stampa e regime a cura di M. Bordin
Buongiorno agli ascoltatori eccoci all'appuntamento con stampa e regime la rassegna stampa di Radio Radicale
Questa mattina non c'è ombra di dubbio su quale sia il titolo di apertura rimanda la situazione in Medioriente
E venne riassunto nelle nel titolo del Corriere della Sera razzi sua ai fine Nazareth Beirut sotto le bombe e o un po'tutti i giornali almeno i principali ci offrono
Doppi deportare esce dalla dai Israele sottolinea missili degli Hezbollah dal Libano sotto la
Iniziativa militare i missili israeliani
Naturalmente non c'è solo questo non ci sono solo le cronache ci sono e che letture le chiavi di lettura
Della crisi che troveremo principalmente nelle interviste al Corriere della Sera e alla Repubblica
Della anche ancora una volta di parte israeliana e di parte invece della parte ostile ad Israele in particolare il ministro degli Esteri israeliano vi è un'intervista ripresa appunto dalla quotidiano diretto da Ezio Mauro che poi però pubbliche anche un'intervista un ministro siriano mentre il Corriere della Sera fa un pezzo sulla sinistra israeliana schierata con Olmert e intervista un dirigente di esporla
La stessa vicenda ha poi inevitabili ripercussioni nella mondo internet nella politica internazionale soprattutto in pendenza del G otto commentato da Venturini sul Corriere della Sera e da Molinari sulla stampa
Al di là dei commenti di carattere generale e poi c'è un caso Prodi una gaffe di Prodi dice il giornale articoli Laura Cesaretti che chiede la mediazione
I nani Anna nella vicenda mano una mossa richiesta dallo stesso Israele dicono L'Unità e poi vedremo anche gli articoli di stampa e Corriere della Sera sul luogo del governo italiano in tutta la faccenda
Terza terzo filone che ritroviamo sui quotidiani di oggi illa ricca asco della situazione israeliana
In Italia da questo punto di vista il Corriere della Sera ricorda la manifestazione questa sera alle ventidue la veglia davanti alla Sinagoga Roma in difesa dell'esistenza di Israele
Anch'egli alla quale partecipano numerosi esponenti politici mi pare che il Corriere non lo dica ma sarà diciamo presente
Pannella con un suo collegamento dalla Parlamento europeo poi ci saranno diversi leader politici del centrodestra e del centrosinistra un articolo sul Corriere della Sera ovviamente ci sarà anche Radio Radicale
E poi lei interviste due le interviste più significative almeno a parer nostro
Quel la conversazione di Giuliano Amato che e viene richiamata in prima pagina sul Corriere della Sera con Gianni Riotta
è in gioco la vita di una nazione basta con il partito dei tuttavia così ammette Giuliano Amato
E invece su Repubblica Ugo Intini che dice Emma Bonino intervistata ieri dalla dello stesso quotidiano
A torto anche Blair e Zapatero invece danno sono sulla mia posizione
Così Ugo Intini intervistato da Francesco veste
Poi c'è un altro aspetto ancora nella la situazione politica italiana perché riguarda invece l'estrema sinistra
Che ha i suoi dissidenti quelli che non intendono rifinanziare le missioni italiane in Iraq e Afghanistan
Da questo punto di vista quanto mai divaricate le posizioni fra Rifondazione comunista e Comunisti italiani
Fra i due partiti che si richiamano in modo diverso alla tradizione comunista
Cioè una situazione di di scontro perenne
Il segretario di Rifondazione Giordano dice la Repubblica chi non voterà per la per il governo si deve ritenere fuori dal partito
Rizzo sul Messaggero e Rizzo è deputato europeo ma autorevole dirigente della
Del partito dei Comunisti italiani
Una volta per brevità si diceva il partito di Cossutta ma consulta è senz'altro criticabile ma è persona seria e quindi non
Non sarebbe giusto definire oggi questo partito il partito di Cossutta e infatti che dice Rizzo il Governo Prodi sull'Afghanistan e peggio di Berlusconi
Così la mette Rizzo poi naturalmente ci sono anche articoli sull'altro fronte
Presi in più ecco sull'altro fronte della sinistra e e Emanuele Macaluso sul mattino la sinistra su questa vicenda è ostaggio di pochi
E Adriano Sofri che commenta le posizioni dei pacifisti e dice pacifisti sbagliati
E poi vedremo perché lo fa con un lungo articolo su Repubblica e poi ancora
Altri più in generale sulla questione interventi di dell'Italia e di Israele Giuliano Ferrara sul Foglio Lucia Annunziata sulla stampa
Paolo Guzzanti sul giornale ecco questi sono i tre filoni principali che poi e la stesse notizie che si divide
Diciamo così su tre fronti
E come vedete c'è c'è di che c'è molto
Quali sono le altre notizie che oggi troviamo sui giornali quali sono gli altri filoni ma per essere l'unica veloce molto da leggere perché per esempio oggi del pubbliche a pubbliche un forum di due pagine contro il ministro dell'Economia Padoa Schioppa
Finisce per essere un poco affogato in una giornata ricca così nicchia tragicamente di politica estera però senza dubbio queste due finte pagine
Con il Padoa Schioppa che risponde alle domande di Ezio Mauro
Di Miriam Mafai di Giovanni Valentini e di di di di di degli altri giornalisti di Repubblica
Tutte le due pagine su qualcuna di Elena Polidori è senz'altro un una cosa un una cosa interessante forse la più interessante per quello che riguarda il tentativo di capire qualcosa sulla politica del governo
Per quanto invece a agli altri temi ecco sul Partito democratico oggi ci sono le dichiarazioni di Rutelli
Critiche alla laicismo di Zapatero e critiche all'estrema sinistra negarlo spazio modo più ampio Repubblica e il messaggero
Per quel che riguarda sempre il partito democratico Paolo Franchi il direttore del Riformista dedica il suo editoriale alla rischia una risposta un articolo pubblicato del Claudio Rinaldini ex direttore di panorama su MicroMega a proposito del rapporto anche qui delle due sinistre ma queste sono due sinistre un diverso il Rinaldi non è certo un no-global però ecco qui siamo alla contraddizione dice amministra
Riformisti
Quelli che potrebbero essere definiti giustizialisti anche se poi ci stanno stretti dentro queste definizione Insubria risposte Rinaldi di Paolo Franchi sul riformista
E poi invece sul centrodestra oggi c'è poco sul centrodestra per la verità ecco prendiamo dal Messaggero e notizia che riguarda la situazione di AN sempre più combattivo Francesco Storace
All'interno del suo partito vuole AN più di destra insomma una
Una destra destra dice Storace mentre un su un tema invece assai caro all'iniziativa politica della Rosa nel Pugno dopo la lunga intervista per la verità interessante ma forse sbagliamo morbidi prenditela con beneficio d'inventario
Patriarca di Venezia il cardinale Scola perché diceva e è ora di farla finita con le scuole di Stato bisogna illustrato
Tardi ma non gestisca alla scuola che deve essere abbandonata la società civile due interviste giustapposte sul Corriere della Sera Buttiglione e Boselli
Che la questione si occupa anche
Delle questioni diciamo su scuola si occupa come che Gaetano Quagliariello su un giornale e L'Unità
Altro tema politico che ritroviamo invece diciamo ai piani alti della informazione riguarda il ruolo del presidente della Repubblica dopo le sue esternazioni ci sono due articoli tre articoli
Da segnalare
Marcello Sorgi un editoriale sulla stampa
Stefania Craxi un suo intervento pure pubblicato in prima pagina sul giornale quanto ai cui finalisti oggi Julia difesa delle esternazioni di Napolitano da Vincenzo Vasile sulla unità
Ecco questo è un poco il quadro complessivo delle notizie adesso cerchiamo di
Proporrei proporre più in dettaglio
Ricordandovi anche che oggi come tutti i lunedì abbiamo due appuntamenti significativi uno tradizionale quello con la trasmissione di Marco Pannella che di Israele parla e parla a lungo
Sul filo della sua intervista di ieri al Corriere della Sera e dell'intervista di Emma Bonino e pubblica insomma la posizione dei radicali
Ma l'uso di Israele Pannella parla anche della questione Rosa nel pugno che oggi non è toccata se non indirettamente evidenziando la differenza di posizioni fra intimi e Bonino sul tema del Medioriente
Ma come ben sapete ci sono anche questioni diciamo più direttamente organizzative Pannella rilancia la necessità di una Fiuggi due e entro la prima la prima decade di settembre
Alle undici dunque Pannella immediatamente dopo il notiziario delle quattordici poi l'appuntamento con Fiamma Nirenstein che s'era pure importante per capire cosa sta succedendo in Medioriente
E adesso veniamo subito a questi temi cominciamo intanto dalle informazioni possiamo prendere ecco la Repubblica o la stampa come informazione sulla
Sull'attualità più stretta prendiamo Repubblica
A pagina due colpo al cuore di Israele tempesta di dazi otto morti ad Haifa centrato un deposito delle ferrovie svuotata la città e il deve portarci e dell'inviato Renato Caprile
Sono stati uccisi operai che lavoravano la manutenzione dei binari dei treni sono stati lanciati missili più potenti dei Katiuscia
Tre pezzi dice li colpiremo ovunque si trovino ma intanto viene segnalato un po'da tutti i giornali che siamo molto lontani dai rudimentali razzi Qassam
Che attaccavano dai territori lasciati a Israele
Israele dentro i suoi confini siamo a qualche armamento più
Più
Più sofisticato di più terribile che sicuramente Hezbollah diciamo così non si è costruito da solo è riferito al mercato libero diciamo ecco
Sull'altro fronte invece reportage di Daniele Mastrogiacomo da Beirut bombardati i quartieri sciiti ma Hezbollah dice non ci fermeranno i leader Nasrallah in tv dice la guerra è solo all'inizio
Dopo cinque giorni un primo conteggio delle vittime di centotrentasei morti oltre trecentotrenta feriti
Questa diciamo così la cronaca veniamo restiamo sulle pubbliche diamo ancora giù un dato di cronaca e di convento da Israele Sandro viola la guerra giusta che unisce il Paese scomparsi pacifisti tutti sentono la minaccia iraniana dietro Hezbollah
Scrive viola
Dopo avere raccolto una serie di pareri capo avere mostrato al lettore di Repubblica come l'opinione pubblica israeliana sia sia compatta anche a sinistra
Scrive la cosa certa è che gli israeliani stanno vivendo ore drammatiche nessuno di loro si aspettava di vedere la stazione degli autobus ad Haifa assaltata da una folla di persone in fuga dopo che ieri i razzi lanciati da Hezbollah avevano fatto otto morti
Nessuno si era immaginato in questi sei anni dal ritiro del loro esercito dall'ultimo lembo di Libano di dover rivedere i profughi dalle cittadine e villaggi della Galilea spostarsi lunghi cortei di automobili verso il centro di serie al riparo dalla grandine di missili degli Hezbollah stanno sparando senza interruzione da quattro giorni
è vero c'era stata negli anni scorsi l'angoscia dei kamikaze ma qualora il terrorismo questa assomiglia invece a una vera guerra
Perciò mi è difficile esprimere un giudizio sugli avvenimenti di questi giorni scelto di RAI serie sull'IVA aromi provocano la stessa nausea che provo da trent'anni dinanzi alle rappresaglie di Israele
Osservando la violenza distruttrice la mancanza di qualsiasi cautela rispetto alla possibilità ad ammazzare decine magari centinaia di civili inermi con questa volta si stanno muovendo anche i comandi militari il primo impulso il quello della condanna
Di un'altra condanna dei metodi con cui si nelle dispute suoi avversari ma il quadro politico e strategico in cui si sta svolgendo la rappresaglia in Libano e meno lineare più compresso e allarmante di tante altre volte
Non dice niente mi dice un professore di storia antica all'Università di Gerusalemme il fatto che nelle loro riunioni al Cairo vari ministri arabi degli esteri si siano pronunciati sia pure senza nominarli direttamente contro l'ascesa in battaglie di Yes molla
Attenzione
Sarebbe un errore pensare che siamo soltanto noi israeliani a vedere con profonda preoccupazione il ruolo che l'Iran sta subendo sul fondale strategico della Regione a preoccuparsi sono anche i regimi arabi cosiddetti moderati perché chi guarda oggi in direzione di Teheran del luppolo un vedere i sedili lo scomposto protagonismo di un minaccioso l'avventurismo
E allora conclude
Viola l'allarme di Israele è giustificato
Una dura risposta all'attacco degli Hezbollah
Andava data ma la memoria del passato il segno delle rappresaglie
Sono serviti a poco e niente se mai hanno peggiorato la situazione Hezbollah non esistevano prima che nell'ottantadue l'esercito di Israele invade sei libero non c'erano nel Sud e non c'erano ampi non c'era Massimo Palestine
Ha messo quindi che Israele dovesse difendersi piegando la sua poderosa forza militare delle minacce ai suoi avversari resta il solo uso della forza
Senza una nuova ricerca senza una ricerca di nuove aperture politiche
Ha prodotto soltanto un progressivo e inarrestabile deterioramento del quadro regionale così viola sulla Repubblica facendo un po'marcia indietro per la verità rispetto a quello che l'altro ieri con più nettezza aveva scritto a proposito di Israele ma
Sulla dalla cronaca vediamo adesso alle interviste e qui possiamo fare abbastanza presto giusta ponendo le posizioni sul Corriere della Sera due
Interviste una
A un ministro di Hezbollah perché Hezbollah e anche un partito e a dei ministri
L'Hezbollah è una milizia è un'infamia siamo la resistenza i partigiani l'esplosione su pressione più pura della lotta contro la brutalità
Israeliana così la mette il ministro del lavoro libanese sciita che uno dei due membri di Hezbollah nel governo
Ha un dottorato in filosofia alla Sorbona dove è vissuto per dieci anni da ministro ha permesso ai palestinesi di lavorare nel settore privato ma senza il toccare il divieto di lavorare in campi come medicina o legge comunque sostiene Hezbollah ci stiamo difendendo Israele che attacca magico userebbe vi accusano di avere causato il conflitto
A questo punto la questione dei due soldati rapiti diventa assolutamente secondaria
Israele ha aggredito l'intero Libano ci ha dichiarato guerra totale il governo libanese chiede aiuto alla comunità internazionale
L'ONU ha affermato che Israele dall'estate due mila si è ritirato correttamente sul confine internazionale le vostre posizioni su scelte appaiono pretestuose
Fatto sta che Scelba per noi e libanese ma resta sotto il controllo israeliano per noi il ritiro israeliano non è mai stato completato
Siete disposti a integrale Hezbollah l'esercito regolare l'esercito libanese già presente nel sud del Libano in realtà le due forze coesistono spalla a spalla
Sono necessarie l'una all'altra ma non è questo il momento di affrontare la questione e allora quali sono le vostre condizioni per la tregua tre condizioni ritiro israeliano da Scelba liberazione dei nostri prigionieri cessazione di qualsiasi operazione militare come vede la mediazione italiane qualsiasi mediazione per frenare l'aggressione sionista è benvenuta
L'ultima domanda di Lorenzo Cremonesi c'è chi accusa la Siria di fomentare il conflitto per far dimenticare alla comunità internazionale le sue responsabilità nella morte di Rafik Hariri il primo ministro libanese ucciso non ne voglio sentir parlare in questo modo replicava del ministro con un moto di stizza e sale sull'auto poi dal finestrino abbassato aggiunge c'è un'inchiesta ci sono dei giudici queste domande vanno fatte alloro
Reattivo di dunque su l'argomento
E
A proposito invece della politica
Israeliani andiamo a vedere ecco sul Corriere della Sera un dato che però si ritrova anche
Nella pezzo di viola il fatto che la sinistra si è schierata tutta con Olmert anche il quotidiano liberal Haaretz appoggia la linea del governo
Così Abraham Yehoshua che dice il Paese sostiene Olmert perché non è possibile che ne asterrà i suoi pazzi fanatici ci tengano in ostaggio dunque siamo nel giusto
La pacifista Shimon immane di un soldato ucciso dice la moderazione adesso è finita lo scrittore scialle fra le aggressioni non devono restare impunite sono tutti esponenti della sinistra che si dedicano alcuni pacifisti insomma
Invece andiamo a vedere una voce più istituzionale del mondo israeliano un ministro degli Esteri
Intervistato sulle pubblica A pagina sette ministri tutti
Tzipi Livni
è stata membro del Parlamento un il CUD ma nel due mila e cinque entrata nel partito Kadima
E la seconda donna il Ministero degli Esteri israeliano dopo Golda Meier dice Israele è stato aggredito dal Libano Hezbollah e l'organizzazione terroristica che fa parte del governo libanese la comunità internazionale anche il Consiglio di sicurezza dell'ONU hanno sollecitato il ripetuto a mente il governo libanese a disarmare gli Hezbollah
Dunque la colpa è tutta del governo libanese al Governo c'è chi ritiene che gli Hezbollah siano un peso ma sono solo una parte
E le il conflitto fino a dove si estenderà nel Medioriente c'è una c'è un asse del male
Fra Iran Siria Hezbollah e Hamas questi poteri vogliono distruggere ogni speranza e della Regione Hezbollah vuole dominare tutto il Medioriente si appropriano del problema palestinesi tutto questo va oltre il Libano con le sue azioni della sorella sembra essere accorso in aiuto dell'Iran perché li rende sotto la pressione internazionale per il suo programma nucleare
Come procederemmo Israele non ha scelta deve difendersi e difendere i propri cittadini tuttavia ci comporteremo in modo tale che resti salta la possibilità della pace
L'asse del male l'Iran la Siria Hamas e Hezbollah andiamo a vedere che dice il un ministro siriano a pagina nove sempre della Repubblica
Perché accusarono i siriani l'ONU pensi a salvare il Libano
I leader del G8 deciderlo se l'Occidente vogliono tenere fede al suo impegno di imparzialità ed equilibrio in questo caso chiedere un immediato cessate il fuoco in Libano da entrambe le parti Hezbollah è Israele
Però secondo P G otto a scatenare la crisi è stata Hezbollah mi chiese lei si dica quel che si vuole risponde il ministro dell'Informazione di Damasco
Ma Israele con l'appoggio degli Stati Uniti un punto focale di instabilità nella regione sta producendo un vero focolaio di guerra e se questo dovesse estendersi minacce dalla sicurezza di tutta l'area mediterranea
Piuttosto il G otto dell'ONU chiedere un immediato cessate il fuoco per salvare il Libano
Ma la difesa israeliana sostiene che alcuni missili lanciati da Hezbollah su I fa possono essere stati prodotti insidia e così niente affatto risponde il ministro una calunnia priva di fondamento è una guerra psicologica da parte di Israele
Ma la tensione fatela vive Damasco sale il ministro degli Esteri Livni sostiene che la Siria sia parte di un asse del male lei che risponde
Questo linguaggio è ormai scaduto semmai siamo la vittima dell'aggressione chiedo chi ha invaso l'Iraq chi distrugge il Libano i territori palestinesi la verità è un'altra chiunque abbia un minimo di consapevolezze saggezza sia sa quanto sia urgente stabilire una pace giusta e allora qual è la proposta
Tornare al tavolo dei negoziati esiste una iniziativa di pace elaborate nel due mila e due del re saudita Abdallah votata all'unanimità da ventidue Paesi arabi pace totale
Se Israele si ritirerà dei territori occupati nel sessantasette compreso il Golan siriano le fattorie di Sheba nel sud del Libano gazebo è spento si stabilisca uno Stato palestinese con Gerusalemme Est capitale così Medioriente tornerà alla pacificazione
E alla convivenza di tutti
Ma Israele obietta che il Libano non è mai stata applicata la risoluzione sul disarmo ONU sul disarmo di Hezbollah in questo coinvolge la Sicilia
Bella sia si è ritirata con le proprie forze dal Libano il resto non ci riguarda
E come spiega il vostro sostegno Hezbollah se vogliamo fare chiarezza cominceremo cominciamo dal vocabolario mensili ha comunicato il proprio sostegno alla resistenza del Libano gesto che fa parte anche Hezbollah ma non ne costituisce l'unica forza
Ma Damasco teme un attacco no sto parlando dalla piazza degli omayyadi nel centro della capitale stiamo accogliendo i nostri fratelli libanesi fuggiti in decine di migliaia lecita e tranquilla però è pronta a qualsiasi evento Dio non voglia
E se le cose dovessero precipitare
Allora la risposta dell'Asia sarà immediata decisa diretta illimitata e con tutti i mezzi di cui dispone però mi auguro che lo spirito che la ragione prevalga sull'avventura bellica conclude saggiamente ministro siriano
E così insomma questa è la fotografia della situazione adesso vediamo invece come
Viene vista sul dai dai grandi della terra passiamo sulla stampa dove c'è il commento sul G otto di Maurizio Molinari pagina inizia in prima pagina arriva a pagina cinque
Descrive
Scrive Molinari no con inizio in prima pagina scusate
Ecco lo qua
Buscè Rai sue escono dalla maratona negoziale con il risultato di essere riusciti a unire il G otto contro Hezbollah e Hamas facendo compiere un passo avanti al progetto del Grande Medio Oriente
Anche se al prezzo di dominare il missile nel testo della dichiarazione finale
Mai a metà di un secondo mandato segnato dal multilateralismo che punta a far nascere una grande alleanza delle democrazie contro il terrorismo e gli Stati che lo sostengono
Bush ha affrontato il summit applicando alla deb diplomazia la sua nota determinazione da qui la missione della RAI per definire un'intesa fondata su due accordi internazionali la Risoluzione quindici cinquantanove dell'ONU
Sua Hezbollah e il Libano e la road map sulla nascita della Palestina indipendente questa cornice l'ha spiegato ci suggerisce la direzione indicando gli Hezbollah e Hamas i gruppi terroristici che ostacolano
Il processo di pace
Bush avrebbe voluto l'indicazione esplicita del sostegno di annessi agli estremisti ma Mosca ha posto il veto
La Rice ha accettato il compromesso perché convinta che la messo all'indice di Hezbollah e Hamas costituisce comunque un passo verso il maggior isolamento di Teheran e Damasco non tenta nemmeno di nascondere la mano dietro Hamas Hezbollah ha detto il segretario di Stato perché Damasco ospita questi gruppi e Teheran li finanzia
E dunque l'accordo fra Iran Siria Hamas Hezbollah che forma classe contro la pace e la democrazia come lo definisce il Consigliere per la Sicurezza Nazionale Stephen Hadley che tenta di provocare il caos
Nella guerra al terrorismo iniziata in risposta agli attacchi dell'undici settembre il G otto di Pia di San Pietroburgo
Ha visto le maggiori potenze identificare nei due gruppi terroristici nemici della pace e delle riforme stringendo il cerchio attorno al siriano Bashar Assad è all'iraniano Mahmoud Ahmadinejad
L'intesa del summit apre ora la strada un maggiore ruolo dell'ONU forse anche della NATO in Medioriente e come ha rammentato la Rice raccordo firmato tutto ciò non sarebbe stato possibile se Saddam Hussein fosse ancora al potere nel bel mezzo della regione
E così dal commento sul G otto sulla sua presa di posizione arriviamo al ruolo dell'Italia restiamo sulla stampa Prodi il facilitatore strappate Runner la promessa di mediare con Hezbollah
L'etichetta scrive Fabio Martini se n'è attribuita da solo
Due giorni fa Romano Prodi si è battezzato come il facilitatore dell'ultima bolgia mediorientale e al tavolo dei Grandi del G otto il professore ha tentato di dimostrare che con l'autodefinizione non era soltanto un impalpabile questione semantica
In quarantotto ore unico fra i leader occidentali il premier italiano ha parlato con tutte le parti in conflitto e ha lavorato di bulino al tavolo finale quello che ha licenziato il forte documento sulla crisi in Medioriente
Anche se su un passaggio dirimente l'indicazione esplicita di Siria e Iran
Prodi nel negarla si è ritrovato a fianco di Chirac e Putin con Bush sul versante opposto
Un documento che è piaciuto al professore sono soddisfatto ha fatto sapere in via informale ai suoi perché si è raggiunto un livello di equilibrio capace di far partire un percorso e d'altra parte il G otto non poteva esimersi dal prendere posizione
Documento che ha accompagnato il ritorno di Prodi sul grande palcoscenico internazionale
E così dunque il suo il e il ruolo di Prodi tutto bene
Ma neanche per idea dice il giornale quotidiane vicino all'opposizione
Con l'articolo sempre da San Pietroburgo di Laura Cesaretti gaffe di Prodi imbocca la mediazione dell'inganno e velleitaria telefonata a Teheran fate rilasciare i soldati israeliani e accettate le condizioni di Olmert
Al secondo giorno di riunione del G otto
Un corto circuito comunicativo rovina la serata la delegazione italiana proprio mentre viene raggiunto l'accordo sulla dichiarazione comune e tardo pomeriggio a Roma e sera in Russia dove i capi di Stato e governo si stanno radunando attorno al tavolo della cena di lavoro
Quando sulle agenzie di stampa rimbalza la notizia che Prodi ha nuovamente chiamato il mediatore iraniano per il nucleare Ali Rashid Ali
E gli ha chiesto che Teheran si faccia parte attiva della mediazione della crisi fra Israele e Libano a farla trapelare solo non meglio precisate fonti diplomatiche italiane a San Pietroburgo
Sul termine mediazione scoppia la bagarre la ragione evidente chiedere agli Ayatollah di mediare fra quella che Ahmadinejad definisce sprezzantemente l'entità sionista da cancellare dalla faccia della terra
E i suoi nemici e praticamente come chiedere come chiederlo ad Adolf Hitler
Quando la notizia finisce sulla prima pagina on line di Repubblica Prodi chiede la mediazione dell'Iran l'imbarazzo della nell'entourage di Palazzo Chigi per le possibili ripercussioni politiche diventa palpabile
E parte la caccia alla talpa responsabili dello scivolone verbale mentre da Roma arrivano le prime raffiche di polemica Prodi chiede all'Iran di mediare non si sa se ridere o piangere commentava il vice coordinatore di Forza Italia Cicchitto
Che anche di domenica pomeriggio resta vigile
Sul sull'attività del governo insomma
A questo abbiamo aggiunto noi nell'articolo deve scegliere chi non c'è
Sta di fatto con continua il giornale che l'attesa conferenza stampa del premier italiano slittata nel pomeriggio a causa del protrarsi della trattativa sul documento mediorientali e a sera viene del tutto annullato
Dallo staff prodiano non arrivano precisazioni o rettifiche ma ci si limita a far sapere che il Presidente del Consiglio è soddisfatto del risultato insomma se mettete
A confronto
L'articolo di Fabio Martini sulla stampa e l'articolo di Laura Cesaretti sul giornale
Scoprire come due giornalisti tutte e due bravi che stanno tutte e due a San Pietroburgo che hanno seguito tutta la vicenda possono dare come dice due versioni diametralmente opposte dello stesso fatto per di più c'è questa questione sì questa sì strettamente semantica insomma
Una cosa è dire mediatore e mediazione di Prodi la parola che si ritrova nella titolo di apertura dell'unità un'altra cosa e questa cosa del
Facilitatore che sembra essere invece la la faccio il il termine che
Per la verità non molto
Non molto usati forse nemmeno corretto in italiano che viene tirato fuori proprio per evitare il il più impegnativa questione della mediazione ma
Sul sulla parola mediazione mediatore L'Unità è molto netta dei titoli in prima e il pagina cinque
Dalle dalle parole torniamo torniamo alle alle cose insomma ecco sul la questione G otto dalla questione del G otto Pastor finiamo invece alle ricche Ascoli in Italia della vicenda della vicenda israeliane qui
Due cose ve le abbiamo già dette intanto Giuliano Amato tu con Gianni Riotta sul Corriere della Sera
La guerra in Medio Oriente le ragioni di Israele la posizione del governo italiano
Giuliano Amato dice a chi fa troppi distinguo dico cosa facciamo offriamo sono equidistante freddezza
Qui è in gioco la sopravvivenza di una elezione
è chiaro il piano di Hamas e Hezbollah scatenare la reazione di Tel Aviv e isolare le voci moderate in Palestina in Libano
Molto apprezzabile mi pare la mediazione di Prodi fa bene di fronte alla comunità internazionale a farsi portavoce anche di Israele
E dice
Guardo i cosiddetti grandi della terra e penso che solo poco tempo fa attraeva lo proteste e scontri e li vedo rischiare l'impotenza dunque non basta il potere per essere efficaci quando sento che perfino il presidente Bush
Interpreta la formula del malgrado Israele sia stata provocata pur tuttavia e qui la solita liturgia di inviti alla cautela
Ho l'impressione che a San Pietroburgo non si sia capito cosa succede al confine fra Israele e Libano Israele davanti per l'ennesima volta nella storia all'incubo che la sconvolge sapessi accerchiata da nemici che negano il suo diritto all'esistenza
E allora chiuse le virgolette Riotta scrive
Il partito del tuttavia la falange di chi si libera in fretta dei diritti di Israele per poi considerare con generosità gli argomenti dei rivali
Ha fatto capolino anche nelle riunioni del governo italiano ed è stata IMI ed è stata la ministro è scritto così Emma Bonino con schiettezza
A opporsi coadiuvata dal vicepresidente Rutelli e si dice dallo stesso Amato con il premier Prodi e il ministro D'Alema a contenere i tutta visti militanti
Io non amo affatto riferire quel che si discute nel Consiglio dei ministri si schermisce a me
Sono stato premier so quanti guai vengono dalle chiacchiere
Ma poiché il dibattito è stato già riferito e non si tratta di pettegolezzi ma di cruciali questioni di strategia geopolitica
Posso confermare che si sono preoccupato per l'enfasi sulla risposta proporzionale all'attacco subito di Israele
Come se si trattasse
Di ragioneria e non della sopravvivenza di uno Stato
La situazione è tragica la prudenza sempre raccomandabile ma a patto di non cancellare la minaccia in corso è un attacco a Israele globale concentrico premeditato e organizzato non vedete mi viene da chiedere a chi fa troppi distinguo
Gli amici fraterni intellettuali di grido scrittori amati comunque assai critici con loro governo Amos Oz Avraham Yehoshua David Grossman stavolta si stringono insieme capiscono che la trappola mortale e noi che facciamo offriamo solo equidistante freddezza
Qui è in gioco la sopravvivenza dell'azione il suo diritto alla vita l'opinione pubblica in Israele lo sa ed è unità sbaglia chi vede in Hamas Hezbollah pazzi estremisti fanatici incapaci di intendere e volere
Al contrario un piano coordinato davanti a cui noi il governo e la sinistra non possiamo non vedere tutto è stato calcolato per scatenare la reazione di Israele isolare le voci moderate in Palestina e Libano
E lei la Sicilia Mélisande stanno a guardare siamo sull'orlo di una guerra globale in Medioriente altro che tuttavia così fra l'altro così fra l'altro Giuliano Amato
E che poi però parla in modo a definendo molto apprezzabile la mediazione di Prodi ha parlato con il libanese Siniora e con il premier israeliano Olmert presti conosci simbolica di Properzio internazionale
è importante vedere
Che Prodi si è fatto portavoce di Israele delle sue condizioni e dei suoi bisogni davanti alla comunità internazionale Prodi sul costruito negli anni di Bruxelles un buon rapporto con gli israeliani e lo farà pensare
Così dunque Giuliano Amato poi le conversazioni l'intervista e tutta e tutta la legge naturalmente va insomma sì c'è questo giudizio positivo su Prodi
E e però però come vedete risolta riassume un po'conquistasse Bonino ha varato un Rutelli da una parte e dall'altra appunto quello che viene chiamato il partito del tuttavia e che però è in sostanza il partito delle cui vicinanza
Non è la sinistra estrema e proprio la posizione almeno figure incalza internet al proprio interno la Farnesina et al
E anche dalla presidenza del Consiglio per certi versi penso
Così dunque l'intervista di Giuliano Amanda andiamo a vedere chi dice Ugo Intini sulla repubblica eh Intini viceministro degli Esteri questo va ricordato
Dirigente membro della segreteria della Rosa nel Pugno
E dice sul intervistato da Francesco il Bay
Eh ma sbaglia sulla guerra si offre propaganda alla Jihad
La Rosa nel Pugno cita sempre il binomio Blair Zapatero per questo faccio notare agli amici radicali
Che i due leader socialisti che pungono fu che pure furono su posizioni antitetiche riguardo all'Iraq danno delle crisi in Libano lo stesso giudizio invitare Israele a sospendere le operazioni
Al telefono dall'unità di crisi della Farnesina dove sta coordinando il rimpatrio degli italiani dal Libano il viceministro Intini che ha la delega per il Medio Oriente confessa tutta la sua preoccupazione per l'evolversi della guerra
Ma il tetto ci tiene a dare una risposta ai suoi compagni della Rosa nel pugno che hanno criticato il Governo per avere bacchettato Israele Bay di chiede Bonino e Pannella non sono stati teneri con la posizione di una certa sinistra che è sembrata antisraeliana
E Intini risponde Emma Bonino ha usato un argomento intelligente quando invitato a guardare oltre Israele per vedere l'avanzata del fondamentalismo del mondo però non siamo ancora la situazione descritta da Emma solo se si darà al mondo arabo l'impressione che da Israele non si ottiene nulla allora sì
Che il fondamentalismo conquisterà tutti baluardi filo-occidentali dell'aria dall'Egitto alla Giordania dagli Emirati a all'Arabia Saudita
Noi abbiamo il diritto di parlare con franchezza dai medici agli israeliani per dire loro che l'attuale guerra in Medioriente la migliore propaganda possibile per hezbollah e Hamas
La Rosa nel Pugno osserva il giornalista rischia di spaccarsi sulla solidarietà a Israele
Ha ragione Pannella replica Intini la ricchezza della rosa e anche il suo dibattito interno ci sono certo sensibilità diverse
Ma tutti concordiamo sul fatto che il diritto dei palestinesi ad avere uno Stato il diritto alla sicurezza di Israele si devono integrare fra loro
Capezzone e Pannella andranno stasera alla veglia pro Israele alla sinagoga di Roma lei ci sarà non lo so se la veglie a favore dell'esistenza dello Stato di Israele credo che parteciperebbe il cento per cento degli italiani
Se invece fosse a favore dell'attuale politica israeliane nemmeno il cento per cento del governo di Israele sarebbe presente visti i dissensi di alcuni laburisti così la mette
Intini dice il ministro degli Esteri
Poi a proposito delle iniziative diplomatiche italiane
Abbiamo appena importi incontrato a Roma il ministro degli esteri iraniano Bologna verbo tacchi e anche colui abbiamo insistito sul concetto che un ruolo positivo dell'Iran
Nel teatro della crisi aiuterebbe anche il negoziato sul nucleare creando un clima di reciproca fiducia fa bene Prodi a continue su questa strada
Così dunque la posizione di Intini si effettivamente non è proprio sovrapponibili a quelle di Pannella Bonino
Naturalmente voi c'è un ventaglio di posizioni molto ampio c'è la questione dell'Afghanistan
Qua dobbiamo procedere a questo punto d'urto rapidamente sui dolci fuori una rassegna stampa monografiche ma insomma le questioni sono un poco questi intanto la manifestazione alle sinagoghe le parla il Corriere della Sera
A pagina tredici degli ebrei italiani scelgono vincono i moderati Gattegna nuovo leader suo vice l'ex Morpurgo i progressisti protestano perché su uno esclusi dai vertici quindi un vero ricambio Lella
Nelle strutture delle
Della rappresentanza e della comunità ebraico Unione delle comunità ebraiche poi
La manifestazione alle ventidue e trenta davanti alla sinagoga mentre
Invece solidarietà e con Israele saranno presenti Gianfranco Fini Giuliano Ferrara il segretario dell'UDC
Lorenzo Cesa poi fra i partecipanti appunto vengono elencati anche Marco Pannella e Daniele Capezzone Antonio Polito Carlo Giovanardi Sandro Bondi Fabrizio Cicchitto Paolo Bonaiuti
Gianni Vernetti Carlo Rossella Andrea Ronchi Peppino Caldarola insomma ora presenza by partisan da un'altra parte di Roma invece una fiaccolata con le
Organizzazioni cosiddette pacifiste sono Paolo Cento Marco Rizzo Gigi Malabarba e Manuela Palermi
Manuela Palermi quella che da capogruppo di un partito di governo ha chiesto sobriamente il ritiro dell'ambasciatore italiano fra Israele e praticamente ecco questo è un partito che per bocca dei suoi diciamo dirigenti
Boccole che il l'Italia abbia un una drammatizzazione delle sue relazioni diplomatiche con Israele mica Silvia e Iran
Certe queste non sapremmo dire se una ricchezza se è una ricchezza del Governo
Naturalmente sulla questione della dell'Afghanistan e delle che poi ricade anche su queste manifestazioni e quindi le posizioni di Giordano edilizio quindi siamo all'interno del mondo dell'estrema sinistra parlamentare
Sono comunque divaricate Giordano oggi su repubblica minaccia espulsioni per i suoi parlamentari che non dovessero portare con il Governo Rizzo dice al Messaggero il Governo Prodi sulla Afghanistan è peggio di quello Berlusconi
Poi invece c'è il commento di Emanuele Macaluso sul Mattino tutta la sinistra finisce per essere ostaggio di pochi
Prende le cose alla lontana Macaluso parla della
Del partito socialista che si scisse il quarantasette la scissione di Palazzo Barberini insomma la politica estera è sempre stato un po'un serissimo problema per la verità per la sinistra italiana molto più che in altri paesi europei e per e pur corsi per la presenza appunto di un forte partito comunista pro sovietico
Poi ci sono però ecco i problemi dell'oggi e sempre sul tema Sinistra e anzi in particolare DS e
Politica esserci ricorda oggi una cosa importante Lucia Annunziata sulla stampa
Scrive in prima pagina sulla stampa Lucia Annunziata il Consiglio nazionale dei DS
Cioè il parlamentino del partito coi suoi quattrocento componenti componenti si riunisce oggi in piena emergenza militare internazionale
E alla vigilia di un voto sull'Afghanistan che come continuo a sottolineare il presidente Napolitano ha a che fare con l'identità stessa del governo
Se a fronte di questa eccezionale congiuntura Fassino avesse l'intuizione il coraggio e la spregiudicatezza di mettere da parte tutto il percorso che ci aspettiamo per questo parlamentino
Come ci si fonde quando con quale forza con chi con quali dove in segreteria eccetera
E ripartisse da qui
E solo da qui cioè dalla visione del mondo del partito che guida
Il centrosinistra al governo entrato sulla scena internazionale con un ottimo credito il suo no alla guerra in Iraq
Come si è visto già in questi giorni al G otto la posizione a fronte del disastro sul corso di quel conflitto gli dà il vantaggio di poter effettuare una partita senza eredità scomoda
Tuttavia le decisioni da prendere oggi riguardano ormai molto poco la vettura giusta ovvero delle guerre iniziate pochi anni fa molto più le condizioni costruite da quelle stesse guerre ed è qui che il ragionare del centrosinistra italiano appare lacunoso la discussione ritiro sì o no su cui si è incagliato a che fare ancora con la partita guerra sia uno il ritiro viene infatti esplicitamente proposto come riparazione morale confuso dell'esistente invece la discussione sulle scelte dell'oggi
Non a caso la più vidi Fischler vicenda da dipanare Israele che è sempre stato il tallone di Achille della sinistra che l'esempio dei cambiamenti in corso in Medioriente va detto subito che questa difficoltà non deriva
Da un pregiudizio anti Israele come spesso maliziosamente si semplifica
La sinistra ha sempre ragionato sul Medioriente dando per scontato che la sicurezza di Israele fosse degli ultimi anni ampiamente consolidata dalla sua superiorità militare
Tuttavia i razzi caduti sabato ad Haifa indicano che la partita è cambiata anche per Israele e che per la prima volta è stata attaccata in maniera efficace dall'esterno o di attacco precedente i deboli Scud di Saddam
Nel novantuno le scaramucce della guerra di attrito di Nasser non erano mai prima riusciti a portare il pericolo così dentro il Paese
Come il muro invisibile della sua sicurezza si è aperta una gravissima falla ed è risultato della guerra irachena che ha rotto la cintura del contenimento
E ha portato sulla scena un nuovo potere l'Iran il cui attacchi con i tori islamisti del nuovo armamento tecnologico minacciano
Lo solo Gerusalemme ma anche di governi di Beirut della Giordania e del Cairo
Queste sono le nuove condizioni e la debolezza di Israele la più nuova DS per la prima volta la dalla Fondazione lo Stato ebraico può davvero
Essere in pericolo di esistenza su questo bisogna riflettere oggi non sul ritiro e se c'è un politico che nel centrosinistra può sollevare questa discussione con buone possibilità di successo è proprio il segretario dei DS che si è distinto nelle file del partito per la sua apertura lo Stato ebraico per non avere mai avuto tentazioni anti americane
La sua posizione è in parte diversa da quella del governo
Ma potrebbe risolversi in un aiuto invece che in uno scontro per il Governo stesso se il segretario riuscisse a portare i DS fuori dalle secche delle opinioni di sempre
Che poi questa la funzione vera di un nuovo partito sperimentare aprire sentieri avere Audace di esplorare tramite il proprio rapporto diretto con la società
Tre giorni fa uno dei padri nobili dei DS Alfredo Reichlin diceva il nuovo partito democratico si fa definendo qual è il nostro posto nel mondo appunto appunto
Ma chissà se Reichlin intendeva proprio questo
Sui pacifisti invece Adriano Sofri sulla Repubblica
Critico nei confronti delle esposizioni espresse dai pacifisti cari pacifisti basta sciocchezze
Si può perdere la testa con le migliori intenzioni
Gino Strada dice che in Afghanistan oggi si sta peggio che sotto i talebani si stava meglio quando si stava peggio
Dice che se il governo cadesse sul problema della guerra brinderemo beh la guerra di cui parla l'intervento della NATO autorizzato nulla implorato dall'ONU in Afghanistan
Il governo di cui parla il chiaroscuro Governo di centrosinistra strade molto abbinato e se lo è meritato anch'io lo ammiro sul serio però so che dice delle sciocchezze colossali l'ammirazione che si è guadagnato gli gioca un brutto scherzo gli fa spendere il suo credito sostenendo presso un pubblico generoso quelle sciocchezze
Diametralmente opposte agli ideali che vuole perseguire
Così dunque soffrì sulle cose dette da Gino da Gino Strada poi l'articolo è molto lungo
Ma in sostanza i concetti espressi da Sofri sono questi nei confronti dell'oppressione di governi brutali contro i loro sudditi
Noi come medici dobbiamo agire la coscienza Cippone di mettere fine ai conflitti con un tribunale è una polizia internazionale
Dire di no sempre a qualunque impiego della forza militare nei luoghi di crisi è uno slogan infantile
E così dunque Adriano Sofri sul tema alludo molto caro che il loro fatto schierare con grande decisione facendogli pagare un prezzo di popolarità presso i giovani senza dubbio però con una posizione di grande nettezza
La la questione poi del dell'Europa e Israele abbiamo visto i DS Israele delusione dell'Europa Israele della mancanza di una politica europea insomma
Viene ripreso il dall'articolo di fondo del Messaggero affida da uno storico il professore Sabbatucci
Che descrive fra l'altro lo slogan due popoli due Stati diventa inapplicabile nel momento in cui la maggioranza del Po
Popolo palestinese il quella che ha votato ammasso alle elezioni dell'anno scorso assieme a una parte purtroppo non trascurabile del mondo arabo islamico
Torna negare con forza il diritto all'esistenza di uno di quei due Stati in prospettiva anche di uno di quei due popoli
Il che vanifica in partenza ogni seria ipotesi di trattativa
La stessa strada del ritiro unilaterale stile Gaza un sud del Libano
Risulta preclusa ove manchi le garanzie che i territori sgomberati non siano immediatamente adibiti a rampa di lancio permissivi sempre più sofisticati e potenti rivolti contro le città israeliane
E si ricordi che stiamo parlando dei territori della Cisgiordania il cui confine dista pochi chilometri da Gerusalemme o da te l'ha vinta
E e allora il professor Sabbatucci conclude
è dubitabile che una qualsiasi composizione oggi peraltro più che mai lontana del conflitto l'occhiale israelo palestinese basti di per sé a spegnere l'incendio che assai più ampio
E rischia di investire l'intera regione così stanno le cose in questi termini qualsiasi iniziativa di mediazione volta a far calare la tensione a ristabilire condizioni minime di dialogo
Non può evitare di affrontare il problema nella sua globalità
Invitare Israele a reagire con moderazione formula dal significato abbastanza oscuro o esorterei guerriglieri lanciatori di missili a starsene tranquilli per un po'serve solo a esibire i propri buoni sentimenti a tranquillizzare la propria coscienza
L'Europa percepita in larga parte del mondo arabo islamico come entità non ostile può e deve fare di più
Discorso vale soprattutto per l'Italia che in Libano in tutto il Medio Oriente gode di qualche credito per meriti trascorse
In questo senso l'iniziativa del presidente Prodi che ha trasmesso al primo ministro libanese le richieste del premier israeliano va accolta con favore proprio perché va al di là degli auspici generici entra nel merito del contenzioso
La stessa idea apparentemente spericolata di coinvolgere nella mediazione l'Iran ovvero uno dei maggiori responsabili della crisi in atto può dare qualche frutto
Purché il tutto avvenga a condizioni precise prima fra tutte il ripristino della sua vestita della sovranità statali in un libero democratico sottratto al protettorato siriano è il ricatto delle minoranze estremiste
Esistono insomma spazi di intervento per l'Europa finalmente consapevole del suo ruolo lo stesso atteggiamento dell'amministrazione Bush oggi in chiara difficoltà per il prolungarsi della crisi irachena
E anche per questo disposta più di prima al dialogo e alla collaborazione multilaterale rende questi spazi un po'vedo ristretti ma per sfruttarli occorrono idee chiare proposte concrete capacità di distinguere gli accrediti dagli aggressori una cosa è certa non basta deplorare la guerra scongiurati o blocca è così con questo ragionevole intervento del professor Sabbatucci si può chiudere un po'il check di tutti questi aspetti così complessi di tutta questa terribile vicente
Restano resta aperta ancora un tema di politica di politica
Italiana che però rimanda a Napoli anche alla politica internazionale il ruolo del Quirinale
Con le sue esternazioni e da questo punto di vista vediamo tre articoli uno di Marcello Sorgi sulla stampa forse ancora presto per dirlo ma le prime mosse di Giorgio Napolitano in due mesi di presidenza segnala una novità non di poco conto
Al Quirinale e tornato un presidente politico Kiruna imbarazzo si considera un suo preciso dovere influire sull'indirizzo sulle strategie del Paese poco avvezzi a conoscere la personalità di un uomo che ha fatto dell'understatement suo segno di distinzione
La gran parte dei media si applicano interpretare per paragonarlo distinguendo i suoi predecessori ogni suo piccolo gesto
Invece lo stile Napolitano sta tuttora i suoi atti politici nel ricorso anche frequente alle note ufficiali della Presidenza della Repubblica negli incontri numerosi e non sempre ufficiali che affollano la sua agenda delle sottolineature di alcune iniziative rispetto ad altri
Già nel confronto con Ciampi la differenza fra l'impronta tecnica del decimo presidente quella politica dell'undicesimo Pals subito agli occhi il ruolo del presidente della Repubblica però è questione delicata questo è indubitabile e però la figura politica di Napolitano viene in qualche modo esaltata dal ruolo così alto che
Ma saputo conquistarsi
Se ne parla sorge sulla stampa male parlare anche Stefania Craxi sul giornale questo intervento di un politico di un giornalista intervento con un senso diverso di charme
Si parte dal giorno più vero del comunismo italiano il giorno in cui è diventato segretario del partito socialista Bettino Craxi scriversi
Stefania Craxi
Il Midas insomma
E il convegno di Mondoperaio sullo stalinismo la Biennale del dissenso il saggio su Tudor sono tutte le tappe ben note di un processo condito in sede politica dalla proposta di trattativa per salvare la vita di Aldo Moro dal sia i missili Statunitensi
Che affonda il disperato tentativo di pièce di artisti di seminare il terrore in Europa
Non spenderò troppe parole per avvenimenti che sono ben presenti anche chi non si interessa al fondo di politica
Più interessante seguire l'evoluzione dei crac di Craxi che inaugura con la DC la strategia dell'alleanza competitiva
Ecco allora
Era questo il modello nuovo e vincente di Craxi ha ripetutamente offerto al pc illudendosi che i comunisti potessero tramutarsi in quei socialisti riformisti liberali e democratici che avevano vituperato fin dal primo giorno dell'anno nasce più degli argomenti di Craxi comunisti senza più comunismo preferiva ascoltare le sirene della sinistra democristiani
In un libro autobiografico D'Alema confessa il progetto di distrugge il PSI e Craxi i socialisti di crearsi erano i protagonisti della scena loro da Tangentopoli in poi non riescono a essere che comprimari non sanno o non vogliono non rendersi conto
Che per prendere il posto di Craxi
Dietro l'aver devono fare i conti con un non ne sono capaci stia hanno al Governo o meno eccoci
Chissà perché viene rubricate sulla questione Napolitano perché poi a pagina otto uscire dopo questa appassionata difesa della politica che sia il cui sottinteso le i comunisti l'hanno sempre osteggiato
C'è un articolo di
Luca Telese che dice
Il capo dello Stato striglia i dissidenti e l'ex leader di Rifondazione Bertinotti invoca l'alleanza con i borghesi buoni insomma Bertinotti imitare pulita lui dice aggiuntivo ma i comunisti il ruolo come vedete qua
Sugli amori caro vengono messi dal giornale questi due articoli di Bertinotti come suo imitatore e poi l'articolo critico nei confronti della storia comunista di Puglia voglia reperti di Stefania Craxi
Viceversa una difesa da sull'Unità ovviamente certo speciale assai vicino al Presidente della Repubblica va del dal Quirinale lista del dell'unità che bravo giornalista Vincenzo Vasi
A proposito dei messaggi il con Lelli interesse nazionale
In una intervista alla Frankfurter Allgemeine Dom
Song tax assalta Zeitung edizione domenicale
Della Fats
Napolitano ha toccato un nervo sensibile nostra politiche interni all'appuntamento cruciale del voto sulla missione in Afghanistan
Singolarmente aperti una replica di Marco Rizzo che dice l'unica cosa coloristica e Laigueglia rispetto alla definizione di piccoli gruppi supposizioni Ave coloristiche che dava Napolitano di partiti appunto come quello di Rizzo
E dal centrodestra che sono venute le reazioni più contraddittoria ed estreme asse Volontè Buttiglione Bondi rimarca con la saggezza dell'intervento di Napolitano
Accuse invece l'interventismo vengono dal forzista ex radicale Benedetto Della Vedova e da Maurizio Gasparri di AN per cui
Gaspare avere da polizia l'avrebbe dato disposizioni le direttive ai vari settori della sinistra con un uso strumentale e di parte delle sue funzioni
In verità scriveva simile torna inizio settennato una disputa che sembrava essere stata da tempo accantonata riguardo la prerogativa del Presidente della Repubblica non prevista espressamente della Costituzione
Bah condensata in una prassi ormai pluridecennale di esprimere la propria opinione su questioni di interesse generale ed esercitare pubblicamente l'impulso da persuasione morale che caratterizzerà il suo ruolo forse a solo nella primissima fase del suo mandato il predecessore di Napolitano Ciampi
Interpreto in maniera stridente il suo ruolo baluba cori distanziarsi per esempio dalla lega
Quando essa faceva parte della maggioranza per contrastare la deriva secessionista ti europee e nessuno in buona fede accusò in quelle occasioni il capo dello Stato di aver abbandonato il suo ruolo di arbitro per quello che l'allenatore in campo
In questo caso come dal Colle si cercò di precisare fin dal momento delle analoghe dichiarazioni lascia dei giornalisti a fine
S'Napolitano ha voluto rimarcare innanzitutto alcuni principi che regolano un corretto svolgimento della vita politica e istituzionale la necessità da parte della maggioranza di rispettare i suoi impegni innanzitutto mantenendo la propria coesione
Non a caso questi concetti vengono ribaditi alla vigilia della visita in Germania impegno importante non è il caso fissato a inizio settennato per sottolineare la spinta decisive che una iniziativa comunitaria Germania può realizzare per il rilancio del progetto europeo e così ritorniamo al dibattito sul presidente se arbitro o garante
Abbiamo quasi finito ma
Di Rutelli vale la pena di segnalare
Appunto dal Messaggero ed è forse la cosa più interessante sul Partito democratico
Pagina nove
Chi non ci sta può uscire dalla maggioranza la sull'Afghanistan Rutelli dice il programma non è un menu a piacere il Partito Democratico deve parlare ai moderati della Casa delle Libertà su Israele
Dice la reazione non è stata proporzionata mai sotto un grave attacco critico nei confronti di Zapatero anzi scrive Il Messaggero una bacchettata Zapatero
Nel nostro ordine del giorno non cesso e dobbiamo fare il partito democratico questo l'abbiamo già deciso all'unanimità c'è il vice come dobbiamo farlo così Rutelli apre l'assemblea federale della Margherita dopo avere avuto la parola
Dal nuovo presidente dell'organismo Willer Bordon subentrato al ministro Parisi
E così tutti i passaggi dell'intervento di Rutelli
Che dice vanno marcati i punti in comune più che le differenze spero che da noi non succede mai
Che un Presidente del Consiglio debba rinunciare alla celebrazione di un'autorità religiosa qualunque esso sia sulla spinta di una minoranza dice dando una bacchettata a Zapatero
Fra l'altro mentre
Mentre
Ecco sulla destra c'è
Come articoli Barbara ieri il costo sul Storace ricchi mentre Fini accelera sul partito posto il Partito Popolare Europeo Storace avverte il nuovo non è al centro serve più autocritiche
Domani si riunisce l'esecutivo di AN e l'ex governatore organizza la resistenza della destra destra
Il
Previsione di una Fiuggi due come viene
Rubricato Vertigo della Year's costa
Sul messaggero andare a ognuno la sua Fiuggi due però insomma circa conto confondere gli appuntamenti e poi ancora invece su un tema Caro i radicali anche per altri versi a Rutelli ma perversi opposti un interessante articolo sul riformista in prima pagina di Anna Meldolesi che segue da sempre per il quotidiano arancione queste questioni
Il Senato americano oggi discute un tris di disegni sulla legge sulle cellule di lei di disegni di legge sulle cellule staminali che comprendono anche la bestia nera di George Bush
Quando nel maggio due mila e cinque questo testo è passato a sorpresa alla Camera dei rappresentanti il presidente ha mai cacciato per la prima volta di avvalersi del diritto di veto pur di fermarlo
E si tratta della
Di quel documento sulla libertà di ricerca
E Anna Meldolesi parla di questo di questa importante dibattito gli americani e bus prepara la sua nuova guerra alle staminali però come vedete il Parlamento a tutta una serie di
Posizioni diverso
Sul cardinale Scola e sui Carskoe della sua intervista vi abbiamo già detto ma bisogna ritornare sul Corriere sul Corriere della Sera a pagina diciannove
Per segnalare due interviste una delle quali R&D con Boselli
Pagina diciannove
E
Troviamo ecco
La scuola è di tutti la replica del ministro Fioroni a Scola Bertinotti critica il patriarca di Venezia applausi dal Polo
Buttiglione dice il diritto del all'educazione torni ai genitori nessuno vuole favorire la chiesa Enrico Boselli invece
Segretario dello SDI è fra i fondatori della Rosa nel Pugno dice
Parla di Europa ma pensa al Medioevo l'Italia non può fare altri passi indietro e invece Scola il cardinale Scola vuole che si passi dalla scuola di Stato alla scuola delle chiese
Ma il governo Berlusconi ha concesso alla Chiesa la facoltà di scegliere gli insegnanti di religione il centrosinistra cambierà questa norma va assolutamente modificata dice giustamente Boselli
E quanto alla Cei dovrebbe ricordarsi che gli italiani hanno appena votato per respingere una riforma costituzionale che su questo tema avrebbe introdotto sull'autonomia regionale nell'organizzazione scolastica quanto gli italiani stragrande maggioranza sono custodi molto gelosi della scuola pubblica ellade difenderanno
Offre uno dei rari momenti di uguaglianza in alcune zone soprattutto nel Mezzogiorno è l'unica presenza dello Stato
Libertà di educazione che vuol dire si vuole dividere frantumare quanti tipi di scuole ci saranno per ogni religione o anche per chi non crede per i ricchi per i poveri
La scuola pubblica nei decenni passati è servita a integrare i figli del proletariato e oggi può avere la stessa funzione per i figli degli immigrati
Se la Chiesa vuole fare politica prego la faccia e non vi è di più i preti di candidarsi alle elezioni ma sia chiaro che tutti questi interventi in tema di vita pubblica significa non superamento di fatto del concordato così le posizioni di Enrico Boselli della Rosa nel Pugno a proposito di queste questioni articoli sulla faccenda anche sulla scuola sull'Unità e poi Gaetano Quagliariello sul giornale ma lui a questo punto dobbiamo procedere un poco a tappe forzate
L'ultimo tema che vogliamo segnalarvi un ultimo ma non meno importante l'azzeramento dei vertici lombardi della guardia di finanza e come dire notizia notizia ai sviluppo
Azzerati i vertici della guardia di finanza le ha la notizia è stata battuta dalle agenzie intorno alle undici ieri sera quindi i giornali oggi ci danno una serie di articoli
Forse ecco prendiamo fra
Mentre
La Repubblica dalla notizia così
Prima pagina un richiamo e poi alle pagine ventisei e trentacinque due articoli alla pagina ventisei
C'è l'articolo di Luca Fazzo sulla vicenda Pollari e e e poco c'entra in realtà anche se viene mis in relazione del richiamo il privato a pagina trentacinque invece più propriamente tutta la faccenda
Dell'azzeramento dei vertici Lombardia e delle letture che di essa vengono dati
Sono stati rimossi in quattro ufficiali avevano indagato sugli scandali Antonveneta e Parmalat
Una lettera del procuratore di Milano Minale al comandante generale della Guardia delle Fiamme Gialle dice sia garantita la continuità investigativa
Il viceministro Visco dice nessun legame col caso Unipol che era stato evocato e perché perché c'è la questione delle intercettazioni telefoniche
Ed è di questo si occupa si occupano alcuni giornali dandone notizia ancora in modo abbastanza rapido ma
Il Corriere della Sera per esempio nel sommario parla del caso intercettazioni
Le tensioni dei mesi scorsi dopo le pubblicazioni delle telefonate di Consorte ricorderete la talpa chi le ha fatte uscire
Ma invece no dice Emilio Vice Ministro Visco è un'operazione studiata a tavolino un violento attacco politico come dire gettano fango il governo non c'entra con questa vicenda
No no invece il governo centrale dice il giornale che la mette così via tutti gli ufficiali che indagarono su Unipol terremoto nella Guardia di Finanza ha deciso il trasferimento dell'intero vertice della Lombardia la notizia è la stessa
Attenzione però anche il collegamento col caso Unipol può essere lo stesso per cui è visto da due angolazioni diverse
Sono magici sono gli ufficiali che hanno indagato o sono ufficiali che hanno fatto filtrare
Atti che non dovevano uscire sono due cose sostanzialmente diverso cosa smentisce il viceministro Visco con tanta tempestività ieri sera questo per la verità non si è ben capito
Sta di fatto che su questa vicenda il giornale offre una letture e tutti gli altri quotidiani non danno
Abbiamo sostanzialmente finito Baggio perché stiamo parlando di questioni che riguardano la collega giudiziarie i servizi la Guardia di Finanza e allora come non pensare ai
Combattivi cronisti di Repubblica
Bonini e D'Avanzo che da qualche giorno però si occupano di questioni calcistiche quasi che la stesse Repubblica la stessa direzione di Repubblica ritenesse ormai sovraesposto il giornale rispetto alla questione Polledri insomma oggi c'è un'intervista assai interessante sulla Repubblica a a chi interessa naturalmente
Alla bestia nera di tutta la vicenda del calcio insomma
A quello che è diventato il mostro per antonomasia da sbattere in prima pagina ma oggi e oggi c'è un'intervista ma oggi su repubblica indovinare chi la fa Bonini e Davanzo
Che di quei da da Pollari a Moggi insomma
E poi ancora purtroppo su Repubblica non abbiamo potuto occuparci anche perché onestamente non abbiamo nemmeno avuto il tempo di reagire l'abbiamo solo potuto scorrere ma ve lo segnaliamo due pagine fitte
L'Italia sta riacquistando fiducia a pensioni e sanità la sfida più dura parlare il ministro dell'economia Padoa Schioppa nel forum di Repubblica
La politica le opzioni politiche del ministro dell'economia due pagine sul quotidiano diretto da Ezio Mauro
Abbiamo abbiamo praticamente finito ci puliamo finire come esempi con un sorriso il comune nota sulla sulle pagine culturali possiamo citare
Il riformista in prima pagina e lui dice sempre una rubrica di Giuliano da Empoli
Sui tipi sinistri
Sono tre quattro personaggi che vengono descritti secondo una tipologia poi si sceglie da parte della dei lettori quale quello preferito diciamo così
L'altra volta i BTP erano i risentiti a vincere fra le preferenze direttori De Michelis su Fabrizio Cicchitto Paolo Guzzanti
E invece oggi se sono gli orfani l'orfano ha bisogno di certezze e in cambio offre un po'di libertà e chi sono gli orfani Alberto Asor Rosa Antonio Tabucchi Rossana Rossanda ed erri De Luca
Noi l'abbiamo letto l'articolo di Tabucchi devo confessare di di da Empoli vero confessa però abbiamo versato una cosa etnica e cosa sia orfano Alberto Asor Rosa è evidente
Dell'opera ISMU prima e dell'autonomia del politico dopo
Di che cosa si orfane Rossana Rossanda è evidente del Partito Comunista che mi salato gli atti Ingrao Emmaus dubbie
Di che cosa sia orfano erri De Luca è evidente la Commissione forse il servizio d'ordine di Lotta continua
Ma di chi è orfano Antonio Tabucchi va bene con questo dubbio possiamo anche lasciarsi Perucci
Un signore
A
Ma
Ecco
Questa
Sì undici comunque
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