La pena di morte nel mondo

Allora ti devo assolutamente passare perché la signora Rita Repulsa
No io accettato volentieri
Condivido appieno la campagna che da anni mi sembra organizzando in Italia e nel mondo per l'abolizione della pena di morte e quindi quando mi hanno chiesto appunto la disponibilità veramente
Molto con molta convinzione messo a disposizione la sala maestra dal palazzo comunale perché per presentare appunto il rapporto che si sta ogni anno sull'andamento dell'asta campagna che
Vede
Momenti di successo di soddisfazione anche purtroppo a volte anche altri momenti in cui viene ci si quasi si trova così si prova un sentimento di di ieri
Disperazione mai ma certo di
Di grande delusione per come certi Paesi invece questo argomento così dedicato e così importante viene trattato delusione che poi viene superato aperte invece si notano e spiegheranno nel rapporto insomma piacciono anche dei passi avanti e quindi questa campagna e civiltà
Con tutte le difficoltà che conosciamo con in certi Paesi addirittura dei passi indietro però nel complesso io credo si possano ci posso dire che da quando è iniziata ha ottenuto dei risultati
Saluto risultati prima di tutto di sensibilizzazione la parte dalla popolazione non solo italiana ma anche in tanti altri Paesi del mondo anche di leggiti approvazione di provvedimenti
Quindi io credo che sia giusto continuare a sostenere
La campagna per l'abolizione della pena di morte nel mondo da parte della nostra amministrazione e questo sicuramente questo impegno continuerai ci sarà
Grazie signor Sindaco nella ringraziarti rinnovando già questa richiesta che come la provincia di Cremona in tutti questi anni anche il Comune di Cremona e torni ad essere parte sostanziale aderente alla alla associazione Nessuno tocchi Caino io devo subito ringraziare Sergio D'Elia Elisabetta Zamparutti che sono
Ancora una volta a Cremona sono andato ho fatto una piccola ricerca noi abbiamo un sito che ha un archivio molto molto Bennett completo del de tutte le iniziative radicali che abbiamo fatto in città in tutti questi anni se non decenni e ho visto che tra l'altro così anche per Radio Radicale se qualcuna questa curiosità di andare a guardare quello che c'è in questo sito è il www punto radicali Cremona punto it ecco visto che queste la quarta visita di Sergio D'Elia incita qui a Cremona
Ho visto che la prima visita che sta coincideva con questa grande iniziativa la prima iniziativa popolare un tour attraverso tutte le città italiane cento città contro la pena di morte che aveva portato
Sergio D'Elia in
Comune proprio in questa sede
E per promuovere la prima iniziativa sulla internazionale che aveva come obiettivo intermedio la affermazione di una moratoria universale delle esecuzioni capitali
Sergio D'Elia era l'agosto proprio nei in questo periodo Ferragosto Siano
Nel novantacinque poi via via è tornato una a fine ottobre proprio quando raccogliendo l'invito a sostenere l'associazione Nessuno tocchi Caino sia il Comune di Cremona che la provincia di Cremona avevano attraverso delibere formali aderito formalmente alla l'associazione per l'abolizione della pena di morte nell'ottobre e nel novantacinque l'occasione era stata diciamo lateralmente riguardante la battaglia di Nessuno tocchi Caino perché l'occasione è stata la presentazione ufficiale che era venuta prima tre su un un incontro ufficiale sempre in provincia qui in Consiglio comunale
Della presentazione di un libro era nell'ottobre del novantacinque avevamo presentato pubblicamente in circa il libro che nell'estate precedente aveva vinto il Premio Strega che era il passaggi in ombra di Maria Teresa Di lascia aree Teresa della seconda militante radicale è un po'l'ispiratrice del dell'associazione perché e forse se lo riterrà opportuno Sergio D'Elia lo dirà il nome stesso nessuno tocchi Caino frutto di una intuizione di allora di Maria Teresa Di lascia poi Sergio D'Elia ritornato nel novantotto con sempre attraverso una conferenza pubblica che aveva come obiettivo portare all'ONU una risoluzione per la esecuzione la moratoria dalle esecuzioni capitali in tutto il mondo
E quindi lo ringrazio per essere ancora una volta qui a a Cremona è una giornata importante perché accade questa presentazione del Rapporto due mila anche in un momento particolare per altre problematiche che investono
Provvedimenti importanti come quello appena appena avutosi in Parlamento della del dal provvedimento di indulto e non solo perché forse tutta la stampa è stata attratta da questo provvedimento certamente molto importante in in quella seduta
Dalla settimana scorsa ma in quell'occasione alla Camera dei deputati anche approvato all'unanimità e questo è un fatto da mettere in in in grande rilievo maggioranza e opposizione hanno provato questo ordine del giorno
Che impegna il Governo italiano di farsi promotore di questa proposta di risoluzione all'ONU perché forse dopo tanti anni di battaglia per la moratoria siamo arrivati a un punto cruciale e ci sono e lo spiegheranno meglio sia Elisabetta che Sergio D'Elia a a un momento decisivo forse finalmente ci sono i numeri perché impara in sessione autunnale dell'ONU ci posso arrivare a questa risoluzione per la moratoria otto portato via troppo tempo cedo subito quindi la parola Elisabetta Zamparutti che oltre che tesoriera dall'associazione Nessuno tocchi Caino e anche la curatrice di questo bellissimo rapporto che tutti gli anni da alcuni anni viene fatto da dall'associazione atti la parola Elisabetta e grazie per essere a Cremona penso per la prima volta
Quindi
Potrei
La nostra città la piazza neanche fatti innanzitutto ringrazio il sindaco decadere decise di aspettare sta
Questo incontro e Sergio Ravelli per averlo organizzate soprattutto per aver ricordato l'approvazione della mozione che impegna il governo italiano a presentare alla prossima
Assemblea generale delle Nazioni Unite è una proposta di moratoria universale delle esecuzioni capitali a una mozione che aveva presentato alla Camera dei Deputati Sergio D'Elia che segretario di Nessuno tocchi Caino ma anche deputato della Della Rosa nel Pugno ed è importante aver citato questo questa iniziativa parlamentare perché proprio rapporto
Dimostra come questa sarà una iniziativa che andrà incontro ad una sicuro successo lo dico perché ogni anno noi registriamo
Sempre di più
Il numero dei paesi che decidono a vario titolo di di rinunciare alla pena di morte che oggi sono o centoquarantadue
Contro i cinquantaquattro che invece continuano a mantenerla nei propri ordinamenti ma è importante ricordare che di questi cinquantaquattro solo circa ventiquattro
Ora vi fanno poi effettivamente ricorso compiendo delle esecuzioni
A per dare un po'l'idea di di di quello che accade in tutto il mondo io ricordo ad esempio che nell'ultimo anno
Paesi come il Tagikistan la Liberia le Filippine la Grecia
è il Messico hanno deciso di rinunciare completamente la pena di morte diventando quindi completamente abolizionisti e come potete vedere sono paesi che appartengono un pochino
A tutt'un po'a tutti i continenti del del mondo proprio a dimostrazione del fatto che il processo abolizionista ormai è un processo che coinvolge tutti tutti i continenti ed è un processo mondiale e che con questa nostra iniziativa per una moratoria universale delle esecuzioni capitali intendiamo ulteriormente rafforzare e che accelerare
Quindi dare diciamo una una accelerazione politica ad un processo che ormai storicamente in corso ma l'iniziativa l'Assemblea generale delle Nazioni Unite
A un altro aspetto a mio avviso molto importante e che possiamo comprendere quando teniamo presente che delle almeno cinque mila quattrocento eventi esecuzioni che sono state compiute nell'ultimo anno beh oltre il novantotto per cento
Del totale mondiale sono state compiute da Paesi totali Tari dittatoriali e liberali un solo Paese la Cina ne ha effettuate almeno cinque mila che sono circa novantuno per cento del totale mondiale e poi c'è l'Iran che ne ha effettuate almeno cento tredici l'Arabia Saudita la Corea del Nord in Pakistan il Vietnam
La Giordania e questo dimostra quindi quanto in questi paesi dove peraltro la pena di morte è anche coperta da segreto di Stato e quindi i nostri dati sono sicuramente sottostimati beh queste tutti i numeri comunque dimostrano come in questi Paesi il problema della pena di morte sia innanzitutto un problema che attiene alla lotta per l'otto il per la democrazia per lo sviluppo dello stato di diritto e per il rispetto in generale dei dei diritti umani
Dicevo che i tre a Jesi che sono saliti sul podio dei maggiori esecuzioni stile anno scorso sono stati la Cina l'Iran e l'Arabia Saudita vorrei dare alcuni alcune informazioni ulteriori su su quanto accade appunto in questi i Paesi beh in Cina noi stimiamo che siano circa cinque mila le esecuzioni però c'è da dire
Che l'anno scorso o un docente un professore universitario a rivelato che sarebbero invece circa otto mila le esecuzioni compiute ogni anno questo io lo dico perché è la seconda volta che dalla Cina
Escono pubbliche stime della carneficina di Stato a quello che ha dichiarato questo professore un po'il seguito di quello che l'anno prima aveva detto invece un parlamentare che denunciava almeno dieci mila esecuzioni all'anno prima di queste pubbliche dichiarazioni le stime erano sempre frutto di di di fonti anonime quindi sì restare G. sperando in Cina
Una uno spiraglio di luce ed è la prima volta che che che questo che che riusciamo a registrare questo a queste pubbliche dichiarazioni io aggiungo anche il fatto che nel marzo due mila e cinque il premier cinese ha detto di volere rimettere la decisione ultima sulle condanne capitali
Alla Corte Suprema questo ovviamente è una misura che garantirà di più un controllo sulle condanne capitali e che sicuramente porterà a ridurne il il numero inoltre dal primo luglio di di quest'anno tutte le udienze d'appello dovranno essere pubbliche anche questo è un ulteriore elemento di garanzia ma poi per esempio nel due mila e cinque per la prima volta dopo moltissimi anni è stato consentito
Ah Rapporteur speciale delle Nazioni Unite di visitare le carceri
Cinesi anche questo quindi è in un certo senso una un'apertura una ricerca di miglioramento in una situazione qual è quella cinese che comunque come dicevo prima rappresenta pur sempre una autentica carneficina di Stato dentro dentro la quale vengono giustiziati
Persone per che hanno compiuto che sono state imputate di reati violenti e non violenti ed è un Paese dove si continua a registrare anche la persecuzione dei sospetti appartenenti a movimenti spirituali o religiosi come ad esempio il Falun Gong
Noi cui confronti nei nei confronti cui praticanti si sono addirittura scoperti veri e propri campi di concentramento con tanto di forni crematori dove vengono bruciati corpi dei praticanti del Falun Gong dopo che sul gli sono stati espiantati
Gli organi quindi diciamo la Cina è sicuramente il problema della relativo alla pena di morte e i credo che anche le nostre energie debbano continuare a concentrarsi per cercare di migliorare questa questa situazione darò alcune piccole formazioni su sull'Iran un paese come dicevo prima che sia
Cioè secondo al mondo per numeri e dei di esecuzioni e che a tutte diciamo le carte in regola per mantenere questa questo posto anche nell'anno in corso se si tiene presente che al trenta giugno due mila e sei sono state almeno ottantasette le esecuzioni compiute in questo Paese
Ma la cosa grave dell'Iran è che nonostante abbia ratificato dei trattati internazionali come la Convenzione
Per i diritti sul fanciullo quella oltre quattro internazionale sui diritti civili e politici che limita il il ricorso alla pena di morte hanno l'Iran ha continuato a eseguire la in palese in aperta violazione ai ai trattati che ha Amaturo ratificato lo dimostra il fatto che nel due mila e cinque ha giustiziato almeno otto minorenni di cui due avevano meno di diciotto anni anche al momento dell'esecuzione
E e anche nel due mila e sei abbiamo registrato almeno una esecuzione di un minorenne
Ma poi non c'è non c'è solo la pena di morte perché secondo i dettami della sharia ci sono le torture le amputazioni degli arti le fusti che azioni altre punizioni crudeli e disumane che sono in aperta violazione appunto del Patto internazionale sui diritti civili e politici e non è un caso che poiché l'Iran diventi nel momento in cui ha innanzitutto gli Sicco anche consente di essere una minaccia nei confronti dei suoi cittadini
Proprio per questo poi Iran diviene ed è una minaccia per la sicurezza mondiale la sicurezza internazionale
Beh certo io in tutto questo discorso non ho mai citato gli Stati Uniti
I Stati Uniti sono una delle cinque democrazia e che l'anno scorso hanno compiuto delle esecuzioni che in tutto sono settantaquattro e che sono pari
All'uno virgola tre per cento del totale mondiali
Cosa accade negli Stati Uniti per noi continuiamo a registrare innanzitutto una tendenza alla diminuzione del numero delle condanne a morte dei detenuti nei bracci della morte e il numero delle esecuzioni cioè in costante calo dal novantanove è rimasto possiamo dire lo stesso dell'anno scorso se si tiene presente
Che nel due mila e cinque sono state compiute sessanta esecuzioni contro le cinquantanove del due mila e quattro ma si continua anche a registrare un un calo del sostegno dell'opinione pubblica a favore della pena di morte ma soprattutto la continua presa di posizione da parte della Corte Suprema degli Stati Uniti nel senso di un maggiore garantismo e di un minor ricorso alla pena di morte lo ha fatto nel due mila e cinque decidendo di abolire la pena di morte nei confronti dei minori
Nel due mila e sei apre esempio dichiarati illegali i tribunali
Creati dall'Amministrazione Bush per giudicare i prigionieri di Guantanamo
Ma un nuovo fronte sembra che se si è aperto con la sentenza che ha riconosciuto come ammissibili poi i ricorsi relativi alla
Disumanità dell'iniezione letale e alla contrarietà di questo metodo
Rispetto a a quanto prevede appunto la costituzione americana che vieta le penne crudele disumani e degradanti che cosa fare dunque per rafforzare questo questo processo
In corso che tende a a appunto a registrare sempre un e un minor ricorso alla pena di morte lo dicevo all'inizio l'importanza dell'iniziativa italiana all'Assemblea generale delle Nazioni Unite è importante di questo risoluzione approvata dalla Camera dei deputati il fatto che abbia dato un mandato partitamente diretto Alitalia di procedere in questo senso senza dovere
Cercare come era stato avvenuti invece nel due mila e tre il consenso unanime dell'Unione Europea significherebbe cercare l'unanimità dei venticinque Paesi
Anche nel corso di un negoziato dove magari devi cambiare una parola una virgola significa praticamente affossare
La l'iniziativa questo per fortuna non non è avvenuto l'Italia sarà sicuramente il leader di questa a importantissima iniziativa ma importante proprio perché la processo abolizionista ormai è un processo di portata mondiale che affianchi assi in una coalizione di governi e di e rappresentativi dell'abolizione di di tutti i continenti proprio perché ormai atto l'abolizione non è più una prerogativa europea ma è un processo molto più più diffuso più grande e più importante ed è giusto che come tale sia riservato sia rappresentato all'Assemblea
Generale delle Nazioni Unite la moratoria non sarà sicuramente uno un decreto legge non potrà essere imposta a a nessuno Stato ma è sicuramente un documento di orientamento politico importantissimo e che servirà soprattutto a quei condannati a morte
Nei paesi totalitari e illiberali che a differenza di quanto accade negli Stati Uniti vengono condannati e giustiziati nella silenzio e nelle l'indifferenza generale il mese che abbiamo davanti saranno mesi di lavoro intensissimo
Durissimo e credo che sia anche rispetto a questo importante il sostegno che ci ha annunciato il sindaco
Di Cremona perché ovviamente più più siamo e più saremo e e più forte potrà essere e più grande potrà essere il successo al Palazzo di Vetro di New York quest'autunno grazie
Grazie Elisabetta passo subito adottare alla Sergio D'Elia che ricordo che oltre che
Segretario dall'associazione Nessuno tocchi Caino e anche e finalmente diciamo noi i deputato e quindi rese rappresentante della istituzione che fra i tanti compiti del del mandato parlamentare c'è anche quello del potere ispettivo nelle istituzioni chiuse quindi a partire dalle carceri e quello che non solo lui con a altri deputati della Rosa nel Pugno faremo come da tradizione se costantemente anche partire da Cremona visitare da osservare e monitorare la situazione carcerate in Italia Sergio dedicati alla parola ringraziandoti nuovamente per essere ritornato a Cremona
Io ringrazio innanzitutto sino al largo di Cremona Giancarlo Corada che in questi anni
A mantenuto viva l'attenzione in quanto primo cittadino Bindi della città di Cremona coi accanto a questo c'è anche l'istituzione Provincia di Cremona
Ad una iniziativa
Di cui io credo il nostro Paese sunto anche cittadini di Cremona possono andar fieri
Soprattutto se questa iniziativa come noi crediamo e quest'anno troverà nell'Assemblea generale delle Nazioni Unite un punto di arrivo positivo
Di successo
Siamo quindi è un passaggio cruciale di una campagna ormai ultradecennale Nessuno tocchi Caino è nato nel mille novecentonovantatré lo ha ricordato Sergio Ravelli
Nell'ambito di una campagna del partito radicale che era iniziata un paio di anni prima ricordo
Che c'era stato il tentativo di golpe in l'allora
Unione Sovietica contro il l'apertura che Miai Gorbaciov stava tentando per fare uscire quel mondo dalla dal buio dal chiuso di un sistema illiberale
E ci fu il tentativo di di rovesciare quella quella approvano insomma alla democrazia di quelle di quel mondo e noi lanciamo furono arrestati golpisti Rusco voi trascurato faccette
Tentammo di salvarle ci riuscimmo con un appello Gorbaciov fa allora proprio in quegli anni eravamo nel novantadue perché non fare della campagna contro la pena di morte non una questione relativa al singolo condannato a morte o al singolo Paese ma farne una campagna universale
Io ricordo che in quegli anni i Paesi che ancora praticavano la pena di morte erano novantasette
Basti azione esattamente rovesciata rispetto ad oggi Nessuno tocchi Caino nasce nel mille novecentonovantatré grazie quella campagna ma soprattutto all'impegno di una radicale Mariateresa Di lascia
Che ebbe ricordava
Ravelli intuizione di dare questo nome alla iniziativa internazionale contro la pena di morte che è un po'la citazione del passo biblico su Caino nella genesi su Caino Abele
Laddove c'è scritto appunto che
Sa signore pose su Caino un segno perché non lo colpisse chiunque l'avesse incontrato un po'tradotto in maniera letteraria
E in parte anche letterale perché poi tutti i testi di allora della Bibbia parlavano nessuno uccida Caino invece lei voleva dare il senso proprio della intangibilità
Della vita umana anche della vita colpevole della vita del di chi si era macchiato di un delitto così così grave l'uccisione del del del fratello
E poi negli anni successivi con l'evangelico vite il passaggio della Genesi furbi tradotto perché poi ci fu un carteggio fra noi monsignor Ravasi chiedo diciamo l'esperto
Libri sta della della chiesa riconosceva che nel testo dall'ebraico
Davvero schiera più vicino a Nessuno tocchi Caino che non nessuno uccida
Che Ichino era il mille novecentonovantatré novantasette Paesi mantieni tori della pena di morte
Oggi io mi limito a quelli che hanno un seggio le Nazioni Unite
Quindi in dati divergono un po'da quelli
Descritti da Elisabetta perché lei fa riferimento anche ai territori che non hanno una rappresentanza all'otto
Beh i paesi sono centonovantadue Paesi membri delle Nazioni Unite
Se allora erano novantasette oggi Paesi che praticano la pena di morte
Non in maniera continuativa diciamo sono una ventina quelli che ogni anno e seguono effettivamente sentenze capitali
Beh sono cinquantadue Novak quindi abbiamo quarantacinque Paesi in meno in tredici anni di iniziativa internazionale della pena di morte
Questo ha significato che migliaia di condannati a morte hanno evitato l'esecuzione il patibolo grazie a che cosa Nessuno tocchi Caino no
Grazie al fatto che noi siamo riusciti a portare all'attenzione internazionale delle Nazioni Unite innanzitutto un problema che le Nazioni Unite hanno cominciato ad affrontare ora bisogna concludere questo processo io ricordo che la prima volta che una risoluzione fu portato al Palazzo di Vetro nel mille novecentonovantaquattro quindi un anno dopo la costituzione di Nessuno tocchi Caino grazie
All'impegno dell'allora governo il governo Berlusconi che la presentò su nostra richiesta nostro impulso ci impegniamo molto con manifestazioni perché questo avvenisse avvenne perdemmo per otto voti
Ma in una situazione nella quale c'erano in quarantacinque Paesi in più schierati sul fronte dei diciamo praticanti la pena di morte
Oggi siamo una situazione completamente diversa ma già negli anni si è determinato un passaggio nel mille novecentonovantasette quindi tre anni dopo quel tra virgolette insuccesso
Ne siamo usciti grazie al Governo Prodi a portare all'attenzione di un altro organismo André dall'ONU diciamo quello competente solamente materia cerebrale Commissione
Di Ginevra sui diritti umani una proposta di risoluzione per la moratoria delle esecuzioni capitali in vista dell'abolizione della pena di morte
E e contro ogni
Giudizio diciamo contro anzi una posizione che era molto dura di Paesi nostri partner dell'Unione Europea che ricevono voi questa iniziativa non la fate
A New York avete perso perderete anche qui a Ginevra invece novantasette ma risoluzione contro la per morte fu approvata con la maggioranza assoluta dei voti
E così è avvenuto dal novantasette a oggi fino al due mila cinque ogni anno la risoluzione viene approvato ora questo processo va concluso
E come i processi parlamentare si approvano nelle Commissioni testi potevano passare all'Assemblea l'Assemblea generale costituisce lo ricorda hanno ricordato Elisabetta il punto conclusivo del di un procedimento
Storico ma è vero se non ci fosse stato l'impegno di Parlamento italiano
In mani con una convergenza straordinaria su questo di maggioranza e di opposizione l'abbiamo visto l'ultimo seduta quando sua è stata approvata la risoluzione che ora impegna il Governo a riportare al loro nulla
A a New York approvazione da proposte di soluzione sia approvata all'unanimità
Con la il testo primo firmatario io va bene ma era sottoscritto dai capigruppo rappresentanti di tutti i gruppi politici una convergenza straordinaria su questi quindi questo è stato importante perché poi ci fosse l'iniziativa internazionale
Ma anche l'apporto che hanno dato i cittadini italiani le istituzioni locali italiani sono oltre duecento tra Regioni Province Comuni italiani che in questi anni hanno deciso di sostenere questa campagna
Ora questa è in Campania sta arrivando ad un punto decisivo non ci sono molte cose di cui
Il nostro Paese può dire al mondo alla comunità internazionale
Beh
Abbiamo fatto questo siamo riconosciuti per questo
Beh io insieme di Serveto abbia fatto il giro di bracci della morte ma anche abbiamo incontrato in tutti i continenti Capi di Stato parlamentari personalità della cultura eccetera
Beh è stato un giro un giro del mondo all'INPS nel quale noi abbiamo avuto un dato di riconoscimento certo a voi siete gli italiani che volete abolire la pena di morte
Insomma c'è un nuovo un ruolo di guida di leadership internazionale riconosciuta a livello dalla comunità internazionale nei confronti del nostro Paese su questo
Bene se come noi riteniamo avverrà ad ottobre novembre l'assemblea generale approverà questa risoluzione B no questa è una vittoria
Del governo italiano no io dico dell'Italia intesa come forze politiche maggioranza e opposizione Parlamento istituzioni locali i duecento fra Province Comuni e Regioni italiane che hanno determinato questo
Questo successo diceva che Sabetta giustamente poi cosa avverrà
Si fermeranno le esecuzioni o continueranno ancora beh noi l'esperienza che abbiamo avuto che già solo con le risoluzioni approvate dalla commissione dei diritti umani
Che non hanno imposto nulla né potrebbero imporre nulla non possono cambiare le costituzioni
Neanche le risoluzioni dell'Assemblea generale possono che a me però hanno sono dei testi dei documenti che hanno un un valore enorme non solo simbolico ma anche politico proprio di indirizzo politico
Molti Paesi che in questi anni hanno deciso di abolire la pena di morte o di attuare una risoluzione
Una moratoria delle esecuzioni hanno detto va be'ma ce lo chiede la commissione ONU dei diritti umani si sono fatti forti di questo testo e hanno deciso
E hanno deciso di farlo
Immaginate il valore politico enorme di una risoluzione approvata invece dall'assemblea dall'Assemblea generale questo il senso della nostra iniziativa il senso di un ritorno anche in questa città per richiedere
A Cremona di affiancarci anche in questo momento mai siamo in dirittura di arrivo di una campagna concludo su un punto
Nessuno tocchi Caino richiama
Questioni molto vede molto dure
Non è spesso anche nel giro del mondo di cui parlavo prima ci ha va be'ma da belle chi ci pensa
Noi abbiamo deciso di mettere sulla copertina di questo numero del rapporto di questo rapporto adesso la figura l'immagine di di Saddam Hussein qualcuno con quel dito puntato potrebbe dire ma può essere il dito accusatore ma anche un po'sembra qui manifesti
Americani I want you no ho bisogno di te chiedo il tuo aiuto
Beh dire no alla pena di morte dire Nessuno tocchi Caino in questo caso nessuno tocchi Saddam
Significa non preoccuparsi non avere cura non ritenere assolutamente non sono sacrosanti ma
Da di cui farsi carico i diritti delle vittime
Io questo circuito tra Caino e Abele tra vittima e carnefice non lo accetto ritengo che sia ingiusto il modo più completo più
Direi giusto di stare dalla parte delle vittime e noi siamo dalla parte delle vittime innanzitutto non dalla parte di Caino Nessuno tocchi Caino
Chiama in causa non tanto io credo la vita di Caino del colpevole chiama in causa innanzitutto la nostra
Mica certo la nostra dignità la nostra civiltà
Torino per quello che ha commesso Saddam per quello che ha commesso si macchiato di delitti orribili di genocidi cinquecento seicento mila persone trovate nelle fosse comuni dopo la caduta del regime
Di pena di morte non meriterebbe cinquecento mila seicento mila ma la domanda è ci meritiamo nuovi la pena di morte c'è di comminare la pena di morte
La pena di morte non chiama in causa la vita del colpevole supera il mio chiama in causa innanzitutto
La nostra civiltà la nostra civiltà giuridica quello che siamo noi quello che decidiamo di essere quello che diventeremmo se noi facessimo specularmente rispetto a chi ha compiuto un orribile delitto
E con l'atto violento della soppressione di chi quel delitto ha compiuto questo è il senso della nostra campagna sotto che che non vuol dire simpatia perché hai lo stare dalla parte di chi semmai mi essere dalla parte della vittima e la maniera più giusta più civile più
Degna di un paese come il nostro con un conto in ente come l'Europa ma ce ne sono molti in tutto il mondo che hanno deciso di rinunciare a praticare la pena di morte non per simpatia nei confronti della criminalità o dei colpevoli ma per
Affermare
Ecco la vita del diritto
Insieme a poi al diritto dalla vita che ne consegue quindi anche per la vita del più colpevole dei colpevoli
Grazie grazie Sergio io la ringrazio ancora il sindaco di Cremona che essa prevede scattare per altri impegni per essere stato con noi questa mattina e speriamo che Cremona torni ad essere parte
Di adesione formale oltre che di fatto dall'associazione nessun erede se ci sono delle domande da parte del la stampa ecco pregherei solo di portarsi dietro perché per motivi di registrazione
Sì volevo fare una domanda all'onorevole D'Elia cioè comunque in questi giorni continua anche con la Roma con con la sua vicenda non nel senso che se lei continua a discutere ancora l'altro giorno in occasione della colorazione della strage di Bologna familiare hanno detto insomma questo incarico importante ed è stato assegnato la Camera dà comunque un segnale di
Chi e come un invito alla deresponsabilizzazione fortemente diseducativo volevo chiedere cosa risponde un'altra volta queste
Condono il consigliere un'altra volta un muro deciso una linea di condotta che mi sono dato è quella di non rispondere di non polemizzare
E con chi
è stato così duramente profondamente colpito
Nella sua con il suo affetti più cari
Stiamo parlando di persone che hanno perso figli che hanno perso mariti che hanno perso padri
Insomma il bene più caro gli è stato privato da atti così inaccettabili così due io davvero non ho nulla da rispondere non non da polemizzare con con nessuno
Io parlo di me e della mia storia
La mia storia io sono gli euro cinquantaquattro anni sono
Ho iniziato a fare politica nel movimento che avevo diciamo avanti
La mia militanza politica durata dal settantuno settantanove sono otto anni di attività politica
Gli ultimi due dei quali sono stati apertamente
Caratterizzati di dal violenza
Io sono entrato in prima linea
Dopo sei anni di attività assolutamente
Legale
Che si è tradotta in
Iniziative
Nei quartieri popolari alla mensa degli studenti nell'università le occupazioni delle case di chi la casa non aveva c'è non siamo stati dei Follini marziani usciti dal nulla eccetera
Beh due anni di lotta armata
E che io chiuso
Immediatamente Giulio momento in cui sono stato arrestato l'ho detto più volte ho vissuto quel momento non come un trauma ma come una liberazione da una
Situazione nella quale già s'ero di cui ero consapevole che non solo non avrebbe significato l'affermazione degli ideali che mi avevano portato a fare anche quella scelta violenta ma sarebbe stata invece la negazione
La lotta armata la violenza stava distruggendo non soltanto le vite degli altri ma distruggeva innanzitutto le nostre vite dei nostri ideale
I primi anni di carcere per me non sono stati anni di lotta armata sono stati e il continuismo l'irriducibile lirismo caratterizzato anche la vita poi carceraria di molti di molti di noi ma è stato un tentativo di
Comminare le basi della cultura
Della violenza della lotta armata io non so se voi ricordate siete molto giovani il movimento della dissociazione politica dal terrorismo
Chi oggi richiama
E insiste sul
L'argomento il terrorista alla Camera
Beh forse deve anche ricordarsi che in quegli anni io e i miei compagni di caccia abbiamo rischiato la vita proprio pernottare
Contro il terrorismo
Perché altri che non commettessero gli errori che avevano commesso
Che avevamo commesso no
Guardate io
E poi ci sono gli anni lo scioglimento di prima linea la consegna di prima linea organizzazione violenta al partito della non violenza l'iscrizione al partito radicale
E poi gli anni usciti dal di uscita dal che fuori dal carcere con
Gandhi la non violenza Nessuno tocchi Caino tutti sono pronti a riconoscere questa anche e poi ci sono gli ultimi quindici vent'anni della mia vita
Come un tentativo di in qualche modo riconvertire ripagare restituire alla società in maniera tale che la società non subisse più gli attacchi e le violazioni che la violenza lotta armata aveva rappresentato un tentativo forse
Di risarcimento non del dolore di chi è stato privato del bene più caro perché quello è il risarcibile
Non esiste forma di riparazione a chi ha ha subito
Davvero un'offesa o una perdita così così grave
Beh io quello che dico perché la vita di una persona parlo della mia non si può fare a fette in questo modo e decidere che a fronte
Dei dodici anni di carcere
E poi quelli seguiti al carcere che costituiscono dei trent'anni costruiscono i venticinque eccetera
Non essere in qualche modo cancellati da due anni della mia vita che sono stati quelli della violenza e quei due anni di trent'anni fa a costituire la parte per il tutto che è stato la mia vita
Quindi cos'è stata la mia elezione alla Camera deputati forse è stato non un mio traguardo cioè io non lo so io quando sono finito in carcere pensavo di non uscire più dal carcere
Non ricche non credo di aver costruito la mia vita la mia militanza iscrizione al partito radicale la costituzione di Nessuno tocchi Caino
No come un percorso è una carriera che poi si sarebbe conclusa nella Camera deputati se noi i deputati radicali
Che sono fuori dal Parlamento da quindici anni tutto si poteva pensare che in questa legislatura non ci fossimo Bastos bastava che ci fosse fosse rimasta la legge elettorale precedente noi magari non saremmo mai entrati
Quindi cosa è stato il mio arrivo alla Scala ma io credo sia stato non un mio traguardo un mio successo ma è stato un successo Della democrazia di questo Paese
E la parabola fallite dice quella mia di una storia che non è la mia storia personale nella storia forse di un partito
Quello di Marco Pannella
Che nei confronti di chi e fuori dalla società
Ecco cerca di legalizzare ce la legalizzazione questa è una linea guida
Della politica di Pannella non quello di escludere amanti riportare nell'alveo della democrazia del rispetto delle regole e della legalità dello stato di diritto
Quindi esser che io sia di è un successo della democrazia dello stato di diritto di questo Paese
Bene una volta che io sono stato eletto
Io posso diventare anche presidente della Camera dei deputati
C'è non c'è differenza fra chi è seduto in termini costituzionali e di rispetto delle regole è stato di diritto tra chi è seduto davanti o che sta seduto alla presidenza
Evidente poi
Tutti parlano come se io fossi stato messo lì dal governo Prodi
Io sono in rappresentano uno dei sedici rappresentanti dei gruppi parlamentari
Che hanno diritto in base al Regolamento la camera di avere un rappresentante nell'ufficio di presidenza
Non sono il rappresentante della Camera dei deputati questo lo è il presidente e vicepresidente
Non è ruoli onorifici né di rappresentante con ruoli operativi
Di direi quasi di bordo di servizio d'ordine della Camera deputati e se c'è uno che vota
Fa il pianista io devo stare lì a dire Presidente quello staff ma in quel modo
Quindi e questo diciamo sono le ragioni di diritto poi c'è una ragione sociale molto importante
è chiaro che sul mio caso c'è stato una speculazione politica
Se io il rispetto più profondo per il dolore delle vittime o il disprezzo più profondo nei confronti di chi quel dono di quel di quel dono dolore ne fa
Un uso abusivo
Ecco sono i mercanti del tempio nel nel tempio sacro del dolore sono quelli che hanno inteso usare nel legittime istanze delle vittime in chiave di polemica politica di speculazione politica
Differiscono i Giovanardi ai Gasparri che si sono elevati alla Camera deputati come i difensori unici e pubblici del dolore privato
Sono i mercanti nel tempio del dolore
E quindi massimo disprezzo nei confronti di questo uso che loro non hanno fatto ma dicevo io
Non mi dimetto da quella che non è una carica di rappresentanza della Camera per una ragione molto semplice
Io sto lottando anche perché l'articolo ventisette della Costituzione sia una cosa vera e non sia una
Una petizione di principio articolo ventisette parla del reinserimento sociale detenuti
Ora ne stanno uscendo
A migliaia in questi giorni grazie all'indulto
Chi li accoglie
Quale la qualità della loro inserimento della loro accoglienza
Beh io ne ho l'esperienza
Hanno fatto la polemica contro di me legittima la sua elezione può fare il deputato ma non possedere di a fare il questore poliziotto della carne insomma perché questo si tratta eccetera
La stessa campagna contro di me ha avuto una sua articolazione locale a Firenze nei confronti di miei ex compagni
Che sono presidenti cooperative dei dirigenti di fondazioni hanno preteso le dimissioni da quegli incarichi panchine loro quindi non si sta discutendo del deputato D'Elia del segretario di presidenza
Si sta discutendo di un fatto e cioè chi è
Chi è stato in carcere assi espiato la sua pena è stato reintegrato in tutti i suoi diritti civili e uscito fuori dal carcere nulla diritto di cittadinanza
Escluso e marchiato a vita e a fuoco sulla pelle con una scritta indelebile una quale c'è scritto tu non sei degno Tournai diritti tu cambierà Nai
Beh io questo misto ribellando e se io rimango lì forse do dignità di cittadinanza chi ha sbagliato appagato è uscito dal carcere e non riesce a trovare un lavoro
Non riesce a essere riconosciuto come cittadino di questo tale sì questo il senso della mia battaglia dalla mia iniziativa
Grazie Sergio se ci sono altre domande tremendi
Ti chiamiamo accusa questa conferenza stampa nel ringraziarvi di essere intervenuti tutti grazie a tutti e buon lavoro