«Federalismo fiscale. Un progetto da completare»

Vi ringraziamo di essere intervenuti ringraziamo io
Illustri retoriche commenti anni libero di curati Alberto Zanardi ci scusiamo per il ritardo ma speravamo di cominciare con la presenza del ministro vi state annunciate ecologico stratificazioni successive ma penso che rivela a pochi minuti sino da Simone
Quello che vorrei sottolineare oggi iniziative che con pubblica che il centro di ricerca dell'Università Bocconi su questi temi
Da molti anni alcuni di noi si occupano di queste cose da Zeman diverrà chili dicendo
Le ritengo che questo
Oggetto concentra completare datati costituisca anche una sintesi del lavoro che è stato fatto finora in questi anni su questi temi credo che oggi la discussione sarà certamente utile per tutti e a questo punto dalla parapetto tematiche introdurre
Io
Vogliamo attendevo secondo allora
Dunque io
Io che ho una relazione introduttiva in cui dove essenzialmente fornire un quadro generale sul tema dell'attuazione del federalismo fiscale lo faccio
Sulla base delle riflessioni che con una certa fatica e anche in un tempo che si è dilatato attorno ai due anni sono state sviluppate all'interno dalla Fondazione Di Vittorio insieme con le associazioni Astrid emersa ma i credo che il punto di partenza
Di queste riflessioni sia essenzialmente la constatazione di quella situazioni di grave in passa istituzionale decisionali di quello sorta di stato confusionale che attualmente caratterizza tutta la questione dell'attuazione del federalismo fiscale alla luce del dettato costituzionale
In generale anche la gestione corrente della finanza sub diciamo della finanza locale
Certamente sul piano della riforma costituzionale il trasferimento di funzioni di risorse che era stato previsto dalla riforma del due mila e uno e siamo all'anno zero
E questo essere fermo all'anno zero però non è privo di costi ha contribuito questa situazione di stasi ad esacerbare la conflittualità fa Stato e regioni sui confini delle rispettive responsabilità
Legislative e credo che l'assenza di regole chiare e durature nel tempo
Ha incentivato anche comportamenti opportunistici tra vari da parte di vari soggetti che sono coinvolti in questa sorta di gioco che sono i rapporti finanziarie fra diversi i livelli di governo ha incentivato anche deragliamenti rispetto a una creduti Hinata consapevole e responsabile gestione delle relazioni finanziarie fra diversi livelli di governo
Al contempo e emersa sul piano costituzionale la riforma del due mila e cinque quella che andremo a a confermare la cui fiutare il prossimo week-end
E questa riforma costituzionale di fatto soltanto marginalmente come tutti sappiamo interviene sui temi che stiamo discutendo oggi interviene trasformando in qualche misura in competenze esclusive regionali alcuni profili fondamentali di due materie che sono cariche per o di significati perequativi e anche i dipinti Tana azionare le come sono oltre la sanità e soprattutto direi l'istruzione
E però ben più rilevanti nell'ambito di questa riforma sono gli interventi su altri profili degli assetti istituzionali del nostro Paese come sono il premierato forte piuttosto che il Senato federale
La Presidenza della Repubblica la Consulta e così via va sottolineato tuttavia che nell'ambito della riforma del due mila e cinque
Non si è toccato in alcun modo rispetto al testo attualmente in vigore quello del due mila e ora del due mila e uno il disegno
Del federalismo fiscale in senso stretto cioè l'articolo centodiciannove il meccanismo di finanziamento delle Autonomie territoriale in termini di tributi propri compartecipazione trasferimenti perequativi
E tuttavia direi nonostante questa aria di relativa stabilità pace costituzionale in tutti questi anni non si è posto mano a quella legge di coordinamento generale della finanza pubblica e del sistema tributario
Del resto prevista dalla Costituzione e più volte in voti invocata dalla stessa Corte costituzionale
Che avrebbe dovuto tracciare delle linee fondamentali della diciamo degli assetti del sistema tributario del nostro paese del sistema perequativo e fra l'altro di un nuovo patto di stabilità interno
Effettivamente rispettoso dell'autonomia degli enti territoriali l'unico elemento nuovo che è venuto fuori in questi anni credo che sia essenzialmente quel poderoso produzione di documenti fatti dall'Alta Commissione sul federalismo fiscale la quale però di fatto queste proposte non hanno avuto realizzazioni concrete intervenire politici
Al di sotto di questo livello costituzionale in tutti questi anni poi nella gestione concreta della finanza decentrata
Noi abbiamo puntualmente assistito al riproporsi costante anno dopo anno legge finanziaria dopo legge finanziaria quel consueto armamentario di vincoli all'autonomia delle regioni e degli enti locali
In termini di fissazione di tetti di spesa di vincoli al personale agli Investimenti di congelamenti dello sforzo delle possibilità disposto fiscale l'ultimo esempio la legge finanziaria per il due mila sei
E nel complesso mi sembra che queste misure siano tutte misure dal fiato corto di breve respiro sia in realtà hanno spesso incentivato comportamenti
Di crescita della spesa pubblica almeno nel medio periodo hanno penalizzato comportamenti virtuosi con effetti di rimbalzo poi negli anni successivi
Fra l'altro vorrei soltanto richiamare l'attenzione per quanto riguarda la riforma costituzionale
Del due mila e cinque di quella specie di nonsense che previsto nelle norme transitorie che non solo da un lato rinviano ad un termine molto lungo di tre anni l'effettiva applicazione
Attuazione del federalismo fiscale ma soprattutto prevedono una cosa strana e cioè prevedono il fatto che il federalismo fiscale debba essere attuato a parità di pressione fiscale complessiva
Credo che sia un passaggio di difficile interpretazione sia in termini diciamo di passaggio da un regime all'alto sia in termini diciamo di situazione a regime del sistema di federalismo
In termini di transizione io credo che si debba dire abbastanza chiaramente
Che i costi del federalismo ci sono nel senso che il passaggio da un sistema relativamente accentrato a un sistema decentrato comporta delle inerzie comporta delle duplicazioni ma anche in termini se volete positivi comporta quanto meno dei mille spesi se di Codino amento di un sistema di centrale che si fa via via più articolato dal punto di vista poi di un sistema a regime
E vincolare il fatto che non ci possano essere aumenti di pressione fiscale complessiva se non a compensazione fra aumenti degli dei tributi regionali rispetto a diminuzione dei tributi statali costituisce evidentemente un vincolo strettissimo una maglia di ferro
Alle possibilità appunto di scelte autonome da parte di Regioni ed enti locali
Peggiore di questa situazione di impasse ovviamente come in tutti i fenomeni complessi sono differenti c'è certamente una qualche ragione a livello politico nel senso che la maggioranza di centrodestra della scorsa legislatura ha voluto segnare uno stacco rispetto alle proposte costituzionali del Governo precedente mi sembra che ne sia venuto fuori un confuso accavallarsi
Spesso più per ragioni di bandiera che tecniche di proposte diverse che sono arrivati alla fine alla proposta concreta del due mila e cinque certamente lo scenario macroeconomico e di finanza pubblica non ha favorito il l'effettiva attuazione del federalismo fiscale
La debolezza della crescita economica l'affanno dei conti pubblici non hanno dato che i gradi di libertà economica che sono tre credo assolutamente necessarie per coprire di inevitabili costi transizione dopo di che non va nascosta l'oggettiva difficoltà di portare da ad attuazione una trasformazione di così ampia portata come quella che è stata prospettata dalla riforma costituzionale del due mila e uno non dimentichiamoci che questa riforma nelle valutazioni diciamo che sono generalmente condivise fatte dall'ISAE
Stima un trasferimento di risorse di circa settanta miliardi di cui però notate ben quaranta miliardi
Sono ricollegabili a trasferimento dell'onere definanziamento del di salari e stipendi degli insegnanti della scuola
Il non dimentichiamoci che al di là di questi settanta miliardi in realtà ci sono ben centosettanta miliardi da finanziare con nuovi strumenti
Tenendo conto che i trasferimenti non di natura perequativa sono banditi dalla Costituzione non possono essere a utilizzati in futuro mentre oggi finanziano funzioni molto rilevanti
è ovvio che poi si tratta di un'operazione ancor più ardua se la immaginiamo calata in una realtà economica istituzionale come quella del nostro Paese cioè un Paese caratterizzato da forti dualismi in termini di i tempi di sviluppo economico a livello territoriale in termini di composizione demografica e sociale dei vari territori
Anche in termini di differenziazioni istituzionali molto rilevanti pensiamo soltanto all'affiancamento delle regioni a statuto speciale rispetto alle regioni a statuto ordinario
Pensiamo soltanto ai più di otto mila comuni in italiano
Caratterizzati da strutture dimensionali da strutture demografiche molto diversificato quindi nel complesso un'operazione difficile per ragioni tanto strutturali quanto congiunturali di qui ovviamente la domanda come possibile dare attuazione al federalismo fiscale previsto dalla Costituzione uscendo dall'attuale situazioni di stallo decisionale
Il ridando un po'di ordine alla gestione concreta è corrente della finanza a livello decentrato
Ma io credo che riprendendo credo un argomento che sia caro al professor Giarda ci sia un punto metodologico innanzitutto da affrontare e cioè che quando si guardi ai problemi del federalismo fiscale in Italia bisogna assumere una sorta di approccio globale comprensivo sia dal lato della spesa che da un lato delle definanziamento quindi questioni di finanziamento questioni di perequazione delle regioni e degli enti locali questioni di Spesal devono essere viste in congiunzione
Si tratta di una prospettiva questa che credo non solo sia puffi qua dal punto di vista dell'analisi ma sia sostanzialmente pubblicata
In un Paese come l'Italia in cui la Costituzione le leggi l'esperienza storica assegnano alle regioni e agli enti locali rilevantissime funzioni dove esistono diritti di cittadinanza cioè dove le istanze perequative sono estremamente pervasive innanzitutto a livello regionale per quanto riguarda la sanità per il primo punto è è che dobbiamo assumere dobbiamo analizzare in termini congiunte alcuni blocchi fondamentali di questioni l'estensione delle competenze distesa delle regioni e degli enti locali e in particolare l'attribuzione alle Regioni di rilevanti funzioni in cui esistono diritti di cittadinanza in cui esiste la tutti la costituzionale
Dei diritti essenziali
Il secondo blocco e la pressione tributaria cioè la scelta dei tributi da assegnare agli enti decentrati e il grado di occulto autonomia tributargli effettiva che deve essere Doyle conosciuta
Il terzo blocco e la questione della perequazione come farla con quale portata attraverso quali strumenti quale deve essere il disegno del sistema dei trasferimenti perequativi a livello regionale ma anche a livello gli enti locali
Ed infine l'ultimo punto ma certamente non il meno importante e la questione della responsabilizzazione finanziaria degli enti territoriali nelle proprie decisioni
Dunque
Quali sono diciamo le conseguenze di questa analisi congiunta di elementi ma un pomo punto si diceva
Le Regioni e gli enti locali hanno rilevantissime competenze in funzione in cui esiste una tutela costituzionale
Di Livelli essenziali di diritti di cittadinanza di diritti sociali
Quali sono le implicazioni immediate di questo osservazioni beh da un lato ovviamente
Il fatto che i rischi di irresponsabilità finanziaria a livello locale che sono stati sperimentati negli ultimi decenni soprattutto per quanto riguarda la spesa sanitaria
Possano poi estendersi anche ad altri comparti importanti la spesa pubblica imposte attiva istruzione ed assistenza
Dall'altro c'è la questione che la capacità fiscale
Diciamo così la dotazione fiscali di ciascuna regione di ciascun ente locale dovrà necessariamente fondarsi per appunto queste ragioni di attribuzione di sospese a carattere fortemente sociale
In misura preponderante su tributi che sono presenti in modo omogeneo su tutti i territori a livello di ciascun livello di governo questo vuol dire che necessariamente la finanza delle regioni e degli enti locali dovrà essenzialmente o in misura preponderante affidare sia compartecipazioni su tributi erariali
O su tributi di derivazione erariale come sono attualmente in via Papa ellenici
E necessario identificare di finire un nucleo ampio di tributi regionali e locali che renda possibile concretamente il con fonte ho fra le capacità fiscali di questi diversi enti allo scopo di costruire su questo confronto poi un sistema di trasferimenti perequativi che possano realizzare la perequazione sulle funzioni distesa su cui appunto
E necessario riconoscere dei fabbisogni standard alla copertura dei fabbisogni standard
Questo credo che sia uno dei passaggi fondamentali
Anche di quella che dovrà essere che ovviamente non sono un giurista e quindi esplorò questi aspetti con grande cautela ma i giuristi mi hanno detto che questo dovrebbe essere un punto fondamentale su cui poi costruire la futura legge di coordinamento del sistema tributario
Nel senso che questa legge dovrà direi diciamo così un grado di dettaglio Didi insita in termini di specificazione degli strumenti tributari assegnate a Regioni ed enti locali
In grado appunto di mantenere unito Riglietta di mantenere diciamo semplificazione razionalità del sistema fiscale complessivo ma soprattutto anche di garantire le possibilità di fare la perequazione fra i diversi territori sia a livello regionale
Che a livello locale
Ed in questa prospettiva allora bisognerà credo trovare soluzione a livello costi di interpretazione costituzionale
Alla questione che talvolta è stata evidenziata degli APQ Peo o di quelli che sono gli attuali tributi erariali assegnate Regioni ed enti locali
Richiamavo prima IRAP e di Cini che in termini letterali sembrerebbero non consentiti dall'articolo centodiciassette ma che evidentemente bisogna recuperare per questa perché questi tributi continueranno ad essere in realtà il pilastro o della finanza regionale e locale
L'esigenza di unitarietà del sistema tributario comporta di converso che ai tributi autonomi Tirreni
Delle regioni e degli enti locali quelli che derivano diciamo dalla creatività tributaria
Di questi enti decentrati dovrà essere essere necessariamente assegnato un ruolo minoritario in termini gettiti possibili
Ma è un ruolo che se è vero è secondario in termini di gettiti io credo che sia assolutamente critico dal punto di vista dell'uovo significato economico
Nel senso che su questi tributi bisogna costruire l'autonomia direbbero gli economisti al margine marginale degli enti locali perché affidandosi sugli spazi di autonomia concessi dai tributi popoli autonomi di regioni ed enti locali
Che le regioni e comuni potranno finanziare servizi aggiuntivi rispetto ai livelli standard da e potranno ovviamente con coprire eventuali disavanzi non previsti sulle funzioni che sono loro assegnate
Tutta la questione poi va interpretate in termini di nuovo congiunti tenendo conto dell'atto dei tributi dell'atto della spesa
Anche per andare a scegliere quel mix a appropriato fra tributi pop poi autonomistico cui appunto esisteranno e dovranno essere riconosciuti forti spazi di autonomia
E altri tributi che invece deriveranno dalla legislazione statale
Questo mi sa dovrà necessariamente riflettere le scelte credo politiche più politiche che tecniche che si vorranno fare riguardo alla fissazione dei livelli essenziali se questi livelli essenziali per funzioni come sanità istruzione verranno interpretati come di venti minimi o più bassi rispetto a quelli che sono allora a attualmente fissati
Allora il mix di tributi in potrà essere diverso e potrà riconosce la maggior spazio all'autonomia tributaria effettiva di regioni ed enti locali
Credo che queste siano le coordinate generali nell'ambito delle quali poi sito fanno eh affrontare questioni se volete anche più concrete di Scelta di quali tributi assegnare alla gestione e alla decisione di regioni ed enti locali
Non è un'operazione semplice per le questioni che abbiamo discusso prima
è un esercizio direbbero gli economisti di taxa assignment che è sempre difficile in generale perché poi gli economisti si sono inventati tutto una serie di critiche dei che dovrebbero essere soddisfatti Pieve di designare una buona imposta regionale che sono criteri multipli ci e fra l'altro spesso contraddittori fra di loro e quindi restringono
Necessariamente di molto quella che la platea dei possibili strumenti tributari disponibili per i governi regionali
In termini però estremamente sintetici io credo che come dicevo prima li rappa a livello regionale dovrà comunque mantenere un ruolo centrale nella finanza regionale potrà essere in qualche modo aggiustata tenendo conto di quelle che sono le osservazioni dal mio punto di vista errate
Avanzate dalla corte di giustizia europea siamo inattesa della sentenza che fosse arriverà prima dell'estate
Potrà essere aggiustata di rapa se si sceglierà di fare passare per questo sto momento
Il gli aggiustamenti sul cuneo la riduzione del cuneo fiscale i contributivo anche se su questo punto evidentemente
Il dibattito è ancora estremamente aperto ma comunque l'IRAP io credo e noi crediamo più in generale nell'ambito del volume che stiamo presentando che manterrà un ruolo centrale nell'ambito della fiscalità regionale
Si pone poi il problema annoso e su cui si è discusso a lungo anche nell'ambito dei lavori che hanno portato a questi risultati della perequazione come fare la perequazione fra territori e come fra l'altro fare la perequazione fra diversi di veli istituzionali di governo tra Regioni e comuni
Un primo punto da sottolineare che credo che il testo costituzionale nella suo nel suo dettato attuale che peraltro ma appunto non è stato in alcun modo mutato
Dalla riforma proposta dal centrodestra non ci aiuti nel senso che in cui il centodiciannove apparentemente almeno né una letteratura fosse un po'naïf fa di un economista sono compresenti diverse ispirazioni perequative
Sì città un criterio di capacità fiscale e si cita un finanziamento la necessità di un finanziamento integrale delle funzioni pubbliche attribuite agli enti decentrati che fosse sembrerebbe più richiamare da vicino
Un'interpretazione intermedi perequazione dei fabbisogni
La nostra
Interpretazione e che qui il punto di partenza e che necessariamente bisogna riconoscere la diversa valenza redistributiva
Delle diverse funzioni pubbliche che sono attribuite a Regioni ed enti locali e bisogna separate e bisogna isolate nel senso che nelle materie in cui insistono diritti civili e sociali i diritti di cittadinanza in cui c'è la tutela costituzionale dei diritti essenziali necessariamente né crediamo debba essere garantito una perequazione sui fabbisogni è una perequazione sui fabbisogni ovviamente standard da i cioè quella parte di fabbisogni di spesa storica in cui sia in data di isolare
I fili bisogni strutturali e quindi Nunno dobbiamo andare a garantire finanziamento a quelli che sono i diversi di dediti inefficienza nella fornitura dei servizi pubblici da parte dei singoli governi regionali o locali
Certo che questa questione di fabbisogni standard come calcolare lì come applicata lì è una questione annusa difficile da risolvere
Anche per problemi di natura informativa non esistono probabilmente delle basi informative adeguate per poi costruire in modo appropriato questi fabbisogni standard credo che però fosse anche sulla base dell'esperienza di molti Paesi stranieri i problemi di determinazione degli standard a possano essere i soldi con un po'di buonsenso
E probabilmente accettando delle regole di determinazione relativamente semplici bisogna però credo partire nel senso che non possiamo in qualche modo richiamare sempre la questione della mancanza dei fabbisogni standard per dire che non si può attuare il federalismo fiscale
Oggi dobbiamo partire con il richiamo il riferimento del resto necessario per ragioni di continuità amministrativa alla spesa storica bisogna finanziare la spesa storica
E nel contempo bisogna accompagnare il sistema verso un riferimento ai fabbisogni standard
Questo per le funzioni su cui esistono richiami di tipo Perego qua tipo solidaristico estremamente pervasivi per alle altre funzioni regionali quelle che il professor Giarda
Credo abbia finito abbia definito funzioni autonome
Credo che sia ammissibile un qualche divario fra fabbisogni standard i risorse disponibili a livello regionale a vantaggio della responsabilizzazione finanziaria degli enti locali
Per queste funzioni allora può apparirà adeguato una qualche modalità di salvaguardia diciamo così attenua attacca del delle finalità di tipo perequativo forse si potrebbe per esempio pensare di collegare l'evoluzione delle risorse ha delle regole semplici di dinamica temporale come potrebbe essere collegarle alle evoluzioni del PIL a livello nominale in modo da lasciare invariata nel corso del tempo quella che la fetta in termini reali di risorse che sono attribuite al sistema delle regioni
Rendendo in questo modo possibile un'adeguata programmabilità della spesa regionale
Il gruppo di lavoro della Fondazione Di Vittorio poi sia lungo esercitato in lunghissime ed estenuanti discussioni
Su quale struttura poi dovesse aprire il sistema perequativo verticale orizzontale trasversale mi sembra che una indicazione di sintesi finale sia che un sistema perequativo cui avente in qualche modo con il dettato costituzionale debba essere verticale cioè debba attivare dei trasferimenti che generano un flusso dallo Stato direttamente a regioni e poi vedremo in qualche misura ad enti locali
Quali sono allora all'interno di questa diciamo scenario generale gli spazi per l'effettiva differenziazione tra territori nell'offerta di servizi pubblici locali sì c'è una perequazione forte sulla fabbisogno standard che riguarda molte funzioni regionali e locali ma io credo che data questa tutela costituzionale sui livelli essenziali la possibilità di differenziazione fra territori debba riguardare essenzialmente oltre ovviamente alle diverse modalità di fornitura
I livelli di al di sopra degli standard e quindi se ci deve essere sforzo fiscale questo sforzo fiscale riguarda prestazioni addizionali rispetto a quelle che sono fissate a livello nazionale
E che caratterizzano appunto la fissazione degli standard
Ci sarebbero molte altre questioni su cui sarebbe interessante intervenire ne accenno soltanto rapidamente tre amo di Flash Air
La prima riguarda le questioni che riguardano lei cosiddette forme di autonomia differenziata il federalismo a geometria variabile
Questo è credo un punto su cui si coagulano diverse questioni molto rilevanti la prima che io un po'il coraggio di dire ma su cui credo che ci sia certamente molte resistenze riguarda l'effettiva può punibilità ancora oggi a livello attuale di quelle che sono le giustificazioni fondamentali che la Costituzione del quarantotto aveva avanzato a sostegno e delle regioni a statuto speciale
Le regioni a statuto speciale oggi hanno ancora attualità nelle loro differenziazioni rispetto allo standard a delle regioni a statuto ordinario sì o no
Su questo ci sono molti opinioni contrastanti però credo che ci sia un punto fondamentale cioè che al di là delle funzioni differenziate che ogni regione a statuto speciale fra l'alto
Una diversamente dall'altra si è conquistato rispetto allo standard delle regioni a statuto ordinario
Al di là delle differenziazione delle funzioni la Costituzione credo che ci imponga che uniforme sia il meccanismo di finanziamento di queste funzioni che dovrà essere elastico ad adattarsi al diverso grado di autonomia sulle spese ma deve essere uniforme dal punto di vista che della struttura delle degli strumenti di finanziamento
L'altra questione riguarda il fatto che non va dimenticato che la costituzione del due mila e uno bit conosce anche alle regioni a statuto ordinario
La possibilità di assumere in qualche modo delle funzioni rafforzate delle forme di autonomia rafforzata
E l'esempio di questi giorni della della Catalunya in Spagna e credo che sia un richiamo obbligato a queste possibilità ora e di nuovo la questione centrale e critica e come queste regioni a statuto ordinario che eventualmente desiderassero
Allargare le loro funzioni credo potrebbe essere il caso della Lombardia che potrebbe pensare di fare gli struzzi Honen casa propria dico come queste funzioni aggiuntive debbano essere finanziate
Allora qui le alternative sono due contributi popoli autonomi oppure utilizzando
Degli spazi più ampi sui tributi omogenei e derivati che sono patrimonio comune di tutte le regioni a statuto speciale
La questione quale debba essere il criterio che deve essere accolto per consentire e anche diciamo per ammettere
Questa allargamento dell'autonomia a livello di spesa il criterio deve essere quello di
Per mettere alle sole regione che sono in grado di autofinanziarsi queste funzioni aggiuntive realizzare queste forme di autonomia rafforzato piuttosto deve essere la convinzione da parte dell'autonomia regionale di fare meglio il mestiere che attualmente fatto lo Stato cioè di fornire in modo più adeguato in modo più coerente con le preferenze locali in modo più efficiente
Le funzioni attualmente fornite dallo Stato centrale allora se la risposta e la prima credo che il rischio è che evidentemente a queste forme di autonomia rafforzata possono accedere soltanto le regioni ricche in termini di risorse fiscali propria
Un altro punto
Su cui probabilmente a livello delle elaborazioni che sono contenute nel volume ma fosse anche a livello di dibattito più generale necessità qualche approfondimento aggiuntivo
E la questione che il federalismo fiscale in Italia come molti altri paesi si inserisce in una struttura istituzionale multilivello in cui non c'è solo lo Stato con le regioni ma ci sono quantomeno treni del di fondamentali di governo Stato regioni e comuni
Allora la questione come disegnate le relazioni finanziarie multilivello che possono collegate non solo lo Stato regioni e comuni ma anche le regioni a livello inferiore quello comunale
Sono possibili
E Diversi schemini che collegano direttamente lo Stato alle Regioni e lo Stato ai comuni
Oppure schemi a cascata in cui lo Stato trasferisce materia imponibile risorse alle Regioni e poi a loro volta le regioni trasferiscono questa questo potere diciamo in positivo e anche le risorse da trasferimenti a favore del livello inferiore a livello comunale la faccenda in Italia e complicata perché tipicamente i comuni sono sì dei contribuiti funzioni di natura diversa funzioni fondamentali funzioni derivate
E fosse l'indicazione diciamo che emersa un po'dal dibattito che si è sviluppato attorno al al volume
E quello che e imitati in Italia è opportuno affiancare dei Circuiti finanziari diciamo diversificati alcuni che collegano direttamente lo Stato i Comuni altri che invece passano attraverso la mediazione regionale
Infine un ultimo accenno ai grossi problemi di governance dei d'sistema finanziario multilivello in Italia cioè all'esigenza di mantenere da parte del governo centrale un controllo adeguato sull'andamento del complesso dei conti pubblici che coinvolgono ovviamente anche la finanza regionale e locale
In Italia questo concretamente ovvio o vuol dire ovviamente disegnare un assetto della finanza regionale locale che impedisca dirà agli armenti nella gestione corrente della finanza rispetto al tracciato di patto di stabilità e crescita
Quali sono le questioni fondamentali su questo piano ma innanzitutto credo che ci sia una questione assolutamente centrale che riguarda la programmabilità delle risorse in generale della spesa pubblica regionale e locale la determinazione dei fabbisogni dell'ASP della Spesal
Regionale e locale deve emergere all'interno della decisione di bilancio complessiva quindi deve essere una parte fondamentale della programmazione di bilancio dell'intero settore pubblico questo vuol dire assicurare alla finanza regionale e comunale un orizzonte pluriennale vuol dire anche coinvolgere pienamente le autonomie Regione e Comune nell'ambito del processo decisionale pubblico quello che riguarda il bilancio dello Stato ma riguarda in generale anche di intero settore pubblico a livello di indirizzi di documento di programmazione economico finanziaria e poi di declinazione interventi specifici nell'ambito della legge finanziaria
C'è un problema informativo importante cioè c'è un problema di codina mento delle informazioni fra diversi livelli di governo nel senso che non siamo ancora arrivati al punto che sembrerebbe un po'requisito assolutamente necessario di una piena armonizzazione dell'informazione dei bilanci regionali anche se passi avanti stanno facendo in questa direzione
C'è un problema ovviamente di riformulazione complessiva del patto di stabilità interno
Che deve abbandonare il riferimento ovviamente ai tetti di spesa come un riferimento di controllo e invece deve adeguatamente
Abbracciare il riferimento ai saldi Sal di tipo finanziario di finiti ovviamente in modo appropriato per quelli che sono gli spazi di autonomia che sono proprie degli enti locali inoltre il patto di stabilità interno deve essere tendenzialmente un patto non solo a parole e quindi deve derivare chiaramente da una un po'cesso decisionali condiviso fra diversi livelli di governo in quest'ottica poi vanno rafforzate le sedi di confronto fatti diversi livelli di governo fra Stato e autonomie
Deve essere risolto il problema del coordinamento delle politiche anche a livello di esecutivi statali regionali e locali attraverso la trasformazione della conferenza unificata in una reale occasione in sede di confronto tra appunto Stato centrale ed autonomia
Quale diciamo il quadro generale che emerge un po'da tutte queste riflessioni che sono state sviluppate nell'ambito del volume ma io credo che sia di indicazione che gli spazi per trovare la quadratura del cerchio fra Grossi
Diciamo necessità e opportunità perequative da un lato in ricerca di responsabilizzazione finanziaria dell'autonomia dall'alto questo sia necessariamente un passaggio stretto
è un passaggio stretto appunto Pio dalle caratteristiche istituzionale del nostro Paese però in un certo senso ciò che mi conforta
E l'osservazione che nel dibattito a livello tecnico che si è sviluppato negli ultimi anni e rispetto al quale molti diciamo hutu e di questo dibattito sono presente attorno a questo tavolo
Mi sembra che in generale ci sia una sorta di cui incidenza di vedute forse non tanto a livello di quelle che sono i valori ispiratori ma quantomeno a livello di soluzioni concrete nel senso che pur partendo forse da ispirazioni parzialmente riverse poi nel confronto con la realtà istituzionale ed economica italiana le soluzioni mi sembrano tendenzialmente coincidenti grazie
Tesserati per me relazione che a mio giudizio ed è molto stimolante
Cominciano i commenti e non so se per caso ma il primo commentatore professor Giarda
No orientale ma prima c'era Franco Gallo diceva è meglio farlo parlare dopo allora c'è stato
Ma io partecipo abitualmente a dibattiti sul federalismo fiscale
Con più vado avanti con più mi confondo le vite
Allora
Provo a cercare di mettere qualche punto fermo il federalismo fiscale è un una branca della teoria finanziaria
Quindi è un insieme di proposizioni teoriche
Cioè trovano la loro prima espressione nella ricchezza delle nazioni di Adamo Smith sono state ieri aggiustate nel procedere del tempo contributi fondamentali negli anni settanta
E la teoria del federalismo fiscale affronta boh una varietà di questioni curiose interessante che rientrano nell'ambito di quelle proposizioni sulla teoria economica dell'interesse pubblico alla teoria economica dello Stato la teoria dei beni pubblici la divisione dei compiti pubblici
Ditemi che vengono affrontati solo per i quali compiti
Pubblici devono essere ripartiti tra il centro e la periferia dopo che si è deciso quali sono i compiti che devono essere svolti dal settore pubblico piuttosto che dai privati
Quali sono le fonti di finanziamento e quindi il problema dell'assegnazione dei compiti pubblici è il problema dell'assegnazione delle fonti di finanziamento poi c'è l'altra questione che è quello dell'ottimo al Science della struttura ottima delle giurisdizioni politiche sul territorio dimensione degli atti gli enti locali un'area metropolitane le regioni o gli stati quindi c'è tutto un bar Rachida di proposizioni teoriche che definiscono la teoria normativa
Tomba utilizzando regole economiche dell'organizzazione dell'Offerta pubblica
Nell'organizzazione dell'offerta pubblica
Le proposizioni teoriche sono notte adesso vi si sono sviluppati appunto dalla ricchezza delle nazioni in avanti e poi c'è stata tutta la parte
Di politica economica del federalismo fiscale prova
Mio robot
Las nella seconda metà del Settecento
Per la Francia disegnava l'ottimo al District fusion dei poteri amministrativi sulle costituende Province che dovevano essere tutte di di pensione di duecento mila abitanti quindi venne costruita allora la mappa
Deja dipartimenti su cui si doveva esprimere diciamo le regole della politica di speso e della politica delle entrate
Ricordo che nel Regno Lombardo-Veneto e già nella Maria Teresa le entrate erano tutte finalizzate in testa il comuni no e tra le spese dei bilanci comunali dell'epoca di allora c'era
La contribuzione a favore del governo centrale
Quindi
Si decideva la contribuzione a favore del governo centrale e poi si mettevano le spese necessarie per la vita dei comuni sulla somma dei due componenti
Si determinava la cui aliquota dell'imposta unica che era allora l'imposta fondiaria
Con tutti i suoi dieci mila contro decime
Quindi
La politica del federalismo fiscale e che cosa diavolo è no cosa diavolo è è un trovo che sia un oggetto misterioso soprattutto quando si parla si parte da uno Stato unitario come il nostro Paese e si cerca di riconsiderare alcuni dei proposizioni che sono proprie della teoria del federalismo fiscale abbiamo messo nella Costituzione applicando alcuni dei teoremi del teoria del federalismo fiscale le città metropolitane credo erano già stati ipotizzate prima
E poi abbiamo fatto con l'articolo centodiciassette date di ridefinizione dei compiti la spartizione dei dei compiti di di intervento pubblico tra centro e periferia
Comunque il super stramberie anche poi nell'articolo centodiciotto diciamo che presso inutile andare a ricordare
Ma la questione di fondo
Che molti dei nostri lavori sul federalismo fiscale non affrontano il problema della trasformazione Alberto Zanardi ha menzionato questa questione
Quando qui parliamo di federalismo fiscale per il nostro Paese non stiamo parlando di un'applicazione della teoria normativa del federalismo fiscale
In uno stato di natura diciamo li ha
Di di Rousseau piuttosto che di che di Tommaso Moro se ce ne avevamo uno o di Utopia di Campanella qui stiamo parlando di scommette trasformare la struttura dell'offerta pubblica in un Paese che nato e vissuto felicemente centocinquant'anni come uno Stato unitario no un sapere e quindi i problemi di trasformazione
E ti di fare mettere in vita diciamo dei governi sostanzialmente regionali più diciamo tutta la parte del centodiciotto
Quindi ci ho ci stiamo occupando di un un ferro classico problema di politica economica cioè un problema di trasformazione di una struttura organizzativa
Che dovrebbe essere guidato dallo costituzione del due mila e uno
è se voi però cercate nella costituzione del due mila e uno dei suggerimenti indicazioni sul come fare la trasformazione pronunce come fare l'azione ci trovate poco o nulla
Quello che trovate quello che trovate paradossale è quello che vi trovate paradossale Alberto Zanardi ha citato
Il quello che per me è il paradigma della confusione che il quarto comma
E dell'articolo centodiciannove della Costituzione
Che l'antitesi
Di ogni ipotesi di trasformazione è proprio se uno voleva fare una trasformazione poi negarla avrebbe scritto il quarto comma dell'articolo
Centodiciannove le risorse derivanti dalle fonti di cui ai commi precedenti consentono a comuni province città metropolitane e regioni di finanziare integralmente le funzioni pubbliche loro attribuite
Questo
La cosa che l'Italia conosce meglio di tutti
è la santificazione della spesa storica
Quindi stiamo di fronte ad un processo di trasformazione dello Stato
Che c'entra distribuisce poteri e pone poi il vincolo fondamentale
Della sostanziale invarianza della spesa
Laddove così come si manifesta nei diversi punti del territorio quando la Spesal fatta dallo Stato
Ho a maggiore ragione quando la spesa è già fatta dalle Regioni
In un mio precedente originario lavoro che ho scritto ancora prima del referendum confermativo del due mila e uno aveva cercato di argomentare che questo fosse un vincolo di natura macroeconomica cioè
Che l'invarianza delle risorse trasferite in corrispondenza all'assegnazione delle funzioni fosse solo
Un vincolo
Fosse solo un vincolo macro cioè che lo Stato
Quando faccio dava più funzioni a Regioni ed enti locali non dovesse fregare i conti e cercando di risparmiare da di un po'meno soldi di quanti ne spendevano prima della trasformazione
Ma ma con il il il il lavoro di un po'diritti Zanardi e di Alberto e anche le sue stesse dichiarazioni cui ho preso nota questo quarto comma della articolo centodiciannove viene attribuita la funzione
Di identificare il criterio del fabbisogno
Che dovrebbe essere utilizzato congiuntamente al criterio della perequazione della capacità fiscale nella distribuzione delle risorse alle regioni e province comuni e città metropolitane
Questo quarto comma della Costituzione si dell'articolo centodiciannove
Lei nasce naturalmente in un contesto nel quale dicevano che ed erano in corso di attuazione le cosiddette leggi di trasferimento delle funzioni così dette leggi Bassanini no
Nelle quali la storia del nostro Paese adatto un'attuazione del quarto comma perché ai trasferimenti del funzioni ai sensi delle leggi Bassanini avvenivano tutti nel rispetto rigoroso
Rigido contrattato
Del
I modelli di distribuzione sul territorio
Della spesa statale precedentemente vigente cioè venivano trasferite funzioni alle regioni o agli enti locali
Ma e i soldi corrispondenti allo svolgimento di queste funzioni riproducevano esattamente i modelli di distribuzione territoriale della spesa statale precedentemente vigenti al trasferimento
Quindi nella visione politica
Anche teorica della nostra Costituzione
L'ampliamento delle funzioni agli in testa alle regioni a questo mito del rispetto della spesa stock
Rispetta naturalmente se c'è una cosa che
Antitetica alle l'idea stessa di federalismo fiscale rispetto dalla spesa storica
E qualunque criterio qualunque criterio che si vuole assumere per rimediare alle straordinarie diversità di capacità contributiva che il nostro paese presenta nei diversi punti del territorio
Richiede l'applicazione di formule
I criteri così tetti oggettivi
L'ente che che federalismo Crespi che decentramento sarebbe mai che invita collettiva riformata sarebbe mai quella che
Mantiene
Perpetua diciamo sul territorio in modelli di pesi di spesa storica preesistente
Non c'è bisogno di farmi nessuno strumento a che cosa servono i tributi propri niente se si deve finanziare la spesa storica i tributi propri sono semplicemente un acconto
Sulle necessità complessive che emergano dai modelli di spesa storica naturalmente noi non dobbiamo dimenticarci il ruolo che la spesa storica ha avuto tutte le volte che sono state fu fatte modifiche degli ordinamenti finanziari nel nostro Paese
Che ricorda i decreti Stammati di fine settantasette la mitologia della spesa storica che si è proiettata per vent'anni che ancora presente nella finanza comunale di oggi
Quindi
Nella costruzione del processo di trasformazione e noi dobbiamo affrontare problemi politici molto rilevanti e molto forte ai
Che sono primo la decisione se abbandonare la spesa storica
E nel caso che si decidesse di abbandonarla in quale direzione andare
Non è in quale direzione andare
Vi cito solamente due numeri che apprendo dal mio lavoro sul cinquantasei la spesa pro capite del nel due mila e tre
Della Lombardia e del Veneto era di circa mille ottocento euro pro capite
In Molise era due mila seicento euro pro capite in campagna due mila euro procapite
Ora che cos'è la perequazione
Dobbiamo perequare su dei livelli pro capite uniforme
I livelli dispensa della Lombardia del Veneto e della Campania e del Molise è questa la perequazione e che noi vorremmo come obiettivo ad un sistema ordinato di federalismo fiscale
E sono questioni interessanti perché ci sono molti esponenti delle regioni che pensano che questa sia la vera nozione di perequazione
Dare a tutti la stessa somma per abitante quale che sia il punto del territorio sul quale si sta
Che è una cosa diversa dalla perequazione dei fabbisogni perché ai fabbisogni non corrispondono nata naturalmente dei valori pro-capite uniforme
Caratteristiche demografiche e sociali dell'Est popolazioni nei singoli territori sono diverse e quindi si può si può arrivare a differenziare
Ma quel credo che questo sia il punto
Politico di fondo che è un punto di politica economica che non ha niente a che vedere conto diciamo le strutture teoriche del federalismo fiscale
E l'altra alternativa
Naturalmente
Della perequazione quella con la quale la considerano oggi normalmente gli economisti è che ci sono delle entrate tributarie che sono distribuite in modo disordinato sul territorio in modo molto differenziato
La Calabria un reddito pro capite che è il quaranta per cento di quello della Lombardia suoi gettiti tributari quali che essi siano saranno il quaranta per cento dalla Lombardia
Perequare la capacità fiscale significa ridurre le conseguenze di queste diversità di capacità fiscale
Sulla spesa delle diverse regione
E qui si entra
In quella che a mio avviso la questione politica vera come vista dai professori che quella come vista dai governatori delle Regioni l'abbiamo già descritta perequare significa
Pareggiare i livelli di spesa per abitante ma professori sono meno rozzi
E e che cosa intendono per perequare e qui c'è nella cultura soprattutto nella cultura del centrosinistra la quale io partendo ci sono differenze molto forti Sukur questa questione e che è una questione ideologica
Se la perequazione debba essere una perequazione completa o incompleta
Cioè se fondo perequativo deve solamente ridurre le differenze che riducono che derivano da differenze nella capacità
Fiscale dei diversi territori
Oppure se devono eliminarle ed andare quindi ad appiattirsi su qualche criterio del fabbisogno
Poco
E questo è un è una questione molto molto tignosa praticamente intrattabile se la mettiamo in questi termini così
Senti semplicistici no semplicistici
La nostra costituzione non previsti non fornisce risposte
A questo interrogativo diffondono
Come Alberto messo in evidenza episodi un po'arrampicarsi sui vetri per
Dire che è un disegno di Ya
Di finanza delle regioni è un disegno compatibile e con la nostra carta costituzionale con il centodiciannove
C'è una proposizione di fondo che io ho cercato sempre di fare che nel testo parzialmente ripresa
Che bisogna dà risposta da dare a quel quesito cioè se la perequazione deve essere una perequazione completa o incompleta non può essere fatta in astratto ma deve essere fatta con riferimento alle diverse attività che vengono assegnate alle Regioni o agli enti locali
Come se
Il il bilancio de una Regione potesse essere segmentato
In tre o quattro sarà Baba jazz ciascuno dei per ciascuno dei quali si costruiscono delle regole diversificate di finanziamento
Per cui per la serenità si va sulla base del fabbisogno
Per le spese o per le spese normali per le quali chiederei ad Alberto Zanardi di non usare più per le spese normali l'ipotesi di spesa standardizzata perché bisogna rinunciare per alcune categorie di spesi alla standardizzazione non perché non sia perché non sia possibile nella vita si può fare tutto
Ma perché è per certe categorie di spese del delle regioni è proprio sbagliato pensare alla standardizzazione
Ci sono
Tutte le materie che rientrano nel quarto comma dell'articolo centodiciassette quelle che potrebbero non avere la tutela diciamo della lettera m del secondo comma del centodiciassette sulle quali si potrebbe auspicare anche una grande differenziazione non c'è nessuna ragione perché nel sostegno ai cacciatori ci debbano essere delle regole di standardizzazione a livello nazionale né la parte dispensa attuale delle regioni
Sulle quali la perequazione ideale potrebbe essere zero e circa il dieci per cento del totale della spesa
E su questo dieci per cento del totale della spesa regionale e la perequazione potrebbe anche essere molto ridotto o limitata
Poi c'è naturalmente nelle attuali spese batte delle regioni e in quelle future un blocco distese che stanno tra le spese garantite dalla lettera M
Il secondo comma e le spese cosiddette autonoma e sono tutte una parte rilevante che più del e quasi il venti per cento del totale della spesa
Che ha a che fare con gli obiettivi di redistribuzione territoriale
Cioè avendo il nostro Governo centrale rinunciato a a intervenire sui redditi personali
Per ridurre le differenze diciamo nelle capacità di spesa dei cittadini ha trovato più facile intervenire dando so più soldi alle Regioni più povere perché facessero programmi dispensa finalizzati
Alla riduzione dei differenziali di di reddito nei diversi territori
Questa è una parte molto rilevante della spesa regionale
è forse una sfortuna che sospese di queste tipo siano affidate alle Regioni però è così
E quindi non possiamo farci niente ed allora che cosa si deve fare con queste ampia rilevante categoria dispense che hanno una una finalizzazione esplicita andava riduzione degli squilibri territoriali
Probabilmente possono essere considerate dentro nelle indicazioni del quinto comma dell'articolo centodiciannove
Però insomma
Naturalmente la Costituzione lo vieta ma questi programmi non possono che essere con vincoli di destinazione devono essere accompagnati da obblighi di cofinanziamento e qui ci mettiamo su quello percorso di costruire una traiettoria di riforma del sede del sistema di relazioni finanziarie tra centro e periferia che tutta svincolata dall'ordinamento costituzionale
La stessa idea di a
Di disegnare regole di perequazione diversa a seconda delle tipologie di spesa non è prevista dalla Costituzione miei amici giuristi mi dicono che non c'entra niente con questa con la Costituzione che abbiamo quest'idea che è una delle idea ma che però non c'è scritta
Naturalmente le costituzioni sono scritte male soprattutto l'ultima e scritta con un linguaggio e non si presta diciamo ad interpretazioni semplici e quindi bisogna arrabattarsi tra quello che c'è scritto che in termini prescrittivi e molto poco
Numerosi errori che ci sono nel centodiciannove
Capire se si può disegnare una struttura Alberto ha dato qualche indicazione secondo me si può spingere un po'di più però soap dentro questa cultura del centrosinistra bisogna però affrontare la questione
Se vogliamo lasciare fiorire un po'di differenze o se vogliamo o se vogliamo praticamente annullarle come dentro negli se nel cuore di Alberto Zanardi
Non l'ha scritto proprio così ma insomma dentro dentro c'è la nel mio cuore c'è una visione diversa nel fare c'è una visione diversa che differenze bisognerebbe lasciarle fiorire e che la perequazione dovrebbe essere costruita come una forma di perequazione incompleta
L'ultimo commento sulla irrilevanza della questione tributaria
Io ritengo che i lavori svolti dall'Alta Commissione per il federalismo fiscale siano state Lowestoft mane perché è per le per le per le le le le regioni così come sono adesso per i vincoli che abbiamo e il problema tributario è totalmente irrilevante
Perché se la sanità la finanziamo in base ai fabbisogni lira divento un acconto no e quindi che sia grande che sia piccola non fa nessuna differenza
I gli altri finanziamenti aventi funzioni squisitamente redistributive
Devono essere finanziati con trasferimenti a destinazione vincolata dallo Stato quindi quello di cui abbiamo bisogno di Vellore delle Regioni la serie di tributi che renda noto tra i dieci e i quindici miliardi di Euro che possono essere lasciati al libero utilizzo delle autonomie regionali l'addizionale IRPEF va benissimo
L'accisa sulla benzina va altrettanto bene e non c'è bisogno di fare nient'altro per garantire la tutela del principio di autonomia e di differenziazione che deve essere naturalmente limitato
A le spese sulle quali non ci sono né gli obiettivi
Della la lettera m nel secondo comma né gli obiettivi
Che la Costituzione non tutela ma che stanno nella politica del nostro Paese che alle regioni povere bisogna dare più soldi sperando che li usino bene per far crescere il loro i sistemi economici sul resto
Non vedo che ragioni ci sia di perequare sulla rimanente dieci per cento della spesa regionale ognuno si spende i soldi che trova
Tipo stentiamo
Devo che ringraziamo che ho già note per i suoi interventi come sempre
Molto stimolante credo che abbia contribuito anche la collana che con pubbliche con il suo nervoso federalismo fiscale io darei la parola al professor Pedone inattese che poi giurista di avere risposte comprensibili tutte le buone maniere si debba
Allora io si parva licet che partirò dal commentare il libro strettamente senza risalire ad Adamo smette ammira può e così via quindi e ad alcune discussioni che da anni vado facendo con Piero Giarda e con altri colleghi su questi temi del federalismo fiscale in Italia oggi
Sì alla lettura del libro sia l'interventi che abbiamo sentito possono portarci uno stato di depressione ritenere come spesso si è detto la riforma del due mila uno ci ha messo una situazione in attuabilità e così via eccola per consolarmi vorrei farle due brevissime citazioni
Una è dal mio studio che avrebbe appariva un volume curato dalla Fondazione Camera deputati su un'assemblea costituente
E mi limito a legge per un piccolo breve
Periodo
Le indicazioni originario della Costituzione italiana in materia di rapporti finanziari tra livelli di governo non sembrano ispirate a un modello univoco chiaramente definito
Ma piuttosto rispondenti negativo due modelli alternativi da evitare
Questo è una mia interpretazione non sono un giurista pensate agli atti della discussione assemblea costituente girato a questo da un lato quella forma centrata dello Stato prevalente sin dall'unità accentuata sino al precedente periodo fascista
Dall'altro quello fortemente autonomistico delle regioni a statuto speciale che com'è noto erano state istituite prima dell'entrata in vigore la Costituzione
Questa caratteristica si riflette anche la formulazione di Monte disposizioni in materia che hanno dato luogo a interpretazioni profondamente diverse circa un grado di decentramento finanziario attuabile durante lo sottopongo tu è un giurista che
E qui presente al nostro tavolo bianchi presenti in sala
E
Ha influenzato anche le successive oscillazioni tra un maggiore e minore decentramento finanziario che sono comuni pur con differenze nei modi e nei tempi a tutti i Paesi industrializzati
Ma che nel caso italiano appaiono generalmente ispirate non dall'intento di muoversi Pearson pende finito modello di maggiore o minore decentramento
Stato osservato riforma in due mila uno c'è una certa non scelta tra modello competitivo modello cooperativo modello differenziato appunto
Modello canadese tedesco o quello che sia
E quindi
Ma dall'esigenza di correggere i difetti più evidenti del sistema vigente al momento con interventi tambon toccarsi Malika affrettati poi cercato di mostrare questa mia affermazione anche con dei dati sull'evoluzione del dopoguerra offro sistema
Questo che diciamo ci consola nel senso che dovremo vedere perché una delle proposte contenute in questo libro che mi sembra interessante vedere quanto si può forzare il testo normativo della Costituzione vigente mi riferisco a quelle due mila trasforma nel due mila uno
Per risolvere alcuni problemi che inevitabilmente destò
Allora intanto io
Per secondo motivo di consolazione è però non vi leggo citazioni un recente studio sul federalismo tedesco questa apparso all'inizio di quest'anno lo studio molto dettagliato di cose insomma del tornanti conosce molto bene e dove insomma
E difficilissimo comparare di quello che succede mi pari lender tedeschi e soprattutto i rapporti tra lender e gli enti locali e un ruolo direi che in Italia consiglieremmo eccessivo della corte costituzionale anche nel determinare il rating del debito degli enti locali e delle Regioni insomma che l'aspetto abbastanza è presa questo per dirvi che insomma i sistemi sono allora la prima proposta che fare agli autori di questo libro
Modificherei leggermente il titolo un federalismo fiscale responsabile e solidale sottolinea due aspetti che sono considerati negativi dai soggetti passivi per così dire la responsabilità un fondo insomma
Comportamenti opportunistici alle volte piacciono sia ai politici locali o centrali sia agli operatori e la solidarietà quella imposta viene risentita soprattutto da parte di alcune regioni che
Sì ritengono contribuenti mette e lo sostituirei con
Un federalismo
Efficiente efficace e può e sostenibile nel senso che io ritengo che vadano perseguiti questi tre obiettivi
Che tra l'altro sono fissati oggi in principi tutte e tre costituzionalmente garantiti
Cioè con la riforma del due mila uno è stato il
Sono stati esplicitati in questi tre obiettivi che tra di loro poi diciamo comportano dei tra i talk show in primo e quello che la mente dell'autonomia affini di efficienza e che però comporta come ci ricorda
Sempre Piero Giarda una differenziazione perché altrimenti non ha senso diciamo dare autonomia se non c'è poi la possibilità di differenziare e non c'era possibilità quindi di rispondere meglio le domande
Locale alle università di preferenze al controllo sul comportamento dei politici locali e così via quindi Giorgio comporta autonomia differenziazione questa e esplicitata
Nella nuova formulazione la Costituzione secondo in fari articoli commi lettere di commi
Cioè la garanzia di uniformità di livelli essenziali nelle prestazioni in materia di diritti civili e sociali
E poi in particolare poi livelli essenziali di assistenza incanto sanitari e così via quindi un secondo obiettivo questa o garantire l'uniformità
Terzo obiettivo questo è stato introdotto con la riforma
Due mila uno la sostenibilità delle finanze pubbliche diciamo così cioè i vincoli che derivano dall'appartenenza all'Unione monetaria europea ecco nel passato
E assistito tutto a posizioni estreme di
Chi sosteneva che il principio prevalente fosse quello che la riforma della autonomia e quindi la differenziazione
Diciamo per personalizzare lo Piero Giarda chi quello della uniformità personalizzando con un antro che tutto quale ente spesso si erano lunghe discussioni in San Federico Pica
E altri che sostenevano che invece andasse comunque rispettato anche il criterio della sostenibilità finanze pubbliche cioè meccanismi che garantissero il Governo nazionale che l'unico responsabile fine del trattato di
Per questo allora e in questo volume con questo titolo egualmente nella sostanza
Viene esaminato in maniera approfondita questo diciamo così tre lei ma cioè questa compresenza di questi tre principi a livello costituzionale che vanno tutti tutelati e garantiti
E però
E a differenza dei nostri modelli molto semplici vengono sottolineati quattro cinque aspiranti che vanno tenuti presenti nel definire i tre di dosso diciamo i termini di scambio tra questi diversi obiettivi quando appunto non siano coincidenti
Nel volume io indicherò le pagine perché sono indicati almeno quattro gruppi di elementi che rendono difficile che vanno tenuti presenti nel determinare questo credo
Primo la varietà dei motivi del federalismo fiscale è chiaro che
Tra le l'obiettivo può esser quello ossia il pretesto di chiacchiere migliore efficiente allocazione di risorse notevoli ma il decentramento in poi e tutti gli altri semplici modellini
Che i Bot possiamo immaginare tanti schermi però a pagina gli enti con le pagine per semplificare da pagina
Tredici e poi i vari saggi contenuti nel volume indicata questa varietà di motivi se si sono più motivi è molto difficile dire qual è l'obiettivo principale secondo la varietà dei fattori storici i vincoli
Questo poi porta per esempio a una proposta che riguarda come partire dalla spesa storica inevitabilmente in parte eccome cercare gradualmente di allontanarsi propriamente con problemi che vengono ben illustrati
Quindi a parità di motivi del problema fiscale oggi in Italia compresa la spinta della legalità viene indicata in qualche parte del volume
I vincoli che sono i fattori storici è chiaro che
In Molise è una regione che per certi aspetti è diversa Tremonti aspetti a Lombardia o la Calabria dal Piemonte e così via e quindi violate corda entrato nel racconto come vincoli chiaro i nostri modelli mai semplifichiamo tutto tra possiamo trascurare questi fattore pagina diciotto sono linkati molti di questi fattori storici determinanti influenti
Che sono molto importanti
Diverso
E questo crea dei problemi ha creato dei problemi anche nella storia nostra perché quando è aumentato il grado di decentramento quante diminuite perché
Questo è facile dirlo quando noi abbiamo due livelli di governo Stato federale e governi locali
Allora è chiaro che spostare processo indicatore prendiamo di spesa o di entrata di fiscal Caretto e quello che si vuole è facile dire sia aumentato diminuito in grado di decentramento eccetera proprio quando abbiamo tre livelli almeno sto trascurando quelli meno rilevanti una fase meno il governo centrale le regioni e comuni certo ci sono anche le Province e così via
Perché allora uno dei problemi diventa quello della ripartizione del ruolo poi vedremo qui sono fatte delle proposte
In parte forzano tornerò a dire perché partito con quella citazione di mia interpretazione della Costituzione che abbiamo avuto vigente fino al due mila uno
Forse un po'l'interpretazione della norma ma inevitabilmente c'è la presenza di questi tre almeno tre livelli importanti per piuttosto importante perché le province quindi la presenza di più livelli di più di due livelli Atene come Nino fischi per cui da datato a queste vanno affrontati questi problemi
Quarto
La scarsità di funzioni come si usa dire quello di fine vita
Ben definite e ceti funzioni esclusive per cui questo è chiaro che spetta solo a questo livello il governo questo spetta quest'altro o di risorse questa risorsa spetta questa entrata spetta solo a questo livello di governo a questa restando nel governo con questo risolviamo i nostri problemi nei modellini però nella realtà si dice be molte delle funzioni e morte delle risorse e non sono per così dire esclusive non possono essere pienamente esclusive pur avendo dato potestà legislativa alle Regioni che sono dei che possiamo definire chiaramente o per importi rilevanti
Per esempio entrate tributarie che su cui le Regioni decidono tutto
Composta quindi abbiamo per la maggior parte delle funzioni
Una funzioni per così dire condivise concorrenti che termine che non mi piace s'condivise e lo stesso per le entrate cioè in cui edifici e questo ovviamente dà luogo comportamenti che possono
Non essere ottimali a comportamenti strategici come sappiamo e quindi la soluzione Monti
Allora la presenza di questi quattro elementi che volete le pagine per esempio livelli problemi che da di chiudere la pagina settantacinque la scarsità di funzioni riguardi fine dell'esclusiva pagina sessanta seicentotré e così via comunque in varie parti
Questo inevitabilmente significa che anche poi nella realtà
Ci troviamo di fronte a un mix di Montello diciamo competitivo di modello operativo di modello anche parte differenziato comunque la possibilità che questi sono mescolati allora
In queste circostanze è chiaro che
L'unica soluzione quel possiamo affrontare concretamente i problemi terrorismo fiscale e quella di cercare un bilanciamento ragionevole come pare uso inutile giuristi tra i tre principi o tra i tre o quattro modelli di federalismo fiscale che possiamo avere in mente
Allora
è chiaro che a questo punto sto ci sono due aspetti riuscivo che vengono sottolineati nel testo uno che consensi su qualsiasi ragionevole bilanciamento si presta a critiche
Quindi qualsiasi soluzione si presta critiche o perché non è stato dato adeguato peso come scrisse la Costituzione al principio di autonomia differenziazione o al principio di uniformità
Eguaglianza di trattamento dei livelli essenziali o alla principio di sostenibilità per cui si è dato luogo a comportamenti in parte responsabile finanziario quindi più appunto si presta osservazioni critiche
Però qui Repo serbare al testo che forse mi sembrano eccessive proprio tenendo conto del fatto che non esistono soluzioni non criticabili sanno appunto che i nostri modelli astratti che non tengono conto di questi elementi richiamati
Nel in questo libro
Mi sembra eccessivo condividere le critiche che l'Alta Commissione ha fatto al
Decreto cinquantasei la
Come
Ecco che sono riportate qui pagina ottantasette non non ve la riporto insomma mi sembra un po'eccessive
Nel senso che inevitabile ripeto che qualche critica ci sia ma il problema si tratta di vedere rispetto ad altre soluzioni
Oppure e questo è l'aspetto più interessante del libro
Può richiedere e qui richiamo l'attenzione fino amico Franco Gallo richiedere interpretazioni per così dire estensive o forzate
Del testo costituzionale per lo scempio come la reintroduzione c'è la revisione prende tutto il sistema dei trasferimenti attivi o la reintroduzione dei trasferimenti vincolati nella destinazione
Questo progetto a pagina settantacinque si accende
Non formalmente cioè nel senso che non significa riformare slat tornare a quello perché quello creando i problemi come sappiamo tutta l'esperienza distruttivi i decenni di finanza derivata nordico chiaro che crea altri problemi però
Si dice insomma in fondo se queste sono di responsabilità dello Stato come parte ha detto
Piero Giarda a questo punto so Ciampi quelli sono trasferimenti che servono per l'Iraq serve per finanziare la sanità e buonanotte poi resta si dà come integrazione fondo sanitario tocca utile nasconderci dietro
O in altra materia pure importante che riguarda il ruolo delle regioni
Che può essere importante per vari aspetti per esempio anche un aspetto che solo accennato
In materia di
Rispetto del patto di stabilità interno
Cioè immaginare che ci siano dei vincoli che riguardano la finanza
Ho volontariamente di una parte presento degli enti locali che fan parte di una regione adesso anche qui trattato e di vedere il concerto sette come farlo obbligatoriamente a me
Allora sulla base di queste premesse quindi che non danno luogo a
Proposte incontrovertibili o non criticabile o che richiedono interpretazioni estensive
Del testo costituzionale non so quanto attuabili ma per esempio
Ci sono alcune
Non so se la dovuta Franco Bassanini insomma abbastanza arzigogolate per me è un po'difficile da comprendere fa in cui si dice ma in fondo si possono reintrodurre forme di trasferimenti differenziati sia un altro prevedere regionale il livello normale non è detto in Costituzione ma si porrà interpretarlo in qualche modo Freire reintrodurlo cioè ci sono delle proposte naturalmente vanno affidata alle sottigliezze interpretative di cui godono i giuristi e non alla grossolanità degli economisti però dire vanno affronta
Proposte nell'ambito di questo adesso non mi fermo su un dettaglio tecnico ma richiamo soltanto indico le pagine per i tributi regionali in fondo sono proposte ragionevoli
L'unico punto sul quale forse non sono d'accordo a questo problema di come riferì alla base imponibile Iva greche le riforme introdotte nel due mila quattro due mila e cinque possono servire per una migliore lotta all'evasione Milana come criterio di ripartizione territoriale
Cioè quello no i consumi ma delle vendite a consumatori finali a soggetti non IVA diciamo per regione quindi qualche uso si può anche aggiungerlo interpretare positivamente
Per le imposte locali anche qui ci son Paride tali che potremo discutere comunque da pagina trentasette in poi gli occhi
E sui trasporti ferimenti perequativo
Esuli sparsi per la differenziazione una questione direi abbastanza complessa ne ha accennato
Anche Piero Giarda pagina ventinove pagina trentuno poi per quanto riguarda i riferimenti a spese standard sia per le stesse diciamo fondamentali cosiddette sia per le spese
Anche questa è forse la discussione conviene riprendere sull'applicazione o meno di spese standard e quanto questa sia essenziale per arrivare ad una proposta definitiva pagine centonovantaquattro centonovantasei
Un problema che viene affrontato e che in genere tra ci sono due problemi del genere discussione non vengono affrontate qui sono almeno accennati
Uno è un problema punto
Ne ha accennato Piero Giarda articolo centodiciotto centodiciannove c'è un problema del collegamento tra questi due articoli e cioè sa tra l'assegnazione del funzioni amministrative e l'assegnazione delle fonti di entrata
Tenerlo separato non ha molto senso soprattutto perché centodiciotto poi da la maggior parte di funzioni amministrative ai comuni però anche funzioni che possono essere
The legate trasferite dalle regione dallo Stato e questo naturalmente non
Può essere trattato indipendentemente dal centodiciannove quindi dal
Da attribuzione alle fonti di entrata con tutti i problemi che questo propone
Di problemi di transizione trasformazione anche questi sono fondamentali cioè propria tutto siccome non stiamo a disegnare un nuovo sistema ex novo
Ne in una realtà che possiamo disegnare a piacere ricostruendo il confine regioni le competenze tutto a partire da una situazione storica che è quella che forti
Squilibri e così via qui si parla appunto di un ed inevitabile di riferimento iniziale alla spesa storica però
Partendo da pagina centootto sempre per dare indicazioni implicare alleggerendo Italia libera per non fa riferimento tattica
Però con una serie di problemi ovviamente
Il problema passare la spesa storica a criteri che inevitabilmente debbono essere basati su formule su caratteri oggettivi su elementi di riferimento aggettivi e un problema abbastanza compresso e però il punto iniziale e quello dell'accettazione di questo e dell'uso politico appropriato con eventuale revisione qualche grado di flessibilità nell'applicazione del sistema per formule
Legato a questo e
Quello della indicazione noi qualsiasi normativa più che della formula che inizialmente uno può applicare io stime quantitative iniziali
Cioè i meccanismi procedurali istituzionali
Che preveda nulla debba merito del sistema nel senso che per quello che ho detto prima i
Sistemi federali non sono sistemi sono semi complessi sul semi invariabili
Cangianti nel tempo anche abbastanza anche come indirizza come tendenza basta guardare qualsiasi esperienza
Il sistema federale da quello di Stati Uniti e quello tedesco e così via quindi è quello italiano perché quelle definizioni formali di Stato unitario federale contano fino a un certo punto
Per dire che sono sistemiche che cambiano nel tempo cambiano secondo certe lezioni per effetto di tanti fattori e così via quindi
Pretendere voglio riprendere una frase iniziale
Regole chiare durature certo una certa stabilità serve
Però la domanda che io mi faccio il possibile e auspicabile con quale oggetto estensione immaginare o proporre regole chiare e durature appunto in una materia così complessa
Cangiante prova procedevate fattori come il federalismo fiscale nella realtà enormi mostri modelli semplici allora
Garantire una certa stabilità può essere importante però quello che è più importante garantire presente nell'ultimo capito tanto importante non è garantire solo entrare garantire margini di manovrabilità chiamerei io piuttosto che di flessibilità come ha detto lei preteso delle entrate per fronteggiare certe cose o e soprattutto per vedere i meccanismi di revisione che al variare di certi indicatori certi indici di certe richieste fatte da un certo numero di soggetti possono essere appunto riviste e modificate e questo dire che forse il massimo e che è importante fare perché altrimenti succede quello che è successo negli ultimi cinque anni
Non facendo questo con tutti i limiti e le riserve che sappiamo e l'esporsi a critiche osservazioni e anche magari all'accusa di forzature
Di norme costituzionali o di interpretazione un po'forzate e significa avere esperienza abbia avuto negli ultimi cinque anni che è un'esperienza da questo punto di vista non so come chiamato non solo deludente ma un po'peggio che tendente perché chiaro
Che ci si è concentrati soprattutto in una critica a mio parere eccessiva infondata
Che non riguarda l'applicazione riguarda ispirazione anche l'ispirazione del cinque del decreto cinquantasei
Tutto e deve essere integrato FIAT però direi
Caputo
Va fatta per giusti motivi ecco no per quegli espresso io ritengo non corre secondo si è concentrato tutto si è dato priorità ovviamente alla disciplina fiscale al rispetto delle regole
Il bilancio
Con meccanismi Saxon variazioni hanno che certo non hanno carattere di parto di nessun tipo ma di imposizione qualche modo
Letti più e che sono risultati inefficienti e sì concentrati su un illusorio mancato controllo della spesa sanitaria
E quindi non mi sembra che il risultato di una vera affrontato ripeto problemi difficili come quelli di provare a dare un attuazione entro questi limiti e accettando che si tratta di trovare la genere bilanciamento tra principi
Diversi spesso configgenti ma partendo dalla
Dei vincoli di fatto di fronte al quale ci troviamo sia stata una esperienza monto
Positiva quindi questo fa sì che le proposte alcune proposte di dettaglio contenute in questo testo secondo me possono essere presenti così reazione se non altro come un primo tratta una prima bozza da sottoporre e da vedere come raccoglie le reazioni da parte degli altri soggetti interessati ad un avvio e senza appunto ritenerle come regole permanenti per l'eternità per così dire Cocco regole
Chiamare è pienamente chiare ripeto la Costituzione italiana
In quella quarantotto non conteneva regole chiare in materia ecco resta sì pista perché anche lo stato d'attuazione regione sono state attuate più di vent'anni dopo entrata in vigore la Costituzione questo non voglio dire che perché centodiciannove cosa ricorre vent'anni dopo venti mila intenti però
Quello di e pere che vada sapendo appunto che poi può essere nella realtà
Applicato con qualche appunto ragionevolezza grazie
Allora potrà possono Gallo che non so se parlerà come giurista come economista giudice Giuseppe no sicuramente non come giudice costituzionale anzi
Allora in fieri perché una sede universitaria se fosse una sede pubblica non sarei non sarei qui
Io farò un intervento a flash molto concreto cercando di dare delle risposte e qui siti che in parte i miei colleghi hanno
Formulato che
Tentando di essere i più concreto possibile abbiamo tutti quanti scritto sull'argomento conoscete quello che abbiamo scritto viso brillante si occupa del federalismo fiscale quindi vorrei andare subito concreto
Ormai sono anni che tagliamo di fischi temi ed è bene uscire allo scoperto e dire quello che si pensa
E quali sono le proposte che potrebbero visto che è un tipo di proposte
Essere realizzate raccolti poi realizzate
Intanto si parla di federalismo fiscale io ho l'impressione che si continua a fare l'errore di considerare questa riforma del titolo quinto una riforma di federalismo fiscale io ho l'impressione che sia soltanto una riforma che ha accentuato quello che già era l'autonomismo
Che impegnava la nostra Costituzione bastare di legge oggi l'articolo cinque dello situazione articolo centodiciannove seguenti l'articolo centoventotto della vecchia Costituzione per renderci conto che dipendeva dalle parti politiche parlamento dell'epoca dei Parlamenti dell'epoca si fare coi pubblica delle Autonomie come Calamandrei gli altri ci dicevano o se invece lasciare che lo Stato fosse lo Stato c'è centralizzare ante come è stato fino
A pochi anni fa
Tanto è vero che tutti Cipputi vi ricorderete che la finanza locale fu abolita favorita fino agli anni ottanta ho già avuto la finanza locale
Perché perché negli anni Settanta ricorderete la legge delega sulla riforma tributaria
Fu costruito in modo tale da lutti per conto dei tributi locali anzi qui uffici che arrivano uffici comunali che avevano che applicano tributi una Ritmo smantellati addirittura ricorderete e vecchi perché il nome del di quel modello che lavora mansione democratica operativa degli anni settanta che non ammetteva naturalmente decentramento né impegni amministrativi e in termini politici ci furono Cuperlo grazie alla crisi fiscale dello Stato non crediate che il federalismo tra virgolette entrato nel nostro Paese il nostro ordinamento per una scelta politica oculata di attuazione della Costituzione
Distano da una parte la spinta lì chissà no che Hans
Che ha spiazzato le forze politiche la costretti a portarsi su linee di decentramento e dall'altra la crisi fiscale dello Stato cioè la necessità di trasferire a carico degli enti locali
Dei pesi finanziari che il bilancio dello Stato non sopportava più e ci fu la speranza
Detti costruire contributi locali
Ricordati lisci e così via uno e le fonti di finanziamento che sostituisse però i trasferimenti statali
Che poi noi saputo noi professori fosse pieno di ricordi certo esperienza degli anni degli anni novanta abbia ad hanno tentato di ricostruire questa questa questo federalismo modi più nobili e poi attestato evidentemente una evoluzione in questo senso questo dato di fatto però direi che almeno come evoluzione storica idealismo che abbiamo è una forma di regionalismo forse di municipalismo più che di federalismo
Attuativo delle delle delle delle Autonomie che sono già insite nostra costituzione
Direi di più direi che chi ha scritto Titolo quinto fosse ragionava astrattamente in termini federalisti chic
La dove ha fissato certi principi non so la equidistanza e la qui ordinazione
Dei livelli di governo che continua ancora gli economisti a parlare in termini gerarchici ma non è più così
Collocati rispetto alla Repubblica in termini di competenza e non più di gerarchia mentre prima avevamo l'articolo venti della Costituzione
Che era costruita ed in senso gerarchico no guardate come funziona la costituzione e la legge statale e così via quindi Prima Repubblica
Che era allo stato identificavano ora invece abbiamo la Repubblica che il complesso e l'ordinamento nel suo insieme poi abbiamo lo stato chi è posto dal centoquattordici allo stesso livello delle regioni delle Province e dei Comuni ed è riuscita a me metropolitane
Questo forse è il federalismo materialismo fosse anche sbagliato perché poi giusto livello progetti comuni province e regioni è un non senso quanto meno in termini di competenza legislativa
Comuni non hanno coperto recitativa
Quindi
Io direi che ragioniamo coi piedi per terra e allora questo in questa ottica quello che si può dire e quasi dandovi risvolto giuridico ciò che ha detto Piero Giarda prima è che quello che è disciplinato nella Costituzione Titolo quinto non è altro che una forma di regionalismo e municipalismo
Che si fonda su quattro cinque principi fondamentali che non si elidono come sembrerebbe ritenere forse Antonio Pedone
Nel senso che non è detto che il principio gli suscita dieta che sta in capo a questa costruzione normativa e che anche la sua fonte nell'ordinamento comunitario
E non comprenda in sé e o vada collidere col principio di efficienza Antonio e comunque di responsabilità che convive cupi ci voglio efficienza
Io non cancellerà insomma questa espressione responsabilità del titolo del libro lascerei perché forse manca l'efficienza però è bene ci sia la responsabilità e non collide con il principio di solidarietà e non collide con il principio di uguaglianza insomma questa Titolo quinto se lo leggiamo in un ottica nel prisma costituzionale attuali principi fondamentali stanno la prima parte della Costituzione e che sono i principi di sussidiarietà
Un senso comunitario e poi il PCB
Del beneficio che la Grecia contributiva
E l'efficienza
E
Della responsabilità perché di efficienza perché questo principio vuole che ogni amministrazione locale di città in termini di costi e e benefici e quindi agisca di conseguenza
Pc poi responsabilità perché vuole che i cittadini
Siano in grado di controllare ciò che fanno gli amministratori
Che poi in sede di elezione dicano sì o no alla gestione fatta dagli amministratori
Più di responsabilità anzi di beneficio cura il più Pipino ancora importante si combina con gli altri principi
Nel senso che e consente di collegare l'intervento fiscale e con i vantaggi che hanno i cittadini
Da questo punto di vista secondo me federalismo fiscale un regionalismo che dir si voglia hanno delle basi costituzionali abbastanza qualificato
Abbiamo discusso concreto e pratico con questa premessa
Discorso conflitto
Non si possiamo fare su due livelli
Il livello dell'attuazione del principio di uguaglianza solidarietà quindi la delibazione un paese come l'Italia pubblici squilibri economici e sociali mi pare che sia il primo problema poi c'è un sotto problema poteva cioè delle delle fonti di finanziamento il problema quindi della potestà di imposizione
Che porre ma interessantissimo vi dico subito dal punto di vista teorico dal punto di vista pratico l'impressione che abbia pochissima rilevanza produttivo tra poco
Sul problema della perequazione in effetti i centodiciannove è un po'sfortunato nel suo ripetere a livello astratto quello che può la logica del decreto cinquantasei
Certo c'è nove è un po'la proiezione costituzionale del cinquantasei
è sfortunato perché non è stato probabilmente chiaro conobbe nel prendere posizione cioè quello che ci diceva prima Piero Giarda e cioè dobbiamo decidere se vogliamo federalismo
In cui il parametro solista di sogni
E in cui la spesa storica non può essere considerata sempre come parametro lo può essere il momento iniziale l'introduzione o di attuazione della riforma
E dobbiamo quindi credere ancora che le differenziazioni lo sforzo fiscale dell'efficienza e così via in effetti il centodiciannove è l'esempio classico di un costituente che non ha avuto prendere posizione
Più seguente che nel quarto comma del centodiciannove dice quello che ci ha detto Piero
E cioè che le fonti di finanziamento di cui sopra servono a finanziare e funzioni tutte sia quelle fondamentali che quelle conferite attribuite
Sembra una norma che non voglia cambiare nulla cioè che voglia finanziare ogni tipo dispensa anche del più diciamo prodigo dei comuni o delle regioni
Però è anche vero che è anche vero che c'è poi un terzo comma comma precedente
In cui si dice che la perequazione si fa con riferimento alla minore capacità fiscale per abitante e quindi con riferimento alle basi imponibili fa riferimento e cioè Poli che Sky la resa fiscale di questi enti
è chiaro che se ci limitiamo a confrontare il quarto comma col terzo comma non se ne esce fuori dall'ANPAS perché il TG di quelli del centro sud perire preferiscono in termini politici il quarto comma perché ti garantisce evidentemente sul piano dello stato assistenziale no quelli del centro nord est nord diciamo sono del centro e quindi al nord cercano di fare di di per far prevalere gli aspetti relativi alla differenziazione e quindi alla capacità fiscale per abitante
Come se ne esce fuori
In termini di nuovo rottura con la Costituzione
Ecco grandi sforzi giuristi non hanno fatto in questo senso tocca forse a noi fare questi sforzi
E probabilmente se ne può uscire fuori e io adesso vi dico quello che penso bando questi giorni ho riletto
Questo libro che già avevo letto qualche mese fa
E e quindi dico a voi ai colleghi presenti quel mio punto di vista naturalmente
Molto criticabile però almeno camminare un contributo bianchi ministro può anche darsi cambiato idea possiamo dargliela
In fondo diciamo centodiciannove cicli diamo conto centodiciannove anzi costruito sul sistema in cui c'è un primo comma in cui si conclamata l'autonomia finanziaria lato della sicurezza delle entrate dello Stato Regioni Comuni enti locali e così via sulla norma
Forse inutile per gli enti locali forse importante perché da vecchia Costituzione vecchio testo non c'era un riferimento autonomia degli enti locali comunque tali tipo leggere come una proclamazione di autonomismo ex articolo cinque proiettato sul piano finanziario
Se andiamo
Agli altri commi
E ci rendiamo conto che i problemi
Vanno affrontati collegando queste norme con altre norme della Titolo quinto l'anno l'altra norma centodiciassette lettera m
Laddove appunto gli dice che se lo Stato ha competenza legislativa esclusiva in materia di
Diritti civili diritti sociali prestazioni sociali quelle che nel linguaggio me si chiamano un lemma Volley ai livelli no i livelli essenziali livelli essenziali
Allora tiri fuori un sistema in cui leggendolo modo letterale centodiciannove sembrerebbe
I tributi propri
Sia quelli chimiche chiamavate non chiamati derivati cioè quelli Elia ecumenici che lo Stato istituisce stabilisce e quali poi può anche operare il potere di autonomia per le aliquote degli enti locali
Sia i tributi propri in senso stretto cioè quelli che ex quarto comma del centodiciassette competenza residuale delle Regioni regioni possono stati di restituire o che i comuni costituire una volta previsti dalla legge statale o regionale
Insieme alle compartecipazioni ai tributi erariali
Dicono alimentare
Il fondo perequativo sono le uniche fonti di finanziamento del funzioni attribuite così come scritto se venite altre fonti non ce ne stanno quindi novità secondo me Luigi operare rapidamente per perché costruita non sia più una novità ma eliminata all'unità e che il divieto di trasferimenti
Cupi come destinazione che ma gli attori di avviso perché una lettura perché questo momento il nostro Paese abbiamo un sistema in cui un ente locale una regione può avere un cofinanziamento comunitario per certi specie con piccoli destinazione ma non poteva dallo Stato prima sì secondo uno Stato vuole fare il governo vuole fare una politica degli emigrati della formazione con carattere non straordinario ma generale non può farlo dopo dà soldi e regioni che lo facciano
Quindi dico è importante secondo me limitare i trasferimenti con piccoli istigazione però eliminarli addirittura e evitando a perché vietando ai governi fare politica di questo genere mi pare un po'esagerato Tampico sull'incidente forse ma anche questo pulivano i costituenti del del del due mila
Sta di fatto che le uniche fonti di finanziamento sono quelle che ti ho detto
Però c'è la lettera m che ti dice che lo Stato fissa i livelli poiché si o no accosti i livelli a livello diciamo Bellini o meglio a costi Stendhal prototipo lo ci interessa in questo momento nella costruzione
Cosa significa questo significa che anche la spesa dei servizi di cui la lettera M per volesse finanziata dalle fonti di finanziamento di cui al centodiciannove
Ma se
Guardiamo ai fabbisogni e quindi diamo importanza al quarto comma discorso funzione nel senso che tutte le spese da quella sanitaria alle spese normali per tutti i normali e così via vengono finanziate però da questo punto di vista mi sembra che sia una soluzione
Che non è qui l'ha voluta dalla prostituta alla Costituente
Del del del titolo quinto cioè si voleva sicuramente differenziare si voleva sicuramente guardare lasciata costa fiscale per abitante lo ha come scopo uscì fuori
Forse il Musil fuori in questo modo visto che era impossibile
Sostenere la tesi secondo cui le spense di cui al centodiciassette lettera n
Devono essere finanziati direttamente dallo Stato con trasferimenti fuori dalla costruzione centodiciannove abbiamo detto perché perché cioè nove è chiaro di reclute fonti di finanziamento anche delle spese sociali
E data dall'i tributi propri dalle compartecipazioni non c'è altro per uscirne fuori come si deve facevano direbbe tentare di costruire un sistema in cui la perequazione si spezza in due tronconi
La perequazione senza fondo perequativo quella che si costruisce attraverso la compartecipazione ai tributi erariali Vito Gnutti risposta pare mi scuso del genere perequazione non per il
Un attimo lui
Laura seguendo le funzioni no la privazione chi non s'identifica col fondo perequativo
Questo nel centodiciannove non c'è scritto non c'è scritto che la perequazione si fa soltanto attraverso il fondo perequativo
C'è scritto che si fa la perequazione e che gli enti e le regioni
Compartecipano ai tributi erariali
Ma si potrebbe fare un tentativo di questo genere ESP cioè spezzare la perequazione a livello di ventilazione degli aliquote di compartecipazione rispetto al fondo perequativo nel senso
Si può stabilire che perché certe regioni e per certi enti locali dello direttori d'adesso che stanno sopra
A livello di una capacità fiscale in media
Lombardia Veneto Emilia Romagna Piemonte e così via per queste si stabilisce una aliquota di compartecipazione che variabile partendo da un facciamo un esempio da un trenta per cento della Lombardia che poi sarà trentadue trentaquattro trentacinque quaranta
Per gli altri Regioni ci stanno sopra a un livello medio di capacità fiscale
Per questi non operai fondo perequativo
E potremmo mail calcolare valutare
Il fabbisogno da finanziare un queste compartecipazioni e con queste percentuali nel variare l'aliquota tener conto non soltanto delle pesa e delle funzioni materie conto in particolare di quelle spese per le funzioni di cui alla lettera ebbe cioè
Non vini di finanziare
I livelli di cui la lettera M
Attraverso trasferimenti ma attraverso le compartecipazioni così come consente il centodiciannove
Per tutte le altre regioni che stanno invece sotto il livello medio di questa fiscale si applica il meccanismo della capacità minore per scale per abitante
Con riferimento a spese depurate depurate dal costo di servizi sociali non so se se si si è chiara questa ricostruzione perché faccio questo discorso perché lui è un tentativo per sottrarsi al divieto del centodiciannove centoventi finanziare le spesse attraverso trasferimenti ora
Il calcolare
Le aliquote di parte compartecipazione non significa trasferimento significa perequare attraverso le aliquote
Poi ci sarà atto fondo perequativo alimentato sempre da da questi compartecipazioni
Che potrà seguire la linea della ripartizione attraverso la minore capacità fiscale per abitante in questo modo io sto finanziando le spese via centodiciassette lettera m so rispettando il terzo comma perché faccio riferimento per le altre regioni stanno sotto lascia fiscale per abitante attraverso la coscia fiscale per abitante minore e non devo forzare il quinto comma del centodiciannove che in effetti già la Corte l'attento la corte l'ha detto non è applicabile dicasi di finanziamento di spese sociali
Vorrei sapere il punto di vista di di dei miei colleghi su questa integrative venuta si potesse essere un modo mio avviso per andare incontro a questa necessità di uniformizzazione della stesa per esperienze sociale e contemporaneamente di
Applicazione di osservanza del centodiciannove
Indi
Passiamo al fallimento anzi fece presidente
Io avevo chiesto di dire due battute prima che Piero Giarda se ne andasse intanto ringrazio per l'invito
Credo che
Già diceva che quando ha partecipato vestiva bene secondo i ben più confuse
Inefficienti in parte è vero credo che sia pure cui la sfida che questo Governo ha di fronte e cioè quello di riuscire a estrarre da un lavoro o molto ricco che è stato fatto e di cui il libro di Zanardi testimonianza e anche dalle idee che mi sembra ci siano molteplici ma nella sostanza la fine convergenti riuscire a trasformare queste proposizioni che appunto come diceva Gianni appaiono molto teoriche in politiche in politica che a mio avviso non solo solo fiscali ma sono prima di tutto istituzionali economiche e finanziarie
Credo che la complessità di questo compito
Ci dà anche
Il senso del perché in questi cinque anni sono stati onestamente cinque anni persi perché in questi cinque anni
Si poteva fare un lavoro di approfondimento delle modalità di attuazione del centodiciannove delle sue complessità e probabilmente se fosse stato seguito un approccio pragmatico era anche possibile nel titolo quinto introdurre quelle correzioni
A larga maggioranza che ne avrebbero consentito una attuazione più razionale e più coerente
Io vorrei sottolineare che sullo sfondo la nostra discussione di oggi c'è l'appuntamento di ieri lunedì prossimo in cui più o meno tra qualche ora sapremo il risultato del referendum perché dal risultato del referendum a mio avviso dipende molto nel senso che è chiaro risulta dal libro di Zanardi ma risulta anche da quello che diceva qualche giorno fa Vitaletti che se passa quel referendum non ne parliamo più nel senso che il centodiciannove definitivamente inapplicabile nel senso che si introducono
Degli e squilibri non sostenibili che non gestibili
E quindi questo credo che sia importante però sottolinearlo altrimenti facciamo una discussione un po'così appesa accademica che non tiene conto di un vincolo esterno per il quale quindi credo occorre il necessario impegno
Dunque io credo che il Potenza Nardi aiuta molto a dipanare le questioni complesse che abbiamo risentito questa mattina e le soluzioni che ci indica insieme alcune suggestioni che adesso ci da Franco Gallo io penso che possano aiutarci a a identificare le modalità di attuazione del federalismo fiscale possibile perché ecco l'altro invito che io credo fosse molto importante però i Franco Gallo è quello al pragmatismo
Di una disegno che io credo sia stato forse eccessivamente enfatizzato con la divinazione federalista del federalismo in realtà e lo sviluppo del disegno autonomistico
Che c'era nella Costituzione del quarantotto
E che aveva a mio avviso alla base una forte cultura municipali Istica
Un riconoscimento delle autonomie speciali e una debole cultura regionalistica
Che si è peraltro in qualche misura anche manifestata nelle modalità di attuazione sul territorio nazionale nel senso che questo istituto ha avuto una resa diversa a secondo della tradizione storica della dimensione regionale sul nostro territorio mentre invece era molto più uniforme la tradizione municipali stia infatti assunto una resa storicamente anche sul piano amministrativo più uniforme anche di questo io credo noi dobbiamo tenere presente per evitare che poi nella sua concreta attuazione questi istituti abbiano degli affetti come dire di di ritorno di boomerang da parte dell'opinione pubblica come in parte per talune e fenomeni manifestazioni in questi anni sta accadendo quindi io credo che l'obiettivo di rendere concreto e attuale il principio diciamo di responsabilità
Coniugato con l'autonomia di efficienza e di sostenibilità è fondamentale perché altrimenti noi tra un po'ci troveremo di fronte a un effetto come dire di di rifiuto da parte dell'opinione pubblica di un modello organizzativo dello Stato il cui obiettivo originario era quello di rendere più più aderente ai bisogni
Delle comunità locali e quindi non più burocratico e non più costoso
Allora
Io credo mi mi astengo ovviamente dalla esprimere un'opinione
Definitiva sulle soluzioni che qui vengono indicate
E a fare alcune considerazioni di metodo anche in relazione ai problemi che ci siamo dovuti fissi stiamo affrontando in non prima battuta come Governo problema che
Avete seguito sui giornali e la gestione della norma della finanziaria che attiene alla ai disavanzi del settore della sanità
E raccordato a questo processo di costruzione del patto di stabilità interno io credo che questi siano due terreni e su cui occorre incominciare ad esercitare una modalità di costruzione delle soluzioni
Di tipo io interistituzionale diversa dal passato e più aderente al modello del Titolo quinto vigente cioè quello a cui faceva riferimento Franco Gallo della pari ordinazione tra livelli istituzionali
La norma della finanziaria che pure ha una sua diciamo bizzarria nel senso che introduce reintroduce dei principi di responsabilità e di
Partenariato diciamo tra stato e regioni nella gestione di alcune aree critiche della spesa dopo cinque anni di assenza no nel senso che la finanziaria l'ultima finanziaria di Tremonti reintroduce le il potere di variare le aliquote e le addizionali da parte delle regioni potere che era stato invece bloccato per cinque anni e blocco che ha in qualche misura ha contribuito a determinare quei disavanzi che ora si ritiene di dover correggere con una intervento una tantum che ovviamente l'addizionale una tanto ma non potrà conseguire e singolarmente invece per questi cinque anni questo io sottolineo perché credo che è uno dei punti che forse non non è abbastanza affrontato da tutte le nostre riflessioni che quello della gestione del debito
Perché noi ci fermiamo molto sui flussi sui i vincoli diciamo alla al disavanzo credo che uno dei problemi
Grandi che non ci troviamo a dover gestire nel rapporto con le regioni e sono anche le regole che riguardano la gestione dell'indebitamento su questo terreno i cinque anni che ci stanno alle spalle sono stati cinque anni molto l'assistito molto corrivi
Che in qualche misura
Diciamo oggi rappresenta un altro problema da affrontare ecco
Il ministro dell'economia più volte giustamente ribadito che questa norma rimane ferma perché rappresenta lo strumento attraverso cui avviare
Una relazione di concertazione con le regioni sui meccanismi che alimentano la spesa e quindi diciamo danno più sostanza alla al ai principi di cui prima si parlava e cioè ai principi di efficienza assoluta che deriva dalla responsabilità in vista della sostenibilità
Credo che la politica dei tetti di spesa ma anche quella dei saldi
Se separata da una politica di concertazione dei meccanismi
Di gestione della Spesal che devono essere parte del Patto di stabilità e di crescita in Terna non ci porterà risultati sostenibili nel medio periodo perché noi potremo anche
Costruire il sistema di alimentazione dei fabbisogni storici standard
E qui dobbiamo capire come passare dalla nei livelli essenziali di prestazione dallo storico allo standard
Ecco esercizio che ancora mi pare non perfezionato nel della nella sanità dove abbiamo lavorato a lungo né nelle altre funzioni che rappresentano
Il cuore come dire dei diritti di cittadinanza allora
Io credo che
Uno dei terreni su cui ci dobbiamo esercitare di più è questo ciò associare tutta questa fase di transizione
Di risanamento finanziario e definizione delle nuove regole di finanziamento delle funzioni alla costruzione di meccanismi di monitoraggio e Coop o determinazione dell'intervento sui meccanismi di spesa perché altrimenti tutto il sistema non sarà sostenibile nel medio periodo
E
Verranno quindi meno le ragioni di fondo
Che hanno portato alla scelta del modello organizzativo a forte decentramento sul territorio che come ricordava Franco Gallo non è stato un motivo come dire istituzionale ma una motivazione all'origine di politica fiscale e cioè e come questa
Inversione di tendenza rispetto ai dalla riforma Visentini si è fatta i primi di anni novanta con la crisi fiscale dello Stato
La Lega si è inserita allorché il proprio il le politiche di decentramento hanno messo in crisi no il sistema di distribuzione
Fiscale che stava invece nel meccanismo di centralizzazione e anche diciamo nel meccanismo dei meccanismi a questo connesso di sostanziale evasione fiscale una volta che si è messo a segno
Il più antico di Zurigo tutto su esatto tutto il vostro Boselli adoperato il couturier guardando settima ripresa descrive gli atti ecco quindi io credo che il lavoro che noi dobbiamo fare a partire da la settimana successiva alla prossima cioè dopo un esito del referendum per noi speriamo confermativo dell'attuale Titolo quinto per le ragioni che ho prima ho detto eh il seguente
A raccogliere le idee che mi sembrano ormai mature
Secondo quanto ormeggi giunge dal lavoro molto prezioso di Zanardi ma anche dalle cose dette poi dai commentatori a questo tavolo definire in un confronto che anche questo mi pare maturo e consapevole con il sistema delle regioni e delle autonomie locali del percorso possibile di attuazione del disegno del federalismo a con tutti gli aggettivi che che abbiamo prima citato e cioè R responsabile solidale ma io ci tengo molto anche all'efficienza e alla sostenibilità
Che poi l'efficienza sostenuto soprattutto a mio avviso è la condizione è in condizione di equità perché
Non non devo spiegarlo ovviamente agli economisti che sono a questo tavolo il perché
E poi in un lavoro che è già stato annunciato di perfezionamento e razionalizzazione del titolo quinto introdurre anche l articolo centodiciannove quei correttivi che lo rendano che che che
MediEvil rendano compatibile il disegno costruito dal basso e cioè se vuoi fare
Una inversione di procedura e cioè definire un disegno costumi diviso e ragionevole di federalismo fiscale perché a mio avviso è ormai possibile fare con un'ampia condivisione in tempi Bra ebree di e rispetto a questo inserire quei correttivi a cui si faceva di coerenza tra le diverse disposizioni ovviamente questo
Diciamo implica delle scelte perché è chiaro che quella sponda specie di di piccolo Pacciu Orca che centra il terzo e il quarto comma
è il frutto di una compromesso tra due idee possente parzialmente distinte che però nelle soluzioni che in pratica noi abbiamo qui intravisto possono trovare un punto di equilibrio fermo restando che bisogna partire anche da una a approccio pragmatico cioè noi dobbiamo fare il federalismo possibile e quindi io credo che
Nella Breve Periodo breve medio in una fase di
Del nostro paese in cui noi abbiamo una permanenza di un dualismo territoriale ed economico molto forte
Tassi di crescita bassi
Che quindi rendono difficile politiche di redistribuzione incrementato
E che fanno della spesa pubblica anche a livello territoriale un ammortizzatore sociale
Perché chiaro che non ce lo dobbiamo non ce lo possiamo nascondere
Ridurre una spesa storica che ha avuto in questi anni una significativa compressione alcuni territori credo che sia un esercizio che sul piano teorico io posso anche condividere ma che sul piano politico e della mandare avanti un processo mi sembra francamente non realistico e forse nemmeno
Ecco quindi
Questo no per dire che alcuni
Affermazione di principio anche fatte da Giarda io le condivido però vanno misurate in modo pragmatico con la fa di prefattibilità alla luce di ciò che effettivamente successo in questi anni
Sul piano istituzionale questo lavoro comporta io credo alcune delle cose indicate del libro di Zanardi che però sono una condizione a mio avviso perché questo processo si realizzi in modo ragionevolmente rapido e politicamente sostenibile e cioè che la Conferenza Stato Regioni cioè il luogo in cui i governi sì confrontano essi e concerto allo sia un luogo effettivamente funzionante di concertazione
E per questo noi diciamo stiamo lavorando intanto perché ciò accada in via di prassi sul piano di regolamenti interni che liberano la conferenza da una serie di attività di tipo burocratico
La farà tendano a integrare la Conferenza Stato-Regioni con la Conferenza Regioni Autonomie
La modifica della denominazione del ministero affari regionali Autonomie locali e quindi la identificazione di un unico interlocutore a livello di presidenza del Consiglio ha voluto indicare questa strada
Proprio perché questa indicazione che peraltro corrisponda in modo coerente all'assetto di governo delle degli altri Paesi europei
E sotterrare il sistema delle autonomie ha un rapporto di tipo gerarchico qual è quello tradizionalmente ha avuto il ministero dell'interno e stabilisce in via definitiva ignora una interlocuzione tra idea artici delle degli organi di governo la Conferenza Stato-Regioni però a mio avviso per essere un luogo di concertazione e non di pura mediazione ma anche di istruttoria delle decisioni deve essere dotata di strutture che ovviamente non creino nuovi apparati ma nei quali i singoli dicasteri che elaborano informazioni analisi partecipino e forniscano la conferenza di istruttorie tecniche
Che siano tali da aiutare la decisione perché io penso che la concertazione senza una capacità di autonoma valutazione
Rischia di essere un puro luogo di mediazione secche prescinde invece dalla costruzione originale di soluzioni concertate
Questo significa per esempio per quanto riguarda tutte le politiche economiche e finanziarie di fare forse costruire una sorta di di fiscal council a accanto alla Conferenza Stato Regioni Autonomie
Che possa essere il luogo di monitoraggio delle politiche di monitoraggio dei dati di finanza pubblica che devono trovare distratto una affinamento sempre maggiore per quanto riguarda l'osservazione delle politiche a livello territoriale fino alla dimensione diciamo metropolitana in modo che i fenomeni e l'impatto delle politiche possano essere adeguatamente valutato conosciuto e affinché quindi ci sia un'altra dimensione che entrino a far parte della concertazione quindi del patto di stabilità e di crescita che è quello delle economie territoriali noi di questo diciamo realtà
O che ormai è molto importante a livello europeo e mondiale
E che vediamo e percepiamo per il nostro Paese sta assumendo un ruolo sempre
Più rilevante che sempre più lo assumerà con il trasferimento di poteri significativi in settori fondamentali della politica economica pensiamo all'agricoltura al turismo ma anche gli incentivi alle imprese
Ma i progetti di riqualificazione urbana li Utilities ecco noi dobbiamo associare il sistema delle Autonomie
E delle nel suo complesso a politiche per la crescita cioè la pari ordinazione
Istituzionale non deve valere solo in termini di programmazione controllo della finanza pubblica ma deve essere una lo strumento attraverso cui coinvolgere i soggetti sul territorio regioni Città metropolitane partiva alle comuni a politiche che accelerino o lo sviluppo locale e quindi quello che per il Governo è la priorità assoluta e cioè far ripartire la crescita noi in questi anni abbiamo visto come le politiche locali possano influenzare caso di scuola in questo periodo è l'aria metropolitana di Roma ma negli anni diciamo precedenti al due mila e uno di maggiore crescita ci sono stati i tassi di crescita localizzati soprattutto nel Mezzogiorno con differenziali significativi ecco io credo che questo deve essere un tema su cui bisogna fare un patto col sistema delle Autonomie locali e associare
Il sistema e autonomie locali
Ai benefici della crescita attraverso meccanismi di redistribuzione ci sono alcune proposte che vanno però perfezionate perché ovviamente
Non si creino delle disuguaglianze ulteriori attraverso non meccanismo diciamo troppo o localizzato dei benefici della crescita e tuttavia io credo che questo sia importante laddove ci sono temi dei territori che producono tassi di crescita
Sensibilmente superiori al tasso al tasso di crescita programmato credo che questo vada riconosciuto alle politiche economiche locali per esempio di liberalizzazione per esempio di valorizzazione degli asset patrimoniali e che quindi debbano essere oggetto della Patto di stabilità e di crescita che così come a livello europeo noi pretendiamo che sia un patto che si allarghi ad indicatori macroeconomici più ampi che non quelli solo di finanza pubblica così altrettanto e credo che vada fatto nella rapporto tra Stato Regioni ed enti locali
Per concludere
Vie Enrique per riassumere io credo che quello che noi dobbiamo fare perché ce ne sono tutte le condizioni come dimostra il lavoro di Zanardi e Liliana discussioni stamattina è
Quanto prima passato la il capo del referendum
Tradurre le idee ormai mature
Abbiamo avuto cinque anni diciamo di riflessione io credo che tutto ciò che c'era da sceverare più più o meno è stato scellerato e che quindi possiamo cercare di fare una sintesi affidare ai protagonisti di di questa riflessione sviluppatasi negli anni protagonisti per quel che è possibile
Bipartisan nel senso che questo è tipica è un tema che deve essere necessariamente condiviso Surano a livello parlamentare nel modo più ampio possibile perché anche se concordo sul fatto che deve essere costruito in Mattel maniera
Flessibile o o comunque gestibile nel senso di prevedere dei correttivi
Sulla base di un monitoraggio dell'andamento all'attuazione non invia avviarci meccanismi troppo rigidi perché è una materia troppo troppo complessa per riuscire a capire Xanten tutto quello che succederà ex post
Tuttavia è deve essere la base di partenza il sistema ampiamente condiviso perché non può essere precario cioè flessibile si ma precario no e quindi deve essere una legislazione che partendo da una condivisione ampia deve avere una certa stabilità
E solidità io credo che ce ne siano le condizioni questo è il lavoro per il quale io chiederò ai protagonisti che sono oggi a questo tavolo ma anche
A quelli che qui non sono ma che hanno lavorato in questi anni di rapidamente e cercare di arrivare a un ma a delle linee guida
Il più ampiamente condivise con ovviamente i ministeri io ho solo una funzione di coordinamento
Che il Presidente del Consiglio che è affidato in questa materia di promuovere di di coordinamento e di e di stimolo per pervenire in tempi Brady che io penso debbano essere veramente molto Brady e cioè paralleli alla costruzione del nuovo patto di stabilità e quindi la definizione della legge finanziaria i principi di una legge delega che ci possano consentire nell'arco dei prossimi dodici diciotto mesi di avere un disegno
Operativo della modello finanziario e fiscale coerente col nuovo assetto dei poteri regionali e locali quindi io conto sul vostro aiuto di ringrazio comunque batterica
Seminario dove definire entro lunedì quindi a pagare conversazionali se non risponde rapidamente
Ma io ovviamente ringrazio osservazioni commenti suggerimenti di estremo interesse che sono stati avanzate durante la discussione vorrei riprendere soltanto nei miei appunto un po'disordinati direi tre punti prima ancora per o vorrei
Forse sottolineare alcuni aspetti che sono stati richiamati adesso dal ministro che mi sembrano di fondamentale importanza per riuscire a dare attuazione in modo ordinato i condivisibile ad un disegno di federalismo fiscale
In primo punto è questo percorso Button mappa chi parte
Dalla dalle idee che sono emerse parte dal confronto con le regioni e arriva poi ad una proposta di perfezionamento del centodiciannove credo che questo sia l'unico sentire o che si possa seguire
Secondo punto è quello del rafforzamento delle strutture tecniche dalla Conferenza Stato-Regioni
Il terzo punto riguarda le questioni diciamo concernenti la necessità di meccanismi premiali a favore dei territori che più si impegna hanno in diciamo nella crescita del prodotto interno lordo a livello territoriale
In termini più generali sulle questioni che sono emerse durante il dibattito ma dunque una prima questione riguarda il problema della spesa storica e degli standard da ma io su questo diciamo le idee che sono emerse nel corso del dibattito che ha portato al libro sono molto diversificate quindi c'è stata lungo sforzo impegno per trovare un minimo di diciamo condivisione però credo che gli elementi fondamentali sia questa
La spesa storica va da intendersi come un inizio non come una fine e necessario che sia un inizio per far partire diciamo il processo di attuazione
E ovviamente per mantenere continuità amministrativa a quelli che sono gli enti decentrati perché ovviamente da un anno all'altro non si possono cambiare le carte in tavola intermedi livelli di risorse improvvisamente se non creando degli ostacoli insuperabili al funzionamento della macchina amministrativa
Però io credo che debba essere molto chiaro quello che l'obiettivo finale cioè andare verso forme di standardizzazione della spesa che abbiano un fondamento razionale su questo fondamento razionale
Possono raccogliere sperabilmente un po'di condivisione in termini di opinioni da parte di tutti i soggetti che sono coinvolti
Quindi credo che ci deve essere un percorso lento progressivo quello che si vuole che è un po'quello che era stato anche ispirato dal decreto cinquantasei che Linda dalla spesa storica verso forme di standardizzazione della spesa
Dopodiché son d'accordo assolutamente contiamo Giarda cioè queste forme di standardizzazione dei fabbisogni devono valere per il nucleo però che è un nucleo Kosovo delle sospese regionali e locale quelle su cui ci sono i livelli essenziali per le altre chiamiamolo di spesa autonome
No di bisognerà lavorare un po'sulla spesa storica forse garantendo come si propone un pochino nel libro dei percorsi diciamo di programma vi dita della spesa regionale però fare sforzi
Su a a trecentosessanta gradi su tutte le spese regionali locali per andare a tirare fuori gli standard ovviamente una cosa del tutto improponibile
La questione dei trasferimenti nel libro sia avanza la proposta di riammettere nella costituzione una cosa che non si capisce bene perché sia stata eliminata cioè i trasferimenti non di natura perequativa
Quelli diciamo che servono semplicemente per passare le risorse da un livello all'altro non per questo però fare perequazione
In sostituzione di compartecipazioni su tributi erariali uno su imposte tributi che lo stato dei folli beh a favore degli enti regionali
Non si capisce perché sia stato tolto perché in tutti i sistemi anche quelli a federalismo molto accentuato i trasferimenti ci sono quindi ed è un problema soprattutto che riguarda per esempio i comuni
Il Viminale i trasferimenti nel nelle modalità nomadi di finanziamento dei Comuni vuol dire che noi dobbiamo andare a trovare sugli otto mila comuni che sono molto diversificati come si diceva fra di loro
Delle basi imponibili da compartecipare che siano presenti nella megalopoli e anche nel comunello di centocinquant'anni me cosa che estremamente difficile
E con cui si è confrontata per esempio anche l'Alta Commissione non sono d'accordo io personalmente se no uno in modo molto parziale e anche diciamo nel un gruppo di lavoro che a sviluppato
Il volume con la reintroduzione di trasferimenti a diciamo a destinazione vincolata perché quello mi sembra veramente
Un elemento di forte negazione dell'autonomia sono possibile ovviamente dei trasferimenti a destinazione vincolata specifici indirizzati a particolari eventi ma non a favore della generalità degli gli enti locali
Sulla questione del centodiciannove perequazione moltiplicità di ispirazioni perequative confliggenti all'interno del testo attuale del centodiciannove ma anche qui l'esercizio che era stato tentato nel nel vivo era quello di trovare ovviamente con forzature con un un minimo di dose di creatività
Un'interpretazione che potesse andare bene mettendo insieme le due cose evitino era semplicemente quella di dire che ne in tutti i sistemi perequativi bisogna distinguere diciamo così fra un target un obiettivo perequativo dove si vogliono portare gli enti locali in termini di disponibilità complessiva di risorse e dall'alto un criterio di accesso al fondo perequativo
Allora l'Obiettivo perequativo Piredda lì funzioni su cui esistono diritti essenziali sono i fabbisogni fabbisogni spesa storica in futuro sperabilmente non troppo lontano gli standard interni di fabbisogni il criterio di accesso e ovviamente è quello della minore capacità fiscale allora questa minore capacità fiscale può essere intesa come la Lombardia la più ricca scusate tutti tranne la Lombardia oppure questa asticella si può fissare un pochino sotto per comprendere una sorta di club di ricchi che non avrebbe o diritto a trasferimenti perequativi
Dette soluzioni tecniche sono varie però diciamo essenzialmente qui l'idea e fabbisogni questo il targhetta e dobbiamo permettere l'accesso a coloro che hanno minore capacità contributiva
Mi hanno minori risorse
Sulla proposta ti chiudo qui di Franco Gallo che mi sembra di poter riassumere in questo senso cioè di TA di far passare la perequazione attraverso due strumenti diversi da un lato il fondo perequativo così come descritto
Nella costituzione e dall'alto una sventagliata diciamo per quelli che stanno sopra l'asticella della media delle aliquote di compartecipazione su un pullman di risorse compartecipati
Sì ma una soluzione di questo genere credo che abbia il vantaggio di forzare un pochino meno che spettò a quello che pensavamo noi il dettato costituzionale
La critica che mi sento di fare che si perde un po'di trasparenza nel gioco perequativo nel senso che è già adesso è difficile capire in un sistema verticale ma per fortuna è difficile capirlo Keita e chi prende nell'ambito dei territori
Se poi diciamo facciamo cui esisteva e due strumenti diversi un fondo in una differenziazione su quelle che su dove dovesse gli strumenti fiscali assegnati
Io vedo diciamo troppa opacità nel funzionamento della perequazione
Grazie dunque non è mio compito tra le conclusioni solo ricordo personale io mi sono occupato di queste case del mille novecentosettanta insieme Charlot
Poi qualcuno mi ha detto che la finanza locale la moto non era il professor Gallo acqua di anticipatore
Io mi sono occupato tanto quel mondo è andato avanti qualcuno ha scoperto che bisogna fare rinascere la finanza locale solo che asportando stamattina leggendo un pochino l'impressione che il partito si è difficile che sia difficile anche per colpa dei medici in sostanza questi medici soprattutto gli economisti Candela Pena categoria si sono inventati tutto sia di uomini di tali che contrappongono con durezza l'uno all'altro noi riconoscendo che l'Italia non è il Canada l'Australia Prism Paesi molto diversi
Il re doveva spiegare perché riconoscete visto tra una storia che gioca
Io legge di riposizionati ascoltando anche il ministro quel salto soprattutto una cosa vi invita al pragmatismo anche il calo ed è su questa linea sostanza affrontiamo i problemi che conosciamo cementati dipende svastiche così in inglese
Che gioca ma che poi i problemi devono essere risolti e nessuno vuole uniformità perfetta tutti riconoscono Tradate colazione ma nessuno pone anche ammette un'autonomia assolutamente io in regolata in un Paese come l'Italia
Ecco questa è la cosa che io ho imparato a oggi diretti che vale molto vedute imparare di più ma mi sembra punto abbastanza importante grazie
Prego