita del le politiche fiscali cito sulla vita fa
Persino le politiche del territorio
Funzionamento delle città
E e naturalmente in maniera particolare le politiche due ma non solo quindi questo è è un impegno che ci assumiamo e al quale ci allineeremo anche insieme perché credo che valutare l'impatto sulla vita delle famiglie significa
Creare un organismo Moro davvero capace di coinvolgere soggetti della società davvero di rendere protagonista di famiglia non sono soltanto non mancano studi e grazie a Dio enti e strutture di ricerca in questo Paese che ci forniscono ci possono fornire dati stesso rapporto dell'Istat e senza senza fare rimanendo a a a a dati assolutamente istituzionali
Ci dice ci ci offre un impatto sulla vita delle famiglie delle del delle scelte di questi anni
Ci ha detto chiaramente che non solo la povertà aumenta in questo Paese Nomentana povertà delle famiglie
Quindi va ad ad incidere non solo sugli individui ma sul nucleo familiare
Che che che rischia di non essere più il luogo nel quale si superano i rischi di povertà e di debolezza individuali ma si sommano in qualche modo le debolezze e le povertà individuale
Non mancano circa dicevo questi studi e questa fotografia obiettiva della vita del Paese
Credo che però valutare l'impatto sulla vita delle famiglie significhi Sutter ascoltare le famiglie saper ascoltare questa realtà questo è il primo modo per renderle soggetto delle politiche e non soltanto gente soggetto deve
Questa è una scelta già chiara credo si tratterà di di renderla davvero operativa e lo faremo insieme
Voglio aggiungere qualche cosa che riguarda più direttamente il tema di questa mattina
Io credo che noi dobbiamo avere attenzione
Alla realtà delle famiglie
Fare politiche per la famiglia significa avere in testa una sintesi di valori
Davvero capace di interpretare il pluralismo di questo Paese
Ma significa anche abbandonare ogni approccio ideologico
Perché noi dobbiamo prenderci cari colleghi la vita delle persone e la vita delle famiglie italiane
E da questo punto di vista
è chiaro che che dobbiamo incominciare dai numeri
No cominciare da
Tanta dai dai nuclei familiari da
Dalla con loro composizione numerica da quanto le scelte anche
Non importa
Saranno identiche l'avevano
Organizzato pensa
Davvero da da come anche le anche le scelte anche le scelte
Legittimamente ispirate al pluralismo etico che caratterizza questa questo Paese
Finiscono per incidere per determinare
Anche le stesse possibilità economiche delle famiglie
L'età dei componenti dei nuclei familiari cioè prendersi fare una politica per la famiglia significa questo significa questo
Certo poi significherà anche interrogarci sui problemi
Che riguardano l'applicazione dell'articolo ventinove rispetto di altre scelte di vita delle persone non ho mai fatto mistero anzi qualcuno
All'inizio del percorso mio quasi mi ha rimproverato che sembrava che fossi più preoccupata di questo e di altro non è così
Non è assolutamente così ma fare politica per la famiglia si che a fare la fine politica per le famiglie nella loro realtà
In carne indossa
Perché questo diventa diventa l'unica strada vera tra cui attraverso la quale rafforzare l'Istituto San
E e applicare davvero la Costituzione che parla di diritti della FAO
Che però va raggiunta nella sua situazione reale
E questo è un cammino è un cammino faticoso
Oggi pensare alle famiglie italiane significa fare i conti con l'invecchiamento della popolazione
Tanti nuclei familiari nuclei familiari formati da persone anziane
Una famiglia su cinque in Italia a un un altro sufficiente a casa
E si può pensare di fare politica per la famiglia ignorando quest'oggi in Italia io penso no
Ecco che allora si intrecciano davvero
Alcune scelte che
In maniera più per dieci campi di ETA finiranno per interessare anche altri
Anche altri ministeri anche altre responsabilità ma che a chi ha la delega del coordinamento delle politiche familiari significa chiaramente assumere questo
Con un impegno prioritario e io credo che accanto a
Alla capacità che dovremo averi di sostenere la genitorialità
Non è un mistero per nessuno questo è il paese più vecchio del mondo perché non solo si invecchia neanche più nascono bambini
E nascono meno bambini di quelli che sono desiderati
E le politiche di questo Paese devono essere in grado di
Creare una società che accoglie bambini che accoglie la maternità che accoglie la paternità
Non solo un trasferimento di denaro ma corretti di servizi non solo con politiche fiscali ma con politiche del lavoro adeguate questa è una scelta verso la quale gradualmente questo Paese deve entrare in Europa
Perché noi non siamo in Europa da questo punto di vista e ci dobbiamo entrare a pieno titolo
Ma accanto a queste c'è la grande emergenza dell'invecchiamento della popolazione ed era un altro sufficienza
Fare politiche per la famiglia significa avere ben chiaro questo e come giustamente ha detto il vostro presidente e come giustamente vuole la vostra associazione significa anche dare dignità al lavoro di cura in maniera chiara non è un lavoro di serie B
Un lavoro che oggi può costituire non solo fattore di coesione sociale di equità sociale e giustizia sociale ma anche di crescita del prodotto interno lordo del Paese
Perché bisogna anche saper interloquire con nelle categorie diciamolo pure principali
Ecco che comunque hanno sempre la media che comunque sono più potenti riusciamo dobbiamo riuscire a dimostrare che c'è una quota importante di possibilità di crescita economica del Paese che passa di qui
Che passa dall'equità della normativa dalla valorizzazione determinate professioni darla me messa in circolo di un un un fattore umano ed una risorsa umana che importantissimo
Qui dentro si collocano problemi più concreti che voi voi avete viti piccolo patto recepito esplicitato il fatto presente anche avanzando delle soluzioni sulle quali io credo che dovreste c'è una valutazione seria da parte nostra alcune cose
Io credo di poter le serenamente anticipare almeno per quanto riguarda l'esercizio della mia responsabilità
Io credo che il governo debba
Debba far tesoro
Dell'iniziativa di legge popolare presentata dei sindacati
E del lavoro che è stato fatto narice Datura precedente sulla non autosufficienza e delle grandi esperienze che ci sono nei Comuni nelle Regioni italiane
E si debba procedere
Individuando sistemi di finanziamento adeguati a questo
Difficile momento che stiamo vivendo alla creazione di un fondo per la non autosufficienza
Un paese un paese civile non lascia una famiglia su cinque
In questo dramma
Che è anche il dramma di carattere
E non potrà che essere una scelta assolutamente universalistica che in quanto assolutamente universalistica credo di poter interpretare correttamente il vostro presidente
In quanto correttamente universalistica significa anche correttamente selettiva
E questo credo che sia un punto sul quale siamo stati chiari con gli elettori e saremo chiari nell'azione di governo
Questi due nel residue aspetti non possono mai separarsi nella nostra politica e questo bisogna dobbiamo procedere per noi questo significherà trasferimenti di denaro adeguata alle famiglie in rete di servizi che consentano agli valorizzare al massimo anche la trasferirla il trasferimento di somme di denaro
Perché possono essere utilizzati all'interno di una rete di servizi di cui le istituzioni pubbliche si rendono responsabili
E ai quali partecipano a pieno titolo
Tutto associazionismo al volontariato privato sociale
Il terzo settore
A pieno titolo perché
Anche questo credo che sia un elemento dal quale ormai non non si possa assolutamente prescindere ed entro il quale inserire in maniera adeguata anche le figure professionali
E credo che le assistenti domiciliari assistenti familiari scuso perché sarebbe tra l'altro contro di me usare domiciliare
Biliare
Senta preferisco familiari senza delle assistenti familiari debbono per non essere inserite
Vedete io credo che noi dobbiamo ringraziare soprattutto consentitemi le donne che vengono da altri Paesi ai quali ciascuno di noi affidato alla cura dei propri cari questi
Ma anche questo è un capitolo da chiarire
Si parla di circa un milione
Di persone il riconoscimento mi pare che sia la la regolarizzazione rimandarla la iscrizione all'INPS intorno al duecentotrenta mila si parla di circa un milione di persone allora anche qua le politiche di immigrazione di questo Paese non sono indifferenti
E quindi qui d'acqua che si parte
D'acqua che si
Che si deve riprendere il percorso
Non faccio anticipazioni ma credo che il governo su questo debba trovare una sintesi che è in grado di dare una risposta cosa molto semplice un corretto incontro tra domanda e offerta di lavoro un corretto incontro
Io credo che però e le dico con convinzione
Se questo non è un lavoro di serie B ma per quanto ci riguarda il lavoro di seria
Io credo che legittimamente questo ora questo lavoro debbano guardare le donne italiane le giovani italiane come una possibilità seria importante che sbocco professionale
Il l'altra assistente familiare uguale immigrata è una equazione che io respingo al mittente
Perché anche questo è una strada perché questo non sia un lavoro di serie B
I due percorsi si incontra
E se tutto questo è inserito in una rete di servizi di cui l'integrazione le istituzioni responsabili integrazione socio sanitaria si rendono responsabili
Credo che possa rappresentare una risposta vera a tante domande ci
E noi dobbiamo impegnarci seriamente a fare uscire
Dal sommerso dalla clandestinità
Che guardate non è solo dovuta
Al fatto che chi vi lavora non esiste per il nostro Paese
Rappresenta prima di tutto o meglio insieme ad un'ingiustizia nei confronti di chi vi lavora veramente il segno di un abbandono nei confronti delle famiglie
Perché qui siamo di fronte alla solitudine
Davanti al bisogno e alla privatizzazione però ha risposto
Che provoca dei costi tra l'altro e le famiglie assolutamente insospettì
Quindi questa è la sfida vero intorno al quale dobbiamo
E io credo che solleciterò fortemente il governo per la creazione del fondo per la non autosufficienza
Ma
Mi mi mi adopererò ma questo già a partire dai prossimi giorni
Per per dare attuazione una delle vostre richieste che credo qualcuno potrebbe dire
Perché partire dal perché io credo che il fattore umano sia il vero il vero fattore di cambiamento che possiamo che possiamo innescare nel meccanismo un po'ferma un po'bloccato il riconoscimento di questa figura professionale
In tutto ciò buonista
Per rendere normale questo mercato dove l'unica simmetria che davvero esiste quella della competizione fra due debolezze
E cercare di farla diventare la competizione fra due ricchezze due possibilità
Perché se è umiliante
Per chi vi lavora non esistere neanche per un sistema giuridico di un Paese e altrettanto umiliante per una famiglia
Affidarsi alla ricerca della persona alla quale si affida il lavoro più delicato il più importante che possa esistere la presa in carico di una persona ammalata e non autosufficiente a conosci qualcuno
Noi dobbiamo dobbiamo veramente creare un sistema serio di accreditamento di formazione senza entrare in vincoli burocratici senza senza nemmeno Into in cui si annuncia la liberalizzazione delle professioni creare
Creare un recinto di questa professione non è questo l'intento
Ma è davvero quello di dare sicurezza e certezza
Alle due debolezze che possono diventare una grande ricchezza per il nostro Paese
Beh io credo che
Lavoro da fare ce ne sia
Che lo faremo insieme
E che credo anche che nonostante la situazione non semplice in questo momento riusciremmo anche ad ottenere qualche risultato io intanto vi ringrazio ancora il fascicolo
Siamo noi che ringraziamo l'onorevole Rosi Bindi sia per le cose che ci ha lento sia negli intendimenti che ha messo in campo e la rassicuri a non sul fatto che a partire dalla nostra associazione siamo molto attenti alla dimensione della concretezza del vissuto quotidiano delle nostre famiglie io continuerei con la tavola rotonda
In una dimensione di governance anche istituzionale abbiamo sentito l'onorevole ministro io adesso passerei la parola all'assessore ai servizi sociali Raffaela Milano del comune di Roma ma evidente noi siamo molto Palanti vice presidente delegato dal patronato Michela così doveva essere il primo a prender la parola nella tavola rotonda dove invece gli riserviamo l'ultimo posto però lo facciamo anche concludere quindi insomma non è proprio poco non c'è allora riguardo
Sì
Allora proviamo sì che posizione
Teorie torniamo Enzo Russo
Grazie
Prego sì Superior ritroviamo per cui
Gravissime
Con
Antichi questo Sasso regionale amministratori locali
Finalmente si possa interlocutore a livello nazionale il governo
Resti la sua decisione
Come in fondo ripercorrendo eternamente cittadini Margherita non esiste diverse amministrazioni
Benissimo
Voglio a questo punto scendere sul pratico testimoniare è un'esperienza molto rapidamente che a Roma abbiamo condotto devo dire
Anche in grande dialogo con le altre in particolare con neanche ricorda fra con le organizzazioni sindacali
Per cercare di affrontare questo nodo cioè di mettere insieme queste che sono state chiamate due debolezze e cercare di ricordare il lavoro di cura con in modo leggero come struttura di quel far locale come comune però non lasciando puntuta su delle famiglie alle prese con un problema così grande come quello di trovare una risposta di qualità
E i propri bisogni di cura e allo stesso tempo non lasciare da sole tante donne soprattutto stranieri ma anche italiani perché poi l'esperienza ci ha fatto scoprire anche questo che si misurano con questo tema e con questo tipo di attività professionale
è nato da qui un progetto che si chiama insieme si può
Un progetto che ha visto la creazione a Roma bella Registro cittadino delle assistenti familiari non abbiamo altri degli assistenti familiari perché abbiamo anche una certa percentuale di uomini quindi non sono solo
Non sono solo donne che cosa significa questo registro non è una mera come dire certificazione noi abbiamo previsto e abbiamo realizzato già diverse insomma sono i numeri parlano
Dei percorsi di formazione
Per gli assistenti familiari con un certo standard anche che abbiamo quindi organizzato in proprio come amministrazione comunale ma abbiamo anche dato a tutti gli enti che organizzano sul territorio corsi attività formative
Queste attività di corso prevedeva per esempio anche una larga parte dedicata ai diritti della lavoratrici e dei lavoratori perché spesso si tratta di chiarire anche questo
E poi ciò che riguarda l'alimentazione e la cura di una persona anziana e così via
Molte di queste elezioni erano aperte ai familiari e agli assistenti familiari insieme perché anche le famiglia devono imparare come rapportarsi
A una lavoratrice che entra nel proprio nucleo familiare di cui rispettare la cultura per esempio le tradizioni senza recare magari offesa anche in maniera involontaria perché non si sa non si conosce non sia ma io ho avuto un incontro di questo di questo tipo
Corsi di formazione qui abbiamo sperimentato una cosa secondo me interessante in vitro per un progetto più ampio che hanno previsto le sostituzioni a casa degli assistiti quando la assistente familiare partecipa Marco
Perché altrimenti parliamoci chiaro per i ritmi la fatica di attività molto molto difficile per una persona già impegnata avere la possibilità di qualificarsi e invece quando si ha la garanzia che questo a carico ovviamente dell'ente locale
Il tempo dedicato la propria formazione veniva in qualche modo comunque garantito come tempo di cura per la persona assistita questo ha consentito la possibilità di partecipare alle attività di corso che sono state devo dire
Fu un'esperienza straordinaria anche per l'incontro tra persone così diverse che venivano da tante parti del mondo spesso abituati a impiegare il proprio tempo libero nell'incontro solo con la propria comunità
Senza avere la possibilità di un dialogo e di un confronto con altre persone quindi certo formazione ma anche momento di incontro di riconoscibilità di sentirsi parte di una identità comune che ha un'identità professionale anche questo significa averi esercitare una professione tenente molto difficile identificarsi provino in un'attività professionale
E che cosa abbiamo dato in cambio alle persone anziane ovviamente è stato dato un contributo economico in base ovviamente alle condizioni reddituali sferra garantire il pagamento dei contributi
Cioè di quanto dovuto dalla legge avere contratti puniti per avere la possibilità di dare un sostegno reale alla definizione appunto di contratti che tenessero
Conto dei diritti del lavoro e anche conto della povertà di tante famiglie di tanti anziani soli che comunque erano può a volte nelle condizioni di non poter garantire buoni questo tipo di esborso economico
E e a tutto ciò abbiamo affiancato proprio la nascita di un vero e proprio ufficio del Comune di Roma che svolge anche una funzione di monitoraggio quindi si entra in questo registro cittadino sono mi sembra mille cinquecento insomma di persone sin qui
Entrate registrate ma c'è anche un feedback nel tempo per capire cosa succede se poi
Come dire questo incontro tra famiglia e assistente familiare un incontro positivo se sorgono magari anche quel lavoro di mediazione sociale che talvolta utile che può intervenire in tempo che può evitare il crearsi di problemi anche molto gravi se c'è questa attenzione quest'occhio discreto che però riguarda appunto l'incontro il rispetto dei patti e ciò che avviene poi all'interno di questo di questa attività
è un progetto alla fine
Diciamo semplice non particolarmente oneroso anche se consideriamo appunto poi quanto questa possibilità incida sul mantenimento di alcuni diritti fondamentali come quello per esempio per gli anziani di rimanere a casa propria e di non andare a finire in un istituto no in moltissimi casi questo diritto questa possibilità eh
Garantita da questa presenza
Ed è io credo la una prospettiva importante che riguarda appunto la possibilità di pensare all'assistente familiare come una diciamo un attore di una rete di cura più ampia e quindi quanto sia importante farsi che l'assistente familiare sappia che si sta il medico di medicina generale sappia che c'è la guardia medica sappia che ci sono determinate
Come dire regole nel nostro Paese che riguarda il servizio sanitario ma sappiamo anche che ci sono i servizi sociali del proprio territorio sappia anche quando c'è un livello di cose che lei non è in grado di fare può chiedere a qualcuno e creare
Una rete di una che veda coinvolti tutti questi attori
è un lavoro complesso ma io credo che sia una delle strade da seguire noi abbiamo intenzione di estendere di lavorare moltissimo su questo progetto di esaminare insieme questi primi dati di a appunto di qualche migliaio di casi per capire come in una grande città come Roma questo progetto possa svilupparsi sapendo che già il nostro call center riceve migliaia di telefonate appunto è l'alternativa alla chiedere no
Cosa posso dove posso andare andare dal diciamo qualcuno che si conosce e mettere come dire il proprio caro immani magari neanche sicure perché c'è anche questo problema per le famiglie quindi sapere di poter rivolgersi al proprio Comune dove si può trovare una offerta di servizio di qualità
Perché come dire che risponda anche alle proprie esigenze
Parlavo prima
Del fatto che appunto ne abbiamo prevalentemente donne assistenti familiari abbiamo dei casi di persone anziane sole di uomini che avevano necessità e bisogno e volevano avere un'assistente familiare il proprio sesso
Perdite per motivi di riservatezza giusti motivi di e e allora come dire anche in questo caso avete la possibilità di farli incontrare
Diciamo un bisogno di assistenza che a volte anche molto mirato e una disponibilità di lavoro qualificato cerca la possibilità di qualificarsi credo che sia una delle strade da percorrere io so che anche in altri Comuni italiani vi sono delle esperienze
Credo che è un buon modo ecco per realizzare delle politiche nazionali e ma di questo sono sicura che la ministro Bindi
Ma è sicuramente orientata su questa linea si è quella di leggere
Le realtà locali come poi per due otto Cinzia Egna partire da ciò che si produce sul territorio per definire delle politiche nazionali che non siano calate dall'alto ma si tenga conto ecco anche delle possibilità concrete e reali
Di agire magari che si estende si faccia in modo che siano accessibile a tutti noi nel nostro diciamo
Per quanto riguarda la nostra sfera di responsabilità adesso abbiamo come obiettivo quello di fare un accordo con la Regione Lazio
Per fare in modo che questi percorsi formativi siano riconosciuti come monte ore realizzato per la possibilità anche di un avanzamento di carriera
Diciamo così perché il lavoro di cura deve avere anche una progressività
Per esempio ci sono oggi dei riguarda come quella di operatore socio sanitario come quella di assistente domiciliare ce ne dobbiamo pensare che lavoro di cura significa anche iniziare a fare un'attività di avere una prospettiva di crescita anche professionale
Anche la possibilità per esempio di vivere l'esperienza che si fa nella casa di una persona anziana con un'esperienza qualificante che porta ad avere un'esperienza come può
Riprendersi tra virgolette in una residenza sanitaria assistenziale piuttosto che in tantissime altre attività di cura che poi come dire hanno questa radice comune anche se poi si declinano ovviamente in modo diverso
Sappiamo anche che io ho visto un po'ho conosciuto alcune delle assistenti familiari che hanno realizzato i nostri corsi a cui noi diamo alla fine un attestato che anche se non ha un valore legale ha un enorme valore simbolico per loro devo dire un momento di festa di riconoscibilità di sentirsi come dire nel proprio nel paese in cui si è arrivati comunque riconosciute e apprezzate ciò che si sta facendo so bene che molte di queste persone che fanno questa attività hanno dei titoli estremamente diversi rispetto all'attività che compiono sono medici chirurghi sono persone che hanno delle hanno fior di lauree nel proprio Paese che il problema di riconversione dei titoli non sono considerati quindi a maggior ragione noi dobbiamo pensare a parte porci il problema dal riconoscimento dei titoli che comunque è un tema come dire fondamentale allo stesso tempo anche pensare di Farra percepire alla persona che ha ha un'aspettativa professionale se vogliamo anche diversa
Questo tempo non come un tempo perso non come un tempo qualsiasi con un tempo in cui c'è anche la possibilità di crescere professionalmente perché si sta facendo uno
Delle funzioni più importanti per la società del domani che sarà fondamentalmente poi il lavoro di cura perché sappiamo che un settore destinato in ogni caso a crescere aver bisogno di nuove professionalità perché se la medicina salva di più come salva di più le vite questo significa confrontarsi con un tasso di cronicità molto più elevato comunque anche con fortunatamente con un aspettativa di vita molto più alta ma tutto questo significa aprire una forte attività di cura che dia continuità assistenziale perché sappiamo questi giorni leggiamo no anche nella nostra regione tutti i problemi della sanità la sanità non può più essere un concetto legato alla cura dell'acuzie
Noi avremo sempre bisogno di eccellenza per la cura per acuti ma sempre di più le strutture sanitarie in senso stretto ospedaliere saranno quelle che tengono pochissimi giorni una persona incarico ma poi c'è un prima e poi c'è un lungo dopo
Questo numero dopo non può voler dire abbandono vuol dire una cultura che diventa una componente della propria vita dov'è fondamentale riuscire a garantire la qualità della cura che viene data alla persona e la qualità della vita della persona e del proprio nucleo familiare pensiamo alla malattia di Alzheimer tanto per fare fa un caso evidente quanto sia una malattia progressiva al momento
Non guaribile ma che comunque a a come dire una durata nel tempo di molti anni
E come sia importante riuscire ad affrontare una diagnosi di questo genere
Sapendo di poter contare per se stessi e per i propri cari su una rete che accompagni diciamo questo decorso queste sono cose che ovviamente possono cambiare modificare assolutamente la qualità
Di vita di un paese di una città di una comunità
Da questo punto di vista e concludo credo che appunto una lettura di queste esperienze noi con avviso altro abbiamo insomma ci abbiamo lavorato insieme con il patronato adesso siamo impegnati in un altro Progetto delle porte sociali che e anche quello parte di questa di questa rete di pura poi di prossimità come si diceva che è fondamentale
Realizzare che metteranno in Rete anche questo registro per renderlo disponibile in tutti i quartieri della città sia per chi vuole partecipare questo percorso formativo come assistente familiare sia perché invece ha bisogno immediato di avere no qualcuno al proprio fianco che abbia tutte le caratteristiche di qualità necessarie per affrontare un un progetto di di cura di una persona
E quindi credo che su questo lavoreremo confortati dal fatto che ecco dalle parole del ministro che ci lasciano
Vedere come questo tema non sarà più ridotto
Alla segno di pochi ero e poi si aprono le pagine gialle e ciascuno si trovi una soluzione perché si riesce a trovare ma come effettivamente si ci si prenda carico come paese di uno dei temi che decisivi per il welfare ma anche dello sviluppo poi economico e sociale di tutto di tutto il nostro Paese grazie
Io ringrazio davvero la dottoressa Milano avete visto dalla dal suo intervento ci fatto vedere come in un certo qual modo le politiche locali siano ben oltre e forse anche una marcia in più rispetto alle politiche nazionali potrebbero costituire magari una buona prassi qui riferirsi anche poi in termini legislativi più generali
Allora in questa regia di tavola rotonda abilità e avete visto siam passati dalla dimensione
Del genere all'interno della categoria abbiano visto gli interventi di politica nazionale di politica locale e ora
La parola a Ramona Campari della Filcams CGIL per entrare nel merito della rinnovo contrattuale perché acché pesta costituisce in tutte le cose belle che ci siamo detti Garaventa fondamentale anche a lei la parola
A alle allora brevi
Intanto
Questo invito
Perché editoriali seguito russo spunti per il futuro
Occupò facendo la sindacalista numerosi spunti e soprattutto verificato che poi
Ognuno nelle proprie
Attività e nelle proprie sedi nella nelle peculiarità di cui ci si occupa stiano incamminando ci tutti verso s'e stiamo prospettando delle soluzioni che non sono molto distanti
Allora io ho il compito di fare la sindacalista e di raccontarvi quello che succede al nostro tavolo di trattative per quello che dovrebbe essere
Il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro
Il sette marzo del due mila e cinque è scaduto il contratto di lavoro domestico questo è il contratto di lavoro a cui si fa riferimento anche per le assistenti familiari
E oggi la trattativa è ancora in corso
Non si riporti dati a chi si rivolge a questo contratto sono suoi tante cose sono state dette tutte molto molto importanti hanno fotografato benissimo la situazione
Vorrei soltanto dire proporvi due riflessioni la prima e anche attraverso il contratto nazionale di lavoro che noi tentiamo di recuperare
I vuoti previdenziali assistenziali e legislativi che riguardano queste lavoratrici
Dal primo contratto in poi cioè dal mille novecentosettantaquattro e attraverso il contratto nazionale che abbiamo recuperato un minimo di tutela per quanto riguarda l'assenza per maternità e quindi la il divieto di licenziamento
Il solo al termine della della possibile
E il divieto di licenziamento fino allo scadere della della assenza obbligatoria perché a queste lavoratrici non si applica integralmente la legge di tutela della maternità
E solo per contratto che abbiamo ottenuto la possibilità che per periodi di assenza legati alla malattia ci sia un minimo di retribuzione
Che però in questo caso è totalmente erogata dal datore di lavoro cioè dalla famiglia in quanto l'INPS non interviene nonostante ci sia un versamento contributivo più o meno del quattro
E allora a questo lavoro è un lavoro molto importante
E non io non credo che è la strada del contratto nazionale oggi sia la strada sufficiente occorre mettere in campo delle altre iniziative
Però per quanto riguarda invece quello che il lavoro classico che si fa nei rinnovi contrattuali che cosa abbiamo provato a fare
Dal settantaquattro ad oggi il contratto proceduto ha proceduto per piccoli aggiustamenti mantenendo il suo impianto complessivo
Sostanzialmente non modificata oggi abbiamo presentato abbiamo sì nello scorso anno abbiamo presentato una piattaforma che noi riteniamo fortemente innovativa
Perché ragionando tra di noi ragionando unitariamente abbia ci siamo detti dobbiamo dare risposta a queste assicura nuova
Che oggi viene collocata e lavora all'interno delle famiglie
E cui Intini poiché è cambiato il bisogno poiché è cambiata la modalità di lavoro ed è un lavoro molto pesante quello dell'assistenza a delle persone più o meno auto sufficienti
Abbiamo fatto un ragionamento il primo
Bisogna portare l'orario di lavoro ad un orario che stia all'interno delle norme generali dell'orario di lavoro di tutto il rapporto di lavoro
Subordinato e quindi abbiamo rivendicato una riduzione da cinquantaquattro almeno a quarantotto ore settimanali
In più abbiamo chiesto di riscrivere la classificazione professionale
Fino ad ora le lavoratrici sanno meglio di me come funziona inquadramento contrattuale
Sono inquadrate su quattro livelli noi abbiamo provato a disegnare una classificazione che tenga conto della burro di cura alla persona e del lavoro di cura delle cose
E il cui indie che valorizzi la professionalità che a queste lavoratrici viene richiesta ancora
Continuiamo nella nostra rivendicazione di sopperì mento no di sostituzione di ciò che dovrebbe fare invece
Lo Stato le istituzioni e quindi chiediamo di aprire maggiori tutele per quanto anche economiche per quanto riguarda l'assenza per maternità e l'assenza per malattia
E comunque abbiamo rivendicato e rivendichiamo con forza la possibilità che è una lavoratrice
In gravidanza sia data
Più utente può per potere trovare nel caso fosse licenziata al al momento dell'astensione al termine dell'astensione obbligatoria si è dato più tempo per trovarci un'altra abitazione
Se fosse una lavoratrice italiana al prende una rinite familiare che potrebbe aiutarla
Poiché è vero oggi si tratta nella stragrande maggioranza dei casi di lavoratrici proveniente di lavoratrici migranti questa rete di protezione familiare questa rete parentale non c'è
E dobbiamo trovare delle altre soluzioni e quindi la prima rivendicazione che ci è venuto naturale fare dai più tempo a questa lavoratrice per trovarsi un'altra abitazione
Nella classificazione dicevo abbiamo atteso a sottolineare che il lavoro di assistenza famiglia a un familiare non è un lavoro sanitario
è un lavoro di cura e come tale deve essere riconosciuto non è un lavoro di servire di ma che richiede tanta tanta professionalità perché ci teniamo a sottolineare questo aspetto
Perché i compiti sanità hanno oggi il luogo un inquadramento preciso hanno norme contrattuali precise norme legislative precise
Che non è possibile Corinne in un contratto che passatemi il termine
So Munari tra debolezza lo so ma è un contratto debole
Appunto perché si tratta della di un contratto che riguarda il lavoro all'interno della famiglia
E quindi non vorremmo che questo contratto
Fosse utilizzato per abbassare le condizioni degli altri il nostro obiettivo e quello di migliorare le condizioni
Per tutti non a scapito di altri settori di altre lavoratrici in modo particolare perché cui diciamocelo chiaro parliamo di donne
Come è messa la trattativa barrata la trattativa va a forte rivinto
Sembra quasi che abbia la retromarcia
Perché qualche avanza mento è stato prodotto per quanto riguarda l'inquadramento contrattuale
E quindi la classificazione direi che le nostre controparti
Hanno evidentemente riconosciuto le esigenze delle famiglie di riconoscere le professionalità che si chiede quindi di riconoscere la professionalità delle assistenti familiari
Purtroppo le distanze sono notevoli per dischi quasi abissali su tre questioni fondamentali la prima che riguarda la riduzione dell'orario di lavoro
La seconda che riguarda la retribuzione
Poiché noi dal punto di vista della retribuzione chiediamo
Che ci sia una retribuzione che riconosca quello che già succede spesso le famiglie non pagano il minimo contrattuale
Pagano di più in cambio di una norma regolarizzazione del rapporto di lavoro
E questo lo scambio che succede tra col fa assistente familiare e famiglia
E chiediamo che i futuri aumenti contrattuali non vengano assorbiti se no queste lavoratrici restano sempre ferme le loro reti ha dei guai Rella retribuzione a quella che è la normale retribuzione
E i minimi tabellari degli altri degli altri lavori da questo punto di vista
Le le differenze e le distanze come si dice in gergo contrattuale al tavolo di trattativa Lippi sindacalese puro
Sono davvero molto forti
Molto molto presenti poiché lei le le le associazioni ci chiedono di adeguare la retribuzione
Alzando la retribuzione oraria di coloro che lavorano meno ore la settimana
E i cui vi prevedendo una rete molto bassa per le lavoratrici condimento quelle che fanno l'orario più lungo
Ancora
Sì è stato chiesto come per legge indizi Ale per potere proseguire nata nella trattativa l'introduzione della Boro a tempo parziale anche perle conviventi
Guardate è una contraddizione nel termine proprie
Come fa una convivente a lavorare a tempo parziale nonostante questo il ragionamento
Che abbiamo fatto al nostro interno nel proseguo della trattativa quindi prima di presentarsi
Affida al dei dominano il tavolo di trattative Abramo provato a ragionare guardate facendo anche un
Una considerazione se volete molto pragmatica noi sappiamo che nelle famiglie spesso si ricorre alla burro di una convivente anche non per tutte le cinquantaquattro ore settimanali anche non per tutto il tempo pieno
Poiché è la famiglia non può reggere un costo così forte e quando le donne all'interno della quale di quella famiglia rivendicano il diritto di potere continuare a lavorare all'infuori ai fuori di casa no
Scatta una sorta di di di di job sharing tra la borraccia ente familiare entrava lavoratrice donna della della della casa
Per cui il fino al settimana
è stato assistente familiare nel fine settimana l'operaio all'impiegata eccetera si prende cura dei propri dei propri familiari direttamente
Quindi facendo di questa considerazione un elemento anche contrattuale abbiamo seduto sulla questione del tempo parziale
E abbiamo provato a dire al tavolo di trattative sì però a determinate condizioni sì però
Escludendo a determinate attività noi pensiamo che accudire un non autosufficiente non sia possibile farlo a tempo parziale
E abbiamo non è vero non sarebbe vero sarebbe un un tempo pieno camuffato in un altro modo e abbiamo provato a di a ad aprire questa nostra disponibilità
Dando questa nostra disponibilità
Del punto quella condizione sì a determinate quali sì a determinati importi retributivi
E abbiamo proposto una soglia minima retributiva che esattamente l'importo che oggi viene richiesto ad una lavoratore
Migrante nel momento in cui deve regolarizzare il proprio lavorò per consentire la sua regolarizzazione deve denunciare una determinata retribuzione
Questo è stato respinto
E la nostra trattativa
E ieri ci è stato detto nell'ultimo incontro questa disponibilità avanzata e dichiarata al tavolo per proseguire la trattativa è stata ritirata e quindi dovremmo ripartire da zero ora
Da questo punto di vista io vorrei aggiungere altre due considerazioni la prima è questa
Dicevo è un contratto debole
è una sommatoria Fornezza
è un contratto debole perché è un contratto che testimonia la segregazione sessuale del lavoro
Questo va detto
E tutti a partire dalle organizzazioni sindacali
Non escludo nessun'organizzazione sindacale ma ci metto le istituzioni tutti il problema non è le quote rosa il problema cominciare a pensare che c'è un lavoro che deve essere riconosciuto e che le donne davvero a questa società portano un contributo notevole e che il loro lavoro deve essere apprezzato no e valorizzato
Sì il datore di lavoro qui come è stato ricordato è la famiglia
E
Quanto la famiglia si fa datore di lavoro dobbiamo sapere che il rischio
Del lavoro non regolarizzato
La norma il lavoro nero nella in nel lavoro domestico è da sei nella norma non riguarda solo le lavoratrici migranti riguardante le lavoratrici autoctone italiane
Se vogliamo con delle caratteristiche diverse le italiane possono aggiungere un un po'di reddito alla loro pensione al l'altro lavoro prioritario eccetera
Per le altre diventa la sussistenza
è un lavoro normale con la Rizzato
Perché insistono diverse norme che lo spingono verso la mancata regolarizzazione io non credo che per via contrattuale ce la faremo a superare il lavoro nero però avanzo anch'io delle proposte
La prima a versamento contributivo debbono corrispondere prestazioni assistenziali e previdenziali certa
E i cui invia anche a queste lavoratrici debbono essere erogate quelle indennità da parte dell'INPS anche non vengono erogate
Che oggi non sono previste
Altrimenti riscatto un doppio interesse quello del datore di lavoro famiglia che è stata lasciata sola ad affrontare un problema e nel vuoto denaro pubblico sia arrangiata e la sento la strada più facile da percorrere
Scatta questo interesse e l'interesse della lavoratrice migrante no
Che oggi non ha diritto a un trattamento pensionistico che se se ne vanno un po'più portarsi via i contributi
Non li ha neanche più liquidati grazie alla Bossi-Fini al momento delle in un'unica soluzione al momento del rientro nel proprio nel proprio il Paese quindi questo deve essere un lavoro che deve deve vederci tutti impegnati per recuperare questa questa mancanza delle norme attuali l'altra cosa io credo che sia quello di intervenire per favorire l'emersione del lavoro del lavoro nero consentendo alle famiglie di recuperare
Attraverso la dichiarazione dei propri redditi e quindi rendere deducibili fiscalmente le spese sostenute
Quando si dello che delega il lavoro di cura ad un'altra ad un'altra persona totalmente perché se gli importi restano quelli attuali sono troppo forti infine
Io credo che ci sia un passaggio molto importante ed è il lavoro che deve essere fatto con le amministrazioni e locali e regionali comunali eccetera mi ha fatto molto piacere sentire quello che ha fatto il il il Comune di Roma
E si capisce perché si vincono le elezioni a un certo punto al motivo ci sarà da Teresa che fa la differenza qualcosa che fa la differenza ci sarà però debbo dire che nella stragrande dei maggioranza dei casi i Comuni hanno continuato di Rocard contributi a pioggia
Senza vincolato di non solo al reddito della famiglia eccetera che Giacco estone problema ma senza vincolare lì al rispetto delle norme contrattuali quindi io ti do un contributo a mano tutti vincolo alla regolarizzazione di quel rapporto di lavoro
E così non può funzionare assolutamente non si può andare avanti
L'altro intervento che per noi è molto importante che rivendichiamo nel nostro contratto nazionale la possibilità di percorsi formativi possiamo trovare la soluzione
Dell'Ente bilaterale che propone c'è tutto contrattuale che però abbiamo ottenuto dal contratto precedente ancora non li abbiamo messo le gambette per per non riusciamo a mettergli le gambe per camminare
Io credo che a questo punto di vista eventualmente anche lo stesso ente bilaterale potrebbe pro provare a fare a suggeriva e dei percorsi formativi
Per una serie di problemi il primo io credo che
Bisognerebbe provare a il giocare un ruolo molto forte incrocio domanda Offerta di lavoro tutto pubblico
Per anche sfilare diceva la ministra
Conosci qualcuno eh
Sfiliamo questa cosa ha dato da da da dal conosci qualcuno e facciamo riconosciamolo apertamente
La seconda cosa è perché io credo che un lavoro che ha norme così deboli di tutela è un lavoro da cui rifuggire
E allora bisogna creare la condizione perché questo lavoro sia totalmente riconosciuto anche andando tutti gli strumenti di conoscenza e di formazione
Magari ripensando anche a crediti formativi spendibili terzo un percorso anche al di fuori del lavoro domestico
Infine penso che la formazione corro veloce sia molto importante
E anche per dare tutte le strumenti per queste lavoratrici
Per affrontare il lavoro così importante che loro fanno all'interno delle nostre famiglie
Allora io penso che
Queste facendo l'assistenza familiare
Queste donne incontrano il dolore la morte la sofferenza
E occorre loro dare anche degli strumenti di di di una formazione anche psicologica per raggiungere un impatto così forte
L'altra cosa io condivido in parte questa mattina veniva citato il lavoro delle delle femministe americane dal nome impronunciabile
A queste lavoratrici non credo che la famiglia sia scomparso l'amore il lavoro di cura spesso
Accompagnato da dall'affetto le famiglie tengono gli anziani in casa piuttosto care perché c'è anche questo rapporto affettivo
Però oggi c'è una bellissima pubblicità su di un'auto credo che sia io non so se qualcuno di voi la vista
Ci sono delle mamme
Che fanno quei gesti che fanno i giocatori derelitti o no è che neanche debbono incoraggiarci per affrontare il nemico in quel caso è la città il traffico sono i tempi eccetera
Quelle sono mamme giovani in mezzo ci potrebbe star di tutto però stargli anch'io ci starebbe anche mia madre che fa lavoro di cura molto forti dal tutte noi ci identifichiamo in in quei gesti no sapendo quello che dobbiamo affrontare
Abbiamo bisogno di questo lavoro e Desi Roma del lavoro delle emigranti
Ma non perché appunto è scomparso l'amore ne abbiamo bisogno perché abbiamo studiato e vogliamo fare continuare a lavorare fuori casa vogliamo maturare il diritto alla pensione vogliamo no cocci consideriamo cittadine
A pieno titolo di questo mondo
A queste lavoratrici però scatta quando gli affidiamo la cura dei nostri bambini un sorta di sostituzione dei figli che lasciano a casa
E quindi trasferiscono il loro amore sui nostri figli hanno bisogno
Di aiuto psicologico per affrontare anche questo aspetto non tanto solo la sofferenza ma anche appunto l'amore che hanno abbandonato e che riversano cui infine ultimissima proposta io credo che il nostro contratto possa essere un contratto che
Diventerà più forte nel momento in cui a queste lavoratrice è data possibilità di rappresentanza
Io ho finito chi siede al tavolo delle trattative noi tutti sappiamo che abbiamo il vuoto dietro le spalle
E che quindi non possiamo spendere più di tanto di iniziativa sindacale forte
Allora bisogna dare l'opportunità a queste lavoratrici di diventare impresa
Io le preferirei pubbliche queste intese perché penso che il lavoro di cura e di assistenza al non autosufficiente non solo alla famiglia il cittadino che ha diritto alla cura nel momento in cui si trova in difficoltà quindi non solo la famiglia ma anche il cittadino
E la cittadina ovviamente
E se enti fossero impresa no andrebbero maggiori opportunità e questo ci consentirebbe di non avere più un lavoro senza diritti e senza tutele
Allora grazie
Che anche venisse ci ha messo in luce le difficoltà ammette sornione fascicolo
E l'unione fa la forza tanto in quanto si condividono anche dell'ipotesi e nelle proposte parliamo male
L'Assessore alle politiche rischiano di Roma finanzia
Adesso sarebbe stato meglio rilevando però esso non sia un'autonomia cavalli siamo al due mila dieci e allora filiale compito più arduo delle sezioni a richiederlo Silvio che aspettiamo Stuparich rispetto alla fine dalla inascoltato
Esplorato molto presa qualcosa dall'impiego abituale facile sanremesi da
Ma anche grazie a voi alle colf
Sono rimasto per ultimo Vargas degli ultimi approfitto anche salutare padre Miolli emigrante Spezia raggiunti con
Anche i nostri confronti anche perché questa mattina abbiamo avuto tanti interlocutore
Che presenze importanti religiose del presidente quindi il compito ovviamente delle conclusioni che spettava lunga vita così chiara forma prevista ma impegno di impegna i carri programma fanno sì che questo mio intervento sia più sul versante conclusivo piuttosto che su un contributo come si come era previsto nel programma per quanto riguarda l'azione del patronato in parte mi agevola mai parte mette complica
Un pochettino la vita ma prima considerazione che voglio fare altro per ovviamente proseguirà considerazioni
Crede il decreto di ma anche ripetere poterle questioni e delle considerazioni e valutazioni fatte nella mattinata perché sta ricca non è che ci sia tantissimo ancora da aggiungere se non da scavare capire qual è il percorso che noi andiamo di fronte ripartendo la prima considerazione che voglio fare queste io voglio veramente lo soddisfa allora non vedi tutte reatino dalla presidenza e
Mi pare che questa volta l'iniziativa che eravate in animo da qualche mese se non vado errato e poi vicende diverse hanno fatto sì che si sia spostato in questo periodo che è andata bene perché certe volte anche ministro oggi ci ha detto una serie di cose e credo che sia veramente un di forte stimolo all'interrogativo per tutto il sistema delle accuse
Poi credo che la presenza anche femminile di genere le Goff sia un elemento e anche di colore
Sia un elemento che come dire interroga la nostra esperienze Pertini mi conosce sa che io sono abbastanza abituato aveva rapporto con le cose vedo una provincia in cui che cosa sono basta numero uno segnando un pochettino cresciuta anche sotto questi sotto questi aspetti quindi veramente un grazie di cuore del lavoro che abbiamo svolto in questo periodo insieme col dipartimento quel faro nel caso che ci sia anche qui a presiedere questo convegno Vittorio Borghi che il responsabile del dipartimento
Voglio dire questo non che non è un l'aspetto di carattere formale perché mi conosce sa che sono anche l'ultimo alcuni atrio mentiva perché credo veramente che questo è un lavoro il contributo che voi date sì dalle ACLI di un di grande rilievo e allora volevo a seconda riflessione che volevo fare perché sono stato l'altro ieri ero in Olanda perché essa Comites
Degli dell'Olanda che sono comitato italiani all'estero l'organizzazione che si danno si danno gli italiani
I nostri connazionali che sono all'estero in tutti i Paesi e ha discusso di anziani assistenza agli anziani in Olanda dei nostri connazionali e ha avuto casi
Al
Ovviamente di affrontare tematiche si tematiche vicino troverete che abbiamo che stiamo affrontando oggi per quanto riguarda gli anziani un dato solo per darvi solo sulla dimensione europea abbiamo anche affrontato in un convegno nel convegno di Pesaro della settimana passata con come anche insieme a Guzzanti
Arafat in particolare nel nel
Due mila e trenta si cerca si calcola quasi raddoppieranno il numero di anziani oltre gli ottant'anni arriveranno sui trentacinque milioni dei quindici dei quindici
Capite questo cosa vuol dire in un governo più complessivo del web farm dimensione che loro che nostra
Nazionale ma quelle dimensioni anche nelle interrelazioni anche per quanto riguarda i fenomeni migratori fenomeni migratori che non interessano solo questo per dire che
Siamo di fronte veramente diciamo dentro un tema la relazione di di dirlo solo il ha detto molto bene
Che è un crocevia ce l'ho detto perché incrocia diverse tematico di gente delle donne non c'entro nel merito perché già è stato detto quello ove dell'immigrazione
La gran parte il assistenti familiari occorso
Provengono dall'immigrazione i dati avrei già sentiti un milione si dice settantasette per cento
Sono sono sono irregolare e mi pare che comunque il quadro ce l'abbiamo di fronte poi perché interpella ci interpella sul versante sul versante del welfare io detto questo credo
E faccio tre considerazioni
Che sono di questo tipo io credo che l'obiettivo prioritario è che noi abbiamo che voi dico noi perché credo che è un problema che dobbiamo farlo politicamente
Politicamente anche noi e che c'è una questione dirimente che il vulnus tutta la questione attorno al quale noi stiamo lavorando perché il lavoro di cura non è un lavoro considerato come tutti i lavori sociali
In questi società e questo nostro mondo
No non sono considerati questo guardate vale per senso domiciliare Avalanche
Sul versante della della educazione per esempio questo versante anche di quelle tematiche di lavoro alla perso cura alla persona passa attraverso l'assistenza parte un anziano passo anche attraverso riforme educative di animazione dire che su dispiace ci si interviene l'assessore interesse le interessa anche altri soggetti che in qualche modo ha messo anche in difficoltà profonda difficoltà i rapporti di quello che chiamiamo il terzo settore lo cooperative
Le cooperative sociali allorquando
Non pubblico nella rincorsa della diminuzione dei costi tende alla privatizzazione prendermi precostituito ripete prestazione ha scaricato sostanzialmente scusabile scaricato così mi capite mi capite subito nuovi problemi sull'alcol sulle comunità in questo caso il particolarmente sulla comunità
Per la famiglia sia sul versante educativo sul sul versante assistenziale ora c'è questo vulnus fondamentale in particolare questo vulnus e dirimente è forte e contraddittorio
Perché inizio dei paradossi dividendi che che che il CIPE avrebbe sono in contraddizione fra di loro che sono di quattordici come dire questo della l'aspetto del lavoro del lavoro di cura è stato ampiamente ampiamente sottolineato per quanto riguarda il contrasto quand'anche le debolezze io la visione sono tre agevolezza evento due debolezze non è solo questo del lavoratore dell'anziano della famiglia sono tre il lavoratore
Laziale la famiglia perché molto spesso deve anche l'anziano è un debole di per sé indipendentemente della famiglia che seppi
Però io ci credo che tendenzialmente ancora in questo nostro Paese l'anziano lo si vuole tenere
In casa è anche vero che sta prevalendo anche un atteggiamento di carattere culturale
In cui spesso l'anziano si allontana anche allorquando questo non è necessario lo si mette nemico non credo che sia un elemento da non sottovalutare ecco perché dico che ci sono tre settore soggetti tre debolezze attorno alle quali noi dobbiamo lavorare e De Donno
Che l'aumento in curve tre debolezze cemento ricorrenze il rischio che è la sommatoria non sia solo tre non va che diventi anche sei sette e quant'altro e che occorre trovare no sì sì sì sì come si dice per i matematici no sì di diventa diventa più bello progressiva non hanno cioè non sono a diventa sempre diventa quindi più difficile trovare delle trovare delle soluzioni io credo che e se con con questo credo di condividere ma mi pare che c'era forte condivisione quanto si diceva
Si diceva prima Lella cantare che non è solo attraverso il contratto di lavoro che si risolvano le questioni che riguardano
La tutela del lavoratore ma oserei dire la valorizzazione del lavoro sicuro del lavoro sociale
Aveva detto prima ecco detto prima che c'è un problema di Noemi e non solo di vomito che può essere un buon per quanto riguarda la vostra categoria
Il vostro lavoro e le vostre battaglie che dovete mettere in campo di un nuovo perché diventa un problema politico se non si può non so
Solo attraverso solo attraverso le l'ha fatta o solo il lo strumento del contratto occorrerà trovare altri strumenti qui anche strumenti non possono che non essere quelli di un rapporto corretto e di un intervento da parte del forze istituzionali e mi riferisco al dal governo sino al Comune
Credo che questa sia la battaglia politica
E le alleanze che dobbiamo cercare all'interno con il sindacato con le forme associative che su questo che su questo che su questo CD
Ci sta lavorando come noi come noi italiani mi pare che sia questo l'aspetto determinante per quanto riguarda lei gli elementi di carattere legislativo da inserire per garantire delle tutele ai lavoratori pari dignità alle assistente familiare rispetto agli altri agli altri lavoratori ma anche l'intervento in alcune leghe quindi un intervento in leggi che non sono solo riferita a un una uno un settore specifico
Sempre per quanto riguarda la partita del immigrazione sapete se non mettiamo mano alla legge Bossi-Fini tanto per non
Non parlare sentire gli cose molto concrete noi non avremmo riconoscimenti familiare o comunque ce l'avremo con i tempi e con le modalità contorte che prevede questa legge rispetto alla quale come sapete a nostro giudizio giudizio
Che di negativo per quanto riguarda un bonus
Di Ford oserei dire culturale è quello del rapporto tra contratto di lavoro permesso di soggiorno se non si toglie questo vulnus se non si affronta questa tematica in termini
Anche di non emergenziale mettermi di un processo anche l'integrazione degli immigrati è vecchio e che vengono nel nostro Paese si ha difficoltà anche a risolvere le questioni e la dignità pari dignità dei lavoratori sulle familiare con gli altri con gli altri lavori ma non lo faccio figura di tanto perché volevo solo esprimere presto questo concetto per per per far forze per rafforzare già le richieste che voi state facendo tardi sotto sotto questo aspetto la battaglia deve essere una battaglia di più ampio respiro che cosa ricevere coinvolto che vede coinvolto il il sindacato ma non solo sic per le altre due considerazione una delle deriva un po'da questo se ciò è vero
Se tutto ciò è vero non ci può anche essere una presenza forte del pubblico
Nella regolazione nella regolazione dei rapporti e nella come dire costruzione di quelle che chiamiamo reti di servizi integrati
E qui vado subito verso verso verso la fine un po'per dire quale ruolo possono svolgere sia le associazioni e anche una forma come il patronato e mi aggancio rispetto a questo è un elemento che è un rito che mi pareva centrale nell'intervento di di dell'economista
Dell'economista
Di Pannozzo università di Venezia e mi pare che lui abbia posto l'accento su un elemento
Importante lo dico questo a fronte di questa prima di questa breve premessa
Io credo che non si possano il che non si possa affrontare il tema dell'assistenza domiciliare
E il tema
Che riguarda l'assistenza agli anziani e così via e del rapporto all'interno del terzo settore nel rapporto tra istituzioni anche cooperazione sociale e tra istituzioni e famiglie solo attraverso una questione squisitamente di carattere monetario
Se noi noi possiamo trovare sotto questo aspetto e sapete che ti mangio che porta aperta al nostro Paese perché ci sono regioni e comuni
Che intervengono in un certo modo regioni e comunità intervengono in molti DiVersi anche per cento c'è l'idea di carattere culturale pensate a ciò che accade il non parte inattesa ciò che accade da altre parti non voglio entrare adesso nel merito di questo quello che un in concerto che mi interessa sapendo voglio dire che la nostra posizione su questa abbastanza chiara
Voglio solo dire che non è attraverso solo l'intervento di carattere monetario nel possiamo pensare insomma questo problema cioè questo ricostruendo delle reti perfette che si possono ottenere tra di loro se non se dimentichiamo un aspetto che è quello della conoscenza del sapere della RAI e della relazionalità
Cioè a me pare che questo diventi un elemento centrale nel riflessione che noi dobbiamo mettere dobbiamo mettere in campo questo lavoro
Il lavoro che interessa l'assistente maglie strette fra gli assistenti familiare è un lavoro che necessita cerca di formazione certo di un input dunque di un input che anche di carattere economico e ci sono giuste le battaglie di carattere contrattuali sotto questo versano in cui siano chiare anche gli interlocutori no ma se sono chiare anche articoli voi vi sono anche picchiare
Gli interlocutori ma c'è anche un problema rialimentazione dove si oserei dire della relazionalità
Perché è vero non è un lavoro di serie B però e anche un lavoro che anche duro
E anche un lavoro no che richiede anche applicazione è un lavoro no che non facile non semplice no e quindi come tale c'è un problema anche di sostegni oserei dire e i sostegni non è solo un sostegno di carattere di carattere di carattere economico anche un sostegno di razionalità di motivazioni e questo passa attraverso capacità con cui noi sapremo costruire dei luoghi delle reti anche di relazionalità
Perché senza di questo uno può prendere qualcosa in più capolista contrattuale ma voi poi quasi mai costretto appena ne ha l'occasione ad abbandonarlo come accade
L'avete detto a morte del degli immigrati insisto su questo aspetto perché questo aspetto mi pare l'elemento attorno al quale noi possiamo costruire costruire come patronato e come ricordo
Un lavoro comune perché da una parte non sembra essere un soggetto che offre un servizio l'orientamento offre assistenza offre informazione fa conoscere trasmette satelliti e dall'altra se sarà anche un soggetto in grado di creare relazioni
Di formare di essere uomo associativo luogo in cui ci sia anche rimotivare attorno alle questioni che attengono al vostro lavoro
L'ho citato lusitana perché mi pare l'elemento come dire
C'è un uno degli elementi centrali che nel senso al lavoro svolge patronato
è uno dei ricettari che dà senso al lavoro che voi svolgete come associazione nel momento in cui si luogo in servizio ma cita anche il luogo di relazioni luogo associativo bilanciamento con l'incontrarsi trovarsi scambiarsi le esperienze ma anche di motivarsi per il lavoro
Questo mi paiono le cose in sintesi e anche il messaggio che mi pare che credo importante dentro degli elementi di contraddizione invitandoli a una a un una cosa ecco rispetto alle attese dico ma rispetto non solo le anche versare
Sembra che il sindaco ogni tanto potente anche noi ci addormentiamo ci stimola ci fa capire che hanno veramente grazie
Bene senta sia stata la mattina proficua insieme ITC undici sarcastico vive guardare adesso in cucina è previsto il pranzo il perché anzi sebbene
Se se non c'è ma c'è un po'di meno
Cioè
Conosciute alla prossima non si vanno a maggioranza