XVII congresso del Partito Comunista Italiano

Oggi è di nuovo proprio la democrazia ad aver bisogno delle donne per rinnovarsi
Le donne cioè come abbiamo detto alla settima Conferenza nazionale delle donne comuniste mettono in campo una diversità ma capiamoci compagni capiamoci bene non è una diversità ideologica
E la diversità di cui parliamo non si riferisce alla diversità naturalistica
Ciò di cui parliamo è un punto di vista originale è un punto di vista nuovo un punto di vista che mette in discussione gli assetti economici sociali
Gli assenti i politici gli assetti di potere in ogni campo della nostra società
Abbiamo cercato dalla settima conferenza d'oggi di crearci delle tappe significativa importanti chiedesse non senso a questa nostra acquisizione
E così per le elezioni amministrative dell'anno passato noi ci siamo misurate con le donne con programmi specifici importanti piede contenuti
Però il tema della qualità della vita urbana al tema dell'organizzazione sociale del lavoro dei servizi dei luoghi e della formazione culturale
Così ancora non è stato difficile nei mesi scorsi raccogliere tante firme e svolgere la nostra manifestazione nazionale a Roma sulla Finanziaria proprio sulla base di una piattaforma puntuale
Di critiche di proposte di intervento sulla Filosofia della finanziaria oltre che ovviamente sui punti di evidente attacco alle condizioni di vita e alle conquiste delle donne
E più di recente appunto con la conferenza sull'occupazione con incontro europeo da noi prodotto con le donne dei partiti comunisti socialisti socialdemocratici dell'Europa
Sono state tappe importanti
Non solo di aggiornamento dell'analisi ma per costruire proposte in ogni campo che si muovessero per migliorare la vita delle donne per rinnovare la peculiarità del nostro partito
Di voler essere di più e meglio il partito che sa rappresentare il bisogno e le aspirazioni di cambiamento delle donne
Perciò e finisco compagni
Non può creare equivoci
E non può creare dubbi
La richiesta che viene dalle donne comuniste di moltiplicare nel partito ne senti
E gli strumenti con le quali le donne comuniste possano contribuire nel partito alla costruzione di un programma di alternativa
Il punto molto semplicemente
è che in queste ore prospettiva di lavoro le commissioni femminili non ci bastano più né nell'esame reazioni nei livelli già regionali né al centro del palco del partito
Tant'è che in molti territori dopo aver proposto programmi specifici delle donne stanno appunto nascendo i coordinamenti delle elette per realizzare la loro pratica realizzazione nei compagni può indurre in equivoco il termine autonomia
Caro è importante anche alle donne comuniste anche se di segno diverso rispetto a quello che alla FIGC che la FIGC ha voluto dare al suo dibattiti il termine autonomia lo riprendiamo e loro riproponiamo come la necessità di costruire SD di ricerca di elaborazione di proposte in ogni campo
Quindi la necessità di costruire una molteplicità di apporti attraverso cui davvero contribuire ad una nuova stagione politica una nuova stagione programmatica del partito così come ricordavano la compagnia Trupia e la compagna Grainger oggi pomeriggio stesso
Sono sempre tuttavia molte le critiche e le denunce e i limiti le insufficienze che le donne comuniste fanno a questo partito poiché i compagni lo sappiamo quando si parla delle donne
Lo spirito è forte ma nel partito spesso e la carne che risulta troppo cedevole
E allora ripensando a questo dibattito sull'apporto d'ordine impartito consentitemi un'altra battuta mi viene da pensare che questo tema un po'appartenga alla tendenza numero tre del testa di tango di lunedì e cioè alle donne comuniste questo partito piace molto
A volte abbiamo l'impressione di non piacere gli altrettanto ma l'aspettativa che le donne comuniste hanno in questo partito
Proprio di riuscire ad uscire da Firenze con una capacità nuova di ascoltarci
Di reciproco reciprocamente comunicare di essere insieme alla costruzione di una sintesi di una maggiore unità del partito di costruire il partito del programma e dell'alternativa
Ha ora la parola per l'ultimo intervento della seduta la compagna per rioni Patrizia delegata di Napoli
Sono molto convinta compagne e compagni che possiamo chiedere e anche lavorare in questo congresso
Per avere una riflessione un dibattito in grado di elaborare una sintesi alta intorno ai temi alle questioni poste nelle tesi e presenti delle discussioni di tutti i congressi delle sezioni e delle federazioni
Proprio perché in questi mesi si è sviluppato un confronto largo e vivace che costituisce come ha detto giustamente il compagno nata nella sua relazione
Una grande lezione di democrazia che i comunisti hanno dato agli altri partiti giungendo anche a definire alcune novità di democrazia interna come la scelta inedita del Comitato centrale nella presentazione delle tesi di dare pubblicità al dibattito e alle opinioni diverse esistenti del partito sulle tesi e sul documento programmatico
I comunisti italiani hanno dato veramente esempio di limpida discussione democratica utilizzando con maturità e consapevolezza questi strumenti
Questo congresso voluto anticipato e con caratteri di straordinarietà
Può fare veramente tesoro di questi contributi venuti dalla ricchezza del dibattito precongressuale
Anche per queste scelte intorno al nostro congresso sono convinta che si sono coagulati in questi mesi molte attese e anche molti aspettative dentro e fuori di noi molte sincere altre soltanto in parte
Sarebbe utile mi chiedo di fronte a queste ansie e giunti a questo punto appiattire o rinsecchite la vivacità e le differenze che vivono nel nostro partito
Piuttosto che raggiungere una sintesi che faccia vivere queste ricchezze tenendo in conto ciascuno di noi della sua libertà individuale di confronto e della sua responsabilità politica io penso proprio di no
Se è vero che e la relazione ha sottolineato questo aspetto della nostra discussione
Nostro compito è di allargare sempre il confronto portando il maggior numero di iscritti e di scritte a partecipare e non solo aggiungo io ma anche a contare di più
La scelta della democrazia scelta moderna di un partito di massa come il nostro e per più di un motivo urgente e non più rinviabile
Per esempio penso alle donne comuniste e alla loro richiesta perché si esprima pienamente viva un punto di vista delle donne la differenza sessuale
Che è una leva potente di rinnovamento della cultura politica del nostro partito e perché chissà si affermi ha bisogno questa differenza di più democrazia
E che questa democrazia si traduca in una coerenza piena tra prassi Etiopia per quanto ci riguarda come comuniste in tutta la discussione precongressuale si espresse ha pesato il nostro punto di vista come un filo rosso che dalla settima conferenza si è dipanato e attraversato tutti i temi posti nelle tesi
La pace nel nuovo socialismo l'ambiente il nuovo sviluppo nel Mezzogiorno il lavoro la democrazia
Questo punto di vista parziale sì ma che attraversa il generale deve esserci secondo me in questa sintesi vivere pienamente nelle scelte e nelle iniziative concrete così come nella vita quotidiana del costume e delle regole del nostro partito
La riflessione precongressuale delle donne comuniste
Si è concentrata soprattutto su un punto che fosse qui e credo anche nell'era del della relazione non è stato pienamente conto sul lavoro
Il lavoro desiderato e cercato con tenacia dalle donne e soprattutto dalle ragazze del Mezzogiorno come strumento per affermare la propria autonomia
Per affermare una nuova doppia presenza nella produzione e nella riproduzione
Nelle scelte che il Partito comunista deve compiere e nell'analisi che deve svolgere intorno alla società italiana questa nuova affermazione di ostinato ed orgoglioso protagonismo femminile non è un tassello residuale
Si aggravano le condizioni di vita delle donne specie al Sud tutto più faticoso perché si intensificano gli attacchi soprattutto del governo pentapartito
E la legge finanziaria contro cui testardamente ci siamo battute come donne comuniste lo dimostra
Come guardate comunisti
A questi segnali pesanti aggressivi contro le donne e riusciamo a cogliere sempre proprio a partire da questo osservatorio particolare e nuovo e rivoluzionario vi la ricerca del lavoro dalle donne
I segnali di una ricca conflittualità delle donne l'ostinazione a rimanere in campo a non farsi cancellare e normalizzare
Non solo come segnali di ritorno a un vecchio emancipazione Isma'oppure di una statica dimostrazione di una coscienza di sé ormai già acquisita
Dietro questi segnali secondo me nel mondo delle donne c'è un mare in tempesta c'è la spinta verso nuove professionalità
C'è la pressione inedita sul mercato del lavoro ce la modificazione di orientamenti di comportamenti nella struttura familiare e nella società
Cioè perciò bisogno di un'analisi che ricomponga finalmente una donna spezzata tra l'agire ormai non più condizionato dal movimento politico degli anni settanta e la coscienza di sé
In mezzo sono convinta c'è una nuova contro attualità sociale una forte conflittualità
Da qui può nascere certamente una nuova contro attualità politica delle donne ma in forme inedite e che certo non spetta a noi definire inedita rispetto al passato
C'è una citazione stampata su un libro distribuito ai delegati in questo congresso
In cui Alain Touraine pone un interrogativo che dà il senso di una novità che chi fa politica per trasformare come comunisti non può trasformare non può trascurare
E dice
Non è possibile di fronte all'attuale debolezza dei movimenti sociali parlare non già del loro declino e della loro scomparsa bensì della loro lenta e difficile nascita
Sforzarsi di dare una risposta all'altezza mette comunisti di fronte a un'urgenza fondamentale
Quella di riconoscere la società italiana
Di rimettere in campo le forze del cambiamento a partire giustamente da quel trenta per cento delle ultime elezioni che è fatto di uomini e di donne e dal quarantasei per cento sempre di uomini e donne del referendum
Senza nessun politicismo o complesso di inferiorità
Questo bisogna fare secondo me per rendere credibile l'alternativa democratica per riavvicinare la prospettiva del cambiamento il cambiamento possibile e anche l'utopia
Se questo congresso come scritto nelle tesi
Deve precisare l'alternativa allora dobbiamo leggere la società ritornare nei luoghi della conflittualità sociale indagare sulla modernità di questi anni ottanta segnati profondamente dal decennio passato densi di contraddizioni
Le grandi contraddizioni che sono state già qui ricordate citati nelle nostre tesi
La contraddizione dell'era tecnologica che non fa tornare il conto tra modernizzazione ed occupazione la contraddizione di specie tra la pace voluta e desiderata dalla maggioranza degli uomini e delle donne del pianeta
E la guerra voluta e perseguita da pochi la contraddizione di sesso tra l'oppressione e la liberazione la contraddizione ambientale tra sviluppo distorto che violenta il territorio e il diritto di tutti a un diverso rapporto con la natura
Grandi contraddizioni si che spostano Diamanti il conflitto tra la trasformazione e la conservazione tra la destra e la sinistra
E che si collocano questo sì nel solco di una ricerca della sinistra europea che non si limita più soltanto al superamento della contraddizione capitale e lavoro
Al dualismo difforme rivoluzione
Tra queste moderne contraddizioni si colloca con forza la questione meridionale
Leggere la società meridionale per i comunisti deve significare di affondare le proprie radici di massa
Nel maggio ma sociale di questo territorio
Per riaffermare come dicemmo al nostro sedicesimo congresso
Questo luogo come fondamentale ed originale per l'avanzata dell'alternativa democratica attraverso la liberazione di tutte le forze prigionieri del sistema di potere della Democrazia Cristiana
Mortificate dallo scambio politico dalla logica perversa dell'occupazione del potere dalla presenza della camorra e dei poteri occulti dall'avvilente separazione dell'etica dalla politica
Non fu un caso che proprio nel Mezzogiorno come comunisti definimmo la strategia dell'alternativa democratica che è profondamente io lo credo meridionalista
Dopo il terremoto dell'ottanta e le vicende che misero a nudo
L'assenza la fuga dello Stato da quei luoghi
Operando una svolta che ci portò alla rottura con la solidarietà nazionale esperienza definita se ben ricordo irripetibile
E che ci portò alla definizione della irriducibilità tra la Democrazia cristiana e il Partito comunista
Ma si badi compagni non sul terreno ideologico ma misurata sì sulle scelte di quel partito e sulla sua linea politica sul suo disegno di uscita dalla crisi
Quelle osservazioni io le ritengo tuttora valide soprattutto nel Mezzogiorno
Dove il pentapartito grazie al patto tra la Democrazia Cristiana e il Partito Socialista annullato esperienze diverse di governo e dove la democrazia cristiana porta addosso pesanti fardelli di responsabilità
Al governo nazionale e in quelli locali di la subordinazione a tutti i livelli del sud al nord
La questione morale che fu allora una bolla potente per la definizione dell'alternativa e tuttora potente e ci sono moltissime ragioni io penso ancora per rivendicare una nostra diversità nel sistema politico meridionale
Per costruire un'alternativa radicale alla DC e al suo sistema di potere
La strategia dell'alternativa democratica
è deve essere il pieno riconoscimento delle complicità conflittualità e di quei soggetti che minano alla base il potere della democrazia cristiana e deve mettere definitivamente in discussione l'idea stessa consociativa nel Mezzogiorno
Con l'omologazione del pentapartito in tutte le città del Mezzogiorno
Si è messo a nudo il saccheggio del sistema democratico l'effetto di resistenza delle istituzioni meridionali occupate dalla DC ad ogni cambiamento l'annientamento di diritti dei cittadini di infiltrazione camorristica nelle giunte il clientelismo e lo scambio politico eretti a sistema la crisi istituzionale e davanti agli occhi di tutti
Le assemblee elettive non sono più di scenari naturali del confronto politico a Napoli si preferiscono le stanze degli affaristi la tutela degli interessi economici personali viene prima di ogni altra cosa
Pena l'immobilismo e l'abissale distacco con la volontà popolare
Il divario democratico prima ancora di quello economico paralizza il Mezzogiorno perché gli toglie la voce e gli sottrae le sedi democratiche
Ed è per questo che nel Mezzogiorno non è più rinviabile una strategia di innovatrice che ponga al centro la questione democratica e che rimetta in moto l'alternativa di metta in campo le volontà ai bisogni degli uomini e delle donne
In questi anni nel Mezzogiorno i giovani e le donne sono stati soprattutto protagonisti di un vasto movimento di ribellione contro la mafia e contro la camorra
La mafia e la camorra ci condizionano molto di più che dal punto di vista economico l'occupazione lo sviluppo civile nelle aree metropolitane
Hanno segnato questa lotta ma soprattutto è stata segnata da una profonda aspirazione radicata nei giovani e nelle ragazze meridionali
L'aspirazione alla libertà
A respirare un'aria più pulita
Quella famosa aria delle città che rende liberi e che crea nuove opportunità di dignità e di comunicazione e che soddisfa la voglia di futuro si ma innanzitutto il desiderio di vivere il presente
Il corteo dei nel corteo dei duecento mila giovani per il lavoro che si è tenuto a Napoli dieci dicembre la cosa che più sorprendeva era la straordinaria presenza di ragazze
Più dei loro coetanei avevano avvertito la necessità di scendere in piazza per il lavoro come rimettiamo in campo queste forze su quali contenuti innanzitutto su un nuovo sviluppo qualitativo che abbia l'uomo e la donna come come figlie per ragazze rappresenta ad una maggioranza e una qualità nuova lì la disoccupazione giovanile e questa presenza smantella le vecchie categorie sulla disoccupazione
Lavorare tutta non è per noi è solo uno slogan ma l'obiettivo dei comunisti e delle comuniste per questi anni Duemila così come lo è stato negli anni passati solo l'obiettivo della piena occupazione maschile
Concludendo vorrei ricordare una frase di Antonio Gramsci degli scritti sul materialismo storico e la filosofia di Benedetto Kruscev egli si chiede che cos'è l'uomo parafrasando questa domanda ci si potrebbe chiedere che cos'è la donna
Le considerazioni che gli fa seguire al quesito sono di estremo interesse
Non è una domanda astratta e gli dice obiettiva
Essa nasce da ciò che riflettiamo invidiano in rapporto a ciò che abbiamo dice tutto ed insisto su cosa siamo e possiamo diventare essenzialmente ed entro quali limiti iniziamo e possiamo essere Fabbri di noi stessi della nostra ditta e del nostro destino
E ciò vogliamo saperlo oggi nelle condizioni date nell'abito odierna e non di una qualsiasi altra ditta
Piero ora un minuto di attenzione per alcune comunicazioni la commissione elettorale si riunirà alle ventuno e trenta nella sede della federazione fiorentina
La Commissione del partito lo statuto si riunirà sempre la prelazione fiorentina alle ore ventuno la sede della Federazione invia Alamanni quarantuno
Ed è per chi non lo sapesse la via a sinistra
Di chi guarda la facciata dalla stazione di Santa Maria Novella lì è anche predisposto un servizio di ristoro
La commissione politica l'ho già detto prima ma lo ripeto si riunisce qui alle ore ventuno nella sala del seminterrato a sinistra della presidenza dal punto di osservazione dei delegati
Comunico anche che la seduta riprende domani mattina alle ore nove i primi iscritti a parlare sono Serri Rino
Gori Paolo Tognoli Mauro la seduta e chiusa autodichiarazioni presidente nazionale dell'ARCI
Grazie perché oggi un po'più faticoso visto che finalmente è arrivata una giornata di sole si preferirebbe prenderlo ma dobbiamo fare il nostro lavoro ieri l'altro compagni e compagni una commissione del Congresso si è riunito si è riunita qui vicino in una casa del popolo all'Andrea del Sarto e stamane alla presidenza ci hanno dato un
Un invito dove si annuncia che in questa casa del popolo si terrà domani il ricevimento di chiusura del nostro congresso
è questo una casa del popolo fondata nel mille ottocento novantotto
E la Casa del Popolo dove nel mille e novecentoventuno è stata fondata la Federazione giovanile comunista
Qui a Firenze
E si può dire che una struttura che ha già attraversato un pezzo della storia del nostro Paese
E lì se ci andate oggi è una struttura stupenda
Grande
Trovate la Polisportiva i giochi la sala ristorante
Le grandi tombola e popolari
E poi c'è anche il gruppo Aci poesia il gruppo dei giovani e altre cose ancora a Firenze e in Toscana ce ne sono tante e anche in altre parti d'Italia e in queste case del popolo
Le difficoltà sono molte a volte c'è anche la crisi ma ci sono anche tante vitalità tanto lavoro di amici e di compagni tante intelligenze popolari che vi si manifestano sul ceppo antico della solidarietà popolare di classe
Nato ancor prima spesso di sindacati e di partiti della sinistra
Si è innestato per certi aspetti ha fatto irruzione
Un associazionismo sempre più esteso diversificato ricco dentro e fuori le case del popolo dentro e fuori dell'Arci o di altre analoghe associazioni è un'associazione è un associazionismo che si forma su piani diversi Complessi quello più noto è quello che chiamiamo del tempo libero della ricreazione
Ma attenzione non è solo questo
è un associazionismo che nasce ormai da nuovi bisogni di cultura di comunicazione di solidarietà
è un associazionismo che organizza e soddisfa interessi concreti con strutture con mezzi per i soci di sporte di turismo di formazione di informazione
E associazionismo che fa assistenza come grandi associazioni toscani penso alle apparso alle o alle misericordia
E associazionismo per i diritti civili contro discriminazioni o emarginazioni come quello degli omosessuali
Sono aggregazioni che cominciano soltanto adesso in Italia di utenti o di consumatori sono movimenti o associazioni che riflettono opzioni etiche contro la violenza per la pace
Per un servizio civile sostitutivo a quello militare per la difesa dell'ambiente o del nostro patrimonio culturale non è più solo questione di tempo libero dunque e non è più nemmeno solo questione di cultura si tratta di un tessuto associativo in forte espansione in cui si organizza una società civile moderna avanzata complessa
E su piani sempre più articolati forse anche per questo
L'associazione che oggi presiedo l'Arci da o per un verso cresce ogni anno di decine di migliaia di soci ma nello stesso tempo conosce grandissime difficoltà
Di organizzazione di governo dovrà trasformarsi ancora al suo prossimo congresso
E vero certo
Vedete che ci sono spinte alla frammentazione chiusure corporative e oggi sotto l'offensiva ideologica del privatissimo della competitività esasperata
Queste spinte sono magari più forti di ieri ma io credo non sono prevalenti
Cui in questo mondo ampio in quest'altro molto civile del nostro Paese rispetto a quello che giustamente nata denunciava come il volto portato dalle classi dominanti quello dei Sindona o quello degli avvelenatori
Qui in questo mondo in questo molto civile c'è un potenziale enorme di rinnovamento che forse non non cogliamo ancora
Proprio per quella certa staticità delle idee della sinistra che Natta denunciava efficacemente nella sua relazione
Sottovalutiamo ancora forse i bisogni diciamo così non direttamente materiali
Come se fossero propri di ceti privilegiati e non diritto dei giovani degli anziani dei lavoratori del popolo siamo troppo lenti a superare i limiti di economicismo di una certa cultura industrialista
O forse ancora una certa concezione statalista propria della sinistra sia quella comunista sia quella di matrice socialdemocratica
E che magari oggi Silvia alimenta proprio per reazione alla all'offensiva all'Eur neoliberista non ci impedisce forse di vedere
Ab giustamente gli spazi enormi crescenti di autorganizzazione di intervento dei cittadini associati su un ampio arco di attività di servizi financo di attività produttive per la creazione di nuove forme di occupazione di nuove professionalità
Pensate solo la dimensione che ha in una società moderna
Anche dal punto di vista persino economico il fatto sportivo o quello turistico quello di altri settori
Giorgio Ruffolo ed altri ipotizzano
La possibilità di un terzo settore tra il pubblico il privato in cui si afferma di più la qualità sociale
E che incrocia insieme consumi e produzione scelte di valore e organizzazione più elastica
Del lavoro
Organo uso delle nuove tecnologie di nuove professionalità e tempo della propria vita dei propri bisogni dei propri diritti quotidiani il compagno Reichlin ha scritto di recente in un saggio su critica marxista che un movimento attuale per l'occupazione non potrebbe che essere anche un movimento di carattere culturale
Questo in sostanza è un aspetto rilevante corposo esteso dell'innovazione cui tutti sicché siamo chiamati a dar con la quale tutti siamo chiamati a misurarci e che non si può risolvere né all'interno della cultura dell'impresa soltanto né tanto meno con le visioni assistenziali e le pratiche clientelari se avete osservato anche il sindacato di recente si è misurato mai con questi temi
Con posizioni che sarà interessante affrontare e discutere da quelle espresse da Giorgio Benvenuto quando parla del sindacato dei cittadini
A quelle che ha riproposto il compagno Pizzinato quando ha ipotizzato l'apertura di sedi sindacali nel territorio anche di sera per un rapporto diverso con i cittadini
E noi tra associazionismo e sindacato possiamo costruire un nuovo patto per affrontare questa dimensione della vita dei cittadini
Queste davvero una frontiera
Nuova di creativa innovazione culturale economica istituzionale che non si presta all'accusa di astratto utopismo
Che è già in parte processo reale e che chiamo misure concrete di riforma di nuova legislazione nazionale e regionale per l'associazionismo di nuovi criteri di gestione del governo locale dei servizi sociali ma anche nella scuola nella cultura nell'ambiente
Si rinnova anche da questo lato lo Stato la pubblica amministrazione si colpisce in concreto la prevaricazione dei partiti la loro tendenza ad occupare la società o le istituzioni
Si fa spazio reale ad una società civile ricca e complessa attraverso la via della dall'autonomia associativa
Su questa frontiera ci sono tante forze nella nostra società e sono già attive avanzate
Una sinistra avanzata riformatrice su questo terreno si incontrano attualmente con le forze i valori di un mondo cattolico che ha un'esperienza ricca complessa diffusa ben al di là
Delle di quale di Comunione e Liberazione
E su questo terreno si ritrovano nuove energie di cittadini davvero senza partito ma non disimpegnati
Disponibili a un impegno civile di pulizia di efficienza di solidarietà a incontrarsi con una politica fatta in modo diverso
Le ACLI hanno lanciato l'idea di una convenzione nazionale sociale
Noi come ARCI stiamo discutendo di una possibile convenzione nazionale dell'associazionismo certo più ormai questi interlocutore l'associazionismo deve e può essere riconoscibile e riconosciuto sostenuto protagonista di una ripresa nuova della cultura dalla trasformazione in questo esso certamente l'associazionismo si incontra con i movimenti essendo pur cosa diversa quello femminile quello pacifista quello ecologico quello per i diritti civili
In parte sì ne alimenta
In parte l'alimento la dimensione associativa duratura strutturata tende a dare soluzioni parziali concrete
Alle tensioni innovatrici alle opzioni etiche ideali che i movimenti producono e che spesso sollecitano in modo diretto
E consapevole a volte in modo intrinseco non credo infatti compagne e compagni
Che al fondo una serie di movimenti siano da considerarsi alla stregua vecchia dell'estremismo anche recente dei gruppuscoli ideologici e nemmeno del Moving del movimentismo protestatari io
Essi sono in gran parte figli di società complesse e articolate dell'Occidente tendono insieme a produrre nuovi valori
Ma anche a realizzare risultati immediati limitati a volte persino troppo in ogni caso e sapendo respingere forzature distorsioni possibili più o meno interessate una politica riformatrice di governo guadagna e non perde il realismo e concretezza dal dialogo aperto con questo tipo di movimenti ed esperienza socialdemocratica in Germania con un movimento complesso difficile come quello dei Verdi ci insegna e non è così da noi
Se riusciamo a dare corpo al servizio civile sostitutivo che accoglie le battaglie degli obiettori di coscienza o se riusciamo a fare una legge efficace contro l'esportazione Donald delle armi della morte insieme con tante forze cattoliche
O se andiamo d'una forte espansione del volontariato di cooperazione con il Terzo Mondo che è un Oropa moderna avanzata delle concepire come un movimento di massa in là sostegno aiuto di questi Paesi
E sulle centrali nucleari quando il dibattito spesso del nostro partito
Aiutato a togliere capperi ideologizzare anti e a portare il terzo il confronto sul terreno economico sociale etico-politico con le proposte di soluzioni positive che nappa impostato nella sua relazione
O ancora sulla caccia
Non vi è dubbio che dietro referendum al di là delle strumentalizzazioni c'è una nuova cultura naturalistica e c'è anche una nuova cultura della non violenza e noi come ARCI abbiamo tentato di risolvere
I problemi che lì dietro ci stanno tentando una nuova soluzione legislativa rigorosa più efficace restrittiva che consenta una convivenza civile spero compagna avviandomi a concludere
Che nessuno pensi che ho parlato di altro o di cose particolari
Questi ed altri temi analoghi sono parte ormai della vita dei problemi
Dei comportamenti di ti di tutti i cittadini
E sono ormai inscindibilmente connessi con l'economia
Con la politica le istituzioni con un programma di governo e di riforme di una sinistra sono anzi un momento essenziale proprio per le forze del progresso ed all'innovazione il compagno un atto lo voglio sottolineare ha detto che l'alleanza riformatrice per l'alternativa democratica non va pensata come un'intesa soltanto tra interessi certa necessaria l'alleanza e l'intesa
Di ceti diversi di classi di lavoratori di tecnici di nuove intellettualità di imprenditori ma anche per questi ceti e classi per questi strati sono essenziali valori bisogni culture
Pratiche sociali che nascono da nuove moderne a volte drammatiche contraddizioni e e arcaiche che attraversano forse più che mai
In ogni altra epoca storica i ceti le classi le generazioni anche la ricerca di nuovi rapporti politici dell'unità a sinistra su questo terreno può trovare energie nuove una certa egemonia
Che la destra aveva acquisito in questi anni su questi terreni sembra anche dal nostro angolo visuale dalla nostra esperienza associativa essere in fasi Di Stasi e dire e forse di declino è possibile una controffensiva della sinistra
Delle forze progressiste un segno di questo nostro congresso che offriamo a tutti senza retoriche declamazioni era volontà nostra dei Comunisti italiani
Di essere parte attiva protagonista creativa di questa controffensiva su ogni piano sociale politico civile ideale
La parola al compagno Paolo Gori delegato di Pisa seguirà Mauro Tognoli
Riferendosi al congresso della CGIL
Nata affermato che questo è scaturito un forte impegno di ripensamento
Di rinnovamento e anzi ha detto di Rifondazione
Ha poi aggiunto che le difficoltà che il sindacato deve affrontare sono assai grandi
Proprio per le modificazioni nematode sugli assetti produttivi
Condivido questo giudizio tuttavia proprio nel richiamo alle difficoltà è implicito il conseguente anche il fatto che il congresso della CGIL non risolve di per sé la questione ne porta automaticamente a concrete ed effettive possibilità di intervento nei singoli processi in atto
Ciò non è automatico perché proprio qui nel luoghi di lavoro che il sindacato registra il suo punto più basso ritardi più grandi
Il problema della evidente obsolescenza dei consigli di fabbrica dell'organismi esecutivi rimane appunto un problema così come rimane un problema la questione della rappresentatività e rispetta queste al modo di essere di organizzarsi di discutere e di decidere
Questioni che appaiono ancora oggi non facilmente risolvibile o comunque non risolvibile in termini nuovi
Vi è una realtà di base è molto datata
Che ancora oggi prevale prevale con nettezza rispetto alla stessa formulazione di ipotesi di cambiamento
Penso all'uscita da un passaggio duro un passaggio che si è concluso con una sconfitta
Ma vi è anche la percezione quasi istintiva prima ancora che sindacale e politica che i tempi e contenuti di una fase nuova restano ipotetici e comunque indistinti
Vi è una contraddizione evidente tra lo spessore dei programmi che attraversano l'apparato industriale e il tasso debole di richiesta dei sindacati
Se avverte tutto intero il peso di una lunga pausa
Non appare chiaro se e da dove ripartire
La battaglia del referendum del resto anche l'ultima che lavoratori ricordino
La lunga pausa che sono un tenue filo ha separato dalla semplice attesa
Una pausa che comunque la si voglia motivare complica la ricerca di consenso rispetto ad un percorso che si individua ancora e comunque in gran parte in salita
La presenza politica sindacale luoghi di lavoro è debole
Ed è debole soprattutto dove sono già avvenuti cambiamenti così radicali che sono più spesso teorizzati che conosciuti
Conta e pesa tutto un periodo in cui il sindacato bersaglio facile di attacchi convergenti
E di una progressiva emarginazione non ha potuto fare il suo mestiere
E non è stato quindi in grado di arrestare il suo processo involutivo verso la cima della piramide
Ne è quella che è stata la naturale conseguenza di questo cioè i fenomeni di progressiva crescente deresponsabilizzazione dei quadri intermedi del sindacato
Anche questo è impedito a sindacati industriali di esprimere le novità che si sono di volta in volta registrate
O si cambia sul campo dentro i processi oppure non ci sarà solo un problema di rinnovamento mancato ma un problema di esistenza stessa lezione Pato industriale
Se permangono questi limiti anche la questione della divisione appare come un fatto astratto e momenti di unità anche sul piano operativo sono insieme precarie non coincidono necessariamente con una ripresa di un'estensione del consenso
C'è un problema ragione Fassino di governo delle flessibilità ma vi è anche un problema di una più grande di una più puntuale individuazione delle questioni che possono suscitare nuovo interesse
Quello che occorre meno è l'enunciazione di un'astratta globalità
Non solo perché ciò introduce un fattore oggettivo di rigidità
Ma anche in quanto è la strada che porta a sfumare a sottovalutare intere questioni
Su tutte quella del salario non v'è dubbio che tale questione se ben posta insieme un fattore unificante è un fatto politico
Primo perché nelle aziende non vi sono solo e soltanto salari bassi e bloccati da anni per gli operai
Ma anche retribuzioni parare di tennis di quadri a livelli quasi sempre non riguardi rispetto alle quote effettive di responsabilità scaturite dono riassetti organizzativi
Secondo perché i parametri retributivi vengono di fatto già cambiati per le concessioni unilaterali delle aziende
Terzo perché non è vero che gli investimenti discendono automaticamente dal risparmio sulla massa di salario
L'ultimo periodo ha del resto dimostra che nella maggior parte dei casi non è stato così
Accanto al Salario vi sono poi
Ma non come fatto a semmai relazione assai stretta le questioni della Crescenza della produttività
è un fatto che queste sono state troppo a lungo un fattore di antagonismo tra operai e cattivo
Efficienza e produttività devono essere assunte come obiettivo comune da tutti i lavoratori
Ciò può accadere se diventano riferimento naturale di ogni proposta a cominciare da quelle sul salario
Vi è un problema di rappresentatività che presenta aspetti nuovi
Un problema che richiamo ormai un sistema di relazioni industriali capace di garantire la democrazia e il pluralismo ed anche la presenza attiva dell'organizzazione dei quadri
Sapendo in ogni caso che non si tratterà comunque di una forma di rappresentatività da acquisì acquisire legittimare una volta per tutte
E ciò è improbabile almeno per due motivi
Primo la crescita di maturità di uno spiccato senso critico tra lavoratori che è qualcosa di più e di più Complesso di ciò che è stato definito sana diffidenza Secondo i propensi i processi di mobilità che non sono più programmate di nemmeno per le imprese
Che non cominci che non camminano verso un definitivo assestamento
Ma che assumono carattere strutturale e permanente
Si determinano anzi condizione
Con forti componenti oggettive che paradossalmente rendono flessibile forse anche riversa la questione stessa della egemoni
Viene meno richiesta di ideologia più richiesta di politiche certe verificabili e questo vale per tutti anche per quanti pensano improbabile restaurazione
Le ristrutturazioni anche quelle più intense
Per le esigenze oggettive di ammodernamento qualitativo che portano in sé non rafforzano de diverse nel modo ineluttabile il potere del capitale sul lavoro
La separazione tra la proprietà anche con orde asiatiche questa assumere quadri dirigenti dell'impresa in tutte le complesse articolazioni si fa sempre più netta
Le nuove tecnologie ma anche nuovi modelli organizzativi non sono un retaggio di chi prende dividendi ma sono sempre più in mano delle competenze e delle intelligenze dei manager dei tecnici e dei quadri
Lo richiede la stessa velocità con cui cambia il processo
Le condizioni di lavoro si determinano sul campo nei luoghi appunto di lavoro anche Romiti nonostante il Lingotto qualche problema ce l'ha i vecchi schermi sono vecchi scavi per tutti
La questione di come si interpreta Bessie incide sul processo diventa fatto decisivo ed è qui il vero terreno della battaglia politica sindacale di oggi e di domani
La questione della centralità operaia può essere mal posta
Sia per quanti le sentenze non la fine sia per coloro che la ripropongono così come o così come è stata ciò che caratterizza questi tempi al passaggio da un modo di lavorare ad un altro da un equilibro tecnologico ad un altro qui nasce o può comunque nascere una nuova e diversa centralità
Quando il governo dà i soldi alle industrie pubbliche e private che siano fuori e prima ancora di un quadro di riferimento di politica industriale non esclude solo e soltanto dal controllo del loro impiego del cassa integrato l'operaio della catena di montaggio ma esclude ben altro escludere interesse stesso alla costruzione di una nuova fase di sviluppo
E quindi la stessa politica economica che viene messa in discussione da processi in atto
Il nostro apparato industriale ha bisogno di fare un ulteriore salto nel suo grande innovativo
Per la gran parte delle imprese anche se non per tutte le politiche dell'ultimo periodo hanno guardato quasi esclusivamente al raggiungimento del punto d'equilibrio mettendo da parte il volume la qualità del prodotto Ibo agente di base di medio e lungo periodo
Quando ciò è stato assunto di fatto come obiettivo prevalente l'unico risultato certo che si è avuto restringimento della base produttiva il break-even non è un punto di arrivo ma una delle condizioni il mercato da solo non risolve ogni problema alla lunga nemmeno per le imprese
è vero che a borse di lavoro non si possono inventare ma è anche vero che questi non vengono da soli
Né si tratta solo di attendere quand'anche fosse così sarebbero tali e tanti guasti in una società di giovani bruciati da tempi così ingrati che è ben altre gravi si confermerebbero il problema
I tempi delle scelte sono questi o ci diamo uno standard teologi questi esser più elevato o la nuova occupazione attenderà ancora
I processi di svelti idealizzazione ma anche di semplice decentramento devono subire una forte accelerazione
La grande impresa deve ripararsi dalle strettoie di gestire la redditività dell'intero processo
Ciò può favorire insieme il rilancio di una rete di piccole imprese di servizi e nuovi investimenti innovativi nella grande impresa
Io non credo all'equazione innovazione uguale disoccupazione di massa
è una valutazione antistorica che piuttosto funzionale a mettere in ombra fuori discussione politico sostanzialmente inerti
O che non hanno ancora potuto esprimere le misure e gli orientamenti necessarie per la guida di processi economici
Un tassello del governo di programma sta anche qui
Cambiare le attuali tendenze non è comunque facile perché non è il caso si tratta di mettere in discussione a sette potere reali
Ed è quindi
Un compito molto difficile il programma e quale sarà il consenso che può essere costruito su proposte credibili e praticabile
Siamo con sé
E nemmeno dei soli lavoratori
In nome di un'astratta purezza perché sono proprio gli stessi lavoratori ad essere profondamente cambiati
Non sono d'accordo con quanti dipingono in nero è negativo tutto quanto avviene nei luoghi di lavoro
Non fosse altro perché era cresciuta la comprensione dei problemi anche di quelli d'impresa ed è maturata la convinzione che dalla soluzione di questi non si può prescindere
La drastica riduzione dell'assenteismo anche se nelle fasi iniziali ha conosciuto carattere repressivi non è solo figlia di questi
C'è un nuovo rapporto con lavoro che non è ancora un fatto politico ma è un fatto un fatto di grande rilievo che non saremo certo noi comunisti a sottovalutare
è anche la dimostrazione che lavoratori sono in grado di accettare la sfida
Quando ci si richiama la classe operaia si aggiunge spesso l'aggettivo tradizionale facciamolo pure
Mando buttiamo via niente di questa classe operaia proprio perché stai in mezzo ad un passaggio storico delicato e difficile che la vede anziane oggetto e soggetto di mutamenti così profondi grazie
La commissione verifica dei poteri si riunisce alle ore undici precise nella sua sede
La parola adesso al compagno Mauro Tognoli segretario nazionale lascia Anna seguirà Giovanni Berlinguer
Compagne e compagni delegati concordo con le scelte di principio
Con le motivazioni alle proposte politiche
Delle tesi e della relazione del compagno nati
Importo in particolare con le proposte sul governo di programma
Sull'apporto da intensificare con le forze democratiche degli Stati Uniti
Sulla collocazione nostra nella sinistra
E nel movimento operaio europeo e mondiale
Ritengo anche io come altri compagni
Che disperdere le novità comprese in queste ed altre scelte
Cindy rifiuterebbe ridurre la nostra capacità di incidere sullo scontro in atto
E svuotare di contenuti la nostra volontà di aprire una nuova fase della nostra politica
Tale accordo mi consente
Anche a costo di essere catalogato delegato di basso profilo
Di svolge da alcune considerazioni su un tema specifico
Quello del rapporto tra classe operaia lavoro dipendente e ceti medi produttivi
Un tema che considero di importanza capitale
E che peraltro implica uno sviluppo della nostra elaborazione teorica una più puntuale proposta politica e programmatica
Una più chiara individuazione delle forze che ci sono necessarie e che sono oggettivamente interessate
All'alternativa democratica e anche alla costruzione di una società socialista che abbia i caratteri delineati nella prima tesi congressuale
Il progetto di tesi e la relazione del compagno Natta sono stimolanti a questo riguardo al aggiornano le indicazioni del convegno di Bologna sulla imprenditoria diffusa
Convegno nel quale le elaborazioni dell'ottavo congresso e quelle geniali formulate da Togliatti nei discorsi ai ceti medi vennero ulteriormente sviluppati
Nella prima attesi
Dopo aver espresso la nostra contrarietà alla statizzazione integrale e a gestioni burocratiche delle colonie
Precisiamo che siamo per una politica di intervento nella direzione del processo di accumulazione
La cui estensione qualità ci siano sufficienti per indirizzare lo sviluppo complessivo dell'economia
In un mercato in cui operino l'iniziativa privata un settore pubblico ed un forte settore cooperativo associativo
Nata aggiunto altre considerazioni in proposito quando ha parlato del ruolo che attribuiamo al mercato e al profitto di impresa
Nell'attesa di ventotto
Dopo aver affermato che la crescita quantitativa e qualitativa della piccola impresa rappresenta una delle più rilevanti novità nella struttura produttiva si afferma che nessuno alternativa nessun rinnovamento di carattere economico sociale e politico può essere promosso in Italia
Senza una convergenza e salde intese tra lavoro dipendente imprenditoria diffusa lavoro autonomo chiedo scusa a compagni per le citazioni ma durante il dibattito congressuale su questi punti non si sono manifestati pubblicamente nel dissensi né proposte di emendamento è stato invece presentato e votato in alcuni congressi provinciali un emendamento che io chiedo venga anche qui approvato
Con il quale si richiede che la parte programmatica recepisca il specifichi meglio le questioni di principio enunciate nelle trincee
Vogliamo curare negli che una certa disattenzione sulle questioni di principio prima ricordate sia la conseguenza di un accordo e non già di un una sottovalutazione del tema come ci è stato rimproverato dai Comuni interlocutori interni testé da alcuni interlocutori esterni
Come il presidente della Confapi e quello della Confcommercio comunque ritengo sia importante che il congresso affronti la questione per recuperare ritardi rielaborazione e soprattutto di iniziativa politica
Credo infatti che in questo campo siano più accentuate le divaricazioni tra le nostre affermazione di principio le proposte programmatiche legislative
E l'impegno concreto e diffuso del partito
Ricordiamoci che anche recuperando questi ritardi dimostreremo nei fatti di essere una forza politica che essa conoscere governare in positivo le novità che si presentano nella struttura produttiva ciò è urgente e necessario perché tutti gli studi e le statistiche dimostrano che insieme a processi di differenziazione all'interno dell'imprenditoria diffusa e del terziario si verifica una crescita ulteriore di queste imprese
Che rappresentano il novantasette per cento delle imprese il sessanta per cento degli occupati il trentaquattro per cento del fatturato
Sicché l'atteggiamento di questi scelti e si contano a milioni
Diviene sempre più condizionante per determinare i punti di approdo di ogni processo politico di ogni confronto sociale
Per dirlo con maggiore chiarezza ritengo che lo stabilirsi di un rapporto positivo tra lavoro dipendente e ceti medi produttivi sia essenziale per creare le condizioni per l'alternativa democratica
Per contribuire all'Europa a respingere l'offensiva conservatrice e costruire le alleanze necessarie per i governi di sinistra e democratici
Il rapporto ceti medi Sinistra Movimento operaio ha registrato e registra momenti di difficoltà in Europa e in Italia
Ne sono un segno anche recenti risultati delle elezioni in Francia e da noi i risultati non positivi sul referendum e soprattutto sulle ultime elezioni penso comunque si possa affermare che questo logoramento non ha raggiunto punti di non ritorno
La partita e l'Europa è ancora aperta come testimoniano anche risultati delle elezioni presidenziali in Portogallo
Per vincerla è necessario che i partiti operai e socialisti
La sinistra aggiornino le loro piattaforme programmatiche
Non diano per scontato che questi ceti rappresentano la tradizione no Nale Vandea e la caccia riservata per le forze moderate e conservatrici in Italia ritengo non debba sfuggirci il fatto
Che quelle organizzazioni che rappresentano questi ceti e nelle quali noi soli siamo presenti sono in continua crescita dalla lega delle cooperative alla Consob coltivatori dalla Confesercenti alla Confederazione nazionale dell'artigianato
Credo non debba sfuggirci il fatto che malgrado le aspre conflittualità verificatisi durante la discussione sul pacchetto fiscale
Tutte le organizzazioni della piccola imprenditoria hanno tenuto un atteggiamento positivo sulla questione dei decimali di contingenza sulla trattativa per la scala mobile
Sul tema della occupazione
C'è infine da tenere presente la positiva accoglienza che queste organizzazioni hanno manifestato verso le posizioni assunte dai gruppi parlamentari comunisti sulla legge finanziaria sulla riforma previdenziale
Su un complesso di proposte di politica economica e di leggi che più da vicino incidono sullo sviluppo e sulla qualificazione di questo tessuto d'impresa
Su questo fronte che occorre insistere
Con la proposta dell'iniziativa per politica avendo presente che qualificare sviluppare queste imprese significa contribuire allo sviluppo dell'economia e dell'occupazione
All'aumento della produttività complessiva anche a garantire la crescita civile e democratica dell'intera società
Nel quadro di ritardi e incomprensioni nella realizzazione di questi orientamenti credo siano da sottolineare alcuni elementi positivi
Intendo riferirmi alle novità che in proposito maturano nel movimento sindacale
Che ha cominciato a porsi in termini nuovi il problema del rapporto con l'imprenditoria diffusa
Rapporto che assume un valore sempre più determinante
Sul complesso delle relazioni sindacali per sconfiggere le spinte alla loro esasperazione o addirittura alla loro messa in mora
Perciò è importante ora che alla inevitabile e giusta attenzione che il sindacato intende dedicare alla condizione dei lavoratori dipendenti della piccola impresa
Si accompagna una capacità di assumere iniziative sui tanti problemi sui quali ha reciprocamente vantaggiosa una intensa tra lavoro dipendente e piccole imprese
Intendo riferirmi alle questioni relative all'allocazione delle risorse oggi troppo concentrate sulla grande impresa al problema dello sviluppo del Mezzogiorno
Alle questioni del costo del danaro io alle politiche tali tariffarie all'uso della leva fiscale alle riforme sociali all'aspetto due del territorio e a quelle più generali
Della progettualità e della programmazione economica che condizionano poiché l'altro gli obiettivi stessi che il sindacato si è dato
Altro elemento positivo è che le Regioni hanno cominciato a porre il problema di avere disponibilità di risorse non solo per garantire servizi
Ma per intervenire in modo preciso progettuale dei processi di ammodernamento del tessuto delle piccole imprese e per l'applicazione della nuova legge quadro per l'artigianato
Ci auguriamo una mobilitazione unitaria
Per la sollecita approvazione delle proposte di legge presentate dai deputati comunisti che prevedano per tale scopo la costituzione di un fondo a disposizione delle Regioni
Il carattere di ampia diffusione sul territorio di questo tipo di imprese i poteri che su queste materie sono attribuiti alle Regioni e a tutto il sistema delle Autonomie locali
Presuppongono che l'impegno e l'iniziativa del partito
Non si esauriscano nel dibattito parlamentare ma tendano ad incidere in tutte le sedi istituzionali da quelle europea quelle comunali dove si compiano scelte di valore per la piccola impresa
Far questo significa anche operare contro tendenze oggettive alla spaccarsi Tura e alla corporativa vi dazione della società nazionale
Causate dal carattere della crisi che ha colpito il paese dal modo in cui si verifica l'attuale fase di ripresa dai processi di innovazione e diritto lo strutturazione in atto
Per contrastare queste tendenze ritengo sia certamente importante che il partito della sinistra sappiano esprimere lucide analisi
Sì utile programmatiche complessive perché fare chiarezza su alcune idee forza è un dato essenziale
Questa capacità però ritengo che possiamo averla quanto più sapremo farla scaturire da precise profonde conoscenze
Da una capacità di generalizzare esperienze concretamente vissute in tutte le pieghe della società nazionale
Esperienze che il partito deve compiere anche direttamente senza delegarla e come spesso accade agli organi istituzionali o alle organizzazioni economiche e sociali per questo ritengo che siano altamente significative ed impegnative le affermazioni contenute delle tesi relative all'autonomia del partito
E al riconoscimento dell'autonomia dei singoli movimenti e delle organizzazioni di massa
La grande scommessa
Che dobbiamo accettare è quella di restare nei movimenti di massa che esprimono le novità e i bisogni e le nuove articolazioni della società
Operando per respingere esasperazioni e corporativismi e soprattutto per far conoscere
Conoscere recepire all'insieme della società lesi giuste esigenze di cui sono portatori
La parola al compagno Giovanni Berlinguer delegato di Roma seguirà Sergio Garavini
Compagnie compagni
Sarebbe facile
Rievocare oggi le immagini e i commenti del periodo giugno luglio mille novecentottantacinque quando fu convocato questo congresso
Immagini e commenti di un partito comunista lacerato è sbandato e per contro
Di un pentapartito unito e duraturo
Sarebbe facile revocarle e oggi capovolgerla per il partito comunista e per l'alleanza di governo
Non so se è stato uno scherzo maligno qualche giorno fa o un atto di sincerità in cui inconsapevole avete inviato alla stampa per la verifica di questo aprile mille novecentottantasei la bozza di programma penta partito del luglio mille novecentottantacinque
Un programma ce la il Governo
Ma noi non ci rallegriamo se l'Italia è mal governata
Anzi sosteniamo e sollecitiamo ogni atto che risponda all'interesse del Paese come oggi vorremmo proprio in queste ore perché l'Italia è il presidente del Consiglio il compagno Craxi e l'Europa intervengano fermamente per arrestare la minaccia americana nel Golfo della Sirte
Ma anche per il partito
La situazione è complessa
Insieme alla soddisfazione per il travagliato lavoro di questi lunghi mesi che ha portato maggiore chiarezza e migliore unità
Merito di tutti
Fra i quali davvero primus inter pares il mio latino non va oltre il compagno Alessandro Natta
Insieme alla fierezza
Di aver scelto
Di fronte alle difficoltà e agli insuccessi come facemmo in altri momenti difficili ricordo il mille novecentocinquantasei
Non la via del borioso isolamento ma quella dell'apertura e del rinnovamento
Insieme a soddisfazione fierezza sentiamo tutti che le prove più difficili stanno dinanzi a noi
Prove non esami
Mi ha preoccupato per ciò sentita dal compagno Borghini
Condivido il suo appello guardare in ogni circostanza all'interesse generale dell'Italia accerto facciamolo hanno gli stessi questo appello a tutti i partiti
Mi ha preoccupato sentire che non possiamo consentire dubbi sul nostro radicamento nel regime democratico nel quadro dalla Costituzione
Su questo terreno i dubbi non sono alimentate da nostre ambiguità
Ma dall'altrui pretestuosa tendenza dei mitra e anche altri a evitare
Visti eliminando il Partito comunista il necessario ricambio alla guida del Paese
Le prove però sono ardue
Cito innanzitutto perché imminenti
Le conclusioni operative anche organizzative del Congresso spesso in cui tutti i misureranno la coerenza nostra tra orientamenti impegni e azioni
Cito le battaglie sociali per migliorare ogni giorno la vita dei cittadini io temo talvolta che l'uso di questa parola
Spinga
A spostarmi magari in un'altra delle caselle della nomenclatura comunista
Tra i miglioristi
O forse non debbo temere questo spostamento
Visto che è un giornale mi ha definitivamente collocato indovinate un po'e pensate quanta fantasia c'è voluta tra i berlingueriani
Per migliorare ogni giorno guai se perdessimo questa spinta quest'ansia per il bene del popolo
Le condizioni di chi lavora di chi soffre e di chi non lavora
A partire dalle grandi contratti stagione aperta dove si cimenteranno le scelte rinnova attrice della CGIL e l'impegno dei comunisti perché si estenda in questa battaglia la democrazia sindacale
A partire dalla correzione dall'aggiornamento dello stato sociale
E delle stesse riforme da noi volute che è la sola via per contrastarne lo smantellamento perseguito dall'attuale governo
A partire dalla lotta nelle amministrazioni locali
Dove i nuovi Penta partiti si vanno logorando assai precocemente
Innanzi tutto a Roma
Ma dove alternative possono maturare solo se trarremo tutte le elezioni dal voto del dodici maggio e moltiplica remote rapporti coi cittadini avremmo programmi e rispondente alle nuove esigenze
Per giungere
Alla definizione di priorità progetti e movimenti
Che siano basati sull'interesse di tutti e perciò unitari
E che siano atti ad ampliare le forze di progresso e anche ai novelli consenso della destra e del centro
Pongo in primo piano l'istruzione la cultura la ricerca scientifica che sta a base di ogni innovazione che non sia soltanto imitativa ma non è così nell'azione quotidiana del partito
E poniamo finalmente in primo piano l'ambiente
Cioè l'Italia
Con la sua struttura fisica le sue coste le sue acque i monumenti le opere d'arte le piccole e grandi città
C'è troppa attenzione forse per il salire o scendere di mezzo punto del prodotto nazionale lordo
O del tasso di inflazione importantissime questioni ma solo per questo si valuta talora il governo
E troppo poca per il devo Bonato geofisico urbanistico e storico artistico del Paese
Percorrendo la via che porta da Roma a Firenze
E a minando la ammirando l'armonia di quanto natura ingegno umano hanno cui costruito
E leggendo sull'Unità uno splendido saluto al congresso di Cesare Luporini a nome della città e della sua storia mi sono domandato con molta angoscia
E non voi
Che cosa lasciamo le future generazioni
Come impediamo che venga disperso un patrimonio straordinario
Che potrebbe vivere come fonte di lavoro e di gioia è che non appartiene a noi ma all'intera umanità presente e futura come custodiamo valorizziamo e accresciamo questa ricchezza dell'Italia
Sì in quarta giornata
Mi sentii
Sul
Mi sentii Roberto
E bitto quelli assume al momento della nascita e che pagherà in termini di servizi di lavoro distruzione di salute di ambiente
Cioè
La
Non sentite
Ma
Che bombardano di avallare
Come compenetrazione competizione dei valori di forme di produzione modelli di vita intendiamo un processo graduale che non travolga
Ma assorba nel socialismo cancellandone le iniquità ogni conquista progressiva della società precedente può darsi che così accada ma questa sicuramente la sfida nei rapporti fra generazioni invece
Nei rapporti fra uomo e donna sono incerto che il quadro è diverso
Generazioni essersi opprimenti
Sono partecipi del dominio ma sono anche interessate nella parte migliore di sé alla trasformazione del rapporto oppressivo e quindi alla crescita comune di tutti
In questa volta i protagonisti debbono avere la propria autonomia
Vedo in tale dialettica le ragioni profonde della scelta che ha compiuto la Federazione giovanile comunista italiana
E dello sviluppo dei movimenti di emancipazione e liberazione delle donne
Prima tumultuosi ora meno clamorosi ma più diffusi
Più incisivi nelle conoscenze e nella vita quotidiana principale forza rivoluzionaria emersa dalla seconda metà di questo secolo è destinata a pesare forse più d'ogni altra in futuro
Vedo perciò quanto possa essere limitativo
Iscrivere d'ufficio nella sinistra europea le nuove forme politiche in cui si esprimono i giovani pacifisti gli ambientalisti le femministe
Comprendo la polemica
Verso chi limita la sinistra assomma e rapporti unitari tra i partiti necessari si ma non esaustivi
Ma tali movimenti hanno origini obiettivi capacità di attrazione che vanno ben oltre la sinistra
Altrettanto i movimenti di ispirazione religiosa
Che crescono nel mondo in Italia esprimono a volte negazione del progresso ma più spesso esprimono valori morali che stimolano gli stessi all'aggiornamento
Accrescono le spinte alla solidarietà umana
E contribuiscono a contrastare forme antiche e moderne di oppressione e manipolazione
Riconoscere la loro validità
Incoraggiava nello sviluppo far sì che si giunga insieme a fasi propositive
E quindi a mutamenti nelle leggi nell'orientamento improduttivi nel costume negli indirizzi della scienza nelle istituzioni è compito nostro del partito e di tutti i partiti
Altrimenti vi è per questi movimenti un rischio di isolamento e di regressione
E vi è per i partiti il rischio di ridursi all'Autore produzione o al sistema di potere
Forse non ho parlato concludo
O forse sì ne ho parlato in altra forma dell'alternativa democratica e del governo del programma se vi fossero dubbi concordo con quanto ha detto il compagno Natta aggiungo che traggo da questo congresso
Non solo la volontà questo c'era anche prima ma confessiamo lo quante ansie incertezze esitazioni in ciascuno di noi negli ultimi anni non solo la volontà ma anche la speranza e la fiducia che su questa strada andremo presto avanti
La parola
Al compagno Sergio Garavini delegato di Torino seguirà Walter Veltroni
La relazione di Natta
Ha riproposto giustamente per una risposta chiara l'interrogativo che ha dominato così il nostro congresso come il dibattito nella sinistra dobbiamo prendere atto che il solo contesto nel quale sia possibile uno sviluppo e quello capitalistico
E quindi il nostro compito è di condizionarlo di rimediare con aggiustamenti parziali le contraddizioni presenti
E dunque stare al governo e già per la sinistra un risultato
Oppure le contraddizioni e i problemi che si pongono sono di tale portata che proprio la ragione di un progresso reale di uno sviluppo adeguato
Tende ad imporre il bisogno di un profondo mutamento sociale e politico di un'alternativa
Nella risposta a questo interrogativo ce la scelta di fondo che qui ci impegniamo a compiere
Una scelta non volontaristica
Che parte da un'analisi da un giudizio sulla situazione che oggi confermano l'alternativa come un'esigenza maturata nella realtà
Non si tratta di dare una risposta ad una crisi complessiva è una stagnazione
Dentro la crisi sono al contrario maturati elementi originali di espansione capitalistica di vivace dinamica economica
Proprio dentro questo movimento della situazione economica e sociale
In ciò che rappresenta per i lavoratori
Maturano bisogni spinte esigenze materiali e culturali di lavoro e civili
Che sollecitano un'alternativa politica e sociale
E la sollecitano non per bloccare le dinamiche in atto e per tornare indietro
Ma perché lo sviluppo tecnologico si realizzi in condizioni sociali e politiche che lo estendano e lo rendano
Fonte generale di progresso
Qui si tratta di confermare e sviluppare una originalità del nostro partito
Tale anche per l'attenzione il dibattito che l'hanno animata
Se l'il ruolo riformatore stia essenzialmente nell'affrontare quelle contraddizioni
Del sistema che stanno fuori dal processo produttivo
O se queste stesse contraddizioni cioè il limite di occupazione di sviluppo civile vadano affrontate partendo dai problemi del lavoro che stanno nel processo produttivo
Su questa scelta c'è oggi una tensione politica e culturale
C'è una forte pressione che si esercita sulla sinistra
Tendente a negare o mettere in secondo piano proprio a questi problemi del lavoro
è mia opinione invece che si presentino una nuova centralità politica e sociale
La cui affermazione contenuta nelle scelte sociali così nette
Che hanno caratterizzato negli ultimi anni la guida di Berlinguer
Sono presenti i termini di una potenziale unità di classe dei lavoratori che riguardano le condizioni materiali ma anche le condizioni di libertà personale e di prospettiva di vita dei lavoratori
Le nuove tecnologie generalizza in una condizione esecutiva del lavoro
Subordinata anche quando Ford formalmente autonoma
Ma nello stesso tempo esigono un livello di partecipazione e di collaborazione
Che viene nel contempo chiesta e negata
L'esasperazione delle concezioni individualistiche che si tende ad affermare si scontra con il carattere in ultima analisi sempre più sociale che assume il processo di lavoro in tutta la società
Si delineano nuovamente allora punti di incontro fra le questioni che sono strettamente del lavoro
Per quelle che riguardano lo stato sociale e più in generale le attività sociali e culturali nella contraddizione fra uno sbocco individualistico e un bisogno di partecipazione e di solidarietà
Una istanza di partecipazione democratica comincia dalla contrattazione si proietta nella gestione dello stato sociale ripropone questioni di controllo sociale e di gestione delle attività economiche
Tende a ripresentarsi l'esigenza di un quadro di programmazione a cui ricondurre la soluzione delle più grandi questioni sociali
L'occupazione nel Mezzogiorno i limiti strutturali dell'economia che il nuovo dualismo fra Nord e Sud esaspera e che efficienze profitti ritrovati dalle imprese non supera
In questo quadro i segni di una ripresa del movimento sindacale unitario
E delle difficoltà nel sistema dell'impresa e di governare le nuove tecnologie senza un minimo di confronto e di partecipazione
La Forza Nuova di movimenti ecologici sono primi frammenti di una realtà sociale che comincia a muoversi
E il cui senso noi dobbiamo cogliere per tempo
Lo stesso movimento degli studenti dell'ottantacinque
Nel modo come si è presentato nella sua coralità
In quello originale capacità di risuonare contemporaneamente in tutto il Paese rappresenta bene anche nella sua ingenuità le esigenze nuove
Che pure presentando profondamente una critica al mondo del lavoro e alle istituzioni esprimono una volontà di partecipazione a questo mondo e nelle istituzioni
Come protagonisti consapevoli chiedendo di disporre dell'Arma democratica di una preparazione adeguata
Questo bisogno di partecipazione attraversa profondamente le classi lavoratrici
E cogliere nella loro originalità i processi di cambiamento in atto nell'economia nella società
Mi sembra problema centrale del nostro congresso
Alla base di questi cambiamenti sta un processo di ristrutturazione
Entro il quale superata la fase più acuta della crisi va emergendo una classe lavoratrice
Con connotati professionali e sociali in larga misura nuovi e con questioni del lavoro anch'esse nuove
Ma non per questo meno acute
è bene evidente il carattere relativo della nuova espansione capitalistica
Sia per la discriminazione che tende a determinare nelle condizioni sociali dei Paesi capitalistici più avanzati condannando nuove condizioni di povertà parte rilevante della popolazione
Sia per l'arretramento drammatico che è stato imposto l'economia di una vastissima area del terzo mondo
Dobbiamo misurarci con queste sue contraddizione con la più acuta fra esse la gravità della disoccupazione
Però proprio a questo fine dobbiamo non è Louder e ma affrontare le problematiche proprie del lavoro in questa fase di innovazioni tecnologiche
Le nuove tecnologie hanno determinato una profonda trasformazione nel processo del lavoro
Nell'industria la fabbrica tradizionale si va profondamente mutando
L'impiego delle macchine la programmazione del lavoro già proprie dell'industria e nell'industria del lavoro produttivo di beni materiali si estendono al lavoro in quanto Progetto in quanto pensiero
Disciplinano la ricerca e la progettazione come la produzione
Programma dei cicli economici occupano i servizi come già la produzione materiale entrano negli ospedali nei centri di ricerca nelle amministrazioni pubbliche
Lungo questo processo si è ridotto il peso dell'industria in senso stretto sull'insieme dell'economia
E diminuisce il peso dei lavoratori prevalentemente manuali cioè degli operai nel senso tradizionale del termine rispetto all'insieme dei lavoratori ma contemporaneamente
Si estende nell'economia nella società e il metodo del lavoro proprio dell'industria moderna trasformata dall'Electronic
In questo senso
Non solo non sono cancellati ma tendono a presentarsi in termini nuovi e su scala ancora più generale che per il passato
Quei problemi dell'alienazione del lavoro dello sfruttamento inteso proprio come differenza fra il prezzo della forza lavoro e la valorizzazione che questa produce
Che tradizionalmente ricondotti all'industria old ci si estendono sempre di più alle condizioni dei lavoratori in tutte le loro collocazioni nel moderno sistema economico e sociale
Sono problemi che si pongono a lavoratori con varie caratteristiche di lavoro e professionale
Il cui livello culturale crescente e la cui condizione di vita consente sollecita esigenze nuove della cosiddetta soggettività
Anche l'analisi degli obiettivi
Di chi si propone una risparmi una istanza riformatrice sono quindi resi più difficili
Come dimostra in particolare il limite del nostro rapporto con le nuove generazioni
Di qui grande rilievo con cui vengono a proporsi problemi di organizzazione e di movimento
In primo luogo il problema della democrazia sindacale
Che vorrei qui considerare in un orizzonte più vasto che comprende l'insieme del movimento dei lavoratori e il partito
Ha una classe di lavoratori fortemente omogenea
Con esigenze elementari da soddisfare
Ha corrisposto nel movimento operaio un modello di organizzazione di direzione fortemente ricondotto all'autorità politica e culturale del gruppo dirigente
In una complessità e articolazione nuova delle classi lavoratrici
Con una estesa soggettività culturale politica dei lavoratori
I problemi di partecipazione e di direzione si pongono ora in modo enormemente più complesso
Per ben più difficile svolgerà un ruolo dirigente
La questione se posta nel sindacato al limite di una crisi
Il suo rinnovamento può essere dato soltanto da uno sviluppo della democrazia al suo interno che permetta queste forze di esprimersi e di farsi ascoltare
Ma il problema di come si libera un movimento partecipativo vi si realizza una sostanza nuova di democrazia in questo senso e di tutto il movimento ed è anche del modo di organizzarsi e di operare del partito
La democrazia non è facile
Né perché ha chiamato a decidere tenendo conto di un più vasto contesto di partecipazione
Netta e chi deve offrire la sua partecipazione a un progetto complessivo che solo in parte risponde alle sue esigenze individuali
Far vivere la democrazia esige di trovare un punto d'incontro fra queste difficoltà
Non si possono usare le sedi di partecipazione come cassa di risonanza di decisioni immodificabile
Nell'istanza di partecipazione può essere usata con uno sbarramento alla formazione di un progetto compiuto nel calo di partecipazione alla vita politica e sindacale c'è evidentemente il fatto che nelle nostre organizzazioni la complessità delle esigenze soggettive culturali presenti nella società
Non trovano ancora una sede adeguata di espressione
Nel sindacato dei metalmeccanici per preparare la vertenza contrattuale
E una nuova fase di iniziative di lotta ci stiamo misurando e scontrando con questa difficoltà
Dobbiamo aprire il più vasto dibattito fra i lavoratori
Che però è possibile solo presentando una proposta unitaria
Ma su questa proposta anche se la riteniamo valida anzi appunto perché il gruppo dirigente ci crede deve essere proposta la più libera discussione critica e i lavoratori vanno chiamati a esprimersi in tutte le aziende l'esito di questo dibattito non è scontato
E si dovrà compiere uno sforzo reale di sintesi per formulare una proposta definitiva che tenga conto delle posizioni emerse fra i lavoratori militanti e poi giusto tornare una verifica dei lavoratori di tutti
Con un referendum sulla proposta definitiva di piattaforma contrattuale
Sono passi difficile ancora limitati che tentiamo di compiere un travaglio intenso all'interno del movimento sindacale
Ma se ci riusciamo il loro significato politico evidente infatti essenziale
Per le sorti del movimento riformatore del nostro Paese e promuovere a partire dal suo interno il più vasto processo di partecipazione
Che è la condizione stessa per una più vasta azione rivolta all'alternativa in termini sia di proposta politica sia di movimento e di Lotto
Ricca della Spica di Livorno ci ha inviato un lungo messaggio di augurio
In questo messaggio si sottolinea il carattere della lotta unitaria che si sta sviluppando da tre mesi e che è culminata nello sciopero generale dell'otto aprile
I lavoratori alle organizzazioni sindacali chiedono che l'Aspica sia inclusa nei piani di sviluppo
I lavoratori alle organizzazioni sindacali chiedono che l'Aspica sia inclusa nei piani di sviluppo dell'Alfa Romeo e che l'azienda abbia un ruolo preciso all'interno delle partecipazioni statali
Chiedono al ministero al governo risposte positive per dare alla spicca nell'ambito della vertenza Livorno una stabilità produttiva che consente il rientro in fabbrica dei lavoratori in cassa integrazione
Il Congresso ringrazia il consiglio di fabbrica ed esprime la propria solidarietà a tutti i lavoratori della Spica di Livorno
La parola adesso al compagno Walter Veltroni delegato di Arezzo seguirà Giorgio Napolitano
Per mesi abbiamo discusso della linea politica delle scelte del futuro del nostro partito
Lo abbiamo fatto accompagnati dall'attenzione costante e dalla severità critica della stampa e del mondo politico italiano
Sotto i riflettori accesi questo partito ciascuno di noi ha ricercato la via difficile del rinnovamento
è stata una straordinaria prova di democrazia dalla quale oggi usciamo DiVersi migliori
Al centro è stato il nocciolo duro della politica la ricerca di soluzioni complesse ad un modo Complesso
La sinistra nel tempo storico della innovazione
Le idee le politiche di riforma negli anni della controffensiva di destra
Di questo per mesi abbiamo discusso e non vi sono precedenti
Così trasparente Franco libero
Ma lo sguardo va rivolto anche agli altri partiti
La DC ad esempio quella del rinnovamento su quale linea programmatica val proprio congresso
Non si conoscono documenti politici nelle forme della partecipazione democratica degli iscritti alla formazione della linea politica
I congressi di base rischiano così di essere ancora una volta solo un momento di conta tra le correnti che ancora esistono
E la scelta della linea politica patrimonio esclusivo di ristretti gruppi dirigenti costituiti su logiche di equilibrio interno
Ed ancora è fresco il ricordo delle parole di Bobbio dopo la conclusione del congresso di Verona del PSI
E la curiosità di sapere se mentre il più acclamato del segretario qualcuno esprimeva un dissenso che mai sarà conosciuto
Ma con il metodo questo congresso sancisce novità in profonde
Acquisizioni definite e fatte proprie dal partito
Vogliamo essere un moderno partito riformatore parte integrante della sinistra europea impegnato in una innovazione di sistema protagonista della formazione di un alternativa di programma e di Governo per l'Italia
Le tesi e la forte relazione del compagno Natta indicano questo percorso solo chi non vuol vedere può non vedere
Voglio dire con serenità e con franchezza che mi ha stupito leggere nel titolo di un grande quotidiano di grande tradizione che dalla relazione di Natta il nuovo pc sarebbe nato già vecchio
Già vecchio era invece quel titolo fondato su un preconcetto e su uno schema chiuso
Noi rappresentiamo un terzo del Paese una forza che è stata protagonista delle grandi conquiste sociali civili di modernità di questa Italia
Ma la coscienza della profondità delle nostre radici non ci può portare a posizioni di difesa arroccata del patrimonio acquisito
Voi proprio voi non possiamo chiuderci in difesa noi proprio noi dobbiamo evitare di pensare che si possa come in certe famiglie durante la guerra chiudere il gruzzolo dei risparmi sotto il mattone inattesa di tempi migliori
Per questo l'idea che il miglior rinnovamento sia rimanere come si è o peggio ritornare indietro deve essere combattuta
Altri partiti comunisti l'hanno sperimentata con risultati amari che conosciamo
E una grande forza di trasformazione lo dobbiamo sapere più di altre risposta rischio del declino dell'ancoraggio esclusivo a insediamenti sociali tradizionali della chiusura nuovo
Se siamo ciò che siamo il più grande partito comunista dell'Occidente una delle maggiori forze della sinistra europea
E perché ci siamo sforzati in questo periodo di leggere interpretare i mutamenti della società di cambiare profondamente e radicalmente voi stessi e di questo rinnovamento fu protagonista Enrico Berlinguer
Per questo abbiamo voluto iscrivere la riflessione sugli insuccessi elettorali dentro una ricognizione dei mutamenti della società
Delle nostre inadeguatezze
Non abbiamo voluto suo è confondere le stretto con la causa
Quando si subisce un insuccesso in Italia come altrove
Non conviene alzare i cavalli di Frisia gettare l'olio bollente su gli altri convincersi che in fondo sono gli elettori a non aver capito no una sconfitta elettorale può indicare una tendenza e segnalare dei problemi
Il nostro problema quello che a me pare centrale e la necessità di cogliere le novità Achille innovazione ha prodotto le figure sociali i mestieri modi di consumare la cultura diffusa che attraversano la società in mutamento
Il tramonto dell'industria lirismo i processi di internazionalizzazione finanziarizzazione dell'economia
La diversa dislocazione dei poteri richiedono nella sinistra la necessità di guardare alla natura delle proprie alleanze sociali alla definizione di più alte risposte politiche programmatiche
Chi governa l'innovazione
Chi impedisce che lo sviluppo lasciato a se stesso
Entra in contraddizione con il limite delle risorse con il limite dell'ambiente
Chi può contrastare uno sviluppo solo quantitativo che accresce le ricchezze e le ricchezze economiche di potere di chi è più forte ma anche le povertà economiche di potere e di cultura di chi è più povero
Chi può introdurre quei nuovi valori di solidarietà sociale che possono impedire che come è stato scritto nello sviluppo materiale del sistema
Prevalgano quei valori capitalistici che si presentano oggi come socialmente dischi recanti
E la sinistra italiana ed europea
Che deve togliere i pericoli e le opportunità di questa fase in questi anni la destra ha mostrato disse un'immagine più dinamica e per paradosso come in un gioco di specchi è potuta sembrare innovatrice e la sinistra quasi conservatrici allo strangolamento dello stato sociale si è contrapposto a talvolta la sua pura difesa ai valori esasperati e devianti dell'individualismo solo spesso una cultura chiusa del solidarismo
Ma è davvero questa riflessione solo un problema dei comunisti
O non è tutta la sinistra dover riflettere su se stessa perché in questi anni negli anni della controffensiva di destra
C'è chi si è chiuso in se stesso chi non ha capito chi come lo Zelig del film DVD al in qualche fase ha creduto di battere la destra facendo di tutto per assomigliare alle ma è forse proprio da qui dalle novità che lo sviluppo della società produce che possono nutrire nuovo alimento e nuova fiducia quello che io credo possiamo definire le ragioni della sinistra
Una nuova unità della sinistra della quale il Paese ha bisogno non la si costruisce né solo con le buone maniere né tantomeno con la pretesa di costruire un'alleanza di eguali
Di affermare cioè una egemonia politica culturale di leadership sia essa socialista o comunista su tutta la sinistra
è sulla definizione delle scelte programmatiche che oggi il confronto tra PSI e pc si può riaprire
Il grado di modernità di democrazia di giustizia sociale di cui questo Paese disporrà dipenderà anche dall'esito di questo confronto
Per noi comunisti accerto aperto il problema di come con maggiore coerenza far vivere una cultura programmatica
Di come selezionare con rigore le priorità di come scegliere costruire una visione unitaria dello sviluppo dalla Società italiana
I socialisti però nel corso di questi anni hanno fortemente rallentato fino quasi ad abbandonare il cammino della definizione delle proprie scelte programmatiche fondamentali
Sembrano passati politicamente secoli dalla convenzione di Rimini e quelle idee si sono frantumate e disperse sono state contraddette qui vorrei collocare la riflessione che mi sembra di dover fare sull'esperienza del governo Craxi la stabilità è certo un bene per il Paese ma ad essa deve corrispondere una effettiva capacità di governo nella società moderna governare non è davvero solo ascoltare
E la nave la nave di cui parla Craxi forse poi giorno per giorno evitare gli scogli più perigliosi le mine disseminate da questo o da quel partito le liti nella stiva e tra gli ufficiali e post fruttare anche il vento in poppa di una congiuntura economica favorevole
Ma l'Italia ha bisogno di altro ha bisogno di governo e di un governo capace di riforme consentono i compagni socialisti lo stesso problema
In tre anni perché la durata di un governo è un risultato ma anche un'opportunità che mai si è presentata prima non è stata posta mano a nessuna delle grandi riforme di cui questo Paese necessita cioè qui dunque anche una diversità rispetto alle esperienze dei governi a guida socialista in Europa
L'intesa con la DC nella gabbia soffocante del pentapartito ha tagliato le ali ad ogni proposito riformatore
Ed ha ragione chi dice che l'Italia si può trovare nella condizione di perdere per assenza di capacità regolatrice il treno dell'innovazione
E contemporaneamente essere come lacerata da contraddizioni sociali la disoccupazione le nuove povertà l'aggravarsi della questione meridionale che possono divenire assai pericolosi
Mi si consenta di citare qui il caso delle comunicazioni di massa
Qui in uno dei settori decisivi dell'innovazione in uno dei termometri del grado di democrazia reale di un Paese l'Italia è in una condizione di spaventosa arretratezza
L'assenza di leggi di strutture moderne dello Stato ha lasciato il campo aperto alla possibilità del formarsi di Monopoli
E con essi ad un processo di inquietante omologazione e banalizzazione colonizzazione della nostra industria culturale e televisiva
Ma il pentapartito che non riesce a produrre leggi riesce però da più di due anni a paralizzare il Consiglio di amministrazione della RAI
I segretari dei partiti le direzioni di esse si sono occupate per settimane magari del caso Beale soli ma mai della regolamentazione del sistema
Mai del destino della grande industria dell'informazione delle immagini ecco la la modernità della quale spesso si parte
La natura di sistema la dimensione sovranazionale che lo sviluppo delle comunicazioni ha assunto richiedono soluzioni legislative e istituzionali capaci di operare la modernizzazione possibile e realizzabile
Le proposte programmatiche da noi avanzate dalla costituzione di un'alta autorità
Alle norme sulla pubblicità dalla rifondazione della RAI alla legislazione antitrust costituiscono il tentativo di indicare i contenuti di una possibile urgente riforma del sistema informativo
Ma un programma di riforme di riforme di struttura che voglia operare la modernizzazione del Paese il rinnovamento delle istituzioni e dei meccanismi di governo dell'economia
Che voglia affermare le pari opportunità sociali civili culturali
Che costruisca nuovi e più elevati livelli di vita può essere sorretta da un ampio nuovo qualificato schieramento di alleanze sociali
Qui io credo è la maggiore novità della visione processuale programmatica contenuta nella relazione di Natta e che con questo congresso vogliamo affermare
Nella società moderna è infatti difficile illusorio pensare di poter riprodurre uno schieramento innovatore come il puro risultato dell'alleanza dei centri più aggregati riconoscibili unitari
L'idea di una pura giustapposizione di componenti sociali
L'operaio il ceto medio l'intellettuale tradizionale non regge di fronte ai mutamenti delle classi sociali ai fenomeni di atomizzazione dispersione all'emergere di nuove figure professionali di nuovi mestieri
La crisi del grande partito democratico americano è maturata proprio qui
Nella incapacità di andare oltre una idea tradizionale delle alleanze mutuata da tempi lontani la classe operaia con i suoi sindacati le minoranze etniche e quelle razziali
Ciò che è necessario invece per voi una più elevata sintesi
E la ricomposizione in Italia di una nuova alleanza sociale
è possibile se si qualifica la proposta programmatica se nascono in questa movimento iniziative di massa capaci di interpretare le nuove domande di politica di cultura difesa dei propri diritti nella società e nel lavoro che ci sono e che spesso non scorgiamo
L'alternativa che vogliamo costruire non è dunque la fissazione di una nuova ora x di un appuntamento con la storia dei fratelli separati
No è un processo politico programmatico Complesso che richiede una rigenerazione della politica una nuova cultura dello sviluppo italiano
Il governo di programma è il passo fondamentale in questa direzione proprio perché esso costituisce un capovolgimento delle priorità si sta insieme in un governo vincolati da patti programmatici e non il contrario come avviene oggi
Ed è maturo oggi l'avvio di un ampio confronto programmatico nella sinistra e oltre la sinistra che sbocchi in quella convenzione che costituisce un punto qualificante della nostra proposta politica due ultime considerazioni la prima io credo che questo partito che si rinnova debba ad un tempo sforzarsi di costruire una maggiore capacità programmatica una più elevata cultura di governo
Ma non rinunciare alla propria battaglia ideale e i propri fini
La laicità della politica è il rifiuto del dogmatismo
Dei modelli ideologici è la ricerca e l'apertura al confronto ma può diventare il cinismo agnosticismo la riduzione della politica pura tecnica l'esaurirsi di quel fondamento etico del fare politica al quale non possiamo e non dobbiamo rinunciare
La seconda e ultima considerazione il partito conosce una stagione di ampliamento e rinnovamento la sua vita democratica
Il pieno funzionamento dei meccanismi vitali della democrazia dalla sezione in su richiede il massimo coinvolgimento di tutte le forze e le energie di cui il partito dispone
Ma questa stagione ci chiama ad uno sforzo ancora più impegnativo
Di ricerca dell'unità del partito
Mogli unanimismo mi Mola mediazione ricercata come a priori
Ma neanche la divisione o la cristallizzazione delle idee la trasformazione del dibattito in dialogo tra posizioni statiche la rinuncia a quella ricerca della sintesi che anche funzione creatrice della politica
Un partito nuovo aperto unito una moderna forza riformatrice e ciò di cui oggi non solo i comunisti ma il Paese intero ha bisogno
Giunto un messaggio di saluto da parte del professor Pompeo Rocco coordinatore nazionale della lega dei socialisti
I compagni veterani del partito sono pregati di trovarsi alle ore dodici presso lo Stand dell'unità
Compagno Alfonso Pedrazzi veterano del partito ha sottoscritto un milione per le spesse congressuali
Alla parola adesso il compagno Giorgio Napolitano delegato di Firenze
E ormai è indubbio compagne e compagni
Che questo congresso rappresenta un importante punto d'approdo
E può segnare l'inizio di una fase nuova della nostra politica
Un importante punto d'approdo perché con la relazione del compagno Natta si è portato a conclusioni chiare
Per aspetti essenziali il nostro sforzo di riflessione e di rinnovamento
Parlo dello sforzo avviato con la convocazione del congresso e con l'elaborazione delle tesi
Per sciogliere nodi antichi e recenti per compiere alcune scelte qualificante
E non si è trattato davvero di improvvisazioni
Cominciamo con Togliatti a misurarci con la tradizione riformista e a porci l'esigenza di saper scendere come gli disse sul terreno del riformismo
Ci impegniamo Giaccon Longo e ci spingemmo sempre più avanti con Berlinguer sulla via del dialogo e delle convergenze con i maggiori partiti socialisti e socialdemocratici europei
Tiriamo dovunque le somme di un lungo cammino
Che ci ha visto svolgesse comodamente porterà pause e contraddizioni il filo della vostra ispirazione ideale e ci ha consentito di crescere contare in un'Italia che cambia
Nello stesso tempo ci assumiamo la responsabilità di un balzo in avanti
Come in altri difficili passaggi storici nella caratterizzazione del nostro partito
In che senso lo dicono le parole d'ordine del congresso un moderno partito riformatore parte integrante della sinistra europea
Lo ripeto perché è importante compagnie e compagni
Trovarci d'accordo su questo che il nostro modo di essere comunisti oggi ed è il solo modo in cui possiamo fare a vivere e mettere a frutto le potenzialità e le esperienze che abbiamo accumulato
Determinando un reale cambiamento nella direzione della vita nazionale
C'è continuità nella nostra scelta e c'è novità anche se da più parti ci si affanna a sminuire la perché se ne teme il possibile impatto
Sappiamo quali condizioni ed esigenze nuove siano maturate in questi anni si è fatto in Italia un gran parlare di riformismo
Ma in realtà tocca a noi farci portatori senza alcuna remora ideologica o nominalistica della necessità e dell'urgenza di una nuova politica riformatrice
Contribuire a definirla sollecitare tutte le forze progressiste a muoversi concretamente su questo terreno
E in quanto alle prospettive dell'Europa e della sinistra europea sia e negli ultimi tempi davvero accelerata e diffusa specie tra i partiti socialisti e socialdemocratici
La coscienza della novità e della comunanza dei problemi da affrontare
La spinta a superare
L'orizzonte nazionale e i limiti sostanziali delle politiche del passato di qui
La possibilità di portare avanti un effettivo processo di avvicinamento tra le forze fondamentali della sinistra europea
Ed esigenza per il nostro partito di riconoscersi e impegnarsi senza residui impacci in questo difficile processo
Si tratta certamente di guardare avanti insieme come abbiamo detto più volte di cercare insieme risposte nuove a problemi nuovi
Nei tanti incontri di questi anni con esponenti delle socialdemocrazie europee noi abbiamo sempre portato il contributo delle nostre esperienze delle nostre idee trovando interesse Rispetto
Giungendo a una maggiore comprensione reciproca a mano a mano che rivede Vamos sia noi che loro indizi e atteggiamenti non più sostenibili sempre
Anche prima che il dibattito precongressuale
Ci confermasse che i compagni non si sono rassegnati
Vorrei dire al compagno Ingrao c'è stata estranea ogni idea di adeguamento subalterno del nostro partito in Europa come in Italia
Peraltro
Peraltro alle scelte qualificanti che ho ricordato
Bisogna saper collegare realmente l'avvio di una fase nuova della nostra politica su tutti i piani analisi elaborazione programmatica
Iniziativa nella società e politica di alleanze azione verso le forze politiche l'obiettivo che si impone alla sinistra europea e quello di riuscire non solo a condizionare ma guidare la posizione di governo un'ardua fase di transizione come quella che stiamo vivendo verso esiti di progresso e di pace e alcuni punti di intesa stanno emergendo
Sui problemi della distensione della sicurezza si è delineata una piattaforma in larga misura comune da far valere all'interno dell'alleanza atlantica nei confronti di posizioni e atti allarmanti dell'amministrazione Reagan
Innanzitutto oggi dinanzi al Progetto dello scudo schedule stellare
E dinanzi alle incombenti minacce di azioni di guerra nel Mediterraneo che sollecitano siamo d'accordo il momento è grave un'immediata ed energica presa di posizione dell'intera
Comunità europea
Risulta in dubbio compagne e compagni più operando senza equivoci in questo contesto e muovendoci di concerto con altre forze della sinistra europea noi possiamo svolgere
Un'iniziativa efficace nell'interesse della pace
Stabilire un rapporto positivo con forze politiche democratiche degli Stati Uniti guardare oltre i confini dell'Europa occidentale dell'Europa democratica di cui ci sentiamo parte
E tenendo ben ferme le discriminanti ideali e politiche da tempo indicate
Per lavorare a costruttiva e relazioni con l'Unione Sovietica e con i Paesi dell'Est europeo in un periodo di indubbia evoluzione per lavorare in un orizzonte ancora più ampio su grandi questioni di sviluppo e riequilibrio mondiale
Ma anche rispetto ai fenomeni di profonda trasformazione in atto nelle nostre società non si è rimasti fermi alla proposizione di interrogativi e di esigenze delle risposte sono già avvenute delle prime risposte
Da importanti forze della sinistra europea tra le quali il nostro partito
E non ci si dica
Che non si tratta di risposte significative che le nostre sono soltanto vaghe indicazioni con cui chiunque può genericamente consentire tra le ricette neo liberisti che vede concrete politiche conservatrici e moderate da un lato e le opzioni e proposte di stampo riformatore e progressista dall'altro c'è ormai
Un altro netta linea di demarcazione
Affidarsi al processo di innovazione ristrutturazione
Quale è stato ed è concepito e perseguito dalle grandi imprese nazionali e transnazionali
Assecondando queste ultime con i mezzi dello Stato o attribuire ai poteri pubblici il compito di promuovere e guidare su scala nazionale ed europea
Un avanzamento tecnologico complessivo di sistema secondo gli interessi effettivi della collettività
Rinviare ai futuri benefici effetti di un'innovazione e di una ripresa economica non sollecitate guidate
La crescita dell'occupazione limitandosi intanto a interventi pubblici marginali o assumere come priorità di governo e obiettivo centrale di politica economica la possibilità ed Garanzia di un'occupazione per tutti la prima e la strada seguita in sostanza dal pentapartito unitaria per prevalente responsabilità della Democrazia Cristiana la seconda e la strada su cui possono e dovrebbero convergere anche volontaria
Tutte le forze di sinistra e riformatrici comunque oggi collocate
All'opposizione o al governo fino a dar corpo a un programma i ad uno schieramento alternativi
Noi non dimentichiamo che esistono come ha rilevato Natta forze e culture progressiste riformatrici e forse culture moderate e conservatrici
E dunque lavoriamo innanzitutto per il rafforzamento del rinnovamento della sinistra e della sua unità
Senza sottovalutare la portata delle divergenze col Partito socialista che mai ci siamo illusi di poter superare con qualche accortezza diplomatica e rivolgendoci Sempre a una più ampia area sociale e culturale di sinistra
Prospettiamo un programma di alternativa riformatrice in cui attorno alla questione dell'occupazione che costituisce ormai la faccia più drammatica Della questione meridionale della questione giovanile della condizione delle donne ruotino tutti i temi essenziali
Del ritmo ed è la qualità dello sviluppo di una risoluta e ricca iniziativa per la salvaguardia e la valorizzazione dell'ambiente della stessa riqualificazione della finanza pubblica
E insieme diciamo che debbono sapessi congiungere con questa tematica nuove istanze di libertà
Nuove questioni di garanzia ed estensione di principi democratici di Risanamento e modernizzazione dello Stato
Su questo intero arco di problemi siamo comunque pronti a discutere con tutte le forze democratiche non rinunciando a chiamare in causa anche la democrazia cristiana e a confrontarci con essa
E intendiamo discuterne partendo dall'immediato partendo dalle decisioni da prendere oggi nei prossimi mesi nei due anni che ci separano dalla fine della legislatura
La proposta del governo di programma significa questo che non ci mettiamo in aspettativa
Un partito come il nostro non può farlo tantomeno in questo momento di fronte al Manifesto logoramento di una coalizione di governo nel cui avvenire nessuno più crede
Di fronte all'ulteriore logoramento cui di riflesso sono esposte le istituzioni democratiche l'esigenza di sbloccare il sistema politico italiano di farlo uscire da una condizione di asfissiante rigidità di sperimentare strade nuove e non è lo ripetiamo un'esigenza nostra di partito e un'esigenza della democrazia italiana cui nessun partito può sottrarsi eludendo un rinviando qualsiasi risposta
Non ci nascondiamo le difficoltà non cedeva scontiamo neppure quando parliamo dell'esigenza pure essa rispondente a un interesse democratico comune di incisive riforme istituzionali ma anche a questo proposito è venuto il momento di mettere le carte in tavola
Tutte le forze fondatrici della Repubblica e della Costituzione
Di dichiarare il modo inequivoco i loro orientamenti e di provarsi a tracciare un percorso di realizzazione di riforme cui è ormai strettamente legato il rilancio di tutto il tessuto istituzionale democratico
E insieme con esso un processo di effettivo Risanamento della vita pubblica compagne e compagni
L'insieme di queste scelte richiede ecco la prova che ci aspetta dopo il congresso
Richiede da parte del nostro partito una grande coerenza di comportamenti e richiede un suo effettivo sviluppo
Come partito programmatico come partito capace di selezionare e specificare programmi di governo e linee programmatiche a più lungo termine
In questo senso si deve sempre più nettamente qualificare la nostra stessa battaglia di opposizione innanzitutto in Parlamento questa è la condizione
Per trovare ascolto in un complesso mondo di figure sociali da noi oggi più lontane e per stimolare non solo invocare
Lo sviluppo di movimenti di progresso per suscitare un più complessivo moto riformatore
L'impresa che ci proponiamo aprire la strada all'affermazione per la prima volta nel nostro Paese
Di uno schieramento di sinistra e progressista come schieramento di governo per guidare insieme con altre forze di sinistra in Europa questa cruciale fase storica e l'impresa più ambiziosa
Che possiamo proporci contano poco le parole che possiamo usare per definirla conta lo sforzo di concretezza di tenacia di iniziativa che dobbiamo compiere per portarla avanti stanno lì saper ricavare dal patrimonio teorico e storico del socialismo moderni progetti di cambiamento e su questa base fare
Fare politica perseguire un obiettivo di governo come il nostro dove lire verso quella parte così grande del Paese che ci ha dato fiducia o che attende di essere rappresentata da nulli
Portare il nostro partito all'altezza di questo compito ecco a che cosa debbono mirare le nostre decisioni di domani
E lo sviluppo ulteriore del nostro dibattito e del nostro impegno unitario
Confrontiamo liberamente le nostre opinioni e compiamo scelte non ambigue e a quanti non hanno saputo anche in preparazione di questo congresso
Intravedere calcoli e patteggiamenti nelle nostre file mostriamo tutti che il nostro è un partito in cui è possibile farsi guidare ciascuno di noi da due bussole soltanto i propri convincimenti e il senso delle proprie responsabilità verso quel che abbiamo in tanti di tante generazioni costruito insieme nel corso dei decenni
La seduta riprende tra quindici minuti il primo iscritto a parlare Vittorio Silvestrini
Prendete posto dunque
La parola e al compagno s'Vittorio Silvestrini
Dopo di lui parlerà la compagna Nilde Iotti
Silvestrini alla parola
Come mestiere faccio il professore universitario c'è una piccola deformazione professionale
Che quando l'uditorio ed estratto mi distraggo io spesso
Io credo che l'umanità
Che la nostra e civiltà industrializzata
Stia vivendo un momento storico cruciale
è una civiltà potente
Una potenza non ancora completamente misurata una potenza ancora in forte sviluppo
è una potenza che si misura io credo
In base a tre principali parametri
Il primo parametro è la
Grande intensità delle energie artificiale che noi siamo in grado di sviluppare
Una intensità soprattutto distruttiva
Di cui abbiamo avuto per ora una sola riprova in vivo che sono le esplosioni Viro cime Nagasaki
Tanto quanto basta per dare alle nostre conoscenze una pallida idea di quello che sarebbe il risultato di un uso oggi dell'enorme potenziale che da allora ad oggi è stato accumulata
Un secondo parametro di misura della nostra potenza come civiltà tecnologica è data dalla
Incredibile quantità di lavoro artificiale che noi siamo in grado di sviluppare rimettere al nostro servizio questa capacità di lavoro
Può essere misurata e possiamo fare l'esercizio semplice di quantificarla
Con un litro di gasolio una macchina in grado di compiere il lavoro che tre uomini fanno in un giorno
E se noi valutiamo quello che il consumo di energia più pro capite nel nostro Paese valutiamo facilmente che ognuna delle nostre famiglie pure non siamo uno dei Paesi che consumiamo più energia
Al proprio servizio l'equivalenza mette in forza lavoro
Di cento uomini
Di cento uomini le macchine i robot che lavorano per noi
Che lavorano con un salario molto basso
Perché il loro salario di tre giorni costa seicento lire queste il costo di un litro di gasolio
Il terzo parametro su cui si misura la nostra grande potenza come civiltà
E la grande la qualità
Tuttora in fase di evoluzione delle macchine che abbiamo messo al nostro servizio
Una qualità che emette
Al servizio di noi stessi uomini un capacità moltiplicativa di lavoro incredibile soprattutto in virtù della loro grande capacità di elaborazione
Ecco
Se uno fallì conto di questa potenza al nostro servizio si rende immediatamente conto che oggi per la prima volta nella storia dell'umanità diventa tecnicamente fattibile l'utopia di liberare tutti gli uomini e tutti i popoli
Da antiche schiavitù
Da antiche maledizioni la fame la subordinazione di alcuni uomini ad altri uomini
L'emarginazione di larghi di larghi strati delle popolazioni
Ecco di fronte a questa possibile utopia acquista ancora maggior risalto stridente
L'insieme di segnali che riceviamo dalla realtà
Segnali preoccupanti
Di cui vorrei annunciarne alcuni il primo segnale è che questa potenzialità che abbiamo è tutto sommato una potenzialità congiunturale nel senso che per procurare ce l'hanno gli stiamo dando fondo in pochi decenni
A risorse che la Terra accumulato nel corso di milioni di anni sì quindi se non lo usiamo oggi bene fra qualche decennio decennio si attenuerà fortemente questa nostra possibilità il secondo segnale negativo
Viene da l'uso distorto che noi facciamo delle tecnologie e la divaricazione che questa produce
Fra uomini e uomini
L'innovazione tecnologica finalizzata soprattutto alla innovazione dei processi mette in competizione gli home gli uomini con le macchine nelle fabbriche
Genera disoccupazione
I robot espellono uomini dalle fabbriche e solo dopo che sono al servizio di pochi
Certo accanto all'innovazione di processo c'è anche l'innovazione di prodotto ma la tendenza principale oggi della innovazione dei prodotti è quella di trasformare il mercato degli oggetti mercato delle funzioni
E questo ha come linea di tendenza il risultato di trasferire anche ai sistemi dei servizi ai settori terziari la concorrenza degli uomini alle macchine delle macchine agli uomini fra poco anche nelle banche già oggi in parte nelle banche abbiamo sentita la Standa nei settori commerciali
La concorrenza delle macchine si pone concretamente nei riguardi dell'uomo
Il terzo segnale d'allarme il fatto che noi stiamo come civiltà producendo danni ingenti nell'ambiente e le nostre città non sono vivibili nemmeno per gli stessi ricchi
In quanto segnale forse il il più preoccupante io ritengo eh
La divaricazione che noi stiamo producendo fra i popoli del mondo fra le condizione del popolo di mondo che ne stiamo amplificando
L'innovazione dei processi che rende nuovamente competitivo
Per i paesi industrializzati appropriarsi di settori industriali maturi
Tende ad aumentare la povertà nei Paesi industrialmente più debole
Il fatto che noi come civiltà ci permettiamo il lusso di spendere e tre mila miliardi di lire al giorno
E di destinare la maggioranza delle nostre intelligenze della nostra ricerca scientifica sviluppare un'insensata macchina di guerra
Da un lato mentre nel resto del mondo stanno morendo di fame quaranta mila bambini al giorno
Ecco e per gestire queste tensioni in giro per il mondo siamo costretti a mandare le cannoniere nei mari
E per un Paese come il nostro
Che ha attraversato al suo interno dal confine fra Nord e Sud questa esplode queste contraddizioni ci esplodono in mano io in questo momento in queste ore
Sto tremando al pensiero che la mia famiglia
Si trova in questo momento in un in queste ore
In una situazione di potenziale concreto perito
Ecco allora io credo che noi dobbiamo essere consapevoli del fatto che l'umanità di fronte questa drammatica alternativa
Se li sceglie di usare queste sue potenzialità in positivo ovvero in negativo e questo porterebbe alla distruzione
Porterebbe non solo il sud
Del mondo ma anche lo stesso Nord industrializzate ricco in pochi decenni momenti di grave crisi di grave contraddizione
Ecco io sono convinto
Che nel determinare la scelta che lungamente a fare da cruciale il ruolo dell'Europa
Perché solo l'Europa io ritengo
Alla collocazione giusta ha uno spessore culturale e storico giusto
A anche quell'equilibrio che altrove non c'è fra la potenza e lo spessore culturale per controllare
E come Europa spetta un ruolo cruciale e alla sinistra dell'Europa spetta un ruolo cruciale all'interno dice
Ecco che allora in base a questo ragionamento io ritengo che le scelte che stanno emergendo da questo congresso per il nostro partito siano scelte corrette
Una scelta di rafforzare la nostra capacità di dibattito interno perché di questo abbiamo bisogno per entrare nei contenuti per aumentare la nostra capacità di Progetto
Perché i sui programmi e non sulle formule ci vogliamo confrontare
E
Programmi che abbiano un respiro
Un significato europea
Ma se significato europeo
Devono avere
Allora il respiro deve essere un respiro mondiale
Io credo che nel momento in cui no enunciamo giustamente la nostra esigenza di entrare nella sinistra europea ci deve essere chiaro un concetto che non si tratta per noi di passare le Alpi ma si tratta di aiutare la sinistra europea
E l'Europa tutto a prendersi carico come De lei di questi grandi problemi mondiali e quindi
A passare essa leale
Io credo che questo concetto sia un concetto
Fondamentale e sia un concetto importante io credo che sia giusto
E nel momento in cui noi enunciamo la nostra di volontà di confrontarci sui programmi noi se ho fatto non denunciamo i programmi
Però secondo me è urgente
Che noi definiamo i livelli a cui vogliamo portare i nostri programmi
E credo che sia importante nel fare ciò volare molto alto
E solo volando alto
Non riusciremo a vedere anche con sufficiente dettaglio e con la sufficiente chiarezza
Il proprio la soluzione dei problemi che affronteremo nel quotidiano
Ecco se questo noi facciamo
Io sono convinto che alcune parole d'ordine fondamentali
Che noi abbiamo assunto giustamente come nostrane
La parola d'ordine della pace
Ed è il disarmo
La parola d'ordine dell'ambiente
La parola d'ordine dei servizi sociali
La parola d'ordine
Della giustizia internazionale
Ecco queste parole d'ordine
Acquisteranno io credo se noi questo avremo come obiettivo anche la sufficiente concretezza e troveranno le giuste scale di priorità
Io credo che dobbiamo essere consapevoli del fatto che queste parole d'ordine INPS non possono essere il condimento del nostro menu
Non possono essere i sapori che noi infiliamo nella minestra per invitare più gente al nostro banchetto
Per varie magari altre pietanze da mangiare
Io credo che se questo ruolo dell'Europa noi abbiamo in mente queste parole d'ordine diventano i cardini portanti
Del nostro programma e sono dei cardini portanti chiedendo di cui il nostro Paese di cui l'Europa ma di cui tutta la nostra civiltà ha bisogno per imboccare di quelle due strade l'unica
Percorribile
Fini
La parola ora alla compagnia Nilde Iotti delegata di Livorno parlerà poi
Cari compagni
Le questioni istituzionali sono c'è già nel dibattito del nostro congresso
E sono state qui posto e con forza dalla relazione del compagno
Vorrei richiamare che questa tematica non è sola propria dell'Italia
Ma è comune a buona parte dell'Europa
E in Europa particolarmente sotto due profili
In primo luogo il carattere della rappresentanza politica
La sua entità alla sua rispondenza a quello che è il Paese
In secondo luogo i compiti di questa rappresentanza politica
Il testo significa voi
La capacità da parte del Parlamento dei parlamenti di governare i processi sociali
Economici e politici del mondo moderno
E quando dico mondo moderno sappiamo tutti bene la complessità dei processi economici e sociali e Poli
In Italia il problema istituzionale sì presenta come aspetti alquanto diversi
E io vorrei ricordarne rapidissimamente verrà giù il fascismo e la distruzione della libertà
E la dura lotta contro di esso
Costituisce questa lotta contro il fascismo prima ancora della guerra del di liberazione è una delle glorie del Partito Comunista Italiano
Poiché la guerra di liberazione infine insomma la storia e la cultura faticoso e difficile dell'antifascismo hanno adatto all'Italia una costituzione soldi tra in cui libertà e democrazia per loro nemmeno hanno tutta la struttura della società civile e politica è ispirano leggi elettorali che si sono susseguite succedute in modo da dare al nostro Paese una rappresentanza politica il più rispondente a quello che il volto realmente il Paese
Inoltre sì il Parlamento è per la Costituzione italiana il centro del sistema politico
E ricordo qui ma solo di corsa il valore del voto di fiducia al governo da parte del Parlamento le decisioni su ogni legge noi le ratifiche delle leggi del governo ma le decisioni suo niente
Tuttavia devo dire che sesso poi il problema il profilo della rappresentanza politica le nostre e del Parlamento centro del sistema istituzionale
Le cose da noi sono state da garante empori solite tuttavia il nelle istituzioni per esempio hanno direi un po'più credenti infetti gravissimi
E delle usure e noi ci vantiamo di aver sollevati Trai primi questa questione
Voglio parlare del bicameralismo perfetto che caratterizza l'Italia del rapporto Stato-Regioni non ancora risolto
Delle leggi sulla finanza regionale sulla finanza locale della pubblica amministrazione e così via Fontana e andare avanti per molto tempo
Ecco questi difetti usure rendono più grave la crisi politica che è stata la versando il nostra Paese
Giustamente a mio avviso il compagno nata assolto sottolineato che si tratta di crisi politica che ai difetti Jole usure costituzionali che rendono più bravi ma il cui cuore sta appunto nella crisi politica occorre dunque cambiare ciò che non va nelle istituzioni italiane
Ma io credo che non bisogna permettere perché allora significherebbe non farà un passo in avanti ma sulle cose fondamentali arretrare
No perdere il principio della rappresentanza che fa del Parlamento lo specchio del Paese e l'accento oralità del Parlamento a dispetto alle istituzioni più avanzati
Perché qua esto o sistema italiano questi due punti
Del sistema italiano costituiscono senza dubbio uno dei punti di democrazia politica più avanzati dell'Europa
Sulla grande riforma quella con tutte le maiuscole grande la Jihad Ar
C'è stato un dibattito molto forte alcuni anni fa ettari e baccalà verande riforma cioè la risistemazione delle istituti dello Stato dovesse essere il filo rosso unificante dai programmi dei governi a direzione socialista
Ma con essa grande rischio forma non solo non c'è più nei dibattiti direi che è quasi scomparso nella polemica politica sale forse di governo e non per rinunciare badate bene questa è una mia convinzione molto profonda
Perché tenta attivi di spostare il centro del sistema politico dal Parlamento al governo attraversò una legge elettorale ma l'ho già detto maggioritaria
O all'abolizione del voto segreto tentativo ancora in corso che significa legare il Parlamento allenta decisioni dei partiti di maggioranza
Questi tentativi dicevo ci sono strati ma sono per il momento fallimenti
E dobbiamo chiederci perché sono falliti
La le caratteristiche beh io voglio ricordare che le caratteristiche e la storia politica dell'Italia
In cui formazioni politicanti carissima oggi mentali o quasi
Anche se relativamente piccole Solomon lei cessarono ieri alla coalizione per governare il Paese
E male si adattano Avati a volte a vedere ridotta la loro forza parlamentare da leggi elettorali maggioritario oppure formazioni anche ai grandi come la Democrazia cristiana hanno al loro interno correnti correnti non trascurabili
Valuta larghi e a introdurre nel Parlamento vincoli di partito così rigidi come avverrebbe con l'abolizione del voto segreto
Allora risulta da queste considerazioni una prima credo osservazione di carattere generale e ciò è questa maggioranza
No no ha fatto le riforme perché io sottolineo questo aspetto no ma alla forza per condurre avanti le riforme che è essa dice di volere
E spesso badate bene non solo non ha la forza per attuarle
Ma non ha neppure la forza per elaborare delle posizioni comuni
Il presidente Craxi ce lo ha ricordato Natta parlando di voto segreto ha riconosciuto che è il vero è il più grave difetto è il problema del sistema istituzionale italiano è il così detto bicameralismo perfetto ciò è Camera e Senato cioè hanno agli stessi identici compiti senza alcuna distinzioni
Anche qui era abbastanza semplice se non si voleva accertare la nostra proposta di monocamerale lirismo
Monocrome realismo chiede arresto sul piano legislativo e comune a quasi tutti i partiti EUR ai Paesi europei
Si sarebbe potuto avanzare da parte della maggioranza sul terreno bella distensioni dei compiti tra Camera e Senato
E sarebbe stato no ciò che noi abbiamo proposto ma sicuramente è un vantaggio per la vita politica italiana e per lo sviluppo della democrazia in Italia
Ma nulla si è mosso perché anche su questo terreno ripeto non ci sono le forze e la possibilità per farlo
E allora
Ebbene
Tocca a noi ora risollevare questo problema commenta decisiva è urgente questioni nazionali
E fare di questo problema e il cui mi pare il valore politico del dibattito è sulle riforme istituzionali in questo congresso e farei dico esto
Problema o punto fondamentale di confronto per quella prog
Convenzione programmatica che vogliamo costruire per il programma per il governo di programma e l'alternativa democratica
Il compagno Natta nella sua relazione
A affermando la necessità di un impegno da parte nostra ha avuto anche una citazione che è per me estremamente preziosa che vorrei leggere
Le riforme istituzionali non vanno pensate in funzione del Luna o dell'altra prospettiva politica
Non è però Vito ad esempio pensavano le in funzione dell'alternativa
E ciò non solo perché non è giusto e continuava il suo discorso
Penso che al compagno nata volesse richiamare la nostra attenzione sul fatto che nell'affrontare le questioni istituzionali noi non dobbiamo pensare né ai nostri interessi di parte nei nostri programmi
Politici ma dobbiamo pensarle nell'interesse del Paese e cioè nell'interesse di tutti i cittadini
Questo è un punto di vista di Milan Tei io ritengo che non si può abbandonate
Ieri il compagni in grado a posto qui la questione del resto e già presente negli emendamenti alle tesi del Governo costituente
Mi scusi compagni in gara
Ma io devo dire ho tre interrogativi che non sono riuscita a risolvere da soli e forse questi interrogativi potranno sembrare molto elementari so benissimo che si possono fare altare complesse ricche argomentazioni
Ma ho voluto sceglierà le cose più semplici che sono quelle però a mio avviso che sono fondamentali per dare una risposta
Allora il primo interrogativo
O un governo costituente ma chi lo fa condurre
Con loro le forze politiche che sono oggi nel nostro
Nel nostro governo
Non saranno mai disposte a fare un governo costituente per nulla perché sia ben chiaro che la crisi istituzionale per quanto forte non è è a un punto tale in cui c'è il vuoto e quindi bisogna risolvere questo molto vuoto come era nel quarantasei malgrado difetti enfatica e affanno le cose camminano
Altri sono i motivi per cui quelle forze politiche e anche il partito socialista rifiutano il rapporto con il secondo interrogativo
In cambio di che cosa farebbero il Governo con lui il compagno Ingrao ieri espressamente ha parlato di modifica della legge elettorale cioè una legge elettorale maggioritaria
Io dico apertamente che condivido tutte le ragioni dette dal compagno nata a Mila no a favore della proporzionale
Aggiungo credibilità communis città no posso pensare a una legge elettorale cioè non garantisca a tutti i cittadini libertà e l'uguaglianza di gol
E poi vi è un altro argomento
Noi italiani dovremmo passare alla maggioritaria cioè una restrizione di Democrazia nel momento più alto l'espressione del volto
Quando in tutta Europa dall'all'Inghilterra la Francia che già si è posta su questa strada
Si avverte la pressione per legge elettorali più giuste che allarghino la democrazia e la partecipazione
E che garantiscono rischi rappresentanze che siano più specchio del Paese
Ma il compagni in gara continua dopo aver sistemato alle istituzioni è cambiato la legge elettorale
Maggioritaria andiamo alle elezioni è dei due schieramenti lungo vincerà è qui si può del mio terzo interrogativo lasciata partire disse chi perché si potrebbe o no anche corre dei rischi per cambiare una certa situazione ma mi chiedo uguale
Degli schieramenti chi sono gli schieramenti
Perché se c'è un fatto politico radicati dissi ma in Italia
è proprio cioè il panorama politico italiano è diverso frantumato spento accesso di aggregazioni ammesso che ci sia estremamente lento
Allora mi pare estremamente ipotetica la proposta del compagni Ingrao e a mio avviso incapace per soste so di incidere nella realtà del nostro Paese
Vorrei concludere compagni
Con una considerazione
Noi siamo una grande forza politica e lo siamo diventati chiamandole masse a risolvere nell'interesse del Paese il Problemi c'è la storia quotidiana ci imponeva
Così come si erano così come essi sono no non si può inventare
O pensare che la storia anche a quella quotidiana sia diverso
Siamo diventati frodi ciò una grande forza politica io ricordo quando noi andiamo e c'era allora il compagno Giorgio Amendola che fu il primo animatore della nostra battaglia ora UPEA
Io ricordo quando noi andammo per la prima volta al Parlamento europeo
Circa solo più tardi eravamo soli noi italiani più tardi giusto i comunisti francesi poi gli altri ancora ci guardavano tutti con sospetto e fu lunga molto lunga la ben difficile la battaglia per riuscire a essere riconosciuti come gruppo
Poi lentamente cominciavano a stimarci e a considerarci qualche cosa di nuovo l'estraneo al Parlamento europeo e all'Europa
Io compagni devo dire da comunista mi sono sentito in quel momento fiera di questo risultato
E ancor più fiera da comunista mi sento oggi che ci chiese di finiscono parte della sinistra europea
So bene che era a conoscenza di questo fatto politico pone anche a noi problemi nuovi ma al tempo stesso
Sento che essa comporta per noi in primo luogo un arricchimento di esperienze e di cultura
Ma insieme per la nostra alla presenza di un grande partito comunista anche per gli altri in Europa
Un arricchimento di esperienze e di cultura
Ciò non sa l'assenza di risultati per le forze di rinnovamento e di pace e di tutta l'Europa
Ha ora la parola il compagno Alberto Asor Rosa delegato di Roma si prepari il compagno Roberto vitali vitali delegato di Mila
Cari compagni e compagne
Il nostro congresso si svolge ormai da tre giorni
Sovrastato da uno slogan né
Che noi tutti possiamo anche in questo momento leggere
Un moderno partito riformatore
Un programma un'alternativa per l'Italia e per l'Europa
è uno slogan che a me piace
E in cui mi riconosco
Il problema
Se esista
E in che misura esista
Un rapporto tra questo slogan
E la realtà italiana contemporanea
Tra questo slogan
E la nostra realtà la nostra forza e il nostro modo di essere comunisti
Il problema potrebbe anche essere proposto più semplicemente con queste due domande
C'è bisogno in Italia di un moderno partito riformatore
Questo moderno partito riformatore
Può essere il Partito Comunista Italiano
Alla prima domanda si potrebbe ragionevolmente rispondere soltanto se si tentasse un'analisi seria
Molto in profondità
Della natura
E della fisionomia dell'Italia contemporanea
Da questa tribù una io analisi di questo tipo non ne ho ascoltate molte e certamente non mi porrò neanche il compito di tenta averne una
Credo però che un giudizio una valutazione di massima
Una direzione in questa Italia contemporanea vada individuata se il discorso sul moderno partito riformatore deve uscire
Dal possibile rischio di una astrattezza
Ora io credo che di fronte a questo problema di analisi
Non si ossa non mettere in primo piano
La constatazione
Che l'Italia con un furto nel corso degli ultimi quarant'anni
La più rapida
E al tempo stesso la più profonda trasformazione della sua intera storia
Questa trasformazione a a mio giudizio complessivamente un segno positivo
Se la si misura
In termini di civiltà progredite e occidentale
Un benessere più ampio e diffuso
Una scolarizzazione imperfetta
Ma generalizzata un'elevazione dei livelli culturali molte vittorie sul terreno dei diritti e delle libertà civili un forte nonostante le sconfitte di arretramenti potere contrattuale politico delle masse lavoratrici una grande
Grande crescita delle soggettività individuali e collettive
Sono cambiate le classi compagni come spesso sentiamo dire e sono cambiate
E sono cambiati i rapporti fra le classi
Ma forse più complessivamente e cambiata l'Italia sono cambiati gli italiani
Si fa un gran discutere di modernismo e di modernità
Anche in termini Ron infine anche da questa tribù una abbiamo ascoltato qualche approssimativa dichiarazione su questo punto
Ma il vero moderno il moderno che conta
E quello che ci sta sotto i piedi compagni
E la società italiana cambiata
Quella con la quale dobbiamo fare i conti
Una società in cui per fare un solo esempio
è cambiato anche all'interno della sinistra
Ed è la coscienza delle is della sinistra l'equilibrio tradizionale di rapporti tra valori come libertà individualismo pratica dell'esistenza da una parte e valori come solidarietà ed eguaglianza dall'altra a favore dei primi a vantaggio dei primi dobbiamo dirlo il che spiega anche la Presa non fittizia
Di certe parole d'ordine che noi abbiamo commesso l'errore di lasciar alla destra
Al tempo stesso e questa è la mia valutazione del fenomeno
Questa avanzata o crescita o trasformazione della società italiana comunque la si voglia chiamare è stata accompagnata da apprezzi
E lascerà azioni per lidi da conflitti vecchi e nuovi non dimentichiamo né questo termine né questo concetto compagna
Il concetto il termine di conflitti
E
Da una progressiva degenerazione
Del sistema dei partiti e degli apparati istituzionali che ha portato a quella progressiva divaricazione
Tra partecipazione popolare e realtà organizzate della politica
Che va sotto il nome di crisi della politica crisi della politica alla quale io credo dovremmo avere il coraggio di confessare
Che anche noi siamo ben lontani dall'esserci sottratti
Non è un processo lineare dunque e unidimensionale ma un intreccio complesso di fattori di cui però bisogna in quanto partito politico intendere la direzione
Ora la mia tesi e che
Se questa Fenomenologia a un minimo di fondamento
La contraddizione dominante con cui oggi ci misuriamo in questa fase storica non è nel senso stretto del termine una contraddizione di classe
Ma è la contraddizione tra la complessiva avanzata della Società italiana e il ritardo le disfunzioni lei contraddizioni del sistema politico e istituzionali
O forse più rigorosamente sarebbe il caso di dire che la contraddizione di classe permane
Ma si nasconde dietro questa grande contraddizione che spacca in due il Paese e attraversa i ceti sociali
Le forze politiche le stesse forse produttivi
La risposta alla prima domanda dunque secondo me non può non essere affermativa c'è bisogno
Di un moderno partito riformatore
Perché il Paese soffre d'un arresto drammatico del suo sviluppo che non può essere rimosso senza una serie di interventi radicali sia sul terreno istituzionale sia sul terreno sociale scuola apparato produttivo sanità informazione e così il PD
Ma attenzione compagni
Il partito riformatore e quello che afferra il nuovo e lo porta avanti non quello che si mette al rimorchio protestatari o del vecchio
Attenzione
Attenzione una seconda volta compare
I socialisti italiani
Bettino Craxi in testa
Si muovono su questo stesso terreno
Ne danno una lettura diversa
Propongono soluzioni diverse ma la loro sensibilità e più forte di quanto noi non confessiamo hanno gli stessi per questo genere di problemi per questo terreno di lotta e di confronto il tema della governabilità
è stato una delle risposte possibili a queste tematiche il fatto che non sia condivisibile e io credo personalmente che non lo sia affatto
Non deve impedirci di vedere che tre anni di governo ininterrotto costituiscono un primato incontestabile e un pericoloso terreno di concorrenza
Tuttavia se noi non condividiamo
Il modo con cui Craxi il Partito Socialista Italiano tentano di risolvere il problema del rapporto contraddittorio
Tra modernità del Paese Italia e crisi delle istituzioni e della politica dobbiamo dire con precisione con rigore perché e come uscirne in modo diverso
Una risposta in termini generali potrebbe essere che i comunisti italiani sono quei tali militanti della sinistra i quali non pensa no
Che sia
Possibile e utile gestire quel rapporto senza mutarne radicalmente i fattori costitutivi e si rifiutano di approfittare degli aspetti degenerativi del sistema
Per allargare i confini
Del proprio potere di partito o di gruppo sociale rovesciando quindi
In una spirale perversa di degenerazione persino l'idea di degenerazione ulteriore del sistema politico persino l'idea iniziale della grande riforma
Ma da questo punto in poi
Da questa affermazione di carattere generale che sarebbe comunque a mio giudizio importante acquisire una volta per tutte e definitivamente io credo che commenta
Il campo darà e e usare una formula tanto Celebre quanto sfortune sta
Io non sarei sincero se dicessi di aver trovato nella parte della relazione del compagno nata che ha riguardato questi problemi risposte per ora soddisfacente
Io credo che non si possa parlare di governo di programma
E non si possano parlare di programma senza rinunciare nel sia pure per sommi capi
Lungo una linea appunto di analisi da costruire i contenuti fondamentali le scadenze le priorità ma anche compagni le compatibilità cosa dare a chi e in quali tempi e in quale ordine e io credo e forse questo è il punto
Da cui mi aspetterei dal congresso un chiarimento più avanzato di quello che ho finora ho ascoltato
Non credo che si possa parlare di programmi senza indicare gli schieramenti non solo politici insisto su questa precisazione gli schieramenti non solo politici ma anche sociali ed economici con cui realizzare
Io vorrei che
Qualcuno mi spiegasse
Il mio orologio non me ne dà quattro
Io vorrei che qualcuno mi spiegasse come si fa a determinare un obiettivo e soprattutto la qualità e la quantità e i tempi di quell'obiettivo senza visualizzare fisionomie portata delle forze
Degli alleati e degli interlocutori con cui quell'obiettivo sui volti realizzarle
Se non si chiariscono questi due punti siamo davvero pericolosamente respinti dalla deriva dalla forza di inerzia proprio verso quella sponda politico istituzionale da cui dicemmo di essere tanto diversi e corriamo il rischio il pericolo di dividerci tra i nostalgici della solidarietà nazionale che pure ci sono
E quelli che vedono la soluzione della crisi della sinistra in Italia semplicemente in un riavvicinamento tra Partito comunista il partito socialista
E oltretutto bisogna prendere atto voglio credo di un'altra drammatica difficoltà
Che è reale che non dipende esclusivamente da noi e cioè che è in questo momento la sponda politico istituzionali attenerci distanti dal governo dall'amministrazione del Paese
E allora se è così
Io vorrei insinuare nel congresso questa perplessità questo dubbio
Sei più realisti fra noi non fossero veramente i meno realisti
Paradossalmente ma non tanto paradossalmente proprio in questo caso il processo di legittimazione che io credo giusto
Verso un modello di partito riformatore occidentale ci toglierebbe consensi e ci farebbe subalterni io credo proprio agli occhi di quegli strati sociali emergenti
Anche moderati e borghesi per i quali la degenerazione dell'apparato politico istituzionale risulta oggi sempre più intollerabile
Vorrei che fosse chiaro questo
Non escludo tappe intermedie credo che l'alternativa democratica non sia un obiettivo finale ma un processo
Ma io mi chiedo se la necessità e al tempo stesso la scelta non cito non ci conducano non ci debbano persuadere che il moderno partito riformatore che sta nascendo
Non può non parlare in questo momento in questa fase primo luogo al Paese
Prima che alle diverse componenti del sistema politico
E poi i compagni la cosa non è Franco astratta
Non è tanto astratta come potrebbe apparire in partenza non dimentichiamo che se il pentapartito resiste come mo'ormai probabile fino alla fine della legislatura
è un dato di analisi discutibile ma certamente non da mettere nel cassetto la prima tappa intermedia
Che concretamente destinata a presentare uccisi sono le consultazioni elettorali legislative del mille novecentottantotto
Alle quali bisognerebbe riuscire a portare il già in buona salute questo moderno partito riformatore
Questo discorso è un discorso di destra
O di sinistra
Io credo che forse bisognerebbe inventare per noi stessi
Una nomenclatura diversa da quella in cui inconsapevolmente accettiamo di fare cinta stellare dalla cosiddetta stampa borghese la definizione
Che io preferirei
Più avanti più avanti del livello attuale della sinistra storica in
Concomitanza incoerenza in armonia con le tendenze profondo del Paese spiegano al prossimo congresso
Se questo partito comunista e destinato ad essere il moderno partito riformatore
Consentitemi la chiusura lo chiedo al compagno LaMMa presidente della nostra
Ecco io avrei voluto fare un discorso
Sulla inadeguatezza del centralismo democratico anche come viene praticato nel nostro partito a formare
La dirigenza di questo moderno partito riformatore non è necessario dire tutto voglio dire in conclusione che io mi rendo conto che
In questo momento questo partito questo partito ha bisogno di unità come in pochi altri momenti della sua storia
Ma si vorrebbe
Credo che lo voglia il Paese
Che questa unità sia il frutto di una sintesi politica
E non di un'estenuante e alla fin fine bizantino lavoro di mediazione in caso contrario ciò che resta fuori di questa sintesi politica se qualcosa o qualcuno resta fuori tanto meglio comprare non c'è organismo perfettamente democratico anzi non c'è oggi in questa società forma di vita sofferta moderna in cui non si manifesti è viva accanto al principio dell'Unità anche il principio del dissenso e dell'opposizione grazie
A
Compagni
Nel mio turno di presidente io sono un poco e anche giustamente punito vorrei raccomandare compagni che parleranno poi di non continuare in questa specie di penitenza che mi viene inflitta
Alla parola ora il compagno Roberto vitali poi parlerà la compagna Anna Sanna e infine ultimo intervento della mattinata il compagno Renato Zangheri la parola a Roberto vitali delegato di Milano
Con queste giornate di intenso lavoro sia avviata con collusione il lungo e difficile iter congressuale
Siamo stati impegnati in una ricerca in un lavoro non avvenuto nel chiuso tra di noi sicuramente non l'isolamento anzi mente prego
Ce lo può e mi tocca fare penitenza Lamarque
Mentre era in corso
Un e si era prodotto un crescente interesse per le nostre posizioni tra le altre forze politiche e sociale
Proprio mentre anche per effetto delle nostre proposte maturavano fatti politici nuovi ci riavviarla faticosamente Marsiglia gli avviava il confronto positivo tra i comunisti e i socialisti
E si rendevano concretamente evidenti le contraddizioni e le insufficienze del pentapartito
A determinare tutto ciò non è estranea compagne e compagni certamente la proposta di governo di programma si può ci deve discuterne ma questa proposta ha già avuto alcuni affetti positivi
E questo ha un'eccessiva professione di ottimismo non vi è allora più posto tra di noi per il dubbio e l'inquietudine no di certo
Tuttavia dopo la relazione di Natta e dopo il prevalenti i segni che emergano dei lavori congressuali noi compagni possiamo con maggiore determinazione chiarezza e unità
Riprendere il nostro lavoro di ricerca di studio e soprattutto di organizzatori delle lotte nel Paese
Possiamo lasciarci alle spalle il nervosismo le improvvisazioni non la passione del dibattito della scorsa estate
Possiamo agire con più efficacia nei confronti di tutte le forze della sinistra socialiste cattoliche le forze di progresso
Ma dobbiamo chiederci quali rapporti potranno maturare con i compagni socialisti
Credo che noi dovremo approfondire
Raccogliere i frutti al congresso questo tema e questo obiettivo
Qual è la reale adesione in tutto il partito chiediamocelo dalle sezioni ai comitati federali alla realtà complessa che noi rappresentiamo
Qual è il reale slancio verso una ripresa di un rapporto unitario da parte nostra le nostre condizioni soggettive
è indubbio che noi abbiamo ancora dei limiti cioè solo per comodità esemplificazione io chiamerò settario alla cosa non può essere liquidata così
Merita un esame un approfondimento degli ultimi anni della nostra vita
Tuttavia noi dobbiamo dire che oggi c'è già nel nostro partito in tutto il partito una rinnovata e forte e prevalente volontà unitaria
Non hanno perciò alibi coloro che nel partito socialista vogliono frenare la velocità del nuovo corso dai rapporti tra comunisti e socialisti che cercano immiserire
Non basta perciò superare i nostri limiti e le nostre difficoltà occorre che a quello che noi abbiamo detto con chiarezza è indicato come obiettivo vi siano risposte fattuali e chiare anche da parte dei compagni socialisti
è indubbio ENEL si sia aperto una seria interessante e salutare dialettica sulle questioni dei rapporti coi comunisti della crisi del pentapartito e ciò accade a Milano della realtà lombarda
Così importanti per la forza e la capacità di questo partito
Una realtà molto importante non solo per noi ma per il partito socialista
E accade perché lì si discute delle tremende conseguenze della distensione forzosa del pentapartito
Che ha lacerato un tessuto unitario vasto articolato che noi comunisti negli scorsi anni negli scorsi mesi abbiamo sempre difeso con Energia e capacità
Recentemente
Proprio attorno al nostro progetto di tesi nell'area milanese e lombarda vi è stata una ripresa di ricerca culturale di confronto prima di tutto per compagni socialisti con le sinistre cattoliche con tutte le forze di progresso
Si tratta per ora di convegni
Di presentazioni di riviste ma solo segni di una individui indubitabile chiara tendenza pare di vedere a me le premesse di un processo nuovo tra comunisti e socialisti
Ma anche tra le altre forze di sinistra che non hanno casa nei nostri partiti
Compresa quella cattolica
Milano e la Lombardia non sono solo la terra per le scorribande di Roberto Formigoni e la terra di una presenza cattolica e democratica anche interno alla DC antica e consolidata basta il nome dalla base di Marcora
E dove si esercita l'altro magistero del cardinale Martini sui grandi temi della pace e del lavoro della condizione dell'uomo nella città
Tutto ciò questo processo ricco e positivo assai articolato
Non produrrà fatti ulteriori però c'è non si intreccerà con fenomeni che riguardano il governo l'amministrazione delle realtà metropolitane e regionali
Fatti nuovi e una controtendenza che liquidi meglio superi con un ciò che con il comando centralistico il pentapartito ha realizzato la rottura di esperienze unitarie positive
Sui problemi sui programmi sulle coalizioni nuove da costruire bisogna operare questo chiediamo innanzitutto ai compagni socialisti
E questo una rozza e semplicistica invito fatti e non parole no è un invito a una seria concretezza a un confronto programmatico che intrecci ricerca culturale al lavoro politico ai fatti col
Nasce nelle cento città d'Italia è una spinta al nuovo quel nuovo che stenta a nascere che lascia sopravvivere anchilosato e barcollante il pentapartito nazionale
Nei comuni nelle regioni via un'esperienza e una cultura unitaria già consolidata non è un'enfatizzazione certo che c'è da rinnovare il modello dei governi delle sinistre ma non si liquida ciò che è accaduto nel da molti anni in modo particolare nel decennio per settantacinque ottantacinque con facili espressione bisogna andare a ripensare discutere prima di tutto tra di noi comunisti con la forza e la cultura della ricerca per dare nuovi governi alle grandi realtà locali nessuno può eludere questa prova
La ritrovata unità può ed essere oltre che la base per nuovi processi e per nuovi governi la base per il rilancio di una soluzione storica che da lungo tempo non trova soluzione e la riforma delle Autonomie locali e nell'affrontare i problemi dell'indubbia crisi del regionalismo
Deve diventare questo un obiettivo prioritario io credo di sì
Autonomie regioni per il rilievo che hanno nella Costituzione repubblicana per la serietà della crisi che rischia di liquidarle
Perché sono un crocevia importante per la riforma della soltanto sociale così come è nato in Italia e nella sua parte più positiva e democratica sono un obiettivo prioritario
Lo sono per tutti noi compagni io credo di no
A me sembra cari compagni che non si concentra adesso a sufficienza energie studio iniziative su questa grande questione istituzionale se vi forse da fissare delle priorità dalle questioni istituzionali si deve partire da qui per arrivare a una diversa soluzione anche grandi problemi dei rami alti dal Parlamento dal Governo
Cioè convinzione dicevo tra di loro
Io credo che abbiamo avuto uno scadimento rispetto o un passato autonomistico molto Forte occorre passare all'attacco le Autonomie non sono ciò che rimane di un grande sogno una gloriosa bandiera sono invece una caratteristica irrinunciabile
Di quella speciale avanzata democrazia italiana che dobbiamo difendere e sviluppare a realizzare fino in fondo
Sono secondo me è la risposta moderna sicuramente più democratica probabilmente anche più efficiente ai grandi problemi che la complessità la frammentazione della società si presenta davanti è sicuramente la soluzione Cuesta del rinnovo dall'innovazione del tessuto dal governo locale la risposta più efficace ai problemi che la modernità ci pone
Noi siamo in una realtà dove la modernità ci pone problemi importanti dove essa manifesta la sua forza del suo massimo dinamismo due essa mostra anche la faccia più tremenda tutto luci alle nuove povertà i problemi della solitudine delle masse e degli individui tutto intrecciate
Noi dobbiamo col strumenti adatti
Istituzionali e di partito affrontare questa grande realtà decisiva per il Paese
Nel Paese vi sono oggi secondo me e non è ottimismo segni di una ripresa dell'iniziativa delle forze di sinistra e di progresso tra le forze politiche
Nei movimenti per i giovani hanno parlato altri e molto chiaramente
Vi è anche una ripresa della unità e dell'autonomia dalle organizzazioni sindacali
Nella nostra regione si annunciano lotte iniziative vasta mobilitazione dalla bassa Lombardia nella città di Cremona al nord di Brescia nella stessa area metropolitana
Le forze del lavoro sono di nuovo scesi in campo si comincia a muoversi noi comunisti saremo dentro quei movimenti per contribuire né all'efficacia alla forza all'autonomia all'unità
Prima di dare la parola la compagna Anna Sanna delegata di Nuoro
Comunico che è convocata per le ore quindici nella Sala della commissione verifica dei poteri la prima riunione del consiglio d'amministrazione della cooperativa soci de L'Unità alle ore quindici
Ha la parola ora la compagna Anna Sanna poi parlerà Renato Zangheri
Dai congressi di sezione e di federazione nella mia regione la Sardegna la partecipazione degli iscritti è stata ampia superiore al trentasette per cento
Da questo nostro congresso nazionale mi pare venga una conferma importante non soltanto che i comunisti vogliono stare in campo con la loro proposta la loro iniziativa
Ma che già vi sono molti elementi di novità nella situazione politica che quella proposta e quella iniziativa hanno contribuito a rimettere in movimento
Comincia a manifestarsi una consapevolezza che va oltre i confini del nostro partito
La linea della divisione a sinistra e dell'isolamento del Partito comunista non paga
E per due fondamentali ragioni perché è venuta esaurendosi anche se non è ancora definitivamente caduta
L'illusione di un superamento della crisi italiana col ricorso a politiche di stabilizzazione moderata sul terreno del governo dell'economia della società delle istituzioni
E perché come ha detto il compagno nata nel suo rapporto il rinnovamento della struttura statale sociale non riguarda solo anche se qui vi è evidentemente l'urgenza più drammatica
Quegli strati della popolazione che si possono considerare il terzo più debole del Paese il Mezzogiorno i disoccupati poveri
Ma chiama in causa grandi temi di progresso di eguaglianza di civiltà da coniugare con lo sviluppo e questa è una prospettiva che con che richiede il concorso di forze grandi e nella quale tutto il Paese coinvolto il perseguimento di un più alto livello dello sviluppo ed una sua qualità nuova
Sono un obiettivo fondamentale della nostra politica e insieme una necessità per il Paese
Se non ci fosse questa sintonia però erano tra la nostra proposta e l'interesse generale
Girerei ma prova probabilmente a vuoto con assai scarse possibilità di interferire sul corso delle decisioni e degli eventi
Ma il nostro compito non è facile è la nostra proposta non indica scorciatoie
L'aspirante è nelle cose grande e grande dovrà essere il nostro sforzo di affinamento della conoscenza di confronto col nuovo di comprensione delle altrui ragioni straordinario dovrà essere il nostro impegno per mobilitare le volontà di cambiamento
Per chiamare alla lotta sui concreti obiettivi nei quali la gente possa riconoscersi ed investire il suo impegno e la sua partecipazione
Se questa sfida l'accogliamo come rivolta innanzi tutto a noi stessi non è per scaricare dalle responsabilità chi ha mal governato l'Italia
Ma perché avvertiamo che l'opera necessaria di rinnovamento della società e dello Stato
Non può più estere affidata ad una classe dirigente che ha mancato questi obiettivi e che forse non si lì non si è mai proposti con sufficiente serietà e lungimiranza
La rassegnazione non è mai stata una caratteristica dei comunisti meno che mai oggi possiamo prendere atto lasciare che le cose vadano così come vanno
Solo chi non è capace di immaginare e di costruire il futuro e destinato al declino
E noi non vogliamo il declino di questo nostro Paese anzi lavoriamo per la sola prospettiva che potrà consentire agli il pieno sviluppo delle sue forze
Altri vogliono farci intendere che sono difficili definitivamente tramontati valori e idealità del socialismo
Sotto l'incalzare della sfrenata competitività suscitata dalle politiche neoliberiste e che solo noi comunisti tagliamo nel prenderne atto
E invece vecchi appunti contrasti sociali
Dalle più aspre ingiustizie dalle nuove povertà ma insieme dai più alti livelli di consapevolezza e di cultura dallo scendere in campo di nuove soggettività si esprime un più maturo e nuovo bisogno di socialismo
Come si spiega altrimenti il fatto che migliaia di giovani ragazze nella mia regione rifiutano l'assistenzialismo e rapporto clientelare con la politica
E ricerca ma attivamente un lavoro molto spesso inventando nuove forme di lavoro nella cooperazione e nell'associazionismo
E puntando su risorse tradizionalmente trascurate dall'intervento pubblico come l'ambiente il patrimonio archeologico naturalistico storico
Che le donne scendono a lavorare in miniera che si oppongono allo smantellamento dello stato sociale e ad ogni forma ormai intollerabile di discriminazione nell'accesso al lavoro
Che tanti giovani e ragazze nel Mezzogiorno d'Italia scendono in campo per affermare le ragioni della pace e quella della convivenza civile contro la brutalità e la violenza della mafia e della camorra
Se sono prepolitico ci questi movimenti come ho sentito definirli da questa tribuna dal compagno Turci
Mi chiedo allora se la possibilità se la politica è solo manovra dentro le istituzioni
E se essa abbia definitivamente rinunciato o possano rinunciare a misurarsi con ciò che costituisce l'oggetto precipuo della sua ricerca e la sua stessa ragione d'essere
La vita concreta degli uomini e delle donne e loro libero associarsi per il conseguimento di finalità comuni
Certo l'alternativa democratica non ha costruiremo affidandoci a suggestioni di indistinto il generico movimentismo
Ma lavorando per contenuti nuovi e nuove alleanze riuscendo a far vivere un movimento politico di massa che porti ad espressione piena le tensioni di rinnovamento tessono pur così diffuse nel tessuto sociale del nostro Paese e che sono riccamente articolate e caratterizzate
Guai a noi se pensassimo di omologare le tante voci anime e culture di questo movimento c'è bisogno che SD spieghino liberamente la loro pluralità ed a loro autonoma creatività
Dinanzi a noi sta l'esigenza non di un modello di società da costruire ma di una ricerca che deve dispiegarsi in campo aperto e fare i conti con la profondità del cambiamento in atto
L'alternativa democratica detto nata non è un processo politico a una sola dimensione ma una sfida e una proposta unitaria
Perché essa si realizzi non è sufficiente la nostra volontà di volerla realizzare occorre un concorso di volontà assai più ampio nella sinistra e nel Paese
Mantenerle questa ispirazione ampia e dinamica di grande disegno capace di affrontare la sfida di un nuovo sviluppo non significa però pensar nella realizzazione in un futuro imprecisato e metà storico
Ma proporsi un'iniziativa politica che consenta di ricercare praticare convergenze tra tutte le forze di sinistra di progresso sulla base di un confronto più ravvicinato promuovendo fatti concreti
Il governo delle forze di sinistra sardista e laiche in Sardegna non è come è stato detto una marcia trionfale ma non è neppure un gioco insensato al quale i comunisti si sono ingenuamente prestati il nove amento non si afferma cerco in modo indolore e dissi oppongono forze potenti
E tuttavia più forte noi crediamo tra la gente tra i lavoratori tra i giovani una diffusa e matura esigenza di cambiamento un'ansia di voltar pagina rispetta i veti contenuti ai vecchi metodi della politica
Non un esperimento quindi ma un'impresa difficile nella quale ci sentiamo seriamente impegnati che dobbiamo fare in modo che si tramuti per la Sardegna in una occasione vera di rinascita e di più forte affermazione delle antiche e delle Nuove ragioni della sua collocazione e caratterizzazione autonomistica dentro lo Stato unitario
Il dato forse più significativo della realtà politica e sociale della Sardegna di oggi e che la più elevata presa di coscienza di sé problemi delle sue possibilità
Le consente da una parte di non abbassare la guardia nel rivendicare la riparazione delle antiche mai superati disuguaglianze nei confronti della comunità nazionale
E dall'altra di porre in termini nuovi a se stessa innanzitutto i problemi dello sviluppo
è dovere di tutti perciò non soltanto dei cittadini e delle forze politiche della Sardegna far sì che questo processo non approdi ad esiti negativi
Incorrendo nella chiusura del localismo e inseguendo le suggestioni del separatismo a noi al Partito Comunista perché siamo e vogliamo sempre più essere una con tre una coerente forza autonomistica
Si richiede a Roma non solo in Sardegna un impegno più rigoroso un sostegno più convinto e scelte fortemente collocate della dentro la nostra linea politica
Il compagno nata nel suo rapporto ha posto con forza il problema del rinnovamento del partito e molto viva è stata l'attenzione delle compagnie dei compagni è molto ampia la discussione intorno a questo tema nel corso della campagna congressuale
Il rinnovamento della società e il rinnovamento della politica si intrecciano fortemente ed è ben strano che ti chiede a noi di essere capaci di rinnovare noi stessi non senta questa esigenza perse
Il pentapartito a sola introdotto distorcente difforme modernizzando ti della politica lasciando intatto il suo conservatorismo di fondo
E contribuendo anzi a rendere più ampio e profondo distacco delle istituzioni ed è la politica dalle grandi masse
Noi vogliamo un'altra cosa e per e perciò ci applichiamo a rinnovare la politica a partire da noi stessi
Riaffermando le innanzitutto il suo senso più vero il suo nucleo essenziale la partecipazione del più grande numero di donne e di uomini alla storia e alla vicende collettive
E affermando le oggi suo senso più nuovo la capacità di saper utilizzare la parte migliore delle capacità e dei saperi di ciascun campo e la capacità di saper entrare nel rapporto più fecondo con le nuove soggettività che si afferma non è la politica
Concludendo l'importante convegno sul lavoro organizzato nei mesi scorsi dalla Sezione femminile centrale del partito il compagno nata c'aveva detto
Non voglio eludere l'interrogativo che è presente in molte di voi tutto questo nostro lavoro questa fatica di cui sentiamo la voglia il giusto quale riscontro avrà nel partito
Dobbiamo davvero rassegnarci a diventare identità parallele da un lato il partito e dall'altra le donne
Avverto il disagio in molte compagnie impreciso dubbio che poco si possa cambiare che troppo radicate siano le chiusure le sordità del partito molte attese sono andate deluse
Alcune compagnie forse hanno affidato a tempi migliori l'impegno sui temi dell'emancipazione e liberazione oppure hanno pensato ad una politica dei due tempi prima il partito si rinnovi poi ritroveremo apposto e vi faremo la nostra parte come donne
Sono tutti interrogativi sentimenti legittimi ma il rinnovamento e la riforma del partito non sono più dilazionabile e non solo per le donne sono sempre parole di Natta e bisogna battersi ora senza esitazioni voi donne avete posto il problema del rinnovamento del partito in modo molto preciso superare una concezione della politica riduttiva ristretta
Per cui le cose rilevanti sono solamente i rapporti tra i partiti d'iniziativa istituzionale sindacale
E luoghi rilevanti sono solamente quello produttivo quello istituzionale
Avete posto l'esigenza di nuovi contenuti e nuovi confini della politica solo così essa può comprendere per intero un soggetto quale la donna
Ma il rinnovamento e la riforma del partito non sono processi che si compiono a tavolino e si risolvono in un breve lasso di tempo
è un processo complesso difficile non lineare in cui ciò che conta è la determinazione e la volontà politica e soggetti che entrano in campo
Fare entrare la vita quotidiana delle donne non solo le i programmi scritti ma nella vita quotidiana del partito è sicuramente la decisiva leva per la riforma del partito
Ripartire da qui dall'impegno culturale per comprendere e far comprendere per dare il giusto rilievo nella nostra strategia a quegli obiettivi di liberazione a quei temi riguardanti la qualità dello sviluppo che sono decisivi per rinnovare i caratteri di massa del partito per rendere più sicure incisiva la sua capacità di governo
Ripartire dalla vostra settima conferenza nella quale avevate affermato di voler stare nel partito con unità e autonomia un'autonomia rielaborazione d'iniziativa per pesare di più
Mi ci ritrovo accompagnò nata in queste tue parole mi ci ritrovo come donna e come donna comunista
Vorrei che tu e riprendersi a conclusione di questo nostro intenso dibattito nel quale numerose compagnie sono intervenute con passione e impegno
Perché il partito ritrovi un punto di ancoraggio fermo nelle parole del suo segretario e si aiutato a conquistare una nuova cultura politica
Tutto al suo tempo scriveva anice in un suo aforisma nell'Aurora allorché l'uomo detto in genere maschile o femminile a tutte le cose non pensava di giocare ma di avere acquisito una profonda penetrazione
Assai ritardo e forse ancora oggi non del tutto egli ha confessato a se stesso l'immensa importanza di questo errore
Compagne e compagni
Una notizia dolorosa
Il compagno Achille Occhetto è stato colpito da un lutto grave
è scomparso stamane immatura mente aveva soltanto quarantadue anni il suo caro fratello Franco
Al compagno Achille Occhetto che naturalmente è partito subito per Milano
Esprimiamo la partecipazione più viva e affettuosa delle nostre condoglianze delle condoglianze del dolore di tutto il congresso
E ora do la parola al compagno Renato Zangheri delegato di Bologna
Io penso compagne e compagni
Che la relazione del compagno nata a posto con chiarezza e con precisione
I problemi che ci stanno di fronte
Ed ha indicato in modo convincente
E senza mediazioni a tutti i costi
Le soluzioni possibili
Ma siamo anche tutti grati a nata per il modo come ha diretto la preparazione del nostro congresso
Con libertà con rispetto delle idee del dissenso che vorrei dire al compagno Asor Rosa ha avuto qui il massimo diritto di cittadinanza
è un congresso questo dal quale usciremmo certamente rinnovati e rafforzati non solo in punti particolari del nostro pensiero e della nostra iniziativa
Ma nella essenza della vita del partito credo che dovremmo andare avanti con coraggio su questa strada
Ha qualche commentatore
è sembrato che dalla relazione e dagli interventi finora svolti non esca una concreta proposta politica
E fondato questo rilievo
A me non sembra
Non solo non sono state e l'Uselli più scottanti questioni politiche
Ma è stato compiuto uno sforzo ben riuscito voglio credo per portare più avanti la nostra proposta che riguarda anzitutto il modo di superare il pentapartito
E attraverso fasi graduali avviarci all'alternativa
La nostra proposta nasce dall'urgenza dei fatti
Investe le possibilità reali e di caratteri dei governi che è necessario si formino per affrontare le questioni drammaticamente aperte nel Paese
Di questi solo e non di futili dispute sull'alternanza
Debbono occuparsi governi nuovi di programma come li abbiamo chiamati governi che nascono sulla base di una ricerca attenta e positiva di convergenze
E di impegni al fine di far uscire il Paese dalla crisi politica sociale morale in cui si trova
E indirizzarlo ad un'alternativa profonda di contenuti e di metodi di governo che vede impegnati con noi e con i compagni socialisti in forze democratiche e di progresso
Laiche e cattoliche
è stata indicata una linea più convincente di questa circa lo sviluppo dalla situazione italiana
Non lo è stata a nostra conoscenza la nostra linea pur ragionevole non è matura alla vigilia di mutamenti importanti c'è sempre una incredulità
Una incertezza
Come se il nuovo stenti a venire
Alla luce strano a voi contribuire
Con impulsi crescenti alla sua nascita stanno i calare il nostro dibattito nella realtà farne un elemento di iniziativa politica fra le masse di confronto ravvicinato
Fra i partiti e con i pavimenti e le forze sociali e della cultura
C'è un motto da suscitare senza il quale nessuna proposta potrà acquistare capacità di persuasione vincere le inerzie creare rapporti nuovi
Non ci siamo dunque sottratti al nostro compito di affrontare le questioni che sono sul tappeto e di contribuire per quanto ci spetta a risolverle
Sentiamo però in altri commenti una critica diversa è opposta
Poiché parliamo dei nostri compiti politici e facciamo politica mostreremo una indifferenza o almeno una scarsa attenzione ai temi delle identità e dei fini generali del nostro partito
E dunque avremo compiuto impara un passo indietro rispetto alle aspettative di Rifondazione e di un cambiamento di natura e persino di nome che erano state formulate all'indomani del dodici maggio
Ma l'idea di cambiare nome non c'è mai passata per la testa non è nostra alcuni partiti hanno cambiato il nome ma non la sostanza della loro posizione
Invece noi abbiamo affrontato con rigore nelle prime pagine delle tesi e nella relazione i problemi delle nostre mete dei valori sui quasi si basa sui quali si basa in nostro impegno politico e morale
Sono valori di libertà e di uguaglianza abbiamo detto con le parole dei nostri primi maestri sono grandi universali aspirazioni dell'umanità
Esiste tuttavia un contenuto nuovo di queste parole come si è venuto definendo nella storia contemporanea della sinistra italiana ed europea
Il concetto dalla libertà si è arricchito di diritti e garanzie politici e civili
L'uguaglianza assume contenuti nuovi di sesso
Di razza un tempo non conosci utili o debolmente ammessi e la stessa uguaglianza sociale e oggi determinata da interventi
Nel campo scolastico sanitario del lavoro dell'occupazione che configurano più larghi titoli di cittadinanza senza condurre necessariamente ad una dilatazione
Della proprietà e della gestione statale
Anche del mercato e dello Stato e del loro rapporto e necessario parlare in termini più precisi
La formula più mercato e meno Stato che viene proposta dai neo liberisti è una formula semplicistica che non coglie tutte le determinazioni del problema di quale mercato si parla quale mercato si vorrebbe incrementare non certo quello del metanolo degli inquinatori e degli avvelenatori del nostro Paese
Non certo quello dei calvi e dei Sindona che pure ha avuto larga parte
Nella nostra vita finanziaria ai non soli messa non certo quello degli enormi affari promossi non solo al Sud dai proventi del traffico della droga e delle armi
Vi sono sul mercato in prese che puntano alla modernizzazione e che sono disponibili a concertare
Entro dati i limiti un uso delle risorse idoneo ad avviare il superamento degli squilibri della nostra società
Ma chi fornisce una guida seria competente a queste imprese quale Stato
Quello burocratico e infiltrato dei poteri eversivi che nessuna grande riforma ha risanato e che anzi attraversa un periodo di progressivo deterioramento o lo stato della Costituzione che sia rinnovato per i suoi fini sociali e di governo dell'economia
Questo stato se vuole fare fronte ai suoi impegni nuovi deve muoversi in due direzioni principalmente il decentramento regionale e locale
Per aderire meglio alle realtà concrete è il collegamento con gli altri Stati dell'Europa attraverso una riforma del Parlamento europeo e della comunità
Perché ormai le dimensioni delle attività economiche ma anche della ricerca della cultura
Hanno superato i confini nazionali
E l'unità europea si impone non come una necessità ideologica ma politica economica culturale
Del resto il compagno nata ha delineato con molta forza una riforma dello Stato
Del parlamento
Delle autonomie locali come compito prioritario di governi e maggioranze nuove confermando il nostro impegno
In questo campo
Solo in questi termini concreti compagne e compagni a me pare si possa parlare di libertà di eguaglianza di un rinnovamento dello Stato di un controllo sociale delle grandi trasformazioni
Tecnico produttive del nostro tempo è in questi termini ne discute appunto la sinistra europea più aperta al nuovo e noi ne discutiamo come parte attiva di essa Cold originalità della nostra elaborazione politica e culturale un elemento della quale e la presenza la partecipazione il movimento delle masse come fattore decisivo di democrazia
C'è però un valore che è nella parola antica e specialmente nuovo e pregnante
E già Togliatti rivolgendosi al mondo cattolico l'aveva designato come essenziale per la salvezza stessa dell'umanità
E il valore della pace nell'epoca che padre Ernesto Balducci chiama all'epoca di Hiroshima se c'è e deve esserci un'ansia di consapevolezza e di definizione di noi stessi e del nostro ruolo di comunisti e dei socialisti moderni
Questa deve anzitutto riguardare il nostro rapporto ideale politico col problema della guerra e della pace nell'epoca atomica queste o il fondamento come riteneva OLAF Palme
Di ogni politica di progresso ma io voglio dire che il fondamento ormai di ogni politica anche solo di rispetto per l'umanità e di conservazione della civiltà
E della specie umana
Oggi che nella Sirte rischia di accendersi un conflitto di proporzione disastrose
E necessario più che mai lanciare un allarme e agire perché l'aggressione della flotta americana ed eventuali ritorsioni vengano fermate i compagni
I compagni e le compagne che sono nelle federazioni e nelle sessioni non tutto il nostro partito raccolto in quest'la sala manifestino con le altre forze democratiche con i giovani con le donne in queste ore la volontà di pace
Del nostro popolo
Questi compagni e compagne sono i valori entro il quale le collochiamo la nostra politica e qui torno al punto di partenza e concludo siamo con questa politica
Con questa proposta fuori del gioco qualcuno la sostenuto forse perché preferisce il gioco attuale del rinvio del ritardo del ristagno del Paese
In questo gioco in effetti non vogliamo entrare
Ma potrà il Paese aspettare col suo carico di bisogni le decisioni del governo che non sono venute non verranno
Così va oggi posta la domanda
Piuttosto che stabilire improbabili durate del pentapartito
E va posta non a noi mai socialisti ai democristiani ai laici potrai il Paese aspettare di verifica in verifica ciò che è ormai chiaro ad ognuno questa maggioranza non sa e non può dare
Noi chiediamo alle persone progressiste e responsabili che sono dei partiti della maggioranza di abbandonare la difesa di una formula e di un accordo che sono privi di ogni sostanza programmatica e politica
E di disporsi ad un confronto franco
Con noi con le forze sociali e culturali vive in Italia
Sulle cose da fare da fare davvero senza pentimenti e senza incertezze da fare per il Paese non in vista di particolari vantaggi di partito o di gruppo
è il momento di rendere concreto e fattivo il pensiero che spesso viene esposto sull'interesse nazionale lo chiediamo i socialisti lo chiediamo ai laici ai cattolici progressisti alle parti popolari della democrazia cristiana
Con questa nostra proposta politica viene meno l'alibi di una nostra indisponibilità
Anche a questo è servito il nostro congresso ma si dice voi volete attraverso questi passaggi giungere all'alternativa è vero è dovere delle forze politiche serie
Enunciare sinceramente i propri obiettivi ma se la via per l'alternativa è una via di scelte che corrispondono alle esigenze del Paese
Se si spostano in questo processo gruppi politici e sociali forse dalla cultura a favore di una politica di riforme ed i partiti il nostro compreso si rinnovano aprendosi alla società
Vuol dire che non ci muoviamo
In contrasto con ciò che è atteso e desiderato io credo da una grande parte degli italiani
E degli uomini saggi dei politici saggi cercare con intelligenza e con prudenza strade nuove
Noi chiamiamo ad un'assunzione di responsabilità
Noi vogliamo affermare con questo congresso che esistano le forze le idee il coraggio per aprire al nostro popolo e alla cura e all'Europa una strada democratica di progresso e di pace
Compagne e compagni ancora una ancora un momento di pazienza
Perché ci sono alcune comunicazioni importanti da fare la prima è questa
La Commissione elettorale è convocata per subito nella sua sede qui a Palazzo dei Congressi
Immediatamente appena la dopo la conclusione della seduta
Il Gruppo Consiliare della Regione Umbria sottoscrive due milioni per le specie nel congresso
Aspettate
La delegazione di Milano si riunisce alle ore quindici presso la stalla della commissione politica
La delegazione del Piemonte si riunisce alle sedici e trenta qui in una delle sale del Palasport
La delegazione del Lazio si riunisce al termine dei lavori della mattina quindi subito qui nella sala del congresso
I delegati che non hanno ancora consegnato il questionario devono farlo entro le ore venti di oggi un momento
La seduta del pomeriggio che come voi sapete è l'ultima dedicata al dibattito sul primo punto all'ordine del giorno
A inizio alle ore sedici precise
I primi iscritti a parlare sono Norberto lombardi di Campobasso Luigi Berlinguer di Siena Massimo Bellotti di Reggio Emilia
Si raccomanda come sempre la massima puntualità per le ore sedici la seduta è chiusa
L'attesa che circonda questo nostro congresso
Non può essere limitata al quadro dei rapporti tra i partiti agli equilibri politici pur solcati oltre ogni verifica da fattori di instabilità e bisognosi quindi di risposte urgenti ed incisive
La decisione di anticipare il congresso e di chiamare il partito a cimentarsi con una proposta politica
Capace di ridisegnare per la sinistra un ruolo di forza di rinnovamento e di governo a cospetto dei mutamenti produttivi sociali e culturali che si svolgono ormai da tempo
Ha risposto ad un'esigenza profonda non solo dei comunisti ma di strati sociali importanti e necessari per lo sviluppo di questo Paese
Questa proposta rispetto alla quale la relazione del compagno nata si pone come un momento fondamentale di approfondimento e di sviluppo
Ha consentito di respingere l'attacco non solo politico ma culturale ed ideale
Che forse di più diversa ispirazione ci hanno mosso all'indomani delle prove elettorali
Con l'intento di ridurre svalutare l'originalità di una presenza storica che la remora più dura ad una normalizzazione moderata neo conservatrice e passivamente atlantista del nostro Paese
Ha consentito di superare in buona misura un disorientamento dei militanti e dei gruppi dirigenti che rischiava di esprimersi più nella forma della disaffezione ed è l'allontanamento dall'impegno politico che in quella del dissenso e della lacerazione
Questa proposta è consentito soprattutto di riproporre ben oltre le nostre forze organizzate i nodi essenziali della crescita democratica del Paese oggi al bivio di strade molto diverse e lontane
Tutto questo è potuto accadere per la decisione non scontata né facile assunta dal gruppo dirigente che ha guidato il partito al congresso
E che oggi mi pare gli venga dato i tutti riconosciuta anche in vista del lavoro che ci aspetta la decisione di uscire dall'angolo dell'emergenza cui la campagna d'estate
Della stampa cosiddetta di informazione ha tentato di legarci
E di avviare la ricerca di una proposta di ripresa democratica che come in altri momenti difficili della nostra storia si intrecci con le contraddizioni della società intera e con il suo bisogno di rinnovamento
Dico queste cose compagni con convinzione senza entra sì avvertendo anzi come tutti voi
Che non basta discutere definire una proposta politica vere che essa vada avanti e si realizzi
Come non basta ridisegnare un quadro di ripresa del movimento democratico perché le difficoltà che si incontrano sul piano dei rapporti di masse dell'iniziativa politica siano superate d'incanto
E tuttavia al congresso forse gli osservatori e i nostri stessi compagni per dovrebbero limiti di elaborazione di approfondimento ma non ambiguità e reticenze
Per questo di fronte al rischio di una frantumazione di uno slittamento troppo trasversale del dibattito che sia pure inavvertitamente il metodo degli emendamenti ha potuto determinare credo vada ribadito con chiarezza
Che le linee fondamentali della proposta politica passata al vaglio dei congressi vanno riconfermate sviluppate non solo nel congresso ma anche nella vita quotidiana delle nostre organizzazioni e dei suoi organismi dirigenti
E se hanno rimesso in movimento il partito hanno contribuito a riaprire il confronto tra le forze politiche del Paese rispondono a obiettivi bisogni di larghi strati della società italiana
Semmai l'impulso di e con esse si è dato al confronto politico e all'esercizio della più ampia democrazia interna
Richiede che si superino posizioni critiche troppo allusive e si chiarisca se vi siano e quali siano le differenze di linea alla proposta politica che è stata definita nel corso di questi mesi avendo la sensibilità e la cortezza
Di non abbassare il livello dell'articolata dialettica dire di posizioni alla quale hanno concorso centinaia di migliaia di iscritti
L'esigenza di avanzare lungo questa linea di sviluppo della democrazia interna che considero il tratto saliente delle scelte compiute nell'estate scorsa dalla Segreteria del Comitato centrale
Non ha nulla da vedere con la richiesta che ci proviene ai nostri interlocutori politici
Di abbandonare i caratteri essenziali della nostra originalità non solo rispetto agli altri partiti comunisti ma anche rispetto agli altri partiti italiani né a che fare con le esercitazioni topografiche e gli schemini classificatori
Cui si sono lasciati andare alcuni giornali in questi giorni
La democrazia infatti non è solo un valore essenziale permanente che abbiamo messo a fondamento dell'organizzazione civile dalla società e della lotta politica
Ma anche la condizione per così dire strutturale
Che consente al partito di rinnovarsi e di aderire ai mutamenti della realtà di capirne i processi profondi di cogliere sensibilità e culture nuove e diverse di arricchirsi ridotti i soci Ali umane intellettuali
La richiesta di una più compiuta e fluido organizzazione della vita democratica ci viene peraltro in modo diffuse convinto dai congressi di sezione e per quanto mi è dato sapere da molti di federazione
Le tesi danno già delle indicazioni si tratta
Di andare più avanti in particolare sulla partecipazione
E sul peso degli scritti e delle sezioni alle scelte politiche ed operative fondamentali del partito e delle organizzazioni territoriali più ampie
Sull'autoregolamentazione del funzionamento degli organismi dirigenti sul riequilibrio del rapporto tra organismi esecutivi e dirigenti
Sulla definizione di criteri obiettivi ai quali riferire le nomine di compagni di simpatizzanti venti di diversa natura
Nomine che spesso sono legate a decisioni e scelte poco decifrabili adottati in sedi troppo ristrette sullo sviluppo anche in forme pubbliche e come dono GE più obiettive formali della consultazione pre-elettorale che pure di recente assunto un'ampiezza considerevole
Quando più rapidi e decisi saranno i passi che compiremo lungo questa strada tanto più forte credibile risulterà l'originalità del nostro sforzo di affrontare le questioni del superamento della crisi della politica
Entro l'orizzonte di un partito di massa moderno e rinnovato
La vigilanza contro infrazioni Isma'il rifiuto delle correnti organizzate non è un impaccio un residuo di centralismo da esporre all'erosione del tempo
Il segno di una nostra contraddizioni invincibile che giustificherebbe specularmente la pratica del cesarismo come ha detto nata e la riduzione della politica immagine da un lato a trama di potere scambio d'interessi dall'altro
L'unità costruita sulla libertà di discutere e di decidere
E sul rispetto della differenza del dissenso e la condizione per far vivere un progetto politico unitario riformatore in una società percorsa da spinte corporative e particolaristiche
Un partito laico incerto un partito capace di tradurre il suo progetto nei molti saperi che in una moderna società vivono e di cui essa ha bisogno per il suo progresso
Ma anche un partito capace di riunificare molteplici esperienze in un indirizzo unitario e progressivo
Capace di suscitare convinzioni profonde non solo politiche ma morali e di ideali di educare ad uno spirito di libertà e di giustizia
è vecchio un partito con queste caratteristiche
Sono vecchi e dannosi piuttosto partiti come la Democrazia cristiana nel Mezzogiorno e lo stesso Partito Socialista
Che hanno accreditato l'idea che la politica serve solo per le raccomandazioni e per gli appalti e che i congressi siano Conte di tessere e scontri ricorrenti
Nella mia regione il Molise
I congressi della Democrazia cristiana sono parate e cerimonie quando i capicorrente raggiungono un accordo per la spartizione del potere nel partito e nelle istituzioni diventano scontri selvaggi quando non vi sono accordi pregiudiziali
O nuovi concorrenti si presentino al tavolo della spartizione
Ma un partito di massa organizzato unito e libero e tale non solo per gli orientamenti ideali e politici di cui è animato ma per il modo come si fa riconoscere dalla gente come un protagonista della vita civile del Paese
Siamo dunque all'altro asse della nostra proposta
Per affrontare il qui ed ora i problemi di una democrazia bloccata e quelli inediti di governo democratico delle trasformazioni del mutamento
Senza perdere il senso della nostra originalità e della nostra storia occorre restare interamente sul terreno della politica
Di qui la centralità dei programmi di cui le tesi del congresso hanno molto discusso
Dal dibattito congressuale sono venuti a tale proposito perplessità e qualche turbamento dovuti credo soprattutto al timore che problemi di rapporti politici ENI specie di rapporti con la Democrazia Cristiana possano caratterizzare prevalentemente negativamente questa fase politica come accadde per quella delle larghe intese
Queste preoccupazioni sono comprensibili e fors'anche salutari ma non credo che il Congresso possa fermarsi alle puntualizzazioni e alle rassicurazioni
E se potranno limitarsi era essere riassorbite positivamente nell'iniziativa del partito solo se i fatti dimostreranno che si tratta di un passaggio necessario che ricorre risponda agli interessi della gente del paese
Anche in questo caso si tratta allora di andare più avanti soprattutto in due direzioni quella di individuare con maggiore precisione
Le questioni che a nostro avviso dovrebbero caratterizzare un programma a breve termine adeguata i problemi più urgenti del Paese e quella di mettere mano ad una riforma del partito perché si è attrezzato per essere un partito di programma e aggiungo
Capace dell'iniziativa necessaria a fare in modo che i programmi avanzino e si realizzino
Sotto il primo aspetto qualcuno ha detto che la proposta di governo di programma sia debole e contraddittoria per il Mezzogiorno perché comporterebbe la necessità di fare i conti con la Democrazia Cristiana
E la Democrazia Cristiana meridionale si sa i programmi abituata a divorare seri e ad usarli come alimento del suo sistema di potere
Credo che nel Mezzogiorno e nell'intero Paese le forze democratiche prima di essere preoccupate dell'esito che potrebbe avere un'esperienza di governo di programma peraltro tutta da costruire
Farebbero bene ad essere seriamente allarmate anche più di quanto non sia accaduto finora delle conseguenze nefaste di non breve periodo che la politica del pentapartito sta producendo nel Sud
Lo scivolamento del Mezzogiorno nell'epicentro delle tensioni politiche militari del Mediterraneo
E la scelta degli ultimi governi di apprezzarlo come avamposto armato di un sistema di sicurezza sempre più chiusa ed integrato il ristagno degli investimenti la disoccupazione come condizione strutturale e permanente della società
E lacerazioni gli arretramenti nella rete dei servizi sociali e civili
Provocati dalle politiche di cosiddetto risanamento perseguite dai governi del pentapartito inefficienza il neo centralismo della pubblica amministrazione il diffondersi radicarsi di un clima di normale illegalità nel rapporto tra Stato e cittadini
Rappresentano gli elementi di una preoccupante straordinarietà della vita del Mezzogiorno
In questi anni di crisi
I rischi per la società era democrazia del Mezzogiorno non vengono dunque la ricerca del nuovo ma dal durare di questi governi e di questi equilibri politici e di potere
Il riferimento ai programmi non solo a livello nazionale ma anche a livello regionale e locale
Nel Mezzogiorno può avere prima di tutto il valore di riaccreditare la politica l'impegno civile il ruolo dei partiti
Rompendo la spirale dell'omologazione della disaffezione dalla politica facendola sentire comune lo strumento vero di liberazione di progresso
L'apertura di una nuova fase di iniziativa nel Mezzogiorno legata ai programmi consente al partito di comprendere meglio di corrispondere ai mutamenti e ai bisogni generali e specifici
Dei tanti mezzo giorni che si sono andati differenziando in questi anni senza perdere il senso unitario e nazionale della questione meridionale ma facendo penetrare le nostre proposte tra coloro che dovranno diventare protagonisti del rinnovamento
Ripartire dai programmi significa inoltre operare per riaggregare for
Se democratiche essenziale al mutamento forse che oggi spesso languono in situazioni di subordinazione e di passività
Significa insomma rimettere in discussione il rapporto distorto che chi governa il Mezzogiorno ha creato tra politica istituzioni e società
Fare meglio l'opposizione dove e quando è necessario farla rendere già oggi disponibili la forza di governo dei comunisti dove e quando è possibile farlo
Evidente comunque che il processo di rinnovamento del Mezzogiorno ha bisogno di forze leve più grandi rispetto a quelle che lo stesso Mezzogiorno può fornire
Il dibattito meridionalisti col dopo anni di silenzio rimasti catture sta uscendo dalle secche dell'indifferenza e dall'imbarazzo anche se resta ancora lontano come diceva Bassolino dai luoghi dove si assumono le decisioni che contano nel Paese
Oggi è più difficile per tutti sfuggire alla constatazione che il Sud sia la prima e più importante innovazione da introdurre nell'economia nella società nazionale
Si tratta di spostare non solo risorse materiali politiche culturali verso il Mezzogiorno ma di mettere mano al tipo di sviluppo del Paese al sistema di accumulazione alla riforma dello Stato
Anche in questo caso vi sono tuttavia passaggi graduali e tappe intermedie che non vanno sottovalutati o peggio lasciati nelle mani dell'avversario
è il tema delle coerenze delle compatibilità
Che facciamo bene a porre a chi governa l'economia e la politica ma al quale noi stessi ecco noi le altre forze del movimento democratico non possiamo sfuggire mettendolo nel cesto delle minuta agli eh oli guidandolo con un'alzata di spalle
Non mancano Dongo opportuni riferimenti per un confronto e per un governo di programma ma la ripresa o su ho finito della nostra iniziativa di massa si pone come passaggio essenziale soprattutto nel Mezzogiorno
Il disegno politico è venuta avanti con le tesi con il dibattito con questo congresso si tratta di adeguare il partito le sue strutture i suoi gruppi dirigenti il suo modo di lavorare di legarsi alla gente
Ho appena il tempo di richiamare l'attenzione su tre aspetti
La sezione la struttura e le funzioni della direzione del partito i comitati regionali
I congressi regionali voglio dire infine sono ancora davanti a noi ci sono tutti gli elementi politici e di clima nella vita interna del partito perché sia siano non l'ultimo atto di questo importante congresso ma il principio della sua realizzazione
Ma prima di dare la parola al secondo compagno Luigi Berlinguer vorrei chiederei ai compagni ma soprattutto ai delegati più silenzio e più attenzione non ne faccio solo una questione di correttezza
Ma anche una questione di stile politico
Perché dopo un dibattito congressuale congressuale così democratico e partecipato
Nel quale sono state protagoniste le organizzazioni di base mi pare giusto che i dirigenti e i militanti di queste organizzazioni abbiano se non la stessa attenzione un'attenzione analoga a quella meritata dai leader del partito
La parola e al compagno Luigi Berlinguer delegato di Siena si prepari Massimo Bellotti
Fra le acquisizioni grandi e numerose di questo congresso
Io segnalo compagni due fatti politici rilevanti la discussione ampia e vivaci che lo ha preceduto
La rispettosa attenzione di tutto il mondo politico
è vero sembra e non solo a noi che si riaccenda una questione comunista in questo Paese chiamo come ormai avviene in modo ricorrente ma in termini nuovi
Né può essere diversamente poiché non si comprende l'Italia se non si assume il Partito Comunista come parte integrante DS come carne della sua carne che sciocco divisorio pensare vinci stive come accidente storico passeggero qualche settimana fa il compagno nata ha voluto discutere del nostro congresso e delle proposte di tesi con i massimi dirigenti delle istituzioni accademiche scientifiche italiane
Ed ha trovato i nessi accorsi numerosi in un'occasione di incontro qualificata e qualificante
Rispetto e l'attenzione e insieme molta attese in tutti questi mesi abbiamo avuto ancora una volta e senza dubbio in ambienti vasti e lontani dalla stretta militanza e comunanza politica con noi
Una testimonianza di considerazione
E anche un'apertura di credito ma non una delega in bianco
La società progressista italiana ci considera strumento indispensabile per il Paese ma si riserva di valutare ci ogni giorno non solo per le nostre formulazioni
Ma anche alla prova dei fatti per i risultati concreti ottenuti
Per ciò che noi riusciamo a determinare nella vita quotidiana della gente
Io vedo compagni in questa stagione congressuale
Nella sua vivace discussione
Il punto di approdo che non esiterei a definire veramente storico di un vero e proprio pluralismo interno nel partito che esprime la realtà varia e complessa di una grande forza come la nostra
La passione vera ed autentica espresso nella ricerca con gli emendamenti alle tesi ci dice di una forte volontà partecipativa
Un numero elevatissimo di compagni votando ed emendando ha voluto contare sulle scelte del partito partecipare incidere sulla linea politica
Il dibattito e oggi libero e creativo nel partito non si è trattato soltanto di un diritto al dissenso ma di qualcosa di più consistente
Non siamo più nella stagione in cui il dissenso era anomalo colpito o tutt'al più tollerato
Si è espressa una varietà di posizioni che esistono ed esigono una sintesi più alta
A pezzi non gli altri ma apprezziamo anche noi per quel che vale questo fatto decisivo consapevoli che si tratta di un patrimonio irreversibile che va ora più accuratamente disciplinato e consolidato
Perché raggiunga livelli e maturità istituzionali e politiche ormai indispensabili
Affinché la vita interna del partito riesca a sprigionarsi appieno a sprigionare tutte le sue straordinarie risorse umane e politiche
Non l'ha voluto votare a favore della proposta di voto segreto qui
Al congresso nazionale come metodo per l'elezione degli organi dirigenti perché so bene che le tecniche elettorali sono un dato storico legate a diverse realtà enfasi istituzionali
E tuttavia mi resta la convinzione che l'opportuna scelta qui adottata registri un grado oggettivo di evoluzione della nostra democrazia interna
Che ritengo un'insufficiente maturazione del nostro grande ma lungo e contraddittorio cammino del partito nuovo per divenire più compiutamente un grande organismo di massa e pluralista
La cui indispensabile preziosa unità
Si realizzi attraverso gli approdi più antiche la grande civiltà delle tecniche democratiche possono assicurare
Il riserbo la segretezza del voto e parte qualificante e dalla lunga ineliminabile di questa civiltà
Noi sentiamo che questo cammino in corso che molte cose della nostra cultura originaria non ci sono più che molte anche sconvolgenti novità sono ormai maturate
La passione ricorrente con cui tutte le istanze nostre fino a questo appuntamento fiorentino ci sono misurate sulla questione partito mostra la consapevolezza che esso il partito
Cambia profondamente ma non abbastanza
Che vi è tanto movimento di cose al suo interno
Ma sta Insacco stenta a consolidarsi un equilibrio nuovo di sintesi
Che Proietti queste novità
Verso i giusti obiettivi e di successi
Viviamo una contraddizione reale fra idealità di mente e laicità
Fra senso della militanza ed apertura verso l'esterno fra quel meraviglioso e toccante sentimento derivante dall'appartenenza ad un unico corpo cementato dalla comune scelta di trasformare e per converso l'indispensabile articolazione in tanti rivoli con interessi e culture diverse in contatto con tante altre forze progressiste da oneste ma non militanti per scelta definitiva
Entro il nostro grande organismo questa contraddizione esiste è reale
Essa però non va vissuta e sciolta in forma difensiva nostalgica un certo radicalismo presente nella campagna degli emendamenti mi pare che denunci questo rischio
Via dietro un diffuso sospetto di perde identità il serto ancoraggio ai saldi principi alle radici lontane in una messianica tesa di un nuovo Marx che riscriva il capitale del due mila
C'è ancora un certo ideologismo nella nostra cultura diffusa
C'è disinteresse per la concretezza della minuziosa ministro attiva c'è più gusto alle formule che ai contenuti e quando ci si richiama i contenuti si indicano solo grandi comparti e settori
Ma sempre dall'esterno o molto spesso dall'esterno
Non so mai con quanta reale e vissuta a conoscenza di ciò che essi effettivamente sono e di che cosa in concreto vada mutato in essi per determinare il cambiamento con la C maiuscola
E c'è un difetto di astrattezza in noi che non ha nulla da spartire con l'ambizione strategica
C'è talvolta un parlare per formulasse che poi diventa gergo a riprova del diminuire della pena profonda e rischia di estraniarsi dalla gente comune
Non è vero che la politica è solo fatta di formulazioni anche mai fatta di atti di processi di meccanismi attenzione alla confusione fra politica e amministrazione fra indirizzo e gestione ma stiamo attenti anche alla separazione eccessiva fra questi due corni del dilemma
Ricordiamo l'autocritica dopo l'esperienza della solidarietà nazionale le osservazioni fatte allora dal compianto compagno di Giulio
Riflettiamo sulle riforme degli anni settanta sui risultati che esse hanno effettivamente prodotto
Sono saltati i valori moderati del passato ci sono imposti nuovi equilibri nuove gerarchie sono passati i principi essenziali di democrazia di autonomia diritti sociali di libertà di uguaglianza
Ma quanti di questi principi hanno poi sviluppato in concreto le loro straordinarie energie di rinnovamento
Pochi compagni insufficienti al punto che molte riforme hanno incrinato il parte la loro credibilità e popolarità
Poi che la gente le giudica giustamente in soldoni sulla base di ciò che hanno cambiato effettivamente nella vita quotidiana di tutti noi
Le responsabilità principale politica e nella controffensiva liberista moderata e di classe che va combattuta aspramente combattuta ma c'è anche in parte una responsabilità nostra compagna essa risiede soprattutto io credo nella nostra cultura politica che poi il limite di cui ho parlato finora
Pensiamo a quelle leggi manifesto alla programmazione scritta né i documenti all'insensibilità per l'amministrazione gli apparati al peggio insignificante che in Parlamento
Sia dell'esercizio della funzione di controllo
Le riforme che enunciano il diritto alla salute o quello allo studio hanno il valore c'erto c'è demoliscono vecchi istituti del passato sederi istituzionalizziamo vecchia segregazionista
O vecchie norme di privilegio ma valgono anche e soprattutto quando il servizio offerto è davvero di qualità
Assicura che la salute
Di tutti sia efficacemente ed in concreto tutelata non in squallidi cronica io in ghetti squalificati ed inefficiente
Le riforme valgono sei giovani provenienti dalle classi più deboli possono davvero raggiungere meritando lo i più alti livelli di istruzione ma non è sempre così
Vi è oggi ancora nella sanità nell'università in altri settori una dura selezione di classe una disparità di trattamento che al regista
Umiliante talvolta di ingiusta coperta da una formula da un formale diritto di tutti
Ed il potere pubblico non è riuscito ad evitare che che le disuguaglianze sostanziali fossero coperte col velo pietoso di una forma di un'affermazione formale di diritti
Lo stato sociale e quindi il ruolo pubblico della solidarietà verso i più deboli non è tale se non funziona la macchina pubblica è una contraddizione in termini non si può difendere le conquiste sociali
Sì rivendicando soltanto finanziamenti il che va fatto e colonne regia ma anche rinnovandosi
Non vi può essere democrazia senza efficienza non vi può essere eguaglianza senza efficienza della macchina pubblica
Ma quanto di tutto questo compagni troviamo diffuso radicato nella nostra cultura politica nel nostro operare quotidiano
La sintesi fra idealismo e concretezza assume oggi connotati nuovi e noi non riusciamo compagni accoglierli compiutamente eppure questa e la domanda che ci viene dal per l'alternativa per il Paese che ci viene dal tutt'da dalla parte progressista del nostro Paese
Noi ripetiamo stancamente che sono pochi i giovani a lavorare con noi le statistiche ed il volto anagrafico delle nostre riunioni non sono esaltanti in proposito però non serve più ripetersi questa constatazione
Occorre domandarsi il perché ed io trovo la risposta proprio nella cultura politica del partito è vero sento che in questi mesi qualcosa di rilevante si è mosso ancora più che nel passato
Considero con speranza tutto il valore di quel momento alto e toccante di questo congresso che questo congresso ha vissuto ascoltando le parole del compagno Pietro Folena
Ma resto del parere compagni che questa strozzatura della nostra cultura politica e il motivo per cui questo grande patrimonio che il partito non produce tutto quello di cui è potenzialmente capace quando vediamo un congresso come questo la sua imponenza i nostri lavori preparatori le nostre feste dell'Unità
Quando pensiamo al lavoro dei compagni all'abnegazione all'intelligenza la fatidica che il nostro lavoro ci costa possiamo misurare lo squilibrio fra costi e ricavi fra investimento di energie le risulta
è un grosso squilibrio noi ragioniamo troppo come un partito del trenta per cento perché meritiamo di più dobbiamo avere di più perché l'alternativa passa attraverso questa ambizione
Passa attraverso il superamento delle illusioni giacobine paternalistica del tutto politica e delle degenerazioni general generiche che ne derivano da questa cultura l'assistenzialismo è a un passo
La battaglia per l'uguaglianza rischia di degenerare i negati elitarismo piatto alimenta i particolarismi per i piccoli privilegi
Abbiamo talvolta accettato così una politica della scienza e della formazione per rischia di essere minata al suo interno
Confondendo eguaglianza di opportunità pone eguaglianza dei risultati abbiamo accettato per le forze dominanti appiattisca ero il settore pubblico della ricerca verso il basso e rilanciarsi ero o foraggiare solo quello priva non si sfugge messi deve sfuggire ai compagni alla spietata selezione di merito della scienza nel mondo degli studi superiori vanno esaltate più che altrove le capacità creative
Guai a comprime le in un generico democratici Isma'in cui si pretenda di omologare la grande ricerca con la palude il grigiore culturale
L'eguaglianza e compressa è complessa è vero
Ma non vi è insanabile conflitto fra merito e capacità da un lato e solidarietà sociale dall'altro al contrario in Italia l'organizzazione scientifica rischia di corporativi darsi manca di un'adeguata autonomia e responsabilità
I ministeri lesinano i finanziamenti dettano le regole conducono tutto con mano nell'ottica del clientelismo autonomia è disponibilità di funzioni e risorse ma insieme responsabilità
Ciò vale per il potere locale vale anche per le organizzazioni scientifiche bisogna assegnare risorse adeguate
E poi chiamare irresponsabili a rispondere
Ed eventualmente sostituirli se non funzionano è un principio che va esteso sistema politico ma è essenziale per la scienza perché la comunità scientifica internazionale non perdona
E marginali da inevitabilmente chi non sta al passo
Anche l'Italia ai suoi premi Nobel ma per arrivarci i nostri ingegni lavorano devono spesso andare prima all'estero e lavorare altrove Modigliani io Rubbia non sono né intelligente che ci mancano ma è l'humus d'organizzazione che ci fa difetto
Bisogna abbandonare i rischi di assistenzialismo di protezionismo di assemblearismo nell'organizzazione della ricerca affidare al potere pubblico un ruolo di sostegno e di attivazione di un controllo interno di qualità
La cultura economica ha sottolineato come in questa fase di crisi della finanza pubblica gli investimenti volano debbano essere sempre meno quelli delle infrastrutture materiali
Autostrade porti aeroporti trafori alpini eccetera
E sempre più quelli delle infrastrutture immateriali le reti di trasmissione elaborazione di informazioni telefonica televisiva informativa il sistema educativo la ricerca scientifica la pubblica amministrazione
Se le Ferrovie funzionano male non è questione di intendersi menti materiali soltanto nell'organizzazione dell'azienda che va in concreto rifatta
Cioè l'innovazione non passate equamente della macchina pubblica certamente rispetto alle aziende
E per motivi di mancata riforma organizzativa
Analogamente ho terminato la ricerca all'insegnamento universitario
Il sistema educativo e scientifico è gerarchicamente sovraordinato a queste priorità
Non ci deve sfuggire la sua importanza economica Pella rallentare durevolmente il nostro vincolo esterno per assicurarci autonomia tecnologica per diffondere la cultura dell'innovazione
Il partito del diventare sempre di più forza decisiva per affermare questi principi
Vorrei vorrei pregare i compagni che ancora devono intervenire di tener conto che si tratta dell'ultima seduta del dibattito congressuale
E si scivoliamo do anche può anche solo di pochi minuti in ogni intervento saremmo costretti a non far parlare dei compagni che già lo sanno si sono preparati e mi pare una cosa che non sarebbe una cosa giusta
Anche per questa ragione sarò più fiscale nel chiedere rispetto dei tempi la parola al compagno Massimo Belotti vicepresidente della Confagricoltura Bracco coltivatori vedete le alleanze di piazza
Ed è legata
Io sono convinto compagni
Che il nostro impegno per essere più compiutamente il partito di governo
Un Governo per cambiare
Richieda anche uno sforzo grande
Per cogliere assi mai fatto ai fattori tutto ha fatto inediti del cambiamento dei poca che stiamo attraversando come tecnologie professioni i mestieri soggetti sociali nuovi
Anche i termini nuovi
In cui si presentano oggi questioni antiche e di rilievo pure esso inedito che assumono soggetti sociali e settori fin qui considerati da molti marginali
Mi riferisco in particolare ai termini attuali in cui si pone la questione agraria in Italia e si pongono le lotte dei contadini italiani
Compagni
Io so bene che anche nel nostro partito molti considerano questi argomenti marginali o almeno poco determinanti nella società contemporanea
Potrebbe forse indurre questi compagni a correggersi il fatto che proprio in Unione Sovietica le prime riforme strutturali in questo periodo
Riguardano la riconsiderazione degli appezzamenti individuali dei contadini e del mercato nel cosiddetto complesso agro alimentare
Ma a me pare che nella nostra società vi siano punti sensibili dell'opinione pubblica
Come le esigenze della salute dell'ambiente della difesa del suolo dell'igiene alimentare che sono sentiti come diritti basilari dell'una società moderna
E che sono obiettivamente collegati agli obiettivi per i quali si battono i coltivatori in Italia
Ne dà conferma il caso di tremenda attualità del vino al metanolo
Il compagno nata nella sua relazione e così diversi compagni intervenendo vi hanno fatto richiamo
Si tratta di una strage provocata da un gruppo di criminali isospin spiccato rientra piccanti un caso aberrante ma in Premafin Co. di un sistema che tendiamo mercificare ogni cosa perfino la vita
Ma come porre rimedio al senso di precarietà sociale che colpisce da atterrisce i cittadini in simili casi come ricreare l'immagine prestigiosa di un settore come quello vitivinicolo che produce ogni anno ricchezza per tre mila cinquecento miliardi e che ne esporta per mille cinquecento come restituire fiducia ai consumatori ridare slancio agli operatori onesti e dare legittimo orgoglio ad un milione di viticoltori che in Italia producono le uve migliori del mondo
In questa vicenda abbiamo sperimentato una sconcertanti previdenza politica e dune incapacità grave dell'apparato pubblico
Tutte le decisioni assunte ora d'urgenza dal Governo
Erano già contenute nella proposta di legge avanzata dai comunisti nell'agosto già del mille novecentottantatré
Per una politica nuova volta combattere sofisticazioni a premiare un'arte non logica rivolta alla trasparenza i alla svelta e alla esaltazione della qualità dei nostri vitigni
Ma noi non pensiamo certamente compagni
Di affidare sola lo scatto degli apparati pubblici di repressione il rimedio ad avvenimenti di questo tipo che si presentano in realtà in più settori più volte non solo in Italia ma anche all'estero
Sono questi episodi le variabili impazzite in realtà di un sistema agricolo alimentare che tende a configurarsi come una filiera di momenti produttivi e di servizi polverizzati isolati tra di loro nella quale l'agricoltura costituisce un reparto all'aperto e gli agricoltori come dei le volanti ridotti al domicilio nella conferenza agraria nazionale del partito l'anno scorso il compagno barca denunciato questa tendenza orientata ad una riorganizzazione su base multinazionale
Di grandi gruppi finanziari presenti al contempo nell'attività di ricerca scientifica di produzione genetica di industria alimentare l'industria chimica e così del commercio internazionale delle derrate
Una filiera che tende a subordinare i milioni di agricoltori Massena loro di operatori della distribuzione della minore industria
Le masse di consumatori con il potere di comando oligopolistico che decide tecnologie produzioni mercati dove come cosa produrre e cosa consumare
Sarebbe utile
Che noi valutassimo per quanta parte dipenda da questo processo
La crisi del mercato mondiale delle derrate agricole la caduta dei prezzi non appena nuovi paesi come la Cina e l'India si sono affacciati anch'essi come esportatori
Il fenomeno delle eccedenze produttive e le misure protezionistiche le ritorsioni commerciali
Tra gli USA e la comunità europea mentre si allarga nel contempo la fame nel mondo
La caduta del prezzo del petrolio al di là delle opportunità che offre alla nostra congiuntura economica non è dunque l'unico preoccupante elemento di modifica delle ragioni di scambio tra Paesi tra nord e sud del mondo
Eppure all'interno dell'area sviluppata tra Paesi e settori e classi sociali
Nelle mutate condizioni di oggi dunque la lotta dei contadini non riguarda più prevalentemente i rapporti di produzioni interni alle campagne anche se i problemi fondiarie dei patti agrari permangono ancora oggi
Già Emilio Sereni al decimo congresso del nostro partito avvertiva che la lotta per la riforma agraria non poteva esaurirsi nella rivendicazione della terra chi non lavora
Ma doveva anche riferirsi alle nuove esigenze dei processi tecnici economici e sociali in corso ma l'agricoltura contro l'espansione monopolistica contro il capitalismo monopolistico di Stato
E perciò ricordava sempre sereni che Gianni la dichiarazione programmatica dell'ottavo congresso
Tra le forze motrici nel nostro Paese andavano ricompresi anche strati importanti di coltivatori diretti di contadini proprietari menti ed anche robusti
Io considero di grande importanza
E non solo per l'agricoltura che progressivamente si è emersa una convergenza tra con coltivazioni Coldiretti Confagricoltura
Per sostenere un modello di relazioni tra agricoltura e industria basata sull'equilibrio dei rapporti è importante che la stessa Coldiretti pongo oggi l'accento sulla tendenza favorita dalla politica della Comunità economica europea a destrutturare l'azienda agricola e da scomporre la stesse espresse un organizzata del coltivatore nella filiera delle singole emersi e nell'organizzazione di una mera integrazione verticale e subordinate
è importante
Che la stessa Confagricoltura Ricon esco riconosco oggi nella programmazione e quindi nella battaglia per un nuovo piano agricolo nazionale una condizione necessaria perché lo sforzo per la competitività e per l'ammodernamento dell'impresa
Non si traduca come in genere per tutta l'azienda Italia in nuovi dualismi in una riduzione della base produttiva contro il Mezzogiorno e contro le aree interne in Italia
Ma tale sforzo dell'impresa si innesti invece in obiettivi di elevazione della competitività complessiva del sistema nazionale
Io considero di grande importanza il fatto che oggi nel Coppa che è l'organizzazione che esprime tutte le associazioni professionali agricole significative della Comunità europea
Tutte e tre le grandi associazioni italiane
Partecipò insieme e che insieme abbiano assunto posizioni sostanziali per il negoziato sui prezzi agricoli per la riforma della politica agricola comune in direzione di un superamento delle quote produttive ed è l'ingessamento di squilibri e sprechi esistenti
Perché l'equilibrio tra agricoltura continentale mediterraneo
Tra politica di mercato e delle strutture tra Comunità economica europea e da altri Paesi del mondo
Ma
Battersi per la programmazione per una diversa politica agricola comunitaria per una pari dignità dei coltivatori nella società e nell'economia comporta oggettivamente una politica di sviluppo nuova una capacità di intervento dei coltivatori in una prospettiva nazionale ed europea
Una nuova capacità autonoma dai partiti e dai governi distinta non subalterna ma certo convergente con i sindacati degli operai
è significativo del cammino percorso in questa direzione il fatto che l'anno scorso nella confronti datori né la Coldiretti hanno disdetto l'accordo sulla scala mobile
Siamo compagni ad anni luce da un passato che pure non è ancora lontano anche se pare permangono difficoltà le resistenze verso un progetto unitario anche se resta grave non risolto il nodo della Federconsorzi
Ma le ragioni della realtà spingono le organizzazioni a muoversi insieme in risposta ai bisogni che pongono le imprese le famiglie dei produttori
Si tratta di costruire un'economia contrattuale tra agricoltura industria e commercio
Di rispondere all'oligopolio della domanda con l'offerta unità democraticamente organizzata in libera e volontaria associazioni dei produttori
Si tratta di estendere e di radicare la cooperazione oltre le sue storiche aree forti per assumere un controllo diretto di quote strategiche del settore agricolo alimentare
Si tratta di creare una rete di servizi alle imprese moderni e diffusi tecnici economici creditizi
Sono questi i punti principali di una crescita generale dell'agricoltura associata di un progetto unitario per un'agricoltura come abbiam detto nella con con tiratori forte e di qualità
Per battere le forze dominanti sul loro stesso terreno che è quello della innovazione e della riorganizzazione del processo produttivo e dei prodotti
E questa
Quella dell'Unità professionale dell'agricoltura associata la via perché i coltivatori possono riappropriarsi delle merci
A riacquistare le tecnologie e a riconquistare così margini di libertà e di certezza nelle proprio opzioni conseguire migliori ragioni di scambio ma anche nuove e più giuste condizioni
Per remunerare rendere meno faticoso e più salubre il loro lavoro sono obiettivi di una categoria di lavoratori autonomi coltivatori insegni imprenditori obiettivi che mi pare tuttavia convergano oggettivamente con il problema di fondo che può essere unificante per la propria disposta della sinistra in Italia
Dazione del lavoro e la componente costitutiva di una diversa qualità dello sviluppo e di un ampio schieramento di forze questo schieramento di forze compagni
Sia della città sia della campagna deve andare oltre allo schieramento parlamentare dell'alternativa democratica con la sinistra
Grazie al compagno Bellotti che ci ha regalato due minuti prima di dare la parola al compagno Mazza
Vorrei leggere proporre al Congresso
Questa questo ordine del giorno
La grave ed irresponsabile decisione dell'amministrazione Reagan
Di rimandare la Sesta Flotta con propositi provocatori e bellicosi di fronte alle coste della Libia
E la risposta di Gheddafi con inaccettabile minaccia di rappresaglia contro le città del Sud Europa
Ricreano nel Mediterraneo una situazione di estremo pericolo per la sicurezza del nostro Paese e per la pace di tutta la regione
Occorre intervenire con l'urgenza che la situazione richiede per bloccare e di impedire sviluppi che potrebbero rivelarsi drammatici
Deve farlo immediatamente il governo italiano
Nei confronti dell'alleato americano sostenendo l'inammissibilità della sua condotta e chiedendogli di fermare far rientrare questa nuova azione militare
E nei confronti del presidente libico respingendo le minacce rivolte al nostro e ad altri Paesi mediterranei
Il governo italiano agisca inoltre per riunire subito i ministri degli Esteri della CEE e per far svolgere alla comunità un'iniziativa rivolta a scongiurare il precipitare della situazione
E ad ottenere la garanzia che non si ripropongano da una parte o dall'altra iniziative ed atti di guerra
Il Partito Comunista Italiano
Fa appello a tutte le forze di pace del Paese perché in questo momento di acuta tensione e di grave rischio
Facciano sentire la loro voce ed esprimano attraverso opportune iniziative e le più ampi la più ampia e unitaria mobilitazione la loro volontà di battersi per la sicurezza e la pace nel Mediterraneo
Considero il vostro applauso l'approvazione di questo ordine del giorno
Ha ora la parola il compagno Ugo Mazza delegato di Bologna si prepara Adalberto Minucci
Un vento di destra spira nell'Occidente
Aree cani ANIE moderati
Marxisti pentiti e cattolici provvidenziali visti profeti postindustriale intellettuali postmoderni sociologi del sommerso neurovegetativo e politologi sistemisti ne ho decisionista fine o liberisti né opportunisti evocano e cene brano lo spirito né in assenza del capitalismo
Con queste parole Ruffolo nel suo volume la qualità sociale tratteggia efficacemente gli anni che hanno fatto seguito alla crisi della sinistra in Italia in Europa e delle forze progressiste in America
è ben strano che anche qualche nostro compagno lo dimentichi mentre parla dei nostri limiti delle nostre difficoltà che certamente esistono e sono forti
Per dare il senso della storia del duro scontro politico e di classe in atto può essere un errore che non abbiamo il lusso di permetterci
Così come non si può dimenticare che questi sono stati anni di grandi lotte nel nostro Paese come in Europa e nel mondo
Per la pace e contro i missili contro la politica monetarista di destra il taglio dei salari per un diverso sviluppo economico e sociale e per impedire la stabilizzazione politica del pentapartito
Tenendo così aperta la possibilità del cambiamento e dell'alternativa nel nostro Paese
Certo è giusto sottolineare tutti i limiti difensivi di quelle battaglie
Ma cosa sarebbe oggi l'Italia se quelle lotte non si fossero stati in questi anni non si è chiusa la questione comunista e l'anomalia italiana non è stata cancellata
Nostro merito e non aver ammainato le bandiere avere valorizzato con forza e decisione la pluralità di esperienza di movimento di lotta che ridevano esprimendo se nel nostro Paese
Questo patrimonio ne sono certo servirà a tutta la sinistra
Ma tutto questo
Non coincide ancora con lo schieramento di sinistra e progressista di cui il nostro Paese d'Europa hanno bisogno questo scarto non può essere riempito solo da noi
Al nostro partito alla sinistra italiana alle forze laiche o cattoliche progressiste ai vari movimenti si pone oggi una questione centrale
Fare corrispondere alla crisi strategica del pentapartito la reale possibilità di un'alternativa sociale e politica del nostro Paese la sinistra in Italia quindi tutta la sinistra
è chiamata ad assumersi questa responsabilità per costruire l'alternativa politica e programmatica
Come ha detto il compagno Natta che nella sua relazione condivido
La società italiana quindi bisogno che noi comunisti per questa ragione vi spieghiamo pienamente la nostra autonoma capacità di fare politica
Liberandosi subalternità e di settarismo mi e innovando noi stessi per affermare pienamente il ruolo di partito moderno di massa della sinistra italiana ed europea
L'essere parte integrante della sinistro Poppea vuol dire proporci oggi come forza legittimata per il Governo del nostro Paese per un programma riformatore in Italia e in Europa
Dobbiamo con nettezza proporci
Oggi quindi come partito di lotta con l'obiettivo di governare il Paese
Assieme ad altre forze politiche in rappresentanza di un nuovo schieramento sociale alternativo al sistema di potere della Democrazia Cristiana
E capace di esprimono egemonia per finalità sociali e per uno sviluppo qualificato del nostro Paese
Guai a pensare che tutto dipenda noi
E necessario di sbloccare il sistema politico italiano unire le forze rosari interessati ad un'alleanza per il lavoro e lo sviluppo operare per unità delle forze della sinistra del progresso
Se è vero come diciamo che in questa fase tutto viene mutando dalla realtà economica e sociale alla coscienza che ciascuno ha disse
E sul piano del programma che può essere costruito tale schieramento per il cambiamento
La centralità del programma non è quindi una fuga dalle difficoltà esistenti degli schieramenti politici
Ma è anzi una condizione per rideterminare un nuovo rapporto tra le forze politiche e la società in cambiamento
Questo è il terreno sul quale pensiamo sia possibile determinare un nuovo rapporto tra le forze di sinistra tra comunisti e nazionalisti e tra queste e la realtà sociale
In questo quadro l'apposito agli accordi programmatici e la possibilità di governi di programma come abbiamo affermato al congresso di Bologna assumono un particolare rilievo per sbloccare questa fase politica
è ben strano che questa proposta sia stata da molti letta solo con lo strabismo degli schieramenti
Proprio questa lettura impedito di cogliere la sua profonda diversità dall'esperienza della solidarietà nazionale
Così come in pari tempo questa ipotesi politica non può prestarsi a trasformismi ha fretta e politiche separate da reali processi nel nostro Paese
I programmi cui pensiamo devono essere socialmente qualificati avanzati sul terreno economico sociale e istituzionale per la pace e l'autonomia del nostro Paese
Nessuno però credo pensi che i programmi di tali governi possono essere assimilati a quelli di una coalizione di Alternativa democratica
Questa sarebbe non solo un'ingenuità ma esprimerebbe anche una concezione particolarmente riduttiva della stessa Alternativa democratica che proponiamo che è invece un processo strategico ben più ampio che creste nella società e tra le forze di sinistra e progressiste
La maggioranza di Alternativa democratica non può essere che il frutto di questo processo
Quello che oggi sentiamo necessario è l'avvio di una fase di passaggio fra l'attuale situazione politica bloccata dalle logiche che fanno sopravvivere il pentapartito e la concreta possibilità dell'alternativa democratica e perché mai questo
Questa sottolineatura nuocerebbe ai rapporti con i compagni socialisti
C'è forse qualcuno che pensa che i socialisti non sopporti lo confronti programmatici io non credo sia così sono convinto che l'attuale fase politica bloccata dagli schieramenti pregiudiziali non Giovine pure a loro
E poi curioso che qualcuno tra quanti governano con la Democrazia Cristiana si adombri o ci accusi perché in questa fase politico programmatica di passaggio non solleviamo pregiudiziali verso questo partito
Che senso ha questa accusa noi diamo un giudizio molto netto sulla demodé politica da democrazia cristiana e sul suo predominio conservatore nell'attuale coalizione di governo
A quanti poi ci criticano più in generale per la sottolineatura di questo passaggio necessario non è inutile ricordare che nel passato qualcuno fra di loro ci criticava
Perché non intendevo vi trovavamo fasi intermedie verso l'alternativa di Mo Crati Ca'e ci accusava di concorrere così al blocco della situazione politica italiana
O forse chiediamoci dietro queste polemiche
Qualcuno forse pensa che l'unico passaggio intermedio dovrebbe essere oggi il sostegno a questo governo è l'attuale linea politica dei socialisti
Sarebbe un'idea ben strana io credo un grave errore visto non solo la fine che sta facendo l'ultima verifica
è certo
è una fase di passaggio non sarebbe necessaria se già ora fosse possibile l'alternativa democratica ma le cose non stanno così
Pur con novità apprezzabili non sono ancora avvenute le dichiarazioni necessarie in questa abitazione
Sono tante le domande ancora senza risposta ma sarebbe un errore affermare che l'alternativa democratica sarebbe oggi possibile sola in quanto i socialisti montassero la loro posizione politica
E necessario non solo questo ma anche vorrei dire uno spostamento sociale politico più ampio sono necessari nuovi rapporti politici ed elettorali è necessaria la cresta dei consensi alla sinistra e al nostro partito
Proprio per questo il problema centrale oggi prima di tutto per noi comunisti e fare politica agire concretamente spostare forze reali su un terreno più avanzato portare le contraddizioni nel campo degli altri
Ci spinge a questo la convinzione che per nuovi rapporti culturali sociali e politici bisogna superare anche i vecchi stereotipi dello schieramento di sinistra
I limiti attuali nostri e di altri non possono essere la ragione perciò per ripiegare in logiche di puro schieramento proprio perché è chiara la nostra opzione ci rivolgiamo in particolare i socialisti
Perché si avvii un serio confronto programmatico questo qualificherebbe la nostra intesa là dove governiamo già assieme
La foto arriverebbe laddove essa è possibile avvierebbe un processo costruttivo la dovesse auspicabile così come sentiamo che è necessario superare generici politici Smith e chiamare in causa le intellettualità i saperi diffusi le forze la produzione della ricerca della cultura della tecnica
C'è bisogno oggi di competenza accerto ma corazzate permettetemi di dirlo di consapevolezze programmatico generali
Se non si costruisse questa possibilità di alternativa anche movimenti progressisti e di opinione sono destinati a logorarsi a ridurre la loro valenza politica di cambiamento siamo in una fase suprema
Di crisi e trasformazione del sistema politico mentre in atto particolarmente in Italia un attacco ai partiti di massa favorito dalla gente degenerazione del sistema di potere che ha governato e governa il nostro Paese
Ma non vi è solo questo stiamo di fronte anche al modificarsi di le forme tradizionali dell'organizzazione si sviluppano nuove forme di partecipazione alla lotta ideale e politica non tutto sta più dentro i partiti
Questo non è in contraddizione con la nostra battaglia e tanto meno e contrapposta la lotta per l'alternativa democratica nel nostro Paese
Le forze che possono essere protagonista del cambiamento
Non si esprimono più solo in forme generali cioè partitiche ma anche in espressioni parziali per grandi opzioni per obiettivi ben individuati e concreti che assumono un significato più generale
Riconosce il valore dei movimenti per noi vuol dire anche riaffermare la il valore dell'organizzazione del partito come fatto in più perché si ponesse assume fino in fondo l'obiettivo di mutare i rapporti di forza di assumere responsabilità di governo per mutare le classi dirigenti e per costruire una nuova prospettiva per l'intero Paese
Dobbiamo perciò essere ancora il più partito programma per produrre fatti che spostino i consensi
Bisogna contrastare la tendenza ad essere partito di opinione
C'è partito che perde il gusto del rapporto con la gente che perde il senso dell'iniziativa e del fare politica
E questo è un limite
Che è sempre più emerge quando le riunioni si concludono senza impegni precisi di iniziativa e di lotta sulle questioni locali nazionali internazionali
è una via difficile vuol dire serie dire dividerci anche definire proposte sottolineare i valori che tratteggia la nostra d'identità vuol dire lottare per realizzarli
Ma solo così sia un partito che sa definire tappe intermedie intese politiche
Che supera ogni logica subalterne settaria e si pone come punto di riferimento non totalizzante per quanti nella società anche autonomamente vogliono essere protagonisti di questo processo e della loro vita
Proprio per questo per questa concezione del nostro rapporto con la società
Abbiamo bisogno di una democrazia qualitativamente superiore più avanzata al nostro interno ma non abbiamo bisogno di correnti
Tutto il partito deve essere consapevole di questo e tanto più lo devono essere i compagni che hanno ruolo di dirigenti che sono chiamati a incarichi importanti nel partito nelle istituzioni e alla setta
Siamo di fronte a una grande prova dobbiamo sviluppare il nostro ruolo di lotta e di governo saldando i nostri rapporti con la classe operaia con i lavoratori con le forze più vive della nostra società senza di loro non si vince nessuna battaglia
Forte la consapevolezza della B che siamo in campo aperto
Questa richiede che le forze più consapevoli e tra queste il movimento operaio la sinistra sappiano farlo nel crogiuolo di un conflitto politico di classe per la parità tra i sessi conflitto che non si attenua mai anti destinato a creste
Si accrescano cioè i termini di una contraddizione più generale che come scrisse il compagno Berlinguer in un'espressione ottantatré
Non è risolvibile se si vogliono mantenere intatti i meccanismi le strutture le logiche economiche sociali vigenti e in pari tempo soddisfare le richieste le aspirazioni sociali
Profonde che nascono dalla normale crescita della spinta di rinnovamento e della coscienza democratica delle masse questo è il senso dello scontro oggi
E questo scontro non lo possiamo affrontare se siamo consapevoli che non è scontato il suo esito che la sinistra non è non è scontata ne esca vincitrice ho capito impiego di non possiamo tagliare
Le nostre radici perché saremmo in balia degli eventi esposte a logiche particolari e correntizie
Ecco perché compagne e compagni viviamo per forza diverso in una fase suprema della storia dell'umanità
E non solo per il pericolo di un olocausto nucleare ma anche per l'accelerazione dello sviluppo tecnologico e conseguentemente per la crescita e lo squilibrio nel rapporto tra persone natura
Le solite che siamo chiamati oggi a compiere possono avere gravi conseguenze sul destino delle prossime generazioni i travagli agli sconti sulle questioni ambientali energetiche esprimono questa consapevolezza
E in pari tempo la crisi di ogni approccio ottimistico e costruttivo costituiscono un Torcivia delle contraddizioni vasta moderna
Oggi la sfida al livello più alto la rivoluzione scientifica e tecnologica deve essere finalizzata non ho la qualità sociale nuovi valori di giustizia una solidarietà con al centro la grande questione dell'occupazione e della democrazia
E su questo terreno che le classi
Che vogliono costruire il futuro devono misurarsi per sconfiggere becco la controffensiva di destra e per aprire un nuovo tipo di sviluppo che abbinano la qualità sociale e imponga l'uso di forme energetiche pericolose incontrollabili nei loro effetti sul futuro
Ecco perché le grandi lotte le aspirazioni da utopia ho finito dei giovani delle donne dei lavoratori esprimono le grandi esperienza di cambiamento e possano e fanno vivere le grandi da Rita
La concretezza e l'Utopia di due grandi dirigenti della sinistra europea del compagno col fallo è di Enrico Berlinguer
Su questa base quindi noi pensiamo che non possono restare per stare dentro gli attuali steccato finito l'attuale società non è il punto di arrivo e il capitalismo nella fase ultima e suprema del sta civili rilanciamo con questo congresso l'idea e la battaglia per costruire nuove forme migliori di vita
Prima di dare la parola data Alberto Minucci vorrei dare notizia al congresso di in un'iniziativa che potrebbe e dovrebbe crescere
Sessantacinque donne compagne delegate e invitate personalità indipendenti
Vogliono impegnarsi proprio in quanto donne nell'Audace nuova impresa cooperativa soci dell'unità sottoscrivendo sei milioni e cinquecento mila lire
Per sostenere l'unità
Per contribuire alla sua necessaria riforma per contare nelle scelte e negli indirizzi del giornale per dar voce alla complessità e alla ricchezza che le donne esprimono nella società
In una parola per rendere davvero visibile intanto attraverso l'informazione nostra l'occhio delle donne sul mondo
Hanno aderito tra le altre Nilde Iotti Giglia Tedesco Inge Feltrinelli Lidia Menapace Carla Rodotà
Maria Laura Terracini Giuseppina la Torre Rita Costa e inoltre molte responsabili femminili di federazioni regionali parlamentari
Segretario di federazione compagnie impegnate nella più diverse attività nella società e nel partito
Mi pare di potere dire che si tratta di inizi duri iniziativa non solo interessante ma direi promettente
Perché trattandosi di più della metà del cielo
Potrebbe venirne grande giovamento alle finanze dell'unità e anche diciamo così uno stimolo materiale perché il giornale rifletta più e meglio esperienze tematiche del movimento di liberazione della donna
Ora la parola al compagno Adalberto Minucci
Io non
In un passaggio della relazione del compagno nata
Si afferma un certo punto
I comunisti non hanno dimenticato mai e non debbono dimenticare che non c'è idea e proposta per quanto giusta invalidante possa affermarsi senza all'iniziativa e la lotta è un'indicazione semplice
Apparentemente scontata
E tuttavia sarebbe un errore a mio avviso considerarla in un momento come questo tra i richiami rituali
Marta del resto era già tornato più volte su questo concetto nel corso dalla campagna congressuale
Insistendo sulla necessità di determinare movimenti di lotta aggregazioni di forze nuovi spostamenti a sinistra degli orientamenti e dei rapporti di forza nel Paese ribadendo un'attitudine di fondo
Della nostra politica e del nostro metodo d'analisi senza la quale possiamo scivolare
Anche noi e qualche volta accaduto nel dibattito di questi mesi in una diatriba di formule
O cadere nell'illusione illuministica che basti elaborare meglio un'idea precisare cesellare definire con più esattezza una formula per farla diventare di per se stessa risolutiva
No sotto questo profilo l'esperienza storica del nostro movimento
Non lascia adito a dubbi sino ad oggi ogni mutamento politico di rilievo e tanto più quando si è trattato di cambiare governi coalizione di governo i grandi indirizzi della politica nazionale
è stato possibile soltanto quando una proposta politica d'ordine generale nostra delle sinistre delle forze democratiche
Ha potuto innestarsi su movimenti di massa su veri e propri sommovimenti dalla Società italiana e sulla loro capacità di modificare i rapporti di forza di forza tra le forze in campo
Noi oggi ci poniamo l'obiettivo di un governo nuovo e diverso in grado di avviare una svolta assai profonda
Ebbene riferimenti storici non vogliono certo stabilire raffronti o Analogie tra periodi e situazioni tanto diverse
Ma è tuttavia utile ricordare che in passato il Partito Comunista Italiano
E andato al Governo una sola volta nei governi di unità antifascista sull'onda della lotta di liberazione cioè del più grande e radicale sommovimento dei rapporti sociali politici culturali che l'Italia bond moderna abbia mai conosciuta
E che una seconda volta siamo entrati nell'area governativa senza Pera peraltro accedere al governo spesso parlo ovviamente della solidarietà democratica
Come coronamento di un grande motto riformatore quello perché andò dal mille novecentosessantotto al mille novecentosettantacinque grosso modo ora se così stanno le cose
Nessuno può certo pensare che l'obiettivo che ci poniamo oggi di una svolta politico-programmatica di un governo nuovo segnato dalla presenza dei comunisti
Possa essere realizzato senza un nuovo processo di lotte di dislocazione in avanti delle forze sociali e politiche di modificazione nei rapporti reali della società
Non credo tanto per essere chiaro
Che questo obiettivo possa essere perseguito spostando tutto l'accento su operazioni di ingegneria istituzionale né per altro verso che sia sufficiente una scelta tutta interna ai rapporti tra i partiti
Sino a far pensare che il vero ostacolo a un'intesa politica sarebbe il nostro passato la nostra cultura la nostra eredità ideale se c'è una differenza fra noi e la Francia
Se c'è qualcosa di profondo che rendeva riducibile ad altre l'esperienza dei Comunisti italiani questa non è certo da ricercare in un taglio col passato
Ma in un modo peculiare di fare politica in una cultura che viene da lontano da Gramsci da Togliatti
Sottolineo questi aspetti cari compagni dell'iniziativa di massa e dei mutamenti nei rapporti tra le forze non per fornire una riduzione movimentista della nostra politica
O perché pensi che basti dire lotta di classe per avere una sorta di apriti Sesamo per tutte le circostanze no no su questo terreno non ho nessuna voglia di seguire il compagno Cossutta
Al contrario parto da questo punto perché esso costituisce un'ottica importante per guardare non solo con curiosità acuta ma anche con qualche inquietudine alle modificazioni sconvolgenti radicali
Di società come le nostre io non definirei post industriali ma piuttosto neo industriali o scientifico industriale
E il quesito a cui è importante rispondere esse in una società come questa così stratificata e frammentata
Così soggetta spinte neo corporativi o di tipo individualistico sia ancora oggi possibile un movimento di carattere generale capace di unificare le forze di chiamare in causa il governo la direzione politica complessiva del Paese
O se ciò si è invece diventato almeno in questa fase impraticabile
Se siano oggi possibili soltanto lotte settoriali o difensive rendendo con ciò spiegabile
Anche volte nome di come quello del governo attuale che continua a galleggiare da mesi e mesi senza uno straccio di programma
Mentre la sua maggioranza in piena di soluzione tra una bocciatura parlamentare e l'altra tra una verifica fallimentare e l'altra
Nel rispondere a un interrogativo come questo
Non si può certo sottovalutare il peso negativo delle ideologia neoliberista NO individualista l'influenza della manipolazione del tentativo di mutare il modello i modelli culturali in senso contrario alla solidarietà umana e sociale
Il ciclo moderato e conservatore sta forse esaurendo certe sue premesse ma in questo decennio ha prodotto guasti assai profondi oggi c'è una nuova campagna sostenuta anche da studiosi come campo opero in versione più provinciale dei vari Alberoni tesa a dimostrare che le società occidentali stanno raggiungendo adesso un tale grado di felicità
Da rendere assolutamente sconsigliabile perniciosa qualsiasi idea di riforma
Bisogna rispondere con maggior vigore a queste banalità travestite da cultura e bisogna farlo con un nuovo impegno di tutto il partito nell'analisi della conoscenza dei processi reali
Ma soprattutto ecco il punto che mi preme sottolineare se vogliamo dare alla nostra idea di alternativa la forza di un movimento reale capace di incidere nella direzione generale del Paese
Necessario che si risponda con l'analisi e con un lavoro concreto di costruzione al vero nocciolo duro delle tesi conservatrici a chi afferma che ormai venuto meno il soggetto sociale della trasformazione che è scomparso sta scomparendo la classe operaia in un ammasso di interessi corporativi o in una fantasmagoria di mille professioni moderne certo se fosse così ci sarebbe da meditare sul nostro destino di partito comunista che vuole riformare la società e non possiamo nasconderci che talvolta anche fra di noi si insinua il dubbio o passano un po'a criticamente opinioni secondo cui in un mitico passato ci sarebbe stata una classe operaia compatta
Monolitica resa monolitica dalle catene di montaggio o dalla fatica del lavoro manuale
Mentre oggi le nuove tecnologie i nuovi cicli di produzione informatizzata
Porterebbero a una atomizzazione irrevocabile del lavoro e alla impossibilità materiale di fare emergere l'identità di una classe di una moderna classe generale ma non è così
Non c'è mai stata una unità di classe di tipo oggettivo
Gli all'inizio di ogni grande ondata innovativa ha sempre prevalso la frammentazione la disarticolazione tra mestieri e specializzazioni e livelli retributivi in cui si è inserita sempre l'opera di divisione dei del padronato oggi la differenziazione nelle forze lavoro e certamente molto più ampia e più sofisticata
I nuovi caratteri dell'innovazione determinano un mutamento profondo nel rapporto fra produzione e riproduzione
Facendo entrare indirettamente nel ciclo produttivo molte attività e professionalità di servizio voi accentuando il ruolo di quello che spesso viene definito il lavoro per la produzione dell'uomo
Ma se è vero che questa articolazione nuova delle forza al della forza lavoro
Tende a diminuire obiettivamente almeno in questa fase i motivi di unificazione tra i vari gruppi e tra i singoli sul terreno della condizione professionale o dell'interesse economico corporativo
è altrettanto vero che l'informatizzazione automazione dei cicli
Non potrà procedere con coerenza ed è destinata a impattare con fenomeni crescenti di razionalità e con ostacoli insormontabili sul terreno dalla stessa produttività
Se si pretenderà di regolare tutto dall'alto se il processo non sarà accompagnato da un forte sviluppo dell'autorganizzazione dell'autogoverno della democrazia diffusa nei rapporti di lavoro
Di analisi più recenti mostrano che con queste nuove contraddizioni deve misurarsi oggi anche la mitica realtà di Silicon Valley e che in Unione Sovietica
La informatizzazione della produzione incontra ostacoli seri talvolta insorge insuperabili nella rigidità del sistema politico e della gestione del piano
Non a caso oggi si torna a parlare di partecipazione dal basso di autonomia aziendali di necessità di sviluppare la democrazia socialista
Ma sono problemi che i in altra forma certamente si pongano anche da noi al Nuovo Pignone di Firenze come la FIAT di Torino altrove
La scienza porta elementi nuovi di socializzazione in tutta la gamma del lavoro
Che sta a noi fare emergere da esprimere sul piano della coscienza della cultura di una nuova identità di classe
L'idea di fondo di marzo di una classe operaia che incorpora scienza che si identifica con la scienza sino ad appropriarsi di una totalità di forze produttive sino a dissolversi in ultima istanza nella società complessiva
Questa idea e forse più vicino al vero oggi di quanto non fosse un secolo fa
Ma non basta un'idea giusta diceva bisogna lavorare per realizzarla già anni fa avevamo sottolineato soprattutto con Berlinguer l'importanza fondamentale che vengono ad assumere per noi lavoratori tecnici ricercatori quadri impegnati negli apparati dell'industria culturale e della comunicazione e in genere la nuova intellighenzia di massa connessa alla rivoluzione scientifica e tecnologica
La loro funzione nel processo economico complessivo si è detto è sempre più analoga a quella che ha avuto sinora e continua ad avere la classe operaia
Ecco i termini reali di un nuovo movimento di una nuova iniziativa di mass ma io temo che si sia fatto ancora troppo poco su questo terreno e non tanto nel tentativo di captare la benevolenza del voto di questi nuovi strati
Quanto invece nel senso di un lavoro più duraturo è ben più in profondità
Da organizzare inventare in tutte le nostre sezioni in tutta la struttura del nostro partito ecco un punto cruciale della riforma organizzativa al fine di creare un nuovo più moderno e più ricco movimento di classe
La tendenza dei gruppi dominanti di condizionare il processo di formazione di questa nuova forza lavoro riducendo al minimo la formazione più qualificata
Concentrando in pochi cervelli super specializzati la le competenze che contano e isolando le da un'area immensa di dequalificazione e mediocrità
Per questo vogliono privatizzare le funzioni essenziali dalla scuola per la formazione per la produzione di cultura ecco perché è un'idea forza del nostro programma e nata la Poste rilievo con grande forza in un rapporto che affronta in modo efficace secondo me le questioni dell'oggi e non aspetta al prossimo congresso
è che la scuola debba uscire da una condizione di subalternità rispetto al mondo dalla produzione
E debba assumere invece una funzione di guida di orientamento tale da qualificare lo sviluppo ed aiutare l'apparato produttivo del nostro Paese a uscire a sua volta da una condizione di inferiorità
Verso le grandi potenze tecnologiche vogliamo perciò una scuola e un sistema formativo capaci di dare a tutto il Paese una cultura forte moderna
Fondata sullo sviluppo delle scienze che non tagli fuori il Mezzogiorno che non sia frantumata in meschinità da una vecchia concezione dei visti mestieri e delle corporazioni
Se si guarda bene all'Italia di oggi è questa domanda di una cultura nuova che unifica tutte le espressioni di vede la società moderna
Dallo specialista di informatica che vuol capire contare
Almeno a certi ha bisogno di un sistema di servizi più razionale
Al docente universitario che chiede più mezzi per la ricerca le ragazze e ragazzi del movimento dell'ottantacinque dell'ottantasei che rivendica una scuola capace davvero di insegnare di fare cultura su questo terreno la sfida tranne o individualismo è il nuovo socialismo e a tutto vantaggio di quest'ultimo ai giovani soprattutto hanno cominciato a capire
Che al fondo della scelta liberista individualista c'è il pozzo della solitudine la mortificazione delle loro migliori energie
Ecco perché con questo nostro congresso
Abbiamo voluto affermare non soltanto l'unto l'urgenza di una svolta politica e di un nuovo governo ma anche la verità e l'attualità di una riforma morale e intellettuale dalla Società italiana
Alla parola Massimo catarsi delegato di Bergamo
Si prepara Luciano Violante
Cari compagni
Confesso che non è senza una certa dose di emozione di apprensione
Che prendo la parola in questo nostro congresso non solo perché il primo congresso cui io partecipo come delegato
Ma anche e soprattutto perché è chiara per me la percezione della responsabilità che grava su di noi
La responsabilità che ognuno di noi ha di portare come qualcuno qui ha già ricordato
Un mattone alla costruzione di un nuovo edificio ciascuno per le capacità che ha per la propria esperienza con le proprie idee
Le questioni che abbiamo da discutere sono tante complesse e interdipendenti
Appare infatti chiaro oggi che non è possibile affrontare le questioni della pace de La sette internazionale dalla qualità e dalla quantità dello sviluppo
Dal rapporto tra nord e sud del mondo dal ruolo dell'Europa Inessa dell'Italia
Senza tenere conto di forti elementi di interdipendenza che leggono tutti questi aspetti
Così come è evidente la necessità di tenere presente questa complessità anche nell'affrontare le questioni più legati i problemi nazionali
Sarebbe però dispersivo affrontare in un intervento tutte le questioni
Le tesi e la relazione del compagno nata hanno affrontato in modo soddisfacente anche se certamente non conclusivo la complessità e l'insieme dei problemi
Voglio quindi soffermarmi su un aspetto quello dell'economia nazionale dal lavoro dei problemi nuovi posti di processi di ristrutturazione
Questo anche perché essendo un operaio siderurgico ceto di far parte di una specie che pare ormai in via di estinzione e che vive molto da vicino tutte queste questioni e questi problemi
Il teorema neoliberista
Che si riassume nella formula
Meno Stato più mercato
Ha mostrato sino in fondo credo i suoi limiti e la sua incapacità di dare risposte avanzate alla necessità di fornire nuove prospettive all'economia nazionale
Ha mostrato come forse e sia insufficiente pensare che la crisi più alla crescita che allo sviluppo
Intendo dire che ci sono si sono mostrati i limiti di una politica che ha pensato più alla quantità che alla qualità meno Stato e più mercato in Italia significato di fatto specie socializzazione dei costi e primitiva azione dei profitti
Vi è una grande contraddizione dell'economia italiana ad una situazione di floridezza delle aziende private dal punto di vista dei profitti
Alla forza dell'attività finanziaria dei fondi di investimento all'Euphoria dalla Borsa parte la caduta di questi giorni
Corrisponde l'aggravarsi del deficit pubblico il debito supera il prodotto nazionale lordo l'inflazione lontana tasso programmato e mantiene il suo differenziale con gli altri Paesi
Perdono competitività soprattutto nei settori ad alto valore aggiunto l'occupazione è a livelli drammatici
L'aver scartato l'avvio della riforma dei intervento pubblico nel governo dei processi di ristrutturazione attraverso la definizione dei piani nazionali
Per seguire invece la via del neoliberismo anche se in modo anomalo non ha risolto i problemi ma anzi li ha aggravati gli ha fatto scivolare verso il basso l'Italia nella scala dei Paesi industrializzati
Come sottolineava il compagno nata dalla sua relazione ai sacrifici imposti lavoratori e agli anche i trasferimenti finanziari a favore delle imprese non ha corrisposto né negli occhi e con omicidi dominanti nelle loro alleati politici
Una effettiva disponibilità per scelte di politica economica a favore dell'occupazione dello sviluppo
Nel settore siderurgico la rinuncia ad una seria politica di programmazione il voluto fallimento dalla politica dei comparti operate perseguita dai governi che si sono succeduti alla guida del Paese ha fatto pagare sta facendo pagare duri pezzi Alitalia
Non solo questa politica ha di fatto favorito la regionalizzazione dei problemi ingenerando meccanismi che hanno permesso alle forze di governo di spostare il tiro di scaricare altrove le loro responsabilità
E avvenuto che di fronte alla drammaticità dei problemi nelle diverse aree geografiche del Paese colpite dalla crisi industriale presi credo inevitabilmente dall'angoscia che nasce quando si vedono scomparire tanti posti di lavoro si è perso di vista il nocciolo vero del problema e cioè quello delle responsabilità del governo aprendo la porta
A proposte di soluzioni locali che hanno provocato vere e proprie guerre fra poveri
Ne sanno qualcosa i compagni dalla dai mille dalla FIFA rotture di Sestri levante
Ne sanno qualcosa i compagni di Bagnoli di Cornigliano ne sappiamo qualcosa noi del gruppo Terni
C'è dunque la necessità di cambiare strada sta nelle cose nei problemi la necessità di realizzare un progetto di alternativa
Da una situazione di crisi come l'attuale si può uscire in due modi
O con un'accelerazione sulla via neoliberista che presuppone però per avere qualche speranza di efficacia una involuzione autoritaria dalla società e dallo Stato o attraverso la via delle riforme della ricerca di un ampio consenso sociale alle scelte ritengo che sia la seconda la strada da seguire
Ma se la strada è qua dalle riforme del consenso appare allora è evidente che l'attuale governo pentapartito non è la soluzione politica che può perseguire garantire questo percorso
Emerge con forza la necessità di un progetto di alternativa assume un significato profondo l'ha proposto di partire dalla discussione dal confronto sui programmi nella definizione del quadro politico che deve governare il Paese ma mettere al centro del confronto politico la questione i programmi presuppone però che si compie il massimo dello sforzo di riflessione di analisi per capire la natura dei problemi che abbiamo da risolvere per capire cogliere gli elementi di una società che sta cambiando
L'innovazione tecnologica di ristrutturazioni industriali stanno modificando sostanzialmente la composizione sociale del Paese ma anche i ruoli e le posizioni professionali all'interno dell'impresa
Emergono professionalità nuove mutano in molti casi i contenuti e le caratteristiche del lavoro
Muta la divisione gerarchica del lavoro nella fabbrica nell'intesa e tutto ciò sta cambiando in molti la stessa concezione del lavoro i suoi scopi le sue finalità e le sue forme
è la difficoltà a capire comprendere sino in fondo tutto ciò la difficoltà è anche la tendenza la lentezza ad assimilare il nuovo che ci ha creato gravi problemi degli ultimi anni credo che sia anche questo che sta alla base delle difficoltà attraversate dal sindacato
Incalzato dalle élite colta create dalla crisi disorientato dalle modificazioni strutturali chiatte da innovazioni tecnologiche Ila i processi di ristrutturazione
Messa in mezzo tra la difesa degli obiettivi le rivendicazioni tradizionali e le nuove esigenze emergenti fra le componenti del mondo del lavoro
Il movimento operaio ha subito forti tentazioni di arroccamento di difesa di posizioni che invece erano già superate dei fatti
Ciò ha certamente ha generato uno scarto dalla capacità di direzione politica ha realmente stessa
E l'iniziativa che era invece necessario mettere in campo per esprimere una effettiva direzione capace di riunificare le varie stanze presenti attraverso l'individuazione di obiettivi qualitativamente elevati
Che lo ci siano stati certo ci sono state anche responsabilità soggettive ma sarebbe Bertrada compagni se le soggettività non contassero in politica
Però individuare in questo il centro delle difficoltà mi pare fuorviante
Individuare il centro del problema nella responsabilità soggettive significherebbero relegare in un angolo la centralità della battaglia politica del confronto delle idee equivarrebbe a negare che chi lavora quotidianamente in fabbrica nei Consigli di fabbrica abbia avuto e Possa adire
Un ruolo determinante dei processi di formazione delle scelte
Certo problemi sul terreno democrazia sindacale dei meccanismi da adottare per favorire la partecipazione esistono e vanno affrontati urgentemente con decisione
E non solo perché la democrazia è un principio fondamentale irrinunciabile ma anche perché è necessario sul terreno metodologico per favorire la Qualcomm pronto che è necessario se vogliamo tentare una riunificazione della forza lavoro
Il problema è individuare obiettivi unificanti dalla complessità sociale professionale che emerge nelle fabbriche ma anche al di fuori di essa
Ciò significa che la battaglia per il lavoro ma anche per la sua qualità e quantità per la qualità dello sviluppo e quali contenuti dal rapporto tra sviluppo crescita il progresso devono diventare terreno di confronto e di iniziativa per individuare obiettivi che ho comuni in un mondo del lavoro con il resto dalla società dai disoccupati ai giovani alle donne e perché no ai pensionati che stanno diventando una fetta sempre più numeroso dalla popolazione
E pensiamo anche come questi temi possono diventare un fertile terreno di confronto con il mondo della scienza della tecnica e dalla cultura
Ma anche all'interno dalla fabbriche dell'intesa vi sono problemi che possono e devono diventare unificanti
Le condizioni di lavoro l'ambiente la professionalità nuove le professionalità nuove tradizionali i problemi posti dalla divisione gerarchica del lavoro
Dalle informazioni e delle responsabilità le reali possibilità di espressione delle capacità professionali sono problemi che si pongono a tutti anche se in forme in modi diversi all'interno dalla fatica a tutti dal dirigente all'ultimo degli operai
Ciò significa che un'azione intelligente che sa per individuare obiettivi concreti può permettere un'unificazione delle varie specie nel mondo del lavoro aggregando le attorno ad un progetto di ricostruzione di ridefinizione dei contenuti stessi del lavoro
Il problema allora non è quello di recitare il Requiem la centralità operaia
Glorificato la centralità di nuove categorie professionali o sociali la centralità vera e qualitativa non quantitativa
E allora credo che valori morali e politici che hanno costituito la base del movimento operaio abbiano ancora una loro ragione d'essere
Uguaglianza giustizia solidarietà sono parole d'ordine che hanno ancora oggi forse più di ieri un significato una valenza fondamentale
Sono le forme della loro realizzazione che vanno ripensate e adattati i tempi queste la sfida che abbiamo di fronte
Accettare questa fissità allora significa che dobbiamo procedere rapidamente nella definizione delle linee del nostro programma di governo
Dobbiamo definire i contenuti e le linee dalla nostra proposta programmatica perché è evidente che un partito come il nostro che si propone come partito di governo deve sapere che è necessario compiere delle scelte non è possibile raccogliere tutto di accontentare tutti
Dobbiamo definire cosa e per che cosa dobbiamo definire modi e tempi dobbiamo dire quali sono per noi le priorità e quali le compatibilità da tenere presenti un partito di governo non può essere un partito del tutto e con tutti
Compay chiudo risparmio tempo a favore di altri
Ricordando una cosa
Nel questionario che è stato distribuito ai delegati
C'è una domanda
Che chiede dove sarà il PCC ha cinque anni
Chiedo compagni che fra cinque anni il nostro partito sarà la dove l'avranno saputo portare la nostra capacità di iniziativa politica e la nostra volontà di perseguire con tenacia il cambiamento di questa società
Poche settimane fa
Poche settimane fa in questa città un gruppo di terroristi rimasti sconosciuti
Ha ucciso l'ex sindaco repubblicano di Firenze Lando Conti
Dieci giorni dopo a Roma un altro nucleo terroristico ha tentato di uccidere un funzionario della presidenza del Consiglio
Sono gli ultimi due fatti di terrorismo interno commessi in Italia
Prima l'anno scorso c'era stato l'omicidio del professor Tarantelli a Roma nel pieno della campagna referendaria
Non sappiamo se e quando questo terrorismo riprenderà a colpire sappiamo però queste che questo terrorismo non è né casuale nel frutto di colpi di coda
I documenti scritti per l'assassinio di Tarantelli e per l'assassinio di conti sono scritti da un'intelligenza lucida abituata più a frequentare salotti e biblioteche italiane e straniere che a colpire direttamente le proprie vittime
E i documenti sono stati trovati contemporaneamente in diverse città segno che esiste una rete logistica efficiente
Non sappiamo molto di questo terrorismo
Qualunque sia la realtà è riuscito a colpire ad allarmare
A scomparire e a farsi dimenticare
Ed è questo che deve preoccuparci
Due settimane fa nel giro di poche ore si sono manifestati tutti insieme le altre principali componenti del sistema eversivo
Sindona è morto avvelenato con il cianuro in un carcere di massima sicurezza
Nello stesso giorno è scomparso il braccio destro di Sindona
Capomafia trafficante di eroina Rosario Spatola
Poi ed è apparsa la borsa di Roberto Calvi e Francesco Pazienza improvvisamente ha comunicato alla stampa di aver deciso di tornare dagli Stati Uniti in un carcere italiano
Proprio quando la fine di Sindona avrebbe dovuto consigliargli forse una maggiore riservatezza
Sono coincidenze a noi misteriose ma segnalano come quei lampi che rompono improvvisamente la notte che da qualche parte si sta preparando una tempesta
Nei primi tre mesi dell'anno le organizzazioni mafiose hanno ucciso settantasette persone circa l'omicidio al giorno non ce ne eravamo accorti
Ricordare questi episodi compagni serve a porre la questione della liberazione della democrazia italiana dai condizionamenti dei grandi poteri eversivi che sono poteri antidemocratici dichiaratamente anti comunisti
L'Italia dal mille novecentosessantaquattro dalla crisi del centrismo dalle manovre del generale De Lorenzo sotto l'incubo di tentativi di colpi di Stato delle stragi dei terroristi più diversi della P due della mafia
C'è in questo un carattere specifico ed ancora non completamente chiarito della vicenda italiana
E questo non è un capitolo della storia criminale del nostro Paese è un capitolo invece della sua storia politica più profonda
Pio la Torre Giacomo Ciaccio Montalto Carlo Alberto Dalla Chiesa e tutti gli altri i nostri compagni Lo Sardo e Valerio utili vittime delle stragi non sono state vittime di bande di criminali sono state vittime
Di un pesante opprimente Progetto per bloccare la nostra democrazia
E come si spiegherebbe altrimenti che Palermo
E l'unica città del mondo occidentale
In cui sono stati abbattuti tutti i vertici politici istituzionali e come si spiega che Bologna è l'unica città del mondo occidentale sul cui territorio sono state commesse tre stragi con decine e decine di vittime e come si spiega che l'Italia
è il paese che conta il più alto numero
I poliziotti e magistrati uccisi da forze eversive
Tutto questo non accade se non c'è un progetto politico eversivo di svuotamento e di condizionamento violento della democrazia
Oggi riusciamo a intravedere alcune linee di questo progetto i poteri eversivi non sono separati tra loro soprattutto da quando la conquista del monopolio di traffici di stupefacenti ha cambiato profondamente la struttura del potere mafioso
Ministero Interni informato che il guadagno medio per la produzione e distribuzione di aiuti eroina e pari a mille seicento sessantasette volte il capitale investito
Chi accumula una così grande quantità di danaro ed è in grado di accumularne sempre di più in futuro non può essere privo di progetti politici
Non può non operare per rendere impuniti sui traffici è più forte il suo potere non può non chiedersi ma io che tipo di partiti voglio che tipo di istituzioni che tipo di magistrati i poliziotti di funzionari pubblici
Che tipo di democrazia che tipo di Stato Avolio
è la risposta non può che essere una il sistema di potere eversive bisogno della debolezza dell'intero sistema democratico della sua frantumazione ha bisogno della politica imbelle
I funzionari corrotti di una pubblica amministrazione inefficiente
L'assassinio di Aldo Moro ricordarlo nel momento in cui ci poniamo sulla strada del governo di programma non è ozioso compagni
Ed è a questo punto che la questione dei poteri eversivi dell'otto contro la mafia diventa una grande questione nazionale democratica si intreccia con la questione della riforma dello Stato
Ci sarebbero molte cose da dire su questa questione in particolare sulla lotta alla mafia voglio ricordare che i compagni della FIGC alle indetto queste grandi manifestazioni il ventitré e ventiquattro compagni dobbiamo essere con loro dobbiamo aiutarli deve nascere un grande movimento
Contro la mafia
Perché
Guardate
Quello che può dare la forza a chi lavora onestamente nella politica nell'amministrazione nella polizia nella magistratura nella società civile
Sì dalla forza di reggere alle corruzioni mafiosa le minacce né intimidazioni è sapere che si batte e combatte per una grande battaglia di libertà e noi questa battaglia dovevo farla su tutto il territorio nazionale perché questa non è ancora una battaglia nazionale
C'è una questione settentrionale nella lotta contro la mafia voglio dire che c'è un modo sbagliato è riduttivo con il quale in molte aree del Nord si guarda la lotta contro la mafia come appendice la questione meridionale e come pura questione criminale
La lotta contro la mafia
Non si vince solo con i processi penali si vince anche con la riforma delle istituzioni
Lo scandalo di sedici mila miliardi non spesi per la classe politica dirigente dare il loggione Sicilia
Alla base un fenomeno di inefficienza ma anche di intreccio di collusione tra mafia politica e istituzioni perché quel blocco della spesa ha bloccato il mercato legale avvantaggiato l'economia mafiosa
Lo stesso intreccio e dietro le mancate presentazioni dei consuntivi da parte della Regione Calabria e dietro lo scandalo dei cinquanta miliardi dati ad organizzazioni camorristiche e negati ad imprenditori onesti dal Banco di Napoli
Scandalo scoperto per l'applicazione della legge La Torre cosa bisogna fare
Chiarezza delle leggi efficienza delle procedure
Controllo a responsabilità degli apparati questi sono i tre obiettivi fondamentali per separare il potere legale da poter rinnegare
Le leggi oscure ce l'ha ricordato anche recentemente alla Camera il presidente Iotti rendono incerti i diritti dei cittadini aumentano i conflitti favoriscono in modo anomalo il potere degli apparati pubblici
Un Paese collegio scure e un Paese senza leggi e in un Paese senza leggi non vince chi ha ragione vince chi ha più forza che mette in campo più violenza e più danaro
Di un'efficienza non sono ridicolizza i diritti e le aspettative dei cittadini di quelli più deboli in particolare ma il terreno della corruzione dell'arbitro del sopruso della formazione delle clientele
Stimo avviandoci alla chiusura di questo congresso mi pare che c'è un'ora caro convergenza sul governo di programma
Il governo il programma esige che sulle questioni essenziali ci sia un programma di governo e si dice cioè che ci siano scelte chiare soluzioni precise sulle quali confrontarsi con gli altri e portare avanti la nostra battaglia
E io credo che fare leggi che si capiscano
Seguirne correggere l'attuazione
Dare efficienza e trasparenza di uffici più delicati cominciando da quelli giudiziari
Credo che questo possa essere un punto prioritario nella battaglia per affermare questo progetto politico su quale chiamare gli altri compagni socialisti innanzi tutto ma le altre forze politiche di specialisti la gente
Per far capire che questa non è un impegno di ingegneria o architettura istituzionale
Ma queste all'impegno dal quale dipende la vita e lavoro la qualità quotidiana dei rapporti sociali umani ed economici perché quando la macchina dello Stato non funziona il cittadino debole ne soffre
E mio presso in secondo delicato problema
Nell'ambito dalla riforma dello Stato
Il rapporto tra politica e corruzione
Per due ragioni
Di una grande questione politica che riguarda la spesa pubblica la libertà del mercato la correttezza delle regole del confronto politico
Secondo e il terreno sul quale sono più difficili i rapporti con i compagni socialisti
Che come ha cortesemente detto il compagno nata annoverano qualche episodio di scadimento morale
Affrontarlo come problema politico
Vuol dire primo cogliere che si tratta di un fenomeno che non riesce ormai più ad essere risolto con il solo intervento giudiziario l'intervento giudiziario ci deve essere nessuna tregua con i corrotti ma non basta
Perché bisogna individuare i meccanismi politici e istituzionali che favoriscono la corruzione
La inefficienza dei controlli amministrativi questi comitati di controllo che volta a volta a seconda del colore delle amministrazioni si comportano come una rigida dieta polacca
O come l'artificiosa corte bizantina
Andare al di là degli anatemi
Nessun salvacondotto per i sionisti per i disonesti ma regole chiare e controlli efficaci per scoraggiare gli indecisi e tutelare gli onesti
Questo nostro Paese ha bisogno di uno stato giusto lo Stato che condona che perdona per incassare o abolire riconoscimenti non ha niente a che fare con il moderno potere politico di una società alle soglie degli anni due mila
E solo un grande elemosiniere medievale
è il grande elemosiniere i sono sempre stati i veicoli di corruzione di privilegi
Il passaggio del partito comunista da forza di governo a forza che governa esige anche capacità di misurarsi sul futuro
Da ventotto anni siamo entrati nell'era spaziale
Il primo transistor all'età di trentasei anni
In ottant'anni siamo passati dal volo di primi rudimentali ieri a pistone al super Jumbo
Lo sviluppo tecnologico dell'umanità procede a ritmi velocissimi per il tempo contrassegnato dal fluire degli avvenimenti
Dalle modifiche degli uomini della natura delle cose scorre veloce perché con grande velocità gli avvenimenti si succedono gli avvenimenti
Le relazioni umane si modificano le cose la natura si trasformano
La politica oggi davanti a sé il compito enorme affascinante di indirizzare questi processi di evitare che distruggono l'uomo e i suoi valori di governarli perché servono lo sviluppo delle libertà non alla loro compressione le due più grandi rivoluzioni di questi anni sono la rivoluzione informatica l'evoluzione genetica
Verso il Duemila le tecniche di miniaturizzazione consentiranno e con Scola tori di raggiungere la stessa capacità di elaborazione del cervello umano entro lo spazio di una valigetta con il consumo di venti watt
In Giappone negli USA si sta lavorando per calcolatori intelligenti che creino mettendo insieme sviluppando nozioni Giannotte
Questa in una seconda tappa della rivoluzione tecnico e fin
Tira l'età moderna
La prima ed è luogo alla fine del Settecento ed ebbe il grande merito di sostituire alla forza fisica dell'uomo del Gia delle macchine
La seconda di cui siamo oggi testimoni consiste nell'estensione o addirittura nella sostituzione delle capacità intellettuali dell'uomo con dispositivi automatici
Dobbiamo evitare la minaccia delle dispute della disoccupazione di massa e quella del Grande Fratello che controlla tutto e tutti informatico lo strumento dipenderà dagli uomini dipenderà da noi se sarà uno strumento di liberazione di oppressione
La seconda rivoluzione quella genetica
La fecondazione in vitro non è solo un progresso della genetica
Ma è una scoperta che assicura grandi speranze al genere umano ma che sconvolge anche valori morali regole sociali e modelli di comportamento
Il primo essere umano concepito fuori del corpo di una donna nacque negli USA del luglio del mille novecentosettantotto
Oggi siamo arrivati all'affitto dell'utero
Un sistema commercializzato delle maternità
Può dare adito la scissione delle donne in due gruppi
Quelle ricche che commissionano figli e le povere che riparte uniscono
Alcuni
Propongono che gli embrioni siano utilizzati per fornire organi a persone che hanno bisogno di un trapianto il tessuto degli embrioni potrebbe restituire le funzioni nervose paraplegici
Sono problemi gravi DC richiamo alla necessità di nuove forme di dialogo tra scienza e politica
La strada maestra e la diffusione delle conoscenze la rottura delle oligarchie del sapere sulle quali si sono sempre storicamente costruite le degli archi e del potere fa dialogare insieme politica e competenze
Elezioni amministrative cari compagni hanno segnato una grave flessione
Non dobbiamo trascurare il peso delle sconfitte dobbiamo capirne le ragioni essenziali ma poi dobbiamo andare avanti
In politica conta la fiducia in se stessi la valorizzazione del proprio lavoro non faccio un elogio astratto l'ottimismo ma se mi è consentito
Invitiamo ci a guardare anche alle realtà importanti che abbiamo costruito perché ne abbiamo costruite da comunisti con dedizione e cioè con sacrificio perché nessuno ci ha regalato nulla perché guardando ciò che siamo riusciti a costruire in questa società potremo ulteriormente conoscere aggregare dirigere
Nessuna superflue soltanto esaltazione
Ma la ferma consapevolezza di tutto ciò che noi siamo di ciò che rappresentiamo e di ciò che facciamo
Allora ha ora la parola il compagno Tullio vecchietti
Compagno
Abbiamo detto ripetiamo
Che dobbiamo rinnovare un cinque un grande impegno
Contribuire in modo decisivo al rinnovamento del Paese
Per indirizzare le profonde innovazioni della scienza e della tecnica ad avanzamenti culturali e politici ironica
Per sconfiggere l'offensiva delle forze conservatrici ed impedire che vada avanti un revisionismo rigetto a dedurre i valori dell'umanità
A rappresentazioni di soggetti che si muovono in una società del vuoto priva di ideali
Cambiarci quindi in una società che è in via di mutamento per combattere anzitutto gli aspetti degenerativi
Quei segni di imbarbarimento di cui parlava il compagno Berlinguer e di cui il compagno Marta ha citato alcuni esempi odierni clamoroso
Occorre invertire una tendenza al logoramento delle basi consensuali e della partecipazione alla democrazia a tutti i livelli
Combattere l'incapacità
E i Cretti interessi
Che impediscono a dare soluzioni europee ai problemi che marciscono entro le cornici nazionali a cominciare da un equilibrato sviluppo e da una garanzia della pace
Ma occorre rimuovere gli ostacoli che impediscono anche degli interessi legittimi e un ben equilibrato sentimento nazionale si traducono in una politica
E non restino soltanto episodici ed emotivi momenti delle vicende alterne della politica atlantica
Le tradizionali politiche socialdemocratiche
Fondata nel sonno società del benessere e dello stato sociale sono entrate in crisi con la crisi dello sviluppo economico di questo dopoguerra le forze di destra non ci danno neppure un progetto di società alternativa a quella della sicurezza sociale
Il realismo e il thatcherismo ci danno solo una società polverizzata che convive con la stagnazione la disoccupazione con nuove forme di povertà e di emarginazione
Sia aperta quindi una sfida globale ironica dal cui esito dipendono le sorti della civiltà mondiale italiana per lunghi decenni
Dobbiamo quindi mettersi alla testa e senza riserve
Del processo di rinnovamento in corso
Se vogliamo determinarne il Cal minino e fare che di un'ambigua politica di innovazione una politica di trasformazione dello stato che favorisca una società più giusta
E più ricca di autonome responsabilità che tutelino quanto c'è di fondato nei diritti delle individuo
Ma come possiamo fare un nostrana questa sfida a mio giudizio occorre anzitutto dare a noi tutti
La piena consapevolezza che viviamo un passaggio epocale
Che questo passaggio sempre più condizionerà i vecchi e i nuovi problemi del Paese
Orienterà le conoscenze in una società che per le quaranta anni è stata bloccata e tende ormai a divenire una società aperta
Contraddistinta dalla mobilità degli strati sociali delle funzioni delle competenze da una mutata la centralità del lavoro
Paesi industrialmente più avanzati dal nostro Grassi impongono gli immensi problemi nuovi
Che sorvolava forme di società nelle quali il lavoro non sarà la più il principale punto di riferimento
Il che non va confuso con una presunta diminuzione del potere delle classi lavoratrici il che ebbe un'altra cosa
Pensare che il progresso scientifico e le nuove tecnologie apportino di per sé a un cambiamento in meglio della società
A un avanzamento della democrazia e della giustizia sociale è una visione tecnocratica e conservatrice
Che tuttavia dilaga in Europa sotto forme di neo conservatorismo ma anche video progressismo e vanno combattute a anzitutto culturalmente
Portando sempre più avanti il confronto necessario fra rinnovamento e trasformazione della società
Dico ciò con obbligata schematicità
Per affrontare il tema centrale del nostro congresso che è la processualità dell'alternativa democratica e il valore che assumere una politica di programma
Viene il programma anzitutto un valore di Nimes edificazione della politica governativa prendendo sempre più consapevole il Paese
Della Tissot che divise
Quelli che si fa
E quel che andrebbe fatto per far partecipare l'Italia come il protagonista del rinnovamento mondiale
Che oltretutto per la prima volta nella storia non nasce in Europa ma nella California del Giappone nell'area del Pacifico
Ma il programma è il valore anche rimettere in risalto
La contraddizione che c'è fra una società politica bloccata da decenni è una società civile ed economica ormai divenuto aperta
L'ammodernamento
Se fosse costretto nelle regole del pentapartito sbocca eretta necessariamente in nuove forme di autoritarismo
Di esasperato consumismo e dispersa però delle ricchezze a danno dell'occupazione dei servizi
Della ricerca per elevazione dell'uomo per la quale il nesso fra ammodernamento e riforme è un'esigenza indissolubile
Per questo l'esempio del Governo della sinistra francese mi sembra probante sia per quel che ha fatto di bene sia per quel che ha fatto di male
Per questo mi sembra ancora che la convenzione programmatica governo di programma
E alternativa programmatica siano uniti da un filo rosso e se fosse spezzato farebbe L'Alternativa democratica una scelta strategica diversa
Da quell'anno prospettato nelle tesi
Non sarebbe una strategia del rinnovamento ed è la trasformazione del Paese
Entro la quale la sinistra e il nostro partito debbono assumere un ruolo non esclusivo ma certamente determinante al contrario diventa diverrebbe l'indicazione di un obiettivo centrale
Un modo di stare all'opposizione
E non sarebbe in grado di promuovere colazione di massa quelle grandi e nuove aggregazioni sociali culturali e politiche senza le quali non si può trasformare la società forse delle nostre tesi non abbiamo dato il rilievo necessario alla convocazione programmatica
A una moderna cultura delle riforme che scaturisce dal libero confronto a tutti i livelli culturali e sociali e politici provava realtà del Paese e i problemi da risolvere
Confronto al quale le giovani generazioni delle donne possono dare un contributo non solo qualificante ma addirittura decisivo
Forse non abbiamo spiegato sufficientemente
Per superare le diffidenze contro il governo di programma il nuovo contesto storico e politico nel quale esso si colloca il suo obiettivo è il rovesciamento del metodo che è poi di sostanza rispetto a quello che fu adottato e che portò alla politica di solidità democratica con essa però ha in comune il principio universalmente valido quello che non si possano creare spazi vuoti a livello del potere senza poi essere in grado di Colmar lì tempestivamente in questa situazione di trasformazione profonda della Società nazionale e mondiale
Possano le forze culturali sociali religiose politiche sottrarsi al necessario confronto
A un processa diretto a una più ricca esaltazione dell'uomo può rimanere estraneo a quel mondo laico che si richiama alle sue tradizioni umanistiche
Può essere indifferente od ostile il mondo cattolico che vede nella centralità dell'uomo la ragione e l'obiettivo del progresso
Attua una clamorosa riconciliazione della chiesa con l'Illuminismo e si spiega solo con l'esaltazione della ragione del progresso e della tolleranza
Ai compagni socialisti
E ancora oggi propongono un'alternativa democratica o grammatica
Ad un governo di programma un un Governo di schieramento sia pure la direzione socialista vorrei dire una cosa soltanto
Sì e no un Bonetti a rifarmi all'insegnamento avviene per il morbo Covelli concepire pratico all'ora l'unità della sinistra guardate almeno alla insegnamento di blu
Che futuro critico dei comunisti francesi e dell'Unione Sovietica e tuttavia seppe attuare nei momenti decisivi
Per l'avvenire delle classi lavoratrici francesi una politica unitaria seppe dare alla sinistra un programma unitaria allora assai avanzato anche socialmente
La politica dell'alternativa
La processualità programmatica baratto guardarla non mira a un blocco politico indistinto ed omogeneo delle forze sociali politiche culturali chiamate a realizzarla
Mira farà scaturire dar rinnovamento una politica di cambiamento
Di ripensamento critico per portare la società avanti sulla base dei valori della civiltà europea della libertà della democrazia del socialismo
Per liberare il Paese da una politica di quanti vogliono ancora oggi inchiodare l'Europa
A ruolo di guardiano della conservazione e a componente regionale della strategia
Globale degli Stati Uniti d'America
Vorrei finire infine accennando alla dibattuta tesi sui rapporti nostri con gli Stati Uniti sul giudizio che noi diamo del realismo
Io ritengo che ci siano compagni che forse non hanno valutato appieno la crisi di fondo che attraversa la politica di Reagan D'Anna vuole fare una politica imperiale
Di supremazia sul resto del mondo sulla stessa Unione Sovietica ma le sue aspirazione sono in contraddizione con la realtà del suo stesso paese
Da lunghi anni ormai fallito il tentativo di unificazione del mercato mondiale sotto la direzione degli Stati Uniti ma veri più per conseguire un predominio globale la minaccia di una guerra globale è il mezzo necessario ma oggi è diventata poco credibile nonostante la folle corsa al riarmo
Diversamente da Kenneth rinvia all'assessore il puzzone greca non ha capito tutto ciò
La sua strategia si è ridotta la strategia dell'arroganza che dietro una potenza forza militare nasconde una sostanziale debolezza politica
Quella che doveva essere la pace americana è diventata una politica dei Kiss Abd Al situazione con sviluppi drammatici nel Mediterraneo e nell'America centrale
Politicamente sconfitto nel Medioriente Reagan nell'Affinito lascerà dietro lui c'è il caos
Usava politica delle cannoniere contro la Libia col risultato di unire ringhiera un mondo musulmano dietro che da qui compresi quelli di Stati che più lo devastano
Incrina e infine i rapporti con l'Europa e con il nostro stesso paese costringe il governo italiano a dissentire da una politica di guerra le porte dell'Italia
Protesta lasciando è però di fatto piede basi innate siano illegalmente usate dagli atti ad uniti per obiettivi esterni all'Alleanza atlantica
E questo è un equivoco che oggi in un momento così grave di crisi va definitivamente chiarito
Dico a fare ciò che è ricca racemo apre non solo prospettiva ben turistiche che ci sono e sono gravi approvata forti resistenze nel mondo e all'interno degli stessi Stati Uniti
Non dimentichiamo che nonostante la sua popolarità inventa i sondaggi gli americani hanno condannato la politica estera di regalarle soprattutto nel Mediterraneo e nell'America centrale non dimentichiamo che l'opposizione ha pregato il giorno si allarga a quattro miliardi di uomini e di donne che vogliono essere liberi
E quindi quando noi ci rivolgiamo all'opinione pubblica americana
No lo facciamo per una presunta istanza ma per la saldezza della pace anzitutto patrimonio inalienabile di tutto il nostro partito
A questo punto
Sospendo la seduta per una breve pausa
Poiché però i tempi stringono
I lavori riprenderanno tra dieci minuti la seduta sarà presieduta dal compagno barca e per incoraggiare la vostra puntualità abbiamo messo come primo intervento Bruno Trentin
Però di Genova
Cari compagni
L'orientamento
Che segna la svolta proposta dalle tesi
Ribadito qui con alcune importanti precisazioni dalla relazione di Natta
Sull'ispirazione programmatica della stessa strategia dell'alternativa
E quello mi sembra
Della collocazione nostra senza reticenze
E senza diversione
Nell'azione solidale della sinistra europea
Per costruire una risposta vincente ai grandi problemi della trasformazione dell'economia e della società
Ai grandi problemi della politica oggi
Questo significa l'affermazione che il PC è parte integrante della sinistra europea
E che in Italia
Esso riconosce quindi nel partito socialista
L'interlocutore obbligato
Non fungibile con altri anche se non il solo
Di una nuova iniziativa progettuale della sinistra
Non si tratta di semplici costatazione
Si tratta soprattutto di una scienza
E da questo punto di vista di una scelta di campo
E la scelta assai impegnativa
Di partecipare ad un'impresa di trasformazione dell'Europa
Che si definisce innanzitutto per il programma e le grandi opzioni che la ispira
E che affida il proprio successo
Alla prova laica
Della capacità di costruire intorno a questo programma solidarietà e il consenso
Vi è in questa scelta
Il superamento più convincente di ogni forma di Messi ennesimo ideologico
E l'obbligo a confrontarsi con le altre opzioni con altre esperienze autonome con altri programmi
Affidandoci alla forza delle nostre idee
Affidandoci al ruolo e alla forza dei movimenti sociali che potranno ricomporsi intorno a questi temi
Rinunciando in ogni caso all'alibi rassicurante di quanti si sentono a priori
Gli unici interpreti autentici di un modello di società
O i portatori di una missione storicamente determinata ma vi è anche mi pare in questa scelta
Il rifiuto di quell'altro tipo di Messia Nesi
Dal quale non è certo andati immune una parte della sinistra in Europa e in Italia
Parlo di quel Messia n-esimo dei folgorati sulla via di Damasco
Che sembrano scoprire oggi le virtù della democrazia delle gradualismo
E che sono tentati perciò di buttare a mare
Il nome di un pragmatismo elevato a nuova ideologia
Ogni sforzo ed ogni impegni a costruire con i valori di oggi con i rischi di oggi
Un progetto di trasformazione la società
E che sono tentati anche da buttare a mare
Un grande patrimonio di idee di ricerche di lotte di esperienze collettive di tensione libertari
Un travaglio sofferto cioè che siamo fieri di portare al servizio di una strategia comune della sinistra in Europa
Assieme alle elezioni che abbiamo saputo trarre dai nostri errori
Da questo punto di vista ragione Ingrao
La terza via come l'abbiamo intesa
E cioè non come un banali incontro a metà strada
Ma con una ricerca comune senza modelli precostituiti su temi che sono in realtà inesplorati per tutta la sinistra europea la terza via non è un cane morto
E la scelta che ci ha portato ad essere oggi parte integrante di una sinistra europeo che cerca senza modelli di ridefinire la sua identità
è la scelta che ci chiedono le forze più vive della sinistra europea
Ma questa scelta d'altra parte tutto lo sforzo di proposto che anima e giustifica questo congresso
Ci carica qui ed ora di grande responsabilità
Di questo dobbiamo essere sì in fondo consapevole
Voglio dire che di fronte ai giganteschi Problemi
Che abbiamo guardato in faccia con questo congresso
Di fronte alle dimensioni mondiali di una nuova fase della lotta per la divisione del lavoro e delle risorse dell'umanità
Con la moltiplicazione dei pericoli di conflitto e di catastrofi ecologiche
Di fronte ai cambiamenti epocali che si determinano con la rivoluzione informatica nell'organizzazione del lavoro e dello Società e nella composizione sociale delle classi lavoratrici
Se noi respingiamo davvero
Perché già fallimentare
Una prospettiva che relega la sinistra forza subalterna al massimo capace di correggere o di mascherare in termini di assistenza
Le divaricazioni che si accentuano anche nelle società industriale avanzata in termini di occupazione ma anche di conoscenza di cultura di potere
Se questo è vero allora dobbiamo sentirci impegnati qui ed ora ad avanzare nei termini più rigorosi possibili alcuni obiettivi prioritari chessò stanzino il nostro tentativo
Come si dice rischiando improprio
Non si tratta certo di elencare programmi a tavolino
Ossia ancora una volta di sommare esigenze o di sfornare modelli
Ma non si tratta neanche di limitarsi a censire le esigenze le domande pur fondamentali che si esprimono attraverso movimenti civili e lotte sociali
I quali rischiano continuamente
Quasi ciclicamente
Di frantumarsi
Di riaccendersi e dire il fluire
Proprio in ragione dell'offuscare sicché è proprio di questa fase di una prospettiva solidale e di una ragione unificanti
Si tratta invece di dimostrare di essere capaci anche noi
Di avviare un percorso di ricerca di iniziative
Che impegni incerto tutte le forze sociali e politiche della sinistra
Che non potremmo mai costruire da soli
Ma che non può dipendere nemmeno da un impossibile riunificazione spontanea dei movimenti sociali o dalla pregiudiziale accettazione la nostra proposta di alternativa di governo
Da parte dei nostri interlocutori
E si tratta di dimostrare
In primo luogo a noi stessi di poter compiere Alva utenti che scelte prioritarie
Certo costruite con nuovi strumenti di democrazia e di partecipazione questo è il lavoro di una convenzione programmatica incomincia da oggi
Ma anche definita a partire dalla chiara enunciazione dei valori
Di solidarietà di trasformazione che vogliamo affermare assumendo per realizzarli determinati e concreti obiettivi
Obiettivi che diventa nel momento dato inevitabilmente alternativi ad altri
Che pure esprimono interessi particolari che intendiamo rappresentare
Questo compagne il costo politico insopprimibile
Di una scelta prioritaria
E queste anche nel contempo la sua grande forza la credibilità che essa assume di fronte a grandi masse di uomini
L'alternativa programmatica comincia a costruirsi infatti con il superamento di ogni schizofrenia di ogni doppiezza
Tra le nostre proposte di forza di governo e la nostra azione di forza dirigente di un grande schieramento popolare che conduce la sua battaglia dall'opposizione
E queste doppie anziano pesato in passato lo sappiamo sia nella ricerca a volte poco rigoroso poco selettiva
Di convergenza effettivamente riformatrici
Come nel periodi unità nazionale sia in tempi più recenti la nostra capacità di analisi e di proposta
Costringendoci a volte di fronte alla controffensiva conservatrici e ai processi di corporativismo azione la società a rinchiuderci nella difesa generosa ma ottusa dello statu quo
E di conquiste sociali che la controffensiva conservatrice aveva di fatto trasformato in privilegi di pochi
Voglio soffermarmi molto brevemente su un solo tema
Che tutti consideriamo debba costituire elemento centrale di una strategia della sinistra in Europa e in Italia
La conquista di un'occupazione per tutti
Sembra il tema più ovvio ma non è così
Ed è proprio su questo tema che la sinistra in Europa e in Italia ha registrato sino ad ora in questi anni i più rilevanti fallimenti
Perché sul tema dell'occupazione quindi in Italia di uno sviluppo complessa della società meridionale che rompa con l'assistenza e la decelerazione clientelare dello Stato
Non siamo riusciti a costruire quella solidarietà operante fra i famosi due terzi dei garantiti e il terzo dei marginalizzati
Perché mi anche su un tema come la riduzione dell'orario di lavoro
Il movimento sindacale europea non riesce soprattutto nelle fasi di trasformazione di ristrutturazione a riunificare grandi masse di lavoratori occupati disoccupati di giovani e di donne
E a conquistare risultati significativi dal punto di vista dell'occupazione
Credo che la risposta a queste domande
Stiamo anche nei ritardi con i quali abbiamo fatti i conti
Con le trasformazioni in atto
Con la rottura di vecchie correlazione fra crescite economiche occupazione
E soprattutto nel fatto
Che abbiamo sulla scia di una vecchia tradizione produttivistica del movimento operaio occidentale
Non la sola certi ma la più dura a morire
Sempre identificato l'occupazione con il posto
E non con il lavoro
Con quel lavoro che vogliamo invece cambiare con quel lavoro che sin dalle origini del movimento operaio era stato compreso anche come terreno di oppressione di separazioni saperi di insicurezza e di disoccupazione
Molto più che come occupazione sotto retribuite
Che cosa infatti
Può unire i due terzi forti della società
Con i marginalizzati con i giovani che non si ritrovano in un assetto sociale che è spesso loro nemico
Se non la consapevolezza che non per i due terzi ma per i quattro quinti delle grandi società industriali si realizza tutto ore si accentua un'espropriazione dei saperi
Dell'informazione dei Poteri ed una riduzione degli spazi di autogoverno di autonomia di decisione nel momento stesso
In cui la rivoluzione tecnologica segna la fine del telo Rismondo e della parcellizzazione del lavoro eterodiretto e deresponsabilizzato
Come la massima occupazione anche la democrazia economica
Un altro nostro obiettivo rischia di diventare un obiettivo velleitario e persino fuorvianti
Se non si cimenta con l'antico tema della liberazione del lavoro ed è la riconquista di un nuovo rapporto fra lavoro formazione cultura e ricerca
Con l'obiettivo di costruire così una nuova solidarietà nella trasformazione del lavoro e dell'ambiente
Nella difesa dell'uomo e dei suoi valori di salute
Della sua creatività
Come parte determinante per un'azione che riconquista i
Nel territorio nella città un ambiente in cui si possa vivere
Se non diventa cioè un elemento fondamentale
Che ognuno può sperimentare nella vita e nel lavoro quotidiano
Conquistando nuovi possibile forme di organizzazione del lavoro della società
Riportare il tema dell'umanizzazione del lavoro come dice Pilots
Al centro di un progetto di cambiamento in Europa e in Italia e farne il perno della grande solidarietà che vogliamo ricostruire in primo luogo con i giovani intorno all'obiettivo dell'occupazione
Che appunto prima di tutto una questione di diritti di potere di programmazione consapevole delle risorse umane
Di Scelta di trasformazione nella società
Si tratta di una scelta di immensa portata politica e di forte attualità
E non si tratta certo con per molti anni è stato di una questione da delegare
Ad un'oscura azione rivendicativa che ha così poco interessato nei decenni passati
Le culture ufficiale della sinistra in Italia e in Europa
E che è stata completamente rimossa dalla stessa ideologia dei paesi o di molti Paesi del socialismo reale
Dove la mitizzazione dell'accesso dei rappresentanti della classe operaia
Al posto di comando ha coinciso in modo drammaticamente vistoso con la rimozione dell'obiettivo concreto della trasformazione del lavoro ed è l'autogoverno dei lavoratori in carne ed ossa
Anche attraverso il pieno riconoscimento delle loro libertà sindacali
Siamo oggi come diceva Pizzinato di fronte alla possibile ripresa del movimento sociale di qualche rilievo con l'entrata in campo il più di dieci milioni di lavoratori impegnati nel rinnovo dei contratti collettivi
Può essere l'inizio di un nuovo processo di riaggregazione l'azione sindacale intorno agli obiettivi dell'occupazione di un lavoro diverso del controllo dell'innovazione della formazione del Governo flessibili del tempo di lavoro
Ed è la mobilitazione straordinaria di risorse anche attraverso la riforma fiscale la riforma di pezzi della macchina dello Stato
Ma può essere anche non dobbiamo nasconderci finisco subito il grande padronato lavoro apertamente in questa direzione il momento in cui prevale alla fine la logica del si salvi chi può della divaricazione ed è la frantumazione corporativa
Dare unità politica a questi movimenti tradurre anche sul piano politico e legislativo la ricostruzione di una nuova solidarietà di tutti i soggetti del mondo del lavoro
Vuol dire dare gambe strumenti istituzionali operativi ad una politica economica che sia la prima tappa verso il governo di programma che vogliamo costruire il primo terreno sul quale verificare la disponibilità concrete
Di tutti i nostri interlocutori
Su quale verificare la tenuta delle nostre alleanze e in ogni caso sul quale costruire la nostra iniziativa come forza di opposizione in un momento così eccezionale
Si costruisce così anche così cominciando anche noi dai contenuti
Da una nostra capacità rigorosa di Scelta un Governo di programma che sia parte integrante e non un incidente di percorso della strategia dell'alternativa
Mentre si prepara il compagno Roberto Speciale
Alcune comunicazioni
La delegazione della federazione di Firenze
è pregata di incontrarsi subito davanti all'ufficio organizzazione
Ci stanno giungendo compagni e compagne deve dire telegrammi e ordini del giorno che esprimono grande preoccupazione e volontà di iniziativa per la grave crisi in atto nel Mediterraneo
Abbiamo in particolare ricevuto un appello da ventidue padri e madri di Padova e dai loro diciotto ragazzi e bambini
Dalla sezione Mastromarco di Firenze
Da Renato bidoni di Milano
La parola al compagno Roberto Speciale delegato di la Spezia si prepari la compagnia Tiziana arista delegata di Chieti
Le tesi il dibattito politico che abbiamo svolto in questi mesi nel partito
E ancor più la relazione del compagno nata collocano a mio parere
Con nettezza questo nostro congresso
Come un congresso di svolta e di coraggioso rinnovamento
D'altronde questo stesso giudizio
Emerge sempre più chiaramente nei commenti giornalistici e politici anche se assieme a pregiudizi ad antiche arretratezze queste si di alcuni commentatori
La verità è che i processi di crisi e di trasformazione obbligano tutti
Ed anche particolarmente noi e le forze di sinistra a porci problemi nuovi a ripensare idee proposte strumenti di azione
Sbaglia profondamente io credo chi pensa di dare a questa nostra ricerca il segno dalla difficoltà e che comunque quei problemi riguardano solo noi
L'integrazione internazionale e i profondi cambiamenti produttivi e tecnologici
Scuotono vecchie collocazioni e sicurezze mettono in discussione il lavoro e le conseguenti stratificazioni sociali
Ma assieme ridisegnano nuovi problemi per tutti comprese le imprese e gli imprenditori
Diciamo la verità
L'ideologia di questi anni assunte un po'provincia mentre da alcuni vengono oggi ridicolizzata
La riscoperta del valore del sommerso
Del piccolo è bello del feticcio del mercato puro insomma l'esaltazione che è stata fatta
Degli spiriti animali del capitalismo
Mostra il suo vero volto di arretratezza
E il Partito socialista farebbe male
A guardare tali questioni con sufficienza
Con un'estraneità come se fossero cose che non lo riguardano lo riguardano eccome se lo riguardano riguardano proprio le scelte che sono state compiute in questi anni
E quelle che si debbono compiere questa nostra ricerca dunque
è un segno di vitalità
E di maturità
Capace di produrre fatti politici di rilievo se fa irruzione in un sistema politico bloccato in una società civile piena di fermenti ma dove spesso vecchio e nuovo si intrecciano e si inseguono
La nostra autonomia culturale e politica tanto più importante
Per mantenersi lucidi
Di fronte a movimenti e istanze spesso diverse contraddittorie come anche abbiamo vissuto in questi mesi
E per non immettere questa nostra ritrovata Energia
In alto lui motori affaticati e forse già logori
C'è una condizione fondamentale io credo per riuscire ad assolvere a quel ruolo ed ed impegnare pienamente la forza del nostro partito
Abbiamo constatato in questi mesi come ci sia bisogno di un salto di qualità di tutto il partito non solo che pure importante dei suoi gruppi dirigenti
è necessario un processo di maturazione comune
Nel quale lo spirito critico la passione e la tensione unitaria siano patrimonio di tutti
Dobbiamo saperlo
Sempre meno una linea politica
Tanto meno una svolta può essere riprodotto esclusivo di un gruppo dirigente seppure illuminato
Partito come il nostro poi per impegnarsi ne abbiamo avuti tanti segni per impegnarsi a fondo ha bisogno di essere convinto che affronta qualche cosa che vale insomma che ha di fronte un compito non solo contingente ma un compito storico-politico una prospettiva forte
Lo è sicuramente
L'obiettivo di contribuire a ripensare a riorganizzare una sinistra di governo in Italia in Europa
Che sappia non proclamare soltanto ma costruire realmente i contorni di una società più avanzata
Qui d'altra parte sta la differenza fondamentale tra un gruppo e un partito tra una presenza di testimonianza e un'azione politica compiuta qui sta al meglio del nostro patrimonio ideale
Ed è giusto richiamo a non disperdere lo proprio quando ci accorgiamo
E ci accingiamo ad un'impresa nuova importante esaltante
Abbiamo bisogno di rivedere strumenti e strutture di partito
E soprattutto il nostro spesso insediamento sociale
Che non è così ricco ed esteso come sarebbe necessario
Ma soprattutto dobbiamo sapere
Che è il partito profondo e non solo la punta dell'iceberg
Che dobbiamo mettere in movimento e innovare fino in fondo
In questi anni
Solo parzialmente la società i suoi cambiamenti sono entrati dentro di noi e la nostra azione non sempre ha pesato come doveva all'interno della società civile
è stato il frutto di un ritardo di cultura politica di un mancato rinnovamento della nostra capacità certo c'è tutto questo
Ma c'è soprattutto il fatto io credo e dobbiamo scrollarci pienamente dalle spalle
Un certo compresso difensivista dico l'accettazione cioè del terreno che ci offrono o che ci impongono gli altri
Se rivedo gli atti i passaggi politici fondamentali di questi anni e li esaminò uno per uno
Mi sembrano ancora adesso in molti casi non tutti i molti casi giusti o inevitabile
Ma presi tutti assieme non si sfugge all'impressione che abbiamo spesso giocato di rimessa
Che siamo rimasti su un terreno difensivo
Ed è per questo che non siamo riusciti a cogliere appieno
I mutamenti
E ad attrezzarci per dare ad essi un senso politico di progresso
Forse non a caso abbiamo perso consensi
In quelle parti del blocco sociale
Che la crisi è la trasformazione spostavano verso l'alto o verso il basso
E cioè appunto laddove il mutamento visibilmente incideva più direttamente
Su quel terreno era molto difficile ricostruire un blocco sociale più forte avanzato
Ma era anche difficile tenere del tutto quello che già avevamo qui mi pare troviamo una spiegazione di fondo
Di un certo appiattimento nel lavoro del partito
Qui forse comprendiamo perché grandi temi pure presenti come quelli dello sviluppo dell'occupazione della ricostruzione di uno stato sociale diverso
Della liberazione della donna dell'ambiente
Non sono diventati i temi veri continui di battaglia politica di tutto il partito come deve essere
Qui forse dobbiamo riprendere anche una riflessione sulle stesse giunta di sinistra nella relazione del compagno nata ne accennava perché nel ribalti mai ribaltamento di molte di queste giunte
C'è stato sicuramente prima di tutto un disegno politico come sappiamo di omologazione del pentapartito
E lo sappiamo bene lo sanno bene soprattutto i compagni di Genova che hanno vissuto quell'esperienza e che hanno combattuto contro quel ribaltamento
Ma quanto ha contato assieme
Il logoramento di un vero programma riformatore
E quanto ha contato una diserta colazione di alleanze
E di riferimenti sociali
A me pare che abbia contato e molto e su questo la nostra riflessione
Deve andare più avanti
Uscire e quindi da questo complesso di pensi visti Coggi è necessario ma è anche possibile
Perché le spinte le ricette conservatrici mostrano la corda in tutta Europa
Ed anzi producono gravi guasti e tensioni pericolose
E la sinistra si affaccia una consapevolezza nuova del compito alla quale chiamata
La stessa crisi del pentapartito al di là delle vicende contingenti degli sbocchi possibili nel segno della crisi dei presupposti moderati sulle quali è nato i pericoli che vi sono di conflitti militare l'inceppamento dello sviluppo l'espandersi di aree di disgregazione di marginalità ripropongono temi e soluzioni proprie di una sinistra riformatrice
è vero non ne tutto disoccupazione disgregazione sia ben chiaro
C'è anche sviluppo
Ma quando c'è esso è distorto non diffuso ed apre vaste contraddizioni nella società
La rivoluzione tecnologica viene lentamente a pelle di leopardo non si diffonde nell'insieme del sistema non sfiora nemmeno la scuola gli apparati pubblici lo Stato
E lo Stato anzi tende a ritirarsi non dirige proprio mentre questo processo ha bisogno di più Stato di più mercato o meglio di uno stato di un mercato diverso
Grande imprese italiane tendono a integrarsi nel mercato internazionale diventano sempre più società finanziaria si concentrano ma questa loro aggressività non si tira dietro lo sviluppo complessivo
E Danzi accentua l'abbandono di pezzi interi di produzioni e di società
Per questi motivi e su queste basi a me pare si fonda la nostra proposta di alternativa la costruzione di un programma di uno schieramento alternativo alla Democrazia Cristiana
Su questo punto io credo dobbiamo essere chiari
Non si tratta di considerare la Democrazia cristiana l'impero del male
Né di costringere la nostra azione in un recinto delimitato ma dobbiamo evitare l'indifferenza dei giudizi sulle forze politiche è bene che ognuno sia se stesso e a suo modo la Democrazia cristiana è chiara perché si colloca sempre più come polo moderato conservatore moderno naturalmente della società italiana
Rivolgersi esplicitamente alle forze di sinistra le forze laiche cattoliche
Costruire concretamente l'appuntamento come è stato detto della convenzione programmatica non è quindi un'operazione che limita il nostro spazio politico anzi
Ci pone in modo aperto esplicito nel grande campo dalla costruzione di una sinistra riformatrice di governo pone agli altri domande incalzanti alle quali non si può rispondere con furbizie tattiche
Ed è chiaro che questo non vuol dire una concezione diplomatica dei rapporti neppure a sinistra
La divisione anche lo scontro tra noi e il Partito socialista in questi anni non è stato fittizio non era solo il frutto di intolleranze reciproche
C'era e c'è un confronto vero sui contenuti e sui diversi percorsi abbiamo sbagliato anche noi
Credo di sì
Soprattutto perché non siamo riusciti tutti a fare prima quello che stiamo compiendo ora ma il partito socialista su questi anni
Non ha nulla da dire a se stesso prima ancora che hanno voi e quindi aprire una vera riflessione a sinistra anche su questi anni difficili
La questione di fondo che noi abbiamo posto allora e oggi di grande attualità
E su questo ancora ci si misura quale sviluppo quale proposta politica economica sociale
E su quaestor si basa anche le scelte sulle quali è possibile una ripresa della sinistra riformatrice in Italia
Sia ben chiaro nessuno all'egemonia alla guida di un processo politico per decreto ma lo si conquista nella pratica con le idee con le capacità
La forza della proposta dell'alternativa democratica è proprio questa
Si tratta di una sfida più alta per noi stessi e per tutta la sinistra e proprio per questo e ho concluso
Il dibattito a me pare che sia svolto in questo congresso è già stato a me pare un grande avvenimento democratico e politico
Sono convinto che ognuno di noi
Può portare questo spirito e le scelte che saranno compiute
Nelle proprie organizzazioni e se si farà così
Vi sarà un effetto moltiplicatore
Deliberazione di energie e di intelligenze
Un forte rinnovamento a tutti i livelli del partito una capacità quindi di produrre mutamenti profondi nella società italiana
Compagni V perché voi possiate regolare veri ci sono ancora
Tre iscritti a parlare
E poi che in un congresso non è possibile rendere beati gli ultimi cerchiamo almeno di non punirli
Dato che non sono colpevoli del fatto di essere gli ultimi e cerchiamo di dargli la stessa attenzione tensione che hanno caratterizzato questi quattro giorni di dibattito
Al termine della seduta
Si riunirà presso la tribuna invitati la delegazione della Federazione giovanile comunista italiana
Per decidere iniziative mobilitazioni nei prossimi giorni contro i rischi di guerra nel Mediterraneo
La parola alla compagnia Tiziana arista delegata di Chieti
Io sono iscritta al partito dal mille novecentosettantadue e concordo con nata che in questa occasione congressuale abbiamo compiuto una esperienza democratica che ha pochi paragoni possibili
Ciò sia per l'interesse rivoltoci dagli altri ma soprattutto per l'attenzione nostra nella discussione e per il livello di partecipazione collettiva Segni questi a me pare di un partito vitale e di una forma democratica di discussione più vera
Un partito quindi il nostro che non accetto da soffrire di nostalgia
Eppure nella mia esperienza non sempre si è trattato di un confronto qualche volta ci si è ispirati controparti delle tesi più per paura del cambiamento che per reale convincimento politico quando addirittura per sentito dire piuttosto che per un'attenta lettura dei documenti congressuali
Direi che facciamo fatica a partire dalle cose per provare a trasformarle avendo come bussola i nostri valori
Ciò mette in luce limiti seri di pigrizia intellettuale di chiusura o di astrattezza nella discussione difficoltà collegare analisi a volte anche puntuali con la concretezza del fare politico quotidiano
Io credo sia importante convenire o meno su questa difficoltà
Poiché la discussione non finisce col Congresso la ricerca la concretizzazione delle analisi contenute nelle tesi attraverso l'azione politica quotidiana
Costituiscono il terreno su cui ha da misurarsi a partire da oggi questo partito
Ora si tratta perciò io credo di fare avanzare nel partito la consapevolezza che una reale vita democratica è possibile solo nel fuoco di una incisiva iniziativa che coinvolga anche forse oggi lontano da noi
E Missouri la giustezza delle decisioni sugli obiettivi che si realizzano
Insomma le discussioni astratte compiute in molte situazioni tra pochi intimi che caratterizzano la vita delle nostre organizzazioni qualche volta gli stessi congressi di sezione
Possono anche concludersi con il metodo più democratico possibile ma risultano sterili per un partito che ha come obiettivo una trasformazione profonda della società
E di ricerca critica libera da antichi pregiudizi fortemente collegata all'iniziativa politica oggi davvero ne abbiamo bisogno
Una seconda considerazione
Io credo che Corbaccio offre con l'iniziativa politica dispiegata in campo internazionale
Su una linea che mira a spostare la ricerca della sicurezza per tutti dal campo militare a quello politico abbia in qualche modo osato più di noi
Meglio abbia saputo mettersi in sintonia con gli ideali di pace della gente quando ha superato la realistica dizione della riduzione bilanciata e controllata delle armi
E si è dato un traguardo nel Duemila l'umanità può essere più libera dallo spettro della distruzione atomica certo io mi rendo perfettamente conto che un obiettivo del genere ha il fascino di un utopia possibile proprio perché ha affermato da Corbaccio offre ma ciò non ci esime incerto dall'esigenza di riproporre obiettivi di lotta tali da muovere coscienze poiché carichi anche di idealità
A me pare invece che si abbiamo una certa capacità anzi direi grande nell'iniziativa diplomatica dalla fine dell'iniziativa referendaria sui missili non riusciamo a ingaggiare battaglie credo invece che abbiamo bisogno subito oggi di una rinnovata mobilitazione dei comunisti delle forze democratiche dei movimenti pacifisti e in questo senso compagni perché non provare a intensificare l'impegno per la modifica dell'articolo ottanta della Costituzione
Perché non esplorare le forme per avviare effettivi controlli democratici sul commercio delle armi e sulle nostre esportazioni
Perché non lavorare ad una migliore organizzazione del servizio civile
Perché non studiare nuove possibilità esistono d'altra parte esperienze interessanti nel mondo cattolico affinché i cittadini possano incidere direttamente nell'azione per la riduzione delle spese militari
E per devolvere parte di questi fondi alla lotta contro la fame per lo sviluppo del Terzo del Quarto mondo
Sono obiettivi questi che certo possono apparire non centrali nella lotta per la pace e la sicurezza
Ma mi pare possano avere una grande capacità di mobilitazione
Mi convince molto nelle tesi una nostra direi nuova capacità di guardare alla società senza lenti scure
Senza vocazioni al catastrofismo ma sapendo né cogliere anche gli elementi positivi di novità
E lo sforzo a motivare l'alternativa certo dalla natura profonda della crisi ma anche dalle esigenze di una società più colta e più moderna
Tutto ciò riguarda anche il Mezzogiorno siamo ormai tutti convinti che il Sud è cambiato e che la storia economica di gran parte di esso non è solo storia di industrializzazione proveniente dall'esterno
Ma anche la somma di mille e mille storie individuali di lodevole impegno di contadini di artigiani di operatori turistici ed altre figure produttive nell'induzione allo sviluppo
Il Sud e articolato al suo interno ma rimane uno per vivere io in una delle realtà più cresciute al suo interno mi pare che gli elementi di comunanza si rintracci no nei profondi squilibri territoriali all'interno di una stessa regione
Nelle scarse integrazioni settoriali e funzionali e nel pesante degrado ambientale
E così anche una regione come l'Abruzzo negli ultimi anni ha rallentato fortemente i suoi ritmi di crescita
A questo proposito io voglio svolgere tre considerazioni
Non è vero che il Mezzogiorno avvocato all'assistenza come pensano anche settori del nostro movimento e dello stesso partito non si colmano secoli di divario senza appropriate politiche nazionali
Il Sud non ha bisogno solo di soldi ma di tecnica di scienza di innovazione di energie intellettuali bene sono abbiamo bisogno di strutture ma questo fine occorre suscitare anche un forte movimento meridionalista
Che non abbia al suo centro solo il lavoro ma che gli eviti intorno ad una parola d'ordine di questo tipo i meridionali non Baglione a bere meno chance
Meno possibilità di vita degli altri sì meno chance non solo perché nel sud si può morire massacrate da fratelli assurdamente gelosi o come bestie dentro il furgone del caporale
Ma anche perché per i più fortunati vi sono meno possibilità di incontri di confronti
Di stimoli sociali e culturali di possibilità insomma di coltivare e sviluppare la propria intelligenza la propria fantasia la propria creatività
E in questo senso promuovendo rendendo sentimento collettivo comune
E in questo senso
Promuovendo rendendo sentimento collettivo l'indignazione il senso di umiliazione per quella discriminazione
Lavorare ad obiettivi di riscatto che abbiamo ma non mordono proprio perché non riusciamo ad inserirli all'interno di un grande movimento ideale
Anche nelle retrovie meridionali penso alle Regioni non ancora insanguinate dalla mafia e dalla camorra
Vive una grande questione democratica ma questo divario democratico e a sua volta tappo alle possibilità di sviluppo
Il sistema di potere poiché clientelare qualche volta caratterizzato da vere e proprie forme di selvaggio
Non è forse vero compagni che un artigiano di oggi è meno libero di un maestro artigiano antifascista degli anni Trenta allora rispettato per le sue capacità
Insomma questo sistema di potere è inefficiente Bettio incapace di affrontare i problemi nuovi e soffoca perciò le potenzialità economiche civili e culturali del sud
Esso non può modernizzare il Mezzogiorno poiché qualsiasi cenno di riforma stride profondamente con i suoi interessi clientelari
Un su un solo esempio il suo non interessa obiettivo a qualificare le strutture sanitarie e formative pubbliche
Ricordo d'altra parte e durante il periodo delle intese della solidarietà nazionale delle intese nelle regioni del Mezzogiorno l'attuazione dei programmi si impantanata proprio quando si trattava di mettere mano ai meccanismi istituzionali e allora un punto discriminante del nostro programma se la questione meridionale rimane la questione irrisolta della Società italiana
Non può non essere la riforma democratica delle istituzioni interne ed esterni a mezzogiorno
Discriminante nel senso che governi di programma debbono e non possono fare di questo problema un punto certo non esclusivo io concordo con le obiezioni mosse all'emendamento del compagno Ingrao
Ma particolarmente caratterizzante della propria attività
E noi comunisti dobbiamo essere coloro che nel Sud tutela no la libertà di iniziativa imprenditoriale oggi invece è soffocata e mortificata da chi ha in mano le possibilità di comando
Di fronte alla nostra proposta di governi di programma si è parlato anche al nostro interno di una nuova edizione dei governi di solidarietà a me pare si tratti invece di cosa assai diverso
Nei governi di solidarietà nazionale partivamo da uno schieramento quello dei partiti costituzionali
Per tutelare per tentare attraverso quella strada di attuare le riforme necessarie e salvare saldezza del Paese era il termine che usavamo di più
E spesso l'attenzione contenuti era veramente poco selettiva
Oggi non parliamo di salvezza
Ma di una risposta di sinistra ai problemi del Paese
Poiché evidentemente pensiamo e io comunque lo penso che una strada di destra che punti ad emarginare pezzi bassi della Società salvaguardando almeno nel medio periodo la maggioranza non è impossibile può essere praticata anzi già lo è e può essere anche vincente per un periodo ma ancora si è parlato di proposta tattica buona solo a parare il colpo dell'etichetta del partito delle elezioni anticipate io non lo credo
Il governo di programma poiché fondato succhiare scelte riformatrici sta fino in fondo nel processo che fa avanzare pende matura la proposta dell'alternativa democratica
Mi pare molto giusta l'esigenza posta nelle tesi di un rilancio della nostra attenzione strategica verso la questione cattolica e religiosa
Poi che da quel mondo sono venuti in questi anni apporti di rilievo alle lotte di liberazione dei popoli a movimenti per la pace
è iniziative per la difesa dell'ambiente umano e quindi l'esperienza religiosa può condurre spesso conduce a scelte di rinnovamento e di trasformazione ma sono anche convinta compagni che non si possa distinguere in modo metto la questione cattolica da quella democristiano
La pressione unitaria su contenuti di rinnovamento può fare emergere anche nella Democrazia cristiana forze sane così come credo che soprattutto nel Mezzogiorno dobbiamo saper guardare e trovare occasioni di confronto con false democristiane critiche nei confronti del sistema di potere di questo partito
L'esperienza di una serie di comuni della mia federazione mi dice che la rottura del sistema di potere dominante passa anche attraverso intese che si allarghino a forze democristiane
Il punto vero è un altro è fuggire da ogni tentazione trasformista ed anzi quando più ci si apre nella ricerca di alleanze sociali e politiche
Vanno precisate in modo rigorose lette rigoroso le discriminanti programmati
Oggi di fronte alle profonde modificazioni della società si tratta di ripensare il modo in cui il partito sviluppa la sua funzione nazionale i suoi compiti di governo il suo carattere di massa
Il punto di maggiore difficoltà a me pare proprio quello del come svilupparne i caratteri di massa
Noi non possiamo rinunciare
A rendere sempre più il popolo protagonista della vita e della lotta politica d'altra parte quando nel lavoro delle nostre organizzazioni i protagonisti cessano di essere gli uomini e le donne la loro vita le loro aspirazioni i loro bisogni le nostre sezioni le nostre organizzazioni languono
Si dilaniano alcune volte in assurde contese di potere cessano di fatto di essere una struttura di combattimento viva tesa alla conquista permanente di nuove forze
Oggi almeno per le situazioni che conosco il partito è ben lontano dall'essere di massa
Il problema si presenta acuto nelle città del Sud dove esso appare estraneo qualche volta addirittura ostile allo spirito civile delle popolazioni ambasciatore di culture lontane inconsapevole dei processi in atto
Certo pesano le grandi trasformazioni economiche sociali non a caso il problema si presenta più acuto nelle città
Vorrei sottolineare a questo proposito solo due obiettivi
Non sempre gli organismi eletti dai congressi sono la sede deputata le decisioni qualche volta perché espropriate da sedi più ristrette formalmente lette
Qualche volta da metodi informali di consultazione
Su questa questione io credo non possiamo più sorvolare perché ci rende asfittici e per risolverla dobbiamo anche lavorare a riforme radicali della nostra organizzazione secondo i dati della presenza delle donne nella vita della nostra organizzazione sono del tutto inadeguati ho finito
Io credo che qui sia in discussione una vera e propria questione democrazia un partito di maschi non sa e non può rappresentare il nostro punto di vista occorre convincerci che l'ingresso delle donne nelle nostre organizzazioni porterebbe ad esse linfa vitale sicuramente diminuirebbero a vantaggio di tutti riunioni spesso inconcludenti che si protraggono fino a tarda notte
Senza mai decidere cosa fare solo il giorno successivo e poi se è vero ed è dal quindicesimo congresso che lo diciamo che la nostra società
E attraversata non solo da una contraddizione di classe ma anche da una non risolta contraddizione di sesso come si fa a costruire uno schieramento riformatore se non si fa una scelta netta su questo terreno
Per carità passi avanti ne abbiamo fatti
Dobbiamo fargli anche con il congresso nazionale ma certo è ancora lontano il tempo per abbassare la guardia
La sezione Montaione zone empolese Valdelsa avversato la somma di duecento mila lire per spese congressuali
Si invitano le delegate ai delegati che non l'avessero ancora fatto a compilare a consegnare al più presto il questionario
Un augurio al congresso è giunto da un vecchio iscritto il compagno Carmine Boiano di Napoli lo ringraziamo
I delegati e gli invitati della federazione di Milano aderiscono alla cooperativa soci dell'unità
E verza hanno cinque milioni e cinquecento mila lire
La parola al compagno Gaetano Carrozzo si prepari per l'ultimo intervento il compagno Luigi Colajanni
La relazione del compagno una condivido in modo particolare la specificazione del governo di programma che contiene condivido il fatto che questa proposta si fondi sull'esigenza di un ribaltamento di metodo nella formazione dei governi ma anche e soprattutto che risponda all'esigenza di una profonda moralizzazione della vita pubblica e anche a quella ormai indifferibile del cambiamento di alcune regole del gioco
Insomma quanto più concepiamo l'alternativa democratica come possesso e siamo da questo punto di vista conseguenti organizzando grandi movimenti di massa dando spessore sociale alla nostra strategia tanto più abbiamo bisogno di una proposta politica immediatamente spendibile che configura un concreto superamento del pentapartito fatto che per noi rimane all'ordine del giorno e che una verifica può allontanare ma non elude
Dunque ha fatto benissimo il compagno nata a precisare i contorni di questa proposta
Negli stessi termini si è espresso il congresso della mia federazione quella ritarda l'approccio che abbiamo avuto con le tesi è stato non pregiudiziale
Lo sforzo è stato quello di verificarne nella realtà nostrana la verifica ne ha confermato e in alcuni casi è saltato la validità
Devo dire per esempio che è molto più chiara appare la proposta di governo di programma se rapportata agli enti locali
E ciò richiederebbe un'adozione più spinte generalizzata di questa politica oggi nell'immediato
Come chiavistello per il superamento del pentapartito proprio negli enti locali
Danno il pentapartito si è costituito buon ultimo dopo che Forza Inter partitiche legate al malaffare avevano fatto saltare un'ipotesi di lavoro speculare a quella che qui a Firenze ha avuto successo
Dopo quattro mesi il pentapartito e a pezzi barcolla al Comune di Taranto alla Provincia la crisi è già formalizzata
Noi abbiamo già avanzato la proposta di un governo di programmi lavorando a tutto campo senza preclusioni verso nessuno se non quelle che trovano ancoraggio nella questione morale
Coerenti con l'iniziativa che già sviluppando nel dopo elezioni per dar vita malgrado la nostra sconfitta aggiunte di programma e di progresso saldamente ancorati a sinistra
E vogliamo assumere come discriminante proprio la questione morale
Senza fare di questo il terreno nel nostro autoisolamento bensì il terreno per lo sviluppo delle nostre alleanze l'unico concretamente praticabile guardando meno alle sigle dei partiti è più ai contenuti e ai metodi di governo meno alle alleanze formali e più a quelle sostanziali
Sta di fatto che perseguendo con coerenza questa strada la questione morale che era nostro esclusivo cavallo di battaglia è diventata elemento centrale nel dibattito politico nello scontro interno agli altri partiti segnatamente alla Democrazia Cristiana
L'iniziativa nostra delle forze sani presenti nella società tarantina negli apparati statali negli altri partiti democratici ha messo sotto inchiesta un sistema di potere
Due vicequestori trasferiti così come il procuratore capo della Repubblica
Due suoi sostituti sospesi dalle funzioni contemporaneamente la formalizzazione dell'inchiesta penale a loro carico per corruzione interessi privata od omissione d'atti d'ufficio
Viene a galla finalmente si arriva primi esemplari condanne la piaga dell'usura come sistema di credito dominante nell'area industriale
Viene incriminato il direttore delle imposte dirette tutto questo in una città dove un noto appaltatore dell'Italsider nonché proprietario dell'ippodromo e accusato di collusioni con la mafia siciliana
Tutte queste attività delinquenziali e anche altre ancora più gravi e non ancora pienamente emerse hanno un solido riferimento politico in un vero e proprio super partito frutto dell'alleanza tra i settori più fra intrighi della DC e del PSI
La vita politica locale era inquinata da tempo
Il vecchio blocco dominante frutto del connubio tra l'antica rendita speculativa agraria ed urbane l'appalto Italsider
Fu messo in discussione subì duri colpi a causa dello sviluppo dell'iniziativa per la razionalizzazione dell'appalto e la diversificazione dello sviluppo e dall'avvento di una giunta di sinistra al Governo nel comune
Cacciati da Palazzo di Città ma saldamente insediati in molti altri centri di potere i vecchi padroni del vapore democristiano
Pensarono a difendersi e poi a riorganizzarsi e capirono che bisognava farlo su basi inter partitiche
Perché i tempi erano cambiati bisognava spartire con forze emergenti dell'aria laico socialista
Una temporanea riduzione degli utili ma al tempo stesso un investimento politico finalizzato alla emarginazione del Partito comunista
Ora sono più chiare le ragioni della nostra sconfitta elettorale non è bastato denunziare tardivamente quanto stava accadendo si è pagato il prezzo per aver governato in stato di assenti
Sono convinto
Che l'intreccio torbido tra criminalità organizzata potere economico e politico pezzi di apparati statali non sia un caso esclusivamente Tarantino semmai e qui viene prima alla luce perché è più presente il movimento operaio e democratico e più concreta una prospettiva di riscatto sono convinto che il problema riguarda la stragrande parte nel Mezzogiorno e forse anche oltre
E che non ci troviamo di fronte a singoli potentati locali Massaro Bathory politico-elettorali per la parte più inquinante del sistema politico nazionale
Sì nel Mezzogiorno compagne e compagni c'è una vera e propria emergenza democratica
Questo non può e non deve significare ulteriore emarginazione del Mezzogiorno
Guai a noi se considerassimo queste cose cosa dal partito meridionale perché qui siamo di fronte alla esasperazione di alcuni grandi problemi la cui mancata soluzione freno allo sviluppo di tutto il Paese
E funzionale al ribadimento in forme più sofisticate della pregiudiziale anticomunista
Qui si tocca con mano l'intreccio tra questione criminale questione democratica che così bene ha descritto il compagno Violante
Qui si ripropone in forme drammatiche la disoccupazione di massa qui in mostra la corda e al tempo stesso può trovare però forza la ventata neoliberista
Qui la cultura della destra la sua ideologia del profitto per il profitto mostra i suoi aspetti più brutali
Una politica che per riproporsi ha bisogno di mettere in preventivo una nuova emarginazione del Mezzogiorno
Per questo il Sud è come una cartina di tornasole per far vivere la strategia dell'alternativa democratica per questo è il banco di prova ideale per governi di programma
Perché qui è più dannoso alla permanenza del pentapartito perché qui il vento di destra che aspirato su tutta l'Europa trova condizioni strutturali per essere apporto al meglio e nelle povertà tradizionali
E nelle moderne contraddizioni dello sviluppo
E allora
Programma programma e valori
Proponendo però un suo sistema di valori alla società e anche agli altri partiti
A chi nel Mezzogiorno ci richiama ad una maggiore più spregiudicata concretezza dobbiamo rispondere che denunziare rinunciando affare servirebbe a ben poco
Pretendere però di fare senza denunziare sarebbe illusorio demagogico alla fine colpevole è dannoso
Risolta questa contraddizione che non è stata mai del tutto estranea alla nostra concreta politica nel Mezzogiorno
E la relazione di Natta la risolve inequivocabilmente
Possiamo dedicarci a risolvere anche
Nella pratica questa contraddizione
Lavorando alla costruzione di una piattaforma di un movimento che abbia come asse portante la questione democratica che assuma accerto la centralità del lavoro ma la coniughi con l'esigenza di radicali riforme dei partiti e delle istituzioni
A tal fine vorrei sviluppare alcune considerazioni che rivengono dalla nostra esperienza ma che secondo me hanno valenza più generale si pensi al quarto centro siderurgico Italsider
Se ragioniamo in termini di settore siamo di fronte al più moderno impianto europeo
Avviato con il contributo determinante dei lavoratori al raggiungimento di tutti gli obiettivi di efficienza e produttività
Se invece ragioniamo in termini di sistema e così secondo me dobbiamo ragionare ci riscopriamo in pieno mezzogiorno il valore aggiunto prodotto nello stabilimento ricade in termini ancora molto parziali nell'aria tarantine del Mezzogiorno in generale
L'appalto è ancora condizionato da esigenze politico clientelari la diversificazione per cui ci siamo battuti ancora insufficiente il sistema creditizio e in gran parte è regolato dall'usura il sistema formativo è regolato su schemi rigidi mente aziendali e settoriali ER retto l'urto della prima innovazione finora introdotta quella di processo ma quando si passerà a cose più impegnative per esempio alla informatizzazione
Quale sistema formativo
C'è il rischio che ancora una volta tutto venga da fuori mentre al Sud ci sono le potenzialità le competenze che rischiano di rimanere inutilizzati o sottoutilizzati
Mi sembra che qui ci sia il modo più grosso per tutto il Sud
L'industrializzazione ha avuto nel Mezzogiorno carattere parziale e particolare spesso visto
Il passaggio al post-industriale non avverrà mai senza risolvere le contraddizioni acute che si ripropongono anche in quei pezzi di mezzogiorno industrializzato
Figuriamoci se poi questo passaggio può avvenire in altre zone meridionali direttamente dal porre al post-industriale
Ecco che si ripropone con forza ma esigenza di un movimento che propongo uno sviluppo organico basato sull'utilizzo pieno di tutte le risorse naturali ed umane che passi anche attraverso una fase di ulteriore industrializzazione
Ma che soprattutto si avrà la innovazione come innovazione di prodotto e alla informatizzazione e puntiamo risolverà le contraddizioni e i vincoli che limitano le possibilità espansive dello sviluppo meridionale
La lotta per il lavoro e lo sviluppo non può essere scissa da quella per la democrazia e la riforma delle istituzioni l'intreccio tra politica e affari delegittima le istituzioni meridionale
La formazione delle scelte delle stesse alleanze politiche e da noi fortemente condizionata dall'intervento di gruppi di pressione spesso in contatto con la delinquenza organizzata spesso nei nostri Comuni vige il più bieco trasformismo politico i partiti buoni per tutte le alleanze gli uomini buoni per tutte le stagioni
Anche e soprattutto questo è sintomatico del disprezzo dei programmi del governo concepito come occupazione del potere
Combattere questi fenomeni richiede una grande battaglia politica
La proposta di governo di programma certamente l'agevole ma c'è bisogno anche di nuove regole bisogno soprattutto a livello locale ridare peso al popolo e corale
Il mandato del corpo elettorale non può essere gestito a piacimento con una delega assoluta in questo modo il voto non si esprime su un programma e su una proposta di governo ma diventa il voto ad un capo clientele
Penso che se queste analisi risponde al vero presto dobbiamo avere una proposta organica di riforma per l'elezione dei consigli comunali
Basata intanto sull'abolizione del voto di preferenza che favorisce la degenerazione nel rapporto la politica e affari
Vanno poi rivisti i meccanismi che regolano la vita degli amministrazione in primo luogo le procedure per gli appalti vanno rese al tempo stesso più snello e meno discrezionali il sistema di controllo attualmente suo solo formale non ha ragione di continuare ad essere in questi termini va profondamente modificato
Queste considerazioni ho svolto per affermare la mia convinzione e concludo della centralità della questione morale soprattutto al Sud delle potenzialità enormi che qui esistono per far vivere l'alternativa del governo di programma come proposta indispensabile per fare politica qui ed ora chi aiuta e accelera il processo per la costruzione dell'alternativa
Anche e soprattutto il Sud
Ha bisogno di un grande partito riformatore laico che affermi nella pratica quotidiana un sistema di valori alternativo a quello del blocco dominante che ponga organicamente la grande questione del riscatto del sutura Leoluca
Il primo di questi valori
è proprio quello della pace ebbene sa per i fatti di queste ultime o lo dimostrano molta parte del Sud poggia su una polveriera
Protagonisti quindi di un grande movimento per la pace di una lega che ti propongo tra le città assedi di basi militari
Particolarmente esposte perda un colpo corpo bisogno assoluto che abbiamo di convivenza pacifica nel Mediterraneo di disarmo bilanciato di pace
Ha mandato un messaggio di saluto e di augurio
Al congresso il segretario generale dell'Istituto Aurora per la ricerca politica sulla pace e lo sviluppo Giovanna detta legge ringraziamo contra cambiamo il saluto
Prima di dare la parola a Luigi Colajanni volevo pregare i delegati di non allontanarsi
Al termine del del suo intervento perché ci sono importanti comunicazioni
Per i delegati ma anche per gli invitati
Circa il calendario dei lavori per la seduta serale di questa sera
E per i lavori di domani mattina e domani pomeriggio sugli altri punti all'ordine del giorno la parola al compagno Luigi Colajanni delegato di Palermo
Proprio
In questi giorni compagne e compagni torna a farsi più acuta l'attenzione nel Mediterraneo
Esso è divenuto il nodo più aggrovigliato e più pericoloso dei rapporti fra Est e Ovest fra nord e sud dell'Europa
Non mi pare che ci sia sufficiente consapevolezza della portata dei problemi che si stanno sommando in quell'area né c'è un'azione di governo adeguata non c'è però ancora neanche un'azione adeguata nostra della sinistra e del movimento pacifista
La chiarezza e la fermezza delle nostre posizioni di politica internazionale
Proprio perché non lasciano margini ad equivoco devono consentirci un'azione forte in Parlamento nei rapporti con gli altri partiti nel Paese per aiutare la ripresa su basi obiettivi nuovi del movimento per la pace
è significativo che in questi giorni proprio dalla Sicilia dove è iniziato il movimento per la pace venga un appello ad aprire una nuova stagione di lotte e alla luce di quello che accade esse sono più che mai necessaria
Ci sono serie contraddizioni nel governo su ogni questione persino sull'indirizzo generale
Questo indebolisce l'iniziativa dell'Italia la rende meno credibile autorevole proprio adesso che dovrebbe avere la forza e la decisione è sufficiente per ottenere soluzioni politiche alle questioni per impedire nuove avventure com'è nel nostro diritto di paese maggiormente interessato
La pretesa degli Stati Uniti d'America
Di contrapporre al terrorismo azioni di guerra ed alle porte di casa nostra a poche miglia dalle coste della Sicilia è inaudita e deve essere bloccata dall'Italia e da tutti i Paesi europei
In questa situazione seguendo la ispirazione contenuta nella relazione
è compito immediato del nostro partito avanzare proposte non propagandistiche non ideologiche realistiche praticabile ed equilibrate il che non impedisce che siano anche chiare decise perché non si deve poter promuovere una conferenza dei Paesi del Mediterraneo sulla lotta al terrorismo la cooperazione e la sicurezza reciproca
Quella conferenza che il movimento per la pace in Sicilia chiede danesi e che gli avvenimenti attuali dimostrano essere urgente e necessaria per restituire ai Paesi interessati il controllo della situazione
Perché l'Italia non deve sostenere
Che sei missili saranno tolti da una parte e dall'altra i primi siano quelli dei Paesi dell'Est e dell'Ovest compresi nella fascia sud dell'Europa e primi fra tutti quelli di Comiso
Poiché dovrebbe essere oggi più chiaro a tutti quanto quei missili abbiano pesato nel deteriorare le relazioni politiche ed accrescere le tensioni nel Mediterraneo
Esistono innegabili problemi di sovranità dell'Italia sulle basi militari
Come anche di finalità e compiti della NATO sui quali ormai inderogabile un approfondito esame in Parlamento e una messa a punto tale da rassicurare l'opinione pubblica e garantire l'indipendenza e l'autonomia nazionale
Quello per la pace
Per la sinistra per le forze di progresso è stato l'impegno più importante di questi anni
Non meno necessario e decisivo essere oggi e io mi auguro che si ricostituisca al più presto il più ampio schieramento possibile in Italia e in Europa
Compagne e compagni noi siamo certamente di fronte a problemi nuovi e difficili che mettono alla prova il nostro ruolo
Il declino di una società in cui siamo cresciuti la fine del vecchio industria risma e tante altre cose che sono state già dette nel corso del dibattito congressuale ma io intanto voglio dire che i problemi che tutto ciò pone non riguardano solo noi
Gli altri partiti fingono di essere a posto solo perché sono al governo e non è così
Quando ci sono tre milioni di disoccupati un enorme debito pubblico e crescenti disuguaglianze sociali e territoriali i problemi sono per tutti
E questo ci dice che la battaglia aperta e che noi possiamo vincerla e vedremo che cosa diranno su tali questioni i congressi degli altri partiti
La possiamo vincere se diamo corpo una concreta linea alternativa quella New a quella neoliberista che vada oltre i tratti generali i capisaldi già da noi chiaramente indicati la promozione ma anche il governo dell'innovazione
La difesa la riforma dello Stato sociale
La compatibilità tra nuovi modi e forme della produzione
E la difesa dell'ambiente e della vita questa alternativa di società e di sistema deve concretizzarsi in obiettivi politico programmatici precisi che raccolgono forze nuove ed avanzate ma insieme ad esse
Anche quelle che l'attuale sviluppo della società italiana tende ad emarginare può mantenere in condizioni di subordinazione e persino di umiliazione siamo noi è il partito comunista che può assumersi il compito di portare dentro il progresso alla evoluzione tecnologica quella parte della società e del Paese che le politiche neoliberiste tendono inesorabilmente a respingere
Noi non dobbiamo ne vogliamo essere coloro che si dà in tipica non solo con quel terzo della società che può essere emarginato né coloro che lo difendono con una cultura vecchia e populista ma non accettiamo il falso dilemma che vorrebbero imporci o siete solo i difensori di ciò che vecchio e superato ove allineate con quei due terzi che vogliono procedere ad ogni costo sostenere i vincenti questa è la linea che è prevalsa nella politica del governo attuale senza curarsi di ciò che s'succede delle componenti che rimangono indietro al sud come al Nord e alle quali non si offre alcuna politica concreta di sostegno e di appoggio Necci sicura di ciò che succede nel cuore stesso dell'innovazione
Ai processi lavorativi alla qualità del lavoro ai sistemi di relazione porsi indifesa rispetto agli sconvolgimenti sociali delle innovazioni sarebbe antistorico e perdente ma ciò non significa che si debba ve è un'adesione acritica i modi alle finalità in cui essa viene spontaneamente possiamo partecipare alla rivoluzione tecnologica in modi tali da accrescere la nostra subalternità internazionale assumere ma non padroneggiare l'ove tecnologie e dequalificare il lavoro a me era esecuzione mentre invece abbiamo e lo dice la nostra storia industriale straordinarie capacità d'inventiva e di progettazione fra gli operai i tecnici ricercatori e il picco imprenditori possiamo soprattutto accentuare gli squilibri territoriali invece di ridurli come sta avvenendo con l'emarginazione del mezzogiorno e la dura penalizzazione dei lavori tradizionali sono problemi che s'sembrano mille miglia lontani dalle preoccupazioni di governo delegate alla ristrutturazione spontanei delle grandi imprese come è distante la riflessione e la capacità di intervento sulle profonde modificazioni che l'informatica comporta nei sistemi urbani nella struttura e nella vita delle grandi città nella crisi del modello di terziario che le ha caratterizzate tutto questo non può essere lontano per noi per la sinistra e per il movimento sindacale Limp io della CGIL sulle grandi aree metropolitane indica una novità di rilievo porta nuove idee a una politica della sinistra e io spero anche idee per una nuova strategia rivendicativa e noi andiamo nella stessa direzione quando chiedi a un massiccio investimento per il risanamento la qualificazione del territorio dell'ambiente se introduciamo nel programma un'idea moderna e nuova dell'organizzazione produttiva e della vita dell'Italia urbanizzata io penso che i temi vi siano maturi per uno sviluppo su queste basi di grandi lotte sindacali e popolari per il lavoro per la casa per nuovi livelli di civiltà e in queste lotte ci vedo il Mezzogiorno non si può continuare per la via attuale ad ogni costo anche a costo di mettere nel conto un endemico ribellismo del Mezzogiorno ce li ricordiamo gli atti più importanti di questi anni taglio della scala mobile resta di ogni derivate dalla finanziaria aumento della disoccupazione e infine nuove tasse indiscriminate come l'oblazione per il condono edilizio e non destinati a risanare i guasti ed accrescere la civiltà sono gli elementi di Napoli lo stile è sentita come tale da qui viene il concentrarsi di pericolose tensioni sociali di carattere generale su questioni specifiche come il condono e da qui viene anche quel quarantotto per cento dei sinti Cilia sul referendum per la scala mobile la illegalità nell'uso del territorio in tanti altri campi il
è stata la moneta di scambio di una classe dirigente subalterna e degradata offerta come misera contropartita la mancanza di lavoro e di civiltà ed è questa legalità che deve essere sconfitte superata altrimenti non c'è democrazia e non c'è neanche sviluppo per questo noi ci siamo impegnati nella lotta per cambiare la legge sul condono edilizio e per spingere una revisione di politica che a fronte i presupposti economici sociali e legislativi che sono causa dei fenomeni di degrado dell'ambiente del territorio è stata ed è
Una lotta su due fronti contro le ingiustizie l'inefficacia di una politica sbagliata
E contro il tentativo di speculatori e di mafiosi di egemonizzare strati popolari e io devo dire francamente compagni che sarebbe strano se noi non avessimo fatto noi che siamo e dobbiamo restare un partito popolare abbiamo su tolto un eminente funzione democratica quando abbiamo lottato contro la mafia e credo che noi soprattutto se non soli possiamo dirlo a testa alta e su questo non voglio aggiungere nulla a quello che ha detto Violante nel suo intervento lo stesso facciamo adesso lottando contro il mantenimento di ogni forma di patto clientelare o di ricatto verso settori popolari che sono nella incertezza è in gravi difficoltà per questo l'obiettivo della in occupazione deve essere al centro della convenzione programmatica e in esso deve esserci un preciso realistico e documentato piano per il lavoro è vero come ha detto Folena qui si gioca la nostra funzione nazionale e qui io ho dico è il punto più profondo di contatto con quelle sinistre in Europa che vogliono davvero essere tali non è vero che il Sud debba attraversare tutti gli stadi dello sviluppo e solo dopo posso acquisire nuovi tipi di lavora di tecnologie come non è vero che lì nel Sud non ci siano forze nuove valide da valorizzare e in ogni campo lasciamo almeno razzismo che si insinua anche nella penna di alcuni che si ve puntano più rigorosi e più moderni queste idee superare gli ostacoli politici sociali e istituzionali che impediscono questa politica deve essere questo l'elemento caratterizzante di quella svolta di cui ha parlato nata una svolta che dobbiamo chiedere adesso senza rinviarla alle calende greche disperazione contenuta nella proposta di governo di programma comporta atteggiamenti politici conseguenti stiamo parlando forse non ha sufficienza in questo congresso degli aspetti politici della nostra linea
E la critica al formuli Isma'che è giusta non deve impedirci di indicare soluzioni per l'oggi non mettiamo tra parentesi i la questione delle tappe intermedie siano esse di governo che di diversi modi di fare opposizione Rodotà ha parlato di governo ombra si può anche parlare di un'opposizione di programmi ma che faccia emergere con organicità le linee di una politica alternativa esperienza che abbiamo abbozzata nei mesi scorsi in Sicilia mancando le condizioni per una svolta più netta teniamo fermo l'asse dell'alternativa Mamoulian ho coraggiosamente le nostre forze la nostra politica per determinare fatti di cambiamento sia negli schieramenti che nelle politiche concrete e teniamo anche conto delle diverse condizioni e situazioni politiche nelle varie parti del Paese
Sto assillo lo sentiamo noi nel Mezzogiorno e in Sicilia proprio perché crescono le difficoltà sociali e calano capacità di governo le risposte del pentapartito bisogna uscire da questa gabbia in Sicilia abbiamo il problema e non è cosa da poco compagni indicare di conquistare il governo di una possibile transizione dal dominio delle vecchie classi dirigenti e della mafia a una piena democrazia per lo sviluppo moderno dell'isola del PAI sì questo sarà possibile se a partire dalle elezioni di giugno ci sarà uno spostamento d'asse a sinistra ed un Governo di svolta un governo che comprenda il Partito comunista
Compagnie e compagni
A nome della presidenza del congresso dichiaro chiuso il dibattito sul primo punto all'ordine del giorno hanno chiesto la parola cento undici d'e legate e delegati
Hanno rinunciato alla parola otto iscritti
Non sono
Potuti intervenire per mancanza di tempo diciassette compagne e compagni delegati
Hanno pure Zone il Complesso dunque la parola ottantasei delegate e delegati
Venticinque in più di quanti ieri erano intervenuti nel sedicesimo congresso quando avevano parlato sessantuno delegati e delegate ringrazio amo tutti gli oratori che hanno portato qui il contributo delle loro delegazioni e il loro personale ci scusi diamo con quanti non hanno potuto prendere la parola anche se vari membri della direzione del partito hanno rinunciato a par donare per favorire coloro che hanno meno sedi e meno occasioni per parlare al partito e al Paese
L'intervento concluso vivo sul primo punto all'ordine del giorno del compagno Alessandro Natta
Sarà svolto domani mattina con inizio alle ore dieci precise
Questa sera alle ore ventuno e quindici speriamo altrettanto precise si terrà la seconda seduta riservata alle delegate e ai delegati
Nell'intervallo le compagne delegate ai delegati potranno servirsi del self service che sarà in funzione
Domani mattina
Subito dopo il discorso del compagno Natta inizieranno
A dopo la relazione della commissione verifica dei poteri le discussioni e le votazioni sul secondo punto all'ordine del giorno uno
Che recita approvazione dei documenti politici e organizzativi
E del modifiche o lo allo Statuto secondo quanto il congresso ha deciso all'inizio
Si andrà avanti nel pomeriggio e nella serata per lo svolgimento di questo secondo punto
è bene precisare che queste sedute dedicate ai documenti del congresso
E agli emendamenti sono pubbliche e dunque apparente ai
Invitati
E alla stampa
Alla fine finora prego che non è ancora possibile precisare sarà affrontato il terzo pur
Tutto all'ordine del giorno elezione degli organismi dirigenti e di controllo ha concluso
Rione ancora una brevissima comunicazione la delegazione dei comunisti siciliani al diciassettesimo congresso esprimendo viva preoccupazione per le mie lancia la pace e alla sicurezza dei RIS della Sicilia e dell'Italia derivanti dal riaccendersi delle tensioni nel Mediterraneo invita tutte le organizzazioni del partito a partecipare alla manifestazione promossa da varie forze democratiche siciliane
Il venticinque aprile mille novecentottantasei a Catania e as Sigonella contro tutte reazioni di forza
Che mettono gravemente in pericolo le nostre popolazioni rischiano di innestare process incontrollabili con esiti car da strofinacci per tutti ci sembra un modo degno il più degno per celebrare il venticinque aprile la seduta è
Rinviata alle ventuno e quindici oli di allegati