VII congresso di Magistratura Democratica

Il come il comitato di presidenza invita tutti coloro che devono fare designazioni per i quindici membri stabili del Consiglio nazionale a presentarle qui
Desideriamo che la cosa avvenga nella massima trasparenza
Quindi i singoli gruppi sezioni chiunque voglia indicare candidature per i quindici membri stabili è invitato ha presentato alla presidenza che provvederà a informarne l'Assemblea
Seconda informazione
Sono iscritti a parlare trentotto persone
Voi comprendete che sono tantissime
Raccomando a tutti di contenere al massimo il tempo dell'intervento diciamo dieci minuti anche se ovviamente non ci sarà una rigidità assoluta nei limiti del possibile cerchiamo però di rispettare questa indicazione dalla missione in cui non la rispettiamo alcune persone non potranno parlare allora Accursio
Penso che si possa cominciare specie per chi non ha preparato un intervento scritto nei giorni precedenti al convegno a fare degli interventi che comincino a dare un bilancio del diamo all'ingresso
Alcune valutazioni
Generali mi sembra che tanto la relazione di Palombarini quanto il congresso tengano fede ad un ad una scelta diffondendo
E cioè quella scelta che a Sorrento sembrava molto isolata tant'è che qui si è fortemente consolidata
Di superare due concentrazioni sta dell'impegno di media sul processo penale da un lato sul CSM dall'altro la relazione di Palombarini
Riprende un discorso politico generale con forza il convegno ritorna su questa ad ampio spettro di impegno politico ricollegandosi in qualche modo a convegni quale quello di Napoli o quello di e Rimini
Nella ripresa di un discorso politico generale e non più ristretto a due soli filoni di compressione c'è però un quadro di riferimento politico completamente rinnovato
La contrapposizione
Dicci della solidarietà nazionale sinistra rivoluzionaria degli anni settanta
Trova
Nei fatti
Superata oggi il referente politico e ed emerge dalla relazione di Palombarini e dai numerosi interventi di di Chieti e di anche ieri e un'aria del riformismo
Un'aria con molti elementi di indeterminatezza un'aria da costruire da inventare ma tuttavia venne precisa come orientamento generale un'aria percepita come esigenza intorno a moltissimi punti ma centrata su alcune idee su alcune idee guida il principio di uguaglianza concepito come principio centrale di questo orientamento come valvola centrale di interrelazione di tutti i suoi punti già individuati o da costruire il principio di uguaglianza fortemente aggiornato con ciò che è avvenuto negli ultimi quindici anni fortemente modificato nell'attualità dei riferimenti a tutto una serie di bisogni e di diritti che vanno dal rapporto con l'ambiente al diritto alla pace alla qualità della vita al rapporto con il tempo su cui è maturato un nuovo mutuo di concepire in questi ultimi anni
Un una riaggregazione dell'aria ideale della sinistra in cui elementi di carattere leninista di carattere statua lista che erano fortemente presenti negli anni fine anni sessanta anni settanta tendono ad attenuarsi e in cui è fortissima in Centrale la riscoperta di alcuni valori troppi dello stato di diritto direi che i differimenti di Franco Misiani alla libertà dei moderni con me lotta per una libertà la più possibile conquistata sebbene in perfetta di riferimenti di ieri di Elena Paciotti agli scritti di Rovelli sulla riscoperta dello stato di diritto sì inquadrano perfettamente nell'asse centrale
Su cui aveva fatto riferimento alla relazione di palombari non mi sembra che ci siano fratture e diversità di Ligne rispetto a questo orientamento ideale centrale su cui si colloca il congresso
Quest'aria del riformismo da tre inventare e da costruire si confronta con un discorso è stato di attuazione molto più avanzato che in molti oggi definiscono neo autoritario
Che si presenta con caratteri di modernità con vernici smaglianti con una serie di valori trainanti capacità di scegliere realismo aggiornamento culturale
E ci sono dei dei problemi Complessi di individuazione della valenza delle singole delle singole scelte delle singole opzioni sui vari momenti nella costruzione di una linea politica in molti di noi ad esempio valga come esempio classico
Alcune proposte di riforme istituzionali che provengono dall'aria in gravi Anna il discorso di ci lasciano fortemente perplessi c'è un problema di un a vere l'esatta cognizione di determinate proposte me di non può permettersi non ha il compito di costruire in generale la composizione del quadro del Nuovo riformismo ma può all'interno di un settore che acquisisce sempre di più il senso di un punto critico centrale
Può acquisire per può dare delle opzioni di fondo in termini di analisi di scelte e di programma il documento
è e qui ovviamente procedo sullo schema del mio intervento soffermandomi su alcuni punti parto dal richiamare quanto Alberto Maritati per un lavoro
Generale col partivo della sezione barese a esposto con riferimento ad un punto seguita tra quelli da osservare e cioè la rivalutazione la ristrutturazione della indipendenza del magistrato lungo un principio guida che e quello per cui si deve trattare di una indipendenza da un lato effettiva e quindi tutta una serie di conseguenze
In ordine alla realtà
Allo status del magistrato e dall'altro
Strettamente funzionale alla tutela della città di tutto lungo questa e direttiva di fondo distinzione tra una indipendenza concepita
In sostanza come privilegio è una indipendenza
Funzionale alla tutele alla garanzia del cittadino si devono collocare tutte le nostre scelte
In tema di status della magistratura a cominciare da quelle che ci permettono di riflettere in termini nuovi sulla carriera e su come essa si stia modificando
Con una serie di interventi di varia problema grazie
Ovviamente non posso approfondire così come non posso approfondire un altro dei temi centrali del mio intervento quello riguardante la giustizia
Civile
Tema su cui mi soffermai a Sorrento e che credo abbia trovato nella nell'intervento di Nello Rossi
Un intervento articolatissimo al quale faccio riferimento per sottolineare soltanto che se noi andiamo a volte a comparire delle zone dei buchi lasciati dalla pubblica amministrazione all'interno dell'aria giurisdizionale
Sia sta aprendo e aperto ormai da molti anni un buco che ha le dimensioni di un baratro tutta l'area della giustizia civile
E questo comporta primo l'abbandono della tutela di una serie di diritti che alla giustizia civile sono propriamente affidati secondo un imballato mento generale per cui chiunque
Faccio riferimento a questo strumento lo trova nella sostanza imballato
Sì
Lo trova nella sostanza bloccato e quindi vi è ormai un atteggiamento diffuso a saltare l'aria della giustizia civile
A saltare o in una sorta di rassegnazione che certi diritti non potranno trovare che un riconoscimento a distanza di anni con forme risarcitorie del tutto inadeguate oppure rifugiandosi nella giustizia privata qui
Il collegamento con la giustizia privata con gli arbitrati crea poi un circuito vizioso per cui ancora una volta i magistrati sono assorbiti
Nella giustizia privata e si riduce quindi l'impegno per quella che è la giustizia proprio della loro competenza
Ma devo procedere per salti e quindi mi soffermo questa volta più largamente sul profilo penalistico mi pare che il congresso ci permetta di fare delle valutazioni
Vi sono fortissime arie di largo consenso un primo punto su cui c'è largo consenso ecco quello costituito dal fatto che la riforma in senso accusatorio
Del processo penale
Costituisce non uno dei punti della linea di magistratura democratica ma ne costituisce l'asse strutturale
Era così nella relazione di Palombarini che parte proprio da questo ed è stato così in moltissimi
Interventi prima secondo punto prima della riforma e date le complessità della riforma e senza mettere da parte l'impegno per la riforma ci sono poi una serie di leggi stralcio di soluzioni stralcio per le quali ci dobbiamo impegnare centrale quella concernente la eliminazione dei poteri coercitivi del il PM e un punto anticipatoria su cui l'impegno di Magistratura democratica deve essere fortissimo centrale quello per la riforma dei reati della pubblica amministrazione
La riforma dei reati della pubblica amministrazione ci porta al terzo punto al discorso della rimeditazione sulla supplenza reati della pubblica amministrazione che siano ridefiniti
Passando dal Co
Considerarle l'amministrazione ottocentesca a quella che è la realtà della pubblica amministrazione senza dubbio ridurrà fisiologicamente l'aria dà il nostro intervento su questo settore
Ma perché il discorso sulla negazione della supplenza
Venga realizzato in tutta la sua portata e sarà necessario anche un discorso di autolimitazione di riparametrazione delle sfasature di rivide Bip rivitalizzazione per quanto CEE
Possibile degli strumenti amministrativi che devono operare come filtro prima dell'intervento di un magistrato pensiamo ispettorati del lavoro nei vari settori bisognerà parametrare senza farsi troppe illusioni perché certo questa la rivitalizzazione della pubblica amministrazione nel possiamo sollecitarla con i nostri mezzi ma non è certo dal nostro intervento che può esclusivamente derivare però c'è un nucleo duro su questo discorso
Che va affrontato ed è sia in in campo in cui siamo supplenti sia nella giustizia ordinaria
Cioè il discorso duro della ripresa della giurisdizione sottolineo fortemente il campo della giustizia ordinaria
Sulla sul maxiprocesso sulla lotta alla criminalità organizzata ci sono molte considerazioni e molti discorsi ai quali posso fare riferimento c'è una minore sottolineatura anche da parte nostra
Della ma della giustizia penale ordinaria di quella specie di catena di montaggio
In cui anche giudici impegnati diventano spesso estremamente Jean atti e superficiali di quei processi che vengono svolti a decine ogni mattina nei tribunali
Senza che ci siano i riflettori della stampa puntati su di loro e in cui si consumano delle grosse forme di superficialità e di ingiustizia sostanziale bisogna civilizzare il processo penale
Bisogna riproporre con forza tutto una serie di temi di valutazioni e di approfondimenti che in alcune aree
Di Magistratura democratica sono state già emersi penso soprattutto al discorso di Fassone sulla cultura della prova
Ma riprendere discorsi come quello di Fassone sulla prova significa un grosso impegno per una nuova professionalità che non può essere banalizzata come mi sembra che in alcune posizioni sia stata banalizzata nel giudice Braconi
E tanto meno può essere battuta analizzata nel giudice che produce nuovi molti numeri ma che deve essere una professionalità
Di un giudice in grado di utilizzare con correttezza certi strumenti in grado di utili applicare certe norme compie una garanzia per l'imputato
Un giudice sciatto un giudice disattento e esattamente l'opposto di questo tipo di per impostazione qui c'è persino un discorso si collega anche un discorso sulla ridefinizione della potere disciplinare del CSM che non mi sembra possa essere collegato esclusivamente debba essere collegato esclusivamente con una ipotesi Pan giustizialista anche fuori da quell'ipotesi
E proprio perché la garanzia dei diritti del cittadino diventi qualche cosa di più serio di quanto è oggi è necessario che il discorso sulle disciplinare sia ripreso
Ma
Va bene concludo concludo qui anche se avevo parecchi punti tra cui affiderò all'intervento scritto
Marco
Tre proposizioni la magistratura non è italiana non è mai stata così indipendente
No al satellite
La magistratura tre proposizioni la magistratura italiana non è mai stata così indipendenti l'indipendenza ed il ruolo della magistratura non hanno mai avuto una significatività ed una valenza politica e così alte
Terza proposizione l'indipendenza dalla magistratura non è mai stata così a rischio come oggi
Ed è proprio la terza di queste proposizioni che costituisce credo il dato nuovo dell'oggi rispetto a la situazione che avevamo di fronte quattro anni fa ad esempio al golpe al congresso di Giovinazzo allorquando potevamo parlare anzi di una sopra l'Egitto in azione sociale della magistratura come situazione
Di pericolo per la fedeltà
Ai valori ai caratteri della giurisdizione
Ed ora invece ci troviamo in davanti indù una situazione in cui il rischio è alto tanto da far re sentire molti come in una situazione di assedio
Ecco anche da qui credo è venuto probabilmente la ripresa di attenzione ma che nella diversa attenzione diverso approccio a un problema che certo nuovo non è ed è il problema del ruolo della giurisdizione nell'assetto politico istituzionale e a questo problema che ci si riferisce quando si parla di sovraesposizione quando si impunta
Insomma la sovraesposizione al sovraccarico quando si impunta il sovraccarico alla congiunto operare di due fattori laude lega da parte del potere politico alla magistratura
Di compiti che il potere politico non riesce a risolvere tutti i problemi che il potere politico non riesce a risolvere di compiti che non Folke vuole delegare per de politicizzati oppure come si è detto di compiti dei problemi rispetto ai quali vuole esonerare assi dalle tensioni politiche messe implica e il secondo fattore di questo sovraccarico sarebbe invece la a otto assunzione da parte della giurisdizione di compiti che ad essa non spetterebbero e quindi sconfinamenti usurpazioni
Invasione di competenze auto
Ed in particolare assunzione di compiti di lotta a
Ecco alla situazione poi di sovraesposizione che così stile ritiene determinate si collegherebbe però due conseguenze da una parte linee starsi di una logica di conflitto istituzionale
Una una logica di rottura del rapporto Dior Monia che si ritiene dovrebbe esistere tra le istituzioni
L'innescarsi di una logica di conflitto in particolare col potere politico
E la seconda conseguenze la curvatura sarebbe la curvatura finalistica dell'intervento giurisdizionale che a sua volta determinerebbe il venir meno
La perdita dei caratteri essenziali della giurisdizione che consistono e che sono individuati esaustivamente nel rispetto della regole procedurali e delle competenze
Questo schema descrittivo e la sequenza causale che esso delinea mi sembrano in una qualche misura insufficienti e anche in larga misura fuorviante
Eppure ciascuno dei passaggi che esso delinea credo che contengono sono convinto sento che contengono qualche cosa di vero a quanto meno alludono a qualche cosa di più
Credo che questo l'insufficienza
Che mi sembra di ravvisare in questo schema dipenda dal fatto che l'analisi si tiene troppo al di dentro della nostra istituzione troppo al di dentro del terreno istituzionale a volte troppo al di dentro delle logiche del nostro gruppo
Di una cosa sono convinto ad esempio dopo tre giorni di dibattito congressuale che probabilmente il compito che ci aspetta nei prossimi giorni e quello di cercare di dare una definizione più specifica attenni appunto come sovraesposizione sovraccarico rete lega
Credo comunque che per capire i nostri concetti occorre ancora una volta rapportarli alle trasformazioni che sono avvenute che avvengono nella società civile come del resto ci richiama a fare il titolo del convegno
Occorre cioè vedere quali sono i caratteri salienti dell'attuale momento politico sociale quale il contesto in cui ci muoviamo
Se vogliamo delineare un quadro realistico dobbiamo innanzitutto riconoscere che vi è stato in questi anni un fatto molto importante il trionfante superamento di quella che vide la chiamata fino a non molti anni fa la crisi di egemonia delle classi dominanti e che appariva fino non fino a ieri appariva a molti come un dato di fatto reale e irreversibile
Ciò che oggi registriamo invece
In un clima
Di disaffezione generale dalla politica in un clima
Saturato di notte e di consumi ciò che registriamo e l'accreditamento trionfale a molti livelli diffuso della cultura del più mercato e meno regole
Della cultura della centralità dell'impresa assunta come modello di organizzazione e di finalizzazione dell'intera società
Quante volte abbiamo sentito parlare di aziende Italia non è una formula completamente innocue da questo punto di vista
E quindi la massima produttività come il fine ultimo della Repubblica della società come fine prioritario quanto meno come criterio principale di valutazione e naturalmente il profitto come motore del progresso e l'equazione libertà uguale mercato mercato uguale libertà
E di fronte a questo abbiamo registrato e dobbiamo registrare la crisi ormai evidente delle culture dei soggetti e delle forze del cambiamento
Che appaiono investiti da processi di vera e propria emarginazione politica
Questo mutamento sia accompagnato come ci ha ricordato che do solo Franco Russo
Ad un radicale mutamento dei rapporti di forza nella società
Ed in particolare nei luoghi della produzione
In cui abbiamo registrato un vertiginoso recupero di dominio da parte dei detentori del potere economico
E dall'altra abbiamo registrato l'estinzione della capacità di autopromozione dalla classe lavoratrice
Il venir meno della sua capacità di influenza la drastica riduzione della sua stessa capacità di resistenza individuale e collettiva
Segnale causa ed effetto di questi processi
E ad essi strettamente connessi soli processi di analogo senso che si sono verificati sul piano politico istituzionale
E sono ovviamente questi
Quelli che ci interessano più da vicino
Ma credo che per individuarli e per comprenderli se necessario appunto rapportarli a quello che ho detto prima per cercare comincia invitato a fare rotta di capire la sequenza causale risalendo a qualche tratto precedente a quello dell'ultimo segmento
Questi processi delineano nell'Orissa questi processi sul piano politico istituzionale del lino nel loro insieme io credo quella che chiamerei una tendenza alla decostituzionalizzazione del sistema
Del sistema politico istituzionale
Questi processi
Sotto il profilo della distribuzione
E dei modi dei poteri si identificò si identificano analisi credo che ormai abbastanza diffusa nella concentrazione dei poteri al vertice dello Stato con riduzione del pluralismo istituzionale
E tendenza alla personalizzazione del potere e all'assunzione da parte di esso dei caratteri plebiscitario
E in secondo luogo
Nel sostanziale affrancamento del potere da ogni efficace funzione di controllo compresa quella
Propria del Parlamento alla liberalizzazione e al contempo stesso alla liberalizzazione al potenziamento alla valorizzazione dei poteri privati
Dall'accreditamento dal dall'accumulo dei poteri in sedi non controllabili e non trasparenti deriva l'incentivazione come sottolineato sempre Rodotà alla clandestini azione del potere e della politica
Ma derivano soltanto questo deriva e questo mi preme sottolineare l'inversione
Rispetto a qualunque tendenza alla redistribuzione del potere verso il basso rispetto a qualunque impressione rispetto a qualunque tendenza verso un'espansione ed una maggiore effettività dei diritti di libertà e di sovranità popolare
Questo nel campo della distribuzione di potere
E sono le tendenze che hanno
Trovato la loro consacrazione nei lavori dalla commissione per la riforma
Istituzionale la quale accetto fallito il suo compito sul piano formale ma non sul piano sostanziale
Perché probabilmente come è stato rilevato la sua stessa istituzione ha avuto l'effetto sostanziale di delegittimare la Costituzione e di fare adesso a perdere la sua valenza di testo normativo di testo normativo e di consentire e ha avuto quindi l'efficacia di consentire che la riforma istituzionale potesse essere attuata nei fatti
Senza alcun bisogno di formalizzarla sul piano normativo
Ma questi processi di decostituzionalizzazione non si sono limitati al profilo della distribuzione dei poteri
Nel frattempo si è avuta io credo una ben più radicale riduzione centra e
E neutralizzazione del testo costituzionale nel senso della perdita della sua capacità prescrittiva
Sul piano sostanziale sul piano dei contenuti e dei figli
Nell'affermarsi di una concezione della politica come suscettibile dietro normazione
Nell'affermarsi della cultura delle emergenze
Dell'agire politico senza principi e senza regole volte solo volto solo a dare risposte immediate affannose parziali provvisoria ed eccezionali alla domanda in ciascun momento più forte
Ciò che si va indebolendo e più rapidamente e la capacità prescrittiva non tanto delle regole che stabiliscono competenze e procedure e neppure tanto di quelle che stabiliscono limiti
Ciò che tende ad essere obliterato e senso prescrittivo dei principi per così dire di merito ed il contenuto
La decostituzionalizzazione investe prepotentemente il programma costituzionale
E il film che alla Repubblica assegna con norme che volevano essere vincolanti giuridicamente e non solo declamazione programmatiche una Costituzione tutta basata sui diritti e sui programmi appunto
Su un ideale di giustizia basato sull'uguaglianza sulla libertà sulla sovranità popolare sull'umanesimo e non soltanto su forme e procedure
Ma se senso vincolante di questi fini si offuscato nell'agire politico dominato dalla cultura delle emergenze
Se la Costituzione rigida come garanzia delle aspettative di merito come programma solo parzialmente attuato ma che pretende di essere attuato come i principi sostanziali preminenti cui voglio da svolgerà al massimo delle loro potenzialità emancipato se la Costituzione insomma
Appare sempre più ai margini dei processi la politica vi è però che la giurisdizione non può e non deve uniformarsi a simili processi
I principi di merito
I diritti e programmi che la Costituzione impone alla Repubblica di perseguire e di svolgere sono per noi delle regole
Regole giuridiche regole vincolanti da interpretare ed applicare Magis tutto vale e la cultura della giurisdizione e cultura delle regole sia di quelle formali che di quelle sostanziale ecco perché credo il conflitto tra giurisdizione e potere politico e inevitabile
E pensare di evitarlo
Inducendo alla riduzione del ruolo credo che sarebbe abdicazione abdicazione è un compito che siamo dall'ordinamento obbligati a svolge
Perché le ed aggettivi perché ed è per questo che credo che la giurisdizione non può che essere e deve comunque porsi come elemento di contraddizione rispetto ai processi più ha forse troppo drasticamente dell'Ing descritto
Il punto non è come uscire dal conflitto il punto è come starci
E questo ed il conflitto è vero che questo conflitto rimanda come sottolinea io credo giustamente Elena Paciotti alla necessità di un cambiamento politico che certo non spetta a noi attuare
Alle necessità della politica all'uscita di recuperare la politica
Ma anche su questo io credo occorre fare chiarezza perché questa necessità e vera ma non significa Danny che acceca alla politica né oggi nel domani
Dolcetto sono sono certo che questo da proposizione non si vuole significare la prefigurazione di un affetto senza conflitti senza rivendicazioni senza contraddizioni senza trasgressioni
Senza domande di altro cambiamento
Perché insiste un assetto di questo genere francamente non vorrei vivere sono nato perché
Mi apparirebbe abbastanza sveglia orwelliano
Credo che questo ha funzione di contestazione dell'esistente
Della quale di questi Canale della contestazione dell'esistenza dalla quale che la giurisdizione deve assolvere credo che sia un proprio della giurisdizione anche per il domani
Il ruolo di contraddizione del potere di Canale della presentazione della domanda di giustizia che vengono dalla società il ruolo politico della giurisdizione insomma è un ruolo che non è non deriva da fatti contingenti da semplici insufficienze e carenze e tanto meno da Delvecchio
Il punto
E quindi
Non è quello di uscire
Ecco perché ritengo che un un rinvenire nella sola legalità formale il principio esaustivo delegittimazione della magistratura
Significherebbe oggi rendere quest'ultima complice dei processi di decostituzionalizzazione del sistema che ho detto e abdicare ad un ruolo che ad essa proprio quello dia essere canale di comunicazione tra legislazione ordinaria legislazione costituzionale e tra legge e società
Ho detto che il punto è come starci nel conflitto e nella c'è stata la sintesi
Credo che il gioco di dover far riferimento a quello che ha detto prodotta
Garanzie i fini insieme nessun fine che implichi la deroga alle garanzie e alle regole
Che è poi la stessa cosa che ha detto Palombarini
Non sussiste dice la sua relazione nevi inevitabile corrispondenza fra queste nuove dimensioni del ruolo giudiziario penale e scorrettezza della sua gestione ma certo la nuova dimensione nel penale e nel civile costituisce un potente fattore di induzione alloggi che a Psicologia del risultato a tutti i costi anche a costo della violazione delle regole procedurali
E delle garanzie
E sono convinto anch'io che lo strumento disciplinare non può essere una risposta esaustiva questo
Anche se non condivido
L'idea che occorra
Tentando di una riduzione del ruolo per non perché altrimenti sarebbe inevitabile il potenziamento delle funzioni di autocontrollo questo scambio lo considero illegittimo
Anch'io credo che la sta e mi sembra giusto che la strada sia quella del recupero della cultura della giurisdizione
Credo che il riconoscimento del ruolo diverso e più alto il più politico il più generale e più rilevante per i fini della giurisdizione accentui la fedeltà e la necessità di rimanere fedele ai caratteri dalla giurisdizione stessa
Alla sua funzione di garanzia
Alla sua servitù alle regole come metodo e come fine
Al principio la terzietà del giudice la trasparenza dei processi e delle decisioni e anche credo alla cultura della giurisdizione come cultura del limite
Come misura ed equilibrio come ebbe a dire Luigi De Ruggiero quattro cinque anni fa
Credo che questo sia il nostro ruolo me ruote l'associazione il ruolo del Consiglio superiore questo messaggio perso usa il rafforzamento l'interramento degli della cultura della giurisdizione
E
E basta
Però prima di dire e basta d'altro sono stato invitato a fare e basta vorrei però concludere il mio intervento
Esprimendo
Un riconoscimento Giovanni Palombarini per le molte cose che di un uomo che ha fatto in questi quattro anni di segreteria
Ma
Ma siccome non voleva essere una cosa formale volevo specificare soprattutto per un modello
Di deontologico dell'agire politico che gli diceva formi infinito che è soprattutto questo credito
Chi possiamo tutti gli dicono che gli possiamo tutti riconoscere quello di aver saputo sempre direi anche ostentatamente
E costantemente evitare resiste la tentazione di
Far scadere il confronto politico ideale culturale a competizione personale io credo che sia davvero questo né modello di insegnamento che dovremmo cercare sempre di nudi si parte
Allora portare il saluto al congresso il compagno perfetto i bagni anzi dall'associazione magistrati democratici di Spagna poi l'onorevole Salvo andò del Partito socialista
Ancora una volta ho la fortuna di portare la rappresentanza di giudici per la democrazia la nostra associazione davanti a un congresso di MD
Ricordo come a Sorrento ho parlato a nome di un gruppo di magistrati che tentava di farsi Estrada come corrente all'interno dell'associazione professionale della magistratura
Ebbene
Da allora fino ad oggi sono accadute tante corse e soprattutto nell'ambito giudiziario in Spagna che ha vissuto una ricca esperienza
Piena del vicende certe veramente complesse ed incerta valutazione
Giudice per la democrazia non ha avuto la possibilità di essere corrente all'interno della associazione professionale della magistratura
Questa a nome dell'unità e indifesa del settore così tetto sanno della magistratura spagnola appresso la decisione di espellere il nostro gruppo
Questa vicenda
è stata determinante dell'abbandono da parte di giudici per la democrazia di quella prospettiva strategica e della scelta della proiezione in un'altra prospettiva di Costituzione come associazione autonoma
Non è possibile fare quindi una minuziosa relazione di quanto è accaduto in quest'ultima tappa
Ma e interessante accennare a certi aspetti significativi alcuno di questi a carattere associativo altri relativi alla situazione della giustizia in genere nel nostro Paese
Tra questi forse il dato più rilevante che è stato il processo di lavorazione è rientrata in vigore della legge organica del potere giudiziario
De del primo luglio mille novecentottantacinque prima per più di un anno l'opinione pubblica spagnola è stata attraversata da una intensa e certe volte aspra polemica
Mai l'opinione pubblica spagnola si era sentita così coinvolta da problemi della giustizia
In maniera necessariamente schematica
Si può dire che il disegno socialista di organizzazione della giustizia tradotto oggi nel testo legale vigente rispondeva soprattutto al proposito Bin riuscire nell'integrazione dei giudici nel quadro politico generale
Alla fine di evitare così le disfunzioni che che essi erano in grado di apportare come redditi in buona parte del passato franchista
Si è tentato per parecchie strade estrarre più notevole è stato il cambiamento del sistema del suffragio per la composizione del consiglio superiore della magistratura spagnolo
Da un meccanismo come quello vostro tramite la reinterpretazione del testo costituzionale una reinterpretazione forzata
Sì è passato a un altro in cui tutti i membri la Izzy trovati vengono eletti in modo diretto dalle Camere
D'altra parte l'organo di governo e dovuto perdere una parte importante delle sue attribuzioni concretamente tutte quelle che lo fanno riferimento all'amministrazione dello statuto personale dei giudizi
Contemporaneamente sia rafforzato il ruolo del ministero del ministero della giustizia nell'ambito della giustizia in rapporto alla situazione precedente
E so che è venuto a recuperare in forma piena la potestà regolamentare il controllo del centro di e studi giudiziari e scuola di formazione professionale e di metterne o magistrati
Infine chi è stata aperta una via diversa da quella tradizionale di reclutamento di auto riproduzione dell'ordine mediante l'istituzione di un concorso per titoli tra avvocati e giuristi sia anticipato anche all'entrata in pensione
Alla fine le promuovere in un tempo breve tramite il nuovo consiglio generale il rinnovamento del vertice della carriera
La destra giudiziaria ha vissuto questo processo in modo traumatico consapevole che esso ha costituito una effettiva perdita di potere reale
Questo fatto allo stesso tempo ha determinato una caduta di interesse per il Movimento associativo nei più ampi settori della base una volta che essi si sono reso conto
Che la associazione professionale della magistratura non è più la via naturale per fare carriera
La sinistra ha manifestato una certa tendenza ad agitarsi acriticamente in una visione miope di questa situazione parla del fatto che la destra forse comunque insoddisfatta
Tante volte non sia andato molto più avanti di questa visione troppo semplicistica parziale
Giudice per la democrazia ha vissuto tutte queste vicende in una vera e propria tensione interna
Da una parte il nuovo sistema di suffragio era in contrasto con il modo di intendere il governo della giustizia proposto dall'associazione nel suo primo congresso
E per questo che si è aperto un ampio dibattito al suo interno dove finalmente ha vinto per una non grande maggioranza il punto di vista di considerare l'elezione parlamentare dei tutti i membri del Consiglio superiore
Come più democratica nonostante una certa paura per una possibile perdita di indipendenza
D'altra parte la legge è stata denunciata a Como troppo conservatrice nel modo di concepire l'articolazione dell'ordine giudiziario
In quanto fedele al vecchio paradigma gerarchico
Oggi a distanza di un anno si può ritenere che abbia pensato sullo spirito di giudici per la democrazia un certo timore di contribuire con il proprio atteggiamento al rafforzamento di quel prima che la destra stava tentando di creare inoltre non pochi hanno pensato che al limite della perdita di capacità di controllo
Da una parte della destra di queste aree dell'apparato statale compensava da altre insoddisfazioni
L'applicazione della nuova legge intervenuta a portare nuovi elementi di valutazione e in certa misura a dare alle cose la sua dimensione reale
Si è costituito un nuovo consiglio per il nuovo sistema senza dibattito nel segreto degli uffici tramite negoziazioni altrettanto segrete che hanno avuto come scenario un ambito diverso da quello parlamentare per certo
Un consiglio in cui il partito dell'amministrazione socialista
Vengono iper rappresentati e in cui i giudici per la democrazia è appena riuscito ad avere una tenue presenza una presenza appena appena simbolica
Un consiglio per cui poco dopo la sua costituzione i suoi componenti hanno eletto come presidente proprio a quella persona che i giornali avevano dato come designata questo fine dalla presidenza del Governo
E alla cui accettazione dicevano era stata previamente condizionata la propria nomina di loro un consiglio nel quale questo è vero la destra tradizionale quasi non esiste ma in definitiva un consiglio contraddistinto dal segno della più rigoroso omogeneità e collateralismo politico alla maggioranza di governo e contrassegnato anche dal moderatismo con è scarsissima confronto al suo interno per mancanza di pluralismo
E con un ancora più scarsa capacità di generare qualche dialettica verso l'esterno in rapporto con gli altri tra virgolette poteri frattanto giudici per la democrazia ha maturato nella ricerca della propria identità e anche ha trovato un proprio spazio nell'ambito associativo giudiziario nella società spagnola porta fortuna non si è realizzato
Quel cattivo pronostico della destra tradizionale la quale era certa che sarebbe nato un idillio tra giudici per la democrazia e il Governo e con la maggioranza socialista
Al contrario mai sia rinunciato alla dimensione critica
Fatta esplicita AGEA nel primo momento in cui le trattative per la costituzione del nuovo consiglio andavano avanti per una via ben diversa da quella della sovranità popolare tante volte invocata
Atteggiamento critico fatto anche palese con rigore nel gennaio passato in occasione dell'ultimo congresso di giudizio per la democrazia dove si è censurato duramente l'attuale situazione di mancanza di una vera polizia giudiziaria l'insufficiente dimensione della depenalizzazione della Porto dove inoltre è stata fatta anche una scelta franca e chiara per la pace e contro le azioni militari
E più recentemente ancora questo atteggiamento critico si è fatto anche evidente nelle lavorazione di una proposta di programma di attività per il nuovo consiglio
E anche nella contestazione alla sua recente dichiarazione programmatica come platonica e allo stesso tempo evasiva a fronte dei veri problemi
Infine questo atteggiamento critico ha trovato e spesso
L'omicidio del Governo e le omissioni del governo socialista sono state certamente gravi
Su questo tema giudici per la democrazia non ha mai rinunciato alla sua funzione di e sviluppo della coscienza giuridica democratica basandosi sui principi costituzionali
Questo atteggiamento ha reso possibile una interessante scoperta che non solo e non tanto la destra quanto anche e magari più ancora la sinistra giudiziaria
Che viene percepita non di rado dal governo socialista come l'elemento per trovatore del quadro politico generale
Finalmente due brevi considerazioni da una parte mettere in rilievo che in quest'ultima tappa si sono prodotti diversi e frequenti contatti tra il nostro movimento MT
Le altri movimenti a fine dell'ambito europeo bisogna fare di questo una valutazione altamente positiva e fare anche Woody per il futuro arricchimento di questa prospettiva
Come ultimo esprimere il mio personale sentimento di dolore per la definitiva mancanza tra noi di Marco Ramat
Questo fatto triste ha per me una particolare significazione
Quanto dodici anni fa sono venuto per la prima volta in Italia alla ricerca di MT
Lui che è stato il primo compagno ad aprirmi la strada una ricca e viva spedì Enza del rapporti umani e politico-culturali per fortuna ancora in vigore grazie
Un avviso fuori in vendita il libro che riguarda un pezzo di storia di MD su Ottorino pesce curato almeno nella parte iniziale da Marco Ramat raccomando l'acquisto di questo primo allora Salvo andò
Dopo si prepari
Amo Spini attenti
Il saluto che porto ai vostri lavori a nome della direzione socialista non è solo un atto di cortesia
Ma
Vuole costituire l'occasione
Per potere
Svolge anche tra di noi un discorso oltremodo Franco
Pur nel contesto di rapporti
Tra noi e voi
Che certo negli ultimi tempi sono stati caratterizzati da incomprensioni e contrasti gravi e che tuttavia non ci hanno mai fatto dimenticare la con sedute vedere porte di altri tempi e di altre stagioni politiche
Le cose importanti
Che abbiamo grazie anche al vostro apporto in anni lontani potuto fare in una situazione politica diversa da quella presente
Ma che tuttavia registrava incomprensioni difficoltà ostruzionismi sbarramenti nel sistema politico nel sistema della pubblica amministrazione
Con riferimento a proposte riformatrici che pure in quegli anni ebbero a fare strada seppure tra mille difficoltà tra mille ostacoli la situazione certo oggi è diverso
C'è ricordate spesso che siamo diversi noi noi vi ricordiamo che siete diversi chi manifestate in ora attenzione minore tolleranza
E certamente con riferimento dal confronto politico
Un metodo molto diverso dal metodo laico degli anni ai quali ho fatto riferimento e tuttavia ritengo che la relazione di Palombarini
E alcune cose che ho sentito anche nel corso degli interventi consentono una ripresa di rapporti pur muovendo c'è certamente in direzioni di prospettive che dallo Stato possono sembrare divaricate lontana siamo molto interessati
Le cose che ha detto Palombarini con riferimento
Ad una cultura della giurisdizione un ritorno cultura della giurisdizione che non può passare però se non attraverso il rifiuto di pratiche giudiziarie rappresentano la negazione di quella cultura
Se non attraverso la creazione di rapporti sia pure dialettici senza i quali e al di fuori del quale non è pensabile che si possa organizzare un'area riformista alla quale affidare incombenze particolari sul piano dell'iniziativa politica oltre che di quella legislativa
E tuttavia credo però che il recupero e valore e di una pratica riformista non può prescindere da una ricognizione di quelli che sono i sentimenti ai bisogni del Paese
Non filtrati attraverso un così una preconcetta graduatoria delle necessità
Organizzata soltanto su base ideologica da questo punto di vista io credo che alcune lezioni alcune lezioni del riformismo
Per come esso si è realizzato nel nostro Paese in altre stagioni politiche qualcosa debbono avere insegnato mi riferisco in particolare all'esperienza degli anni settanta
Che furono anni interessanti da questo punto di vista ricchi non soltanto di iniziativa di dibattiti riformisti ma furono anni ricchi anche di azioni di iniziative che ebbero un seguito positivo sul piano parlamentare
E che tuttavia oggi presentano un Bilancio assolutamente deludenti io ricordo le analisi che facevamo e talvolta insieme in quegli anni sulla necessità di rompere
Il nucleo forte di un potere statale che spesso appunto si identificava con gli interessi dei gruppi egemoni e di romperlo attraverso un sistema diffuso di contropotere nel territorio consentendo a nuovi soggetti
Che cominciavano ad acquisire una coscienza collettiva della loro iniziativa quindi della necessità di elaborare insieme anche proposte che non si rivolgevano soltanto al palazzo al Paese
Di dotare questi soggetti di strumenti adeguati
Di affidare loro la gestione di riforme che il Parlamento sia pure faticosamente esitava
Si è avuta una disposizione da questo punto di vista dualistica del potere un potere al centro che perdeva competenze strumenti e Poteri invece che via via nascevano
Nel corpo del Paese
Che venivano a gestire i nuovi strumenti e nuovi poteri trasferiti e tuttavia dico che complessivamente questo disegno formatore ha fallito
Questo disegno riformatore
Tenuto conto del fatturato tenuto conto delle decisioni che esso ha prodotto quindi giudicando complessivamente questa esperienza non è che oggi meriti di essere letto in perpetrato portate a esempio come una strada utile e positiva percorsa la verità è che è mancato solo che questo vi fa storcere il naso
è mancato un forte potere di sintesi al centro e mancato una capacità di direzione politica
Che non soltanto controlla sono un tanto controllassero ma dense gli strumenti e quando occorreva le correzioni di svolta per evitare che quei nuovi potere quei nuovi spazi venissero occupati dagli antichi gestore del potere la storia delle riforme fallite
E dovuta anche a mio giudizio a questo limite di previsione con riferimento alla incapacità che quei soggetti promosso al ruolo di soggetti gestori hanno dimostrato di gestire quando venivano la fidata e d'altro canto mi sembra che qui venga India riproposto
Ed è il secondo rilievo che vorrei farvi une concezione dei bisogni della Società italiana nel momento presente e dei doveri che competono alla sinistra con riferimento a questi bisogni assolutamente inattendibile
I doveri dei soggetti trasformatori cambiano
E quando cambiano anche le domande di trasformazione io credo che non affrontare questa realtà con grande realismo significa soltanto baloccarsi con dei miti imbarcandosi con dei mille non si vince in politica la verità è che la società italiana è diventata una società evolute le società evolute non hanno bisogno solo di soggetti trasformatori perché in buona parte si trasformano da sé
In buona parte si trasformò la da sé e quindi non hanno bisogno di signori e principi del consenso che mi trasformo uno dall'altro
Questo vi fa storcere il naso ma le cose stanno andando proprio così
E se le cose vanno così quelli che una volta erano i soggetti e trasformatori devono diventare soggetti regolatori cioè che provvedono a dettare regole a garantirle a presidiarla adeguatamente a esprimere decisioni che riescono poi ad organizzare un movimento ad organizzare decisioni che si producono a livello della base sociale che richiedono una gerarchia richiedono una graduatoria che non sia soltanto affidata alla capacità delle forze in campo
Una società che si trasforma da sé una società che esprime una propria idea in ordine alla graduatoria degli interessi che sono in campo è una società con riferimento alla quale occorre intervenire per evitare che il più forte faccia sì che l'interesse che adesso sta a cuore venga messo prima
Quando noi parliamo di capacità di decisione diversa
Del sistema con riferimento a tutti circuito della decisione politica e non soltanto a quello che ha così gli strumenti ufficiale
Che si convengono al Governo centrale al potere centrale ma ci riferiamo a tutti i governi ci riferiamo a tutti i poteri ci riferiamo quindi al complesso dei meccanismi che producono decisioni rilevanti politiche nel Paese e con riferimento ad essi diciamo che occorre stabilire un ordine affinché vi sia sia un'autorità
Che deve essere forte controllata
Quanto meno debba essere più forte di colori quale vorrebbero regolare graduare questi interessi tasse diciamo una cosa che magari così sul piano delle prime reazione di quelle istintive
Suscita i la vita o rabbia
Diciamo una cosa che sta a indicare percorsi obbligati ai quale prima o poi arriveremo tutti
Vi saranno quelle che ci sono arrivati perché essendo riformiste queste cose hanno prodotto da sempre vi saranno quelli che arrivano dopo
Perché essendo riformista dell'ultima ora sono costretto a fare i pentiti con riferimento all'acquisizione di queste precise necessità io devo dire che da questo punto di vista qualcosa a sinistra comincia già cambiare
Comincia già a cambiare e rispetta questo cambiamento un qualche giudizio una qualche previsione io credo che vada fatta
Salvo a riservarsi il ruolo di predicatori che di volta in volta dall'esterno stabiliscono dove la sinistra sbaglia o dove la sinistra ci azzecca ma non c'è dubbio che la visione che voi avete delle riforma istituzionale di cui si discute queste idea di un disegno né ho avuto ritardi o di nuova governabilità
Che dall'idea così di un di una ci
Tra la di comando
Chiusa ad ogni occhio indiscreto nella quale abili manovratori stanno predisponendo meccanismi infernale per distruggere la democrazia del nostro Paese
Il contraddice invece con il modo che hanno di vedere e di sentire queste cose
I partiti della sinistra italiana la sinistra politica
E del resto al di fuori e se mi pare che gli spazi occupati da una stessa sinistra sociale Inter teatrale sono sempre meno
Le cose che siamo riusciti a fare dei mesi scorsi
Nelle settimane scorse all'interno della della Giunta del Regolamento
Vanno in questa direzione le cose abbiamo fatte nei giorni scorsi con riferimento alla riforma della presidenza del Consiglio vanno in questa direzione
C'è l'idea che una forte funzioni di governo
Sia un elemento che turba un ordinato sistema di rapporti istituzionali si è rivelato un mito e come tutti i miti è stato messo alla porta dei partiti della sinistra che oggi sono interessate a trovare una accettabile
Base di confronto su queste questioni
Tenuto conto della disponibilità che sono sul campo Everest altre alternative non ve ne sono
Perché quando anche alla nostra sinistra si dice che è finita fanno una stagione politica
Ma una stagione
Caratterizzata da aspettative politiche
Che andavano nella direzione della larga larghissime intese dei grandi concerti e beh non c'è dubbio che cambiare politica e guardare altre cose significa anche cambiare
Cambiare cambiare politica istituzionale lavorare a tranne diverso in questo senso non si può
Cambiare mi riferisco ai compagni comunisti e io devo dire che in questo senso vi sono segnala di coerenza che non possiamo che salutare positivamente
Non si può passare
Dalla politica
Fatta tutta
Basato tutto sulla ricerca di larghe accordi all'interno dalla quale il parlamento diventa l'aria privilegiato dello scambio politico una politica diversa
E poi lasciare immutate le coordinate
Della politica istituzionale stanza non si può cambiare indirizzo politico e poi dire sul piano dei disegni istituzionali noi siamo ancora ancorati a una visione così compromissoria
All'interno della quale o tutto si decide insieme quindi vi è un uso di tutti delle istituzioni o l'istituzione vengono essere paralizzati nessun uso è possibile io credo che il cambiamento
Non marginale di alcuni giudizi mutamento alcuni giudizi politici il fatto che si guardi in altra direzione comporta che anche la politica delle istituzioni venga governata da atteggiamenti diverse proprio quello che si sta verificando si sta verificando senza traumi
Ed è credo un mutamento di atteggiamento destinato a produrre
Cose buone
Perché non c'è dubbio che la politica istituzionale alla la parte più alta della politica
Quindi quando ci si comincia a intendere sul terreno delle scelte istituzionali credo che si creano condizioni perché non ci si intenda domani sul terreno politico quanto meno un atteggiamento di incomprensione e diffidenza
Via via Possa rientrare
E credo che anche con riferimento a questa vicenda referendaria occorre confrontarsi con analoga laicità io posso capire io posso capire le urla impazzite di certi settori della magistratura comprendo molto meno quelli vostri il dissenso giusto
Bah argomentato probabilmente su alcune questioni non si è riflettuto sufficientemente ma viva Dio io credo che non tutte le indipendenze
Possono essere sostenute con gli stessi argomenti c'è l'indipendenza che serva a fare certe cose che meritoriamente un certo tipo io ritengo che è quella la quale guardate voi merita argomenti di tipo diverso e tuttavia in queste prime battute anti referendarie i toni sono quelli che ricordano le crociate di Gabrio Lombardi contro il divorzio contro il referendum per la botta per Livorti
Ho detto i toni ho detto i toni ho detto i toni i toni sono quelli se gli argomenti a favore i toni sono quelli se gli argomenti sono di tipo diverso io credo che prima o poi verranno pazientemente alla luce e con essi ci confronteremo una cosa mi pare certa
E dal momento che anche Palombarini nella sua relazione ha fatto né strette inventare di occasioni mancate che questa bisogna metterla tra le occasioni mancate una cosa è certa una cosa è certa
Che l'indipendenza comunque motivata
Costituisce il corrispettivo
Costituisce il corrispettivo di una garanzia fondamentale che la garanzia della imparzialità nel momento in cui per condizioni
Alcune delle quale le avete descritto in modo suggestivo attendibile ecco questa situazione viene meno io credo che occorra porre dei rimedi il referendum si occupa di questo quindi io credo che si occupa di una questione che sta a cuore alla gente comune che è interessata al problema delle imparzialità dei giudici magari non avrà la cultura giuridica per ricostruire il sistema delle insidia alla imparzialità ma quando queste c'è
Quello che sta viene meno e la tocca con mano
E ritiene che la situazione abbia superato la soglia di guardia
Il discorso della delegittimazione ecco io non credo che nasca dalla dalle campagne per la giustizia è giusto dal referendum e credo che anche voi lo sapete bene
Quando le cose stavano in modo diverso potevano esserci campagne fermi o fermissima ma non coglievano certamente nel segno perché c'era un rapporto un circuito di fiducia che veniva vivificato vivificato
Da un rapporto che veniva accettato rovente in cui questo rapporto viene ho rifiutato e la le delegittimazione credo che sia nelle cose ma parlano di occasioni perdute anche in questo senso
Per dire che la garanzia delle indipendenza mondo che rappresenta il corrispettivo di un'altra garanzia quella dell'imparzialità del giudice può in un sistema come il nostro ma in tutto il sistema occidentale mantenersi inalterata con i caratteri di sempre a condizione che vi si orale dei meccanismi o di controllo sociale o di responsabilità
Beh non è che per quanto riguarda il controllo sociale le cose siano andate molto bene del nostro Paese perché c'è una crescente intolleranza rifiutare ogni forma di critica
Come così aspetto
Come espressione di un progetto di indebita compressione degli spazi di libertà del giudice ma o l'una o l'altra
Da questo non si riesce e io credo che anche esperienze recenti anche esperienze recentissime
Ci convincono in ordine a questa stringente stringente necessità io vedo per esempio che anche con riferimento alla vicenda Tortorano che ha dato luogo a tante polemiche a tante incomprensioni
Forse si è sbagliato talvolta nella forma nel fare certe cose ma certamente non nella sostanza
Però oggi
Diventa è quasi una frasetta di rito quella di dire quando ci si occupa di devianze giudiziario ebbe c'è il caso di Napoli ma quello è un caso limite i giudici di Napoli sono un capitolo a parte io a Dio ma che qualcuno l'avesse detto quando si svolgeva il fatto
E quando cominciavano ad aprirsi e polemiche incomprensioni e Valente probabilmente non si sarebbe neanche arrivata certe sortite non sarebbe neanche arrivata certe iniziative ma il problema è di sistema
Quindi non è problema
Di misuro definite di sistema nel momento in cui si rifiutano la critica ancorché vivace o troppo vivaci perché la si rappresenta come l'anticamera il primo passo
Di un disegno eversivo tendendo indebitamente a sottrarre al giudiziario quello che al giudiziario compete ma il passo successivo è quello di adeguati meccanismi di responsabilità io credo che su queste cose avremo modo di riflettere
E riflettendo su queste cose per esempio sdrammatizza Remo anche la vicenda del meccanismo elettorale avrebbe fatto una questione
Del meccanismo dalla legge elettorale del CSM fondamentale quasi per le sorti dalla democrazia del nostro Paese ma quando mai quando mai con i meccanismi elettorali
Si incrementa così decremento noi tassi di livelli di partecipazione ipertesi di partecipazione ma no non è così è così non è no no no non è una non è non è una battuta non è non è un bacio per favore non è non è una battuta non è un valore non è una battuta evidentemente quando si opera all'interno di coordinate che non vengono modificate all'interno di coordinate che non vengono modificati la nostra valutazione che l'uso che è stato fatto che l'uso che è stato fatto del partito dei giudici
E lo dite voi questo l'uso che è stato fatto del partito dei giudici ha consentito un funzionamento del tipo di quello che abbiamo in più occasioni ha denunciato del Consiglio superiore dalla magistratura dove si ipotizzano anche il segretario del Consiglio tanto a corrente
Tanto a cuore
E non potete dire voi dove abitate perché nel momento in cui voi avete preteso di essere gli accusatori del sistema politico
Per pratiche di lottizzazione che restavano tale anche quando raggiungevano
Così un coinvolgimento quando coinvolgevano la totalità dei soggetti politici vedi RAI TV non potete dire voi dove eravate quando vi diciamo che comminare garanzie minore legittimazione democratica percorrere le stesse strade
Questo è il problema
Quindi io ritengo che su questa strada
Probabilmente parlando sì chiariranno le le l'unica cosa a cui noi non siamo interessati che vi sia una forte corrente
Di sinistra della magistratura che pesi poco abbaia alla luna ma viceversa vogliamo che sia un interlocutore forte all'interno del confronto che si è aperto nella sinistra italiana
Allora Morse Pignatelli e poi Gennaro ma Hruska raccomando il rispetto del dieci minuti
Saraceni non andare via che poi può attaccare a testa
Si eviti
Pignatelli
Il caso ha voluto che io dovessi intervenire subito dopo
L'intervento dell'onorevole andò
E quindi dato il tipo di intervento che vi assicuro è stato preparato prima dell'intervento dell'onorevole andò
Io dovrò mettere le mani avanti perché quanto dirò al primo punto che ha per tema la critica al corporativismo dei magistrati non possa solo suonare
Coppe accoglimento delle critiche
Se possono così chiamarsi che l'onorevole andò ha fatto acquisti
L'unica cosa che vorrei dire all'onorevole andò a proposito di lottizzazione ed informarsi meglio su quella che è la più la posizione di Magistratura democratica espressa Inge più volte in tempo non sospetto
Sulla fenomeno della lottizzazione che purtroppo esiste all'interno del consiglio superare la magistratura ma che non vede coinvolto certamente Magistratura democratica
Sono profondamente convinto che sia giunto il momento da parte di Magistratura democratica soprattutto in questo momento
In questa fase
Che ci vede uscire dalla giunta unitaria
Di affrontare seriamente con senso di responsabilità
Il problema della reazione corporativa
L'esperienza del governo unitario mi ha fatto toccare con mano
Quanto sia facile
La tentazione cadere nella tentazione della risposta corporativa
All'aggressione delegittimante perché c'è stata un'aggressione delegittima
Io ritengo che sia un grave errore da parte della magistratura rispondere
In modo corporativo
Perché la risposta corporativa
Ha un carattere di omologia e di specularità rispetto all'azione delegittimata
Mi pare che ci siano almeno due tratti comuni tra l'attività di delegittimazione svolto dall'esterno
Sulla magistratura e la risposta che sia corporativa della medesima
Tutte e due sono strumentali
A un qualcosa che chiamerei privato
Chi tenta di delegittimare la magistratura il gruppo sociale perché in genere non è una singola persona ma un gruppo che tenta di legittimare legittimare la magistratura
Vuole ottenere come scopo l'immunità
Dall'applicazione del processo della giurisdizione della legge nei suoi confronti
E quindi pretenda uno spazio di privatezza
Non normato
Vuole un privilegio nell'ambito lo Stato di diritto
Tenta di ricacciare indietro e controllo di legalità
Ma chi risponde in modo corporativo manifesta di avere una concezione privatistica delle sue funzioni
Quindi perde di vista
Il carattere pubblico di queste sue funzioni
E dimostra appunto di avere una visione privilegiata
Del ruolo del giudice
Potremmo dire privata
Io dico sempre agli uditori che qualche volta vengono affidati
Per il tirocinio anche a me
Che nelle aule di giustizia
Giustamente sta scritto che tutti sono uguali davanti alla legge
Ma negli uffici dei giudici forse bisognerebbe mettere un cartello
Che dicesse la legge non è proprietà privata
C'è un secondo tratto che accomuna la risposta corporativa all'aggressione
All'aggressione delegittimante
Ed è la negazione della democrazia di un principio anche se diverso
Della cosiddetta cultura democratica
Il chi delegittima dall'esterno
Nega il principio di eguaglianza dei cittadini davanti alla legge che risponde in modo corporativo
Nega il carattere di servizio che al potere pubblico all'interno dello Stato democratico
Che è di nuovo un principio fondamentale che la democrazia
Allora se questo è vero Magistratura democratica deve uscire il più presto possibile
Dalla tentazione corporativa deve trovare una strada alternativa
Non può più accontentarsi di distinguere le critiche dalle delegittimazione è vero che esistono critiche legittime e delegittimazione illegittime ma per ma per accertare se nel caso concreto si tratta della di quella prima o della seconda
Non c'è niente da fare che scendere nel merito
Scendere nel merito della critica
Andare a vedere sì essa sia o meno fondata se si tratti di una critica magari
Che parte da un fatto vero ma poi generalizza indebitamente
Oppure se si tratti di una strumentalizzazione di qualche caso
Inaccettabile
Solo che scenderà del merito pone una serie di problemi
Io ne individuo soltanto due
Uno riguarda il caso in cui ciò che viene detto a titolo di critica
Contenga quella che si potrebbe chiamare una notizia di incolpazione disciplinare
In questo caso
Ci troviamo di fronte al problema della reazione degli organi titolari dell'azione disciplinare e ci troviamo di fronte al problema della discrezionalità
Dell'azione disciplinare
Ora a me pare che anche da questo punto di vista anche in una visione anti
Corporativa delle cose
Occorra battersi per l'introduzione di un principio di obbligatorietà dell'azione disciplinare
Perché di fronte all'opinione pubblica evidentemente la critica che contenga ragione a Toronto in modo fondato o meno una notizia di incolpazione disciplinare deve
Essere iniziato un procedimento disciplina
Magari subito dopo si arriverà all'archiviazione quando non può esserci l'inazione
Secondo problema se si scende nel merito
Seguì un gruppo organizzato di magistrati magari Magistratura democratica o o l'intera associazione
Accettando la legittimità della critica scende nel merito non può più solo difendere
Ma deve nel caso in cui verifichi la fondatezza della critica
Che cosa fare
Viene fuori il problema che io lasci offerto di un'eventuale sanzione associativa a livello di opinione pubblica
Che in qualche modo ricollegabile ad una forma più avanzata che va tutta studiata
Di responsabilità politica
Quando abbiamo parlato di responsabilità politica ci siamo fermati alla critica come sanzione
Ecco forse la critica può essere l'inizio di una procedura di una sanzione riversa
Comunque è certo che se si vuole una risposta non corporativa ci troveremo
Davanti il problema di che cosa fare delle critiche fondate
C'è lavoro molto lavoro da fare da parte di Magistratura democratica e dire che un lavoro da fare prima di un eventuale ricostituzione di giunta unitaria perché non sarà certamente accettabile un'unità corporativa
Passerei
Ora ad un altro argomento che mi pare molto importante ed è il tema della professionalità per dire brevissimamente
Alcune cose in tema di una necessaria qualificazione di questa professionalità
Mi pare che siano state dette in questi giorni cose interessanti hanno anche cose inesatte sulla concezione della professionalità da parte di coloro che l'hanno elaborata all'interno di Magistratura democratica
Colgo l'occasione allora per patteggiare brevissimamente quelle che a mio parere debbono essere le qualifiche che determinano che specificano una professionalità certa abile
Innanzitutto c'è il problema sollevato da Borraccetti
Estremamente interessante cioè il discorso della professionalità deve fare i conti con la riforma delle figure processuali perché c'è il pericolo che un potenziamento o un un discorso un approfondimento
Un rilancio del discorso dalla professionalità copra delle professionalità attuali
Dovranno invece essere modificata in una prospettiva di riforma
C'è anche il pericolo contrapposto di non
Spingere per una elevazione dei dei modelli di professionalità che ci sono ancora siccome la riforma del processo penale nonché dipende solo da noi è chiaro che non possiamo aspettare a fare discorsi e professionalità
A a quando saranno cambiate le figure processuali bisogna cominciare tenendo conto però dell'atto messo in luce da Borraccetti
Vi è poi un secondo aspetto che ritengo fondamentale bisogna fare attenzione a non parlare di una professionalità di eccezione
E andare verso invece una professionalità del quotidiano
Perché se è importante il tema del maxiprocesso non dobbiamo dimenticare che la magistratura si interessa anche di medi processi si interessa di mini processi
E l'ingiustizia che può esserci dentro o la mancata giustizia dentro un processo
Indipendente dalla dimensione maxi media uomini del processo stesso
L'ingiustizia innanzitutto è un dato più qualitativo che quantitativo ma anche se vogliamo fare un discorso di quantità
Voi capite che può esserci una maxi ingiustizia in un mini processa e allora visto che gli utenti della giustizia non sono soltanto politici mafiosi e terroristi ma anche i cittadini normali anche perché c'è anche una giustizia civile se Dio vuole
Allora evidentemente la professionalità vale estesa alla giustizia di tutti i giorni e questo è un argomento sul quale mi pare che Magistratura democratica debba addirittura costituire un gruppo di studio
Come
Esaminare come
Riuscirà ad elevare il tono cioè il la professionalità nella giustizia di tutti i giorni
La professionalità dopo
Non può essere soltanto un concetto tecnico
Occorre
Vedere inserire
Il discorso dalla professionalità in una prospettiva di valori
Riscoprendo quanto ci diceva prodotta a proposito della carattere politico della giurisdizione
Sia la giurisdizione a carattere politico la provvisorietà non può essere soltanto tecnica come coniugare l'aspetto tecnico della professionalità con l'aspetto politico come riferimento i valori è un problema aperto ma va affrontato
Mi rimane poco tempo per affrontare un ultimo tema che quello posto dalla relazione di porco edu
Sul processo penale
Dico brevissimamente che la relazione di porco educa il merito di aver posto con nettezza il problema al difetto
Essere relativa soltanto ad un aspetto della questione
Tutto ciò che è stato predicato da Porcu dove mi pare che vada benissimo per la figura del giudice
Ma la magistratura non è fatta solo di giudici
Non esiste solo la giurisdizione ma esistono anche il potere di attivazione della giurisdizione esisto i poteri di investigazione di elevazione dell'accusa di richiesta dalla condanna i poteri di cui è titolare il pubblico ministero lo sarà anche nel processo
Futuro
Ora
Se questo è vero
Il discorso sull'imparzialità è un è uno dei discorsi Rafale
Ed esiste un discorso non solo della giurisdizione ma un discorso dell'azione penale
Io non posso fermarmi a esaminare questi aspetti dico solo
I quattro corollari che mi pare si possono tirare
Da questa constatazione che la alla giurisdizione non esaurisce giudiziario noi non parliamo mai di istituzione giurisdizionale parliamo di istituzione giudiziaria di cui la giurisdizione e giurisdizionale è solo una parte
Primo c'è un problema di professionalità diverso da del giudice rispetto all'accusatore o a colui che investiga
Secondo il nostro tema democrazia cultura della giurisdizione e limitato e parziale se non aggiungiamo l'esame della attivo nel giuri giurisdizione dell'azione giudiziaria
Quindi quando c'è un discorso interessantissimo importantissimo di cultura della giurisdizione dei resti un discorso di cultura dell'azione
Terzo
Colui che esercita poteri di investigazione si trova in una posizione attiva si trova in una posizione che si può riportare molto meglio del giudice
Al discorso dell'impegno ha riscosso anche della lotta perché in qualche modo la ricerca delle prove richiede anche superamento di resistenze
Che sono collegate il conte Leo ai contro interessi anche solo eventuale legati alla prova la prova deve essere cercata questa ricercare la prova può richiedere il superamento di resistenze tant'è vero che chi investiga dei poteri coercitivi
Per lasciamo perdere la libertà personale imputato poteri coercitivi di perquisizione e di sequestro
Di coercizione sui testimoni
Questa volta deve avvenire nella legalità
Il processo futuro la riforma del processo penale anche una riforma della regola del conflitto che è poi quel contraddittorio di cui continuiamo a parlare
Quindi a me pare che una rissa estimazione delle categorie generali dal processo debba tener conto e debba distinguere nell'ambito di magistrati che devono rimanere compositi così come sono il giudice
E e ciò che è giurisdizionale dal
Investigatore e ciò che
Non giurisdizionale
Ultima conseguenza questo fa sì che
Oggetto dell'azione di amministrazione della giurisdizione del Consiglio sopra da magistratura e sì anche l'azione
E tutto ciò che si riferisce all'azione i presupposti dell'azione il Consiglio sopra la magistratura non possono interessarsi dello status dei giudici e dopo e dello status dei titolari dei poteri di investigazione ma dovrà preoccuparsi
Ammina amministrativamente anche dei presupposti dell'azione quindi la stessa categoria di giurisdizione
Del dei parlanti amministrazione della giurisdizione deve essere interpretata nel senso che esiste anche un'amministrazione dell'azione giudiziaria che poi la riscoperta
Dare un punto di vista nuovo mi pare della vecchia distinzione che tutti conosciamo tra magistratura giudicante inquirente e requirente
Dovrei dire ancora molte cose ma è scaduto chiedo scusa
Ma Hruska e dopo sarà Cheney se in sala
Ancora ieri Rodotà ci ricordava che vi è una cultura più diffusa di quanto si possa pensare
Che intende ridurre le Autonomie e quindi la complessità sociale istituzionale e comprimere i controlli sull'esercizio del potere ivi compreso quello di legalità
Ed è anche noto ma in questo congresso tale questione è stata in parte rimossa
Che l'insofferenza al controllo di legalità si è tradotta in una serie di iniziative politiche tendenti si badi bene non ad eliminare i guasti agli eccessi dell'intervento giudiziario che pure vi sono stati come dirò
Ma a limitare la stessa indipendenza ed autonomia dell'ordine giudiziario è superfluo che rammenti i vari difficili momenti di questi ultimi anni che sono in tutti ben presenti
Inevitabile e per molti aspetti necessaria è stata quindi la reazione della magistratura che però spesso ha dimenticato che egli e iniziative tendenti a delegittimare la facevano leva su problemi reali è fortemente sentiti dall'opinione pubblica scadimento della giurisdizione cadute di professionalità mancato rispetto dei diritti fondamentali protagonismo
La posizione autocritica dell'associazione emersa a viareggio è stata infatti ben presto dimenticata nell'esame dei vari casi concreti
Ed è prevalsa certamente una posizione corporativa degli altri due gruppi associativi che non ha lasciato del tutto indenne nemmeno Magistratura democratica
Tutto ciò deve essere tenuto ben presente quando si esaminano due fenomeni in apparente contrasto tra loro
E cioè la crescita dell'intervento giudiziario e dell'indipendenza reale del giudice da un lato e la crisi della giurisdizione dall'altro
Direi che la crescita e imputabile ad una serie di fattori complessi alcuni fisiologici e positivi altri negativi
Da un lato infatti si assiste ad una compressione di spazi tradizionale di impunità come è stato già ricordato ad un intervento giudiziario che supera vecchie timidezze che si avvicina ai santuari come si suol dire
E da un aumento complessivo della domanda di giustizia e di controllo di legalità esperienza peraltro comuni ai paesi occidentali
Tendenza questa comprensibile e positiva anche perché se più forti e penetranti diventano i momenti di decisione politica più forte inevitabilmente diviene la richiesta di legalità
Se molte nuove istanze ricordate anche in questo congresso non trovano sufficienti risposte a livello politico è chiaro che si cercano a livello giudiziario
Ma quest'ultimo aspetto presenta delle valenze negative perché ci riconduce direttamente al tentativo di dei politici alzare i conflitti riducendoli a mera questione giudiziaria
Operazione che va però detto nel complesso non è più uscita perché la crescita reale dell'indipendenza ha consentito tramite la via giudiziaria di giungere ugualmente ai nodi politici dei problemi che sono quindi stati di portati e vi proposti al dibattito politico
Sì a ciò si aggiunge il venir meno di tutta un'altra serie di controlli come giustamente sottolineava POR quei politici amministrativi contabili
Si comprende come vi sia un sovraccarico del momento giudiziario e quindi una maggiore esposizione politica del giudice
Fenomeno come si diceva per certi versi inevitabile per altri versi preoccupante anche perché tutto ciò comporta una modificazione dei tradizionali rapporti tra i poteri dello Stato
Bisogna prestare grande attenzione a questo fenomeno
Perché esso è tale da mettere in discussione e quindi in crisi la stessa autonomia e indipendenza del giudice
Perché oggi mancano dei momenti di reale responsabilità responsabilità tanto più necessaria quando più incisivo ed esteso il campo di intervento del magistrato
Ed è questo credo un aspetto estremamente importante
Poiché mi sembra indubbio che l'opinione pubblica giustamente non posso tollerare che chi esercita poteri tanto rilevanti ed incisivi non sia esposto a momenti di reale ed effettiva responsabilità
Ma ancora la sovraesposizione è uno dei fattori certamente non l'unico che contribuisce alla crisi della giurisdizione
E ciò non solo perché i problemi complessi vengono scaricati su strutture fatiscenti e su sistemi processuali inadeguati
Ma anche perché nasce nel giudice un senso di onnipotenza
Che comporta una impropria esaltazione del ruolo e quindi protagonismi insomma il giudice si illude di potere risolvere problemi che sono invece essenzialmente politici e tale illusione e fonte di numerosi guasti
Ciò che quindi si impone subito è un'inversione di tendenza il giudice deve fare la sua parte e deve farla bene ma i problemi politici non possono essere giurisdizionali usati ciò che va affermato e il primato della politica nella soluzione dei conflitti
Sulla giurisdizione penale molto è già stato detto mi limiterò a pochissime considerazioni già ho detto della crisi della giurisdizione delle cadute di professionalità dei protagonismi delle pericolose illusioni depressivi
Sono convinto anch'io che oggi si assiste ad una pericolosa invadenza della giurisdizione penale
Ciò comporta la necessità di un'approfondita riflessione già ad altri sollecitata sulla opportunità di una revisione delle fattispecie penali anche di quelle in tema di reati contro la pubblica amministrazione
Sulla necessità della riattivazione di altri momenti di controllo per responsabilità diversi da quello penale sulla funzione della pena e quindi sui limiti della giurisdizione penale
Ma oltre a ricordare questi impegni che l'intellettuale collettivo Magistratura democratica deve assolvere nell'immediato futuro
Voglio porre l'accento su due questioni la riforma del processo penale in senso accusatorio come è stato ricordato anche da Borraccetti non appare più differibile per
E in secondo luogo il nostro deve essere un processo per così dire rigido caratterizzato mi si consenta l'espressione dal formalismo giuridico poiché nel processo le forme costituiscono momenti di ineliminabile garanzia dei cittadini inquisiti
Da ciò discende che va recuperata una posizione di terzietà ed imparzialità
Del giudice necessaria per garantire una corretta assunzione delle prove
Ciò che va riaffermata e l'esigenza del giusto processo ricordata spesso da Pino Borre fornito di tutte le garanzie processuali e rispettoso delle esigenze fondamentali e di rilievo costituzionale della difesa
Bisogna ricordare che questo è uno dei cardini dello stato di diritto nel corso del processo nell'esercizio concreto della giurisdizione
Va abbandonato ogni sia pur comprensibile sostanziali Smoke connessa a ciò e l'esigenza di un'attenzione particolare di Magistratura democratica all'esercizio della giurisdizione
Ed una rivalutazione dello strumento della critica i provvedimenti ai comportamenti giudiziaria
Ma tutto ciò non può e non deve di significare disimpegno della magistratura di fronte a gravissimi problemi quali quello della criminalità organizzata messaggio che a volte sembra trasparire da alcuni interventi
Di fronte a tali questioni Magistratura democratica non può essere culturalmente neutrale e quindi massimo deve essere il suo impegno di analisi e di proposta
Ed infatti l'impegno culturale in questo settore può e deve tradursi in proposte organizzative altrimenti la neutralità processuale diventa tout-court neutralità e ciò è inaccettabile
In effetti la organizzazione degli uffici giudiziari e più in generale l'amministrazione della giurisdizione
E l'organizzazione di seminari percorsi di aggiornamento professionale richiedono programmazione seria ed articolata anche per sottrarre l'istituzione all'emergenza del momento ma la programmazione degli interventi organizzativi e formativi la individuazione delle priorità presuppongono scelte di valori e di obiettivi da perseguire
Ciò
Non solo significa rifiuto di una neutralità culturale ma significa pure che Magistratura democratica deve trovare i mezzi più idonei per realizzare tali obiettivi
Sia a livello di singoli uffici giudiziari sia a livello di consigli giudiziari e di Consiglio superiore
Da tutto ciò che ho detto emergono alcuni dei compiti di Magistratura democratica è necessario produrre cultura nuova in settori quali quello della giustizia civile come da molti è stato ricordato recuperare in penale una cultura della giurisdizione delle garanzie in parte dei perita sviluppare la cultura dell'autogoverno insistere sul principio della trasparenza e quindi controllabilità delle istituzioni come modello di esercizio del potere
E necessario proporre le riforme ordinamentali e processuali da tempo richieste e sviluppare la nostra fantasia istituzionale per trovare soluzioni accettabili a problemi vecchi e nuovi
E la politica delle riforme che deve essere rilanciata e che si deve cercare di attuare nelle varie sedi istituzionali che ci vedono presenti
Né si dica che il clima non è favorevole è vero vi sono difficoltà
Ma non è forse la sfiducia nella politica che ingenera come abbiamo visto gravi guasti anche nella giurisdizione perché produce pericolose illusioni la posta in gioco è alta
Termino subito avverte con ragione Palombarini ma sono ancora d'accordo con lui si può anche vincere la razionalità può ancora prevalere
Certo vi è difficoltà nel trovare referenti esterni e certamente non ve ne sono di privilegiati
Il nostro compito è creare cultura e portare razionalità e proposte nuove ovunque si svolga dibattito politico sui temi della giustizia
E necessario aprire il dialogo anche con quei nuovi soggetti sociali ai quali molti hanno fatto riferimento e riaprirlo con alcune categorie professionali penso agli avvocati e ai giornalisti insomma e concludo
Come ci ha ricordato anche adesso Pignatelli bisogna abbandonare ogni corporativismo e imparare a riconoscere anche le ragioni degli altri
Ed è anche per questo che mi è sembrato saggio uscire dalla giunta unitaria dell'associazione che aveva prodotto un appiattimento anche del nostro agire politico ci arriva immessi in un mondo di ambiguità e di ipocrisie e c'aveva condotto ad una difesa non di rado corporativa dell'ordine giudiziario
Che non teneva nel dovuto conto le legittime aspettative ed esigenze dei cittadini
Ringrazio l'Alaska anche perché ha dimostrato che volendo si può rispettare il tempo un avviso devono andare io alla verifica poteri le sezioni Piemonte Caltanissetta Salerno Sassari Luigi Saraceni
E dopo Massimo Brutti
Allora c'è brutti
Per favore entrate le persone che sono fuori Saraceni
Brutti
Zanchetta
Zanchetta
Ferraioli
Dieci minuti per Fenoglio
Un quarto d'ora
Io dico poco
Io poi
Condivido pienamente il giudizio espresso nella relazione di Palombarini e ripreso in moltissimi interventi sulla crisi di legalità che oggi chi investe il sistema politico
Meglio aggiungerei il sistema istituzionale è vero stiamo assistendo al declino dello stato di diritto e questo declina
Come è stato rilevato da innumerevoli analisi di politologi e di giuristi non è contingente ma strutturale
Decisionismo politico extra illegale e talora extra legale valore illegale immunità politico amministrativa degli apparati
Mancanza inefficienza e comunque in sofferenza per i controlli irresponsabilità politica e amministrativa in una parola neo autoritarismo come dice Giovanni Palombarini
Sono i connotati strutturali
Di un nuovo sistema politico che prefigura e forse già configura una nuove nel Repubblica
è chiaro che in queste condizioni la giurisdizione si presenta come un argine se non il solo argine rimasto alla crisi della legalità
Il diritto penale appare la sola forma di controllo rimasta sulle illegalità con la criminalità politico-amministrative
Il potere giudiziario si configura oggi più che mai come un contropotere e le funzioni giudiziarie come irrinunciabile funzioni di controllo della legalità
Ma è proprio qui che emerge la contraddizione visto osé
Intorno alla quale si dibatte questo congresso
E che dobbiamo avere il coraggio di esplicitare fino in fondo la crisi della legalità e generale
E se investe la magistratura non meno degli altri poteri dello Stato
Ed è parimenti non contingente ma strutturale
L'illegalità o le deviazioni la crisi del modello tradizionale della giurisdizione in quanto si collega e nuovi spazi di discrezionalità ed incontra controllabilità favoriti dalla legislazione dell'emergenza e soprattutto dalle nuove prassi dell'emergenza
Decisionismo giudiziario
Extra legale e talora illegale irresponsabilità segretezza mancanza inefficienza e anche l'insofferenza per i controlli
Assemblano la magistratura non meno degli altri poteri dello Stato
E c'è una simmetria che dobbiamo rilevare tra accuse e contro accuse
Se i giudici accusano il sistema politico di illegalità di irresponsabilità di invadenza
Nell'autogoverno dei magistrati
Craxi Martelli accusano i giudici di illegalità di violazione delle garanzie di responsabilità di invadenza nelle funzioni politico-amministrative
Non dico questo per sdrammatizzare ma per drammatizzare perché il dramma è che entrambe le parti hanno ragione il dramma appunto per il cittadino se si andasse se si andrà ad un referendum sulla magistratura
Temo che voteranno a favore della magistratura quanti hanno sperimentato gli abusi
La corruzione le illegalità del sistema politico e amministrativo voteranno contro la magistratura quanto anch'hanno sperimentato gli arbitri gli abusi i ritardi Lete negata giustizia da parte dei giudici
Io non voglio qui aggiungere molte parole alle molte analisi che sono state fatte in questo congresso che del resto andiamo ripetendo da molti anni sulla crisi di legalità investe oggi in particolare il sistema penale mi limito soltanto a segnalare tre regressioni sostanzialistica pre moderne
Premoderno e rispetto alla forma moderna del diritto penale che investono tutti i momenti dell'intervento punitivo il reato la pena il professor una mutazione sostanzialistica nelle figure di reato
Che si manifesta in un'accentuata personalizzazione del diritto penale che sempre più diritto penale del reo anziché un diritto penale del reato
Dell'autore anziché dell'azione quanto meno nei processi contro la criminalità organizzata pensiamo all'uso e all'abuso dei delitti associativi del concorso morale delle sommarie
Delle varie figure di finalità
E di di valore soggettivo dell'azione dell'evento
Che hanno impresso al modello di antigiuridicità elaborato appunto
Dalla nostra tradizione dei connotati sostanzialistica sicché il reato si presta
Ad essere identificato la devianza si presta a essere identificata sei più antico
Tramite indagini sui direi che non sui reati
Accertabile anziché con prove con valutazione della soggettività dell'autore del suo ambiente del contesto in cui egli agito ed è una vecchia tentazione totalitaria la concezione ontologica della devianza
L'idea che si debba punire non per quel che si è fatto ma per quel che si è perversione mutazione sostanzialistica della verità processuale strettamente connesse a quella del reato
Perché se il presupposto della pena non sono fatti determinati ma la sostanziale personalità
Dell'imputato il suo contesto il suo ambito di vita il processo decade da procedura di verifica empirica in tecnica di inquisizione sulla persona sulla sua soggettività
Tanto poco verificabili quanto poco confutabili
Regressione sostanzialistica in materia di pena non solo il carcere è tornato ad essere come in epoca pre moderna luogo prevalente di transito anziché di espiazione penale
Ma la differenziazione delle pene in carceri speciali trattamenti personalizzati alla modellato la pena sulla soggettività del reo sottraendogli caratteri di uguaglianza di astrattezza di certezza di Prezzolini azione legale
Dunque regressione
Io direi pre moderna
E comunque autoritaria nel diritto penale
Parallela
A quella che è stata qui più volte denunciato del sistema politico
Ma la crisi della legalità nella magistratura nella funzione giudiziaria e se possibile più grave perché il potere politico non è legittimato dalla legalità o soltanto per la legalità e legittimato dal consenso
E legittimato dalle procedure democratiche di formazione
Del governo
Certamente non è una legittimazione sufficiente ma la legittimazione specificate la funzione giudiziaria e precisamente la legalità nel senso che la funzione assegnata la magistrature
E precisamente controllo di legalità e soprattutto nel senso che in fonte di legittimazione politica del giurisdizione precisamente la soggezione del giudice soltanto alla legge e dunque la crisi della legalità nella funzione giudiziaria si converte in crisi di legittimazione
E allora se questo è vero
L'indicazione che ne viene è che la difesa del ruolo tra giurisdizione la difesa dell'indipendenza deve presupporre quel lavoro di autocritica che Magistratura democratica
In questo congresso a largamente iniziato
Quel lavoro di riflessione autocritica di critica Interna
Dei provvedimenti che appunto rappresenta uno dei connotati originari di Magistratura democratica
Passare come diceva Elena Paciotti dall'autodifesa all'auto critica e la prima riflessione autocritica
Riguarda precisamente la natura della legittimazione del potere giudiziario
E come poco fa dicevo e legittimazione legale e qui occorre subito sbarazzarci non equivoco nei discorsi che si vanno facendo ed è anche un problema centrale di questo congresso sembra che il richiamo al garantismo come fonte di legittimazione tra funzione giudiziaria e qui valga al richiamo al formalismo allega lirismo a un legalismo al garantismo senza valori laddove invece il garantismo
Questa specifica fonte di legittimazione equivale precisamente lo diceva Palombarini nella sua relazione
A tutela dei diritti fondamentali dove fondamentali significa precisamente fondanti giustifica anti quell'artificio che lo Stato quell'artificio che il potere e quali sono i diritti fondamentali del diritto penale sono essenzialmente la libertà dell'imputato innocente il presunto colpevole la libertà del cittadino finché non sono raggiunte prove di colpevolezza e connessa con la libertà la verità processuale acquisita attraverso prove e controprove smentite di contro il potere
Libertà e verità
Che fanno delle garanzie appunto garanzia al tempo stesso di libertà e di verità
Non la sicurezza alla difesa sociale se questo fosse lo specifico specifica funzione del diritto penale
Ci sarebbero ben sistemi ben più efficaci di difese di controllo sociale
Di la
I carri armati nelle strade la polizia alle spalle dei cittadini la specificità giuridica del controllo sociale che si esprime nel diritto penale e precisamente
La limitazione anche con un costo in termini di sicurezza dell'arbitrio e dell'errore
Questi sono i valori specifici della giurisdizione i valori specifici tra giurisdizione diciamo così i fili sono evitare arbitrio del terrore
Ed hanno come valori sottostanti libertà e verità raggiunta attraverso il contraddittorio che significa rispetto dell'imputato significa controversia tra opposte ragioni entrambe degne di essere prese in esame significa uguaglianza della parola e diritto della parola uguale fra accusa e difesa
Libertà e verità
Sono forse valori diciamo che non ci soddisfano interamente ma che sono valori rilevanti per i quali val ben la pena fare i giudici e che sono comunque quelli che legittimano la giurisdizione
Mentre invece non è una fonte di legittimazione il consenso il consenso maggioritario non è richiesto il consenso di una su una maggioranza ed anzi può essere pericoloso nel condannò nel giudizio nei confronti dell'imputato mentre invece si richiede non il consenso ma la fiducia
Appunto dell'imputata fiducia dell'imputato né sui giudici nel loro equilibrio nella loro capacità di rispettare i loro diritti e questa fiducia sia oggi incrinata io credo che nessuna persona di buon senso
E ne hanno fatto esperienza i membri del Consiglio superiore uscente oggi non teme la magistratura quando viene toccato da una comunicazione giudiziaria do mandato di cattura
Oggi i giudici fanno paura
E io credo che sia un triste paese quello in cui di cittadini hanno paura dei loro giudici assente alla loro sicurezza minacciata non solo dalla delinquenza ma anche dalla giustizia
Certo in passato
I magistrati hanno avuto una tentazione gli anni dell'emergenza sono stati precisamente quelli nei quali i giudici hanno ritenuto di poter sostituire alla legittimazione legale
Alla fiducia dei loro imputati la legittimazione consensuale e maggioritaria
Negli anni passati contrariamente a quanto sta succedendo oggi esisteva una compatta solidarietà fra partiti stampa e magistratura e questa tentazione è stata forte la tentazione di sostituire la legittimazione consensuale alla legittimazione legale e alla fiducia degli imputati oggi questa solidarietà è venuta meno e io dico che non è affatto un male
E tuttavia può essere un male se si risolve in un isolamento l'isolamento politico dalla magistratura in una sua chiusura corporativa
E perché questo non accada e necessario che la magistratura ritrovi le sue fonti di legittimazione rinunciando alle legittimazioni improprie del passato e per questo che trovo impolitico
Oltre che ingiusto contrapporre una magistratura buona un sistema politico cattivo
E interpretare gli attacchi che pure ci sono come esclusivamente strumentali esclusivamente finalizzati alla dizione dell'indipendenza c'è certamente anche questo ma non è un argomento politico
Quello di replicare a queste accuse in questo modo visto che un argomento del genere si tira dietro con facilità il contro argomento che può essere strumentale la difesa per esempio dell'irresponsabilità
Di fronte a una soluzione sbagliata come quella della responsabilità civile
Vagliata per tutte le innumerevoli ragioni che qui sono state dette
Dobbiamo trovare altre soluzioni perché questo problema è un problema reale
Io ricordo che all'origine di suo democratica noi abbiamo sempre connesso tra loro soggezione alla legge indipendenza e responsabilità perché sarebbe davvero un paradosso che l'indipendenza dei giudici giustificata unicamente dalla loro soggezione soltanto alla legge non ne comportasse la responsabilità proprio per le violazioni alle leggi alle quali essi sono subordinati
Dobbiamo quindi trovare soluzione
Le soluzioni sono è ovviamente la riforma del processo le garanzie forti quelle che consistono nell'eliminazione di alcuni poteri la cui esistenza è già una deviazione rispetto al modello i poteri di arresto la carcerazione preventiva da parte del pubblico ministero la carcerazione preventiva obbligatorietà automatica
La disparità appunto per l'accusa e difese
Ma anche
Le garanzie deboli che sono le sanzioni disciplinari nei confronti di violazioni in danno delle libertà dei cittadini di violazioni gravi in danno delle libertà dei cittadini di quei diritti che giustificano la funzione giudiziaria
Ma certo non possiamo aspettare la riforma dei codici
Non possiamo neppure affidarci e procedimenti disciplinari oggi quello che si chiede intanto e che cominci
Ricominci dentro la magistratura quel dibattito politico che si è espresso in passato attraverso la critica pubblica attraverso la critica diciamo senza mezzi termini delle deviazioni
Perché non basta la critica generica alle deviazioni abbiamo sperimentato in passato come questa critica deve essere fatta al singolo giudice al singolo processa al processo sette aprile al processo torto al processi che in qualche modo manifestano delle deviazione
Nella consapevolezza che questi sono processi simbolici e che dietro questi processi ce ne sono tanti altri oltre immaturo anche micro processi che appunto
Sono afflitti dalle stesse deviazione
Io credo che la critica dei provvedimenti oggi debba essere riproposta con particolare forza perché è soltanto attraverso di essa che si ricostruisce in concreto
Una nuova deontologia che i principi possono essere affermati dall'interno contro le loro lesioni dall'interno
E medie nata precisamente su questo e fa le cose che più ha trovato brucianti in qualche senso fra quelli che ho sentito in questo congresso
Mi è parsa la battuta di Errico Ferri quando ha detto voi in fondo non vi distinguete più da noi di Magistratura indipendente visto che avete rinunciato all'interferenza appunto interferenza che la critica dei provvedimenti
E questa accusa l'ho trovata bruciante perché mentre non è del tutto vera perché in parte critica c'è stata
Mentre non è tutto vera perché la critica sul piano teorico e culturale c'è stata tuttavia coglie nel segno perché una critica puntuale delle innumerevoli deviazioni non c'è stata
E allora questo è oggi il compito che spetta misura democratica almeno secondo il mio parere questo è oggi il pluralismo che occorre difendere queste la dialettica associativa che occorre difendere
E che anche le altre correnti facciano anche gli altri magistrati facciano la critica di provvedimenti questa è la politica che oggi si richiede la cosa più deleteria sarebbe che la magistratura si ripresentasse all'esterno come corpo compatto e quanto ha fatto negli anni passati e questo è stato la sua forza non so forse impropria allorché di questa compattezza è la compattezza con il sistema politico con i partiti e con i giornali
Oggi questa compattezza interna
E la sua debolezza
E rischia di diventare appunto compattezza corporativa destinata ad essere ovviamente e forse giustamente sconfitta nello scontro politico e questo avrebbe ovviamente le conseguenze che tutti ben conosciamo
Proprio nel funzioni di garanzia che riconosciamo alla magistratura
Il mio amico Saraceni non lo vedo
Piemonte e Sardegna la verifica poteri per cortesia
Brutti
Le domande referendarie sulla giustizia
Riguardano temi che non sono da buttare via
E che hanno non da oggi una presa sull'opinione pubblica italiana
Si tratta di vedere come vengono affrontati
Su quale terreno si sviluppa il confronto
Se passa la manipolazione e la propaganda
O se invece riusciamo a sviluppare una riflessione seria nel Parlamento nel Paese
All'interno del mondo giudiziario una riflessione che giunga ad approdi concreti
La gente comune prova insofferenza nei confronti del sistema difettoso della giustizia politica ma non basta condividere questo stato d'animo
è necessario dire quale riforma si vuole
Il lavoro svolto finora in Parlamento è o no una base utile
E se lo è da dove vengono le resistenze perché vi è stato un blocco
Vorremmo saperlo dai partiti che hanno responsabilità di governo e che non trovano altro di meglio se non proporre l'abrogazione delle norme vigenti e anche questa scelta non ce la fanno a deciderla in Parlamento hanno bisogno di farla compiere direttamente dal corpo elettorale
Per quel che riguarda il sistema di elezione dei togati nel Consiglio superiore proporre di abrogare le norme vigenti è ugualmente una confessione di impotenza
Vi è la volontà di attaccare l'attuale rilevanza delle correnti associative nell'organo di autogoverno si vuole mettere in discussione la rappresentatività puntuale che il sistema proporzionale assicura il rapporto lineare e trasparente tra eletti ed elettori
Mentre il pane lasciaci renderebbe meno limpido questo rapporto favorendo i gruppi trasversali e le clientele
Ma non c'è una concordanza di progetti tra le forze che oggi firmano per l'abrogazione
Sulle
Funzioni del Consiglio superiore
Su sua i poteri di governo rispetto all'amministrazione della giurisdizione sui mezzi concreti per esercitare
Ancora più delicato è il problema della responsabilità dei giudici dall'abrogazione delle norme del Codice di procedura civile in tema di limiti alla responsabilità
Non scaturirebbe un vuoto normativo ma un nuovo regime si estenderebbe infatti ai magistrati la responsabilità prevista per gli Enti impiegati dello Stato questa qualunque sia l'intendimento di Pannella è una operazione di soppressione dei limiti della responsabilità privatistica del giudice in riferimento ai suoi provvedimenti e corrisponde all'idea che sia questo tipo di responsabilità monetizzabili il più idoneo a mettere sotto controllo l'abuso della giurisdizione che sia questo il modo per colpire il giudice ingiusto si tratta di una idea Perrone
Che porta a relativizzare il controllo sui giudici
Si offre così ai soggetti più forti nella società e non c'è dubbio che i grandi poteri criminali sono soggetti più forti un mezzo per mettere in discussione la terzietà del giudice
E per bloccare le iniziative scomode che vengono dalla magistratura e già lo ricordava Elena Paciotti Don Stilo
Questo prete disinvolto il camorrista pratica l'obiettivo
D'altra parte
Chi garantirebbe l'accesso uguale ed effettivo dei singoli all'esercizio di questo controllo e di questo potere di rivalsa il Civile ha tempi lunghi apposti alti proporlo come lo spazio entro cui si frena hanno gli abusi e si impone un maggiore rigore ai magistrati una mistificazione
La realtà è che riguardo a questi temi giustizia politica poteri e strutture del CSM responsabilità dei giudici bisogna condurre in porto riforme che da lungo tempo sono in gestazione bloccate dagli ostruzionismi di maggioranza
è alla discussione e alla definizione delle riforme che bisogna arrivare
Credo che si dovrà contrastare cercare di respingere il rimedio illusorio delle abrogazioni
Ma comunque vada a finire la vicenda che si è ora aperta con la raccolta delle firme deve essere chiaro che il cuore del problema e altrove che sta nelle riforme
E allora discutiamo di riforme
Dalla relazione di Giovanni Palombarini è venuto a me sembra un contributo assai utile alla determinazione di questi obiettivi
Tutto il capitolo quinto i contenuti di un possibile garantismo ruota intorno alla questione delle riforme
E c'è qui come in molti interventi
Un materiale sul quale deve lavorare la cultura giuridica democratica e che deve essere attentamente e considerato dalla sinistra ai partiti di sinistra
Se vogliono tentare come io credo che dovranno tentare in questo scorcio finale degli anni ottanta le vie ardue di un programma comune
Relativo non solo alla politica economica ma anche ai grandi problemi delle riforme istituzionali e della giustizia
I punti di partenza dei partiti della sinistra sono lontani non nascondiamocelo
Ma al confronto e alla convergenza oltre le formule propagandistiche che ho sentito ancora di che Giare questa mattina le forze della sinistra devono sforzarsi di arrivare e se non su quali gambe può camminare oggi
Un progetto riformatore nel campo dalla giustizia su quali gambe può camminare un progetto che parta dagli obiettivi di superamento della legislazione di emergenza dalle questioni di libertà legate al nuovo codice di procedura penale
E giunga fino all'efficienza della organizzazione giudiziaria
Mi sembra del tutto naturale
Che accanto alle proposte nel vostro dibattito congressuale di sia anche una riflessione matura sulla storia nessun ruolo politico culturale di Magistratura democratica
Ieri ed oggi
Dagli anni della vitalità come diceva Francesco Misiani
A quelli del realismo
è un realismo che mi sembra non rinunciatario
Che misura le forze che propone innovazioni praticabili ed efficaci
Come nel programma col quale Magistratura democratica e andata alle elezioni del CSM
E sul quale si è ottenuto un forte incremento di voti
Questo è il fatto politico degli ultimi mesi
E il fatto politico più rilevante di quell'elezione
Perciò molti oggi sarebbero contenti di un isolamento di Magistratura democratica
Per far prevalere indirizzi moderati nel confronto sulle proposte di riforma e all'interno dell'ordine giudiziario
Provo a dire
Quale insegnamento io personalmente ho tratto
Dall'itinerario culturale di Magistratura democratica e forse non soltanto io anche altri che facevano il mio stesso mestiere che appartenevano la mia medesima generazione alla mia medesima parte politica
è un insegnamento che ricordo particolarmente incisivo negli anni settanta
E lo riassumerei così
Un capitolo essenziale della conoscenza giuridica è rappresentato dall'analisi e dalla valutazione dei conflitti
Non si comprende l'anatomia del diritto né si coglie il senso delle sue modificazioni se i conflitti della Società vengono ignorati o esorcizzare
Veniva questo messaggio anch'
A urtare
Una cultura giuridica tradizionale arroccata nelle vecchie Facoltà di giurisprudenza
Che per l'appunto ignorava cancellava escludeva il conflitto
Analisi e valutazione dei conflitti significa anche decifrare quali poteri di fatto si muovono nella società
Intervengono nella vita e nella applicazione delle norme
Tutta la riflessione sull'articolo tre capoverso dalla Costituzione repubblicana
Votava in fondo attorno a questo elemento di consapevolezza dell'impatto dei conflitti sulla vita giuridica
Ruotava intorno
Al tentativo anzitutto sul piano conoscitivo
Di identificare i poteri di fatto
Gli ostacoli che andavano rimossi
Per far marciare un programma di realizzazione della uguaglianza e della partecipazione dei singoli
Alla dita alle decisioni collettive della Repubblica
Allora avvertivamo
Che sotto la pelle della Costituzione repubblicana di era la consapevolezza che il riconoscimento di un antagonismo tra la Repubblica e i poteri di fatto che impediscono l'uguaglianza
E quella fu una conquista nella cultura giuridica italiana di cui Magistratura democratica è stata fra i protagonisti principali
Abbiamo imparato allora e dovremmo ripeterlo oggi discutendo
Con il compagno andò e con altri che la pensano come Luís che la regolazione democratica e anche trasformazione della società non riesco a capire questa distinzione tra i soggetti regolatori e i soggetti trasformato
Regolazione democratica e trasformazione della società ed è lotta contro i poteri di fatto che negano l'uguaglianza contro la trama delle disuguaglianze reale
E se no se non è questo l'idea stessa di riforme viene colpita resa vana e non ha senso neanche proporre un progetto riformista la società italiana perché è un progetto riformista non si fa in modo indolore
Ma si fa attraverso una lotta aspra contro i poteri di fatto che negano l'uguaglianza
Dove oggi il conflitto allora
Volendo da quell'insegnamento
Cerchiamo di decifrarlo e di capirlo davanti ai nostri occhi
Sotto le coste che ci stanno di fronte e quali sono i poteri di fatto gli ostacoli più pesanti da rimuovere
Io qui avanzo una
Ipotesi parziale propongo una indicazione che non vuole essere esaustiva
Ma salta agli occhi
Un conflitto aspro
Più di altri
Che nella storia italiana assunto molti diversi da circa venti anni a questa parte che non sta alla periferia dell'esperienza giuridica ma ne investe il nucleo centrale e la posta in gioco di questo conflitto nella legalità
E l'autorità formale soprattutto la presa sociale l'efficacia di regole giuridiche non disponibili
Ciò significa che nell'esperienza italiana si manifesta si determina una dissociazione tra legge ed ordine in questo Paese l'ordine sociale tende a costituirsi sempre di più fuori della legge contro di essa
Quel che più colpisce è che la espansione della illegalità si compie all'ombra dei poteri legali è favorita dalla inefficienza della pubblica amministrazione dai controlli deboli
A leggere nel diciottesimo rapporto del Censis
Viene fuori una rappresentazione pacificata idillica
Di
Questo conflitto che ha come posta in gioco la legalità
Perché lo sviluppo di grandi poteri criminali e di una illegalità diffusa nel nostro Paese viene rappresentato con una forma di autolegittimazione
Come il dispiegarsi di forze spontanee che sono paralizzate dagli impacci di una legalità antiquata
Anche il particolarismo criminale appare come una di queste forze spontanee
E la soluzione proposta
Con terminologia ahimè oscura in quel rapporto da quel gruppo di intellettuali che si raccolgono intorno al professor De Rita
Consiste
In una prospettiva di dei clandestini azione indolore
Io non credo
E su questo deve misurarsi a mio parere la nostra analisi io non credo che sia possibile oggi di fronte all'illegalità diffusa nel Paese
Di fronte alla lotta per il diritto per cui contro lo Stato democratico
Vi sono poteri criminali così forti da riuscire a sospendere a svuotare le regole della democrazia non credo che sia possibile dei clandestini Zare questi poteri in modo indolore lo scontro è necessario il combattimento è necessario
Prendiamo la mafia che alla fine degli anni settanta entra nel traffico internazionale dalla droga utilizzando la propria solidarietà e
Che serviva al contrabbando di tabacchi esteri
Il volume degli affari è immane
Per poterli gestire liberandosi dalle pressioni dello stato è necessario un progetto politico è un intervento nella politica
E necessario il terrorismo
è necessario il condizionamento della democrazia perché essa sia vuota ed innocua
E la democrazia innocua se ci pensiamo bene è stata anche l'obiettivo della P due
L'obiettivo di un disegno autoritario che non prevedeva la rottura esplicita traumatica delle regole democratiche ma la creazione di una rete di collegamenti trasversali di poteri omogenei nascosti e non controllabili
Tali da sospendere la sostanza della democrazia da svuotare né
Le regole e poi vi è la corruzione politica che contagia anche i partiti democratici favorita dallo squilibrio fra rappresentatività e potere
Che è caratteristico
Di alcuni di questi partiti della situazione della posizione di rendita di alcuni di questi partiti
Io non credo che la P due rappresenti un episodio marginale e concluso se è vero che in questi anni tutti i punti e gli obiettivi del Piano di rinascita democratica della loggia massonica P due ce li siamo ritrovati davanti come problemi con i quali abbiamo dovuto e dobbiamo fare i conti d'altro canto e noto che molti esponenti del personale politico di governo risultati iscritti alla loggia P due sono stati assolti dalla giurisdizione interna dei partiti
Mi domando oggi se bastano quelle assoluzioni acconsentire che nuove responsabilità pubbliche di ordine politico ed amministrativo siano assegnate a quegli uomini
Questa dunque la realtà storica l'illegalità diffusa i grandi poteri criminali e dobbiamo partire da questa espansione della illegalità nelle sue diverse forme per capire come alla giurisdizione penale si sia indirizzata a una domanda di giustizia che non è quella dei tempi normali codici e dalla quale come osservava ieri mattone non si può negare risposta
D'altro canto è espressione di uno scontro tra giurisdizione poteri di fatto che la pubblica amministrazione non è in grado di controllare anche l'intervento repressivo crescente del magistrato penale
Nei casi di inquinamento nei casi di sofisticazione alimentare lo è la stessa previsione di sanzioni criminali nelle leggi valutaria
Se è questa la realtà da cui prendiamo le mosse è su questa che va costruito e misurato un programma politico giuridico di affermazione e di sviluppo delle garanzie
Non è
Stop
Il ripristino di un modello ideale prima in vigore e poi abbandonato quello al quale dobbiamo puntare
Quando mai vi è stata ai tempi dell'egemonia moderata
Effettività delle garanzie nel nostro Paese c'era una trama di disuguaglianze un rapporto autoritario fra polizia e cittadini un'adesione spontanea di gran parte della magistratura gli indirizzi alle scelte dell'esecutivo o del blocco sociale che questo rappresentava
Dunque il garantismo è un programma tutto da costruire
Indica oggettivi che sono ancora da realizzare obiettivi riformatori
Vi è stato e concludo con questo accenno ad un punto specifico del dibattito di questi giorni
Vi è stata una considerazione da parte di più di un intervento dei Problemi che proprio nella prospettiva di una riforma della giustizia si pongono oggi con riferimento ai grandi processi
Un tema di attualità
Rispetto ai grandi processi cosiddetti maxiprocessi a me sembra che emerga
Con chiarezza ancora maggiore
Come
Partendo dalla realtà
E dall'ampiezza assunta oggi sotto la pressione delle cose dalla giurisdizione penale
Si debbano introdurre garanzie si debbano riformare i meccanismi si debba cioè fare il possibile per assicurare una risposta formalmente corretta e giusta da parte della giurisdizione alle dimensioni assunte ai comportamenti criminali
I grandi processi sono una risultante oggettiva dei caratteri e delle dimensioni assunte ai comportamenti criminali non solo i processi di mafia ma per esempio anche
Quelli per il terrorismo delle stragi che sono grandi processi anche senza avere un grandissimo numero di imputati
Credo che si debbano pazientemente esplorare tutte le vie le possibilità per realizzare subito garanzie maggiori in ordine a questo tipo di processi
E qual è la via sulla quale si deve camminare per realizzare queste garanzie maggiori è la via e su questo concludo della anticipazione io credo che sia opportuno riflettere
Su questa prospettiva di lavoro
E la via dell'anticipazione di segmenti
Della riforma del Codice
Di procedura penale del nuovo codice di procedura penale
Si possono anticipare sedimenti si può estrarre dal progetto compiuto di quel codice un microsistema che sia riferibile alla realtà complessa dei grandi processi e ciò significa anche sperimentazione della efficienza delle norme
Due esempi soltanto
Dichiarazioni accusatorie degli imputati possono venire assunte già ora nel rispetto delle garanzie del contraddittorio si può anticipare un segmento del nuovo Codice che faccia riferimento proprio a questo aspetto più difficile e delicato di quei processi come si assumono le dichiarazioni accusatorie Olimpia gli imputati le chiamate di correo in secondo luogo altro problema i tempi lunghi tra cattura e dibattimento gli intollerabili tempi lunghi tra catture dibattimento anche qui
Si potrebbe fissare un termine per la convalida e la cattura in udienza pubblica si potrebbe anticipare cioè un elemento di garanzia del contraddittorio a questo aspetto più oscuro e difficile
Della prima fase di questi grandi processi
Dunque torniamo alle riforme alle proposte anche minute di innovazioni che servono a far camminare concretamente una politica delle garanzie
E che coprano uno spazio ampio di intervento dalla tutela della libertà all'efficienza del servizio giustizia
Sarà cari amici Astra la battaglia dei prossimi mesi sui temi della giustizia c'è un punto politico che riguarda tutti noi riguarda voi di Magistratura democratica
La sinistra prevarrà o no nella magistratura italiana un orientamento moderato
E con quali supporti culturali io considero irrealistica l'ipotesi che si possa oggi rispondere ai problemi nuovi della giustizia con l'understatement giudiziario che si possano liberare i territori occupati dalla giurisdizione
E tuttavia credo che il senso comune moderato
Che si vuol far prevalere nella magistratura italiana vuole anzitutto una magistratura più circospetta
Non più garantista ma più timida se divenisse dominante questo indirizzo non sarebbe soltanto a questa una sconfitta delle componente progressive e riformatrici nella cultura giuridica nell'ordine giudiziario ma sarebbe anche una perdita secca per la democrazia italiana
Luigi Zanchetta
Un sollecito a rispetta
Immuni non capisco perché tutti gli altri hanno avuto un quarto d'ora
Comunque
Partiamo da un'idea siamo coscienti che vediamo
In un momento nel quale vengono al pettine e questo mi sembra un dato ormai acquisito al Congresso che vengono al pettine i nodi di una crisi istituzionale prolungata nel tempo e generalizzata
Il la politica di esaltazione dell'individualismo contro la solidarietà la frantumazione sociale
La diverse domande Allo stato sono tutti elementi che hanno inceppato i meccanismi istituzionale di formazione delle decisioni
Meccanismi che sono sempre meno in grado di realizzare una mediazione politica di questa nuova realtà sociale
E sappiamo altrettanto bene che i vari settori istituzionali non sono delle badanti isolate e la comunicazione non determinata tanto è solo la supplenza istituzionale
Del del Governo nei confronti del Parlamento dalla magistratura i confratelli tante di entrambe quanto soprattutto determina la trasmigrazione degli elementi di crisi
E soprattutto le relative risposte istituzionali allora in questo momento alla magistratura e attraversata inevitabilmente dallo spirito di queste risposte istituzionali
E allora abbiamo il rispetto scrupoloso delle forme di legalità l'attenzione alle istanze di giustizia sociale ma abbiamo anche autoritarismi al decisionismo tentazioni corporative
Sono tutti questi elementi ben presenti nella magistratura
Che hanno i loro referenti politici non tanto in questo o quel partito politico ma nelle diverse opzioni istituzionali di riorganizzazione dello Stato e questo a mio giudizio serve questa considerazione serve a spiegare
Due elementi che mi sembrano centrali in questo congresso l'uno è il fatto che la magistratura sia al centro di numerose critiche
E si è attaccata da più parti e non sono critiche e attacchi di segno univoco ne può sembrare ad avere una strana cosa nel momento in cui la magistratura si è caratterizzata per l'indipendenza
Istituzionale per il distacco dalle forme di collateralismo
Che il mi sembra se ne davvero ben strano che non vi sia all'interno del paese il non si è avvertita nell'azione della magistratura usiamo ancora una volta questo per comodità questo singolare collettivo il senso comune della giustizia perché questo perché tante troppe
E soprattutto diffuse sono state sono le manifestazioni di puro potere o di puro autoritarismo
Per rimanere nel campo della
Del penale pensiamo all'uso degli ordini di cattura dei sequestri delle ordinanze con uso norme ecco sono state tante troppo diffuse queste manifestazioni perché la gente comune possano avvertire il potere giudiziario come assi non estraneo
E pertanto diffuso collateralismo tra le maggioranze politiche i potentati economici e tutta l'azione positiva che ha condotto la magistratura non si è accompagnata anche quanto meno generalizzato consenso sociale e dobbiamo essere chiari su questo punto anche in considerazione delle osservazioni di ferraioli
Intendo Accor consenso sociale con rapporti dialettico di sintonia con la società civile che naturalmente una cosa ben diversa dall'edizione alle idee dominanti ride della classe dominante no al timore per gli ospiti cere
In contrasto con il sentire di un eventuale maggioranza politica sociale
Ritengo che invece questo consenso sociale sia l'elemento di tensione
Rispetto al quale si devono prevedere approverete innescano ismi istituzionali tra l'indipendenza istituzionale e il rifiuto dell'isolamento istituzionalizzato
Dunque a differenti
Iniziative di differenti magistrati si è risposto con differenti critiche le quali però questo mi sembra l'elemento interessante nuovo le quali però questi differenti critiche si accomunano o vengono accomunate in un attacco comune e allora prendiamo il referendum sulla responsabilità civile del magistrato
Si tratta di una risposta sbagliata commessa chiamo a delle esigenze però giuste e questo al di là delle a reali intenzioni dei proponenti del referendum c'è c'è il rifiuto dei sacchi di neghittosità la richiesta di un uso sempre accurato dei poteri giudiziari
La necessità di una sanzione per un uso distorto di questi poteri
Certe quanto meno strano
E sospetto che dalla protezione di chi non ha poteri si faccia paladino chi il potere gestisce danni e stando almeno alle cronache giudiziarie non sempre correttamente per favore
Ecco ma questo è la cosa importante ma perché il rifiuto ampio e generalizzato dell'inefficienza
E delle storture della giustizia non si saldi con quelle che risultano essere pure operazioni di potere permettendo a questi ultimi di farsi scudo con le prime occorre che proprio all'interno della magistratura in primo luogo da MD in questo raccolgo un invito di ferraioli riprenda con forza una battaglia di denunce di proposta e per fare ciò io credo bisogna partire
Da quello che e il nodo del problema e non dalle sue dal centro il problema non dalle sue esasperazioni e cioè dallo stato della giustizia comune per la giustizia è normale che è una cosa ben ovviamente ben diversa dalla normalità di cui ha parlato Ippolito
E queste giustizia ormai viene è stata travolta dalle grande né emergenze io ricordo saggio dice il quale ricordava come in Bombay per poche decine di vetture avessero sconvolto il traffico ordinario di centinaia di biciclette ecco qualcosa di analogo sia realizzato
Qualcosa di analogo sia realizzato nella giustizia alcune necessità della storia Necci sa dalla storia tanto per essere chiari determinate dei meccanismi dalla strumentazione a nostra di a nostra disposizione alcune necessità della storia come i processi alla mafia gli ai terroristi mafiosi e terroristi
Non solo ostacolo queste necessità l'ostacolo oggettivamente il corso dei processi dopo Marley ma sono diventati l'esempio di come si amministra la giustizia i modelli sui quali si appuntano le attenzioni
Per verificare la validità o meno delle varie riforme in discussione e compensati da una ricerca condotta dalla sezione piemontese coordinata la Castellani membro della segreteria risulta che il tribunale penale di Torino sono pendenti quindici mila ottocento processi
Allora il processo a piede libero diventi in queste condizioni marginale
Rispetto l'urgenza di fissare il dibattimento con detenuti e ciò alimenta una spirale perversa se si vuole un processo in tempi rapidi occorre il processo con detenuti
E così l'emergenza
Che in qualche modo più o meno a fatti che si sta espungendo dalla norma Tui dalla normativa si è sedimentata nell'amministrazione della giustizia come risposta necessitata allo stato di così attuale
Allora la carcerazione preventiva
Diventa l'unica variabile indipendente nel processo penale e in questo modo ci Stra viene travolto ogni discorso sul carcere quando l'esecuzione della pena diventa contemporanea all'atteso o lo svolgimento di un processo
Ma si può vietare occorre perseguire reati che provocano maggiore allarme sociale la RAI mi chiedo
Giusto a questo però mi chiedo qual è stato il reato che ha determinato maggiore allarme sociale ad esempio a Casale Monferrato
I mafiosi o l'inquinamento
Con la non rispetto delle norme contro l'inquinamento allora non è mia intenzione contrapporre l'una cosa e l'altra di importanti
è stabilire la paghi la pari dignità di ogni forma di giurisdizione e soprattutto la necessità di questa di questa pari dignità allora se dobbiamo da un altro da un lato marcare
I limiti Esterni contro l'espansionismo giudiziario interni contro l'abuso
Degli dell'utilizzo degli strumenti giudiziari dall'altro dobbiamo scoprire
Le potenzialità ignorate l'esplorazione gli ambiti dovuti di legalità poco o nulla ricercati e di sono di una costellazione son debitore un altro membro della segreteria Perduca
Il quale ha rilevato come non sia un caso chi in nella pretura penale di Torino come in altre preture dove vengono perseguiti sistematicamente i reati
Viene rispettato la normativa fatta rispettare normativa antinfortunistica non accadono infortuni di lavoro neppure lontanamente paragonabili alla vicenda di Casale Monferrato o quello del vino al metanolo
E allora certo per superare lo stato di cose
Attuali occorrono tutte quelle riforme che stiamo richiedendo dal da tempo ma corre mi sembra importante una grande offensiva da parte nostra all'interno della magistratura
Per affermare i limiti da un lato le potenzialità dall'altro della giurisdizione
In questo si sostanzia a mio giudizio quella cultura della giurisdizione di cui da tempo abbiamo iniziato a riflettere e questa deve essere un'iniziativa rivolta in primo luogo ai magistrati ma che non deve essere solo condotta da magistrati
Quella che si individua normalmente come impegno nel pubblica e sempre guidata dalla Servazio del processo spettacolo a considerare solo la giustizia penale
Enorme lo iato tra il disinteresse collettivo come appare almeno dei mass media
E il forte interesse individuale a una corretta giustizia ordinaria e ancora enorme il divario fra la valutazione di comportamenti della magistratura formulata tramite gli opinion makers e l'esperienza dei singoli il rapporto a questo o quel magistrato ecco allora non possiamo permettere
Chi ci sia un approccio meramente ideologico a questi fatti
Che qualsiasi iniziativa sulla giustizia da quella dei tre referendum ad altre più accettabili
Ad altre condivisibili possa prescindere dalla pratica quotidiana dal rendere giustizia lo facciamo una proposta occorre a questo punto a mio giudizio una conoscenza esatta è diffusa
Di come funziona il potere giudiziario nelle singole sedi dei suoi meccanismi della sua organizzazione dei suoi carichi di lavoro
Conoscente che è il presupposto per valutazione critiche corrette ed efficaci perché mirate io l'accetto la cosiddetta gente comune
Utente attuale o potenziale del servizio giustizia si appropri di questa conoscenza compiendo a livello locale una sintesi collettiva delle singole frantumate esperienze individuali
Chi Luppi proposte critiche fondate sulla conoscenza diretta non condizionata dei signori dell'informazione e qui
Nasce
La proposta noi dobbiamo innanzitutto come Magistratura democratica
Compiere un'indagine precisa come stiamo realizzando la sezione piemontese compaiono indagine precisa esatta di come si lavora nel
Nei nei nostri uffici ricordate chi non fa l'indagine non parli
Ma ecco oltre a questo non non possiamo trattenerla trattenerla che noi dobbiamo portare la critica
Al funzionamento della macchina giustizia al nostro interno al nostro esterno ed ora dovremmo prevedere la costituzione di appositi comitati territoriali non gli so chiamare differentemente
Costituiti o anche solo presieduti da garantiti indiscussa onestà intellettuale affidabilità pensiamo tutti a un Bobbio
Questi organismi dovrebbero abbiano il compito di verificare criticare puntualmente come si amministra la giustizia in un determinato posto
Ecco non ci sfugge l'utilità del nostro progetto politico di giustizia di una simile iniziativa così come abbiamo dobbiamo avere ben presenti
Il rischio di
In una iniziativa del genere involuzione burocratica di paralizzante inefficienza di quello di costituire gradi di appello extra ordinem capaci di attirare interessi particolari
E tuttavia
Sì su questo concludo per le amministrazioni all'interno del dieci minuti
Contro le strumentalizzazioni e attraverso una continua pensione razionale dobbiamo difendere il valore irrinunciabile dell'indipendenza anche rendendo possibile conoscenze critica e coinvolgendo almeno in parte quel popolo in nome del quale omini ogni giorno si amministra la giustizia e a volte non solo quella grazie
Dieci minuti per Luigi Saraceni
Le volevo dire due cose oggi in questa sala alle quindici e quindici sperando che questo favorisca un tempestivo inizio del dibattito pomeridiano
Sarà proiettato l'audiovisivo il mestiere del giudice una cosa molto bella e simpatica e quindi cerchiamo di venire tutti da vedere
Una seconda cosa volevo dire sono iscritti a parlare più per il pomeriggio è per domani mattina venticinque persone
Fra le quali tre componenti del comitato esecutivo uscente un nostro rappresentante all'associazione magistrati
Tra le nostre persone al Consiglio superiore due segretari sezionali fra i quali Massimo Briand da per la Sardegna e della Sardegna qui ho fino a questo momento non ha parlato nessuno se richiamo l'esigenza di rispettare i dieci minuti e perché vorrei contemporaneamente
Ridurre al minimo le persone che dovranno parlare domani mattina perché penso che tutti parleranno ma alcuni necessario
Necessariamente domani mattina e perché appunto si dia spazio anche agli interventi di coloro che vengono a portare qua un'unica voce di intere situazioni come per esempio la Sardegna rispetto a tante altre Luigi Saracino
Dopo tutte queste spiegazioni non so se questa riduzione a dieci minuti di tempi sia troppo o troppo poco garantista e che sicuramente garantista per la collettività lo è di meno perché i si trova cambiate le regole del gioco a bocce non ferme
E credo che
I termini essenziali del confronto che
Qui stiamo vivendo perché e il confronto sulle giurisdizione al plurale come è stato detto anche se ovviamente
Il confronto centrale avviene sulla giurisdizione penale per la valenza forte che come è stato detto
Essa
Rivela
I termini del compenso iniziale dicevo si possono cogliere se cerchiamo brevemente di collocarlo all'interno dalla storia di Magistratura democratica
Una piccola storia in una grande storia come la definisce Marcora amate in quel libro che la sua compagna Fernanda distribuisce nell'atrio del teatro con tanto coinvolgimento bisogna dirlo tanto coinvolgimento non solo per il compagno perduto ma con tanto affetto per tutta Magistratura democratica
E poi misurare il cambiamento
Le trasformazioni che anche dentro Magistratura democratica ci sono state io credo che possiamo assumere dobbiamo assumere un termine di confronto obbligato nella nostra storia il Rimini del mille novecentosettantasette
Le arrivammo con alle spalle una sperimentazione
Sia sul terreno dell'impegno culturale collettivo vinti che sul terreno dell'impegno professionale
Con una sperimentazione della scelta di campo che era stata alla base della Fondazione del sessantaquattro e ancor più della rifondazione del Magistratura democratica del sessantanove
E la scelta del sessantaquattro per sessantanove era certamente una scelta di valore
Scoprimmo in quegli anni che l'ordinamento non era un monolite
Che la giurisdizione poteva assumere contenuti alternativi che cioè
La giurisdizione poteva assumere dentro di sé dei valori dei contenuti
E fu una scoperta che c'è entusiasmo entusiasmo molte di noi
Molti di noi scoprire o no che si poteva essere in quegli anni senza contraddizioni giudice e comunisti o di altre fedi
Era una scelta molto importante
Non era più cioè un fatto una rivendicazione eroica di cui per esempio si rese protagonista Mario Franceschelli che dovette rivendicarlo Taranta a un capo di corrente che lo accusava di essere comunista cioè di avere delle scelte
Ci fu poi l'Aprea la pratica che fu una pratica pionieristica di questi valori
Ed io credo che allora ci sono verso Santa lirismo da sinistra
Ha la palla forse porta proprio l'entusiasmo della scelta proprio il fatto che era una pratica da pionieri allora in quegli anni
E mentre questo entusiasmo e questa pratica e queste pratiche si andavano a sessanta o nelle nostre coscienze
Mentre era in corso questo processo
La storia stavolta la grande storia
Ci impone ci impose appunto a Rimini nel settantasette una nuova ulteriore riflessione una nuova scelta
Ci si si poneva il problema Rimini settantasette attraverso quali percorsi istituzionali e sociali i valori politici e ideali della nostra scelta di campo potevano divenire elementi costitutivi e fondanti della nuova legalità
Chi era
Oh quanti e quali erano il poi i soggetti politici il soggetto politico sociale
Che dovevamo assumere come referente della nostra scelta
Qui facemmo una scelta secondo me decisiva per la nostra storia
Rifiutammo
Di accettare una concezione della giurisdizione
Come legata agli interessi contingenti di questo o quel gruppo politico
Rifiutammo di identificare il soggetto storico della trasformazione con un concreto partito politico
Affermammo il valore strategico della indipendenza dalla garanzia giuridica
Rifiutammo di sostituire alla garanzia giuridica la garanzia politica
Un'affermazione di principio che aveva bisogno di un inveramento è ancora qui la grande storia ce ne offrì l'occasione
Io credo che dobbiamo a Giovanni Palombarini
Non solo quello che gli ha riconosciuto diretta
Dovere cioè condotto Magistratura democratica in questi anni difficile
A questo risultato che io considero positivo oggi
Io credo che dobbiamo a Giovanni Palombarini
Il merito di aver espresso al livello più alte consapevole
La cultura della giurisdizione
In un momento in cui era è stato in pericolo nel nostro Paese il fondamento dello Stato di diritto
Costituì una frontiera in quel momento
E certo è un gran merito individuale quello vivo Ciani Palombarini
Un merito che è ancora più grande se si considera la grande umiltà
Ma anche l'altezza dalla coscienza della posta in gioco in quel momento
Una coscienza tanto credo proprio si può dire minacciata quanto poco intimorita
Ma Giovanni Palombarini era sì solo come doveva essere nell'esercizio dalla giurisdizione
Ma non era solo nella sua coscienza perché dietro c'aveva la scelta di Rimini
E accanto c'aveva anche questo bisogna riconoscerlo fa parte della nostra storia
C'aveva la solidarietà operante
Della dirigenza del gruppo di Magistratura democratica
Che anche in quella occasione come già aveva fatto all'indomani di Rimini
Ebbe il merito di salvare l'identità di Magistratura democratica e la sua stessa sopravvivenza
E forse anche ebbe il merito di salvare decisi poc'donare in credo qualche orgogliosa rivendicazione
Salvo anche il Paese da una rottura profonda dei fondamenti della democrazia
Perché il modello processuale sette aprile aveva una capacità diffusiva che poteva andare molto oltre di quanto non sia andata poteva toccare ha sfiorato anche molti di noi
Se quel modello
Che a mio avviso nel punto
Agli antipodi quella che noi riteniamo
La cultura dalla giurisdizione quel modello avrebbe potuto diffondersi molto al di là ed oggi forse la storia d'Italia sarebbe diverso
Ma bisogna andare in fretta
E allora dobbiamo venire rapidamente alloggi
Che oggi pone l'accento sulla
Sulla garanzia
Io non credo che abbia abbandonato con la scelta di campo quella degli anni di dalla Fondazione Ri.MED io non credo che abbia presso la coscienza dalla valenza politica dalla funzione giurisdizionale
Non credo che rende gli oggi l'articolo tre capoverso come criterio guida di orientamento per la scelta dei contenuti dei contenuti di cui si deve sostanziare la giurisdizione
La posizione garantista oggi esprime soltanto la preoccupazione per i modi di esercizio dalla giurisdizione perché ha imparato la lezione dalla storia disposizione io qui voglio citare un esempio molto alto
Durata personalità fuori dalle istituzioni che credo a
Merita altrettanto grandi come quelli che ho ricordato per persona al nostro interno
Nella cultura della giurisdizione mi riferisco a Rossana Rossanda io ricordo di Rossana Rossanda uno scritto in margine ad una tavola rotonda
Manifesto è il il il intelligente come sempre pezzo che Rossana Rossanda portava il titolo forse un po'mixati comma che esprimeva pure
L'identità di quell'articolo portava il titolo perché non sono garantista
Rossana Rossanda e la persona anche con più vigore compie coscienza con più intelligenza si è battuto per riportare l'Italia ad una cultura garantista
La storia
Fa lezione
Non è una fuga nell'indifferenza
Il porre l'accento sulla garanzia qui credo che c'è bisogno di un chiarimento
La consapevolezza dell'anno neutralità della giurisdizione della la consapevolezza dalla valenza politico sociale dei contenuti di cui la giurisdizione si sostanzia impone certo delle scelte di politica giudiziaria
Nel momento della definizione delle fattispecie sostanziali nel momento della organizzazione dell'amministrazione dalla giurisdizione nel momento dalla scelta delle priorità
E qui c'è tantissimo da fare certamente però su un punto si deve essere chiari e secondo me intransigente
Quale che sia il valore sostanziale del bene oggetto del processo
Questo valore non deve e non può avere alcuna incidenza sulla leale rigorosa applicazione delle sue regole e le regole del processo su questa parola che siamo credo tutti d'accordo
Un allora
Per uscire dalle ambiguità
Forse bene misurarsi sui fatti
E qui accolgo sulla
Invito di Alfredo Galasso tende già dato questa preziosa indicazione metodologica
Misuriamo sui fatti la nostra cultura della giurisdizione
Io credo che
La modifica delle regole della giurisdizione è avvenuta
Nel corso della vecchia è stata evento nel corso della nuova emergenza
Notava Gamberini in una nota al fu sul Foro Italiano sull'ultimo numero del Foro Italiano immagino alle sentenze della Cassazione caro Alfredo
Io lo saluto con piacere il fatto che la Cassazione di andata garantista
Non credo che ce ne dobbiamo lamentare può cambiare anche la Cassazione sono cambiate molti di noi salutiamo come un fatto positivo
L'ultimo fu numero del Foro Italiano pubblicare le due note anche a livello di stampa dei mass media
Le due note sentenza sul concorso morale la responsabilità degli associati eccetera con una tavola di gamberi e notava giustamente Gamberini
Che era una tematica quella difficile trovare precedenti perché fino a prima dell'emergenza terroristica questo problema era ignorato per la semplice ragione che a nessuno mai era venuto in mente di fare quella
Tale dilatata applicazione del concorso morale sul cui merito non possiede elementare perché sarebbe dunque e quindi ecco come l'emergenza terroristica varate queste cose lo dobbiamo dire anche con molta franchezza
Perché io credo che abbia altrettanto legittimazione sono delle culture che si confrontano anche all'interno di Magistratura democratica
Proprio su questo problema specifico del concorso morale compagni di grande valore professionale compagni che hanno la mia stima
Anche personale hanno espresso anche a livello di dottrina
Posizione di completamente diverse da quelle espresse quelle garantisti espresse dalla cassazione
Ecco però ecco su questo terreno concreto
Dobbiamo confrontare la nostra cultura della giurisdizione essendo a proposito dei pentiti e del valore probatorio probatoria della chiamata in correità la Giusi l'emergenza ha cambiato le regole
E i modi di esercizio della giurisdizione perché anche questo era una tematica abbastanza scontata credo che fosse giurisprudenza pressoché pacifica
Che la chiamata col di correità non è la prova non era però l'auto sufficiente non aveva un valore probatoria intrinseco autosufficienze questa affermazione
è un'affermazione di tipo emergenziale e credo ancor più
Nella emergenza mafiosa di quanto non lo sia stata all'emergenza
Terroristica
Sempre accogliendo l'invito di Alfredo ammesso che ne abbia ancora il tempo
Io credo che
Lo stato quello che dice hanno è vero non dobbiamo assumere il processo di Natoli
Allora
Non è il processo di Napoli l'esempio certo il processo di Palermo però perché un processo serio ma a mio avviso il processo che esprime una cultura della giurisdizione diversa da quella che a cui si richiamano molti di noi e che proprio per la serietà con cui quella scelta e praticata pone grossi problemi
è una scelta che radicalmente all'opposto del mio modo di vedere sul problema sopra centrale soprattutto dalla valutazione della Pro
Per cui avrei voluto dire qualcosa di più ma evidentemente devo chiudere
E allora rapidamente molto schematicamente io dico che
Gli elementi costitutivi della cultura della giurisdizione
Credo che sia appunto
L'indipendenza dobbiamo continuare a dimenticare la professionalità ma credo anche che complemento imprescindibile ineludibile
Della indipendenza sia la responsabilità che è una garanzia di secondo grado secondo me per i cittadini la responsabilità dei giudici esso accertamento va riguardato
Non dal punto di vista corporativo dalla garanzia dei giudici perché siamo già abbastanza garantita anche su ovviamente de questo troppo schematico ma a e così lo vive la gente soprattutto come garanzia di secondo grado dei cittadini
Questa c'è chi sostiene che sia inconciliabile indipendenza e responsabilità siano termini inconciliabili io credo che è una di quelle utopie possibili
Cioè utopia possibile credo voglia dire che l'unica realtà possibile poiché si possa pratica
Io credo che su questo terreno sulla possibilità di conciliare questa apparente Antimo antinomia responsabilità e indipendenza la riflessione dentro Magistratura democratica sia molto avanti
E un po'non esprimo solo l'auspicio ma ho molta fiducia che se continueremo
A riflettere come abbiamo fatto in questo congresso e come abbiamo fatto fatto Magistratura democratica sotto la gestione di Palombarini in questi ultimi anni e prima ancora anche io credo che potremmo ritrovarci ancora fra nove anni magari ancora Rimini
Ci siamo affezionati
Con una più ricca e più profonda coscienza di questi problemi e magari con una storia che abbiamo contribuito a portare un tantino più avanti
Io ho avuto in questo congresso alcuni saluti alcuni apprezzamenti e ringrazio ovviamente tutti coloro che
Hanno voluto fare
E per presentare l'ultimo intervento quello che chiude la mattinata
Vorrei fare neanche io uno a una persona che in questi quattro anni ha lavorato con me costantemente
Che ha bruciato giorno per giorno il suo impegno
In maniera straordinariamente intensa non solo in un lavoro continuo appassionato costante
Con pochissimi fine settimana libera il contante festività sacrifica
Ma soprattutto con un modo di gestire il compito che gli era stato affidato che io credo possa costituire esempio per coloro che saranno chiamati a dirigere Magistratura democratica
La capacità di orientarsi e confrontarsi sempre sulla base della forza degli argomenti
Confronta figli in un dialogo leale e aperto criterio fondamentale di gestione e di come in questi quattro anni
Compito bora io non ho avuto nessuna divisione
Regolata da votazioni maggioranze e minoranze schieramenti ho avuto tante divergenze
Regolate dal confronto
Accanto a questa capacità un'attenzione costante nel nostro lavoro nei contenuti del nostro lavoro alla prospettiva di una giustizia diversa nuove culturalmente attrezzata
A misurarsi con la complessità del nuovo
E contemporaneamente mai dimentica
Dei sotto protetti delle tante categorie di sotto protetti che vivono in questo nostro Paese
E qui in queste coi in quattro anni
Per quanto mi riguarda in questi termini Pino vorrei stato un punto di riferimento conclude i nostri lavori di questa mattina Pino Borra
Ringrazio molto Giovanni Palombarini
Per questo riconoscimento e ringrazio molto anche voi che mostrate di condividerlo
E debbo cambiare a Gianni l'osservazione in tutto identica a quella che lui ha fatto relativamente a me
E cioè che realmente vi è stata anche da parte sua lo sforzo di confrontarsi sempre con grande lealtà
E di andare al concreto dei problemi di modo che appunto quelle esigenze di schieramento di scontro con i voti e via discorrendo non si sono mai verificata
E vorrei aggiungere che anche la relazione Viciani Palombarini per questo congresso è una riprova l'ennesima riprova di questo senso di concretezza di questa volontà di ricerca delle linee più giuste
Congresso importante direi questo mi allineo mi associo all'osservazione che pure è stata fatta e ripetuta da molti
Importante perché forse mai come oggi siamo stati
Noi stessi
L'oggetto specifico
Della nostra riflessione perché forse mai come oggi ci siamo
Impietosamente interrogati
Su quella che è la nostra identità sulle nostre prospettive sui nostri pericoli pericoli anche ricadute
Su che cosa ci aspetta e che cosa si aspetta da noi
E in effetti la situazione
E difficile arma problematica complessa
Si legge ad esempio in un documento della sezione milanese che opportunamente circolate che ha vivacemente contribuito alla dialettiche alla democraticità di questo congresso
Si legge quanto segue
Se oggi tutti
Avvocati giornalisti politici Presidente da Repubblica Presidente del Consiglio hanno da esternare
Critiche hanno da ridire su di noi
E difficile sarebbe sbagliato reagire con l'argomento con con l'arroccamento e con la chiusura corporativa esatto quello che si dice in quel DOCUP quel documento che il corporativismo alla lunga non paga
L'attenzione critica
In questo congresso
Si è rivolta soprattutto al processo penale anche perché ed è una triste notazione il processo civile io credo che non esista più lungo che o morto definitiva agonia considerazione questa che certo non elimina il problema ma anzi lo sottolineo con in evidenza se mai aspetti negativi come quello dell'infatti trazione dalla giustizia penale comunque dicevo anche per questa ragione anche per la sostanziale assenza del processo civile
L'attenzione critica si rivolge prevalentemente al processo penale
Ed è incontestabile che in questo settore vi siano guasti cadute pericoli basti gravi e grande
La legislazione dell'emergenza certamente fatto la sua parte ma il fenomeno non è neppure tutto qui non è un fatto di norme il fatto è che la legislazione dell'emergenza anche in qualche modo in qualche misura prodotto cultura dell'emergenza
E d'altra parte
Di carattere oggettivi della nuova criminalità hanno dato luogo a fenomeni come il pentitismo innescato meccanismi processuale come macchine processo che sono certamente difficilmente eliminabili e che quindi danno ulteriore esca a pericoli di distorsioni e ricadute
So bene l'ho detto e scritto tante volte
Che il processo penale tende sempre più a costruirsi con un'istruttoria sterminate segrete che l'istruttoria prevarica il dibattimento che il dibattimento è diventato parodia dell'oralità
Che il fenomeno del pentitismo al quale ho già accennate spesso gestito scorrettamente informi di intimismo da confessionali in un rapporto privilegiato fra il giudice il pentiti addirittura conforme fu chiesto l'abolizione di questo fenomeno dagli ordinari Circuiti processuali e carceraria
So bene che il maxiprocesso anche se non può definirsi come talvolta è stato definito aprioristicamente una retata perché non mi sentirei mai di definire con questa parola il lavoro per esempio dei giudici istruttori di Palermo
Tuttavia anche se ben corretto tendenzialmente per un corretto può dar luogo
A pericoli e distorsioni
So che si è pericolosamente inclinata tutti l'hanno detto la cultura della prova e che il principio del libero convincimento
Tende ad essere spogliato della sua sostanza intrinsecamente progressista perché il superamento della medievale prova legale e a diventare una sorta di clausola generale che tutto copre come state puntualmente ricordato ieri sera da vedere
Un qualche cosa che si fa operare non più sul terreno suo proprio della valutazione dura prova ma sul terreno improprio della formazione dall'atrofia
E so che la stessa Cassazione la stessa funzione nomofilattica della Corte di Cassazione
Tende a farsi ratifica del processo tende a farsi ratifica del fatto compiuto
E infine poi io penso di essere abbastanza laico per credere fermamente che i conflitti che sono all'ordine del giorno della nostra società conflitti fra magistratura e stampa conflitti fra magistrati e avvocati
La ragione come sempre ovviamente non può essere soltanto da una parte sola
Ecco
E su queste premesse che si fondono atteggiamenti preoccupati e direi coraggiosamente drastici come quello ad esempio di cui si è fatto l'attore e lettore in quanto atteggiamento collettivo Giovanni per quello
Posizione che giungono a teorizzare se ho ben compreso una struttura l'incompatibilità fra certe manifestazioni del nuovo ruolo certe espansioni certe tendenze ad occupare nuovi spazi e la cultura delle garanzie intesa come terzietà del giudice
E come necessarie estraneità del giudice all'assunzione dei fini
Atteggiamenti quindi che
Ravvisando in tali espansioni perfetto di delega impropri e per giunta revocabili propongono il rifiuto delle deleghe stesse e il ritorno entro Halliday più affidabili entro dimensioni più tradizionali più rassicuranti
Insomma come si suol dire
Con un'espressione in certo senso di gergo ormai un raffreddamento un ritorno indietro in nome dei valori della giurisdizione e della cultura delle garanzie
Per quanto mi riguarda non dico cosa nuova riaffermando anche qui che io personalmente credo poco ai ritorni indietro
Tocca alle palingenesi ai recuperi di mitica età dell'Oro tra l'altro per una ragione molto semplice questa età dell'Oro a mio parere non ci sono mai stati
Il giudice nuovo certamente commette tanti errori
Esposta tanti pericoli ma il giudice vecchio stampo quello dei processi penali in cui entravano soltanto di stracci dei poveri era impastato di passività di burocratismo di consonanza di interessi dominanti
E non era poi per nulla garantista ma anzi repressive repressivo non solo delle fasce
Di devianza
Marginale ma anche del dissenso politico
Che ricorda anche per averli vissuti come purtroppo capita a me
Gli anni cinquanta che era poi la stagione della distinzione ricordate delle norme costituzionali in precettive e programmatiche sa bene queste cose
Se mai quindi come è stato detto ieri da Franco Ippolito
Non dovrebbe trattarsi di un ritorno indietro di un riequilibrio ma della ricerca di un nuovo equilibrio
Non di una ricerca di produrre garanzie ma della rifondazione la fondazione
Di un sistema di garanzie muore
Ecco quanto per ridurre tutto a deleghe in proprio
Che come tali andrebbero respinte tout court il discorso mi pare esiga qualche chiarimento vi sono aspetti sicuramente certi nel nostro discorso altri aspetti che devono essere con una certa maggiore attenzione esplorarsi
Quando si dice che il problema dalla mafia non può essere risolto in via giudiziaria
Ma deve essere affrontato sul piano dell'economia del controllo e la spesa pubblica e di altri mille strumenti d'intervento e di bonifica sociale ci dice cosa che non solo giusta ma addirittura assolutamente oggi
E quando si dice
Che per quanto riguarda la criminalità
Politica amministrativa economica amministrativa occorre
Ridestare i controlli che stanno dovrebbero stare
A monte dell'intervento giudiziario si fa anche qui un'affermazione incontestabile
E con una sorta di ellissi logica si potrebbe o sembra che si possa dire in questi casi è che la magistratura quindi fa supplenza
Perché opera da sola perché opera invece di
Ma io credo che si debba chiedere che il guasto vero e proprio nel non è nel fatto che la magistratura opera infatti guasto e nel fatto che non operano gli altri
E mi pare che sarebbe in verità poco laico troppo legato a una visione per così dire di chiesuola giudiziaria e corporativa l'atteggiamento di chi dicesse poi che gli altri non opera non operiamo niente nomi
Io credo che non solo non si possa dire questo
Ma che occorre riconoscere con fermezza e con sicurezza
Con Palombarini che cito pressoché testualmente
Che la cosiddetta supplenza deriva in gran parte dal compimento della propria funzione Grassi un'indipendenza effettiva cresciuto in modo diffuso in una situazione di grave patologia politico sociale e ancora più drasticamente
Che sarebbe sostanzialmente anzi rinunciataria e comunque antistorica la posizione di chi lamentando il sovraccarico di cui la magistrature oggi gravati i rischi che ne conseguono
Ritiene che il problema possa essere risolto ed indipendenza quindi essere più facilmente difese chiedendo un ritorno della giurisdizione all'antico aldilà della sfera privata delle persone ed è la soluzione delle controversie individua e credo anche che debba dirsi con Borraccetti che il processo penale pur solitario pur nell'in operosità degli altri pur non certo sufficiente a risolvere i problemi tuttavia rappresenta in qualche modo non necessariamente una patologia ma un momento lui l'ha definito strategico io mi limiterò a dire indispensabile
Per la difesa della democrazia
Quello che occorre in realtà
E respingere il paternalismo come ideologia respingere la concezione
Del primate del monopolio del processo penale e questo che deve essere attentamente rigorosamente respinto
Ma mi sia consentito a questo punto qualche considerazione di carattere più generale circa questo fenomeno tanto indagato
E tanto controverso della crescita del ruolo della giurisdizione
Quando si dice all'articolo centouno della Costituzione che il giudice è soggetto soltanto alla legge
Non si fa come potrebbe sembrare ad una prima lettura una sorta di riedizione del mito illuministico del primato della legge la legge semplice chiara degli illuministi di cui il giudice sarebbe soltanto un meccanicistico applicatore propalato
In realtà è stato osservato il baricentro di questa norma sta in quell'avverbio soltanto
è soggetto soltanto alla legge
Che fa della fedeltà alla legge un concetto statico ma dinamico non uno stato di passività ma di tensione
Che il giudice si è soggetto soltanto alla legge non significa semplicemente quindi che non vi debbono essere intranet Enzo ostacoli poteri diversi fra il giudice
E la legge ma significa anche che proprio perché non debbono esservi questi poteri questi ultrà mette in sé
Questi ostacoli l'opera del giudice e per definizione estranea ad una logica di obbedienza antica intrisa da una logica di disobbedienza
E rifiuto del burocratismo della conformazione e sovranità diffusa e quindi necessariamente anche fedeltà pluralistica segnata dalla dialettica dal ed al confronto e quindi una fedeltà che con questa e non rassegnazione all'unica soluzione possibile
Sono discorsi vecchi per Magistratura democratica che è nata da queste riflessioni
Ma anche volontà ieri ci ricordava che non è male
Chiarire che rispetto ad essi a questi discorsi Magistratura democratica non intende smobilitare
E del resto se non fosse così come ho detto
Se questa non fosse la caratteristica del ruolo giudiziario nel senso dell'indipendenza non si comprenderebbe per esempio il connesso principio del giudice naturale
Se il giudice fosse tabula rasa
Non intriso da valori da scelte sì tutti i giudici fossero i quali se tutti fossero semplicemente dispensatore di un frammento precostituito di certezza
Non si spiegherebbe lo ricordava per esempio Sergio mattone nel suo bar
A meno di degradare questo principio ma io credo che nessuno di noi voglia farlo a una semplice la logica di buon andamento del servizio
E mutato dunque il rapporto del giudice con la legge
Che d'altronde appunto non è più la legge semplice chiara degli illuministi ma la legge tormentata e complessa non unico ma Prodi forme in una prospettiva tutta nuova intesa e inquieta del diritto delle fonti
E inoltre una legge che non costituisce più l'ultima spiaggia perché essa stessa
Lo ricordava all'inizio del Congresso Cesare Mirabelli
E obietto di giurisdizione di controllo giurisdizionale sia al sia pur da parte della Corte costituzionale ma prima ancora oggetto di contestazione di impugnativa da parte del giudice della causa che la ritenga contrastante con i valori costituzionali
E quindi io credo si debba essere ricordato l'ho fatto molte volte credo addirittura nell'altro congresso lo voglio ancora una volta a ripetere che il potere riconosciuta al giudice a ciascun giudice
Anche il più piccolo
Qui sollevare questioni di costituzionalità è stato secondo me il primo vero grande colpo inferto alla concezione piramidale della magistratura
E inoltre che il diritto del giudice di non applicare la legge di ribellarsi alla legge in quanto la ritengo incostituzionale impugnarla attraverso qualcosa che la dottrina volte comparato con una vera e propria azione azione del giudice
Questo questo diritto dice votivi di ribellione disobbedienza in quanto contrapposti invece all'obbligo degli altri poteri di applicare la legge anche se sospettata di incostituzionalità crea io credo un peculiare modo d'essere del giudice rispetto tutte le altre istituzioni
Sanziona la diversità del suo approccio alla regola e fa della sua opera più dell'opera di tutte le altre istituzioni un'attività misurata sui valori e intrisa di valori
Ebbene
Io credo che questi elementi se vi sono sedi sono stati se appartengono alla storia della giurisdizione del dopoguerra
Non potevano incidere sulla professione del giudice sulla sua identità costituzionale sul suo rifiuto del verticismo
Sul suo non essere burocrate sulla sua capacità di sviluppare almeno nelle punte più avanzate dell'istituzione giudiziaria una cultura autonoma rispetto ai poteri dominanti
Ed è perciò io credo che il principio dell'obbligatorietà dell'azione penale altro caposaldo di questa storia evolutiva
Calandosi in questo quadro complessivo che ho cercato di sommariamente descriva su tutto forte spessore
Ed è perciò che l'istituzione giudiziaria in tal modo cambiata rispetto alle logiche burocratiche verticistica del passato
E divenuta pur con luci ed ombre pur con costi e cadute
E divenuta almeno tendenzialmente una istituzione di garanzia
Garanzia non solo da se stessa in quanto essa stessa potere
Ma garanzia delle aspettative delle domande della gente
Dei diritti processuali e sostanziali individuali e sociali istituzione di garanzia deputata al controllo della legalità dell'esercizio dei poteri di tutti i poteri pubblici e privati e quindi è entrata per questo inevitabilmente in collisione con le logiche del potere
Con le semplificazioni decisionista
Questo concetto di garanzia questo concetto di controllo dei poteri questa esplicitazione ferma e chiara del nesso che intercorre tra garantismo e democrazia
Tra garantismo e trasformazione mi pare il cuore della relazione di Giovanni Palombarini
Ed è per ciò che in essa fermamente e fortemente io mi riconosco
Ora
Se questi cambiamenti vengono così da lontano
E a fondo vernici né i richiamati principi costituzionali
Vi allora da credersi da chiedersi se tornare indietro verso assetti della giurisdizione presunti più congrui
Non significhi inevitabilmente al di là delle intenzioni di chi formula l'ipotesi tornare indietro anche in termini di indipendenza
E ancora
Se è vero che questi cambiamenti vengono così da lontano e hanno radici democrazia nelle istanze costituzionale che ho segnalato si può davvero dire perché è stato detto in questo congresso che la cultura di sinistra si conviene di più la critica dall'esterno la cantonata sin angolo per criticare che non
Il partecipare in qualche modo da dentro a queste cose
Si può dire davvero che molte di queste cose sono frutto di un gioco di potere di cui il giudice spesso potrebbe essere strumento
Si può dire davvero che si si sono aperte alcune soglie di santuari ma intanto non se ne sono aperte altre queste vera ma soprattutto anche quelle aperte potrebbero essere aperti in senso sbagliato per una sorta di di cupa e oscura strumentalizzazione del potere
E si può dire ancora che tutto questa crescita del giudiziarie questa che chiamiamo crescita di indipendenza
Perché ha detto Pivetti che mai così alta è stata come oggi l'indipendenza e poi è vero che essa si riduca tutta e si esaurisca in una delega precaria perché revocabile in ogni momento dal potere che la data
Io credo che queste domande
Si debba dare risposte negative
Io credo che non si possa dire che la cultura di sinistra rispettata di fenomeni sia necessariamente ricacciato nell'angolo della critica e della diffidenza
Perché crede invece che se gli accennati cambiamenti sono verificati non è certamente perché è stato scritto l'articolo centouno l'articolo centododici l'articolo venticinque le norme le parole non hanno mai cambiato le cose
Ma proprio per merito del fatto che la cultura di sinistra la forza di sinistra ha sviluppato quelle norme e quelle stanze e le ha fatto operare in concreto
Che ciò certi sia dipeso questa avanzamento cioè dal fatto che la cultura di sinistra pur nella caduta dello stato di legalità abbia tuttavia saputo fortemente in questi anni far crescere il sistema della legalità uso le nostre categorie di Martin Eden Roc
E allora non credo neppure se esiste questa cultura e se esiste poi anche questa forza di sinistra
Che tutto quanto possa risolversi in tele che precaria
E che siano possibili quando e come il potere lo voglia
Licenziamenti ad nutum dalla magistratura
Certo il potere ci prova
Ci prova da anni con tanti mezzi ma fino ad oggi proprio perché esiste quella cultura e quella forza non c'è riuscito e non mi pare che sia il caso di aiutarla
Va respinta dunque a mio parere l'immagine pure traspare da qualche posizione congressuale
Di un'indipendenza delegata per così gli occhi poi ieri che sarebbe data per finto per gioco per oscuro gioco politico
Pretendere questo significherebbe anzitutto negare lui stesso il nostro impegno le nostre lotte la nostra storia
Ma io credo che otto varie concessa delegate era semmai l'indipendenza di una volta
L'indipendenza di prima quando esisteva l'illusione quanti magistrati che hanno lavorato durante il fascismo dicono di essersi sentiti indipendenti illusione appunto soggettiva dell'indipendenza Marine ma in realtà di indipendenza ve ne era poca perché il processo civile non raccoglieva altro che domande individuali liti fra soggetti uguali e del processo penale entrano entravano soltanto le cose che potere esecutivo consentiva che rientrasse
Ecco operata questa ricognizione in termini come dire
Di
Di ricognizione di intera collocazione di potere di stabilire qual è il rapporto della magistratura rispetto agli altri momenti istituzionali dello Stato
E riconosciuta alla magistratura come ho detto la valenza di istituzione di garanzia
E ritenuto il significato necessari sono strategico dell'uso qui ed ora del processo penale
Ecco
Riconosciuto il valore utenti che non delegato appare in turno usa l'indipendenza via comunque
Da fare quell'opera che certo punto cruciale centrale del nostro congresso
E cioè di esaminare dall'interno questa volta non più corretti la tipa mentale resto ma dall'interno e cosa è come come si presenta il processo oggi e in particolare il processo penale e che cosa debba fare concretamente non a parole
Ma con vera intenzione di modifiche di Rifondazione per togliere per eliminare quei guasti quelle cadute
Quelle distorsioni che certamente vi sono ci sono state con grande lucidità denunciate da Luigi Ferrajoli
Io ho fatto mi è capitato di fare alcune volte riferimento alla categoria della professionalità comune delle vie da percorrere per questa per questa sorta di espulsione di tossine che
Che avvelena l'importo ma quel processo di ore
Il mio pensiero è stato rilevato da alcuni interventi ed altri no è stato in parte frainteso
Sono d'accordo anch'io che non bastano magistrati bravissimi perché si superino
Le attuali situazioni negative i pericoli del processo penale del processo in genere
Ma non è questo che ho sostenuto perché dall'azione di professionalità che ho sempre proposto e che torna a riproporre non è una non solo non è non solo e non meritocratica ma addirittura anti meritocratica mi rendo ben conto che sarebbe sbagliato vedere nella bravi tu nel bagaglio di conoscenze la via per poter risolvere qualcosa anzi io credo che certi éscamotage giudiziari certi abiti scorciatoie certe giurisprudenziale otite
Della sede della nomofilachia di cui abbiamo parlato prima e di cui parla Fassone tanto meglio riescono quanto più giudice sia diciamo così attrezzato da questo tipo di professionalità intesa come bagaglio di conoscenze intesa diciamo così come abilità
è stato anche detto che non basta la professionalità perché certamente i giudici che hanno così
Fortemente attentato ai principi della cultura della prova i giudici di alcol delle sezioni penali della Cassazione sono sicuramente bravissimi
E bene no essi non sono bravissimi non sono affatto modelli di professionalità perché la professionalità come io la intendo appunto non è bagaglio di conoscenze ma qualità di cultura in definitiva parte integrante dalla cultura della giurisdizione
è insomma autentica cultura professionale non burocratica
E burocratico invece per definizione la difesa dell'esistente
Il salvataggio del processo il salvataggio dalla congiuntura com'è accaduto al punto da quelle parti intendo la professionalità se mi è consentito soffermarmi come faccio volentieri sempre su questo argomento nel modo che ci ha insegnato a capire Valeria Fazio nel suo personaggio apparso sulla nostra rivista
Ogni struttura per il suo esistere per il suo stesso funzionare educò diseducazione si può comprendere quindi che dopo la struttura come in gran parte oggi la struttura giudiziaria scricchiola sotto il peso di contraddizioni di nodi irrisolti
Di momenti di opacità
Penso in particolare per esempio la disciplina dei dirigenti degli uffici anche la professionalità allora stenta ad affermarsi e inversamente si comprende perché là dove la struttura invece
Più equilibrata e più capaci di esprimere valori organizzatorio mo'geni come per esempio nel canto che la giustizia del lavoro non solo la professionalità sale ma diventa anche più suscettibile in una sorta di circolo virtuoso alle iniziative di formazione
Insomma in questa logica la professionalità non è qualcosa di isolato i lavori su un bagaglio personale non aspirazione istituzionale che rimanda ad altre aspirazioni istituzionali strettamente connesse
E in primo luogo alla corretta libera antiburocratica organizzazione degli uffici giudiziari e quindi alla complessiva riforma dell'ordinamento giudiziario
Ho parlato la professionalità di questo svolgimento necessario in senso anti burocratico anti verticistico dalla funzione
Perché questi elementi mi pare che portino diritto
Alle indicazioni di quella che nonostante tutto al di là degli altri possibili rimedi indicati vi è la vera e la vera
Riforma fondamentale per uscire
Dalla situazione attuale e che deve essere fortemente affermata nelle conclusioni di questo congresso intendo la riforma del processo penale in senso accusatorio requisito di età del giudice il segreto del suo operare sono elementi di
Di chiusura culturale di burocrati che su e allora se è vero che questi elementi di chiusura culturale di burocratismo debbono essere anche più ragioni più generali superati ne deriva necessariamente che
Questa nuova cultura del giudice portante necessariamente inevitabilmente quasi geometrico more alla riforma del processo penale
Vedi più ho seguito con grande attenzione stamane l'intervento diamo Spini attenti
E mi è parsa
Mi sono parse molto giuste alcune considerazioni che gli ha fatto
La contraddizione che attanaglia attualmente la giustizia penale non sta nel fatto che si sta rinvestire azione perché l'investigazione dei processi ci vuole
E nemmeno nel fatto che la investigazione in qualche misura sia portatrice di Fini sia come dire programmata perché anche questo mi pare
Coi essenziale al concetto ma se invece il guasto l'anomalia nel fatto che queste attività e questa assunzione di fine sono state dai giudici
O da un pubblico ministero che ha gemello del giudice che è la stessa cosa sia perché costruiti in identico modo e sia soprattutto perché ha gli stessi poteri di fissazione della prove di privazione della libertà
Ma una volta che si distingua l'investigazione
Dalla giurisdizione questa è la logica del nuovo processo penale allora la cultura della giurisdizione sarà salva
Sarà davvero immune dai pericoli Atessa sì giusta può fare lo diceva Pignatelli una cultura dell'azione una cultura dell'azione però appunto perché tale e distinta da quella della giurisdizione necessariamente deprivata
Dei poteri che oggi creano questa assurda contaminazioni poteri cioè che ha il Pubblico ministero di fissazione della prova e di sottrazione e di incisione sulla libertà personale che per il magistrato del Pubblico Ministero in questa nuova logica in questa prospettiva di riforma diciamo sia magistrato anche lui
E che valga per lui il principio dell'obbligatorietà dell'azione penale questa potrà essere una Maria del sistema penali italiano ma in qualche modo un'anomalia cui plaudire perché rappresenta a mio avviso un di più di democrazia
Ed allora
Si punti essenziali di questa prospettazione di riforma che mi sforzo molto rapidamente di offrirvi
Sono rappresentati da
Dal mutamento del processo penale
Dall'esigenza di Rifondazione dell'organizzazione giudiziaria
E in particolare nell'esigenza di affrontare il problema della temporalità di dirigenti
E più in generale si pone l'esigenza della formazione di una cultura appunto antiburocratica e pluralista in magistratura allora ecco mi pare che il discorso
Venga fuori con molta chiarezza anche per quanto dire con estrema coerenza con necessitata coerenza anche per quanto riguarda il problema dei referendum ai quali si è ovviamente accennato nel congresso e anche per quanto riguarda il problema associativo
Siete la nostra uscita dalla giunta sul primo punto il problema dei referendum
Io credo che l'auspicata sempre maggiore affermazione di una cultura pluralistica ragione in netta per la quale non può essere accettato va respinto il quesito referendario relativo al mutamento di sistema di elezione del CSM
E ancora se è vero che il nuovo processo penale può dare
All'attuale situazioni di guasto del processo stesso al problema delle eccessività delle manette facili e così via una risposta adeguata
Vi è da domandarsi allora perché non si è puntato tutto su questa riforma e correlativamente anche sulla riforma del sistema disciplinare interno alla magistratura anziché Dust dar corso alla distorta truccata e strumentale spettacolarità del referendum sulla responsabilità civile
E quanta l'associazione
Sì è vero che tanto spessore nel senso che ho cercato di spiegare hanno riforme come quella del processo penale
E quella della temporalità degli uffici direttive che è essenziale il pluralismo in magistratura come può dirsi che esiste ancora un'aria di possibile collaborazione un residuo di possibile convivenza come è stato detto da perde anche in qualche misura da Criscuolo un residuo nucleo comune ma quale
Quando manca l'accordo almeno con una delle altre componenti associative sugli assi portanti di questa prospettiva riformatrice quando la magistratura indipendente si riparla di Pachachi
Quando si propone una temporaneità che è pure il semplice illusione e quando si mobilita il dubbio attraverso quel sondaggio sulla praticabilità della riforma per non indispensabile del processo penale
Vorrei parlare fra evoluto a me devo dire parlare ma il tempo capiscono che impedisce di altre due cose
La giustizia civile lo scontro magistrati avvocati
Per quanto riguarda il primo punto data la mancanza di tempo non posso che rimandare a un ha un ottimo saggio comparso della rivista nella rivista di Marco Pivetti e Giuseppe Soresina io gli interventi congressuale dello stesso Soresina di Nello Rossi di Gilardi e a quello che non ho ancora ascoltato ma che in anteprima in qualche misura conosca e che Errico anche di aspetti propositivi di di rialzi
Conta secondo punto magistrati avvocati
Ho un po'da mamma recarmi da dolermi ma naturalmente imputo per primo a me stesso che se ne sia parlato troppo poco soltanto mattone mi pare vi ha dedicato alcuni acuti accendi
Nella giornata di ieri
E vengo ad alcune battute conclusive
Sì se ritiene che la situazione attuale pur gravida di incognite di pericoli non costituisce non costituisce tuttavia da parte della magistratura necessariamente almeno un arbitrario invasione dei poteri altrui se si ritiene che il processo penale pur gravemente ammalato non sia soltanto patologia ma conti qualcosa
Sul piano della difesa della democrazia qui ed ora
Se si ritiene che tutto non si riduca ad elica del potere sempre e in ogni momento revocabile
Se tutto questo si pensa allora si giustifica credo anche un impegno riformatore tessuto
All'interno dell'istituzione
E si può quindi guardare anche al momento dell'autogoverno
Come strumento di equilibrio di stimolo di correzione
Ma se si pensa il contrario l'alternativa è stata posta ieri direi con con grande lucidità da Claudio Castelli allora appare necessariamente difficile cercare rimedi all'interno e non resta in qualche modo che porsi fuori del gioco dando tutto affidando tutta la critica dal di fuori
E in questa ottica allora anche l'autogoverno non può apparire valido correttivo strumento di mobilitazione di spinto di correzione ma finisce per dover essere considerato
Non tanto come qualcosa su cui contare ma e anche questo è stato detto non da noi come qualcosa da cui difendersi
Ho già detto e lo ribadisco che la cultura di sinistra non deve sentirsi ricacciato nell'angolo della critica esterna perché al contrario proprio dall'esistenza di tale cultura
Che l'indipendenza
Non illusoria
Non oggetto di una delega
Nemmeno lo strumento del potere
Questa deve essere una ferma convinzione che io credo debba uscire da questo congresso e tuttavia
Poiché l'intellettuale collettivo MT ha sempre due anime tutte
E due ugualmente legittime
Sono ben lontano dal pensare che non vi sia spazio necessità ed urgenza anche per la critica dall'esterno
E media molto costruiti in questi ultimi anni ma troppo poco criticato la bontà dei fini ci ha reso pavidi nel criticare anche laddove erano usati molto male i mezzi la relazione di Franco Ippolito e valida anche per questo onesto riconoscimento e sono validissime sul punto le osservazioni che sono state fatte che richiamo e faccio totalmente mia di Luigi Ferrajoli
Occorre saper criticare di più critica puntuale e concreta sui nomi sulle cose sui processi e appunto per uscire dal genere che fare i nomi indica le cose un processo come quello di Napoli doveva essere più coraggiosamente e più tempestivamente criticato
Perché
Sì è vero che l'impegno
Il non porsi fuori gioco il restare in campo e non chiudersi in pessimismo i senza uscita il non fare come diceva ieri mattina Schiesaro Aventino ismi
Dà credibilità alla critica che poi andiamo a fare
è anche vero che la critica
Da legittimazione forza e migliore qualità di democrazia allo stare in campo
Alle ore quindici e quindici in questa stalla all'audiovisivo il mestiere del giudice non mancate
Verificatesi nella società civile nell'ultimo decennio soprattutto nel settore della produzione si siano ripercuotendo all'interno delle istituzioni e quindi della destituzione giustizia
Fallosa sentenze metalli seguito
Si possono fissare alcuni punti fermi sulla base di
I dati che fornisce Sylos Labini in quel suo ultimo volume le classi sociali negli anni ottanta
Se negli ultimi dieci anni è iniziato un processo comune a diverse società sviluppate di terziarizzazione della struttura sociale vi è una espansione del cito medio soprattutto impiegatizia
Grandioso innovazioni tecnologiche informatica automazione robotizzati zione
Stanno determinando profondi mutamenti nella composizione sia della classe operaia tendenzialmente avviata come ormai quella contadina alla scomparsa che del sito impiegatizio in forte espansione
Dall'altra parte vi è un aumento della disoccupazione per la quale non si intravvedono rimedi di pronta applicazione
Il fenomeno è tanto più grave in quanto colpisce soprattutto le regioni meridionali si prevede che nove disoccupati su dieci apparteranno apparterranno alle regioni del Mezzogiorno
Si tratta come si vede di mutamenti di grande rilievo rapidi che hanno posto dei problemi di governabilità
Seri problemi di governabilità e hanno generato conflitti tra potere politico e magistratura
La quale ha reagito arroccandosi supposizioni sempre più corporative d'altra parte connaturate alla sua storia
A me pare che si vada dissolvendo all'interno della magistratura la dialettica interna
E il prevalere della
Corporativi Zazie ore mi pare che possa essere lui rilevato da un dato che a mio giudizio non va sottovalutato
Cioè il fatto che per la prima volta il sindacato della magistratura è riuscito ad ottenere un seggio nell'attuale Consiglio Superiore della Magistratura
Il fatto che può innestare un processo di sviluppo di questa organizzazione oggi non immagina
E scomparsa qualsiasi dialettica non solo all'interno del Consiglio superiore ma anche all'interno dell'associazione e soprattutto tra il Consiglio superiore e l'Associazione nazionale magistrati
è vero che la conflittualità giurisdizione potere politico ha raggiunto livelli inquietanti ma nel conflitto la magistratura guarda soprattutto a se stesse
Bada Arryn serrare i ranghi
Nell'ambito giudiziario si rafforza la struttura gerarchica interna e si esaltano i poteri coercitivi
Negli ultimi anni è notevolmente aumentato il potere dei dirigenti all'interno degli uffici piccoli è grande
E questo ha ricevuto la consacrazione ufficiale in quella nota circolare del Consiglio superiore della magistratura sui pareri dei Consigli giudiziari i quali sono stati configurati come organi gerarchicamente dipendenti dal Consiglio superiore della magistratura
Sì è andata poi consolidando e questo praticamente non hanno detto tutti là emergenza giurisprudenziale
Secondo due linee name soprattutto nei maxi processi ma anche negli altri
Perché è diventata sempre minore la quantità di prova sufficiente a restringere la libertà personale e per affermare la responsabilità penale degli imputati
La prova coi al dibattimento rimane bloccata sulle acquisizioni istruttorie che a loro volta si riducono ai soli elementi che avevano giustificato l'inizio delle indagini e di solito sulle dichiarazioni dei pentiti
Anche questa emergenza giurisprudenziale appare avallata più o meno implicitamente dai bollettini del consiglio superiore della magistratura
Nell'ambito associativo Point
Era almeno fino a ieri
Compatta l'associazione in tutte le sue componenti
In nome della necessità di respingere gli attacchi di alcuni settori politici ai singoli magistrati e a talune regole ordinamentale
Ormai qualunque critica viene interpretata come un attentato all'indipendenza della magistratura
L'associazione si è dimostrata incapace di elaborare una linea autonoma in grado di tenere conto degli interessi complessivi del paese e se del caso anche degli elementi positivi di qualche critica
In questa situazione certamente l'azione di Magistratura democratica non è agevole
Vi è una forte esigenza a mio modo di vedere di rendersi conto di ciò che accade fuori dalla magistratura
E mia convinzione che la vera grande innovazione apportata da Magistratura democratica nell'ordine giudiziario è stata quella di rompere la legge della corporazione
Giurisprudenza alternativa contro informazione critiche a certi processi o a certe sentenze le cosiddette interferenze
Hanno una sola chiave di lettura e cioè l'attenzione della corrente non solo agli interessi dell'ordine giudiziario ma anche e soprattutto a tutto quanto sì nuove o si muoveva in senso progressista nel nostro Paese
La giurisprudenza alternativa per esempio fondava la sua validità su fattori di natura ordinamentale e di natura sociale
Si trattava di rendere concreti nell'applicazione delle leggi i principi e le norme costituzionali
Basati e questi sono i valori sulla libertà l'egualitarismo il solidarismo
Ciò aveva però un forte sostegno nello schieramento di sinistra
Oggi lo scenario è completamente mutato
Nel sociale la sinistra si è fatta essa stessa sostenitrice delle leggi erano emergenziali e della cultura dell'emergenza e ha abbandonato ai radicali la bandiera della libertà
Diceva a un convegni ultimamente Vittorio Foa la cosa di cui la sinistra si deve assolutamente vorrei impadronite e la bandiera della libertà delle libertà individuali
Nel sociale la sinistra ho detto si è fatta essa stessa portatrice delle leggi nella magistratura si sono privilegiate le esigenze di ordine pubblico su quelle della rigorosa applicazione della legge
E la stessa corte costituzionale avallato le norme dell'emergenza anche quando le ha ritenute viola Trichet dei principi costituzionali
Oggi perciò la fedeltà ai valori di fondo della Costituzione se volete nel sociale l'appartenenza al settore progressista della società
Cioè a a quel settore che vuol far progredire la democrazia nel nostro Paese imporre la necessità che il giudice diventi il garante delle libertà di tutti i singoli cittadini
Naturalmente anche se accusati di terrorismo di appartenere alla mafia alla camorra eccetera
E attraverso i singoli i diritti dei singoli si tutela la libertà dell'intera collettività
Il disastro atomico verificatosi la settimana scorsa in Unione Sovietica dimostra come oggi la stessa sopravvivenza della collettività nazionale e internazionale ad Est e a Ovest e nelle mani di gruppi ristretti di uomini
E perciò
Vi è la necessità di valorizzare quanto possibile i diritti di libertà dei singoli e delle collettività per non intralciare la formazione di un consenso generale alternativo a quello di questi gruppi
Netto a mio modo di vedere servono le forzature
Può essere un esempio il processo di Palermo
Dove i due pilastri che sostengono questo processo i reati associativi da una parte e le accuse fiume dei pentiti dall'altra si sono bloccati sulla soglia al di là della quale ci sono i politici
E in questo guardate caso significativamente concordano accusatori ed accusati Buscetta e ligio che sul punto hanno entrambi perduto la memoria
L'attenzione degli inquirenti in questo tipo di processi si concentra sempre di più invece che sui singoli episodi criminosi sugli omicidi sulle rapine sui sequestri sulle labili fattispecie di reati associativi
Dimenticando che il processo penale non è la sede idonea a ricostruire il quadro generale della criminalità organizzata
Devo dire d'altra parte che non concordo affatto conti descrive il nostro Paese in modo catastrofico dal punto di vista della criminalità
Pare a sentire taluni che l'Italia sia una specie di immensa associazione per delinquere
Secondo le statistiche Ricci fornite di recente dal capo della polizia nel mille novecentottantacinque in Italia sono diminuiti omicidi sequestri di persona violenze carnali e morti per droga
Per gli omicidi siamo al minimo storico nel decennio e questo corrisponda ad un trend di diminuzione che va avanti ormai da molti anni
Non solo
Ma ad osservare i processi che si celebrano oggi nelle aule giudiziarie si deve constatare che a differenza di quanto accadeva alcuni anni fa
Si celebrano anche processi nei quali vengono giudicate responsabilità della classe politica oltre che processi nei confronti della criminalità organizzata
E non è che mafia ed organizzazioni consimili non esistessero anche prima
Basta leggere ripugna latori di Sciascia dove i fatti risalgono al primo ottobre del mille novecento del mille ottocentosessantadue e lì c'è tutto c'è il pentito ci sono le istituzioni inquinante ci sono le oscure complicità
Tutto ciò va letto a mio giudizio come segno di progresso come accrescimento della democrazia nel nostro Paese
Al quale accrescimento anche noi come magistratura democratica io credo che abbiamo dato un contributo e non possono questi fatti essere letti come degenerazione criminale
Bisogna evitare gli eccessi non bisogna però disconoscere i passi avanti che si compie
è ovvio che quando gli interessi in gioco sono di grande rilievo come nel caso dell'aggressione ai beni fondamentali della collettività perpetrata attraverso gli inquinamenti a Sophie qua sofisticazione di alimenti l'abusivismo edilizio
Il giudice anche in presenza delle pressioni della pubblica opinione deve rispettare le garanzie degli imputati ma ciò non esaurisce il nostro compito in queste materie
Mi pare che l'esperienza dimostra che ha grande importanza la organizzazione degli uffici
E la necessità della costituzione di équipe di staff ad alta professionalità in grado di utilizzare gli strumenti tecnici e normativi necessari per l'accertamento
Quanto possibile rapido dei reati
In questo settore un notevole contributo partendo dalle esperienze già fatte può essere dato proprio da Magistratura democratica e se ci si riesce da tutta l'associazione
Sia nel sollecitare questo tipo di organizzazione sia nelle proposte di riforma di questa parte del diritto penale nella quale vi è urgenza di risistemare la scala dei valori e di mettere a punto le nuove fattispecie
La vicenda dell'impiego del metanolo nella confezione dei vini dato l'allarme che ha ha suscitato in Italia e all'estero può essere uno stimolo per affrontare questi problemi con urgenza e con la speranza di pervenire a risultati utili
Va comunque abbandonata l'ottica della corporazione adottata a mio giudizio anche a proposito dei tre referendum sulla giustizia
Si dice ma per migliorare la giustizia avrebbero fatto meglio ad eliminare dall'ordinamento penale le norme dell'emergenza sono perfettamente d'accordo
Però quando sul tappeto vi sono questi problemi gli altri sono riusciti a mettere questi problemi noi su questi problemi ci dobbiamo pronunciare se si parte dal punto di vista dell'interesse generale dei cittadini io credo che bisogna operare dei distinguo va appoggiato a mio giudizio il referendum per l'abrogazione delle norme relative alla speciale commissione parlamentare per i procedimenti d'accusa a carico dei membri del governo
Qui si tratta di prendere atto del fatto che in realtà questa Commissione ha una funzione di insabbiamento dei casi che prende in esame non fosse altro che per la difficoltà di operare un minimo di istruttoria in quanto è necessaria la maggioranza per decidere se assumere una prova da sostituto negli anni settantatré settantaquattro ho collaborato ad inviare all'inquirente alcuni procedimenti riguardanti l'attuazione della legge così detta dei super burocrati che avrebbe dovuto consentire la riduzione dei quadri dirigenti dei ministeri
Ad oggi tutti tali procedimenti sono bloccati presso la Commissione nonostante che alcuni anni fa il senatore Viviani ebbe a dichiarare che almeno uno di questi processi era già pronto per la celebrazione
è vero che con referendum non viene chiesta l'abrogazione dalla Commissione inquirente
Ma ciò non Tolle num non toglie nulla alla utilità di abrogare le norme attuali sui poteri dalla commissione l'eventuale esito positivo del referendum costringerebbe il Parlamento ad adottare norme più funzionali e una volta che ci sia ci si sia sottratti alla prospettiva della corporazione
Non si capisce perché non dovrebbe essere appoggiato il referendum abrogativo delle norme del Codice di procedura civile contenenti limitazioni alla responsabilità civile del giudice per la quale e necessaria addirittura l'autorizzazione del ministro di Grazia e Giustizia
Se quelle no fossero abrogate i cittadini potrebbero ottenere il risarcimento del danno in sede civile tutte le volte in cui il magistrato avesse colpito avesse agito con colpa grave qui gli argomenti addotti incontra francamente non mi convinco
Si dice che ne conseguirebbe fuga dalla responsabilità e conformismo nelle decisioni a tutto vantaggio di particolari interessi politici ed economici
Bisognerebbe dedurne che i magistrati si assumono le loro responsabilità ed adottano decisioni non conformiste solo se godono del privilegio della irresponsabilità per le loro gravi negligenze ma allora l'indipendenza è un privilegio o una garanzia per i cittadini
Quanto ai potentati politici ed economici tutti sappiamo che hanno strade ben altrimenti efficienti per influire sui singoli magistrati e su interi uffici
Il prodotta
Ha aggiunto a queste arco argomentazioni quella che in realtà con questo referendum si vuole sanzionare il comportamento del singolo magistrato si vuole sottolineare la sua responsabilità non è che si vuole garantire il cittadino
Ora qualunque azione di risarcimento a in sé una dose di di sanzione nei confronti del convenuto per rispondere della responsabilità ma non è questo che ci può trattenere dal considerare considerare positivamente
La possibilità di iniziare di garantire il cittadino di fronte agli abusi del magistrato
Quanto al referendum sul sistema di elezione del Consiglio superiore alla magistratura basato sulle liste di correnti dei magistrati io sono del pari che non sia condividi vile qui l'ottica del sociale comporta un giudizio decisamente negativo su di esso il pluralismo Iddio ideologico che peraltro è già presente nel settore laico del Consiglio superiore
E che è rappresentato dalle correnti è stato ed è ancora oggi nonostante tutti i suoi limiti e le sue cadute
Un mezzo efficiente di collegamento tra la società i suoi problemi le sue tensione e l'ordine giudiziario
Gli aspetti più negativi del Consiglio superiore si sono infatti ha avuto proprio quando il monoliti ISMU dei membri togati Lia appiattiti tutti sugli interessi della corporazione
Magistratura democratica ma non solo Magistratura democratica con la giurisprudenza alternativa con le sue interferenze ha dato un contributo non irrilevante al processo di democratizzazione della giustizia in Italia
Oggi io credo che lo stesso contributo può essere dato tenendo fermo alcuni principi di civiltà giuridiche bene ha fatto Palombarini a citare in proposito la vicenda dei NOCS a Padova e quella dei cassintegrati a Milano
Sono contributi che in un recente caso riguardante il sindacato di polizia e non la magistratura ma la tematica e del tutto identica assunto il tono del tra ricorderete che il brigadiere Trifirò il mese scorso si è ucciso per avere ucciso un ladro
Lunghi che dichiarava di lottare per perché la polizia si comportasse correttamente con tutti anche col peggiore delinquente e che aveva avuto il coraggio di denunciare le torture inflitte dai suoi colleghi non ha retto il peso della violazione di un principio di civiltà giuridica
E una fermezza che nei casi concreti specie sotto la pressione dell'opinione pubblica non è facile conservare devo riferire anche l'esempio che proviene da quegli agenti di Palermo i quali hanno denunciato i loro colleghi in relazione alla vicenda alla uccisione della di un imputato che era stato fermato cioè di Marini io credo che sia questo tipo di fermezza che fa crescere nel nostro Paese la democrazia
Franco Maisto
Viaggiamo cronometrato l'intervento del
Dodici probabilmente dieci
C'è già chi ha notato come in questo congresso si rischia di essere un animisti solo se ci si limiti ai concetti astratti mentre altri più furbi si vince
Hanno individuato una linea di demarcazione tra territori e frontiere di interventismo giudiziario finalizzato alla promozione sociale e territori di puro garantismo o come si dice nei corridoi di mera giurisdizione
Ma tutti dico tutti e non a caso abbiamo ignorato nelle nostre analisi e proposte il luogo classico in cui non esiste promozione sociale né garanzia nei giurisdizione
Il carcere ancora e sempre il luogo di dominio di potentati vecchi e nuovi che non hanno né bisogno della norma né della garanzia né del giudice
Ne degli interventi promozionali della collettività eppure neanche questi anni con la loro storia sono riusciti a farci commuovere il nostro strutturale difetto ottico di vedere una società in trasformazione del tutto il relata con suo carcerario
E invece i parlamentari di tutti i partiti sanno bene che quella che non è terra di nessuno
E avendo da tempo superato la logica clientelare nelle carceri rendono vivo periodicamente una sorta di turismo penitenziario
Dopo il fattaccio del supercarcere di Ascoli Piceno e la morte di Sindone in quello di Voghera ancora pensiamo che le carceri si non siano agenzie sociali che intervengono nelle dinamiche di trasformazione sociale
Studi ormai più recenti per tutti Donolo il governo debole
Hanno dimostrato che tecniche di implementazione contribuiscono alle trasformazioni sociali indipendentemente dagli atti normativi di cui pur si presentano come conseguenza e non si tratta della ben nota mancata esecuzione dolosa o colposa di atti normativi
Ed a pieno titolo rientra anche tra le trasformazioni sociali il mutamento correzionale recentemente è stato riformulato intelligentemente la nozione di mutamento correzionale
Con riferimento a diverse realtà come a un mutamento strutturale il radicale del modo di punire chi è stato condannato come avvenne con la nascita del carcere
Un cambiamento nella severità delle pene inflitte ai condannati un mutamento negli equilibri nei rapporti tra le diverse sanzioni criminale come ad esempio una variazione tra misure privative misure libera attive le limitative della libertà
Un alternarsi di modelli esplicativi della criminalità e di interpretazioni criminologiche
Ebbene io credo che in Italia in questi anni si sia realizzato un mutamento correzionale con riferimento ai quattro parametri che ho indicati
Il sovradosaggio delle pedine gli elevati tassi di afflittività il record di ergastoli nella storia della repubblica come effetti della cultura dell'emergenza
Dovrebbero indurci a rivedere i re quale idea noi oggi abbiamo della pena proprio perché abbiamo come gruppo un riferimento ideale sull'uomo sulla Società e sulla libertà
Per dimostrare che per noi uscire dall'emergenza non è solo un vuoto slogan è singolare che tutti abbiamo riconosciuto citando Rovelli Umberto curi gli effetti diretti e indiretti della lotta armata e dell'emergenza sul piano istituzionale e ordinamentale
Dimenticando né la materializzazione nel penitenziario che ancora alla davanti a noi
E continua a ripetere che questo non è solo un problema di pene
Oggi di fatto abbiamo un triplo circuito carcerario il carcere speciale in carcere ordinario il circuito della cautela sino in custodia
Noi ritorniamo che il primo il carcere speciale realizzando un trattamento afflittivo qualificato in modo diverso dal nome della pena sia un caso di frode alla Costituzione oppure no come dice da ultimo ma non certo per importanza il barile come abbiamo reagito di fronte alla strisciante introduzione con norme processuali attraverso la misura alternativa della custodia cautelare
Del carcere privato
Questo intreccio tra devianza controllo sociale deregulation privatizzazione al di là delle chiare discriminazioni sociali non è una trasformazione sociale nel senso indicato da o con l'individualismo e crisi dall'accumulazione
E per venire all'ultimo parametro in relazione a un mutamento correzionale siamo proprio sicuri che noi magistrati che ci diciamo progressisti
Non abbiamo ulteriormente fatto in modo da indurre nell'opinione pubblica mutamenti rilevanti nell'immagine sociale della criminalità
Sì che gli stereotipi di criminalità hanno finito per ridefinisce essenzialmente sulle figure vuoi del terrorista irriducibile UE dell'affiliato alla grande criminalità organizzata
In modo che l'effetto più evidente sul piano di politica criminale è stato e non poteva essere diversamente
Una precisa e a volte inflazionata domanda di difesa sociale
Se si presta attenzione alla circostanza che il clima politico culturale dei primi anni settanta era stato nel senso di svelare il contenuto di classe della repressione penale dimostrare come la stragrande maggioranza dei detenuti detenuti doveva ritenersi vittima niente a di un sistema altamente selettivo come quello penale carcerario di chiedere pertanto che la pena riducesse il suo carattere di castigo di vendetta per valorizzare le possibili istanze positive di azione di aiuto sociale
Non si può certamente negare che facendo riferimento al presente parecchia acqua sia passata sotto i ponti
E veniamo a al punto che ha dato molte difficoltà credo in quanto credo anche qui vocato all'interno di questo congresso e cioè raffreddamento penale
Vero è che c'è un'altra accezione fondamentale del concetto di raffreddamento penale che non può essere sottovalutato
La popolazione detenuta non può aumentare oltre certi livelli pena il collasso della stessa struttura carceraria con quarantasei mila presenze giornaliere gli spazi temporali perché le cose possano andare avanti indisturbate per molto tempo sono assai ristretti
Siamo così prossimi a toccare il fondo checché ne dica il direttore generale degli Istituti di prevenzione e pena che bene veicola la sua immagine attraverso i massimi per cui si impone nei fatti ben più che nelle intenzioni di qualche progressista illuminato una inversione di tendenza e il tutto in tempi ristrettissimi di manovra
Cioè si deve ridurre la popolazione detenuta e nel contempo appunto raffreddare l'indice di incremento
Va giù lei vuole lucida ma utopistico appunto ragione oggi spesso forse domani potrebbe riconsiderare assi come una diversa attenzione e senza alcuna sufficienza
Qualsiasi progetto che sia in grado di abbattere i livelli di detenzione e di ridurre gli impliciti in calce di trazione non può che trovare quell'attenzione e forse anche quel consenso che sono imposti dalla drammaticità della situazione
L'obiettivo di diversificazione delle misure privi tattili privative limitative della libertà si presenta come scelta razionale qualora si voglia intendere senza pregiudizi di sorta la reale composizione della popolazione detenuto oggi in Italia non si vuole concione dare la pratica altamente selettiva del nostro sistema repressivo per cui le frange più deboli del tessuto sociale sono nei fatti le più esposte alla repressione penale e quindi le più statisticamente rappresentati fra le ha mostrato niente
Ma questa consapevolezza non può andare avanti in alcun modo e non può essere disgiunta dalla realistica presa d'atto che le trasformazioni radicali nella composizione sociale operato in questi anni
Una diversa presenza IRI incidenza operativa della coscienza democratica e progressista nella magistratura
E in altri organi preposti all'amministrazione della giustizia penale nonché dall'altro lato la comparsa di nuovi fenomeni ad alta potenzialità destabilizzante
Ed infine la rappresentazione penalmente tutelata di interessi come l'ambiente e la salute nella recente legislazione estendano sensibilmente le tipologie soggettive della repressione penale ad di là di quanto un tempo poteva ricomprendere sì
Nella concezione massimalisti fa di una giustizia penale come giustizia dei ricchi e nel carcere come luogo di pena della sua criminalità dei poveri
Credo che sia la contemporanea presa di coscienza della natura ancora selettiva della giustizia penale
E di come esso avrebbe affrontare ora è ancora più nel futuro nuove realtà che convince della necessità di diversificare l'esecuzione in misura diretta o grado di eterogeneità delle questioni da risolvere
Chi come i nostri colleghi francesi ritiene che laddove è in gioco la libertà il giudice deve essere presente si interroga sui diritti del cittadino e sui modi per imparare a vivere senza la prigione
Anche in Italia riprende quota in ambienti specialistici il dibattito sull'abolizionismo
Esiste un coordinamento convinto che un solo suo per liberarsi dalla necessità del carcere
Nel diciottesimo congresso del Syndicat de la magistrature tenutosi a Parigi tra il ventidue e il ventiquattro novembre del mille novecentottantacinque
I colleghi hanno convenuto che il giudice non si può limitare ad affidare l'esecuzione delle sue decisioni al braccio secolare
Che gli deve conoscere con precisione
Ciò che comporta la sua condanna e dopo aver affermato l'esistenza di un determinismo carcerario conseguente ad un determinismo sociale
Che tocca ancora di più le categorie più sfavoriti più fragili tossicomani stranieri in particolare i francesi in nome dei diritti più lente elementari dalla persona propongono un sistema di numero chiuso per iniziare a riflettere su basi chiare
E termino dicendo
Sono previsti tempi brevi per una riforma della legge penitenziaria
Il la nostra corrente non può non porre all'attenzione di tutti allo spin molo e allo studio una proposta che sia meno timida di quelle cattive attualmente ci son date conoscere
Ma soprattutto una proposta che tenga conto di cinque punti di cui do soltanto i titoli
Non è sopportabile che abbiamo ancora oggi non nel carcerario ma già a livello di codice di rito un'esecuzione presso gli uffici di esecuzione penale che sia ancora arbitrati ha già nelle stesse norme
Secondo ci si batta per una legalità della pena detentiva congiunta una giurisdizionalizzazione ad una processuali già azioni della stessa e non semplicemente per la mera giustiziabilità
Che si riveda effettivamente e si stabilisca un criterio di competenza per territorio di modo che non sia l'amministrazione penitenziaria a scegliere il giudice poco avevo sottoposto il caso relativo alla libertà
E tutto questo dico amici e compagni perché la nostra opera anche in questo settore non sia per via di Grazia ma per via di giustizia
Fra Pascariello
Cioè
Si può preparare e Livio Pepino
Io sono tra quelli più Dinoi che in passato
Pure in presenza di una realtà emergenziale per il cui superamento provenivano
Dal potere legislativo e politico rimedi altrettanto se non ancor più emergenziali hanno coltivato l'ottimismo di potere ciononostante salvaguardare ribelli se non ottimali
Quanto meno decorosi di garanzia e corretto esercizio della funzione giurisdizionale nella convinzione da un lato della superiore forza della ragione sulla potenzialità devastatrice dalla barbarie
E sul presupposto di una tendenziali tendenziale neutralità degli strumenti processuali e della conseguente possibilità di conservare tale carattere di neutralità
Qualunque fosse o potesse essere il contenuto e le finalità seguite al processo
La realtà contro la quale questo ottimismo negli ultimi anni si è scontrata e si è frantumato rendendo evidente l'utopia di quel convincimento e la fragilità di quel presupposto
Pur nell'amarezza che la disillusione ha provocato rispetto alla speranza di poter proficuamente coniugare la soddisfazione strani sono un po'emozionata
La soddisfazione di molteplici e rilevanti esigenze di giustizia sostanziale con un intervento giudiziario che si mantenesse comunque garantito e perciò anche garantista
Mi porta oggi a ritenere positivi i rilievi critici che in questo congresso sono stati mossi a quella visione ottimistica
Ad esternare una consapevolezza che è frutto di lunghe meditazioni personali e di discussioni avvenute all'interno di piccoli gruppi di amici ma che il fenomeno certamente ancora molto giovane come elaborazione collettiva
Anche a Rodotà ha sottolineato nel suo intervento la dolorosa necessità di fronte all'impatto con l'evoluzione della realtà da Sorrento ad oggi di rivedere quell'ottimismo
Ed è a mio parere il mancato rilievo dei guasti che con non come fatto occasionale ma come devianza diffusa sul modo di intendere di attuare il mestiere di giudice
è l'unica di dimensione carente nella relazione di Ippolito che peraltro condivido pienamente quanto Scelta di Campo e quanto ad analisi storico politica
Le manca in particolare una visione critica dedotta dall'analisi della realtà e degli eventi Intimissimi guasti che sono prodotti che sia rivolta non solo all'esterno ma anche all'interno della magistratura
E del modo in cui la giurisdizione è stata esercitata
Il pessimismo su quale richiamo l'attenzione non è spinta la rinuncia né tanto meno alibi per coprire diversi interessi o elaborazioni teologiche
Ma è inevitabile presa d'atto degli effetti perversi di cultura della giurisdizione che proveniendo da noi stessi più difficilmente sono avvertibili
Ma che parimenti agli interventi esterni possono essere causa di aberrazione e di deviazioni molto pericolose
La situazione che si è creata non ci consente più di partire da presupposti di buona fede e non ci consente di essere indulgenti neppure nei confronti di noi stessi
Abbiamo il dovere di evitare il rischio che la constatazione della realtà e l'affermazione della necessità dell'intervento ci porti ad interpretare come positivo valido e legittimato qualsiasi intervento
Certo la scelta non può essere ancora oggi che quella di confermare l'impegno a livello individuale ed a livello collettivo ma questa scelta di campo deve aggiungersi quella culturale della necessità di un continuo controllo sulla risposta che di fatto viene data alla domanda di tutela contro lo sconfinamento del potere
Contro l'illegittimità e la prevaricazione dilagante contro l'ingiustizia perché a sua volta la risposta eventualmente incondizionata in ciò dalla cavità e dall'urgenza della richiesta non produca sua volta sconfinamenti prevaricazioni illegalità ed ingiustizie
Se è vero infatti che le garanzie senza sostanza sono gusci vuoti è altrettanto vero che non è possibile sostanziali Isma'senza garanzie
Rodotà ce lo ha ricordato
Anche se la circostanza che gli abbia fatto questa affermazione dopo aver rifiutato la validità di una pura rivendicazione del sillogismo fatto diritto come elemento costitutivo del ruolo giurisdizionale
Ove esso non sia stato preceduto da una scelta di valori potrebbe essere considerata come una contestazione dell'assoluto equilibrio tra forma e sostanza e come uno sbilanciamento in favore della sostanza rispetto alla forma
Ma così non è
E ne può essere perché se è vero che la scelta dei valori costituisce l'elemento discriminante tra noi di MD e gli altri che pure rispettino il sillogismo che sta alla base dello ius dicere e per i quali le stesse parole parlo della mentalità dell'indipendenza del garantismo e di quant'altro si vuole proprio per questa ragione corrispondono a concetti contenuti completamente diversi dai nostri
E però è anche vero che tra quei valori per i quali si impone una scelta preventiva lo ius dicere ci sono quelli che attengono alla correttezza Dallagi legittimazione dell'intervento giudiziario perché avendo la scelta del rispetto della forma
Valenza di sostanza quell'equilibrio viene inevitabilmente reintegrato e non può che essere riaffermato come costante del nostro intervento quale che sia il momento storico che stiamo attraversando
Ciò premesso dirò subito che non mi interessa l'immobilismo non mi interessa la tranquillità non mi interessa quindi nessun discorso che verta su temi dell'anno in tonalità o della terzietà e financo del garantismo
Diretto o comunque destinato a produrre un arroccamento del giudice solo a parole e diverso da quello del giudice burocrati del passato
Perché come quello anche questo giudice sarebbe avulso dalla vita e dall'attualità verso le quali invece il suo intervento è programmato
La scelta preventiva dei valori e dunque la condizione che deve essere rispettata perché è un intervento giudiziario possa considerarsi davvero tale e non mero strumento di conservazione di un esistente ancora tanto lontano dalla Costituzione
La scelta di valori e d'altra parte il vero motivo per cui strumentalmente come a poco come ha posto in luce Polito il potere politico oggi più che mai infierisce contro giudiziario
Rilievo quei sto che se ce ne fosse ancora bisogno costituisce un'ulteriore conferma della giusta direzione che quanto a scelta di campo è stata imboccata da M. di così come da altri giudici onesti
Io non ritengo che se diedero onestà intellettuale nell'esame di posizioni pur contrapposte alle proprie che le tesi sostenute nella relazione del penale di Milano possano darà adito a dubbi in questo senso
Additare i guasti attuali e la possibilità di rischi futuri
Ancora più devastanti di una certa scelta non significa abbracciare la scelta contraria ma se la tentazione e quella di porre la tensione è quella di porre dubbi costruttivi e non demolitori
Significa riaffermare quella scelta senza l'utopia della bontà automatica del risultato
E stimolare una riflessione che consenta di affrontare di approntare i rimedi necessari perché quella scelta non sia suicida ma si conformi a modelli operativi coerenti a quei principi che mi
L'ho stati d'ispirazione
Questo è il senso della reazione del penale di Milano il cui limite incompletezza mancanza di analisi storica mancanza di programmati di programmi costituisce a mio parere anche la sua forza
Essa costituisce infatti un punto di partenza e non certo un punto di arrivo setter ciò la prospettiva è quella di imboccare una via costruttiva bisogna sgombrare il campo da obiezioni e critiche strumentali
Generati a mio giudizio da una ridicola vocazione voglia la minoranza voi alla maggioranza per poter affermare assieme i problemi affrontare assieme i problemi seri accertato preliminarmente se abbiamo in comune quel presupposto di partenza
Ed io credo che questa condizione si verifichi oggi tra di noi anche se apparentemente a divergenze sono sensibili
A mio giudizio infatti le divergenze dipendono dall'accentuazione che a seconda delle proprie esperienze personali professionali e politiche
Si dà all'uno o all'altro aspetto intervento garanzia del problema e dalla tendenza a creare un artificioso raggruppamento attorno al luna dei difensori di una scelta in cui la sovraesposizione Denis vissuta come fatto ineludibile
E dei sostenitori dell'impegno della professionalità
Ed attorno all'altra di coloro che soprattutto sono tesi a difendere la propria verginità
è però una semplificazione assolutamente falsa grossolana e deviante perché non tiene conto delle infinite sfumature che percorrono l'interpretazione di quei valori che si rivendicano come prerogative dell'una o dell'altra scelta
E che soprattutto non tiene conto del fatto che si può e quindi si deve partire da un presupposto di assoluta equivalenza dei due elementi portanti della problematica per arrivare a comprendere che a seconda del momento storico che si vive si può dover sottolineare l'uno ovvero l'altro
E oggi è il momento di operare un richiamo a rigore dalla forma così come si è fatto nella relazione di Port quei due
Occorre perciò distinguere i due piani sui quali può operare il giudice
In quanto partecipe di un movimento e perciò soggetto collettivo ed inevitabilmente politico ed in quanto singolo nel concreto caso che nel concreto caso esercita la sua funzione
I due piani danno infatti l'uovo a limiti DiVersi la scelta di finalità sociali e finanche promozionali consentite nel primo caso in quanto elementi che ispirano una linea politica
Ideologica e perciò anche di orientamento generale non può diventare nel concreto esercizio della funzione una scelta di campo quale quella nella quale quelle scelte generali costituiscono il principale se non esclusivo motore dell'azione esercitata
L'inglobamento del fine pur giusto nel concreto esercizio dell'attività giurisdizionale rischia infatti di stravolgere gli stessi punti di riferimento dell'attività giurisdizionale
E di produrre una degenerazione del ruolo che al di là della bontà dei propositi è intollerabile perché causa sconfinamento ed abusi diventa in sostanza altro dallo ius dicere l'assunzione in prima persona e nel caso concreto di quei valori che pur legittimamente hanno influenzato gli orientamenti generali e che anzi costituiscono il discrimine tra un modo democratico o non di fare il giudice
Personalizzando il ruolo lo pongono al di fuori di un effettivo controllo determinando il rischio che anziché conformare l'individuale al collettivo
Sì e levi proprio personale ha valore generale talché i propri interessi non necessariamente negativi ma comunque individuali
Mistificatoria e la loro essenza diventino il criterio al quale si rapporta alla valutazione sull'h nettezza della propria condotta condizionando le scelte operative
Le modalità dell'intervento la valutazione delle prove la natura del rapporto con gli imputati pentiti o meno con i testi con le parti lese con la difesa l'assunzione di provvedimenti che incidono sulla libertà personale
L'interpretazione che si dà della norma sostanziale o processuale
E così via
Livio Pepino
Ma partirò anch'io dal
Da alcune considerazioni più che partire mi limiterò a queste considerazioni su quello che è stato il contenuto o meglio su quelli che sono stati i temi proposti soprattutto dall'intervento di Giovanni Porcu è dura
Che ha avuto credo il merito di puntualizzare una serie di problemi intorno a cui il Congresso ha in gran parte ruotato
Accoglierò l'invito che faceva poc'anzi Graziella ma Scarello
A cercare di far sì che questo documento sia un punto di partenza e non un punto d'arrivo
Lo dico perché
Io vorrei
Cercare di esprimere quelle sono armi alcune mie valutazioni alcune mie alcuni miei dubbi rispetto a questa impostazione in una
Visione non di cercare di creare o di contribuire a creare intorno a questo degli schieramenti contrapposti quanto piuttosto sotto il profilo di riuscire a capire fino in fondo una prospettiva che secondo me estremamente interessante
Ma che se non è approfondita in taluni punti e arricchita in altri con alcune articolazioni rischia di avere vizi non piccoli di astrattezza
E anche di parzialità
Cerco di spiegarmi
Giovanni per quei due dice
All'inizio del suo intervento
Che il problema è quello di una sorta di enfatizzazione del ruolo del giudice
Un certo giustificazionismo nell'occupazione di sempre nuovi spazi
Un troppo sicuro ottimismo su risultati finali di questo intervento
E per superare questa cultura sbilanciata se non negativa afferma che occorre porre mano e rapidamente a due operazioni culturali
Ridefinire oppure definire ex novo i limiti della giurisdizione
E richiamare il valore fondamentale
Valore di scelta politica prima ancora che di guida dell'agire professionale
Del rispetto delle regole
Ecco io credo che sia
Almeno da parte mia difficile non consentire nella sostanza con queste affermazioni non solo ma anche su buona parte delle proposizioni che poi sostanzialmente le articolano nel corso dell'intervento eppure non nascondo che a una lettura e rilettura
Dei contenuti dell'intervento di Giovanni Parque dunque mi trovo alla fine con un senso di non appagamento rispetto al quadro complessivo che quelle singole posizioni disegnano e allora vorrei cercare di capire e di approfondire cominciando da quello che è il primo dei settori che Giovanni per quello suggerisce e cioè quello di una definizione o ridefinizione dei confini
Anche qui credo ci siano degli aspetti del tutto condivisibili e non mi ci soffermo perché il Congresso ne ha parlato ampiamente ci sono alcuni aspetti dell'intervento giudiziario e ritengo non soltanto dell'intervento giudiziario penale anche gli altri settori dell'intervento giudiziario che sono indubbiamente
Sotto diversi profili sbilanciati e non rientranti in un concetto giurisdizione a cui tutti facciamo riferimento
Credo che utilizzare in modo strumentale a volte in modo addirittura scoperto altre volte in un modo magari più mediato ma rispetto a Fini
Il processo penale sia o comunque anche il processo civile sia un metodo che fuoriesce da un certo concetto di giurisdizione
Non è il caso di ricordare una serie di esempi io ne ricordo uno dalla realtà torinese da cui provengo del pretore che addirittura disposto la sospensione della potatura delle piante nei vari nei viali torinesi senza neppure curarsi di dire a qualcuno
Non soltanto chi erano gli imputati di un certo procedimento ma anche qual era il reato per cui procedeva de mi sembra del tutto evidente che qui siamo a livelli di pura patologia rispetto ai quali non ci può che essere una sorta di
Evidente differenziazione ma io dico di più anche come
L'ha dato atto di questa questo questa potatura da parte dell'ente pubblico aveva disposto proprio per la salvaguardia delle Pia ma dico non è tanto questo nome ci sono dei casi ancora più interessanti come dimensioni che sono alcuni su cui io non ho mai nascosto il mio scetticismo e i miei dubbi
Io credo per esempio per parlare di alcuni dei grossi processi penali che hanno interessato a molto l'opinione pubblica pensiamo ai diversi processi
Moro io credo che una certa dimensione dei dibattimenti tesa non tanto ad approfondire le responsabilità degli imputati che sembravano restare ai margini ma chiarire quali sono stati i comportamenti delle segreterie dei vari partiti politici in quella vicenda sia un esercizio di estremo interesse ma per altri che non per il giudice penale in sede di dibattimento
Così come credo che lo stesso visto che siamo a Rimini parliamo nello stesso problema del modo in cui è stato gestito il processo relativo alla vicenda di San Patrignano su cui altre volte ho detto io ho scritto che mi sembra sacrosanto negli esiti
Rispetto a quello che è stato un certo modo di gestire il processo in cui il contenuto non erano tanto degli imputati e delle responsabilità
Ma
Sostanzialmente l'opportunità di un certo modello di intervento in un settore anche questo sia un aspetto del modo di essere della giurisdizione penale rispetto a cui quanto meno dobbiamo evidenziare delle perplessità
Trovo un altro aspetto di grosso interesse nel discorso che faceva Giovanni Parque du laddove facendo riferimento agli interventi di alcune Procure
Rispetto alla problema dell'esercizio dell'azione penale in materia di repressione di illeciti fiscali si chiede se e quanto sia corretta questa attività della procura di indagine a tappeto e quali siano i limiti del potere
Di ufficio di esercizio dell'azione penale da parte delle procure mi sembra questa una problematica su cui francamente credo che il discorso dovrebbe essere articolato di più ma certamente è stato interessante ed estremamente utile sottoporlo all'attenzione di tutti no
Ecco credo però arrivando per successive approssimazioni che anche esclusi quelli che ho individuato come rami che possono essere indubbiamente dei rami secchi o delle strade sbagliate dell'intervento giudiziario permanga comunque una connotazione dell'intervento giudiziario su molti altri settori che certamente un intervento giudiziario estremamente disteso estremamente forte che realizza una sorta di sovraesposizione
Del giudiziario
E su questo credo che però delle valutazioni dobbiamo dare giustamente dice Giovanni POR quello all'inizio della relazione che il non accentui il non dire certe cose può anche a proposito d'altro può anche indurre a dare un'immagine della giurisdizione diversa da quella che si pensa
Io credo che anche qui il non direi in modo chiaro in modo evidente che tipo di valutazione si dà di questo ruolo forte oggi del giudiziario rischi in qualche modo di fare apparire una
Concezione
Che io vorrei capire questa ripeto l'ho detto e non è stata una clausola di stile vorrei capire se una concezione esistente o no nell'intervento fatto da Giovanni Parque
Io credo e qui dovuto dico quello che io penso su questo ma mi limito a enunciare alcune formule perché sono cose d'altri dette in modo ben più ampio e d'altra parte mi mancherebbe il tempo per farlo
Io credo su questo che certamente un ruolo forte del giudiziario una sorta di sovraesposizione sia ormai un fatto strutturale che riguarda non soltanto l'Italia ma riguarda i Paesi europei
E credo che il problema nostro non sia quello di esorcizzare lo ma sia quello di governarlo in maniera corretta
Il fatto però che esista e che esista per una serie di connotazioni oggettive anche per una serie di scelte nostre resta un fatto per conto mio valido ricordo anch'io come Luigi Saraceni o come Pierluigi Onorato Rimini di nove anni fa
A Rimini nove anni fa tra le molte altre cose il congresso che fu giustamente salutato come il congresso della scelta garantista di Magistratura democratica
Insieme a un'esaltazione del garantismo ricordate il libero dispiegarsi delle dinamiche sociali che doveva essere garantito dalla magistratura nel nel punto immediatamente successivo
Fece un grosso riferimento all'interventismo giudiziario in una serie di settori in cui già questo interventismo era in corso e in altri in cui avrebbe dovuto ulteriormente espandersi
Secondo me è la scommessa di Rimini di allora fu la scommessa che era possibile coniugare il garantismo con un intervento giudiziario forte
Credo che si possano cambiare delle valutazioni sia legittimo cambiarli sia opportuno effettuare dei correttivi sulla base dell'analisi storica ma credo che il nucleo di questo discorso resti valido e forse
L'aspetto permesso della scommessa di Rimini non è stato quello che è stato fatto cioè una sovraesposizione del giudiziario ma quello che non è stato fatto a pieno cioè riuscire a realizzare davvero un intervento complessivamente garantista
E consentire invece che questo intervento avesse anche delle connotazioni delle manifestazioni che con il garantismo di quell'ora si parlava avevano poco a che fare taglio su questo punto anche se vorrei dire
Che la sottolineatura del delle pacioso tanto più questo passaggio che la sottolineatura di un certo intervento giudiziario forte oppure la non sottolineatura di questo non è soltanto un'accentuazione badate bene che questo riguarda secondo me il nucleo fondamentale della relazione di Giovanni Palombarini là dove Giovanni Palombarini parla dell'assetto dei poteri del dopo emergenza in questo disegno alla magistratura in qualche modo come custode dello stato di diritto
Ma come costo dello stato di diritto complessivamente anche per quanto riguarda il suo modo di essere nell'equilibrio tra i poteri questa e un'impostazione che tutti quanti abbiamo detto di condividere che io personalmente condivido
Ma che certamente vacilla nel momento in cui non crediamo che il giudiziario debba avere un ruolo forte un ruolo di intervento quale la
Complessivo il complessivo assetto oggi del Paese e non una volontà indebita di supplenza ricchi
Finisco con un'unica osservazione per quanto riguarda il secondo dei per gli aspetti del problema posto da Giovanni Parque toccheranno dicevo da un lato quello dei della definizione dei limiti dell'intervento e dall'altro quello del richiamo alla cultura delle regole ecco su questo credo che a maggior ragione il consenso tra di noi debba essere non soltanto un consenso di parole ma un consenso di sostanza io vorrei solo concludo dire questo
Ce lo siamo detti molte volte io ricordo dopo Rimini ma ricordo anche per esempio dopo Urbino quando ci fu un interessantissimo dibattito sul manifesto tra Salvatore Senese Giancarlo Pellegrino proprio su questi temi del rispetto delle regole della forzatura delle regole rispetto alla volontà di raggiungere una serie di obiettivi tutte queste cose ce le siamo detti molte volte io credo che forse ce l'abbiamo chiaro
Quello che ci dobbiamo chiedere perché pur avendo ce le chiare forse ma non soltanto per quanto riguarda gli altri per quanto riguarda noi stessi per quanto riguarda il nostro agire professionale a volte poi non sono passate in concreto non sono passate mi fa
E io credo che forse sarebbe necessario tra di noi uno sforzo di approfondimento maggiore
Non tanto su un discorso così di pura e semplice professionalità legata un dato tecnico che mi rendo conto può avere tutta una serie di manchevolezze ma anche rispetto a quello
Che era uno dei titoli possibili del Congresso e di cui invece si è parlato abbastanza poco I mestieri del giudice al plurale
Perché guardate che pensare di ricomprendere sotto alcuni slogan del passato quelli che sono oggi delle connotazioni estremamente diverse che si individuano all'interno della giurisdizione
Rischia di impedire a ciascuno di noi e ruoli diversi che abbiamo di approfondire come il garantismo si può esprimere in ciascuna di queste funzioni noi continuiamo a ragionare per esempio sul giudice risolutore di conflitti quando c'è tutta ormai un'amplissima
Serie di ruoli giudiziari che partono da quella tradizionale giurisdizione ma che per esempio riguardano ormai tutti i giudici minorili un richiamo anche al lavoro mio lo voglio fare ma che riguardano i giudici tutelari che riguardano i magistrati di sorveglianza che riguardano per esempio addirittura i giudici fallimentari in cui avanza tra i giudici e fuori
La connotazione di un giudice come gestore di situazioni più che come risolutore di conflitti io non lo so se sia giusto no io credo che se di queste cose noi non parliamo
Ma continuiamo spesso a dirsi degli slogan e magari a confrontarci su slogan anziché cercare di confrontarsi nel contenuto delle singole esplicazioni che questi slogan possono a vere
Facciamo meno strada di quella che possiamo fare e che io credo faremo grazie
Pietro Giordano si prepari Claudio Viazzi
No non è facile parlare dopo tre giorni di dibattito e quando il terreno è stato arato
Il lungo e largo e certamente in profondità quindi vorrei limitarmi soltanto a una a qualche riflessione su una delle linee portanti relazione di Palombarini relazione che nel suo complesso articolata
Va condivisa
Ritengo che questo punto di vista non sia isolato ma si era nutrito nei più o meno negli stessi termini o con qualche diversità di tono
Dagli altri partecipanti a questo congresso che per cadere in un po'momento una contingenza del tutto particolare assume e si inserisce un aspettativa del tutto delicata ed è che la delicatezza di questa la particolarità di questa stagione politico istituzionale
E dovuta non soltanto come ha rilevato Palombarini dal ventaglio di tematiche istituzionali che la caratterizza in maniera inusitata ma anche dall'evidente transizione dal periodo dell'emergenza siamo usciti in termini politici e sociali dell'emergenza però abbiamo ancora sul tappeto le tematiche istituzionali politico legislative sulla strutturali e d'altro canto è sotto gli occhi di tutti
La preparazione o l'ala una fase della maturazione di una convergente attacco politico tattico e strategico nei confronti della ma della magistratura un attacco che già uscito mi sembra dalla fase dell'organizzazione dalla fase della conta degli adepti e dal cancan degli esordi
E per ritengo che queste due prospettive la la la transizione sul piano politico sociale l'antifona di questo attacco alla magistratura la sua indipendenza
Siano i punti fondamentali per questo congresso in questa in questo senso si è in stai si è sviluppato il dibattito quanto alla prima di queste prospettive devo rilevare che la relazione di Palombarini mi è sembrata troppo pervasa di autocritica fino quasi al peccato di autolesionismo
Si prende si prendono le mosse da una rilevazione talmente talmente evidente
Talmente esatta talmente sotto gli occhi di ognuno che risultava del tutto evidente la sopra esposizione della magistratura la mole davvero copiosa di attribuzioni
E altrettanto chiaro dibattono ha dimostrato che la mole di attribuzione cresciuta sul piano quantitativo e tra scesa da tempo in una trasformazione qualitativa del ruolo del giudice perché sì scritto che il giudice debba occuparsi di condanna gli autori dei reati e di dirimere controversie tra privati ma quando i reati spaziano dal furto di routine alla criminalità di tipo camorristico mafioso e se le controversie civile ruotano intorno a bisogni primari fondamentali come lavoro e la casa ecco si può parlare veramente di una voracità attributiva
Superiore eccessiva ecco ma a che cosa per usare lo stilema interrogativo
Di bere
Forse lo possiamo dire anche in termini sociologici dopo tanto dibattere cioè ecco alla
Dose di pubblica attività che dalla ripartizione delle funzioni nel meccanismo costituzionale
E ottima l'attende sì secondo le aspettative di una società che aspira ad essere giusta e secondo le prospettive di uno Stato che aspira ad essere democratico
Il tutto nel rispetto dei valori dell'indipendenza e dell'autonomia giudiziario però da questa rilevazione
Il passo verso la facile autocritica mi sembra ingiustificato anche quando come della relazione di Palombarini sottintende o concisamente dà per scontato
La critica verso le inadempienze da parte degli altri poteri le omissioni degli organi politici amministrative le inerzie del legislatore
E le ignari della classe politica però è proprio l'ultimo passo che notte mi convince poco quando si rileva che la istituzione giustizia pare per tanti versi schiacciata sul settore penale quando si bolla la fase collegiale come mera ratifica di provvedimenti istruttori provvisori
Quando si stigmatizza che perfino gli addetti alla giustizia avrebbero dimenticato di far tesoro del principio democratico fondamentale per cui dinnanzi ha un problema dato la soluzione penale e e non può che essere l'estrema ratio ma come negarlo i magistrati si sono gli addetti all'extrema ratio
E l'extrema ratio non è soltanto l'esercizio dell'azione penale con quel che ad essa consegue anche nell'affrontare il problema sociale della casa la soluzione contenziosa ce lo sbocco in lite tra privato proprietarie privato conduttore
è una sorta di extrema ratio e gli esempi potrebbero continuare
Quello che insomma in definitiva e altri luoghi diamo consigliata la seconda Rita l'attività giurisdizionale non può non essere raccordata in una qualche maniera alla scelta dell'extrema ratio e di questo dobbiamo sempre
Dare atto in ogni momento in ogni piega della nostra riflessione per mantenere al dovuto posto il baricentro politico della nostra iniziativa e dobbiamo in questa prospettiva è soltanto in questa andare alla partita politica istituzionale di questo scorcio
Degli anni ottanta mi Sessa
Si gioca ancora
Sul piano della esasperazione penale dei conflitti sociali se viviamo ancora in quella che è stata definita una realtà socio economica carica di tensioni di rilevanza criminale bene su questo terreno
Che dobbiamo come associazione di giudici democratici la nostra risposta non dobbiamo eludere la partita né perdere in partenza la posta per errori di valutazione e non credo sia sostanziali Isma'
La ricognizione del reale
E non voglio che mi che ci siano tabù nella nostra riflessione e credo che sia lecito domandarsi
Quale può essere stato dinnanzi a al terrorismo l'esempio più trattato qual è stato per da parte giudiziaria se il giudiziario nel suo complessa come si suol dire tenuto se
Le corti d'assise tanto criticate è vero o no che hanno condannato gli assassini condannati torturatore degli assassini
Benvenute le critiche beninteso ci mancherebbe altro ma non quelle di lega ville
La scoperta che il dibattimento attui una parodia dell'oralità e che nel dibattimento vengono introdotti i Kaji Muscia degli atti di prova non è una scoperta di oggi e quindi io trovo che sia per chi la fa una lamentela superficiale se è riverniciata di fresco per l'occasione
E poi io vorrei ricordare ancora una volta che il dibattimento come è stato rilevato da altri mi anche da Fassone nel blu ricitato suo lavoro sulla prova il dibattimento è quasi sempre la cassa di risonanza delle strategie difensive
Strategie difensive che dopo il deposito degli atti perdono quell'handicap mai troppo stigmatizzato del segreto istruttorio
Però insomma il dibattimento penale italiano
Ancora sempre per fortuna e quello in cui la discussione finale a dir poco polarizzate monopolizzata dalle prospettazioni difensive quindi come si fa
A parlare di pubblici processi improntati alla ratifica facile di quanto raccolto in istruttoria mi pare che le udienze dibattimentali tali talora perfino in appello si pensa al processo Moro
Hanno calamitato l'opinione pubblica di sono fatte Arena dialettica su cui molto c'è da discutere naturalmente Marina del materiale istruttorio i processi si sono conclusi e certe volte addirittura a sorpresa e direi mai
Con aderenza pedissequa come è stato detto e ribadito alle tesi contenute nell'ordinanza di rinvio a giudizio contenesse avesse teoremi
O postulati
è una generalizzazione forse un giudizio che pecca di eccessivo ottimismo e che non tiene conto di tante storture innegabilmente verificate e registrata nella prassi
Io penso che lo sia del pari di altre di altre generalizzazione di quelle di chi all'interno della magistratura e subito pronta a stracciarsi le vesti o di chi al suo esterno è sempre pronta al bombardamento a tappeto suoni sentenza
Io credo
Che non bisogna disegnare la magistratura italiana sulla silhouette di pochi affetti da protagonismo nelle rare a sistema corrente generalmente applicato qualche vezzo magari degenerata in scorrettezze malcostume se non peggio
E se dalla generalizzazione in un senso o nell'altro dobbiamo e vogliamo uscire entrarci fuori sì e Dalia priorità bioritmi delle petizioni di principio vogliamo passare al catalogo delle disfunzioni che reclamano rinnovamento
Ecco io dico non accettiamo
Non impelaghiamo CIN una querelle limitata maxi processo si maxi processo no
I mali del dibattimento penale ha ragione Borre oggi esistono ma hanno nomi precisi e precisamente vanno individuati discussi e risolti
Tra questi la spettacolarizzazione del processo
Caro Misiani ma non la spettacolarizzazione in senso lato ma quelle in senso stretto del dibattimento con un processo parallelo che avviene dei mass media in particolare in quello televisivo che in grado perfino di vale di realizzare un processo indiretto
In sintesi e concludendo mi pare questo
Il nocciolo della questione c'è un passo della relazione di Palombarini che è limitato al settore civile alla giustizia extra penale in cui si lamenta uno stato di abbandono e di depauperamento anche qualitativo anche qualitativo e bene penso che quel passo
Deve essere interamente e compiutamente sviluppato
C'è oggi in Italia dentro e fuori la magistratura una tendenza a rimproverare al giudice penale proprio la capacità di incidere sulle situazioni vive in contrapposizione al classico intervento a posteriori meramente retributivo cui eravamo abituati nei decenni passati una tendenza criticare il giudice penale proprio per il suo rifiuto di applicare ottusamente la sanzione penale
Proprio allorché nel funzionamento della macchina dell'estrema ratio
Non è disposto al pamphlet non è disposta l'analisi delle frattaglie non è disposta ad analizzare pochi tasselli del mosaico
Insomma dovrà pure passare alla storia il fatto o alla cronaca che in Italia il giudiziario sta smentendo per anticipo un ministro della Repubblica che pronosticava il Duemila repressione della mafia
E anche senza menzionare continuamente i fenomeni mafiosi e terroristi ci basta far mente all'esperienza sulle inchieste sulle frodi petroliferi come stavo da altri già detto
In cui soltanto perseguendo gli episodi più gravi se e dai salutato nel passato di cogliere Sato apporto esatta portata di violazioni sono apparentemente scarsi
In conclusione
Tralasciando quello che volevo sottolineare in relazione alla considerazione in blocco della magistratura che si è effettuata con la campagna referendaria della giustizia giusta il cui primo scopo è proprio quello di schiacciare la magistratura su risposte
Di blocco e scomposte così come di blocco è scomposta e la campagna referendaria sì che molti di noi della tentazione di rispondere soltanto con l'ironia e col sarcasmo se il referendum non fosse quello che lottare
Io credo che di poter conclude dicendo che tra la tentazione non interventistica nella campagna referendaria e invece l'imperativo di rispondere con la necessitata coerenza resta l'elenco degli straordinari problemi di oggi come diceva Palombarini che ha sommato
La difficoltà della situazione
La fragilità della prospettiva la forza dell'avversario politico e i propositi di lavoro culturale
Attraverso questa pista senza saltare una pacca una piccola tappa credo debba passare ancora la linea di Magistratura democratica
Claudio Viazzi si prepari Mariano Brianza
Un avviso per cortesia
Alcune sezioni hanno già i nomi delle persone che desiderano indicare come candidati ai quindici membri stabili del consiglio nazionale per favore riportino la presidenza che ne informerà l'assemblea ovviamente come ho già detto stamattina oltre le sezioni anche i singoli o gruppi chiunque può presentare candidature una oltre
Io credo che sia un dato ormai acquisito
Almeno nel dibattito esterno più serio sulla magistratura
Che sia un dato che si sta acquisendo anche in questo congresso
Che le garanzie costituzionali indipendenza soggezione alla legge
Obbligatorietà dell'azione penale abolizione della gerarchia autogoverno se sono state indispensabili nella crescita della giurisdizione
Come istituzione autonoma da ogni altro potere e come cambi ormai vitale centrale dalla nostra costituzione pluralista e policentrica
Non sono egualmente bastate
Ad assicurare livelli costanti di corretto esercizio della giurisdizione livelli costanti di garanzie delle libertà fondamentali dei cittadini
E neppure una generale efficienza e produttività del servizio
Non è un caso pertanto io credo che oggi al centro appunto di questo dibattito sulla giustizia nel Paese
Si collochino i temi ineludibili
Delle forme di responsabilità
Dei tizi consentiti accettabili
Di controllo sui giudici
Dei rimedi
All'insoddisfacente qualità delle loro prestazioni e all'inefficienza globale del servizio giustizia
Su questi temi e basta ricordare qui le voglio ricordare pop sommariamente e cose molto interessanti scritte
Di recente da Luigi Ferrajoli su l'ultimo numero di Antigone
Dove per esempio diceva
Che il Messico la percezione dei nessi
Tra indipendenza soggezione alla legge responsabilità e controllo fanno ancora poco parte della cultura professionale dei giudici italiani di destra e di sinistra ed era un monito un'indicazione estremamente interessante di cui non possiamo non tener conto
Allora non
Che con grande preoccupazione in questo quadro vediamo come accanto alla progressiva accentuazione della giurisdizione penale pur necessitata da quelle dinamiche generali indicate benissimo nella relazione Di Giovanni vigili Giovanni Palombarini
Con grande preoccupazione dicevo non possiamo non verificare che accanto a questa siamo andati avanti in questi anni con una costante clamorosa sottovalutazione a tutti i livelli MD compresa
Degli altri comparti della giurisdizione degli altri settori gestiti dall'altra giustizia quella non emergente non emergenziale ma sommersa
Di cui non si parla mai perché non fa notizia non fa spettacolo invischiato nelle Mel B
Di ciò che è diventato il contenzioso e il processo civile ordinario è in questo senso dal Congresso sono venuti già inviti forti a occuparci anche di quest'altra giustizia
Resta comunque il fatto che affrontare questo nodo su cui mi voglio un attimo trattenere pur nel rispetto del tempo che mi è stato dato
Dipanare un groviglio di questioni molto disomogenee tra loro
Certo la necessità più urgente è quella di intervenire con ampio respiro nella giustizia civile ordinaria che sicuramente la più sfasciata
E qui non intendo dilungarmi senza dover ripetere la quantità di cose giuste che ho già sentito dire in questo congresso in particolare da Rossi da Gilardino ed accorsi
Vorrei solo dire due cose sulle cause ecco di questo sfascio ecco io non credo che lo sfascio dalla giustizia civile ordinaria possa leggersi allo stesso modo con cui si legge la crisi o una delle crisi forme della crisi della giustizia del lavoro tre zero perché non si può pensare che la crisi la giustizia civile ordinaria sia individuabile nel pericoloso arretramento dei confini della tutela dei diritti
Di cui parla Palombarini giustamente ma è un fenomeno visibile reale nel sistema delle relazioni industriali
L'emarginazione della giustizia civile ordinario invece trova la sua principale causa secondo me nell'intrinseca debolezza se non inconsistenza assoluta di tanti diritti e fissi dovrebbero tutelare e i riferimenti sono già stati fatti in questo congresso casa ambiente territorio salute questi sono ancora diritti vuoti da un punto di vista di tutela non penalistica
Ancora adesso nonostante la scala dei valori che abbiamo nella Costituzione
Nel processo civile ordinario tutte la forte di un diritto significa ancora è ancora sinonimo esclusivamente o quasi di tutela proprietaria
Il processo civile e la trasposizione fedele di questo organizzazione di questa organizzazione a livello sostanziale
Quindi le linee di intervento di MD su questo terreno su questo comparto si pongono a vari livelli primo dei quali e inevitabilmente giustamente un livello politico culturale
Tema centrale delle nuove leggi civili indispensabili per una tutela di bisogni e diritti
Che coi siano coerenti con la Scala di valori costituzionali
E in questo senso
è necessario inserirsi il nostro in un dibattito in corso su trasformazioni sociali riforma civico
Selezione degli interessi e tecniche di tutela
Alternative civilistiche di tutela rispetto alla sanzione penale per risolvere quella contraddizione di cui da tempo ci parla Calgaro per esempio tra intransigenza penale e tolleranza civili negli stessi settori
C'è poi il piano della riforma del processo civile ma quale processo civile ecco una domanda che non è ancora è stata portata in questo congresso ma di su cui dovremo lavorare che tipo di processo civile
Pensiamo a un un'unica procedura semplicemente un po'accelerata diretto a tutelare in modo indifferenziato tutti i diritti tra virgolette civili oppure pensiamo a un'estensione diritti speciali per categorie diverse di interessi nell'ottica dell'articolo tra capoverso dalla costruzione sulla falsariga del modello del processo del lavoro questa primo nodo che dovremmo sciogliere quale processo civile riforma
E poi quale giudice che gestirà questo nuovo processo civile e qui già l'evoluzione attuale dalla rifare preso dal lavoro in avanti ci ha dato una serie C da una serie di indicazioni su quali saranno le linee di sviluppo in questo senso e le linee sviluppo vanno verso una soluzione organizzativa di un giudice unico e monocratico di primo grado
Verso un ruolo più attivo del giudice civile modellato su quello
Del lavoro verso l'esecutività ex legge delle sentenze di primo grado verso l'ampliamento dei procedimenti cautelari inibitori
Verso l'accentuazione di strumenti processuale differenzia
E beh tutte linee che conducono ha una forte responsabilizzazione anche del giudice civile a una nuova sovraesposizione si parlava giustamente qui mattone mi pare di sotto esposizione attuale
Del giudice civile e quindi esigenze di far fronte anche sul piano professionale in primo luogo a questo aumento di potere discrezionale che verrà ad aderire i giudici Lina quest'aumento di ruolo
Di fronte alle parti
Ecco quindi l'esigenza di ricercare anche qui quindi non solo nel penale ma anche qui nel civile
Le strade più idonei per elevare il livello mettiamo della professionalità di tutti in modo orizzontale come veicolo di autocontrollo senso del limite
Rimozione
Di protagonismi così vicina come abbiamo sempre detto e scritto
Messaggi documenti e programmi su queste tematiche e ciò intanto più evidente proprio i settori in cui la sottopone là sotto esposizione attuale del giudice
Ha determinato caduto del ruolo dequalificazione sacche di inerzia pigrizie corporativo di dimensione impressiona
Ecco che il discorso porta ancora una volta al piano dell'ordinamento giudiziario delle disfunzioni più intollerabile di un'organizzazione che nel civile manifesta tutta una serie di squilibri intollerante circoscrizione strutture livelli di produttività insufficienti assenza di controlli seri effettivi sulla professionalità incapacità organizzative di tanti campi tutti problemi che non rinviano soltanto a responsabilità istituzionali esclusivamente del Parlamento ma anche coinvolgono direttamente gli organi dell'autogoverno che agli strumenti già ora per introdurre alcuni rimedi avrete
Ecco e se questi rimedi non si attuano io credo che contribuire anche noi se non spingere in questa direzione ad avallare sempre più un'idea di indipendenza
Intesa più come privilegio che come garanzia del cittadino lo ricordava ancora stamattina corse me lo diceva già qualche tempo fa Saraceni in modo molto corretto
Avalleremo altresì un'idea di autogoverno troppo incentrata sulla sola difesa di quell'indipendenza
E troppo restia addivenire ancora effettivo anche effettivo e credibile momento di autocontrollo
Momento delicato su cui dovremo ancora scavare dovremo lavorare dovremo introdurre punti di bilanciamento stare attenti ai profili delle garanzie ma accettando l'idea che auto-governo deve significare anche autocontrollo
E qui io sono preoccupato di aver persino perché ho percepito ecco da qualche intervento da qualche battuta di questo congresso
Fatto che aleggia
Una certa atmosfera
Tutto sommato di aspirazione all'immunità da controllo non aspirazione tutta tipica del di una burocrazia
Ogni burocrazia aspira a non avere contro avere carriere automatiche
A non avere alcun meccanismo di conformazione su questo siamo tutti d'accordo e non ci debba essere ma è un'aspirazione deroghi una burocrazia quella di non avere controlli e il problema nostro è quello di introdurne in modo accettabile con un sistema organizzativo completamente diverso da qualunque altro della pubblica amministrazione in cui è stato smantellato giustamente ogni meccanismo gerarchico e questo è un problema un problema tecnico
Perché il problema di come reintrodurlo introdurre dei momenti di verifica che non siano più quelli che di quel modello che nessuno di noi vuole assolutamente reintrodurre neppure in modo surrettizio però questo è un nodo
è uno di importante e l'ansia l'aspirazione più o meno consapevole più o meno inespressa all'immunità dai controlli questa sì che è veramente omologa a Magistratura indipendente e qui non dobbiamo mai stancarci di riprese o la magistratura
Ritrovi se stessa le vie e gli strumenti per fornire risposte adeguate e accettato alle domande di responsabilità e di controllo che provengono dal Paris ai cittadini altrimenti ci penseranno altri dall'esterno stabilire in modi per la nostra normalizzazione
Concludo con una questione
Una proposta concreta
Avevo tutta una parte che taglio
Ma che andava a parare sui compiti di MD relaziona questa ma facevo riffa sostanze riferimento e all'esigenza di sviluppare come nostro impegno l'impegno attraverso i gruppi di lavoro
Per sviluppare questa questo intervento doveroso nei comparti della giurisdizione sommersa gruppi di lavoro in cui sì abbiamo momenti costituiscono un momento di raccordo tra lavorazione politica generale che l'indagine doverosa nelle specificità professionali dei vari comparti e arrivo alla proposta concreta che si riallaccia alle cose giuste e dette da Gilardino quando diceva
Bisogna risulta superare una dimensione volontaristica nel tentativo di riqualificare il giudizio sul processo civile di riqualificare il ruolo del giudice civile evitare una dimensione volontaristica e cercare di riappropriarci del ruolo il proprio ruolo da parte del giudice civile nel dibattito di questi anni alcuni studiosi penso a Proto Pisani ad esempio hanno richiamato l'importanza di quello che fu l'esperimento così detto di Stoccarda in cui in attesa dalla riforma della del Codice procedura civile si avvia una sperimentazione in alcune sezioni di quel tribunale mediante l'applicazione di un modello civile di processo più accelerato
Per gli altri cioè l'utilizzazione del rito vigente
Accelerato mediante l'utilizzazione di alcune meccanismi esistenti con alcune per cercare accertare accorgimenti tecnici
Esperimento che per i risultati positivi cui diede luogo comporta poi accelerò po'il varo della riforma generale ecco io mi domando perché proposta operativa se come medico
Perché non farci promotori come primo traguardo di questa battaglia che dobbiamo andare iniziare a vasto raggio sui tanti ritardi per la riqualificazione della giurisdizione civile
Perché non pensiamo di far marciare far partire un analogo esperimento nel nostro Paese interlocutore naturale e il Consiglio superiore in testa
Col suo potere tabellare
Si potrebbe prevedere in alcuni grossi tribunali con situazioni più critiche da un punto di vista della giudizio civile
E forzare alcune sezioni civili individuare una serie di materie meritevoli e una trattazione più rapido separare le cause pendenti dalle cause sopravvenienti nello e la tecnica utilizzata quando si introdusse il rito del lavoro separare il vecchio dal nuovo
E affidando ai giudici disponibile la gestione del nuovo contenzioso sfruttando tutti gli spazi consentiti di oralità concentrazione dell'attuale processo per far marciare un esperimento di giustizia civile più rapidi che è possibile ottenere credo quindi che non si possa far carico di questo problema a magistrati singoli isolati ma che deve essere l'istituzione a farsi carico di questa specie
Anche in questo caso io io credo che Magistratura democratica potrà dimostrare nei fatti di sapere contestare l'esistente in modo più rialzato avanzato di chiunque altro al nostro interno grazie
Mariano Brianza si prepari Giacomo conduce
Perdonate prima che parli Brianza
Io vorrei farci amo al congresso una proposta di modifica statutaria non vogliamo però aprire oggi pomeriggio una discussione su questo punto casomai ne parliamo domattina
La nostra proposta viene dall'esito di un recente Consiglio nazionale di Magistratura democratica in cui da più parti direi
Sostanzialmente in modo unanime si è proposto un ampliamento del numero dei componenti stabili del Consiglio nazionale essenzialmente per dare maggiore rappresentatività costante
Al all'articolazione complessiva sia territoriale sia di mestieri di settori di lavoro di gruppi di studio di Magistratura democratica
Voi sapete che adesso i membri stabili e il Consiglio nazionale sono quindici abbiamo il voto limitato e dieci la logica sarebbe dieci alla maggioranza i cinque a una minoranza la nostra proposta è di portare questo numero da quindici a ventuno aumentarlo di sei
Che aumentando di tre e tre sempre nella logica dalla maggioranza e minoranza le diverse rappresentanze cioè in pratica ventun membri stabili con voto massimo limitato a tredici questa è la nostra proposta per determinare un aumento della componente stabile costante
Del Consiglio nazionale per dare questo dare una risposta a queste esigenze ripeto di rappresentatività stabile e per risolvere in qualche modo un debolezza che si è notato di rappresentanza nella vita nella vita del del della cosa
Perché
Quattordici e sette per mantenere le proporzioni un terzo si un terzo due terzi nello stesso consiglio nazionale informo
Lo stesso Consiglio nazionale informo ha discusso l'eventuale aumento dell'esecutivo i componenti dell'esecutivo e direi che è ampiamente prevalsa una indicazione contraria
La convinzione prevalente ampiamente prevalente di questo Consiglio nazionale è stato circa l'opportunità di mantenere l'esecutivo in sette membri eletto come negli stessi modi in cui lo abbiamo sempre letto quindi domattina noi chiederemo al congresso se questa proposta di modifica quindici ventuno quattordici e sette accettata pacificamente
Quattordici e sette sì esatto qui il voto limitato a quattordici comunque ne parliamo un attimo domattina prima della continuazione del dibattito e soprattutto prima della presentazione delle mozioni Briano
Dunque l'intervento nasce dalla esigenza di svolgere presi riflessioni sul ruolo del giudice sottolineando come su di esso possano incidere modificandolo condizionamenti esterni ed interni
Al punto che forse non più di ruolo che il giudice può parlarsi ma di di fare sì e vari ruoli del giudice
Modellati secondo le differenti situazioni nelle quali si opera
Si è detto che il processo penale non può essere la sede della immediata tutela degli interessi e dei diritti dell'individuo e che adesso non può attribuirsi alcuna valenza promozionale ma semmai soltanto repressiva
Tale conclusione trova facile ed evidenti applicazione in tutti quei casi in cui l'intervento del giudice
Può qualificarsi come fisiologico consono cioè al sistema ordinario sentito dei consociati come benefico male necessario non perturbato re della società perché capace di espellere dalla società stessa
Il male che la gente non sente come proprio
L'intervento del giudice diviene in tali casi sincrono con il volere della collettività
Esso si pone come ultimo definitivo mezzo di controllo del potere potere che evidentemente riesce di per sé a garantire dignitosa tutela anche a quegli interessi di chi non appartiene ad un gruppo forte
Esiste però un'aumentata complessità sociale e una mappa molto variegata di interessi e i bisogni della gente tale da escludere che possa sempre configurarsi economo omogeneità nell'attività e nell'intervento dei giudici
Al riguardo il neo illuminismo cosiddetto e sicuramente auspicabile come modello teorico costituendo certamente un'aspirazione non un'utopia cui tendere
Esso rappresenta sicuramente un'arma e un metodo contro il cosiddetto neo autoritarismo
Ma intanto però in un ambito di concretezza non può trascurare sì la multiforme realtà fattuale in cui il giudice costretto ad agire
Infatti se ordinariamente il suo intervento si pone con come fisiologico nel senso già specificato spesso tale intervento deve qualificarsi come patologico ossia non parallelo agli intendimenti della comunità su cui incide esistono poi situazioni in cui l'intervento del giudice si pone sistematicamente come patologico tanto da potersi parlare in taluni casi di intervento del giudice ordinariamente patologico
Focalizzando tale concetto di patologia dell'intervento del giudice se è vero che il risultato cui esso dà luogo è quello di una non sincroni città con gli intendimenti della gente
Appare difficile individuare le cause origine del fenomeno che sicuramente sono molteplici e di varia natura tra queste certamente l'oscurità è l'ambiguità di certe normative soprattutto di settore che espongono il giudice ad una rischiose oscillante opera di interpretazione della legge che talvolta indirettamente può sconfinare nel campo
Della invenzione e della creazione dei principi della legge la causa più rilevante tuttavia non può non essere individuata nell'eliminazione o attenuazione del cosiddetto controllo sociale sul potere
Mancano spesso non funzionano canali livelli istituzionali e sociali di sindacato e di critica del potere il quale anche per questo il portato ad allargarsi a dismisura quali basando i cittadini forti e i loro interessi
è spesso coll'udendo col potere occulto ed extra legale al solo fine di perpetrare perpetuare comunque se spesso ci sono dei casi in cui e sono i più gravi nei quali tali canali di controllo sono essi stessi corrotti divenendo subdolamente sub subalterni ha lo stesso potere che deve essere controllato
Per tutti si faccia riferimento a realtà dominate dal sistema mafioso o più in piccolo a tutte le situazioni nelle quali si assiste a spartizioni di potere e di danaro in forma di lottizzazione e di clientele
Orbene in una situazione del genere che purtroppo appare più generalizzata di quanto si crede è forse più estesa nel Meridione dove minore è l'efficienza dell'apparato e più complessi sono i problemi sociali
In un quadro in cui gli interessi della gente quelli dei cittadini emarginati gli interessi sotto protetti non trovano alcuna sponda sociale
E istituzionale capace di arginare il potere che il potere che li opprime l'intervento del giudice di quello penale per intenderci si pone non solamente come l'ultimo ma sovente soprattutto purtroppo come l'unico intervento di tutela del debole e dei suoi diritti
E a questo intervento è chiesto tutto proprio perché tutto adesso è delegato anche contro la volontà di chi ne è l'autore
E chiesto cioè sia una tutela istituzionale e giuridica e tecnica sia una risposta è una rivalsa di ordine sociale idonea a soddisfare i bisogni e aspettative di chi non trova ascolto da nessun'altra parte
In tal modo l'operato del giudice si carica di valenze che suo malgrado non possono essere soltanto tecnico formale
Formali rimane da chiedersi allora se in un quadro così delineato
Nel quale l'astratta formula del ruolo del giudice deve cedere il posto a quella più reale dei diversi ruoli del giudice dove ad un intervento fisiologico del giudice segna se ne affianca uno patologico è ordinariamente patologico
Sia sufficiente il richiamo alla formula del rispetto delle regole
Occorre valutare quanto meno quale valore questa formula deve assumere
Essa individuabile come obiettivo di garanzia di democrazia imprescindibile
Non può essere convertite in una in un riaffacciarsi della Cal segnala figura del giudice meno tecnico del diritto fino a divenire bocca della legge né può essere confusa con l'immagine di un giudice burocrate era politico
Una lettura in tal senso della citata formula non può che essere riduttiva perché chiama fuori dal sociale il giudice e perché soffre di tutte quelle critiche che da sempre sono state mosse alla teoria pura del diritto
In positivo invece tale formula deve divenire un dato culturale da acquisire alla coscienza e al modus operandi del giudice
Un forte antidoto contro chi privilegia il fine soprassedendo sul mezzo come frequente nella realtà sarda di cui io sono testimone evidentemente ingiustamente dimenticata dalla politica e dalla polizia giudiziaria dalla politica giudiziaria
Nella quale l'uso distorto delle regole processuali
è tollerato dall'opinione pubblica guidata da una stampa compiacente quasi sempre se con l'uso del mezzo si ottiene un qualche risultato in materie importanti
Quali quelli ad esempio dei sequestri di persona
E nella quale non si sono ancora spente le polemiche su quello che si usa chiamare il rito cagliaritano caratterizzato dall'esasperazione dei poteri d'inquisizione chi ha provocato un forte scontro in contrasto con gli avvocati e all'interno dei magistrati stessi
Il rispetto delle regole del re in primo luogo aiutarci a uscire fuori definitivamente dalla mentalità dell'emergenza a emergere dall'emergenza senza possibilità di ritornarci
In secondo luogo essa deve portarci all'affermazione di una nuova professionalità che non può più essere soltanto è meramente cognizione tecnica ma che al contrario deve essere individuata nella capacità del giudice di leggere la realtà e soprattutto le sue trasformazioni
In modo tale da saper individuare gli interessi sotto protetti ed M ed emergenti e tutelarli concretamente nel rispetto delle forme
Non si tratta insomma di essere più o meno sostanzialistica oppure più o meno garantisti si tratta invece di essere capaci di coniugare ritrovare un nuovo equilibrio tra le esigenze imprescindibili delle garanzie del cittadino
Ed i bisogni della gente tutto ciò per ottenere una giustizia giusta su un piano politico poi il rispetto delle regole deve impegnare la corrente eventualmente mettendo in mora la sinistra apprendere perché le regole da rispettare siano esse stesse trasparenti funzionarie giuste
In questo senso deve esprimersi con un forte impegno per l'approvazione del nuovo Codice violente del rito penale
O quanto meno di una serie di riforme quali ad esempio quella tesa a divaricare il potere di acquisire la prova dal potere di stabilire la valenza dalla prova stessa e di emettere provvedimenti di cattura
Ma il rispetto delle regole deve essere soprattutto un dato culturale un valore di guide per impadronirsi la coscienza stessa del giudice
Di modo che gli abbia consapevolezza della micidiali tale lo strumento che è abilitato ad usare e nel contempo però abbia anche la serenità e la fermezza di usare tale strumento
Secondo il rispetto della legge più puntuale per tutelare chi è debole e vanta un diritto che deve essere veramente uguale e di uguale peso a quello degli altri di tutti gli altri
Giacomo Conte si prepari Giancarlo Caselli segnalò all'Assemblea che Elena Paciotti ha dato il buon esempio rappresentato questa dichiarazione
Per l'elezione dei componenti stabili del Consiglio Nazionale propongo la candidatura di Adriana Scaramuzza sino seconda indicazione
La sezione ligure propone per i quindici membri stabili i nomi di Giovanni Palombarini Claudio Viazzi Franco Ippolito Giuseppe Soresina Vittorio Borraccetti Giacomo Conte che Sergio mattone prego
La relazione del segretario nazionale a questo congresso
Pur contenendo una lucida analisi largamente larghissimamente condivisibile lucida analisi della posizione del giudice nell'Italia degli anni ottanta
Lascia in alcuni passaggi la sensazione di un discorso che si interrompe dove invece dovrebbe cominciare un'analoga sensazione di un discorso che condivido macché occorre continuare me l'ha lasciato il bellissimo intervento di stamattina di Luigi ferraioli
Cerco di dare può cercherò qui di dare qualche spunto di questo continuare il discorso non vi è dubbio che per citare testualmente la relazione di Giovanni non c'è dubbio che il progressivo svuotamento dei controlli che teoricamente dovrebbero precedere quello giudiziario
Determina una sovraesposizione crescente della giurisdizione quindi qualcosa che non va bene
E determina questo sovraesposizione a partire dalla criminalità politico-amministrativa tra virgolette per usare ancora un'espressione di Giovanni
Ne è certamente si può dubitare della validità dell'Annetta riaffermazione del valore del garantismo come essenza della giurisdizione e tema centrale nel pensiero e nella storia di Magistratura democratica
Ma è proprio da questa riaffermazione del garantismo che nascono ulteriori grossi problemi di definizione concreta del ruolo del giudice nell'attuale momento storico
Intendo dire questo chi fa il magistrato oggi in Italia non si può limitare a registrare a registrare il dato della sovraesposizione politica della giurisdizione e a denunciarne carattere patologico
I sociologi si possono limitare alla descrizione all'analisi alla critica della realtà
I magistrati invece devono accertare responsabilità penali e decidere controversia quindi quella descrizione quella critica della realtà servono a loro per esercitare al meglio queste funzioni di accertamento di responsabilità penale di decisione di controversia a questo devono preoccuparsi di fare questo devono attrezzarsi a fare a queste funzioni non possono i magistrati rinunziare neppure S come sembra che stia accadendo
L'esercizio dei poteri pubblici e privati dei poteri legali ed è il potere di fatto procede secondo linee sempre più divergenti dalla legalità
Fino a dare un posto non irrilevante nel sistema
All'accumulazione economica primaria agli investimenti apparentemente leciti e all'influenza anche direttamente politica dei poteri criminali
Può anche darsi può anche darsi che questa divaricazione tra il funzionamento reale effettivo del sistema e le sue regole ufficiali queste illegalità diffusa insomma
Sia dovuta in qualche misura ad un'inadeguatezza irrimediabile della regola stessa
E in effetti fattispecie penali come il peculato per distrazione sono troppo rigide per adattarsi alla complessità delle scelte alle quali sono chiamate oggi i pubblici amministratori
Però però non si può certo ammettere per esempio che la tangente sia uno strumento normale di scambio come si legge nella relazione tra i cittadini e pubblici poteri di scambio tra cittadini e pubblici poteri in un altro versante non si può certo ammettere degli imprenditori diventino il solito oggetti autorizzati a ricercare il loro profitto economico senza alcun riguardo per i diritti altrui
Se tutto questo avviene
Vi è alla radice una crisi profonda della capacità delle istituzioni di rappresentare ed esprimere gli interessi e le aspirazioni reali dei cittadini
E cioè di concepire di attuare indirizzi politici in grado di ricomprendere questi interessi e aspirazioni ideali dei cittadini
Quindi
Di fronte alla complessità e alla spessore di un'illegalità tra virgolette così vasta e profonda
Appare riduttivo è inadeguato
Porre al centro dell'analisi
La preoccupazione che la giurisdizione non venga esercitata in termini di Villotta a fenomeni complessivi come la mafia perché non è questo il nodo principale
Non lo è perché il garantismo non è in questione almeno tra noi di Magistratura democratica non è in questione tutti ne siamo siamo parimenti convinti del suo profondo valore
Non c'è dubbio che il compito del giudice consiste saltando nell'accertare responsabilità penali personali per fatti specifici comprese le fattispecie concreta di reati associativi
E consiste nel decidere controversia cobas serenità ecco distacco
Compagni vorrei che fosse davvero chiaro una volta per tutte almeno per quel che ne so io
Nell'attività che che oggi si svolge in tema di criminalità organizzata almeno nella più recente
Non c'è nessuno
Che Creta seria a mente che pensi seriamente che è il suo compito di giudice il Pubblico ministero di giudice consista in altro Ken accertare responsabilità penali per fatti specifici
Vi saranno ospitate dissolvono eccessi sostanziali ismi
Tutto quello che nel nostro dibattito viene evidenziato quel poco dialettico forte che viene da critica come quella della sezione milanese quel polo dialettico forte serve proprio per riflettere su questi sostanziali ismi
E per correggerli serve all'interno stesso di Magistratura democratica senza dubbio perché partecipa facendo processi di criminalità organizzata e stando dentro questo dibattito credo che sia molto difficile proprio perché si è stata entro questo dibattito si ascoltano questi richiami credo che sia molto difficile cadere negli eccessi sostanzialista ICI
Serve questo nostro discorso a chi non è a chi si occupa di criminalità organizzata e non è di Magistratura democratica serve questo nostro discorso come elemento della costruzione di una professionalità garantista nuova adeguata all'importanza di questi compiti
Ma nonché continuiamo a ripetere perché è fuorviante è sbagliato non continuiamo a ripetere
Che si tenta tesi tende in tema di criminalità organizzata a fare la lotta insedia soltanto giudiziario
Contro fenomeni complessivi come mafia camorra hanno continuiamo a ballare di questo marchio Canon Blow merita
L'attività che si svolge con sacrifici con conclude fonte alture difficoltà e a gravi pericoli non continuiamo a parlare di questo marchio immeritato
L'attività in materia di criminalità organizzata forse qualcuno ha partecipato in qualche modo quest'illusione
Di potere sconfiggere da soli il fenomeno se ha un minimo di ragionevolezza
Questo qualcuno non so chi sia fra i tanti che sono quelle di metà organizzata siamo un pochettino di ragionevolezza i fatti gli hanno già ampiamente fatto cambiare idea non è un problema reale
Tutti siamo convinti che compito del giudice non è altro che accertare responsabilità penali per fatti specifici e tutti siamo sul compito del giudice penale
E tutti siamo credo convinti anche i qualcos'altro che sto per dire adesso è che questo
Il giudice non può certo reprimere per intero e affondo con effetti duraturi un'illegalità diffusa come quella descritta sopra
Non può attuare compiutamente una tutela Effetti IPA
Dei diritti soggettivi che questa illegalità Lete non per farla se appena un po'di un po'un po'di buonsenso lo capisce bene non può farlo perché a tal fine occorrerebbe modificare l'assetto sociale ed economico del Paese questo è troppo ovvio troppo ovvio del giudice la solo non può farlo il giudice non può farlo affatto né da solo né in compagnia modificare l'assetto
Sociale ed economico del Paese
Ma se così stanno le cose allora il giudice è quel punto ecco dove il discorso delle continuare
Se così stanno le cose allora il giudice si trova di fronte ad una precisa alternativa il giudice penale e il giudice civile il Pubblico ministero e il giudice in senso stretto
Una precisa alternativa
La prima soluzione rinunziare sostanzialmente a svolgere fino in fondo il proprio compito quando esso non sovraespone politicamente a causa della grande portata dei fatti sui quali incidere
Rinunziare sostanzialmente ad andare fino in fondo nel timore di essere portato fuori dall'ambito della giurisdizione dalla grande portata dell'oggetto della giurisdizione stessa
Oppure la seconda soluzione
Fare tutto il possibile sempre in ogni caso per rendere giustizia nell'ambito di quel compito di accertare così responsabilità penali personali e così via nell'ambito di quel compito
Sapendo di essere istituzionalmente sottratto alle compatibilità e gli equilibri contingenti del sistema politico sociale
Preoccupandosi
Preoccupandosi di ricondurre ogni intervento e decisione alto un quadro normativo oggettivo quello che forse non sempre i pretori d'assalto riuscivano a fare e oggi bisogna sapere con chiarezza che va fatto
E non sapendo ancora questo giudice di non far guasti fino a quando sai S interprete credibile dei fatti e della legge
Ora
Al di là di enunciazioni teoriche singolarmente condivisibili come il riconoscimento dell'ineluttabilità della sovraesposizione una corrente di pensiero largamente diffusa all'interno di Magistratura democratica
Diffusa anche nelle aree un tempo chiamate tra virgolette di centro e di destra non solo quindi nell'aria un tempo chiamata tra virgolette di sinistra
Una corrente di pensiero diffusa sembra sostanzialmente orientata verso la prima soluzione
Rinunziare a svolgere fino in fondo il compito di giudice quanto esso sovraespone politicamente il giudice per la eccessiva portata dei fatti questa corrente di pensiero pone al centro della sua analisi la necessità di ridurre l'incidenza dell'attività giudiziaria penale di raffreddarla sì ha detto
Fino a negare l'attività giudiziaria penale un ruolo positivo quasi finito
Promozionale tra virgolette di sostegno degli interessi diffusi tutelati formalmente dalla legge ma repressi sostanzialmente dalla settoriale dei rapporti sociali ed economici
Un aspetto reale che comprende la grande carica di oppressione dei poteri criminali
La seconda soluzione richiede al giudice invece di essere disponibile pienamente e senza riserve di attrezzarsi professionalmente
A compiere un'azione di denunzia di disvelamento dice Franco Ippolito
Di denunzia di contrasto e di contenimento verso l'illegalità nei pubblici poteri e le prevaricazioni dei poteri privati legali e di fatto verso i poteri criminali
Questa azione da sola dorme e non può essere non è non può essere di repressione integrale netti lotta tra virgolette il vincente
Ma occupando in forme diverse sia il settore penale che quello civile sostiene
Gli interessi sotto protetti
Di cui ho detto sopra
Mentre spetta alla gente solo alla gente che ha su di sé il carico diretto del conflitto sociale promuovere quegli interessi con gli strumenti della politica alla legge al giudice il sostegno non basta quindi non basta sottolineare che il compito del giudice non è altro che accertare responsabilità penali a decidere e controversie
Si deve prendere atto fino in fondo che lo svolgimento completo corretto indipendente è garantista di questo compito
Comporta oggi quella vasta azione di denunzia contrasto contenimento di grande spessore frammentaria ma altamente significativa
La prima soluzione trenta secondi la prima soluzione invece
E sostanzialmente superò soluzione rinunciataria e sostanzialmente subalterna alla rinnovata cultura della governabilità come semplificazione autoritaria dei problemi e superamento dello stato sociale di diritto
Solo a causa dei grossi equivoci dunque la seconda soluzione quella del fare fino in fondo tutto quel che è possibile la seconda soluzione
Può avere nemici a sinistra tra virgolette all'interno di elmetti
Nei confronti del terrorismo delle versione lo sappiamo bene sia talvolta deviato dal ruolo e dall'essenza della giurisdizione
Non subalternità sette politiche dominanti ed è pienamente condivisibile l'analisi che M di e specialmente la sinistra Dmt hanno fatto a questo riguardo
Ma la stessa deviazione dal ruolo e dall'assenza della giurisdizione
La medesima subalternità alle scelte politiche dominanti si avrebbero oggi si sente invece di migliorare professionalmente da affinare l'intervento giudiziario penale Losi riducesse
Limitandone la sostanza alla limitandolo nella sostanza alla repressione della carica di Pisogne insoddisfatti
Che è presente alla base della criminalità minore
Caselli e poi Carlo Smuraglia
Per quanto riguarda Adriana Scaramuzza fino alla firma di Elena Paciotti si sono aggiunte quella dalla sezione Emilia Romagna inoltre la sezione milanese e un lungo elenco di firme capeggiata da quella di Luigi De Ruggiero indicano al Consiglio nazionale propongono i nomi di Claudio Castelli Giovanni Porcu e due Gianfranco Gilardi
Caselli
Non c'è Caselli
Altrimenti
Carlo Smuraglia se non c'è Caselli
Senza ricupero
No ma scusate io qualcuno ha detto che sta arrivando non lo vedo
E allora Carlo Smuraglia per favore
Cassano
Smuraglia
C'è qualche difficoltà per un estraneo a un'organizzazione che tiene un suo congresso
A definire le modalità del proprio intervento
E a stabilire in che modo sia corretto intervenire in un dibattito di questo tipo
Non sono sicuro di avere certezze sul taglio corretto di un intervento o delle certezze soltanto su ciò che non si deve fare
Abusare della cortesia del congresso
Interferire in un dibattito sulla linea congressuale impartire lezioni
è quello che cercherò di non fare
E cercherò soprattutto di intervenire sulle prospettive future dando per scontato quello che è ormai una linea definita mi pare che esce da questo congresso
E che sottolineo nella vostra indicazione nel cartellone
Democrazia e cultura dalla giurisdizione
Io vorrei partire da questo perché non credo che il dibattito finirà con questo congresso ma anzi penso che dopodomani comincerà il suo approfondimento reale
E dovremmo vedere in concreto come tradurlo indicazioni operative e in un dibattito che investirà non solo più Magistratura democratica ma tutto l'ambiente di coloro che si occupano di questi problemi
Io non so se democrazia e cultura della giurisdizione siano due termini distinti o se non si debba leggere anche cultura democratica della giurisdizione
Probabilmente il senso corretto è l'uno e l'altra cosa comunque io ritengo che si debba sottolineare sia il concetto di democrazia sia quello di cultura perché ritengo che una prospettiva di avanza lento e di miglioramento
Nell'ambito del lavoro giudiziario possa aversi solo se questi due concetti sono adeguatamente sottolineati e intesi in un reale valore
Nel quale allora la cultura della giurisdizione rapportata anche alla democrazia significa spostare in avanti i termini dell'impegno
Non fermarsi nemmeno come se fosse un punto di arrivo ma anzi considerarlo un vero e proprio punto di partenza
Si è parlato qui di protagonismo di interventismo di eccessi di supplenza
E io sono d'accordo
Sono d'accordo perfettamente sul tema che si debba rientrare nelle regole si debba rispettare al massimo il gioco che si debbano garantire al massimo tutti gli elementi che sono rappresentano la base fondamentale di tutela del cittadino
Ma io credo che accanto a questo noi dobbiamo mettere come elementi da preservare e di cui il giudice fare garante
Anche una serie di altri dati che nascono dalla costatazione di ciò che è in realtà tutto il mondo giudiziario che non è fatto soltanto di protagonismi
E non è fatto soltanto di interventismo mi mai fatto anche per certi aspetti di inerzie di vuoti di sacche di inefficienza di una qualche incapacità di capi di uffici direttivi di una certa Calò della tensione ideale che è necessario per l'espletamento di questa funzione perché si possa parlare realmente di una vera cultura della giurisdizione questo significa che bisogna non solo che la cultura della giurisdizione si diffonda e diventi un livello medio comune a tutta la magistratura
Ma bisogna anche che il livello venga elevato e che i limiti i paletti se così mi si consenta di dire vengano spostati ulteriormente in avanti
Noi ci siamo riuniti anni fa in un congresso a Genova in cui discutevamo sulla necessità di individuare forme di sussidiarie di integrazione dell'azione penale
Ci siamo discussione incontrati allora per discutere sulle forme di partecipazione popolare della giustizia mi chiedo se questi temi sono scomparsi o superati o se questi non sono ancora e più che mai attuali
E se lo sono come io penso anche di questi dobbiamo parlare
Perché culturale la giurisdizione deve essere anche certezza che l'azione penale viene esercitata correttamente è sempre deve essere certezza che non vi sia distacco macchie anche nella forma di partecipazione popolare alla giustizia
Si debba realizzare quelle gambe fra la giurisdizione e i cittadini e la società civile che è uno degli elementi fondamentali e su questi piani io ritengo che in questi anni non si sia fatto nessun passo avanti non solo perché il dibattito sull'azione penale l'azione sussidiaria sembra essersi a Renato ma anche perché non vi è stata la più piccola attuazione nemmeno dall'articolo centosei la Costituzione che pure consisterebbe in una sorta di poco più di un palliativo agli effetti della partecipazione popolare alla amministrazione della giustizia
Allora restano ferme anche quelle sacche di inerzia di inefficienza di cui ho parlato restano fermi i piccoli privilegi restano fermi i piccoli abusi che non si possono toccare e che sembrano in molti casi addirittura intoccabili resta in sostanza una cultura davvero dico tra virgolette perché non voglio pronunciare la parola in coltura resta una cultura arretrata che ha bisogno di essere spostata in avanti nel suo complesso e per tutto l'ambito complessivo della giurisdizione
E alludo quando dico a questo a un insieme di indici che mi sembra ovvio
E può tornare tratta affiggere dei cartelli con i quali si rinvia senza nemmeno spiegare la ragione un'udienza civile a quattro mesi di distanza e cultura arretrata non trovare tempo per parlare con gli avvocati
E cultura arretrata quella di intendere la funzione giudiziaria come un potere da esercitare
Magari anche con arbitrio e non come una funzione che si svolge nell'interesse dei cittadini questa non è un'osservazione generalizzata non riguarda tutta la magistratura affatto numero sognerei nemmeno perché anzi ritengo che nella stragrande maggioranza vi siano elementi altamente positivi all'amministrazione giudiziaria però se non si eliminano queste sa se non si eliminano questi elementi negativi non si riesce a far fare un passo in avanti reale
All'intero problema della cultura
Della giurisdizione
E non si riesce a progredire in avanti se non si ricrea un clima effettivo di tensione ideale che è indispensabile per una attività professionale
Che riguarda compiti che non sono quelli di altri mestieri per i quali forse di una tensione ideale si può anche fare a meno in questo campo se non c'è tensione ideale sia e cattivi giudici o non sia i giudici affatto
E per tensione ideale
Io ritengo che si debbano intendere delle cose
Molto preciso e tra le quali prima di tutto la convinzione precisa
Del proprio ruolo nel suo collegamento appunto con la democrazia con la società civile nel suo complesso con il sistema politico nel suo complesso in questo senso io credo che noi dobbiamo porre l'accento su due concetti che pure sono stati sottolineati in vari interventi in questo congresso
Alludo al concetto di politicizzazione e a quello di professionalità sui quali del resto dirò pochissime cose ma che hanno bisogno io credo ancora di una piccola sottolineatura
Quando noi parliamo di politicizzazione di ruolo politico del giudice dobbiamo essere molto chiari
Perché io collego questo a quel discorso sull'attenzione ideale il giudice deve anche sapere
Che ha un ruolo politico sia ben chiaro non ci possono essere fra intendimenti ruolo politico nel senso aristotelico della parola che non vuol dire continuità non vuol dire legami con nessun aspetto di parte ma vuol dire consapevolezza di non essere una monade isolata in un sistema estraneo ma parte di un sistema politico nel quale si muove la vita degli individui si muove il complesso istituzionale tutto il mondo degli studi
Ha da tempo verificato in tutto il mondo una crescente politici l'azione della giustizia intesa in questo senso
Lo ha constatato facendo rilevare che in realtà il ruolo di del giudice di asettico interprete di una legge neutrale non esiste più da molto tempo forse non è mai esistito ma più che mai è impossibile che esista oggi
In una società così complessa in una società nella quale evidentemente vi sono una serie di elementi che conducono a svolgerà la funzione del giudice in un ambiente che necessariamente permeato anche di aspetti ideali e allora noi dobbiamo dire che se questo è un punto fondamentale la convinzione del proprio ruolo anche come convinzione di una posizione complessiva in un sistema politico
E certo da combattere il pericolo dell'arbitrio dell'eccesso del protagonismo dello svolgerà la funzione in modo inadeguato
Ma e anche una pericolo da rimuovere quello di chi non scorge se in essi non valutasse gli affetti non cercasse di capire il senso della legge di ricordarsi in che ambiente questa legge si cala anche nella sua interpretazione
E nella sua applicazione pratica distinguendo con questo sia ben chiaro
Da ogni concezione finalistica dell'applicazione della legge da parte del giudice non è questo l'elemento fondamentale
Ma il giudice non può nemmeno essere avulso dal suo contesto complessivo
E non può nemmeno immaginare che il suo fare o non fare
In un certo modo nell'ambito della più corretta cultura della giurisdizione il suo mestiere di giudice
Non incida in qualche modo surreale assetto degli interessi sociali o finga o creda di poter essere dimenticare la realtà a questo punto lo travalica Rebello lascerebbe suo applicare una legge che non è tale e che non ha nessuna
Rilevanza nessuna importanza è qui che il discorso ancora
Si integra con quello della professionalità sul quale si sono dette
Molte cose che io condivido appieno tutte perché e proprio Magistratura democratica mi pare abbia fatto in questi anni le riflessioni più approfondite su questo concetto cercando anche di smentire di superare una concezione che fosse limitato soltanto alla capacità di usare gli strumenti che in un'attività professionale devono essere esercitati ma c'è ancora un punto però che ha bisogno di essere precisato e puntualizzato vi è una dottrina
Che ha la tendenza a sottolineare la pretesa autonomia del discorso giuridico come se questo fosse possibile ancora oggi esistono lavori e studi che sottolineano questa autonomia e che hanno bisogno di essere rettificati un'autonomia reale del discorso giuridico non esiste mai
Anche se il discorso giuridico va condotto con rigore anche se è ovvio che il discorso giuridico va condotto secondo le sue regole ma non esistono regole del diritto che non siano collegate alle regole del vivere civile non esiste dunque una professionalità che non tenga conto oltre che dei valori giuridici anche dei valori comuni alla società civile in cui quelle regole devono essere applicate in questo senso allora
Noi dobbiamo sottolineare un concetto di professionalità più ampio che tenga conto di questo insieme di valori e merenda al tempo stesso conto ed è per questo che se mi permettete un paradosso io dico che ho paura del giudice
Il quale non conosce i testi giuridici e la giurisprudenza ma ho altrettanta paura del giudice che non legge i giornali o magari come talvolta accade se ne vanta ho bisogno cioè di un giudice il quale sia il corrente dei fenomeni sociali
Di un giudice il quale sappia che cosa significa la norma che applica sento il bisogno assoluto di un giudice il quale conosca i meccanismi complessivi della società in cui si svolge la sua opera ed è da questo punto di vista che allora forse non è male ricordarsi che sacche di incultura o di mancanza di professionalità non ci sono soltanto nel penale ma spesso emergono clamorosamente in altri settori dove una serie di elementi ci convince di uno stato di arretratezza culturale talvolta di distacco dalla società civile che merita di essere sottolineato e approfondito quando io leggo certe decisioni in cui si fa tanta fatica
A riconoscere quello che per la società civile ormai è pacifico la esistenza di nuovi diritti della persona l'avanzare lento nella giurisprudenza dei diritti delle identità la difficoltà che trova la giurisprudenza ancora considerare superato quello che per tutti è un dato comune
La distinzione tradizionale tra danno patrimoniale danno morale io penso che qui c'è ancora un difetto di professionalità intesa nel senso ampio che ho parlato quando vedo certi provvedimenti di giudici
In modo discrezionale col quale ritengono di affidare ancora i minori nel caso di una separazione penso che ci sia ancora un difetto di professionalità intesa in questo senso ampio e quando vedo ridurre tutto il discorso
In materia di diritto del lavoro tra la tutela assoluta dei diritti individuali
O invece il discorso della compatibilità io trovo che c'è un difetto di professionalità nel non per me Ardenzi conto che in mezzo a questi due poli estremi ce n'è un altro ed è il lavoro che andiamo conducendo tutti insieme da molti anni attorno al concetto di interesse collettivo
Se perdiamo questo per fermarci soltanto una rigida tutela degli interessi individuali e crediamo che questo significhi combattere un discorso che è tutto politico nelle compatibilità e che in qualche modo non riguarda il giudice
Noi facciamo un arretramento culturale non riusciamo a renderci conto di fatti elementi estremamente importanti che dobbiamo essere sottolineati e mi avvio a trarre le conclusioni di questo discorso volutamente rapido se è così se è necessario
Compiere tutti un passo avanti insieme
Se cultura della giurisdizione vuol dire non meno impegno e nemmeno impegno uguale a prima ma addirittura più impegno per un'avanzata complessiva di questa tensione di questo dibattito ideale che cosa si può fare in questo senso
Certo può fare molto i legislatori il quale intanto può fare le riforme di cui tutti hanno parlato su cui non mi soffermo più solo sottolineando che non sono soltanto le riforme processuali ma sono anche e fondamentali molte riforme di natura sostanziale che aspettano da tempo di essere attuati possono fare molto se mi permettete visto che parlo in un congresso di una corrente della magistratura possono fare molto anche ne corre
Alle quali tradizionalmente compete anche un compito di formazione e di educazione certo nel dibattito certo non dando lezioni certo nel confronto dire
Ma certo io dico che se tutte le correnti della magistratura fossero d'accordo per esempio che l'unico criterio valido per stabilire qual è la persona adatta a coprire un posto direttivo e quello semplicemente della sua idoneità che in base a questo soltanto si deve giudicare se tutti fossero d'accordo in questo senso avremmo già fatto tutti un passo notevole in avanti e avremmo risolto notevoli problemi
Può fare molto anche l'organo di autogoverno della magistratura
Sul quale bisogna dire una parola se me lo consentite
Perché sia chiaro che nella mia concezione lari Consiglio Superiore Magistratura non è l'ombelico del mondo o il centro dell'universo
E non ha bisogno di inventarsi compiti nuovi
Consiglio superiore ai suoi compiti ben fissati delimitati dalla Costituzione intendendo per tale sia ben chiaro la lettura complessiva della Costituzione che quando ontologicamente la Costituzione ne fissa una certa composizione vuole che sia presieduto dal capo dello Stato evidentemente ha in mente un modello di azione da cui scaturiscono compiti che non sono quelli semplicemente elencati
Ma sono anche altri ma basta che si attenga questo senza ulteriori invenzioni perché il Consiglio superiore possa fare molto
Per l'aggiornamento culturale dei magistrati
Per la scelta dei capi degli uffici giudiziari con i criteri a cui prima ho fatto cenno per tutto il sistema di governo di amministrazione della giurisdizione condotto secondo criteri di estremo rigore può fare molto con l'esempio
Ricordo in uno scritto di un membro del precedente Consiglio Superiore il quale diceva che questo prossimo con l'attuale Dutto essere il consiglio superiore del confronto ideale io spero che lo sia
Se lo sarà questo sarà un esempio estremamente importante per tutta la magistratura di questo c'è bisogno di confronto ideale di rigore morale di principi di superamento di ogni criterio che sia diverso da questi se farà questo
Nell'adempimento della sua funzione se riuscirà a svolgere questo compito allora avrà fatto e potrà fare molto senza problemi di sorta spetta al consiglio superiore farlo ma certo spetta anche a voi
Che avete l'arma della critica postuma su quello che il consiglio fa e sta bene ma avete anche l'arma precedente di stimolarlo di sostenerlo di promuovere iniziative di suggerire indicare strade possibili bene questo organo di autogoverno tutto sommato è vostro è un vostro bene prezioso aiutato ero a crescere e a sviluppare
Giancarlo Caselli
E poi Vincenzo Cottinelli
Ricordo la necessità di presentare i candidati alla presidenza
Vorrei cominciare
Leggendo un programma di massima democratica di qualche tempo fa nati non molto tempo fa
Vi si legge
Il potenziamento del ruolo politico della giurisdizione
Non si è verificato soltanto nei settori più incandescenti dalla repressione penale
Criminalità terroristica mafiosa politico-amministrativa
I mutamenti che il progresso democratico ha introdotto nel nostro sistema di legalità
Affidano sempre più spesso al giudice il compito di fare riferimento a valori e interessi generali consacrati nella Costituzione nelle leggi ma disattesi nei fatti
Cresce l'attenzione per l'utilizzabilità dello strumento giurisdizionale per l'attuazione specifica dell'ordinamento per la realizzazione in concreto di tutti quei fini e di quegli obiettivi che vengono assunte nelle sedi della sovranità popolare e che l'esecutivo tende a neutralizzare nella fase della gestione amministrativa
In definitiva
Una positiva evoluzione del ruolo e del modo di essere della giurisdizione
Che in sé segno e fattore di sviluppo della democrazia ha visto i suoi effetti moltiplicarsi ed esaltarsi in misura non fisiologica
Per il fatto di innestarsi in una situazione caratterizzata da livelli qualitativi e quantitativi dei fenomeni criminali di cui si è detto e insieme da processi degenerativi dell'assetto politico istituzionale
L'interazione di questi tre fattori crea una situazione di contraddizione dalle forti potenzialità conflittuali nella quale i rischi di crisi sono reali
Questo era il programma di Magistratura democratica per l'elezione del CDC dell'ottobre ottantatré quindi un programma scritto e che ha portato ad un successo elettorale consistente due anni e mezzo fa
Forse siamo stati abbastanza profetici
Certo è che nel corso di questi due anni e mezzo i rischi di crisi di cui quel documento parlava sono aumentati
La moltiplicazione dei pentiti la diffusione dei maxi processi ha creato quelle grandi difficoltà sul piano dalla formazione contrazione delle prove che tutti conosciamo possiamo dare per scontate certo è che ci sono state anche delle cadute
Per queste cadute basta rinviare ad alcune parti non tutto in alcune parti del documento della sezione di Milano
Certo è nello stesso tempo che i livelli qualitativi e quantitativi dei fenomeni criminali salvo forse la criminalità terroristica sono rimasti nel corso di questi due anni e mezzo sostanzialmente immutati
E che ancora oggi si può dire che certi valori e interessi generali consacrati nella Costituzione continuano a restare disattese nei fatti
Questo significa molto schematicamente rapidamente che siamo di fronte oggi come ieri ad una situazione complessa
Mettere a fuoco soltanto le cadute significa frantumare questa realtà complessa
Misurando le una componente per quanto rilevante
E quasi abrogando le altre componenti
Ora in una società come la nostra caratterizzata da immobilismo e stagnazione magari immobilismo e stagnazione perseguiti attraverso il decisionismo questa operazione
Di abrogazione può risolversi al di là delle intenzioni in una nuova subalternità per ciò stesso pericolose e quindi da evitare
Ma le cadute ci sono ci sono stati e ci sono possono soprattutto mentale
E allora si impone la domanda di che cosa fare per rimediare
In particolare
Io cercherò di rispondere rapidamente si intende la domanda quale ruolo può svolgere il CSM sotto questo profilo
Varia cenni nel documento di Milano in altri interventi sono stati fatti
Allo strumento disciplinare come possibile antidoto contro singoli eccessi sia menti abnormità
Si tratta che va da sé di uno strumento avente natura giurisdizionale quindi
Sarebbe assurdo sarebbe scorretto formulare indirizzi programmatici e nel nostro programma elettorale stanze scritto esattamente questo che non si possono formulare indirizzi programmatici ma qualche riflessione e qualche ragionamento si può fare sull'esperienza del passato
Ecco troviamo per esempio che la sezione disciplinare del CSM recentemente si è espresso in questo modo
Tito testualmente
L'attività del giudice piena di insidie e di pericoli deve sempre caratterizzarsi per obiettività di comportamento e per rispetto delle regole del processo
Che sono dettate non solo per la tutela del singolo imputato indiziato ma anche per esternare obiettività e imparzialità della funzione
Quindi costituiscono illecito disciplinare continua a citare testualmente le seguenti ipotesi primo
Lo scarso rispetto delle regole del processo
Secondo un attaccamento al risultato da conseguire che porti all'adozione di scorciatoie assolutamente non consentite anche la parola scorciatoie nel testo della pronunzia dalla sezione disciplinare
Terzo una non confacente considerazione per le posizioni e per i diritti del singolo nel processo
Quarto il protagonismo che porti ad indagini non consentite o non presidiate dalle regole di garanzia che governano le procedure
Sembrerebbe di poter addirittura concludere
Regole molto chiare principi molto netti binari tracciati con assoluta sicurezza ma attenzione
Molti se non tutti avranno riconosciuto il caso trattato si tratta del caso Di Carlo Palermo
E sul caso Di Carlo Palermo esecutivo rimesse pro democratica ha preso una posizione molto netta
Parlando di anomala eccessività della sanzione disciplinare
E rimproverando al CSM
Di non avere svolto pienamente anche contestualmente ad altre
La sua funzione di garantire l'indipendenza dei giudici e di tutta l'istituzione giudiziaria contro gli usi strumentali intimidatori ritorsivo di discriminatorio comunque deviati dell'azione disciplinare
E allora
Lo strumento disciplinare si uno strumento di intervento possibile anche importante
Ma presenta dei limiti intrinseci molto precisi
Limiti accentuati dall'assoluta discrezionalità nell'esercizio dell'azione disciplinare da parte degli organi competenti ministro procuratore generale della Cassazione
Così com'è congegnato oggi questo strumento appare sporadico facilmente spiegabile ad arbitri a gestioni in ogni caso non trasparenti
E allora lo strumento utile uno strumento un porto importante
Ma uno strumento da usare sempre col massimo di cautela sempre col massimo di consapevolezza dei suoi limiti col massimo di consapevolezza che molte volte i giochi si fanno altrove a monte
Col massimo di cautela di consapevolezza di questi limiti di questi rischi allo scopo di evitare appunto impieghi discriminatori strumentali o di resistere ai tentativi di impieghi di questo tipo
I limiti sono ancor più accentuati se si riflette ad un dato che tutti conosciamo cioè alla circostanza che lo strumento è ancorato a parametri troppo generici facilmente per ciò stesso manipolabili
E allora ancora una volta può diventare uno strumento di discriminazione ideologica soprattutto sotto questo profilo può diventare uno strumento di conformazione ideologica
Giustamente il documento di Milano parla di possibile riduzione per questa via ad unitarietà del pluralismo giudiziaria
Dunque ripeto ancora una volta uno strumento utile uno strumento importante lo strumento da impiegare quando possibile secondo le sue potenzialità attuali
Anche per contrastare una visione interessata che si cerca in tutti i modi di diffondere di una magistratura non responsabile
Anche per innalzare il livello delle difese contro gli attacchi che attraverso la pretese responsabilità vengono all'indipendenza della magistratura
Ha da usare ripeto anche questo con le cautele con le garanzie indispensabili per fronteggiare tutti quei rischi che ho cercato di tracciare
E allora un ruolo importante un ruolo di decisivo rilievo spetta ad MD nell'immediato futuro perché i tempi sono stretti e la posta in gioco è intuitivamente di straordinaria rilevanza
Il compito il ruolo di riflettere su questo tema attraverso seminari attraverso iniziative d'altro genere e deve un augurio quasi una richiesta formale che formulo nei confronti del consiglio nazionale che va domani a formarsi una riflessione sul tema che consenta di affinare questo strumento in modo da renderlo incisivo ma al tempo stesso garantito
Pur in presenza dei limiti che oggi lo caratterizzano e amo Spinatelli per esempio stamattina ci ha suggerito mi sembra in maniera assai utile significativa l'opportunità di studiare come rendere obbligatorio attraverso una proposta in questo senso
L'azione disciplinare in modo da eliminare quei connotati di di discrezionalità che facilmente possono diventare arbitri
Soprattutto i medi deve a mio giudizio attivarsi
Per far sì che questo strumento sia perfezionato spingere quindi sull'associazione nazionale perché a sua volta associazione spinga sul governo e sul Parlamento affinché decolli affinché finalmente sia realizzata avviata a realizzazione questa riforma
Per l'intervento disciplinare che da troppo tempo come tante altre riforme non arriva ovviamente e concludo
Intervento repressivo sia pure riformato da parte del CSM sarebbe del tutto è del tutto insufficiente occorre anche un intervento formativo preventivo
Un intervento che si proponga positivamente di diffondere la cultura della giurisdizione
Qui bisognerebbe aprire un altro capitolo ma i termini molto ristretti che ciascuno di noi disposizioni impongono soltanto di rinunziare allora la necessità che il CSM come nel nostro programma elettorale sta scritto organizzi intensifichi di corsi e di formazione da un lato e di perfezionamento dall'altro realizzi quel confronto di esperienze fra magistrati che hanno operato in determinati settori aprendo questo confronto anche agli avvocati affinché sia un confronto veramente dialettico capace di individuare quelle cadute quelle smagliature quelle prassi disinvolte garibaldini o tout-court scorrette che debbono essere corrette eliminate
Alle quali si deve impedire la protrazione o l'allargamento in futuro
Così come è importante che si realizzi un intervento sui dirigenti perché si facciano essi stessi carico della necessità di adottare ufficio per ufficio prassi corrette e assolutamente ineccepibili
Da ultimo va da sé
Che l'impegno del CSM deve esercitarsi di intesa in coordinamento con l'associazione anche per far sì che la riforma del processo penale sia realizzata il più rapidamente possibile finalmente realizzato
Perché se da un lato dobbiamo fare salva l'incisività
Negli interventi sul versante della risposta giudiziaria che abbiamo saputo conseguire con prezzi spesso non indifferenti nel corso di questi anni
Se deve restare ferma questa incisività
E altrettanto vero che si debbono introdurre nell'ordinamento
Gli antidoti necessaria affinché l'incisività non si innesco lì con mancanze con deviazioni e i nuovi schemi procedurali sono mi sembra intrinsecamente incompatibili con le deviazioni che qui sono state denunziati e sulle quali ci stiamo confrontando
Ecco perché ecco il motivo principale per cui l'impegno nostro sul versante della riforma processuale è un impegno veramente di diffusione della cultura della giurisdizione a tutti i livelli grazie
Allora Cottinelli sta preparando un documento sull'ambiente che leggerà poi al Congresso è stata però il suo intervento
C'è Enzo Albano
Enzo Albano è presente
De Ruggiero
Neppure denuncerà presente
Dieci minuti per De Luigi ecco l'intervento letto da Giovanni Porcu Hebdo ha suscitato merita consensi maggiori del previsto
Il che significa che pur nella dichiarata parzialità e polemici età
Per favore
Dicevo questo consenso significa che pur nella dichiarata parzialità e polemici età
Abbiamo detto parole di un disagio diffuso che se mai non si manifestava nel succedersi delle emergenze dei casi gravi delle ragioni di opportunità
Qualcuno di quei giudici rimedi mi confidava di aver sempre pensato queste cose senza però dirlo ed anzi vivendo lei con un certo senso di colpa
Che ovviamente non ha ragion d'essere come la corrispondente eventuale sensazione quasi di tradimento che venisse da chi in questi anni è stato in prima linea
Ma a parte questo mi pare di capire bene almeno un argomento serio e concreto che sta dietro le esperienze di chi ha seguito processi impegnativi anch'io mi sono imbattuto in processi che miravano auto ultimo quello dei fondi neri dell'IRI
E certo altro che giudice signore invasore di territori sociali
Ho vissuto l'impotenza di chi vede neutralizzata l'efficacia delle proprie decisioni
In questo senso è fuori dubbio la retta intenzione di chi vuole potenziare piuttosto che ridurre il ruolo del giudice penale
Ma il fatto è che non l'efficacia dell'intervento penale vogliamo ridurre anche se diciamo che questo non ha mai risolto i problemi sociali quanto la sua diffusività
L'appropriazione di strumenti e metodi operativi che non gli competono
Non abbiamo detto né suggerito alcun ritorno a casa non l'abbiamo proprio pensato e anzi abbiamo scritto il contrario
Osserva giustamente Gilardi che riconoscere starei per dire confessare i limiti strutturali che la giustizia penale necessariamente incontra in un quadro di forte crisi del diritto
Significa non limitarsi soltanto al problema delle riforme del processo penale
Ma a quello più generale di potenziare sul terreno preventivo la capacità di risposta dell'ordinamento giuridico
Sotto questo profilo la questione della giustizia civile consiste appunto nell'affiancare all'azione penale la capacità di intervento diffuso
Che verrebbe immessa nel sistema dei controlli giuridici conferendo a soggetti privati la possibilità di incidere concretamente sul terreno dell'illegalità
Mediante l'esercizio di un potere d'azione rafforzato quanto agli affetti
E qualitativamente ristrutturato nel contenuto
Così per la professionalità
Abbiamo solo detto che è necessaria ma non sufficiente mica che non serve proprio
Vada per i giudici medi ma quelli proprio Ciucci non piacciono neanche a noi
Ci va dunque benissimo quello che ha detto in proposito Borre
Che appunto legato la professionalità alla cultura della giurisdizione
Pignatelli è sempre acuto e stimolante ha ragione quando distingue tra professionalità del giudice quella del pm l'avevamo già scritto citando Beccaria
Ma il pm resta e deve restare un magistrato
Non sarà super partes come il giudice potrà avere una progettualità maggiore
Ma resta garante di legalità come e più dei pubblici funzionari perché controllore di legalità anche nei confronti della polizia giudiziaria della pubblica amministrazione perché chiamato al primo vaglio fondamentale costituito dalla formulazione dei capi d'imputazione
Perché in ogni caso la finalizzazione del suo intervento non può mai costituire strumentalizzazione del mezzo processuale
Questa convinzione che occorre lavorare sempre meglio e che occorre anzi aprire le porte di importanti santuari non ci fa però cambiare idea rispetto alle cose che abbiamo scritto
Lo stesso il Polito mi pare ha fatto proprie le esigenze e gli abbiamo indicato in un intervento che mi sentirei di sottoscrivere per intero anche perché esplicita parziale autocritica della lingua seguita in questi anni
E però voglio rilanciare e per essere sicuro che ci siamo capiti bene
D'accordo sugli esempi folcloristici l'invasione di campo che facevano il Polito e brutti
Ma noi avevamo proposto un esempio scelto di proposito tra i casi in cui l'obiettivo sociale dell'intervento giudiziario contro l'evasione fiscale è certamente condivisibile in quei momenti in cui il sacrificio degli spazi di libertà indubbiamente minimo
Sono questi ed altri casi consimili
Come gli interventi contro l'assenteismo nei pubblici uffici della disfunzione del servizio sanitario che fanno crescere la riflessione e postulano un approfondimento senza posizioni preconcette come ha riconosciuto Pepino
Come si vede non sempre si tratta di ineludibili necessità della storia
Non basta allora ricordare le molte cause oggettive che vi sono le molte responsabilità altrui pure note che hanno prevalentemente concorso a determinare la situazione attuale per escludere nostre responsabilità
Ne vale distinguere noi di AN di da altri di diversa formazione
E questo mi pare il dato specifico più rilevante in proposito che la gente anche l'opinione pubblica più accorta non distingue più giudice da giudice per individuare invece una politica complessiva e compatta dell'intera magistratura
E forse è anche vero che nella prassi quotidiana c'è una sorta di omologazione che ci coinvolge
Quante nullità non si dichiarano per ottimi motivi di opportunità
Forse la nostra autocritica dovrebbe riguardare non solo l'assenza di critiche puntuali e specifiche per deviazioni che riconosciamo essersi verificata
Ma anche alcune forse scarsamente approfondite
Proposte culturali contrarie all'atomizzazione dei singoli uffici e dei singoli ruoli giudiziari centrate sull'esigenza di governare la situazione di organizzare le risposte
Giudiziaria latinista organizzata senza distinguere tra indagini e processo
E ciò mentre tutte le altre indicazioni programmatiche della mozione di Sorrento in particolare sui diversi settori della giustizia civile venivano lasciate cadere
è questo e del mondo
Quello che ci distingue oggi la necessità di sottolineare l'una piuttosto che l'altra cosa di lanciare un messaggio piuttosto che un altro non vogliamo buttare a mare l'impegno per i valori su questo punto c'è un equivoco che vorrei chiarire
Se invitiamo a non tralasciare l'assetto a non travalicare l'assetto dato dal nostro ordinamento al ruolo del giudice
Non rispolvera diamo come crede Gargani uno schema liberale di giudice neutro
Le ragioni ideali e le fonti dell'assetto odierno del giudice nascono nel dopoguerra in un Occidente europeo traumatizzato dal pertinente o della legge in atto di mera forza svincolato ai principi dell'etica e del diritto
In una riscossa non certo liberale ma francamente giusnaturalismo poi positivi Zatta sì nelle carte costituzionali rigide si vuole garantire che il diritto fosse prima della legge
Che la legge ormai da tempo mero provvedimento non potesse più costituire il piuttosto che garanzia minaccia per la libertà
E poiché alla sofferta sfiducia nella legge si aggiungeva ciò che avrebbe fatto inorridire
Appunto ai maestri del liberalismo e del costituzionalismo la sfiducia nelle GIS l'attore e per le verificate disfunzioni dei parlamenti e per l'insorgenza e partitocrazia
Non ci si poteva rivolgere che a giudici costituzionali ed ordinare indipendente ben attrezzati
Mai più giudici afflitti da cecità per i valori impotente di fronte all'ingiustizia dello Stato altro che liberalismo conservatore
Di qui gli organi di autogoverno l'introduzione del sindacato di costituzionalità l'ampliamento della giustiziabilità la risoluzione dei conflitti di attribuzione affidata al giudice
Di qui ineliminabile significatività della presenza giudiziaria nel contesto politico perché d'ora in poi la politica dovrà svolgersi nei confini del diritto
Utopia forse o meglio conquista ideale mai completamente realizzata cui ieri ed oggi i nostri politici ed amministratori tentano di sottrarsi
E l'utopia del diritto però
Che è tutt'altra cosa dalla utopia ben più misera di regolamentazione della vita sociale attraverso il solo diritto penale
Da dove viene questo ottimismo sugli esiti dell'intervento penale
Noi lo sappiamo e ce lo possiamo dire
Dal successo contro il terrorismo
Che noi giudici ci attribuiamo
Secondo me che pure ho fatto la mia piccolissima parte non è tutto così semplice in ogni caso attenti ai deliri di onnipotenza
La politica dei confini del diritto diceva
Ma attenti ad un secondo equivoco questo non significa che il giudice è un soggetto politico anzi proprio l'opposto
Significa che può esercitare la sua azione anche incidente sulla politica perché non è uno dei soggetti in campo
E arbitro non giocatore men che mai si può dire che il soggetto politico sia la magistratura nel suo complesso come entità collettiva quando invece si tratta di un potere diffuso
Tant'è che alle obiezioni ricorrenti negli anni costituenti di politicizzazione della magistratura così andava il mondo quarant'anni fa
Sì rispose vittoriosamente che al giudice spettava solo il controllo la facoltà di dire auto
Mai l'iniziativa politica mai la surroga
Solo così non si violava il principio della divisione dei poteri solo così si poteva replicare a rilievo altrimenti poi sempre insuperato della mancanza di legittimazione democratica del giudice questa è la funzione politica tipica dell'attività giudiziaria di controllo il limite del potere del legislativo e dell'esecutivo nei campi che toccano valori e diritti fondamentali
Questa è la politicizzazione che corrisponde alla nostra tradizione ed è conforme al nostro ordinamento
Questa è politicizzazione corretta che va difesa ad oltranza
Ma poi c'è una politicizzazione impropria
Indotta da deleghi alla magistratura di compiti che spettano allo Stato nel suo complesso sul terreno delle riforme sociali della ricostruzione e ricomposizione di fenomeni di devianza sociale della individuazione di responsabilità politiche
Dell'investigazione perfino quando riguardi funzioni di servizi segreti
Questa politicizzazione strisciante imposta più per il incapacità che per calcolo
Ed accettata per imprevidenza o forza anche per l'entusiasmo di chi si sente ormai padrone dei ferri del mestiere consegnati gli tanti anni fa questa politicizzazione e surroga e non controllo
Questa politicizzazione può essere rifiutata senza disertare nessuna delle nostre competenze
Perché poi avviene che venga criticata la politicizzazione tout-court che all'antica sfiducia nelle GIS latore sia sommi la sfiducia nei giudici facenti funzione
Eh sì Vollard ridurre complessivamente il loro potere anche nei suoi aspetti corretti di controllo legale e costituzionale
Finito anche per questo ci siamo preoccupati di essere chiari proprio per mostrare meglio che l'attacco alla nostra indipendenza non avviene in territorio straniero ma che si combatte all'interno dei nostri confini
Evidentemente siamo stati male interpretati se ci si imputa contro le nostre intenzioni di favorire il gioco del potere
La prospettazione di un simile rischio ci indurrebbe addirittura la paralisi al silenzio
Come forse in parte accaduto in passato
Riteniamo di avere forza morale e politica ed argomenti seri
Per essere legittimati a portare avanti le nostre ragioni sicuri per non essere di non essere più equivocata
Con i chiarimenti che la nostra provocazione al dibattito ha sollecitato sono certo che sarà possibile tentare di raggiungere insieme
Quell'obiettivo di conquista di un nuovo ruolo del giudice che non vi è mai stato e che tuttora non si è realizzato
La cui reale indipendenza va guadagnata giorno per giorno sul terreno indivisibile dei valori e delle garanzie
Veneziano
Cioè sala veneziano
Dieci minuti per Venezia
Poi darò un aggiornamento sullo stato delle candidature
Io credo che siamo tutti d'accordo
Se il fatto è che oggi Magistratura democratica quattro singoli la magistrature era attraversa una delle fasi più delicato per la sua storia
Ha detto giustamente Pivetti mai l'indipendenza dei magistrati è stata a rischio come in questa fase
Ecco io credo quindi che Magistratura democratica debba fare appello a tutta la ricchezza della propria elaborazione politica e culturale in questo momento e che però la complessità dei problemi che ci troviamo ad affrontare
La complessità dei problemi che ci troviamo ad affrontare comporti appunto elaborazioni complessive che tengano conto di tutti gli aspetti e quindi comporti che si debba rifuggire da schematismi da prospettazione laterali
Ecco in questo congresso c'è stato un momento per così dire simbolico nel quale il rischio di sfociare in prospettate uccisioni unilaterali
C'è stato e si è evidenziato ed è stampato
Quando l'onorevole Calgaro Gargani salendo su questa tribune richiamandosi all'intervento che l'aveva mediatamente preceduto perché è stato ricordato più volte qua
Ha detto Gargani
Che se la prospettiva di M. di sul ruolo della magistratura nell'equilibrio degli assetti istituzionali e quella che era stata ricordata
Se cioè si intende che il cuore del problema intendete mi il cuore del problema non uno degli aspetti del problema e il rispetto delle regole del gioco allora dice Gargani
Io sono d'accordo questa è una posizione largamente strumentale è chiaro
Però se Gargani
Applaude
E altrettanto e abbastanza univoco il fatto che
Questa prospettiva questa prospettazione unilaterale che coglie appunto
In questa rispetto delle regole del gioco non un aspetto del problema ma il cuore del problema ritorna ecco questa prospettiva letteraria gli giova Gargani
A questo proposito prodotta giustamente ha parlato di
Prospettazione sostanzialmente rinunciataria cioè c'è dietro mi sembra un ripiegarsi su se stessi a guardare prevalentemente ai mali che ci affliggono esche sono in effetti tale ha ragione Elena Paciotti
Che è necessaria la critica andrà regione che non dobbiamo temere la verità
E dirò io stesso qua quali verità
Per conto mio sul piano della autocritica della
Magistratura e di noi stessi dobbiamo fare
Ma il problema non è di non teme solo di non temere la verità e anche quello di dire tutta la verità
E tutta la verità significa tra l'altro che dietro il ragionamento di Gargani sta una logica assai semplice dubbia
Ragiona così lui se un potere che mi disturba si ripiega su se stesso
è facile che non si accorga di quello che io faccio su altri piani
E in effetti le caratteristiche della fase sono proprio nel senso di che è la
Governabilità cosiddetta
E
Lo diceva anche Giovanni
è in realtà un grosso processo un colossale processo divieto mi dislocazione dei poteri nell'ambito di una logica neo autoritaria
Lui dislocazione che interessa anche e di molto noia e questo processo
Al quale noi dobbiamo fare attenzione
E l'atteggiamento
Di ripiegarsi su se stessi ci bella un po'l'attenzione questi processo è incorso in corso accelerato io voglio fare qualche esempio a questo proposito in questi giorni
Si sta varando tra poco si varerà la la corsia preferenziale e il contenti andamento dei tempi della discussione in Parlamento il che significa una forte riduzione dei poteri dell'opposizione in Parlamento
è in corso di elaborazione abbastanza avanzata il Progetto di delegificazione
Il quale dico schematicamente
Prevede quanto segue
Primo delega al governo per l'approvazione di norme tra l'altro di contenuto puramente tecnico
Secondo emanazione in loro vece di norme regolamentari e provvedimenti amministrativi generali
Terzo
Articolo quattro indicazione di comparti organici di materia in cui questa sostituzione deve avvenire
Tra i quali ci sono
Faccio per esempio fisco
Commercio estero è sicurezza e igiene del lavoro
Lasciamo da parte il problema è che questa delegificazione comporta il taglio del controllo di costituzionalità
Mi interessa sottolineare Chelli includere norme le norme tecniche contenute nella legislazione in materia di sicurezza igiene del lavoro
A apre prospettive a mio avviso gravissimo
Ci uno dei massimi cultori di questo settore il nostro collega Raffaele Guariniello in un bel libro che ha scritto recentemente se il lavoro uccide
Scriveva che la nostra normativa in materia è una normativa avanzatissima perché consente di inglobare nel precetto normativo le acquisizione della tecnologia prevenzioni Istica Mammano per queste acquisizioni si formano e di qui noi abbiamo dei risultati cospicui perché sulla spinta della giurisprudenza di merito la Cassazione adottata in materia di sicurezza del lavoro oggi prevalentemente dei criteri molto rigorosi
Se si passa ai regolamenti governativi io credo si consente di riprodurre la forbice che esisteva in passato
Tra tecnologia produttivistica e tecnologia dalla Preve
Lavoro alle esigenze produttivistica in contrasto con l'articolo quarantuno capoverso dalla Costituzione
Terzo esempio del processo dirvi dislocazione dei poteri
La riforma del processo amministrativo che andrà tra breve in aula c'è un testo unificato in Commissione ne ha già accennato Rossi ma io ci voglio tornare anche per dare ulteriori indicazioni su quello che questa riforma prevede prevede il primo un modello di garanzia dei diritti individuali tipico è tagliato sul
Sulla tutela dei diritti dell'impiegato sulla materia del pubblico impiego che viene trasposto tal quale
Alla mattina le materie che che attengono all'assetto del territorio all'espropriazione alle requisizioni agli appalti pubblici cioè a materie nelle quali all'interesse individuale si contrappone un rilevante interesse collettivo voi sapete che già oggi attraverso le sospensive senza motivazione
Si perviene alla paralisi dell'azione amministrativa degli enti locali in una serie di opere pubbliche di programmi che attengono alla tutela degli interessi collettivi
Secondo
Prevede questa riforma
L'attribuzione alla giurisdizione esclusiva del dei TAR e del Consiglio di Stato di materie rilevanti quali quella dalla sanità dalla scuola dall'assistenza cioè la sottrazione di fette rilevanti
Di competenza all'autorità giudiziaria il ordinaria il che significa un processo di svuotamento dall'interno della giurisdizione ordinaria che tra l'altro proprio perché incomincia a creare un vaso può essere riempito ulteriormente con altre materie
Terzo prevede la il potere del giudice amministrativo di emanare esso stesso in sostituzione dell'atto annullato l'atto che esso ritiene da emanare il che diceva uno studioso di questa materia potrà significare per esempio che il TAR
Oltre a dire che il provvedimento di designazione di Tizio procuratore della Repubblica va annullato potrà dire che a quel posto di Procuratore ci deve andare Caio
Qui non siamo solo al rovesciamento del principio dell'unità della giurisdizione che
Fa parte della direttiva costituzionale
Qui
Siamo al problema centrale di una espansione di un potere del del Po dei poteri di un giudice amministrativo che non solo non è indipendente
Per l'ordinamento ma è legato a filo doppio a centri di potere burocratico
E ciò significa che vi è vengono attribuite a questi centri poteri di governo pacco e quindi sostanzialmente un ruolo di governo indiretto tra l'altro dell'amministrazione locale
Si dirà queste sono risposte sbagliate a problemi che pure esistono
Come per esempio i problemi attinenti alla legificazione
Ed è una formula questa che tanti usano anche a proposito del problema della responsabilità civile dei referendum sulla responsabilità civile io non credo che si tratti di risposte sbagliate a problemi esistenti
Si tratta delle risposte giuste nella logica neo autoritaria
Perché ecco per parlare della questione della responsabilità civile il referendum è assolutamente necessario perché è assolutamente necessaria nell'ottica di queste forze una delegittimazione morale della magistratura che è la premessa necessaria per la sua del mare per la sua marginalizzazione con il consenso della gente cioè si vuole un giudice intimidito
Marginalizzato
Per poter governare secondo la formula di Craxi nei modi possibili
E qui arriviamo
Ai ad alcuni
Temi di cui si è parlato in questo congresso la sovraesposizione la parola sovraesposizione io credo la il riflesso dalla sotto adesso sotto esposizione degli apparati di controllo amministrativi
E il riflesso dell'ampliarsi di esigenza di controllo di legalità
Devo tagliare quasi tutto
Voleva dire solo una cosa
Noi abbiamo il problema rispetto alle al qui ed ora dell'operare di non attendere
La riforma del processo penale che tutti vogliamo
E allora noi abbiamo una serie di problemi concreti sui quali le prospettive nostra del garantismo a dalla lotta al corporativismo si devono misurare io credo che e proprio in relazione ad a questi problemi che si misura la nostra capacità di dare risposte effettivo e non solo formula
Do del un paio di indicazioni Primo bisogna affrontare per esempio i problemi del garantismo che essi che produce il suo contrario
Come il problema dalla comunicazione giudiziaria che si traduce in una spinta ha mandati di cattura senza previa istruttori
Secondo esempio occorre combattere le ipertrofia vere
Del diritto penale e tra queste io ci metto le invasione della sfera di discrezionalità amministrativa che essi sono un portato di fattispecie come quella dell'interesse privato
Eccessivamente indeterminato
Terzo c'è il problema in una ottica non corporativa di lotta alla corporazione di evitare che
L'attribuzione di serie di funzioni seguano come oggi avviene la logica dell'interesse del singolo magistrato e non del servizio
C'è il problema e qui ha ragione ferraioli di strutturare i controlli
Del CSM sui giudici
E qui e dico ha ragione ferraioli perché ferraioli ha detto che c'è un'insofferenza anche da sinistra
Dei giudici sui controlli del proprio operato c'è infine il problema della professionalità sul quale il richiamo l'intervento di porre che condivido
Professionalità che
E finisco con un contributo di esperienza al quale Giovanni Palombarini sollecitava sul professionalità che è un tempo era una caratteristica la prima caratteristica di Magistratura democratica e quella che ricordava Borre acconsentito a Magistratura democratica di essere lo strumento portante di inversione di giurisprudenza e di smantellamento dalla legislazione fascista negli anni Settanta attraverso il controllo di costituzionalità
Ecco questa patrimonio oggi non è intatto perché a me capita spesso di vedere ordinanze di rimessione alla Corte costituzionale Shutter carente di motivazione immotivate addirittura non di rado fatte nell'ignoranza che si tratta di casi già decisi e questo ha prodotto due cose la crescita verticale dei delle decisione di inammissibilità della corte e io credo sul piano come almeno in parte come spinta psicologica
Quella famosa sentenza della Corte sui consiglieri di Cassazione che tanti danni ha prodotto macché nasceva
Essenzialmente da un'esigenza di dare indicazioni nel senso di una maggiore professionalità era cioè questa sì una risposta sbagliata come stiamo vedendo
Ha un problema che però è reale e darsi carico di questo problema io credo spetta essenzialmente hanno
Prego tutti quelli che intervengono di ricordarsi di dare il testo scritto Salvatore Senese
è andato a fumare
Prendete posto per fuori in fondo
C'è tanta gente in piedi facciamo
Uno sforzo per vedere se riusciamo a chiudere stasera il dibattito prendete posto
Salvatore Senese in Sala
Però
Allora se ne se non c'è brusco
Allora Salvatore Senese dopo Carlo Brusco
Prendete posto per favore
Tanto informo che qui si trova un orologio anche di buona ma
Per chi lo avesse dimenticato
Io credo che nessun congresso e meno che mai questo possa considerarsi affare esclusivo dei soli partecipanti
Alza un monito i problemi che qui stiamo dibattendo le conclusioni che ne trarremo
Non riguardano solo gli aderenti di Magistratura democratica
E non solo perché questi aderenti rappresentano ormai poco più che un terzo dei magistrati che Amp hanno espresso fiducia
Non solo perché veniamo da una forte vittoria elettorale chi ha visto spostarsi verso di noi in poco più di quattro anni oltre il cinque per cento dei suffragi dell'intera magistratura ma anche e particolarmente per il tema della nostra ricerca
Che il ruolo della magistratura in presenza delle grandi trasformazioni sociale che investono il Paese
Un tema che chiama in causa l'identità del giudice la sua collocazione in un momento difficile nel quale alle tante difficoltà oggettive si aggiunge l'attacco gli un'iniziativa referendaria che si tradurrà in un plebiscito pro o contro i giudici
Sulla nostra identità intendo sulla identità del magistrato
Magistratura democratica riflette da tempo e nodo in modo acritico
Alle elezioni del Consiglio superiore ci siamo presentati con un programma la cui prima parte e tutta centrata sulla definizione dell'identità del giudice nell'attuale situazione
I problemi che qui sono stati evocati in questi giorni trovano in quel testo al quale secondo il nostro costume abbiamo dedicato lunga discussione in Consiglio nazionale una rassegna ed un primo abbozzo di risposta
Vi si ragiona infatti di sovraesposizione di degrado dalla giurisdizione della sua cultura di professionalità di responsabilizzazione del giudice e così via
Ma questa prima elaborazione
Sebbene confortata sorretta dal risultato elettorale e anzi a maggior ragione per questo
Va approfondita articolata richiede una assoluzione di irresponsabilità di ragione
Dopo l'assunzione di responsabilità politica
E questo approfondimento passa attraverso una scomposizione dei problemi una loro sedimentazione
Un interrogarsi su ciascuno di tali sentimenti neanche un rimettersi in questione
Tanto più che in relazione a talune faccia di questi problemi
L'iniziativa referendaria di cui dicevo all'inizio ha funzionato al di là delle intenzioni dei suoi autori e certo dalla sua portata come un fattore di stimolo quell'iniziativa è stato detto io non vi Buggero e l'ultimo anello di un attacco alla legittimazione dalla magistratura
Ma un anello che strumentalizza un problema reale
I sommando lo d'arresto distorcente distorcendo nella prospettazione dei rimedi
Ma tuttavia evocando
Si tratta del problema della degradazione della giurisdizione dei connotati che devono contrassegnare al delle garanzie che devono adesso a presiedere
Della responsabilità del giudice rispetto all'esercizio alla giurisdizione
Forse il termine degradazione
E in proprio perché lascia pensare ad una purezza che si è persa mentre noi sappiamo ed è stato ricordato che storicamente non è così che ride
E chiede degradazione si può parlare solo con riferimento ad un modello quello disegnato dalla Costituzione che si tratta di interrare faticosamente di costruire
Ma una volta che ci siamo intesi sull'accezione del termine
Riteniamo pure parliamo pure di degradazione
Ebbene questa degradazione si avverte tanto più acuta proprio perché peraltro i connotati il modello costituzionale ha frattanto trovato momenti di inveramento di attuazione
Che non solo fanno risaltare più a cupamente il permanere di antichi mali ma sì in un certo senso che aggravano
Perché via via che la magistratura si costituisce sempre più come polo istituzionale autonomo
Deputato ad assicurare il rispetto e l'attuazione della legalità ed il controllo sulla conformità alle regole generali dell'azione di poteri pubblici e privati
Fare sempre meno tollerabile che settori o momenti di essa si presentino come esercizio di potere arbitrario e non controllabili
E non importa che ciò avvenga per opacità delle procedure e degli ordinamenti opere esorbitanza e carenze soggettive
Ora su questo problema della degradazione della giurisdizione
Io che da tempo ne vado scrivendo e parlando
Non vorrei aggiungere nulla a quanto il congresso ha già detto sia nella descrizione del fenomeno che nella individuazione dei possibili rimedi
Sottolineo soltanto come dall'insieme degli interventi sia emerso che il problema a facce molteplici e che le vie di una sua soluzione sono molteplici e si collocano su piani diversi
Che vanno dalle riforme processuali sostanziali ordinamentali all'impegno ideale alla all'impegno critico dallo sviluppo culturale alla più rigorosa applicazione della responsabilità disciplinare
Sicché anche su questo versante delle nostre analisi si conferma l'esigenza di sfuggire ad una considerazione unidimensionale del problema ad una frantumazione dicessi
Mi preme però richiamare questa esigenza di non frantumazione di globalità soprattutto a proposito dell'esame del tema generale del congresso
Che come tutti i grandi temi rimanda ad una complessità di questioni che non tollerano la semplificazione la riduzione in una parola d'ordine magari suggestiva ma unilaterale
Il pericolo dalla semplificazione non esiste solo in politica esso esiste prima di tutto nella sfera culturale
è una tentazione permanente con ciascuno di noi ha esposto nel suo rapporto con la complessità del reale
E un riflesso della volontà di dominio che si acconcia male sul piano epistemologico prima ancora che su quello pratico ai distinguo
E alle considerazioni esaustive dei processi di lungo periodo
Orbene questo pericolo della semplificazione per ciò che riguarda la nostra ricerca
Può trovare alimento in alcuni analisi ed in alcune categorie suggestive ma non sufficientemente collaudate dalla realtà
Su alcune di queste vorrei soffermarmi
è stata evocata a più riprese per spiegare la sovraesposizione la magistratura la categoria della delega che il potere politico opererebbe verso i giudici di compiti i suoi propri
Per mascherare la politicità dei problemi e delle soluzioni lasciando la responsabilità impropria di queste alla magistratura che sarebbe poi volta a volta indicata
Come responsabile delle soluzioni è chiamata a rispondere dell'uso della delega stessa
E sulla base di questa analisi il rimedio alla sovraesposizione vista come causa principale del compimento del ruolo
Sarebbe adombra nato nel rifiuto della delega
Da attuarsi nelle forme volta a volta praticabili e magari soltanto in una sorta di resistenza culturale ai nuovi ed impropri i compiti in un rifiuto di impegno professionale in relazione adesso
Ora io non nego che in alcuni specifici casi questa cosiddetta delega ossari scontrarsi
Ma essa in generale mi pare categoria fuorviante per cogliere le reali dinamiche dell'ampliamento dell'attività giudiziaria nel nostro Paese
Nata in terra tedesca questa categoria generale mostra anche lui oggi la propria fallacia e se ne rimarrà il tempo ritornerò ma è certo che per il nostro Paese quell'analisi non coglie nel segno
Mi chiedo vi chiedo ma davvero possiamo pensare che la lotta alla mafia possa considerarsi l'oggetto di una delega del potere politico ai giudici
Ma abbiamo dimenticato ed era appena ieri
Che il potere politico si affannava a negare addirittura l'esistenza dalla mafia abbiamo dimenticato il coro di mass media salvo alcune meritorie eccezioni che gli faceva eco
L'impegno pratico e culturale di coloro che contro il potere si affannavano a sollevare il problema
Abbiamo dimenticato le dichiarazioni di appena qualche anno fa del Guardasigilli Darida che parlava di livelli fisiologici della criminalità mafiosa sollevando le proteste di Magistratura democratica
Abbiamo dimenticato il nostro convegno del mille novecentottanta a Palermo su mafia e istituzioni nel quale il tema centrale era proprio costituito da questa negazione del problema da parte del potere politico e dei ceti dominanti
Era costituito dalla denuncia delle inerzie della volontà politica di smascherare il problema di impedire che la magistratura e la polizia lo affrontasse
E se le cose stanno così e mi sembra difficile contestarlo allora il mutamento intervenuto l'impegno sviluppatosi su questo terreno devono essere visti per quel che sono
E cioè come il risultato di una lotta di un impegno politico culturale i Curili per la parte che ci compete vanno voi siamo stati un momento piccolo una lotta contro il potere altro che una delega di queste i passando ad altri campi
Davvero possiamo ritenere che l'impegno giudiziario sulla P due sugli intrecci tra affari suo sintonia nel criminalità e potere sui poteri occulti sia l'effetto di una delega dal potere politico
O che tale delega ricorre nelle iniziative giudiziarie sui petroli e la corruzione di Stato nelle iniziative re relativa ai fondi neri
Potrei certo continuare ma mi sembra che questi esempi mostri una sufficiente
Come sia fuorviante questa categoria certa dobbiamo pur chiederci se per un corretto esercizio della giurisdizione questo irrompere di problemi nel suo ambito sia un male un bene
Io non ho difficoltà a riconoscere che tutto ciò accresce le difficoltà del processo scompagina schemi e culture
Ma chiediamoci anche se la giurisdizione non si impegnasse in questi settori
Le cose andrebbero meglio o non verrebbe essa meno ad un suo dovere fondamentale ad una delle sue ragioni d'essere e dal male si sostituirebbe il peggio la perdita di senso dalla stessa giurisdizione
E più in generale di coordinate essenziale alla convivenza entro le quali soltanto le regole del giusto processo dell'indipendente esercizio dalla funzione hanno significato
Non dimentichiamo che l'indipendenza dalla magistratura e di rispetto delle forme delle regole bene essenziali possono però ridursi a un guscio vuoto mi pare vi accennasse Rodotà abbiamo esempi nella storia recente di processi giusti di magistrature indipendenti che vivevano in regimi dittatoriali o autoritari
I quali semplicemente sottraevano ai giudici la cognizione di qualsiasi affare che toccasse il potere o la politica
Non è certo questo la funzione giudiziaria che vogliamo l'indipendenza che difendiamo quella che è scritta nella Costituzione
Ma in tal modo si dice vie un'espropriazione della politica e noi vogliamo avere fiducia nella politica per risolvere i grandi problemi nazionali e non avere fiducia nei giudici per questo compito
Anche qui ma non è forse la politica intendo la pressione delle masse dalla cultura democratica che ha aiutato il giudice ad entrare in questi santuari
Questa dilatazione dell'intervento giudiziario non essa stesse il risultato di una lotta politica e non dei soli giudici ma della gente delle organizzazioni dei lavoratori della cultura
E quando questo intervento si verifica in forme corrette non influisce esso sulla politica non accende attenzione dibattito
Vediamo quello che sta avvenendo intorno al processo di Palermo
Esso è l'occasione per assemblee nelle scuole nelle università per mobilitazioni popolari per dibattiti e in tali sedi non si discute certo delle singole responsabilità personali a del fenomeno mafia delle sue cause delle connessioni che esso presenta con la politica e della riforma che questa deve operare
Per
Affrontare su di un piano ben più decisivo è radicato il fenomeno
Lungi dall'essere espropriata la politica è costretta da questi interventi a misurarsi con i problemi che a lungo aveva tentato di occultare
Il giudiziario funziona allora da rivelatore può innescare meccanismi di riappropriazione politica dai quali soltanto può venire alla soluzione dei problemi e la corretta eliminazione sovraccarico più in generale da qualche tempo
L'esigenza di reprimere l'affarismo il malcostume e diventato una grande questione politica col nome di questione morale
I giudici che con i loro interventi scoprono intrighi e corruzione divengono oggettivamente partecipi del generale Movimento per la soluzione alla questione morale
Questi interventi certo squilibra anti sono legittime o no qui sta il punto sì sì risponde
Affermativamente poco importa poiché il giudice sia uno soggetto politico le formule non contano conta la legittimità di questo suo ruolo lo si definisca dai politologi come credono
Ma è vero o no che la legalità e ormai una posta centrale del gioco politico nell'attuale fase storica
E se così è i giudici che sono per Costituzione deputati ad attuarla possono ritrarsi da questi territori solo perché entrando lì essi entrano contemporaneamente in uno scontro politico generale
Preferiremmo forse che fermi restando i fenomeni criminosi anzi accennati la questione morale non fosse stata sollevata o venisse abbandonata
Ma si dice ancora e sto per concludere da tutto ciò consegue uno snaturamento del processo la sua funzionalizzazione a un risultato
Il risultato diventa la lotta al fenomeno criminoso e non la verifica dall'accusa
E il processo deve essere una verifica di fatti e singole responsabilità non uno strumento di difesa sociale
Fare una precisazione che mi pare è stata già fatta tutto ciò vale per il giudizio non per tutte le fasi del processo ma nella misura in cui il fenomeno denunciato investì il processo ritengo che ciò in parte accade
Esso va contrastato in denuncia se lo abbiamo fatto poco e male impegniamoci a farlo meglio e di più
All'impegno contro il fenomeno criminoso essenziale
Essenziale per che
In un momento in cui
La questa criminalità mafiosa
Giunge ad attaccare direttamente le istituzioni e i suoi rappresentanti
Il momento in cui Palermo vi sono stante gli omicidi che sono stati ricordati ieri credo mietendo vittime tra magistrati e funzionari uomini politici
Occorre sostenere
L'impegno dei giudici ad entrare su questo terreno l'attuale consigliere istruttore di Palermo occupa un posto resosi due volte vacante nel giro di qualche anno a seguito di omicidi mafiosi occorre o no un atteggiamento ellittico di impegno per compiere la scelta di chiedere quel posto e per continuare un'attività di investigazione che è costata la vita per ben due volte atti tentava di Intra prenderla o di continuare
E questo atteggiamento etico ma o no sostenuto incoraggiato richiamato all'attenzione dei magistrati e dei pubblici poteri
Gli attacchi allo scorso Consiglio
Che alcuni vedono come diretta conseguenza delle caduto dalla giurisdizione si sono sviluppati particolarmente virulenti quando all'indomani o dallo all'indomani dell'assassinio l'onorevole Latorre il Consiglio decise la costituzione del comitato antimafia
Quando cioè l'aggressività criminale tocco non i giudici ma la politica che tentava di organizzare una risposta più appropriato
In un Verano cadute giurisdizionali cui collegare quegli attacchi
Si gridò allo straripamento dei poteri allora esattamente come si fece quando si attacco la magistratura per il caso Calvi o la P due
Aver resistito ha significato non coprire corporativa menta l'arroganza dei giudici ma consentire che il tempo svela se l'infondatezza di quegli attacchi se è vero che il nuovo consiglio ha ricostituito subito e lodevolmente il comitato antimafia
Io non so se tutto questo possa chiamarsi emergenza personalmente rifuggo da questo termine che evoca uno stato di necessità al di sopra della legge
Ritengo che anche queste situazioni vadano fronteggiate con le regole dello Stato di diritto ma per farlo conveniamo né occorre una straordinaria attenzione quel coraggio civile di cui la democrazia deve sapersi armare nei momenti difficili
Questa attenzione del resto
Noi abbiamo conosciuto allorché a Milano all'indomani di Emilio dell'assassinio di Emilio Alessandrini
In un'Assemblea carica di commozione un magistrato di Magistratura democratica si alzò per chiedere con semplicità di andare ad occupare il posto del collega ucciso
Oppure sempre a Milano quando un altro magistrato di Magistratura democratica chiese ed ottenne di andare ad occupare il posto di Guido Galli anche lui assassinato lo sterro risulta ed è continuato nel lavoro
Noi apprezzammo e sostenemmo quei gesti
Li considerammo non manifestazioni di romantico eroismo ma sofferta testimonianza di coscienza etica e civile fondamento di democrazia
Ciò non ci impedisce di criticare la legislazione di emergenza di distinguere tra tensione etico civile necessaria e stravolgimento delle regole non ci impedì neanche di criticare quanto veniva non correttamente compiuto sul terreno della giurisdizione
Perché lo stesso sostegno non dovrebbe no non dovremmo dare a quei magistrati palermitani che abbandonando uffici più tranquilli hanno chiesto ed ottenuto di impegnarsi sul fronte delle investigazioni a carico della mafia
Ciò che vale per Milano non vale forse anche per Palermo
E questo sostegno che certamente verrebbe offuscato da inviti alla normalizzazione
Che noi dobbiamo continuare a dare senza con ciò impedirci di criticare deviazioni legislazione liberale ma è pur dopo dico rilevare che la situazione della criminalità mafiosa camorristica
Non l'ha determinato nulla di paragonabile alla legislazione di emergenza ora ed è stata la legge Rognoni-La Torre è vero ma non posso impedirmi dal rilevare senza entrare qui nel merito che i dubbi che essa solleva sono incomparabili con le certezze negative che i due decreti Cossiga fondavano
E per di più questa pur grave situazione non ha impedito una ancora troppo timide vero riduzione dei termini di carcerazione per preventiva
Mi arresto qui e vi ringrazio
Prima dell'intervento di Carlo Brusco Vincenzo Cottinelli leggerà il documento preparato da alcuni dovrebbe essere una specie di documento costitutivo di un gruppo di studio ambiente
Per favore seguiamo con la lettura di queste intervento di questo documento imitarla insieme a Ennio Cilio Michele Di Lecce Francesco Novarese Giampaolo Schiesaro
Si è trovato cui deciso di redigere questo documento
Prima ancora indipendentemente dai gravi fatti che stanno accadendo a livello europeo il mio intervento avrebbe potuto e voluto essere preparatorio introduttivo della tematica che vado affrontando con questo documento io rinuncio
Al mio intervento illustrativo e mi limito a leggere questo documento che confido solo nella sua brevità sia sufficientemente motivato era presente
Per MD qui riunita a congresso non soltanto l'occasione un po'rituale un po'scontata e l'altra parte doverosa di dire la sua su quello che sta accadendo ma non soltanto oggi ma da mesi e danni
Bensì anche una possibile indicazione
Di un punto di lavoro di un programma di lavoro per la MT che uscirà da questo congresso ma crediamo che ci sia molto da fare che la verifica delle grandi tematiche istituzionali di carattere generale e passi anche attraverso l'impegno concreto che discuteremo
Sull'operativo domani quando avremo realizzato i nostri organi statutari
Questo è il documento il drammatico lo stato di degrado dell'ambiente e le inquietanti minacce alla salute inquinamento dell'aria dell'acqua del suolo avvelenamento delle sostanze alimentari
Non Civita dagli ambienti di lavoro devastazione del territorio
Rappresenta uno al di là delle recenti fasi acute
Una costante delle scelte produttive adottate sul piano nazionale e internazionale senza il Rispetto prioritario dall'esigenza di salvaguardia della vita e delle sue condizioni
L'attacco a questi beni fondamentali e la crescita della consapevolezza nell'opinione pubblica della necessità di non loro difesa effettiva hanno prodotto la nascita di nuove aggregazioni sociali che senza riconoscersi nelle tradizionali biologiche e con connotazioni internazionali attraversano orizzontalmente
Attraverso un orizzontalmente forze politiche e sociali e non trovano adeguata rappresentanza istituzionale e risposte ai primari bisogni di cui pur sono espressione
Di fronte alla gravità dei fenomeni alla novità della domanda sociale
è necessario che tutte le istituzioni nell'ambito delle rispettive competenze ed attribuzioni utilizzino scrupolosamente ed incisivamente tutti gli strumenti che l'ordinamento conferisce loro
Abbandonando ogni atteggiamento di lassismo inefficienza tolleranza
La vita la salute l'integrità dell'ambiente sono beni di primario rilievo costituzionale non solo perché attinenti alla dignità dell'uomo e dei lavoratori
Ma perché precondizioni elementari per la salvaguardia e lo sviluppo del tessuto civile democratico
La giurisdizione
La giurisdizione può e deve svolgere da un lato una funzione di garantismo dinamico per assicurare le condizioni di crescita dei nuovi soggetti sociali
E dall'altro una sostanziale tutela di questi diritti che in sede civile sarà effettiva in misura pari alla crescita di tali soggetti e all'ampliarsi dalla loro capacità di azione
D'altra parte la previsione della tutela anche penale di tali beni da sempre presente nel nostro ordinamento appare opportuna trattandosi di beni indisponibili
Ed esposti all'attacco costante alla costante minaccia dell'apparato produttivo
E tale Scelta di tutela anche penale non è a nostro giudizio da abbandonare dall'illusoria fiducia che la Società del profitto de regolata come vorrebbero alcuni Silvia autonomamente limiti
O che i soggetti interessati possano sempre in ogni condizione avere la forza di imporle Rispetto
La magistratura penale dunque in questo campo svolge oggi una funzione di contenimento e di controllo non certo esaustiva
Nel risolutivo dei complessi problemi della pericolosità dello sviluppo tecnologico né esclusiva delle funzioni programmatorie prevenzione ali della pubblica amministrazione
E tuttavia assegnata dal peculiare dato dell'obbligatorietà dell'azione penale che le conferisce capacità di autonoma presenza eppure e proprio questo uno dei settori nei quali più ha pesato è ancora appesa un'antica inaccettabile distorsione della magistratura e cioè l'inerzia la tolleranza la logica della fatalità
Con il conseguente permanere di ampie sacche di impunità
Questo fatto insieme alle inefficienze della pubblica amministrazione ha determinato una grave e inaccettabile mancanza di garanzia verso i fondamentali interessi e i diritti
Di cui ci ha detto con la conseguenza anche di una grave sfiducia generalizzata verso le istituzioni è una pericolosa sovraesposizione di quei magistrati che hanno continuato ad applicare puntualmente doverosamente le leggi vigenti contro ogni tentazione di depenalizzazione di fatto MD non può accettare che diritti e interessi costituzionalmente protetti e oggi drammaticamente messi in pericolo restino privi di garanzie di tutela sarebbe non tanto una stasi
Pista di abbandono a se stesso di abbandono a se stessi quando non di sacrificio di tali interessi collettivi
Il ruolo della magistratura in questo campo è difficile e Complesso ma non è eludibile perché imposto tassativamente dall'ordinamento
E Medvedev e stimolare e promuovere un'effettiva crescita di questo ruolo di garantismo dinamico prescindendo lo dice Palombarini nella sua relazione molto bene da ogni questione di compatibilità
Questione di compatibilità che peraltro è già stata affrontata con la scelta di valori operata limpidamente dall'articolo quarantuno comma secondo la Costituzione
Fra la crescita del ruolo nel ruolo giudiziario e di gravi problemi che attanagliano il processo penale pure è stato detto qui molto bene non viene cessionaria corrispondenza è stato rilevato anzi
Che l'effettività e l'incisività della funzione di controllo giudiziario sia civile che penale
Può essere sostenuta e difesa trovando contestualmente i rimedi per gli inconvenienti propri del processo che peraltro nel settore che stiamo considerando non hanno mai assunto io credo carattere acuto
MD in questo campo deve impegnarsi per la diffusione delle conoscenze lo scambio delle esperienze l'organizzazione di seminari e convegni
La creazione di un gruppo permanente di lavoro ambiente e salute lo stimolo verso il Consiglio superiore per l'assunzione delle opportune iniziative ad ogni livello ringrazia
Allora via giorno sullo stato delle candidature la sezione napoletana ha candidato indica Palombarini mattone
Lello Marino Albano
La sezione Piemonte
Livio Pepino Pignatelli Pierluigi Zanchetta
La sezione romana
Betta Cesqui
Pietro Giordano Franco Marrone Franco Misiani Marco Pivetti Agnello Rossi Luigi Saraceni Franco Siena Gianfranco Miglietta
Gianfranco biglietto per conto suo propone la candidatura di Renato Greco
Bozzi Vignale Pasquariello il pisano
Propongono Palombarini mattone Massimo Amodio Franco il Polito Giuseppe Soresina Vittorio Borraccetti Claudio Viazzi Domenico Gallo Salvatore Senese Franco si è la le sezioni siciliani insieme le tre sezioni propongono
Franco Ippolito Vincenzo Macrì Anna Finocchiaro Enzo Albano Alberto Maritati Giuseppe Soresina Giacomo Conti Giovanni Palombarini Claudio Viazzi
Allora precisiamo che preciso che in affetti aveva inteso le sezioni vedendo le firme in effetti sotto questi nomi ci sono molte firme non so se siano propriamente formali delle sezioni
Anche questo i sottoscritti aderenti alla sezione MD di Cagliari e Sassari quindi non le sezioni persone numerosissime non lo leggo perché sono almeno
Venti
Presentano per l'elezione del Consiglio nazionale la candidatura di Antonio mini sola
La sezione pugliese qui e là indicata la sezione firma in effetti il solo segretario
Propone Palombarini Maritati Ippolito Domenico Gallo Claudio Castelli Soresina mattone
Villetta via sette Scaramucci verranno riletti alla conclusione dei lavori con gli aggiornamenti
Perché arriveranno sicuramente altre indicazioni Carlo Brusco
Dunque io vorrei dire poche cose sul problema della responsabilità civile non perché sia per favore
Non perché sia un tema di grosso interesse istituzionale ma perché mi sembra che Magistratura democratica non posseduto era questo tema proposto nel modo strumentale che sappiamo dalla proposta di referendum
Credo che il congresso abbia eliminato quella abbia chiarito che si come fosse una grossa mistificazione l'equazione sovraesposizione e abusi
Anche nell'intimo negli interventi in cui questo
Questo equivoco poteva essersi manifestato direi che ci sono vi sono stati ulteriori interventi che hanno chiarito come in effetti di vera mistificazione si tratti che nessuno neppure al nostro interno voglio a sostenerla
Credo che questo non valga a dare una il due e il che si tratti di un problema reale non vale a dare una patente di legittimi correttezza a questo referendum proprio perché lo smascheramento di questa mistificazione
Ne
Chiarisce la strumentalità
Ecco però il fatto che si tratti di un'iniziativa strumentale non può farci dimenticare che il problema e non soltanto da noi in Italia esiste
E il problema contro cui nei cui confronti ci dobbiamo confrontare con spirito laico con capacità propositiva come quella sempre dimostrata da Magistratura democratica
E sette qualche chiosa in questa regolamentazione che non vacche è superata
Dobbiamo ammetterlo francamente e vedere se non sia possibile fare delle proposte che in tempi possono essere anche prese dalle forze politiche per arrivare a quelle modifiche che si possono ritenere utili
Tra l'altro benché sia evidentemente strumentale questa proposta
Di fare referendum
In effettiva a toccare un tema quello della responsabilità
Di cui si può dare si potrebbero dare se si ci si trattasse
Se ci si trovasse di fronte a iniziative serie anche una lettura più dignitosa
La lettura più dignitosa è quella che un giudice come quello italiano che non è soggetto ha una responsabilità politica come avviene in altri ordinamenti per esempio in quelli anglosassoni con il sistema di scelta dei giudici
La responsabilità civile può essere vista come un surrogato di questa responsabilità in aggiunta a quella disciplinare che invece anche altri o di gli altri ordinamenti nella loro totalità veneto
Sono convinto che si tratti di un problema marginale sono altrettanto convinto però che non possiamo eluderlo proprio perché ci troviamo di fronte a questa iniziativa
Ecco mi sembra che Magistratura democratica in questo non si sia distinta dalle altre correnti
Ci siamo arroccati prendendo a pretesto giustamente la pretestuosità delle iniziativa ci siamo arroccati nella difesa dell'esistente che è un esistente che risale a centottanta anni fa
La regolamentazione prevista dagli articoli cinquantacinque cinquantasei del Codice di procedura civile e la regolamentazione prevista dal Codice di procedura
Civile francese del mille ottocentosei che anche nelle parole Dolo frode concussione rette ha ripetuto dal nostro Codice
Con la differenza che in Francia
Intanto è stato dato attuazione per un verso una forma di responsabilità dello Stato per gli atti illegittimi compiuti ed ai magistrati e dall'altro si è istituito una forma di responsabilità e indiretta del magistrato in tempi recenti dominano centosettantadue
Introducendo una responsabilità del magistrato per quando lo Stato si è stato condannato a risarcire i danni
E ciò sia dipeso da un fatto personale che non si capisce bene cosa sia un termine molto generico del magistrato
Ecco io credo che questo atteggiamento di chiusura di arroccamento di Magistratura democratica ma di tutta la magistratura
Sia sbagliato
Si è sbagliato perché noi abbiamo sempre sostenuto anche se in questo congresso è venuta qualche voce diverso da che l'indipendenza si fonda su una seria regolamentazione della responsabilità tutti i discorsi che abbiamo fatto in questi anni andavano in questo senso solo rafforzando
Il conto Trollo sappiamo in che limiti non non si qui tutti non si equivoche su questo termine
Disciplina e para disciplinare anche se su questo ci sono state divisioni del Consiglio superiore solo in questo modo noi avremmo potuto rendere l'indipendenza
Forte che esiste nel nostro ordinamento accettabile solo in quanto rispondiamo degli abusi
Solo in questi allora possiamo richiedere non contrastare validamente le i gli attacchi che vengono portati all'indipendenza
Pone secondo cui il un ampliamento della responsabilità civile avrebbe costituito un attentato all'indipendenza e non siamo andati a vedere come se questa regolamentazione della responsabilità si civile fosse effettivamente è superata
Ci siamo richiamati ad esperienze straniere e dimenticando che sia in ordinamenti in cui la la magistratura avo una regolamentazione carattere gerarchico burocratico come quella francese ma anche in ordinamenti come quelli anglosassoni dove la magistratura a un ordinamento di carattere professionale
Questi problemi sono vissuti e sono all'ordine del giorno del dibattito culturale anche perché quelle forme di irresponsabilità del giudice che si sono si è detto nella degnamente anglosassoni in effetti non non esisterebbero
Sì ci si è arrivati in questi ordinamenti con interpretazioni che sono molto discusso in questi in questi stati negli Stati Uniti c'è una norma scritta che si è voluto far ritenere non in vigore prime per i giudici
Sulla base di principi di common law as affermati in anni precedenti ma questo questa viene posto in discussione viene posto in discussione soprattutto in questi anni in cui si è verificato quel processo che ha ricordato Rodotà di omogeneizzazione della cultura della prede il posizioni politiche dei giudici a quella del potere dominante
Lo stesso nel Regno Unito si è formata una giurisprudenza restrittiva sulla responsabilità civile del giudice che di formazione giurisprudenziale di giudici che tendono a limitare il più possibile questa forma di controllo
Però questo è posta in discussione si discute se effettivamente in base ai principi di common law vigente sia effettivamente dati da questo ecco io credo che noi dovremo poi porci con un'ottica nuova di fronte a questi problemi un atteggiamento laico non corporativo soprattutto adesso che la rottura della giunta ci consente di prendere anche posizioni che possono spiace dire ad altri colleghi
Io non ho ricette precise per indicare se come si potrebbe regolare entrare questa forma di responsabilità posso dare solo su cui qualche indicazione su cui ci si può poi confrontare
Credo che intanto si è importante
Proporre una estensione da la possibilità del cittadino di rivalersi nei confronti dello Stato
Problema che il referendum non risolve e questo andrebbe chiarito all'opinione pubblica
Penso che sia importante l'eliminazione dell'autorizzazione del ministro credo che su questo ci possono essere pochi dubbi questo anche nei casi molto ristretti in cui il nostro di lamento prevede la responsabilità civile del giudice
Questo sbarramento
Di cui non vengono indicati neppure i criteri
Di utilizzazione pone effettivamente un'impossibilità anche in questi primi dati casi per agire in giudizio
Penso che per porta per eliminare
Il rischio delle iniziative a lato stiva tanto per intenderci di forme vessatorie direzioni civile forme mulatti vive
Sia si potrebbe pensare a una forma di responsabilità indiretta del giudice che allorquando dello Stato fosse stato condannato a risarcimento dei danni per atti illegittimi potrebbe essere chiamato a rispondere o in sede disciplinare come è stato proposto in altre sedi oppure in sede contabile presente dalla Corte dei Conti con ciò eliminando sì anche il dubbio che una giurisdizione domestica possano orientare in un certo senso e rendere fanno questo diritto del CIPE
è evidente che il problema più grosso poi è quello di individuare casi di colpa grave a cui si potrebbe estendere la responsabilità civile del magistrato
Ovviamente andrebbero indicati tassativamente o in negativo o in positivo per evitare la possibilità di di iniziative
Che effettivamente vadano a toccare l'indipendenza ma una volta che si indicasse quali cose non possono costituire oggetto di responsabilità per colpa Rea oppure indicare positivamente quali possano possano esserlo mi sembra che i rischi di attentato all'indipendenza del giudice
Verrebbero notevolmente sminuito e credo che così così facendo noi non divina diremmo
L'indipendenza del giudice malata noi saremmo perché
Avremo uno strumento in più anche se marginale rispetto alla responsabilità disciplinare per colpire quei casi di abusi di abusi che in questo congresso sono stati da tanti evidenziati grazie
Allora De Leo e poi Cillo segnalo che ci
Sta arrivando arriverà una mozione d'ordine della sezione romana per concludere questa sera il dibattito e per riservare la mattinata di domani alla discussione delle mozioni alle votazioni
De Leo c'è
Cillo
E purtroppo ci sono assegni sono assegnati alcuna rinuncia
Ho chiamato un'ora e mezza
Io allora Cillo Enzo Albano Martinelli Dragotto Massimo Croci Rotella Silvio Bozzi
Ci sono alcuni di quelli che stanno minando Capurso che hanno dichiarato la disponibilità a rinunciare ecco
Chiedo conferma in ordine a vecchie e nuove disponibilità rinunciare Cillo
Io penso che ci siano che stiano accadendo dei fatti Esterni gravi e che comunque hanno qualche rilevanza proprio per la loro gravità fin ordine alla trasformazioni sociali che inducono e quindi alla relazione
Che noi stiamo tenendo in questo nostro congresso
Voglio dire che non è casuale per esempio che all'esterno ci siano delle delle precipitazioni radioattive che all'esterno ci sia un grave pericolo per la salute e che noi non siamo in condizione di sapere dice entità sia questo pericolo qual è il rischio che noi stiamo correndo
Scorrendo la stampa di questa mattina era J. voler rilevare che non veniva fornita nessuna informazione sul grave sul grave stato di pericolo che pure si evidenziava per questa situazione nucleare
Questo e soltanto uno dei casi è soltanto uno degli esempi del modo nel quale non viene tenuto in conto non soltanto il diritto alla salute ma anche il diritto all'informazione del cittadino
Da una parte si criticava anche con con toni duri il fatto che in determinati Paesi non si dessero notizia voi non si dava la minima notizia del di un tasso di inquinamento che tuttavia molto che tuttavia molto elevato ma questo per dire come in queste situazioni in questo contesto vengano facilmente messi in pericolo diritti fondamentali in realtà questo stimoli delle nuove aggregazioni delle nuove forze sociali
Abbiamo visto trasformazioni sociali incentrate sullo sviluppo dei movimenti verdi dei movimenti ecologisti
Non abbiamo trovato un riscontro oggi in quello che il nuovo ruolo al quale noi siamo chiamati pure come giudici e come Magistratura democratica rispetto a queste nuove formazioni sociali
Abbiamo abbiamo pretermesso in questa occasione
Tutto un dibattito che pure è presente nella cultura politica europea tutta una situazione particolare chiedete il Movimento Verde il movimento ambientalista attraversare in senso orizzontale le formazioni politiche tradizionali
E presentarsi come soggetto come soggetto sociale anche se non ancora come soggetto politico di una qualche rilevanza
Non ci siamo posti il problema di che tipo di tutela possiamo offrire a questi movimenti emergenti e che tipo di rapporto questi gruppi sociali
Possono avere rispetto alla tradizionale posizione di garanzia di garantismo dinamico che Magistratura democratica ha sempre offerto professato perché è evidente che nel momento in cui ci sono dei gruppi ecologisti che sostengono con forza posizioni di diritto alla salute ma che non trovano riscontro nelle posizioni ufficiali del panorama politico italiano
Delle scelte pure devono essere fatte
Per esempio sul tema energetico noi sappiamo che esistono maggioranza molto ampia che attraversa tutte le forze politiche anche le forze tradizionali della sinistra
Che è schierata a favore di un certo tipo di sviluppo energetico nucleare o comunque con centrali sicuramente dannose pericolose per la salute pubblica
E contro questo tipo di installazioni no vediamo invece nel sociale
Dell'aggregazione completamente nuove vediamo delle masse cattoliche vediamo dei gruppi laici vediamo degli ordini professionali addirittura delle istituzioni politiche anche degli enti locali
Che a volte devono scontrarsi con un potere centrale o con un potere regionale che invece vuole imporre delle soluzioni diverse
Tutto questo io penso che meriti una riflessione proprio nel momento in cui noi ci poniamo
Il problema delle trasformazioni sociali e del nuovo ruolo che si chiede oggi al giudice di ricoprire
Perché sono convinto che se da una parte una certa emergenza ha richiesto un ruolo di giudice
Ma di giudice duro di giudice inquisitore oggi può essere richiesto proprio dal movimento ambientalista proprio da questa nuova aggregazione sociale che si va creando un un giudice con un ruolo di garanzia e questo ruolo di garanzia dei diritti fondamentali dei diritti costituzionali quali quello alla salute all'ambiente diventa un ruolo di garanzia che cambia anche l'immagine del giudice
Certo oggi e agevole pensare che il cittadino voglia la responsabilità civile del giudice perché vede i propri beni in pericolo da quell'intervento anche su una visione che sicuramente non condivido
Ma se domani noi porremo al cittadino all'opinione pubblica la domanda se effettivamente vuole la responsabilità civile di un giudice che sta per fermare una centrale nucleare probabilmente l'opinione pubblica avrà una risposta diversa
E dunque anche una questione di immagine
E comunque una questione che va sicuramente approfondita nel dibattito di Magistratura democratica che mi è sembrato anche in questo convegno scivolare troppo facilmente tanto sui temi della pace che sui temi dell'ambiente
Considerarli come delle necessità come dei fatti scontati senza approfondire in realtà le contraddizioni che poi anche nella sinistra questo discorso della salvaguardia reale dell'ambiente finisce con introdurre allora oramai è tardi per introdurre per aprire discorsi nuovi in questo congresso però può essere il momento di richiamare la necessità d'un lavoro comune su queste tematiche perché un gruppo di salvaguardia dell'ambiente della salute sta nascendo anche all'interno di Magistratura democratica
Proprio perché nel corso di questo nuovo periodo che si apre
Ci sia veramente un riscontro più approfondito su questi temi perché credo che nella realtà sociale questi temi vanno crescendo e Magistratura democratica che è sempre stata attenta alla realtà di questi temi non può perdere questa occasione
Perché è un'occasione di stimolo anche per tutte le forze politiche che rispetto a questi temi stanno mostrando di essere sicuramente arretrato grazie
Enzo Albano
Dopo tre giorni di dibattito per dentro il peso dopodiché tre giorni di dibattito in cui le sfumature hanno spesso fatto aggio sulle posizioni dopo tre giorni in cui le posizioni si sono rivelate spesso trasversali rispetto alle vecchie geografia di Magistratura democratica
Incominciamo a essere stanchi e più stanche Rino incomincia a essere le parole
Si ripete ripetiamo tutti alla ancora concetti sovraccarico giurisdizione e così via quasi da arrivare a una sorta di rifiuto però io credo che ancora qualche spazio per un contributo ci sia e il mio intervento può essere questo un ulteriore contributo a questo che ritengo comunque un congresso assai denso di significato
Questo congresso dicevo pone alla nostra riflessione problemi che sono vi disordinare a comporre complessità e la cui soluzione richiede un preliminare sforzo di analisi analisi e di ricognizione
A ben guardare per la verità gli interrogativi che sono son sul tappeto oggi sono gli interrogativi di sempre interrogativi ai quali Magistratura democratica ripete la sua identità
E cioè quale giudice e quale giustizia oggi quale giudice e quali giustizia in una prospettiva di trasformazione ciò che viceversa mi sembra assolutamente inedito e la complessità sociale nella quale questi interrogativi vanno a collocare non solo ma anche la straordinaria
In qualche misura consapevolezza che accompagna questi interrogativi oggi cioè noi ce li siamo sempre posti dicevo ma Maicon la consapevolezza e la profondità di cui quello che
Abbiamo raggiunto in questi in questo in questo credito
E si avverte in questo momento
In maniera assai corposa che i tentativi ogni tentativo di analisi
Contiene in sé il pericolo di di ridurre la complessità del reale di astrarre arbitrariamente il reale stesse oscurando nei dati significativi ma tra loro contraddittori e che si
Spesso si rivelano irriducibili a tentativi di sintesi unitario
Si avverte appunto dicevo che la crescente segmentazione articolazione del reale
E del sociale mette in tende a mettere irrimediabilmente fuorigioco in crisi
Capacità abbia la capacità di analisi e di incidenza sulla realtà riconosciuta a vecchie e consolidate categoria dell'analisi stesse sembra in questo modo che viene meno
La stessa legittimità di una critica del presente che si poco si proponga di spingerlo in un senso o nella
E questa mi pare fosse la causa non ultima di quella che è stata una situazione in qualche misura anomala di questo congresso e c'è una sorta di totale asfissia della fase predibattimentale precongressuale
è sembrato è sembrato a medio evidentemente che per la prima volta ci sia stata una sorta di consegna del silenzio
Non nessuna voce nessun intervento io ricordo soltanto quello di Zanchetta sul Manifesto ma nessuno ha rotto quello che mi è sembrato una sorta di sospensione del giudizio
Che indica a mio modo di vedere una reale consapevolezza dei problemi c'è nessuno è voluto uscire con semplicissimi
E però il Congresso viceversa e decollato e decollato devo dire grazie anche a o quello che ritengo una provocazione intellettuale assai feconda prove proveniente dal gruppo di Milano
E essa su questa provocazione si è innestata sia su questa consapevolezza dei problemi sia su l'altro punto di riferimento
Che ha abbiamo e c'è la relazione di Palombarini relazione fai densa assai accurata assai ricognitiva di problemi
E quindi il silenzio si è rotto su questa su questa
Provocazione
In base a un passo spedizione del giudizio in qualche modo sia esso soltanto e ancora una volta Magistratura democratica
Ha acquisito ma una ragionevole convinzione che se si parte dalla ricognizione paziente dei problemi dalla verifica puntuale di ciò che è invecchiato e di ciò che invece può ancora servire
Dalla coscienza che per rinnovare validamente bisogna procedere anche in via eventuale di sperimentazione e quindi a da questa coscienza e con questa concorsi Enza si può lavorare alla costruzione di
Di un una riforma e comunque di di un'uscita dallo stato delle cose
E allora
Io voglio riprendere ripartire proprio da dalla provocazione da quella che ho ritenuto un assai feconda provocazione intellettuale e cioè dal documento di Mila
E per far questo però devo fare un attimo un passo indietro ho detto che le coordinate alle quale mi rifaccio sono la complessità sociale di cui non parlerò più proprio perché le parole sono stanche ne abbiamo parlati tutti
E mi pare che sia tutto sommato uno dei punti di assoluto accorto
Ne parlerò dell'ipotesi da Paolo Marini indicata come neo governabilità né delle sue forme che pure aveva appuntato ma ripeto è inutile ripetere concetti sui quali siamo d'accordo
Ecco
A che quale strategia di ho bisogno opporre a la neo governabilità questo è quello che in qualche misura non molto mi differenzia probabilmente dalla posizione espressa nella relazione
Io vorrei partire un attimo se è vero come è vero che MD rimane un segmento importante della sinistra vorrei partire un attimo dall'impasse politico della sinistra nel momento e questo in basso politico della sinistra io dico che non è un impasto politico di oggi ma prova a Prato da DC profonde nella sua stessa identità nella tensione genetica tra due forze che sono in conto costante contrasto
Presente e futuro gestione dell'esistente o altro di reazione a un mondo nuovo governo e opposizione identità moderna pragmatica o vecchia identità rivoluzionari
Questi problemi riverberano i loro effetti sua MP e emerge anche avere me di una crisi di identità
E la crisi della politica o forse meglio della politica di sinistra e la crisi anche di identità Dmt
E quindi i problemi si spostano i problemi diceva stamattina Saraceni la microstoria e la storia
E necessario e possibile oggi un uso razionalizzando e del diritto o è ancora prospettabile un uso alternativo in vista di palingenetiche trasformazione qual è il ruolo della giurisdizione oggi e qual è il ruolo che che MD propone
E conciliabile un ruolo di sinistra per il giudice e la giurisdizione coll'avvertita esigenza di una terzietà nella giurisdizione
Bisogna governare razionalmente l'esistente giudiziario o abbiamo fiducia e capacità in un progetto di trasformazione e questi due termini del problema solo davvero inconciliabili o viceversa la strada non sa non sta nell'incluse nella messa intenzione di esso intendo dire governo dell'esistente e trasformazione
Io dico che la crisi d'identità di Magistratura democratica sito si colloca tutto all'interno di questi interrogativi
E questi interrogativi sono stati in qualche misura esasperati dal esasperati o resi ineludibili dal recente successo elettorale
Infatti a fronte di questo successo elettorale di cui tra l'altro in questo congresso devo dire si è parlato pochissimo c'è stata quasi una sorta di rimozione dicevo a fronte di questo successo elettorale che cosa c'è stato ecco non tutti hanno salutato questo successo con soddisfazioni soddisfazione e compiacimento
Vi è stato invece chi ha voluto leggervi chi vi ha letto motivi di preoccupazione
E si è detto
Magistratura democratica ha vinto anche perché ha in qualche misura compromesso se non verso la sua identità
Si è posta all'interno del giudiziario come sforzo di razionalizzazione dell'esistente
Ha dato dignità culturale e base teorica tra l'altro poi supportata da una prassi all'insegna di moralità pulizia e trasparenza e quindi più forte out da a una pratica giudiziaria
Per così dire compatibile il termine solo mio e me ne assumo la responsabilità compatibile con il sistema generale
Corollari di questa analisi
Sono stati la legittimazione una pretesa legittimazione teorica nella sola esposizione il riconoscimento implicito o o la mancata critica di un ruolo promozionale del diritto
E del
E della repressione penale in particolare l'attenzione in qualche misura assorbente riservata alle istituzioni e al CSM in particolare
Ulteriori conseguenze che se ne trae da questa linea credetemi è uno sforzo mio però di identificare questa linea perché non sempre emersa con chiarezza e quindi io posso evidentemente fare degli errori di sintesi
Dicevo ulteriore conseguenza che deve dare e la legittimazione della sua esposizione e che la legittimazione della sovraesposizione ha comportato di necessità un legittimare il governo forte del Csi si sostiene ancora infine che la compatibilità questa comprati da questa che io definisco compatibilità restituisce alla pubblica opinione un'immagine indifferenziata e corporativa della magistratura nella quale viene irrimediabilmente coinvolta Magistratura democratica
Le proposte rigo conseguenti di questa posizione sono le cubo reale della terzietà del giudice attraverso una sorta di la metafora termica sempre quella del raffreddamento devo quello del ruolo di garanzia fine dell'idea promozionale il diritto recupero del ruolo di a di amministrazione del CSM e fine ovviamente del ruolo di indirizzo illustri soci
Ecco questa è la linea che in qualche misura era sottesa
Mi pare se non ho sbagliato non ho capito male era sottesa perché fuori come dicevo non è venuta per questa sorta di sospensione del silenzio
Il giudizio era sottesa a al al nostro dibattito io ho cercato tirarla fuori in tutte le sue in tutte le sue proposizioni qual è giudizio diamo di questa linea complessivo quale il miglio perlomeno e a mio modo di vedere questa linea contiene indubbi elementi di verità
Coglie problemi assai concreti del nostro ruolo
Ciò che invece mi convince meno davo è da un lato la base teorica da cui sembra prendere le mosse e dall'altro le proposte non sembra del tutto chiare cui per via vediamo quali
Che ci sia io dico a mio modo di vedere ma non è un una cosa che dico oggi ma è una cosa che abbiamo detto asservimento e hanno detto voglio dire ha detto l'associazione persino a viareggio
Persino l'associazione a viareggio non persino alberi ovviamente
Dunque che si sia in presenza di una forte crisi della cultura della giurisdizione mi pare che sia assolutamente innegabile
E ripete il congresso di Sorrento si è interrogato proprio su questo tema sul tema della crisi della giurisdizione in penale siamo facendo una sorta di di di sa abbiamo fatto in questi commerciale sorta di salto logico Azzorre endo il il il Congresso sintomo che si intitolava poteri e giurisdizione e dei poteri abbiamo parlato poco abbiamo parlato del processo penale
E difatti io devo riprodurre cooperare alcune notazione fatte allora per perché mi sembra di tutto attuale perché mi ero attenuto a quel tema al comunque diciamo dicevo che si sia un po'imprese già forte crisi della cultura del giudizio né mi sembra innegabile
Che il processo penale abbia sempre più teso a curvare verso operazioni di difesa sociale
Mi sembra altrettanto innegabile
Che ciò abbia prodotto una innaturale torsioni lo stesso processo penale e altrettanto evidenti sottoscrivere in pieno da questo punto di vista le regressioni
Le regressioni delle le regressioni che ha così bene
Esposto Luigi Ferrario
L'allargarsi della forbice tra libero convincimento e grammaticale la prova questa forbice si allarga sempre di più
Nel libero convincimento non più sorretto da una forte grammatica della prova entrano sicuramente grossi elementi di razionalità l'inconscio collettivo penetra nel giudice non più non più anzi più dell'incontro dell'immaginario
Penetra nel giudice non più sorretto da questa cultura da questa grammatica della prova mi pare che questo sia assolutamente vile non ci voleva forse un congresso nemmeno per afferma
L'impasse dell'istruttoria dando il dibattimento lo sta dicendo la decadenza in generale siamo già alla fine
La creazione jet vado cerco di andare il più velocemente possibile a scapito anche la chiarezza
La creazione e la gestione leggo scusate mi gestione opinabile di buona parte dei maxi processi e del pentitismo sono fenomeni corpus ripeto non c'era bisogno nemmeno credo di afferma
Quello che viceversa mi è sembrato assai utile come provocazione intellettuale
è stata la denunzia della scarsa efficacia complessiva
Della opera di denuncia e critica di questo esistente da parte di Magistratura democratica
Non che la circostanza che fenomeni di protagonisti protagonismo ci hanno più volte l'ambito
E dirò di più a costo di di dispiacere Salvatore che mi segue Salvatore Senese e questo questa circostanza
Avuto come effetti indotti un atteggiamento mentale che qualche volta si è manifestato nella nostra linea a al CS
Ciò che non mi convince e non mi convincerà mai molto probabilmente è il passaggio e tende allegare eziologicamente questi fenomeni alla sovraesposizione della giurisdizione
Anzitutto una precisazione del mio logica voglio fare sovraesposizione termine improprio o meglio termine parziale Termocal solo una parte del fenomeno che richiama e cioè quello relativo un attività di supplenza propria o impropria che sia da parte della magistratura parliamo quindi per meglio intendersi dell'accrescimento del ruolo
Se non piace più la centralità come si dice un altra qualcun altro altre volte nello stato sociale
Io credo di non sbagliare se affermo che questo accrescimento e funzione diretta della crescita della complessità sociale della giustiziabilità degli ma vedo qui portato ma ve li risparmio risparmiava presidenza un'analisi che Faber mass sulla sul sul passaggio dallo Stato diritto allo stato sociale perché anche qui è bene mettersi d'accordo sui termini quando si deve si si parla di difesa dello Stato di diritto noi dovremmo più correttamente parlare di difesa dello stato sociale diritti e però perché sennò noi parliamo dello Stato di diritto e cioè se dello Stato della borghesia della borghesia rivoluzionaria parliamo dello Stato che per il quale il giudice era robusto il ruolo e allora credo che anche qualche precisazione non vada bene dicevo mi convince questa cosa per per quest'analisi di Habermas che non vi posso dire io non mi posso ripetere ma che sostanzialmente si conclude perché ecco nell'aumento
Nell'aumento fisiologico de nei paesi di capitalismo avanzato i paesi di Belfast anch'del ruolo della giurisdizione
Nell'aumento assolutamente fisiologico a scapito della della per la verità ben Max parla sia di aumento della dell'uovo del ruolo della giurisdizione sia del ruolo dell'amministrazione e poi soprattutto parla di una cosa molto interessante ai fini di quello che stiamo dice
E cioè la crisi della forma legge la crisi e la forma legge e la crisi del delle fonti di legislativa per il giudice quindi la ricognizione della forma legge la ricognizione delle fonti di legge è un atto questo e Habermas credo ripeto che non sia un
Un Autore sospetto da questo punto di vista dicevo crisi la per la per Habermas il ruolo politico della giurisdizione è tutto lì
Ma mi convince ex adverso per un'altra cosa perché i teorici viceversa dello stato minimo di quelli che vogliono vogliono a ritornare in qualche misura a a rinsecchite lo stato sociale
E qui ci sarebbe da fare una grossa discussione perché su questo ci sono posizioni di sinistra e di destra io vorrei le soltanto leggervi acché soluzione arriva e di riporto un passo di Matteucci
Che è un teorico liberista
Ecco secondo Matteucci il concetto di stato sociale come fine politico e una formula in bianco priva di contenuti
Che consente a legislatura è la più ampia discrezionalità e alle gesta giurista o giudice le più arbitrarie soggettive interpretazione
Secondo lui quindi con tale formula ideologica si aprono le porte sentite ha un potere discrezionale e arbitrario e ha un potere costituente sovrano quotidianamente esercitato dai poteri poteri dello Stato senza rispetto dei diritti individuali
Ecco a cosa conduce lo Stato minimo
Ma quali soci e quali soluzioni in concreto che propone Matteucci
Ma tu ci dice irruzione del giudice legislatore e oggi alleata al positivismo giuridico contro l'eredità dei diritti naturali
Sì S dice lui che si è insistito troppo a lungo per un adeguamento del diritto alla realtà storico individuale
Bisogna invece ancorarlo ai diritti individuali e ai principi generali metafisici addirittura del diritto sembra qui ancora una disputa tra Antigone e crea un
Sì termino termino dicendo che o a
Queste due posizioni mi convincono mi convince una terza posizione c'è quella dell'esame della rete nella realtà attuale io ritengo e qui dessero probabilmente un minimo di scandalo
Che sia finita la stagione delle nel più della delega non mi pare più che la la posizione di
Di
Della delega della delega non mi pare più che sia attuale le analisi che sul punto facile ma Sorrento
Credo che nell'ipotesi di governabilità che stiamo vivendo e che cerchiamo di contrastare si sia un punto a un punto invece inverso
Le proposte di idee deregulation non sono altro che questo
Una minore una minore delego una migliore una migliore giustiziabilità vi è poi il processo Tamburrano il Progetto Tamburrano divenuto divenuto divenuto disegno di legge da parte del del
Del del presidente Craxi nel nell'un progetto che tazza avete tutto quindi avuto però dico bene
Quali secondo me e vengo proprio e finisco proprio quali secondo me e i i rimedi viceversa quella che io ho detto a essere un problema reale la crisi della cultura secondo me sicura con la cultura
è una ovvietà ma mi pare giusto ripeterla senza ingegneria istituzionale se questo è se sicura così sono tutti i rimedi sono stati indicati e io voglio ripeterlo un rilancio forte e convinto e questa volta pressante del processo del processo penale accusato la ripresa e quindi do i compagni che si occupano della rivista la ripresa della critica del del del provvedimento giudiziario
La necessità la critica del provvedimento giudiziario
E poi
La necessità questo per per problemi di garanzia di una revisione dei beni tutelati dalle fattispecie penali
Esigere norme incriminatrici chiare fattispecie non flessibili che spendano raccogliere alla scala di valori scelta dal costruendo e un ultimo tutte cose che sono state già dette e che quindi è inutile ripetere
Mi è una sola una sola proposta e la mia ulteriore a questa ed è un progetto assai più ambizioso
Un progetto direi di lungo termine
Cioè una riflessione
Ma riflessione collettiva approfondita da parte di Magistratura democratica sul loro ruolo del diritto oggi
Noi ci siamo fermati come Laboral Simone collettiva da questo punto di vista alle alle una sorta di ripresa delle teorie le riviste dello Stato e del diritto
Dobbiamo rivedere che cosa è successo e così Licci scontri eremo con i problemi del formalismo con i problemi della giurisprudenza degli interessi con i problemi
Con i problemi della giurisprudenza alternative di bisogna capire oggi che che ruolo ha
In generale il diritto è la mediazione giuridica e io mi auguro che Magistratura democratica voglia intraprendere ancora una volta purtroppo da sola visto che le altre forze della sinistra e non sono in grado di farlo voglia intraprendere questa ricerca che mi pare Proietti
Molto bene il nostro futuro negli anni prossimi
Martinelli
De Sio ha rinunciato
Ma io non affronterò alcun tema generale perché veramente a questo punto del dibattito sarebbe assolutamente fuori luogo
Sono intervenuto perché pur avendo fatto
I complimenti a Palombarini per la sua veramente ottima relazione pur volendo qui dire che tutti i motivi di accordo
Non le dico solo proprio per ragioni di brevità avevo rilevato una lacuna che poi è stata una lacuna del dibattito e tanto più allora è diventata preoccupante occasione per una breve riflessione anche credo
Nel senso che Gianni pur essendo così attento ai rapporti con la società civile non ha detto nulla nella sua relazione sugli avvocati sugli avvocati
Questo del rapporto fra magistrati avvocati io temo che sia uno di quegli argomenti su cui dobbiamo
Parlarci un po'più apertamente dice
E dobbiamo renderci conto
Che il primo rapporto che noi abbiamo con la società civile il rapporto più preciso
Quello meno ideali disabile nel pene nel male è il rapporto che noi abbiamo con gli avvocati i quali esprimono esattamente i pezzi di realtà con cui il nostro il processo che ne facciamo entra in
Il rapporto e lo esprimono esattamente nel bene e nel male del venti
Quindi io non dico né bene né male degli avvocati dico solo che noi non possiamo fare un discorso di un rapporto della magistratura con la società civile in cui ci sia una specie di ponte diciamo che dalla magistratura a a un'altra parte perché non si sa dove sia chi stabilisce un rapporto che taglia fuori Cuesta che l'espressione vera molte volte spiacevole
Voglio dire lo dico anche però ecco vera e e di retta che la società civile a Curno
E allora
Qui non si tratta di nominarli qui non si tratta di nominarli perché non è non è che nel congresso facciamo più o meno attenzione agli avvocati se li nominiamo oppure no il vero problema è se davvero noi nelle prassi non possiamo trovare più spazio più spazio per questi
Per questi nostri interlocutori
Nelle prassi perché dico nelle prassi perché indubbiamente quando noi chiediamo il processo accusatorio invece che il processo inquisitorio e noi
Andiamo in una direzione che apre gli avvocati assai più spazi ma io lo dico molto francamente poi qui tutte ce l'ho detto Gargani le riforme istituzionali non si fanno perché c'è una cultura chissà quale della gente chissà quale gente che non ha quindi è probabile che ci lascino cuocere nel nostro brodo per molti per molto tempo ancora
Noi abbiamo uno stato di tensione con i giornalisti la magistratura uno stato di tensione che deriva dal regime del segreto professionale e attenta a mente i politici evitano di toccare questo punto che crea tensione fra noi giornalisti
Abbiamo il processo penale che crea tensione fra dove gli avvocati e figuriamoci se il potere politico andrà a toglierci questo motivo di disaccordo permanente per offrire Ando e agli avvocati una piattaforma di accordo
E allora cerchiamo di vedere al di là di questo nelle prassi che cosa si può fare
Faccio solo due proposte dicendo che qui poi le proposte sono sempre sufficiente estremamente opinabili però dico i Consigli giudiziari ecco dunque gli avvocati sono persone che rileva hanno che ridevano direttamente i comportamenti di noi giudici dico
Ieri levano direttamente e poi cosa fanno ne parlano nei corridoi
Sparano addosso ma non hanno attualmente un canale che non sia magari l'esposto al Consiglio superiore se tace un canale abitualmente praticato diciamo che possa poi dare espressione a queste loro
Lamentele che potranno essere tante volte anche pretestuose
Ma perché i consigli cioè che cosa vieta ai Consigli giudiziari di raccogliere in modo abbastanza abituale sistematico le segnalazioni che dovrebbero essere sollecitate agli avvocati
Ti processi in cui secondo gli avvocati i comportamenti dei magistrati sono stati al di sotto di un livello professionali minimo e qui torniamo brevemente al discorso della professionalità
Che secondo qualcuno
Ma qui veramente le fan detto in molti disco la professionalità non è mai inerme di discorso dei più bravi ma questo veramente e proprio solo il discorso diciamo sempre che ci vuole un miglioramento alla professione e siamo d'accordo
Che ci vuole un livello minimo di professionali e siamo d'accordo però poi dobbiamo dire una cosa quando questo livello minimo non c'è che cosa succede perché fino a quando noi non rispondiamo in modo abbastanza precisa a questa domanda
Il nostro discorso sulla professionalità rischia di essere un discorso un po'come dire francamente un po'vuoto ci sono venute delle forti sollecitazioni da ferraioli
Da prodotta
Da tutti gli esterni affrontare in modo un pochino più diretto ora io non so se prima anzi io credo fra e prima della risposta disciplinare e quindi richiamo veramente a quanto ha detto Caselli sola lo strumento disciplinare
è strumento estremamente inaffidabile noi non dobbiamo fare uno sforzo per trasformare i nostri discorsi sulla professionalità
In una proposta forse anche direttamente attuabile di responsabilità professionale e con questo voglio dire di conseguenze concrete che in qualche modo si producono quando vale io dico questo se intanto i Consigli giudiziari fungessero qui ci sarebbe naturalmente tutto una stimolazione da fare però
Da luoghi di raccolta di segnalazioni di fatti concreti non valutazioni non opinioni fatti compiuti Susy
Intanto avrebbero del materiale o non lo avrebbero tanto meglio al momento di redigere questi pareri che ogni tanto devono fare su ciascuno
Ma poi se non riuscissimo a rendere il discorso sulle tabelle un discorso reale cioè di punto sull'ufficio
Dico subito che secondo me se si fa un discorso reale sulle tabelle non è possibile farlo ogni anno di bisognerebbe trovare probabilmente il sistema per farlo una volta sul serio è una volta per finta perché ecco ma la volta che si fa sul serio discorso sulle tappe bisognerebbe anzi tutto vedere
Le condizioni complessive dell'ufficio le condizioni complessive vedere quale la produttività dell'ufficio la situazione della sopravvenienza dell'ufficio la situazione organizzativa dell'ufficio ma poi all'interno dell'ufficio all'interno dell'ufficio se ci sono dei fatti
Raccolti magari nel corso dell'ultimo biennio che individuando anche alcune situazioni patologiche
Serie
Ecco io dico al Consiglio Giudiziario raccogliere le indicazioni non è che le trasforma automaticamente in sanzioni proposte di trasferimenti no gli avvocati possono lamentarsi di un giudice per mille e un motivo molti non fondati però quando ci sono le segnalazioni a quel punto si fa vedere un pochino più da vicino qual è il lavoro di questo colle
C'è il modo di fare e voglio dire a quel punto se si verificasse che in un
Serie non de e non diciamo singolare una serie ripetuta di occasioni c'è qualche collega che il lavoro che sta facendo
Non lo sa fare non lo sa lo fa a un livello inadeguato di professionalità si potrebbe tranquillamente a bere una proposta di spostamento tabellare
Ma che
O di dice è e puniti sarebbe anche in qualche modo punitiva rispetto a una verificata inadeguatezza però ne sappiamo benissimo che si può essere ottimi giudici istruttori e pessimi giudici civili ottimi giudici sorveglianza cioè noi abbiamo ormai fra l'altro una distribuzione una varietà di mestieri che consente anche veramente di articolare le collocazioni
Comunque io adesso non è che voglia è un esempio l'edema e sale incomincio a pensare che se incomincia sei la nostra politica nei consigli giudiziari fosse quello di fare del consiglio giudiziario un luogo di raccolta di informazioni concrete sui comportamenti professionali anche il discorso che noi facciamo sulla professionalità diventerebbe più concreta
Più difficile il discorso sul processo penale perché è ovvio che insomma
Lì le prassi non possono andare al di là di di certi limiti se non c'è una riforma però io per esempio proprio
Mi chiedo se qualche cosa che impedirebbe al giudice istruttore
Anzi lime istruttoria di un processo di una certa complessità dopo il deposito degli atti quando ormai di problemi di segreto istruttorio interno sono superate
E prima del provvedimento che definisce distrutto
Una convocazione diciamo una convocazione in contraddittorio del pubblico ministero e dei difensori che sull'istruttoria svolta
Possano anche oralmente illustrare le istanze istruttorie o le osservazioni che le parti possono fare con una specie di anticipazione se vogliamo di una
Udienza istruttoria che molto spesso gli avvocati rifiuterebbe euro probabilmente per riservarsi al dibattimento forse eccezioni o altro
Ma che qualche volta potrebbe portare a un riesame dialettico diciamo dei risultati dell'istruttoria e chissà che anche questo
Non ha finito diciamo all'esempio su cui francamente io non ho mai fatto esperienza è un po'improvvisato come esempio quindi può anche darsi che non sia brillante
Consentitemi diciamo che con questo esempio il discorso acquisti soltanto questo richiamo ecco che noi non possiamo io credo continuare non solo a ignorarli
Ma non possiamo neppure continuare a rimettere a future riforme il miglioramento concreto
Ma non del nostro rapporto personale con gli avvocati
Ma degli spazi che gli avvocati hanno realmente sulla gestione della giurisdizione e con questo sinistro
Tradotto
Del tradotto
Il drago
Gli avevano promesso martedì quindi c'è un anticipo notevole grazie
Intanto io prometto che parlerò senza bisogno farlo fino a ai dieci minuti ma senza bisogno del dello stimolo a smettere vedo che il congresso si avvia alla conclusione che siete stanchi
Quindi cercherò di non ripetere cose già dette
Però approfitto del tempo che mi è stata concessa per alcuni piccoli appunti
Mi diceva Franco Fedeli stamattina che nel venire qua non aveva trovato per strada per tutta la strada da Roma fino a Rimini neanche una bandiera rossa il primo maggio
E quindi alcune cose che facevano parte delle nostre tradizioni
Si sono naturalmente ora affievolite ma questo non significa che siano state dimenticate credo che De su di noi il primo maggio all'inizio del nostro congresso abbia significato pur qualcosa anche se poi dalla tribuna non sempre è stato detto con molta chiarezza
C'è stato un successo elettorale di cui abbiamo parlato però credo che di delle ragioni vere di questo successo della nostra figura del nostro spirito di sacrificio tra virgolette si è fatta un po'di retorica ma in realtà quando poi come Martinelli si va a parlare di professionalità non si è ancora deciso a che fare di quei magistrati che non raggiungono i limiti e i livelli minimi di professionalità anche questa è una cosa sulla quale dovremmo un bel giorno prendere un'iniziativa
Poi un'altra cosa un altro piccolo appunto piccolo grande appunto però questa volta
Noi abbiamo moltissime colleghe donne ma è sempre solo Elena Paciotti
Quella che citarla da questa da questo pulpito non ci sono state altre è colpa mia ma mi pare che comunque l'argomento della situazione della donna della parità dei diritti lavoro della donna sia stata affrontata molto superficialmente
E credo che invece meritava forse qualcosa
Questo tema
Oltretutto la scarsa partecipazione quanto meno questo concedetemelo delle donne al congresso ha messo in sottofondo temi importantissimi notevolissimi come quello della pace
Come quello della riforma del diritto di famiglia come quello notevolissimo dell'abbandono
è un tema che per esempio a Roma e in questo momento e diventato il tema della della Caritas non possiamo lasciare che temi come questi vengano gestiti solo a determinati livelli dovremmo credo farcene carico anche noi
E poi c'è il solito problema del garantismo devo confessare che il discorso di senese stasera mia mi ha convinto totalmente siamo a un livello oggi nel nel nostro da della nostra situazione
Quotidiana di fronte a criminalità organizzate di tipo completamente diverso da quelle con le quali siamo stati abituati a confrontarci
E chi e nei confronti delle quali noi avevamo un appoggio notevole perché avevamo dalla nostra parte e i giornali almeno una parte dei giornali e molte molte organizzazioni politiche e sindacali noi nei confronti dei processi contro le organizzazioni mafiosi mafiose camorristiche siamo veramente in una situazione assurda
Abbiamo un compito
E norme al quale nessuno ci ha preparato professionalmente dobbiamo inventarci una professionalità particolare in questo campo e non abbiamo alcun appoggio da parte di coloro che pure ci criticano quando sbagliamo
E e nello stesso tempo dobbiamo ammettere quando sbagliamo perché è giusto perché la nostra bandiera di Magistratura democratica è una bandiera che prima di tutto vuole richiede l'autocritica nei nostri stessi confronti
Il garantismo quindi dovrebbe essere almeno a mio parere dovrebbe essere spostato su una frontiera più avanzata e non più arretrata nel senso di farci carico
Delle del nuovo del del livello diverso che hanno questi nuovi imputati che ci troviamo davanti non è più l'articolo tre capoverso della Costituzione cioè la il tenere conto della differenza della debolezza di un certo tipo di imputato
Ma in questo momento è il tenere conto di una estrema potenza di questo imputato
E del delle connessioni che questo imputato a con altri Poteri
Se noi riusciamo a essere professionalmente adeguati a questo compito credo che il nostro garantismo
Illuminerà di una luce molto chiara proprio le connessioni i contrasti al nostro lavoro quotidiano proprio quello che noi oggi diciamo con le parole che domani dovremmo dire con le sentenze
Cioè proprio un processo gestito e calcolato secondo criteri di stretta legalità
Permetterà da una parte e di rendere giustizia sostanziale dall'altra parte permetterà di evidenziare con un atto istituzionale chiarissimo quali sono state le difficoltà che abbiamo dovuto incontrare gli ostacoli che sono stati frapposti al nostro al nostro lavoro però giustamente come diceva senese non possiamo
In nome del garantismo rinunziare a questo che è un nostro dovere ed è un nostro dovere al quale ci chiamano non tanto Salvatore le organizzazioni sindacali e i partiti che sono anche loro assenti dalla festa del primo maggio
Ma ci chiamò proprio la la la forse la quotidiana richiesta dei cittadini la quotidiana richiesta di far qualcosa contro certi fenomeni
Che arriva annoia attraverso i canali più diversi certe volte addirittura individuarsi in questo senso credo che il nostro lavoro oltre a essere testimonianza e impegno del nostro compito deve anche essere diciamo in qualche modo educativo nei confronti di organizzazioni politiche che oggi non ci sostengono come una volta e credo che meglio se non riusciamo a a compiere bene questo lavoro le organizzazioni che che ancora si si dividono tra potere dei giudici e garanzie nei confronti degli imputati troveranno i la giusta linea per riprendere un discorso che in certi momenti è sembrato interrompersi vi ringrazio
Allora De Leo che mi è sembrato di vedere insomma ha rinunciato Capurso dopo del Leo Massimo Croci se cioè
Mia intenzione in questo intervento era esaminare i rapporti tra sistema giudiziario il sistema politico
Volevo farlo in termini di in termini tendenza anche per trarne indicazioni per quanto possibile per così dire strutturali
Sulle prospettive di Magistratura democratica sulle possibili future direzioni
Della corre seduta
Avrei voluto ripartire da uso il condizionale anche diciamo perché
Il discorso sarà necessariamente molto meno articolato di quanto vorrebbe voluto essere avrei voluto partire anche da un breve esame del passato del passato della corrente del passato ideologico del passato del passato anche politico anche perché mi pare ci sia un grosso merito di Magistratura Democratica essere capace
Di nutrire la politica delle idee
E questo per vedere se c'era una costante una costante ideale che qui potesse essere assunta a paradigma
Della fatturazione di Magistratura democratica
Ora in questo stimolato soprattutto dalla dallo sforzo di Giovanni Palombarini la sua relazione di raccordi raccogliere in un nucleo forte
Il significato dell'azione di Magistratura democratica
Di individuare come lui dice il filo rosso dell'azione
E di individuarlo come lo ha fatto come unico filo
Individuato nel valore del
Garantismo per una prospettiva di cambiamento
Ora per la verità queste tre giornate di dibattito hanno a sufficienza dimostrato che ci troviamo di fronte a una in via di ben presente naturalmente nell'idea di Palombarini
E c'era a una indiani che abbraccia due concetti non certamente dissonanti
Perché io convengo
Assolutamente sulla opportunità lo dico lo anticipo subito di questa in via di come indicazione futura ma certamente due concetti non omogenei
E cioè da un lato il controllo della legalità e dall'altro la giurisprudenza l'intervento promozionali
Cioè da un lato la giurisdizione come limite tesa a garantire l'individuo nei confronti dell'autorità
A tutelarne la libertà e dall'altro una giurisdizione che non è spinta ai bisogni di libertà macché spinta da bisogna equitativi
Da bisogni di uguaglianza da bisogni di trasformazione della società da bisogni di
Compensazione dei disvalori sociale cioè una giurisdizione promozionale interventista una giurisdizione forte tanto estroflessa sulla società quanto l'altra introflessione sul singolo
Questo sarebbe la prospettiva di cambiamento
E se vogliamo anzi trarre delle individuare concrete modulazioni di questa di questa politica ha chiaro che al garantismo
Che il primo termine di questa in via di appartiene la lotta ai metodi inquisitori
Al garantismo appartiene la critica i maxi processi al garantismo appartiene la critica la legislazione d'emergenza mentre alla prospettiva di cambiamento appartiene la
Giurisprudenza alternativa interventi di tutela dell'ambiente e lo sviluppo del diritto penale del lavoro anche i processi alla criminalità organizzata
Ci troviamo di fronte a due concetti a due politiche anche a due orizzonti
Un orizzonte laico un orizzonte etico due temporalità il tempo del presente e il tempo progettuale del futuro
Insomma è chiaro a un modello
Liberale classico è pacifico
In cui il diritto viene detto modello viceversa in cui il diritto mira a rimuovere squilibrio oggettivi a perseguire finalità promozionali a redistribuire per redistribuire
Fa opera di anche dice supplenza anche di amministrazione
E se la politica è il regno dei fini è chiaro che questo diritto è un diritto politico
Ora l'avere sciolto quella in via di di cui da cui siamo partiti da cui siamo partiti con Palombarini
Ecco rende esplicito che due sono i poli di attrazione di fecondazione dell'azione di Magistratura democratica
Due le sue politiche una liberale nega Three Ceresini una socialista afferma trincea dei fini ovviamente tutte e due tese ad affermare un bisogno di giustizia
Ora non mi sembra inutile l'aver sciolto questa in via di
Perché il dibattito abbia sciolto questa e in via di non per esigenze di contrapposizione assolutamente no ma per
Perché se ne possono trarre indicazioni precise soprattutto in relazione ripeto a quello che quello che mi interessa e cioè come Sipa organizzando il sistema politico
Perché lo scenario politico generale
Avete è uno scenario politico generale che è caratterizzato dalla in particolare assetto dello Stato sociale double face
Nel quale la forbice che è tipica di ogni Welfare State tra produzione delle risorse da parte del mercato della società civile
Da un lato e redistribuzione delle risorse da parte dello Stato della società politica da parte dello Stato e particolarmente allargata in Italia
Qui ci troviamo di fronte a una forbice aperta molto più aperta di quanto
è comunque tendenzialmente
Per una particolare inattiva incapacità inadeguatezza della società politica
Qui particolarmente screditato il momento pubblico
Allora il circuito politico io mi ripeto faccio un discorso tendenziale ma mi sembra più un più utile farlo in questi termini
Proprio per individuare quello che mi sembra una fisiologia di un fenomeno
Una fisiologica sì
Il circuito politico dicevo sta reagendo
A questo fine indicando e lo sappiamo bene autonomia al momento politico rivendicando discrezionalità delle proprie scelte elasticità delle proprie decisioni
E vantiamo questo avviene non solo da parte del socialismo di Craxi ma anche da parte del socialismo di Ruffolo
Questo
Anche da parte della opposizione ad esempio comunista la quale critica il carattere indeciso iper rappresentativo del nostro sistema politico
E allora ecco che in questa chiave e nello intende il fatto che la magistratura venga riso su magistratura che aveva risposto alle sollecitazioni da dello stato sociale caricandosi ed essendo caricata definire gli obiettivi che sono quindi di pertinenza propria il sistema politico
I veri sospinta questa magistratura viceversa verso uno statuto formale come Camera
Di riflessione delle procedure
E cioè in sostanza ecco che recuperiamo l'utilità del dell'aver sciolto l'India di
Cioè riconoscendo soltanto
La legittimità di di ogni tipo di intervento non del secondo tipo
Cioè non riconoscendo la giurisdizione interventista e distributiva
Cioè dei politici Zambon
Tendendo ad politicizzare la magistratura e qui è molto utile mi pare ricordare e c'è stato ricordato è stato ricordato la Sergio mattone e prima del che da Sergio mattone anche dal nel documento
Le troppo acque due di cui è stato l'attore Bourque
E cioè che nel
Contrasto che c'è stato tra Cossiga e Consiglio Superiore Magistratura vi è stato un consenso sulle prime ma offre solo attenuato assolutamente unanime da parte del sistema politico
Questo è importante non tanto in relazione a giudizi di merito a Dario ora sulla su quello che è stato l'iniziativa del capo dello Stato ma perché ci deve far insospettito comunque deve
Suscitare la nostra attenzione quel consenso unanime da parte del sistema politico
E tutto ciò tra l'altro è anche perfettamente omogeneo in termini
Alla in termini teorici all'evoluzione dello stato sociale
Che sta viene disegnato dalla teoria neo funzionalista
E questo mi sembra importante soprattutto perché il pensiero di Luhmann in Italia un grandissimo favore anche dire forse soprattutto Inter
Paradossalmente a sinistra
E questo significa che allora c'è consenso su culturale sia aggregazione culturale dietro questa svolta politica
E allora ecco il problema a questo punto era visto questo qual è l'atteggiamento che bisogna porre che bisogna assumere
Ragionando sulla giurisdizione sulla giustizia
E cioè va assecondato no questo progetto
Fino a che punto l'ha accettato fino a che punto spinto accettare la contrapposizione al sistema politico
E io mi trovo in difficoltà Ferrari di motivi di tempo pensavo
Ma in ogni caso il quello che voglio dire e che
L'anima equitativa del giudice
Beh giudice di sinistra la sua anima sociale quella che si traduce nell'attività interventista ha un rischio
è esposto al rischio di sostanziali Zare la norma
Di usare in senso forte la norma e noi abbiamo visto personalmente ho visto numerosi esempi di casi del genere
E non si è si tratta di possibilità varie di questo uso forte sì dagli uso dei provvedimenti restrittivi all'utilizzazione amministrativa nel Settecento o del due del Settecento il Codice procedura civile o del duecentodiciannove del Codice di procedura penale
Anche l'eccessiva elasticità azione del nesso causale anche ovviamente l'allargamento la l'analogia in mala ma parte ma delle norme
Di diritto sostanziale
Anche Lou il l'elasticità azione delle norme Matera concorsuale associativa tutto questo è un uso forte
Uso in senso sostanziale una utilizzazione un piegare il diritto affini anche di equità intendiamoci anche in senso distributivo come dicevo
Quelli di volta in volta individuati queste torsioni
Non sono accettabili
E allora anche se in questo senso sintetizzo salto anche se in questo senso noi
Poi abbiamo una posizione che accetta di sollecitazioni che ci vengono al sistema politico non per questo lo dobbiamo uno opporci pregiudizialmente pregiudizialmente al sistema politico spesso per questo motivo
Anche perché non fa parte della cultura di Magistratura democratica la positiva posizione corporativa
Qui un discorso avrei voluto fare sulla giurisdizione civile una parentesi soltanto ma non la faccio
Anche sempre in chiave di rapporto col sistema politico
E voglio soltanto a questo punto direi che
Che se il sistema politico allora vuole una giurisdizione dei politicizzata nel senso di un giudice garantista nel senso che il giudice non autoritario nel senso che il giudice non supplente è bene allora ben vengano queste sollecitazioni se si vuole viceversa
Una perdita
Della coscienza politica dei giudici
Di questa vocazione sociale il no deve essere netto
E perché deve essere netto perché
E questo credo che sia importante anche all'interno nostro di Magistratura democratica
Perché viene a essere trovato posizione assolutamente allineata quel quadro di governabilità è ovvio a quello che vuole esclusivamente il rispetto delle regole a quello che vuole cioè sospingere il giudice esclusivamente
A nell'aldilà della tecnica e basta la tecnica neutrali
Solo proprio in questa chiave
Allora
Noi dobbiamo impegnarci
A d'assicurare
Il compito di questa vocazione sociale del giudice certo come garanzia tutt'con professionalità d'accordo
Quella professionalità che è garanzia ecco di una giurisdizione politica
Che possiamo rivendicare ma intanto possiamo rivendicare mi rendo conto del fatto di salti logici ma sono costretto che intanto possiamo rivendicare in quanto sappiamo nutrire a quella giurisdizione politica di garanzie
Solo in questo senso le possiamo rivendicare hanno gli stessi una giurisdizione di questo genere
Ma se invece poi ci dicono il Pubblico ministero deve essere controllato dall'esecutivo che il giudice deve essere responsabile civilmente che il Consiglio superiore deve diventare solo l'amministratore della magistratura che i modi di elezione dei suoi componenti
Devono passare al di fuori delle correnti
Cioè di una delle principali ragioni di crescita della magistratura ebbene allora mi sembra che sia il caso di dire nettamente che bisogna contrapporsi alle incarnazione del sistema politico che questo vogliono
Ed è giusto allora questa difesa avvenga anche liberandoci di ormai degradati ambigui concludo che si dicono indipendenti ma che separano i fatti dalle parole
Ecco
In sostanza il senso la direzione nella quale io credo che Magistratura democratica e io vorrei che Magistratura democratica andasse
E che noi lavoriamo per un futuro della istituzione perché questo discorso vale anche per l'istituzione giudiziaria non solo per la giurisdizione ma Mottura aumentano lo svolgo per un futuro dell'istituzione della giurisdizione in cui da un lato il giudice sappia introdurre l'elemento politico nella vita e il diritto
E dall'altro che gli venga consentito ciò da parte del sistema politico vi ringrazio
Va potessi e Capurso anche Rotella rinunciato riservandosi di inviare il testo scritto del suo intervento
Allora Rutelli Api Massimo Croci c'è
Finito c'è Massimo no dopo Massimo Croci si ci sarà interverrà
Silvio Bozzi e così concludiamo dai devo fare un annuncio volevo parlare questa sera perché ero preoccupato per la nube tossica
E diceva almeno lascia qualche cosa
Poi dopo sono state ho rinunciato per sa che sarà assegnato finalmente venuto Gipo Soresina
E comunica e io ve lo riporto testualmente che sul grosso fisico nucleare ha detto testé album privatamente per telefono che non ci sono pericoli che una nube tossica non è non è pericolosa che cosa ha detto esattamente
L'unico pericolo l'imbecillità dei nostri governanti se ho ben capito io ripeto quello che ha detto Soresina
Mi voglio soffermare scusate sono su un sillogismo
Si volge lo prevede due termini ma io me trovo tre Trovo una parola che si chiama sostanze abilissimo una parola che si chiama governabilità e poi un doppio termine neo illuminismo
Sostanziali ritmo
Vedo che soprattutto le parti politiche in questo congresso ci hanno spiegato indirettamente che ne hanno bisogno
Le chiedo scusa soprattutto a voi una prima fila disturba la vostra conversazione ma vorrei proseguire
Dicevo sostanziali ecco sono le parti politiche a quanto pare ne hanno bisogno più di uno
Ne ha bisogno soprattutto la sinistra forse per mancanza di progettazione forse perché siamo arrivati alla fine di un'utopia
Vale a dire che la rivoluzione non è più scritta o quanto meno l'idea di una società alternativa nel nostro intimo più recondito
Fuori nella Società non c'è la prospettiva non c'è la possibilità di proporci aveva in altri termini questa società alternativa
E allora vogliamo rimediare
Ecco io ho questa sensazione
Che si va dal sostanze ministro perché non si è più capaci di pensare in termini di progettazione generale
Perché si sta frammentando in sostanza il concetto di Società alternativa in una serie di ipotesi alla meno peggio
Tutto questo perché ma anche il diritto in fondi diritto è una società è da una forma di società non siamo partiti da un ordinamento vetusto
Per riformarlo per muoverlo per avanzavano verso nuove prospettive socio
Ci siamo riusciti ad avere la peggio fino all'emergenza
Degli anni settanta terrorismo crisi economica si è detto ma non sto a ripetere di Luis quello che mi ha colpito e che una parte della sinistra
Quella che governa ne ha bisogno di fatto implicitamente finge di non volere perché noi colmiamo i voti quotidiana
E questa parte della sinistra
Colmare i vuoti dell'amministrazione spicciole della giustizia non si fanno case e sono i pretori che debbono stabilire chi deve restarci o chi se ne deve andare
E quindi ne hanno bisogno formalmente non lo vogliono però si servano Dinoi sotto questo profilo dobbiamo farlo altrove è necessario che si inaugura si gratuito gli sfratti
Ma formalmente vogliono le garanzie quando andiamo a toccare certi santuari dei punti
Ne ha bisogno anche l'altra sinistra quella che per convenzione esclusa dalla gestione del potere
Ne ha bisogno perché spera che almeno certe forme di potere noi colpiamo in sua vece visto che è impotente a farlo direttamente
E questo il la ragione per cui stranamente ho sentito parlare di sostanze abilissimo quasi sempre ed esclusivamente con riferimento sotterraneo esplicito dai politici in particolare da qualcuno di noi in questa sede
Ai processi di mafia
Chi fa qualcosa contro la mafia i partiti politici creano quelli di sinistra di un partito politico a sinistra due partiti come dice la sinistra tre se volete coscienza politica contro la mafia ma non hanno il potere per ribaltare
E noi abbiamo un potere diffuso per poterla combatte e questa è un'illusione di una parte della sinistra
Di conseguenza siamo costretti a sostanza lirismo per due ragioni fondamentali dal punto di vista culturale lasciamo stare quelle storiche
E quelle reali perché i versetti un Progetto di società migliore o diversa
Non si può realizzare stranamente secondo la convinzione della stessa sinistra oggi in questo Paese se non attraverso il potere diffuso della magistratura vi sembra un paradosso ma non lo è
Perché non ho sentito Progetti altre diversi alternativi
Sostanziali Isma'dice andò
Ma quando non ne parla andò propone risponde direttamente a Palombarini per quanto concerne il concetto di governabilità già ieri Rodotà ci ha spiegato che la nostra società sta diventando così complessa
Che è pressoché ingovernabile dal punto di vista giuridico intera ingovernabile dal punto di vista giuridico a cui siamo stati abituati fino ad oggi fossero esasperato il concetto ne parlo per paradosso ma voglio dire che questo il concetto che ci ha proposto quasi noi dovessimo divenire ex novo
Dei pretori dell'antico ordinamento romano e innovare in questo ordinamento attraverso l'esperienza quotidiana componendo da magistrati badate prima ancora che dai giudici assumendo posizioni di parte
Andarci viene a dire che la società si evolve da sola e badate per un partito che ha proposto le riforme l'evoluzione della società civile il progresso attraverso un progetto ricorda delle pianificazioni quantomeno quelle degli anni prima del settanta el finalmente vuole del settanta degli anni settanta del non se ne parla Società si evolve da sola il problema è quello di stabilire ha detto andò stamattina semplicemente quali sono i criteri di controllo di questa società che si evolve da su
I ladri è una società che si muove da solo
Può darsi verso un'ingiustizia queste abbiamo il controllo affinché non si arrivi evidentemente a certi eccessi ecco in questo senso la cultura dell'Occidente quella europea
è stata superata travalicato da un nuovo Occidente che l'atto ha già questa situazione altre prospettive non ha problemi di pluralismo culturale
Non ha problemi diseguaglianze sociali nel nostro senso europeo lo spiego di qui a un minuto
Perché vengo al terzo termini
E terzo termine nell'Illuminismo io ne ho sentito solo un accenno ieri da Borraccetti per dire che non era tanto convinto
Sull'uso di questo termine e sulla bontà dell'uso di questo termine da parte di Gianni Palombarini nella sua relazione
E invece io credo che sia un termine giusto quanto meno nel senso dell'utopia
Gianni Palombarini versetti è stato fin troppo fine a dirci a non dice esplicitamente che è questo il dramma reale l'assenza di una progettazione e questa la scoperta fondamentale dell'Illuminismo
Che è una società si può governare intervenendo già hard stabilire l'eguaglianza e formali e poi progredendo progressivamente a rimuovere quelle sostanziale
Era questo il discorso
Che si faceva fino a poco tempo fa ma questo discorso evidentemente non approda nessun risulta e Gianni propone un neo illuminismo ripensare nuovamente in termini di progettazione sociale perché signori miei
Sinistra questo significa significa possibilità di modificare la società civile quanto meno eliminare gli squilibri che sono all'interno della società civile
E qui io comincio a pensare che sia Gianni il cultore di un'utopia mi spiego
In effetti io a questa utopia sono legato è la ragione per cui mi ritrovi nel metti io ci credo io credo seriamente che noi dobbiamo coltivare l'utopia che noi magistrati siamo in grado di muovere le acque stagnanti che si sono create questa governabilità che consiste nel controllo della situazione in atto senza intervenire con le riforme non solo senza fare i codici ma senza fare le case se per caso non ci abbiamo ben riflettuto lasciando che sia la società caso mai a farsi le case e caso mai a farsi una cultura del Codice fuori del complice una cultura della legalità extra legale
E questo il discorso che ci è stato proposto in questi termini
Da alcune delle forze politiche che sono venute in questa sede ecco perché io ritengo che già ne coltiva un'utopica e che con questo utopie luci lascia la segretaria
Però vi dico che io gli sono grato non solo per tutto quello che lui ha fatto fino ad oggi ma per questa utopia perché ve lo ripeto
E questa nostra volontà questa nostro questo nostro bisogno di pensare in termini di società alternative di società riformati di società diverse
Di Società finalmente sanata ingiustizie per cui lo ripeto io milito ancora stasera nube tossica permettendo Imt
Allora
Rude Massimo Croci perché Silvio Bossi ha rinunciato dovremmo dopo che è intervenuto croci essere in grado di dare le indicazioni circa i candidati e forse di leggere
Un'unica mozione che unitariamente viene presentata dal Coni
Devo leggere una protesta che mi è stata indirizzata e che dice così
Vorrei protestare per il modo in cui è stato diretto il Congresso quindi siccome sto sostanze molto difficile credo che riguardi proprio me
Non è stato fatto uno non è stato fatto rispettare il termine di quindici e poi dieci minuti le eccezioni sono state completamente arbitrarie
In un ricordo CBA ad alcuna logica con motivo di distinzione infatti quanti politici prodotta non ha avuto l'imitazione crebbe mentre appare mentre a Pannella si è battuto sul microfono per segnare il che e esempio di magistrati Borrelli non ha avuto limite mentre senese sì
Si è consentito a molti anche oggi di parlare per venticinque minuti circa per esempio Al Bano laddove a senese si è battuto tre volte appena superati i dieci minuti e lo si è fatto parlare solo solo ventuno minuti
è stato molto ultimo punto trasmesso il video sul mestiere del giudice contemporaneamente al dibattito senza dare notizie che dibattito iniziava sicché
Chi vedeva alla tv al primo piano non sapeva che marrone stava parlando questa protesta mi è stata indirizzata da Emma così intimo
Adesso in poi faremo le cose in regola
Io credo che
Io credo che la la peggiore forma di autocensura di censura sia l'autocensura appunto perché incide non tanto sulla espressione del pensiero ma sulla sua stessa formazione
Io credo che ho avuto la sensazione che almeno negli ultimi anni con cui ho assistito di vitamine MD ci sia una forma appunto di autocensura presente nella consente e che riguarda
Da quello che mi è sembrato
Un rifiuto a analizzare affrontare non tanto il tenute matite di carattere generale ma parlando più specificamente l'analisi della realtà in cui concretamente si viene ad operare cosa che questo significa sotto sapere che cos'era prima la magistratura che cos'era prima MD su questo qualcosa è stato detto
Ma significa soprattutto sapere quali sono gli elementi fondanti gli elementi che caratterizzano la realtà attuale e accertata attuale significa per esempio cominciano a parlare perché qui non soltanto in MD mai nate pagati quasi ad est della sinistra si parla soprattutto degli anni settanta si fanno ricostruzioni storiche
Alcune fanno delle sentenze e così via ma non reali di dimenticare che noi viviamo nell'anno mille centottantasei
Allora io credo che oggi noi dobbiamo sapere cosa significa incarcerare un tossicodipendente che cosa significa la delegazione la giustizia civile di cui molti hanno parlato che cosa significa oggi la custodia cautelare in cioè in calce a una persona prima della condanna eccetera eccetera
Nessuno dei pochissimi presenti si spaventano nessuna intenzione quindi fare un'esposizione della mia visione della realtà credo però che ci sia o no decine gli ultimi rispetto agli eventi degli ultimi anni tre capisaldi che secondo me non possono assolutamente essere ignorati cioè ignorare queste tipi di di questi dei tre eventi cardine che adesso vado a dire secondo me significa lavorare si dà sarebbe detto la volta del mondo delle stelle ma oggi le stelle sono invase da ipotesi quanto meno guerre stellari come sono altrettanto concrete
Primo evento Campo Santo per la prima volta dalla abbiamo avuto un episodio di guerra guerreggiata con schieramenti militari nel Mediterraneo che ha coinvolto seppure marginalmente ma coinvolto un paese del centro industriale del della del mondo d'Italia
Il secondo elemento
Che che qui è aleggiato ovviamente anche fisicamente ma citato soltanto mi pare in un solo intervento
Il Cernobyl disastro per la prima volta abbiamo una disastro nucleare che non è più soltanto l'ipotesi di un ecologista non è più soltanto l'episodi interno a una
A una fabbrica una una centrale nucleare ma in qualcosa che coinvolge qualcosa come best ormai decine di nazioni e milioni di persone questi due eventi ritenete si fanno uscire ci fanno entrare nella fantascienza
Al di là di quello che era testamento di indifferenza di avviso soltanto apparente della della gente nuovamente noi compresi
Terzo elemento il terzo evento e che a mio avviso non può essere certamente visto separato dagli altri due sopra tutto al primo e ma in questi anni abbiamo avuto una sconfitta storica
Non l'eliminazione fisica non lo sterminio ma della sconfitta storica dalla classe operaia
Così come tradizionalmente l'abbiamo conosciuta in ai paesi delle delle Occidente industrializzato
Ballata in atto in in Inghilterra dalla dalla FIAT dagli autoconvocati con l'esito referendario in Italia e così via in Germania e città
Ora io credo che un minimo di riflessione passano poi evidentemente anche versante giuridico ma credo che un minimo di riflessione
Su bene o male almeno un'idea di su come si arriva si sia arrivati a questi tre eventi che ripeto i primi due sono eventi che soltanto qualche mese fanno un anno fa
Se posa denunciati sono state considerate la follia di un di un esaltato probabilmente i missili su Lampedusa eccetera
E credo che qualche elemento vada detto qualcuno l'ha anche detto per esempio come si è parlato del Renato Greco ha parlato per esempio del passaggio dallo stato sociale a un altro modello di Stato perché che ecco che su questo che dobbiamo misurarci ma sappiamo che ne siamo passati in questi anni
Nel mio in questi ultimi dieci anni da un modello di stato sociale
Che è fondato sostanzialmente sulla sulla inflazione cioè sull'allargamento dalla base monetaria come strumento un allargamento contino la base monetaria come strumento di restarvi redistribuzione del reddito e parzialmente di redistribuzione anche del potere
Quello che Imposimato ispezione sentite che siamo al Welfare State e siamo passati invece un modello totalmente opposto e questo credo che non si può sognare siamo passati al modello delle risorse limitate al modello così detto lo sviluppo zero a basso impiego di energia
I Cabassi pieno di forza lavoro è quello che anche alcune specie mestamente siti delle siamo al momento arrivismo
Che comporta dividendi ed evidentemente le cose non ha stima diciassette deve diversificazione dei consumi e una massima restrizione di con tutta una serie di consumi di massa soprattutto quelli qualificanti
E con l'altro portato del su quindi sopraelevato soffermerò dopo del cosiddetto keynesismo di guerra
Cioè il settore militare dirimente settore trainante il volano che su cui deve fondarsi lo sviluppo
Tutto questo incremento non avviene qui arriviamo aspetto che riguarda direttamente ma con operatori sociali giuridici dove segrete non avviene senza costi sociali umani senza costi di civiltà in termini di civiltà e di
Di suo posto cioè di barbarie
Ora la deregulation si è inteso come mancanza abbattimento distruzioni di regole il nome di vincoli si intese come spostamento di regole che di come dice Rodotà
In Italia sì atteso in un modo diverso di un tenente da da come ci ha pesato in altri Paesi
Speriamo che presepi in Inghilterra in in degli Stati Uniti questo viene non soltanto di fatto ma anche di diritto certo mal mente si smantella l'agenzia di Stato agenzie governative strutture storiche fondamentale come la struttura sanitaria inglese
L'Italia questo viene invece non di diritto tre sono da guardare il cocco di leggi attuali italiano e se cose che non è che sia poi tantissimo diverso da com'era non negli anni settanta settantacinque anzi ci son si sono aggiunte ulteriori leggi settantotto e così via
Ma di fatto il possesso non è assolutamente diverso cioè c'è in atto questa demolizione di una serie di strutture dello stato sociale che avviene mediante la loro disfunzione logo non funzionamento
Né i fatti
Tutto questo limite quando mentre nel frattempo e qui c'era mistificazione scrive evidentemente non vada bene soffermarsi del del libero mercato spaventa frattempo lo Stato continua a sorreggere l'impresa con gli strumenti che gli sono noti
Credito agevolato stanziamenti eccetera e poi con quello strumento tipicamente italiano che quella forma di fiscalizzazione degli oneri sociali che l'evasione fiscale
E tenuto conto di quello che realtà il gettito fiscale da chi viene sostanza
Le risorse le risorse con cui è possibile dare quel poco o tanto di servizi che lo Stato ancora da abbiamo paradosso che quindi lo Stato viene finanziato come settantacinque per cento il gettito fiscale e quindi con la strana maggioranza dei deboli cioè dei lavoratori dipendenti
E per garantire stanziamenti forti allora questo cosa significa significa vinte mente un po'cesso Kinoshita già ingiusta
E che vedeva una serie di di episodi di crudeltà se vogliamo usare questo termine come fenomeni marginali in qualche modo eliminabili perché poi il lo scopo finale era per esempio quello tra piena occupazione lo scopo sociale
Vediamo che sta città che si caratterizza proprio come elemento portante con la cute Rizza azione questo cosa significa significa per esempio più in di più di repressione di quelli che sono i prodotti di questi processi sociali quel passaggio da un modello all'altro
Questo significa più detenuti non soltanto in Italia ma in tutta Europa
La specificità dell'Italia sarà magari sarà una particolare scarsa capienza di fisica c'è ma questo fenomeno europeo rispettano ma all'aumento dei detenuti è questo dato storico rispetto invece quello che era al trenta
Fino a questo momento
Questo significa un forte di meno nella soddisfazione di bisogni
Si è parlato con qualcun altro che ha parlato di Stato governo di di Stato minimo
E significa a mio avviso l'accentuazione del momento lo Stato governo che lo Stato decisione
E l'attenuazione fortissimamente lo Stato servizio allora quando parliamo e si è parlato della
Della venir meno dell'efficienza del mio totale del senza della giustizia civile è chiaro tutto questo e si inquadra in questo tipo di di ragionamento perché nell'ambito era giustizia giustizia civile quelle che ha come carattere preminente quello del servizio
In questa situazione lo Stato governo è stato decisione rispetto lo Stato servizio abbiamo fenomeni di nuova autolegittimazione di nuove separatezze dal sindacato che si legittima la restituzione alla alla pubblica opinione si legittima da se stessa nel senso che essa stessa
Propugnata dall'informazione esse spesso opinione pubblica anziché essere la portavoce l'opinione pubblica ecco in questo quadro di separatezza si sta lentamente anche una nuova separatezza del diritto alla giurisdizione della giurisprudenza
Abbiamo quindi la cultura dell'emergenza su cui però vuole dire poco rapidissimamente due brevi riflessioni dopo
Per quanto riguarda l'aspetto strettamente giuridico e giudiziario tenete d'emergenza evidentemente questo tipo di cultura è un voto del pagamento da un lato del pragmatismo delle prassi giudiziarie precedenti e successiva agli anni Settanta
Di quel perbenismo e anti garantire l'operaio che è una fonte non sospetta ha riportato qua Franco Russo
E soprattutto dell'ingresso dalla sinistra negli anni settanta Colin dell'illusoria ingresso da sinistra gli anni Settanta nell'area di governo e quindi una nuova legittimazione dell'immagine stessa immaginaria cioè della della repressione
Allora Stato minimo cosa significa significa innanzitutto Stato fortissimo con i deboli
E certa una banalità certo una cosa è uno slogan ma debolissimo con i forti era sostanza
E allora questo significa che il penale in questo quadro veramente molto soltanto tratteggiato ma lampi
In questo quadro l'abbiamo il penale che sta solo in gestione carceraria
Che è stato detto molto più specificamente da maestro sostanzialmente e c'è quindi per l'accentuazione di quella tendenza alla giustizia penale che diventerà delle fra le grandi realtà della polizia intime intesa nel senso più ampio del termine da un lato delinquenza dall'alto e cacciata dall'alto
è quello che vi è stato definito con più volte come amministrativizzazione del penale
Avevo detto prima avevo parlato di quella formidabile soddisfazione di bisogni parlava di bisogni evidentemente facendo riferimento se i bisogni reali continuano insorge se bisogni indotti che continuano a essere indotti dalla realtà sociale
Allora per esempio da questo
Per quanto riguarda il discorso di matti dei maxi processi da tutto questo miscuglio di fatto questo insieme di fattori e nasce tutto disco sapevo che riguarda il Mezzogiorno
E dove sostanzialmente io
In questo quadro la vista l'intervento giudiziario
Qui abbiamo a mio avviso possiamo verificare che lo stato sociale nel Meridione viene subito da una forma che va definita di una forma imprenditoriale privata
Specifica che si chiama camorra mafia eccetera eccetera che dà lavoro Keita in qualche misura socialità che dà in qualche misura servizi che dà in qualche misura sembra un paradosso ma ordine
Ecco quindi pensare in questo quadro che il giudice non possano posso lottare i giudici sistema giudiziario possa cambia il tipo di realtà è chiaramente illusoria come dicono manifesto di oggi deputato gli stessi gruppo di giudici di Magistratura carina Napoli rapidamente dallo lo cito dicono restano intatte le condizioni dei pubblici militare fenomeno camorrista e lei fu diffusione la proroga
La il giorno Anna la giornalista può paradossalmente dice tuttavia un dato negativo sembra ancora prevalere non è non è solo un dato negativo è andato fondamenta resto intatte tutte le contesto citano testualmente
Tutte le condizioni dei pulcini perfino la priorità era rifugiata da donna ossia l'intreccio di fatto di di di fattori sociali economici e culturali nonché di connivenze posizioni che non ne consentono da continua rigenerazione tutto questo si dice dopo l'intervento giudiziario
Quindi questo credo che deve essere che dovrebbe fra la misura in cui è possibile alle nove diciassette
Fare chiarezza su questo punto
Una riflessione l'attivissima sul concetto di emergenza di che ho accennato prima io credo che vada analizzato
Il fatto che se la mente su questo concetto e domandarsi innanzitutto se l'emergenza è un dato storicizzato degli anni settanta si è parlato non solo in questa sede ma in molte altre ferite alla sinistra di uscita dall'emergenza
Ed è un dato tenente è un obiettivo che inteso in quel senso non può che essere condiviso ma domanda che mi pongo è se l'emergenza non sia un elemento storicamente ineliminabile di questa modificazione non più lo Stato sociale lo Stato quale adesso serpeggia
C'è molta divismo l'acutizzazione eccetera eccetera
E allora per esempio aveva inondato più specifico fosse in questo modo è possibile per cominciare a capire qualche cosa di quel circuito
Vizioso che c'è e che chi per esempio lavora in pretura vede quotidianamente fra povertà emarginazione criminalizzazione immaginazione e quindi di nuovo la star che così si ripete sì Opel
Si riprende così il il circolo
Nel senso tanto un esempio prima pretura di una grande città si si fanno all'incirca si mettono trecento condanna ogni mese stiamo facendo una statistico punto Milano
Queste Copi secondarie vengono emesse quarantotto ore dopo sappiamo bene come funziona riforma del del processo pretorile senza difesa entro quarantotto ore dal fatto sono sentenze sostanzialmente provvisoriamente esecutive in primo grado
E è che questi tutto questo limite non può non fare venire in mente confronto con lo standard medio di efficienza degli enti pubblici e privati su questo credo che vada fatta una riflessione proprio sulla base di quello che ha detto prima si possono posizionato elementi su cui va riflettuto in sulla base di quegli elementi il distratti
Una riflessione sullo seicentotrentatré invece ai temi fissi eccetera eccetera
Ecco allora in questo quadro ma credo che sia molto più evidente il perché non si possono assumere questi fini non è possibile parlare di Fini che in qualche modo prevalgono sui mezzi che sono più importanti dei mezzi che quindi trascendono dei mezzi perché sono finito condivisibile quindi vanno aggiunti in qualsiasi modo perché Fini reali al di là di quello della delle tariffe delle Italietta o meno l'intervento sono quelli che ho detto prima sono quelle modificazioni ed è il concetto stesso ontologico di modificazione che si è appunto modificato che sia cambiato se invertito oggi delle modificazioni si approva la sinistra poté precederà rigidità conclude che dobbiamo lasciare il gelato
Sì concludo rapidissimamente che io sono un paio di minuti per conclude
Sì teme che c'è tutta una serie di altre cose che dovevo dire
Come tanti altri nove foto diretta in questione di tempo
Ecco io credo che
Si possa arrivare appunto se può evidentemente in modo sommario in cui soltanto una parte di cosa che volevo dire veda un maggiore senso la cosa ad ipotesi di lavoro che come tale suo senso fatte in questa sede a questo come comunque voglio fare lo stesso
Che appunto prendono significato dalle dalle cose che ho soltanto molto estremamente schematicamente strette getto prima primo discorso solo sulle garanzie fatto fino alla nausea in questa in questo congresso casi ego le professionalità
Che devono essere viste le avviso come semplice presupposto di incrementi denunciati sì ma non ma rispetto al discorso per entrare ho finito veramente la riforma della codici di procedura ci va ci penale e io dico francamente sarà una banalità però a me idea di Revan processo superiori al Tito perfettamente funzionante con tutte le garanzie di difesa con difeso d'ufficio che se un difensore veramente
In cui completo e quota può dare da tre a dieci anni al tossicodipendente che Cuba autoradio non mi sta bene comunque quindi io credo che non si possa parlare che non sia di non legato ad una forma di legittimazione di quel diritto penale sostanziale conosciamo parlare di riforma del conte la procedura senza parlare di riforma la sostanza contestualmente almeno sul piano logico e politico secondo elemento veramente finito
Io credo che bisogna fare uno sforzo per la trovare dei momenti di confronto di analisi collettiva ciascuno di confronto perché stiamo bene che qui non sono emersi una realtà le le le opinioni Polito sono profondamente diverse si ci sono sulla realtà sociale e statuale degli anni Ottanta così così al come se effettivamente modificata così come effettivamente e quindi io credo che medito da Potenza altri l'hanno già detto
Questi momenti di confronto ma realmente ultima cosa e rispetto a questo tipo di Todi di di realtà
Rispetto la quale ventisette giudizio non può essere patito amento cotti mistico ma rispetto alla quale comunque qualche cosa si muove e ogni tanto dei dei dell'esplosione di questi movimenti che poi magari degli organismi ritorna ad essere sommersi ci sono
E bisogna trovare gli strumenti che è proprio anche antropologici di di di permeabilità rispetto ai movimenti che ci sono anche anche in questo tipo di realtà anche in questo tipo di di società
Senza paura e senza paura di sporcarsi mai certa nel rispetto dei tratti Soggetti e così via
Grazie ho finito
Allora io speravo che arrivasse la mozione per poter della legge era in realtà non è arrivata la leggerò domattina alle nove all'inizio dei lavori
Sul tema tanto poi del come vedete anche che l'aspettiamo altri dieci minuti a parte che ci sia giustamente ci bastone vanno si poi la leggiamo siamo oramai venti do io degli interventi sono finiti domattina si comincia alle nove con la lettura delle mozioni