Il valore della Costituzione italiana: gli enti locali tra autonomia e devolution

Tanto porta i saluti del presidente della Provincia Vincenzo Ceccarelli che voleva essere con noi ma che purtroppo per motivi di salute non è qui stasera ma mi ha pregato di fare a tutti
L'augurio di un buon lavoro di un vivace dibattito sulla tematica così importante che ci riguarda tutti da vicino perché il venticinque il ventisei di giugno saremo chiamati appunto
Alla ha ha il voto del referendum ma confermativo della nuova riforma costituzionale
Ora devo dire che la provincia ha svolto numerose iniziative in questo settore e questa non è la prima
Sono state fatte Diversi diversi convegni c'è stato anche un consiglio provinciale straordinario che ha visto la presenza dell'onorevole Nencini del consiglio regionale
Cis c'è stato un convegno o che ha guardato soprattutto gli aspetti della Costituzione sotto il profilo della rappresentanza e l'equilibrio tra i poteri
C'è stato anche un lezioni magistrali del professor Barile in collaborazione con la prefettura quindi ci sono state tutte una serie di iniziative perché volevamo rimarcare da un lato la solennità di questo momento
Perché al sessantesimo
Come sapete della Repubblica
E poi perché sessantesimo che del voto alle donne e il sessantesimo dell'elezione della Costituente
E quindi di quegli uomini che e di quelle donne che hanno elaborato in due anni
Di dibattito che ha visto anche l'apporto delle migliori idee liberali socialiste e cattoliche alla formulazione della nostra carta costituzionale
E dal lato però sono voluti uscirà anche un po'dalla solennità come dire celebrativa dalla mattina celebrativa perché e siamo anche consapevoli di questa scadenza politica molto importante come dicevo prima di un referendum confermativo di una nuova legge costituzionali che riscrive sostanzialmente tutta la seconda parte della nostra Costituzione e pertanto questi incontri vogliono avere anche una valenza di carattere politico di riflessione
Su questi cambiamenti che si stanno profilando prospettando e quindi vogliamo uscire anche dall'accademismo per oppure da una semplice ricostruzione storica
Quindi come ripeto le iniziative precedenti sono state più incentrate sulla rappresentanza e sulla governabilità
Sul rapporto tra i diversi poteri dello Stato quindi abbiamo discusso tra i rapporti tra il potere legislativo esecutivo e giudiziario in una prospettiva storica ben precisa
Ma questo questi elementi appunto sono serviti anche per fare il il punto sulla vita istituzionale del democratica e e del nostro Paese e quindi un'occasione per riflettere approfondire il i grandi cambiamenti che sono avvenuti in questi sessant'anni
Basti pensare che in questi sessant'anni sono scomparsi praticamente tutti quei partiti e avevano scritto la Costituzione la democrazia cristiana Partito comunista il partito socialista la prima come sappiamo si è frantumata
In tanti rivoli il secondo il Partito comunista lo stesso perché appunto ci sono stati delle suddivisioni molto
Precise e e diversi rigori anche qui si sono avuti e poi il partito socialista che è stato come dire sopraffatto dalla vicenda di Tangentopoli e anche a questo diciamo a subito vari cambiamenti con diversi prospettive alcuni sono confluiti in Forza Italia altri quello sviare ora appunto abbiamo questa Forza Nuova che la Rosa nel Pugno
E comunque ci sono stati anche dal punto di vista politico in questi sessant'anni anche degli elementi di grossa novità
Sto pensando al berlusconismo quel che appunto o avuto una forte carica caratterizzazione del potere come potere personale e che ha utilizzato i mass media in maniera molto molto forte quindi nella
Dell'immagine che sia potuta creare e poi la comparsa della lega nord tant'è vero si sta discutendo di questa riforma costituzionale sappiamo quanto la lega nord
Abbia diciamo contribuito insieme i famosi saggi di Lorenzago abbia contribuito a riscrivere questi cinquanta articoli della Costituzione
E questa lega nord si è presentata con una forza identitaria che ha rivisitato la memoria e con l'invenzione di mettermi a padana che concepita insomma diverse e contrapposte alle altre culture della penisola
Tuttavia dobbiamo anche considerare altri aspetti di questi sessant'anni della vita repubblicane quindi diciamo l'altra faccia della medaglia infatti i sessant'anni della Repubblica coincidono anche con i sessant'anni della riconquistata libertà e potremmo dire anche con un grande dispiegamento di quelli che sono stati i diritti e le opportunità e questo è stato possibile solo grazie come dire alla Carta costituzionale che soprattutto nella prima parte mantiene ancora oggi intatto quello che ha il suo valore come atto fondativo del nostro stato di diritto
Di massima garanzia di quelle che sono che tutela le libertà fondamentali diritti e doveri dei cittadini ma anche e soprattutto quei valori e quei principi che ancora dobbiamo dire qui abbiamo degli esperti che poi ci parleranno non sono stati concretamente attuati oppure o realizzati è il basti pensare alla al se qualcuna al letto credo comunque che sia stato dato il il discorso del capo dello Stato nel suo insediamento e quindi de di Giorgio Napolitano proprio rimarcava questi aspetti cioè che la carta costituzionale non è ancora completamente attuata e in particolare si riferiva due diritti fondamentali tutto calici amari qui il diritto al lavoro che non è ancora stato realizzato e soprattutto è stato realizzato con forme molto come dire accentuate di precarietà e anche la mancanza di di tutele fondamentali oppure sto pensando all'articolo due della Costituzione quando si afferma che la Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo e richiede però l'adempimento dei doveri inderogabili che sono legati alla solidarietà politica economica e sociale
Ma sto pensando anche all'articolo tre in cui si afferma il principio di uguaglianza senza distinzione di sesso di razza di religioni e quindi si parla della pari dignità sociale indipendentemente dalle condizioni personali guardate che si parla di diritti inviolabili dell'uomo quindi di tutti gli uomini e non solo di chi ha cittadino e quindi qui c'è un richiamo e la possibilità di di di di di come dire di attuare di realizzare ancora in forme più avanzate la nostra Costituzione anche tenendo conto di la verità e migrazioni in quegli immigrati che stanno arrivando nel nostro Paese e che stanno contribuendo fortemente con il loro lavoro anche alla prosperità del nostro paese e quindi ecco tutti questi aspetti ancora sono completamente da realizzare
Raccolti in questa in questa ottica abbiamo accolto volentieri l'invito chi c'era stato rivolto dalla Lega delle Autonomie per completare questa riflessione profonda
Sulla valori della costituzione da un lato per rinnovare appunto questo o atto fondativo
Del quale appunto si delinearono i caratteri del nuovo Stato repubblicano
E dall'altra però allargare la nostra riflessione proprio alloggi e a quello che ci sta accadendo intorno e che ci crea anche qualche inquietudine insomma in questi giorni credo che tutti noi scavo perdendo e
Cioè stiamo già siamo chiamati in prima persona a ragionare appunto sulla Costituzione è accade però in un momento anche molto particolare mentre si parla di un'Italia divisa in due di due taglie più sostanzialmente non si riconoscono tutto questo con una conseguenza pericolosa e dal punto di vista come dire di volere delegittimare chi ha vinto
Le elezioni e dall'altro è comunque voler rimarcare una differenza quasi antropologica statista richiamando appunto al discorso di D'Alema lega nord e quindi voler insistere su un'Italia che non avrebbe radici comuni che anche nell'oggi quindi si spiegherebbe lo queste due Italie e comunque riferimenti culturali e valoriali totalmente diversi
Ecco io credo che una lettura della Società italiana in questi termini sia una lettura distorta artefatta e che come dire portatrice di molti molti rischi per la nostra democrazia
Penso infatti che sia estremamente pericoloso accreditare questa tesi proprio nel momento in cui siamo chiamati ad esprimerci sulla riforma della Costituzione
Che appunto modifica cinquanta articoli della della seconda parte della Costituzione e ne aggiunge tre nuovi di zecca sostanzialmente una riforma che viene conosciuta
Come devolution ma che va ben oltre
Per i contenuti che ha rispetto a quelli che sono la devoluzione di poteri dello Stato alle regioni
Perché ridisegna praticamente tutto il ruolo dei dei dei letti di Bari purché e praticamente si rafforza la figura del primo ministro quindi un premierato molto forte
Chi ha potere di condizionamento molto forte del Parlamento
Poi un bicameralismo ok gli anni ieri che attualmente non c'è un binario bicameralismo perfetto che viene ridisegnato con la Costituzione invece di un Senato
Delle delle regioni che ha decisamente depotenziato spetta l'attuale funzione la diminuzione di forte dei poteri del capo dello Stato e soprattutto questi meccanismi che vanno a incidere su quei pesi e contrappesi che regolavano praticamente la nostra costituzione che regola la nostra costituzione con in base al principio proprio di equilibrio quindi la riflessione di oggi sul valore la Costituzione da ripartire proprio a mio avviso da questa considerazione con la consapevolezza che il voto del venticinque giugno rappresenta un passaggio fondamentale nella storia della nostra Repubblica per tutti i cittadini e anche per le autonomie locali
Ecco perché noi come Provincia abbiamo ritenuto importante sostenere questa iniziativa proposta dall'al di là delle Autonomie
Di fronte a una riforma di questa portata che stravolge come dicevo la seconda parte dell'ASP costituzione la riforma del Titolo quinto a suo tempo approvata dal Parlamento
E successivamente sottoposta a al referendum confermativo appare tutto sommato una piccola cosa
Si è a lungo discusso e sull'opportunità di fare riforme costituzionali a colpi di maggioranza ma certamente quando la riforma è di queste dimensioni questa e portata è chiaro che ci vuole a mio avviso ma credo che questa sia un'idea condivisa da tutti una sede costituente
è una maggioranza che vada oltre gli schieramenti e una maggioranza molto ampia perché cambia quelle che sono le regole del gioco che potremmo definire
E quindi nel quinquennio novantacinque due mila si è disegnato il processo di decentramento e amministrativo attraverso le cosiddette quella legge Bassanini
E negli anni successivi tale processo è stato realizzato e consolidato ordine la citata riforma del titolo quinto della Costituzione in senso federalista
Quindi rafforzando l'autonomia di Comuni Province Regioni rispetto al potere centrale dello Stato
Il è il primo vero intervento nell'organizzazione dello stato realizzato dopo l'entrata in vigore della nostra carta costituzionale è stato proprio questo la riforma del titolo quinto
Questo che cosa significa che non è che la Costituzione deve essere intoccabili che si possono fare dei cambiamenti ma non si può snaturare quello che la Costituzione i suoi principi fondamentali come invece è questa
Proposta di riforma che appunto a cui saremo chiamati ad esprimere il nostro pari ieri
Dal due mila uno questo processo di riforma si è inceppato anziché andare nella direzione di e come dire di realizzare quel federalismo amministrativo solidali che praticamente dei comuni della provincia che aveva ispirato praticamente risentite il la riforma del titolo quinto invece si è imboccata un'altra strada
La realtà ci dice infatti che la riforma anziché essere completata è stata sostituita accantonata e sostituita con questa legge della devolution
In realtà dello Stato tornava attraverso le leggi finanziarie ben oltre il limite di la costituzionalità di esercitare forme mani in tasca e di centralismo vecchia maniera
Si lavorava per aprire la strada ad una sorta di federalismo delle regioni pericolo che avvertiamo i grandi eventi piccoli Stati potrebbero sostituirsi
Ad uno Stato nazionale allargando il team divario tra quelle che sono le regioni del Sud e quelle del nord creando le premesse per costante estenuanti conflitti di competenze perché anche dal punto di vista del potere legislativo c'è una
Situazione che cambiassi modifiche che a molti conflitti ma di questi ci parlerà Mauro Ferri
Perché mentre finora le leggi vengono fatte dalle due Camere quindi tutte le era aveva lo stesso
Diciamo organo emanava adesso invece abbiamo il Senato che nell'intera su certe cose la cameretta dell'intera sulla su altre Paci sono diciamo leggi che vengono
Deliberato da entrambe le Camere quindi c'è una situazione molto complessa perché credo che creeranno di conflitti di competenze soprattutto perché non c'è una definizione chiara tra quelle che sono le i livelli delle funzioni dello Stato centrale dello Stato regionale questo naturalmente pagati va a danno naturalmente dei cittadini perché ci sarà appunto una una specie di blocco poiché delle riforme di le attività eccetera poi io vedo onestamente anche
Grosso pericolo nella nel fatto che la devolution praticamente affida alla potestà diciamo regionali in forma esclusiva ora informa concorrente
Invece la devolution la praticamente la dai in forma esclusiva le regioni per esempio l'organizzazione
Sanitaria l'organizzazione scolastica ora questi sono i diritti fondamentali dei cittadini rischia di trovare delle situazioni molto diversificate per cui ci saranno cittadini che avranno più diritti
Nell'ambito della salute della scuola spetta ad altri a seconda della regione in cui si si trovano ad essere questo mi sembra che sia
Un un pericolo molto molto forte e poi lo vedo anche una visione all'interno una visione complessiva dietro questa disegno della devolution di un attacco sostanziale all'unità dello Stato
Uno dei fondamenti su cui si è costruito nostrane pubblica le nostre democrazia
Ma il pericolo è stato così grande come in questo momento e il federalismo su cui noi siamo d'accordo province comuni regioni siamo d'accordo sul federalismo al federalismo inteso in senso che attua il principio della sussidiarietà cioè quello che si prevedeva appunto quando si è parlato della riforma del titolo quinto e e quindi una decentramento dei poteri sulla pubblica amministrazione ma fondata su certezze e fondata appunto su su quel principio di vicinanza ai cittadini che appunto le leggi Bassanini prevedevano
Io ecco puntandolo verso la conclusione credo che c'è questo processo di involuzione in corso che ancora possiamo affermare possiamo appunto
Il referendum stabilirà se dovremmo andare a modificare nel senso che gli ho riscritto prima la Costituzione o vino ecco io penso che ci sia necessità di quindi di di di di bloccare questa riforma questa riforma perché come ripeto una riforma che non va non va nel senso l'autonomia mette in discussione l'unità dello Stato fa dei cittadini più diseguali a seconda della regione in cui abitano
E e e poi nello stesso tempo c'è una contraddizione forte tra l'enunciazione del decentramento è quello che poi ritorna ad essere un certo centralismo che abbiamo visto anche nella finanziaria del due mila sei che amministratori lo può dire
Abbiamo visto che praticamente quella finanziaria due mila sei lo Stato ha tentato di mettere le mani in tasca agli enti locali
E intanto addirittura di andare a prelevare le risorse accantonate sui conti correnti per ed essere destinate alle opere pubbliche che ha intendeva realizzare quindi io credo che del federalismo nel senso del principio di sussidiarietà non c'è nessuna traccia
E mondiali neanche definito che ha fondamentale quel federalismo fiscale
Per il quale si rimanda ad un'altra modifica costituzionale ora non sappiamo che se non c'è un federalismo fiscale l'autonomia non può essere cornuto nomina a metà ci può essere autonomia
Ecco io credo che quindi sia importanti difendere appunto la nostra Costituzione e anche perché è il frutto di lavoro molto
Molto importante di di di persone che appunto avevano c'è a
Che abbiamo vissuto un momento molto particolare che è stato il momento della resistenza al momento della liberazione che quindi annoto elaborato questo questi principi anche in un momento di grande spinta ideale e che credo siano ancora di una grande attualità e che quindi anche se c'è la talmente probabilmente da cambiare qualcosa
Però credo che ancora la nostra Costituzione non sia stata completamente attuata e che forse la cosa più rivoluzionaria sarebbe veramente attuarla completamenti ecco credo che questo sia un po'o lo spirito che ci muove anche in questo in questa vostra serata dista Sira
Intanto a parlare di questi argomenti sono qui Camillo Brezzi rappresenta l'amministrazione comunale d'Arezzo e interviene con l'Assessore alla cultura gli facciamo gli auguri perché era stato
Questa no
Poi abbiamo appunto professore professore Mauro governi che voglio dire non so come presentarla perché le scelte appunto Mauro Ferri il sordo al cinquanta il falso in bilico sul prezzo presso il bar chi è stato aprirsi certa che ci accomuna il fatto che è stato assessore consigliere provinciale ma che ha avuto una splendida carriera di sciabola ha prestato
Parlamentare è stato parlamentare europeo e soprattutto ha fatto parte della Corte costituzionale
E quindi credo che abbia molte cose capirci soprattutto dal punto di vista giuridico anche di questa riforma della Costituzione
Poi abbiamo il professor Paolo Bagnatica in università
Di Arezzo che insegna dottrine politiche clinici vedrà la sfaccettatura dal punto di vista anche diciamo Dede dall'architetto insegnamento e poi concluderà organo domande Lettieri presidente nazionale della lega delle autonomie locali avrà molte cose da dire però noi speriamo che ci sia anche un dibattito che possa in qualche modo permettere anche ai nostri esperti di poter intervenire di poter rispondere anche alle domande che penso tutti noi abbiamo perché come ripeto non è una cosa accademica
è una cosa che noi e è bene conoscere né meccanismi perché saremo chiamati poi il venticinque giugno ad esprimerci su questa collina
Allarme prezzi
Premesso
Sì buonasera a tutti io porto il saluto dell'onorevole Fanfani il sindaco di Arezzo che che impegnato all'ultimo momento in altri problemi voi capite visto che in questi primi giorni appunto il sindaco di Arezzo finora l'unica figura poi ha nominato la giunta due giorni fa e giovedì prossimo ci sarà il primo consiglio comunale e quindi particolarmente impegnati
Anche se teneva molto a questa
Iniziativa
E quindi come ricordava l'assessore Calò che si io sono neo assessore alla cultura e e il mio primo intervento come assessore alla cultura del comune di Arezzo paradossalmente lo faccio in quest'aula dove ho passato cinque anni
Era meno moderna meno tecnologicamente avanzata
E quindi la cosa mi rende felice più tranquillo forse lo sguardo di questi personaggi così importante questi grandi sui quali punti in cinque anni abbiamo parlato molto rapido da Francesca passare Francesco Petrarca
E lo sguardo anche di amici cioè qui Roberto vasai giù in fondo quale appunto insieme al presidente insieme Antonio Boncompagni ed altri abbiamo lavorato molto molto bene
Mi fa anche piacere intervenire a proposito di amici presente un collega
Come studioso come Paolo Bagnoli dico collega è amico non sempre nell'accademia
è una cosa che avviene anche se l'assessore Carotti
Ha parlato due volte di Accademia in senso un po'critico io su questo avrei da dire ma è altro oggetto di discussione forse un'altra un'altra volta
E quindi mi fa piacere però mi fa molto piacere di ritrovare Mauro Ferri perché non ci siamo conosciuti proprio dieci anni fa in occasione del cinquantenario del quarantasei
La biblioteca città ad Arezzo che la facoltà allora era di magistero di Arezzo organizzare un ciclo di conferenze su la Repubblica italiana quindi sui partiti
E sulla Costituzione e invitai appunto proprio Mauro a parlarci della Costituzione lo fece con capacità e l'abilità che gli conosciamo e mi ricordo che gli studenti rimasero molto affascinati da da quella lezione
E poiché abbiamo avuto altre occasioni di l'incontro però è sempre una cosa piacevole quando Mauro Ferri ritorna nella sua terra
So che infatti andrà anche in Casentino credo domani e quindi potrà tra le fra i tanti meriti è stato anche sindaco e non solo Presidente del corte costituzionale ecco dieci anni fa ci trovavamo a parlare
Di costituzione
Lo rifacciamo dopo dieci anni un po'perché quando ci sono
I decennali cinquantenaria sempre un'occasione no per riflettere per re per discutere l'anniversario è sempre un'occasione per gli studiosi ma anche per i mass media per i giornali per parlare di di certi eventi
Ma
Oggi lo facciamo in maniera diversa proprio perché oggi
Si è espresso in maniera palese di fronte
A tutti il fatto che alcune forze politiche
Del nostro Parlamento hanno voluto portare una attacco alla costituzione Repubblica
Quindi
Mi complimento vie mi rallegro con la provincia di Arezzo e con la lega delle Autonomie che hanno dato vita a quest'incontro
Un po'in controtendenza
La situazione che denunciava ieri nel suo articolo su Repubblica Mario Pirani
Su questo aspetto io non sono molto d'accordo proprio perché forse spesso i giornalisti dei grandi quotidiani sono un po'troppo romano scientifici
E quindi il fatto che non ci siano iniziative a Roma fa pensare che il tutto il Paese sia distratto cioè
Diciamolo pure non c'è un grande dibattito su questo referendum
Motivi ci sono voglio dire la terza votazione nel giro di tre mesi quindi anche i più impegnati Dinoi quindi vedo
Parecchi incominciano a dare segni di stanchezza figuriamoci quelli che non sono impegnativo che sono poco interessati diciamo a alla politica però ecco basterebbe
Far conoscere a Mario Pirani l'elenco che ha fatto assessore Carotti delle iniziative organizzate solo dalla Provincia di Arezzo per
Sottolineare come c'è un interesse a a parlare di di questi tempi
E è appunto un linea di continuità io mi riferisco soltanto
A quello che quindici giorni fa in questa sala stato ricordato cioè alla celebrazione del due giugno strettamente collegato questo discorso del costituzione
Del referendum che vuole
Modificare stravolgere la Costituzione con la la festa del due giugno
Qui è stato ricordato festeggiato il due giugno proprio perché è una data
Basilare secondo me per la storia della della nostra repubblica
E l'unico occasioni che ha avuto il popolo italiano di compiere una scelta istituzionale quindi non è un aspetto di poco conto
Poi è stata l'occasione una giornata memorabile perché per la prima volta le donne italiani sono andati a votare
Dopo decenni in cui chiedevano il volto siamo a tutto il movimento soufflé gesta
E il dopo decenni in cui i governi italiani
Non hanno concesso questo V i governi intendo sia del periodo liberale sia il periodo
Fascisti
E nei ricordi delle di chi quella giornata la l'ha vissuta cioè questo ricordo delle lunghe file
Prima dei davanti ai seggi per per andare a votare uomini e donne in un briefing
Giorni fa
Proprio il due giugno
Aperti cinesi abbiamo ricordassero Chakri
La sindaco che
E che ha organizzato una magnifica manifestazione
Non voglio ricordare premiando
Le cittadini che hanno votato nel quarantasei quando me lo dissero chiamandomi a partecipare io pensavo saranno una diecina di si vede che l'aria di Pergine potrà fare l'olio ottimo
Conserva molto bene dei cittadini Pergine perché è una cosa come sessanta settanta
Anziane signore ancora viste molto visite che appunto ricordavano quella giornate anche loro anche in un piccolo comune come Pertini ricordavano quest'file
Per
Per andare a votare ma anche il grande entusiasmo no che faceva aspettare
Prima di compiere questo questo atto così importante per e soltanto dopo molti giorni dieci giugno si seppe in un clima particolarmente teso in un clima di tensione in un clima anche di preoccupazione che arrivavano voci contrastanti sì sì il risultato
A favore della della Repubblica io ricordo sempre quella magnifica scena del film una vita difficile dove Alberto Sordi e Lea Massari
Convinti i repubblicani vengono coinvolti in una scena di nobili e attendono i risultati
Per mangiare più che altro problema era quello di mangiare e alla radio ascoltano i i dati appunto si
Dodici milioni e settecento mila voti per la Repubblica cinquantaquattro per cento e dieci milioni settecento mila Perna
Per la monetina
Ecco è una data importante ed è una data importante per il discorso la Costituzione da quel momento l'Assemblea costituente letta
Contemporaneamente il due giugno oltre alla schiena del referendum c'era la scheda per eleggere
I deputati alla Costituente da quel momento i padri costituenti e limati ricostituenti quelle ventuno donne che entrarono
L'Assemblea costituente incomincia
A
Elabora pensare a a scrivere
Che la la Costituzione Italia
Il risultato è proprio il titolo di questa iniziativa è il valore della Costituzione italiana ma è un valore importantissime un valore lo diranno meglio violatori che seguiranno avvocato fra i più alti sul sul piano del diritto ma anche sul piano storico politico
E l'espressione innanzitutto di una nuova classe dirigente
Che
Rappresenta la la realtà nuova del Paese
L'espressione di una classe dirigente
Forte dei partiti di massa
Cioè il superamento non solo rispetto al periodo fascista certamente ma anche rispetto all'Italia tre fascista l'Italia libera
Il successo dei dei partiti Dmax Pietro Scoppola storico cattolico a pubblicato un libro intitolato proprio la repubblica dei partiti
Dicevo i padri costituenti le madri costituenti
Hanno
Ha avuto la
Capacità e il merito di scrivere una costituzione
Che teneva conto innanzitutto della politiche
Del della realtà politica della realtà sociale della realtà religiosa che aveva caratterizzato negli anni precedenti
La Costituzione è l'espressione massima di quello che era successo nei terribili anni della seconda guerra
Di quello che era successo con me lo sterminio degli ebrei con la Shoah
Di quello che era successo delle stragi naziste e questo territorio aretino lo sa bene lo conosce molto bene
Dei bombardamenti
Che si erano avuti nelle cita come nei piccoli centri
Della bomba atomica fina
Ecco tutti questi episodi incide moltissimo e i costituenti riescono a dare una risposta alta una risposta positiva contro questo scenario che arriva caratterizzato di sei sette anni prima del dei lavori della della Costituente
Non entro nei particolari degli articoli che lo aveva già fatto l'assessore Carotti voglio solo sottolineare come specialmente la prima parte della Costituzione sia questa risposta
Con i valori della libertà
Con me
I valori della persona umana il rifiuto della guerra valori del lavoro
Ciampi mi sembra presidente diciamo
Nell'ultimo suo discorso
Ha parlato della Costituzione repubblicana come del
Bibbia alla quale lui si verifica
Napolitano in uno dei primi discorsi insomma quello che che ha mandato il discorso ha fatto ieri messaggio che ha mandato congresso ha parlato delle tavole alle quali rifarsi questo linguaggio religioso che ritorno in un aspetto così
Civili
Non so se è un segnale
Di una cultura che ancora in Italia
Non si è fatta strada che per esempio negli Stati Uniti d'America
Una delle nazioni più laiche ma c'è sempre il riferimento invece agli aspetti religioso
E
Una classe dirigente quella che appunto scrive la Costituzione che
A forti con connotati ideologici ma li mette da parte penso e cattolici socialisti ai liberali ai comunisti
Che riescono a fare a trovare delle soluzioni si è stato usato il termine
Compromesso compromesso costituzionale ma nel senso più alto è vero
Sì si dette vita a un compromesso costituzionale ma in cui la mediazione politica e di altissimo livello e fu fatto per un grande senso dello Stato cioè non sopraffare con la propria ideologia vive le posizioni di degli altri costituenti ma invece
Trovare appunto del risucchio proprio per questo alto senso dello Stato
Beh io non so che senso dello Stato hanno coloro
Che hanno modificato quasi la metà della Costituzione cinquantatré articoli
è vero dice i cinquantatré articoli non fanno parte non sono gli articoli della prima parte quella di il diritto
Ma in alcuni casi i riflessi si fanno sentire anche sugli articoli della prima parte
Ho fortemente la insidia
Il pericolo però è che
Proprio se dovesse passare questa modifiche
Così consistente del costituzione italiana beh si offre il destro
Per un domani perlomeno per portare secondo me è un attacco più violento alla costituzione e
Togliere del tutto la Costituzione repubblicana forse con ogni mezzo come ha detto
Il
Onorevole senatore Bossi no anche con mezzi non democratici che credo che questa affermazione e mai come in questo caso appunto
Bossi sia il sia stato il pupazzo del ventriloquo Berlusconi
Ecco una cosa che piacerebbe molto a l'ex presidente del del Consiglio per questo io credo che fra dieci giorni
Noi dobbiamo ridare un forte no a chi vuole stravolgere questa costituzione la Costituzione repubblicani
Proprio perché lo ricordavo
Poc'anzi l'articolo di Mario Pirani dice non ci sarebbe spazio per quasi nessuna politica nazionale dalla promozione del territorio la rappresentanza degli interessi italiani in sede europea e internazionale
Tanto varrebbe seguire l'esempio Balcani in poco tempo al variegato la carta geografica collari emersione di Serbia Bosnia Montenegro Slovenia Sangiaccato Macedonia
Corso e via continuando
Ecco è uno scenario che mi auguro proprio che nel nostro Paese
Non non accade anche se certamente il Granducato di Toscana era forse più civile vie altre a di altri staterelli prima dell'Unità ma sarebbe veramente grave rimettere in discussione quindi io mi auguro che
Così come abbiamo ricordato
Il due giugno questa data memorabile il due giugno di sessanta anni fa io mi auguro che fra pochi giorni un'altra giornata di giugno il ventisei giugno possiamo festeggiare
Il la conferma della nostra carta costituzionale che e ancora a distanza di sessant'anni uno dei documenti più importanti della nostra storia grazie
Cromwell web mi ha stimolato intanto la ringrazio per l'apprezzamento per iniziative che abbiamo fatto con l'amministrazione provinciale
Però che c'è una sottovalutazione del referendum questa innegabile soprattutto a livello di ma simili alle informazioni che dannose uno sì sintonizzata sui vari canali che praticamente questa riforma che cosa comporta la diminuzione dei senatori dei deputati e quindi sembra il messaggio per non si modifica niente se non che si fa un risparmio si fa risparmiare lo Stato
E questo mi mi sembra che Sartori che è un costituzionalista molto l'abbia un po'denunciato dalle pagine del Corriere della Sera proprio per questa cosa quindi penso che sia importante lavorando su questo fronte e credo che ci sia comunque anche un po'una sottovalutazione da parte dei partiti politici perché come iniziative ne vedo ben pochi in giro un'altra piccola osservazione sul voto alle donne le donne sono entrate nella Costituente del due giugno furono elette quindi non solo espressero il proprio voto per la prima volta ma furono eletti per elaborare la Costituzione erano il sedici per cento più min.
Oggi in Parlamento sono il diciassette per cento ci sono voluti sessant'anni per avere un uno per cento in più forse troppo poco forse bisognerebbe lavorare di più per il discorso delle rappresentanze darei la parola ora la il professore per Paolo Bagnoli per il suo intervento
Gli
Grazie
Aldo ringrazio molto
Invito in quest'occasione
Ringrazio
Collega Camillo prezzo del quello che ha detto perché
La maglia
Cimenta
Un rapporto di colleganza utilizza per capirci ci io vorrei fare gol più osservazioni
Io credo che
Siamo di fronte ad un anniversario e da un momento di lotta politica e civile
Come qui è stato ricorda e allora per inquadrare la questione
Per inquadrarlo nel senso giusto
Bisogna cominciare penso a porsi il problema di cosa ha rappresentato la prostituzione in questi decenni di vita del LIPU
Io credo che per un Paese complesso difficile anche fra
Come il nostro la Costituzione ha rappresentato un punto di riferimento fondamentale perché ha rappresentato l'insieme istituzionale che ha motivato la convivenza del popolo italiano
Ed è una costruzione che al retto la prova del tempo politico ha retto la prova nel tempo politico ed è una Costituzione fra l'altro che pone essa stessa le modalità per intervenire quando questo tempo politico
Reclama l'esigenza di in cambio di un cambiamento
Oggi siamo di fronte ad una proposta di modifica stravolgente
Frutto di un attacco eversivo alle istituzioni repubblicani di un'aggressione che c'è stata l'aggressione alle istituzioni repubblicane
Una proposta di modifica che non mette mano ai principi
Ma modifica la forma di Stato la forma di governo e di rapporto di questi dello stato del governo con il Parlamento
Siamo al cuore di una questione che investe i ventricoli della democrazia
In tal modo
Seppur indirettamente con la filosofia con la proposta che è non solo fisica ma poi se dovesse passare con quello che succede sì incide anche sulla la Filosofia appunto che ispira la nostra democrazia costituzionale il e questo tentativo è riassunto in quei cinquantatré articoli che come ha detto con una bella frase
Oscar Luigi Scalfaro
Quei cinquantatré articoli sono un bel tutte un bel tavolo di massello nel quale sono entrate le targhe un bel tavolo di massello nel quale sono entrate letta e il clima nel quale la riforme è stato approvato in stato di radicale scontro politico ed anche di un altrettanto radicale critica da parte della cultura costituzionalista del nostro Paese allora siamo a pochi giorni dal voto
è un l'appuntamento che a quella rilevanza che qui è già stata richiamata e c'è la necessità ci sarebbe la necessità io credo ci sia fortemente la necessità di spiegare al Paese in primo luogo che i cambiamenti istituzionali non sono cambiamenti di prassi politica comune hanno una qualità diversa assegnano una qualità difesa e che i cambiamenti istituzionali non devono avvenire per impenitenti politici connessi alle relazioni tra le varie forze di maggioranza che danno vita a un governo la Costituzione non può essere patteggiata come è stata parcheggiata questa proposta di riforma costituzionale per soddisfare le richieste di questo o di quel partito la Costituzione appartiene a tutti i cittadini ed è uno strumento non fatto per la contingenza del governo del Paese bensì per durare nel tempo e per accompagnato diciamo la evoluzione della società e l'evoluzione dello
Sta
Ecco perché l'occasione istituzionale l'occasione referendaria è un'occasione che non deve essere perduto la riforma voluta dalla vecchia maggioranza che diventerebbe legge solo una volta superato il voto popolare quindi insomma non non non è già legge abbiamo possibilità di poterla respingere il nostro Paese non potrebbe reggere io credo sinceramente una riforma di questo tipo i punti a mio avviso sono questi sono alcuni sono stati richiamati maggiore qualche altro probabilmente da richiamare vado in maniera molto sommaria primo questa proposta introduce un elemento ulteriore già ce ne sono già ce ne sono un elemento ulteriore di confusione
Nel l'ambito delicato dei poteri tra lo Stato e le regioni anche se da questo punto di vista qui devo dire molto sinceramente non so se a mio parere un parere condiviso alla fin fine poi la devolution la devolution non è il vulnus più profondo di questa proposta del centro destra
Punto primo punto secondo consente nella persona del primo ministro una figura guardate che verrebbe resa tale dalla maggioranza relativa degli elettori
Italiani tutti i poteri del governo rendendolo arbitro assoluto della sorte della Camera degli avvocati in cui siede la sua maggioranza
Un progresso cancella dentro il ruolo di controllo ed equilibrio del Presidente della Repubblica nel caso che si verificò ore le crisi quarto dà vita ad un picco bicameralismo anche difficile direi date da definire essendo fondato sono un'assurda
Distinzione di colombi di tra le due camere e destinati nel migliore dei casi ha partorito una forte frammentazione del processo legislativo ed in quello peggiore addirittura una contrapposizione di natura conflittuale
Quindi dopo sembra
Quel puntasse sembrare il ruolo del Consiglio superiore la magistratura sesto modifica pericolosamente ma qui Presidente fermi può essere certamente più preciso di me modifica pericolosamente l'equilibrio all'interno della corte costituzionale tra i membri designazione politica e quelli di altra provenienza a tutto svantaggio di questo e quindi è questi sono i sei punti a parere mio che che vanno rilevato quelli che vanno bocciati le sei ragioni se non ce ne fossero altre ma ci sono anche altri
Per i quali occorre bocciare questa proposta di riforma ma inoltre fatto un'altra costatazione che è una constatazione importante la riforma del Governo Berlusconi non conferisce alla Carta costituzionale quella che dovrebbe essere una sua caratteristica genetica che è quella che ha permesso come io dicevo di superare il tempo politico di superare la prova nel tempo politico
Vale a dire non le conferisce il dato della certezza
Quasi a conferma del fatto che gli stessi autori simile a bordo di un simile obbrobrio non si sentissero sicuri di quanto stavano facendo questa proposta infatti rinvia agli effetti di quasi tutte le sue disposizioni ossia l'applicazione pratica relativa anche ai punti sopra indicati alla prima od anche alla seconda legislatura seguente a quella nella quale la riforma è diventa legge se diventerà legge così nel caso ma la cura che lo diventasse non prima del due mila undici otto addirittura del due mila
Sedici ciò che entrerebbe immediatamente invece in vigore con effetto immediato sarebbero le norme riguardanti le regioni ora già adesso il contenzioso tra le Regioni e lo Stato è un contenzioso ampio e per molti aspetti anche paralizza
Successivamente il livello di contenzioso si aggraverebbe con conseguenti con conseguenze pesanti di funzionalità delle nostre istituzioni e naturalmente la difficoltà dell'istituzione a governare sì riverberarsi sulla sulla governabilità generale del Paese ha delle ricadute forti sulla governabilità del Paese
Capire il senso della differibili Cattin corale prevista dalle altre norme non è una cosa semplice e mi rendo conto che è difficile certo non si capisce con gli spot all'interno dei telegiornali la sera alle o ma è meno difficile di quanto si pensi
Lo stesso legislatore ammette di fatto di non essere convinto di quanto ha elaborato riservandosi eventualmente intervenire successivamente con provvedimenti correttivi
Ora si può onestamente senza bisogno di essere né professori né politici né costituzionali ma solo e i cittadini che adottano il cervello si può onestamente pensare che lecchesi le costituzioni siano un qualcosa che si fanno e si rifanno continuamente
Sarebbe come pensare di costruire diciamo un palazzo sulle sabbie mobili o stare in piedi vado destinata sicuramente ad andare ad andare infine una considerazione a mio avviso di primaria importanza
Le costituzioni
Per assolvere al compito
Che il loro affidato
Debbono essere scritto in maniera chiara in maniera piana in maniera chiara in maniera piana devono essere suo è comprensibile a tutti
E per essere lette e complesse non debbono richiedere l'aiuto primario del costituzionalisti le costituzioni oscure
Sono una contraddizione in termini i nostri costituenti quelli veri mi riferisco lo sapevano
Quelli di oggi no il prospetto farà infatti zeppo di disposizioni che rimandano ad eccezioni e rinviano ad altre disposizioni generando un vero e proprio labirinto normativo perché presente labirinti si sa dove si entra uccisa se si riesce a uscire con un labirinto normativo dettagliato che di per sé snaturato è una Costituzione
Tra virgolette che snatura se stessi e quindi non è una bella cosa
Ora non c'è bisogno di essere addetti ai lavori per sapere
Che alle carte costituzionali non è richiesto di dettagliare le costituzioni non dettagli avanza le carte costituzionali richiesto tutto il contrario mantenersi sulla i principi generali c'è da domandarsi al
Come potrà fare
Quel cittadino e il problema di oggi di ore di queste ore
Che voglia vere
Prima di esprimere il proprio parlerei referendario condizione compiuta non condizioni di indirizzo soltanto hub intenzione politica ma condizione compiuta di quanto comporta la scelta de che è in ballo il venticinque di giugno affatto
La Costituzione elaborata dall'Assemblea costituente venne appesa come sappiamo per un anno agli albi del municipio italiani affinché che mi volesse prendere visione lo potesse fare
I tempi naturalmente sono cambiate e bisognerà allora non pensare che basti appiccicare un testo a un albo pretorio un comune perché si possa fare chiarezza sull'atto stesso
Però si può spiegare e bisogna intensificarsi nel farlo
Qual è il rischio che correlare pubblica se questo processo sto divenisse
Legge e inoltre occorrerà dire che mente sessant'anni orsono vi fu un dibattito alto intenzione altamente motivato sapete che l'assemblea costituente dall'altro divise il proprio lavoro dividendo le giornate una parte di essi biondino litigare ma di confrontarsi sulla prostituzione dall'altra voce nei programmi del governo in cui le forze politiche si dividevano in erano proprio era una scansione temporale fino a una certa ora
Sì andava in aula con uno spirito e poi entrava in campo un altro spirito era un'intelligente molto e approcciarsi alla ricostruzione alla costruzione della vita democratica
Paese oggi la discussione è stata men che mediocre e le finalità diciamo esclusivamente strumentali io credo lo dico proprio en passant ma sento il dovere di dirlo che purtroppo anche questo prodotto è un segno della crisi della democrazia repubblicana
è un frutto passatemi il termine della miseria della
Ecco perché la battaglia referendaria rappresenta un campo strategico per il futuro del paese naturalmente bisogna anche dire che non sarà sufficiente bocciare il disegno di legge per rinnovare la democrazia e riconquistare quella dimensioni diciamo così geneticamente politica
Che purtroppo da qualche anno ormai comincia a essere lunghi anni sì è andata via via smarrito allora chiudo facendo il professore questo
Siamo chiamati a quella che con un'espressione di Piero Gobetti la maturità della procura
Siamo alla maturità della cioè siamo al momento
Delle responsabilità civili momento e su un altro auguriamoci che la risposta fisica grazie
Chiedo all'assessore
Manuela carotidi e a voi tutti
Il privilegio di parlare da seduto
Ragione dei miei ottantasei anni compiuti che farebbero sì che la fatica di parlare già notevole aumenterebbe se dovessi parlare impiego
Io ringrazio coloro che mi hanno invitato
A questo incontro in particolare incenso Ceccarelli presidente della amministrazione provinciale io gli auguri più fraterni immediata guarigione e Danilo Tavani responsabile locale della lega dei comuni e delle Autonomie che anche lì per ragioni di salute e anche lui altrettanti e fraterni auguri di pronta guarigione non è presente
Ringrazio poi tutti voi
E le dico subito che il rischio invitare uno come me
è che questi si lasci andare all'onda della commozione dei ricordi che per me sono molto vivi è molto importante
Quando mi ritrovo ad Arezzo
O in qualche altra località della mia provincia della sua terra provincia di Arezzo in particolare dove ho iniziato la mia vita politica e dove sono stato sindaco cioè Castel San Nicolò
è un'ondata di ricordi che rischia di sopraffare se poi aggiungete quel difetto naturale dei vecchi di essere troppo loquaci
Cicerone mette in bocca a Catone il Vecchio questo detto dice mi perdonerete perché la vecchiaia è per sua natura troppo loquace
Si corre il rischio che il mio intervento sia troppo lungo rispetto dire alle previsioni soprattutto che vada al di fuori del tema
Bene io dico subito che non vi dovete aspettare da me un come forse qualcuno credeva un intervento di tipo giuridico costituzionale tecnico sulla sull'oggetto del referendum su questi cinquantaquattro articoli di una legge che quando io faticosamente prima di essere il terzo firmatario del comitato promotore del referendum
Dopo l'Oscar Luigi Scalfaro gli ho Poldo in via ho letto che ho cercato di capire mi ha suscitato un senso di orrore veramente di sgomento
Un brutto pasticcio
è una cosa veramente contrarie a ogni più elementare regola di buonsenso di diritto di democrazia non ci sono parole sufficienti per dire il male che si merita questa proposta di legge
In questo campo io non sono di quelli che tendono a a come dire a non andò onde inasprire non a non drammatizzare il dibattito dobbiamo renderci conto elettrici e gli elettori si devono rendere conto che questo voto del venticinque e ventisei giugno è un voto importantissimo
Dal punto
Di vista dalla Costituzione dopo il voto che sessanta anni fa del due giugno mille novecentoquarantasei oserei dire che questo è il voto più importante
Perché si tratta di salvare la nostra Costituzione oppure di liquidarla
Non ci nascondiamo la realtà
Anche se questo progetto formalmente non tocca la parte prima della Costituzione i principi fondamentali e i diritti e i doveri dei cittadini in realtà ne fa completamente strane
E allora come ci troveremmo se il progetto passa s'
Ci troveremmo con una costituzione pasticciata e confusa
Che stravolge i principi su cui si è fondato il nostro Stato repubblicano
Applicabile per gradi e sarebbero gravemente compromessi gli equilibri delle regole che devono costituire la natura insignita di una carta costituzionale
Come scrive segna il mio caro amico Gustavo Zagrebelsky che stato come alla corte costituzionale dello Stato dopo di bere uno degli ultimi presidenti
La Costituzione è un insieme che sancisce i diritti della persona e nello stesso tempo regole che devono essere osservati da tutti perché questi diritti dei singoli possano coincidere contempera arsi con quelle che sono le esigenze della collettività
E mentre le leggi possono essere frutto anche di una maggioranza ristretta
I principi e le norme che è stata una la carta costituzionale devono essere come si usa dire oggi Nord condivise
Norme che rappresentino la grande maggioranza della volontà dei rappresentanti del popolo e che come tali siano di garanzia tanto per chi sta al governo da ottobre chi sta all'opposizione
Ora è stato detto ingiustamente
L'ha detto Paolo
Bagnoli che questo testo e anche l'esempio più decadimento profondo della politica e degli uomini che la rappresentano
Io Alberto devo dirle con tutta franchezza non per fare
Adulazione o delle oggi che Surano completamente dal mio carattere ormai in questi ultimi anni mi muovo poco e sono pochi i luoghi due cose occasione di incontri politici o di incontri con gli amministratori locali
E io rilevo una cosa mentre rispetto ai miei tempi diciamo Pozzi agli anni in cui ero amministratore locale poi deputato fu eletto la prima volta nel mille novecentocinquantatré cinquantadue anni fa
Trovo che la classe dirigente nazionale politica nel suo insieme veramente decaduta
è veramente inferiore a quella di allora
E riconosco invece che negli enti locali
Dalle regioni in cui sono meno a conoscenza alle Province ai Comuni si è formata una classe dirigente di un livello assai superiore a quello di allora non soltanto per motivi culturali perché questo è evidente negli anni Cinquanta delle giunte di sinistra era raro trovare chi avesse fatto più della quinta elementare
Poi c'è stata una generazione successiva di diplomati e poi è venuta la terza generazione dei laureati
Ma non è soltanto questo è veramente una una profonda capacità di di gestire la cosa pubblica a livello locale che io trovo quasi ovunque poi direi anche qualche volta anche nel campo avversario ci sono persone degne di capacità di rispetto della nella gestione dei Comuni delle Province c'è stata questa crescita della classe politica a livello locale accompagnata da una profonda decadenza a livello nazionale
Ora questa riforma questa cosiddetta riforma che in realtà la demolizione della nostra Costituzione
Lei guida completamente sono d'accordo con Paolo Bagnoli il il punto più grave anch'esso è grave pure quello non è soltanto quella dalla devolution
Il punto più grave quello che distrugge gli equilibri previsti dalla nostra Carta costituzionale e che sono fondati sul Parlamento
Ma sono fondate sul Parlamento porre non è una carta costituzionale che sancisca una sorta di onnipotenza parlamentare
è una carta costituzionale che sancisce l'equilibrio dei poteri però il primo è il Parlamento ma perché perché il Parlamento e la rappresentanza diretta del popolo e quando l'articolo uno dice
Dopo aver detto all'Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro
La sovranità appartiene al popolo che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione
Ma la forma essenziale di esercizio di questa sovranità quale enti quello che si scusa dire i diritti politici e diritto politico elementare che spetta a tutti i cittadini
Che abbiano la maggiore età e il diritto di voto e il diritto di voto in che si esplica del concetto di rappresentanza e quindi credo che il signore del Parlamento perciò tutti gli equilibri della nostra carta costituzionale
Per quanto riguarda
La la gestione del paese e ruotano intorno al Parlamento il governo è espressione del Parlamento il Presidente della Repubblica è espressione del Parlamento il potere giudiziario è se e la magistratura
Che risponde soltanto la legge autonoma e indipendente e istituzione nuova la Corte costituzionale che garantisce dalla dalle leggi che vadano al di fuori che sforino i principi e le regole imposte dalla Costituzione
Ora l'aspetto più grave di questa riforma
E la demolizione completa del Parlamento
Sembra una riforma fatta apposta poi per un Parlamento eletto come è stato eletto l'ultimo qui senza con questo inficiare la legittimità alla rappresentatività di coloro che sono stati eletti è il frutto di una legge elettorale
Anche questa
Che merita degli aggettivi non può servire come la riforma come questa pseudo riforma costituzionale ma che certamente è una legge elettorale assai scadente belli questo Parlamento come lo si configura della in questi articoli è un Parlamento intanto che contraddice la sua natura i rappresentanti quando sono eletti sono tutti uguali c'è ancora l'articolo ed è fatto salvo che ogni deputato e di senatore rappresenta e la azione nel suo complesso
A pensarla in questo Parlamento invece si stabilirebbe una sorta di separazione netta fra la maggioranza e opposizione
L'opposizione dovrebbe assistere praticamente passiva quello che fa la maggioranza i problemi del rapporto Parlamento governo riguardano soltanto la maggioranza
Il primo ministro che non ha bisogno del voto di fiducia badate queste uno dei cardini della nostra Costituzione il rapporto della fiducia ecco è lì che c'è l'equilibrio e che garantisce anche la governabilità il voto di fiducia cosa di cui costituenti si sono preoccupati perché si sono preoccupati di quelle che erano le degenerazioni
Del parlamentarismo lei cosiddette imboscate parlamentari i voltafaccia eccetera ma è il voto di fiducia che garantisce l'equilibrio
Il governo devi avere la fiducia del Parlamento il Governo è tenuto a dimettersi solo se egli viene votata una mozione di sfiducia
O se gli viene o se non viene votata una legge sulla quale esso stesso abbia posto la questione di fiducia
E questo è un equilibrio garantito se poi ci sono stati dei difetti di funzionamento dovuti soprattutto alla crisi dei partiti degli ultimi anni a certe interpretazioni eccessivamente legate all'ottenevo a capo o contrapposizioni di potere all'interno dei pentiti questo non tocca la validità della costituzione è una correzione che deve essere fatta in altro modo che si deve cercare attraverso altre vie pensate che nel nuovo sistema il primo ministro
C'è anche da riflettere su questo nome
Perché è vero che il primo ministro si chiama anche il primo ministro inglese
Che Trapani l'Inghilterra e la patria dei parlamenti ma nella storia costituzionale italiana a partire dalla metà del secolo decimo nono
Il termine che ha sempre avuto quello che il capo del governo chiamiamolo così che è stato di presidente del Consiglio
E fin dalla legge del mille novecento uno era regolata la figura del presidente del Consiglio Presidente del Consiglio dei ministri
Guarda caso che fu quel cambio questa legge
Istituendo la figura del primo ministro capo del governo duce del fascismo e e fu proprio il perito d'del fascismo fu Mussolini che rifiutò in termine di Presidente del Consiglio si volle chiamare Primo Ministro
Sarà un caso se era un
Uno scherzo della storia per do possiamo dimenticare anche questori questo ricordo del passato questa primo ministro che non ha bisogno della fiducia del Parlamento
Può essere colpito da una mozione di sfiducia soltanto se espressa dalla sua maggioranza voi capite bene c'è l'altra categoria di deputati era un contratto
Deve essere la maggioranza a votarvi una sorta di sfiducia costruttiva cioè indicando un und sostituto
E se questa maggioranza non lo fa e basta un piccolo gruppo impedirlo evidentemente piccolo gruppo di fedelissimi del primo ministro ed è intoccabile
Il diritto di sciogliere le Camere che oggi del Presidente della Repubblica sentiti i presidenti delle due assemblee passa praticamente il primo ministro perché prima della Repubblica deve sciogliere su proposta del primo ministro
C'è il ricatto dello scioglimento automatico
Se viene votata una mozione di sfiducia
è un sistema che trasferisce
Il teste no del nostro equilibrio costituzionale dal Parlamento a questa figura equivocato
Si è ovviato si è coniato anche un termine assolutamente non bello il premierato per farci per le donne un sostantivo dal termine per i miei che che inglese del premierato che si sovrappone altro
Divenne GIS l'attore diventa diventa il primo ministro perché col sistema del voto di fiducia
Che i ricatti alla sua stessa maggioranza perché se una legge viene bocciata cioè lo scioglimento automatico delle Camere anche il potere legislativo che è l'essenza della sovranità popolare esercitata dal Parlamento passa nelle mani del primo ministro ora ditemi voi se questo non è uno sconvolgimento completo della Costituzione
Se si aggiungono poi ne abbiamo avuti gli esempi già con la legge sull'ordinamento giudiziario l'indebolimento dell'autonomia e della soggezione esclusivamente alla legge che deve garantire il potere giudiziario se si aggiungono le modifiche alla Corte costituzionale ma io non voglio trattenervi troppo su questo perché tutto sommato queste potrebbero avere anche una una minore incidenza la corte
Della sua natura e fatta salva e se fosse un parlamento degno di questo nome io non teme lei l'aumento dei membri eletti dal Parlamento a scapito di quelli eletti dai magistrati tutelato dal Presidente della Repubblica c'è la Corte costituzionale tedesca
Che è una di quelle
Più più efficienti e più riconosciute come tali in Europa che ha i suoi membri eletti completamente dal Parlamento quindi il problema non è quello
è un problema anche quello se volete perché è che si tratterebbe di un Parlamento bislacco che legge separatamente
Quattro una camera e quattro questo apporto di un Senato che dovrebbero essere il Senato delle Regioni ma che non è un Senato delle Regioni perché fatto di senatori eletti sia pure in concomitanza con i consigli regionali
Ed è già il fatto di una presenza che però non ha diritto di voto
Di coloro che sono i governi regionali e che completamente al di fuori di quelli che sono gli esempi di Stati federali o Stati regionali più figlia della Repubblica federale tedesca la Repubblica federale austriaca l'Assemblea che rappresenterà le Regioni o E-Land devo chiamateli come volete è fatta direttamente da coloro che sono al governo dei dei delle regioni
E che naturalmente hanno poi un volto voto ponderato a seconda della grandezza delle regioni che rappresenta quindi anche da questo punto di vista la divisione che potrebbe anche sembrare logica questo bicameralismo perfetto cioè una Camera e il Senato che hanno gli stessi identici poteri come se oggi ma secondo me hanno funzionato per le sessanta anni senza gravi inconvenienti che potrebbero continuare a funzionare ma se lo si volesse metter le mani su questo si potrebbe ma allora se si fa la riforma accentuando
Il regionalismo a me la parola federalismo a cui oggi tutti d'un coro francamente
Non piace troppo ovvio sono troppo affezionato a quell'articolo del viceré Repubblica una e indivisibile e che richiama spinti ai limiti della rivoluzione francese e salvaguardare e sviluppare promuove le autonomie locali
Perché è un articolo che ci deve sempre far ricordare che per quanto si vogliano promuovere le autonomie locali queste non possono mai dar luogo al Governo e rappresentanze siano sovrani che siano sovrane
Perché la sovranità non può essere spezzettata
Sovranità e del popolo
Esercitata nel suo complesso dalla sua rappresentanza questa rappresentanza del parlamento per come vi ho detto viene completamente demolito si dirama in compenso il popolo cioè il diritto di designare il il primo viste parte è questo diritto attraverso una legge elettorale si erge a di fatto instaurato con cura
E secondo me è un diritto molto ma molto discutibile
Perché costituzionalisti del passato che aveva una grande saggezza in genere stabiliva dove il popolo doveva eleggere direttamente alla sua rappresentanza quella che esercitava il potere legislativo perché poi il potere esecutivo il governo di pochi
Dovesse essere espresso in altro modo dalla designazione del capo dello Stato possesso monarchico o repubblicano ma comunque con l'evoluzione delle costituzioni espressione della maggioranza parlamentare
Che la nostra Costituzione era espressamente sancito con l'istituto del voto di fiducia
Che si è anche andato sviluppando in maniera ammirevole perché sebbene sia una grande novità per esempio che il primo ministro Possa revocare i ministri in realtà questo con l'interpretazione dell'attuale Costituzione è possibile che ora
Io vi richiamo a una sentenza della Corte costituzionale che è stata emanata sotto la mia presidenza qualcuno di voi si ricorderà forse del famoso conflitto ma un comizio
Di quel ministro della giustizia che era stato sfiduciato da una mozione del Senato e che giustamente era stato sostituito dal Presidente della Repubblica su proposta del presidente del Consiglio di allora che era l'onorevole Dini
E l'ex ministro Mancuso sollevò il conflitto davanti alla Costituzione sostenendo
Che il singolo ministro non poteva essere revocato e che l'istituto della mozione di sfiducia non poteva valere verso il singolo Massimo nel suo complesso e la Corte costituzionale gli ha dato torto
Stabilendo che dalla Costituzione si evince chiaramente che se il governo deve godere la fiducia delle Camere
E se il governo è composto dal Presidente del Consiglio dei ministri è del tutto ne segue di conseguenza è che questa fiducia deve essere goduta
Da tutti anche dal singolo e può essere quindi revocate nei confronti del singolo
E con lo stesso ragionamento si può arrivare con l'attuale Costituzione a una proposta di revoca da parte del Presidente del Consiglio per ragioni che attengono al funzionamento del governo sono ipotesi estreme perché genere quando un ministro sfiduciato o quando il Presidente del Consiglio dice non siamo più d'accordo non si va a queste al buonsenso e di dimettersi ma dico anche nelle ipotesi estreme la soluzione sincere
Quindi io non sto a venire dei particolari anche perché data la via grande difficoltà di oggi nella lettura purtroppo non sarei in grado poi secondo me vi annoierei guardato gli articolo per articolo per quanto riguarda le regioni ha già detto bene
Badioli ha detto bene l'assessore Carotti ha detto bene Berezi quindi aggiungerei cose che sono già state dette
E il federalismo fiscale è una specie di cosa misteriosa
Perché badate bene c'è qualcuno ancora qui non solo io che ha fatto l'amministratore di comunicarvi provincia intere più di trent'anni fa
Ha facoltà impositiva autonoma i Comuni ce l'aveva una volta
Fino alla riforma entrata in vigore nel mille novecentosettantatré
Ma credo che nessuno che abbia provato il vecchio sistema il nuovo rimpianti alla facoltà di imporre le imposte di consumo l'imposta di famiglia o l'imposta di bestiame che sia una riforma quella da cui non si può tornare indietro si potranno attribuire agli enti locali la facoltà di istituire misura diversa sono imposte ma la imposizione cioè l'accertamento
Dell'imponibile su cui il cittadino deve pagare le imposte non può che essere unico non può che essere allegato a quella a a una imposta generale statale e e la riforma in questo senso che fu attuata nel mille novecentosettantatré settantaquattro mi pare che settantatré la legge settantaquattro dell'anno
In cui entrò in vigore secondo me è una riforma perfettamente democratica intangibile
Naturalmente facciamo gli esempi concreti come giustamente è stato detto si parla di federalismo e poi il governo è più che mai accentratore
Don consente a Comuni e Province di spaziare su quell'addizionale all'IRPEF o addirittura la impone la impone esso come ora nel caso delle regioni che hanno sforato i limiti della spesa sanitaria
Quindi
Un pasticcio è un pasticcio pessimo la distruzione dei fondamenti della libertà e della democrazia io arriva a dire questo su cui è vissuto per questi sessanta anni il nostro Stato repubblicano
Paolo Bagnoli ha ricordato che il testo della Costituzione entrata in vigore il primo gennaio del quarantotto
Stette per una affisso agli albi comunali che ma io ricordo un'altra cosa l'occasione dirlo molte volte
Uno degli episodi della mia gioventù di quand'ero Sindaco di cassazione dicono che mi è rimasto impresso
è lei Lust elezione della Costituzione che il primo gennaio quarantotto non per via iniziativa predisposizione prefettizia di Andora e quindi dovrebbe essere avvenuta in tutti i comuni io feci dinanzi al Consiglio comunale
E a quella parte di popolazione che aderire all'invito l'Espresso
E lo feci con grande impegno
Giuggiole
Laureato di fresco giurisprudenza quindi più o meno era in grado di farla ma credo che l'abbiano fatti bene anche tanti miei colleghi sindaci e di allora che erano dei semplici mezzadri o degli artigiani
Con la quinta elementare di cui forse non sopravvive più nessuno o quasi nessuno degli eletti nel mille novecentoquarantasei
Bene e quindi questa Consegna diciamo in un certo senso della carta costituzionale al popolo attraverso i consigli comunali ci fu dura e io avvertiva come come vi ho detto sindaco di Castel San Nicolò paese
In pratica di
Che fatto di artigiani di braccianti o di piccoli proprietari di montagna di boscaioli eccetera che però erano venuti in massa
Certo siccome l'amministrazione della era di sinistra non erano venuti i signori di tre o quattro
Proprietari terrieri che allora c'erano nel Paese però erano venuti in massa
Ad ascoltare questa illustrazione della Costituzione credo che capissero dobbiamo sempre battuto su questo tema delle campagne elettorali successive queste corse signore per il popolo va attuata
Per il popolo e quell'articolo uno che oggi
Suona anche
Quasi come una beffa
E lo ricordava in quel discorso che Camillo Brezzi ha avuto la bontà di rievocare di dieci anni fa
E anche in quello risultato di un compromesso ma di un altro compromesso perché Lelio Basso aveva proposto la formula l'Italia è una Repubblica di lavoratori
Che sarebbe stata oggi lo possiamo dire indubbiamente una forzatura
E la soluzione di compromesso fu trovata da Amintore Fanfani piace ricordarlo e fu quella poi accettata da tutti l'Italia è una Repubblica fondata democratica fondata sul lavoro si dice ma questo cosa significa
Per questo dovrebbe significare molto incerto non è una norma immediatamente giustiziabile nel senso che possa essere invocata davanti a un giudice però è una norma che dovrebbe caratterizzare l'ispirazione della nostra politica oggi che siamo tutti pieni di infatuato i di mercato di profitto di concorrenza
Non si sente parlare d'altro
Ed è vari ai vari elementi che costituiscono l'economia del Paese il lavoro sempre relegato all'ultimo posto sempre sembra essere quello col presidente bacchettare siede trattamento sia nel far venir meno
Quelle garanzie di
Di sicurezza che tanto faticosamente si erano conquistate l'intenso
Alla alla carta
Allo Statuto dei lavoratori è approvato all'inizio degli anni settanta che sembrano ora cose lontane e demolite non lo so io credo che ci si dimentichi di questo ed è un appunto che faccio anche la parte politica cui appartengo alla maggioranza si accetti troppo tranquillamente che certe regole siano intoccabili immutabili ovvero quella la globalizzazione da una parte dell'Unione europea dall'altra si legano le mani
Una
Minimo di possibilità di scelta dovrebbe sempre portare quando diverse soluzioni sono possibili a privilegiare quella che favorisce lavoro
Rispetto agli altri elementi significa rispettare il fondamento della nostra Repubblica e l'articolo uno ecco io non non voglio andare oltre perché vi annoierei ho già parlato troppo io voglio dire una cosa molto semplice e dura
Qui c'è anche chi gioca un pochino all'equivoco che dice non facciamone un dramma di questo referendum volge ha detto secondo me quanto sia importante
Naturalmente visibile quello che cercano di dire alcuni esponenti della dell'opposizione intanto facevo variamo queste riforme consigli e poi civetterie ma discutere per cambiarlo
Questo denota una cosa sola quale concetto che si abbiano dalla sovranità popolare perché voi mi dite come si potrebbe modificare come si potrebbero modificare delle norme costituzionali proporre la maggioranza
Degli elettori idea approvate con un referendum è chiaramente una burletta e un equivoco
Ma vorrei anche dire adelante Pedro con Dewey liscio
A quelli dalla nostra parte identico aveva appena godiamo noi dipendiamo questa infame riforme qui siamo d'accordo e poi ci siederemo intorno a un tavolo per fare la riforma e Santo Cielo Manca c'è proprio bisogno
Di questa grande riforma io lo posso dire senza dovermi rimangiare cosiddette perché quando venne novantotto mi pare do addotto
A un incontro delle autonomie locali si parlava allora del progetto della Bicamerale vi ricordo che dissi tutto il male possibile di questo progetto di Bicamerale che era difeso guarda caso allora da da D'Onofrio che poi è stato uno dei quattro cosiddetti saggi del Cadore che non so se è bravo fra un bicchiere di birra al di là c'era una messa insieme questo progetto cosiddetto di riforma costituzionale certo se si pensa che la nostra Costituzione fu varata dall'Assemblea dopo che l'aveva elaborata dalla Commissione dei settantacinque
Presieduta dal nord a me Uccio Ruini un comitato del disciolto dove c'erano basso dove c'era togli alti dove c'era la Iotti dove c'era Boro dove c'era Fanfani la Pira Dossetti Lazzati Targetti
Tanti altri nomi illustri che ora non non dovevo sarebbe troppo lungo elencare che questa riforma è la riforma messa insieme da un comitato composto da D'Onofrio
Già Calderoli
Nadia Nadia niente a lungo mi pare che nato a sei ore storielle USA
Insomma se notaio consenso se lo nominò assunto uno se vuol saperlo un parlare un parlamentare di Forza Italia ebbe vivo veramente
Mi pare La sette Serena settimanale Lorenzana della radio a Mezzago dittatore contro sta per rispetto per il Cadore
Che ce l'ha data lo foss'altro
Tiziana
Che mi pare Fortunato Calvi
La figura del del Risorgimento ebbe vivo questa questa cosiddetta riforma è veramente un errore coordinazione ma bisogna votare no senza esitazione e sentire il dovere
Di andare a votare no e poi ripeto
Abbiamo Cipriano Oliver future
Intere commissioni bicamerali che si vorrebbero fare insorgere io credevo che la nostra carta costituzionale ha funzionato bene per sessanta e ce ne sono stati dei cambiamenti questi sessanta anni nel nostro Paese dal punto di vista economico
Dei legami internazionali pensate che ha sopportato questa Costituzione senza uscire fuori dai suoi parametri dai suoi articoli
è l'ingresso dell'Italia nell'Unione Europea con quel tanto quel molto di limitazione della sovranità nazionale che esso comporta
è una Costituzione che va conservata veramente come come sa che le tavole della legge immune innalzò nome in un'arca ma che va ogni giorno tenuta presente applicata le modifiche che sono state fatte aprire ora sono state verginale nello spirito del centotrentotto qualche articolo cambiati in sostanza
Si è accentuato con il Titolo quinto l'autonomia ma siamo sempre nello spirito della Costituzione dell'articolo cinque Repubblica una e indivisibile vacche promuovendo una deroga
Ma per il resto la Costituzione salvare tale io credo che deve rimanere come esempio di una Carta costituzionale che fughe che riesce a funzionare grazie al modo con cui è stata scritta generale e capace di adeguarsi alle diverse esigenze sociali delle interpretazioni degli organi Edessa deputati e che quindi non vedo alcuna ragione perché i residenti a cambiare si esprime sempre tante abitazioni
Per lei gli Stati Uniti e la loro costituzione reggesse regge da da più di duecento anni duecentoventisei anni è andato avanti per emendamenti emendamenti vadano persona si è mai sognato rischierà volge la o di riscriverla peccato
E questo secondo me anche la nostra Costituzione merita di essere valutata così e per questo amici cari
Ve lo dico proprio
Conde profonda angoscia anche oltre che con affetto e con la gioia che mi ha dato rivedervi specialmente qualcuno di voi con cui abbiamo passato insieme tanti anni e tante lotte conoscere sempre nuovi dirigenti di cui ammiro la capacità alla formazione periodico proprio vita
Da compagno D'Amico dal fratello andate a votare no e fate il possibile perché il maggior numero di italiani diversi stili di in questo caso
Nata a votare no perché nel Rabei la mente del nostro avvenire è una valutazione delle più importanti che mai si siano state dopo il due giugno della storia della nostra neppure grazie
Questi due interventi che sono stati molto stimolanti
No seria posto la l'accento sulle vero pericolose possibile quanto l'Italia della Costituzione comunque è stato buono
Di ministero di diventa quando italiani
Con lui viene messa
Diciamo della della locali Parlamento iniziali parlando della situazione pieni di fare mandato prima di passare la parola evoluzione delle residenti miliardi locali quindi prendevo
No direi
Concentrazione
Mantenere ascoltando le relazioni resistenze anche undici io ne parliamo in una stanza laddove
Informazioni impostato con un finale possono essere come dire chiarire nei
Parziale
Questa
Va solo
Aveva no
Io sono sono medicati per giovani sono stato consigliere provinciale in quest'aula in due periodi dal settanta settantacinque e dal novanta al novantacinque quindi sono un ex consigliere provinciale io condivido tutto quello che è stato detto
Però c'è un una cosa sulla quale dissento rispetto alle cose ha detto il presidente Ferri la voglio dire perché
Lui ha giustamente richiamato
Il primato del Parlamento
Questo primato del Parlamento si fonda sul primato della legge
La sovrana il popolo la solita popolare
Si esprime attraverso rappresentate in Parlamento in pratica il popolo governa se stesso attraverso la legge la legge come volontà generale si dice che il governo democratico non è il governo degli uomini ma il governo della legge il governo
E quindi questo primato si fonda sul primato della legittima
Da quarantasei ad oggi però
Qualcosa è cambiato
L'iniziativa legislativa è tutta in mano al governo
Se si guarda le leggi che sono di iniziativa parlamentare sono pochissime
Per non parlare poi delle leggi che fa l'Unione europea fanno i governi
Allora che si possa dare al cittadino
La possibilità di scegliere insieme al suo al rappresentante che va in parlamento un governo e una maggioranza di governo e un primo ministro e capo del governo di Roma
Penso che sia un un valore positivo un progresso cioè in pratica per tenersi fermo quel fondamento bisogna spostare anche il potere del cittadino da nominare solo il proprio rappresentante poi col sistema proporzionale questa volontà generale si si spacchettamento in tanti piccoli partiti e partiti oggi si parla di partitocrazia voglio dire
Proprio per recuperare il fondamento della sua anima popolare credo che si debba anche questo non vuol dire accettare una dittatura della della maggioranza né la forma della premierato così come viene inserita la Costituzione però dico questo questo discorso del fondamento del Parlamento
Il fondamento di tutto il sistema intanto il valido in quanto si richiama alla legge come spesso una volta generale
E che la legge oggi iniziativa legislativa sia in mano ai governi odierna un fatto che mi sembra si possa registrare anche come cittadini bisogna cioè bisogna essere scienziati della politica politologi intere
Capire questo per cui credo l'elezione delle idee anche del presidente della giunta già a anche questo fondamento anche se si viene a livello regionale iniziative legislative sono in mano alla Giunta quindi solo questo piccolo senza volevo manifestare per il resto voglio dire
Ah che con parole più dure sono d'accordo con voi
No
Dal
Naturalmente non del tutto d'accordo con Mauro Ferri
Per esempio a parte il fatto dalla piccola rivoluzione rotto Berlusconi non è sceso in campo
E fallita naturalmente si proponeva di abbattere la partitocrazia da quindici o dodici o tredici partiti siamo arrivate a settantacinque a livello nazionale oltre Camera e Senato a Cortina e livelli qui
Però non condivido questo per esempio le due i due schieramenti si pongono questo problema
La destra dice diciamo sì e poi si modifica questa legge diciamo quella questa legge costituzionale
Da sinistra asili con votiamo no e poi si se ne parla di di evento mate di fare qualche modifica ora questa modifica dove si può fare io per esempio la Bicamerale non la demonizza era e come ha fatto Mauro Ferri perché dove Decibel scooter diciamo
Non pacificamente a me annienta animatamente anche ma suo eventuali modifica detta di questa Costituzione
Per dire se si dice dopo cinquant'anni ci riconosce capolista fatta troppo la la democrazia è un lusso che italiana ce lo permette a questi questi obiezioni Nancy Cannes anche la risposta è è necessario tenere in mille parlamentari
è necessario alto cioè tendeva a parlamentari e nelle sale cantate col ecco io non vedo la quarta edizione di dire no e discutiamo ecco su questo non c'è accordo economico fare grazie
Molto molto brevemente perché
Ah Piergiovanni pennone queste
E lo stravolgimento della forma parlamentare forma parlamentare fu al centro di una discussione forte in sede di Assemblea costituente poi fusa in discesa il famoso ordine del giorno presentato all'onorevole Tommaso Grassi perché fissava fissava quella che si apre la forma parlamentare quindi embargo un'altra cosa in relazione a quello che diceva
Il negozi il fatto è che in potete costituente è dell'Assemblea costituente
Non so se rendo l'idea
Perché la Costituzione prevede le forme del cambiamento Don in termini di scrittura costituente ma in termini aggiornamenti di parti che si ritiene di aggiornare quindi non ci possono essere come dire
Delle specie di superfetazioni diciamo così istituzionali che assumono una funzione che non le è propria perché il potere costituente dell'Assemblea Costituente mai delle commissioni o delle bicamerali poi si può essere d'accordo e disaccordo se va bene si è politicamente giusto fatto sta che c'era stata una del mitra una bozza di una Iotti
Una D'Alema e non è andata in fondo una e quindi qualche nodo questo questo da un punto di vista diciamo di dottrina ma da un punto di vista anche di agibilità di fragilità politica evidentemente lo significa quindi il problema è un altro poi il numero dei parlamentari
Non è una questione che riguarda la costituzione della Repubblica è un altro problema questa che in una legge ordinaria e lo Stato
Si può decidere che i parlamentari sono meno di quanti sono oggi costituzione
Oggi a quel però voglio dire se noi andiamo a guardare
Il rapporto se prendiamo la Camera quanti esprimerò il il Ict cioè un parlamentare quanto rappresenti politicamente la stessa proporzione che c'è nei confronti del della Francia che cioè le altre democrazie locali cioè non è che sia poi una una queste si possono ridurre si possono già ammessa tante come la questione delle auto blu
Quando non si sa cosa dire si tagliano le auto blu dopodiché si dice con le auto blu ci sono insomma voglio dire non giriamo intorno a un problema che non è il problema affrontiamo il problema e poi forse si risolve anche quelli sono gli aspetti o laterale
Questo
Chiedo scusa ma siccome sono stato chiamato a causa direttamente vorrei dire anche una cosa
Io non ho detto che esse si votano non si possa poi modificare la Costituzione
Ho detto che se passassero i sì non ci si può tornarci sopra per un evidente ragione di rispetto alla sovranità popolare
Se passasse Guerino delle modifiche si possono fare periti Dino dicono no a questa riforma
Ma cosiddette riforma
Ma i cittadini non si esprimono su di un eventuale altro tipo di cambiamenti da apportare alla Costituzione
Si dovrebbero esprimere se non ci fosse una maggioranza di due terzi che la bontà altrimenti la Costituzione rende possibile questo caro sempre in termini di singoli emendamenti in tandem di Morganti dimezza costituzione o più e di stravolgimento dei principi centotrentotto da questo punto di vista è chiarissimo e che sia una cattiva una applicazione contrariare il senso del centotrentotto lo si vede anche perché magari ci sono dei cittadini che vorrebbero votare sì a qualcuna
Di queste riforme votare no ad altri il prestigio che si debba esprimersi su Complesso
E io non ho dubbi ma ci potrebbe essere anche chi ha dubbi e allora per evitare che passi tutto deve prevalere assolutamente no
Quanto
All'altro discorso io ho detto che personalmente ritengo che la Costituzione possa andare avanti sostanzialmente così
In gioventù anch'io sullo stato di quelli che dicevano cambiamo modifichiamo eleggiamo direttamente il Presidente della Repubblica
L'esperienza e soprattutto alla permanenza di nove anni alla Corte costituzionale mi hanno convinto che questa costrizione sostanzialmente va bene ci potrà essere qualche modifica anche il numero dei deputati
Con
Poi un emendamento è stato cambiato perché il testo costituzionale originario stabiliva uno ogni settanta mila abitanti se non erro quindi dopo Censimento
Bisogna aumentarlo e per evitare che l'aumento potesse andare all'infinito allora la popolazione negli anni Cinquanta ancora cresceva rapidamente ci pensò il numero fisso in seicentotrenta proprio per evitare un eccesso di aumento e che non è un numero che facce e il numero per esempio è inferiore a quello della Camera dei Comuni inglesi o inferiori anche all'Assemblea francese padre
Effettivamente come ha detto bene Paolo Bagnoli nella storia delle auto blu fare appello alla per far votare al a questo antiparlamentarismo deteriore qualunquisti ove purtroppo
C'è sempre un postato nelle democrazie perché la democrazia è anche il diritto di criticare
E c'è qui e molto spesso in gran parte ingiusto questo atteggiamento di vedere il parlamentare come il privilegiato eccetera e non si guardano a tanti altri che sono veramente degli giustamente privilegia ma dico se si dovesse con un emendamento ridurre il numero dei deputati questa è una delle cose che si possono fare no stravolgere la Costituzione quanto all'altro discorso della legge
Io però invertire il contrario
E e il fondamento del pratiche di Parlamento come fondamento della nostra Costituzione sta nel principio della sovranità popolare
Che siccome non può emanare direttamente leggi lo faceva nelle antiche repubbliche cittadine greche o lo fa ancora in qualche piccolo cantone svizzero mi sembra ecco
è stato trovato dai costituzionalisti gli hanno dato vita a porre le moderne democrazie il concetto di rappresentanza alla sovranità del popolo
Che quindi la legge alla sua fonte nel popolo ma nell'unico modo possibile attraverso la sua rappresentanza che il Parlamento che sia sempre aumentato l'influenza del governo dell'emanazione della legge è un dato di fatto che attiene anche allo sviluppo dalla nostra società all'estensione dell'ambito della legge ma tutto questo ripeto non esiste questo stravolgimento di polveri perché la designazione del primo big delle Presidente del Consiglio
L'abbiamo già fatta nelle ultime elezioni
E l'abbiamo fatta anche di detenzione di del due mila e uno con la legge elettorale possibile questo collegamento a una persona che rappresenta il capo della coalizione senza incidere sui poteri che devono restare tali
Del Parlamento nel suo complesso non de la maggioranza dal sei l'opposizione l'asse e delle Capo dello Stato che ha sempre questa funzione di equilibrio
Grazie
Ma io molto brevemente anche perché condivido le cose che sono state dette non tutte le sottolineature che sono state dette ma
Effettivamente anche
Realtà che si esprime per il nove differenziate cioè più ricca di quello che sembra
Però prima fatemi ringraziare
L'Amministrazione Provinciale per aver voluto questa iniziativa assieme alla lega delle autonomie locali
Fare gli auguri al comune di Arezzo che avvia la sua esperienza amministrativa dopo queste ultime elezioni e così
Esprimere la mia soddisfazione di essere qui
Ad una presidenza così autorevole su questo tema del rapporto fra enti locali Costituzione della Repubblica italiana
Che
Diciamo mi onora è un'ora un'associazione come la nostra la Lega delle Autonomie che proprio mercoledì prossimo celebrerà in Campidoglio il suo novantesimo dalla Fondazione
Gli interventi che ci sono stati io li condivido hanno particolarmente insistito sulle ragioni per le quali questa proposta di riforma costituzionale che sottoposta al referendum confermativo
Merita di essere bocciata
E hanno insistito in particolare sui temi
Dello stravolgimento del
Dell'equilibrio i poteri parlamentari
Ruolo
Presidente del Consiglio dei ministri
Io volevo in poche battute senza apportarvi via troppo tempo anche perché poi devo rientrare appeso
Portarvi alcuni argomenti che riguardano il perché un'associazione di enti locali
E contraria ad una riforma che dice che vuol fare la devoluzione dei poteri dallo stato centrale agli enti locali
Alle regioni e agli enti locali
L'argomento che sta al centro di questo nostro giudizio che abbiamo espresso immediatamente sia durante il dibattito parlamentare sia dopo l'approvazione parte del Parlamento di questo testo di riforma
E che
Volendo usare
Anche la categoria del federalismo
Questa è una riforma
Che non interpreta il dibattito sul federalismo come negli ultimi anni non lo abbiamo vissuto portato avanti approfondito
In particolare
Invece lui in tutti gli anni novanta
Questo è un vero e proprio pasticcio
Nel senso che
Si è voluto sì per ragioni squisitamente politiche
Di tenuta di una maggioranza mettere dentro lo stesso pentola
Tutta una serie di interessi e suggestioni diverse
Sono d'accordo con i professori
Probabilmente la parte più pericolosa diciamo così di questo progetto di riforma non stanno contenuti della cosiddetta devolution
Però volendo essere diciamo così benevoli
Nei confronti di chi ha voluto quel tipo di scelta sulle competenze esclusive
Affidata alle regioni l'organizzazione
Scolastica l'organizzazione sanitaria e della polizia amministrativa e locale
Volendo essere benevoli dicendo va be
Poi lo stesso testo costituzionale che renderà praticamente impraticabili anche questa stessa volontà perché come viene fatto giustamente notare da una parte la competenza esclusiva dello Stato
In materia di tutela della salute fatta salva sono stati Stato nazionale e ha competenza esclusiva in materia di tutela della salute e dall'altra si dice che l'organizzazione
Sanitaria
Tutto quello che attiene alla gestione l'attivazione dei servizi che riguardano la sanità
Sono di competenza esclusiva delle Regioni
Il che significa aprire un vortice conflittuale straordinario perché voi spiegatemi dove sta il confine tra la tutela della salute e
La produzione di sangue dei servizi sanitari un po'è un po'complicato andare a trovare un confine che dica mi sono esclusivo io edizioni esclusivo tu Regione quindi se era ragione della quale hanno fatto questa scelta
è quella di superare la cosiddetta conflittualità
Prodotta dall'introduzione del Titolo quinto nel due mila e uno in verità
Stiamo andando verso una conflittualità ancora più accentua in questa materia
Si parla che questa appunto è una riforma che dovrebbe garantire una maggiore autonomia delle ragioni su materie rilevanti poi viene reintrodotto l'interesse nazionale
Ora io in linea di principio non sono contrario
Che venga reintrodotto il principio di interesse nazionale
Ma alla procedura diciamo la procedura che di è stata definita nel testo costituzionale poco creare una situazione per la quale su una materia ritenuta di esclude dalla Costituzione di esclusivo interesse mi scusi la competenza delle regioni
Può essere invocata dalla maggioranza parlamentare l'interesse nazionale tale già andare a leggere una Material ritenuta costituzionalmente in di competenza esclusiva delle Regioni quindi se possibile faccia un passo indietro rispetto al Titolo quinto sul tema della rafforzamento delle autonomie regionali e delle autonomie
Rocca per non dire di tutta una serie di
Funzioni che vengono riaccentrare nella competenza
Esclusiva del parlamento
La
Perché faccio questo tipo di riflessione perché è uno degli argomenti forti che vengono portati a sostegno di questo tipo di riforma e che si supera tutto una serie di materie dove la legislazione era cosiddetta Conca no secoli ricezione concorrente a vantaggio di una maggiore chiarezza
Questo può portare a degli effetti che sono magari che vanno al di là anche di quanto desiderato dagli stessi
Propugnatori di questa legge di riforma prendete il caso della competenza dalla polizia locale amministrativo
Ora se c'è una cosa sulla quale credo che siamo tutti d'accordo che le politiche in Italia sono fin troppe
Che il problema è il coordinamento delle forze di polizia il presidio del territorio
L'ammodernamento diciamo così della collaborazione tecnologica informativa tra questi diversi corpi di polizia
Ora non c'è scritto da nessuna parte e quindi se voi lo dite ovviamente lo dicono mica vero ma non c'è scritto neanche che vieta che essendo di competenza esclusiva delle Regioni
Il tema della polizia amministrativa e locale ci possa essere una regione che decide
Succederebbe un quarantotto
E decide di snaturare le competenze delle polizie municipali ad esempio che sono particolarmente care ai cittadini non quando fanno le multe sicuramente quando dare una mano quando dava una mano dell'organizzazione dalla nostra vita quotidiana
Snaturare la polizia municipale in funzione della nascita di alcune polizia regionale
Questo sarebbe un elemento che in termini di organizzazione della sicurezza non non porterebbe a niente di buono e di più
Al ai cittadini al Paese
Queste sono alcune delle ragioni ma non è solo per le quali noi
Ovviamente siamo contrari dal punto di vista delle autonomie locali a questo testo di riforma
Ce ne sono di altri
Più
Importanti secondo me
Noi siamo del parere le Autonomie locali tutto il sistema delle Autonomie locali e delle Regioni Province e Comuni
Siamo del parere che va superato il bicameralismo così come oggi peccato che BT che il bicameralismo così tutto perfetto
Sia anacronistico rispetto alla organizzazione dei poteri
E delle funzioni che
Sono definite nella seconda parte della Costituzione appunto nel titolo quinto
E che quindi
Per riuscire a far funzionare meglio un sistema istituzionale che ha spostato tutta una serie di funzioni in capo ai commi uno ai Comuni alle Province e alle regioni
Bisogna rafforzare in luoghi della concertazione interistituzionale
Ecco perché io non sono per insistere sulla diciamo così distinzione delle competenze esclusive fra Parlamento e assemblee regionali
Perché alcune materie la competenza concorrente elemento di garanzia elemento di collaborazione nella mente di interazione elemento diciamo così di un'idea di federalismo che non vuole snaturare smontare l'unitarietà del Paese ma la vuole vivificare in un altro modello che non sia quello di una riproposizione estatica di un'unità nazionale che comincia diciamo così ad avviare un po'il fiato corto non in Italia in tutto il mondo
In particolare l'euro la crisi degli Stati nazionali appunto
Allora da questo punto di vista noi riteniamo che il bicameralismo perfetto così come oggi noi ce l'abbiamo parte superato a vantaggio di un Senato
Delle regioni come ricordava appunto il professore prima
Ma la la proposta che ci hanno fatto è una proposta che non corrisponde alla rappresentatività
Dei territori ma in secondo luogo provoca una paralisi del processo legislativo cioè io il rapporto che si instaura tra la Camera dei deputati
E il Senato federale lo dico per loro l'hanno disegnato produrrà una paralisi dal punto di vista legislativo nel senso che il sistema si cercherà e noi proprio perché non abbiamo nessun interesse
Noi Regioni noi enti locali che il processo legislativo invece che a snellire si si complichi perché abbiamo bisogno di un sistema istituzionale più snello più veloce più siamo efficiente e siamo terrorizzati dall'idea che si crei un elemento di ulteriore complicazione dal punto di vista della produzione
Legislativa nel nostro Paese
Questa è la seconda forte ragione per la quale non usciamo contra senato federale così come è stato
Disegnato non ci rappresenta e soprattutto rappresenta un vulnus sull'efficienza di sistema se abbiamo ragionato in virtù di questi anni perché i cambiamenti d'introduzione delle del del valore dell'Europa l'importanza crescente tra dimensione territoriale quindi Regioni Comuni enti locali l'asse Europa territori diciamo così come scenario futuro
Del dell'anche della competitività del Paese non abbiamo bisogno di un sistema istituzionale che funzioni e che che sia che assecondi diciamo così questa questa nuova dimensione dentro il quale corrono i diritti i doveri i poteri e le opportunità
Europa territori questo è l'asse del futuro allora bisogna che il sistema istituzionale in qualche modo a seconda aiuti in questo tipo di processo non abbiamo assolutamente bisogno di uno stato nazionale che si ingolfa del dentro un percorso legislativo che non funziona e che paralizza appunto le scelte che devono andare versano questa nuova dimensione verso questo no
Adesso
Dentro questa cosa ci sta anche la riduzione dei parlamentari insomma io credo che qui ci sia un tema ormai è abbastanza all'ordine del giorno la previsione costituzionale insomma
Oggi proprio per il ruolo nuovo che hanno le assemblee regionali dove sono stato metà di consiglieri consiglieri regionali dove sono stati quindi statale rafforzata rappresentatività delle regioni
E il ruolo nuovo che hanno i Comuni e Province il numero del parlamentare si può e si deve ridurre c'è ma non come credo
Non si possono far colpo sempre i governi se il processo legislativo si sposta in funzione diciamo così della iniziativa del governo perché vederlo lavorare qualche volta in Parlamento scrive qualche
Qualche elemento di di di preoccupazione rispetto al ai tempi richiesti da un percorso legislativo insomma
Rafforzano queste questi tipi di di realtà ecco la terza ragione e vado rapidamente a concludere
Quella propria nostra
Diciamo così del completamento dello sforzo riformatore che è stato prodotto durante tutti gli anni Novak
In questo senso
Io
Insomma sottolineare in modo diverso il tema del federalismo fiscale quindi delle due l'una insomma
Ho abbiamo parlato
Ci siamo gamba locati così abbiam fatto un po'di
Intellettualismo inutile
In tutti gli anni Novanta avevo cercato di costruire un sistema appunto che spostarsi sui pesi
Più vicino ai cittadini
In una rappresentanza più diretta in un rapporto più stretto con i territori
Oppure questo percorso ma portato nelle sue logiche conseguenze e le sue logiche conseguenze sono il tema del federalismo fiscale che viene invece ulteriormente rinviato
Dal
H in alto dal sole è quella somma e inutile che voglio dire ci vogliono contrabbandare questo una riforma che e centra una forza ed eventuali quando pongono un ulteriore rinvio prima del federalismo fiscale che già si è visto
Penalizzato per cinque anni di di rinvio continuo che non è mai stato non è mai stato affrontato ma il tema questo in questo senso non è altro se non la certezza
Dei tributi propri che vanno affidati a comuni e regioni
La certezza delle comparti che l'entità delle compartecipazioni ai tributi nazionali la possibilità di poter le realtà svantaggiate godere di un fondo di
Di equilibrio e quindi anche la possibilità di poter attivare forme di fiscalità finalizzate le pubbliche scuse imposti disco
Dentro un quadro unitariamente dell'ordinamento tributario nel nostro Paese però
Credo che questo sia l'elemento sul quale dove non possiamo ovviamente che dire che abbiamo hanno discusso hanno lavorato per anni ci hanno fatto perdere tempo in Parlamento su una riforma che aveva al centro questo tema della di maggiori poteri alle Regioni alla fine hanno spostato nel tempo la vera questione sulla quale si giocava la differenza tra il prima e dopo cioè il portare a termine un percorso riformatore
Come quello che negli anni novanta abbiamo interpretato
Che si fa dopo che si fa dopo non lo so adesso intanto vinciamo lettere né tanto intanto portiamo a casa la maggioranza dei no è anche facciamo andare a votare vigente possibile Perino
Poi probabilmente applicheremo centotrentotto probabilmente prima lo modificherei il centotrentotto nel senso che introdurremo un quorum
Particolare per l'approvazione delle delle modifiche costituzionali Ferrari
Duecentotrentotto già i due bensì prima delle prime vetture diciamo così componenti seconda lettura finale la tregua del due pezzi del convoglio di ciascuna Camera separata
Sì
Volevo dire
Bisogna ricreare comunque le condizioni perché questo tema venga sottratto le logiche delle maggioranze di turno questo il il è la questione
Se vogliamo riprendere uno spirito costituente di questo Paese gli strumenti
Ognuno di può discutere quello che è certo è che non possiamo con conti Noiret una lecita si vota sì e l'altra pure
A vedere la Costituzione modificata secondo me Skardy che
Appunto
Per evitare questo tipo di fenomeno bisogna aprire confronto un dialogo in modo tale che la Costituzione torni a essere la carta di tutti
E non venga vissuta come merce di scambio all'interno di una maggioranza politica c'è una bella differenza tra quello che è successo col titolo quindi nel due mila e uno riguardava cinque articoli non cinquantatré
Però
Quando ci fecero notare insidiosa ma credo che abbiamo sollevato la questione che aveva un suo senso e quindi credo che bisogna chiudere questa fase gli aprire un confronto che può avere più o meno
Diciamo così densità in termini di cambiamenti costituzionale ma almeno il principio che sulla Costituzione si torna a dialogare confrontarsi
Fra tutte le parti del Parlamento credo che sia un principio che va ristabilito in questo senso condivido assolutamente quanto è stato detto è assurdo dire sì perché così dopo cambiamo
Perché una volta che il referendum confermativo sì espresso la volontà degli elettori quella che va si dice no e poi si apriranno tutte le discussioni che la politica viene riterrà di aprire San però con questo spirito nuovo che deve essere quello appunto di un dialogo fra tutte le componenti del Parlamento grazie