Sono stati discussi i seguenti argomenti: Abusivismo, Ambiente, Disastri, Ischia, Napoli, Storia, Terremoto, Territorio, Vesuvio.
La registrazione audio di questa puntata ha una durata di 9 minuti.
Rubrica
Dibattito
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13:50 - SENATO
9:30 - Senato della Repubblica
10:30 - Camera dei Deputati
10:45 - Camera dei Deputati
11:30 - Parlamento
11:45 - Camera dei Deputati
11:45 - Camera dei Deputati
Buongiorno agli ascoltatori di radio radicale da Giorgio Spadaccia
Da oggi riprendo dopo circa un anno le trasmissioni della rubrica quale ambiente
Gli argomenti saranno Energia Ambiente grandi opere oggi me effettive le variazioni climatiche
I sogni grandi temi insomma
Oggi però inizieremo parlando dell'isola di Ischia entreremo con anche con un ricordo
Pochi giorni fa è crollato un pezzo di Collina che ha travolto un'abitazione abusiva e provocato la morte di cinque persone nel Comune di Vairano
L'isola di Ischia circa sessanta mila residenti secondo l'ultima rilevazione del mille novecentonovantanove
Parte civile sei sette comuni
Questo significa che nei periodi di punta l'isola che ha una superficie di quarantasei chilometri quadrati sopporto una popolazione di qualche centinaio di migliaia di persone
Ogni Comune autonomo
L'abusivismo è totale e ha devastato uno dei luoghi che era a mio avviso dai più belli del mondo
I Comuni non hanno neanche ancora esaminato le domande dei vari condoni che sono stati fatti dai vari governi in questi anni
L'economia dell'isola tutti lo sanno nessuno lo dice
E praticamente in mano totalmente alla camorra
Io rigide vulcanica l'isola è prevalentemente montuosa fine settecentottantotto metri del monte Epomeo
Si è costruito su cave e discariche i luoghi dove ovviamente non era consentito di ficcare
La storia evidentemente non ha insegnato nulla ancora oggi si ricorda il detto succede una cassa Miccio la faccio una cassa ricciola
Cioè se c'era un grande disastro faccio un grande disastro
Il quattro marzo mille ottocentottantuno una scossa di soli sette secondi sconvolto il Comune di Casamicciola
E provocò centoventiquattro morti
Va be'il terribile fu la firma del mille ottocentottantatré tedeschi si verificò alle ventuno e trenta circa
Il movimento tellurico raggiunse l'ottavo grado della scala Mercalli
Il terremoto avvertito anche a Napoli fu seguito da numerose scosse di assestamento
Il terremoto sconvolte la visita di Benedetto Croce ecco queste ricordo che era in vacanza con la famiglia a Casamicciola Casamicciola era già diciamo dal tempo dei romani ma nell'Ottocento tutta l'isola d'Ischia con le sue terme era appunto un luogo e di villeggiatura anche a livello europeo
Nel libro Memorie della mia vita beni dopo derelitto scrisse eravamo a tavola per la Cina io la mamma mia sorella e il babbo che si accingeva a prendere posto
Ad un tratto come alleggerito Nino padre ondeggiare e subito in un baleno sprofondare nel pavimento
Mia sorella schizzare verso il tetto
Terrorizzato cercati con lo sguardo mia madre che racchiusi sul balcone dove insieme precipita hanno e così io svizzeri
Così racconta don Benedetto Croce
Due mila trecentotrentacinque morti e settecento sei feriti solo a Casamicciola furono mille settecentottantaquattro riferivi quattrocentoquarantotto
Tra i film seicentoventicinque villeggianti e cinquantuno stranieri
Poco prima di morire Benedetto Croce morì nel cinquantadue
Concesse un'intervista biografia allo scrittore Ugo Pirro suo oggi
Nel ed altro restò sepolta anche la famiglia conosce raccontano appunto le cronache compreso Benedetto che aveva da poco compiuto diciassette anni
La madre e la sorella Maria furono seppellite dalle macerie il padre morì dopo lunghe sofferenze
Aspettando invano soccorso ad un passo da Benedetto che nulla poteva fare
Perché incastrato dalle macerie
I giovani conosce racconto di quelle di quella terribile notte
Ieri fu trasportato a Napoli anche il figliolo punto dicono le cronache primogenito del commendatore Kruscev
Egli è gravemente ferito a una gamba e ad un braccio
Perirono il commendatore conosce la moglie e una figlioletta
Il giovinetto superstite di questa ricchissima famiglia foggiana stabilita da lunghi anni a Napoli
Conserva una memoria precisa dell'accaduto
La madre e la sorella sparirono nel vortice del crolla mento
Nessuno di loro da loro alcuna voce
E che era seduto a un tavolino colpa le precipitò
Il padre fu coperto tutto dalle macerie ma parlo dalle nove e mezzo del sabato fino alle undici antimeridiane della domenica successiva
Delitto era sepolto fino al collo nelle pietre
Aveva però il capo fuori dai nostri giovinetto quel tratto dalle eroine verso mezzogiorno
Dopo poco prima che il padre avesse cessato di parlare
Si racconta che in un con un grande senso pratico dicesse al figlio offrì cento mila lire a tutti salvo la
Croce racconta che quella notte quella notte fu lunga passare lo distraeva seppur per poco la luna
Mentre gli sono veniva alla mente la descrizione del terremoto di Napoli fatta dal colletta nella storia del reame di Napoli
Perfetto Croce si trova quindi improvvisamente solo al mondo della sua famiglia era sopravvissuto soltanto il fratello Alfonso il più piccolo dei due che aveva lasciato camiciola poco prima con grande sconforto lo colpì e dapprima anello addirittura la morte
A rendere ancora fiducia nella vita Benedetto pensò l'odio Silvio Spaventa che lo condusse nella sua casa di via d'ammissione a Roma
Così toccò proprio lo zio rivoluzionario che per primo aveva salutato Garibaldi che entrava a Napoli completare l'educazione di Benedetto e aver cura di lui
Mentre diciamo il padre ed alla famiglia di Benedetto Croce erano lentamente diciamo più borbonico
Ma le ferite continuavano a far soffrire il giovane e lo tornei terranno ancora per molti anni
Per derelitto durante le lunghe giornate ed è la convalescenza immobilizzato a letto studiava come poteva servendosi della biblioteca di Silvio Spaventa
E qualche qualcosa scrisse anche in quel periodo
Approfitto tuttavia del portato li sposo soprattutto per riordinare i suoi ricordi
Sì ma sembrava già un parlatore se non vi è letto certamente efficace e convincente
Lo zio Silvio Spaventa e Antonio Labriola che era un assiduo della casa di via della missione
Io fermavano ascoltare volentieri i giovani firmo e Silvio Spaventa accarezzava già il bisogno di fare lui Kuhn diplomatico un politicante
Poiché lo sentiva pieno di mordente arguto armato già di una sottile dialettica sebbene ancora acerba
Questo appunto è il ricordo di di questo episodio gravida di Benedetto Croce di questo
Vita altro del terremoto di Casamicciola
Quindi questo punto ce ne parla po'poco ma testimonia come in Campania ulteriori da al grandissimo rischio Vesuvio al rischio Campi Flegrei niente come vi definite anche un rischio Ischia
Non bastava il rischio naturale appunto dei terremoti ormai c'è un rischio idrogeologico dovuto all'edificazione di centinaia di case in zone franose
Abbiamo voluto ricordare questo episodio anzi gli episodi di Casamicciola perché i terremoti realtà quello più disastroso fu quello del mille ottocentottantatré
C'era già stato anche quella bastasse nell'assoluto dell'ottantuno ma c'erano già stati altri prima
Proprio perché pochi lo ricordano e con questo ricordo chiediamo la trasmissione e un saluto agli ascoltatori di radio radicale
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