Intervista a Marco Boato sul caso D'Elia

Radio radicale siamo in collegamento con Marco Boato deputato dei Verdi per parlare delle delle polemiche che sono state innescate da dal Presidente della Giunta per le autorizzazioni Giovanardi sul sul Subodh Sergio D'Elia
Segretario di Nessuno tocchi Caino nominato segretario d'aula Nam nei giorni dei giorni scorsi deputato della Rosa nel Pugno Marco ci spieghi come come ti sembra questa questa polemica innescata da Giovanardi e sul Po sulla quale poi ci sono piombati molti molti quotidiani forse un po'a sproposito
Sì francamente può vantare una polemica indecente da parte di Giovanardi perché Giovanardi ha sempre fatto professione devo dire a corrente alternata per loro di garantismo di rispetto dello Stato di diritto e delle sue garanzie
Tutte le volte che l'interessato a farlo per esempio rispetto a vicende giudiziarie che hanno riguardato esponenti
Dell'ex Democrazia Cristiana poi quando si trova di fronte all'applicazione delle regole più elementari del garantismo e dello stato di diritto dei confronti
Di una persona che ha idee diverse dalle sue tutto questo viene viene a cadere
Io capisco capisco umanamente e di spettro debbo dire quello che sono state le riflessioni e le le preoccupazioni della vedova Dionisi che ho letto sui giornali
Trentadue da parte dei dei familiari delle vittime di di vicende terroristiche
C'è una sofferenza uno un un ricco sordo indolore eccetera che resta profondo probabilmente insanabile nel corso degli anni e che va pienamente rispettato
Con quello che io rispetto sinceramente nella Vedova di giorno in giorno in un cronoprologo invece possibilità di analogo rispetto nei confronti non solo di Giovanardi che è stato l'uomo che si è assunto la responsabilità politica di innescare questa polemiche artificiose il clima sale ma anche nei confronti del quotidiano Libero che è stato il giornale che forse per ragioni editoriali editoriale nel senso di conquistarsi a buon mercato una fetta di lettori a destra
Ha innescato nei giorni scorsi uno una polemica pesantissima che francamente e francamente indecente io penso che nel senso che egli abbia scritto al presidente della Camera e a tutti noi parlamentari una lettera nobile una lettera bella una lettera piena di dignità che riconosce ovviamente gli errori che la vede il suo passato che è quello di tante altre persone che hanno vissuto quelle esperienze ma chiudiamo rivendica al tempo stesso la sua dissociazione politica
A metà degli anni ottanta
E rivendica comunque in confronto al talento dire con gioia l'importanza che per lui ha avuto l'incontro con il partito radicale
Da questo punto di vista io credo che non fossimo in un Paese che vive io spesso l'ho chiamato una sorta di guerra civile strisciante permanente io odio ideologico che da parte di alcuni esponenti dell'uno o dell'altro versante perché purtroppo questa vicenda spesso questo
Questa guerra civile ideologica
Era purtroppo la vicenda by partisan in alcuni settori della destra in alcuni settori della sinistra
Se non vivessimo in un paese che che incapace di riconciliarsi con il proprio passato di guardare più al futuro che al passato senza per questo cancellare la memoria storica
Sul fosse così la vicenda di Sergio D'Elia potrebbe essere vista come una grande conquista democratica di una democrazia forte di una democrazia matura la democrazia politica aperta Kendra dominio oriundi cancellare le tragedie del passato ripeto guai a chi dimentica il passato perché destinato purtroppo a ripeterlo ma a capire che e in cui anche in questa vicenda e anche nelle difficoltà della democrazia politica nostro perito comunque
Le ragioni della democrazia le ragioni dello stato di diritto alle regioni
Dei principi costituzionali hanno avuto il sopravvento rispetto a un periodo classico come il fatto quello del terrorismo e della lotta armata nel nostro Paese per cui io credo che il messaggio degli ha avuto l'orgoglio e la dignità di ricordare nella sua bella lettera questo consumo percorso individuale che però è anche un percorso politico e culturale di cui ieri si è riunito in quel caso protagonista il il partito radicale Yabloko e l'incontro che si è verificato a metà degli anni ottanta fra il partito radicale frange degli al fisso dissociato che si è dissociato pubblicamente dal esperienza sciagurata
Precedente e il fatto che posso arrivare in parlamento a che cosa anche in Parlamento arrivare una voce come questa
è un fatto positivo è un segno pieghe nonostante tutte le critiche che spesso facciamo al nostro Parlamento alla nostra democrazia politica
A la nostra cultura politica essendo che nonostante tutto momenti di civiltà momenti di di riscossa momenti di recupero momenti di reinserimento nella vita sociale e civile in politica sono possibili proprio attraverso esperienze di questo genere
Per cui io mi sono sentito in questi giorni
Molto solidale con fare io una storia politica completamente diversa dalla sua dal ma proprio per cui fornisce mi sono sentito solitaria anche nella sua sofferenza ripeto io sono anche solidale ed è bene sempre ricordarlo con la sofferenza delle persone che sono state vittime del terrorismo in Parlamento nella scorsa legislatura abbiamo votato all'unanimità
Una legge Alfano che che rafforzasse snelle i provvedimenti a favore dei familiari delle vittime del terrorismo alla ripeto l'abbiamo votata all'unanimità proprio perché era giusto fare fare questo
Ma al tempo stesso per esempio ho trovato di grande dignità
L'intervista che se non ricordo male uscita domenica su Repubblica di Olga D'Antona e che la vedova del professor D'Antona che fu assassinato novantanove dalle Brigate Rosse crimini epoca anche abbastanza recente trent'anni fa
Ho trovato intervista questa di Olga D'Antona
Che io li conosce e rispetta la figura di Sergio D'Elia che gli riconosce anche l'equilibrio
Di hanno di aver percorso il suo itinerario di ripensamento di riconciliazione in punta di piedi con grande umanitari con grande rispetto alla gara autonomia critica e i e credo che la sua critica sia fondata coloro che e non parla d'Italia parla di altri coloro che in qualche modo continuano a fare della propria esperienza terroristica
Del passato una sorta di palcoscenico il palcoscenico pubblico attraverso libri attraverso interviste televisive attraverso una una sorta di protagonismo postumo
Che che è francamente inaccettabile non è il caso di Sergio D'Elia centurioni ostentato protagonista in questi anni non è stato protagonista di una sorta di rivendicazioni a posteriori della sua esperienza in prima linea ma lo Stato nelle esperienza del partito al radicale nell'associazione Nessuno tocchi Caino
Nella Campagna contro la pena di morte nel battaglia per i diritti civili per i diritti umani cioè uomini avuto solo diciamo di di di Tiezzi protagonismo in senso positivo l'ho avuto substrati che che sono esattamente l'opposto di una cultura della morte
Di una cultura del terrore della cultura della lottare o in cultura della lotta armata cioè a Ultimo alleato con la propria vita con la propria esperienza e con la propria milizia politica nel Partito radicale nel nel nel mondo a radicale in tutte le sue articolazioni
Ciò che è cambiato in due e i valori positivi e che lui ha inteso nel cambiamento è un cambiamento che risale a oltre vent'anni fa ormai nel cambiamento alla avvocato appunto devoluto a parlare e debbo dire sono certo che continuerà ad affermare
A maggior ragione nella nella vita parlamentare quindi per concludere questa riflessione a meno che non ci siano altre domande
Io penso che fare gioco affrontare ripeto riconoscendo gli errori del passato ma questo l'ha fatto già nel momento in cui si è dissociata vent'anni fa
Può guardare a testa alta al suo precedente e alla sua al suo impegno politico che anche all'impegno civile e culturale e umano il partito radicale come mobili come Asprea oggi dalla Rosa nel Pugno può essere a mio parere orgogliosa di non aver portato anche questa testimonianza
All'interno del Parlamento e io credo che lo spessore più ragionevoli non solo nel centro sinistra ce ne sono state molte in questi giorni per fortuna
Ma anche nelle nei poi diciamo nell'orbita del centrodestra perfino in settori del clan Barbetta perché ci sono anche persone perché la realtà che in questi giorni stanno dicendo
Parole di ragionevolezza e di dialogo e con le persone più ragionevoli e che hanno più senso della democrazia politica dello Stato di diritto delle garanzie costituzionali non possono che riconoscere positivamente tutto questo
E al tempo stesso io pensare che questa sia la cancellazione del passato un array rimozione degli de delle tragedie del terrorismo di vario colore che hanno attraversato nel nostro Paese noi non dobbiamo dimenticare il passato dobbiamo avere un grandissimo rispetto umano ed etico per i familiari delle vittime la dobbiamo al tempo stesso rivendicare con forza
Percorse politici culturali umani che sono nel solco del del del dei principi dello spirito della nostra Costituzione e di una democrazia politica terza
Marco un'ultima questione che differenza c'è tra diciamo come il modo con cui diciamo ci fu l'elezione di di Vesce e queste e le polemiche di di di oggi trovi che ci sia stata che che che cosa sia cambiato che cosa è cambiato secondo te
Non so se all'epoca di Vinicio che purtroppo è morto dallo parecchi anni
Siano emersi posizioni questo che poi comunque esperienza di ricercata diversa perché invece è stato a suo tempo incriminato e arrestato nell'ambito dell'inchiesta sulla cosiddetta autonomia
Un tema diverso e più complesso rispetto alla vicenda di un gruppo terroristico quand'era qual era qual era prima linea però in generale
In Italia appare ancora questo rigurgito del passato
E questo uso strumentale del del garantismo ripeto
Qualche volta succede anche a sinistra questo errore clamoroso di garantismo adottato nei confronti di chi sul più vicino politicamente Sensi usato come una clava nei confronti di chi stia senza che si
Proprio istituite lontana da quel che ho ricevuto in questi dibattiti
Degenerati purtroppo sono ricorrenti nella storia del nostro Paese però io sono anche convinto
L'Italia con tutti i suoi difetti sopra di sé un i suoi problemi sia comunque una democrazia matura sì l'arco dovunque nonostante tutto e nonostante i limiti che spesso denunciamo uno stato di diritto comunque come tale debba comportarsi
E che quindi ogni volta che emerge una mail ma nelle parole di Giovanardi questo sforzo successo dobbiamo avere la capacità sì sì sì
Di di superare anche un senso di ribrezzo che fanno queste posizioni e di guardare e di guardare avanti rimandare anche come solidarietà a chi è vittima di queste campagne di stampa
Ripeto tutto questo deve avvenire in un modo con la cancellazione della memoria del passato ma anche proprio perché sappiamo che alcune produzioni di si sono verificate a volte anche per l'incapacità di avere una società aperta di avere un rapporto più aperto fra istituzioni dei conflitti sociali e così via proprio perché tutto questo è stato anche il frutto di una democrazia bloccata di una chiusura politica
Direi proprio perché sappiamo quali possono cercato alcuni alcune delle concause i dicendo drammatiche che hanno attraversato il nostro Paese
Dobbiamo in questo caso non Sergio D'Elia ma tutto il fare di tutto perché condizioni del genere non debbano più riprodursi nel nostro Paese
Eletto il timoniere otto di persone come Sergio che quelle vicende hanno vissuto ma che hanno saputo alla fine staccarsene
E rifiutare l e che hanno saputo soprattutto non c'è odio che nel privato ma recuperare con equilibrio con con anche con un pudore direi un percorso politico-culturale pieno di dignità e di impegno su valori umani fondamentali ecco tutto questo io credo vada riconosciuto
Bene noi ti ringraziamo grazie a Marco Boato