Tra gli argomenti discussi: Economia, Servizi Pubblici, Taxi.
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economista
No no alle contratti eccetera contatori
La cover story dei maggiori settimanali italiani da Panorama le nostre però è storia raccontata anche da immagini settimanali stranieri ricco come l'Economist usciti venerdì scorso
Riguarda le licenze dei nostri TAC dopo che il trenta giugno con un decreto legge il ministro Bersani aveva inteso modificarne la regolamentazione consentendo fra l'altro il cumulo in capo ad una sola persona
Dopo che i terapisti delle principali città avevano dichiarato uno sciopero di protesta fosse una serrata ad oltranza
E dopo che il sette luglio quelli permutatore evocato allorché il comunicato ufficiale dell'esecutivo così li rassicurava e leggo
Non esistono preclusioni ad individuare altre forme alternative al cumulo delle licenze che garantiscono l'obiettivo di un reale potenziamento del servizio pubblico dei taxi
Evidente allora che la parola chiave odierna Vialli centra nel suo significato economico giuridico pubblico non in quello economico giuridico privato
Dove il termine indica l'autorizzazione da parte del detentore di un brevetto ad altri di entrare in varie forme e l'opera del suo ingegno normalmente in cambio del pagamento di un corrispettivo
Nell'ambito sopra circoscritto licenza vuol dire autorizzazione rilasciata dalla pubblica amministrazione ad un privato che ne faccia richiesta di fornire a certe condizioni un servizio con qualche connotato pubblico
Lei parla così ad esempio di licenza edilizia e caccia deportazione dei tacchi e così via
Il termine predetto pubblico e però usato nel nostro diritto amministrativo in modo oscillante fra una concezione di tipo soggettivo e pubblico ogni martedì e poi di fatto esercitato direttamente o indirettamente dei pubblici poteri
Ed una di tipo invece oggettivo dove quel che rileva e la natura intrinseca dell'attività rivolta poi che come questa seconda eccezione e più consona alla mentalità degli economisti avvenga qui mi riferisco quali sono allora i connotati obiettivi che inducono la pubblica amministrazione agricola rientrare quelli che la legge vigente la numero ventuno del quindici gennaio mille novecentonovantadue chi ama autoservizi pubblici non delinea i quali secondo le norme e leggo vengono effettuate richieste dei trasportati in modo non continuativo periodico su itinerari secondo orari stabiliti di volta in volta
Con uno stazionamento che avviene in luogo pubblico e tariffe determinate amministrativamente dagli organi competenti che stabiliscono anche le modalità dei servizi
E perché tale richiamata legge riconosce le regioni la competenza in materia di trasporto di persone mediante autoservizi non di linea venendo in questo campo poi rafforzata la loro potestà legislativa a seguito della riforma del Titolo quinto della nostra costituzione nel due mila uno
E perché e di conseguenza l'ai comuni e affidato il compito amministrativo di assegnare la licenza comunale di esercizio dei tacchetti
Nel quadro di un'offerta programmata determinata da variabili storce economiche territoriali quali la popolazione le presenze turistiche le modalità di trasporto alternativo la presenza di servizi socio sanitari
Il pretore pubblico interviene in vari modi e a vari livelli perché altrimenti si manifesterebbe ero nel segreto dei taxi quelli che gli economisti chiamano i fallimenti del mercato per almeno tre ordini di motivi
Primo a causa della presenza di esternalità che un autoservizio non delinea incontrollato potrebbe comportare per l'incolumità dei passeggeri e per la sicurezza di altre sulla strada
Per questo barattando tuttavia una patente di guida adeguata e un controllo da Fortunato dei guidatori
Secondo a causa dell'asimmetria informativa ed il conseguente corto addizionale che il trasportato potrebbero subire in ragione di tre agenti resi eccessivamente lunghi dall'incompetenza
O dalla furbesca in vitalità del tassista questo aspetto spiegando perché ad esempio a Londra l'ottenimento della licenza di taxi richiede almeno tre anni di studio e il superamento di un completo esame Terzo
A causa della obbligatorietà della prestazione per qualsiasi destinazione nell'ambito comunale nei confronti di qualunque utente perché l'autoservizio non di linea è ritenuto meritorio nell'agevolare la mobilità territoriale
Al punto che si rinuncia al principio dello scambio volontario valido in qualunque mercato privato
In base a questo tetto aspetto la regolamentazione pubblica dovrebbe essere capace di evitare il razionamento ovvero il filo tematico eccetto della domanda di un servizio di taxi
Rispetto all'offerta
Osservabili invece nelle giornate di pioggia oltre che nelle ore di punta dappertutto di notte e durante alcuni periodi festivi nei quartieri periferici delle metropoli o anche nel centro dei comuni di ridotte dimensioni
O comunque nelle fasce orarie corrispondenti ai cambi di turno dei per artisti
Proprio ad evitare tale ragionamento serve la regolamentazione pubblica sul numero di licenze concesse sull'orario delle prestazioni individuali sulle modalità di filtrazione del loro prezzo amministrato
Ma come spesso succede in settori dove le cosiddette market fede la signora inducono all'intervento l'operatore pubblico questo incorre in Gaver mentre il resto dei fallimenti del settore pubblico ancora più grandi
Ciò sembra essere il caso in Italia anche nel campo del reddito dei taxi dove Ifil tematico razionamento della domanda e provocato da un'Offerta tenuta artificialmente bassa
Io e da un numero di dicembre troppo esiguo oltre che da comportamenti individuali che di fatto dirlo ma l'obbligo del servizio
Sia da un sistema tariffario non liberalizzato atto a far lievitare il prezzo della corsa in funzione dell'eccesso di la domanda cioè nelle ore e nei giorni di punta e nelle fasce di maggior disagio per l'offerta
I confronti internazionali sull'addebitabili centri taxi ogni mille abitanti da un lato e sul costo medio di un tragitto urbano di cinque chilometri dall'alto
Evidenziano che la situazione italiana e caratterizzata da una frequenza di dicembre e da tariffe medie entrambe prossime ai minimi nel mondo
Infatti Roma con una densità di due virgola uno licenze per mille abitanti ed un prezzo medio per cinque chilometri di sette virgola trentasei euro
Ricompare a convertita dappertutto più elevata e in altre capitali di dimensioni non troppo dissimili salvo Berlino anche con due virgola uno per mille
Ma Parigi e al due virgola cinque Londra all'otto virgola tre New York all'otto per mille
E altre finché compare a comparisse medie dappertutto maggiori in Europa
Sette virgola settantacinque euro a Parigi dieci virgola zero cinque a Berlino undici per virgola Pirlo cinque l'onda
Mentre unicamente newyorkese offre prezzi medi inferiori a quelli romani sei virgola settantasei Europ
Sì salvo il primo e Ettore il primo dei due fattori di ragionamento e oggi nell'occhio del ciclone del nostro Paese
Già l'Antitrust italiana in una segnalazione di un paio d'anni fa
Aveva fatto notare la scarpetta del numero di licenze e dei taxi in circolazione in Italia
Sottolineando che nonostante comuni siano in grado di aumentarla non lo fanno perché incontrano la fortissima rete tenta di coloro che già posseggono una licenza
Avendo la quinta in un mercato sotterraneo dove l'hanno pagata anche due cento mila Euro a Roma Milano fino a trecento mila a Firenze perché tale mercato ufficiale e anche frazionato
Da un'offerta di licenze da parte dei Comuni inadeguata e da un prete teoricamente nullo
Ed è evidente che un incremento delle licenze rappresenterebbe una perdita in conto capitale ovvero una sorta di imposta straordinaria al figlio attualità resiste anche se si seguisse uno dei due metodi allora proposte dall'Antitrust a il ricorso ad una procedura data nella quale i Comuni potrebbero rilasciare nuove licenze a titolo oneroso utilizzando gli introiti per comperare una tantum divertenti detentori di licenze
Oppure b la distribuzione a titolo gratuito agli operatori del settore di una ulteriore licenza
Il decreto legge approvato dal Consiglio dei ministri il trenta giugno due mila sei noto come Bertani ha di fatto ha adottato il primo suggerimento dell'Antitrust laddove all'articolo sei stabilisce e leggo
I Comuni possono bandire pubblici concorsi nonché concorsi riservati ai titolari di licenza taxi in deroga alle disposizioni per l'assegnazione a titolo oneroso di licenze eccedenti la vigente programmazione numerica
I proventi derivanti dall'assegnazione a titolo oneroso delle nuove licenze sono ripartiti in misura non superiore all'ottanta per cento
E non inferiore al sessanta per cento tra i titolari di licenza attaccati del medesimo comune che mantengono una sola licenza
I comuni conclude l'articolo sei possono altre Bossi di rilasciare titoli autorizzatori temporanei non cedibili per fronteggiare e venti straordinari
E qui aggiungo io per esempio in breve intervento di scioperi prolungati degli attuali tariffe
E presumibile che qualora i comuni liberalizzate le licenze dei taxi secondo le nuove opportunità create dal decreto Bersani il ragionamento di quel servizio in parte e contrariamente mi paiono però coloro che come povere sulla voce punto info del sei luglio due mila sei danno però ovvio che tale prospettico incremento dell'offerta ridurrebbe il costo il costo delle corse
Ciò è sicuramente vero soltanto nei mercati dove i tecnici muovano liberamente e mettono in equilibrio domanda e offerta
No lì in quell'irrazionale credo che i prezzi sono amministrate e lo scambio e determinato dal cosiddetto lato corto del mercato cioè dal minimo fra l'offerta e la domanda
In realtà con l'arto con la liberalizzazione delle licenze le tariffe dei taxi e potrebbero restare inalterate o perfino a crescere
Se i comuni fossero spinti a compensare gli attuali detentori di licenze della perdita subita in conto capitale
Attraverso il riconoscimento di una maggiorazione del prezzo amministrato stabilito per il servizio tutte le tariffe crescenti vero l'eliminazione del razionamento del credito dei taxi sarebbe più probabile almeno per il momento buona settimana tutti da Fiorella Kostoris Padoa Schioppa
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