Il lavoro vera ricchezza del paese

Va bene ricordo isolando
Come
Buongiorno a tutti
Iniziamo dopo il filmato
I lavori
Del quattordicesimo congresso la terza giornata
La prima è iscritta a parlare
Moro Holly Giuseppina della Camera sindacale provinciale di Rimini a cui diamo la parola
Ricorda di
Delegate e delegati Buongiorno a tutt'stiamo vivendo un momento molto particolare per il nostro Paese per i cittadini per i lavoratori e per i pensionati
La nostra società ancora oggi ha più che mai bisogno di nulla non dobbiamo dimenticare le nostre radici le nostre lotte che ci hanno sempre visto in prima fila a difendere quei diritti fondamentali di equità e di giustizia sociale
Le grandi trasformazioni politiche sociali possono comportare e modificare i valori e ruolo dei diversi protagonisti di questi processi
Le forze politiche e sociali spesso promuovono ma a volte subiscono le trasformazioni
Questo vale anche per le organizzazioni sindacali compresa da un minimo quando l'organizzazione di chiara matrice quando l'organizzazione di chiara matrice laica riformista e socialista riesce a mantenere un forte legame con le proprie radici
Ed essere fedele ai propri valori nel mondo che cambia allora eccetto saremo tra i protagonisti
Questo assegnato alla nostra storia e ci dovrà distinguere per il futuro
Guardare al passato fare emergere le le ragioni del nostro estere lui traendo le giuste motivazioni per accettare da protagonisti le sfide future
Nel nostro Paese c'è bisogno di serie politiche economiche e sociali i processi di cambiamento sono sempre stati e sono tuttora difficili
Le esigenze di cambiamento si scontrano con i vari conservatorismi
Ma io credo anzi ne sono certa che come sempre davanti ai cambiamenti
Davanti alle trasformazioni alle battaglie le donne in generale ma quelle dell'omino in particolare possono ebbe può non essere uno degli strumenti di punta
Per governare l'evoluzione della società
Affrontato come politica dei sistemi realizzabile sempre tenendo conto dell'esigenza di conciliare e condividere
I necessari fattori di equilibrio e di coesione sociale necessari alla convivenza civile e democratica di un Paese
Il rilancio del nostro Paese deve passare attraverso una strategia decisa e concordata che da una parte rimuova i vincoli allo sviluppo e dall'altra valorizzi potenzialità e risorse
Un autentico Guelfa delle opportunità le donne sono state le vere protagoniste dei mutamenti sociali degli ultimi trent'anni
Le grandi battaglie sui temi importanti ci hanno sempre visto protagoniste
Però nonostante questo l'Italia presenta ancora oggi una serie di difficoltà per la realizzazione delle pari opportunità
Il tema della conciliazione esce da un'ottica riduttiva di ricerca di soluzioni per i bisogni e le esigenze delle donne maggiorenne elemento di innovazione del tessuto sociale e del sistema produttivo
Chiave di volta di un sistema più ampio integrato un politico organizzativa e di impresa di politiche sociali di politiche del territorio rispondenti ai bisogni soggettivi di uomini e donne
Bisogna adottare un modello sociale in grado di stabilire un legame tra competitività ed elevato il livello di vita
Grazie
Con la consapevolezza che efficaci politiche sociali determinano ricadute economiche positive e di un miglioramento complessivo della società
è nostra responsabilità individuale collettiva di uomini e donne prendere tre posizione contro le disuguaglianze ovunque e impedire che adesso organo di nuove non ci possano essere interventi parziali isolati o separati ma tocca alla politica al sindacato costruire delle linee guida di una vera e propria filosofia delle risorse umane con la creazione di una nuova visione organizzativa che insieme sappiano riconoscere e valorizzare le potenzialità femminili e maschili nella specificità del proprio genere
E arrivato il momento di mettersi in gioco
Si devono creare le condizioni in cui venga assicurata la presenza delle donne sia nei luoghi e nei momenti decisionali favorire percorsi professionali che valorizzino le competenze femminili creando condizioni di cambiamento positive capaci di conciliare la vita lavorativa con quella familiare
Dove il tempo vissuto e il tempo lavorato non si hanno più problemi solo delle donne ma questioni legate ad una diversa qualità delle relazioni personali familiari ed affettive
Allora lavorare sulle specificità di genere significa sciogliere il nodo del doppio ruolo delle donne che lavorano e che hanno il carico familiare sulle loro spalle
Nessun Paese al mondo in questo ponte momento può permettersi il lusso di rinunciare a metà dei suoi cervelli
Saper conciliare globalizzazione pari opportunità per il mondo della produzione l'universo femminile costituisce il maggior Bix bacino inutilizzato di risorse umane
Per un mondo produttivo che ha bisogno di qualità innovazione creatività per poter competere sul mercato globale
Allora tocca a noi donne e uomini del sindacato con le diverse possibilità che ci offrono i nostri ruoli di essere tenace propositivi per raggiungere risultati sempre maggiori nell'ottica delle pari opportunità
Attraverso lo strumento della contrattazione capace non solo di salvaguardare il potere d'acquisto dei salari dei lavoratori ma anche capace di ricercare migliori condizioni di lavoro della qualità del lavoro dell'organizzazione del lavoro
Vorrei formulare una richiesta già avanzata tante volte al Pat nel passato
E questo ovviamente sta ad indicare che almeno sino ad oggi l'attenzione non è stata pari alle necessità di inserire all'interno delle nostre strutture il maggior numero di donne favorendo la presenza femminile e non so se lo strumento delle quote sia il migliore so però che non possiamo continuare a nasconderci dietro la ricerca della soluzione perfetta
Così contenuto continueremo a relegare le donne ai ruoli marginali della nostra organizzazione e credetemi non ce lo possiamo più permettere grazie
Grazie a Giuseppina anche perché ha rispettato i tempi che ci eravamo prefissati ieri la parola Walter Galbusera segretario generale della UIL Lombardia
Con la fine della stagione dei voti
Si apre la stagione della verifica due I concreta
Con le situazioni reale con i conti economici
Con le grandi questioni della politica estera
E noi siamo al chiamati questa volta senza più alibi
A discutere a prendere decisioni strategiche fondamentali
In ordine alla costruzione di un'Europa come è stato
In ordine alla politica estera del nostro Paese nell'Europa e nel quadro delle alleanze internazionali
Per la difesa della libertà e della democrazia e in particolare in Medioriente
Nell'affermazione del principio di due popoli e due Stati
Palestinese ed israeliano
Nella Chiara esplicita affermazione
Che la difesa dello Stato di Israele unico paese democratico nel Medio Oriente eh l'elemento imprescindibile della nostra politica estera
Ma si aprono anche confronti di grande portata sui temi interni al Paese sulle questioni istituzionali e sulle questioni economiche e sociali
Io vedo con grande favore interventi di ieri che sono sulla stampa di oggi
Non solo del Presidente del Consiglio ma soprattutto dell'onorevole Fassino
Che con chiarezza
E con determinazione
Ha aperto il dibattito sulle riforme istituzionali riconfermando la dal suo punto di vista che in questo caso mi sento di condividere totalmente la piena disponibilità a costruire in un federalismo solidale una forma di federalismo fiscale
E a ridefinire le regole di un Senato federale è un'apertura importante perché riporta l'Italia sul cammino della normalità
Normalità e confronto e confronto costruttivo
Ed è ciò che è mancato a livello istituzionale
Da lungo tempo
Qualunque legge elettorale ha dimostrato di non
Essere efficace per semplificare e per rendere non solo trasparente ma anche chiaro e produttivo
Il quadro politico il rapporto tra le forze politiche
E questo perché gli equilibri politici della società italiana sono rimasti sempre fortemente squilibrati almeno nella loro ogni lezione istituzionale verso le fasce estreme
E ciò ha reso impossibile quel normale funzionamento delle istituzioni che in tutti i grandi Paesi fa sci che tra maggioranza e opposizione di siano non solo degli elementi normali
E del tutto fisiologici e direi addirittura come dire identificativi di distinzione ma anche degli elementi sostanziali di convergenza sui grandi temi a partire dalla politica estera
La ricerca di questo nuovo equilibrio oggi passa attraverso il dibattito sulla ricostruzione degli equilibri e delle forze politiche nel nostro Paese viene sollevato con grande forza il tema che appartiene a tutto il mondo italiano ma viene vissuto con particolare intensità
Nel mondo delle sinistre che è quello del nuovo partito nuovo partito
Che io non definirei democratico mi sembra un'espressione un po'scontata io vorrei amerei definirlo il nuovo partito riformista della sinistra italiana ma come si fa e soprattutto qual è il rapporto tra il mondo sindacale e questo grande dibattito che si è aperto credo che sia sostanziale
Sostanziale perché oggi Torcivia
Lungo cui si discute e si devono assumere delle decisioni su questa grande scienza riguarda non esclusivamente ma riguarda certamente delle grandi scelte di politica economica e sociale
Io sono d'accordo
Che non si debba accettare come Filosofia
La mistica dei sacrifici che fu di Berlinguer
Che rispondeva ad una analisi molto negativa dell'insieme della società occidentale di cui erano visti gli aspetti consumistici come elementi di degrado culturale e di deviazione dai temi centrali su cui ci si sarebbe dovuti impegnare quindi no alla mistica dei sacrifici
Ma si ad un'altra parola d'ordine è molto più semplice chiare che è quella di rimboccarsi le maniche
Sì non ci Limbo che Remo le maniche non usciremo da questa situazione di crisi che è stata analizzata a mio parere con chiarezza
E con efficacia dalla relazione del segretario generale in fin dei conti il nostro problema
è un problema di fare il ripartire la crescita e per far ripartire la crescita occorre fare salire la competitività e per fare salire la competitività occorre crescere l'efficienza complessiva dei fattori produttivi
E per questo che l'impegno è particolarmente faticoso perché non siamo semplicemente di fronte ad ad una necessità di aumento di produttività del lavoro esiste anche la produttività del lavoro ma in un contesto più complesse e più articolato in cui diventa fondamentale per esempio come è stato ricordato la realizzazione di infrastrutture io rilancio il rafforzamento di una ricerca mirata e non disperdendo risorse a pioggia
Il rilancio di una politica del lavoro che faccia perno sulla contrattazione aziendale pur mantenendo il valore
Unificante del contratto nazionale
Ma è la contrattazione aziendale che premia la produttività che premia il merito che premia la responsabilità che fa salire la produttività e fa crescere il valore aggiunto aumenta la capacità dell'impresa di competere sui prodotti e sui servizi questo è il nostro punto debole
Il punto debole è che tutto il nostro sistema economico negli ultimi dieci anni ha
Perso gravemente sul fronte della competitività ed è su questo fenomeno che deve che deve che deve ripartire e su questo terreno acquista un valore fondamentale il la necessità di costruire una capacità culturale e professionale dei nostri giovani e più in generale del mondo del lavoro
Ma se questo è il punto centrale se l'istruzione elemento che ci potrà permettere di competere
Con i Paesi che possono invece offrire un costo del lavoro un livello retributivo inferiore al nostro allora dobbiamo dire chiaramente che su questo terreno noi dobbiamo scegliere
Il campo del merito il problema della società italiana
E quindi anche il problema della sinistra riformista si riaffaccia il si ricollega a una vecchia intuizione
Quella dei meriti e dei visoni
Che certamente si può coniugare in modo diverso lo stato sociale e l'efficacia del mercato e con questo anche la difesa intransigente della libertà nel solco dei dei valori
Della storia italiana laica
Socialista socialdemocratica i repubblicani su questo fenomeno però dobbiamo essere chiari
L'istruzione non è un meccanismo che si muove semplicemente con il trasferimento di risorse noi abbiamo toccato il fondo né il sistema universitario italiano
De La Stampa di importanza delle grandi università le nostre università anche le più prestigiose occupano dei gradini molto basso
Io credo che il governatore della Banca d'Italia abbia fatto una riflessione saggia io visto che è stato richiamato anche dalla relazione di Luigi non so se
Conveniamo su questo ma rispetto all'università ha lanciato un messaggio chiaro
Si richiedono fondi fondi e sempre fonti
Ma non c'è non c'è invece la proposta di modificare i criteri della nostra università premiando il merito rimuovendo delle posizioni di rendita che consentono a una valanga di di professori
Di S titolari di cattedre ma di non fare praticamente mai le loro lezioni
Questo è il nostro punto secondo il mio parere
Noi dobbiamo riprendere questo grande dibattito che fu già della società italiana e trovare delle formulazioni concrete
Con questo cioè con il richiamo del merito
Non della punizione
Io trovo sempre molta difficoltà a trovare consensi perlomeno ad alcuni livelli quando si dice ma perché non cerchiamo di premiare gli insegnanti migliori
Perché non cerchiamo di dare un segnale che concretamente noi ci opponiamo allarmistica dei sacrifici ma al contrario noi vogliamo invece sostenere il riconoscimento dei meriti e della professionalità
E con questo voglio ricorda che la nostra politica
Che si fonda sul rilancio dalla professionalità della responsabilità sul rilancio della contrattazione integrativa non può non avere al centro il tema della partecipazione
Con una proposta concreta che riguarda l'applicazione della Società duale con i comitati di sorveglianza in tutte le grandi impresa su questi temi si può o rilanciare
Una presenza forte dei sindacati si può contribuire a costruire una sinistra democratica ma soprattutto una sinistra moderno
Chi non difende oggi lo stato sociale taglia alle radici della società
Ma chi non premia il merito oggi avrà una società senza futuro
Grazie io vorrei invitarvi a stare nei dieci minuti antipatico il compito di interrompere chi sta parlando me ne rendo conto
Però ci siamo dati questi tempi sono tantissimi gli interventi e quindi vi prego di rispettarli
Castagna Roberto Segretario generale della Calabria e poi Mantegazza Stefano segretario generale della guida
L'nostro suscitò mucca
A valle di un'articolata fase elettorale che chiude l'esperienza di centro destra
E con un referendum che per importanza di argomenti e di problemi
Non ha avuto precedenti nella storia referendaria al nostro Paese
L'eccezione Ale partecipazione l'alta percentuale del nuovo
Chiede una alcune regioni del Sud ha raggiunto livelli esaltanti penso alla Sicilia e alla Calabria
Hanno restituito al mittente una pessima riforma
Come sindacato abbiamo contribuito fortemente a questo risultato è oggi possiamo tirare un sospiro di sollievo
E pretendere che con la dovuta calma che serve si potrà aprire una fase di larga condivisione per correggere quegli aspetti che necessita di alcune modifiche
Finalmente dopo un lungo ed estenuante periodo di campagna elettorale rientriamo nella normalità
Consapevoli come siamo che ci aspetta un periodo non facile per i problemi che il Paese si trova a dover affrontare ma sicuramente ricco di impegno e di voglia di contribuire a costruire una società di eguali più aperta al confronto e alla partecipazione
Nei nostri congressi abbiamo fatto approfondite riflessioni su un quinquennio caratterizzato da una politica di governo che ha impoverito il Paese allargato il divario tra il Nord e il Sud chiuso il confronto con le parti sociali allargato il precariato e creato una condizione di grande incertezza per il futuro dei nostri giovani
Nonostante le enormi difficoltà incontrate la nostra organizzazione ha svolto un ruolo importante e questo va a merito soprattutto del nostro segretario generale
Che non solo ha dato una buona visibilità alla nostra Guido quanto ha saputo collocarla in una posizione in cui autonomia e merito sono stati elementi distintivi della nostra azione politico sindacale
Nel congresso della Calabria prevalente è stata la nostra riflessione sulla crisi del meridionalismo sul persistendo dualismo che esiste nello sviluppo e sulla questione e legate alla legalità
Sulla crisi del meridionalismo riteniamo di poter dire che oggi diventato difficile parlare di Meridione e del meridionalismo tranne ad accorgerci che il declino economico del nostro Paese Rosi posso penale il suolo facendo scelti forte e coraggiose proprio nel sud del Paese
Tuttavia da tempo il Mezzogiorno non è più al centro del dibattito politico
Il recente risultato elettorale ha contribuito a confermare questa perdita di centralità che lo sviluppo del Meridione a nel dibattito politico e culturale del dita
Il voto ha mostrato un Paese spaccato diviso sui valori della laicità sul modello di sviluppo economico sul ruolo per la funzione dello Stato
La divisione del Paese si è appalesata anche in senso geopolitico
Il Nord resta ancorato ad un disegno postindustriale e si aggrappa alla lega Forza Italia per la difesa della sua posizione privilegiata
Il Sud ha chiaramente percepito la difficoltà in cui si dibatte e ha cercato una rappresentazione dei propri interessi guardando in altra direzione
Verso un cambiamento dal governo che meglio potesse dare una risposta i propri disagi all'ansia e ai timori di una società che attraversa un periodo di stanchezza economico
La fiducia accordata alla coalizione del centrosinistra nasce dalla speranza di vedere rappresentata un meglio i propri bisogni di difendersi dall'aggressività antimeridionalisti Ca'della Lega
Questo dualismo politico si aggiunge a quello tradizionale di natura economico e sociale in mostra impietosamente alla difficoltà di trovare dei sostenitori alla causa del Mezzogiorno
Si può certo sperare in uno sguardo più benevolo che al centrosinistra verso il Sud in una più sentita coscienza sociale
Ma siamo consapevoli che oramai le sorti del Meridione devono basarsi sulle risorse e sulle capacità dello stesso Meridione è il rito per ragioni di tempo di fare considerazioni sulle cause del mancato sviluppo sul fallimento del la politica di incentivazione sulle scelte che furono operate nell'immediato dopoguerra
Ci tengo però a sottolineare come il Mezzogiorno ha sofferto da sempre di una scarsa attenzione nella distribuzione delle risorse ordinarie
Nel finanziamento delle opere pubbliche necessarie a garantire un livello di servizio adeguato in una società civile
Dobbiamo richiedere un'equa distribuzione alle risorse ordinarie che ponga fine ad una secolare ingiustizie
La costruzione di una rete idrica o fognante ENEL nord è un investimento pubblico da finanziare con i fondi di bilancio degli enti locali
Nel Sud assume un carattere straordinario e viene addebitato come sussidio come agevolazione come intervento straordinario
Questa impostazione
è inaccettabile al nuovo governo bisognerà dimenticare una politica di equità e di pare condizione nei confronti del tutto il Paese
Sul versante boy del lavoro e necessario affrontare e superare la condizione di precarietà diffusa non possiamo essere contraria all'uso di strumenti di flessibilità ma tuttavia noi dobbiamo di lei dobbiamo pretendere che debbono essere usate con cautela
Debbono condurrà una stabilizzazione in tempi prefissati bisogna vigilare che le aziende non ne approfittino bisogna monitorare che sia un passaggio temporaneo se non si vuole trasformare il rilevante nuovo fenomeno migratorio in un esodo di massa che provocherebbe guasti irreversibile al sistema economico meridionale
Noi abbiamo bisogno di Giovanni per crede ai giovani per preda del presente
Ma i giovani all'ho bisogno di certezze per credere nel futuro
Abbiamo a lungo incoraggiato l'idea che il sistema previdenziale forse angolato ad una semplice formula matematica
Del pagamento delle pensioni di domani sia strettamente correlato ai contributi versati oggi accomunati nel tempo
Dimenticando che la previdenza una funzione equitativa redistributiva
Un grande paese sarà in grado di pagare le pensioni ai suoi giovani domani solo se sarà in grado di assicurare la produzione del reddito della ricchezza
Si saprà consegnate nelle loro mani un Paese efficiente competitivo che sia in grado di confrontarsi con i suoi concorrenti internazionali
La congentura internazionale mostra che ha disegnato i vizi dinamismo la Germania sta lentamente tornando al suo ruolo di locomotiva d'Europa gli effetti espansivi non tarderanno a manifestarsi anche nel nostro Paese
Tuttavia la condizione molto diversa se guardiamo nell'ottica meridionale calabresi in particolare
Poiché la Calabria ormai saldamente alla Regione economicamente più debole e potrà beneficiare in misura molto marginale di un'eventuale fase di espansione dell'economia
Per trovare le ragioni della speranza bisogna guardare comunque molto lontani
Ai fermenti che si stanno che si stanno sviluppando nelle sue memorie Oriente al ruolo del mare
Mediterraneo che sta riscoprendo la sua centralità del commercio marittimo con i volumi di traffico costantemente crescente atletico forsennati
Noi dobbiamo pretendere per mezzogiorno venga collocato in una politiche una strategia di questo tipo che guarda alla sponda del mediterranea oggi questi Paesi hanno urgente bisogno di servigi soprattutto nel campo dell'istruzione universitaria della ricerca e della solitudine della sanità
Al governo bisogna chiedere ottenere un forte impegno a sostegno di una concreta politica del Mezzogiorno nel contesto internazionali partendo dall'applicazione dei contenuti presente all'accordo sottoscritto da CGIL CISL e UIL Confindustria e governatore della regione meridionale il diciassette dicembre due mila e cinque alle giocava
Sul petto il giorno pretendiamo che si cambi registro
Che si mette in campo unitamente a una rinnovata capacità degli attori e locale una terapia d'urto che modifiche le condizioni economiche di questa di questa regione del Sud
Chiediamo quindi un impegno corale di tutto il Paese non per fare un favore al Mezzogiorno ma quello aiutare l'intero paese viva la guerra viva l'unità del Paese
Grazie a Roberto la parola Stefano Mantegazza segretario generale della UIL la
Buongiorno a tutti a tutte
Care delegate e cari delegati questo appuntamento di oggi conclude un percorso che abbiamo vissuto insieme lungo otto mesi otto mesi di dibattiti di confronti di discussioni
Che ci hanno portato a questo appuntamento confederale con una serie di proposte che Luigi Angeletti nella sua relazione di ieri fa sintetizzato
In questo in questo congresso una relazione bella completa profonda a tratti appassionata
Che condivido perché indica con chiarezza
La strada riformista per il cambiamento del Paese e perché con altrettanta chiarezza indica al governo
Quali politiche la UIL potrà condividere e quali quelle a cui con grande determinazione ci opporremo e ora
Che ci siamo lasciati alle spalle tutti gli appuntamenti elettorali e anche quello referendario
Ora che la maggioranza ha accolto sia pure con tanta fatica
Una serie crescente di consensi e ora di provare a vincere la sfida più importante
Che è quella che veniva indicata nella redazione di Luigi Farr ripartire lo sviluppo Farr ripartire i consumi di questo paese e allora
A questo governo al nuovo governo noi chiediamo come primo atto del suo impegno politico quello di ridurre le tasse
Sulle buste paga dei lavoratori dipendenti così come è stato promesso agli italiani nel corso della campagna elettorale
Facendo questa scelta il governo coglierà molti obiettivi in primo luogo verrà invertita la direzione di marcia
Del gigantesco spostamento di ricchezza
Dai lavoratori dipendenti agli altri percettori di reddito che è stata la sola unica politica economica del precedente governo una politica che è stata costruita suo rifiuto della concertazione e della politica dei redditi
Una politica che è stata facilitata dalla diffusa e crescente instabilità dei rapporti di lavoro
Alimentata dalla costante acquiescenza ad ogni ingiustificato aumento dei prezzi
Ridurre quindi le tasse sulle buste paga
Come sostiene da sempre la UIL è una scelta in primo luogo di equità e di giustizia sociale ma serve anche noi ne siamo convinti a rimettere in moto l'economia la produzione
E l'occupazione
Perché il maggior potere d'acquisto darà nuovo e decisivo impulso ai consumi interni
Perché aiuterà l'Italia a non perdere il treno della ripresa economica che sta passando in Europa e nel mondo
Quindi ci vuole coraggio il coraggio di scegliere lo sviluppo il coraggio di non percorrere viene vecchie come quella invece di incrementare le tasse e tagliare la spezza pubblica
Se il governo avrà questo coraggio dopo anni di crescita intorno allo zero
Tornerà la fiducia interna ed estera nelle sorti e nelle prospettive dell'economia italiana
E non deve il Governo cedere alle troppo tempestive e io direi anche sospette esortazioni ad aumentare le tasse a ridurre la spesa pubblica di quelle istituzioni internazionali
Che fino a poche settimane fa all'Espresso pubblici e lusinghieri giudizi sulle acrobazie economiche del precedente esecutivo
Io lo dico senza mezzi termini
Quando Barroso e Almunia si svegliano come caduti dal vero
E si dicono seriamente preoccupati dell'andamento della finanza italiana ci stanno prendendo in giro ci stanno truffando
E allora
è necessario che questo governo respinga al mittente quelle preoccupazioni e ci permettiamo
Al Presidente del Consiglio che fra poco interverrà ai nostri lavori di dare un suggerimento
La vitale e la l'assoluta e vitale priorità del nuovo governo per quanto ci riguarda non è quella di rassicurare i mercati da piuttosto quella di rassicurare tutti gli italiani
L'altro tema
Che mi sembra essenziale per far ripartire lo sviluppo
è quello di combattere sul serio
E non per finta come si è fatto fino adesso l'evasione fiscale e contributiva alimentata dal lavoro nero
Pensate secondo le dichiarazioni del due mila tre
Ci sono solo cinquanta mila italiani con un reddito superiore ai duecento mila euro
E per assurdo di questi due terzi sono lavoratori dipendenti ecco in questa cifra credo che si possa ricomprendere la grande incredibile evasione fiscale che esiste in questo paese e dall'altra parte
Altre due cifre da brivido
In Italia vivono quasi tre milioni e trecento mila alieni impariamo a chiamarli così
Sono un popolo invisibile di braccianti di infermieri di badanti senza diritti essenza tutele
E poi ci sono due milioni e settecento mila fantasmi del lavoro perché fantasmi perché appaiono e scompaiono nel nostro mercato del lavoro a secondo del padrone che trovano ecco sei milioni di persone
Che ha nome intanto il prodotto interno lordo quello nero
Del quattro per cento che contribuiscono al PIL per circa il diciotto per cento del totale
E che noi dobbiamo ai quali noi dobbiamo disegnare un volto dare una cittadinanza dare un nome perché è una scelta questa di equità è una scelta questa di solidarietà ma è anche una scelta senza la quale non ci potrà mai essere nessuno sviluppo duraturo in questo paese e allora credo che una delle grandi battaglie
Che CGIL CISL e UIL dovranno subito mettere in piedi
Al termine anche di questo nostro congresso sarà proprio quella una grande battaglia contro l'evasione contributiva e fiscale una grande battaglia per l'emersione del lavoro ripeto per una scelta di solidarietà per una scelta di equità ma anche perché solo facendo emergere questo diciotto per cento del prodotto interno lordo italiano
Costruito da queste persone senza nome noi possiamo veramente pensare di rilanciare questo paese al fondo di tutto è necessario quindi ripensare il sistema fiscale
Noi vogliamo un fisco amico che sostenga le fasce deboli della società premi le imprese che innovano e diventano più competitive incida quanto è giusto sulle rendite e sui profitti la speculazione estranei
L'evasione e l'elusione delle imposte su questo versante su questo tema permettetemi l'ultima battuta prima di concludere una sottolineatura importante
Possiamo inventare le leggi migliori sul versante del mercato del lavoro e sul versante fiscale ma senza un'adeguata repressione
Che colpisca coloro che non vogliono pagare le tasse anche alla migliore delle leggi sarà destinata a fallire
Ora
Veramente le conclusioni ho veramente finito concedetemi però ancora solo una parola qui alle mie spalle
C'è è stato disegnato l'arcobaleno
Il simbolo della UIL
Se lo guardate bene se lo guardiamo bene tutti quanti insieme
Però questo arcobaleno può sembrare anche una sorta di stella cometa
Magari una stella cometa un po'laica come siamo noi però una stella cometa
Una stella cometa che indica la via da seguire e contiene un messaggio forte è chiaro
La via da seguire
è quella del riformismo sociale contenuta nella relazione del nostro segretario generale
E praticata tutti i giorni dagli uomini e dalle donne della UIL il messaggio invece rivolto a tutti i lavoratori
Fidatevi della UIL fidatevi di noi non vita diremo mai
Grazie
La parola a Romano bellissima e si prepari Carlo Fiordaliso segretario generale della UIL PL
Romano
Grazie care
Delegate e cari delegati
Cari colleghi
Questo congresso cade in un momento molto delicato
Per la vita del nostro Paese
Siamo di fronte a una crisi economica senza precedenti
Una crisi del sistema produttivo gravissima sottovalutare il nostro sistema produttivo si sta accartocciarlo perché costituito prevalentemente da piccole e medie imprese cioè imporre sette non hanno la massa critica sufficiente per competere sul piano internazionale e oggi il nostro problema
Come ricordava Angeletti nella relazione non è quello di ridurre il costo del lavoro per poter competere con la Cina o con i Paesi dell'est Europa il nostro problema
è quello di disporre di tecnologie avanzate di prodotti avanzati per poter recuperare quegli spazi sui mercati europei quindi la massa critica dell'impresa è fondamentale
E noi abbiamo perso quasi tutti i grandi gruppi abbiamo pensato che piccolo è bello
Perché l'esempio del Nordeste è stato un esempio illuminante che certamente ha dato un contributo delle risposte positive in un particolare momento dell'economia e della storia del nostro Paese
Ma i processi e i prodotti invecchia non rapidamente
E se non si ha la capacità di innovare
E se non si ha la capacità di rispondere con prodotti e con processi innovativi si perdono quote di mercato si perde e occupazione si perde ricchezza per il Paese
E noi abbiamo perso
La capacità di investire in ricerca e innovazione
Proprio per le dimensione dell'impresa
E perché c'è stato soprattutto una disattenzione del governo centrale ad indicare soluzioni alternative a quelle che potevano operare le impresa
Ma ciò che preoccupa
Maggiormente e la perdita di competitività del sistema Paese
Il nostro paese ha perso competitività rispetto i nostri maggiori concorrenti
Noi importiamo oltre l'ottanta per cento dell'energia necessaria l'ottanta per cento dell'energia necessaria
E con i posti dell'Energia con i costi del petrolio attuale significa che la nostra bilancia commerciale subisce un salasso continuo
Il costo dell'energia elettrica per le nostre aziende per le famiglie
E mediamente superiore del trenta per cento rispetto alla concorrenza ma come pensate si possano competere con un ente capre di questa dimensione
Questi sono alcuni dei problemi ma ce n'è un altro abbiamo un sistema paese un sistema burocratico vecchio farraginoso il più vecchio d'Europa ma pensate un impresa per avere una licenza nel nostro Paese
Ah spetta per diciotto mesi in diciotto mesi cambia il mondo cambia il mercato
L'attrazione del mercato i capitali internazionali non entrano nel nostro Paese perché non hanno condizioni di sicurezza di remunerazione di competitività
Un sistema vecchio che non consente di rispondere alle esigenze continuiamo a comprare il metano dalla stessa bottega e dallo stesso fornitore lo trasportiamo con lo stesso tubo ma come pensiamo poi di essere competitive di potere avere un'energia
A costi più bassi se non riusciamo a diversificare le fonti di approvvigionamento del nostro sistema
Oggi c'è un mercato del metano liquido in giro per il mondo che offrono Das apprezzi stralciati
Ma noi lo paghiamo più del doppio perché lo dobbiamo comprare solo dalla Russia o date dati di perché quelli sono i tubi che ci limitano non riusciamo a costruire un solo degassificatore nel nostro Paese
Per potere comprare il metano sul mercato libero ma come si può pensare certe o ha ragione Angeletti dobbiamo rispondere a questa crisi con lo sviluppo
Ma come si fa a fare sviluppo se non sciogliamo i nodi fondamentali della nostra economia
Ma come pensiamo a fare sviluppo se non puntiamo a delle priorità
Allora la priorità prima quella che costa di meno e dare al nostro sistema Paese maggiore dinamismo vogliamo un sistema burocratico moderno che aiuta nell'impresa a fare impresa e che aiuta i lavoratori a trovare il posto di lavoro rapidamente
Che faccia incontrare la domanda e l'offerta un Paese moderno in altri termini
E non un Paese che perde
Che perde tempo abbiamo delle infrastrutture vecchie sino a oggi abbiamo detto il Mezzogiorno il Sud e manca di infrastrutture ma guardate il Nord opulento a infrastrutture vecchie non più utilizzabile
Nel nel ricco Veneto per trasportare i prodotti si impiegano giorni perché ormai le strade sono sul sovraffollate non c'è più la capacità di di di di rispondere in modo celere perché non sono state fatte innovazione perché non vengono fatte le scelte che sarebbero necessarie
Per avere infrastruttura più moderna e più efficiente per il nostro Paese
Angeletti ha fatto una relazione
Ma io non solo condivido ma che davvero il quadro della realtà del Paese ha indicato con chiarezza
Quale e con lucidità qual è il livello della crisi del nostro Paese
Ma è stato bravo perché ha indicato ancora delle soluzione possibile
Ha avvertito il governo a non commettere errori facili perché sbagliare adesso significa condannare milioni di cittadini allora sotto sviluppo alla povertà significa ponte Alinari il giovane alla precarietà
Noi invece dobbiamo puntare allo sviluppo
Noi cadiamo nella trappola della competitività a basso costo non ce la faremo mai a ridurre gli stipendi salari e le pensioni al livello del cinese o ai livelli dell'Est europeo
Noi sappiamo competere sulla qualità dei prodotti sulla nostra capacità innovativa sul mediche Italie dobbiamo riprendere questa qualità
Se vogliamo rilanciare il nostro Paese l'occupazione il posto per questo Paese deve avere in Europa e ce la possiamo fare
Ce la possiamo fare perché ancora una volta questo governo consentitemelo è chiamata a compiere scelte coraggiose
E noi chiederemo al presidente proprio di compiere queste scelte coraggiose come le abbiamo pronta quando dovevamo entrare nella moneta unica europea
Siamo stati capaci di entrare
Nella moneta unica europea quanto a tutti ci dicevano che eravamo dei materiali importante il ministro vaga tedesco che è un giorno sì e l'altro pure diceva
Per noi non saremmo mai riusciti ad entrare nella prima fase della moneta unica l'abbiamo smentito perché abbiamo compiuto scelte chiare e abbiamo coinvolto i cittadini lavoratori nelle scelte del Paese dobbiamo ricreare quel clima è la UIL guasto propone al governo ricreare un clima di partecipazione per compiere una grande sforzo di rilancio del paese e quindi di crescita della nostra economia viva la UIL grazia del grazie
è presente che poi porterà il suo contributo ai nostri lavori ministro del lavoro Cesare Damiano che salutiamo per la sua presenza congresso
La parola a Carlo fuori Fiordaliso si prepari Anna Rea segretaria generale della Campania
Direi
Che questo congresso sui aperto
Con una splendida relazione del nostro segretario generale
Che ha colto il dibattito che si è sviluppato in questi mesi all'interno della nostra organizzazione
Io vorrei soffermarmi su due questioni
Che
Angeletti ha affrontato anche nella sua relazione
La prima è la questione recata alle corporazioni
Guardate amici e compagni noi possiamo fare molti discorsi inventarci mille strategie
Però se non cogliamo
Il messaggio che sta arrivando dal paese
Potremmo davvero correre il rischio di farsi molto molto male
E il messaggio che arriva è un avanzata cultura bene
E anche politica
Delle corporazioni il Paese esista corpo Forattini utilizzando e la corporativi iniziazione del Paese è l'antitesi della cultura solidaristica delle confederazioni
Vedete
Oggi il mondo della politica complessivamente inteso
è più sensibile
Al scatto elettorale delle singole corporazioni con le quali è più facile negoziare
La concessione di qualche vantaggio che non affrontare i complessi problemi i mercati alle dinamiche economiche e occupazionali istituzionali che le confederazioni stanno porre al mondo della politica
Il mondo delle corporazioni
è un mondo che peraltro da una parte riscatta ricatta il mondo politico
Da un altro ricca Taini laboratori perché per far parte letterine corporazioni sia costretti a pagare la decisione
In maniera molte volte estremamente pesanti e la non adesione a collegi ordini albi professionali inibisce l'esercizio del lavoro
Questa
Antitetico
All'articolo uno della Costituzione del nostro Paese
Da una il Paese non è una repubblica delle corporazioni
è un'altra cosa e io chiedo alla mia confederazione
Di sottrarsi
Alla Borsa
Delle corporazioni
E di stimolare la classe politica complessivamente intesa perché il riscatto è trasversale
Tali l'abbraccio mortale
Degli interessi di parte
Noi siamo l'ultimo Paese d'Europa
Che è ancora ubicato a sottostare alle regole notarili
Se non c'è il notaio che e quanto costano
Quanti sono i laccioli che imbrigliano l'economia del nostro Paese attraverso il condizionamento delle corporazioni
Io su questo argomento vorrei proprio che si sviluppasse un'attenta analisi
E si elaborasse una strategia no contro qualcuno
Ma appena rilanciare la democrazia il lavoro ma anche l'economia che verrebbe liberata dai vincoli delle corporazioni
La seconda questione si parla sempre che nel nostro Paese manca la ricerca
Cioè a Walter nel suo intervento ha fatto alcune considerazioni sull'università
Io mi permetto
Suggerire alla UIL
Di farsi promotrice di una proposta
Che vada nella direzione della ricerca ma dicendo che tipo G. ricerca noi sollecitiamo nel nostro Paese non basta dire bisogna fare ricerca
C'è chi ricerca la moglie e marito non c'entra niente
Allora noi potremmo suggerire di orientare la ricerca interenti elezioni che sono quelle che i maggiori economisti anzi gli ultimi cinque premi Nobel dell'economia hanno suggerito
Una e la tecnologia dell'informazione quel information technology rispetto alla quale noi siamo importatori
Al cento per cento mentre invece potremmo sviluppare
Una ricerca che ci consenta di diventare punto di riferimento
Il secondo ter Reno su quali sviluppare la ricerca è indubbiamente lo ricordava benissimo la questione dell'energia
Sull'energia noi potremmo e dovremmo investire per aiutare il Paese ad uscire dal terribile Cat
I scarsità energetica nel quale vive
Allora le automobili
Troppi i macchinari sono ancora costretti ad andare avanti col petrolio con la benzina
Mentre il futuro
E ormai un futuro che si svincola da questi terreni complicati
Allora credo che ricercare nuove forme di Energia
Alternativa al petrolio e oggi ci sono tutte le condizioni credo che metterebbe il nostro Paese che ha un'antica tradizione nell'industria automobilistica
Di metterlo in condizione in Europa di essere il capo fila
Nella ricerca il delle forme alternative di
Latte
Grazie a questione è la sanità
E anche qui la ricerca nella strumentazione la ricerca tecnologica degli strumenti che servono per la diagnostica e perdi la cura e per gli interventi
Ci sono terreni sui quali si sviluppano crampi economie in altri Paesi perché non voi non possiamo limitarci proprio in questi tre settori straordinari
Probabilmente se finalizzato simbolo le nostre risorse per la ricerca
Su questi tre terreni daremmo un forte impulso a Rinnovamento ha e al rilancio dell'economia e occupazionale del nostro Paese concludo
Dicendo che noi dobbiamo accettare
Anzi proporre la sfida sul funzionamento della pubblica amministrazione
Guardate molti i problemi arrivano e veniva ricordato dalla scarsa funzionalità del che gli uffici pubblici
Bene
Noi che siamo sindacalisti che siamo dei lavoratori che siamo attivisti e dirigenti di queste organizzazione sindacale
Dobbiamo essere in grado di ospitare il mondo della politica
A marciare su terre in ordine al rinnovamento della modernizzazione della efficientizzazione dei servizi pubblici
Mettendo
Dall'altra parte
Il rinnovo dei nostri contratti di lavoro
Perché è ora di finirla di permettere a chicchessia di trattare i pubblici dipendenti come dei paria
Noi siamo dei professionisti garantiamo qualità
E la pubblica amministrazione non è un costo è un investimento se la si fa funzionare come deve funzionare certi che c'è proprio nella pubblica amministrazione sia rileva il clientelismo
Sofà Isma'
Di attualità
Beh è chiaro che ci sarà poco rispetto per i lavoratori pubblici
Ma noi siamo un'altra cosa e questa organizzazione in grado per la sua storia per la sua cultura di mandare avanti questa scommessa questa provocazione
Con l'orgoglio che ci deriva da essere in grado di ospitare qualunque parte della classe politica diversamente diventeremmo complici ma complici perdenti
Perché altri risolvono autonomamente i loro problemi per quanto ci riguarda a volte siamo costretti a scioperare per incrementi dello zero virgola zero zero uno allora la clinica del mondo del lavoro
Cari la dignità che noi dobbiamo pretendere proprio dal mondo della politica grazie
Poi parla Nirvana Nisi segretario confederale della UIL
Grazie presidente penso che tutti abbiamo promosso potuto approvare
Ad apprezzare la relazione che Luigi ieri offerto a noi ma offerto a tutto il sindacato a tutto il mondo del lavoro una relazione efficacia concreta immediata e penso che è riuscito a rappresentare in maniera autentica il sentire del nostro popolo dei nostri iscritti
Dei dei tanti che hanno aderito alla UIL del milione e novecento mila iscritti e dei tantissimi che botto non non iscritti che votano alle nostre RSU
Per ultimo e mi fa molto piacere l'avete letto sui giornali grazie al lavoro dei compagni metalmeccanici per la Campania
La UILM della FIAT auto vi Pomigliano d'Arco è ritornata ad essere la prima organizzazione
E questo
Proprio perché abbiamo la capacità e ora e ieri Luigi l'ha lanciata questo congresso la capacità di rappresentare in maniera autentica il proprio sentire
Una sfida che lanciamo a tutto il mondo politico a tutto il sindacato credo che debba essere una sfida che devono cogliere fino in fondo in un lavoro unitario anche compagni
Della CGIL
E della scintilla io credo che a maggior ragione noi della UIL noi della CGIL della CISL e che abbiamo voluto e non per questo ci siamo sentiti poche autonomi di voltare pagina in questo Paese
E anche con gli ultimi risultati quelli di ieri straordinari ed eccezionali rispetto alla Bolivia del popolo italiano
De dei tanti lavoratori di partecipare di partecipare in maniera sentita in maniera voluttà abbiamo cambiato pagina oggi più di ieri
Lo dico hanno voi compagno della UIL lo dico ai compagni della CGIL della CISL
Dobbiamo lanciare una sfida a questo Paese a questa politica perché diventi per davvero quella buona politica e non ci facciamo risucchiare
Purtroppo dalle tante tattiche in a volte anche schizofreniche
Dei partiti o delle componenti dei partiti
Ma diventiamo noi promotori di una vera fase di riforma in questo Paese
Diventiamo noi promotori affinché questo Paese imbocchi la strada dello sviluppo in pochi la strada finalmente della redistribuzione della ricchezza
Di tutti i redditi
Per il diritto di cittadinanza di tutti i cittadini ivi compreso i tantissimi emigranti e questo noi lo possiamo fare compagni con quella e mi è piaciuta la rappresentazione dell'autonomia che ha detto Luigi del sindacato basato sulla reciprocità
Della del rapporto tra la politica e il sindacato per noi l'autonomia che non è assolutamente indipendenza e indifferenza
Non perché vogliamo dettare noi l'agenda di priorità dell'agenda della politica ma di sicuro non vogliamo neanche che sia essa che ci dica cosa fare o cosa non fare
Noi non solo come cittadini di questo Paese ma come soggetti che organizziamo interessi collettivi
E bisogni ben definiti abbiamo bisogno nell'interesse generale non li rappresentiamo noi in una logica corporativa e questo fa la differenza
Tra noi CGIL CISL e UIL
E gli altri sindacati che pure stanno attraversando un processo interessante di innovazione ma ancora molto lontani dalla tradizione storica
E dalla capacità di rappresentanza del sindacato della CGIL della CISL e della UIL e mi riferisco al processo che sta praticando l'UGL
Bravo Luigi quando appunto questa spinta la lanciamo su cose concrete da qui a poco sentiremo il presidente Prodi noi abbiamo bisogno di un esecutivo perché l'abbiamo voluto questo esecutivo ci siamo battuti perché si cambiasse in questo Paese e proprio per questo noi dobbiamo pretendere che abbiano il coraggio di prendere delle decisioni che in questo Paese da decenni non si riescono a prendere
Sia i governi a passati del centro sinistra
Sia quelli del centro destra occorre una politica coraggiosa sul fisco che fa la differenza rispetta una politica di giustizia sociale e di sviluppo certo serve non solo per ripianare le casse prosciugate
Far pagare chi non ha mai pagato
Chi non ha mai pagato e si è arricchito di più nel corso di questi anni facendo impoverire sempre di più la maggioranza del Paese la maggioranza del Paese è rappresentato dai lavoratori e dei pensionati gli unici che pagano le tasse
Allora una lotta senza quartiere all'evasione fiscale che vuol dire anche lotta al lavoro nero non che vuol dire
Lottare quando quando non si investe quando c'è il lavoro nero significa non investire in formazione non investire nella sicurezza quella sicurezza che ci porta tanti morti bianche
Nella sola Campania voglio dare questo dato molto velocemente
L'altro giorno in occasione della festa della guardia di finanza sono stati diffusi i dati dell'evasione fiscale in Campania
Nei soli primi cinque mesi del due mila e sei siamo già a cinquecento milioni di Europ evasi
Se non è questa una priorità del Paese mi chiedo quale altra posta in essere la priorità ed è questa la battaglia su cui noi come sindacato dobbiamo spingere perché questo governo si allontani dagli opportunismi elettorali e faccia delle scelte coraggiose delle scelte forti che porta una sana competizione tra l'impresa che porta ad investire in ricerca e formazione
Fondamentale per dare quel colpo di frusta all'economia che diceva appunto ieri Luigi
Ma è tempo di decisioni
Non soltanto di cose che dovranno venire il Paese non ha bisogno di rimandare ancora di un anno non abbiamo bisogno di moratoria delle scelte delle decisioni vanno prese subito
Vanno presto e subito per ridurre quel gap pericolosi per il nostro Paese
Bene ha fatto Luigi l'elemento centrale delle infrastrutture belle Energia sulle infrastrutture ma pensiamo alla qualità delle nostre dei nostri strutture che abbiamo ferroviarie
La delegazione campana per arrivare da Napoli con la tarda
Alta velocità
Grandi investimenti nelle nostre delle nostre aziende grandi investimenti nelle ferrovie dello Stato domenica se abbiamo messo note ore di con la tappa alta velocità saremmo arrivati a New York questo è un Paese da terzo mondo quale politiche di sviluppo se non investiamo con coraggio su queste cose
Ed è proprio sulle infrastrutture le infrastrutture primarie una eretti idrica che fa acqua da tutte le parti un costo del denaro che rappresenta una grande emergenza del nostro Paese questi sono i gap del Paese questi sono i veri e gap del mezzogiorno e qui compagni io credo che noi con coraggio CGIL CISL e UIL
Lo devi deporre unitariamente la battaglia sul cuneo fiscale
Diventa fondamentale anche per aiutare non in maniera generalizzata basata non dobbiamo avere timore
E lo dobbiamo fare però anche individuando delle premialità deve essere finalizzata non in termini generalizzati
Per quelle imprese che hanno recuperato redditività che hanno investito che hanno fatto della buona occupazione
E soprattutto per le aziende del Mezzogiorno che hanno sul proprio peso il costo forte della Gap delle infrastrutture delle energie
E qui scusatemi
Se letto anche in questi giorni
Indubbiamente il nostro Paese è uscito nel corso di questi anni esprime una grande insicurezza una grande incertezza prevale soprattutto nei giovani che non riescono a organizzare a progettare il proprio figlio futuro
Crea sfiducia nel Paese negli Investimenti come forte la sfiducia nel Nord
E penso alla sbornia l'elemento fondamentale che c'è stato di sviluppo del Nord Est ma che non è stato supportato dalla carenza di una politica industriale del governo
Ma da questo parlare di una questione settentrionale magari contrapposta una questione meridionale credo che sia sbagliato
Noi dobbiamo vivere fino in fondo la necessità di imboccare una nuova strada per lo sviluppo
E di vedere il su tutto come la vera risorsa del Paese
E lo potrà essere per tutta l'Europa rappresentando il Mezzogiorno quel mondo da però dopo dai paesi dell'Est capaci di unificare il nord e il sud dell'Europa
E l'Est e operetta
E qui molti e ne parliamo ne parliamo anche noi della piattaforma logistica del Mediterraneo che è fondamentale ma è ora lo dico anche al governo lo dico ai tanti che siamo impegnati in iniziative
Basta convegni impegniamoci a investire sulle infrastrutture impegniamoci a investire nelle reti telematiche aeroportuali e impegniamoci a investire soprattutto in quella rete dei diritti
Noi come con nel congresso regionale della UIL con molto successo abbiamo lanciato questa proposta che ha avuto un grande consenso dai paesi dell'aria ammenda e dalla scelta occorre proseguire con proposte concrete
Ma possiamo fare questo e concordo molto con Luigi io vengo da una regione tutti leggiamo sulla sui giornali la grande emergenza sui Problemi infrastrutturali
Ebbene noi dobbiamo avere il coraggio il sindacato l'ha avuto mi auguro che anche fino in fondo i rappresentanti delle istituzioni locali e delle istituzioni nazionali
Basta con i localismi egoisti sulle infrastrutture
E questo se pensiamo alla vicenda vergognosa dei rifiuti un commissariamento decennale
Paghiamo il triplo del costo di un termovalorizzatore portando al limite i nostri rifiuti in Germania che li trasformano in Energia quindi per questo grande coraggio nelle scelte
Ma per avere una buona politica una buona politica del Paese per il Mezzogiorno io qui ritengo che non dobbiamo chiedere soltanto ulteriori risorse concordo con quello che l'economista Nicola Rossi ha detto
Noi nel Mezzogiorno le risorse non bastano mai non bastano mai nel nostro Paese per lo sviluppo ancora meno del Mezzogiorno
Ma di sicuro di risorse e noi ne abbiamo avuto di sicuro l'opportunità che avremo con i fondi strutturali
è fondamentale ed importante
Quando si parla di tredici miliardi di tredici mila miliardi delle vecchie lire come i fondi strutturali è una risorsa importante non si può disperdere allora la nostra battaglia per la buona politica per le buone istituzioni che hanno coraggio di fare scelte e di decidere Bali al centro così come in periferia abbiamo bisogno di una pubblica amministrazione e di una classe dirigente capace di decidere ma abbiamo bisogno soprattutto e concludo
Abbiamo bisogno soprattutto che saltiamo il nostro ruolo contrattuale fino in fondo compagni io qui vedo molta timidezza molta paura
Noi dobbiamo ritornare in fino in fondo e saltando la concertazione al centro come in periferia non predicata ma praticata fino in fondo di un sindacato che si misura con i temi della crescita
Ma di un sindacato che si misura per la difesa del salario di quel salario che deve difendere la professionalità il merito e la fatidica dire questo vuol dire un sindacato che si impegna fino in fondo e siamo i promotori precursori e vogliamo fino in fondo spingere verso il cambiamento verso quelle riforme necessarie
Attenti quindi a tanta timidezza
Avevi paura non è solo una provocazione forse lo è stato io la condivido moltissimo quello che ha detto Luigi scusami e concludo di ha cancellare di dire che l'accordo del ventitré del luglio nei fatti non c'è più
Mai nei fatti compagni perché nei fatti non è stata fatta una politica di tutti i redditi
Nei fatti i nostri lavoratori non hanno un aumento salariale come è giusto che venga fatto allora noi dobbiamo avere il coraggio di spingere verso una contrattazione non è assolutamente un salto nel buio un sindacato moderno un sindacato riformista
Che fa delle proposte concrete che fa delle proposte che esalta la contrattazione al centro la concertazione così come la contrattazione di territorio
Quel territorio che ne dobbiamo valorizzare i compagni
E qui ho finito veramente perché ho detto bravo Luigi su tante cose
Voglio però affermare che c'è la necessità questo sindacato che vuole dare una grande sfida per aiutare il Paese verso il progresso e verso lo sviluppo ha bisogno di un sindacato che si nota di un sindacato che si rinnova e questo vale per noi
Vale per i compagni della CGIL tali per i compagni della sinistra ma noi parliamo di noi
Io credo caro Luigi che quella capacità di innovazione e rinnovamento che abbiamo avuto in molti territori molte categorie ha bisogno di una spinta maggiore dal centro dalla Confederazione
E molto bello vedere questa presidenza
Contante compagne tante giovani e tanti giovani
Sarebbe altrettanto bello vedere per il prossimo congresso nazionale più di tante di quelle donne e tanti di quei giovani nella prima sibila ma soprattutto a venderne tante nelle segreterie confederali nelle segreterie di categoria negli organismi così come tante donne giovani e questa è la nostra forza caro Luigi
Tante donne giovani fanno parte delle nostre arresti e undici in tanti partecipano decidono di essere protagonisti
Protagonisti del futuro perché non solo si siedono della UIL e noi ci fidiamo di loro ma soprattutto perché c'è una grande voglia di partecipazione
Perché fino in fondo i nostri giovani le nostre donne il nostro popolo e l'ha dimostrato con l'impegno che abbiamo avuto come CGIL CISL e UIL in questa battaglia del referendum sacche partecipare è essere uomini liberi e la UIL vuol essere fino in fondo libera in questo Paese
Per affermare il progresso e le vere e proprie riforme che questo Paese ha bisogno
Ma io vi invito ancora una volta a rispettare i tempi compito ingrato di interrompere i compiti
Spagna e le compagne però sono tantissimi gli interventi la parola Nirvana Nisi subito dopo parlerà il segretario generale della CGIL Guglielmo Epifani
Buongiorno a tutti voi delegate e delegati gentili ospiti
Le tesi congressuali sono la sintetica esposizione di quella che dovrà essere la politica della cui nei prossimi cinque anni
La UIL sindacato dei cittadini e specificherei delle cittadine dando pari dignità a tutte le nostre iscritte dedicata
Si inserisce nella strategia di Lisbona per l'occupazione condividendo anni obiettivi e finalità
La conoscenza dei problemi che stanno investendo il mondo del lavoro da un lato e dall'altro le preoccupazioni per la tenuta del tessuto sociale per le ricadute sulle tutele acquisite e sulla sicurezza economica e sociali in pericolo
Che deve portare a definire in questo congresso precise indicazioni di lavoro
L'adesione alle strategie di Lisbona deve essere il faro cui guardare
I punti di forza dell'azione sindacale per i prossimi cinque anni dovranno essere coerenti con l'azione finora svolta dalla guida con un occhio sempre più attento alla politica europea
L'obiettivo è quello di contribuire tutti insieme uomini e donne alla ripresa del Paese
Quali sono i campi di squisita
Il miglioramento dell'occupazione la riaffermazione dei diritti e opportunità uguali per tutti
Lo sviluppo di una moderna rete di infrastrutture la salvaguardia della salute e dell'ambiente la riforma dello stato sociale
Sono cinque come gli anni che ci attendono
Cinque punti di Porta del sindacato da affrontare in un ottica di cambiamento
E dovremmo assolutamente farlo per consentire alla UIL di mantenere il suo originale carattere dinamico di sindacato al servizio di tutti i cittadini
E allora i cinque punti di forza del sindacato della UILM divengono parte integrante della strategia di Lisbona
Anzi sono la traccia di un percorso di attività che dovremmo compiere possibilmente e compatibilmente in sintonia con le politiche che il nuovo governo si appresta a varare su questi specifici temi
In tema di occupazione l'Italia e tre Paesi che fanno registrare i maggiori ritardi rispetto alla strategia di Lisbona
Siamo a meno dodici per cento sull'obiettivo dell'occupazione complessiva e a meno quattordici per cento rispetto al target di occupazione femminile
Il punto debole dell'economia è determinato dal suo bassissimo livello di crescita
I segni di ripresa chi sono ma sono ancora troppo deboli
La parte dipendenza del nostro Paese da fonti di energia estera si indebolisce dal punto di vista economico ed industriale
Mettendoci in difficoltà nei confronti di una concorrenza agguerrita è supportata da sistemi economici molto più stabili
Continuiamo perciò ad essere il fanalino di coda nella classifica europea sull'occupazione e ci preoccupano le forti differenziazioni tra nord e sud che dobbiamo assolutamente equilibrato
Aumenta purtroppo anche la la disoccupazione di lunga durata
E soprattutto un'allarmante percentuale è costituita da persone soprattutto donne e soprattutto al Sud che rinunciano del tutto a cercare lavoro
Passando il tasso ufficiale di disoccupazione
Le donne nelle statistiche vengono rappresentate come i soggetti maggiormente a rischio
Le cosiddette non disponibili le prive di speranza sono aumentate rispetto alla rilevazione del novantatré che il unica fascia di trecentotrentanove mila unità
Una altissima percentuale di donne anziani gode di pensioni risibili e sono bisognose di cure che spesso incidono in modo totalizzante sull'economia familiare
Perché questo preciso riferimento alle donne non lo faccio soltanto perché responsabile del coordinamento pari opportunità ma perché nel futuro dell'occupazione determinante sarà il contributo che verrà dato dalle donne
è infatti l'opinione dei più importanti economisti internazionali
Che la competitività di una nazione per i prossimi anni si giocherà sull'importanza o meno che verrà dato al cosiddetto fattore di di come donna
La road map della Commissione europea allo scopo di individuare strategie coerenti con gli obiettivi di Lisbona in un'ottica che non sia più di pari opportunità bensì di parità
Ed allora ben vengano le azioni atte a sconfiggere le diverse forme di discriminazioni che impediscono alle donne un dispiegamento completo della loro personalità sia in campo lavorativo che sociale
Tra queste l'abbattimento degli stereotipi
Comi incinte
Affrontando in modo chiaro il ruolo delle donne ruolo degli uomini
Promuovendo una maggiore presenza femminile nei luoghi decisionali sostenendo l'equilibrio tra vita e lavoro combattendo il gap remunerativo tra donne e uomini
In tutta Europa le aziende stanno soffrendo di una malattia contagiosa che potremmo definire calo di creatività
A fronte della nascita di una concorrenza forte proveniente dall'AGEA e dall'Est europeo sono necessarie ed è nuove
Portate da persone nuove e le donne sono il soggetto ideale nuove e pieni idee nuove
Lo stereotipo femminile diviso tra lavoro e cura universalmente ritenuto fattore negativo è invece l'espressione vivace di una diversità che impone regole diverse che alzano notevolmente la qualità della vita di ciascuno
Se la questione in pratica viene analizzato il secondo l'ottica dell'economia di mercato
è imperativo che vadano attivate politiche tendenti ad una maggiore equità sociale
Consentendo a lavoratrici e lavoratori di coniugare in modo armonico aspettative di vita necessità familiari condizioni di lavoro vita sociale
In quest'ottica va abbattute il trend negativo per le donne legato allo stereotipo dell'equazione più lavoro meno maternità attivando politiche vere di conciliazioni che consentano ai lavoratori e lavoratrici di coniugare in modo equilibrato aspettative di vita necessità familiari condizioni di lavoro vita sociale
Quindi riportare a valore la maternità per combattere la preoccupante denatalità
Ridefinire un sistema di Guetta e politica amica della famiglia finanzino livelli di assistenza identificare nuovi modelli di servizi pubblici e privati
Può rappresentare il primo passo di una società che vuole ed ha bisogno di un radicale cambiamento di stili di vita
Ecco che diviene improcrastinabile la definizione di politica e di tempi degli orari dei trasporti dei servizi
In un'ottica condivisa di conciliazione dei bisogni dei cittadini ovvero della cittadinanza elevata al sistema
Tanti sono i fattori legati alla conciliazione che possono influire sulla capacità delle donne di competere adeguatamente nel mercato del lavoro e sulla loro situazione economica
Le donne continuano a guadagnare meno dei loro colleghi uomini infatti a parità di profilo formativo e di inquadramento contrattuale le donne vengono pagate meno del sedici per cento rispetto agli uomini
Una differenza che è solo per il quattro virgola nove attribuibile alla diversa composizione dell'occupazione femminile
Concentrato a prevalentemente in posti che offrono una tv retribuzione minore Bell undici virgola uno per cento di questo differenziale retributivo il retributivo invece è dovuta al così detto Effetto di remunerazione
Vale a dire al diverso apprezzo che il mercato paga per gli uomini e le donne a parità di posto di lavoro
è ovvio che queste petto di fatto è una discriminazione
Tanto più ingiusta in quanto le donne hanno dimostrato di saper giocare un ruolo nuovo di protagonista anche in tema di sviluppo e competitività
Per quanto riguarda la sanità ci sono già aperti spazi di confronto e di concertazione dopo una pausa non voluta ma imposta di cinque anni
La situazione che bisogna fronteggiare è anche stato all'emergenza del nostro Paese
Il taglio del finanziamento del Servizio sanitario nazionale operato per il due mila cinque due mila e sei
Insieme al mancato contenimento dei costi da parte di alcune regioni hanno portato ad una situazione ulteriore di crisi più che mai positiva è stata in questo frangente la rapida apertura da parte dell'amministratore o di un tavolo di confronto
Per individuare linee di intervento per superare tali difficoltà pur rimanendo all'interno di una politica di rigore ora più che mai necessaria e nell'ottica prevalente di una riqualificazione della spesa
A tale proposito un punto a favore è l'assicurazione da parte della ministra che le Regioni potranno contare sulla certezza della quantificazione delle risorse che lo Stato destinerà alle regioni stesse
Abbiamo accolto con grande favore la volontà espressa di dare seguito alla proposta di legge per l'istituzione di un fondo per la non autosufficienza attraverso un apposito disegno di legge che per la UIL è la priorità delle priorità
Una proposta particolarmente interessante è stata quella di un patto per la salute che il governo intende stringere con le regioni
E su quale ci aspetta un forte protagonista ovvero protagonismo da parte delle delle forze sociali
E le cui linee generali dovrebbero trovare posto già nella predisposizione del DPEF
Possiamo così concretizzare i punti salienti di tale fatto che corrispondono alle priorità della UIL in questi anni ha costantemente rivendicato la responsabilità delle parti sociali degli operatori e dell'associazionismo che opera nel sistema l'appropriatezza delle prestazioni la prevenzione la centralità dell'integrazione socio sanitaria
La partecipazioni informale consapevole dei cittadini ogni qualvolta essi sono costretti a ricorrere alle prestazioni sanitarie
La valorizzazione delle risorse umane presenti nel sistema oltre questi temi condivisi abbiamo segnalato la necessità di dare certezza al sistema degli accreditamenti e di riportare ad un giusto equilibrio rapporto tra pubblico e privato che così come articolato in alcune regioni rappresenta gran parte dello squilibrio finanziario
Per quel che riguarda le politiche sociali veniamo purtroppo da cinque anni di vuoto totale riempito qua e là ad ogni Finanziaria da interventi demagogici e niente affatto di solitudine
La legge di riforma dei servizi sociali approvato nel due mila e uno è stata abbandonata a se stessa dal precedente governo proprio nel momento in cui bisognava tappe lo slancio necessario per farla diventare nuova cultura del Paese
I cittadini e le loro famiglie nella società che oggi si configura sono portatori di bisogni molteplici dalla disponibilità di nidi di infanzia e centri ricreativi per bambini e adolescenti
A servizi di assistenza domiciliare dignitosi nei confronti degli Stati di inabilità o non-autosufficienza dei loro congiunti
Dare la possibilità di una formazione adeguata per i giovani padri di primo inserimento lavorativo
E adulti da inserire dopo una fase di disoccupazione a un sistema di ammortizzatori sociali di livello europeo che copre gli eventuali periodi di inoccupazione o disoccupazione
Da un reddito minimo di inserimento per quel nove virgola nove per per il quattro virgola nove di famiglie povere censite dall'Istat
Ad una sorveglianza tenta di quel sette virgola nove per cento di famiglia a rischio di povertà per prevenire la possibile cronicizzazione
Stiamo parlando di diritti civili e sociali sanciti dalla Costituzione la qui TG Britta è stata sospesa per questi ultimi cinque anni
Stiamo parlando dei livelli di assistenza sociale la cui mancata definizione aggravato lo scandalo della forte disuguaglianza tra regioni povere regioni ricche
Tra cittadini di serie a cittadini di serie B negando lo spirito costituzionale delle pari opportunità per tutti
Dunque come già sapevamo stato una precisa strategia quella di non avviare Ligas e non una carenza di fondi che in ogni caso sono stati dissipati tra mancati introiti per ripetuti condoni e Doni Tiscali per le classi più abbienti
Oggi i bisogni rimangono tutti e non possono essere un toglie mentre l'utile
Oggi le classi di cittadini che hanno continuato a dare in questi anni i lavoratori dipendenti che hanno alimentato le casse dello Stato con i loro prelievi alla fonte dalle buste paga
Che hanno versato fino all'ultimo centesimo quanto dovuto che hanno fronteggiato accontentato in quanto in totale solitudine molteplici bisogni dal proprio ambito familiare
Non è pensabile che possono essere ulteriormente penalizzati
Si aspettano e con loro aspetto alla UIL che venga avviato a quel sistema di servizi e interventi sociali capaci di ascolto di accoglienza di livelli dignitosi di risposta
E per questa via portatore di uguaglianza di sviluppo democratico non ci nascondiamo che le prime mosse del nuovo governo non ci hanno molto confortato
Lo spacchettamento delle competenze in campo sociale incollato quattro ministeri Sanità solidarietà sociale lavoro e famiglia
Tutti a lavorare sulle stesse cose Dan colazioni diverte
Complica enormemente la possibilità di un equilibrato svolgimento di qualunque trattativa oltre a diventare una contraddizione di fondo con i principi con il principio dell'unitarietà dell'intervento sulla per persona che dovrebbe essere uno dei caposaldi della nuova cultura sociale
In questo senso come lui
Chiuderemo per prima chiederemo per prima cosa il governo la riunificazione d'un tavolo comune di discussione delle competenze divise tra ministeri
Perché non è pensabile che il sindacato posto a fare il giro delle sette chiese e assumere un ruolo di mediatore tra diverse sensibilità e soprattutto diverte interpretazioni delle competenze attribuite alla ricerca del soggetto tutto quindi ritirare le nostre richieste e aprire finalmente una sede
Di trattativa
E dunque
Ecco le con le trattazioni che quotidianamente dobbiamo fare nostre utilizzare lo strumento della contrattazione collettiva come mezzo per migliorare le condizioni di vita nostra e delle generazioni future
Insistere sull'osservanza di corrette relazioni industriali e sindacali
Chiedere formazione continua c'è in agenda sui nel sindacato e soprattutto sentirsi oggi fornendo in passato e per il futuro accepita dei lavoratori e delle lavoratrici e della società in generale
Sta per essere varato il DPEF con un riallineamento pesante dei conti pubblici tuttavia il presidente del Consiglio ha invitato i suoi ministri ad osare
è un invito che non ci lascia indifferenti o siamo tutti insieme ognuno per la propria parte possiamo sulle persone sul loro lavoro sul loro valore come per il passato e se sono e saranno sempre la nostra ricchezza detta la UIL
Generazione di Obama la parola a Guglielmo Epifani
Porto
Il saluto
I sentimenti di amicizia della CGIL a Luigi Angeletti alla segreteria uscente
A tutte le delegate e delegati
Del congresso
Consentitemi un saluto e un abbraccio affettuoso Raffaele Vanni a Pietro Larizza ad Adriano Musi cioè con compagni e amici con i quali abbiamo vissuto una parte di storia di lavoro comune
Un congresso
Quello vostro quello
L'abbiamo fatto noi quello della CISL è sempre un'occasione importante
Perché vale credo per ognuno di noi l'occasione della più grande partecipazione democratica che organismi sociali del nostro Paese sono in condizione di fare
Sono un modello una palestra
Dove ci si incontra si discute ci si confronta
Si rafforzano i legami di identità
E quelli di proposta
Noi rappresentiamo
Di questo Paese
Una straordinaria forza reale
E mi permetto di dire
Che nell'epoca dell'immaginario dove tutto sembra uguale nuovo in qualche misura siamo più uguale perché rappresentiamo persone in carne e ossa e queste persone a queste persone rispondiamo tutti i giorni
Ho apprezzato la misura della relazione di Luigi Angeletti
Le farò qualche valutazione sulle cose che lui ha detto sulle posizioni della UIL con l'amicizia e la franchezza che si deve tra forze che condividono gli stessi valori e rappresentano lo stesso mondo del lavoro
Consentitemi però di partire
Con una cosa che è avvenuta ieri
E cioè con la straordinario risultato del referendum costituzionale
Abbiamo detto tutti ieri con Raffaele
Con Luigi che era qui si è trattato di uno straordinario risultato per il Paese per i cittadini per la replica
Consentitemi di aggiungere con giusto orgoglio
Che è stato anche uno straordinario risultato per l'impegno e la determinazione che unitariamente in tutti i luoghi dell'Italia le nostra organizzazione hanno messo e per il quale si sono spesi
E questo è importante
Perché naturalmente quando si sceglie ci si espone anche aderisse
E noi
Abbiamo fatto delle scelte
Non abbiamo fatto come altri su questo referendum non si sono schierati né con il sì N con il no
Da questo referendum esce un Paese solidale
Che vuole riforme ma non vuole avventure e come è giusto che sia di fronte a una vittoria oggi vediamo tanti padri e tanti Madrid giustamente intestarsi questo risultato
E io credo che sia giusto così
Per noi per tutti resta fondamentale quello che ci dice questo voto
E cioè che la nostra Costituzione
E i suoi valori fondamentali quella di contenuti nei primi dodici articoli
Della carta costituzionale rappresentano per la stragrande maggioranza dei cittadini di questo Paese non il riferimento del passato ma quello che lega il passato al presente il passato il presente
Al comune futuro
Anche il risultato del nord è un risultato importante
Io credo che non sia senza valore se nella più grande città del nostro Nord a Milano
Di no abbiano prevalso e questo secondo me rappresenta più di tante cose un segno tangibile della grande unità che c'è tra i cittadini del nostro Paese
Ora dopo questo risultato si apre per forza una causa di riflessione
Poi è giusto come è stato detto riaprire il dialogo tra le forze politiche
Evidente
Che da questo risultato emerge definitivamente in maniera incontrovertibile il dato in base al quale non si può più cambiare il testo costituzionale
A colpi di maggioranza semplice perché si espone al cambiamento ad ogni cambiamento di governo
Per cui
Non parliamo di programmi di governo
Ma di valori fondanti l'identità comune che richiedono di essere presidiati nel tempo e per il tempo in cui il Paese ha dentro di sé la propria prospettiva di identità
Voglio solo dire
Rispetto alle cose che ho letto e ho visto e anche all'invito che Romano Prodi ha fatto al ministro del suo governo di procedere a un confronto per il dialogo
E tanto più dopo questo risultato nel lavoro e per il lavoro che noi abbiamo fatto le forze sociali e segnatamente questo sindacato non può essere escluso né intenzionalmente né implicitamente da un confronto sulle riforme da portare
Perché noi rappresentiamo di questa democrazia non una parte mano a sostanza fondamentale
E se è una cosa dice questo voto dice
Che i cittadini immagino no e lavorano
Per una democrazia dove accanto all'istituzione di poteri delegati della sovranità popolare
I corpi sociali corpi intermedi i rappresentanti degli interessi e del mondo del volontariato della rappresentanza sociale hanno un ruolo che non può essere neghi menato
Nei compresso
Ho già detto che ho trovato misurata la relazione Luigi Angeletti
In modo particolare c'è una parte quella relativa all'analisi della situazione economica e sociale del Paese e dei problemi del Paese
Che in grande misura identica a quella che la CGIL ha svolto nel suo recente congresso
Comune la preoccupazione per un Paese che non cresce più
Comune la preoccupazione per lo stato delle nostre infrastrutture immateriali e materiali
Comune la preoccupazione per quello che Luigi ha definito un capitalismo bonsai e cioè un capitalismo di piccole dimensioni in un mercato globale che tende invece a diventare sempre più grande
In modo particolare di questa analisi dobbiamo sottolineare che i processi in atto in questi mesi in questi anni da una parte confermano una tendenza preoccupante dall'altro pongono dei problemi in qualche misura nuova
Non c'è dubbio ad esempio
Che c'è una parte del sistema delle nostre impresa in modo particolare manifatturiere che in questi mesi in questi anni si è riorganizzata si è ristrutturata
C'è una parte del Paese in cui figlia ha vinto la sfida grazie all'innovazione e oggi in condizione di ripartire
Ma c'è pur tuttavia e questo deve preoccuparci
Un'altra parte delle nostre impresa in cui tende a prevalere ancora oggi a insistere la logica del rifugio nell'investimento nella rendita rispetto alla sfida dei settori produttivi dell'innovazione tecnologica della sfida industriale
Non va bene un paese dove tutti c'ero ancora una tariffa assicura e dove i monopoli pubblici si sostituiscono dei monopoli privati
Non va bene Camp prese che competono in grandi mercati piuttosto che affrontarli a viso aperto operano per diversificare in settori protetti in settori meno esposti alla concorrenza internazionale
Da questo punto di vista
La vicenda della figlia
Dimostra
Che una grande industria e sposta una concorrenza internazionale spietata
In un settore ha torto considerato maturo è in condizione di vincere la sfida e di provare uscire dalla propria crisi a condizione
Che provi a credere seriamente a quello che fa
Misuri gli investimenti giusti e scelga la strada dell'innovazione
Non a caso
Una fiat rinnovata incontra di nuovo il sindacato
E non è un caso se dopo dieci anni una FIAT che si sta risanando
Firma con la FIM colazione con la UILM il primo contratto integrativo di gruppo da dieci anni a questa parte
è questo
Il Paese
L'impresa il lavoro che ci piaccia
Ovviamente
Fa parte di questa difficoltà della situazione economica e sociale la bastare a di precarietà che attraversa il mondo del lavoro
La precarietà non solo condannano incertezza un'instabilità una parte consistente del mondo del lavoro giovani ma non solo
Ma anche segna in modo particolare segna di sé la dimensione sociale di un Paese le sue prospettive
E la cosa peggiore della precarietà non è il sentimento che genera sul presente
E quello che proietta sul futuro
Quando un giovane di fronte assente non ha soltanto la prospettiva di un presente senza diritti senza tutela e senza stabilità
Ma anche la percezione che il futuro sarà uguale se non peggiore del presente
Noi costruiamo le condizioni per un Paese che ha paura del proprio futuro e condanniamo le nuove generazioni a vivere in uno stato di permanente incertezza
Per questo
Il lavoro deve ritornare centrale
Deve ritornare centrale nella cultura del Paese né valori di riferimento nel modo con il quale i diritti le condizioni e la remunerazione del lavoro vengono ad essere considerati
E deve ritornare in maniera centrale la grande piaga degli infortuni ed è morti sul lavoro
Io ho trovato le parole del Presidente Napolitano del Presidente della Repubblica straordinariamente consone alla gravità di quello che è successo in Sicilia nei giorni scorsi e penso
E penso che davvero vada fatto ogni sforzo da parte di tutti i rafforzando anche il nostro impegno che questa piaga non veda gli affetti che giorno dopo giorno riscontriamo voglio anche aggiungere su queste priorità
E c'è un'altra questione che nel Paese sta emergendo ormai da tempo e che forse in realtà non si era mai sopito
Io credo che dobbiamo guardare con grande preoccupazione soprattutto noi a queste forme esplicite e forte di degrado morale che attraversano la vita e la condizione del Paese
Scandalo dopo scandalo
Situazione dopo situazione
C'è una parte del Paese per il quale il rispetto della legalità il rispetto delle regole il fatto
Che il fine non può giustificare ogni mezzo per conseguirlo e la norma dei propri comportamenti
Penso soprattutto ma non solo ad esempio per ultimo alle vicende agli scandali che riguardano la sanità penso all'opera
Per il Sollazzo penso alla Puglia
Penso alle tante situazioni in cui si manifesta questa situazione
E ascoltando le cose che Galbusera diceva a questo microfono a proposito del valore del merito del talento mi è venuto di pensare
Che se c'è una cosa che combatte insieme il talento e la solidarietà esattamente il degrado morale di una comunità di una nazione e di una situazione perché l'illegalità colpisce al cuore la solidarietà e i bisogni degli ultimi e contemporaneamente per definizione non è in condizione di intercettare e nega in profondità
La questione del merito
Luigi Angeletti nella sua relazione non poteva non farlo affrontato il tema del rapporto con il Governo
I problemi che abbiamo sul tappeto quelli che nei prossimi giorni dovrebbero vedere un primo incontro formale sugli indirizzi del Documento di programmazione economica e finanziaria qui sulla legge finanziaria
Anch'io penso che il governo abbia di fronte a sé un compito molto difficile
Molto difficile perché il governo e attorno ad esso
è stato caricato di tante legittime attese
E contemporaneamente ha avuto un'eredità soprattutto sui conti pubblici particolarmente difficile
Anch'io penso che al governo come ha detto Luigi bisogna dare tutto il tempo che la luna di miele prevede
Ma dobbiamo sapere tutti e credo che lo sappia per primo Romano Prodi che arriva un punto in cui anche la luna di miele finisce e comincia il tempo delle scelte è il tempo delle risposte
Chi ha investito
Nel cambiamento del Governo
E del programma di governo
Hanno investito tanti giovani
Tanti lavoratori
Tanti lavoratori pubblici e della scuola
Tanti anziani
Per tutti costoro
E per noi
Siamo stati attori e protagonisti di questa richiesta di cambiamento
Non possiamo consentire che a questa speranza segua una disillusione o un risultato negativo
Ho già detto
C'è un lembo
Dove Guglielmo salutiamo il Presidente del Consiglio Romano Prodi
Grazie e scusa ancora Guglielmo
Chiediamo scusa
Giornalistico dovremmo
Continuano ad ascoltare Guglielmo Epifani grazie
Ho già detto
Che il governo ha avuto un'eredità difficile
Un'eredità più difficile del previsto
L'abbiamo vista giorno dopo giorno crescere
Per la prima volta
Il debito pubblico tende ad aumentare
Annullarsi l'avanzo primario cioè quello al netto della spesa per interessi
Perdere credibilità internazionale soprattutto in Europa
è un Paese che cinque anni di governo di centrodestra hanno parzialmente in parte reso più povero e per una parte reso più ricco
Abbiamo quindi da una parte
Una grande attese
Una grande speranza
Di persone
Che hanno investito nella richiesta di cambiamento
E che si aspettano da questo governo risposte alle proprie attese ai propri bisogni ai propri diritti
E dall'altra
Una situazione economica soprattutto finanziaria particolarmente
Compromesso
Questo è lo sci gli ettari nel quale la situazione politica del Paese
Emessa
Come uscire
Da questa situazione
Voglio dire intanto come
E quello che si deve provare evitare di fare
Io penso ad esempio che non Giovino uscire positivamente da questa situazione
Questi ripetuti voci di allarme il giorno dopo giorno
Che un giorno colpiscono la scuola un giorno i lavoratori pubblici un giorno i pensionati un giorno le impresa un giorno gli anziani un giorno la parte più povera del Paese
Non c'è bisogno di questo per dire che la situazione finanziaria e delicata
Io credo che un Paese maturo come quello che si è espresso nel voto di ieri è in condizione di saperlo
E dirglielo troppo eccessivamente genera quell'allarme sociale del quale non abbiamo bisogno
In generale
Malgrado la pesantezza della situazione finanziaria io continuo a pensare che questo non è il tempo della pesantezza ma il tempo della leggerezza degli obiettivi e degli interventi
E questo vuol dire uscire a risolvere questa contraddizione
Con una politica delle entrate
Che faccia perno su una lotta all'evasione e all'elusione al lavoro sommerso il faccia pagare non in maniera punitiva
Ma in maniera e qua ingiusta il di più a quella parte del Paese che in questi anni si è arricchita ed è andata avanti
E questo vuol dire dal lato dei tagli delle sospese che c'è un margine grande ampio di riduzione di sprechi ed inefficienze di razionalizzazioni e di interventi da fare
Ma dobbiamo stare attenti
Venendo qui questa mattina ho letto su un giornale parlare di tagli possibili a voci di una fantomatica per me tabella C
Ho provato a leggere che cosa volesse dire
Io ho letto questi titoli
Riduzione alle spese per lo spettacolo per la cooperazione per la ricerca per l'università e mi è venuto da pensare che così non ci sia
Così come c'è un problema di difesa di salvaguardia dei redditi da lavoro dipendente e da pensione
Io credo che sia importante una scelta che faccia recuperare al reddito di lavoro dipendente da pensione quella parte di valore di retribuzioni e pensioni che perfetto del fiscal drag anno dopo anno questi lavoratori per
Perché anche in questo modo evitiamo quello che ieri ha questa tribune è stato detto e cioè
Della quota di prelievo fiscale sul reddito da lavoro e da pensione è infinitamente più alta rispetto ad altri percettori dire
E poi mi permetto di dire
Che anche in ragione del voto di ieri
Settori fondamentali per l'economia e per i diritti dei cittadini
Come la scuola e la sanità difficilmente potrebbero sopportare tagli indiscriminati che ridurrebbero i livelli essenziali delle prestazioni e finirebbero per ricreare in condizioni nuove quello che il referendum di ieri ha bocciato e cioè l'esistenza di più Italia di più modalità di rispetta di fruizione di questi servizi e di più condizione delle persone
Per questo io credo che sia importante arrivare a questo confronto con il governo
Per le ragioni che ho detto noi che siamo stati e siamo sostenitori del cambiamento non possiamo che lavorare in
Questa prospettiva
Ma con la stessa chiarezza
Di fronte a voi di fronte al presidente del Consiglio voglio anche dire che nella nostra autonomia nessun'si può essere dato a prescindere o può essere dato a priori e qui si pone il problema dei problemi
Quale metto qual è il metodo del confronto tra il Governo le parti sociali e per quello che mi riguarda e ci riguarda il sindacato
Qui dobbiamo decidere assieme se si ritiene un valore l'interlocuzione con il sindacato
Questo valore corrisponde a comportamenti coerente il sindacato non può essere solo ascoltato in quello che ha da dire ma le cose che ha da dire devono pesare nella determinazione degli obiettivi delle scelte e delle conseguenze corrispondenti
In caso contrario ovviamente a un altro metodo corrisponde il fatto che con il sindacato si prova a dialogare ma poi ognuno fa come ritiene di fare e questo secondo me è uno sbaglio del Governo e noi non possiamo permetterci perché trovo su qui uno dei punti fondamentali di cambiamento tra questo governo e il precedente governo e per le cose che ho detto sarei affezionato a vedere che questo cambiamento possa vivere e durare il più a lungo possibili
Voglio solo aggiungere una cosa prima di chiudere sul tema del cuneo contributivo e dei contratti
Su cuneo contributivo e fiscale abbiamo tutti in forme abbastanza convergenti detto che è una buona scelta
L'altra parte grandi paesi europei si muovono in quella direzione
L'operazione che tenta il governo tedesco è quello di ridurre una parte dei contributi sul lavoro finanziati come sappiamo con una manovra sulle imposte indirette che in Italia secondo me non potrebbe avere un esito positivo
Chiedo solo di guardare alcune o con qualche attenzione e se proprio la devo dire tutta c'è una cosa che a me non va giù
E che non è
Quanto vale l'impresa e quanto fa lavoro no è un'altra
Io voglio che quello che va dal lavoro vada al lavoro e quello che va dall'impresa vada all'impresa non voglio che resti al lavoro quello che resta dopo aver deciso quello che va all'impresa
Chieda un affare dignità
Tra il modo con il quale si affronta la collezione del lavoro e quella della condizione dell'impresa e aggiungo perché ne son convinti che non è poca in cui le ristrettezze sono tante io avrei qualche problema anche di utilità a capire perché
Qualche soldo in più vada dato ad azienda che per i mercati in cui operano le condizioni protette in cui operano sono pieni di miliardi di euro di profitti aiutiamo di più l'impresa che innova quella
Che si espone sui mercati internazionali è una buona politica industriale
Arrivando al tema dei contratti va da sé
Che se si assume un'inflazione programmata come io penso debba il governo assumere nel DPEF
E anche su questo c'è bisogno di un confronto vicina a quella reale
Se si assuma il fatto
Che si restituisce il fiscal drag questo aiuterà
A governare i rinnovi contrattuali nel settore pubblico
E nel settore privato con l'intelligenza e la misura necessaria
Perché questo sindacato sindacato serio sia quando propone cambiamenti e la difesa della condizione dei lavoratori sia quando si se assumere le proprie responsabilità per questo io credo ma non suggerisco niente Luigi e non me lo permetterei mai
Che probabilmente prima di avanzare una disdetta formale di un impianto così complessa e così importante nella storia dell'azione sindacale come il ventitré luglio
Forse converrebbe di aspettare di avere un altro accordo perché nel vuoto e tra un vuoto è un vuoto ogni sindacato ogni governo ogni controparte fa fatica a stare
Chiudo infine sui rapporti unitari
Nella sua relazione Luigi come viene ovviamente nei congressi giustamente ha molto spinto sull'orgoglio di organizzazione sull'identità di organizzazione ognuno di noi sa come funzionano i congressi su questa cosa
Voglio perciò rispondere su due aspetti
Con un sorriso
Che non è né polemico né nelle risposte
Io penso ad esempio che quello che ha fatto la storia lo confermerà
Non la CGIL
Ma milioni e milioni di lavoratori e pensionati
Della CGIL e per una fase di tutte le altre organizzazioni a difesa dell'articolo diciotto resterà una delle pagine più belle della storia del movimento sindacale italiano
Così come mi aveva un po'preoccupato l'equazione fatta tra i contratti separati nei metalmeccanici e contratti unitari per un semplice motivo
Che pensando io investendo e sforzandomi di investire
Perché non ci siano più contratti separati anche nel settore dei metalmeccanici non vorrei che questo consegnasse nella sua unitarietà a rinnovi contrattuali con pochi contenuti di remunerazione o di qualità
Dei diritti
Dobbiamo continuare a lavorare sull'Unità
Perché questa
E su questo finisca davvero
Questa non è una stagione in cui possiamo restare troppo distanti
Questa è una stagione in cui dobbiamo riprendere come in parte abbiamo già fatto a lavorare ritessere un lavoro unitario dove siamo d'accordo su un punto in cui siamo d'accordo ci viene facile lo abbiamo visto lo vediamo tutti i giorni nei tanti contratti fatti nelle tante vertenze anche dove c'è lo scontro tra di loro
Nel punto in cui non siamo d'accordo riprendere con pazienza la fila ASS tessere le fila di un confronto e di un dialogo
E credo che dobbiamo farlo perché vedete
Anch'io riflettendo sugli anni passati a volte ho pensato che star da soli può essere più comodo
In qualche misura semplifica il lavoro per ognuno
Ma c'è una ragione più forte delle comodità di ognuno
E che non c'è niente da fare
Quando il sindacato confederale è unito i lavoratori sono più forti
E se oggi attorno al lavoro alla sua condizione c'è bisogno di dare una risposta più forte in ragione di questo superiore interesse abbiamo il dovere a credere a combattere a lavorare e a darci assieme la speranza dell'unità vi ringrazio
Grazie grazie a Guglielmo Epifani in questo caso la franchezza ebbene accompagnata dall'amicizia Attraverso delusa lo chiamo anche i tanti colleghi e compagni della segreteria confederale della CGIL
Che sono fra noi
La parola
Appena è possibile
La parola al segretario generale della CISL Raffaele Bonanni a cui seguirà l'intervento del presidente del Consiglio Romano Prodi
Un caro saluto
A voi amiche e amici della UIL
L'augurio che questo congresso posso rappresentare per tutte e tre le centrali confederali una occasione importante
Per rafforzare il sindacalismo italiano
Di questo abbiamo bisogno
Su questo vogliamo scommettere
Su questo
Vogliamo stare al vostro fianco
Per un cammino
Proficuo che ci deve accompagnare nei prossimi giorni e nei prossimi mesi
Un saluto e un augurio al Pierluigi tutta la segreteria
Comperare
Che avete appunto
Consentito
Attraverso la direzione di questo importante sindacato
Scandito insieme a noi i ritmi così importanti
Della vita sociale sindacale nel nostro Paese
Io sono molto d'accordo Luigi con quello che dice
Questo il sindacato dell'autonomia
La forza la metto insieme e quella di costruire sempre di più il sindacato dell'autonomia
Noi non siamo né fustigatori
Di governi non siamo neanche custodi di programmi di governo
Noi siamo il sindacato delatori dipendenti e dei pensionati
In nome loro viviamo giorno per giorno in nome loro contrattiamo in nome loro progettiamo appunto ipotesi di governo del mondo il lavoro e in nome loro
Lavoriamo
Per il bene del paese
Perché noi mai saremo corporativi
Mai seguiremo esclusivamente i nostri interessi noi perseguiremo sempre la strada della composizione tra i nostri interessa dell'autore dipendenti e dei pensionati con quelli generali ma ecco perché è importante
Ed è veramente importante che la UIL rilanci questo tema ma proprio per questa ragione
A che la composizione degli interessi avvenga in modo forte naturale ciascuno
Faccia il suo lavoro
E ciascuno rappresenti ciò che rappresenta
Questo è un bene per noi
Per i rotoli dipendenti e per i pensionati
Ma un bene anche per la democrazia nessun'altro porre rispondere dell'interessi dei lavoratori dipendenti e dei pensionati ma nessun altro o sostituirsi a un sindacalismo come quello che noi rappresentiamo di un sindacalismo che guarda i propri interessi ma quelli generali ecco perché noi siamo molto interessati
E condivido l'analisi di Luigi molto incentrata su questo punto noi
Ancora più in questi giorni siamo convinti che bisogna abbattere sul chiodo bella ripresa
Noi abbiamo apprezzato molto le dichiarazioni programmatiche
Del presidente Prodi
Lui ha insistito molto su questo concetto lo stesso Draghi giorni prima aveva insistito su questo concetto
Se riempiamo
Il secchio del prodotto interno lordo
I vasi comunicanti che ci sono appunto con i debiti
Possono svuotare
Il secchio dei debiti
Ma non può avvenire altrettanto al contrario
Oltre che a creare una condizione psicologica
Che al posto di creare appunto
Quella condizione ottimale per affrontare i problemi per quelli che sono
Cd e premiamo come vedo sta succedendo in certi casi in questi ultimi giorni
Luigi chiamava la chiamava la mistica dei sacrifici
è veramente imbarazzante per voi in questi giorni
Parlare con i cittadini e lavoratori
Che si aspettano una svolta nell'economia e nel sociale
Noi a questa svolta vogliamo dare il nostro apporto importante porto
Noi a questa svolta economica e sociale vogliamo dare un supporto forte
Ma la villa imboccare e queste
Non ci ha convinto e non ci convince la manovra aggiuntiva
Ma proprio per questa ragione
Si dice che è necessaria
Bene
Chi ha la responsabilità di portarla avanti la porti avanti
Ma siccome abbiamo visto appunto mettere le mani avanti da parte di i ministri importanti
Anche CGIL CISL e UIL
Hanno messo le mani avanti
Luigi ieri ha insistito molto su questo concetto io sono molto d'accordo
Non siamo d'accordo
A che ci sia un discorso di abbassamenti salari
Abbiamo bisogno di più salario
Il dato della crescita dei consumi dato
Che non ci ricordiamo più chissà da quanti anni l'ultimo dato che noi conosciamo
E quello dell'altra settimana
I consumi sono calati del sei per cento
Vuol dire che lavoratori e pensionati hanno meno reddito al sei per cento dell'anno precedente e queste lo diciamo con molta forza
C'è una questione salariale
Non ci convince
Che si debba passare attraverso il taglio della sanità
Della scuola e delle pensioni
Non che non ci siano problemi
Di ristrutturazione della sanità
Dalla scuola e nelle stesse pensioni per parlar con molta franchezza
Ma non è questo il modo di affrontare questi problemi
Esattamente come si fa in queste ore sulla vicenda del pubblico impiego
Quindi si è voluto mettere le mani avanti anche noi abbiamo messo le mani avanti
CGIL CISL UIL l'altra settimana attraverso una conferenza stampa hanno detto ai lavoratori al Paese
Che intendono portare avanti una iniziativa forte contro l'evasione fiscale
Il diciotto luglio saremo tutti insieme in questa iniziativa
Sulla evasione fiscale e sulla evasione contributiva
Ricorda tutti lo ha fatto Luigi ma lo voglio ripetere
Noi riempiamo
Il secchio dell'erario pubblico per l'ottantatré per cento
Senza parlare di quello che tiriamo fuori sull'Iva
L'imponibile su di noi sub venti mila euro all'anno il popolo IVA a diciassette
Chi riempie appunto le casse dell'erario siamo noi
Non è tollerabile
Che mentre si pianga miseria
Ogni giorno
Chi guadagna quindici volte più di noi venti volte più di noi dichiari molto meno di noi duecentoventi mila macchine di lusso in questo ultimo anno
Per un costo che va da cinquanta mila ottanta mila euro
Significa che c'è gente che guadagna molto molto molto di più di quello che denuncia
E questo è un problema
E noi chiediamo al governo
Una sterzata vigorosa
Per chiudere il sipario rispetta una stagione che è stata fatta di condoni e di indicazioni verso la irregolarità a tale punto che chiunque si sentiva autorizzato
A fare ciò che voleva
E lo stesso vale per l'evasione contributiva
Sì è quella fiscale dicono le agenzie di scale ammonta accento venti centoventi miliardi di euro all'anno
Quella contributiva ammonta annualmente a cento
Su questo argomento già consigliere
CGIL CISL UIL come ricorderete già qualche tempo addietro ha costruito un'ipotesi di lavoro con la Confindustria altre associazioni imprenditoriali c'è un'alleanza forte possibile
E gestibile
Tra il sindacato e imprenditori
I quali anche loro sono sottoposti a una concorrenza sleale vero in questa iniziativa un'occasione Buora per recuperare
I contributi ma anche per creare una condizione di concorrenza più accettabile
Ci sono tecniche
Ci sono accordi
Che nel passato
Noi abbiamo potuto realizzare in importanti settori
Il presidente Prodi lo ricorderà perché Luini fu artefice insieme al sindacato nell'altra stagione del suo governo
Noi intendiamo attraverso quelli esenti
Quelle esperienze
Continuare su questa strada
La strada dei documenti unici della regolarità contributiva devono essere estesi a tutti
In modo tale che lo Stato le regioni i comuni tutte le tutte le istituzioni gli enti locali sottomettono
Le provvidenze le certificazioni e le autorizzazioni al buon tutto al buon comportamento contrattuale e contributivo
Questa iniziativa che la CGIL la CISL e UIL intendono portare avanti amiche amici è un modo per dire Cuesta e la strada da guardare non solo per fare giustizia ma anche per recuperare i soldi
Che mancano
Per i buchi che ci sono ma diciamo nel contempo per un segnale forte da dare prima d'affrontare gli altri problemi
Che bisogna tassare le rendite finanziarie
Quelle che non vengono prodotte dal lavoro
Ma la speculazione
E come dice Luigi qui sono tassata al dodici per cento e altrove in Europa al venti per cento
E se poi mancano ancora soldi anche il secondo modulo
Della riforma fiscale di Berlusconi per ben sei miliardi può essere l'occasione di recupero
Quindi chi ha alzato le mani in un modo
Ha avuto appunto le mani alzate da parte di CGIL CISL UIL
Noi in queste giornate ci aspettiamo da parte del governo un'indicazione chiara circa la direzione da prendere per il recupero dei soldi ma anche una
Indicazione di equità
Che i lavoratori cittadini si aspettano dopo sei scioperi generali
Che tutti insieme abbiamo fatto negli ultimi tre anni e mezzo
Quindici appesa giustamente ci appesa ci aspettiamo appunto un indicazione netta su questi
Per quanto riguarda le proposte che avete fatto
Sul cuneo
Voglio dire questo
Voi sapete come la penso la mia organizzazione
Noi riteniamo
Il sostegno all'impresa sia cosa giusta
E importanti in questa condizione
Che la ripresa rischia di perdersi quella piccola ripresa che troviamo in giro e importante appunto dare
Una condizione di sostegno all'impresa non siamo convinti dei soldi e di beneficiate con dei soldi da da tutti
Non ci convince per esempio soldi da dare
Alle realtà che sono non sono esposti alla concorrenza abbiamo sentito il dottor Sella
Delle banche chiedere soldi non credo che sia un caso dopo tutti i soldi che ha guadagnato
A non finire per normativa di cui godono le banche non certamente liberali
Noi siamo che i soldi vengono indirizzati verso quei settori che possono avere una prospettiva
Quindi siamo per la selettività
Siamo che siano selettive anche i motivi
Di sostegno ai lavoratori
Ora Luigi era accusato la mia organizzati usato la riorganizzazione di essere troppo esposta sul versante del solidarismo voi sapete la sua opinione il nostro scambio
Dovrebbe riguardare il sostegno da dare alle donne
Che sono le più in difficoltà del mondo il lavoro soprattutto le mamme lavoratrici
E tant'è che sosteniamo che le riprese
Che ottengono un abbassamento fiscale lo posso la vera condizione che assumono donne anche per far salire
Il tasso attività del lavoro perché mancano le donne e meridionali nel mercato del lavoro e poi siamo per fare una
Una operazione
Che chiediamo da diverso tempo e che proprio ville penne il presidente dal governo francese ha fatto l'altra settimana e che speriamo anche presidente Premoli voglia prendere in prestito
C'è quella di fronte a lavoratori ultracinquantenni che perde il lavoro e si sa che pure hanno difficoltà a ritornarci
La Francia ha fatto questo l'altra settimana
Di ottenere Silen prese l'abbassamento le tasse ma a condizione che riprendano questi lavoratori al lavoro
E poi sul tempo indeterminato
E non c'è bisogno neanche di spiegare perché
Sul tempo indeterminato noi dobbiamo puntare ma io sento appunto il ministro Damiano che costantemente insiste su questo punto siamo molto molto d'accordo
E l'altra operazione dovrà riguardare anche l'operazione
Sugli atipici che sono i veri paria del mondo del lavoro italiano abbandonati a se stessi e alla speculazione impresa e spregiudicate
Che invece di cercare flessibilità vanno cercando un costo del lavoro più basso
Come voi sapete
Quindi credo che valga la pena chiedere questo scambio ora Luigi dice
C'è un problema anche salariale
Io ho adesso non voglio fare un'operazione salomonica siccome la sua ipotesi alla Cisl interessa perché lui in definitiva dice se si abbassano le tasse anche a quell'impresa e che contrattando al secondo livello
Posso permettono appunto allocatori di guadagnare
Più salario bene possiamo considerare anche per metà per quello che ci riguarda per metà buona la tua ipotesi che noi sosterremo però nello stesso tempo noi riteniamo di aiutare anche
Questi lavoratori che voi sapete sono più in difficoltà di alta
Sulle pensioni
Luigi dice che bisogna superare lo scalone
Per noi ovviamente siamo d'accordo
Però una condizione
Che non sia la scusa per rimettere in discussione altri punti
Perché se si intende solo toccare questo
Va bene
Ma se poi il danno è maggiore toccando altro e meglio che aspettiamo
Il due mila otto
Che dovrebbe essere la data l'anno della verifica sulla vicenda le pensioni perché noi riteniamo che la vera emergenza sulla vicenda le pensioni riguardi
L'anticipazione
Della riforma della TFR l'anticipazione la riforma della previdenza integrativa che voi sapete manca da dieci anni
Per giovani e già giovani dodici milioni di lavoratori tour Lupi nati quelli sì turbinati dalla infedeltà dei governi ora siccome l'ultimo ascoltato più le lobby assicurative anziché dodici milioni
Non costa molto questa operazione è solamente un fatto simbolico
Il giustizia e di attenzione rispetto a dodici milioni i giovani e già giovani
Per quanto riguarda le discussioni
Sulla innalzamento eventuale delle detta io voglio essere
In questo preciso
La CISL non non esclude questo
Ma a una condizione
Perché obiettivamente siamo più longevi di prima
Ci sono molte circostanze che ci porta a guardare con
Responsabilità questo problema ce l'abbiamo noi ce l'hanno i tedeschi i francesi l'hanno tutti tutti coloro che sono attraversati giustamente dalla cultura sociale
Su cui poggia anche la cosa più importante che abbiamo in Italia però sia chiaro
La libertà di cui parla di Luigi io sono d'accordo bisogna conservarla comunque la libertà di andare in pensione quando si vuole
E incentivi a che questo avvenga
E poi naturalmente non mancherà persone responsabili di lavorare molto ma molto prima di quando si devono affrontare questo problema perché c'è un problema per i relatori usuranti ci sono quelli dell'altoforno quelli dell'edilizia e poi un insegnante del liceo che insegna greco allagarsi diciott'anni non è la stessa cosa
Di un insegnante che lavora con ragazzi ragazzini visti sei sette otto nove anni queste cose vanno calcolate a monte
Attraverso un confronto forte è una gestione concertativa
Sul pubblica impiego siamo contrari a ogni moratoria lo diciamo senza peli sul sulla lingua noi veniamo da un periodo gramo da una via crucis di difficoltà nel rinnovare i contratti pubblici noi l'unico problema che abbiamo perché non costa molto perché già son pagati
E quella della stabilizzazione dei precari nella pubblica amministrazione
E sono trecentocinquanta mila
I governanti prima di dirci di tagliare devono dirci come vogliono organizzare il lavoro nel pubblico impiego
Di questa grande energia per sostenere lo sviluppo del Paese
Non mancherà governo e a noi di confrontarci e come sempre abbiamo fatto di trovare le vie più idonee
Per fare le cose responsabili
E stiamo attenti
In questa caccia all'impiegato pubblico che non si giustifica
Perché potremo tenere solo un risultato perdere le migliori professionalità
Come accade in circostanze di questo tipo
E questo lo diciamo con molta forza e con molta responsabilità
Sulla politica dei redditi tre cose
Primo
La politica dei redditi ripristina con un impianto contrattuale più idoneo
E noi CGIL UIL dobbiamo innanzitutto noi
Trovare le soluzioni
Senza strappi attraverso una mediazione lo stallo che abbiamo non si giustifica
Credo che bisogna porre una forte discussione in tutti i posti di lavoro serenamente in modo tale che la dirigenza CGIL CISL UIL possa fare una sintesi è un accordo
Per darci una nuova strumentazione per redistribuire la ricchezza e per essere padroni noi
Versate salario della redistribuzione perché oggi o non avviene o avviene attraverso un rapporto tra singoli tra datori di lavoro e lavoratore stessi
Luigi tu sai come la pensiamo su questo
Per noi
La predeterminazione
Importante il controllo dell'inflazione
E la politica dei redditi per noi è importante
Io personalmente ho avuto sempre paura di avere mani libere
Sul piano salariale perché ho paura di avere un abbaglio
Di poter guadagnare cento e poi
Di perderne centoventi
Quando tutti tutte le leve la politica e redditi non si controllano il problema secondo me controllare ogni leva la politica
Il governo per un dovere che ha subito prima dalla definizione del DPEF
Per accordi del ventitré luglio delle convocarci in questi giorni di una sessione formale
Anche per discutere il tasso
Di predeterminazione che vi ricordo l'altro Governo
Non ci ha permesso di fare bellissimi disertando disse tanto appunto l'accordo del ventitré luglio io spero che il governo Prodi il presidente invece
Voglia ripristinare interamente
La politica dei redditi concordando con noi il tasso d'inflazione programmata e soprattutto decidendo con forza
Su un'altra leva quella dei Prezzi e soprattutto delle tariffe abbandonata alla opportunismo al cinismo
Di tariffe gestite da monopoli privati che hanno preso il posto come dice Luigi di monopoli pubblici
Senza regole di concorrenza
Quello che sta accadendo nelle autostrade
Non a parole
Sia per la sparizione almeno di dodici miliardi di euro
E sia per la vicenda una vicenda che non ha contorni così chiari
Per quanto riguarda l'alleanza fatta con Abertis
Possibile che in Italia non ci siano
Altri che hanno intenzione di gestire un patrimonio così importante
E per noi tutti ottenere
Condizioni più vantaggiose
Va a rendere trasparenti
Dopo un'esperienza
Così poco chiara come quella di Autostrade
Sul mercato del lavoro
Mi va molto bene ciò che dice Luigi
Damiano faccia come il ministro di Zapatero
Accompagna i reparti per trovare accordi su tutto anche sulla vicenda del mercato del lavoro
Credo che questo sia il salto
Nuovo che tutti insieme dobbiamo aiutarci a fare
Il ministro del lavoro italiano
Come quello spagnolo accompagna le parti approvare lì quelli equilibri tanto necessari per reggere le sorti del mercato del lavoro
Noi non ci stiamo
Che a ogni ciclo politico
Si faccia una legge e l'altro ciclo poi lo smonti per fare un'altra ancora
Vale per la Costituzione vale anche per il mercato del lavoro ma ecco perché è importante che le parti sociali trovino loro gli equilibri più necessari saranno duraturi saranno riconosciuti da tutti
Cose che non verrà mai Attraverso solo la gestione da parte del legislatore ecco perché l'esperienza spagnola ci insegna una cosa importante tanto amica la nostra cultura
Che le parti è solo le parti devono trovare l'equilibrio giusto e il governo dove sostenerci
Per trovare un accordo apparsi ente mente come ha fatto il ministro spagnolo ha aspettato ben quattordici mesi
Senza ingerire sia dicendo le parti sociali e poi il frutto è venuto bene
Ed è venuto molto riconosciuto sono convinto che quell'accordo durerà per molto tempo nel mondo del lavoro appunto il mercato dopo lo spagnolo
Sulla Biagi abbiamo bisogno di ammortizzatori e abbiamo bisogno di tutele
Si impone l'altra amento dei contributi per gli atipici se noi facciamo questa operazione diamo un contributo forte per svelenire la situazione
L'unità
Non c'è alternativa all'unità tra CGIL CISL e UIL
Dialettica molta dialetti un confronto anche aspro
Ma al nostro pluralismo deve essere messo a frutto
Non convince unità sindacale fatta di silenzi convince unità sindacale fatta di una forte discussione
Che premette una forte ricerca per indicazioni importanti
Per avere un sindacato più forte e più capace di reggere le sorti oratori del Paese
Ieri Luigi ha parlato di come a vario titolo ognuno ha dato un contributo per far saltare l'attacco all'articolo diciotto
Se mi consente ai vigili io posso essere d'accordo con te
Epifani sopra di esso ora usato La Mantia Rocca La Mantia rossa
Verso il toro e non so se era questo il modo migliore noi invece abbiamo Abarth usi Rizzato le bande di
Per consenta di consentire a tutto il movimento sindacale poi di abbattere il Toro e di chiarire con forza come abbiamo fatto e non c'è più traccia
Di quella discussione
A dimostrazione che era tutta una questione politica che non apparteneva all'interessi del mondo del lavoro
Quindi
Un movimento sindacale unito forte come è stato in questi giorni
E ha dato un contributo anche al successo di ieri sul no e lo abbiamo dato a voi sapete perché perché siamo contro il premier forte
Noi siamo per la democrazia parlamentare perché non vogliamo venti modelli sociali
Vogliamo che la linea della solidarietà si mantenga in piedi
Ma noi vogliamo e questa avremo modo spero di dirlo nelle prossime giornate
Noi siamo perché il nuovo federalismo venga costruito anche Attraverso al nostro apporto attraverso l'apporto delle forze sussidiarie come siamo noi quello che manca al federalismo italiano e questi l'apporto delle forze sociali che insieme appunto
Ai rappresentanti delle istituzioni e la politica costruisca il bene del paese c'è una grande attesa nel Paese la risposta è stata inequivoca ieri si chiude una fase finalmente dopo dodici tredici anni si chiude in modo definitivo una fase è importante che con autonomia ma con responsabilità tutto il sindacato italiano sia di supporto a che questa fase che cambierà possono dare frutti copiosi
Posso dare occasione la nostra democrazia di rafforzarsi buon lavoro a voi tutti buon lavoro Luigi arrivederci a presto
Grazie grazie a Raffaele Bonanni per la franchezza la concretezza sincerità del suo contributo
Al nostro congresso la parola adesso al presidente del consiglio dei ministri come ha confermato il popolo ieri attraverso il voto Romano Prodi
Caro segretario
Carissimi delegati
Che il Presidente del Consiglio si trovi
Qui oggi non è un fatto formale
Semplicemente il riconoscimento dell'importanza che io personalmente tutto il governo
Attribuiamo all'associazionismo e al sindacato come parte fondamentale della società in cui viviamo
In una società sempre più composita ed eterogenee
E purtroppo come abbiamo sentito adesso caratterizzata da disuguaglianze crescenti il ruolo delle associazioni e sempre più importante
Ed è passato
Poco più di un mese dall'insediamento del governo
Tempo nel quale abbiamo messo a fuoco affinato l'analisi sulla reale situazione del Paese e abbiamo cominciato a studiare una serie di provvedimenti che accompagneranno il documento di programmazione economiche finanziarie
E ciò che ciascun ministro ha trovato all'interno dei propri ministeri va
Al di là dell'immaginabile
Strutture duplicate e uffici con decine e decine di persone
Se ciò non bastasse il consistente ricorso a strutture esterne alla pubblica amministrazione
L'erogazione di inutili servizi
Si comincia a capire perché la spesa pubblica dell'amministrazione centrale c'è stata negli ultimi
Anni fuori controllo
E ancora più preoccupante la demoralizzazione e la conseguente demotivazione che oggi caratterizza il personale dei ministeri delle strutture pubbliche
Nonostante in questi anni i salari siano
Cresciuti
Le imprese pubbliche salvo qualche rara eccezione portano con sé i segni della mancanza indirizzi strategici e in alcuni casi come nelle ferrovie nell'Anas
Di gravi squilibri economici e della carenza di risorse finanziarie necessarie per portare avanti gli investimenti necessari al Paese
A far da cornice a tutto ciò e il grave stato in cui versa la finanza pubblica
Stato su quale ministro all'Economia giustamente insistito non tanto per fare dell'inutile catastrofismo
Che tra l'altro alieno
Dalla mia natura emiliana quanto piuttosto per prendere coscienza per far prendere coscienza al Paese e alle forze sociali della reale situazione
Del vincolo
Che nel breve termine condizionerà inevitabilmente l'azione di governo
Serietà
Impone a tutti noi De Rita trasparenza perché troppi anni abbiamo vissuto di analisi e previsioni errate e soprattutto di pericolosi sono sogni
Questi sogni che hanno illuso il Paese facendogli perdere di vista la realtà e soprattutto
Facendo in mancare una seria prospettiva
Non è sono state la finanza pubblica preoccuparci e a doverci preoccupare
L'economia nel suo complesso per gli squilibri sociali sono elementi di preoccupazione
Altrettanto grande anzi molto più grande
Il sistema economico italiano non tiene il passo delle economie europee
E è oggi reduce dal più basso periodo di crescita della sua storia dal dopoguerra a oggi
Se oggi abbiamo un serio problema di crescita perché la produttività non è aumentata
E di fronte alla bassa produttività
Non basta la moderazione salariale che pure gli è stata soprattutto nel settore privato per impedire che il sistema perdita di competitività
E l'economia italiana ha perso di competitività così come dimostra l'andamento crescente
Del costo
Del lavoro per unità di prodotto ed altri indicatori
Cioè il sistema industriale italiano stenta a trovare una nuova è stabilire collocazione nell'ambito della divisione internazionale del lavoro
E stenta a governare i nuovi cicli tecnologici aperti da rivoluzione informatica e delle telecomunicazioni
La consistente perde quote di mercato e la recessione industriale degli ultimi anni impongono perciò il governo un progetto di modernizzazione
Per ridefinire la vocazione industriale del Paese
Per far questo abbiamo bisogno di dare una spinta immediata sistema di ridare fiducia all'impresa e di recuperare la capacità di riprogettare il futuro
Per offrire a tutti gli operatori nazionali internazionali un quadro di riferimento Ceretto e stabile
Questa richiesta riguarda tutto il Paese nord e sud
Ma se il Nord ha una sua chiara vocazione industriale
Che deve essere rivitalizzata e sostenuta anzi direi proprio rinnovata per il Mezzogiorno abbiamo bisogno di idee e di modelli nuovi
Ho già avuto modo di dire che al nord del Paese sappiamo di dover dare molto il nord ha bisogno di un Paese che lo sostenga
Ha bisogno di semplificazione amministrativa e di infrastrutture moderne di ricerca di formazione e il Governo opererà in questa direzione
E vogliamo che questa parte del Paese
Senta lo Stato non come avversario ma come sostegno
Sul Mezzogiorno ritornerò o più avanti
Ma
Insistiamo adesso per questo discorso del nord perché fa parte
Del progetto di rivitalizzazione di cambiamento della sistema produttivo italiano di cui abbiamo urgente bisogno
Una parola adesso sul mercato del lavoro
Qui c'è qualcosa da fare di radicale riguardo alla scarsa partecipazione della donna delle donne
Alla mobilità
La partecipazione femminile
Appena supera il cinquanta per cento
Cinquantanove a Nord trenta sette otto al Mezzogiorno
Esiste o il problema dell'ingresso dei giovani
La disoccupazione giovanile
A un tasso superiore al ventiquattro per cento
Che è uno tra i più alti dei Paesi industrializzati
Nel Mezzogiorno me trentasette virgola cinque per cento
Con le giovani donne superiore al quarantacinque per cento
Un'altra questione mercato del lavoro che o lo aggiustiamo o non riprendiamo il nostro rapporto con l'Europa la differenza
Tra il reddito mostro quello dei Paesi europei più evoluti si giustifica semplicemente con questa descrizione del mercato del lavoro e con la scarsa partecipazione femminile e giovanile
L'altro problemi al precariato
Le riforme
Che pure hanno
Prodotto un mo'seppur modesto calo disoccupazione giovanile
Hanno ormai creato un mercato secondario parallelo
E
Noi non abbiamo
Percorsi chiari per il passaggio dal mercato parallelo precario quello primario questo è il problema il mercato parallelo precario può andare avanti all'infinito
Noi dobbiamo combattere
Disoccupazione giovanile precariato attraverso le politiche per la crescita e gli aggiustamenti del sistema che nel mercato del lavoro
Ma ad essere problematico non è solo l'ingresso nel mercato del lavoro ma anche il rientro per le donne che escono per la maternità
Difficile o quasi impossibile rientrarvi
Come per coloro che per motivi vari decidono di avere un periodo di sabbatico di intervallo
E allora è chiaro che gli squilibri fra la domanda e l'offerta di lavoro si aggiustano
Anche attraverso modifiche ai percorsi formativi dei giovani
Che hanno sempre più titoli di studio che non consentono facce di sbocchi sul mercato
Non c'entra fanno dobbiamo dare un premio
A coloro che intraprendere studi scientifici
Ho tecnici di cui c'è un'enorme scarsità oggi nel Paese non possiamo più avere una formazione così squilibrata rispetto alle nostre necessità
Pensate che
Ha risposto ai segnali di ripresa che in questi mesi i caratteri dell'acquisizione del Colonia
Sta incrementando la domanda per tecnici
Specializzati domanda nella maggioranza dei casi viene soddisfatta da lavoratori stranieri
Perché sul mercato non si trovano lavoratori italiani con caratteristiche di questo tipo
In un mercato che alla disoccupazione di cui vi ho discuti i dati precedenti ora è compito del governo io vi chiedo un aiuto per le scomode decisioni che via prendere in materia
Mettere rimedio a queste situazioni
Ho un vogliamo creare sempre più disoccupati
Importare sempre più i tecnici di cui abbiamo bisogno crediamoci non aveva bisogno anche di qualificare l'importazione ti qualificare tecnici specializzati
Ma questo
Tra
Non è compatibile col tasso di disoccupazione che abbiamo e con la preparazione del nostro risorse umane
E quindi bisogna rilanciare il sistema delle scuole tecniche praticando le profondamente nel territorio e focalizzando le secondo la specializzazione produttiva
Infine e gli equilibri sociali rappresentano come dicevo un ulteriore elemento di preoccupazione per il governo
In questi anni la politica fiscale a oggi otticamente favorito i redditi medio-alti
In particolare il secondo modulo dalla riforma dell'IRI che dell'IRE che costato circa sei miliardi e mezzo
Di euro
Ha introdotto un ulteriore iniquità distributiva dato che al cinquanta per cento più povero dei contribuenti è andato in dodici e cinque per cento dello sgravio
E al sedici virgola
Cinque per cento i contribuenti più ricchi è andato il sessanta per cento dello sgravio
Allora è chiaro che non è stato uno sgravio fiscale per il popolo italiano è stato un anno fiscale per il dodici virgola cinque per cento dei cittadini italiani
E con questo non è compatibile con gli obiettivi solidali del Paese di cui abbiamo parlato prima
La società italiane quindi diventata più diseguale
Cresciuta la percezione del rischio
Di scivolare nelle fasce più deboli della popolazione abbiamo una fascia immediatamente superiore a quella della povertà più bassa che oggi è a rischio di cadere nella fascia undici per
Noi
Non possiamo più tollerare queste situazioni disuguaglianza
Ma per questo però noi dobbiamo mettere anche riguarda questo dobbiamo mettere apposto la finanza pubblica il deterioramento dei saldi tendenziale il valore negativo dall'avanzo primario
E la crescita del debito configura uno stato di sofferenza i conti pubblici che non si è ancora manifestato in tutta la sua serenità
Noi dobbiamo quindi fronteggiare con la serenità collettività e col senso di cui l'invio di cui vi ho parlato prima la situazione
Vorrei infatti ridire che il risanamento e la stabilità dei conti pubblici rappresentano il vincolo
Che dobbiamo fronteggiare essi non rappresentano l'obiettivo del governo
L'obiettivo del Governo è la crescita economica e l'equilibrio sociale del Paese ed è in questa direzione
Ed è in questa direzione che noi stiamo lavorando la politica di bilancio è strumentale anche se necessaria per raggiungere questi due obiettivi positivi
E naturalmente il risanamento lo dobbiamo fare non perché qualcuno
Unione europea o mercati finanziari e ce lo impongono lo dobbiamo fare perché se no noi non riusciamo approfittare della fase positiva del ciclo economico e delle condizioni favorevoli dei mercati finanziari
Ciclo economico condizioni favorevoli e che non sappiamo quanto tempo dura anche perché come voi sapete c'è questa tendenza all'aumento dei tassi di interesse che certamente non favorisce gli obiettivi che noi ci siamo proposte
A dire con per con tempestività e quindi necessario e noi lo dobbiamo fare
Perché soltanto rimettendo il premier italiano sul sentiero della crescita noi possiamo ottenere i nostri obiettivi per questa ragione ho sempre sostenuto che la politica dei due tempi non fosse attuabile
E che si è arresa lamenta la finanza pubblica non si affiancano alle politiche per la crescita
E la riaffermazione di principi di giustizia equità non ci sarà un vero rilancio per il Paese
Primo campo di equità è quello fiscale
Dove ormai è inaccettabile e moralmente deprecabile l'evasione
Che ha toccato livelli incompatibili con la stessa democrazia sia chiaro l'evasione quando arriva a questi punti significa che i cittadini non sono nello stesso piano
E a me di condono di premi agli evasori di benefici a chi esplicitamente ha dichiarato di aver violato le leggi fiscali hanno privato il Paese di ingenti risorse
Che secondo le ultime stime si attestano attorno a duecento miliardi di euro
E cioè circa sette per cento del più cioè l'evasione fiscale in questo momento secondo le dichiarazioni del Governo che mi ha preceduto sono uguale all'intera spesa sanitaria del paese
Allora voglio dire cosa vogliamo fare chiudo gli ospedali per salvare gli evasori
Questo non lo possiamo fare non lo possiamo fare
E noi abbiamo già cominciato
A mettere in cantiere le misure per recuperare
Il gettito dell'Iva con controlli nuove con nuovi meccanismi legali molto semplici senza drammi e senza ma semplicemente facendo rispettare
La legge
Passando all'ultima fase di questo mio breve intervento alle misure di sviluppo
Vito alle quattro linee d'intervento del governo
Prima insieme di interventi di natura fiscale rivolti alla generalità delle imprese
Per recuperare Marvelli competitività per due
Tale intervento agiscono sulla struttura del costo dell'impresa del lavoro
Della ricerca e dello sviluppo
E per la collaborazione fra imprese e università e centri di ricerca
In questa prima degli interventi e anche inserita la riduzione del cuneo fiscale che ovviamente detta riconferma
E conferma l'impegno del governo a riduzioni di cinque punti riduzione che sarà prevista nell'ambito della legge finanziaria del prossimo Autun
Seconda linea
Riqualificazione del sistema produttivo in termini di miglioramento degli assetti organizzativi delle imprese
Della diffusione di nuove tecnologie e della accelerazione del processo di internazionalizzazione le nostre imprese
Prima adatti all'Italia poi faticosamente adattata all'Europa non si stanno adattando al mondo bisogna aiutarlo
Quindi programmi di innovazione in campo industriale
Con nuovi strumenti di appoggio al sistema finanziario
Per favorire la capitalizzazione e la crescita
Dimensionale dell'impresa
Sono troppo piccole nostro intrecci
Dopo dello di politica industriale
Che vedrà il coinvolgimento sia del governo che le regioni agirà in coerenza con il progetto generale di rilancio del sistema industriale italiano
E in questo quadro vi sarà una collaborazione fra amministrazioni pubbliche centrali settoriali
E in modo da favorire
Una Rete nazionale
Una cooperazione fra pubblico e privato
Qui c'è molto da fare anche nel rapporto fra governo e regioni perché troppo
Presso le Regioni agiscono isolatamente con una forza d'urto non sufficiente ai compiti che si propongono
Terza linea infrastrutture come è noto il vincolo finanziario mette a serio rischio il completamento del opere avviate
E molte di queste opere avviate nella scorsa legislatura non hanno assolutamente copertura
Nonostante ciò il governo ben conscio dell'importanza che lo sviluppo infrastrutturale riveste continuerà a investire in opere pubbliche stiamo reperendo le risorse necessarie per evitare che i cantieri vengano chiusi già ananas sta cominciando a chiudere noi eviteremmo assolutamente questo aspetto
Riguarda i cantieri vorrei semplicemente associarmi alle parole di Angeletti
Sulla sicurezza ci sono dei dati vincente lavoro che sono incompatibili con un paese civile e si concentrano soprattutto nel edilizia
Dobbiamo anche
Evitare che la sicurezza sia persa di vista all'interno dei complicati meccanismi appalto il subappalto perché troppo spesso quando andiamo a vedere improprie del centro il lavoro e link i cicli coscienza progressiva e la mancanza di controllo progressiva che sia quando si va verso Izzo ripetuti subappalti
Ultima l'intervento
Il miglioramento delle politiche di mercato
Il decreto legge che accompagnerà il DPEF conterrà provvedimenti che avvieranno la liberalizzazione di molti settori dell'economia italiana che oggi si caratterizzano per scarsa concorrenzialità ed efficienza
Questo è un posto non sostenibile per i cittadini e per le imprese e noi lo intendiamo ridurre partendo dal mercato energetico che rappresenta un forte limite allo sviluppo
Il provvedimento adottata la scorsa settimana inizi un percorso che il Governo intende proseguire
Un capitolo a parte infine riguarda il Mezzogiorno
Come già detto ci vogliono idee nuove è un o progetto condiviso
Per valorizzare più di tutto la straordinaria situazione geografica il Mezzogiorno prima era straordinari negativo adesso diventasse ordinaria in positivo
Il Mezzogiorno deve diventare la grande piattaforma di interconnessione
Tra l'Asia e l'Europa
E lo snodo commerciale per le produzioni industriali che vengono dall'Asia
Che devono essere trasformate per i mercati europei
Affinché questo possa realizzarsi dobbiamo investire in infrastrutture e logistica e soprattutto in capita organizzazioni la stessa capacità organizzativa che è necessaria per il rilancio del turismo che nel Mezzogiorno non decollato mentre ha decollato in tutti gli altri Paesi europei con le stesse caratteristiche climatiche
E competitori caratteristi del territorio pensate alla Spagna pensate alla freccia questore intollerabile
Nel prossimo viaggio in Cina in settembre promuoverò il progetto del Mezzogiorno come piattaforma industriale
Commerciale dell'Europa
Perché questo deve essere iniziato con sperimentazioni immediato
Più disco con
Una considerazione sul metodo di lavoro
Ribadisco che la concertazione è e sarà il metodo di lavoro che noi intendiamo adottare con le parti sociali
Dialogo riesce e confronto nel rispetto delle prerogative di ciascuna delle parti
Questa e la linea del governo come già abbiamo cominciato con le regioni riguardo alla sanità
La concertazione ha vissuto una sua fase costituente con i governi Amato e Ciampi
Ha avuto un grande tema di fondo agli inizi degli anni novanta cioè il controllo dell'inflazione
Nella seconda parte degli anni novanta noi abbiamo
Usato soprattutto per il grande passaggio verso l'introduzione dell'euro
Da allora la concertazione
è andato a dormire
Un letargo durato cinque anni
E io spero che questo non abbia fatto per dal sindacato la capacità di analisi e soprattutto quel senso di prospettiva che oggi si rende ancora più necessario per uscire dalla situazione in cui ci troviamo
Questo io vi chiedo aiuto e mi impegno
A fornire simmetricamente un aiuto
Io non sono qui solo a proporvi astrattamente di rilanciare il metodo la concertazione
Sono anche qui fa proporvi nuovi obiettivi in cui verso cui dovremmo finalizzata concertazione senza i quali la concentrazione perde di significato e gli obiettivi non possono essere che il rilancio dell'Italia e l'equità adesso abbiamo questi obiettivi debbono essere concreti come l'entrata nell'euro dobbiamo porci sul sentiero di sviluppo tale da vedere incontra in pista le nostre risorse umane e poi impegnarci all'equità guardate quando insisto sull'equità
è successo qualcosa di grosso
La scorsa settimana
Nell'Economist c'era anali sul livello di in qualità in Europa siamo o arrivati primi abbiamo superato la Gran Bretagna
Qualche anno fa noi eravamo nettamente
Paese meno iniquo nella distribuzione del reddito della Gran Bretagna ci ponevamo allo stesso livello di Francia e Germania
Adesso è successo qualcosa a cui dobbiamo porre rimedio è successo senza che ce ne accorgessimo successi congressisti l'accettore con cui queste cose succede in Italia
Ma questa è la cosa gravissima perché significa coloro che ho descritto prima al di sopra appena dalla facile la povertà cadranno sempre più basso se continuiamo così
Quindi questi gli obiettivi da concertazione ma anche un nuovo metodo di lavoro della concertazione quello di adesso non solo anche lo sentivo giacché quando ero al Governo l'altra volta insomma troppo macchinoso troppo e troppo poco otto era attivo
Uno sfogo molto spesso un'espressione di sentimenti buoni e invece e poi soprattutto si riporta tutto alla presidenza del Consiglio noi dobbiamo invece utilizzare anche le competenze dei ministeri del loro strutture allora Presidente Consiglio soltanto il discorso di contorno e di sintesi dei grandi problemi
Quindi io vi chiedo o libertà di analisi ripensamento su tutto questo
Un sguardo al passato ma per andare verso il futuro non per ripercorre in modo acritico quello che noi abbiamo fatto in passato anche se abbiamo fatto cose proprio buone
Ma i problemi di oggi sono molto più raffinati e molto più complessa e quindi richieda anche una buona dose di fantasia dite proposte innovative che si offrono importi azioni e logiche ormai superate
Io ho invitato con l'espressione che uso poco spesso espressione un po'forte che non solo nel mio carattere ho invitato ai ministri i ministri ad osare e io estendo quest'invito anche a voi perché soltanto se
L'Italia i cittadini e le forze sociali e produttive sapranno osare noi riusciremo a riprenderci quel ruolo che ci compete
Non tanto per le ragioni derivate dalla storia quanto piuttosto per la grande dotazione di risorse umane del nostro paese vedete
Permettetemi di finire queste osservazioni
Concrete dirette con un'osservazione politica
Abbiamo
Superato tutte le prove politiche possibili e immaginabili abbiamo fatto il salto triplo carpiato le elezioni regionali le elezioni politiche le elezioni comunali il referendum il presidente del Pupo tutto abbiamo fatto
Abbiamo vinto tutto
Con con modestia ripeto con con fatti
Con fatica
Come come come la vita il sistema democratico non c'è mai nulla di facile tutto il faticoso tutti difficile proprio perché l'ISPES democratiche queste
Però
Chiamiamo conto che abbiamo vinto
Teniamone conto vediamo le conto perché questo significa
Che adesso abbiamo il diritto etico e il dovere di governare per cinque anni
Il diritto il dovere di governare per cinque anni
Ricomponendo il Paese
Finendo la con
Gli strani progetti di devoluzione
Lavorando con l'opposizione
Del le riforme costituzionali ed è la legge elettorale come ci siamo impegnati a fare dando stabilità a questo a questa nostra Italia che ne ha tanto bisogno
Ed andare questa prospettiva vedete la prospettiva è quella di ritornare a vincere
Anche in Europa
La prospettiva è quella di rimettere l'Italia tra i Paesi che hanno piuttosto di sviluppo che hanno più libero di innovazione che ricominciano a dare esempi agli altri
Le generazioni precedenti quando io ho sentito giustamente parlarne dice in Spagna l'ha fatto questo lato paese l'ha fatto questo
Ma qualche anno fa erano gli altri che dicevo ma in Italia sperimenterà la concertazione lavoro Niscemi sindacati datori di lavoro
In Italia c'è di tacita c'è forza allora questo clima lo si crea solo quando c'è tranquillità polisti
Noi abbiamo tranquillità politica
Usiamo la per favore perché il bene di tutto il paese grazie
Grazie
Grazie al Presidente del Consiglio Romano Prodi contributo coma lui detto non formale ai lavori del nostro quattordicesimo
Congresso confederale
Grazie ancora al Presidente del Consiglio ci stiamo avviando alla conclusione dei lavori della seduta della mattinata
Adesso prenderà la parola Paolo Pirani della segreteria confederale concluderà i lavori della mattinata il ministro del lavoro Cesare Damiano
Appena Paolo può
Caccia al Presidente del Consiglio
Vi invito ovviamente a rimanere seduti abbiamo ancora una parte importante appunto del lavoro della mattinata nel tanto ne approfitto per confermargli che i lavori del pomeriggio cominceranno alle quindici puntuale mi sono numerosissimi interventi di tantissimi delegati e delegate importante strutture della UIL e dopo le diciassette la tavola rotonda come da programma bene salutiamo tutti
Il presidente del Consiglio Romano Prodi
E credo
Sicuramente
Che la UIL accoglierà positivamente
Quell'impegno che è stato richiesto al movimento sindacale italiano
Di tentare assieme la scommessa
Per far tornare a vincere l'Italia
Ieri abbiamo vinto
Il referendum costituzionale
Ma questo evidentemente non ci basta
Paolo scusami vi prego di mettervi a sedere e di evitare soprattutto il brusio che insopportabile per coloro che vogliono ascoltare oltre naturalmente per Paolo grazie
Va dato di cogliere continuare se non
Io
Volevo esprimere
Una considerazione
Su quanto oggi i giornali hanno riportato del nostro congresso
Vi sono stati apprezzamenti
Sottolineature
Ma vi è stato anche una sorta di stupore per le cose contenute nella relazione di Luigi
Io credo
Al di là del merito della relazione stessa
Che ovviamente si può condividere
In maniera maggiore o minore per quanto mi riguarda lo condivido
La relazione è stata caratterizzata da un elemento importante
Ed è stato il linguaggio di verità
Con cui ci si è rivolti alla UIL ma ci si è rivolti al Paese
è stata una relazione non conformista
Una relazione che ha parlato appunto ai problemi del Paese per quelli che sono
E li ha affrontati non nascondendo
Le questioni che abbiamo di fronte
Mi è dispiaciuto
Quello che un viceministro
Del nostro governo il viceministro Visco ha dichiarato commentando la relazione di Luigi
Per il passaggio relativo alla
Cosiddetta mistica dei sacrifici che noi non intendiamo ripercorrere
Ma che peraltro non abbiamo mai percorso
Il viceministro Visco no
Ci ricordava
Con un fare forse un po'saccente che il problema non è la mistica dei sacrifici
Ma salvare il Paese
è un richiamo di cui non ho noi non abbiamo bisogno
Perché l'impegno come si dice per il sì Albare il Paese
La UIL il movimento sindacale lo hanno sempre messo in campo
L'hanno messo in campo
Nel dopoguerra
Nella politica delle euro
Nelle lotte
Degli anni ottanta
Nell'accordo dell'ottantaquattro
Contro l'inflazione sulla scala mobile
Nel novantadue con il governo Amato
Nel corso degli anni novanta
Per giungere
Alla definizione della cosiddetta
Politica
Legata all'entrata dell'Italia nell'euro
Sono tutte queste politiche
Che hanno visto in prima persona i lavoratori dipendenti e i pensionati
Farsi carico pesantemente di quelle che erano le necessità per risanare la nostra economia e rimettere in carreggiata il nostro paese ecco perché io credo che certi richiami non ci appartengano e forse dovrebbero essere rivolti ad altri interlocutori
Si è
Mostra con stupore
All'affermazione contenuta nella relazione di Luigi de la nostra disponibilità
A dispetto are l'accordo
Del ventitré luglio del novantatré
Quasi che da parte della UIL si volesse scegliere una strada affatto diversa della sua storia della sua tradizione accomunandoci a chi ha considerato del salario sempre una variabile indipendente della nostra economia
Rassicuriamo tutti costoro
Che per la UIL la politica dei redditi non nasce nell'accordo del luglio novantatré
Trovare ad radici nella sua storia trova radice nel rapporto che avremmo con la nota aggiuntiva del Governo
Con il viceministro la Malfa trova radice trova radici nella programmazione democratica dell'allora ministro Giolitti
Trova radici nell'accordò della scala mobile con il governo Craxi trova radici in tante vicende della storia passata e meno e meno lontana anche del nostro Paese trova radici nell'accordo del novantadue con Amato certamente trova radici anche nell'accordo del novantatré ma noi non consideriamo quell'accordo una sorta di feticcio noi lo consideriamo essere stato un accordo importante utile per realizzare un obiettivo che era drammatico per il nostro Paese è drammatico per il reddito dei lavoratori dipendenti e dei pensionati quell'accordo su fu fatto quando l'inflazione in Italia viaggiava a due cifre
Rischiavamo di non pagare più gli stipendi le pensioni in Italia
Gli stipendi dei pubblici dipendenti vedevamo compromesso il nostro potere di acquisto
Noi facemmo
Quell'accordo nel novantadue prima è l'accordo del novantatré per combattere questa situazione
Dando una modulazione della politica dei redditi che faceva della lotta all'inflazione l'asse centrale dell'azione economica del Governo ma anche dell'azione delle parti sociali e del sindacato
Chi dice e dice
Che
La politica dei redditi corrisponde alla moderazione salariale
Noi non abbiamo mai perseguito una linea di moderazione salariale
E di altre confederazioni l'idea dei risparmi contrattuali che furono lanciati negli anni Sessanta noi abbiamo invece considerato il salario una componente importante delle scelte di politica economica
E come tale abbiamo
Modulato le nostre richieste e sviluppato le nostre politiche contrattuali
è per questo motivo che noi riteniamo che l'accordo del novantatré abbia concluso il suo ciclo realizzando positivamente l'obiettivo della lotta all'inflazione
Noi vogliamo realizzare
Un accordo diverso
Diverso
Che abbia al suo centro esattamente le priorità che il presidente del Consiglio Romano Prodi c'era prima illustrato la priorità dello sviluppo
La propria la priorità di far camminare finalmente l'Italia
La priorità di ridare competitività alla nostra economia nel quadro internazionale che abbiamo di fronte queste sono le priorità e vogliamo legare anche le politiche contrattuali e salariali a quegli obiettivi
Ecco perché noi diciamo che oggi parlare di politica dei redditi non vuol dire parlare di moderazione salariale
Vuol dire vuol dire usare il salario come uno strumento importante per rilanciare la nostra economia vogliamo generare produttività e la vogliamo redistribuire vogliamo un'azione fiscale che non gravi sul lavoro dipendente e premi invece le rendite finanziarie vogliamo cioè
Un accordo che abbia al suo centro la priorità dello sviluppo
Per questo motivo noi riteniamo la fase dell'accordo del novantatré una fase alle nostre spalle
E vogliamo aprirne un'altra dinamica positiva che affronti i problemi per quelli che sono io temo
Cari amici e cari compagni
Una sorta
Di auto soddisfazione che può emergere in Italia
Noi abbiamo votato ieri
L'altro ieri per il referendum
Sulla Costituzione
è stato un risultato importante
Un risultato però e lo voglio dire con molta chiarezza che non richiede una pausa di riflessione è un risultato che altresì ci carica di responsabilità
L'Italia ha votato no
Non solo perché ritiene
Ingiusta la proposta di riforma che ci veniva presentata non solo perché rifiuta la divisione del Paese
Non solo perché ritiene ingiusta una politica che dice che i figli dei ricchi hanno più possibilità dei figli di nessuno ha votato no
Perché vuole cambiare questo stato di cose noi dobbiamo dimostrare di essere adeguati al cambiamento al cambiamento dei rapporti istituzionali
Facendo partecipare di più i cittadini alla cosa pubblica io ho apprezzato un passaggio della relazione di Luigi
Quando
Facendo l'analisi del rapporto con la politica poneva un problema
E il problema della partecipazione dei cittadini al loro futuro al loro destino troppo spesso noi vediamo in Italia una politica che si fa in televisione
Una politica in cui alla partecipazione si sostituisce la presenza sui canali televisivi
Noi vogliamo invece una politica in cui i cittadini possano dire la loro ma possono dire la loro
Pensando di poter contare qualche cosa di cambiare la loro vita
Ecco perché io credo che in questo processo di costruzione anche politica che stiamo attraversando in Italia il sindacato sia una parte importante quel sindacato che è fatto di milioni di iscritti
Ma è fatto anche di migliaia e migliaia di dello che di delegati di rappresentanti aziendali
Di persone di uomini e di donne che mettano parte del loro tempo per ascoltare le ansie i bisogni e le aspirazioni dei propri compagni e dei propri colleghi di lavoro
E cercano in questa cosiddetta Società degli individui che caratterizza la nostra fase storica di mettere assieme queste ansie queste aspirazioni questi bisogni
In un'azione collettiva per cambiare uno stato di cose
E lo fanno discutendo partecipando assemblee facendo la lotta agli scioperi se occorre ma facendo anche le proposte
Queste la grande ricchezza del sindacato confederale italiano un sindacato che io credo deve a vere tutto il coraggio di agire di cogliere i risultati per andare per andare avanti ecco perché io dico non c'è bisogno di pause di riflessione
C'è bisogno di più riforme di più l'azione di più capacità di trasformare il nostro il nostro futuro e le priorità sono chiare far star meglio le persone gli uomini e donne che abbiamo di fronte
Scommettere innanzitutto sui ragazzi e le ragazze sui nostri figli sui giovani un Paese che torna a scommettere sui giovani è un Paese che non ha solo un passato ma anche evidentemente un futuro
C'è bisogno
Di agire
Per migliorare la condizione dei nostri anziani di chi è troppo solo di chi si trova di quelle famiglie che si trovano con un'auto non autosufficiente in casa
C'è bisogno di ridare fiducia al merito alla possibilità cioè
Che ho chi ha studiato chi ha fatto sacrifici chi si impegna abbia un suo riconoscimento in questa in questa società e non solo perché si raccomanda
A questo o a quello
C'è bisogno
Di una politica che sia capace di dare queste risposte venivano portati alcuni problemi innanzitutto la questione della precarietà è un problema centrale lo dobbiamo affrontarlo non possiamo affrontarlo solo sui giornali ma con delle azioni concrete significa però sapere che per noi la precarietà non sono solo i lavori atipici che vanno evidentemente ricondotti alla loro funzione di flessibilità
Positiva e non di precarietà ma sono il lavoro sommerso sono quei lavoratori che vedono compromesso ultracinquantenni che vedono compromesso il loro destino
Il loro futuro sono che cerca lavoro e non lo trova ecco perché noi pensiamo che la discussione debba allargarsi contrastando il lavoro sommerso dotandoci dono adeguato strumento di ammortizzatori sociali
Dando delle regole positive al mercato del lavoro che abbiamo di fronte sviluppando il lavoro a tempo indeterminato come scelta priorità nelle modalità nelle modalità di lavoro sono impegni
Difficili
Che costeranno
Sacrifici non vorremo fare questa o dibattito però sulle pagine dei giornali ho letto in questi giorni questa questione che viene sollevata del pubblico impiego in cui si dice c'è una disponibilità dei sindacati
A trovare delle forme di prepensionamento per i lavoratori della pubblica amministrazione in cambio delle assunzioni dei precari mi sono fatto leggere la lettera che è stata inviata dai sindacati del pubblico impiego
Ai segretari di CGIL CISL e UIL per capire se effettivamente c'era una cosa di questo tipo io non ho trovato traccia
Di una disponibilità apre pensionare i lavoratori del pubblico impiego ho provato invece una richiesta importante di dare valore al merito di dare efficienza alla pubblica amministrazione
Di aprire una discussione su dove bisogna puntare nel pubblico impiego come una delle opportunità
Del nostro paese quindi una logica di efficienza non una logica di imponibile di mano d'opera che non ci appartiene ecco perché io penso che su questi
Temi il dibattito debba essere meno sui giornali bene quello che ha detto Prodi che si vuole
Seguire il metodo della concertazione la concertazione non richiede grandi patti generali
Richiede una capacità di ascolto tra le parti una capacità di discutere assieme di individuare degli obiettivi su cui costruire delle proposte fare degli accordi specifici richiede anche io qua ho sentito dei richiami alla riforma contrattuale noi siamo stati tra i promotori di un'ipotesi di riforma contrattuale credo che per primi con il convegno di Torino definimmo una nostra ipotesi di riforma
Degli assetti contrattuali non ci sottrarremo
Ad un confronto su questo tema non ci siamo mai sottratti sì sottrarremo però ad un confronto che serve solo a tirare tardi
E noi ribadiamo qui che la trattativa il confronto con le controparti deve aprirsi subito con l'obiettivo di modernizzare le relazioni sindacali
Che
La un sistema moderno di relazioni sindacali è funzionale all'obiettivo dello sviluppo non può essere funzionale all'obiettivo della conservazione
Abbiamo tra di noi posizioni diverse su alcuni punti
Questo però non può essere un alibi per non far nulla non possiamo aspettare
Godo per difendere gli interessi dei lavoratori che vogliamo rappresentare il nostro impegno è di partire di partire con questo confronto
E di lavorare perché ci sia una conclusione condivisa tra tutti
E se no
Evidentemente sono altri che non vogliono il confronto e non vogliano
Questa trattativa
Cari
Amici e care amiche
Io
Ritengo che in questa situazione
Ci sia bisogno di più sindacato ma ci sia bisogno anche di più il
Al congresso di Torino ricordai
Che la UIL e un organizzazione di un milione ottocento mila teste pensanti ognuna aveva una propria idea siamo cresciuti adesso siamo quasi due milioni di scritti e quindi sono aumentate aumentato anche il numero delle idee che abbiamo tra di noi
E però abbiamo dei valori condivisi quelli fissati qua di fronte nella Palazzo delle Fontane quando fu fondata la UIL il cinque marzo del cinquanta
E in quella carta c'era scritto che la UIL era un'organizzazione socialista né ai fini democratica
Nel metodo di organizzazione indipendente nella capacità di azione
Noi siamo saldi nelle nostre idee nell'idea di giustizia sociale nelle idee di libertà che corrispondono al nostro ideale
Ma noi siamo anche delle persone che perseguono con decisione senza
Come dire complessi di inferiorità quelli che sono gli interessi di chi noi
Vogliamo rappresentare gli uomini e le donne che ci hanno dato fiducia e fiducia alla UIL
Vuol dire anche riuscire a conquistare un futuro migliore ma innanzitutto avere un presente migliore per cui io penso
Che questa congresso segni una parte importante nella svolta della nostra organizzazione abbiamo passato dei momenti difficili siamo usciti a testa alta noi dobbiamo assumere un impegno l'impegno che il prossimo congresso
Veda una UIL Sempre più attiva una UIL fatta di quarantenni fatta di donne fatta di giovani capace di articolarsi sempre più nella società che va che va cambiando perché di questa UIL con questa umile si può dare speranza l'Italia grazie
Grazie grazie Paolo
Conclude i lavori della mattinata il ministro del lavoro e compagno di tante battaglie sindacali Cesare Damiano
Mancare compagni cari compagni tanto
Spero che non andiate in overdose perché di discorsi mi avete sentiti tanti
Io cerco di essere sufficientemente stringato però come mia abitudine vorrei entrare negli argomenti
Anche perché
Da quando mi sono insediato al ministero del lavoro tutto occasione
A più riprese di incontrare
I dirigenti sindacali di CGIL CISL e UIL di Confindustria dell'associazione in incontri informali incontrare più volte
Angeletti Bonanni
Epifani
Allora
Tanto che ringrazio per questa opportunità e vorrei dire soltanto una cosa di carattere diciamo generale in una battuta ebbe il risultato del referendum di ieri allora
Io spero il centro destra prenda atto
Che l'Italia è cambiata direi questo che gli esami sono finiti noi vogliamo governare e dimostra al Paese di andare nella direzione giusta
E credo che il contributo unitario del movimento sindacale sia stato importante determinante
Ora Luigi ha fatto una relazione importante un contributo e io su questo vorrei soffermarmi e credo anch'io che ci sia un problema io la vedo così
Se noi vogliamo dare risposte ai temi della Boro ed è la questione della quale mi occupo
Noi dobbiamo in primo luogo interrogarci sul modo col quale il nostro Paese può andare nella direzione dello sviluppo se non c'è sviluppo non ci sono risorse da distribuire né per la quantità né per la qualità e sicuramente noi dobbiamo agganciare questi segni di ripresa nell'economia internazionale
Attraverso la possibilità di dare il competitività d'un sistema produttivo che purtroppo anche a causa di politiche sbagliate del precedente governo è sceso nelle classifiche internazionale
Come fare ecco questo è il problema come fa
Si parla di concertazione voi sapete che dai tempi non sospetti io son sempre stato un tifoso della concertazione
Io ritengo l'accordo del novantatré il miglior risultato dal dopoguerra per quanto riguarda lo strumento idoneo alla composizione dei conflitti e la redistribuzione del reddito e per riforme di qualità
Sono d'accordo che quel che quell'impianto dopo tredici anni mostra la corda bisogno di essere rivisto sarà importante in primo luogo l'azione unitaria delle parti sociali del sindacato per individuare i cambiamenti
E quando dico concertazione io la vedo così la concertazione la concertazione non è da parte di un governo imporre decisioni prese ma cercare una sintesi insieme alle parti sociali fermo restando le prerogative di un governo in ultima istanza le prerogative del Parlamento quindi la concertazione è un atto di responsabilità che richiede pazienza richiede metodo richiede ovviamente Risorse e contenuti e credo che per avviare una fase di concertazione come si farà a partire da questi giorni
Bisogna dire una cosa molto chiara che io come sapete sono persona molto noiosa ripetitiva non è che il il lunedì faccio un'intervista il martedì faccio l'intervista opposta dicendo così diverso io cerco di tenere come si dice un po'un Indirizzo la barra del timone dritta io dall'inizio ho detto una cosa che ormai mi pare assolutamente acquisita che voi avete sostenuto noi dobbiamo essere in questi primi atti del governo assolutamente contrari alla logica dei due tempi dobbiamo essere contraria a questa loro
Perché se è vero
Che il Paese ha bisogno di rimettere i conti in ordine perché i conti in ordine non lo sono assolutamente la situazione più grave del previsto
Io insisto sul fatto che la questione del rigore sia assolutamente contestuale alle indicazione di sviluppo quindi di redistribuzione delle risorse e alla questione dell'equità
Questi debbono essere anche nel documento di programmazione economica finanziaria le indicazioni la linea di marcia
Che noi vogliamo dare al Paese per dare come si dice senso alla nostra azione di governo perché io credo che questo Paese dopo la cura Berlusconi abbia effettivamente bisogno nuovamente di un segno di equità e allora
Come fare
Ma io sono anche qui molto graduali sta molto pratico moderato ma ostinato perché moderazione voi mi insegnate non vuol dire essere arrendevoli moderazione vuol dire essere il tenaci nelle prose proprie convinzioni per arrivare ad un obiettivo allora
Io partirei da un punto
Sicuramente se noi vogliamo agganciare la competitività
Dobbiamo intanto dire sul cuneo fiscale quale l'azione che vogliamo compiere e io qui mi sono sforzato in questo mese di affermare un principio adesso non voglio scendere in dettagli e questo non è un luogo nel quale si fa una trattativa però il principio per me e questo
Che i benefici di una manovra di rischio di redistribuzione
Debbono questi benefici andare all'impresa e al lavoro e quando dico all'impresa al lavoro non in non intendo dire
E il lavoro un ruolo subalterno e quindi esaudite le richieste dell'impresa redistribuiamo lavoro intendo dire che la manovra nel suo significato deve essere una manovra capaci
Incentivare le imprese facendo costare meno il costo del lavoro al tempo stesso di migliorare la condizione retributiva
Dei lavoratori privati pubblici dei pensionati persino degli incapienti cioè di quella platea di persone di cittadini che hanno avuto dalle passate
Azioni di governo quei segni di mancanza di equità allora io però questo sia il primo principio intendo su questo insistere la seconda questione anch'io non penso
Che noi possiamo immaginare una manovra a vantaggio delle imprese che sia generalizzata io questo non l'ho capito
Credo che debba essere selettiva mi limito ovviamente a dare un indicazione di selettività
Per me l'indicazione di selettività orizzontale e questa lo sconto fiscale alle imprese deve andare esclusivamente a vantaggio al rapporto di lavoro a tempo indeterminato perché questo segno sì questo governo nell'azione di redistribuzione tutti diminuzione del costo del lavoro individua nella forma a tempo indeterminato un punto di riferimento io la dico così noi dobbiamo tornare a fare in modo che il lavoro stabile diventi la modalità normale di impiego senza con questo
Disconoscere le giuste ragioni dell'impresa alla buona flessibilità perché nello insegnate voi l'impresa moderna
E si misura nella globalizzazione ha bisogno prontamente di utilizzare a termine persone in un caso quando c'è una domanda di mercato che se non viene evasa passata un'altra parte
E questa domandava
Soddisfatta attraverso il negoziato sindacale attraverso leggi che aiutano ad andare in questa direzione attraverso strumenti di buona flessibilità allora io credo che questo sia il secondo criterio l'altra questione dove si interviene anche qui io sommessamente dico una cosa ma sappiamo che per manovre di redistribuzione bisogna toccare degli oneri e dei contributi eccetera
Io dico che noi non dobbiamo non dico quello che dobbiamo dico che noi non dobbiamo
Toccare la colonna dei contributi previdenziale io dico che lì non si vede tocca si può toccare da altre parti portando egualmente un risultato porto ad esempio dagli oneri impropri
Non mi limito agli oneri impropri ma sarà la fantasia del governo della concertazione a dire che cosa si può fare penso anche a manovre quando parliamo di lavoro che possono essere manovre che hanno una caratteristica fiscale per migliorare il potere d'acquisto delle retribuzioni e delle pensioni ma credo che da questo mix si possa arrivare quindi a delle soluzioni chiavi hanno il segno della diminuzione del costo dell'aumento tendenziale del potere d'acquisto è anche il segno dell'equità
Accanto a questo io penso che noi dobbiamo assolutamente andare in un'altra direzione e questa sicuramente sarà oggetto di una discussione di un approfondimento perché le cose superficiali non vanno nella direzione giusta
Se noi abbassiamo il carico fiscale al lavoro a tempo indeterminato lavoro stabile dobbiamo gradualmente
Alzare il carico contributivo per il lavoro parasubordinato
Questo è il fondo sul quale io insisto andando a vedere di che cosa si tratta perché voi mi insegnate che dentro la gestione speciale dell'Enza abbiamo dagli amministratori di condominio ai professionisti senza casse previdenziali ai lavoratori dei call center
Bisogna separare il grano dal loglio dobbiamo individuare quali sono le manovre
Ma laddove c'è una prestazione d'opera che può assomigliare a una prestazione subordinata nell'utilizzo invece di lavoro parasubordinato li dobbiamo alzare i contributi far venir meno la convenienza
Perché mentre assolutamente giusto che un'impresa si possono avvalere di buona flessibilità attraverso un contratto a termine perché c'è la commessa ad esaurire
Quando la precarizzazione del lavoro è semplicemente sostituire lavoro stabile con un lavoro precario per risparmio di costo noi dobbiamo scoraggiare questo tipo di interventi
Questa è l'azione sulla qualità scoraggiano
è anche il frutto di una serie come si dice di confronti che abbiamo fatto fra di noi la seconda questione al mercato del lavoro che veniva accennata Totti l'ha detto per ultimo
Bonanni
Si tratta di approntate anche qui si vuole pazienza io quello che voglio fare l'ho già detto ma non mi ha detto che la mia sia l'opinione assolutamente giusta prendere o lasciare perché così non funzioni
Sulla legge trenta il ministro si è caricato come si dice
Tutte le obiezioni del mondo dicendo una cosa molto semplice l'abbiamo scritto nel programma dell'Unione del resto l'ho scritto io quella parte insieme a tutti i miei colleghi che si occupano di quella tematica
Lascio la legge trenta io un atteggiamento molto pratico molto concreto
Noi non la vogliamo abrogare ma neanche la vogliamo semplicemente completati
Se c'è qualcosa di utile si tiene e se c'è qualcosa che non serve si toglie vi faccio un esempio
Io recentemente ho emanato una circolare sui call center che non è nient'altro che una circolare applicativa della legge trenta
La domanda che io mi sono fatto ma perché è il mio predecessore che ha tanto sostenuto questa legge non ha pensato anche di emanare gli atti concreti che rendono applicabile la distinzione fra lavoro subordinato e lavoro parasubordinato
è una domanda lecita o una domanda illecita non mi permetta una domanda Lenzi
E allora quella cosa l'ho fatta perché la leggenda la possibilità di applicare più saggiamente se interpretata ad esempio l'utilizzo del lavoro a tempo indeterminato però così come dico questo dico
Che a mio avviso dobbiamo andare ad una profonda di scrittura delle leggi che hanno ordinato il mercato del lavoro in questi anni
Io sono per cancellare le forme di lavoro più precarizzato e penso che il lavoro a chiamata lo staff leasing il contratto di inserimento vadano cancellate così come abbiamo scritto nel programma del luglio penso al tempo stesso per questo si tratta di aprire un tavolo di concertazione agire in un secondo tempo che noi dobbiamo giustamente dare una risposta che chiedono le imprese e i lavoratori quelle di individuare degli ammortizzatori sociali adatti al Nuovo Mercato del lavoro un'operazione costosa
L'ho trovato le risorse però noi abbiamo gli ammortizzatori sociali diciamo degli anni sessanta e settanta abbiamo gli ammortizzatori sociali che sono un vestito su misura per la grande impresa fordista e taylorista della mia generazione
Ma quegli ammortizzatori sociali non sono un abito su misura per l'attuale mercato del lavoro che il fatto di lavoro stabile di lavoro flessibile dobbiamo trovare il nuovo abito su misura
Altrimenti è chiaro che noi non siamo in grado di intervenire efficacemente accanto a primi elementi diretti di sicurezza anche qui ma non è giusto fosse
Che quando parliamo di lavoro flessibile lo vedremo tendenzialmente applicando il nostro programma
Ci siano delle tutele di diritto universale indispensabile penso la tutela per maternità e per è finita do queste indicazione perché sono quegli elementi che distinguono tra un diritto di cittadinanza e l'impossibilità di esercitare un diritto di cittadinanza
Così come io credo che si tratti di intervenire su tutta la materia che disciplina i disabili il collo commenta obbligatorio se la parte più debole oggi del mercato del lavoro ed intervenire su quello che anche qui veniva ricordato
Il tema del lavoro nero abbiamo avuto in questi giorni ancora ieri l'altro ieri questi incidenti mortali anche qui ricordiamo che in Italia gli infortuni sono mortali sono mille trecento all'anno è una cifra pazzesca
Duecentocinquanta riguardo nei cantieri edili per lo più sono cadute dall'alto il dodici per cento di queste persone decedute sono decedute nel giorno dell'Assunzione
Questo vuol dire che si chiama assunzione posta morte e questo la dice lunga sul livello ormai come si dice il lavoro nero di lavoro precario di lavoro al confine della legalità e al di sotto della legalità sulla quale noi dobbiamo intervenire allora che cosa si può fare io credo che noi daremo sicuramente il via ad una discussione su alcune questioni penso ad una discussione sul testo unico che riguarda la salute la sicurezza sul lavoro che è rimasta in sospeso dalla passata legislatura penso ad alcune misure di miglioramento che voi stessi e mi avete suggerito alle quali sto pensando
Perché non si fa una notifica dell'assunzione di ieri agli enti previdenziali il giorno prima che avvenga l'assunzione
Perché non li spendiamo il DURC il documento unitario di regolarità contributiva all'insieme dei settori produttivi per dare qualche elemento ulteriore di trasparenza
Perché non rivediamo
Insieme Di Pietro vorremmo entro l'autunno andare in questa direzione
La logica dei ricchi appalti adesso lascio stare il general contractor ma penso
Alla logica degli appalti al Maggi al massimo ribasso che stanno diventando essi stessi la modalità perversa attraverso la quale si arriva al lavoro precario e e allora noi non combatteremo la precarizzazione del lavoro se non agiremo contemporaneamente sull'alto alto
Con incentivi per la stabilizzazione del lavoro per premiare il lavoro stabile verso il basso attraverso una rivisitazione delle logiche che fin qui hanno governato la struttura venti appalti di opere e di servizi quindi come vedete si tratta di mettere mano a meccanismi che hanno bisogno come si dice di una discussione di un'attenzione che non si risolve in breve momento ultima questione
Sulla questione delle pensioni ma io la penso così essendo materia di competenza del mio ministero
Io non penso a nuove riforme perché capisco perfettamente l'ho vissuto come cittadino come lavoratore che tutte le volte che si annuncia una riforma le persone normali dicono oddio che cosa ha capito
Quindi io penso che non si debbano agitare nuove riforme io dico semplicemente che noi dobbiamo avere una bussola
Il ministro ha una bussola anche perché io sono un conservatore la mia bussola e la riforma Dini del novantacinque quella è la mia
Io penso che quella riforma abbia consentito di
Cambiare il sistema dal retributivo al contributivo con il bene il meno buono che si trascina abbia equiparato alla condizione pubblica e privata abbia fatto risparmiare dal novantasei al due mila cento miliardi di euro
è una riforma che al suo interno i meccanismi di riequilibrio perché è vero noi dobbiamo garantire che il sistema pensionistico abbia un equilibrio al suo interno fra spesa e
Erogazione non possiamo avere un sistema in squilibrio questo non è più possibile sempre che sia possibile sia stato possibile nel passato
Ma allora io dico vediamo di intervenire ne discuteremo su alcune cose di cambiamento di correzione alcune distorsioni sicuramente ho insistito molto sulla questione dello scalone e da correggere non equo ha un costo bisogna trovare le soluzioni alternative ma un intervento sul quale bisogna discutere
Così come bisogna discutere sul capitolo delle pensioni integrative che non solo devono largamente estendersi nel privato ma devono decollare non è ancora avvenuto anche nel settore pubblico per quello che ci riguarda come ministro insieme alla Covip consentito nella discussione
Che entro la fine di questo mese fossero emanate le direttive di concerto con tutte le parti sociali per il decollo delle pensioni integrative quindi come vedete gli argomenti sono argomenti molto molto importanti molto densi io quello che dico
E manteniamo questo rapporto rigore sviluppo equità diamo un segno già nel Documento di programmazione economica finanziaria e qual è la linea guida che a questo governo
L'indirizzo e soprattutto l'irrinunciabile vocazione a concertare con le parti sociali sapendo che si devono prendere decisioni importante per questo guardate
C'è bisogno di unità io non è che predico l'unità a voi che potete predica allarme perché ognuno a casa sua alle sue da scontare io dico che una coalizione abbisogna di unità
E il sindacato ha bisogno di unità non sto parlando l'unità organica dei mittenti sto parlando più semplicemente dell'unità dazione
Tanto più le parte che si confrontano sono al loro interno unite tanto più è possibile arrivare a dei risultati che siano positivi ovviamente per il Paese e per l'insieme della società queste sono
Le mie opinioni su queste opinioni voi lo sapete
Mi troverete sempre quando io parlo in una sede sindacale di CGIL CISL e UIL mi sento a casa mia so di essere con
In mezzo a compagni e compagni con i quali ho passato trent'anni della mia vita
Che hanno letto nelle dichiarazioni sempre un irrinunciabile vocazione di ricerca della sintesi del compromesso del rispetto reciproco e dell'unità e quindi con questo un saluto al vostro congresso grazie Luisi grazie a tutti carriere
Grazie accedere mi sembra opportuno sottolineare che sono intervenuti tra i due ieri e oggi
Tre ministri i tre paesi diversi e sono tutti e tre ex dirigenti sindacali se aggiungiamo ad altre gare che vuol dire che non siamo molto male
Ricordo la ripresa del dibattito alle quindici
Alle diciassette e ci sono un po'di interventi come dicevo prima di importanti strutture della UIL
Dopo le diciassette la tavola rotonda alle diciannove e uno spettacolo uno spettacolo che credo assolutamente da non perdere cui parteciperà Crozza il comico che avete visto più volte in più spettacoli alle diciannove
La direzione convocata al termine dello spettacolo per un'illustrazione sulle linee guida del documento finale
Ultimo appello
Nell'azienda di
Regolarsi
No anziano anzi secondo iscritta
Rossi lui un santo
Iorio è Francesca Della qui di Salerno
Ecco allora arridente
E se tu
Sì raccomandiamo sente il dieci minuti perché sono diventi gli iscritti a parlare grazie
Ok io cercherò di essere velocissimo anche di stringere come dire i tempi di contenere il mio intervento
Nell'ambito addirittura di cinque minuti cercando di essere europeo a tutto tondo insomma
Mi fa piacere di parlare con pochi pochi intimi ma pochi ma buoni perché la prima volta che parlò al Congresso mi scuserete anche della emozione che
Che mi pervade in questo momento è un è un bel momento è un bel momento per me io volevo ringraziare ecco squilla sempre cellulare quando non capisco la
Ha infatti basta chiuso vorrei iniziare ringraziando Luigi per Angeletti per la
Bella interessante e coraggiosa relazione
Io l'ho trovata molto stimolante molto frizzante direi in alcuni punti anche provocatoria
Mi è piaciuta è proprio da dalla relazione di Luigi io vorrei vorrei partire
Mi è piaciuto quando Luigi e appuntato il dito sulla evasione sulla sistemati scale mi è piaciuto perché questo è un argomento che ci appartiene come lui il da danni
Su cui non ci stiamo come dire battendo con grande caparbia con grande caparbietà grande determinatezza da da molto da molto tempo però oggi forse più di allora serve ancora più determinazione più forza
Io penso che parlare di evasione ne abbiamo parlato abbiamo parlati parlato un po'tutti di evasione neri di tutti coloro che sono intervenuti
Si sono succeduti hanno parlato di evasione e di elusione della battaglia da fare sulla evasione sulla elusione abbiamo sentito anche il presidente del consiglio che ci ha detto cose molto molto in tre sante secondo il mio punto di vista noi sicuramente dobbiamo cambiare tendenza dobbiamo cambiare anche la cultura in questo paese a una cultura che ci ha visto diciamocela tutta in questi cinque anni
Purtroppo con due anni consecutivi di condoni condoni che hanno massacrato purtroppo le entrate di questo Paese
Noi da quel punto partiamo è un punto purtroppo negativo è un punto su cui noi dovremmo recuperare recuperare in fretta
Recuperare in fretta
Per recuperare in fretta secondo il mio punto di vista io lavoro nel nell'ambito della della riscossione mi occupo della riscossione
Dobbiamo riformare tutto il sistema guardate un punto molto semplice molto veloce per far capire la difficoltà di andare di andare a scovare gli evasori nel vero senso della parola
Il abbiamo due sistemi c'è un sistema come dire Pubblico civile vogliamo chiamarlo così che raggruppa le Agenzie delle Entrate lei alla riscossione l'INPS l'INAIL e tutti coloro che cercano di a combattere l'evasione e l'elusione e l'erosione fiscale o abbiamo anche un comparto che quello militare allora nell'ambito del comparto civile i vari enti non riescono a interagire o se interagiscono interagiscono male
Io lo stesso comparto civile non interagisce Josè interagisce interagisce troppo poco con il comparto abilitare secondo me noi dovremmo voglio dire e fare un salto di qualità dovremo spingere in questo senso il governo attuale a fare un come dire a guardare un po'più lontano a guardare anche come il sistema in Europa in in Europa è molto semplice non roba abbiamo un sistema che che raggruppa sia il sistema civile con quello militare per combattere per combattere l'evasione e l'elusione della e l'erosione fiscale una proposta secondo me è legittimo abbiamo fatto più volte anche come quello con vista più l'ho visto spesso e volentieri nelle tesi congressuali di degli anni precedenti
Se non sbaglio proprio muso si occupò di questa Adriano si occupò di questa di questa questione
Io poi ho avuto la fortuna da segretario nazionale di dei bancari di occuparmi di uno di una delle storie più brutte di questi ultimi anni
O mi sono occupato della Popolare di Lodi di uno dei come dire i furbetti del quartierino proprio colui che ha voglio dire insieme ad altri messe in piedi questo sistema
Di ladrocinio bene noi come UIL come Wicca abbiamo denunciato più volte queste cose abbiamo denunciato anni anni fa la situazione in cui a si operava in quella banca la situazione scandalosa di quella di quella banche vi dico solamente due dati molto semplice molto visibili
In quella banca si faceva ricapitalizzazione ogni sei mesi ogni sei mesi
C'era una situazione
Di di di di di di scoramento da parte di tutto quanto alla non
I lavoratori di quella di quella azienda abbiamo scoperto voi il secondo punto abbiamo scoperto poi con le indagini che addirittura si andavano a truffare
Fu i clienti di quella di quella banca sottraendogli trenta euro
Ed era un milioni di quei clienti che sono stati sono stati truffati una gru ce l'abbiamo fatta questa denuncia tre anni fa più volte l'abbiamo denunciato abbiamo portato Fiorani e Company inabile l'associazione bancaria
Per costringerlo a firmare degli accordi che tutelassero i lavoratori perché non era possibile vedere in quella banca in quell'azienda che alcuni i più meritevoli metto veramente virgolettato
Doppie virgolette in questo caso si meritavano le Ferrari si meritavano premi incentivanti da capogiro cose mai viste in un sistema in un sistema bancari allora quello era un campanello d'allarme che per noi organizzazioni sindacali diceva qualcosa non riusciamo a comprendere come mai
Voglio dire anche la pubblica opinione non avesse compreso già tre quattro anni fa le queste cose già le dicevamo allora
Nessuno ci ascoltava
Una nota di colore qua ce lo possiamo dire in casa nostra
Nella ho sentito Bonanni mi scuserete non vuole essere una polemica assolutamente è solo una nota di colore
Noi pone come Wicca come un FISAC CGIL ed altre organizzazioni sindacali autonome ci siamo battuti fortemente contro quel sistema di ladrocinio in quella in quella banca
Non abbiamo sottoscritto e siamo stati gli unici a non sottoscrivere un accordo con la Euro credito nord non so se vi ricordate la vicenda la banca padana la banca
Della lega nord per una banca che praticamente partiva con un debito di tredici milioni di euro una banca con due soli sportelli un record veramente penso mondiale
Nove quell'accordo per la cessione fu signore del ramo d'azienda per salvare quell'azienda
Non lo firma AMMO non firmo solo la Fiba-Cisl che è una categoria importante del comparto bancari Bellanova di colore qual è
E che e per andare a parlare poi di Fiorani contro Fiorani in televisione c'è andata la CISL e la Fiba-Cisl
E insomma in questo forse sarebbe pure un caporale
Da della da recuperare in questo in questo senso c'era a Ballarò un segretario nazionale che parlava e discettato a sua argomenti molto molto delicati che hanno visto anche luglio se la sua organizzazione
Protagonisti a tutto tondo
L'ultime due cose velocissime
Noi come comparto del credito abbiamo fatto una iniziativa penso unica nel mondo del lavoro parlando di formazione formazione continuo
Io me lo permetterete non ha non è voglio dire come si suol dire una lusingare da a Aldo un compagno che che stimo così perché stiamo qui al congresso però veramente penso che se lo meriti
Santini ha fatto tantissimo per forte sta facendo tantissimo in una situazione di grandissima difficoltà mi fermo qui
Al grazie a lui e con lui abbiamo fatto tante cose in quella in quella in quella fondo che è un fondo del terziario noi tramite quel fondo tramite Santini abbiamo messo in piedi delle iniziative importanti una in particolare che è unica davvero abbiamo fatto un corso di formazione per quadri sindacali
Unitario per la prima volta sulla formazione continua
Abbiamo dato gli strumenti veri ai lavorava i nostri dirigenti sindacali che si occupano della formazione contiene per andarla a contrattare con le aziende una cosa molto semplice conteremo a farla e cercheremo di farla sempre meglio
L'ultima cosa me lo permetterete
Concludo sui giovani
Io sono un ex giovane perché Giovanetti al due davanti non ti altre io trentacinque anni quindi sono come dire già il lago con indiani per di ferirmi
Giovane o un'esperienza di dodici anni sindacale la UIL ma ha dato questa possibilità bellissima di fare sindacato nella nostra organizzazione in modo veramente autentico bello io sui giovani o una sola preoccupazione per la dico tutta così ebbe l'esplicito in modo chiaro che rimanga solo e soltanto come dire un cappello rimanga solamente una presentazione un simbolo i giovani lo dico così brutalmente hanno bisognosi di sicurezze hanno bisognosi a di lavoro di incertezze ma hanno bisogno di costruire loro quelle certezze insieme a noi insieme a tutti non questo è il punto da cui secondo me dobbiamo partire grazie
Grazie
Grazie Francesco la parola a Massari Carmelo cipiglio dell'Emilia Romagna
Buon pomeriggio care compagne e cari compagni care amiche cari amici a tutti voi insomma membri della presidenza che portò un saluto in apertura del mio intervento
In questi dieci minuti in buona sostanza io vorrei cercare di toccare quattro aspetti insieme a voi
Che possano essere utili al dibattito congressuale che in questi giorni si sta
Avviando diciamo quasi a conclusioni i tre aspetti che possono poi anche diventare quattro aspetti sono importantissimi
Anche nel momento in cui e dopo diciamo l'intervento del ministro del lavoro Cesare Damiano io penso che siano in linea in sinergia ecco ciò che ha detto il ministro Damiano
Tenendo presente che le tre parole chiavi causata sono state il rigore
Sviluppo ed economia ecco queste tre parole chiave si possono beni tracciare con i quattro ma prospettiche io insomma mi voglio parlare che sono in buona sostanza questi giovani generazioni in rapporto con il lavoro
Un binomio che in questi anni la nostra organizzazione sindacale ha cercato di intercettare attraverso i percorsi di flessibilità di buona qualità
Questi percorsi di flessibilità di buona qualità in questi anni molto spesso ci siamo accorti che hanno prodotto sul territorio nazionale nei confronti delle nuove generazioni
Dei percorsi di stress da incognita che hanno portato Annan rizzare un'intera generazione
Ed è per questo
Che a mio modo di vedere si è creato una sorta di debito generazionale che le vecchie generazioni oppure le generazioni prima delle mia hanno in buona sostanza contratto nei confronti delle buone cioè delle nuove generazioni questo debito generazionale
Ha portato in buona sostanza ad escludere tutta una parte di giovani lavoratori da tutta quella fascia di diritti universali di tutte le universali che il nostro mondo del lavoro standard aveva conosciuto fino agli anni Novanta
Attraverso questo decennio di destrutturazione
E attraverso questo decennio di modifica
Globale del mondo e non solo del mondo del lavoro a mio modo di vedere c'è bisogno di riavviare all'interno delle classi politiche dirigenti governative è anche a livello di organizzazione sindacale un dibattito che per troppi anni diciamo è stato silente
Per questo dibattito e dibattito
Utile a garantire un futuro pensionistico alle nuove generazioni guardate io in questi anni di percorso signora da cale attraverso l'azione quotidiana sul territorio bolognese mi sono accorto in buona sostanza che la parola diritti diritti universali poche volte viene citata all'interno delle giovani generazioni
Ecco e questo è un capo che noi come organizzazione sindacale non possiamo accettare
Perché non sempre bisogna far capire sia alle associazioni datoriali ma anche agli stessi lavoratori che avere il riconoscimento di un diritto significa per forza per l'azienda un costo non tutti i diritti sono dei costi per l'impresa e questo deve essere chiaro e deve essere detto con forza ogni volta l'impresa perché il diritto alla maternità il diritto alla rappresentanza
Anche pur avendo contratti a tempo determinato e un diritto universale è stato conquistato
Da favorita dalle generazioni che mi hanno preceduto ecco io penso che questo livello di diritti oggi deve rientrare
All'interno dell'agenda politica della discussione politica
Che il ministro del lavoro Damiano sta cercando di redigere con tanti sacrifici e comunque con un'ottica universalistica e attraverso dei nuovi processi di inclusione che in questi dieci anni specialmente grazie
Ad una logica della Confindustria che attraverso in questi anni ha sempre detto che la flessibilità doveva essere governata attraverso l'assenza di diritti universali devo deve essere il mercato a garantire insomma tutti questi diritti abbiamo visto che questo binomio insomma e ha portato alla frantumazione di un'intera generazione
Io insieme a voi permettetemi altre due battute io penso che i quattro aspetti che ho citato prima generazioni e lavoro
Flessibilità e tutte le universali diritto della formazione e partecipazione siano le quattro componenti essenziali senza i quali non si può
Creare un lavoro di qualità e perciò sarà quasi impossibile attuare ciò che è scritto all'interno del nostro slogan dietro alle mie spalle perché la vera ricchezza del paese e lavoro ma se il lavoro non è di qualità non si potrà mai creare una vera ricchezza del paese e perciò investire in qualità del lavoro a mio modo di vedere bisogna significa non solo investire in una sorta di tutele dei diritti universali ma anche in una sorta di informazione
Ulteriore perché il primo livello di diritto che deve essere garantito e che l'informazione sia quanto più plurale possibile cosa che invece oggi vediamo che non è così
Il segretario generale uscente nella sua relazione ha ben designato questi aspetti di come la legge trenta in questi anni sia stata anche diciamo deformata da parte della del legislatore da parte delle associazioni la datoriali tant'è vero che a mio modo di vedere sempre ricollegandomi al debito generazionale via quel debito che hanno contratto degenerazioni sarebbe utile rilanciare una nuova campagna che possa permettere a tutti i lavoratori parasubordinati su tutti quei lavoratori che navigano nel ginepraio
Delle tipologie di lavoro flessibile con contratti autonomi di poter avere garantiti alcuni anni di contribuzione previdenziale figurativa a carico della fiscalità generale nei periodi di non lavoro
E che di questo se ne facciano carico
Tutti vecchie e nuove generazioni questo significa avere un una proposta davvero riformista al di là delle posizioni diciamo antagoniste strumentali di di persone che dicono che la legge trenta deve essere abrogate invece di persone che pensano in buona sostanza
Protezionisti viscerali perché a mio modo di vedere per troppi anni in questo Paese si è parlato di legge trenta la o a livello di abrogazione o a livello di protezionismo l'unica cosa che io penso che noi tutti vogliamo abrogare e penso che lo voglia la UIL che lo vuole il nostro segretario confederale ma tutta la segreteria e lo vuole tutto il cipiglio UIL che è stato sempre impegnato sul territorio su tutti i territori della nostra nazione su questi temi della flessibilità ma vogliamo abrogare solo una cosa
Vogliamo a pregare la precarietà e se questa precarietà per abrogarla dobbiamo intervenire con delle misure drastiche anche attraverso l'abrogazione di tipologie contrattuali come lo staff leasing come oggi diceva
Il segretario UIL ministro Damiano come Giobbe incolto se queste sono le tipologie più precari gente che non si riesca a governare all'interno della nostra società
è giusto di smetterla ecco io adesso mi avvio a conclusione cercherò anche di non annoiarvi più vorrei un'ultima battuta parlare della partecipazione all'interno della nostra organizzazione sindacale io mi sono avvicinato da circa un due anni ecco non navigo in questo grande transatlantico da moltissimi anni però di una cosa mi sono accorto io penso che sia un principio
Univoco in buona sostanza un principio che sia questo che perché creare partecipazione per creare vero riformismo e per creare una politica davvero riformista c'è bisogno sempre di graduali ma costanti processi di rinnovamento
Perché al di là degli antagonismi dei partiti al di là anche delle differenze sindacali il vero riformismo passa da Rinnovamento
A causa di un non rinnovamento non si potrà mai creare il vero riformismo e perciò viva la UIL rivalutate le generazioni grazie
Grazie Carmelo anche per il rispetto dei tempi la parola Rossi UIL un sa
Pucci Simona
Lui SD Abruzzo
Buona sera a tutti a tutti sono Simona Bucci fango dalla Provincia di Arezzo scusate l'emozione ma questo è il mio primo intervento un portante
Allora la categoria che rappresenta quella dei testi e dei io vorrei partire dallo slogan del congresso
Il lavoro vera ricchezza del Paese
E titolo molto appropriato per quanto riguarda la mia categoria quella come ha detto prima cioè del tessile abbigliamento calzaturiero
E anche di un settore che forse comincia dopo anni di crisi a dare qualche timido segnale di ripresa
Un esempio lampante è stata la manifestazione che si è svolta a Firenze Pitti Uomo dove le medie mite lei ha trionfato
Ovviamente ciò non basta perché accanto alle griffe ci sono una miriade di aziende che pur facendo prodotti di qualità vivono qua di quotidianamente nell'incertezza nell'anonimato
Dando anche prospettive incerte e ai lavoratori stessi la gestione della crisi ci ha visto in questi anni affrontare problematiche introdotte dalla relazione di Angeletti quali la competitività la flessibilità ed il salario
La gran parte delle nostre in prese e approcciata
Al problema dell'internazionalismo internazionalizzazione con strumenti da noi non condivisi e molte volte anche contraddittori tra di loro come la delocalizzazione
Una riduzione del costo del lavoro attuata con la precarietà
Orari diversificati e spesso che raggiungono il limite della sopportazione
Riduzione di personale ammortizzatori sociali effettuazione di straordinari per non parlare poi del lavoro sommarsi sono calpestando molte volte la dignità del lavoratore e laddove il sindacato non è pressante o comunque è inesistente
Ovviamente da molto tempo per quanto concerne gli orari
Il sindacato tessile a utilizzato ogni possibile fantasia per per rispondere alle esigenze delle il prese e al mantenimento dell'occupazione
Per questo non ci spaventa ragionare più in
Scusate per questo non ci spaventa più ragionare in termini di flessibilità purché insieme all'esigenza delle riprese danzano tenute in debito conto e tutelate anche le esigenze dei lavoratori il rapporto abbiamo un necessario ma migliora mento della qualità della vita
Io credo che il modo migliore per affrontare la globalizzazione
Sia
La globalizzazione dei mercati sia quello condiviso nel documento sottoscritto dalle organizzazioni sindacali e dalle associazioni imprenditoriali tessili nell'ottobre del due mila quattro purtroppo ignorato dal governo precedente
Ma ci auguriamo che il nuovo governo sia più sensibile alle problematiche del nostro settore e dell'industria in generale
Noi chiediamo tutto l'appoggio e l'hanno e l'aiuto necessario anche della Confederazione
Affinché nella strategia sindacale a sostegno della nostra industria tessile abbigliamento ma soprattutto calzaturiera
Vengono sostenute e rilanciate le politiche riguardanti l'etichettatura obbligatoria per tutti
La tracciabilità dei prodotti la lotta alla contraffazione e tutte le azioni messe in campo per la ricerca e l'innovazione
Solo la qualità totale può diventare il trampolino di rilancio per un settore come il nostro
Dentro un contrasto di rispetto delle regole e dei diritti di ogni parte del mondo
Così si dovrebbero creare le necessarie condizioni per rilanciare una politica sindacale di tipo contrattuale più forte rafforzando la contrattazione aziendale per restituire anche alle nostre Rsu
Il loro ruolo oggi ridotto alla sola gestione delle crisi aziendali
Esistente fatti la necessità di rimettere alzandolo del dibattito la questione salariale però aumentare gli stipendi
Che gli stipendi dei nostri lavoratori che in questi ultimi anni hanno hanno perso il potere d'acquisto
Ha fortemente positiva innovativa una carica caratterizzazione
Della UIL su questo terreno perché favorisce l'apertura di una nuova fase mirata alla crescita
Dell'economia del Paese e al tempo stesso rilancia l'organizzazione in maniera propositiva in un quadro di relazioni sociali
Voglio concludere con a una riflessione al femminile
Le donne in questi ultimi anni hanno pagato il pranzo occupazionale più alto espulse da luoghi di lavoro non trovano soluzioni di ricollocazione compatibili al loro ruolo nella società
E quindi alle esigenze di conciliare le necessità aziendali con quelle familiari
Bisogna ridare una motivazione forte alla figura femminile
Così necessaria nonni con testo
Perché passa in attenti in Giappone nel mondo del lavoro
Su questo e sulle altre questioni accennato in precedenza mi rivolgo al nostro del segretario nazionale dicendo Luigi mi fido di te vestito di tutti voi perché solo anziana e possiamo la vincere vincere la sfida di un lavoro futuro viva la UIL grazie
Grazie
Grazie
Simona
La parola a Barone e Claudio guide Sicilia
Prima ti Barone prenda posto nell'attesa leggo una delibera che riguarda la costituzione del comitati
La l'avvio della fase costituente del comitati per l'occupazione
La lecco considerate le precedenti deliberazioni che da anni hanno deciso di istituire coordinamenti per l'occupazione Wheeler
Verificata la specificità della necessaria contrattazioni intercategoriali lette il comitato dell'occupazione UIL e l'opportunità di attribuita adesso un governo delle particolari politica attinenti la contrattazione nazionale e la relativa gestione di laterale
Nonché delle politiche di consolidamento e di sviluppo della rappresentanza UIL nel mondo dei nuovi lavori
Visto il sistema di rappresentanza previsto e condiviso da tutte le organizzazioni sindacali nel contratto collettivo nazionale di lavoro che prevede un sistema misto di rappresentanze elettive di rappresentanza nominata si delibera
Di avviare la fase costituente del Comitato per l'occupazione UIL per definire nell'arco dei prossimi tre mesi una regolamentazione statutaria che individui gli spacci di iniziativa organizzativa della struttura e che sulla base della necessità organizzativa confederale individui individui le modalità con le quali garantire gli agli scritti la partecipazione al congresso UIL in tutti i suoi livelli che a tale struttura in applicazione dell'articolo quattordici dello Statuto Wille sia affidata la rappresentanza delle nuove figure professionali non inquadrabili nei settori tradizionali
Lavoratori somministrati con la di collaborazione continua
Coi per collaborazione a progetto lavoratori a partita IVA anche per il petto della contemporanea io discontinua appartenenza a settori diversi o perché contrattualmente non ancora disciplinati
Che la definizione statutaria dovrà prevedere un coordinamento nazionale
Ed un'articolazione territoriale il coordinamento composto da rappresentanti di categoria nazionali rappresentanti il CPO UIL territoriali sarà preceduto da un componente la segreteria confederale svolgeva funzioni di indirizzo e coordinamento dell'azione sindacale sul territorio
Ed applica era agli indirizzi confederali in merito alle modalità di tesseramento di ripartizione delle risorse tra le strutture territoriali
Che si preveda la costituzione di un coordinamento esecutivo che abbia il compito di attuare le deliberazioni assunte dal coordinamento nazionale
Di assistere le segreterie del CPA UNIFIL
Regionali e provinciali nelle vertenze territoriali nelle azioni di tutele di assistenza dei rappresentati che si preveda la nomina di un coordinatore generale
Che coordinerà i lavori del coordinamento esecutivo a cui si è affidata la rappresentanza dei cali della struttura di fronte a terzi
Le modifiche dello statuto Wille conseguenti all'attuazione di questa delibera verranno approvate dal Comitato centrale della UILM quando delibererà sulle modifiche statutarie
La fase intercorrente tra tale delibera la costituzione formale della struttura sarà ulteriormente assicurata dalla segreteria confederale che garantirà la funzione del coordinamento nazionale
Qualcuno prende la parola
Metto in votazione la delibera chi è a favore anzi la delega
No
Chi è contraria
Nessuna chi si astiene
Patata all'unanimità grazie
Adesso fa parte
Leggendo l'altro giorno
Alcuni commenti sulla stampa
A soli tre giorni dalla tragedia
Di Siracusa c'è già
Si comincia a parlare di fatalità
Di errore umano
Noi riteniamo assolutamente giusto
Attendere con estrema prudenza
Gli accertamenti che la magistratura farà sulla dinamica dell'incidente ma diciamo da questa platea che prima che cominci la fase
Di rimozione non dobbiamo lasciarci sfuggire la necessità di chiedere interventi forti
Noi chiediamo con forza che si metta mano a disboscate nella giungla degli appalti e subappalti che il vero problema è vero responsabile del dei morti che giornalmente ci sono nel settore nel settore edilizio
Voi diciamo che cominciare da subito occorre a cancellare norme palesemente deleterie guardate
Quando abbiamo saputo che il ragazzo che è morto lavorare in quel cantiere da solo tre giorni ognuno di noi ha avuto un momento di pathos aggiuntivo perché terribile nella tragedia che ci sia anche a questo questo aspetto drammatico
Ma alcuni sindacalisti degli arrivi ma hanno fatto notare non so probabilmente non è questo il caso
Ma anche troppo spesso chi muore veridizione che incidenti nell'edilizia ufficialmente era lavoro soltanto da pochi giorni e ancora non c'era stato il tempo di mettere in regola
Questo non è accettabile questa licenza di uccidere bar ritirata lo dobbiamo dire una parola estremamente chiara di fronte a queste a queste cose
Noi abbiamo bisogno in un settore che come è stato dal più del cinquanta per cento di lavoro nero di mettere mano adesso ci sono proposta interessante e condivisibile quella individuata dal ministro narrano di individuare un'autorità terza per il controllo settore può essere una risposta noi dobbiamo estendere come è stato proposto da più parti i documenti unici d'irregolarità contributiva che stanno cominciando a dare risultati importanti
Ma dobbiamo dare un segnale forte a questo governo perché si cominci a intervenire sul piano normativo guardate i sindacati di settore sanno quanto è difficile andare in un cantiere fare emergere il lavoro nero tante volte i lavoratori vengono noi come nemici perché nel momento in cui interviene il sindacato e chiude quel cantiere il lavoratore si trova costretto a scegliere
Fra la mancata sicurezza e la precarietà del lavoro da una parte e la chiusura del cantiere non lavoro ed emigrazione dall'altra parte e questo non può essere una condizione accettabile
Noi dobbiamo chiedere con forza che oggi l'attività ispettiva del lavoro
Non sia un elemento incidentale che occorre ogni tanto qualche cantiere ma che ci sia tolleranza zero così com'introvabili costantemente quali sono le condizioni di lavoro in tutti i cantieri che non sia un fatto occasionale ma che si sappia
Che nei cantieri si deve lavorare in regola
E questo è un fatto importante per la sicurezza ma è un fatto importante anche per un dato di fondo in particolare nel Mezzogiorno in Italia
Noi non possiamo rischiare di avere i morti di avere lavoratori precari e di avere contemporaneamente in cui Index
Frana Uncut la sicurezza
Fra lavoro nero fra evasione fiscale tra infiltrazioni mafiose diventa un elemento per cui nel Mezzogiorno si decide che è più semplice oltre che per un problema di reperimento di risorse non aprire il cantiere chiudere quelle che ci sono questa soluzione noi non intendiamo accettarla non si possono chiudere cantieri bisogna lavorare perché i cantieri lavori in regalo
Oggi noi abbiamo un motivo in più
Per chiedere per chiedere questo la grande questione una grande emergenza nazionale
E la questione dell'infrastrutturazione guardate tutte le tabelle registrano dati di differenza di ritardo traendo sto Paese più nel Sud doganale lordo rispetto al resto d'Europa rispetto alle infrastrutture
Ma la vera questione non è quale oggi il ritardo infrastrutturale del sistema Italia rispetto agli altri paesi europei la vera questione che non ci dobbiamo porre e quale sarà domani il due mila dieci Lisbona prevede che il Mediterraneo si Area di libero scambio gli spagnoli stanno investendo in infrastrutture viarie importi in aree attrezzate e nel due mila dieci la differenza se noi non diamo in Coppa del Re sarà molto più forte di quella che c'è adesso noi abbiamo bisogno allora di dare una spinta forte dal punto di vista della infrastrutturazione guardate
E Pansa la contrapposizione che si vuole proporre fra atrio Rita del Settentrione d'Italia o priorità al Mezzogiorno d'Italia
Guardate che se la coperta è corta comunque non si sta bene
Qui c'è un problema che bisogna capire che la grande occasione storica che data dal riallineamento del Bazo dello sviluppo che storicamente eravamo Verre nodo da tanto ideatore invece passerà dal lontano est a sua zia al Mediterraneo bene vedere il nostro Paese coprotagoniste attrezzato a concorrere o ci vedrà fatalmente
In una condizione in una condizione di marginalità
Noi
Abbiamo bisogno di fare sì quanto proponeva oggi il presidente del Consiglio Prodi il Mezzogiorno piattaforma logistica non sia un'amena declinazione di attributi ma sia semplice sia una cosa possibile guardate
Non c'è dubbio che il sistema che il sistema portuale una delle criticità rispetto al fuso di scambi che arriverà dal teste europeo ma il sistema portuale non può essere il modello Gioia Paolo non può essere dei morti in cui tenerci transitano la vera questione che scegliere di fare del Mezzogiorno e dell'Italia la piattaforma logistica di accesso che Europa significa che intorno ai porti intorno alle autostrade del mare ci siano le aree attrezzate ci siano le infrastrutture ci sia il collegamento
Tra quello che noi oggi viste che funzioni merci che arrivano dal territorio e la capacità di loro trasformazione questo può fare sì che questo diventi un vero asse ovvero dovevamo è un vero volano di sviluppo e da questo punto di vista quindi la questione della dotazione infrastrutturale diventa questione
Questione fondamentale io dico in maniera anche provocatoria che è probabilmente dal punto di vista dello sviluppo ha più senso anziché è pensare di abbassare il costo del lavoro all'impresa
Pensare di dare un'adeguata dotazione infrastrutturale la vera emergenza dal paese e più quella che in quell'ambiente
Noi non possiamo pensare di competere sull'abbassamento dei costi con i Paesi dell'Est europeo dove si lavora duecento euro al mese o con quelle delle palestre in cui si lavora cento euro al mese dobbiamo pro competere puntando sulla qualità dei prodotti e la qualità dei nostri prodotti c'è
Non soltanto nel momento in cui il prodotto si fa ma su tutto quello che c'è avvallo del prodotto in Sicilia abbiamo faccio l'esempio del settore agricolo un prodotto di grande qualità e grande richiesta sul mercato
Il pomodoro ciliegino che ho trovato anche del ristorantino al mercato si vende un marchio riconosciuto bene quel pomodoro vinsi Cina si vende a venti centesimi al chilo
Sui mercati europei arriva a più di due euro e mezzo
Allora sicuramente noi dobbiamo controllare dispetto manovre speculative ma il dato vero che il valore aggiunto non è nella produzione in quanto tale ma in tutto quello che è collegato alla produzione e questo significa fare investimenti in infrastrutturazione
E in servizi
Noi abbiamo bisogno allora
Di dotarci di queste grandi infrastrutture di questi grandi servizi abbiamo bisogno di difendere e sviluppare l'apparato industriale in particolare nel Mezzogiorno La Malfa visto che
La della situazione della Energia
Oggi l'Italia sconta un prezzo energetico di più del trenta per cento rispetto al resto d'Europa il Mezzogiorno d'Italia in particolare può essere una grande piattaforma energetica abbiamo le più importanti aree petrolchimiche
L'Europa abbia determinati Demetra corrotti dai possiamo pensare a dare un'offerta ampia e diffusa di risorse energetiche a tariffazione agevolata collocamento abrogativo importanti
Noi abbiamo oggi quindi la possibilità di fare scelte concrete e oggi dico con chiarezza una cosa noi come UIL dobbiamo chiedere che le scelte concrete vengano fatte noi oggi stiamo festeggiando qui giustamente
Il risultato referendario che è stata la vittoria del no e questo è un fatto positivo in particolare per il Mezzogiorno ma noi non possiamo essere soltanto i portatori della cultura del no
No quindi a non chiedere soltanto le no la UIL chiede Scelta di Governo precisa e la possibilità di cambiare e riprendendo quello che diceva il Del Burgo di un vecchio film noi chiediamo di riscoprire finalmente la magia del fare noi questo vogliamo noi questo rappresentiamo
Grazie Claudio la parola Rossi de L'Aquila Unione nazionale settore artisti pensava
La parola no sembra di no la parola Miniati Silvano segretario della UIL pensionati
Se il nostro obiettivo è davvero quello di risanare il Paese senza cadere nella trappola della politica dei due tempi
E se si punta nel breve periodo
A sostenere salari e pensioni
Per rilanciare i consumi
Credo che dobbiamo prendere atto e lo dico senza nessuna intenzione polemica che la tutela dei salari è uno è uno soltanto dei tre quattro obiettivi che ci dobbiamo porre con grande chiarezza
Difendere i salari
Senza rivalutare le pensioni significherebbe indebolire mettere in crisi la coesione sociale del Paese
Che ci piaccia o no la condizione essenziale di base per fare uscire l'Italia dalla crisi
Ed allora
Io vorrei cercare di sintetizzare in maniera proprio brutale
I Gruppi di problemi che abbiamo di fronte da un piano da lato abbiamo alla voce difesa dei redditi
Il problema dei la difesa dei salari e della rivalutazione delle pensioni
E vorrei che fosse chiaro almeno tra noi che c'è una differenza abissale
Tra parlare di rivalutazione delle pensioni e parlare di sostegno alle pensioni più basse
Perché nel secondo caso si sconfina nell'assistenzialismo e non si distingue più tra il diritto e il bisogno che sono due cose col fatalmente
Livello
Ebbene
Abbiamo un altro gruppo di problema
Che riguardano l'assistenza per i non autosufficienti
Io vorrei anche da questo congresso
Mandassimo un ringraziamento sentito
Alle centinaia alle migliaia di compagni ed amici prevalentemente dei pensionati ma non solo dei pensionati che nell'arco di poco più di un mese hanno raccolto cinquecentocinquanta mila firme legalizzate a sostegno della legge di iniziativa popolare
Per un passo in avanti di civiltà per quanto riguarda il nostro Paese
Quindi abbiamo il problema di far calendarizzare alla svelta
Nei lavori della Camera la proposta di iniziativa popolare
Abbiamo il problema del rifinanziamento del fondo sociale
Abbiamo il problema di misure
Queste si
Assistenziali a sostegno dei pensionati incapienti
Che è una brutta parola per definire coloro che hanno le pensioni così basse da non pagarci le tasse e quindi non beneficiano mai di nessuna deduzione quando si tratta di interventi fiscali
E sul terreno del fisco
Anche qui abbiamo alcune misure
Che per quanto riguarda i pensionati in particolare magari costano pochissimo ma hanno un grande significato emblematico
La prima di tutte e quella di cancellare quell'odiosa discriminazione
Dei cinquecento euro Annio per quanto riguarda l'Area non tassabile
Non è tollerabile che ci sia una differenza tra lavoratori dipendenti e pensionati
La dobbiamo farla sanare anche perché il costo pur non essendo insignificante è un costo sopportabile anche tenendo conto della situazione del padre
Abbiamo ripeto il problema degli incapienti e abbiamo il problema del sostegno alla famiglia
Però da questo punto di vista io devo dire che sono molto preoccupato
Dalla
Accentuazione con la quale tutti ci dichiariamo d'accordo sull'esigenza di una lotta affondo all'evasione
E tuttavia mi sembra
Che ci sfugga molto spesso esclusiva a mio giudizio anche
Negli interventi dei rappresentanti del governo questa mattina un dato che è essenziale quadrate la battaglia contro l'evasione fiscale
Si vince Ascerto con misure repressive adeguate si vince Ascierto utilizzando bene le banche dati si vince Ascierto potenziando i corpi ispettivi
Ma nulla vinceremo mai in maniera davvero convincente fino a che i cittadini italiani
Non saranno convinti che ogni è uno di quelli che ricopre veniamo dalla lotta all'evasione fiscale siamo in grado di spenderlo bene e in maniera trasparente e questo non sempre è successo e questo non ne è dato per scontato che succederà nei prossimi mesi
Ed è allora questo messaggio che dobbiamo lanciare al governo da un lato la battaglia contro l'evasione fiscale dall'altra il discorso sulla produttività sociale della spesa
Perché vedete quando io dico problema dell'aumento dei salari
Che poi può avvenire con le con il cuneo fiscale con la detassazione degli aumenti con altre con altre misure importante ma non è tutto
Beh mi riferisco ad alcuni dati molto ad alcuni dati molto molto precisi
Beh noi abbiamo bisogno di affrontare sul territorio
Il nuovo ruolo del sindacato oggi perché Luigi non assenso io da questo punto di vista sono molto preoccupato di certe nostre accentuazioni non ha senso
Che noi accentuiamo giustamente la battaglia per la difesa del valore dei salari e della pensione non ci rendiamo conto che dobbiamo rivoluzionare il nostro modo di essere sul territorio perché poi quando il Comune di Firenze o quello di Milano in una notte di consiglio comunale una tassa da una parte un intervento dall'altra tiri mangia tutto quello che hai ottenuto
Grazie agli aumenti l'Ulivo infissi amori
A contrattare e questa è la concertazione perché altrimenti si tratta di e di chiacchiere questa è la concertazione che dobbiamo che dobbiamo invocare e da questo punto di vista dobbiamo quindi fare un grande salto in avanti
L'utilità sociale della spesa significa monitorare era andare in concreto allora ad affrontare quello che è stato definito giustamente
Il fronte della lotta agli sprechi ai parassiti ismi andare a monitorare che fine fanno i soldi
Che si stanziano per determinate finalità quanti ne partano dal momento dello stanziamento e quanti ne arrivano a destinazione quali sono gli aspetti che producono significa recuperare come sindacato una grande autonomia di giudizio una grande capacità di proposta
Senza la quale andiamo a fare i correttori di bozze dei sindaci degli assessori dei ministri e questo non ce lo possiamo permettere se la sfida e quella di salvare e di portare avanti l'Italia
Da questo punto di vista credo
Che noi come la CGIL come la civiltà
Abbiamo bisogno di
Un grande sforzo
Per riconquistare un ruolo sul territorio abbiamo dimostrato in queste ore in questi giorni con la mobilitazione del referendum e di essere in grado di stare tra la gente di orientare la sente di dare il nostro contributo
Ebbene però dobbiamo fare un grande salto in avanti
Da questo punto di vista credo che nella nostra organizzazione dobbiamo fare uno sforzo essere sul territorio significa un concetto alto della UIL come tassa comune come bene comune significa piegare le esigenze particolari alle esigenze complessive significa uscire dalla logica del condominio per scegliere appunto quella della casa della casa comune significa la la messa insieme di buona parte delle risorse di quelle umane di quelle materiali per aprire nuove sedi per attrezzarli per dotarle dei servizi che sono che sono necessari ecco io credo che su questo terreno dobbiamo pare far dei passi in avanti abbiamo un problema di aggiornamento di riscrittura di ripensamento delle regole la proposta che è stata fatta
Molto è molto chiara quella di una conferenza di un'Assemblea nazionale chiamata la come volete di riflessione sulle sulle nostre regole sui nostri statuti e di un comitato centrale che poi come è successo in altre occasioni ratifica quelle decisioni dobbiamo farlo perché ormai abbiamo statuti invecchiati
E abbiamo anche una tendenza che è di tutti noi anche qui non accuso nessuno che quando gli statuti
Non aderiscono più alla realtà li facciamo aderire ai nostri giudizi alle nostre convenienze e questo non ci porta assolutamente assolutamente lontano dobbiamo guardarci da questi rischi io credo che possiamo parcella ma dobbiamo sapere che di tempo a disposizione non ne abbiamo tante e un'ultima battuta in questi giorni si discute tanto di anziani
Le vittime predestinate nel caldo
Beh guardate a me di parlare di anziani solo per la non autosufficienza o solo per le vittime predestinate del caldo
Mi preoccupa abbastanza io penso a quei via dieci dodici forse tredici milioni di anziani
Che non sono auto non autosufficienti
Che soffrono il caldo come un qualsiasi come un qualsiasi altro mortale
Che hanno una grande voglia di fare un grande protagonismo che chiedono rispetto e spazi per poterlo manifestare nella politica nel sociale nel sindacato beh io credo che su queste anziane si debba riflettere di più grazie
Grazie
Grazie se ne vanno
La parola ora Corsetti Pasquale guidata
Merloni
Benissimo guida Emilia Romagna
Una setta Judge no mi pieno a niente beni Dennis ne aprirò ogni Millemiglia Rahman
Io desidero utilizzare questi dieci minuti
Trattando un argomento che
A dire la verità mi è parso un po'sottotraccia
Nel confronto nel dibattito che c'è stato fino adesso
E che invece ha caratterizzato in una in modo abbastanza significativo il dibattito che abbiamo fatto nella nostra regione
Mi riferisco alla necessità di dare uno sguardo
Un po'disincantato alla situazione che sta vivendo il nostro paese
Con il referendum di ieri
Si è chiuso definitivamente una fase una fase caratterizzata da uno scontro frontale
Da schieramenti che si erano caratterizzati più dall'essere contro che non dà la capacità di avanzare una proposta d'insieme
Sul modello di società che noi volevamo
Noi ci troviamo nella condizione di dovere chiedere forse di pretendere che la politica sappia ritrovare una sua proposta
Sappia ritrovare un suo Progetto
Noi dobbiamo comprendere che abbiamo di fronte un paese in gran parte smarrito
Un Paese che non riesce più a pensare al proprio futuro
Un paese al quale la politica non sa disegnare uno sviluppo in grado di identificarsi
Noi dobbiamo ritrovare il senso di appartenenza pensare di offrire a questo Paese perché solo merita Nuovi Orizzonti un nuovo respiro
Lasciatemelo dire
A costo di essere un po'irrituale
Nuove basi morali sulle quali costruire le nostre proposte
Un nuovo rapporto penso un nuovo rapporto fra etica e politica fra morale potere fra dovere e responsabilità
Guardate per gestire le grandi fase di passaggio noi sentiamo il bisogno io penso il Paese senta il bisogno di a vere delle nuove rinnovate base più forti più solide più condivise
L'Italia è un grande Paese
è forse la politica che ha saputo esprimere la classe politica nel corso di questi anni che è stato una piccola parte politica non all'altezza della grandezza del nostro Paese
Il sindacato quindi come può intercettare quello che io sento un bisogno fondamentale primario molto importanti imprescindibile come può intercettare questa nuova fase questi nuovi bisogni
Come possiamo e credo che noi dobbiamo contribuire a questa rinascita di cui tutti nel profondo del nostro cuore sentiamo davvero il bisogno è vero la nostra legittimazione nasce prevalentemente dalla che nostra capacità di sapere rappresentare i lavoratori e i pensionati
Ma lasciatemelo dire in questo modo anche a costo di essere frainteso
Io penso che sarebbe un errore farsi rinchiudere esclusivamente in questo ambito di rappresentanza io penso che il Paese abbia bisogno sempre di più di un sindacato confederale che sappia interpretare i bisogni del Paese al di là dei propri bisogni materiali e di rappresentanza e di tutela dei propri interessi
Ma che sappia rappresentare una visione di sviluppo di maggiore coesione di identificazione con quello che deve essere il nostro film futuro queste è la sfida che noi dobbiamo essere in grado di interpretare come sindacato confederale senza avere il timore di debordare dai nostri livelli di rappresentanza
Noi dobbiamo dare pretendere responsabilità alla politica
Il rischio che vedo è quello di limitarsi forse a qualche vittoria ma che non saprei questa vittoria non saprebbe cogliere le esigenze più profonde del nostro Paese
Per fare questo forse noi dovremmo rimettere nella nostra agenda il tema delle alleanze
Delle alleanze sociali e anche delle alleanze politiche
Da noi si usa dire che per fare certe politiche occorre avere il fisico
E a volte da soli per la complessità degli argomenti dei temi che noi abbiamo di fronte forse il fisico non ce l'abbiamo sufficienza
Sicuramente noi sì dovremo mantenere salda la nostra autonomia ma dovremmo ricercare nuove alleanze per conseguire i nostri obiettivi oggi più che mai quindi di fronte alla complessità dei problemi che noi abbiamo penso penso che siano necessarie nuove regole condivise e partecipate
Per sostenere questo nostro ruolo per sostenere questa nostra visione di insieme di modello di sviluppo di condivisione di modello di sviluppo
Di cui tutti sentiamo la necessità noi dobbiamo quindi incalzare il governo sul suo terreno
Sulle cose che il presidente Prodi diceva questa mattina da questo palco sul tema della concertazione della politica dei redditi della giustizia sociale
Non possiamo limitarci ad un ritorno ha dei rapporti di forza
E nel momento in cui noi poniamo giustamente il tema di una riflessione sull'accordo del novantatré non dobbiamo dimenticare che quell'accordo a quell'accordo è legato anche l'accordo che abbiamo fatto il patto di Natale del novantotto del dicembre novantotto con l'allora governo
E in quell'accordo c'era un elemento aggiuntivo rispetto all'intesa del novantatré che noi abbiamo utilizzato in modo molto significativo
Ed era la condivisione di quell'accordo quello del novantotto anche del sistema delle Autonomie locali e delle rappresentanza regionale che riconoscevano nella concertazione il modello Buono buono per governare i processi di trasformazione nella mia regione noi abbiamo attinto a piene mani a quel tipo di accordo
E anche negli anni del governo del centrodestra abbiamo fatto accordi intese abbiamo governati processi e abbiamo cercato di limitare le ricadute sul territorio come veniva richiamato che prima da Silvano delle politiche nazionali
I due accordi novantatré novantotto a mio modo di vedere si tengono
Quindi nel momento in cui noi poniamo alla riflessione comune di CGIL della CIA e del governo del sistema della politica la revisione delle regole dobbiamo tenere conto che quel tipo di regole in una determinata fase della vita del Paul politica del Paese
Sì aiutato a superare diverse difficoltà per fare questo dicevo non ci possiamo quindi disegnare un futuro privo di regole affidato solo ai rapporti di forza perché in quello schema
Potrà vincere solo una parte del mondo del lavoro è in quella parte del mondo del lavoro i giovani gli immigrati gli emarginati non ci sono
Io non so se vivo una parte in una parte del Paese in cui succedono delle cose chi da altre parti non succede no
Ma io mi accorgo che anche da noi queste nuove forme del lavoro del lavoro atipico del degli immigrati delle nuove povertà noi come sindacato li rappresentiamo ancora poco vi rappresentiamo ancora poco
E spesso c'è poco interesse anche fra i lavoratori a tempo indeterminato come si dice in termini sindacali di farsi carico di questi nuovi bisogni
E non sempre noi siamo in grado di coinvolgere in pole in politiche di inclusione coloro che rappresentiamo e che rappresentano la nostra base di riferimento il rischio nella prospettiva è una frattura micidiale
Con i lavoratori a tempo determinato indeterminato che vedono i lavoratori atipici come dei potenziali avversari delle loro certe e lavoratori atipici che non si sentano rappresentato dal sindacato confederale perché non è in grado di intercettare questi
Giorni
Ecco quindi la necessità e il bisogno di ridefinire delle regole solide condivise in cui il sindacato confederale posso sviluppare appieno
La sua azione l'ultima battuta la voglio fare per proporre al Congresso la segreteria se lo riterrà opportuno
Una riflessione che richiamava prima il collega del CPO dalla dell'Emilia Romagna che abbiamo elaborato e condiviso nel nostro congresso
Non abbiamo la pretesa di considerare questo una proposta perfetta dal punto di vista tecnico
Ci poniamo però un problema di come offrire ai giovani
Del lavoro atipico un'opportunità in più che oggi non hanno la nostra considerazione nasce da un'analisi i lavoratori flessibili hanno garantito margine di flessibilità e quindi di recupero di efficienza non solo alle imprese ma al sistema Paese
Noi tutti abbiamo nei loro confronti un debito di riconoscenza rispetto a queste a questa situazione su di loro solo questa parte del mondo del lavoro ha pagato in termini di minore protezione recupero Edimar di di di efficienza e quindi non ci siamo sentiti di proporre un periodo di contribuzione figurativa per quanto riguarda la parte previdenziale
Di tre cinque anni per i periodi di non lavoro che queste persone hanno svolto la legge prevede prevedeva per questi lavoratori che durante i periodi non lavorati doveva essere forme di integrazione al reddito per lo meno dei corsi di formazione professionale in grado di qualificare di renderli più forti sul mercato del lavoro non hanno avuto nell'uno nell'altro
Io penso che sia un investimento di carattere non solo politico ma anche morale straordinario
Quello di rimettere nell'agenda di questi ragazzi il tema della pensione che oggi non hanno più non hanno più è il nostro Paese si può permettere un qualche anno di contribuzione figurativa per i periodi di non lavoro noi insisteremo su questa analisi la perfezione Remo dal punto di vista tecnico
Ci auguriamo che diventi oggetto di discussione di analisi da parte dell'Inter confederazione perché penso che questo sia un modo buono per fare una buona politica nei confronti di persone che ne hanno bisogno vi ringrazio
Grazie tennis la farà la a Christian tra vere della UIL di Bolzano
Ecco cari delegati care delegate
Appunto io voglio solo brevemente dare alcune India ulteriori spunti al dibattito congressuale perché mi sembra che dalla relazione appunto congressuale di Luigi Angeletti in effetti era abbastanza ricca
Volevo però in questo senso siccome citava da un lato il rifiuto per quel che riguarda il discorso del concetto della nuova modernità sull'energia nucleare esprimere le mie perplessità
Considerando anche dopo Chernobyl il fatto che la popolazione in effetti con novanta per cento aveva rifiutato
Questa ipotesi di uso di un Energia che di fatto può ipotecare decine se non migliaia di generazioni con le radiazioni che di fatto e di ipoteche che per il futuro sono senz'altro non sostenibili
Per cui in questo senso considerando che qui in questo bel paese
L'Italia un Paese mediterraneo in cui di fatto si potrebbe molto più fortemente spingere per un utilizzo di energie alternative rinnovabili il sole l'acqua il vento eccetera che di fatto sono fonti di energie alternative rinnovabili e sono sostenibili e potrebbero proprio creare una filiera nuova anche di attività produttive
Che possono garantire nuova occupazione senz'altro essere in questo senso molto più sostenibili futuribili
Per quanto riguarda invece la situazione insomma si si vede in tutti i territori anche se per esempio provengo dalla provincia di Bolzano che una provincia con un forte autonomia politica poi un forte bilancio provinciale
Anche da noi però la forbice del benessere si sta allargando
E vediamo che anche noi abbiamo circa il quindici per cento di nuclei familiari che essi sono entrati intorno alla soglia della cosiddetta povertà relativa vediamo che necessitano appunto nel nei diversi territori considerando anche gli avvenuti
Cambiamenti costituzionali la necessità di darci sempre più strumenti
A livello anche territoriale dei sindacati per riuscire a controbattere il carovita
Con la considerazione anche delle possibilità di fare pretendere anche di sviluppo dei piani sociali a livello dei più grandi comuni ma anche delle province di altre
Comunità per cui di fatto anche in questo senso giustamente come anche Silvano Miniati aveva accettato
è importante che anche al a livello territoriale il sindacato Zoia sempre più anche una funzione di rappresentanza degli interessi dei diciamo la della maggioranza dei lavoratori lavoratrici dipendenti e pensionati di cui effettivamente insomma siamo a pieno titolo insomma rappresentanti per cui per quel che riguarda invece la questione insomma della politica devo considerare constatare un Pocket sempre più diciamo esiste una forte lontananza della cinquina cittadinanza dalle istituzioni ma anche da e per perpetrata aspetti politici perché di fatto sembra che ci siano un po'delle
Diciamo delle rappresentanze di fatto c'è ed una lontananza che si esprime poi anche in questa a situazione che l'istituzione di fatto insomma non son son sempre meno le rappresentative per cui necessità secondo me anche una maggiore collegamento del movimento sindacale con i movimenti di Società Civile critica che di fatto pongono anche alcune questioni importanti
Se è vero come giustamente anche nella relazione è stato citato questo Fo troppo forte peso della tassazione sui salari mentre dall'altro lato in questa cosiddetta economia molto astratta quella finanziaria di fatto c'è una molto esigua tassazione Lecce necessiterebbe ha proprio pretendere dal potere politico maggiore coraggio per la pretesa di una tassazione molto più giusta di tutte le speculazioni finanziarie così come anche la società civile critica di fatto pone no assensi
Ricorda questa proposta della Tobin tax che è una rivendicazione che di fatto si pone anche nel Forum sociali internazionali
Tassazione alla fonte delle speculazioni finanziarie che potrebbero essere Point
Ulteriori risorse per la per gli Stati per le strutture pubbliche per affrontare così insomma anche la garanzia di uno stato sociale anche nel futuro
Perché di fatto noi assistiamo in questa situazione di globalizzazione economica
Spesso una abbattimento di nostre prerogative sociali acquisite basta pensare anche queste proposte a livello di Organizzazione mondiale del commercio all'INPS all'interno della WTO o dove di fatto si pongono una esternalizzazione ma addirittura privatizzazioni di sostituti servizi compreso l'educazione la scuola sanità
La formazione eccetera
Cosa che noi naturalmente non possiamo in questi termini accettare si è si è visto poi anche in questa proposta di direttiva servizi interni a livello di Unione europea questa ex Bolkestein
All'interno della quale addirittura si voleva instaurare
Nell'Unione europea allargata questo principio della provenienza dove né fra i pesi potersi dove doveva poter applicare i diritti lavorativi salari dell'Est europeo in tutto il contesto di di unione europea allargata il movimento sindacale giustamente
E anche Società Civile critica a effettivamente opposto forte resistenza i sindacati hanno fatto manifestazioni anche lo la Confederazione Fondazione europea dei sindacati
Era presente a Bruxelles est ma anche a Strasburgo quando questa proposta di dire direttiva è passata
In discussione al Parlamento europeo si è riusciti in affetti a a garantire gli standard sociali
Acquisiti anche con la contrattazione in tutti i territori degli Stati europei allargati però di fatto in futuro è previsto che per esempio per la gestione dell'acqua potabile ed altri servizi insomma sociali in futuro dovrebbe esserci un allargamento a diciamo una estensione di privatizzazione o di esternalizzazione di questi servizi
E non penso che sia assolutamente accettabile che per esempio l'acqua potabile fosse considerato Merce ma non un pene comune per quelli penso che da questo punto di vista necessità che da parte nostra ci sia molto coraggio e capacità anche indulti mi Ranza di riuscire a difendere anche in futuro questo concetto di stato sociale che poi di fatto garantisce molta più inclusione sociale e pertanto cerca anche di abbattere le grandi differenze che difende il tendenzialmente stanno allargandosi grazie della vostra attenzione
Grazie Christian
La parola ora il segretario confederale Santini Lamberta
Grazie Nirvana
No faceva una battuta in itinere col segretario generale quando eri preoccupato andare a scuola da giovane ho anche da giovanissimo e ti chiamavano Santina Umberto in elenco sul registro erano momenti importanti li ho ancora le ricordo e credo non a caso ho ascoltato ieri l'intervento di Di Menna
Che a volte in questo Paese non si riesce a capire il vero valore delle cose
La scuola in questo Paese ha rappresentato rappresenta e deve rappresentare un dato se centrale però il mantenimento di cambiamento per la società
Questa è una civiltà che rischia il degrado perché ancora una volta si cerca di utilizzare l'arma del risparmio in quella realtà dove invece il percorso
è quello dell'investimento e delle grandi scelte
Questo è un dato era un piccolo particolare ma che deve far capire come una nostra responsabilità il sindacato UIL la pone al centro della società in questo momento
Non dobbiamo delegati e delegate donne uomini giovani della UIL farci fregare il termine brutale ma la scelta è chiara e precisa
Non dobbiamo ascoltare come non abbiamo mai ascoltate
Le sirene di un tempo in cui chi sotto con la testa sotto deve rimanere non è una scelta di qualità ma soprattutto una scelta di un gioco quello della carenza dei diritti della difficoltà Della non è dica e di percorsi che garantiscono solo pochi e non danno risposte alla maggioranza dei cittadini un di un Paese democratico
Prodi stamattina diceva
Ci troviamo di fronte a società complesse e lei sa se e le società complesse richiedono rappresentanti forze e credibili noi il sindacato Lauri è un è questa realtà
E quando nei giorni nei mesi scorsi è andato molto di moda ho avuto modo di fare un dibattito con il professore Ichino che c'ha scritto anche un libro a cosa serve il sindacato
Gli ho detto con grande franchezza il sindacato ha servito ieri
Non a caso la
Il primo articolo
Della nostra Costituzione ringiovanita e rinvigorita
Il primo articolo dice l'Italia è una Repubblica fondata sul lavoro
Ha lottato negli anni cinquanta sessanta
Negli anni dei consigli ha dato credibilità soprattutto diritti alle donne ai giovani e alla rappresentanza sindacale ha sofferto negli anni ottanta e novanta ma ancora oggi con il ventiquattro per cento di consenso rispetto all'otto per cento dei partiti rappresenta un punto centrale per questo Paese
La relazione di Luigi questo problema posto al centro
Non caliamo nei trabocchetti che qualcuno vuol porre in essere la relazione che Luigi ha fatto una relazione complessa articolata che apparentemente a posto non solo il tema dell'accordo del novantatré ma ha posto il tema del diritto di questo sindacato di chiedere a Confindustria agli imprenditori al nuovo governo delle risposte concrete e precise
Diceva stamattina di Fanny questo è il tempo della leggerezza
Ma diciamo bene analizziamo viene la abbia nella semantica del termine leggerezza vuol dire essere in grado di dare risposte immediate alla gente dare risposte coerenti
E chiamarli sulle scelte concrete quello che diceva Silvano non abbiamo tempo più tempo
Di fare aspettare o di aspettare segnale di dei due tempi il percorso che il Paese richiedendo a ogni con forza richiediamo dal Pubblico impiego dai giovani dagli anziani dalla capacità produttiva di questo Paese è quello di avere di dare risposte reali credibili la modularità
Viene coniugata deve essere coniugata
Quali compatibilità che noi dobbiamo differenziale rispetto al novantatré qualcuno potrà dire tu c'hai delle matrici
Che legate fortemente la politica dei redditi appunto per questo
Credo che quando noi diciamo che il percorso dal novantatré è stato un percorso che ha rappresentato e rappresenta una tappa miliare non possiamo rimanere però legati agli angoli di una difficoltà che questo Paese in questo momento Sante con forza in questi mesi che dei congressi di confronto
Questa realtà abbiamo scontrato con un Governo sordo che non dava risposte avrebbero dita
Crescenti del Paese le priorità come dicevo dalla scuola dello sviluppo della ricerca ma anche le credibilità della di di liquidità
Di un popolo
E qui riguarda i pensionati ma soprattutto il dato va posto con grande forza i giovani le giovani il futuro di questo Paese
Questo dato della nonna Teresa
Non può essere più collocato in questa fase ecco perché il tempo della leggerezza coniugati in termini di risposta immediata qualcuno potrebbe dire il tutto e subito uno slogan che era in house noi non abbiamo chiesto questo
Ma abbiamo fatto proposte concrete quando abbiamo posto il problema di detassare il lavoro abbiamo posto al centro di un bisogno reale
Quello di far guadagnare di dare capacità di reddito
Alle famiglie a lealtà a una realtà complessa articolata ma anche forte di questo Paese
Questo dato rappresenta una forma di diritto ma
Con il lavoro che abbiamo fatto in questi anni nella Wille anche di etica di rigore per gli altri no per noi
Quando dicevamo e sentivamo i nostri padri che dicevano laico nominava Recoba coniugata con il rigore noi con attenzione abbiamo ascoltato con le scelte e abbiamo dato più di quello che potevamo dare ma oggi dal momento in cui altri chiedono giustamente per lo sviluppo più investimenti più scelte noi dobbiamo dire che questo è il tempo dell'articolazione dell'amore della mobilità della articolazione in termini di risposte dirette ai bisogni immediati
Non possiamo come Paese come realtà produttiva come il mondo del lavoro dire aspettiamo ancora una volta nel mondo e questa è una condizione che voi tutti avete ecco perché li incalza Tura anche più forte c'è bisogno ma soprattutto si stanno facendo scelte diverse rispetto al passato il lavoro viene premiato
Abbiamo ascoltato Nolli ieri l'intervento del sottosegretario
Lei la del governo finlandese le abbiamo un esempio vero chiaro
Di come il lavoro rispettato il lavoro ben retribuito porta non solo convinzione forse diritti ma anche ricchezza i singoli alla società e al Paese
Queste le risposte che la relazione la segreteria della UIL tutta la UIL voi noi abbiamo dato in questi mesi in questi anni
Ecco perché non possiamo accettare lezioni da nessuno netta lato governativo all'età nato imprenditoriale
Quando parliamo di scelte fiscali parliamo di cose serie vere quando diciamo che va articolata in maniera diversa il discorso delle elusioni e dell'evasione poniamo al centro un tema dell'etica fondamentale
Ma che ha sancito anche questo dal dato dalla Costituzione articolo trentasette della Costituzione ahimè a volte disconosciuto parla di una capacità di guadagno giusto che viene riconosciuto al cittadino
Questi dati per queste battaglie come l'articolo quarantasei quello della partecipazione credo che ai cittadini si sono battuti domenica e lunedì per dare un segnale chiaro la classe politica che a volte ci meraviglia si meraviglia di se stessa e delle scelte che il Paese fa queste è un dato grave che ci preoccupa ma che lo preoccupa il sindacato di persona come ruolo istituzione no non siamo l'antipolitica
All'azione dice siamo nella politica ci battiamo per portare avanti un Paese che essendo difficoltà ma non ha la ristorazione
Partiamo da ritorniamo e portiamo avanti le nostre strutture questo dato noi non siamo un Paese di sforato
Siamo un Paese che deve fare in regola
Deve far pagare chi non ha pagato fino a ieri e soprattutto deve riconoscere i diritti a chi porta avanti un percorso diverso rispetto al passato ma che mai
Come il mondo del lavoro come le lavoratrici e lavoratori poveri giovani come gli anziani si sono tolti sottratti
In termini di etica di di e di doveri
Lui ci ha parlato Nando e mistica del sacrificio ma di mistica del lavoro di scelte importanti
Questa è una nostra filosofia il sacrificio finalizzato la ricaduta certa ma anche visibile oggi più che mai dobbiamo riproporre questa centralità del lavoro in termini di rispetto reciproco
L'etica è questa non cerchiamo altrove il sacrificio è quello di dotare ogni giorno il massimo di noi stessi
E parto dal Pubblico impiego per dire che questa è una realtà come quello della scuola delle strutture delle infrastrutture pubblico troppo spesso vilipesa
Mi estesi calata
Questa forte convinzione
Che è un pensionato non è un un emarginato della società che è un giovane è una grande prospettiva non un costo che la scelta del percorso istituzionale significano investimento ricerca politiche ma anche
Che il tempo dei furbi in questa società
De è finito deve essere concluso perché fuori da questa logica siamo fuori dall'etica ed erano scelti per essere brave però
E anticipare il richiamo giusto della Presidente due due dal brevissimi valutazioni importanti però noi come la sezione del eccome compatto democrazia economica abbiamo attentamente e stiamo valutando un ruolo importante che stanno svolgendo sentiva nessuno il compagno amico di Bolzano Civitelli delle risorse primarie
Non solo il petrolio risorsa primaria oggi nell'aria pulita
L'acqua disponibile
Le scelte naturali il verde la garanzia per il cittadino di via di un avere una vita sana
Noi siamo perché il pubblico insieme al privato su queste cose competa
Non accettiamo né possiamo accettare i monopoli che ha spiedi lista tendono a penalizzare ulteriormente in termini di tariffe non controllate i cittadini
E allora quando parliamo dell'etica abbiamo posto già questo tema poniamo al centro una questione
L'acqua il gas l'Energia
è giusto che venga pagata in base noi diciamo alle vere potenzialità dei cittadini stiamo sviluppando una ricerca io ho seguito anche il tema di era come di altre municipalizzate de Multi Utility a livello nazionale
Era una bella realtà l'abbiamo seguita quando è nata
è importante ma deve dare servizi etici in maniera diversa rispetto al privato ad altri e allora come è possibile far questo abbiamo detto le stesse banche
La Banca etica non è quella che usa la carta riciclata anche quella ma è quella che concede mutui
Crea strumenti e da opportunità ai soggetti più deboli
Così la multiutility no può essere quella che utilizzati qua che alle carta riciclata ma poi nel momento in cui una famiglia un pensionato si trova in difficoltà taglia l'erogazione del gas dell'acqua guerra non è etica
Quelle mera speculazione come farebbero i privati
è questa un percorso che noi non possiamo come sindacato confederale consentire ecco andando alla conclusione che quando si discute nei territori si fanno scelte si fa azione sindacale
Dobbiamo su questi temi essere presenti preparati coinvolgenti la confederale Italia anche questa questa è un tema che ha legato anche al tema dei prezzi dalla gestione dei servizi e della grande e piccola distribuzione dobbiamo avere la capacità di scegliere ma soprattutto di scegliere garantendo il pluralismo e soprattutto una società complessa sì
Ma che non può più brutalizzare i più deboli
Questo credo che è un segnale forte che emerge anche dalla relazione di Luigi è un segnale che pone al centro il tema del novantatré
Lo sviluppa lo attigua ma soprattutto pone questo tema della risposta immediata rispetto l'esigenza che da tempo
Aspettano risposte importanti e fondamentali
E quindi il lavoro che ci aspetta in termini di organizzazione del lavoro complesso dalle realtà comunali dalla realtà regionale la realtà nazionale Prodi oggi ci ha dato un messaggio vogliamo concertare
Abbiamo avuto cinque anni di non concertazione
Noi a aspettiamo dei segnali chiari e forti da questo governo Damiano più volte la dati
Paranoia del Complesso vogliamo che tutti i ministri soprattutto incanti e di interessi che seguono la grande totalità di questo Paese diano risposte coerente e concreti a questo paese e in particolare al sindacato
Il al sindacato come forza di rappresentanza reale forza che c'ha capacità di rappresentare i più deboli ma soprattutto che vuole aggregare per dare sviluppo
Questa è una scelta che come quattordici a sé un congresso credo abbiamo fatto durante i mesi di preparazione di questo congresso ma che da domani continueremo a portare avanti
Guardando in faccia l'amico l'avversario ma soprattutto tirando i conti per dire abbiamo vogliano delle certezze chiediamo una società equa è possibile
Questa è la nuova convinzione lo ha un messaggio che dobbiamo dare a questo Paese
Il lavoro ben pagato
Il rispetto dei diritti dai cantieri alle scuole agli uffici alle strutture rappresentano un valore rappresenta una ricchezza rappresento la carta per un Paese che cresce che vuol crescere e non vuole trascendere
Questa lo scenario che dobbiamo e stiamo proponendo al Paese queste l'attenzione che insieme dobbiamo porre all'ordine del giorno grazie
Grazie Lamberta la farà la ora a Rossetti Rossetto ha già già lui che non
Ricordava le delegate e delegati che le diciassette e trenta ci sarà una tavola rotonda con il ministro delle Politiche Sociali Ferrero e alle diciannove e ci saranno spettacolo grazie
Mio compagno vorrei evitare ogni retorica quindi
Della relazione di
Luigi Angeletti do
Do questa definizione è stata una per me per noi
Una relazione utile
Per utile intendo per tornare a lavorare fare nostro nobile mestiere
Dopodomani
Credo che si possa dire che è utile anche in ragione degli interventi che abbiamo sentito stamattina
Da parte sia di Epifani che di Bonanni
La mia opinione che non è irrispettosa
Che c'è bisogno non solo della segretario generale ma della UIL per poter fare politica sindacale nell'autonomia e fare proposte concrete
Per il mondo del lavoro per i prossimi mesi prossimi anni
Io credo che la vittoria dei no non può mettere la Tomba Tomba alla pietra tombale
Sulla stagione delle riforme e della modernizzazione
Cioè noi credo che dobbiamo proseguire in una propulsione in questa direzione il nostro Paese ha bisogno di semplificazione istituzionale nostro Paese ha bisogno delle grandi opere noi a Torino e in Piemonte abbiamo un problema grande che è quello di riuscire a realizzare il corridoio cinque e la sfida su cui siamo impegnati
E a realizzare lo attraverso una determinazione che e totale ma con il contributo e con l'avvallo la condivisione delle popolazioni e delle istituzioni dalla Val di Susa
Non possiamo dopo molti anni di
Impossibilità
Di mandare avanti questo progetto rimanere a metà del guado quindi da un lato bisogna immaginare il consenso bisogna cercarlo dall'altra parte a vere la determinazione necessaria nel portare avanti la De la modernizzazione di questo Paese
La Casa delle Libertà attraverso la lega annunciato o minacciato un terremoto all'interno che può preludere a una scomposizione e ricomposizione
Del quadro politico io credo che noi dobbiamo guardare con molta attenzione a quello che succederà
Nella nostra indipendenza nel mondo politico perché quanto diceva Angeletti nella relazione e cioè questo scenario futuro del partito democratico non è così scontato
Io credo che soprattutto per noi al di là delle mozioni di intenti e dalla retorica di cui ho detto all'inizio
Tutti noi abbiamo la percezione di come sia difficile questo percorso eccome almeno per me
La priorità e salvaguardare le nostre radici non una confonderle con quelle degli altri soggetti fare in modo che la fusione avvenga nel rispetto totale della nostra autonomia dalla nostra storia e della nostra cultura io sarei meno
Improvvisa rei di meno rispetto a uno scenario che a mio parere e tutto da costruire
Il
L'obiettivo rimane il federalismo
Per questo dico che non bisogna mettere la parola fine a un'iniziativa possibilmente condivisa bipartisan che però dobbiamo guidare anche come sindacato ricordo che anche in Piemonte
Siamo stati come CGIL CISL UIL il soggetto la forza che unitariamente ha saputo esprimere un'iniziativa forte sul tema
Della costituzione della difesa della Costituzione molto di più e meglio anche sul piano numerico di quello che abbiano saputo fare le forze politiche
Quindi il federalismo un federalismo non disarticolato un federalismo nome autarchico rimane
Come obiettivo prioritario per l'Italia di domani
Federalismo che tenga conto come tutti dicono un luogo comune ma vale la pena di sottolinearlo un federalismo dalle venature sociali economiche di politiche industriali e fiscali
Io vorrei insistere molto su questo
Parlerò molto rapidamente dalla proposta di detassare gli aumenti contrattuali per il lavoro dipendente voglio dire che noi dobbiamo inserire la riforma fiscale una correzione molto radicale rispetto al passato
All'interno di una rivendicazione che deve toccare milioni di persone che deve tornare alla progressione cioè chi guadagna di più paga di più che deve arrivo a riformare le aliquote che deve restituire il fiscal drag e di cui non parla nessuno tanto meno Prodi
Che deve intervenire
Non solo rispetto al lavoro dipendente ma anche ai pensionati anche questo è un luogo comune
Che però dobbiamo credo nobilitare attraverso una iniziativa che sia credibile davvero
E rispetto all'intuizione alla proposta di Luigi che ormai io vorrei ricordare ma lo dico fraternamente risale ormai a due anni fa
è una proposta che e stata destabilizzante lì per lì noi abbiamo dovuto discutere nel mondo del lavoro da un lato per evitare che venisse recepita come una proposta alternativa una vera riforma fiscale
Lui ha spiegato più volte che non è così la detto nella relazione ora io voglio fare semplicemente un passaggio di metodo
Noi facciamo un congresso ogni quattro anni noi non possiamo fare una proposta così importante e pensare che per quattro anni andiamo a gestirla abbiamo bisogno di essere credibile
Di dare una continuità un rapporto tra le proposte che facciamo e l'attività contrattuale che noi svolgiamo
Quindi abbiamo bisogno di fare in modo che questa forzatura io la chiamo così
Valga da subito non nei prossimi chissà quando rinnovi contrattuali i meccanici hanno avuto l'opportunità naturalmente la UIL deve fungere da traino ed a supporto robusto meccanici hanno appena rinnovato il premio
Cioè mi chiedo se è credibile ripeto lo dico con affetto
E anche riconoscenza per il lavoro che ha fatto per la bella relazione
Se è credibile che noi ogni volta pensiamo al giro successivo cioè si tratta quando si fa una proposta di sostenere la immediatamente nell'immediato
E non lasciarsi sarà in qualche modo poi
Tagliare o stoppare da quello che ha detto stamattina al buon Bonanni che ha detto ma magari in parte si può fare se diamo di più sul piano dalla solidarietà quindi non aspettiamo quattro anni abbiamo di fronte
Un'attività negoziale contrattuale direi immediata e quindi facciamo valere immediatamente questa intuizione questa proposta
La seconda questione di cui voglio dire brevemente e concludo
La riforma della contrattazione io sono sempre stato non d'accordo nella disdetto da dell'accordo del novantatré la ragione era quella che ha detto stamattina Epifani cioè meglio a vere qualcosa in mano prima di cancellare quello che ci ha consentito in questi anni anche senza la CGIL
E senza la FIOM
Di rinnovare nell'industria in molte categorie ai contratti e continuare a svolgere il ruolo contrattuale che è quello che giustifica la nostra presenza sul territorio e nel nostro Paese
Quindi io credo che in questa direzione noi abbiamo e ho cambiato opinione voglio dire
Nel senso che se non è possibile per un blocco ormai si è capito dalla CGIL che non intende modificare il modello contrattuale e per una corsa in avanti della CISNAL che intende modificare il modello contrattuale scardinando se posso dire così
Il livello nazionale il nome di una fruibilità a livello decentrato che non è assolutamente garantita e tutta da costruire
Quindi apprezzabile a vere una proposta equilibrata tra nazionale e territori
E nello stesso tempo costringere il sindacato gli altri Cgil Cisl a un confronto con noi perché credo che siamo anche abbastanza stanchi
Di un blocco che non ci ha consentito in questi anni di fare dei passi avanti
Quando la CGIL parla di unità di intenti credo che debba rifilare un pochino la linea portare dietro come dicevamo durante il periodo dell'articolo diciotto qualche volta nelle trattative anche alla penna cioè avere la possibilità qualche volta dia riprenderà a fare il nostro mestiere assieme a loro
L'ultima cosa
E la riforma del modello di rappresentanza secondo me su questo noi siamo stati un po'deboli nel passato questo un'opinione
Personale dobbiamo unire il meglio collegare meglio la riforma della contrattazione con gravi col modello con un nuovo modello di rappresentanza
Abbiamo bisogno di questa unificazione perché e giusto progredire in questa direzione modello di rappresentanza deve segnare un nuovo obiettivo che è quello di un rapporto diverso tra democrazia diretta che era un po'quella che abbiamo sviluppato dagli anni negli anni settanta e la democrazia cosiddetta rappresentativa quindi abbiamo bisogno di ridefinire un ruolo dei delegati
Io credo che sia giusto in alcune occasioni che i delegati assumano direttamente improprio la capacità e l'autorità di gestire una linea cioè voglio dire che i referendum sono sacrosanti
Ma credo che vadano svolti come in una buona democrazia rappresentativa sul piano istituzionale quindi fare in modo che il parere della gente Conti quanto contano coloro i quali hanno votato le strutture che hanno poi il dovere e il diritto di gestire un'azienda un luogo di lavoro
Ancora una cosa sul mercato del lavoro quanto tempo boh non si sa
Perito
Sul mercato del lavoro credo che abbiamo scelto una linea che sta pagando trattino sentito una parte dell'intervento di Damiano che conosco perché ha lavorato una vita con noi a Torino
E non ho dubbi
Che la sua posizione non sia quella di abrogare la legge trenta ma di correggerla anche profondamente quindi ha pagato la linea nostra che è stata quella di non destrutturare il mercato del lavoro a tutti i costi sul piano ideologico e politico prima di tutto ma di correggere quello che va corretto
Questa è la prima cosa
La seconda è a una proposta che voglio fare anche se credo che occorra del tempo per costruirla noi abbiamo in Italia un mercato del lavoro che è basato su un rapporto di lavoro a tempo indeterminato
Noi abbiamo bisogno di fissare delle regole non solo degli ammortizzatori sociali di fissare delle regole che consentano non in modo articolato punto per punto in un call center piuttosto che in un'altra situazione di a vere regole contrattuali precise che riguardano anche il lavoro a termine e il lavoro flessibile
Credo che sul tema invece della globalizzazione concludo con questo noi non guardiamo più devo dire io ho guardato con molta invidia per un periodo al modello il modellino del Nord Est
Abbiamo visto come purtroppo questo modello sia passato in Piemonte noi facciamo i conti durissimi pur non avendo i problemi del Sud
Sul piano occupazionale con la delocalizzazione di decine di aziende
Manufatturiere da quelle del tessile all'indotto e a tutto a tutti gli altri settori della manifattura
Credo e questo in questo Prodi mi ha deluso di meno
Rispetto a tutto il resto dell'intervento credo che l'Italia abbia bisogno sul piano generale
Di andare a ridefinire una propria vocazione industriale quindi è partendo da lì
E da una rivisitazione del modello dei distretti che non possono più essere semplicemente logistici no ma devono diventare distretti dove l'informatica dove la Rete dove i rapporti raccordi tra alle varie aziende diventano fisiologici quindi abbiamo bisogno di un cambiamento e abbiamo anche bisogno che questo cambiamento avvenga sulle ali dello sviluppo
Non concludo con questo Prodi non è stato così chiaro io legittimo voglio dire non mi ha convinto che dopo il compito che lui ha svolto la sintesi del programma di governo abbia indicato chiaramente quali sono le terapie
Qual è la terapia per evitare che sacrifici ancora una volta e sviluppo si confondano in una linea che al di là di concertare con noi non produca poi nella realtà di tutti i giorni delle conseguenze utili sul piano produttivo e sul piano occupazionale
Quindi in conclusione
In conclusione credo che è importante e doveroso dare speranze al nostro popolo come importante fare delle proposte concrete
E poi soprattutto mettersi l'Energia e soprattutto la faccia per poterle realizzare grazie
Tratteggiata la parola a Rossetti Pasquale in aumenta tesserina Bignami intanto
Non lo veda insana
Allora la parola Orlando Felice della Guinea
No io mi ero iscritto
Perché è vero che nei congressi poi ci sono anni che i momenti di stanca
E non vorrei che questo momento di Stanga
Continuasse anche nei prossimi giorni
Perché se diciamo che la ricreazione è finita per molti in primo luogo dobbiamo essere noi
Quelle che danno dinamicità
Poi è quindi continuazione agli impegni che assumiamo nei confronti principalmente dei lavoratori che ci onoriamo di rappresentare nei luoghi di lavoro
è normale
Che per non farlo diventare un momento di Stanga
Un momento così perché poi a lungo andare questo diventi una consuetudine
Noi dobbiamo partire da un presupposto
Stamattina è venuto qui Daloui
Prodi e quale
In buona sostanza ha preso due impegni
Per garantire le condizioni migliori a questo Paese parla di sviluppo
Ed equità guardate sulla enunciazioni di principio qua non c'è proprio nulla da eccepire
è ovvio che noi vorremmo capire che significa sviluppo e che significa equità perché se per sviluppo non significa ridisegnare
Quelli che sono i valori della produttività
Della della costruzione della ricchezza in un paese in buona sostanza del lavoro vivo quello che in buona sostanza da la possibilità di far lievitare quel famoso PIL è normale che senza di cui sto sarà abbastanza complicato pareggiare i conti rispetto al debito pubblico ebbe se questo è noi non possiamo prenderà in affermazione così anche se c'era un impegno formale
Di dire noi quello che possiamo fare in questo momento garantire che e i cantieri non chiudano noi dobbiamo avere le idee chiare perché non è possibile
Che dunque cinque anni abbiamo subito quello che abbiamo subito
Se fatta siccome il sindacato abbiamo detto che voglio dire non partecipa attivamente alla vita politica ma non è indifferente alla politica abbiamo fatto una scelta è la scelta è stata quella di non la della non divisione dell'Italia e ieri a prima risposta c'è stata e quindi abbiamo garantito anche con un impegno diretto la possibilità che venisse voglio dire cambiato il governo
Nel nostro Paese
Guardando ai guarda che dovevamo fare nel rappresentare questi interessi l'abbiamo detto ai lavoratori
Ora la cambiale in bianco che la gente i cittadini italiani ci hanno firmato noi con almeno come sindacato non la possiamo liquidare in un modo banale
La prima questa è direttamente a Luigi
Perché e è certamente bello dire che ci sono delle difficoltà
Però siccome non c'è l'unità sindacale grave in questo momento tra CGIL CISL e UIL sarà abbastanza difficile voglio dire far decollare
L'aspetto del delle detto dei contratti nazionali
Perché
è difficile trovare voglio dire voglio dire un accordo tra di tra di loro quindi sì ci affida come si è affidato stamattina
Prodi al buonsenso ricercare categorie datevi da fare costringete ICI a fare a fare un passo in avanti perché da soli non ce la facciamo
Certamente assumeremo anche quest'altro onere quest'altro indegni certamente come metalmeccanici non ci tireremo indietro
Però il modello contrattuale
Che certamente lo però è non ce la possiamo ribattere noi diciamo siamo disponibili anche voglio dire a fare la disdetta
Agli CGIL che sostiene va be ma prima di fare una di sette non è meglio che riusciamo a fare prima un accordo sulle regole poiché parliamo di District
Badate i cittadini italiani si sociologia noi c'abbiamo un impegno preciso nei loro confronti
No e non possiamo correre il rischio come i socialisti in Italia c'è i socialisti nella compagine governativa noi siamo buoni per portare i voti
Poi probabilmente non siamo buoni per avere dei posti di rappresentatività all'interno del governo
Non vorrei che questo stesso governo questa stessa politica si comportasse nello stesso modo e con i sindacati
Che noi siamo quelli che poi alla fine facciamo modificare le cose nel Paese
E alla fine gli amici veri rimangono gli industriali quadrato queste provocazioni e non può funzionare un modo così
No ai seggi vediamo nelle cose se affermiamo con i lavoratori c'è certi principi all'interno dei luoghi di lavoro voi dobbiamo essere consequenziali
Come all'interno di questa vicenda o no dei luoghi su cui probabilmente c'era anche da parlare un poco di più perché l'unica strada voglio dire
Che c'era di nuovo nei prossimi mesi e nei prossimi anni è questo corridoio cinque
Noi in effetti sedi dicono che nei prossimi anni
Attraverso il Mediterraneo passerà oltre il settanta per cento delle merci
Di transito dalla dal Medio Oriente noi ad oggi e siccome questa è l'unica opportunità vela perché noi dobbiamo parlare di opportunità vere poi quella da costruire verranno io mi auguro ebbe noi siamo pronti
A un'iniziativa perché non c'abbiamo gli enti regionale provinciali e locali che hanno fatto studi di fattibilità tant'è vero a Salerno ancora non sappiamo se porta verrà delocalizzato oppure verrà voglio dire ampliato quello che c'è
Non si sa
Se invece sarà quello di Napoli o quello di Salerno o quello di Messina voglio dire
Allora noi ci dobbiamo voglio dire intendere quando decidiamo degli appuntamenti all'interno di queste appuntamenti noi dobbiamo avere delle strategie
Perché
è vero che questa tornata voglio dire di congressi nulla si è mosso sotto certi aspetti ma quando meno sulle sugli aspetti tematici noi qualche cosa di nuovo dovevamo mettere in campo
Io mi auguro che quelle poche cose che sono contenute è una di queste voglio dire e la difesa del lavoro perché la ricchezza del Paese
Sì almeno su quello fossimo siamo capaci voglio dire di essere consequenziale e portare questo discorso avanti
Sulle altre cose per la verità
Dobbiamo vedere nel programma di Prodi perché stamattina non è che ci ha detto ci ha detto molto però io mi auguro che se le cose che ci siamo detti
E che se noi siamo capaci di sostenere le iniziative che abbiamo sostenuto fino a ieri cioè di la ridistribuzione della ricchezza allora probabilmente i lavoratori sotto questo aspetto continueranno e i cittadini continueranno a darsi consensi se non mi dovete spiegare se in questi cinque anni
Non ci sarà la redistribuzione della ricchezza
E a pagare saranno sempre i soliti allora ci dovete spiegare anch'io per prima nei luoghi di lavoro avrò difficoltà
A anche se da qui da più parti per la verità viene ed è anche giusto un segno di rinnovamento probabilmente non sono io che seguirò
Per i prossimi anni tutta la vicenda però è altrettanto vero è altrettanto vero che noi nei confronti dei lavoratori dei cittadini in genere fare una grande brutta figura
Quindi voglio dire
Ora è finita l'Area ricreazione
Probabilmente dobbiamo rimboccarci le maniche perché sulle cose che ci siamo detti io su questo sì ci sto girando proprio forte per far capire che noi non non ci possiamo permettere il lusso di prendere per i fondelli i nostri cittadini nostri lavoratori
E dico di più a livello organizzativo
Se noi c'abbiamo delle pecche
Beh io penso che modelli tipo come sistema regionale
Che prevede che preveda no voglio dire anche il ristorno di risorse per fare in modo che dove c'è meno presenza dove c'è più bisogno voglio dire di sostenere la nostra UIL le nostre categorie vi sia una specie di vasi comunicanti
Ho l'impressione che questa cosa vada perseguita però per poterla fare non bisogna partire dal presupposto che ognuno alzi la mano dicendo che c'era bisogno di risorse come è capitato a voglio dire ultimamente anche nella tomba nella categoria dei pensionati noi pensiamo che quelle poche risorse pure noi c'abbiamo a disposizione devono essere investiti all'interno dello per l'organizzazione per tutti sempre più fare vanificare la nostra categoria è la nostra UIL all'interno dei luoghi di lavoro
Perché se andiamo a leggere voglio dire i dati noi ci abbiamo voglio dire delle delle risposte a macchia di leopardo
In alcune zone la UIL cresce molto in altre invece segna il passo significa che dove segna il passo
Qui dobbiamo inventarci qualche cosa affinché
Che le che io voglio dire aspetti di solidarietà mettendo a disposizione risorse mettendo risorse sala economiche ma principalmente umane per fare in modo che questa crescita diventi più omogeneo e non c'è la ci vantiamo troppo sul fatto nord-sud
Perché in effetti siamo nella stessa sulla stessa barca
Se incominciamo a fare la discussione nord-sud probabilmente non ci troveremmo voglio dire a raccogliere molto l'unica cosa certa è che il sud alla possibilità di
Dare una risposta sul campo visto e considerato che ci sono alcune potenzialità noci mutate
Una parola brutta voglio dire però possiamo fare in modo che quelle risorse che non sono state utilizzate da una cattiva politica principalmente perché noi ce l'abbiamo dei bravi cittadini ma c'abbiamo dei pessimi politicanti noi dobbiamo recuperare questo gap è probabilmente riusciamo a fare sempre di più
E a portare sempre di più il buon nome della UIL nei luoghi di lavoro grazie
Grazie
Massimo la via della UIL di Salerno
Care compagne e cari compagni
Compagni della presidenza
Grazie dell'opportunità che ci avete dato affrontando un tema importante
Come quello del lavoro vera ricchezza del Paese
Un tema
Molto sentito e soprattutto ribadito con forza dal nostro segretario generale nazionale Luigi Angeletti
Il sindacato un sindacato riformista qual è il nostro non può non guardare a quelli che sono gli elementi fondanti del riformismo la libertà e i diritti e la solidarietà
E questo
Questo trinomio quello che rende il riformismo vero è praticabile a differenza dei tanti riformismi che in questi giorni in questi mesi in questi anni si sono sentiti
In giro ma che in realtà erano solo una patina di vecchi sepolcri imbiancati e che volevano unicamente trasformare la loro consuetudine dandosi un abitato in una ventata di riformismo
Ebbene dopo tutte le tornate che ci sono state nel nostro Paese le tornate elettorali il quadro politico istituzionale e definito ora e adesso e quindi anche le istituzioni hanno raggiunto il loro equilibrio e non ci possono essere giustificazioni però alcun tipo per dare vita ora dopo cinque anni a una vera e propria azione di governo riformista in questo Paese
Il nostro Paese deve valorizzare le sue risorse quelle reali e che molte volte sono sottovalutate
Noi al quindi quattordicesimo congresso della Camera sindacale di Salerno a cui era presente il compagno Barbagallo che noi ringraziamo ancora per la sua qualificata ed articolata partecipazione
Ha avuto un'idea diversa dal solito invece di fare un congresso che fosse un Gaia de doléances come capita sempre in periferia ha fatto un congresso propositivo il Mediterraneo mare di opportunità
E questo tema ho visto che anche in questa importante sequenza congressuale è stato più di una volta ribadito da altri interventi
Bene vedete compagni l'Italia una grande piattaforma sul Mediterraneo potremmo dire che è un grande porto sul Mediterraneo
Con otto mila chilometri di costa
Tra le più importanti al mondo alcune che sono sotto tutela il patrimonio Unesco
Quindi noi abbiamo una delle non solo abbiamo l'ottanta per cento del giacimento artistico e culturale del mondo ma addirittura abbiamo delle importantissime
Risorse ambientale
Ebbene come già è stato anche detto il nostro Paese si avvia verso il due mila dieci
Ad un periodo in cui il Mediterraneo diventerà area di libero scambio
Ebbene vedete noi riteniamo che Cina e India non rappresentano un pericolo come sembra e spesso viene detto ma rappresenta una grande opportunità
Diceva infatti prima il compagno che mi ha preceduto è che il nei prossimi anni il settanta per cento del traffico
Del trasporti marittimi che dallo medio dall'Oriente dall'Estremo Oriente attraverserà pervenire Penn Occidente dovrà passare necessariamente attraverso lo scalo di Suez segmenti terra
E questo è un grande
Aspetto dai di cui tener conto soprattutto perché non molti sanno che esistono delle forme come il transito mente che prevede che in alcune aree del mondo
Le merci vengano scaricate ricaricate per andare in altre zone ma addirittura che ci siano fasi di lavorazione che si svolgono durante questa fax
Ebbene noi riteniamo che questo sia una grande opportunità non solo per tutto il Paese ma anche per il Mezzogiorno
Noi abbiamo voluto dare una grande attenzione all'economia del mare che in tutte le sue componenti rappresenta una voce importante del PIL nazionale
La relazione del nostro segretario generale della Camera sindacale il compagno Riccardo Fiore è stata considerata innovativa dagli operatori del settore e che sono sei operatori molto importante
Che hanno plaudito ad un congresso propositivo che hanno apprezzato
Il fatto che un'organizzazione sindacale in particolare la UIL parlassi affrontasse le politiche marittima in una realtà che non sembra vede il mare come un'opportunità
E che per molto tempo ha deviato la sua attenzione verso forme di sviluppo che poi in realtà si sono dimostrate molto deboli
Una relazione puntuale ed articolate che ha visto anche l'in
Degno del presidente della provincia di Salerno ad istituire l'assessorato al mare così come proposto dal nostro segretario generale
Ebbene il risultato positivo raggiunto è stato quello di aver messo anche se in una prima fase e quindi congressuale insieme i principali attori del settore dell'economia del mare nella nostra provincia nella nostra regione
Cooperative ed imprese di pesca imprese dei trasporti marittimi cantieri navali istituti di ricerca di valenza internazionali quale diventa l'università di Salerno ed altro
Ebbene a Salerno il congresso
Della Camera sindacale anche istituito il Dipartimento per le politiche di sviluppo della risorsa mare che ha già iniziato a lavorare perché vedete
Esistono situazioni che vanno affrontati
Dalla formazione alla sicurezza dagli ammortizzatori sociali per categoria sprovviste con i pescatori allo sviluppo sostenibile
E noi pensiamo anche di poter servire cioè fornire dei servizi proprio come sindacato a tante categorie di questo settore che sono sprovvisti hanno bisogno di molta attenzione soprattutto nella nostra realtà
Ebbene compagni il nostro è un grande Paese che ha grandi risorse grandi energie
è un Paese che ci ha abituato a grande rinascita grandi capacità di recupero quando tutto sembrava ormai scivolare verso il fondo quando sembrava che il nostro Paese dovesse andare verso crisi irreversibili
Come recita lo slogan del nostro congresso il lavoro e la vera ricchezza del Paese la risorsa umana il vero è grande capitale dell'Italia del nostro Paese per questo è opportuno e valorizzare la risorsa umana e metterlo al centro della nostra azione sindacale
Promuovendo il lavoro per i giovani
Sostenendo la formazione la riconversione per i lavoratori che sono in difficoltà ma soprattutto valorizzando anche il valore dell'esperienza dei pensionati soprattutto se pensiamo che le nuove generazioni di pensionati sono delle persone che hanno un alto livello culturale e informativo
E che non si può pensare una volta siano espulse dal mondo produttivo le loro competenze le loro capacità
La loro pregnanza possa essere così lasciata al bando ma vanno recuperati noi abbiamo bisogno di questa grande energia abbiamo bisogno di lavorare tutti insieme di rimettere al centro l'uomo il suo valore le sue capacità
Perché è attraverso questo che noi saremo in grado sicuramente di rimettere in moto il nostro Paese perché abbiamo bisogno di queste energie abbiamo bisogno dell'energia di tutti voi perché tutti insieme possiamo ridare vita ad un Paese che sta vivendo una grande difficoltà ma siamo certi e ne sono certo come tutti voi che anche questa volta avremo la capacità di fare sorprendere tutti i nostri amici a tutti i nostri alleati grazie
C'è però ne Carmelo
E intanto rientriamo in sala perché dopo l'intervento inizierà la tavola rotonda
Allora adesso
Inizierà la tavola rotonda
Che verrà diretta dal dirlo direttore del TG della Sette Antonello Piroso
Che intervisterà
Per le
Partecipanti
Che sono l'onorevole Paolo Ferrero ministro neo ministro della solidarietà sociale
Il dottor Alberto Bombassei vicepresidente della Confindustria
La professoressa Fiorella Kostoris
Padoa Schioppa dell'università la Sapienza di Roma
Salutiamo
Con affetto
Qui amicizia
I relatori
Credo che sarà particolarmente interessante questa tavola rotonda perché porrà a tre diversi soggetti interessati alle vicende economiche sociali del nostro Paese
Delle opinioni precise
Il ministro Paolo Ferrero neoministro della solita la sociale
Arrivato
E di solidarietà sociale oggi in Italia ce n'è bisogno
Il dottor Alberto Bombassei
Che è vicepresidente della Confindustria nonché responsabile proprio delle relazioni sindacali di Confindustria quindi qualche cosa da dire forse molte sulle vicende che stiamo attraversando è anche sulle prospettive di un nuovo sistema positivo di relazioni sociali e la professate professoressa Fiorella Kostoris Padoa Schioppa
Oggi dell'università la Sapienza ricordiamo che presiedette avvisare è stata autorevole consigliera dei primo governo di centro sinistra e a
Parecchie opinioni che non si è mai perita di nascondersi nel nostro dibattito dai problemi della spesa pubblica quella delle pensioni
E credo che ci porterà un contributo è un punto di vista interessante ai temi che saranno posti da questa tavola rotonda Antonello Piroso noto giornalista direttore del TG de La sette conosciamo tutti anche un buon amico della Will avuto modo spesso di intervistare il nostro segretario generale e quindi attendiamo un po'questa tavola rotonda con grande interesse per completare questa giornata che ha visto la partecipazione del Presidente del Consiglio
Del ministro del lavoro Damiano dei segretari generali della CGIL e della CISL Epifani
E Bonanni oggi abbiamo questa conclusione dei nostri lavori in crescendo è sicuramente positiva grazie
Grazie della presentazione buongiorno a tutti cercheremo di essere sufficientemente
Veloci nel porre le domande nel raccogliere le opinioni dei nostri tre interlocutori ieri la relazione del segretario ha messo tanta carne al fuoco anche in una maniera piuttosto diretta e se volete spigolosa ma Angeletti ha sempre avuto il pregio di dire
Pane al pane e vino al vino anche un po'come ha fatto il ministro Ferrero in un da cui partirei proprio essendo il rappresentante della coalizione di governo con un'intervista di ieri al Corriere della Sera che cadeva nel giorno della cioè di Angeletti
Insomma il problema di base è capire come
Rilanciare l'economia
Ridare fiato Alley competitivi alla competitività e al tempo stesso come ha ricordato Angeletti ieri fa crescere la domanda interna diceva Angeletti lo avete sentito tutti aumentando i redditi dei lavoratori e dei pensionati perché sono loro che hanno la Provenza la propensione marginale al consumo più alta
Questa mattina però tra l'altro sul Corriere della Sera dove ieri c'era la sua intervista Ministro c'è un'intervista a Jean-Claude Trichet che è il presidente della Banca centrale europea e il titolo è Italia ora i tagli di spesa il costo del lavoro e da ridurre quando nell'intervista di ieri
Lei ricordava che a Padoa Schioppa ha detto due terzi della manovra sulle entrate è un terzo sui tagli
Si è sentito smentito da Trichet ministro
Intanto buongiorno a tutti e tutte
Ma che Trichet diciamo così abbia idee di politica economica diverse dalle mie grosso modo era un un fatto che di cui era a conoscenza
A me pare che che bisogna affrontare questo problema che abbiamo davanti e di cui il nodo del deficit è un punto ineludibile
In un modo un po'diverso da quello di cui parla Trichet perché sovente in questi anni quando si è parlato di riforme strutturali
Si è sempre e solo parlato dispensa così come a Bruxelles pare che sia possibile contabilizzare solo i tagli di spesa mentre ad esempio la lotta all'evasione fiscale viene considerata moralmente
Diciamo positiva ma economicamente non rilevante io penso che bisogna rovesciare il ragionamento
E dire con chiarezza che l'elemento che distanzia maggiormente l'Italia dal resto dell'Europa
Non è la quantità dispensa su cui pure si può ragionare su elementi di razionalizzazione ma il fatto che in Italia c'è un quarto del prodotto interno lordo che e sommerso
E che questo determina evasione fiscale elusione fiscale evasione contributiva elusione contributiva lavoro precario e quant'altro io penso che la prima operazione strutturale che va fatta e per riportare l'Italia in Europa dal punto di vista del fatto che l'economia sia emersa e non sommersa questo a me pare il punto
Per questo è necessario avere una manovra che non si completi in sei mesi ma che abbia i tempi per far sì che l'emersione del nero della e diventi una
Come dire una quantità economica e sia contabili disabile dentro il bilancio dello Stato in questo c'è una differenza con Trichet Trichet parla di tagli alla spesa io penso che bisogna parlare soprattutto di come senza aumentare le tasse si fanno mentale lenta
No no tenga al microfono perché a a questo proposito entriamo un attimo sulla questione dei famosi quaranta miliardi di Euro stamattina con sera diceva c'è un partito che dice
Non deve essere attuata questa manovra entro il due mila sette ma entro il due mila otto è uno degli alfieri di questo partito è per l'appunto Ferrero però tra l'altro Padoa Schioppa risulta caccia di dieci miliardi di euro per il l'anno corrente ministro
No io penso che questa cosa dell'allungamento della manovra vale su due versanti
Noi abbiam detto sottoscritto ha detto da subito che era disponibile a fare la manovra correttive immediatamente
Mentre altri penso ad esempio l'organizzazione sindacali hanno detto no si discute in finanziaria io assunto una posizione moderata e ho detto no si può partire da subito
Ma però è necessario spalmare la manovra su un lasso di tempo lungo perché questa è la condizione perché a regime cioè entro i trenta mesi
Si possa conteggiare le operazioni fatte ad esempio sul versante dell'emersione
Faccio degli esempi concreti
Come Governo stiamo facendo un secondo decreto flussi sugli immigrati questo vorrà dire regolarizzare grosso modo trecento mila lavoratori migranti in più di quelli che erano previsti dal precedente governo
Questo vuol dire grosso modo un miliardo di euro di entrate in più nel due mila sette
Questo un modo concreto non ha una valenza immediata comodo
Il fatto di
Fare una tassazione delle rendite finanziarie
Che sia maggiormente in linea con la media europea
Il fatto di lavorare a recuperare evasione Iva e quant'altro necessita di mezzi allora a me interessa partire subito
Per avere una manovra che nell'arco di trenta mesi porti il deficit sotto il tre per cento
E la lunghezza del tempo non ne funzionale a non rientrare sotto il tre per cento ma poterci rientrare passando soprattutto sul versante dell'emersione del nero invece che soprattutto sul versante del taglio dalla spesa quindi diciamo così
E chiaro che da questo punto di vista la modulazione tra la quantità che entra in ballo immediatamente la ma la cosiddetta manovrina
Quanto passa nella finanziaria del due mila sette avanti potranno essere quantità variabili grossomodo il Complesso somme cifre che dice legge quaranta miliardi
Circa e l'esito
Che tutti o che tutti diciamo lavoriamo per concorrere quello di avere il deficit riportato
A posto diciamo una un'ultima questione per questo primo giro e poi andiamo da Bombassei dalla signora Fiorella ma ovviamente in questo quadro ribadiamo lo dal suo punto di vista la questione pensioni e chiusa nel senso che non si tocca
Nel programma dell'Unione abbiamo scritto che il problema dell'attuale sistema pensionistico perché le pensioni tendono ad essere troppo basse per chi andrà in pensione tra dieci anni
Io non credo che oggi c'è una questione pensionistica
Sul tappeto
E faccio anche notare che il sistema pensionistico italiano
Anche vista la riforma Dini fatta è un sistema molto sotto controllo rispetto ad altri sistemi pensionistici europee
Quindi a me non pare che ci sia sul tappeto un'emergenza pensioni di questa natura
Mi permetto di sottolineare anche un un ulteriore elemento si dice sovente che siamo al quattordici per cento del prodotto interno lordo che questo è molto io vorrei far notare due cose che in qualcosa quattordici per cento si conteggia normalmente anche il Tfr
Quando invece forse non andrebbe conteggiato
Che in altri paesi europei le pensioni sono pagate esentasse
E quindi quello che per noi diciamo viene conteggiato nella quota di prodotto interno lordo che va alle pensioni c'è anche la quota di tasse che poi i pensionati padano e ritorno al fisco e che quindi forse il profilo delle pensioni attualmente in Italia e non è più alto di quello di altri Paesi europei però segnalo anche un altro elemento la quota di anziani in questo Paese sta oramai al di sopra del trenta per cento
A me non sembra uno scandalo
Che le persone anziane che sono un terzo della popolazione abbiano una quota pari al quattordici per cento del prodotto interno lordo che valore in pensione e la metà in termini di distribuzione del reddito
Di cosa va al complesso della società in questo senso io credo che
Riproporre un problema di taglio delle pensioni nei fatti per poi dover aprire ai capitoli di spesa sociale sul versante assistenziale perché la gente non arriva a fine mese
O è obbligata come fa sovente per gli anziani a dover andare a comprare la roba da mangiare al discount perché costa meno
Secondo me non è un gran successo e quindi a me non pare che c'è un problema pensionistico oggi aperto nel Paese
Bene grazie ministro Bombassei ho voluto fare questi due passaggi con il ministro Ferrero perché ricordavo una sua dichiarazione all'inizio di giugno una ventina di giorni fa
Dicendo noi di Confindustria non difendiamo il famoso scalone
Ma difendiamo il fatto che ci voglio una forma simile o analoga bisogna rimettere mano alle pensioni perché è una bomba ad orologeria che va disinnescata
E poi ieri Angeletti a un certo punto ha parlato della politica fiscale ha parlato di quello che è l'evasione fiscale nel nostro Paese e ha detto testualmente
La media dei redditi degli imprenditori risulta più bassa di quella dei loro dipendenti
Prego
Ma riconosco Angeletti questa bravura di trovare delle battute fantastiche che poi vengono regolarmente riprese francamente non ho mai letto dalle statistiche del genere quanto meno non le conosco ma sulla su argomento che che poi è stato ripreso anche dal ministro prima che credo che sia assolutamente condivisibile e questo scandalo della l'evasione fiscale che caratteristiche caratterizza il nostro paese e io credo che in tutti i paesi europei cioè l'evasione fiscale c'è il lavoro sommerso
Abbiamo fatto tempo fa un incontro interessantissimo con i nostri colleghi tedeschi
E non mi sarei mai aspettato che il sommerso in Germania fosse comunque intorno al quattordici o quindici per cento dato che francamente mi ha stupito ma detta sicuramente da
Persone così autorevoli credo che sia credibile
Ma io
E credo un po'tutti gli italiani o per quelli italiani almeno che sono abituati a pagarle le tasse anche perché magari sono costretti perché non possono non trovano sistema come evaderle perché sembra che sia un po'più lo sport nazionale
Credo che sia interesse e credo che come Confindustria abbiamo ribadito più volte questa una volontà soprattutto politica di fare una seria lotta all'evasione
Non è più credibile perché questo discorso questo ritornello ogni nuovo governo lo dice e poi regolarmente non lo fa
Quindi al di là degli ultimi cinque anni degli ultimi dieci degli ultimi quindici negli ultimi ho i capelli bianchi io mi ricordo
Molti anni fa tutti hanno sempre detto grande lotta alle sembra però più francamente una scusa quando i conti non tornano non sanno dove andare a prendere i soldi c'è sempre questa famosa cassa
Che l'evasione dove dire non sappiamo dove andare a prendeva stavano per evasione e da lì metteremo saremo tutti
Allora io credo che forse questo scatto di orgoglio anche nazionale che proprio per non vedersi sempre additati come ultimi in classifica di queste due
Brutte situazioni che sono l'evasione in generale e quello del lavoro sommerso che è un altro dei fenomeni e io credo che qui abbiamo anche delle responsabilità sul lavoro sommerso più più dirette
Cioè gli hanno gli imprenditori qualche volta anche anche i lavoratori perché spesso al doppio lavoro uno uno ufficiale è uno e uno sommerso
E poi credo che anche il sindacato perché il sindacato e talmente presente in tutte le attività e quindi credo che possa benissimo fare un'opera di controllo è un'opera di di di di fare uscire questo questo questo brutto sistema parlo soprattutto in settori non tanto forse nell'industria tipica ma i settori come l'edilizia o che sono quelli tipici dove il il lavoro nero e abbastanza più più più più evidente quindi io credo che se francamente riuscissimo a fare un piano serio condiviso fra industria sindacato e governo per fare veramente una politica uno contro l'evasione secondo contro lavoro nero
Francamente da parte nostra ci trova assolutamente d'accordo e credo che vada anche in aiuto a quelle che sono le aziende che si comportano bene o che hanno tutta un lavoro regolare che normalmente pagano le tasse e quindi su questo credo che
Condividiamo
Sul fatto delle pensioni non lo dico io che sono che conto pochino ma credo che lo dicano persona molto più autorevole come governatore della Banca d'Italia
Che nell'ultima relazione ha dichiarato che bisognerà mettere mano alle pensioni e dissento un momentino da quello che è stato detto prima dal ministro o clienti guarda caso una tabella sui tassi di occupazione con il confronto
A livello europeo
Anche se è vero che l'età media ce lo siamo scambiati come Angeletti qualche giorno fa è vero che ormai siamo abbastanza vicini
All'età pensionabile nella media europea ma è altrettanto vero che tutti gli altri Paesi stando cioè alzano il il l'età lavorativa
Ma abbiamo un fenomeno ed è solo nostro
Di una tabella dove vediamo che per esempio l'occupazione
A parte quella giovanile che non c'entra con la con con le pensioni ma anche questo è un altro dei grossi problemi dove abbiamo un tasso di occupazione che leggermente sopra la metà della media europea
Ma soprattutto nell'età nella fascia dai cinquantacinque ai sessanta anni
Abbiamo un tasso di occupazione che il trentasei virgola due per cento rispetto alla media europea che cinquantadue i paesi più virtuosi quelli che citiamo spesso come esempi sociali hanno la Spezia settantasette virgola nove il il cinquantasette la Germania il il e quindi su tutti i paesi che hanno allora cosa vuol dire vuol dire che il nostro sistema
Espelle dal sistema produttivo la una quantità di gente
Prima dei sessant'anni molto più elevata degli altri paesi allora io credo che la conquista del fatto che la vita media dell'individuo si sia cresciuta negli ultimi cinquant'anni di vent'anni fortunatamente
E sarà necessario pensare che anche l'età media lavorativa qualche cosa cresca
Ma questo non perché ci piaccia fare i masochisti perché credo che la conquista del tempo libero la conquista del di una di un di una pensione in età più giovanile ma io ricordo anche perché ora è tardi qualche qualche amico o qualche moglie di amico che è andata in pensione
A trentasei anni e credo che fosse frutto non certo di una politica né confindustriale né di un certo tipo di politica quindi qualche responsabilità di soldi che tiriamo fuori ancora adesso credo che qualcuno ce l'abbia
Quindi io credo che vada razionalizzata e quando diciamo che anche la spesa è molto simile agli altri Paesi europei
è però vero che noi concentriamo la spesa nelle pensioni e siamo invece molto lontani da quello che la spesa media degli altri Paesi nel sociale
Siccome qui il ministro dovrebbe avere grande attenzione a questo io credo che al di là della della somma globale la ridistribuzione nel nella nella parte di pensioni nella sanità e nel sociale
Debba comunque essere ridistribuita perché oggi è completamente fuori da tutti i canoni da tutti i parametri degli altri Paesi europei
Grazie ministro quella fascia replicare volevo finire il giro con la signora Fiorella sentito siamo partiti dalla chiedere che cosa bisogna fare alla luce delle ipotesi sulla manovra bis tanto per cominciare
Ecco ma umana c'è la uno c'era la signora
Ha sentito il ministro ribadire si deve intervenire sul fronte della lotta all'evasione delusa abbiamo sappiamo che ci sono quattro capitoli di spesa particolarmente sensibili uno dei quali le pensioni siamo pari da lì perché per l'appunto abbiamo le due posizioni
Quella di Bombassei che dice ricordando il governatore la Banca d'Italia qualcosa dobbiamo più vuol fare dall'altra parte la posizione di Ferrero che dice invece sulle pensioni in questo momento non è necessario intervenire prego questo come inizio di ragionamento
Ma dunque innanzitutto io lo condivido l'opinione delle due persone che mi hanno preceduto quanto alla necessità sia dell'emersione del nero che della eliminazione o della diminuzione quanto meno dell'evasione fiscale vorrei aggiungere
Come terzo elemento la necessità ai fini dello sviluppo e anche di una manovra efficiente dei qua dell'aumento della base occupazionale del nostro Paese
Questo
Diciamo assolutamente possibile assolutamente necessario e risulta con tutta evidenza in una certa misura Bombassei citava i dati sulla fascia più anziana della popolazione italiana ma è altrettanto vero è forse ancora più vero per altre fasce deboli come sono i giovani come sono le donne come sono i meridionali e cioè che li tasso di occupazione di queste persone e decisamente inferiore a quello concepibile e a quello osservabile in altri Paesi io penso che sarebbe un fatto di giustizia sociale sarebbe un fatto di propulsione allo sviluppo
E sarebbe anche un fatto che aiuterebbe la sostenibilità incluso del sistema pensionistico di cui adesso vado dire qualcosa
Sul sistema pensionistico io condivido l'idea del ministro che indubbiamente se un trenta per cento della popolazione prendere un quattordici per cento del PIL forse da questo punto di vista non c'è un grande squilibrio però innanzitutto ci sono tanti modi per spendere questo quattordici per cento noi tutti condividiamo il fatto l'idea che le pensioni unitarie siano troppo basse
La gente in pensione fa fatica ad arrivare alla fine del mese
Bene io credo che quindi si potrebbe concepire un sistema per spendere magari altrettanto ma spostando in a tanti l'età pensionabile spendere diciamo unitariamente di più cioè ogni pensionato potrebbe prendere di più potrebbe vivere meglio
Rimanendo nella gli inviti nella vita attiva durante il trio della vita attiva per un periodo più lungo io credo che questo sarebbe almeno per alcuni almeno per certi tipi di lavori per certe tipi di persone sarebbe è un fatto migliorativo
Quindi credo che questo è un primo aspetto di cui tenere conto un secondo aspetto e che noi sappiamo che questo quattordici per cento che poi in alcune stime diventa addirittura il sedici per cento eh
Troppo dal punto di vista della finanza pubblica e dal punto di vista della sostenibilità di lungo periodo della finanza pubblica soprattutto a fronte
Di contributi sociali che non sono sufficienti per coprire interamente la spesa pensionistica talché una parte consistente della del del dei benefici pensionistici oggi devono essere finanziati in deficit cioè attraverso il ricorso alle imposte
Questo è un dato di fatto
Non vogliamo aumentare i contributi sociali anzi speriamo che adesso il governo vada a a ridurli quindi è chiaro che il problema è un problema che esiste per quanto riguarda la sostenibilità
E anche da questo punto di vista dicevo prima un modo per avere un sistema pensionistico che rimane un sistema a ripartizione sia pure con criteri contributivi come quelle che abbiamo dal mille novecentonovantacinque
è un sistema che a maggiore sostenibilità quando la base occupazionale e più larga da questo punto di vista quindi il problema ritorna quello a quello che dicevo prima
Rimango un attimo da lei signora perché le offro due punti di vista ovvia volutamente
Conflittuali nell'intervista che richiamavo prima col ministro a Trichet di questa mattina quella sera c'è un passaggio dove dice
La domanda della giornalista e come si riducono i costi per unità di prodotto a una velocità tale da permettere il recupero della produttività e della competitività perduta
E la risposta di Trichet la produttività del lavoro decisiva in questo campo le riforme strutturali
Permettono di stare miglioramenti dei nuovi processi dalle nuove tecnologie
Inoltre ed è questo l'aspetto che mi interessa è ugualmente importante migliorare i costi del lavoro per unità di prodotto attraverso la moderazione dei salari nominali
Ieri Angeletti qui ha detto non ci proponete o riproponete la mistica dei sacrifici la moderazione salariale è alle nostre spalle prego
Guardi neanch'io credo alla mistica dei sacrifici anzi voglio ricordare che circa otto giorni fa ho sottoscritto e a me capita veramente raramente un appello di Capezzone presidente di una commissione parlamentare nella quale si chiedeva per l'appunto che ci fosse una detassazione degli aumenti salariali e dovuti a rinnovi contrattuali ed altro quindi credo nella linea esattamente espressa poi ieri da Angeletti
Io credo inoltre che
O in e diciamo in aggiunta e forse che differentemente da altri qui che bisogna però sostanzialmente evitare
Eccessive uniformità salariale uno dei problemi del nostro Paese e che noi tendiamo a a bere differenziali salariali inferiori a quelli di altri Paesi in Europa e nel mondo occidentale e quindi sostanzialmente tendiamo a dare un po'a tutti anziché differenziare in ragione della produttività o di altri elementi che invece sarebbe importante solo sottolineare dunque il recupero necessari stimo della di una dinamica del costo del lavoro per unità di prodotto in linea con legge necessità di sviluppo del nostro Paese non può che passare da altro
Non credo tanto anche se in una certa misura sì attraverso le decontribuzione del costo del lavoro quanto soprattutto attraverso una migliore dinamica della produttività e questo chiede interventi secondo me di vasto raggio
Ricordo che però
Che negli ultimi due anni c'è già stato secondo i dati statistici un recupero della produttività del del lavoro in Italia questo è un fatto che ancora non riusciamo molto bene a spiegare
Per esempio nel rapporto di Prometeia che vado a discutere domani a Bologna si sottolinea che è un autentico Pasa perché diciamo e ci sia stata una caduta della produttività in tutti i settori per molti anni e adesso invece un recupero non è del tutto chiaro certo è che la produttività del lavoro era fortemente in crescita negli anni novanta e che nella nella media dei degli ultimo quinquennio è c'è sostanzialmente è stata stagnante questo deve finire
Forse sta già finendo forse è vero che le aziende stanno cominciando a ristrutturarsi in modo da allargare diciamo la la capacità nel di di di crescere attraverso la produttività forse stanno introducendo nuove tecniche forse ci sono risparmi di altra natura che appunto forse Bombassei potrà spiegare meglio di me indubbiamente questo fatto appare in una certa misura incoraggiante ma è nella direzione in cui dobbiamo andare
Se può dare il microfono a Bombassei che ministro mi scuserà se una bomba semi ha detto glielo posso spiegare io che cosa è successo sei appunto prego
No ma innanzitutto credo che importante capire la la il concetto di produttività
è vero che il nostro Paese ha perso sia come proprio il via come come definizione che come quella brutta sigla che si chiama costo del lavoro per unità di prodotto che sono due cose leggermente diverse
è una serie di concause credo che sarebbe troppo difficile spiegare ma è vero io condivido il fatto che per anni abbiamo perso questo tipo di produttività
E per conto credo che sarebbe troppo semplicistico pensare che le aziende o gli imprenditori hanno poco investito di innovazione per cui adesso rivestendo innovazione risolviamo tutto mi sembra un po'un po'troppo semplicistico
Io credo che oggi come oggi tento di dare una lettura sulla su quello che è stato detto prima
Credo che ci sia una volontà ormai da almeno un paio d'anni o due o tre anni
Di una presa di coscienza anche le riprese che han continuato a vedere nelle nelle classifiche internazionali vedere i loro prodotti continuare a perdere di incisi di di possibilità di esportazione di nei nelle classifiche non solo di produttività o o di redditività perdere
Il numero della dalla dalla dalla dalla dalla loro classifica e credo che ci sia stato un inversione di tendenza nel quello di rendersi conto che forse ritornare un po'i fondamentali ricominciare veramente investire a credere nell'impresa io investire nell'impresa
E cercare di Rita ritornare a fare quella quello che è stato fatto in passato in altri periodi
Di internazionalizzarsi di cercare di andare fuori egli e di vendere i propri prodotti abbia un po'invertito questa tendenza aiuto che sia uno degli elementi è una chiave di lettura ma credo che questa credo non basti ritornare invece la domanda di prima
Dell'interpretazione di come si può mentale io sono ingegnere per cui o la testa più da più datemi conoscere un economista ma credo che c'è una formulino una un po'un concetto estremamente semplice di un economista che mi convince molto e che dice che per vedere il il il benessere di un popolo si misura nel prodotto interno lordo pro capite ivi diviso per le persone in qualche modo è una delle misure di quello di quello che può essere giudicato il benessere di un Paese e per incrementare questo ci sono tre regole semplicissime
Il primo credo che per incrementarlo bisogna lavorare di più e quando dico lavora di più anche qui sono stati in passato male interpretato
Noi l'Europa lavora meno degli altri continenti se ci confrontiamo il sistema Europa col sistema americano e col sistema asiatico siamo perdenti perché mediamente tutti gli altri lavorano
Circa duecento ore di più all'anno rispetto all'Europa
Noi non siamo messi male a livello europeo siamo nella media non non non siamo né migliori né peggiori
Però se guardiamo quel numerino che viene dato dalla statistica siamo circa la metà ma se guardiamo poi invece l'orribile le ore realmente lavorate siamo invece nel basso di classifica
Perché qual è la differenza degli altri paesi perché siamo un po'più litigiosi di di di di di altri paesi quindi superiamo un po'di più scopriamo anche magari per ragioni non proprio propriamente dovute a differenti agli ai rinnovi contrattuali per esempio
Siamo un po'più cagionevoli di salute quindi ci ammaliamo un po'di più dei nostri colleghi francesi e tedeschi siamo così
Quindi abbiamo un tasso di esse quindi le ore effettivamente lavorate sono veramente poche allora il primo obiettivo realistico direi sarebbe quello di sa sarebbe già un risultato quello di avvicinare le ore realmente lavorate a quelle teoriche
Che non ci metterebbe nelle nel nel dei primi in classifica ma quanto meno ci avvicinerebbe al mondo che compete quindi ritorno alla mia formulino semplice semplice come si fa aumentare il prodotto interno lordo
Più ore lavorative il secondo punto è quello che ai ha richiamato molto molto correttamente che il numero l'incidenza della dell'occupazione il minor tasso di occupazione che ritaglia cioè in Italia c'è troppa poca gente che lavora poiché magari lavori ufficialmente o lavori in nero lavori qualche altra forma quindi tutte quelle forme ed è per quello anche che credo che noi accettiamo no in toto magari ma alla Biagi è proprio per dare questa possibilità
Più vista in chiave di favorire il lavoratore più che favorire l'azienda perché io non credo che sia particolarmente apprezzata per un'azienda che un posto di lavoro venga diviso da due persone una che lavora al mattino uno al pomeriggio una lunedì o una al martedì
Questo è per favorire il lavoratore che per esigenze sue personali riesce magari a a lavorare anche se a questo tipo di esigenze quindi seconda formulino quel cinquantacinque cinquantasei per cento del cinquantotto per cento della popolazione deve crescere perché tutti gli altri Paesi sono sensibilmente più alto
La terza è quella che giustamente dice anche Angeletti bisogna che le aziende investono più però più che le aziende il sistema Paese che deve investire più in ricerca e l'innovazione
Quando si parla di quel famoso oro uno virgola quattordici per cento del PIL in ricerca è chiaro che se ci confrontiamo con gli altri Paesi dove ci sono grandi aziende
Il settanta per cento normalmente per la ricerca la farle fanno le aziende private non lo fa il Pubblico ma in Italia
Ci dimentichiamo che abbiamo tutte aziende piccole difficile una persona con un'azienda con dodici quindici persone che abbia il suo reparto di di ricerca e sviluppo quindi qualche modo anche qui è una questione di soldi
Se veramente il sistema politico crede come è giusto e investe nel suo futuro quindi ricerca innovazione deve metter dei soldini
Per incentivare le università per incentivare tutte quegli enti di ricerca che stimolano l'innovazione di prodotto di da un dato solo poi finisco se pensate che fatto cento l'esportazione soltanto il tredici per cento dei della di quel cento è fatto di prodotti che si possono definire hi-tech
Delibera dice lunga come saremo destinati a perdere produzioni a favore di Paesi dove il corso dalla manodopera editi decisamente più più basso di di quello che è il nostro quindi ritornando bisogna e cosa bisogna fare
No uno di queste tre cose secondo me vanno fatte tutte e tre le cose e tutte e tre contemporaneamente per dare quella sferzata e quella ripresa e anche per raccogliere anche qualche segnale di ripresa a livello europeo che credo aiuti in questo momento alla alla alla nostra competitività
Bene il ministro ha preso doverosamente una serie di appunti può cominciare da qui andare a ritroso
Va bene
Mi mi verrebbe da dire che parlo a titolo personale perché temo altrimenti l'incidente diplomatico
Con Confindustria
Ne voglio all'incidente diplomatico nel nel senso che il no no non l'ho detto temo che voglia replicare punto per punto quindi prego no non su tutto ma diciamo esso sottolineare alcuni elementi il primo a me pare che
Il problema della competitività del Paese dentro al sistema globale
E
Il nodo della produttività
In Italia non si possa continuare a declinare
Mettendo le questioni del costo del lavoro
In senso complessivo diciamo costo in senso proprio e flessibilità del lavoro come un punto principale
Perché se c'è una cosa che è avvenuta in questo Paese negli ultimi vent'anni
E che il costo del lavoro è continuato a ridursi anche molto significativamente e la flessibilità del lavoro barra precarietà del lavoro è molto aumentata
Allora ecco questo secondo me andrebbe detto perché in Italia in questi vent'anni su questo fronte successo moltissimo
Seconda considerazione
Io penso che invece sarebbe necessario e lo dico diciamo a a un autorevole rappresentante di Confindustria
E che forse si cominciasse a dire che la modalità concreta con cui organizzato il sistema industriale di questo Paese
In particolare l'elemento del nanismo industriale
E di un decentramento produttivo che è anche cresciuto per aggirare le tutele che il movimento sindacale aveva costruito sul lavoro
Non è in grado di reggere alla concorrenza internazionale perché con quelle dimensioni industriali non sia in grado né di fare la ricerca né di fare l'innovazione né di avere una significativa capacità di costruzione di internazionalizzazione o quant'altro
Lo dico perché altrimenti io temo che semplicemente rimaniamo in una discussione
In cui una parte dell'apparato industriale italiano chiede meno tasse e più flessibilità del lavoro ma anche se divenissero concesse tra tre anni stiamo nella stessa condizione perché non se ne esce
E
Bombassei la diciamo così detto come terzo punto secondo me forse andrebbe messo al primo punto e secondo me andrebbe aperta una discussione vera
Su come si fa una politica industriale in questo Paese in cui illa se fare non ha risolto i problemi della competitività dell'apparato industriale e forse bisogna ricostruire delle politiche industriali anche pubbliche
Che aiutino a crescere dal punto di vista della qualità e del diciamo così nella divisione internazionale del lavoro il sistema produttivo italiano
E quindi io diciamo così mi alte un po'quando sento parlare di problema di costo del lavoro oggi
Non solo perché lo ritengo iniquo socialmente ma anche perché la ritengo una via una scappatoia rispetto al problema reale che a questo Paese di qualificazione dell'apparato produttivo
E allora a me piacerebbe mettere un po'più diciamo così al cento questa questione
La terza considerazione
E che
Diciamo io credo che si è detto prima sull'evasione fiscale allusione qua c'è un punto importante di convergenza io credo che ci sia anche un problema di al di là dell'evasione
Di tassazione delle diverse forme di reddito
Informa tendenzialmente omogenea
Noi abbiamo avuto in questi anni il fatto che le rendite finanziarie fondiarie sostanzialmente anche quando pagano le tasse erano tassate molto al di sotto di altre forme di reddito sicuramente di quelli da lavoro dipendente
Anche dal dal punto di vista del dell'editto diciamo d'impresa questo a me sembra un altro punto
Allora se se la dovessi diciamo dire in una formula politica
A me pare che noi oggi avremmo il problema
Di discutere
Tutti assieme ognuno dalla propria diciamo punto di osservazione alle organizzazioni sindacali nella loro autonomia
Di imprenditori nella loro autonomia il governo per la parte che può fare ma di come si rafforza sul serio il sistema produttivo del Paese
Di come si vanno sul serio ad aggredire le posizioni di rendita
Intollerabili sul piano sociale e dannose sul piano economico cioè di come sia un Paese un po'più giusto e un po'più egualitario da da questo punto di vista
Dentro questo di come si pratica anche una redistribuzione del reddito verso il basso
Lo dico perché noi siamo un Paese che ha dei livelli diciamo così di di presenza dello Stato nell'economia
Di tipo europeo e una un livello di diseguaglianze sociali di tipo statunitense
Cioè noi come dire sommiamo un significativo presenza del dello Stato nell'economia complessivamente in un'incapacità di produrre un elemento maggiore di giustizia sociale a me pare che invece questi tre elementi diciamo
Produttività
Questione della distribuzione del reddito
E tutt'tutela del lavoro diciamo lotta alla precarietà potrebbero essere elementi in cui ognuno di questi soggetti può attrarre un elemento di vantaggio dentro una qualificazione del sistema Paese
Temo che al di fuori di queste cose si discuta molto di cose su cui liti che si può litigare tantissimo come il costo del lavoro
Ma che non sono risolutive nemmeno per chi ai problemi di stare dentro il mercato globale
E quindi secondo me forse converrebbe spostare la discussione sul serio sull'apparato produttivo sulla qualità del lavoro e sulla redistribuzione del reddito potando le rendite che effettivamente ci sono
Le posso chiedere ministro visto che lei iniziato questo sul suo intervento riferendosi l'ho fatto anche in chiusura la qualità del lavoro e ha come è stata declinata negli anni verso la flessibilità la precarietà la sua posizione sulla legge Biagi
Richiamata ovviamente ieri dalla relazione di Angeletti
Ma la
La posizione che che ho sempre sostenuto
E parlo a titolo personale è una posizione di contrarietà alla legge Biagi fuor di battuta io sono molto d'accordo con il programma che abbiamo scritto come unione e penso che il problema è di realizzato uno
Sul programma dell'Unione abbiam detto che è necessario superare la legge trenta
Ma che bisogna intervenire anche su altri elementi
Il tornare a far sì che lavoro a tempo determinato sia effettivamente utilizzato solo per le necessità
Fisiologiche diciamo del ciclo produttivo e non come oggi sia la forma di lavoro assolutamente più utilizzata per i giovani in particolare in forme molto precarie Zante
Che è necessario rivedere la disciplina degli appalti in modo da evitare le forme di subappalti
Che precarizzato un lavoro e lo rendono anche insicuro sul piano diciamo concreto in modi modi fortissimo così come bisogna andare ad asciugare quelli che si chiamano Co Co Co Co Co Pro
Che sovente sono forme di lavoro autonomo mascherati questo sia agendo sui contributi con equiparazione conta quindi io penso che il problema che abbiamo sul versante della precarietà del lavoro e quello di
Agire su una pluralità di
Di tasti di cui il superamento della legge trenta è un elemento anche emblematico ma che non sarebbe sufficiente c'è il problema di agire su una pluralità di tasti
Il tutto a mio parere deve stare assieme al fatto che appunto vanno fatte politiche perché aiutino la qualificazione dell'apparato produttivo
Così come vanno fatte politiche che incentivino le imprese ad assumere a tempo indeterminato invece che informe in forme precarie e lo dico lo dico per onestà questo vale per lenta rese vale per certi versi soprattutto per la pubblica amministrazione perché la pubblica amministrazione forse in questo Paese e tra l'entità che maggiormente precari sanno il lavoro il fatto che c'abbiamo centinaia di migliaia di precari che lavorano nella pubblica amministrazione
Da dieci anni a volte è una cosa che nelle imprese affiliate a Confindustria accade molto meno quindi lo dico per onestà di diciamo di di di commenta
Ma appunto sulla precarietà credo che sia necessario agire su più tasti e che non ce ne sia uno risolutivo del problema in generale
Cioè la ha dimenticato che Ferrero ha dimenticato di ribadire un concetto che gli è caro che lui reintrodurrebbe subito la tassa di successione questo però ha detto anche col ça va sans dire alla francese allora introduzione della tassa di successione sentiamo sempre per rimanere nei provvedimenti che secondo Ferrero si potrebbero prendere subito colpire le rendite e poi ha sentito qual è la posizione sulla legge trenta vorrei la sua di opinione
Allora la mia opinione sulla legge trenta la legge Biagi e che dopo il pacchetto Treu a reso più flessibile il mercato del lavoro
Senonché diciamo lo ha reso più sesta flessibile soprattutto concentrando questa flessibilità soltanto in un settore quello dei contratti temporanei e questo ha creato vari danni
In particolare ha acquisito un certo dualismo nel mercato del lavoro tra le componente forti e le componenti debole a reso più precarie le componenti deboli e questo è un problema serio
Ovviamente di fronte a questo problema ci sono due modi per uscirne volendo eliminare questo dualismo si può tentare di diciamo a scrivere per introdurre una certa flessibilità
Nel mercato del lavoro riguardante i contratti a tempo indeterminato i contratti full-time oppure e diciamo eliminare anche quella flessibilità che già il pacchetto tre aveva introdotto
Sui contratti temporanei sui co.co.co. in particolare e che oggi sono stati reintrodotti con la legge trenta sui co.co.pro.
Di queste due possibilità ovviamente si discute molto ma non c'è dubbio che le imprese italiane chiedono di mantenere una certa flessibilità eventualmente
Riducendo quella sui contratti temporanei aumentando quella se contratti a tempo indeterminato vorrei su questo punto
Ricollegarmi ad un'altra affermazione del ministro il quale ha detto la flessibilità e aumentate effettivamente dal mille novecentonovantasette dal pacchetto Treu poi la flessibilità aumentata ma questo non ha migliorato la competitività del Paese indubbiamente noi di osserviamo che questa cosa competitività e diminuita
Le quote di mercato diciamo negli ultimi dieci anni si sono quasi dimezzate rispetta i mercati internazionali
Questo è avvenuto a fronte di una situazione in cui il costo del lavoro per unità di prodotto che piaccia o non piaccia ricordarlo è un fatto diciamo ha cominciato ad aumentare sempre di più in ragione di una diminuzione o di una rallentata crescita della produttività del lavoro
Questo fatto di a o riduzione della produttività del lavoro o aumento riduzione della crescita nella produttività del lavoro in parte collegata alla flessibilità la quale ha portato ad aumenti di occupazione quindi la flessibilità in una certa misura ha reso quello che ci si aspettava incrementi occupazionali ma questo a fronte di ristrutturazione sufficienti Dini innovazioni non adeguate di investimenti non adeguati in realtà ha portato
A diminuzione della crescita della produttività
Quindi complessivamente io
Su questa questo era il ministro sottolinea anche un altro dato a carico di Bombassei che ha e la veste scomoda di essere qui conferirlo che gli dice ma intanto le imprese si facciamo un bell'esame di coscienza perché anche se ottenessero quello che chiedono fra tre anni saremo
Punto a capo perché c'è un problema di gracilità strutturale del sistema del nanismo del sistema industriale nella sua maggioranza del sistema italiano certamente questo problema esiste noi sappiamo che
A il molta in molta misure una grande misura tanti problemi nostri per esempio è stato citato quello dell'insufficiente
Spesa per ricerca per lo sviluppo e quindi diciamo per innovazioni di prodotto aumento di produttività dipende anche dalla dimensione aziendale è chiaro che la dimensione aziendale
Piccola non consente investimenti nella ricerca e sappiamo invece che il target di Lisbona vorrebbe che noi portassimo
Il la spesa per ricerca e sviluppo al tre per cento del PIL di cui due terzi a carico dell'impresa e noi siamo lontani da questo tre per cento molto lontani ma la parte pubblica non è tanto lontane proprio quella privata
Che è lontana
Ora però la domanda che ci si può porre che io porrei al ministro è perché c'è questo nanismo e come si può risolvere
Non è certo che se uno va a fare una grida manzoniana all'impresa dice tu devi crescere che quella si mette a crescere è chiaro che l'impresa trova la sua dimensione ottimale laddove massimizza i suoi profitti sotto una serie di vincoli chiaramente in Italia
La dimensione ottimale purtroppo e una dimensione piccola
Molte in prese hanno risposto nel passato che questa dimensione dipendeva da tutta una serie di circostanze anche diciamo di natura sindacale
Di mettevano dal fatto che l'impresa e hanno una dimensione che si collega molto alla famiglia l'unità familiare essendo alla base dell'impresa e hanno una dimensione che dipende dalla composizione merceologica nella quale si trovano a operare
E diciamo quindi ci sono una serie di risposte sentiremo poi che cosa dice Bombassei in proposito certo è che se nel dandismo è causa di una serie di problemi a sua volta e l'Effetto di altri problemi di un'impostazione anche della politica economica che secondo me non ha sempre avvantaggiato la dimensione aziendale
Per quanto riguarda la parte fiscale io considero che sia corretto dire che bisogna distribuire in modo più equo è più giustificato
La l'imposizione fiscale sui diversi cespiti sui diversi tipi di reddito e che non è corretto pensare che il reddito da lavoro
Dipendente e indipendente sia passato molto di più di quello finanziario questo sicuramente va superato anche se naturalmente ci si rende conto che la il il i redditi finanziari sono più facilmente mobili dei redditi da lavoro e quindi esiste un problema di competitività fra l'Italia nel resto del mondo perché se il cespite e mobile tende evidentemente ad andare nei nelle nel nelle parti del mondo anche vicine dell'Unione Europea
Dove la l'imposizione in minore quindi c'è un problema di equità interna al Paese ma c'è un problema anche di competitività fiscale fra l'Italia
E altri Paesi dell'Unione europea
Abbiamo diritto di replica Bombassei
Ma io inizierei da nanismo c'è sia lei nanismo del sistema e rendite anche perché ricordo che quest'estate chiedo scusa ma giusto per ci sono stati ampi movimenti scalate si ricorderanno tutta la questione che ha occupato pagine e pagine di giornali poi alla fine si è scoperto che alcuni dei protagonisti di quegli intrecci azionari
Hanno ricavato delle ricchissime plusvalenze che attraverso dei sistemi assolutamente legali
Su quelle plusvalenze non hanno Praga pagato in sostanza quasi un euro di tasse perché attraverso finanziare che hanno poi sede in Lussemburgo e quant'altro alla fine magari su cinquanta cento centocinquanta duecento milioni di euro
Soldi al fisco Zeno
Io su su questo specifico appare che qualcuno di questi mi risulta che sia indietro
Dietro qualche Gratta e quindi vuol dire che il sistema non funziona proprio così male quindi
Il primo concetto il secondo
Sono d'accordo e su questo credo che ci sono documenti anche scritti di Confindustria che dicono che anche in questo senso la parte fiscale deve avvicinarsi ha uno stand a Rho Pero con l'attenzione che giustamente si diceva prima di non fare scappare il i soldini in altri Paesi più più attrattivi
Francamente io una cosa che non si dice mai che ha fatto il Governo precedente credo che una delle cose che possa essere annoverata fra le buone cose sono tornati in gran parte proprio che qualcuno ce sono tornato in maniera fittizia qualcosa come centoventi mila miliardi delle vecchie lire
Rientrati con quella che in qualche modo credo abbiano fatto bene al Paese adesso cerchiamo di non farli scappare anche se sono d'accordo che vada rivista la tassazione della par proprio per evitare queste cose che sono evidentemente fuori fuori posto e fuori luogo
Ma volevo tornare invece sull'affermazione che ha fatto prima il ministro io credo che veramente se vogliamo lasciare indietro un poi le le le cose vecchie guardare non il lo specchietto retrovisore ma davanti alcuni luoghi comuni devono essere veramente messi da parte
Io sfido chiunque ministro incluso a verificare se in una delle nostre definizioni un uno dei nostri documenti e ce ne sono ben due nel tema che oggi è di di attualità quindi da parte sindacale
Dove si dica o qualcuno di noi dica che il costo del lavoro è un qualche cosa che dobbiamo ridurre in quanto non esiste in nessun documento anzi mi dispiace che dove è rimasto inascoltato e non non sia data risposta a una promozione che abbiamo fatto noi al sindacato il sito del settembre dello scorso anno dove gli obiettivi non cito il primo ma cito secondo anzi era proprio quello di insieme di trovare la maniera per cercare di appesantire il salario dei dipendenti e si possono trovare le forme insieme ne abbiamo anche suggerite qualcuno quindi esattamente l'opposto di quello quindi questi luoghi comuni o questi slogan che sono veramente un po'obsoleti lasciamoli un po'veramente al passato guardiamoci con una realtà che è molto diversa
Poi però non dobbiamo neanche nascondere io ma a costo di essere anche un po'non dico scortese ma molto franco ma di fronte secondo voi di fronte al fatto io ho aziende in Europa
Ma di fronte al fatto di una il nuovo investimento
Dove il costo del lavoro costa un quarto in Europa Europa e no non parlo di Cina di India o di Africa parlo di Europa dove il costo del lavoro è un quinto del nostro dove il fisco e il cinquanta per
O del nostro dove il costo dell'energia e il trenta per cento inferiore al nostro dove i costi di logistica sono più concorrenziali dei nostri ma secondo voi
Uno fa bene investire in un Paese come il nostro o fa bene investire in un Paese allora vogliamo guardarla realtà perché se no se ce la raccontiamo sempre fra di noi
Nei vari convegno dei vari congressi di quanto siamo bravi di quanto siamo stati belli di quanto siamo stati soprattutto eroici i tempi che abbiamo salvato le fabbriche nel quaranta nella quale cioè francamente non abbiamo tanto lontano prendiamo trecento chilometri e abbiamo la Slovenia che ha un costo del lavoro che è un decimo del nostro e uno risposte in Slovenia c'è un imprenditore continua a fare l'imprenditore anche se l'infrazione ai Slovacchia e Slovenia in Polonia
Il lavoratore non è così agopuntura cos'era l'elettore si lavoratore no appunto allora insieme se vogliamo fare cioè quando perdiamo un posto di lavoro quando un'azienda chiude quando un'azienda delle con Larizza è il Paese che si impoverisce o della perdere posti di lavoro allora vogliamo affrontare questo problema che è il vero problema insieme ma non riducendo il costo del lavoro ma cercando di trovare la maniera per magari incrementare i salari anche a costo di lavorare qualcosa qualche ora di più non per richiedere eresie allora queste son le forme che insieme dobbiamo trovare per cercare di rendere il Paese le imprese più competitive ma quando ci sono le imprese più competitive è il paese che più competitivo e per creare ricchezza lo si fa non con le chiacchiere ma con la produzione
Prima di dare la parola per la replica al ministro nanismo
O si la posseduta una battuta sui nervosismo neppure una battuta sulla contrattazione perché vorrei ricordare qualcosa via detto ieri Angeletti da cui ha detto se Confindustria continua a insistere che prima di parlare di contrattazione ci deve essere un accordo pre preventivo fra noi confederazioni
Potremmo pensare che questo sia un alibi perché Confindustria non vuole fare assolutamente nulla
Allora sul fatto del nanismo industriale
Italiano l'ha spiegato molto bene prima dicendo purtroppo e storico una cosa famiglie le le le aziende sono sono familiari ma un un dato invece che mi fa un certo effetto e che quello che è stato detto prima nel dire
Che addirittura le aziende tante aziende sono rimaste piccole dette parole sue per aggirare il il il la parte l'aspetto sindacale questo francamente dovrebbe far veramente meditare cioè è veramente così uno spauracchio sindacato che addirittura uno decide di non crescere per non avere sindacato è una cosa molto grave questa credo allo io credo che veramente un sindacato moderno ed è quello che stiamo chiedendo da tempo debba essere non più un sindacato conflittuale ma un sindacato che sia molto più
è propositivo molto più
Anche perché francamente l'ho detto tante volte il il famoso lavoratore con la tuta blu e con la chiave inglese del trentacinque
Delle delle delle delle delle barzellette linee di Altan non non esiste più se esiste è veramente una piccola minoranza oggi un dipendente che lavora spesso è uno che ha una scolarità più alta spesso anche provato spesso quindi
Trattiamo lo come tale quindi coinvolgiamo lo quindi facciamolo collaborare nel bene e nel male nei risultati aziendali
E questo che stiamo chiedendo su questo credo che siamo più vicini sicuramente alla linea alla linea della UIL che Carey che di altre sigle sindacali
Su quello di dire la battuta di ieri io francamente la considero veramente una battuta
Perché di fatto una parte degli accordi del novantatré sono stati disattesi nel rinnovo dei contratti ultimi quindi francamente utilizzata per una parte e per una parte viene ignorata ma credo che
Le regole del vivere civile sono quelle che finché non si fanno delle regole nuove valgono quelle vecchie questo credo che valga su tutte le cose che hanno delle regole
E ma su questo credo che non possa essere imputato su questo non accetto la battuta di Angeletti quando dice verso Confindustria che noi un un alibi per cercare di rimandarlo assolutamente io credo che anzi cioè siamo noi inattese come dicevo prima noi abbiamo fatto un documento un primo documento nel luglio ormai son due anni esatti a luglio del novantaquattro dove non essendoci stata una interpretazione univoca dalle tre sigle sindacali è stata interrotta la la prima riunione e e da allora non è stata far non se ne sono state fatte altre
Nessuno di noi ha mai discriminato che o con tutti insieme o nessuno poi questa è la posizione ufficiale di Confindustria poi personalmente
Tutti lo sanno che credo di essere stato l'unico presidente in quarant'anni di storia del sindacato di aver firmato un accordo separato proprio con con con CISL e UIL è quello dei metalmeccanici
Del detta qui è una cosa
Per l'Iraq Carlo partendo con gli occhi che sono molto riprovevole però voglio dire quindi francamente nessuno ha detto che do cogliamo fare con tutti i sindacati per carità abbiamo detto chiaro che l'ha detto non l'ho detto io lo ha detto il nostro presidente a settembre vi ha fatto un secondo documento
Dove ci sono dove sono contemplati le proposte per una nuova regola del novantatré
Dal da da settembre a oggi stiamo ancora aspettando che qualcuno ci dica qualche cosa
Montezemolo non più di un mese fa ha detto non potremo aspettare all'infinito alla fine chi ci sta ci sta chiederemo di portare non possiamo fermare il Paese e noi classe dirigente parti sociali credo che abbiamo questa grossa responsabilità il non aver fatto niente in questi due anni
Sicuramente nel futuro ci sarà imputato con una cosa estremamente negativa
Bene venisse con la consueta onestà intellettuale Bombassei non si è nascosto dietro le parole
No io sono molto felici discute con Bombassei per questa chiarezza
Di discussione solo una nota questa questione del del costo del lavoro
Era citata dall'intervista di Trichet e quindi io attrice mi riferivo e io io condivido il giudizio che lei da di questo e quindi diciamo la pensiamo allo stesso sulle cose che dice Trichet però non sconfitto dico io
E e son contento di sentito dire
Detto questo
Io credo che la cosa che che che Bombassei evidenziava su il diverso costo all'interno dei Paesi europei
Ci segnale un problema
C'è il comma sei dice qua non è che c'è probabile andare in Cina se uno si sposta di alcune centinaia di chilometri a condizioni per la produzione tutte diverso assolutamente evidente
Solo che se uno deve discutere dove vende quelle merci che va a produrre trecento chilometri più nulla
Discute di come le aree importa di qua e le vende di qua perché quelli che le producono a metà del costo del lavoro non hanno i soldi per comprarsi quelle margini
Allora su questa cosa qui c'è un problemino perché
Diciamo così io capisco che ognuno fa la sua parte però non si può non vedere la contraddizione palese in cui viviamo su questa vicenda
Allora fuor di battuta
Io credo che e del tutto evidente che noi dobbiamo lavorare alla costruzione di un'Europa
In cui tendenzialmente si omogeneizzata no
Le condizioni fiscali
Così come tendenzialmente si omogenei iniziano le condizioni salariali e quant'altro
Questa secondo me sta dentro una dimensione in cui l'Europa in quanto tale e non l'Italia perché l'Italia dentro questa globalizzazione alle alle dimensioni della Valle d'Aosta diciamo così non non non esiste come entità nel l'Europa penso che abbia un problema vero di come si definisce dentro questa globalizzazione in cui noi vi diamo perché è chiaro
Che noi stiamo assistendo ad un fenomeno enorme epocale in cui la Cina e l'India entrano concretamente diciamo dentro la produzione non solo come esportatore ma producono un mercato anche in quel caso
E a me pare del tutto evidente che oggi noi possiamo discutere del fatto
Perché la concorrenza cinese e sul livello diciamo della bassa qualità e del basso costo del lavoro però con il numero di milioni di ingegneri che viene sfornato dalla Cina quanto dall'India
E probabile che se iniziamo a ragionare tra vent'anni
Forse questo ragionamento non è più così vero
Allora
L'altro grande contenente gli Stati Uniti ha qualche problema significativo di produttività diciamo che gode di una posizione di rendita per il sostanziale monopolio della forza fisica
In campo mondiale che da qualche posizione l'Europa c'è un problema di definire come ci state questa globalizzazione
Allora io penso che qui dobbiamo sul sul serio fare una riflessione di fondo
Perché ho la soluzione che tagliamo anche noi a un terzo le tasse i salari e tutto il resto
E io penso che finiamo in un buco da cui non se ne esce più di crisi sociale
In cui probabilmente hip nazionalismi populisti visti negli anni venti dello scorso secolo sono grosso modo cosa si può pensare che torni fuori
Perché io non credo che sia pensabile seriamente di una riduzione di questo tipo delle condizioni di vita cioè dimettersi dentro una concorrenza che sta sui costi
E allora
Ma lo dico s'forse a prescindere
Diciamo dal fatto del della parte politica insomma di di cui faccio parte insomma messe ma una constatazione
Che è una società che non vede più una possibilità di sviluppo in avanti ma vede come unica soluzione peggioramento secco delle sue condizioni di vita io penso che non è una società in grado di reggere
E soprattutto quando ci sono parti politiche che sul disagio e sulla paura sociale costruiscono populismi degni di altre
E quindi a me quella pare una strada impraticabile
Allora l'altra strada a me io non ne vedo tantissimi l'altra strada è quella che prova a tenere assieme una qualificazione dell'apparato produttivo anche dentro una sua qualificazione ambientale
Che vede la valorizzazione del territorio non solo come elemento da consumare
Come un po'è avvenuto nel miracolo del Nord Est il cui il territorio è stato consumato capannoni e a strade e forse invece bisogna valorizzare il territorio come elemento da da mantenere maggiormente
Perché se l'Europa in questo quadro a una a una via di uscita e una via di uscita che connette la qualità della vita una forte presenza di Guelfa e di politiche sociali e una qualificazione dell'apparato produttivo
Io al di fuori di questo vedo
Strade di di corto respiro
E penso che il problema nostro in Europa è di riuscire
A costruire un elemento di unità europea in cui non ci siano questi elementi di dumping sociale diciamo così pronunciati perché altrimenti ci facciamo male da sola
Dico questo ben vedendo le enormità della sfida
Ma pensando che in qualche modo se ne esce solo su un piano di politiche che siano in grado di imboccare quella strada
Per cui quando dico tassare le rendite
Ridurre la precarietà del lavoro redistribuire reddito ma anche dare incentivi alle imprese sul versante dell'innovazione tecnologica così come sul versante dell'accorpamento dimensionale delle imprese così come sul versante del favorire il lavoro
Diciamo così a tempo indeterminato lo dico perché mi è chiaro pur dall'Asia posizione politica chiarissima che il sistema delle intese
Diciamo va accompagnato dentro questo parco non è che sempre che indifferente se il sistema delle imprese rimane in piedi o meno va accompagnata
Ma appunto va accompagnato in un quadro in cui il patto non è un patto tra rendita e profitto ma se volete è un patto in cui gli elementi di difesa del lavoro di tutela del lavoro
Si congiungono col fatto di difendere l'apparato produttivo e di qualificare l'apparato produttivo
La dimensione ambientale sociale secondo me decisiva in questo quadro ma se mi dice a questo proposito a proposito della
Rete infrastrutturale perché lance Angeletti ha toccato no in un in un flash ha toccato il punto del corridoio cinque del Ponte di Messina ministro Ferrero cosa pensa
Dicendo che non lo so che qua si apre un altro però
Sempre a titolo personale e facciamo Onofri figuriamoci era una nera un presupposto di tutta la discussione del satrapo parlerei per brevissimi interventi di
Io penso questo che ci sono al alcuni elementi in cui l'Italia dovrebbe valorizzare la propria condizione strutturale e quindi mentre sul piano delle infrastrutture
Marittime bisognerebbe far sì che finalmente l'Italia valorizzi il fatto di poter avere dal cabotaggio sotto costa al fatto di poter avere dei porti che diventano piattaforme logistiche significative
E che bisogna garantire il trasporto su rotaia dai porti verso il Nord che l'elemento più significativo che a me risulta ci sia di trasporto
Io penso che da questo punto di vista il ponte sullo stretto di Messina non sia un elemento significativo
E che quindi non vada fatto
E penso che il corridoio cinque vada garantito nelle sue caratteristiche di connessione
Est-ovest sotto le ali
Ma non necessariamente vaga vada garantito nella forma specifica dell'alta velocità tratto lì tra Torino e Lione
Che cosa voglio dire per essere chiari
Che attualmente i treni tra Torino e Lione ci mettono circa quattro ore
E un
Camion con con timer per andare da Torino a Lione sul treno ci mette quasi due giorni
Perché ad Orbassano come ali onere per salire e scendere dal treno i tempi di attesa sono biblici allora a me non pare che il problema sia di calare dalle quattro ore alle due ore dell'alta velocità
Mi par spendendo una barca di quattrini e avendo l'opposizione della popolazione che in quelle valli ci vive per ragioni di vita civile non avere un cantiere per vent'anni di rischi sulla salute tutto a me pare che sarebbe
Più interessante fare un'operazione
Di ammodernamento delle linee che ci sono meno costoso di miglioramento degli elementi di logistica che ci che ci devono essere per spostare il traffico sulla rotaia
E di utilizzare per quanto riguarda chiedo scusa dei tecnicismi ma abitando da quelle parti alla fine uno se ne deve occupare è un po'di più di altri
E magari utilizzando il fatto che tra l'Italia e la Francia per andare da Marsiglia a Torino si può passare in tre posti e cioè c'è il Frejus che può essere potenziato
C'è la Nizza Cuneo che oggi praticamente inutilizzata e c'è la Ventimiglia
Marsiglia Ventimiglia Savona che ancora oggi a pezzi a binario unico e con dimensioni delle gallerie Inc input che rendono impossibile il passaggio
Di tutti i tipi di John Thain
Forse invece che fare il buco in un punto che costa moltissimo e che ha una fortissima opposizione popolare si potrebbe pensare a come con meno soldi si potenzia sulle tre linee che ci sono
Sulle tre linee che ci sono e si ottiene lo stesso risultato dal punto di vista del passaggio est-ovest
D'delle merci in questo senso mi pare che forse qualche alternativa che non è il tornare a lume di candela ma che sposta dalla strada a alla rotaia il trasporto senza necessariamente fare quel buco epos
Aggiungo solo una battuta io ho iniziato a fare opposizione alla galleria lunga
Sulla linea Torino-Lione
Nel novantatré quando ero capogruppo di Rifondazione comunista in consiglio comunale a Torino e la linea non era il corridoio cinque
Era la Torino Parigi alta velocità per passeggeri
Che era un non senso totale perché non aveva la gente da portare perché nero e ci si mette molto di meno e costava molto tant'è che può può io proposi di pagare il biglietto aereo a tutti quelli che ci volevano andare a Parigi che ci costava di meno
Che non faremo il problema e che lì sono cambiate già quattro ipotesi l'unica cosa che è rimasta ferma il fatto di fare un buco di cinquanta chilometri
Il resto che forse Torino Parigi per passeggeri poi Torino Parigi alta capacità per le merci poi corridoio cinque poi linee stole l'unica cosa che è rimasta costante il buco io son per garantire il trasporto penso che quelle cinquanta chilometri di galleria forse si possono risparmiare
Grazie a una breve replica
A Bombassei epoche diamo con la signora Fiorella su questo ultimo fatto mi astengo perché mi vengono in mente tante giuste corrette spiegazioni di trent'anni fa sulla sull'energia nucleare quindi preferisco non non commentare
Però mi viene bene è strano che tutto il mondo dal Giappone al all'Inghilterra la Francia alla Spagna stessa Spagna faccia l'alta velocità da noi ma con la che non serve però francamente non non non mi pronuncio volevo invece parla velocissimo battuta sul sul fatto della precarietà
In questo periodo si è parlato tantissimo di precarietà mi è venuto veramente un dubbio anche lessicale mi sono andato a vedere sullo Zingarelli cosa vuol dire precario
Inviterei tutti a farlo
Perché c'è scritto precario tipico del lavoratore pubblico
Che non ha un rapporto di lavoro continuativo
Quindi si identifica la precarietà con il lavoratore del pubblico impiego allora siccome ci stanno
Mi perdonino le signore ma facendo un mazzo così sul discorso della della precarietà e visto che Confindustria a monitorato qualcosa come cinque mila aziende per vedere quanti poi precarietà non vuol dire contratti a termine è una tipologia di contratto che anche qui esiste come tutto il mondo come l'alta velocità ma da noi è diventata una cosa assolutamente negativo
Chiaro che se il contratto a termine dura per tutta la vita è una cosa negativa questo fuori discussione ma è una delle forme allora il risultato che uscito da questa indagine
Vien fuori che il novanta per cento delle degli impieghi del dei dipendenti dell'Inter l'industria sono con contratto a tempo indeterminato
Quindi tutto a questo mondo di di lamentele del fatto della dei contratti a termine della precarietà francamente va ricercato in qualche altra direzione
Quindi mi sembrerebbe veramente sempre nella ricerca di quella famosa produttività e competitività andare a penalizzare riprese per un problema che non è delle imprese francamente lo trovo fuori
Veramente fuori luogo quindi credo che questo vada vada retto ultima battuta
E se c'è questo attaccamento quasi maniacale degli imprenditori
Che vogliono difendere coi denti e con tutto quello che c'hanno sta famosa Biagi che cita un pochettino più utili flessibilità in entrata ma non viene in mente a nessuno visto che è stato citato anche da tante parti politiche
Soprattutto in campagna elettorale poi son passate come ondate successive
C'è stato il momento della moda del modello scandinavo poi c'è stato quello danese che sempre scambino ma è un po'diverso dalla Svezia nel resto poi c'è stato il modello Zapatero
Ma dimenticandosi che in tutti questi in tutte queste Paesi c'è anche una flessibilità in uscita nessuno lo dice allora si prende del modello spagnolo quello che interessa da una parte e signora quello dall'altra quindi credo che se dovessimo fare una riforma seria degli ammortizzatori sociali tale da garantire che l'eventuale
Uscita dal sistema possa in qualche modo essere garantita sia a livello economico sia a livello di riciclo a livello di formazione io credo che anche parlare un pochettino di flessibilità in uscita
Farebbe mollare la pressione sulla flessibilità in entrata è chiaro che questo è uno dei parametri che anche qui quando qualcuno aveva definito questo un atto di civiltà credo che tre quarti dei Paesi industriali al mondo sia dei Paesi incivili
Signora io vorrei concludere ovviamente ha sentito diversi stimoli la prego di essere però le offro anche l'ulteriore velocissimo elemento di riflessione perché Angeletti
In un'intervista a famiglia cristiana di questa settimana a un certo punto è sempre scorretto estrapolare una frase da un'intervista ma intanto è è talmente mirata che ci capiamo
Dice e nelle migliori tradizioni della sinistra anteporre il rigore alla politica espansiva io preferisco la seconda e considero il primo un tragico errore
Ulteriori sacrifici metterebbero il Paese in ginocchio definitivamente
Grazie dunque guarda innanzitutto vorrei fare un po'un commento a Bombassei e uno al ministro se avesse guardato invece che lo Zingarelli palazzi o molti altri dizionario avrebbe visto che la parola precarietà
E legata come radice alla parola trecce alla parola preghiera e sta a indicare a proposito del lavoro che non è basato su un diritto su un contratto bensì sulla buona grazia
Del datore di lavoro quindi in questo anche molte altre cose consiste la la precarietà
Al ministro vorrei ricordare che effettivamente sarebbe non opportuno probabilmente impossibile cercare di fare in modo che l'Italia competa con Paesi anche vicini sulla base dei costi è chiaro che bisogna competere su altre in altri modi e per me quelli principali sono guardando alla qualità guardando alla produttività alle innovazioni alle qualifiche e poi alle rendite di posizione un paese come l'Italia
Diciamo a alcune rendite alcuni vantaggi comparati beh notti dal turismo alla moda al design questi sono i settori che andrebbero potenziati di più di quanto non si sia fatto finora
Sugli ammortizzatori sociali vorrei dire che indubbiamente per poter aumentare la flessibilità in entrata
E per adeguarla ai bisogni dell'impresa e bisogna che nell'uscita ci sia una situazione di ha poi ciò per chi dovesse perdere anche solo temporaneamente il il lavoro quindi io credo che gli ammortizzatori sociali diventano una conditio sine qua non per proseguire sulla strada della flessibilità
Questi ammortizzatori sociali dovrebbero evidentemente essere pensati anche in funzione di riqualificazione del dei lavoratori che che debbono uscire
E dovrebbero comunque essere potenziati largamente rispetto alla conduzione attuale infine lei mi chiede di commentare la frase di Angeletti su famiglia Cristiana
Un settimanale che io non leggo quindi diciamo prendo la frase che lei mi ha detto per per come l'ho capita sostanzialmente se capisco bene avrebbe detto che la sinistra
Nel ad estrapolare Arrigoni io lavorerò esclusivo lui preferisce anteporre lo sviluppo rigore io personalmente preferisco manovre che non siano fatte in due tempi preferisco manovre che contemporaneamente affrontino diciamo l'assoluzione dei dei disequilibri della finanza pubblica e quelle del declino del del del economico e quindi che riescano contemporaneamente a fare rigore e sviluppo questo non mi sembra un obiettivo impossibile anche perché da molti punti di vista quelle stesse strumenti che riescono a migliorare la situazione di sviluppo del Paese sono anche quelle che consentono di risolvere a e di risanare e questo è chiaramente molto necessaria in questo momento la finanza pubblica il nostro paese e quindi io non voglio due tempi voglio insieme rigore sviluppo non anteporre rigore non anteporre lo sviluppo
Va bene
Vi ringrazio è stata una bella conversazione a tre anche molto intensa dove ciascuno è partito da posizioni ben precise e lì è rimasto però almeno c'è stato il piacere di un confronto assolutamente civile grazie a tutti scusate io vedevo abbandonare che devo condurre telegiornale ma sono certo avrà occasione di parlare dei vostri lavori congressuali arrivederci
Proprio nella
Va interessa contributo
I lavori non sono finiti quindi state tranquilli
Adesso ecco
Ho capito è convocata la commissione verifica potere nella saletta dell'organizzazione a sinistra è convocata immediatamente la direzione nella saletta internazionale a destra
Sospendiamo i lavori per un quarto d'ora perché devono allestire il palco
Alle sette e un quarto riprende con lo spettacolo di Crozza e quindi potete come dire fumarmi una sigaretta e fra un quarto d'ora riprendiamo cui domattina il Congresso riprende puntualmente alle nove
Con gli interventi programmati perché a mezzogiorno daremo la parola a Luigi Angeletti per le conclusioni e per l'approvazione successiva degli adempimenti congressuali previsti
Quindi tra un quarto d'ora in questa sala per lo spettacolo la direzione subito nella saletta internazionale la verifica poteri nella saletta dell'organizzazione grazie