La Costituzione lacerata

Era possiamo cominciare
Possiamo cominciare grazie allora la la costituzione lacerata
La Costituzione lacerata è un titolo molto bello molto efficace e pertinente
Che rispecchia a fondo mi sembra il senso di questo libro di Nicola Mancino che stasera presentiamo è una raccolta
Di interventi discorsi parlamentari nel corso della quattordicesima legislatura la legislatura che si è appena conclusa
E sono interventi critici di disamina impietosa e severa della riforma costituzionale
Preparate voluta dal centrodestra nel corso dei vari passaggi parlamentari sapete che sono quattro per le riforme di natura costituzionale
Il volume si presenta con l'editore e io sellino e a una lunga e approfondita prefazione del professor Michele Scudiero
Mancino ha voluto raccogliere questi suoi interventi parlamentari via
Ripuliti un po'dal dall'in guai già parlato ma nemmeno tanto
Nemmeno tanto e ha fatto vedere che questo non toglie spontaneità e immediatezza al al discorso ci restituisce un po'il clima parlamentare del momento in cui sono stati pronunciati
E vengono presentati questi discorsi oggi quindi prima del referendum di domenica venticinque giugno del referendum sulla Costituzione
Come è giusto
Come è giusto perché si tratta di argomenti che pesa no è una battaglia politica e istituzionale che tocca in modo diretto il futuro del Paese e suo assetto istituzionale la bilancia il no dei suoi poi
La critica di Mancino alla riforma lo ricordo rapidamente per chi ancora non lette libero per chi ci ascolta riguarda il ruolo del parlamento che viene ridimensionato dalla nuova Costituzione
Il rafforzamento eccessivo è squilibrato dei poteri del capo del governo l'indebolimento delle prerogative del capo dello Stato
Il condizionamento posto all'attività della corte costituzionale questo in estrema sintesi
L'autore Mancino non ho bisogno di spendere molte parole è una figura politica che ha maturato un'esperienza di decenni nelle istituzioni che ha attraversato la lunga storia della Prima Repubblica e che adesso agisce
Nella cosiddetta Seconda Repubblica
Agisce con esercitando una funzione critica molto vivace Stato appena eletto nella nuova legislatura presidente della Commissione affari costituzionali quindi la sua parola va ascoltata
Con attenzione perché è una parola autorevole che pesa nel dibattito politico ed è da una parola vorrei aggiungere che anche e nasce da una passione civile autentica
La lettura di questi interventi lo conferma pagina dopo pagina
Io ho apprezzato anche che il presidente Mancino sia pure di sfuggita perché non rappresenta il largo mento il cuore del libero abbia criticato di sfuggita anche la riforma del titolo quinto fatta dal centrosinistra sul finire della scorsa legislatura a maggioranza una riforma che riguardava solo una parte naturalmente una piccola parte della Costituzione non ha naturalmente toccato un impianto generale come invece la riforma voluta dal centrodestra ma che si presta a rilievi critici che nel libro non non mancano
E credo che questo sia un modo per rafforzare non indebolire la critica allo stravolgimento operato dalla destra attraverso un uso intensivo
Certo sproporzionato dell'articolo centotrentotto che è previsto come nota scudiero nella sua prefazione
Come
Manutenzione della Costituzione no per piccoli aggiustamenti e aggiornamenti e che viene invece usato in questo caso con una sorta di di arma di distruzione di massa
Per permettere la tormenta una parte del del Parlamento a una maggioranza una parte soltanto quindi contro lo spirito dell'Assemblea costituente di modificare l'equilibrio di potere e i loro assenti
Lo stesso scudiero
Per definire il senso profondo della critica che questa riforma merita
La de de la definisce un percorso del tutto nuovo
Non dal punto di vista del procedimento ma da quello della coerenza e della continuità delle modifiche con i valori primari e con i principi di fondo fermati dal costituente repubblicano
Bene stasera discutono di questi temi
Due presidenti emeriti della Corte costituzionale il professor Francesco Casavola
Il professor leopoldo Elia
Un senatore di nuova nomina Marco Follini che per imporre
Neo senatore che per che non ha esitato a mettersi contro il suo partito per affermare il diritto a dire no a questa riforma qui per affermare il diritto alla libertà di coscienza nella pronuncia referendaria
E il senatore Cesare Salvi che si è a lungo occupato di riforme costituzionali
Nella mia nella Bicamerale D'Alema e poi e che è presidente della Commissione giustizia
Ecco la domanda che rivolgo loro e naturalmente se sono d'accordo e in che misura con l'impianto critico esposto da Nicola Mancino e con le preoccupazioni circa un eccesso di discontinuità istituzionale che questa riforma comporta ma c'è un'altra domanda naturalmente che io pongo e che spero che la la risposta emerga nel corso del dibattito è più politica ed è che cosa accadrà dopo il venticinque giugno
Sono credibili o no le profferte di dialogo e di confronto parlamentare
è consigliabile
Rimettere mano
Alla riforma anche se dovesse prevalere il no
A questa a questo impianto del centro destra
Non è più verosimile che la parte vincente possa farsi scudo della sovranità popolare per troncare o ne ogni nascente confronto con l'opposizione quindi è opportuno ed è credibile
Che dopo il venticinque giugno accada qualcosa in Parlamento e nel Paese ecco queste sono le mie domande e do la parola adesso professor Casavola
Sì io tenterò l'arresto di disegnare un contesto entro il quale si colloca la battaglia parlamentare Nicola Mancino e di conseguenza il contenuto del suo libro
La quattordicesima legislatura come tutti sanno approvato con i voti della sola maggioranza parlamentare un testo intitolato modifiche della seconda parte della Costituzione per complessivi cinquantatré articoli il motivo ispiratore di questo impegno riformatore del governo è stato quello del del cessato Governo è stato quello
Del mutamento della forma di Stato
Da Stato unitario a Stato federale
Il federalismo era istanza originario della Lega Nord rivendicata appena di una soluzione rivoluzionaria vale a dire la successione in Italia sei
Malgrado il federalismo sia il percorso per una più forte e unita come dimostrano i due modelli storici della Germania e degli Stati Uniti d'America
Del quale ultimo significativo e il morto del ufficiale E Pluribus unum in Italia sembrava accreditarsi processo inverso
Non solo logico e nessuno pluralista ma storico perché il Risorgimento fu la incorporazione di sette Stati in uno o meglio l'annessione di sei Stati ad
Perché si è giunti a questa aberrazione con una gradualità che ha nascosto nelle sue varie tappe il punto del salto di qualità
La tredicesima legislatura aveva varato la riforma del titolo quinto della Costituzione quella
Intitolata Regioni Province Comuni capovolgendo la logica del riparto di competenze tra Stato e regioni
Quale era stato stabilito dalla carta da quarantotto vale a dire
Non più materie tassative per le Regioni ed ogni altra per lo Stato ma viceversa ambiti determinati per lo Stato e ogni altro per le regioni
Già allora nell'ultima Commissione bicamerale
Delle tre che avevano operato nella nona un decime tredicesima legislatura si era affacciata questa formula regionalismo al limite del federalismo e si erano trovati giuristi e politici disposti a sottoscrivere che la distinzione era divenuta nominalistica e che tra regionalismo e federalismo la differenza era quantitativa e non qualitativi
Probabilmente sul piano inclinato di tanta compiacenza intellettuale Istica e andato scivolando il varo del goffo bastimento della riforma federale
In la ragione politica vera stava nella conservazione della lega nord nella compagine della coalizione di centrodestra senza una revisione in senso federalistico
Le attese dei leader della Padania sarebbero state clamorosamente frustrate e allora la prima secessione sarebbe stata l'uscita dalla Casa delle Libertà
Ma quale era il modo per realizzare un federalismo simbolico idoneo a soddisfare una istanza demagogica se non quella di introdurre l'aggettivo federale in due luoghi uno relativo al senato federale
L'altro al Presidente della Repubblica garante dell'unità federale della Repubblica che è palesemente un ossimoro esaminiamo da vicino queste due roccaforti del federalismo all'italiana
Il Senato federale vorrebbe presentarsi come il superamento del bicameralismo perfetto
Nell'assemblea costituente le sinistre optarono per un Parlamento monocamerale sarebbe stata una soluzione in linea con una razionale evoluzione del costituzionalismo europeo le due Camere erano il residuo storico del duello re popolo il Senato era la camera dei dignitari dal re la Camera dei deputati e dei rappresentanti eletti dal popolo ma al solito si sospettava
C'è una sola camera politica avrebbe dato luogo ad un governo d'Assemblea una specie di comitato esecutivo di una Camera dominata dalle maggioranze della sinistra si cercò un contrappeso in una seconda camera tendenzialmente nel progetto ispirato da Costantino Mortati caratterizzata da una chi versa rappresentatività
Delle cosiddette aristocrazie tecniche come appunto le chiamo Mortati
Elencate in sette categorie candidabili dai decorati al valore comandanti partigiani fino agli ex presidenti della Repubblica i membri del governo del Parlamento ai già consigliere regionale e comunali ai professori universitari ai magistrati e funzionari pubblici ai membri di consigli professionali e Camere di commercio dei sindacati a imprenditori e dirigenti
Ma è un progetto non passo
Il Senato fu una immagine speculare della Camera con la stessa rappresentatività generale e con eguali potenti come sempre si trovò la giustificazione che due camere favoriscono ripensamenti
Cioè ritardi ostruzionismi annidamento Dimitro interessa gran parte delle disfunzioni nella vita della Repubblica si deve alla lentezza del processo legislativo dovuto al bicameralismo perfetto
Superarlo e dunque un'esigenza reale ma il modo come è stato tentato dei revisionisti della scorsa legislatura e tecnicamente inaccettabile
Innanzitutto chiamare federale Senato solo perché i senatori sono eletti insieme ai consiglieri regionali
E una espediente da illusionisti anche nella Costituzione vigente i senatori sono eletti su base regionale la contemporaneità della elezione con i consigli regionali non basta a dare al Senato carattere federale
Ma senato federale
E quello degli Stati Uniti
Che rappresenta gli States con numero fisso di due senatori per ciascuno Stato indipendentemente dalla popolazione
Un Senato federale il Bundesrat tedesco in cui si riuniscono membri dei governi dei lender in numero tale da esprimere da tre a cinque voti ciascun per ciascun Durand asseconda della popolazione
Ma il nostro futuribile senato eletto a suffragio universale diretto con seggi rapportati alle popolazioni e una camera nazionale non federale che la partecipazione senza diritto di voto di rappresentanti delle Regioni delle autonomie locali e insignificante rispetto alla natura federale dell'Assemblea
In verità per aversi un'assemblea federale occorre che essa rappresenti una federazione di enti politici
Allo stato dell'arte un patto federale tra le regioni che somiglia la fondazione di una federazione di States nordamericani o di lender tedeschi non esiste questo è un punto dirimente l'articolo centotrentanove con cui si chiude la Costituzione vigente stabilisce la forma repubblicana non può essere oggetto di revisione costituzionale questa formulazione non significa solo e vietata la restaurazione della monarchia
Con il procedimento di revisione ma che ASS attratto e sottratto al procedimento di revisione qualunque mutamento della forma repubblicana stabilità della Costituzione quarantotto Repubblica una e indivisibile come recita l'articolo cinque per fondare una Repubblica federale occorrerebbe un referendum istituzionale della stessa natura di quello del due giugno quarantasei e che non è previsto nella carta del quarantotto infatti una Repubblica federale sarebbe costituzionalmente illegale a meno di non dichiarare la caducazione della Costituzione vigente
E convocare previo referendum popolare un'assemblea costituente
Per sostituire la Repubblica una e indivisibile una Repubblica federale
Ma seguiamo il disegno dei revisionisti
Il bicameralismo perfetto asseritamente superato vedrebbe una sola camera politica che vota la fiducia al governo cioè la Camera dei deputati
Ma il potere legislativo spettante alla Camera non politica degli interessi territoriali cioè al sedicente il Senato federale
Si riconoscono dunque due processi legislativi monocamerale distinti per materia ma ciascuna Camera può promuovere modifica il prodotto dell'altra
Salva la decisione definitiva dalla Camera sindacata
In più riemerge un processo legislativo bicamerale per determinate materie
Le discordanze sono demandate ad una commissione bicamerale trenta deputati e trenta senatori che redigono un testo unificato da sottoporre al voto finale delle due assemblee qualora il governo ritenga che proprie modificato un disegno di legge sottoposta all'esame del Senato federale siano essenziali per l'attuazione del programma approvato dalla Camera dei deputati
Il Presidente della Repubblica può autorizzare il primo ministro ad esporre le motivazioni in Senato e se inascoltato può trasmettere disegni di legge alla Camera che decide in via definitiva
I presidenti delle due Camere
Decidono le questioni di competenza insorte tra due camere eventualmente de ferendo nella decisione ad un comitato paritetico di quattro deputati e quattro senatori al da loro designati i presidenti o il Comitato decidono insindacabile mente se questo congegno potrà funzionare con lo spirito di collaborazione che aleggia sul nostro sistema politico e per materie che stanno già alimentando gigantesco contenzioso costituzionale domanda non problematica ma ingenuamente retorica
Quanto alla forma di governo
La carta del quarantotto aveva fatto la scelta per una democrazia parlamentare
Una repubblica presidenziale era esclusa in radice per la tiranno fobie indotta nei padri costituenti dalla battuta dittatura fascista
Ma tentazioni presidenzialisti che sono state presenti nel dibattito politico è giustificata dalla debolezza dell'esecutivo
Valutata la Ignis portabilità sia del modello presidenziale nordamericano
Sia di quello semipresidenziale francese gli esempi più riconducibili ad una comune tradizione costituzionalistica apparivano il premierato britannico ed il cancellierato tedesco
I nostri riformatori rafforzano la figura del primo ministro prevedendone la candidatura collegata ad una o più liste di candidati alle elezioni la Camera dei deputati in tal modo sulla base della maggioranza uscita dalle urne è vincente la candidatura del primo ministro a quella collegata che il Presidente dalla Repubblica tenuto a nominare
Norme eh sì e nominare il capo dell'esecutivo il quale a nomina e revoca i ministri è presente il programma la Camera dei deputati la Camera
Può sfiduciare il primo ministro nel qual caso Ostuni si dimette e Presidente della Repubblica scioglie la Camera e indice le elezioni il che è come dire che sfiducia nel primo ministro la Camera si suicida
Se poi la mozione di sfiducia presentata ed approvata contenti allora la designazione di un nuovo primo ministro da parte dei deputati appartenenti alla maggioranza espressa dalle elezioni in numero non inferiore alla maggioranza dei componenti della Camera il primo ministro si dimette
E il presidente della Repubblica nomine il Primo ministro designato dalla mozione il che significa no un controllo del Parlamento sull'esecutivo ma cambio di leadership all'interno della stessa maggioranza
Il Presidente della Repubblica è indebolito
Annota io della maggioranza del premier scioglie la Camera su richiesta del primo ministro che ne assume la responsabilità esclusività non autorizzato sulla presentazione alla Camera dei disegni di legge di iniziativa del governo
E rispetto ai poteri vigenti acquista quello di nominare i presidenti delle Autorità indipendenti e presidente del belli insomma
La forma di governo senza pesi e contrappesi è quella di un premierato assurdo se poi si aggiunge che la Corte costituzionale anziché essere composto come oggi
Da cinque giudici nominati dal capo dello Stato cinque leggi dalla cassazione e consiglio di stato e Corte dei Conti cinque la Parlamento sarà costituita da quattro giudici nominati rappresenta la Repubblica quattro dalle magistrature tre dalla Camera deputati quattro dal Senato federale
Quasi che la corte divenga con una maggioranza espressa
Dalle due carriere un collegio arbitrale in cui siano rappresentati gli interessi delle parti in conflitto mentre un organo supremo di garanzia non è sotto nessun profilo un organo rappresentativo
Quanto alla tanto conclamata devolution
E cioè alla potestà legislativa esclusiva delle Regioni nelle materie dell'assistenza organizzazione sanitaria
Della Polito sul della ma polizia amministrativa regionale ed locale e Stella istruzione rispetto all'organizzazione dell'istruzione scolastica
Bene
Questa devolution vulnerabili il principio di eguaglianza dei cittadini in beni essenziali quali la istruzione e la salute e la sicurezza
Perché sono implicati in ognuno di questi ambiti momenti organizzativi e operativi e momenti programmatici di indirizzo politico che non possono non prevenire dalla rappresentanza democratica dell'a unica sovranità popolare che è quella della nazione
La revisione della Costituzione perciò apprestata da Carla De Col decaduto a maggioranza e pertanto
Lo dico con tutta coscienza e con il massimo appello alla serenità
Da respingersi con un no al referendum del venticinque giugno
Grazie al professor Casavola che sia diciamo così presi per mano e ci ha condotti nei meandri di questa riforma per dimostrarci dell'incoerenza di fondo
E gli elementi di rischiosa discontinuità diciamo con visti assetti istituzionali emersi dalla Costituzione del quarantotto
Tra l'altro cerca l'aveva fatto un accenno sia pure di sfuggita all'inizio del suo intervento al uno dei nodi politici cioè al peso che ha avuto la lega nord nel imporre alla maggioranza di centrodestra della scorsa legislatura alcuni dei passaggi che esso ritornano in questa riforma e pesa né pesano negativamente bene la parola al professor leopoldo Elia
Non so funzione
Va bene
Innanzitutto dobbiamo essere grati a a Nicola Mancino per aver raccolto una documentazione che molto significativa su quello che è avvenuto nella quattordicesima legislatura con dei richiami importanti anche alla tredicesima per quello che riguarda famoso Titolo quinto
E per altri richiamo in particolare io ho apprezzato il discorso del ventotto gennaio due mila e quattro sulla nella discussione generale sul Progetto che anche una sintesi di storia costituzionale della Repubblica
Nelle varie coalizioni che hanno contrassegnato la nostra storia repubblicana e che
Un'analisi che è particolarmente convincente circa latte immigrazione
A cui è stata sottoposta alla nostra Costituzione
Per non avere rafforzato sufficientemente il potere governativo
è un'accusa che non regge alla realtà storica perché io considero che l'ordine del giorno operarsi che voleva una diciamo una organizzazione voleva la forma di governo parlamentare ma un'organizzazione favorevole alla stabilità del governo e che fossero evitate dette degenerazioni del parlamentarismo
Oramai è in larghissima misura adempiuto quell'ordine del giorno a distanza di tanti decenni oggi è in larga misura soddisfatto perché perché
Perché la legge elettorale
Che maggioritaria anche col premio di maggioranza sia pure con una maggioranza più ristretta rispetto al Mattarellum
Ha creato quello che i francesi chiamano il fatto maggioritario il fatto maggioritario la creazione attraverso l'Abi polarizzazione
La creazione di una maggioranza che regge un che è collegata a un primo ministro un candidato Presidente del Consiglio ora primo ministro nella riforma in realtà in realtà costituiscono la base della stabilita
Governativa unitamente ad altre norme che poi sono intervenute dal numero quattrocento dell'ottantotto le leggi Bassanini che sono state in parte smantellate improvvisamente ma che davano al Presidente del Consiglio un potere notevole per esempio in materia di coordinamento della politica economica
Questo coordinamento è stato atrofizzato da Berlusconi perché ha delegato tutto al ministero dell'economia ma questo non significa questo incidente di percorso non significa che la presidenza del Consiglio come tale almeno sul piano delle norme
Risulti indebolita quindi c'è una
C'è una
Una tendenza oramai in larga misura realizzata
Per cui
La riforma aggiunge un di più ma un di più che è veramente deformante stravolgente che Mancino a e anche Scudiero nella sua prefazione ecco lo riconoscono esistente questa sopraffazione prevaricazione che nasce dall'aver assemblato concentrato nella figura del primo ministro
Una serie di poteri che nessuno esponente del potere governativo negli Stati democratici a perché fu sia l'invulnerabilità la insostituibilità per quattro anni del Presidente degli Stati Uniti
Ma allora non sia al potere di porre la questione di fiducia e di sciogliere le carte o si hanno questi ultimi due poteri ma allora non c'è la insostituibilità in assoluto
Perché altrimenti mancherebbe al governo parlamentare l'elemento di maggior pregio cioè quel tanto di flessibilità
Che ha consentito agli inglesi di sostituire Neville Chamber nella dopo Monaco comunque Easton Churchill altrimenti in base a questa riforma non avrebbe potuto l'Inghilterra operare
Questa sostituzione e questo già significa qualche cosa
Ma ecco
Questa condivisione tra la posizione di Mancino e anche quello che di scudiero e anche quello che ho sostenuto io con parecchi altri su questa onnipotenza
Del premier
Perché è un premier
Che pone come è stato detto le camere di fronte la Camera e anzi la Camera dei deputati e di fronte a un'alternativa
Tremenda o così conformate a quello che io vi chiedo con una posizione di questione di fiducia o andata a casa o tornate di fronte agli elettori ora
Cioè lo scioglimento automatico
Che
Quando c'è una mozione di sfiducia
Votata dal Parlamento a composizione integrale cioè buttano maggioranza e opposizione con eguale efficacia nel voto in questo caso se il se c'è la sfiducia il presidente si deve il prima il primo ministro si deve dimettere e il prezzo e le camere sono sciolte automaticamente non c'è nemmeno la possibilità della famosa sfiducia costruttiva Interna
Ora capite e che qui c'è proprio l'errore di fondo della riforma l'errore di fondo nel punto di partenza del progetto governativo presentato al Senato che opera la trasposizione a livello nazionale
Di quello che è stato stabilito per le regioni per i Comuni sopra i quindici mila abitanti eccetera simul stabunt aut simul cadent
Ecco e qui l'errore come si può assimilare un Consiglio regionale peggio un consiglio comunale a al alla Camera dei deputati che discute
Delibera
Su belle GE lettorati sul sistema radiotelevisivo sull'ordinamento giudiziario su Belley GIC che attuano le norme principali articolo tredici hard dall'articolo tredici all'articolo ventuno sui diritti di libertà che riguardano ogni cittadino italiano
Come si può paragonare un Consiglio regionale a a alla Camera dei deputati per i poteri che ha per le delibere per l'importanza delle delibere delle che deve assumere
E qui che nasce proprio l'errore di fondo che non è attenuato nemmeno da questa sfiducia costruttiva che è stata intestata al Senato
Ad pompa ma in gran parte per dire che non c'era più questo automatismo assoluto dello scioglimento
Non per la mozione di sfiducia che è rimasta ma non c'era perlomeno per la posizione della questione di di fiducia da parte del primo ministro
E in altre circostanze impedimenti mordace in cui c'è la possibilità di questa sfiducia
Col costruttiva perché costruttiva perché contrapposta alla distruttiva alla mozione di sfiducia
Che diciamo distrugge senza costruire perché non propone nessun nessun nome per sostituire il primo ministro
E favorisce l'alleanza tra le estreme tra le estreme che si uniscono per abbattere il Governo ma non hanno la capacità poi di costruirne un altro per questo si parla di mozione
Costruttiva contrapposta a quella distrutti
Quella costruttiva che dovrebbe essere
Una attenuazione della rigidità della non dell'automatismo del della carattere meccanico che sia voluto immettere in un organismo che storicamente e flessibile non può essere ingessato in questo modo
Ecco questa sfiducia costruttiva in realtà è una truffa
è una pura truffa perché non consente in realtà di sostituire il Presidente del Consiglio per un motivo molto semplice
Che vi spiego con un esempio banale
La Thatcher è stata
Sfiduciati
Da all'interno del suo partito del suo gruppo non nell'aula della della Camera dei Comuni ma nel proprio partito con in una sede privata
Perché in Inghilterra c'è questa convenzione che
Si può essere Primo Ministro in quanto sia il leader del partito di maggioranza
La Thatcher per la questione della famosa
Tassa sugli negli enti locali eccetera è stato sfiduciato è stata sfiduciata con la metà più uno dei dei membri che avevano diritto al voto da noi col premio di maggioranza essendo a maggioranza di trecentoquaranta bastano
Cento settantuno voti sarebbero bastati centosettantuno voti per far cadere Catarci
Che cosa inventa no questi ingegneri costituzionali di cui mi piacerebbe di conoscere il nome dell'inventore di una di una manovra di una di una che Minella di questo tipo cosa fanno spostano dalla sede privata del partito conservatore o laburista
Spostano all'aula di Montecitorio il voto sulla sfiducia costruttiva per sostituire il primo ministro e
Adottano un parametro per i voti del tutto diverso cioè all'interno della maggioranza che appoggia il primo ministro
Per sostituirlo
Bisogna che in questa maggioranza si raggiunga una quota di voti pari alla metà più uno dei componenti della Camera cioè non centosettantuno voti ma trecentosedici voti
Questa il salto che rende praticamente inattaccabile
Il
Primo Ministro e mi dispiace che e diciamo si vogliono rievocare
Cose del passato della Bicamerale c'è nella Bicamerale che nella relazione Salvi non c'è mai stata la divisione della Camera dei deputati in deputati di serie A della maggioranza che buttano
Sulla sulla sfiducia costruttiva e deputati di serie B che non invece non possono partecipare al voto o se partecipano al voto il loro voto vale come scheda bianca o come Scheda nulla
Ora questa questa cosa
Viene trattata da altri autori che per fortuna sono d'accordo nel no quindi io non
In una vigilia di referendum mi accontento della loro comunicare vengo opinioni ma anche se
La motivazioni sono abbastanza diverse da quelle che io sto dando in questo momento ma veramente mi riesce incomprensibile
Il ragionamento di Ciccanti anche impedì Ceccanti anche in questo volumetto no per le riforme uscito sul Riformista di ieri con il Riformista di ieri
Perché dice che questa cifra di trecentosedici che anche luglio ammette che sia necessaria per la sfiducia costruttiva tuttavia non lo porta al ragionamento che con la logica
Normale dell'uomo
Comune diciamo sarebbe da seguire cioè che basta un piccolo pugno di fedelissimi per salvare il presidente mentre per abbatterlo ci vuole una maggioranza
Altissima d'assalto in alto da tre metri insomma per raggiungere questo risultato e non si dica che è deterrente il deterrente
Ti piccoli che possono ricattarlo pecche i piccoli i piccoli gruppi a parte il fatto che nella sostanza non hanno nessun desiderio di andare alle elezioni
Come dimostra anche l'esperienza regionale in cui non abbiamo dopo l'instaurazione di questo simus stabunt non c'è mai stata una crisi perché nessuno vuole tornare
Con facilità davanti agli elettori quindi è una minaccia che è una pistola caricata d'acqua perché non è deterrente perché se si sa che
Non non si vuole poi passare al fatto ai fatti anche la minaccia un valore estremamente ridotto ma soprattutto
C'è questa
Questo salto di corsia che dovrebbe portare alla conclusione che ho detto pochi per salvarlo moltissimi per abbatterlo
Invece appunto Ceccanti vede che col cinque per cento si potrebbe provocare la crisi si potrebbe arrivare di nuovo elezioni una cosa del genere ora mi pare che te tutto questo
Non coincida proprio con i testi con quello che ci viene con quello che ci viene proposto e vorrei dire
Che in sostanza altro che queste amministrare quando si dice che
Ci vogliono portare onestà a questi mister ci dicono una balla totale perché a questo mister è successo quello che è successo non solo alla Thatcher
Manca ha ha idea nata dopo la sconfitta di Suez a Macmillan per l'affare Profumo e così via
Ora lì c'è poi una dialettica questo partito controlla il suo esponente come dimostra appunto anche il caso Thatcher mentre qui i partiti
Molti partiti non controllano affatto i loro esponenti
Non c'è nessuna capacità reattiva di controllo e quindi è arriviamo a quella formula che non è affatto demonizzate come è stato detto da alcuni del gruppo bolognese
E cioè
Avete demonizzato il complesso del tiranno non abbiamo demonizzato niente questa è la realtà e
Questo sistema si demonizzata sì
Non c'è bisogno di immobilizzarlo ha ben sta ecco è insieme permessi perverso perché basato su imbroglio su un imbroglio come quello del trasferimento dall'aula privata di un partito all'Aula di Montecitorio
Non non posso soffermarmi molto perché se non tempo
è troppo
Fugace ma voglio aggiungere che
Diciamo Mancino anche delle pagine molto belle sulla sofferenza del Senato
Altro che il Senato americano come qualcuno per spaventare per dire che il premier è debole ha detto del di questo Senato italiano e al Senato è un Senato esangue è un Senato che ho ha la stessa composizione in base a una legge elettorale che non conosciamo alla stessa composizione della Camera e allora bene qui
O non ha la stessa composizione della Camera e allora diventa come argutamente lo definisce Mancino organo costituzionale ha competenza eventuale
Eventuale perché come ha ricordato prima Casavola il Presidente del Consiglio posposta are alla alla Camera dei deputati che esso un po'il suo incontrollato dominio posposta are l'ultima parola
Del
Della dal Senato alla Camera quando quello che fa il Senato non gli piace
Quindi ecco e concludo bisogna assolutamente stare attenti a quello che esce nella televisione anche sulla stampa in cui
Squalificante o commettere technicalities tecnicismi
Una serie di passaggi si nascondono tutti gli aspetti che sono i più contestabili della riforma si nasconde questa differenza con l'Inghilterra c'ho detto prima
Si nasconde questo passaggio dell'ultima parola al Senato alla alla Camera dei deputati
Si nasconde la la
Sulla questione della riduzione del numero dei parlamentari si nasconde che e nel due mila e sedici che scatta questa riforma mentre scatterebbe subito la devolution
Quindi bisogna fare uno sforzo di integrazione delle informazioni
Ma al incomplete e devianti molte volte che vengono fornite da alcuni mezzi di comunicazione e di massa io credo in definitiva
Che e
Sartorio abbia ragione quando parla di Costituzione incostituzionale sembra un ossimoro ma non lo è
Perché la Corte costituzionale ha stabilito con la sentenza numero mille centoquarantasei dell'ottantotto ha stabilito che nemmeno col procedimento dell'articolo centotrentotto di revisione si possono violare i principi
Fondamentali principi supremi
Della costituzione e nove e non crediate che nella seconda parte della Costituzione non ci sono principi fondamentali e solo nella prima c'è l'indipendenza della magistratura
C'è la forma repubblicana che se non ritiene svuota che se viene svuotata dei principi liberaldemocratici del pluralismo dei poteri e della limitazione del potere
Riserva lascia solo l'apparenza della Repubblica non la sostanza della Repubblica e tra questi principi c'è l'equilibrio fondamentale della forma di governo nella sentenza numero trecentosessanta del mille novecentonovantasei in cura corte ha impedito la reiterazione dei decreti legge c'è l'affermazione che esistono equilibri fondamentali della forma di governo questi equilibri fondamentali sono violati da questa riforma questa riforma e dunque incostituzionale
è una riforma che comunque merita di essere battuta in breccia dallo del Popolo d'Italia
Grazie al professor Elia per questo ampio intervento quindi l'errore di fondo ci ha spiegato con molta chiarezza e la insostituibilità del Presidente del Consiglio
L'errore di fondo è aver voluto trasferire a livello del Parlamento nazionale la lo spirito e la sostanza della riforma regionale e quindi quello che funziona che può funzionare delle regioni assemblee regionali non può funzionare con lo stesso meccanicismo nel Parlamento nazionale il concetto che professor Elia criticato è quello del parlamento nazionale e del governo del presidente consiglio che o si reggono insieme o vanno a casa insieme mi permetto di aggiungere sul punto della riduzione dei parlamentari che è contenuto nella riforma ecco le questo io trovo che sia un punto dalla fa impressione fa impressione e che colpisce l'opinione pubblica credo che sia l'unico argomento
Che possa far Presa sul grande pubblico che può essere usato dal centro destra Ippati viene usato molto degli negli spot televisivi e nella la propaganda e questo rispetto a questo credo che il fronte del no debba attrezzarsi per rispondere con con una certa convinzione e precisione perché è un punto che dal punto di vista tra virgolette demagogico fa impressione darei la parola adesso al senatore Follini
Tanto un apprezzamento per Nicola Mancino a bere
Ha pubblicato i suoi interventi parlamentari genere
Viscido
Genere diciamo cose delle quali ci prendiamo qualche minuto dopo e quindi credo che lui ci abbia dimostrato che ci sono interventi parlamentari
Nei quali ci si può rispecchiare ha qualche anno di distanza
C'è un ragionamento coerente
Lo trovo un filino troppo indulgente con le riforme fatte a maggioranza nella legislatura precedente un punto che lui sfiora ma non approfondisce
E tuttavia nel giudizio su questa riforma l'appuntamento referendario che abbiamo davanti
Da questa parte del tavolo la pensiamo credo tutti allo stesso modo manca Calderoli ad animare un po'la nostra discussione io non mi limiterò in querela resta in quella parte
Il titolo è la Costituzione lacerata partirei di qui c'è una lacerazione una prima lacerazione appunto quando il centro sinistra sul finire della legislatura che conduceva al due mila e uno
Votò di stretta maggioranza la riforma del titolo quinto non ho capito bene se erano dediti all'inseguimento di Bossi o degli elettori di Bossi
Ma poco cambia nel senso che fu una riforma che aveva dietro di sé incerto un lavoro preparatorio anche il consenso di una parte
Del sistema delle Autonomie
Ma che aveva un chiarissimo risvolto politico ed elettorale
E di questo errore è stato prigioniero il centrodestra la volta dopo terrore sta per così dire nel manico nella organizzazione di un'alleanza intorno al tema della riforma costituzionale
Una volta che questo è il presupposto su cui la maggioranza si presenta agli elettori e si organizza come coalizione di governo
E di lì in poi si rotola lungo un piano inclinato da cui quasi impossibile riprendersi e credo che le cronache della scorsa legislatura
Ce lo abbiano dimostrato
Peraltro
E contemporaneamente una Costituzione come dire un po'pasticciata tutto il lavorìo che porta allora Inzago e oltre all'approvazione fino all'ultima lettura di questa riforma
Risente un po'di una mancanza di solennità
Si vede si vede basti pensare che appunto
Volendo cercare di porre rimedio
Al bicameralismo perfetto e avendo la consapevolezza che noi siamo l'unico paese al mondo che ha un bicameralismo in cui le competenze delle due Camere sono ricalcato e l'una sull'altra
Si individua la soluzione di fantasia di una sorta di telecamera lirismo che dovrebbe arbitrare le dispute tra Camera e Senato si suppone che in quella sede
Uno buone tra il binario tra i senatori si spogli della sua provenienza
E decida secondo coscienza perché solo questo consente di sbloccare una situazione che altrimenti paritaria e tale appunto da nazionali dare l'attività e il procedimento legislativo
Ora salto tutta la parte che in questi casi riserviamo noi stessi di lamentazione su come qual mentre i padri costituenti erano molto più bravi di noi come furono capaci in quegli anni di scrivere insieme la Costituzione
Nel mentre che politicamente se le davano di santa ragione perché questa è la cronaca veridica di quell'anno e mezzo di lavori
Passò attraverso quei lavori la rottura per l'assetto politico del dopoguerra la fine dell'esperienza del CLN la esclusione della sinistra
Dal Governo
E tuttavia nonostante questo se però democristiani socialisti liberali comunisti le grandi culture politiche
Che si adoperarono per redigere la Costituzione
Mantenere questa parte
Della loro attività direi questa parte della loro giornata a riparo da quell'altra parte in cui invece venivano divelte le tavolette alla camera e magari scagliata addosso gli uni agli altri quindi non c'è dubbio pesa un po'come una maledizione il fatto che
Noi oggi
In presenza di differenze politiche molto più esigue e molto meno drammatiche
Riusciamo a mettere in scena un duello gli straordinari violenza verbale
E allora che paese era realmente di fronte ad una scelta di civiltà invece ci fu una classe dirigente capace di mettere una parte della civiltà comune arricciato dallo scontro che era in atto
Questo è il punto cruciale e questo è il punto da cui occorre partire per rispondere alla domanda che Stefano Folli ci rivolge
E quindi per capire
Quando e soprattutto come si può organizzare un appuntamento all'indomani del referendum
E come si può riprendere ago e filo per ritessere una tela che è stata appunto la cerata
Nel merito io sono tra quanti ritengono che la parte più simbolica la devolution la riforma del titolo quinto
Sia forse la parte come dire che si spiega meglio il si difende meglio di questo testo e non a caso prima sia il professor Casavola che professore Elia
Hanno preso piuttosto di mira
Il premierato
Perché credo che qualche
Recupero di competenze
Allo Stato alla politica nazionale sia stato effettuato nel passaggio dal Titolo quinto così come ci è stato lasciato in eredità tra il due mila e due mila e uno per il titolo quinto l'articolo centodiciannove così come è stato riscritto
Nel passaggio di questa legislatura naturalmente restano alcuni punti assolutamente difficili da comprendere perché la tutela della salute figura come una competenza esclusiva dello Stato ma l'assistenza sanitaria come una competenza esclusiva delle regioni
L'ordinamento delle professioni intellettuali fa parte delle competenze esclusive dello Stato ma il sistema delle professioni fa parte delle competenze concorrenti delle regioni
Il turismo che tutti come dire invochiamo come uno dei settori che hanno più bisogno di una politica coordinata resta invece assolutamente disperso tra competenze
Regionali
E tuttavia io credo che non vada trascurato il fatto che una parte di cammino a ritroso lo si è riusciti a fare se oggi ritorna
Una competenza esclusiva dello Stato in materia di energie i grandi reti di infrastrutture io credo che questo sia un progresso che noi dobbiamo mettere al riparo
Rispetto a tutto quello che può capitare dopo chiunque vinca il sì o il no questo credo che debba essere un punto fermo e credo che aiuterebbe la chiarezza secondo punto fermo lo mettessimo oggi
La debolezza principale spacco unto nel fatto che
Poteri del primo ministro ossia il rapporto
Ai poteri sottratti al Capo dello Stato sia in rapporto alla dialettica tra il primo ministro e la sua maggioranza e tra il primo ministro e il Parlamento
Registrano una evidente forzatura questa forzatura risalta ancora di più perché all'indomani dell'approvazione di questa riforma
Abbiamo messo mano alla legge elettorale
E abbiamo inventato un corto circuito per il quale il premier e contemporaneamente il dominus il perno del sistema politico secondo la riforma costituzionale
E invece con la legge elettorale viene riconsegnato ai partiti e ai segretari dei partiti in modo direi abbastanza esclusivo un
Potere di governo del proprio spicchio parlamentare che e agli atti delle cronache credo di questi ultimi tempi
Ora però siccome una costituzione ed anche una riforma della Costituzione
Parte da un'idea del Paese
Io vorrei ragionare un attimo su questo perché il punto secondo me non è tanto segnalare quanto c'è di confuso quanto c'è di pasticciato quanto c'è di poco funzionale nel testo su cui i cittadini si esprimeranno Dpa pochi giorni e quindi
Occorrerà
Dare voce a loro ed ascoltare la loro voce ma il punto è quale filosofia sta dietro
Questa innovazione istituzionale e quaranta Filosofia stadietto tutta una serie di ragionamenti che si sono svuotati tra come dire discorsi pubblici discorsi privati bicamerali cene patti della crostata
Perché il punto sta qua l'abbiamo ragionato su due presupposti
Il primo dice quanti più Poteri noi spostiamo dallo Stato alle Regioni tanto meglio è
E abbiamo dato vita in questo modo ad una sorta di neo centralismo regionale
Il potere si sposta dallo Stato alla Regione poi lì si ferma
Io ricordo una campagna elettorale per le regionali incontrai un vescovo politicamente molto attento il quale mi disse guardi la chiesa e da due mila anni i Comuni da mille le regioni da trenta faccia un po'lei tiri le somme credo che la situazione sia che resti questa sono passati un paio d'anni ma non è cambiato moltissimo
è difficile raccontare hanno gli stessi un Paese che fa leva su venti regioni
Avendo per un verso una storia unitaria come tutti sappiamo
Come dire un po'complicata e per un altro verso una straordinaria articolazione nei comuni e l'Italia credo che si possa raccontare come un Paese che sta tutto intero
Nella sua cultura nella sua letteratura la sua arte nella sua immaginazione fino a quando poi anche il cammino politico conduce in quella direzione oppure comunque rese che fatto da i suoi infiniti campanili e la grande varietà e ricchezza dei suoi territori
Forse quest'ultima interpretazione è più vera della prima in qualche misura sono vere tutte e due la interpretazione meno vera e quella che descrive l'Italia a partire dalle venti regioni perché le regioni sono come dire una costruzione forse tra le più artificiose
E in un ragionamento imperniato sulla sussidiarietà noi dovremmo se mai scommettere di più sulla forza e sul valore dei comuni
Ripensare la intuizione la marziana sul superamento delle Province che abbiamo reso politicamente decisive ma non so quanto nel nostro ordinamento istituzionale siano così cruciali
E forse alle regioni togliere qualche cosa
Anche perché ho fatto prima l'esempio del turismo sono molti gli argomenti su cui nei tempi in cui la devolution punta verso l'Europa e il nostro Paese ha investito dalle grandi correnti della globalizzazione forse c'è bisogno di restituire una sottolineatura più chiara e più nitida
Al potere dello stato e dunque alla responsabilità politica nazionale occorre una opera come dire per certi versi di intelligente centralizzazione di centralizzazione sensibile ma il Paese ha bisogno anche di questo occorre che glielo diciamo
Se continuiamo a raccontarli che tutto quello che va verso le regioni e virtuoso e tutto quello che viaggia dallo Stato per altri lidi è come dire un vantaggio per la comunità noi raccontiamo una grande bugia
Secondo argomento
Tutto quello che viene al leader
Anche qui esprime una grande virtù tutto quello che pluralismo collegialità gioco di squadra organizzazione complessa è una fatica una dispersione e una remora alla efficienza del sistema Paese
è un'altra cosa che non è vera
E guardate che non è vera sia a mio giudizio in campo nazionale perché poi
Be
Io avendo una qualche vocazione giornalistica
Cercato di animare nella scorsa legislatura dibattito sulla monarchia di Berlusconi ma ho l'impressione che Cambiano di monarca una il sistema no no avvertito di giornale no se successo una volta ma ho l'impressione che ci sia stato come dire passaggio di Corona
Ma il sistema resta come dire fortemente sbilanciato a vantaggio del leader e questo è un tema che non verte soltanto sul governo
Perché il potere che a oggi hanno i governatori poi non si è ben capito da quale intuizione giornalistica nasca invece la definizione dei governatori
E il potere che hanno i presidenti di Provincia di sindaci crea nelle amministrazioni locali un analogo squilibrio
Io ero ragazzo e se c'era un dibattito nel Consiglio comunale di Roma tutti più o meno sapevamo di che cosa si trattava oggi esiste solo la figura del sindaco e se in una sala anche politicamente avvertita come questa facessimo la prova di nominare tre consiglieri comunali probabilmente sarebbero sconosciuti tranne che ai loro cari ma questo è un difetto del sistema non è una ricchezza non aggiunge efficienza fa perdere rappresentanza
E questa idea con la quale ci siamo valutati per molto tempo che l'argomento fondamentale è la stabilità in un Paese che ha un grande problema di rappers
Tanza
è un altro fattore di squilibrio
Perché poi come dire la stabilità in qualche modo viene assicurata
E non so quanto la stabilità sia in sé e per sé un valore ma la stabilità disgiunta dalla rappresentanza è un problema e tanto più è un problema in un Parlamento come questo
Che è fatto lo dico come dire in pieno conflitto d'interessi poiché sono senatore
Da rappresentanti che sono stati come dire votati su liste bloccate e che nessun cittadino ha avuto il privilegio di scegliere scrivendo il nome e cognome sulla scheda
Allora io credo che se noi vogliamo pensare al dopo
Prima di addentrarci labirinto se serve
La costituente che certo servirebbe ma un'assemblea costituente significa una legge costituzionale quindi significa un percorso lungo un approdo lontano richiede una
Comunità di intenti che non mi pare di vedere all'orizzonte
La convenzione io sono reduce dall'esperienza della convenzione perché ha riscritto il Trattato costituzionale europeo con fortune non brillantissime e tuttavia è forse uno strumento più a portata di mano e l'obiettivo più facile da raggiungere
Però un luogo quale che sia foss'anche una bicamerale in cui noi giorno dopo il referendum cerchiamo di capire come si esce da questo quadro a Buglio
E richiede di fare prima di tutto chiarezza tra di noi su che tipo di Paese vogliamo e e siccome né come dire non è un atto di volontà della classe dirigente ma una interpretazione del paese che c'è qual è il Paese che noi riteniamo di interpretare questa è la domanda
All'indomani della caduta del fascismo i padri costituenti avevano un'idea chiarissima peraltro siccome erano in bilico tra maggioranza possibili di colori politici fortemente diversi è il tema di come garantire l'opposizione siccome garantire l'equilibrio del sistema era un tema che suggestionarla tutti
Oggi noi non usciamo da questo labirinto se non ritroviamo un'idea comune del paese
E se non diamo una risposta comune
Hai tu alle due domande fondamentali che ho ho ricordato prima
Quando fa parte spetta come dire quanta parte corrisponde a un destino comune qual è invece lo spazio delle articolazioni
Qual è il ruolo la forza la potestà del leader e quanto invece appartiene alla collegialità polacchi collegialità politica
Infine ultimo argomento lo dico perché provo a fare
Un altro passo in avanti se mi riesce
Tutti i ragionamenti
Sulla costituzione degli ultimi anni sono tutti in funzione dell'idea che il bipolarismo sia un punto fermo
E la giustificazione che sorregge il premierato sta nel fatto che Primo Ministro è Volpato in qualche modo procedure diverse dal popolo quello è e quello resta e quello è bene che resti
Ovviamente le innovazioni che noi abbiamo realizzato
Con Diego avvenimenti e con i comportamenti sono qualche volta più incisive più profonde di quelle che tra atteggiamo a parole
Forse il passo più forte che abbiamo fatto in questa direzione è stato quando nel due mila uno tutte e due gli schieramenti hanno apposto sulla scheda il nome del candidato premier
Perché quello ha configurato una sorta di implicita
Elezione diretta
E perché di lì in poi la moda è dilagata noi abbiamo pensato di correggerla questa volta non scrivendo più il nome del candidato premier abbiamo scritto il nome di tutti i segretari di partito ma non credo che abbiamo fatto un grande progresso
Tutto è fondato però sulla idea che il nostro sistema politico debba organizzarsi informa bipolare io non voglio contestare questo che come dire un dogma che va per la maggiore
E sono in una posizione troppo sospetta per
Prendere a cornate un argomento che va di così grande moda
Però mi domando e domando siamo convinti che il sistema politico italiano abbia bisogno di una forte una volta si diceva nel Medioevo la reductio ad unum noi dobbiamo ridurre tutto a due
Immaginiamo che l'articolazione del sistema politico sia questa e allora dobbiamo invocare il cammino che prima o poi conduce a fare due partiti
Ad un bipartitismo imperfetto i moderati i democratici
Non solo
L'Asinello elefantino troveremo i nomi gli oggetti come dire di design
Io però credo che la natura della politica italiana si è un po'più complicata
E allora ragionando in questi giorni ne parlavo
Prima con qualche amico
Mi veniva da dire che oggi le posizioni fondamentali nel Paese se vogliamo richiamarci agli orientamenti della pubblica opinione sono quattro non sono due oggi nel Paese esiste una destra populista
Esistono un centro moderato esiste una sinistra riformista ed esiste una sinistra antagonista
Poi naturalmente c'è qualche cosa di più e magari c'è qualche cosa di meno nel senso che non tutte queste forze sono organizzate sono visibili sono riconoscibili
Allora io credo che siccome tutto si tiene nel momento in cui noi affronteremo il tema delle nuove regole
Coloro che giocano e che hanno una parte importante nella partita politica che si gioca nel Paese non potranno sottrarsi ad un ragionamento sulla propria identità
Naturalmente quattro forze e non significa mettere in discussione il principio bipolare in Francia più o meno funziona così due destre contro due sinistre qualche volta può funzionare che ci sono due centri contro turchi
La invasione delle due ali
Però questo ragionamento che noi teniamo come dire nascosto in qualche cassetto chiuso
E tiriamo fuori nelle grandi occasioni credo che faccia parte
Anche un pochino del ragionamento che facciamo sulle istituzioni
Perché insisto il merito del libro di Mancino e anche questo non si fa un ragionamento sulle regole del gioco
Avendo come dire una cura
Troppo amorevole dei propri interessi e delle proprie ragioni di parte ma non si fa neppure un ragionamento sulle istituzioni del tutto avulso da come nel frattempo le forze politiche maturano convinzioni e comportamenti grazie
Grazie a Marco Follini per questo intervento molto brillante
E nella sostanza direi molto politico
Interessante per la sua analisi dei limiti del bipolarismo
Dell'assolutismo regionale che la la riforma pone ma lo ringrazia anche per aver voluto gettare lo sguardo al dopo e credo che sia possiamo essere tutti d'accordo sul punto che la prima cosa da fare dopo il venticinque giugno sarà di definire se sarà possibile un'idea comune del paese che vogliamo
Bene a questo punto do la parola a senatore Cesare Salvi
Io innanzitutto voglio partire dal libroni di cui condivido l'impianto ma per dire una cosa
Credo che che tra le ragioni per le quali Nicola Minali invitato a questo dibattito cosa di cui lo ringrazio c'è una un antico rapporto di solidarietà politica e personale che nasce su un fatto politico importante nasce nella primavera del novantaquattro quando dopo il risultato elettorale della vittoria controversa di Berlusconi il gruppo popolare del Senato presieduta da Mancino d'intesa col segretario del Partito popolare Gerardo Bianco che vedo qui con piacere ad ascoltare il nostro dibattito scelse l'alleanza con la sinistra
Cosa che non era né scontata né diciamo fu privo di tentativi di invece di operazioni disegno di segno diverso
E su questo rapporto si è maturata una consonanza anche di dei di ragionamenti che mi consente di dire che condivido l'impianto di questo libro così come ho condiviso
Le battaglie che Mancino affatto in Senato nella nella passata nella passata legislatura ma gli autorevoli colleghi causavano glieli hanno spiegato molto bene
I problemi tecnici di questo testo che si avvia al referendum
Vorrei aggiungere una considerazione quella che faceva Elia sull'uso dei lavori della Bicamerale sento che Follini fatto ancora una battuta su questo famigerato patto della crostata
Io penso che fu un tentativo giusto importante quello dalla commissione bicamerale di cui Cobol sogna cogliere però anche il fatto che è fallito
Fallì per ragioni sulle quali adesso non c'è nemmeno il tempo di di ragionare di riflettere
Una cosa è certa viene fatto un uso strumentale di quei lavori
Non solo come ricordava Elia il testo del premierato che dal punto da me proposto in qualità di relatore non conteneva quelle normative ma quel testo del premierato durò trenta mesi trenta giorni
Io come relatore ebbi l'incarico di predisporre due testi alternativi e a chi dice perché adesso siete contrari al premierato bisognerebbe se si volesse stare sullo stesso terreno perché elevate contrari all'ora
Perché Berlusconi la lega e centrodestra votarono la borsa sul semipresidenzialismo
Che era quella la quale contributo come leopoldo sebbene andava diciamo il mio la mia simpatia
Il cosiddetto patto della crostata e costituì un punto alto nel tentativo di rimettere il sistema sistema funzionamento sia perché ci fu un'intesa fu l'unico momento in cui ci fu un'intesa fra i due schieramenti sia per i contenuti di quell'intesa
Chi erano molto più
Gli ori diciamo fossero fossero passati allora molti meno problemi di quanto abbiamo adesso sia per quanto riguarda la forma di governo semipresidenzialismo ottemperato con la giusta flessibilità anche deve avere la scelta del sistema di governo la legge elettorale e il Parlamento perché questi problemi bicameralismo riduzione del numero eccetera eravamo molto vicini a dare una soluzione giusta
Accade quel che accade ci fu una debolezza della politica
Fu diciamo anche
La debolezza in termini di opinione pubblica
Il progetto fallì
E bisogna
Capire all'ora che quel tipo di progetto quel tipo di percorso innanzitutto
Falli tu una volta e il riproponibile
Cioè se nel momento di corsi di nascita della Seconda Repubblica non riuscì pure se ne uscì molto avanti sul piano dei contenuti sul piano dell'intenso bolidi galleria di una riscrittura comune della seconda parte della Costituzione dirottiamo Constitució analizzasse
Nuove forze politiche emerse dalla crisi della Prima Repubblica
Impensabile
Non avrebbe senso riproporre una ricetta analoga una ricetta amaro che oggi
E d'altra parte l'esperienza di questo decennio sul concreto funzionamento della personalizzazione della politica e di cui essa idea
E il federalismo all'italiana deve pur re segnalare qualcosa deve pur re segnalare che una lezione e che non può essere ripetute
A domanda di folle molto importante che cosa succede dopo il venticinque giugno intanto bisogna distinguere due ipotesi perché io credo che evidente che se dovesse vincere il sì e non ci sarà possibilità al di là del contraccolpo fortemente negativo per il centrosinistra come evidente adesso mi pare che gli schieramenti hanno fatto la scelta di non drammatizzare
Non so se detta dalla paura di perdere diciamo o o da volontari arrivare per altre vie ma evidente che una vittoria del sì
Che avrebbe ripercussioni politiche negative per la nostra barca al di là di questo sarebbe estremamente difficile ha ragione
Rimettere mano su un testo costituzionale il quale ha avuto l'assenso degli elettori consenso dei cittadini in base alla procedura prevista dalla Costituzione stessa
Per questo io credo che il discorso di chi dice ci vuole il no perché si possa riprendere il filo di un discorso istituzionale comune e condiviso è fondato
Ragioni politiche e su ragioni costituzionale cioè in sostanza si basa il T Izzy questo testo non c'è sarà difficilissimo poterlo rimettere in discussione e come dicevo libro di Mancino il dibattito le cose che ci hanno detto
E questo si era un ritorno sulle sulle critiche di merito
Se vince il no che vince il no ci sono le condizioni per riprendere un filo però anche qui
E c'è un rischio
Il rischio che diciamo questa ripresa di filo ossia legata a una strumentalità politica da entrambe le parti
Perché purtroppo quello che abbiamo assistito dopo la Bicamerale in cui certamente c'era un'intenzionalità politica né i protagonisti di quel processo nera un'intenzionalità come dire a bocce politiche ferme
Fondo credo che una delle ragioni fondamentali per cui
E Berlusconi ritirò il consenso alla soluzione che si era dotata era che contrariamente alla leggenda diffusa
La presidenza D'Alema la sinistra in quella Commissione tennero fuori il governo Prodi da da ogni da ogni da ogni possibile sviluppo al momento in cui il risultato della Bicamerale rischiava essere come dire addebitato a al risultato positivo di chi la presiedeva non metteva in discussione quel quadro di governo prevalse un certo tipo di ragionamento ora questo è un rischio dal quale bisogna guardarsi
Io capisco il ragionamento che fa Follini ma vedo anche il problema che c'è in questo ragionamento
Lo fa anche composizioni di merito molto chiare che in parte condivido come dirò fra un momento
Però ecco se la ripresa del dialogo istituzionale è vero che c'è un rapporto con i progetti delle forze politiche ci mancherebbe altro forse legata all'idea per questa via di modifiche del quadro politico
O nel senso di un rapporto di un certo siepi che non è detto che vada Boy nella direzione che si auspicava qui
E perché c'è il problema dell'interlocuzione con la lega che come è evidente in questo sistema elettorale l'ago della bilancia come come si è visto
Il problema della rapporto con la lega il problema con il rapporto con le forze del centro moderato che sono a disagio nel centrodestra
Mentre il centrosinistra può esserci di saggio per posizioni di sinistra più radicale sono tutti problemi che esistono e vanno affrontati dalla politica
Ma non possono essere affrontati altrimenti correremmo il rischio di una nuova strumentalità costituzionale sul modo con cui si rimette si dimette Manola alla costituzione
Il quesito qual è di che cosa ha bisogno oggi in Italia e da lì bisogna partire di una nuova costituzione completamente riscritta nella seconda parte o addirittura come si comincia sentir dire anche nella prima parte ricchissimo amici ho sentito dire anche questo
Io credo di no io credo che il problema fondamentale oggi per l'Italia sia all'autoriforma del sistema politico
I fenomeni che la Seconda Repubblica ha portato con sé sono il degrado dei partiti ad oligarchie
La vertici di sanzione la frammentazione e la moltiplicazione
E questi sono problemi che vanno innanzitutto affrontati con leggi ordinarie che sono due la legge sui partiti di attuazione dell'articolo quarantanove della Costituzione e la legge elettorale
Questa legge elettorale
A diciamo mescolato it peggiori difetti del sistema proporzionale di quella maggioritaria
I difetti del sistema proporzionale perché ha incentivato la moltiplicazione delle forze politiche delle rispettive identità
I difetti del sistema maggioritario tanto più a turno unico in quanto come dire sancisce questa idea tutta italiana del bipolarismo perché ogni Paese ha la sua storia la sua tradizione per cui con venticinque mila voti piuttosto duro con duecentocinquanta mila voti di differenza una volta ogni cinque anni
Si acquista tutto il potere corrisponde queste acque salate questa la deformazione del sistema
Questo è il punto e allora è inevitabile che ci siano a voi queste alleanze si è visto questa volta del problema non era nemmeno la lega non era nemmeno la Mussolini o o non facciamo esempi a sinistra ma era il Partito dei pensionati la la la
La parte lei le forze dissidenti dicendole chi ha fatto ti ha saputo trattare in modo giusto questi meccanismi ha vinto le elezioni cento si è aggiunto il fatto di un Paese diviso ma il meccanismo istituzionale ha portato a questo
E allora e qui torna consonanza nel merito con Nicola Mancino e io penso che il tema di una legge elettorale alla quale si accompagni
Una legge di riforma dei partiti è la questione cruciale e il sistema tedesco con possibili varianti ci indica la strada di un sistema che ha pluralismo a flessibilità e a stabilità
Pietro si può rispondere son tedeschi ma anche gli spagnoli sono spagnoli e hanno un sistema un sistema molto simile a quello anzi se era molto simile a quello poi quante e quali siano le soggettività politiche che in Italia sono in grado di misurarsi con un sistema di quel tipo questo davvero va affidato alla logica voi pensate che con questo sistema
Fichi costituzionale viene vietato per legge costituzionale la grande coalizione
Ora chi vi parla come forse si sa certamente non può essere considerato proclive a questa soluzione ma Buon Paese darsi una costituzione che vieta la possibilità di Cesare in Germania che davanti a un pareggio i due partiti maggiori si mettano d'accordo per governare
A questa si parla tanto di flessibilità per i lavoratori ma un po'di flessibilità sistema politico lo vogliamo dare
E questa cosa che un orlate assesta persona resta per cinque anni a governare è sempre giusto
Io penso che nella Prima Repubblica dopo un anno e mezzo avrebbero spossato Berlusconi a fare il ministro degli Esteri avrebbero messo un altro probabilmente non per rimpiangere quei tempi ma siamo sicuri che questo è un aspetto così negativo del sistema
Anche la possibilità appunto di ripensare se il monarca che si è scelto
E quello giusto oppure no
Certo si risponde ai cittadini risponde agli elettori ma noi trasciniamo da dieci anni da dodici anni questa ideologia dell'antiribaltone Isma'che ha portato a una rigidità di meccanismi e di sistemi che impediscono e che ci sia col problema oggi dell'Italia non è il potere di chi governa il problema del consenso della democrazia della partecipazione del rapporto fra il sistema politico e cittadini
Qui entra la popolarità del tema della riduzione del numero dei parlamentari
Ragionevole dobbiamo stare attenti agli argomenti
Perché diciamoci ma noi riduciamo le tue prima già ma dell'intanto l'hanno fatto voi promette oltretutto chi si presenta con centodue membri del governo forse non ha una grandissima credibilità su questo su questo versante
Lo dico per esemplificare il fatto di essere non si pone il tema della riforma della politica del rapporto con i cittadini di un impianto diverso da quello che viene proposta dalla destra non nelle tecnicalità ragionare o bordeaux
E e chiese il problema è se sono dieci quelli che possono cambiare maggioranza devono essere trenta egida di nuovo dio ma scusate tanto eh sì dobbiamo dire che è sbagliato non non è quello il problema oggi delle istituzioni è un problema alla democrazia io proverà dell'unità nazionale e non come e centralismo no c'è il rischio ancora diceva Follini anche ragionevolmente controcorrente di un'idea di centralismo e il problema dell'unità di diritti cominciare da quelli economici e sociali di un Paese che si frantuma su questo
E rischia di non avere altre solidi solide basi
Quindi il dialogo va ripreso parte il che non vuol dire davvero che dico che che la Costituzione non debba essere modificata
Ci sono dei punti neri vedere certamente questo nostro bicameralismo
E invecchiato anche se non so
Io qui ho cercato di avvertire questo mio partito proporre come alternativa al Senato della destra un Senato di secondo grado letture consigli regionali non so quanta popolarità abbia fra i cittadini cioè dire non non leggete più volo leggono quegli altri insomma cosa che non so
Vorrei poi diciamo
Delle una mega aste una seconda come seconda
Come seconda camera dello stato accusa certamente esiste un problema del bicameralismo esiste un problema di rivedere quel titolo quinto che in modo sbagliato frettoloso fu approvato dal centrosinistra nella passata legislatura esiste un problema alcuni poteri effettivamente di darli al Presidente del Consiglio agro di revoca del ministro e così via
Esista è un problema si si va verso un sistema elettorale di quel tipo e di chi decide che il Presidente del Consiglio ha francamente non vedo altra soluzione che non quella che sia il Parlamento eletto che legga ad eventuali qualcosa di simile sa
Ma sono modifiche puntuali e qui arrivo alla sede e attenzione richiesti rimettiamo in piedi baracconi
Si chiamino S. convenzioni e l'esito non felice della del che ricordava lo stesso Follini nella Costituzione europea forse dovrebbe indurre a una certa cautela in chi suggerisce parallelismi con quell'esperienza o addirittura nuove ditte località ma immaginate solamente che si dovrebbe ricominciare a fare una legge costituzionale per istituire tutto questi per carità
E
La sede e quella dell'articolo centotrentotto della Costituzione il metodo credo debba essere quello di un confronto molto aperto e libero anche al di là degli schieramenti vedi che ci sono punti su cui ci ci possono essere convergenze
Che vanno al di là dell'appartenere a uno schieramento o persino un partito politico
Sulle soluzioni più giusto di adottare in conclusione dei librai che la sede ci sia già abbiamo anche la persona
In grado di fare il lavoro che la Commissione affari costituzionali del Senato presieduta da Nicola Mancino sulla base della procedura prevista dall'articolo centotrentotto della Costituzione
Missioni anche questa volta la
Concretezza risiedere Salvi che è ben nota non ci ha deluso l'aver riportato il discorso sul degrado del sistema partitico sulla necessità di una riforma della politica la necessità di tenere distinte le ragioni delle istituzioni le ragioni della politica quotidiane
Beh insomma su tutti i temi su cui su cui riflettere
Non è previsto naturalmente un secondo giro data anche l'ora però prima di dare la parola presidente Mancino quale chiede relatore se qualcuna vuole puntualizzare a precisare qualcosa qualcuno dei temi di punti emersi nel dibattito
Prego vada
Cioè
Contro quello che pensa Sergio Romano non è vero che il centrosinistra non abbia proposte costi di riforma di aggiornamento a semmai sono troppe ma basta prendere il famigerato libro giallo
Per il bene del pre dell'Italia
Da pagina nove a pagina tredici trovate delle proposte molto importanti perché la prima proposta è quella di evitare a tutti i costi
Delle modifiche costituzionali di carattere unilaterale ci vuole un consenso largo e il consenso largo si ottiene aumentando l'aliquota di voti nelle camere al livello tedesco due terzi Camera e camere degli Stati Uniti due terzi quindi diciamo quella è la prima riforma perché ci dà due vantaggi uno di a vere il consenso largo secondo di avere la puntualità
Della riforma di tipo americano come sono gli emendamenti alla Costituzione americana
Che non significa piccole riforme perché il ventiduesimo emendamento della Costituzione americana
Che impedisce il tre mandati al presidente della Repubblica solo due mandati che è un esempio di limitazione del potere di vero costituzionalismo
Bene quella riforma fu dopo le quattro elezione di Roosevelt fu una lezione di democrazia e una vicenda molto importante quindi anche noi vorremmo delimitare perché se si parte da quella che è stata la lo sbaglio sia della bicamerale De Mita Iotti sia della Bicamerale D'Alema cioè una riforma organica della Costituzione se si fa una riforma organica della Costituzione si hanno due inconvenienti
Uno e quello appunto di arrivare a modificare cinquanta ottanta articoli eccetera perché è difficile fermarsi ognuno c'ha le sue naturalmente le sue pretese cioè l'altro errore grave
E
In qualche modo di vincolare poi l'elettore nel referendum ma perché si deve votare su una congerie di argomenti di questo tipo come siamo costretti a votare oggi
è una follia uno può essere favorevole al federalismo che poi nella esperienza tedesca
E americana il federalismo è unitario è non è che ci sia contrapposizione tra federalismo e unità c'è contrapposizione tra centralismo e
Federalismo bene
In tutto questo vuol dire che bisogna in qualche misura evitare di vincolare l'elettore che può essere d'accordo su una cosa in disaccordo su un'altra allora
Affranti chiamo l'elettore da questa servitù a cui è costretto oggi da queste norme e cerchiamo di trovare punti di convergenza io credo che ritroveremo sul bicameralismo anche se è difficile però con pazienza io credo che si possa trovare una soluzione e poi su altri punti per esempio io non non è che mi fidi tanto anche della riforma del Titolo quinto come in questa proposta che va di fronte al popolo italiano quando si dice che è competenza esclusiva dello Stato la produzione e la distribuzione nazionale dell'Energia ma poi nella competenza concorrente c'è
Produzione e distribuzione dell'energia
Cosa vuol dire chi chi decide sulle localizzazioni chi ecco bisogna anche lei rimetterci le mani io penso e si troverà un punto d'accordo grazie grazie presidente lei è
Fino
Le conclusioni
Ma io
Come di consueto
Diciamo
Devo ringraziare devo ringraziare innanzitutto sul quelli per molto tempo sono rimasti in piedi pazientemente
Hanno ascoltata ringrazio tutti i presenti li chiama
Se mi consentite ringrazio allora sia due presidenti emeriti leopoldo Elia
Franco Casavola dalla Corte costituzionale
Sia i colleghi sembra ancora
Un po'strane colleghi folli sneakers diventato senatore che sempre visto dall'altra parte nella camera
Diciamo più numerosa comunque politicamente e anche più rappresentativa sia il collega il collega
Bisogna che collega al collega sa
E il mio il mio libro non aveva pretesa diversa
Da quella di creare provocazioni
Anche perché lungo estate il cammino
Per tentare di realizzare convergenze
Sul piano parlamentare difficile
Era anche prevederne dopo l'urgenza
Con un impianto costituzionale che capovolge
Completamente
Il sistema politico italiano
Ecco noi ci siamo siamo ancora dico per fortuna
Un sistema parlamentare quindi la natura del nostro sistema e parlamentare
E con la riforma noi capovolgiamo completamente perché possiamo parlare con me felicemente si è espresso leopoldo Elia premierato assoluto
Ma possiamo parlare di un di uno snaturamento del nostro sistema che diventa neppure presidenziale
Nonostante forte il ruolo
Che viene assegnato al capo del governo
Un primo ministro assoluto che diventa inquietante per quelli che hanno vissuto un'esperienza che vada alla dal risultato dei lavori della Costituente fino ai giorni nostri nonostante una un intermezzo non
Senza significato
Di esperienza elettorale come quella del mille e novecentonovantatré le forze politiche sono rimaste come paralizzate
E all'indomani della
E non riuscita della così detta legge truffa che legge truffa non fu
Ma sono rimaste tutte paralizzate alla Democrazia Cristiana che fu la principale proponente
E sia lo stesso Partito Comunista Italiano
Il sistema si è bloccato
Intorno alla consapevolezza
Che sul piano politico dopo la scelta di sistema del mille novecentoquarantotto
E alcune forze politiche riuscivano a realizzare coalizioni ed altra forza politica e non riusciva a realizzare coalizioni di governo
Questa
Situazione poi ha esaltato da una parte giustamente il ruolo del parlamento e dall'altra parte ha consentito attraverso
Un rapporto fiduciario
Con la maggioranza parlamentare ai governi di aderire
Una vita anche più lunga di quanto lo immaginiamo
Io sono partito dalla considerazione che nei tre formule di governo
E hanno caratterizzato periodi quasi uguali di dodici anni
Quella centrista
Che per quanto sconfitta nel mille novecentocinquantatré sopravvissuta fino al mille novecentosessanta
Quella di centrosinistra
Che va in crisi
Con gli equilibri più avanzati
E successivamente con il pentapartito che ha avuto una durata
I dodici anni eguale quasi che storicamente si dovesse fissare questo termine oltre il quale le forme politiche non hanno non andavano
Però tutti sono convinti perché è su questo che si basa prevalentemente la la campagna referendaria tutti sono convinti
Che il sistema messo su dalla maggioranza di centrodestra
Esalti e
Il ruolo del primo ministro per dare una stabilità di governo
Abusiva nell'ambito quello passato e tuttavia stabilità non è quindi la sua è una locuzione la linea politica in orario serale
Quella centrista quella di centrosinistra quella pentapartito
Grazie all'ufficio ma
Insomma un sistema politico che si vuole consolidare nel Paese
Che nel mille novecentonovantaquattro da una maggioranza che va in crisi nel mille novecentonovantasei da un'altra maggioranza che però
Scontare una crisi non percepibile soprattutto dal punto di vista della legittimazione dopo il mille novecentonovantotto
E che porta questa
Nuova maggioranza la sconfitta del due mila e uno
E nel due mila e sei abbiamo ancora un altra dice un'alternativa
Di governo beh questo non è un sistema politico di grande stabilità
E apparentemente di stabilità
Che si giova però
O si è giovato
E di una utilità marginale che spesso ha portato a grossi condizionamenti
E i condizionamenti naturalmente producono compromessi sul piano politico
Che sono diversi dal compromesso istituzionale del
Nella Carta costituzionale ancora in vigore mi auguro ancora per molto tempo in in vigore
Io poi sono partendo dalla considerazione che forse utile una
Provocazione al corpo elettorale
Alla società civile
Perché non possiamo non improvvisamente passare da un sistema di forti garanzie
Che ha consentito a tutti di poter crescere
E se non sono cresciute questo è dovuto principalmente alla difficoltà del della ricerca del consenso al mancato
Conseguimento del consenso perché il consenso è un risultato
E il consenso uso lo si ottiene sul piano di un orizzonte politico molto più alto di quello che oggi stiamo stiamo vivendo che un orizzonte molto molto basso
Di forte depressione sia dal punto di vista del linguaggio sia dal punto di vista del rapporto con la società sia dal punto di vista soprattutto della della chiarezza
è un sistema quello che è stato messo su che dal primo ministro i poteri di cui diciamo sì su cui si sono diffusi principalmente
Il presidente Casavola il presidente
Presidente via
è vero che si parte da lontano ed è vero anche la sottolineatura critica di Follini
E io sono stato più critico sull'intero sistema in meno sui risultati
Della riforma del titolo quinto
Ma il mio ragionamento è stato questo che mentre la riforma del titolo quinto che pure ha un po'vanto ad un accrescimento forse anche notevole dei poteri regionali
è una parte ma solo una parte della Costituzione
La riforma che è stata approvata nella passata legislatura riguarda
La natura del sistema politico
La figura del primo ministro
Il ruolo della Camera
Il loro ruolo del Senato
La politicizzazione della Corte Costituzionale per fortuna questa sera noi ci troviamo con due presidenti emeriti da questa parte con altro Presidente Emerito che io saluto diciamo che e implica è in prima fila
E ci troviamo di fronte a una
Carta costituzionale che ha voluto snaturare comprimere indebolire quasi tutti i poteri salvo ad esaltarne uno solo quello del primo ministro
E io non ho mai partecipato alla campagna insegna né
Del Sindaco d'Italia
Però la parole suggestiva ma è anche a rischio
Perché se di fronte alla crisi della politica
E soprattutto alla crisi di identità delle forze politiche
Noi dovessimo chiedere al corpo elettorale
Voi scegliere tu il primo ministro Loiero scegliere dal Parlamento la gente risponderebbe lo voglio scendere io
Perché forse è suggestivo
Perché sembra apparentemente risolutiva di una questione
Ma un primo ministro che rimette diciamo incattivita
La Camera dei deputati sotto la minaccia dello scioglimento
è un sistema che a mio avviso non può essere condiviso non dovrebbe essere condiviso io queste note tratte da numerosi miei interventi soprattutto inattiva
Beh queste note io le ho volute riassumere in un libro
Anche per
Diciamo continuare una campagna
Elettorale quella referendari che io sto svolgendo
Ma accorgendomi anche che la disattenzione maggiore
Di quella che io brevissimo
Dobbiamo a molte forze sociali che sono presenti nel nostro Paese
Urne coinvolgimento perché sembra che noi siamo immobili
Senatore Salvi sa bene
Che nella passata legislatura non li abbiamo proposto formule alternative tutte disattese
Io personalmente faccio questa considerazione
Un sistema
Più prossimo
Per dare stabilità al governo
Ed esaltare il ruolo anche della sfiducia costruttiva e quello tedesco
E quello del cancelliere
Poi ci sono tante formule politiche che di tanto in tanto vengono in discussione ma i cancellieri sono stati soltanto occulto
E una sola volta i liberali
Hanno fatto quello che si chiama volgarmente scusatemi il ribaltone che hanno cioè cambiato maggioranza
Rafforzando le posizioni della socialdemocrazia mandando all'opposizione la democrazia cristiana tedesca
Ora poiché egli è prassi nella
Nella Germania ed energia fede
Allora il lamento del corpo elettorale
è noi siamo andati anche in Germania siamo andati alla verifica elettorale cioè il cambiamento della formula politica avesse il consenso del corpo elettorale
E spesso io cito
Il cancelliere uscente avrà
Premetto che io personalmente
Vivendo in Italia
E ragionando di politica gli avrei votato se fossi stato cittadino tedesco per la Merkel
Però devo dare atto Ash reti R riavere rifiutato
Un'assemblea ma di maggioranza parlamentare per dare vita al cancelliere rifiutandosi quindi
Di fare l'alleanza con la sinistra radicale arriverà un giorno in Italia la possibilità
I potere ragionare di queste cose senza ghettizzazione delle forze politiche intorno alle convenienze
è un punto interrogativo al quale io non do una risposta
Perché è un auspicio il mio
Ma registro che c'è una fragilità della politica sopra io vorrei contribuire insieme al senatore Salvi
Alla disciplina dell'articolo quarantanove della Costituzione il ruolo dei partiti
Ma la crisi della politica la salviamo attraverso la norma o attraverso una ricerca di identità culturali
Cioè la forza della cultura un valore o l'annullamento della cultura deve portare poi a stare tutti insieme per quella utilizzando marginali di cui abbiamo bisogno per dare vita alle maggioranze
E questo è un grande punto interrogativo io
Avendo seguito con molta diciamo attenzione anche compartecipazione
La riflessione politica di Follini sul piano parlamentare nella passata legislatura e avendo avuto modo anche di apprezzare questa sera un discorso molto interessante da questo punto di vista
Io dico che se ci sforzassimo tutti di mettere insieme le cose omogenee
Per farle diventare identità anche identità culturale anche fondamenti della nascita della crescita del rafforzamento delle forze politiche forse faremmo meno errori
Naturalmente io parlo da uno da uno schieramento scelto nel lontano mille
Novecentonovantaquattro
Come ha ricordato il senatore Salvi
Cioè io se dovessi
Votare io voterei centrosinistra sempre indipendentemente dalla militanza
E perché è una scelta di fondo
Però anche noi dobbiamo tener conto e questa è la risposta che io do sul Titolo quinto
Che rafforzamenti del ruolo delle regioni ce ne sono stati
Però quelli che hanno combattuto la battaglia per regionale forme ecco io sono stato presidente di regione
Negli anni settanta la seconda volta nel mille novecentosettantacinque pervenire al Senato nel mille novecentosettantasei
La battaglia del capovolgimento dell'articolo cento diciassette è una battaglia antica non è una battaglia recente non è una battaglia intorno al Titolo quinto
Però mi rendo anche conto che avendo costruito il centro dice centodiciotto della Costituzione
Le attività amministrative in testa ai comuni di norma in testa ai comuni
E fino a quando le forze politiche sul piano parlamentare ma anche sul piano governativo
Non faranno la riforma del sistema fiscale noi non avremo mai una regione che disciplinerà le attività amministrative perché in carenza di risorse le funzioni come se non fossero state attribuite ai Comuni e quindi se vogliamo esaltare il ruolo dei Comuni dobbiamo cominciare a pensare che la prima riforma da fare quella che è correlata all'applicazione all'attuazione l'articolo centodiciannove della Costituzione
E dove ci devono essere i tributi propri delle delle istituzioni territoriali la compartecipazione ai tributi dello Stato la perequazione che la funzione che la funzione statale
Io vedo una camera molto indebolita
Diceva un politologo anche di quelli diciamo lettini seguiti sui un magico su uno dei maggiori quotidiani non voglio farlo identità che la forza
E del centrodestra sta nella
Nella capacità riformista che il centrosinistra non ha avuto in una
Ecco se
Il prodotto e quello che ci troviamo davanti io sono molto preoccupato perché
Se minacciare lo scioglimento per aveva il consenso di una formazione riottoso all'interno della maggioranza significa e qui liberare il sistema politico
Consentire il massimo di autonomia nella espressione ma quante crisi di governo si sono avute perché i repubblicani sono usciti dal governo perché i liberali usciti sono usciti dal governo perché i socialdemocratici non ritenevano che la formula fosse adeguata perché i socialisti proponevano gli equilibri più più avanzati ma la democrazia
Parlamentare ha bisogno di registrare una mobilità delle forze politiche che non significa necessariamente
Il ribaltone
E che il Parlamento deve avere la pienezza delle sue dei suoi poteri la sua autonomia cosa che io non ho trovato nella riforma
E l'ottetto lo scritto ma perché i nuovi non facciamo anche un'ipotesi alternativa
Perché il senatore Salvi sa
Che noi avevamo anche presentato un emendamento ma voi volete questo primo ministro che deve essere l'arbitro della situazione politica allora voi potete a vere comparativamente una figura
Qualche può essere quella del presidente degli Stati Uniti ma è stato detto giustamente
Il Presidente degli Stati Uniti non fa i decreti legge i sei Presidente degli Stati Uniti non scioglie le Camere il Presidente degli Stati Uniti sottopone al vaglio del senato
La idoneità dei segretari di Stato al punto che qualche segretario di Stato è stato addirittura ricusato per non ha per avere pagato al nero la sua per dire
In questa grande realtà il sei istituzionale degli Stati Uniti
Dove il bilanciamento dei poteri finisce con l'essere diciamo una di no Democrazia vissuta a tutti i livelli
A livello del Governo dell'esecutivo a livello delle delle Camere evapora rappresentative neppure questo è stato possibile si è detto e giustamente ha detto leopoldo Elia
è si è fatto
Il confronto con quelli con l'Inghilterra
E ma l'Inghilterra c'a partiti vivi e vivaci
Poi possano avere anche periodi transitori un periodo transitorio lunghissimo l'ho avuto la Thatcher con i conservatori in un periodo transitorio anche lunghissimo lo avuto Blair tanto tant'è vero che Ash postando anche
L'insediamento sociale del suo partito
E portandolo più verso il centro che non più sulla sulla sinistra radicale niente di tutto questo
Io ringrazio l'acuta osservazione che non è stata quasi mai ripresa neppure sui giornali del presidente Casavola cioè
Io vedo un Senato mortificato
Collegato alla elezione regionale
Per definizione senato federale senza essere senza vere creato dentro
La presenza e la rappresentanza
Dei vari dei file fare federale
E il Senato può perdere la sua competenza devolve alla competenza eventuale te la può spostare in un periodo di crisi qualunque governo che abbia l'arroganza derivante dalla forza della sua maggioranza
Serissima il Senato non condivide questa impostazione io dico che questa è nel programma del governo si sposta ma allora non vale la pena
Di sopprimere i senatori in queste condizioni e io l'ho anche detto in Parlamento non ho nessuna difficoltà a voi
E noi volgarmente ci troviamo di fronte a una campagna referendaria nella quali si sottolinea lo fanno anche diciamo studiosi ci sottolinea che il centrodestra ha diminuito il numero dei parlamentari
Ma quando noi abbiamo presentato la proposta per portare a duecento i senatori a quattrocento i i deputati era una più netta divisione e com'è che la televisione di Stato io non dico la televisione privata la televisione di Stato non si interessa
Di queste problematiche non mette insieme in un confronto serio quello che è avvenuto nella passata nella passata legislatura ora io debbo dare l'ultima risposta perché i lo scritto l'ho detto lo penso
E io non mi non mi voglio dilungare sulla sullo strumento
Perché c'è sempre da chiarire e qui ci sono due maestri
Il diritto costituzionale
è io non mi voglio dilungare sul fatto del potere costituito del potere costituente
Quanta compressione Gray il potere costituente nei confronti del o bene costituito attraverso l'assemblea costituente questo è un problema che ci deve sempre sempre esaminata ma non pensiamo bambola formula cioè è più facile modificare una carta costituzionale dopo il no
Ora è possibile modificarla sempre validissimo
Di fronte alla consapevolezza di tutte le forze politiche
Ma anche di fronte alla mortificazione Dinoi nomina in Parlamento perché siamo stati tutti nominati in Parlamento grazie diciamo alle decisioni dei partiti
Beh questa legge elettorale che giustamente Follini dice in grande eco contraddizione rispetto all'impianto costituzionale
Beh questo non ci ha dato nella competizione
Né la soddisfazione di essere eletti in una sana competizione elettorale beh ISU sul piano parlamentare
Noi dobbiamo cercare
Di realizzare un'intesa io non lo so leopoldo se noi possiamo mettere in una norma costituzionale un quorum altissimo in modo da obbligare chiunque abbia una maggioranza di fare i conti anche con l'opposizione
Perché potremmo anche avere il congelamento
Però con centotrentotto io francamente avendolo criticato in Parlamento non si può fare una seconda parte della Costituzione
Porgendo centotrentuno può fare manutenzione e il revisione su punti specifici ma non sull'intero sistema io sono sono rimasto molto
Diciamo attento alla provocazione del professore
Del professore Casavola
Quando ricordando diciamo i costituenti
E anche detto che con il centotrentotto
Noi dobbiamo immediatamente scivolare verso il centotrentanove
Perché ha perso la Corte costituzionale ci ci ha insegnato che ci sono principi fondamentale
Che convinzione o la elaborazione di qualunque modifica costituzionale
Questi principi ci sono nella prima parte della Costituzione
Io vorrei dire
Ecco Follini
Che con la devoluzione non voi
Don indirettamente ma quasi direttamente incidiamo sugli articoli due e tre della Costituzione
Perché se tutto dipende dalla dalle risorse
Ci sono attribuibile al territorio
Sia le risorse maggiori impostare una qualità dei servizi quello sanitario e quello scolastico in condizioni migliori rispetto a chi ha minori risorse
E qui c'è bisogno di un governo forte di un Parlamento autorevole che sia in grado di produrre perequazione
Naturalmente con un controllo che non c'è più con un controllo anche rispetto allo sperpero
Di alcune regioni alla inefficienza di alcune regioni o solo un meridionale e quindi mi rendo conto di denunciare un fatto che mi appartiene anche direttamente come collegamento collegamento al territorio
E noi dovremmo fare questo sforzo ma il no sei prevarrà come io mi auguro consentirà di risentirli prendere discorso
Ecco è scusatemi la battuta
Ma dalle nostre parti i contadini più saggi
Dicono
Articolo quinto chi tiene in mano al Pigneto e se questa maggioranza dovesse dovesse vincere io sono certo che non ci saranno Tremonti di turno che pure gli apprezzo per la sua riflessione
Non ci saranno Tremonti di turno che indurranno la l'attuale opposizione a dire che bisogna sogna cambiare
Ma c'è una debolezza oggettiva finisco la debolezza editi
Ha cominciato a parlare gli accordi poste referendum
Lo diciamo noi sconfitti in Parlamento siamo più credibili dovremmo essere più credibili
Lo dicono quelli che hanno respinto tutte le le le proposte di modifica le nostre proposte di modifica
Mi dà il sospetto di un ulteriore inganno perché noi stiamo soltanto su una propaganda molto molto rozza
Abbiamo diminuito il numero di parlamentari costoro vogliono aumenta non diminuiamo va be'diminuiamo lì anche in rapporto alle funzioni che attribuiamo ai due rami del Parlamento si devono restare in due rami del Parlamento ma io non mi voglio dilungare voi avete notato anche nel tono della mia voce un
Diciamo
Una una passione forse anche eccessiva quando parliamo di riforme dovremmo usare un tono più diciamo più morbido più discorsivo
Ma io sono molto preoccupato cioè il Paese di fronte a questa riforma avrà una di involuzione
E se non deve riguardare gli uomini di oggi io penso agli umili domani di fronte alla crisi dei sistemi politici nel nostro paese del sistema politico il nostro Paese noi potremmo avere anche una involuzione autoritaria che quello che dobbiamo evitare proprio respingendo la riforma che è stata approvata nella passata legislatura grazie
Stasera assunte