25 GIU 2006
rubriche

Conversazione settimanale con Marco Pannella

RUBRICA | di Massimo Bordin - RADIO - 20:36 Durata: 1 ora 52 min
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  • Introduzione di Massimo Bordin

    20:36 Durata: 2 min 23 sec
  • La proposta per salvare dall'esecuzione Saddam Hussein

    Marco Pannella

    (LA ROSA NEL PUGNO)

    La richiesta per un immediato e straordinario incarico dal governo, con l’obiettivo di salvare dall’esecuzione Saddam e i suoi eventuali "giustizieri". Il sostegno di Cesare Salvi: il suo costante sostegno a molte iniziative radicali nella prospettiva della ricostituzione del Prt. L'iniziativa da condividere con Furio Colombo. L'iniziativa del 2003 “Iraq Libero” che raccolse su Radicalparty.org le adesioni da moltissimi paesi. La giornata esilarante, ma spaventosa, in cui il Parlamento italiano approvò la mozione sull'esilio di Saddam, ma non ne fece nulla. Gli interventi di allora di Rutelli, Violante, Berlusconi, Frattini. Si era giunti a poco dallo scongiurare lo scontro militare, e mentre oggi si è in una situazione di guerra che prosegue. Il sostegno di Ranieri, di Cento e di Fuad Allam. L'incontro scontro con Magdi Allam. Occorre evitare di permette la vendetta invece che la giustizia, di essere non troppo diversi da coloro che dovremmo mettere a morte. Un modo per aiutare il centrosinistra e anche il centrodestra. Le incapacità del precedente governo sulla moratoria contro lo esecuzioni capitali. L'impegno in questo senso dell'associazione Nessuno Tocchi Caino. La ragionevolezza della moratorie contro il massimalismo imbecille, antidemocratico di chi dice: abolizione subito. L'indecisione di Saddam nel 2003 ed il ruolo delle piazze pacifiste in quel contesto. L'obiettivo è anche condividere questo incarico con Colombo e qualcuno del mondo vaticano o cattolico o della destra, a nome del governo, o anche e meglio, a nome del Parlamento. La questione della mancata ratifica da parte del governo iracheno della Corte Penale Internazionale. Il possibile coinvolgimento dell'Onu. La non esecuzione di Saddam sarebbe una testimonianza eloquente per i popoli, perché susciterà reazioni, costringerà a dibattere, questo è il modo che è mancato, è mancato questo modo di essere presenti, con questa civiltà “occidentale”. Si può immaginare anche che il governo iracheno dovesse denunciare alla Cpi le bande di “insorti”, come criminalità organizzata dell'assassinio indiscriminato degli iracheni e delle irachene.
    20:38 Durata: 16 min 27 sec
  • Il Satyagraha per la legalità

    L'intervista apparsa su La Stampa in cui si ricorda delle 57 consultazioni referendarie: per la prima volta si ha una ricostruzione sia pure sommaria della storia dei radicali, con la centralità del problema della legalità. Dal 1947 a oltre il 1969-70, la partitocrazia erede diretta del periodo precedente, dopo una parentesi di 5 o 6 anni, con l'esclusione di De Gasperi, ottenne, come nelle dittature, che i cittadini venissero rapinati dal diritto-dovere di esercitare due forme di democrazia: quella per eleggere i parlamentari, e quella per annullare le loro leggi. Era questa la caretteristica fondamentale della nuova democrazia italiana. Concesso al Vaticano l'istituto del referendum per far fuori la legge Fortuna, esso è servito per far trionfare proprio la legge Fortuna, l'iniziativa sull'aborto, e poi anche con la corte incostituzionale operante, il problema del finanziamento pubblico ai partiti, la giustizia giusta, le norme sulla droga, poi il passaggio al sistema americano al Senato. Ora si dice che il paese è stufo. Ma il paese si è rifiutato di porgere troppe guance. Il popolo italiano che costantemente plebliscitava questi referendum, dopo la partitocrazia faceva l'opposto: allora è arrivata la stanchezza di essere fottuti. Qui siamo al problema della legalità e della illegalità di questo regime. Lo stato italiano è fuori legge. Sempre più gravemente. C'è un solo gesto per il momento individuato che gli consente di uscire dall'illegalità, mentre si continua a parlare di clemenza. Ma noi vogliamo che lo stato cessi di comportarsi come anti stato di diritto e anti stato di democrazia, per evitare l'esempio del potere di grazia. Amnistia e indulto sono gli strumenti per questa fuoriuscita dalla flagranza criminale del Paese. Lo stato dell'Unione e della Cdl sta compiendo una operazione di stampo fascista sulla estromissione della Rnp dal Senato. Il problema della legalità è il centro del Satyagraha. Il comportamento della Rai quando sono i radicali a parlare è indegno. Sono abituati ad essere come coloro che pretendono di non essere o volere combattere. Non solo in Iraq si ammazza Caino. In Italia si è dediti all'ammazzamento di Abele. Appartiene ciò alla antropologia attuale. Le difficoltà sull'amnistia: Mastella ha a che fare con questa articolazione della oligarchia partitocratica sdominante l'Italia. L'intuizione che anche per una cosa piccola come la calendarizzazione ci sarebbero state difficoltà. Tutti la volevano, ma in realtà proprio su questo non si riesce a passare. Auspicabile un incontro con Mastella. Il Referendum costituzionale. L' intervista su La Stampa: vado a votare, e voto No, e ritengo pernicioso il Sì, nell'oggetto stesso delle sue argomentazioni di estrema povertà. Scontri tra gente chiusa nella cultura del proporzionale, delle visioni non classiche della democrazia. Importa che l'oligarchia non abbia tempo indefinito, per preparare l'alternativa della grande riforma liberale socialista laica democratica federalista.
    20:55 Durata: 14 min 9 sec
  • L'articolo sul Corriere della Sera

    Le parole di Giorgio Bocca, un analfabetismo di ritorno di una classe dirigente che aveva promesso ben altro. La riforma radicale della pratica gandhiana di grande forza ed attualità. Necessario un lavoro di documentazione: sin dai tempi che hanno preceduto di due o tre anni della legge Fortuna, da allora tutte le cose si sono conquistate grazie al sussidio della pratica, della moralità nonviolenta, un sussidio alla politica tradizionale, referendaria e parlamentare. Tutte. La prima grande iniziativa fu con Abc nel 1965 quando si fece recapitare alla Camera una lettera in cui i cittadini chiedevano l'applicazione di un articolo del regolamento parlamentare: le commissioni in 60 giorni dovevano decidere. Poi le battaglie sull'aborto, quelle contro le Brigate rosse e nere e lo stato nelle quali esse prosperavano, le battaglie sullo stato di diritto. In questo momento si pone il problema della legalità attraverso la calendarizzazione della discussione sull'amnistia, così tutte le grandi battaglie, tutte, hanno avuto questa regola: si è dato corpo alla sete di giustizia e di legge, difendendo e chiedendo e aiutando il potere a rispettare dei regolamenti parlamentari: questa è la tecnica, la tecnologia sempre usata. Tale è divenuta. Malgrado il “Pannella basta digiuni”.La risposta è anche nell'articolo della Stampa, ma invece qui si preferisce discutere ai livelli di Bocca del mezzo e della lotta nonviolenta, per continuare a non fare un solo articolo sulla lotta per la questione del Senato e dell'amnistia. Il sostegno di Paolo Mieli. Potrebbe dire cose interessanti. Il lui c'è una debolezza: restare quasi antropologicamente attento se non intento a seguire anche un po' la vicenda radicale e suoi attori. Le posizioni su questo di Della Vedova e Taradash. Il carattere della azione nonviolenta: molto viene da un avvocato londinese di origine indiana. Poi anche dall'incrociare le braccia, che rappresenta il salto di qualità della lotta democratica di classe, da quando c'è stata la trovata anche plasticamente, di rispondere non menando le mani, ma incrociando le braccia: una risposta anche a Del Turco e Villetti sulla nonviolenza. Le cose attribuite allo stile radicale da Villetti: ma c'è stile di governo e malgoverno di socialisti andati al potere e non certo cresciuto grazie all'esercizio del potere o al governo che è altro. Ribadire Fortuna, Zapatero, Blair, ma anche Silone, Saragat, Chiaromonte, Salvemini, il liberalsocialismo azionista, Calamandrei, che non voleva alcuna continuità con le leggi fasciste, o come Sturzo. Auspicabile una costituzione alla Calamadrei. Il riferimento agli americani evocati come alternativa al disastro europeo. Il riferimento ad Eisenhower, un generale antiretorico, che si è battuto contro il complesso militare industriale, denunciandolo, e ha abolito il maccartismo. Le rivelazioni dagli archivi sul comportamento di Kissinger in Vietnam. L'incontro con Kok Ksor. L'attenzione al problema della esplosione demografica, in termini di concessione di libertà. La concordanza su questo con Sartori: la prospettiva del Rientro Dolce.
    21:09 Durata: 17 min 17 sec
  • Il referendum costituzionale

    Invito a tutti i democratici e i liberali a votare No. Dinanzi al monopartitismo perfetto, davanti a D'Alema, De Benedetti e Berlusconi c'è il dovere di supplire e integrare dove classe dirigente di centrosinistra dimostrano spaventose incapacità e, come alle politiche, è urgente sorreggerli, e accorrere per la riforma di diritto e libertà, per la quale il Sì diventa un altro elemento di putrefazione del diritto e la giustizia. No alla riduzione dei parlamentari, che non è compatibile con la grande riforma uninominale maggioritaria anglosassone. In Gran Bretagna sono 647, mentre i membri della camera alta sono 746. Avere il rappresentante del proprio territorio significa mantenere il rapporto di un rappresentante rispetto 100-150.000 cittadini, è una forma di organizzazione politica di massima potenza. Un po' patetico Bertinotti che vuole una settimana di congedo per andare nei collegi, quali collegi? Il collegio è una cosa seria. Già oggi parlano solo i capigruppo, c'è il contingentamento dei tempi. Il ricordo del battibecco con Ingrao sul parlare a braccio in aula. Quello italiano è un regime oligarchico che produce furto di legalità e sperpero, legalizza il furto. Teniamo stretti la storia radicale a cui diamo corpo. Con il nostro incrociare le braccia. Il valore politico del referendum che c'è anche per il governo.
    21:26 Durata: 15 min 35 sec
  • La questione intercettazioni

    I commenti di D'Avanzo, Panebianco ed altri sulla questione messa in luce da Pannella. I radicali hanno denunciato più di 20 anni fa che la tutela dell'onore e della reputazione finiva distrutta dal regime. La “sentenza decalogo” della Cassazione del 1984 sulla condotta del giornalismo italiano. Quella sentenza fu nutrita da almeno 10 anni di lotte radicali e del fu Centro Calamandrei. Due convegni e una raccolta di interventi su questo tema: "Tutela dell'onore e mezzi di comunicazione di massa", del 1978, "Il diritto alla identità personale", marzo 1980, "Esiste ancora il reato di diffamazione?" aprile 1983. Opportuna l'iniziativa della pubblicazione delle intercettazioni, ma la maggior parte dei nomi poteva essere tolta, la vicenda era in sé importante. Ma è mancato un minimo di accortezza giornalistica. Il che poi ha portato ad andare a vedere la scopata, o altre cose, e non era necessario. La questione dei reati di stampa regolati dal regime di direttissima. All'interno della oligarchia la componente giornalistica editoriale e la componente magistrati e politica, in quegli anni stava massacrando i diritti delle persone. Il libro di Micheletta, con la prefazione di Giovanni Leone, in cui si diceva di come era messa a morte una delle grandi conquiste liberali: quella della tutela dell'identità. Occorre richiamare fatti, il futuro non ha memoria, dinanzi a un presente censurato. Il primo problema è che la prassi della illegalità è acquisita dalla giurisdizione italiana, che la viola. Le registrazioni sono troppe, e sono illegali. Il caso dei magistrati, editori e giornalisti napoletani sul caso Tortora, Patrono che era al Csm si schierò contro alcuni di quei magistrati.
    21:42 Durata: 14 min 11 sec
  • La situazione della Rosa nel Pugno

    Chiamati ad eleggere consiglieri del Csm, giudici della Corte Costituzionale, Bicamerali e altro. Bisognerebbe già aver discusso di queste cose. Domenica 2 luglio finalmente convocata una attesa riunione di segreteria della Rnp, anche per discutere se obbedire al mercato delle vacche o c'è qualche vacca o vitello per la Rnp. La condotta del gruppo parlamentare: non è socialista, forse da Psi o parte del Psi, ma non c'è nulla di socialista in tutto questo. Le mancate intercettazioni telefoniche nel caso Tortora. I quesiti posti dalla tecnologia attuale: l'occasione fa il ladro potenziale. La manifestazione degli eletti Sdi candidati nella Rnp, invitati tutti i segretari locali, Mario Staderini, eletto anche lui, ma non invitato. A Venezia c'è un assessore Rnp, ma non c'è un consigliere comunale, sta avvenendo cose simili in tutta Italia. Informare almeno su questo i membri della direzione.
    21:56 Durata: 5 min 54 sec
  • Le nomine Rai

    L'interpretazione di Capezzone, che parla di intese e non inciuci. Non si conosce nulla degli obiettivi dell'intesa. Bene chiamarla intesa, ma il problema che andava posto è il rientro nella legalità della informazione: se le nomine si facessero sulla base di attribuzioni di capacità e anche di intenzioni, e di progetti, sarebbe altro. La mancata composizione della Commissione vigilanza. Il mercato delle vacche non era pronto. I candidati direttori e membri del Cda potevano essere sentiti in commissione o in consiglio di amministrazione. Quello che hanno in pancia è l'eliminazione di radio Radicale. L'intenzione c'è. In questo modo si profila uno scontro di sottopotere, questa coscia a te, quest'altra a te. È patente che è così. Gli interessi poi sono quelli dei parenti ingordi. L'evocazione della canzone di De Gregori.
    22:02 Durata: 4 min 7 sec
  • L'iniziativa nonviolenta

    Gli obiettivi di ritorno nella legalità: problema centrale di uno stato fuori legge che vuole restarci nella assoluta incoscienza. Quali partiti oggi? no al partito fascista, né i partiti unificati, in genere continentali europei. Vogliamo salvare i partiti, ma quelli dell'art. 49 cost. ma il monopartitismo imperfetto è quello che ha prodotto una realtà come quella in cui Craxi dinanzi a una congiura è scomparso con tutto il suo partito. Punto di caduta delle iniziative radicali è l'iniziativa radicale di Capezzone. Cose aperte che hanno trovato una soluzione. Il partito ha la presenza quanto mai difficile e prestigiosa, importante di molta fecondità per il governo di Emma Bonino, e l'incarico importante di tipo istituzionale per Capezzone. L'iniziativa presa da Capezzone presa come leader radicale. Il riferimento a radicali.it. Molto importante. Eco grandissima in questa settimana. Grande merito a Daniele Capezzone. Si sperava che un qualche grande merito fosse acquisito da Della Vedova su questo. Obiettivo del Satyagraha resta di ottenere una rapidissima calendarizzazione dei lavori parlamentari sull'amnistia. Misura tecnica per cui si può dire che si è aperto un cammino istituzionale, altrimenti sono chiacchiere partitocratiche. Necessità di un apprto di giuristi e costituzionalisti su questo. La questione del Senato: nessun partito su questo si è pronunciato e tanto meno operato.
    22:06 Durata: 14 min 44 sec
  • L'impegno di Emma Bonino nel governo

    L'iniziativa di Sana'a. Emma farà fronte a realtà internazionali che la riguardano moltissimo attraverso altro dicastero delle politiche europee. Le condizioni di bilancio e di disordine che questo ministero, di questo governo riserva anche alla Bindi e altri. I salari bassi in Italia. Le risorse economiche dei ministeri. Lo spacchettamento. La blindatura delle situazioni di potere paraministeriali, che derivano dal precedente governo. Cose da prima repubblica.Auspicabile essere sentito dai presidenti delle commissioni esteri sulla question Saddam, e dai presidenti commissioni giustizia e affari costituzionali per l'aspetto legalità.
    22:21 Durata: 7 min 41 sec