"Le grandi sfide dell'economia". Dibattito con Tommaso Padoa Schioppa e Luca Cordero di Montezemolo

Gli anni a Cortina e questa sera sarà qui per noi sarà Corrado Augias autore de I segreti Chirone credo che sia anche qui in sala l'abbiamo già incontrata
E ci parlerà nella città eterna insieme con lui Toni Concina vice presidente dell'associazione Amici di Cortina cultura
Alle ventuno e trenta per gli ospiti dell'hotel Miramonti al Miramonti ci sarà Magdi Allam chi farà un prosieguo della serata che ha già fatto qui ieri sera
Mentre invece domani alle diciotto ci sarà un incontro dal titolo a quella guerra negli occhi
Interverranno Valentina Colombo autrice del volume Parola di donna corpo di donna della Mondadori Tiziana Ferrario autrice del vento di Kabul cronache cronache afgani
Andrea Nicastro autore del volume in Assiria Bugie tra pace e guerra
E Toni Capuozzo inviato del CPT di cinque condurrà Maria Giovanna Maglie mentre invece alle ventuno e quindici un'altra incontro anche questo molto interessante Avanti popolo ma dici qualcosa di destra
Ne parleranno Gian Antonio Stella autore de Avanti popolo direzioni Angelo Mellone autore di dì qualcosa di destra di Marsilio
Luca Telese autore di Cuori neri e Assunta Almirante condurrà Roberto Arditti Porta a porta RAI uno e adesso veniamo all'incontro di questa sera
Faccia a faccia fra Tommaso Padoa Schioppa è Luca Cordero di Montezemolo dal titolo le grandi sfide dell'economia innanzitutto chiedo di accomodarsi qui oggi abbiamo scelto di farlo stare sotto il pavimento
Alessio Di Mauro che sarà il nostro vignettista e chi interpreterà questi incontro chiama sul palco Enrico Cisnetto chiese sarà il conduttore della serata grazie era
Luca Cordero di Montezemolo e il primo e il ministro dell'Economia Tommaso Padoa Schioppa grazie
Dunque
Parliamo
La verità gli hanno messo vada possiamo fare il gambe perché avete i microfoni e dalle parti tu di qua l'udiva va bene perché avete microfoni sul bavero della giacca che allora come vedete c'è tanta gente che significa tantissima pesa per questo incontro che mette a confronto
Un
Un uomo di quelli che io di finire simbolo della classe dirigente di un Paese una vita in Banca d'Italia
Rappresentante italiano al vertice della BCE economista e uomo di cultura scrive deliziosamente questo è il suo ultimo libro ma mi ha scritto tanti non a caso è sull'Europa questa qua
Per favore so che c'è un po'di disagio logistica però siamo qui per ascoltare
La telecamera e servono anche quelle
Anche quelle servono cercate cercate di pazientare comunque ci sono anche c'è anche megaschermo per qualche
Allora mi fate continuare
Abbiamo capito adesso si toglieranno un momento abbiate pazienza siete tutti i ritardi siamo in vacanza
E dall'altra parte Luca Cordero di Montezemolo ha iniziato adesso al suo terzo anno di presidenza della Confindustria e che per la terza volta viene a Cortina e di questo gli siamo molto molto grati presidente della Fia presidente la baraccopoli Ferrari
Recuperano recupera recupera recupera in tempo
Pie'ce la mettiamo tutta ce la mettiamo come sempre ma magari vincendo a a a Montorio sarebbe la prima in Turchia vogliamo dobbiamo vincere tutte quindi c'è poco da fare atto fa
In Ungheria già prega mi ha fregato la pioggia come peraltro anche quando ordina rischia di rovinare la festa non solo
Ma
Quindi abbiamo due grandi ospiti ai quali voglio cominciare con fare una domanda diciamo più leggera
A Montezemolo tu ce lo avevi Padoa Schioppa del Consiglio i ministri che spiega ministro Ferrero di Rifondazione
Bisogna fare la riforma delle pensioni o a suo sostegno sottosegretario all'Economia il verde Paolo Cento che peraltro è venuto qua che ci che
Non bisogna più fare lo sviluppo economico perché c'è stata troppa velocità economiche nuova Padoa Schioppa in quel Consiglio dei ministri
Ma il dato però non lo invidio io vi chiederei di cominciare possibilmente con cortesia
Di spiegare che
Ad alcuni esponenti del suo governo che le buone riforme che sono state fatte dai governi precedenti non debbono essere cambiate solo per il fatto che sono state fatte da altri questo
Questo
Questo questo credo sia una buona regola sempre
In particolare in queste settimane noi imprenditori siamo preoccupati
Per quanto vediamo avvenire in particolare per tutte le leggi che riguardano l'ambiente da parte del ministro Pecoraro Scanio perché in un clima che vogliamo più vicino all'impresa e possibili sentiamo mettere ulteriori complicazioni ulteriore difficoltà e questo da un lato ci preoccupa
E dall'altro si fa sentire un clima che non è quello che vorremmo sentire vorremmo sentire un po'più tifo nei confronti di chi intraprende di chi rischia di chi esporta di chi crea decrescita benessere e occupazione
Per favore
E lei esisteva una geniale e lei ministro ce lo vede Montezemolo con i tanti Brambilla
Che vorrebbero dichiarare guerra la Cina imporre dazi protezionistici magari uscire dall'euro come la come sarà una figura Montezemolo con con i piccoli industriali
Cosiddetti ruspanti con una parola una vocale nell'ora figuro combattivo persuasivo
Coraggioso quello delle sue domande mostrano che ognuno dovunque si trovi Pepe
Devi fare opera di persuasione innanzitutto in casa sua
Allora cominciamo a fare
Insieme una a spendere una sorta di cartella clinica dell'economia italiana qual è lo stato di salute perché si passa da parole come declino a parole come ripresa senza soluzione di continuità allora siamo in declino siamo in stagnazione ce la ripresina c'è la ripresa ce l'ha ripreso una se dicessimo suggerisco ma poi fate voi che ci sono segnali e opportunità positive di natura congiunturale ma che il quadro clinico strutturale rimane la prognosi abbastanza riservata cercheremo una cosa giusta o no
Prima lei
Sì diremmo una cosa giusta la
L'economia
A andamenti ciclici e a tendenze di fondo gli andamenti ciclici sono questioni di trimestri di un anno di due anni gli andamenti di fondo sono questioni di lustri e di decenni e quindi è perfettamente possibile che ci sia un andamento ciclico favorevole
E una tendenza di fondo non favorevole e questa è esattamente la combinazione in cui ci troviamo adesso l'economia italiana che è stata la più dinamica economica in Europa per oltre quarant'anni da circa dieci anni cresce poco o non cresce
E però continua ad avere i suoi andamenti ciclici il momento ciclico che vive adesso è un momento di ripresa
Guai a confondere la ripresa con la crescita ma certamente la ripresa è un fatto positivo che facilita molte cose e che non deve tuttavia far perdere di vista la tendenza di fondo che
Carenza di crescita necessità di politiche che rilanciano la crescita
Giudizio di quattro zero
Ma io credo che noi oggi ci troviamo di fronte ad una a dei segni di ripresa che seppur non consolidati sono incoraggianti
Credo e non lo dico perché rappresento gli imprenditori italiani ma perché è un dato di fatto che e l'impresa che sta rimettendo in moto l'Italia e lo dimostrano i dati sulla produzione industriale
Lo dimostra la grande capacità tecnologica innovativa del settore della filiera metalmeccanica lo dimostrano i dati sull'export
Ma lo dimostrano anche il il contributo fondamentale che le imprese stanno dando al alle entrate al mal gettito di imposte che sta crescendo più delle normali aspettative
Se noi partiamo da questo abbiamo bisogno di evitare un errore enorme di pensare che questa crescita alla porta la cicogna e che non bisogna aiutare sopporto supportare questi segnali di crescita mettendo al centro l'impresa
E mettendo proprio non solo per noi imprenditori la crescita e la cosa più importante ma per il Paese il focus l'obiettivo prioritario e la crescita la crescita
Vuol dire
Tante cose a maggior ragione vuol dire aumentare le entrate quindi avere più risorse addirittura per diminuire le tasse e questo lo ha detto
Lo stesso ministro poco tempo fa io credo che sia importante però e lo dico di fronte a una persona che stimo a una persona di qualità come il ministro Padoa Schioppa credo sia necessario dirci con chiarezza due cose primo
Noi abbiamo un debito pubblico insopportabile
E abbiamo una spessa corrente che rappresenta al netto senza parlare degli interessi il quaranta per cento del PD
Un Paese serio non può pensare al proprio futuro con questo massiccio sulla testa e quindi abbiamo bisogno di scelte vere
Coraggiose dei tagli di spesa improduttiva di tagli di sprechi di non nuove tasse
E di trovare risorse per le investimenti in infrastrutture di cui abbiamo come cittadini e come imprenditori un bisogno estremo e risorse per la ricerca l'innovazione e la tecnologia
Che rappresenta il futuro della competitività del prodotto italiano
Come ogni imprenditore fa grandi sacrifici per tagliare per fare efficienza e per recuperare risorse per gli Investimenti abbiamo bisogno che chi ha l'onore e l'onere di governare questo Paese
Abbia il coraggio di fare tardi agli sprechi alla spesa e di reperire risorse per lo sviluppo devo dire
Devo dire
Devo dire che abbiamo apprezzato le linee del DPEF perché per la prima volta da un po'di tempo a questa parte si pongono due obiettivi importanti primo
Un obiettivo del tre per cento sul PIL quindi di ripristinare un avanzo primario che dobbiamo dire con franchezza oggi non c'è e quindi ognuno si deve assumere le sue responsabilità
Secondo quello di puntare finalmente ai quattro settori che sono il in settori
Sede dei maggiori sprechi
Della maggiori costi spesso improduttivi
Sanità
Previdenza pubblica amministrazione e trasferimento dallo Stato agli enti locali gara gradiremmo sapere qualcosa di più oltre su questi quattro titoli già importantissimo su quali saranno le misure se che si intende
Usare per appunto affrontare questi grandi temi dove si possono recuperare risorse fondamentali per la crescita ministro rifare Cremona
Montezemolo abbia come dire messo gli occhi su traduco in giornalisticamente è un po'è un po'così
In maniera un po'critica ma ha già messo gli occhi su quei diciannove miliardi di euro in più che un po'inaspettatamente sono arrivati dal Fisco nel primo semestre e quest'anno rispetta se basteranno sposto è già partita una specie di corsa
All'accaparramento di questi quattrini è lei e lei a a diciamo messo le mani avanti dicendo giù le mani da questa cosa
Che come come come
Pensa di trattare questa questo questo questa pepita d'oro trovata
In più rispetto a quello che avevate previsto e
Comunque al di là di questa battuta sui diciannove miliardi in più ci sono le risorse di cui ha parlato adesso Montezemolo per le cose credo sagge per le quali intende
Fargli spendere questi soldi
Ma la sua domanda contiene molte domande intanto la dimensione della BTP Teodoro è tutta da valutare la cifra che lei ha fatto
Una cifra iperbolica che non mi sembra che corrisponda all'incremento di entrate fiscali su quale possiamo contare
Dall'incremento che c'è effettivamente stato e che ancora due mesi fa non era previsto che non era previsto
Merita questo né dal precedente governo bisogna poi fare alcune correzioni per vedere su che cosa si può veramente contare affine a materia in maniera duratura bisogna vedere come va
La parte restante dell'anno bisogna distinguere quello che un'entrata straordinaria ancora legata condoni che non si ripeteranno negli anni prossimi bisogna togliere quella parte che è legata alla ripresa congiunturale e che quindi è una componente fisiologica sulla quale non si può contare nelle tendenze di lungo periodo
Ma sono convinto che anche fatte queste correzioni qualcosa resta e quindi e l'annata sarà dal punto di vista delle entrate fiscali io mi auguro migliore di come e la si prevedesse ancora due mesi fa
Questo è parte della
Verifica dello stato dei conti che comunque dovremo fare all'inizio di settembre noi per ora lavoriamo ancora su una situazione dei conti che è stata valutata nel corso del mese di giugno alla fine di giugno e che è quella sulla quale e costruito l'obiettivo del cosiddetto DPEF il Documento di programmazione economica e finanziaria che è quello che costituisce la base del lavoro che faremo sul bilancio
In settembre e quando faremo ai primi di settembre questa verifica vedremo che le cose vanno meglio dal punto di vista delle entrate fiscali
Forse vanno meno bene da qualche altro punto di vista così come ci siamo accordati in giugno che se non
Stanziava amo nuovo denaro per gli investimenti delle ferrovie dell'Anas
Si fermavano cantieri in tutta Italia e quindi abbiamo dovuto fare una manovra in parte per destinare alla ripresa dei lavori in questi due campi e le risorse ricavate così vedremo probabilmente in settembre che ci sono alcune domande di maggiori stese oltre a esserci maggiori entrate
Su questa base faremo anche una revisione della dimensione della manovra che era stata prevista a giugno io non penso che gli ordini di grandezza Khan cambieranno in maniera fondamentale e penso che il messaggio principale che è stato dato col documento di luglio che quello di dovere intervenire
Nei quattro grandi fronti della spesa pubblica quindi sanità previdenza
Enti locali governi locali Comuni Regioni Province e quello che si chiama impropriamente Pubblico impiego ma che in realtà sono le funzioni fondamentali dello Stato l'istruzione la giustizia
La sicurezza interna ed esterna l'amministrazione delle Finanze cercare di in ognuno di questi settori e di e trovare il modo di fare economie di Spesal senza sacrificare la funzione che svolgono questa esigenza secondo me rimane
L'obiettivo a cui si deve puntare che è quello di portare
Di nuovo l'Italia a
Essere in regola con le regole dell'Unione europea e cioè portare il suo disavanzo al di sotto del tre per cento resta l'obiettivo
Che dobbiamo raggiungere può darsi che il pezzo di strada che occorre fare per raggiungerlo sia leggermente più breve meno faticoso di come ci è sembrato in luglio può darsi
E naturalmente saremo i primi a rallegrarsene perché
E l'impegno è grandissimo lo sforzo da fare è notevole e
E quindi tutto quello che lo può attenuare è benvenuto però credo che sarebbe
Un'illusione pensare che questi dati sull'entrata cambino i termini fondamentali del problema
Ma lei crede
Si riuscirà a fare questi interventi pensa che
Il trasferimento di queste grandi opzioni scritta in questo documento di luglio si trasferiva in finanziaria perché era sembrato
Qualche tempo fa che la manovra correttiva rispetto
A i conti precedenti dovesse essere molto forte poi in realtà i giornali hanno scritto una manovrina adesso si teme che era una Finanziaria diventi una finanziari Ina non so se si può dire così
Perché probabilmente diciamo c'è spinte e controspinte dentro governo retto la maggioranza allora lei conta di riuscire a trasferire quello che c'è scritto nel DPEF e Finanziaria
Ma se non ritenessi possibile non non sarei qui a parlare con lei
E se lo potessi per fatto e per garantito mentire ai una
è un è una cosa molto difficile che richiede un notevole concentrazione di volontà e di accordo direi nell'intero Paese certo nel governo che ha
Una maggioranza eterogenea ma non solo nel governo il governo deve parlarne con almeno due grandi e categorie di interlocutori che sono le parti sociali quindi le rappresentanze degli imprenditori e dei lavoratori sono numerosissime categorie quando si fa una seduta di concertazione piena ci sono centocinquanta persone in una sala di riunioni lei può immaginare quanto sia
Difficile neanche le sinfonie di Mahler con il massimo numero di suonatori hanno centocinquanta strumenti nella sala quindi la concertazione non è un'operazione facile
E il secondo gruppo di interlocutori sono i rappresentanti di Regioni Comuni e Province anche qui una sala di oltre cento persone bene ognuno di questi due gruppi gli interlocutori
A sua volta
Eterogeneo rappresenta situazioni diversissime ci sono imprese che vanno bene imprese che vanno male ci sono righe sindacati orientati in un senza sindacati orientati in un altro e certamente se non c'è
Una base larga di consenso anch'essi non ci deve essere
E l'altro sottoscrizione di un di un contratto perché il governo poi deve e prendersi le responsabilità proprie e saper decidere comunque ma anche se non c'è
Una sottoscrizione punto per punto di quello che si fa
Un Paese delle dimensioni dell'Italia non cambia in maniera profonda se non c'è un consenso ampio questo è difficile e lo vedremo in sette
Potete colmi il ministro è prudente ma ho l'impressione che volesse dire quando ha descritto con la sala piena di centocinquanta rappresentanti di varie categorie che ci fosse una sorta di ritualità inutile o addirittura dannosa
Quella in quei quel meccanismi concertativi almeno quelli che sono stati praticati fino adesso altra parte lasciar fuori qualche categoria significa inimicarsi era e mettere in modo da delle polemiche per l'esclusione come si fa a
Diciamo
Trovare il giusto punto di equilibrio tra sentire le voci e però poi lasciare che il governo decida è solo una questione di
Volontà politica o c'è altro
Ma io intanto credo che la concertazione sia un uno strumento dialogo assolutamente indispensabile positivo a condizione poi ma mi sembra che questo il ministro lo abbia detto che deve governare deve a vere
Autorevolezza coraggio di decidere e di creare il consenso dopo perché se in questo Paese ogni decisione deve essere preceduta dal consenso di tutti è impensabile governare
Io
Io credo però io credo però che sia giusto
Approfittare anche di quest'occasione per fare una riflessione su la situazione in cui noi ci troviamo in generale perché vedete da un lato ci sono delle grandi opportunità io vedo una grande reazione dell'impresa
Grandi medie piccole e piccolissime vedo una grande spinta verso l'internazionalizzazione verso i passaggi generazionali verso l'innovazione verso la ricerca
Vedo uno sforzo straordinario e lo dimostrano i tanti tantissimi casi di eccellenza che ci sono nel nostro Paese
Credo però che l'Italia diciamocelo francamente sia un paese in cui è difficile cambiare quando siamo nei convegni siamo tutti d'accordo tra questo poi e porre in essere delle decisioni anche impopolari
Spesso molto difficile io credo che le decisioni e lo dico a un ministro del governo che si prenderanno o non sin prenderanno saranno decisive per dove vogliamo che sia il nostro Paese tra dieci anni c'è una competizione nel mondo
Enorme
Il mondo non aspettai i rituali della politica italiana non aspetta ancora
Delle situazioni sindacali cui io auspico che qualche sindacalista faccia qualche viaggio in più a cominciare dalla Germania per vedere come sta cambiando il mondo
E dico che anche noi come imprenditori abbiamo e sappiamo di avere delle grandi responsabilità
Io credo che una classe borghese oggi debba essere portatrice di valori e non solo di richieste
Credo che paradossalmente questo Paese abbia bisogno di persone perbene che facciano bene il proprio mestiere e paradossalmente dico che se tutti a cominciare da chi
Fa la politica facesse bene il proprio mestiere credo che questo Paese abbia delle prospettive
Straordinaria dico che abbiamo bisogno anche di un capitalismo moderno di una società civile che si assuma le proprie responsabilità in termini di etica
Di innovazione di senso di responsabilità di propensione al rischio
E credo che la reazione dell'impresa sia stata fondamentale se qualcuno magari in questi anni al si era un po'distratto fare qualche investimento di troppo nell'immobiliare o nel finanziario e tornato forte nelle proprie imprese
Prodotto clienti mercati internazionalizzazione io credo però che ci sia una cosa che ci preoccupa e cioè
L'estraneità della sinistra e devo dire francamente anche di alcune parti della della della destra verso i veri valori del mercato perché questo
è il male della politica italiana abbiamo bisogno in questo paese di più concorrenza
Di più competizione di più meritocrazia di premiare i migliori di a vere e meno Stato che fa concorrenza sleale ai privati sul territorio con dei servizi
Con dei servizi l'olandese
Con dei servizi scadenti
Con dei servizi senza concorrenza e diciamoci la verità oggi gli imprenditori italiani hanno un doppio peso oltre a delle grandi responsabilità di cui ripeto cessa piano di doverci far carico uno abbiamo una tassa ingiusta
Che punisce la crescita come l'IRAP di cui ci siamo sentiti fare tante promesse in tanti anni ma è sempre lì
Abbiamo un costo unitario per unità di prodotto che è aumentato
E in maniera esponenziale rispetto a qualunque altro Paese europeo devo dire che abbiamo apprezzato anche qualche giorno fa quando il Presidente del Consiglio ha confermato l'impegno del governo
A ridurre di cinque punti il cuneo fiscale e quindi il costo del lavoro questo è un fatto importante
Chi facciamo questi cinque punti lei raccordo Sissi vi faremo e quanto però sindacato equatoriali imprese ai lavoratori poi al lavoratore alle prese non non le paure mandato non può pensare che io venga qui stasera per fare un annuncio di cose nuove che questi punti si facciano non c'è dubbio che ci sia una ripartizione tra ciò che andrà in busta paga e ciò che resterà l'impresa è anche noto e lo posso confermare credo che questi siano gli elementi essenziali percentuali speriamo dopo
Scusate un proprio no io volevo dire solo un'ultima cosa
Io credo
Che ci sia però un problema di fondo io sono convinto che se in questa sala chiedessi ad uno ad uno ai tanti imprenditori presenti e parlo imprenditori nel senso più lato della parola non sto parlando solo industriali se ci fosse la bacchetta magica cosa chiederebbero e di avere un Paese con meno burocrazia meno complicazioni e maggior facilità a fare il proprio mestiere
Allora
Allora
Parlando prima come cittadino e poi come imprenditori qui non è che si tratta di ripetere quello che diceva Martin Luther King lo dicevo io sogno ma e troppo chiedere a chi fa politica a chi ha l'onere di governare a Kidman la responsabilità di fare un'opposizione costruttiva in funzione di delle grandi scelte che questo Paese deve fare
Possibile sognare un paese normale
In cui in cui
Prima si si fanno e si investe nel fare e venti quaranta carceri e poi si mettono fuori i delinquenti
E non onestamente
E non il contrario
Perché noi dobbiamo prendere atto con rammarico che l'unico vero accordo
Tra la Casa delle Libertà e cioè l'attuale opposizione
E la maggioranza che tutti auspichiamo invece sulle scelte serie le infrastrutture la concorrenza la riforma e la semplificazione della burocrazia c'è stata solo sull'indulto questo è stato l'unico accordo e e allora questo è preoccupante è possibile sognare un Paese in cui un imprenditore non debba aspettare nove anni per aprire una finestra nella sua fabbrica quando in sei mesi all'estero ai permessi
è possibile avere un paese in cui tutti paghino le tasse con giuste equità perché un Paese serio vanno a fare
Allora io credo io credo che ogni tanto noi dobbiamo un po'uscire
Dai problemi contingenti e farci ognuno carico delle proprie responsabilità nel guardare avanti io devo dire
Ho apprezzato molto il decreto Bersani sulle liberalizzazioni perché è un primo segnale
Si è rotto un immobilismo questo è un Paese soffocato dalle corporazioni soffocato dai bar dal tramandare tra padri figli indipendentemente dal merito tante situazioni che non sono solo quelle dei tassisti mi auguro
Che il governo la maggioranza abbia la
La forza della coesione politica per affrontare le vere liberalizzazioni noi non possiamo continuare ad avere un costo dell'energia che il trenta per cento superiore a qualunque paese europeo non possiamo avere un Paese
In cui nelle università le università non vengono premiate per le ricerche per quello che producono per quello che sanno ma solo per per l'anzianità dei professori nel due mila e sei allora
Credo che queste profili
Queste essi hanno le vere liberalizzazioni e devo dare atto con soddisfazione
Al al Governo al ministro Bersani per lo meno di aver iniziato questo capire questo è un fatto importante visto il silenzio il deserto in cui ci trovavamo
Ministro
E sono c'è c'è da dire che che le gli interventi sì in questo Paese si sta si pensa sempre che devono essere fatte su qualcun altro
Per la verità il ministro Bersani rispondendo a a Montezemolo che l'aveva gli aveva detto bravo sì ma forse dove grazie più coraggioso ha detto è la prossima volta saremo coraggiosi con gli imprenditori come per dire adesso
Adesso tocca anche a loro cioè come la situazione esattamente siamo qua ma la situazione è che
Innanzitutto queste cose sono estremamente difficili che il presidente Montezemolo
Faccia una lista così eloquente
Di cose di cui c'è urgente bisogno in Italia
E che in fondo costituivano il programma
Della maggioranza che ha governato per cinque anni
Ti mostra quando approvammo Nicola prezzi dimostra quanto sia difficile per realizzare queste cose perché e qui cinque anni sono anni in cui la spesa corrente è notevolmente aumentata
Mentre la diminuita nel quinquennio precedente
E in cui lo scopriamo in questi giorni circa due terzi delle delibere
Di nuovi spesi per infrastrutture si sono rivelati senza copertura quindi più spesa corrente
Sottratta
A quegli investimenti pubblici che pure costituivano il cardine del programma della passata legislatura
Evidentemente è difficile
Anche un
Governo che si propone come primo obiettivo precisamente quello che il presidente Montezemolo ha descritto
Può trovarsi a fare il contrario di quello che ha promesso
In più l'atteggiamento ostile al merito
Ostile all'efficienza e diffuso nella società purtroppo è diffuso
Nei miei stessi nostri atteggiamenti personali presidente Montezemolo cita l'università l'università gode di larghissima autonomia
Gran parte degli articoli di fondo che noi leggiamo sui giornali sono scritti da professori universitari che ci predicano esattamente queste cose
Eppure e quella stessa corporazione quella che e si rivela incapace di realizzare esattamente le istanze che il presidente Montezemolo
Giustamente sottolinea quindi io credo che dobbiamo prima di tutto riconoscere che
Queste cose così necessarie
Incontrano ostacoli diffusi nella società
Di cui la classe di governo in un certo senso è l'espressione e prima ancora che esserne e la prima responsabile in definitiva quella classe di governo è quella che i cittadini hanno eletto
Forse se partiamo da questo riconoscimento
Primo abbiamo una percezione più chiara di quello che ognuno di noi può fare nel suo ambito
Secondo abbiamo una miglior disposizione ad accettare la parte scomoda di queste misure quando queste misure saranno prese perché dobbiamo star sicuri che il giorno in cui per esempio la lotta all'evasione fiscale diventerà veramente efficace
Moltissime persone forse anche qualcuno in questa sala soffrirà di questa lotta
E troverà che in qualche misura il fisco intrusivo che gli mette le mani nelle tasche altre cose di questo genere
Quindi forse la cosa più utile e di
Diciamo interiorizzare questi problemi piuttosto che proiettarli verso un soggetto esterno è più comodo
Di questi soggetti naturalmente al governo perché è il più visibile e il più pervasivo però e taccia anche maggior responsabilità degli altri non c'è quale governo esso sia
A proposito di governo non è stato un po'impietoso il giudizio dato
Da Montezemolo cioè ha fatto troppo poco per i suoi ottanta giorni che ha compiuto
Ma io volevo solo rispondere condividendo quello che ha detto il ministro credo che
Qui poi ognuno debba fare la sua parte su questo non ci piove
E io dico dire con un certo rammarico che il programma liberale del precedente governo e ai me rimasto sulla carta perché soprattutto sulle liberalizzazioni ci saremmo aspettato
E non solo su quello molto di più però noi oggi come imprenditori
Ci confrontiamo con un Governo e noi siamo abituati aggiudicare a valutare i governi qualunque esso sia sui singoli provvedimenti
Ora da un lato abbiamo apprezzato il decreto Bersani come un primo inizio abbiamo apprezzato le linee del e la chiarezza degli obiettivi del DPEF
Abbiamo apprezzato il rinnovato impegno sottolineo impegno nei confronti del cuneo fiscale perché se
Il cuneo fiscale come è stato ripetutamente detto
è e anche non solo in campagna elettorale è uno
Strumento per migliorare la competitività sono le imprese che ne debbono avvenire i maggiori benefici e poi ogni imprenditori ne faccia l'uso migliore noi abbiamo scelto la competizione
Lei mi prese quelle che esportano quelle che competono vivono di concorrenza e quindi è loro interesse usarlo al meglio
Però dall'altro lato dobbiamo dire che siamo rimasti sconcertati di alcune cose siamo rimasti sconcertati
Del tentativo
Di annullare la riforma sulla delega ambientale del precedente governo
Creando come dicevo prima rischi di ulteriori complicazioni di ulteriori problemi agli imprenditori soprattutto i più piccoli che di problemi ne hanno già tanti
Siamo rimasti esterrefatti nel vedere che alcune regioni che hanno sfondato per non corretta gestione la spesa sanitaria va bene chi deve coprire queste spese sono le le riprese con l'IRAP e quindi c'è un ulteriore carico fiscale per le imprese
E devo dire siamo rimasti preoccupati nel vedere come al nel per esempio in un recente ordine del giorno della Camera
Un
Un netto o no alla liberalizzazione delle public utilities dei servizi sul territorio che guarda caso è stato firma firmato da esponenti della sinistra radicale di questa maggioranza e lo dico con rammarico anche da esponenti dell'opposizione
Allora questa cultura di rinnovare il Paese di guardare avanti spesso sì scontra contatti che politiche di chi oggi al governo di chi domani all'opposizione e non con le scelte di fondo del Paese e questa è una cosa che mi preoccupa molto
Secondo lei ministro il capitalismo italiano gli imprenditori italiani non la coscienza a posto o anche a loro bisognerebbe fare una lunga lista
Di di di diciamo abbia non dico di accuse ma insomma certo di doglianza diciamo
Ma né accuse nel coglierne doglianze né coscienza a posto credo che nessuna persona di coscienza
Possa mai sentirsi la coscienza a posto quindi presuppongo che nemmeno imprenditori di coscienza si sentano la coscienza pienamente a posto in più sono una moltitudine sono migliaia sono milioni c'è chi ha la coscienza
Più pulita e c'è chi la meno pulita c'è chi paga le tasse e c'è chi evade le tasse c'è chi all'azienda che va bene
C'è chi ha l'azienda che va male c'è chi ha ereditato un'azienda che sta lentamente mandandolo in rovina e cicche c'è chi ne sta creando una nuova per lasciarla un figlio senza ancora
Sapere se questo figlio la manderà in rovina o no è il sistema il sistema imprenditoriale italiano industriale italiano diciamo ha fatto i passi che doveva fare per uscire dai suoi difetti storici la dimensione troppo piccola la scarsa internazionalizzazione lei vede che c'è una tendenza forte in questa direzione o è o stiamo parlando solo dieci adesioni
Se prendiamo uno sguardo più lungo io sono nato nel quaranta
E quindi ricordo benissimo l'Italia degli anni Quaranta
L'Italia degli anni Quaranta era un Paese povero che guardava tutti i paesi dell'Europa come a Paesi dove c'erano tenori di vita incomparabilmente superiori al nostro dove il lavoro manuale era dominante dove non c'era in grandissima parte della popolazione c'erano case senza servizi eccetera
Come mai è successo che l'Italia a in due generazioni raggiunto i livelli di vita di quei Paesi
E essenzialmente per la ragione che ha detto Montezemolo il motore della crescita sicuramente è stato l'impresa è stato lo spirito d'impresa la capacità di e creare e ricchezza nuova attraverso l'impresa
Da questa regione d'Italia si emigrata ancora trent'anni fa trentacinque anni fa io vivevo a Trieste conosco bene
Il questa regione dell'Italia era una regione dell'Italia dalla quale si andava a emigrare verso il Canada verso l'Australia ancora all'inizio degli anni settanta quando era già cominciato quello che è uno dei più straordinari miracoli economici del della storia recente e di tutta l'economia mondiale
Quindi questa capacità sicuramente c'è
Come vediamo oggi le cose
Il sistema imprenditoriali italiane ora composto da molte grandi imprese pubbliche
Da molte alcune grandissime in prese private a struttura prevalentemente familiare età un'enorme moltitudine Dini in prese piccole anche se la struttura largamente familiare
Le prime due categorie sono cambiate profondamente l'impresa pubblica è stata in larghissima parte privatizzata gran parte delle grandi imprese private nella chimica
Nel elettromeccanica in altri settori sono praticamente scomparse dalla scena economica italiana in questo senso c'è stato sicuramente un impoverimento del sistema delle grandissime imprese
E questo impoverimento vuol dire
Meno ricerca perché la ricerca si fa nelle grandissime imprese
Meno formazione di quadri dirigenti perché i quadri dirigenti dirigenti d'impresa si formano nelle grandi imprese
Io credo che la sfida oggi sia quella di ricreare un un corpo di impresa e di dimensioni medie e grandi in Italia e credo che questo sia perfettamente possibile
E questo non significa non vedere l'enorme contributo che la piccola impresa
Ha dato fin qui e deve continuare a dare alla crescita e al sostegno dell'economia
Significa solamente che che occorrerebbe che ogni mille imprese medie ce ne fosse qualcuna di più che diventa grande ogni dieci mila imprese piccole ce ne fosse qualcuna di più che diventa media
In questo processo vuol dire
Essere disposti a un grato crescente ti spersonalizzazione dell'impresa cioè dell'impresa non più come l'opera di un singolo imprenditore fondatore ma come istituzione come qualcosa che diventa un un'istituzione dell'economia alla quale si può contribuire ma che non è più esclusivamente vista in termini di proiezione della personalità
Del proprietario del fondatore in questo senso io credo che cede che c'è una sfida nuova e credo anche che questo sia uno dei segni in cui questo governo è diverso da governi di uguale tendenza politica del passato nei quali c'era una specie di ostilità preconcetta verso la la grande impresa che oggi invece Montezemolo citava il ministro Bersani oggi non troviamo in questo governo questo governo è consapevole del fatto che la sfida e anche quella di raggiungere grandi dimensioni d'impresa proprio da parte di tutti
No
Quasi ecco condivide l'analisi sul capitalismo italiano che ha fatto il ministro ma io
Credo che sia giusto dire due cose
Negli ultimi l'inizio della
Diciamo della non crescita che nella competizione mondiale vuol dire discesa risale alla metà degli anni novanta
In questi dieci anni
L'Italia non ha fatto delle scelte strutturali coraggiose in funzione del proprio futuro
Basta vedere tutti gli indici
Internazionali sulla competitività
Basta vedere il debito pubblico basta vedere il il livello dispensa basta vedere il fatto quanti Investimenti realizzazione nelle infrastrutture hanno fatto per esempio altri Paesi europei
Cosa che noi solo recentemente abbiamo affrontato allora
Quando io quando noi imprenditori con un po'di voluta provocazione dicevamo abbiamo bisogno di scelte di fondo per ricostruire il Paese con un po'di provocazione non perché fosse un Paese uscito grazie a Dio
Distrutto da una guerra ma perché è un Paese che viene da troppi anni di non scelte di non scelte in funzione del futuro e quindi non è che dobbiamo parlare sempre di Cina
Di India ma parliamo di Brasile parliamo di Emirati Arabi parliamo per certi aspetti perfino dei paesi dell'Europa del Nord
Dove si è riuscito a fare una sintesi tra sociale
E produzione e accumulazione di ricchezza oltre che investimenti in tecnologia e ricerca basta vedere il livello di tante aziende in quei Paesi sfilargli la Svezia Norvegia allora abbiamo avuto dieci anni di non cresce
L'Italia nel due mila e cinque avuto una crescita zero mentre tutti anche gli altri Paesi europei cresceva adesso a questa crescita è seppur lentamente ripresa dall'altro il mondo delle imprese
Certamente dobbiamo dirlo forte
Noi imprenditori non possiamo solo chiedere
Noi abbiamo avuto molto da questo Paese
E abbiamo in dovere di restituire attraverso sempre più impegno propensione al rischio innovazione internazionalizzazione su questo non c'è dubbio
Abbiamo bisogno di assumerci le nostre responsabilità
Di dare un contributo a questo Paese e lo stiamo dando basta vedere gli indici della crescita economica che ripeto sono tutti dico tutti sulle spalle dell'impresa
Vediamo però le caratteristiche del sistema delle imprese italiane
Quando io vi dico cosa che mi stupì quando diventai presidente di Confindustria
Che il cinquanta per cento delle aziende iscritte a Confindustria
Hanno meno di trenta dipendenti voi vi rendete conto che cosa vuol dire per aziende di cinque dieci quindici dipendenti dire andate in Cina investite in ricerca
Ecco ecco l'importanza di un sistema paese
Che non veda le imprese con sospetto che non veda gli imprenditori come qualcuno come qualcuno da contrastare ma metta l'impresa al centro e crei all'esterno delle imprese delle condizioni di sviluppo
Ecco il tema dell'Università il rapporto tra le piccole imprese l'università
Ecco le banche che devono essere Sempre più vicini alle piccole imprese facendo i patres investendo dando i soldi non a chi ce li ha ma chi non c'è chiamate le idee e a dei project
Allora queste
Il capitalismo moderno deve avere il rischio o la propensione al rischio da una parte deve avere un Paese che ha cultura di mercato quindi concorrenza B ma deve avere anche gli strumenti per crescere
Gli strumenti sono prima di tutto nella cultura dell'imprenditore un imprenditore nel due mila e sei non può pensare
Di essere l'unico padre padrone delle sue imprese apra le impresse a soci apra le imprese a capitali esterni
Pensi alla crescita dall'altro lato abbiamo bisogno di
Di
Elementi per favorire la crescita favorire fiscalmente fusioni e concentrazioni tra imprenditori spingere strumenti di finanza innovativa per la crescita la crescita dimensionale delle imprese
è uno dei temi fondamentali del Paese che non può essere lasciato solo l'imprenditore anche se è giusto dire che all'imprenditore che ha la responsabilità prima della sua crescita poi c'è un altro tema secondo me fondamentale
E cioè noi che secondo me è la priorità delle priorità vedete
Io credo che uno dei degli argomenti o vorrei dire una cosa questo si ripercuote ministro sulla ricerca perché se io vedo le la dire alla ricerca cioè quanto fanno di ricerca le medie e le grandi prese io le posso assicurare che tutte dalla FIAT alla Finmeccanica dalla Telecom a Pirelli alla Luxottica
Sono tutte a livelli di grande competenti grande competitività con le altre aziende del mondo non ha non potrebbero avere successo
Il problema sono le piccole e io vedo che casi di successo io lo dico mi ricordo un anno fa quando eravamo qui a parlare di problemi della Banca d'Italia come passa in fretta il tempo a parlare di altri problemi io dissi
Ci sarà da parte della FIAT un grande impegno l'onore di essere il presidente di questa azienda che concentrata sui prodotti a fare delle macchine buone a servire il cliente a concentrarsi sull'industria e non sulla finanza sta dando dei grandi segni di di reazione questo
Dimostra che in questo Paese ce la si può fare come ce la fanno tantissime piccole imprese casi di successo nel mondo
Però attenzione
Per favorire la ricerca bisogna avere una politica italiana della ricerca bisogna pensare che le piccole imprese che sono la forza del Paese hanno bisogno di università a cui dare sul territorio
Strumenti di ricerca hanno bisogno di distretti hanno bisogno dissentire sì aiutate in questo processo di crescita
Faccio l'esempio di grandi imprese in questi giorni si parla tanto di Telecom
Tele come una delle aziende che investe di più nelle tecnologie e io sono contento che grandi players che grandi
Fornitori di contenuti del mondo puntino eventualmente su Telecom perché abbiamo bisogno di sentirsi aziende italiani tecnologicamente apprezzate
Abbiamo visto le medie imprese
Se noi riusciremo a far sì che tante piccole imprese diventino medie rafforzeremo il sistema industriale italiano però scusi e io devo dire il problema dei problemi
Qui se in dieci anni non sono state fatte scelte delle grandi riforme dobbiamo anche dire che governare questo Paese è molto difficile
è molto molto difficile lo dobbiamo dire
Abbiamo assistito soprattutto negli ultimi due anni del precedente governo a continue problematiche interni alla coalizione
E dobbiamo dire onestamente che abbiamo delle grandi preoccupazione sulla cui visione politica
Di questa maggioranza e cioè di stessa cultura all'interno della manovra che mi fai felice decide il problema dei problemi del sistema politico esatto e stavo Rio Bravo per cui è inutile che giriamo intorno ai problemi
Il problema vero è che
Come è possibile che è un Paese come il nostro
Vinca recuperi la sfida della competitività nel mondo
Così complicato circoscrizioni Province Comuni Regioni Stato un Paese complicatissimo un paese in cui il processo delle infrastrutture ammesso che ci siano le risorse vive del dai partiti del no vive dei veti incrociati non c'è nessun altro paese al mondo in cui dal progetto alla realizzazione delle infrastrutture passa così tanto tempo allora dobbiamo affrontare
Dobbiamo affrontare
No di di fondo
Sarà una nuova Costituente
Sarà una grande tavolo di lavoro una Commissione non stanno o imprenditori
E dire che cosa sarà il Parlamento ma noi auspichiamo che le forze migliori le
Più responsabili delle maggioranza e l'opposizione si mettano insieme per cambiare questo governo per cambiare questo Paese ora
C'era un altro
No no no
No attenzione come al nove utilità come si diceva no
Non intendevo noi
Allora non in in ogni non ho detto e non intendevo dire questo però al non intendevo e no però
Qualunque governo
Che abbia preceduto o segua l'attuale qualora
No
Questa questa è la democrazia questa è la democrazia
Se non si rimettono apposto
Le regole del gioco una riforma elettorale Bertram ferma perché ci arriviamo
Facciamo una cosa al ministro le le do un momento di tempo per organizzare la risposta proprio ma questo è uno dei Rita facciamo una cosa guardia ci sono ci sono delle vignette pronte del nostro vignettista sorridiamo concreto visto che è venuto visto che l'involontaria comicità di Montezemolo il suo animo volontaria è ribadiamo vediamo ora non lo penso
Dobbiamo guardare alla perché prego moneta subito
Allora allora si si parlava dello stato risolutiva
Dell'economia della situazione contingente alla c'è un titolo che dice la moneta unica ha cambiato le condizioni degli italiani si prima non ha una lira ora non abbiamo un è uno bene
Questa è un po'la un po'qualunquista si è un po'qualunquista ma diciamo la verità poi allora
Sì docu
C'è questa cosa qui
Si parla appunto delle misure misure in termini di politica economica e quindi tanti si vede il ministro nelle vesti del barbiere che promette o minaccia vi faremo il Pilla e scontro di
Questo è
Non è stato ancora il figlio del for profit ce n'è una anche per il presidente Montezemolo premiante che al di là degli lapsus appunto di stasera
Non disdegna critiche nei confronti della opposizione ieri maggioranza già da prima delle elezioni Montezemolo quello che c'è Tremonti Guerino che
è crocefisso lo va be'perché l'hai fatta prima dalla battuta se non ci metteremo deteniamo abbiamo messo in difficoltà e non sapevo più che cosa fare vale quasi rivolo e non credo che si senta in in crociera da quello che ha detto Montezemolo vediamo di organizzare una
Orario posta io volevo solo finire appunto in questo senso credo che il problema numero uno sia riformare lo Stato
D'altra parte
Se oggi gli investimenti stranieri nel nostro Paese hanno si sono ridotti al lumicino è fondamentalmente
Perché viviamo in un paese troppo complicato in cui fare impresa e molto difficile e se gli imprenditori stranieri non vengono a investire in Italia vuol dire che fare l'imprenditore in Italia
Non è certo semplice allora noi abbiamo bisogno
Di dire quello che fortemente vincemmo prima del referendum
Chiunque vinca comunque a lungo qualcosa emerga dal referendum
Mettiamo insieme le forze più responsabili di questo Paese per affrontare una forte una una volta per tutte una forte riforma dello Stato questo Stato così non funziona governare difficile il problema numero uno dell'Italia e la governabilità non da oggi perché siamo di fronte alla necessità di scelte coraggiose
Fondamentali per il nostro futuro e io dico sempre il futuro di questo Paese
Non è né di destra di sinistra il futuro dei nostri figli delle nostre aziende il tutti coloro che vivono e vogliono continuare a vivere a investire e a sviluppare l'Italia questo è un elemento di fondo su cui confrontarsi tutti gli altri problemi vengono meno se non si affronta la riforma dello Stato
Allora va
Il sistema politico
Il presidente Montezemolo è un esperto io non lo sono quindi non mi pronuncio sono ministro ma non sono un esperto del sistema politico vissuto per quasi otto anni lontano dall'Italia le cose che lui ha detto su questo tema sono troppo sottili perché io le abbia potute completamente afferrare lapsus compresi
La
La va be'ma ma e sono dei prenditori di prendere il tema anch'io credo che il tema centrale sia alla riforma dello Stato certamente
Io lo sento per me come il tema centrale io non lo mai usato la parola tagli mi scuso con Montezemolo
Non mi piace neanche molto ascoltarla oltreché pronunciarla non si tratta di fare tagli si tratta di rendere più efficace la rissa
Tv funzioni pubbliche essenziali che vanno prese sul serio come la sanità come le pensioni come l'istruzione come la sicurezza assicurata dai dalle forze dell'ordine interne
E di attraverso questo guadagno di funzionalità farsi anche che ci siano economie di spesa chiamarli tagli secondo me
E riduttivo e addirittura porta fuori strada io sto gestendo un bilancio due mila e sei impostato sulla nozione dei tagli
E si rivelano alcuni vantaggi di questo bilancio che sto sfruttando come posso ma si rivelano anche i limiti di una concezione di tagli
Tagli vuol dire e smettere di far concorsi pubblici mentre bisogna potere riaprire i concorsi pubblici vuol dire far slittare i contratti pubblici nessuna impresa farebbe slittare i propri contratti per aprire un miglior clima nella nello sviluppo e nella produzione dell'impresa bisogna farli contratti nello stesso tempo è vero che la struttura dello Stato e spesso pletorica io calcolato ci sono calcoli che dicono che
Sì
Il numero di allievi per Craxi nelle classi scolastiche italiane dalle elementari alle medie superiori e il numero degli insegnanti per classe
E fosse in Italia pari alla media dei principali paesi europei il numero complessivo di insegnanti e necessarie al sistema scolastico italiano si potrebbe ridurre di qualche cosa come il venti per cento
E questa è una riorganizzazione del modo di fare istruzione non è certo un taglio all'istruzione istruzione sarà migliore la figura dell'insegnante riacquisterà ditta potrà addirittura essere retribuito meglio si potrebbero riaprire i concorsi
Quindi si rafforzerà il sistema scolastico però bisogna avere il coraggio di fare questi cambiamenti naturalmente questi cambiamenti
Un estremamente difficili il presidente Montezemolo sa benissimo come sono stati difficili le ristrutturazioni industriali come è stata difficile la ristrutturazione che è stata fatta negli anni novanta nel sistema bancario
E la stessa cosa si può dire per ogni altro ministero il ministero
Dell'economia e delle finanze a tre eletti territoriali
A maglie provinciali che sono la Rete del fisco la rete della Ragioneria generale dello Stato la Rete delle direzioni provinciali del Tesoro si può benissimo immaginare un sistema diverso
La Banca d'Italia cento filiali
E sul territorio nazionale la Banca d'Inghilterra non ne ha neanche uno la Banca d'Olanda non ha neanche una
E si può anche qui immaginare una funzione che sia altrettanto efficace ma risa a costi minori e con strutture più snelle pensare che questo si possa fare in poche settimane naturalmente pura demagogia
Ma che questo governo si stia proponendo di fare esattamente questo è la verità ed è vero che se lo propone con una chiarezza che almeno a memoria mia i governi precedenti non hanno non hanno mostrato quindi questa è la priorità fondamentale però mitica due minuti per dire un'altra cosa
Io credo che il sistema dell'impresa e si illuda
Si illuda se pensa che facendo questo da sola la crescita riprenderà e le imprese e acquisteranno il dinamismo che hanno avuto negli anni cinquanta sessanta settanta ottanta fino ai primi anni novanta
Anche riprese hanno degli arretrati notevoli il nostro sistema dell'impresa e non ancora completamente compiuto la mutazione
E di atteggiamenti che deriva dal fatto che non c'è più una possibilità di uscire dalle difficoltà svaluta Ando la moneta ogni quattro o cinque anni la richiesta del cuneo appena confermato
Che
Taglio al cuneo verrà ma il presidente Montezemolo sa bene qual è la mia convinzione profonda
Il cuneo è una boccata d'ossigeno temporanea esattamente come erano le svalutazioni
E che cade a pioggia e quindi cade anche su impresa e che probabilmente dovrebbero chiudere e a cui non converrebbe prolungare la vita e quindi può essere addirittura anch'esso la fonte di un'illusione
Ma se le imprese italiane sono cresciute in modo straordinario per quei decenni che io ho ricordato non è mica è che in quei decenni lo Stato fosse più snello non era più snello le pesantezze del sistema burocratico italiano c'erano tutte anche allora quindi quelle pesantezze vanno corrette
Però l'imprenditore si devono chiedere come mai
Me la presenza di quelle pesantezze il sistema industriale era molto dinamico per venti trenta quarant'anni e non lo è stato negli ultimi dieci anni
E pensare che questo sia solo responsabilità dello Stato io credo che sia una diagnosi troppo facile e troppo compiacente
Quali sono
Prima prima di dare la parola Montezemolo le posso fa la domanda secca
Nell'ambito di questa resa e a a efficienza dello dello Stato le sarebbe disposto a abolire le Province
Ma c'è un famosissimo articolo di Einaudi
Che si chiamava via il prefetto punto esclamativo
Quindi questa proposta le province erano la l'espressione periferica del potere centrale in un'epoca in cui le Autonomie locali in Italia erano pressoché inesistenti
Adesso ce ne sono proprio sì intanto ce ne sono troppo io di questo sono sicuramente convinto se l'Italia dopo l'Unità poteva avere cinquanta province quando si viaggiava a cavallo non vedo perché mi debba avere cento adesso che si viaggia in macchina questo
Una via è una mia convinzione dal PIL
Non credo che si possa sempre riferite semplicemente dire aboliamo le Province ma che la struttura
Dei governi locali in Italia sia una struttura
Sovrabbondante e cioè che ci siano tre livelli
Il governo sotto il livello del governo centrale certamente è qualcosa che in una riorganizzazione del federalismo italiano che penso debba farsi in questo decennio dovrà essere considerate sorprendente che la riforma fatta nella passata legislatura pura all'insegna dell'alleggerimento eccetera questo problema l'abbia completamente ignorato
Anche la riforma del titolo quinto mi sa che sul federalismo tutte e due le l'equalizzazione sono andate nella stessa direzione sepolta zero allora io ho ascoltato
La Serena
Analisi del ministro
Vorrei solo
Permettermi di richiamare la sua attenzione su tre punti
Non s'se non si vuole parlare di tagli
Questo ci mancherebbe altro rispetto il suo pensiero rimane il fatto che noi oggi abbiamo una spesa corrente
Fuori controllo e l'assoluta necessità come dicevo all'inizio di reperire risorse indispensabili per la crescita e lo sviluppo cito una per tutte
Il denaro per le infrastrutture che sono fondamentali in questo Paese
Allora io dico benissimo non parliamo di tagli parliamo di recupero di risorse però sicuramente Lou
Dobbiamo essere d'accordo signor ministro su lotta agli sprechi e
Riduzione dispense io auspicherei azzeramento ma mi rendo conto che nessuno ha la bacchetta magica distese
Improduttive qui chi lavora e produce in questo Paese rischia di essere veramente scusate la provocazione che dico esserlo per di essere l'ho sfruttato perché alla fine produce per tutta una serie una componente del del ventre molle del paese che non produce che fa sprechi che non contribuisce alla crescita allora questo è un tema riflessione vera e profondità
L'altra cosa su cui io richiamo l'attenzione del ministro premesso che il suo stimolo all'impresa e giusto lo accettiamo e doveroso accettarle siamo i primi noi a dire non facciamo mai abbastanza però
Qui è un po'il cane che si morde la coda
Il dopoguerra aveva una situazione differente aveva molta o meno
Paesi fortemente concorrenti e che sono molto molto cresciuti
Aveva una situazione in cui su grandi temi si trovavano degli accordi pensata i grandi accordi l'ultimo dei quali nel novantatré non parlare nel dopoguerra allora
Tra sindacato governo e mondo della produzione c'era una politica energetica noi oggi ci troviamo in una situazione in cui concorrente i paesi hanno fatto dei salti in avanti
Enormi abbiamo costo dell'Energia abbiamo poca concorrenza la situazione onestamente dire fermo restando che quando si chiede una sfida agli imprenditori nel nostro DNA c'è e c'è deve essere sempre una sfida e quindi accettiamo
Questa
Diciamo invito
L'ultima richiamo riflessione che volevo fare rispetto a quanto detto dal ministro ma io credo che noi oggi
Dobbiamo essere soddisfatti che finalmente sulle Province si apre un dibattito sulla riforma dello Stato si apre un dibattito sulle liberalizzazioni
Si stia si comincia a fare qualcosa sul tema di chiarire quei quattro settori però c'è un c'è anche un discorso che ha ragione non si può fare in sei mesi però noi abbiamo bisogno di uno di noi di dare un contributo anche al cambiamento vero
Noi parliamo di pubblica amministrazione ma se pensiamo che il cinquanta per cento di chi lavora la pubblica amministrazione
E lì solo per fare il backstage
Della di chi lavora cioè di tutto quello che sta dietro per far funzionare la macchina qualunque impresa normale pubblica privata grande grandissima
Fallirebbe noi abbiamo ancora nella pubblica amministrazione la cultura di chi lavora e spesso portato rispondere al politico che l'ha messo in quel posto e non al cittadino più niente della frode allora su questo
Su questo ognuno ognuno sia ben chiaro non possiamo chiedere a nessun governo qualunque esso sia che sia lì
Da certe idee però su questi temi dobbiamo condividere un impegno comune come dobbiamo condividere un in il fatto che abbiamo bisogno
Che le forze migliori di maggioranza e opposizioni con senso di responsabilità cerchino di condividere le grandi scelte per il futuro attenzione lei parlava del dopoguerra ma qui se tra dieci anni
Noi in questi prossimi mesi in questi prossimi anni non facciamo scelte coraggiose lungimiranti e forse impopolari noi tra dieci o quindici anni rischiamo di essere fuori dalla grande competizioni internazionali come sistema Paese
è io sono interamente d'accordo forse usato anch'io il termine dopoguerra ma non sono sicuro perché io parlato da anni cinquanta sessanta settanta ottanta e addirittura primi anni novanta
Gli anni Settanta non sono dopoguerra
Se il nord est italiano fosse un Paese
Circa dieci milioni di abitanti
E sarebbe
Per annoverato fra i due o tre massimi miracoli economici degli ultimi trentacinque anni insieme a qualche Paese
Dell'est asiatico
Non è dopoguerra sono anni settanta ottanta novanta fino ad oggi perfino in quest'aria straordinariamente dinamica
Dell'economia italiana europea e mondiale
Vediamo all'interno di questo periodo di trenta o quarant'anni fasi diverse e osserviamo che la fase degli ultimi dieci anni è stata meno dinamica degli anni precedenti
è io non non io non ho una risposta alla domanda come mai è stato così non ha una risposta perché
Meno dinamico eppure se oggi tutti Italia avesse i livelli di disoccupazione i tassi di partecipazione che ci sono nel nord est italiano l'Italia sarebbe uno dei paesi in migliori condizioni economiche nel mondo
Quindi questi ultimi dieci anni sono stati meno dinamici eppure sono ancora anni di e straordinario successo economico
Come mai il successo economico si è attenuato
Io devo dirvi onestamente di non avere una risposta precisa perché tutte le spiegazioni in termini di carenze del sistema pubblico le condivido pienamente però queste carenze c'erano anche nei decenni prezioso fanno una proposta è che un attimo me la fa fra un attimo e queste carenze c'erano anche dei decenni preferito e precedenti lei mi dice allora però non c'era la Cina bene bene solo la Cina non c'era la Cina no c'era la concorrenza della io sono stato tre anni fa in un Paese che si chiama in un piccolo comune chiama Castelgoffredo nel nel Mantovano che sta fra Mantova e e Brescia perché mi hanno dato un premio letterario per chi non lo sapesse Castel Goffredo è la patria
Delle calze c'è il distretto che produce calze che domina il mercato mondiale da alcuni decenni
E sono quelle che hanno inventato la calza senza la cucitura dietro al Senato una grande perdita dal punto di vista estetico però dal punto di vista industriale
E dal punto di vista industriale
E i gli abitanti di Castel Goffredo comune di dieci mila abitanti che ha circa duecento produttori
Di calze e che fa parte di un distretto di circa dieci comuni nel giro di pochi anni ha completamente sbaragliato l'industria della calza in Germania in Francia a distrutto
Tutta l'industria europea concorrente si è preso l'intero mercato adesso subisce la minaccia della Cina bene io domando
Negli anni settanta vincere la concorrenza in maniera strepitosa di Germania Belgio Olanda Francia
Perché era dobbiamo pensare che fosse stato più facile di come sarebbe oggi vincere la concorrenza di quelli che sono attualmente i concorrenti dell'economia italiana
Io non vedo un semplice motivo credo che ci sia una ragione ma non credo che la spiegazione semplicistica di dire che la pesantezza dell'apparato statale e sia una spiegazione sufficiente
Qual è la proposta no allora scusi se no andiamo io non dico che io non ho detto e non intendo dire che questa sia l'unica motivazione ma non voglio andare io le facevo una proposta ministro noi siamo tutti molto giovani abbiamo davanti tanti anni di vita di lavoro di innovazione e di sfide
Non andiamo a guardare solo di chi siano le colpe del passato perché nessuno ne sarebbe
Eh sette nemmeno noi lo dico con chiarezza nemmeno noi ne saremmo esenti guardiamo però finalmente un po'al futuro si parla troppo poco signor ministro in questo Paese
Di futuro di domani ludico non voglio far della demagogia di giovani noi abbiamo un Paese che è vecchio abbiamo bisogno di un Paese che sia che riprenda quella forza
è il cane che si morde la coda scelte virtuose scelte coraggiose clima di fiducia
Fiducia per chi rischia intraprendere mettiamo c'è la tutti
Un po'facendo come dicevo all'inizio bene il nostro mestiere cercando di ridare qualcosa a questo Paese ma soprattutto cercare di avere un Paese
Meno diviso meno litigioso più unito sulle grandi scelte del futuro con più senso dello Stato con più responsabilità verso i cittadini che non sono quelli lo dico con rispetto dei giornalisti
Se l'Italia è molto diversa
Da quello che legge solo le prime tre pagine dei quotidiani italiani l'Italia deve a me oggi c'è un vuoto troppo forte tra il mondo della politica nel suo complesso il Paese reale quello che lavora quello che produce
Allora noi abbiamo bisogno ognuno di noi di metterci del proprio di dare un contributo ma soprattutto di condividere un po'di scelte coraggiose e non pensare solo unicamente al contingente
Alla strategia la tattica politica perché il mondo va a una velocità che non aspetta i rituali della politica italiana
A proposito di questo mimi
Chiedo scusa a proposito di questo ministro non pensa che
Occorrerebbe al di là delle distinzioni politiche non so se dentro i confini di questo bipolarismo io personalmente penso che sarebbe da superare ma insomma al di là di di questa discussione non pensa che occorrerebbe una sorta di concordia generale su un progetto Paese cioè in fondo probabilmente quello che lei raccontava del passato c'erano tutti i problemi che abbiamo detto dell'Italia ma c'era ancora magari per l'ultimo periodo verso gli anni ottanta novanta ma c'è stato un lungo periodo nel quale il paese tutto sommato aveva una sorta di identità di fondo nel suo progetto di crescita poi c'erano differenze pazzesche anche perché c'era la guerra fredda e poi successivamente le distinzioni un partito comunista più grande d'Europa all'opposizione quindi per carità non voglio semplificare ma una identità comune di un progetto Paese dove che strada bisognava bisognasse fare forse c'era o comunque al di là del fatto che ci fosse o meno non pensa che ci voglia adesso
Sì senz'altro si anzi io penso che questa sia la
La carenza principale
Io qui distinguerei fra la classe dirigente
E il Governo o la politica
Un Paese ha bisogno di una classe dirigente costituita da persone che hanno un senso dell'interesse generale per classe dirigente intendo
La la compagine delle persone che per la funzione che svolgono esercitano sulla società un'influenza
Che va al di là del loro compito specifico del del compito specifico che svolgono possono operare nel campo della cultura nel campo dell'economia nel campo della ricerca nel campo
Della politica regionale della funzione pubblica del giornalismo magistrati
Questa
E che questa classe dirigente sia e chi nessuno dagli nessuno la elegge nessuno la investe non se ne fa parte per nascita
In una società molto libera come la società italiana se uno dovesse fare un'analisi di quelle poche migliaia o decine di migliaia di persone che nel Paese rispondono a questa caratteristica scoprirebbe che una gran parte di loro sono persone che hanno studiato ma i loro genitori non avevano studiato che hanno raggiunto la loro posizione esclusivamente per merito proprio e quindi che pezzo collo entrati a far parte di questo gruppo che influisce sulla vita del Paese in ragione delle loro capacità
Bene questa è un elemento essenziale per una società ed è indispensabile che ci sia un senso di di ambizione per quello che riguarda il funzionamento del loro paese di senso critico verso il modo in cui funzionano le istituzioni di atteggiamento costruttivo Tiny impegno etico la politica è un'altra cosa nella politica io credo che sia estremamente sanno che chi esercita il potere rischi di perderlo io considero che io no io sto svolgo una funzione politica
Anche se il mio mestiere non è non è stato questo però evidente che quando uno viene nominato ministro esercita una funzione politica non è un tecnico così come un medico se fa il politico è un politico anche se la sua professionalità d'origine è quella di essere medico
Esercitare una funzione politica vuol dire esercitare un potere
Per come io sto vivendo questa esperienza
Per me è essenziale a vere costantemente il senso che questo potere non ce l'ho ma ce l'ho in prestito
Cioè non non Emilio qualche cosa che mi è stato prestato affinché io Lusi e nel modo migliore e quindi avere il senso che potrebbe potrei perderlo o potrebbe essere abbandonato in qualunque istante
E siccome mi sono occupato di banche per me questo è molto simile l'atteggiamento che dovrebbe avere il banchiere il banchiere raccoglie depositi deve essere pronto a restituirli in ogni istante così come bisognerebbe esser pronti a restituire il potere in ogni istante e e tuttavia finché lo sia lo si deve impiegare in qualcosa di produttivo possibilmente qualcosa che guarda lontano anche se il deposito può venire incassato in qualunque istante
Bene e se nella politica si perde questo senso di precarietà
Io credo che la politica di General se in Italia è degenerata
Nel nel corso dei decenni fino a quando c'è stato un cambiamento totale del sistema politico in parte perché sembrava essere scomparso il rischio di perdere il potere quindi personalmente io non vedo mentre considero che la classe dirigente deve essere un elemento relativamente permanente di un Paese debba essere qualche cosa che oggi si orienta in un modo e domani si orienta un altro che mantiene pienamente la propria libertà e che naturalmente non è omogenea anche si può dire dei sentimenti condivisi sul sull'ammissione sul destino del Paese penso che invece nella politica come nell'economia la concorrenza sia essenziale il rischio di perdere quello che sia debba essere permanente quindi non non vedrei con favore una situazione in cui questo elemento che fra l'altro in Italia abbiamo acquistato da poco venisse meno parlare la grande coalizione no no io non anche come dire metta tra parentesi conflitto politico e quindi la possibilità appunto di un'alternanza diciamo
L'alternanza edittale
Tutte le tutte le democrazie a un certo momento compiono il passaggio dalla democrazia con un partito solo alla democrazia dell'alternanza
E l'Italia lo ha compiuto all'inizio degli anni Novanta il Giappone non l'ho ancora compiuto il Messico c'ha messo settant'anni
E la Germania lo ha fatto la fine degli anni sessanta ora secondo me questo elemento è un elemento fondamentale
Della vita democratica e idee ed è irrinunciabile quando avviene che c'è l'alternanza allora si pone secondo me il problema che poneva giustamente Montezemolo cioè guai a buttar via le cose buone fatte dal governo precedente solo perché le ha fatte il Governo precedente l'esigenza di continuità finché è assolutamente indispensabile dosare continuità e cambiamento per quello che mi riguarda è una delle cose
E che bisogna assolutamente fare gli ho confermato per esempio il sei capi dipartimento del mio ministero non mi sono sognato di sostituirli con altre persone ho lavorato con loro per qualche settimana e poi io confermati avevo facoltà di trattenerli o di non trattenermi
Questo elemento di continuità essenziale ma è altrettanto essenziale e
E a mio giudizio il fatto che ci debba essere il la possibilità di ricambio nella nel governo di un Paese
Motrice
Io
Voglio voglio dire che forse non ha previsto oggi sulle agenzie è stata anticipato all'intervista che il presidente Prodi ha dato l'Espresso e dice io non voglio la grande coalizione perché è la tomba del bipolarismo
La mia domanda è ma non è che in questo nostro bipolarismo sia già un po'da da tanto tempo nella tomba
Io volevo solo dire
Rispondo subito che condivido totalmente il richiamo che ha fatto il ministro
A ruolo responsabilità di una classe delle classi dirigente di questo Paese le condivido totalmente
Penso solo che avremo anche bisogno di una politica che torni a fare politica in sei soldi strategie
In senso di Progetto Paese e non solo di occupazione di potere questo credo sia una riflessione importante da fare sul ruolo della politica in questo Paese
Ho visto anch'io venendo qui queste queste agenzie ma io credo che si possa dire questo io sono convinto che e senza entrare in temi politici di quello che dicevo prima e cioè noi abbiamo bisogno di un grande sforzo delle
Componenti più responsabili della politica di questo Paese di maggioranza e di opposizione perché proprio perché governare difficile bisogna fare delle scelte
Credo anche che all'interno di entrambe le coalizioni
Vi siano queste forze responsabili
E bisogna sempre evitare che nel questo in imperfetto boh Paul bipolarismo all'italiana dia troppo spazio alle frange estreme
E non a chi all'interno delle condizioni delle coalizione Ina cultura capacità e anche in questo governo ci sono tante persone riformiste
Altre persone con cultura d'impresa valide e di grande rispetto ministro una domanda che che
Le tocca come ex
Membro del vertice della banca centrale europea e credo che interessi non solo gli imprenditori ma anche tutti
Lei pensa che abbiamo iniziato definitivamente la stagione del dell'aumento dei tassi d'interesse ci dobbiamo aspettare che torni il Periodo dei tassi alti
Ma il tre per cento non è un tasso alto il due per cento era un tasso su a anormalmente basso
La parola definitivamente che lei ha usato non si può usare certo in tutto il mondo c'è una fase di rii adeguamento dei tassi di interesse a livelli normali è cominciata negli Stati Uniti in Europa è cominciata a più tardi e probabilmente per qualche tempo questa fase non
Non si interromperà anche se ha avuto una una battuta d'arresto adesso negli Stati Uniti
Ma io non penso che i libri il livello dei tassi certamente pone a me una preoccupazione quando prima dicevo che bisogna bisognerà rifare i conti all'inizio di settembre non ho citato ma avrei potuto e dovuto citare in senso opposto alle maggiori entrate fiscali le maggiori spese per maggiori interessi sul debito pubblico
Per ogni volta che aumentano il tasso dello zero venticinque mi pare sono oltre tre miliardi di euro di di interessi più sono sono cifre molto più modeste di una volta perché la vita media del nostro debito pubblico adesso è di oltre sei anni e quindi e ci vuole tempo perché il maggior filosofo precisi travasi su però è comunque
Un'influenza che ha che appesantisce e la spesa dello Stato però io no ed è chiaro che per anche per un'impresa prendere denaro a prestito a un punto in più è una differenza significativa
Però non credo ancora oggi che siamo nella situazione in cui il costo del denaro un freno alla crescita forse presidente Montezemolo lo può dire in modo più più documentato secondo me laddove ci sono progetti validi il livello dei tassi oggi non è un impedimento carnoso mai può esserlo come Luís diceva prima il fatto che le banche spesso siano molto prudenti guardino alle garanzie reali anziché alle prospettive di reddito ma non è il tasso di interesse casomai la disponibilità del credito quella che quella che fa differenti
E a proposito del debito lei sarebbe disponibile a
Quei ragionamenti che ogni tanto sono stati fatti negli ultimi tempi penso per esempio professor Guarino di un intervento di tipo straordinario sul del visto che ci dobbiamo continuare a portare questo peso sulle spalle perché tendenzialmente questo peso ci darà maggiori oneri rispetto al recente passato fare un dare un bel taglio li ebbe poco d'ho usato la parola taglio
E e me ne scuso ma intervenire sui serial si può mi diceva un mio amico che la dava l'ufficio dei brevetti che ancora adesso si presenta all'ufficio dei brevetti qualcuno che è convinto di aver inventato il moto perpetuo
E bisogna poi spiegarmi che in effetti non non non ce l'ha fatta neanche lui
Ecco io credo che la stessa cosa
Si possa dire per queste invenzioni geniali che possano far scomparire il nostro debito
Montezemolo c'è c'è una preoccupazione e cambi il quadro a livello internazionale molti dicono degli Stati Uniti
Se non sono più la locomotiva del mondo non lo saranno più prossimamente come lo sono state fino adesso se dovesse succedere se le questioni anche di tipo internazionale notizie di stamattina dall'ombra
E che hanno fatto per cadere le Borse evidentemente
Stanno in questa logica dovessero in qualche modo
Ingarbugliare il quadro che succederebbe
Ma io non per tornare a quegli anni che citava il ministro
Certo oggi viviamo in un mondo che da un lato affascinante per come cresce
Dall'altro è di una instabilità globale obiettivamente preoccupante perché non sono solo i fatti di oggi che però fanno tornare a mente preoccupazioni mai sopite pensate al Medioriente pensate a tutto una serie di situazioni nel nel nel nord est asiatico
Quindi io credo che oggi ha ragione il ministro ancora il costo del denaro per come non è la preoccupazione maggiore assolutamente credo però che oggi gli imprenditori italiani si confrontino con delle preoccupazioni uno il rallentamento forse della Germania nel l'ultimo trimestre di quest'anno e a proposito di piccole aziende di cui parlavamo prima la Germania
Rimane e rimarrà il mercato più importante per le piccole imprese italiane
Secondo il rallentamento dell'economia americana e qui io vorrei richiamare la vostra attenzione
Sulla la straordinarietà di questo Paese
Quanti governanti europei
Avevano usato l'undici settembre come una dei tanti alibi per la non crescita il paese che più ha subito da vicino l'undici settembre gli Stati Uniti ha avuto una reazione straordinarie dopo l'undici settembre ha avuto una crescita del PIL superiore a a quella che aveva prima dell'undici settembre però c'è una preoccupazione internazionale ma ci sono tre preoccupazioni reale con cui ci confrontiamo tutto il giorno
Il costo del petrolio e qui torniamo alla competitività dei nostri prodotti perché noi ci confrontiamo con dei concorrenti con dei prezzi al costo dell'energia al costo delle materie prime
Questi sono elementi che vanno a supportare quanto dicevo prima che questi segnali di riprese vanno confortati con scelte di foto poi c'è l'altro problema
A proposito di economia che il problema diciamo che è legato anche la dimensione dell'impresa e cioè del fatto che questi grandi paesi che rappresentano anche un'opportunità per l'Italia noi andremo adesso in Cina per la seconda volta negli ultimi due anni
Rappresentare un grande stimolo soprattutto per le piccole e medie imprese vede ministro io ho visto noi due anni fa ci siamo detti dobbiamo rimboccarci le maniche
Io devo dire che se guardiamo i dati della ripresa economica delle imprese l'export paga in senso positivo moltissimo quindi l'internazionalizzazione delle imprese la crescita all'estero e fondamentale
E questo va supportato con un sistema Paese che accompagni le piccole imprese all'estero noi paghiamo anche un sistema di banche molto poco presente all'estero e di nuovo se guardiamo i nostri concorrenti europei spagnoli olandesi inglesi francesi tedesche vediamo una presenza internazionale molto maggiore però credo
Che per in estrema sintesi noi oggi siamo di fronte ad una situazione in cui abbiamo un governo che ha correttamente elencato i quattro elementi di intervento le quattro aree di intervento
Una finanziaria che ci aspettiamo
Non usando termini che non piacciono al ministro porti a forte recupero di risorse
Forte recupero insorse e ognuno
E pronto a fare il sacrificio meglio fare un passo indietro oggi per farmi due in avanti domani per reputo per recuperare risorse per lo sviluppo prima di tutto le infrastrutture non appesantire fiscalmente nei cittadini nelle imprese
E cercare di dare impulso ancora maggiore alla concorrenza alla liberalizzazione perché abbiamo bisogno di un sistema di servizi logistica trasporti infrastrutture università energie public utilities
Fortemente con carenze Ali e che permettano di aprire
Più aria fresca in questo Paese più possibilità per i piccoli e medi imprenditori di investire in nuovi settori questo credo siano gli obiettivi
E devo dire che condivido su questo lo più al ministro che su questi punti c'è un'impostazione c'è un curiamo che poi il DPEF come spesso succede scusi la provocazione signor ministro non rimanga il libro dei sogni
Vuole replicare o posso fare l'ultima domanda rosso brevemente replicare
E
Io sono
Quindi largo accordo con gran parte delle cose che ha detto il presidente Montezemolo
C'è una cosa su cui credo ci sia una differenza ma penso anche che la differenza si spieghi con i diversi ruoli
La rappresentazione che lei fa dottor Montezemolo è una rappresentazione in cui nonostante tutto sembra che
La componente in difetto
Del sistema
Italia sia la componente politica pubblica e la componente dinamica sia la componente privata e di impresa
Per un rappresentante di un'organizzazione sindacale qual è la Confindustria normale che si parli in questi termini
In fondo quando parlo con Epifani o quando parlo con Bonanni sia pure mutatis mutandis mi sento fare una rappresentazione molto simile con una forte accentuazione della parte del lavoro così come c'è
Una forte accentuazione della parte dell'imprenditore nelle sue parole e io penso addirittura che se lei fosse
Si assumesse diciamo così l'intera
Rappresentanza degli interessi generali non farebbe bene il suo mestiere in questo momento così come io ovviamente non posso considerare come rappresentazione completo completa degli interessi generali quella che lei mi fa dei problemi dell'Italia
Perché dico questo perché a mio giudizio il quadro è molto più articolato io credo che nel sistema dell'impresa
O se vogliamo addirittura nel mondo degli imprenditori così come nel mondo
Di chi lavora e del sindacato
Esattamente allo stesso modo come nel mondo del settore pubblico
Ci siano realtà efficienti realtà inefficienti realtà che e credo non di produrre in realtà consumano una rendita e realtà che invece stanno effettivamente producendo e nella natura della società
è nella natura delle organizzazioni umane direi di a vere e questa doppia possibilità segreto avessi il tempo di farne una rappresentazione del sistema sanitario nazionale
Le potrei spiegare come in un certo numero di regioni italiane il sistema sanitario sia considerato da tutti gli osservatori delle organizzazioni internazionali come forse il migliore al mondo
Ripeto il migliore al mondo
E mentre sappiamo benissimo che ci sono altri casi in cui allora non si può secondo me fare e dare un giudizio complessivo non lo si può dare sul settore pubblico non lo si può dare sul settore privato non lo si può dare sul mondo del lavoro
E io credo che solo sì sì rifiutano queste generalizzazioni e si parte dai casi di successo che sono fortissimi in ciascuno di questi comparti della società si possono correggere i difetti e le mancanze che esistono in quello stesso settore nel settore pubblico per quello che più direttamente mi riguarda ma si potrebbe fare lo stesso discorso per per gli altri settori dell'economia quindi trovo un po'schematico
Dire il bene sta da una parte il produttivo stava da una parte
Il pletorico e il parassitario sta dall'altra secondo me il discorso è un po'più complessa
Ecco
Ma io prendo una dichiarazione della fine degli anni Settanta di una persona che ministro conosceva bene che il governatore Carli che parlava allora di lacci il laccio
E vedo qui alla mia sinistra una persona che stimo che l'ingegner Gamberale che quando era Nembro del comitato direttivo di Confindustria mi telefono mi disse
Presidente Montezemolo io voglio sapere da lei se in questo Paese è ancora possibile investire nel senso avendo del denaro da investire in infrastrutture
Avere la possibilità di farlo ora signor ministro sia ben chiaro
Qui noi siamo gli ultimi a voler fare la lista delle
Lamentele o la lista delle richieste io credo che provocatoriamente le potrei dire che gli imprenditori italiani
Se avessero finalmente certezze che quei lacci e lacciuoli che giustamente il presidente di Confindustria di allora Carli sottolineava negli anni sa sono clamorosamente aumentar ti rispetto agli anni settanta
Perché la presenza del pubblico sul territorio e clamorosamente superiore
Perché la burocrazia uno intatta perché fare impresa e oggi è più difficile che alla fine degli anni Settanta basta vedere qual è la motivazione per cui non si investe più in Italia
Il mio il l'ambasciatore degli Stati Uniti che è un grande uomo d'affari Mercedes sapete oggi tale è venuto in Giunta di Confindustria dire noi gli gli stati gli americani non investo evitare perché avete un paese troppo complicato
E oggi fare l'imprenditore al Sud spesso è un atto di eroismo perché a vendere dei permessi avere delle risposte dalla pubblica amministrazione
Defatiganti allora si va dall'amico dell'amico si vada quello che ti fa le scorciatoie e voi capite quello che il allora
Lungi da noi fare io dico che provocatoriamente se oggi ci fosse la bacchetta magica e l'imprenditore italiano avesse più infrastrutture meno burocrazia
Più semplificazione paese tutto il resto sarebbe passerebbe in secondo piano detto questo detto questo
Compreso il problemi fiscali
Detto questo lei ha perfettamente ragione quando dice una cosa
Quando dice attenzione non pensate che tutto il produttivo sta ad una parte e tutto l'improduttivo però io lo devo dire che in un interessante convegno sulla concorrenza a vicenza
Quando abbiamo visto le tabelle
Di quella che è stato il ritorno all'investimento
Cioè
Il del del mondo dell'impresa quella che produce quella che esporta rispetto ai settori in senza concorrenza di questo Paese de d'olio dire che le differenze sono clamorose allora se vogliamo diventare un paese della rendita della del delle aree protette delle aree a tariffe delle aree senza concorrenza de io credo che su questo gli imprenditori italiani veri e sono quelli che esportano e competono non ci sta
Abbiamo abbiamo cominciato con una domanda
Privo la finiamo con la domanda frivola diciamo così per forni visto lei ce lo vorrebbe nel governo Montezemolo
Certo che avremo il dovere come farmi dare sulle come andare però dato da un da un ristorante di pesce fresco il presidente freschissima non corre è una persona troppo ad un e andare i cani silenziosi ma nordiche dica stima e già quel ma
Sei S se
Un ministro Montezemolo riuscisse realizzare quello che il presidente di Confindustria Montezemolo suggerisce chiunque lavora
Perché Moro
Lascerebbe la presidenza dell'affidata a Tommaso Padoa Schioppa
Se il ministro Padoa Schioppa per facesse alla FIAT come presidente della FIAT
Quello che intenderà fare
Sui quattro punti di sprechi disse estesa pubblica chi ha indicato nel DPEF sì o ma io credevo che fosse datato fa un applauso aveva ridotte ecco Marco qualche
Caro ministro