Attualità politica: interviste ad Albertina Soliani, Enzo Bianco, Carlo Vizzini ed Enrico Morando

Abbiamo qui con noi Albertina Soliani senatrice della Margherita senatrice Soliani qual è la sua opinione sulla comportamento del ministro Mussi in sede europea e sul compromesso raggiunto per il Programma Quadro narice
Penso che il ministro Mussi si è comportato bene al Consiglio dei ministri Unione europea sulla competitività il lunedì scorso
Rappresentato bene l'Italia in coerenza con la mozione approvata dal Senato dall'Unione
Penso che abbia tenuto fermi i punti che erano stati qui definiti
E cioè la salvaguardia dell'embrione perché
Il Parlamento ha ritenuto ove si può dire larghissima maggioranza insomma Parlamento italiano ritiene che non viene debba essere a fini di ricerca la distruzione degli embrioni umani
Posto questo
Il Parlamento italiano ha dato l'indicazione a Mussi
Di lavorare perché la ricerca possono svilupparsi su altri ambiti staminali adulte cordone ombelicale
L'Area pre-invio prende ione e verificare appunto la possibilità di ricerca quando gli embrioni non siano impiantabili è evidente che questa è una parte assai complessa tutta da definire
E tuttavia bisogna dire che l'Italia si è collocato come in effetti è nella ricerca su posizioni molto avanzate
In cui il rapporto fra scienza ed etica è un rapporto esigente molto tenuto molto stretto non non allarga possibilità di movimento
E questo è molto interessante perché la politica sempre di più dovrà aprire gli spazi della scienza e dell'etica e quindi di tenere insieme io penso che noi dovremo camminare molto a lungo nei decenni futuri intorno su questo rimanente chiaro ecco poiché e questo e poiché abbiamo acquisito nella vicenda della storia umana il criterio della democrazia
E la democrazia oggi soprattutto per sempre stata ma oggi è sicuramente pluralismo
E concezioni di approccio e questa democrazia e così in Italia perfino nell'Unione come si sa approcci diversi burro pluralismo nel modo pluralismo ma
Così è in Europa dove il metodo europeo mette assieme appunto posizioni culturali differenti ma anche stati diverse che hanno legislazioni diverse
Allora la grande scelte della democrazia europea del metodo europea è quello di lavorare in maniera distinta ma poi intrecciate convergente con strumenti differenti quindi la commissione il Parlamento europeo il Consiglio dei ministri
Vi sono cioè tappe diverse per fare in modo che vi sia un consenso crescente secondo il metodo del confronto e della democrazia è chiaro che dal nostro punto di vista c'è ancora un punto ce ne sono parecchi in verità voglio dire ma la scienza tra l'altro sta camminando e si incaricherà anche di sciogliere margini di difficoltà di ambiguità
E appena nuove possibilità io credo ma c'è sicuramente su questa questione staminali un punto non risolto perché quand'è che si può dire che l'embrione appunto non è più impiantabile
Allora intorno a questo il ministro Mussi ha proposto che si fissasse anche una data questa proposta non è stata accolta ci saranno altri momenti in Parlamento europeo successivamente
Per riproporre la questione la cosa molto interessante il ministro Mussi dopo avere sciolto la minoranza di blocco io credo giustamente per un principio
Di Democrazia europea dove si va avanti non occupi di minoranze ma si va avanti per cercare posizioni convergenti come si dice il compromesso con il senso profondo del termine
Positivo tant'è vero che dopo quella certa è stato in grado insieme con la Germania insieme con il Lussemburgo di portare ad una convergenza di tutta l'unione di tutti i Paesi su questo punto che molto importante
Di difesa della dignità altererebbe la vita insomma dentro l'embrione mantenendo tuttavia aperta la possibilità di ricerca su fronti avanzati allora
Questo sta a significare a mio parere chi segna io dico io per una cosa fondamentale lui segna alla democrazia italiana all'insegna all'Unione segnalata dalla libertà
Che è molto importante mantenere gli spazi di confronto e di dialogo
E mi rincresce che in una fase come questa
Il mondo cattolico sotto anche la strumentalizzazione lo dico chiaro
Di ambiti vera casa delle libertà
Si stia rivelando come lo spazio dove questo dialogo questo confronto questo rispetto reciproco anche di posizioni differenti di cattolici impegnati in politica
Che no in questo momento non è uno spazio molto praticabile
Si riferisce per esemplari lì gli attacchi dell'avvio proprio questa posizione mass ma si ma ricco allora io dico molto chiaramente fermatevi un momento a guardare
C'è anche da garantire uno spazio nel mondo cattolico da cui da Cristiana di dialogo aperto sulle esperienze diverse che i cattolici Franco litica
è possibile per esempio sì anche il prossimo convegno ecclesiale nazionale a Verona nell'autunno
è possibile potere dialogare raccontare come stanno le cose qual è l'impegno dei cattolici in politica quel pluralismo al mondo che però esattamente allora come si vede
La laicità è una grandissima cosa perché sulle frontiere laicità i cattolici impegnati lì nell'impegno politico e che tutto laico ovviamente non impegna il cartone se se se allora
Allora io però se per il mento dei fatti che dalla frontiera della laicità dell'impegno in politica i cattolici parlano anche alla loro chiesa
E se vivono e fanno vivere esperienze di confronto e di dialogo beh non si vede perché non dobbiamo avere in un certo senso alle nostre spalle nello stesso ambito cattolico la possibilità di un dialogo tranquillo che non sia affatto
Quasi gli anatemi chiede condanne Tiezzi è unanime dell'informazione quotidiani nel mondo cattolico così non fa ringraziamo Albertina Soliani della Margherita ma l'ascolto come sempre da radio radicale abbiamo qui con noi e ora Enzo Bianco neo presidente della prima commissione la commissione Affari costituzionali una delle commissioni chiavi insieme con la bilancio
Nell'assetto del parlamento presidente bianco oggi discuterete della riforma dell'ordinamento giudiziario che da parata prima delle stare questa riforma sospensiva della riforma dell'ordinamento
Ma oggi la commissione
Affari costituzionali inizia l'esame e probabilmente e già in grado di dare uno suo parete naturalmente noi
Come Commissione affari costituzionali su questa materia diamo o soltanto un parere la mia sensazione che però nell'aula al Senato in questo momento c'è un il rischio di un intasamento di una serie di questioni ancora da completare
Ci mette lo Verna prestazionale greche e quindi eccetera varare ce l'ha anche molte cose da fare per la verità poi nonostante l'esigua ma non esigua maggioranza in realtà poi sino a questo momento
In un modo o nell'altro i provvedimenti sono andati se tutti i buchi là c'è un problema di organizzazione ovviamente dei lavori
Io comprendo perfettamente della urgenza di affrontare e la questione credo che ci sia un impegno anche da parte del Governo in questo senso e quindi spero che ci siano le condizioni perché anche Senato lo posso provare il più rapidamente possibile
Le è stato anche presidente del Copaco che cosa ne pensa di servizio dal Settore servizi e della riforma dei servizi come devono essere riformare queste strumenti essenziali porre l'intelligenza era rotto tutto
Bene sotto penso che la riforma si debba fare lo vado dicendo da molto tempo purtroppo inascoltato mi sembra essere stato un po'una Cassandra
Il comitato parlamentare che ho presieduto nella scorsa dicitura quello di controllo sulle intelligenze già nel dicembre del due mila e uno
All'unanimità aveva affermato che era indispensabile arrivare subito a una riforma dell'Intelligence che affrontasse alcune questioni duro la questione dell'efficienza dell'organizzazione dei servizi e quindi idea di passare dall'attuale articolazione
Il servizio militare e di uno civile
Una logica che non corrisponde più no al rischio contro cui il Intelligence deve lavorare
Rispetto a tutto questo da condizione oggi ha una funzione semplice abbiamo un sistema di organizzazione dei servizi che vecchio e che corrisponde a una condizione delle più quelle attuali la seconda questione quella relativa alla alle cosiddette garanzie funzionali cioè stabilire delle procedure molto rigorose per le quali iter gli appartenenti ai servizi in certi casi rispettando certe regole possono porre in essere comportamenti astrattamente configurabili come reati la dovete soltanto alcuni tipi di reati
E anche quest'anno cosa molto urgente come dire il fatto che queste cose non siano state affrontate probabilmente e poi può dar vigile anche ad alcuni problemi come quelli che si stanno verificando in questo mente infine occorre rafforzare notevolmente il controllo parlamentare e il controllo in genere
Bisogna consentire servizi di operare al meglio rispetto a una condizione per la quale il vela vera arma oggi contro il terrorismo essenzialmente quella delle intelligenze non è un'arma militare
Però bisogna adesso su tempo dare sicurezza e che non ci siano deviazioni o comunque rafforzare notevolmente il controllo sete pro presidente bisogna forzare anche il coordinamento creare proprio la struttura centrale diciamo così che in qualche modo raggruppi di attuazione
Sono assolutamente convinto io sono addirittura convinto che si può benissimo conoscere molti italiani bisogna immaginare di avere addirittura un unico servizio con un'unica direzione anche se al proprio interno ci possono essere
Delle agenzie no Negroponte in Italia non ce n'è bisogno abbiamo fior di investigatori bisogna avere uno spirito di squadra io credo che si possa lavorare per avere un migliore coordinamento questo così alle dirette dipendenze lo sottolinea il presidente del Consiglio una battuta Pollari se ne deve andare a divertirsi suono spetta a me deciderlo lo tormenta e io
Penso che in questo entra responsabilità spetta attualmente al governo che avrà tutti gli strumenti per fare le sue valutazioni che siamo Enzo Bianco presidente della prima commissione a Palazzo Madama
No io radicale cambiamo argomento parliamo di politica estera di situazione in Medioriente di politica italiana verso il Medioriente in particolare verso la democrazia israeliana abbiamo che i nostri microfoni Carlo Vizzini senatore di Forza Italia appena eletto presidente della delegazione italiana all'OSCE innanzi tutto che cos'è l'OSCE presentando i vizi ma l'OSCE è stata istituita
Nel mille novecentonovantaquattro a seguito del vertice dei capi di Stato e di governo
Fa seguito alla Conferenza per la sicurezza e la cooperazione in Europa che già aveva svolto in un in passato un ruolo si occupa della sicurezza della cooperazione in Europa
E un'Assemblea parlamentare composta dai rappresentanti di cinquantacinque Paesi tra cui negli Stati Uniti
Ci sono Salvatore dalla Santa Sede ovviamente anche evitare che presente comma tredici un'aggregazione di tredici rappresentanti composto da sei senatori è sette deputati
Compiti sono quelli di occuparsi per la sicurezza della cooperazione economica scientifica tecniche ambientale e dei diritti umani
Credo che occorra a rilanciare il compito di questa Assemblea sia proprio per la l'aspetto della cooperazione ma anche per quello della sicurezza
Essendo cinquantacinque parlamenti di cinquantacinque Paesi rappresentato in questo organismo ed essendo questa uno dei pochi organismi di questo tipo cui ancora gli Stati Uniti partecipano assiduamente con una propria
Delegazioni comprende pompista miti bensì al Nord America dell'Europa dell'ex Unione su Vieri che se non verranno più esattamente esattamente ci sono pure due osservatori Della Santa sede che possono partecipare ai lavori Greco presidente Vizzini senatore bizantina crisi in Medioriente sempre programma oggi si tiene la conferenza a Roma sul Libano su una conferenza che cerca di promuovere sembra di capire la pace in Libano Marco Pannella a a attaccato la la risposta di Israele sarà tardiva detto nei confronti di Hezbollah l'organizzazione
Uscita libanese allora quale innanzitutto il suo giudizio su questa crisi libanese ma io credo innanzitutto che qualunque iniziativa
Che sia volta a recuperare condizioni di le condizioni di una pace possibile debba essere accolta con
Piacere da tutti indipendentemente da chi sia
Però il governo perché questo riguarda un ruolo internazionale del nostro Paese e noi a differenza dei nostri avversari politici al ruolo internazionale del nostro Paese ci teniamo
Perché amiamo il nostro Paese e quindi non lo riteniamo un fatto importante solo quando siamo forza di governo anche oggi che siamo all'opposizione guardiamo con una grande attenzione al ruolo Capitalia
Ho sfoggiare la conferenza che si è che si svolge a Roma
Mi auguro posso produrre effetti concreti aldilà
Delle dichiarazioni certa scontano una certa ovvietà qualunque iniziativa Papa responsabile esazione di tutti in Paesi frontalieri
Un intervento di di di di caschi blu dalle forze sotto l'egida dell'ONU sono tutte iniziative che vengono bene
La credo però che il problema sia raggiungere un qualche risultato poi del responsabilità delle risposte operative si potrà
Discutere in un momento in cui la discussione a trovarlo spazio che Pepe necessariamente trovare perché hanno smesso di clonare il Cannone intanto il primo obiettivo è smettere di far tuonare i cannoni e ritornare a un dialogo
Che possa portare a a una pace ma non soltanto a una tregua ma a una stabilità in una regione che mi pare sia già da troppi anni e da troppo tempo tormentata senza mai una soluzione che dia speranza di tranquillità una soluzione stabile non potrebbe essere proprio l'adesione di Israele all'UE all'Unione Europea un'antica proposta radicale alla NATO insomma metri steli in una cornice sia di sicurezza sia di sviluppo io credo che tutti i tavoli si debbano esperire credo che queste cose
Se debbano essere tentate è ovvio che si tratta di cose che è abbastanza più facile dire di quanto non sia poi concretamente possibile fare ma noi non ci dobbiamo arrendere una soluzione di questo genere
Darebbe è ampie garanzie
Per un coinvolgimento pieno d'Europa in un'iniziativa costante di pace ma credo che siamo ancora lontani da ipotesi di questo genere che si possano realizzare concretamente
Ringraziamo Carlo Vizzini di Forza Italia neo eletto presidente allegazioni terrà all'Auto Show con lo sconto come sempre da radio radicale in pratica abbiamo qui con noi Enrico Morando dei DS liberal dei DS presidente attualmente dalla commissione Bilancio che a Palazzo Madama ma e Colle presidente morali innanzitutto vorremmo parlare di politica estera di politica internazionale ma quel suo giudizio
Sul ruolo dell'Italia e dell'Europa in questa crisi del Medioriente
Ma io credo per la verità che per ora ci siamo mossi bene in presenza di una situazione drammatica naturalmente
Abbiamo preso l'iniziativa norme sulla base di un atteggiamento di equidistanza qualcuno l'ha teorizzato tuttavia abbiamo preso un'iniziativa che parte dal presupposto che lo Stato di Israele viene minacciato per l'ennesima volta gravissimamente conati tra virgolette di guerra
Sì oppure da parte non più dista più lo Stato ma di una organizzazione come Hezbollah della sua sicurezza del suo diritto di esistere e che quindi ha diritto di reagire ma che è è proprio perché la sua reazione inesorabilmente finisce per diciamo determinare un aggravamento ulteriore della situazione c'è bisogno di un'iniziativa internazionale per riportare intanto intanto la pace
Anche prendendo in considerazione io oggi non sono riuscita a seguire l'andamento vero del confronto che è in atto tra tra l'Europa e gli Stati Uniti le insomma le le le le le grandi nazioni interi paesi arabi interessate alla alla vicenda
Perché ho dovuto occuparmi di cose di documento di programmazione economica e finanziaria tuttavia anche prendendo in esame l'ipotesi appunto di un intervento che sulla base di una legittimazione dell'ONU veda la NATO impegnata in quel in quel terreno ma con quali funzioni
Con la funzione di garantire la sicurezza dello Stato di Israele di mettere diciamo una fascia di sicurezza attorno a questo stato
Il c'è una Mantica proposta radicale dell'adesione del in vista dell'Unione Europea lega
Io penso che a questo punto il noi siamo costretti a prendere atto di qualcosa di più veramente drammatico e cioè che persino gli atti unilaterali
Di Israele di ritiro dei territori occupati prima dal Libano
Poi dalla Striscia di Gaza in un contesto nel quale non prevale l'intesa ma appunto ci sono atti unilaterali diventano il presupposto per poi rilanciare le ostilità
Da parte tra virgolette dei nemici dello Stato di Israele
Da parte di coloro cioè che pensano che prima o dopo sarà tra generazioni ma ma ma prima o dopo lo stato della rete sarà annullato e in sostanza di ebrei non staranno più unico
Da questo punto di vista effettivamente io credo che ci sia bisogno di garantire la sicurezza attraverso iniziative internazionali non so se la proposta di adesione
Di Israele all'Unione europea la più corrispondente all'esigenza ma certo bisogna trovare forme di che garantiscono la sicurezza ad Israele non costringendolo ad essere uno Stato in armi in in modo permanente
Passiamo ai documenti di cui si è occupato in questa lunga e complicata giornata il Documento di programmazione economica e finanziaria che in teoria sarebbe il primo atto formale di un governo nella sua sessione di bilancio
Innanzitutto la maggioranza ha trovato un accordo su una risoluzione del documenti programmazione economica e finanziaria
Sì l'accordo è stato trovato e la riduzione è stata regolarmente presentata alla camera alla Camera è stata già votata al Senato lo sonar Amicone no non ci sono problemi politici che siano rimasti irrisolti alla dimensione del Documento di programmazione economica e finanziaria
Di ascoltatori sanno che il Documento di programmazione economica e finanziaria lungi dall'essere quella cosa inutile che molti commentatori descrivono è in realtà un documento
Di assoluto rilievo perché fissa
In modo inderogabile i salti
All'interno dei quali cioè gli obiettivi di gestione della finanza pubblica all'interno dei quali dovrà muoversi la successiva sessione di bilancio che comincerà con la presentazione della Finanziaria e della legge di bilancio alla fine di settembre
Da questo punto di vista il DPEF che è stato presentato dal Governo è un DPEF estremamente ambizioso aperte generico perché definisce degli obiettivi alla dimensione quinquennale prima di tutto cioè per tutta la legislatura che sono obiettivi estremamente ambiziose primo vogliamo ricostruire un avanzo primario
Di cinque punti di prodotto interno lordo realistico proprio del due mila sei si è sostanzialmente azzerato
Nel due mila uno era ancora al tre per cento del PIL nel mille novecentonovantasette era al sei per cento adesso è a zero voliamo progressivamente riportarla cinque punti secondo me è un obiettivo realistico ma diciamo le cose come stanno è un obiettivo molto difficile da realizzare ambizioso perché perché per realizzarlo bisogna avere una manutenzione delle entrate
Dal punto di vista cioè del sistematico accrescimento della base imponibile
Ma che renda possibile anche ridurre un poco le aliquote su quelli che le tasse le pagano da sempre e tutto quello che devono pagare ma contemporaneamente bisogna agire per fare in modo che la spesa pubblica corrente primaria cioè la spesa corrente pubblica al netto della Spesal per finanziare il debito cioè della spesa per interessi
Cresca ma cresca meno di quanto cresce il prodotto interno lordo per fare un esempio se nel prossimo anno il prodotto interno lordo cresce dell'uno e mezzo per cento non è che la spesa corrente primaria quella che finanzia le le spese della pubblica amministrazione latamente intesa quella centrale quella locale devono essere tagliate devono diminuire possono crescere ma debbono crescere che so io dello zero virgola cinque per cento
In modo tale che la crescita della spesa corrente primaria sia significativamente al di sotto
Del aumento del PIL nel corso di questi ultimi cinque anni la spesa corrente primaria è stata sistematicamente più alta
Della crescita del prodotto interno lordo il risultato è l'azzeramento dell'avanzo primario
Il DPEF fissa e con grande precisione questo in questi due obiettivi avanzo primario al cinque spesa corrente primaria che cresce meno del PPI in maniera tale da recuperare quei due punti di prodotto interno lordo
Di aumento della spesa corrente primaria che si è determinato nel corso di questi ultimi ultimi cinque anni in un contesto nel quale vogliamo far tornare il Paese su uno stabile sentirlo di crescente stima sì è realistico perché per quello che riguarda l'avanzo primario elevato è una spesa corrente primaria che cresce meno di del PIL noi abbiamo già dimostrato tra il mille novecentonovantasei al due mila uno di essere una coalizione in grado di raggiungere obiettivi di questo tipo
Quello che naturalmente
è è è vitale per realizzare questi obiettivi tuttavia e sostenere il livello della crescita e qui vengono le misure
Previste dal dei DPEF sul lato delle politiche cosiddette dell'offerta liberalizzazione portare concorrenza dove non ce ne abbiamo cominciato col decreto Bersani si è detto ma è poca cosa non avete fatto granché le liberalizzazioni da fare sono ben altre bene il su quali sono quelle previste dal DPEF Energia
Servizi pubblici locali
Banche assicurazioni servizio rete servizi finanziari e assicurativi noi siamo impegnati nel corso di questa prima fase della legislatura
Ad apparire i mercati chiusi e lo faremo perché pensiamo che solo per questa via si migliora il sistema delle aspettative
E solo migliorando sistema delle aspettative si fa in modo che in un regime di finanza pubblica sarda
Corretta stabilizzata
Si possono sviluppare quelle attività economiche che fanno crescere il prodotto interno ma insomma questo lato fiscale come è messa la finanza pubblica italiana perché per cinque Aniceto Sisa duramente attaccato il fisco sta andando male
C'è il serio rischio di una crisi fiscale comunque sia poi il governo invece di
Divine da sé come aveva promesso in realtà poi calcolando tutte le diverse posizioni entrate e prelievi fiscali parafiscali quant'altre realtà cioè unità del carico fiscale parafiscali sul contribuente medio italiano come stanno effettivamente le cose
Guardi lo ha detto la Corte dei conti non è Enrico Morando di cui legittimamente ci si potrebbe non fidare
Parlo ha detto la corte dei conti in maniera esplicita nell'audizione che abbiamo fatto proprio sul documento di programmazione economico l'agenzia poco tempo fa
La corte dei conti ha detto chiaramente nel due mila sei l'entrate stanno aumentando dello zero virgola sei per cento di prodotto interno lordo cioè di una cifra molto significativa rispetto al due mila cinque
Stanno aumentando in particolare a causa dell'aumento della pressione fiscale sulle imprese
No faccio notare che le regole fiscali del due mila sei non le ha deciso il governo di centrosinistra le ha deciso il governo di centrodestra
Se la pressione fiscale nel due mila sei
Come dice la Corte dei conti aumenta dello zero sei per cento del PIL rispetto al due mila cinque questo significa che la pressione fiscale torna nel due mila sei al quarantuno virgola uno per cento sapete quanto era nel due mila uno era quarantuno virgola due significa che nel corso di questi cinque anni è stata raccontata una Papola la favola del centrodestra che diminuisce le tasse no
Con i governi di centrodestra la pressione fiscale rimasta assolutamente inalterata sapete quanto era del tutto vi sono episodi vertici digitali questo è un altro discorso all'interno di quelle quarantuno virgola qualcosa per cento
Assolutamente inalterato negli ultimi sei sette anni sistematicamente questa è stata la pressione fiscale c'è stato la diversa distribuzione certo per esempio quando il governo ha fatto secondo modulo della riforma io perché ha ridotto l'imposizione fiscale diretta sui redditi medio-alti affatto l'operazione per cui il peso sia distribuita a danno di chi a danno delle imprese e oggi la Corte dei Conti lo testimonia
Le il la pressione fiscale sulle imprese è aumentata aumentata secondo quello che dice la Corte dei conti nel corso dell'ultimo anno di otto miliardi di euro sedici mila miliardi di vecchie lire in questo contesto il centrosinistra cosa si propone di fare sul versante della pressione fiscale
Direi su questo punto c'è un deficit di chiarezza nel Documento di programmazione economica e finanziaria
Però credo che si possano superare questo deficit e lo faremo nella risoluzione che abbiamo presentato dicendo che in maniera significativa la pressione fiscale dei prossimi anni non può ridursi
Tuttavia in cinque anni un punto in meno si potrebbe realizzare con uno zero virgola due zero virgola tre per cento all'anno
In un contesto nel quale non riducendo sì però il carico fiscale si distribuisce diversamente meno sul lavoro è un po'di più un po'di più sulla rendita di qualsiasi tipo essa essa sia in fondo del decreto Bersani
Il così detto quando siamo intervenuti sull'IVA immobili sulla diciamo costituzione di un'ipotesi ipocatastale con l'aliquota del quattro e agevolata al due poi io credo che abbiamo non abbiamo fatto altro che un primo passo nella direzione del nostro programma
Valutazione della base imponibile mantenimento della pressione fiscale sua leggera riduzione non certo un accrescimento come si sta dicendo al centrodestra la pressione fiscale in quel contesto
In quel contesto una fu aggravare un poco di più sulla rendita gravare un po'di meno sul lavoro e sulle imprese chiarissima dizione regolando dei leader del liberal dei DS il presidente la commissione Bilancio a Palazzo Madama