Intervista a Alessandro Merli sul fallimento del negoziato del "Doha Round"

Radio radicale dopo la dichiarazione ufficiale da parte del segretario del Organizzazione Mondiale del Commercio Pasqua la mi di arresa sostanziale per quanto riguarda la le trattative per il negoziato del Doha Round è il giorno dopo il momento naturalmente delle polemiche e delle reazioni dei veleni per quanto riguarda le reciproche responsabilità che hanno portato a un fallimento vicino proprio al alla morte per quanto riguarda questo ciclo di negoziati avviato nel due mila e uno per capire di di più della materia dell'oggetto della questione delle posizioni in campo degli attori al tavolo del negoziato abbiamo in collegamento telefonico la firma importante Il Sole ventiquattro Ore Alessandro Melli buona sera
Lavori allora io ti chiederei proprio andando con ordine qual erano i nodi alla all'ordine del giorno sui quali si era arrivati a questo ulteriore fase negoziale
Bisogna ricordare anzitutto che il Doha Round era nato subito dopo l'undici settembre la fine del due mila uno quando si pensava che
Una liberalizzazione del commercio internazionale nella direzione di dare maggiore accesso ai mercati dei Paesi industriali per le merci prodotte dai Paesi più poveri
Potesse in qualche modo contribuire a eliminare o comunque a ridurre la povertà e quindi in un certo senso inaridire far seccare i canali di reclutamento del terrorismo si ragionava così visse i Paesi più poveri diventeranno meno poveri forse ci saranno meno incentivi per i loro abitanti a rivolgersi a strade come quella del terrorismo anche se fino ad allora i grandi paesi
Non erano del tutto favorevoli a questa tipo di liberalizzazioni in particolare e poi le questioni sono venuti al pettine questa settimana ma dopo settimane se non mesi di rinvii gli Stati Uniti avrebbero dovuto ridurre
I sussidi ai propri agricoltori d'Europa
Si doveva impegnare a ad abbassare invece i dati le tariffe
Alle importazioni sempre il settore agricolo e i grandi Paesi emergenti quindi non i paesi più poveri ma i paesi in via di sviluppo che stanno un po'meglio con i cosiddetti a medio reddito il Brasile l'India la Cina avrebbero dovuto abbassare i propri dati
Sui prodotti industriali sui servizi in modo da compensare un po'per i Paesi industriali aperta che avevano sull'agricoltura e consentirà loro invece di rivolgersi a questi nuovi mercati alla fine la trattativa
Si è bloccata perché le parti non volevano muoversi in particolare nelle ultime battute è stata assolutamente irremovibile la posizione degli Stati Uniti nonostante nella settimana precedente al G otto i capi di stato di governo avessero detto che bisognava portare importo il negoziato ma alla fine dei grandi protagonisti di questa trattativa
Negli Stati Uniti in modo particolare non si sono mossi di un millimetro quindi rifiutando anche le concessioni che venivano fatte da altri se ne fa testimonianza sicuramente la posizione molto dura del commissario europeo al Commercio Peter Mandelson inglese visivamente non è da
Tacciare appunto di anti americanismo di atti atlantismo che ha rimesso le responsabilità agli Stati Uniti che comunque le hanno rimesse anche all'Unione europea per quanto riguarda alcune posizioni in particolare e chi è che si è distinto nella difesa interessi di bottega nella nell'ambito dell'Europa
Ma è chiaro che come sempre quando ci sono questi fallimenti quando collasso noi negoziati poi c'è uno scambio di accuse si punta al diritto alla alla vicenda gli uni contro gli altri e chiaro che in Europa
C'è da sempre un gruppo di Paesi direi
Capitanato dalla Francia che è contrario a qualsiasi liberalizzazione per per i prodotti agricoli d'Europa aveva però mostrato di volere in qualche modo muovere nella direzione richiesta anche dai paesi emergenti però irremovibili camere cane evidentemente ha bloccato tutto come sempre poi in questi casi si tratta di una discussione molto tecnica ma le ragioni sono poi molto politiche
è chiaro che ci sono negli Stati Uniti a novembre le elezioni cosiddette di Mitt dove gli stati umorali sono molto importanti
Per l'amministrazione Bush e quindi il governo americano non voleva andare a queste elezioni presentandosi con un annuncio di tagli ai sussidi agli agricoltori e al tempo stesso nel due mila sette come sappiamo ciò le elezioni in Francia infatti dalla fra dove pure insomma la lobby agricola sappiamo che è molto potenti i fatti dalla Francia nelle ore immediatamente dopo il fallimento del dell'accordo si sono levate delle voci quasi di sollievo per il fatto che sia saltato tutto così ci si salvava anche da quelle modeste liberalizzazioni che erano state promesse
Ecco a quel punto a questo punto quali sono le conseguenze di questo fallimento e Toto per quanto riguarda il prosieguo del negoziato del Doha Round ci si riprenderà se si in che tempi appunto al tuo è anche ricordato questi appuntamenti politici importanti che riguardano alcune attori in particolare impegnate all'interno di questo negoziato sarà un'attesa lunga comunque prima della ripresa
Ma se il ventinove consigli politica secondo il momento tutto è congelato c'è da dire che perché si era parlato di questa scadenza di questo der Landi fine luglio al massimo di metà agosto perché
Il governo americano non ne copia di sua
Poi con una una no no sua propria capacità negoziale sono quella che gli viene concessa dal Congresso quindi congresso deve dare all'amministrazione l'autorità per negoziare questa autorità negoziale questa autorizzazione chiamiamola così da parte del Congresso scade a metà del due mila sette siccome coi ci vogliono alcuni mesi per predisporre tutta la legislazione alcuni mesi per passare attraverso il congresso è chiaro che non si poteva andare oltre questa questa data di di quest'estate a questo punto si rischia che si arrivi a metà del due mila sette quando scadrà appunto questa autorizzazione del Congresso americano all'amministrazione
Bushra negoziare a quel punto mi sembra difficile che l'Amministrazione Bush voglia spenderò possa spendere il capitale politico se ancora ne avrà per andare contro gli interessi delle varie lobby agricole
E non dimentichiamoci che a quel punto metà del due mila sette l'abitazione bussare alla sua fase discendente cioè George Bush sarà un presidente sull'Africa diritto del suo secondo mandato quindi con ben poco capitale
Politico da spendere la conseguenza più ovvia è che chi ci rimette naturalmente nel frattempo sono soprattutto quelli che evadono destina erano destinati ad essere i principali beneficiari di questo Doha Round cioè i Paesi più poveri anche se Mandelson ha detto che l'Europa comunque applicherà
Alcune misure che consentiranno in ogni caso all'importo appunto dei Paesi più poveri di accedere al mercato europeo però è una cosa ben diverso naturalmente da un un accordo
Complessivo sulla liberalizzazione certi settori della sinistra radicale gridano anche
Con un certo entusiasmo alla fine della globalizzazione attraverso il per i fautori del liberismo e del mercatismo economico tu sei d'accordo con questa interpretazione
Ma non sono d'accordo perché le cifre ci dicono il contrario cioè ci dicono che i paesi che sono rimasti i più poveri sono quelli che sono stati tagliati fuori dalla globalizzazione cioè se guardiamo nel mondo
Quali sono i Paesi che negli ultimi diciamo quindici vent'anni
Hanno eliminato più vasti strati di povertà dalle loro popolazioni sono i Paesi che in un certo senso si sono tuffati nella globalizzazione penso naturalmente alla Cina ma anche all'India
Lo stesso Brasile i Paesi come quelli africani che sono rimasti i margini sono rimasti tagliati fuori dalla globalizzazione e quindi dalle grandi correnti del commercio
Internazionale sono anche quelli che continuano a soffrire della povertà direi più abietta delle loro popolazioni quindi non so se ci sia da gioire per questo chiamiamolo fallimento della globalizzazione perché poi alla fine chi diciamo ne soffrirà di più sono i Paesi che già adesso sono tagliati fuori da questo da da da questo flusso diciamo che favorisce il commercio libero favorisce la crescita e la crescita naturalmente favorisce la peste economiche Quetta favorisce la riduzione della povertà al di là dell'ideologia diciamo che sulle cifre che ci dicono che questo è avvenuto nei paesi che hanno chiamiamo così diciamo così hanno globalizzato di più parliamo della appunto della della Cina dell'India e e del Brasile
Alcune organizzazioni governative ha detto era meglio e meglio nessun accordo piuttosto che un cattivo accordo però questo è una cosa abbastanza discutibile per esempio una cosa che era già stata concordata era che i grandi paesi sospendere sui sussidi all'export che all'export agricolo che sono una delle cose
Più distorsive che più penalizzano i Paesi poveri naturalmente alterata la trattativa si Adriano anche queste cose positive che erano già state concordate
Comunque complessivamente per concludere che valutazione fai tutto questo sei la le previsioni volgono al peggio insomma o ci sono i margini insomma per un come dire un un colpo di coda un'assunzione di responsabilità prelevare un qualche tipo di di di compromesso in futuro
Ma oggi Mandelson proprio in un'intervista alla mia collega De Sole ventiquattro Adriana cerette li corrisponde da Bruxelles ha detto a questo punto solo Bush si può bloccare
Questo negoziato resta da vedere se Bush effettivamente all'interesse politico per concentrarsi su questo
Su questo tema se non è sviato tra da altre tematiche qualcuno parla addirittura di anni per esempio il ministro indiano Kamal Nath subito dopo il fallimento della trattativa ha detto ci vorranno mesi se non anni
Prima che la trattativa possa ripartire veramente qualcuno parla della prossima Amministrazione americana che come sappiamo si insedia all'inizio del due mila e nove al momento è abbastanza difficile
Non è salutare previsioni non essere pessimisti o anche fare
Fare previsioni potrebbe verificarsi come successo narrando precedente di liberalizzazioni che pur Uruguay Round che a un certo punto subì anche quello un un tracollo nel negoziato avviato nell'ottantasei nel novanta si interruppe bruscamente poi però riprese che alla fine del novanta alla fine novanta tradito novantaquattro
Poi andò in porto somma diciamo però che c'è un rischio ancora direi che per contraddire quello che dicevi prima sulle posizioni
Diciamo della forse più più radicali contro la globalizzazione che quello che succederà è uno sfaldamento del multilateralismo che è quello che in qualche modo difendevo in qualche modo garantisce che anche la voce dei Paesi poveri
Venga ascoltato perché a questo punto
E ci sarà una proliferazione di accordi bilaterali con quelli che per esempio gli Stati Uniti ha fatto con vari Paesi ecco detto nella realistica il rischio implicito la Cattolica
Naturalmente di questi accordi bilaterali è che sono molto più squilibrati un accordo multilaterale fatto da centoquarantanove parchi dove è chiaro che ce ne sono alcune che hanno sempre più voce in capitolo di altre queste sono gli Stati Uniti l'Unione europea al Brasile l'India l'Australia la Cina però
Comunque si garantisce che in qualche modo venga sentita venga ascoltata la voce dei paesi più poveri tant'è vero che a un certo punto il negoziato si bloccò l'anno scorso proprio sulle richiesto dei paesi poveri che non volevano accettare
Delle condizioni calo sembravano vessatorie se si passa degli accordi bilaterali è chiaro che il gli Stati Uniti che negoziano con un piccolo paese centroamericano hanno evidentemente il coltello dalla parte del manico e quindi possono possono includere in questi accordi bilaterali delle condizioni che sicuramente non avvantaggiano questi questi Paesi sono quindi come dicevo si rischia di cadere in una situazione in cui i primi ad essere danneggiati sono proprio quei paesi poveri che dovevano essere i principali beneficiari di di questo ramo
Che il quadro dunque tutt'altro che ottimistico saremo comunque a vedere ringraziamo salutiamo e Sandro Melli del Sole ventiquattro Ore grazie presso intervenuto grazie a voi