Libertà nelle liberalizzazioni: più sussidiarietà, meno statalismo

In una intervista fatta all'indomani dell'intervento di Assago
Don Giussani affermava
Il desiderio e come la scintilla con cui si accende il motore
Tutte le mosse umane nascono da questo fenomeno
Da questo dinamismo costitutivo dell'uomo
Il desiderio accende il motore dell'uomo
E allora si mette a cercare il pane e l'acqua si mette a cercare lavoro a cercare la donna
Si mette a cercare una poltrona più comoda e un alloggio più decente
Si interessa ha come mai taluni hanno ed altri non hanno
Si interessa come mai certi sono trattati in un modo e Luino
Proprio in forza dell'ingrandirsi del dilatarsi
Del maturarsi di questi stimoli che ha dentro e che la Bibbia chiama cuore e dice Giussani e che io chiamerei anche ha ragione
E non c'è ragione senza in qualche modo un destato affetto
D'iniziativa dell'uomo
è mossa sempre dalla ragione che cerca l'infinito
L'uomo che cerca l'infinito in ogni sua mossa in ogni rapporto con la realtà
In ogni rapporto con l'altro
Si potrebbe dire che l'iniziativa fa parte dell'ANAS della natura stessa dell'uomo
E infatti un uomo mosso da questa sete in esausta
Che diventa protagonista della realtà
Diventa protagonista della realtà quando incontra un altro uomo come ci ha ricordato martedì Cesana
Ho una compagnia di uomini in cui vibra all'infinito che lui cerca
Questa è l'educazione
C'è un rapporto che fa vivere fino in fondo il rapporto con la realtà un rapporto che per cui l'uomo può dire io
Qualche mese fa è circolato un appello sottoscritto da intellettuali da uomini dell'economia dell'impresa uomini dei media da uomini politici e da decine di migliaia di persone in particolare di genitori
Dal titolo se ci fosse un'educazione del popolo tutti starebbero meglio
Che era il titolo del detti dell'editoriale del TG due
Che fece don Giussani il giorno della strage di Nassiriya
In questo appello si affermava
L'Italia è attraversata da una grande emergenza
Non è innanzitutto quella politica
E neppure quella economica
Ma qualcosa da cui dipendono anche la politica e l'economia
Si chiama educazione
Riguarda ciascuno di noi ad ogni età perché attraverso l'educazione si costruisce la persona e quindi la società ecco e dai io educati
In questo senso da uomini mossi dalla ragione come esigenza di infinito che nascono le opere risposte organiche ai bisogni dell'uomo
Le opere di carità le opere di assistenza le opere educative e formative le opere che valorizzano il talento dell'altro qualunque esso sia
Indipendentemente da quanti sono
Ma anche le imprese
Perché anche l'impresa nasce da questa tensione dell'uomo alla ricerca del significato
Indi
La straordinaria creatività che c'è nel nostro Paese
Creatività imprenditoriale dipende da questo
I distretti
Le nostre piccole imprese sono nati da un'educazione del popolo da una ragione che sa che il significato c'è perché se la ragione lo cerca significato c'è ma se c'è il significato della realtà allora la realtà è positiva la si può affrontare
Si può costruire e se non c'è un significato che la ragione si blocca e l'uomo si ferma per questo nichilismo
è il male maggiore del nostro tempo
In questi giorni abbiamo visto e vedremo ancora
Di queste esperienze
Uomini capaci di carità e di sviluppo
Capaci di dare a uomini meno può fortunati di loro un'altra possibilità come il bellissimo incontro su sul lavoro nelle carceri
Oppure imprenditori
Che non lamentandosi delle circostanze
Ho lamentato sì dei pericoli riescono anche a vendere come abbiamo sentito oggi il riso ai cinesi
Uomini appunto che non si lamentano ma che costruiscono perché lì io è più grande delle condizioni in cui si impone in cui si trova
è più grande delle circostanze
Uomini così allora movimenti cosi sono la ricchezza del nostro Paese questi sono la ricchezza dell'Italia
E allora
Terzo passaggio cosa chiedono queste esperienze alla politica perché sono esperienze non sono discorsi filosofici premesse teoriche
Sono esperienze in atto
Cosa chiedono allo Stato e alla politica
Tre aspetto primo sussidiarietà
Chiedono la possibilità di esistere
Chiedono al di essere valorizzate non penalizzate
Chiedono di essere guardati in positivo e non a partire da un sospetto
Come ha scritto Benedetto sedicesimo nella sua enciclica
Non uno Stato che regoli e domini tutto ciò che ci occorre ma invece uno stato che generosamente riconosca e sostenga nella linea del principio di sussidiarietà
Le iniziative che sorgono dalle diverse diverse forze sociali e uniscono spontaneità e vicinanza agli uomini bisognosi di aiuto
Abbiamo bisogno cioè di una politica che non pensi che lo Stato sia l'unica cosa pura
Che non pensi che lo Stato sia al fine di tutte che la società sia uno strumento per servire lo Stato
Abbiamo bisogno del contrario
Cioè di una politica a servizio della persona nella sua integralità e della società a servizio
Quindi una politica nonché pretenda di dire cosa l'uomo è
Di definire ciò che né tanto meno che pensi presuma
Di essere la risposta alla sua esigenza di infinito
Per questo diciamo che lo Stato come dice giustamente la Costituzione deve garantire l'educazione ma non educare
Perché
Perché la risposta all'esigenza di infinito che è la ragione non la può dare la politica
Nei paesi e nei periodi in cui la politica pensava di dare una risposta ai bisogni dell'uomo ha prodotto solo violenza
Secondo punto
Liberalizzazioni
Come il titolo di questo ciclo
Se noi vogliamo uno sviluppo di questo paese allora abbiamo bisogno di libertà
Da questo punto di vista le liberalizzazioni fatte possono costituire certamente un inizio ma sono solo un inizio
Ci sono ben altre rendite in Italia e le rendite pascolano nello statalismo non in una società libera
E allora
Come abbiamo detto in questi giorni
Possono andar bene i notai i taxi Sting le banche
I professionisti
Ma vorremmo che venissero liberalizzati settori ben più importanti e decisivi per la vita del nostro Paese per la vita della società
Innanzitutto la scuola
E poi
E poi e poi il welfare
Compreso il lavoro
E anche l'economia
Chiariamo che noi non vogliamo soldi dallo Stato non l'abbiamo mai voluti però vogliamo poter mandare i nostri figli in scuole di qualità e possiamo che possono far e vogliamo che possono farlo tutti
Non vogliamo che i figli dei poveri Contini non essere poveri e anche ignoranti
Vogliamo
Un sistema scolastico libero in cui le famiglie possono scegliere le famiglie perché sono le famiglie le responsabile dell'educazione dei ragazzi non lo stato e questo per la costituzione sempre
Vogliamo
Appunto un sistema
Che non sia a due velocità come quello di oggi come è stato giustamente detto perché quello di oggi a due velocità nei invece vogliamo un sistema che sia basato sulla qualità se ci fosse la parità economica ci sarebbe la qualità non la disuguaglianza
Secondo vogliamo quindi allora il lavoro
Che chi cerca lavoro possa trovarlo e se lo Stato non è in grado di trovare lavoro si ritragga
Lo lasci fare a chi lo sa trovare
La stessa cosa vale per la sanità e l'assistenza
Noi vogliamo un sistema in cui si possa scegliere dove curarsi e farsi assistere
Perché l'Uefa
Non solo non è è nato non è nato dallo Stato tanto più in Italia
Ma ancora non è dello Stato innanzitutto della società queste sussidiarietà prima sulla società e poi lo Stato quindi un sistema visto che sia basato sull'effettiva libertà di scelta
Infine vogliamo anche poter fare un'impresa senza che lo Stato parta dal sospetto
Senza ad esempio che chieda una fideiussione prima di partire
Che giudichi lo Stato che può fare impresa e chi no perché chi giudica che può fare un'impresa e chi no è il mercato non lo Stato
E voglia vorremmo anche un fisco che ci lasciasse liberi di investire
Terzo punto
Una politica
Vorremmo una politica per il bene comune quindi sussidiarie tali barriere Zazie con una politica per il bene comune
Vorremmo su queste basi un dialogo tra gli schieramenti
Vorremmo un dialogo su questi contenuti
Vorremmo una politica cioè più attenta al bene comune che a se stessa come invece oggi in Italia
E credo sia questo
Il dialogo che ha auspicato domenica aprendo il Meeting il presidente Marini
E vorremmo quindi che sui contenuti
Le parti politiche anche nelle necessaria dialettica non avessero di essere di aver non può non avessero paura di essere unite per il bene del Paese
L'incontro di oggi allora
Costituisce una possibilità per questo dialogo
E per questo dialogo abbiamo invitato due amici due persone in cui riconosciamo e non da oggi una disponibilità al dialogo ed un'attenzione non formale ai problemi Po ai temi posti
Il senatore Giuseppe Pisanu
E il vicepremier nonché ministro della cultura e del turismo Francesco Rutelli
La parola Senatore Pisanu
Io cercherò
Di rispondere
In maniera ordinata
Alle questioni così
Attuali pungenti che ha Oro ora sollevato l'amico Vignali
Partendo dal concetto DC sussidiarietà
Come sapete tutti questo concetto fu enunciato per la prima volta in maniera fulminante
Nel lontano mille ottocento trentotto da Antonio Rosmini quando disse semplicemente questo lo Stato faccia solo quello che i cittadini non possono fare
Cento venti anni dopo
Il lei manifesto di Godesberg praticamente il manifesto dei socialdemocratici tedeschi avrebbe ripreso questo concetto dicendo più laicamente
Il mercato ovunque possibile l'intervento pubblico solo quando è necessario
Questo e il principio di sussidiarietà
E adesso è credo la pressione la la che espressione più alta
Del pensiero cattolico liberale
In ordine al rapporto tra stato e mercato o meglio ancora terrà pubblici poteri e libertà di iniziativa dei singoli citati
L'impegno che deriva da questo concetto e chiaro limitare il più possibile l'autorità e accrescere il più possibile la libertà
Il principio di sussidiarietà e fondato sulla fede nella libertà
Io penso che specialmente negli ultimi anni
Questo concetto è stato letteralmente travolto dalla dibattito fin troppo fragoroso sulle riforme costituzionale
Allorché questo dibattito affatto emergere in ponendolo all'attenzione dei generale
La cosiddetta sussidiarietà verticale
Un principio certamente utile
Ma riduttivo e io penso in gran parte estraneo alla gloriosa tradizione cattolico popolare italiana ed europea
Perché è riduttivo ma perché sussidiarietà verticale vuol dire semplicemente ridistribuzione dei poteri pubblici dall'alto verso il basso
Dallo Stato alla Regione dalla Regione alla Provincia e al Comune
Questo certamente un bene perché così si fa in modo che il potere nel discendere verso il basso sir renda via via più controllabili
Ma è pur sempre potere che si muove nell'ambito pubblico quindi Milone
Sussidiarietà in senso pieno sette per esempio
Il monopolio della scuola
Passa dallo Stato alla Regione da mano pubblica a mano pubblica dove sta l'accrescimento di libertà dei cittadini
E
Che mi assicura Chirivì assicura che il potere pubblico più vicino sia meno esoso meno padrone del potere pubblico più lontana
In quattro anni di permanenza al ministero dell'Interno come responsabile della finanza locale
Io ho visto spesso vedo il presidente Andreotti che ha ben altra esperienza ma ha fatto anche queste
Io ho visto spesso alcune regioni pretendere
Potere i DAR lo Stato ma Pretender lì per poi poterli utilizzare anche in maniera vessatoria solo le province e sui Comuni
E al tempo stesso ho visto i comuni difendere con le unghie e con i denti le loro municipalizzate
Per rimanere padroni dell'acqua del trasporto pubblico locale del gas e così via di seguito
Irripetibile così all'iniziativa privata tardi praticare quegli spazi
E allora
Dove alla sussidiarietà sei discendere dall'alto verso il basso questi poteri si fermano alla soglia della persona e della famiglia
Si fermano invece di proseguire aprendo nuovi spazi alla iniziativa privata e al privato sociale
Dove sono in questa concezione della sussidiarietà Rosmini e Bastiat
Don Sturzo e Lord Acton dove sono gli insegnamenti delle grandi encicliche da leone tredicesimo a Giovanni Paolo secondo non ci sono
Non ci sono perché questa non è sussidiarietà che produce libertà
Quando nelle scorse settimane
Il cardinale Scola
A posto in termini di vera sussidiarietà
Il problema della libertà di insegnamento
Gli sono saltati addosso da tutte le parti in nome della difesa del primato dello Stato
E della scuola Pubblico
Ma se lo Stato è proprietario di tutti i mezzi diventa anche proprietario di tutti i fini
E se lo Stato possiede tutte le scuole possiede anche tutte le forme di istruzione
S possiede tutte le forme di istruzione può essere tentato dei possedere tutto elementi è tutta Recco al centro
Piaccia o no
Uno Stato così sarebbe uno stato etico cioè fascista cioè comunista
E esattamente e per queste ragioni che io ho pensato che l'intervista del cardinale Scola fosse un inno alla libertà
Ma
Riprendiamo il nostro ragionamento
Dalla Bicamerale ad oggi
Noi abbiamo registrato una serie di fallimenti a catena sul terreno della cosiddetta sussidiarietà verticale cioè della ridistribuzione dei poteri
Dall'alto verso il basso
Io mi chiedo
Ma la causale di tanti il fallimento
Non sarà dovuta proprio al fatto
Che ci siamo affannati a spartire Poteri tra Stato Regioni Province e Comuni invece di cercare prima prima un accordo più alto su i nuovi confini terrà intervento dello Stato nell'economia e libertà di impresa
Ciò è sulla sussidiarietà orizzontale che è la sussidiarietà di cui appunto ci parlavano Rosmini e Leone tredicesimo al Papa Giovanni S. Paolo secondo
Ecco ogni volta che noi evochiamo questo problema
Io vedo i professionisti dell'europeismo girarsi dall'altra parte
Come se non fosse stata proprio l'Unione europea la prima CUP culla istituzionali direi di questo
Colucci
Comunque io penso che se prima noi troviamo una intesa su una nuova regola costituzionale
Che disciplini l'arretramento dei pubblici poteri e l'ambulanza mento e l'avanzamento
Della iniziativa privata
Noi riusciremo poiché più facilmente a realizzare la sussidiarietà verticale
A ridistribuire cioè il potere il resi lui dopo che sia stata finalmente definita alla partita tra pubblico
E per il fatto
Come possiamo farlo
Lo possiamo fare modificando anzi arricchendo la Costituzione italiana col Criterion della sussidiarietà nella sua prima parte la parte Dei principi
Del resto
Questo benedetto principio è stato iniziato ceduto sessanta otto anni fa
La carta europea lo ha acquisito tra i principi fondanti non vedo perché non possa entrare nella parte prima della nostra costituzione
Ecco io vorrei dire qui che vengo a una delle prime provocazioni di Vignali
Vorrei dire qui a Vignali al mio amico Francesco Rutelli a Franco Marini chi ha detto quest'ala che Sala credo cose interessanti
A Maurizio Lupi a tutti i miei amici che lavorano nell'intergruppo parlamentare per la sussidiarietà io vorrei dire loro badate che proprio su questo punto
Noi cattolici italiani possiamo giocare oggi oggi ma un domani la nostra partita storico
E a tutti quelli che in un Paese diviso a metà
Cercano onestamente intese alte tra maggioranza e opposizione
Vorrei dire che questo è il terreno più propizio per giocare la partita della modernizzazione del nostro paese anche per Dario una più solida
Dimensione
Economica e sociale alla democrazia politica che con tanta fatica abbiamo conquistato
Naturalmente il dialogo l'ho detto poco fa in una conferenza stampa e lo dico qui il dialogo si può fare
Tra maggioranza e opposizione che hanno per volontà elettorale lo stesso peso politico
Se si riconosce uguale peso e uguale dignità
Ai due programmi politici
Hanno proverbio sardo che ho detto poc'anzi ai giornalisti e ripeto qui perché si traduce bene in italiano rispettando persino la ricchi ma dice se vuoi che il dialogo si mantenga occorre che un piatto Fatah e uno fra India
Ecco
A queste condizioni si può dialogare
E io sono convinto che l'Italia non si rinnoverà
Non si salverà dal declino sennò voi non troveremo un rapporto più equilibrato tra stato esso accetta facendo indietreggiare il primo e avanzare la seconda il primato della persona umana e della società civile
Penso anche lo dico con non molta schiettezza
Che questo è il terreno
Per mettere alla prova se c'è dove c'è
La valenza liberale della nuova sinistra italiani
Voglio essere chiaro io apprezzo anche le liberalizzazioni all'aspirina
E riconosco che esse vanno nella direzione giusta
Ma non me ne fido più di tanto
Non me ne Fido per almeno tre ragioni
Innanzitutto perché queste liberalizzazioni sono servite a coprire politicamente le misure illiberali del ministro Visco in materia di strumenti fiscali
Poi perché sono state deliberate senza la benché minima preventiva consultazione sociale e politica
E infine
E infine perché esse colpiscono il lavoro autonomo e le libere professioni senza neppure sfiorare
Le grandi concentrazioni di potere economico e sindacale che condizionano pesantemente
La vetta vita politica del nostro
Forse
Forse è il caso di ricordare qui
Che è mentre le Categorie colpite dal decreto Visco Bersani rappresentano un è lettore ogni mille
Quelle risparmiate rappresentano trecento cinquanta elettori ogni mille
Non mi sembra un grande atto politico prendersela con i più deboli
Ecco
Altra domanda di Vignali
Allora io preferisco aspettare il ministro Bersani in persona che stimo e l'intero Governo alla prova di liberalizzazioni un po'più impegnative e meno comode
L'energica
I trasporti i telefoni la scuola gli ospedali
L'UE il Ferri in generale
Lei vedremo se davvero si vogliono favorire come hanno scritto i miei amici del gruppo Inter lamenti interparlamentare sulla sussidiarietà
Se veramente si vogliono favorire la creatività delle persone
Delle famiglie delle associazioni spontanee e delle imprese
Ancora una volta facendo arrestare lo Stato ed allargando l'orizzonte della libertà
Anche questa e sussidiarietà orizzontale e anche su questo possiamo dialogare ed intenderci
Come vedete e concludo il discorso sulla sussidiarietà
Ci riporta ai grandi valori della persona e della famiglia
Su questi valori noi abbiamo cercato anche negli ultimi mesi
Il dialogo al di sopra delle parti
Ma più di una volta lo abbiamo visto soccombere sotto i cingoli della Realpolitik
Non per questo dobbiamo naturalmente desiste
Quei valori sono alla base di tutto
Anche della identità nazionale del nostro paese
E perciò dobbiamo difenderli laicamente con tutte le nostre forze nelle istituzioni e per mezzo della lotta politico
Ha scritto il filosofo insospettabile della società appena
Io non so se il cristianesimo significhi distacco dal mondo
Ma so per certo che esso insegna
Che il solo modo di dare prova della propria fede
E quello di prestare aiuto pratico mondano a coloro che ne hanno bisogno Popper non era iscritto alla Compagnia delle opere
Ecco io penso che la misura più concreta del bisogno si ritrovi nella persona nella famiglia nei corpi in termini
Questi
A ben vedere sono i punti da cui partiti l'esperienza Cattolica
Da cui prese le mosse il pensiero della sussidiarietà
Questi la loro esaltazione devono essere gli obiettivi della nostra comune battaglia per la sussidiarietà
Grazie
Senatore Pisanu la parola
Dice il premier Francesco Rutelli
Grazie
Grazie
Grazie grazie anche a voi
Io ascolto volentieri l'invito non solo ma anche la scelta dell'argomento che è stato
Indicato che è stato tracciato da Raffaello Vignali prima è affrontato esplicitamente dall'amico Pisanu
Libertà
Liberalizzazioni
è un tema naturalmente che si scrive nella grande discussione che si è aperta con questo meeting
Cercherò di venirci in conclusione le libertà
E la persona
Però ripeto accetto volentieri di
Iniziare dalla questione delle libertà economiche della concorrenza dei temi molto concreti che sono stati affrontati da questa riforma che è stata approvata
Dal Parlamento proposta dalla maggioranza
Voluta dal governo anche partendo da un considerazione di fondo
è vero quello che diceva un intellettuale di destra non molto popolare tale che era Leo Longanesi la libertà in Italia
è sempre stato un mito di pochi lo diceva da un pulpito diverso in un contesto diverso però certamente
Che con la sua linea piuttosto dissacrante
Si riferisse al fatto che
Gli italiani nella loro conformazione culturale storica
Non hanno considerato otto sommato spesso il tema delle libertà come tema di azione più che di conversazione
Un mito riservato
Al coraggio e sogni di alcuni che nei momenti più alti della nostra convivenza ha trascinato il più
Però voglio affrontare esplicitamente anche il tema della sussidiarietà del rapporto uno statalismo
Prendendo spunto da una considerazione critica che ha fatto Vittadini qualche giorno fa su una
Un articolo che è scritto su un quotidiano in una intervista attenti al mito ha scritto ha detto in parte son cose che tu hai
Rielaborato ora del cittadino consumatore che vuol dire può essere un po'una retorica che si affaccia oggi il momento in cui diciamo le liberalizzazioni guardate non sono soltanto l'interesse di alcuni operatori economici ma sono anche un fattore sociale un fattore che mette in moto questo paese che lo può mobilizzare che lo può rimettere in grado di camminare di correre possibilmente in un modo condiviso dal punto di vista economico
C'è un mito chiedeva appunto Vittadini del cittadino consumatore che magari serve per demonizzare l'impresa l'intrapresa
è anche quello che tu dicevi o che diceva anche Pisano e qualcosa che riguarda piccoli gruppi toccare privilegi interessi o anche soltanto faticose riforme che riguardano gruppi minoritari perché non si vuole affrontare il bersaglio grosso il rospo il nodo che riguarda interessi economici e finanziari più corposo penso che non ci dobbiamo sforzare insieme di condividere un obiettivo che invece riguarda non la necessità di imprigionare di demonizzare l'intrapresa ma di liberarla di liberare l'economia di liberare i talenti del nostro Paese
E far riemergere anche attraverso più concorrenza se io posso riassumere la società in cui credo e per cui lavoriamo carino avremo tutti la stessa sensibilità sia un Paese nel quale discutiamo le nostre famiglie discutiamo tra di noi vogliamo i nostri genitori coi nostri figli
Discutiamo coi nostri colleghi del lavoro con i compagni di scuola discutiamo ciascuno in maniera anche appassionata se è un paese di diversità la società in cui credo per cui lavoriamo è una società che abbia più
Libertà di Scelta e più opportunità perché le persone indirizzino la propria vita questo è un orizzonte
Che accompagna la vita di molti deve diventare anche teatro di una sfida di libertà sono d'accordo vediamo un po'di vedere però se quello che è accaduto contiene almeno qualche elemento paradigmatico ma diciamo anche qualche elemento concreto che meriti e qui non è detto che abbia necessariamente visto testi della legge non lo farò però voglio fare qualche piccolo riassunto partendo da un concetto che forse potrebbe essere anche affrontato più generosamente rispetto alle scelte che sono state fatte c'era Mark Twain diceva che le cattive abitudini
Sono difficili da buttare giù dalle scale e bisogna farle scendere un gradino alla volta
Io penso che questa strada se iniziamo a condividere la magari da qualcosa che si pensa sia insufficiente forse ci può permettere di percorrere quel cammino con molta più efficacia ma sono davvero decisioni marginali quelle che sono state prese fatevi dare qualche riferimento in Italia noi abbiamo eliminato le tariffe minime obbligatorio per le professioni ci sono delle professioni per cui questo già avviene avviene su base conciliativa non ci poniamo il dubbio che il cliente più forte è quello che riesce ad avere tariffe scontate
E quello più debole
Che paga la tariffa piena
Ci poniamo il problema che se è un giovane a proposito delle delle farmacie è laureato in farmacia può aprire in Italia poteva aprire in Italia subito una goccia di alimentari una Cozzo di elettrodomestici ma non poteva fare il farmacista mentre
Poteva gestire una farmacia il figlio di un farmacista
Vogliamo porci il problema che in Italia se vogliamo dare spazio ai giovani nelle professioni in una serie di settori fondamentali dobbiamo abbattere le barriere
E vogliamo riconoscere che questa riforma ha iniziato coraggiosamente ad abbattere le barriere e a cambiare orizzonti rilevanti nell'economia e nella società italiana guardate che guardate che i dati obiettivi ci dicono che in Italia il costo dei servizi bancari
Enormemente più alto il doppio di Spagna Francia Germania
Che i servizi assicurativi sono aumentati di circa il quaranta per cento tra due mila uno e due mila quattro mentre sono rimasti pressoché costanti in Francia Germania dove c'è più concorrenza
Io sono conosco fatto il Sindaco conosciuto anche le asprezze del tema dei taxi fra i taxi riguarda le grandi città più che i piccoli centri al problema senza il vizio debba essere quello che era negli anni Cinquanta oppure incontrare
Con servizi più flessibili più adatti più pronti le domande che sono cambiate moltissimo nella vita di ogni giorno negli anni cinquanta lei sessanta verità più semplice Asian dava dalla casa lavoro e ritorno oggi ognuno di noi con i propri figli
Con le proprie attività nell'economia dei servizi
Fa una vita esige molta più flessibilità anche nella mobilità dobbiamo fare in modo che il sistema imprenditoriale diffuso
Ne risponda e abbia anche delle caratteristiche credibili da questo punto di vista sapete
Perché anche questo è di dominio pubblico che c'è uno studio di Confartigianato
Che ha sottolineato che nei settori protetti parlo dei settori grossi degli Utilities le banche le assicurazioni negli ultimi cinque anni in Italia c'è stato un aumento dei costi dei servizi per cittadini empolese
Pari ad oltre il doppio di quelli dei settori esposti alla concorrenza
E solo tre comparti assicurazioni professioni energie appesi sano per oltre il sessanta per cento sul totale dei ricavi da beni e servizi sono cambiamenti importanti da fare ci sono posizioni importante è spesso privilegi consolidati nel tempo e bisogna superare per concorrere al bene comune è una strada giusta quella che è stata intrapresa ci vogliamo sfidare Beppe Pisanu per fare di più
Ben venga questa è la sfida che noi lanciamo e se possibile raccogliamo per fare di più per intervenire in maniera più incisiva più coraggiosa più sensibile più immediata più strutturale facciamolo
E su questo
Su come introdurre elementi elementi di maggiore concorrenza che mettano a punto il cittadino al centro in una società che profondamente cambiata che io credo si possa e si debba
Dare delle delle risposte positive arriveranno altre riforme semplificazione amministrativa ministro Lanzillotta ci sta lavorando per i rapporti tra cittadino e pubblica amministrazione volete di più proponente cd più
Vedo qui in prima fila il viceministro Pinza sta lavorando a una modifica della legge sul risparmio a tutela dei diritti del cittadino
Una commissione per modificare il Codice civile a vantaggio di associazioni e fondazioni ecco tutta una serie di temi sui quali apriamo al di là delle bandiere che si sventa Orano spesso in un modo propagandistico forse questo sorpresa apriamo una stagione
Di confronto
E di sfida positiva nell'interesse del Paese capisco politicamente che questo possa avere preso qualcuno di sorprese
E tuttavia è avvenuto è importante e ripeto
Deve continuare ad avvenire perché ha a che fare il tema di maggiore concorrenza oltre che per l'aspetto generazionale aprire lavoro ai giovani creare una condizione
Più aperta per chi intraprende e migliorare i servizi per i cittadini abbassare anche le tariffe a causa di questa maggiore concorrenza quindi un impatto sociale
Rilevante perché questo si incrocia con il tema
Della sussidiarietà anch'io ho letto allo sminamento io ho letto Stu Hart mail anch'io ho letto i tanti che hanno i concepito inventato una riflessione sulla sussidiarietà mi piace
Mi piace associarmi a quello che ha detto il ministro Pisano è una scelta ed un'impostazione e la sua ho detto ministro perché il seme la Bas
Sempre semper Abbas non no però non pretendo che poi mi chiamò in quando sarà caduto il governo non prendendo le menti mente Martinat che mi chiami Rutelli va bene va bene
Va bene va bene lo stesso però voglio dire ho apprezzato le tue detto sulla sussidiarietà ho apprezzato quello che ha detto Vignali Stuart mail
Scrive lo Stato faccia quello che i cittadini non riescono a fare
Tenendo ben presente che i mali cominciano quando invece di fare appello alle energie e alle iniziative di individui associazioni il governo si sostituisce adesso
Allo stesso tempo le sappiamo che la crescita di una coscienza condivisa sulle grandi questioni della sussidiarietà
Parola anche bella parola che troviamo in tante esperienze della
Della Sapienza dalla saggezza cristiana e laica degli ultimi due secoli esige anche che lo Stato garantisca coloro che essendo più deboli
Rischiano da una dinamica per cui la fornitura dei servizi possano essere affidata Dean prese solo su base competitive che non tengano conto delle condizioni di kit in situazione di svantaggio esige che lo Stato sia un saggio regolatore
Sappiamo bene che non possiamo creare gli stessi meccanismi concorrenziali
Che vivono debbono vigere tra l'impresa e per quei settori la nostra società nei quali sono in causa esigenze vitali di milioni di persone che vivono in una posizione di svantaggio questa è la funzione lo Stato che deve essere capace di applicare la sussidiarietà affermo nel tutelare
Questo è anche un principio non c'è la parola sussidiarietà certe un concetto emerso
Se vogliamo dire con questa terminologia più più recentemente ma c'è tutta nella Costituzione del mille novecento quarantotto una impostazione che si può e si deve legare ai principi ai principi di sussidiarietà cioè a dire valore della dignità umana
Imputazione dei diritti fatta all'individua la persona umana caratterizzazione dello Stato in senso pluralistico associativo ed istituzionale
C'è la rottura del monopolio statale già nella Costituzione
E una
Il riconoscimento dell'interesse della comunità il riconoscimento ai soggetti del pluralismo economico per portare i loro servizi è poi arrivato il Titolo quinto che ha reso espliciti tutta una serie di riferimenti abbiamo un terreno comune istituzionale di principi di valori
Non lo buttiamo via non lo disperdiamo facciamone leva perché questi questi paletti rare Bear morente ricordava che nei tempi di incertezza bisogna imparare a navigare
In questo oceano di incertezza attraverso arcipelaghi di certezze ovvero sia dobbiamo riuscire a dare alle persone alle famiglie a chi intraprende a chi rischia a chi punta a servire la comunità
Strumenti efficienti
E l'Italia è un grande Paese moderno non è
Io penso più uno un può non deve più esserlo
L'Italia che teme di avventurarsi in quel mare delle incertezze deve avere dei riferimenti degli ancoraggi e ripeto li abbiamo e penso che siano ancoraggi
Per molta parte più condivisi di quanto non si pensi
Allo stesso tempo
Voglio affrontare però il tema
Che va oltre le sfide economiche spero di essermi spiegato le condizioni perché ci sia più libertà nella società
Più libertà anche rispetto alle libertà economiche è il tema di questo meeting
Il titolo meglio il tema è
La ragione esigenza di infinito
E culmina nel sospiro nel presentimento che questo infinito
Si manifesti
E vorrei passare nella seconda parte finale della mia delle mie riflessioni dopo avere ripeto difeso convintamente quel che si è fatto
E rivolto al centrodestra
L'invito sfida tirate fuori quello che ci proponete per fare di meglio e ci confronteremo in Parlamento
No no scusate scusate no allora
Come abbiamo già detto più volte
Se non siete d'accordo non applaudite però qui al metri non si fischia perché non abbia mai invitato nessuno per fischiare Remo secondo
Se ci sono se ci fossero persone che sono qui per altri scopi che non sia quello di ascoltare possono anche a come darsi fuori che ci fanno favori
Grazie Raffaello
Grazie
Grazie al tuo intervento chiarisco comunque che qualunque uomo politico qualunque uomo pubblico quando si trova davanti alcune migliaia di persone sa bene in anticipo che ci possano essere gli applausi ma ci possono anche essere i fischi altrimenti dovremmo cambiare
Dovremo cambiare mestiere altrimenti dovremo fare le assemblee soltanto
In casa nostra o soltanto tra coloro che sono venuti a fare la propaganda elettorale per ciascuno di noi penso sarebbe tra l'altro terribilmente noioso se il permesso vivi vorrei dire alla seconda parte della alla seconda parte della del del tema che vorrei affrontare le libertà e le responsabilità
Che fanno riferimento a questo tema del meeting cioè alla spinta alla ricerca di ciò che
Oltre
E che caratterizza aspetti diversi dell'avventura umana
Ciascuno rispetto a questa sfida reagisce a suo modo il mistico reagisce
Con la ricerca di Dio dell'infinito lo scienziato
Indaga i segreti
Dell'universo l'esploratore avete scelto Colombo
Ricerca spazi sconosciuti
Però credo che non possiamo eludere
Un tema così come la sfida per le libertà economiche è una sfida pubblica nell'arena Pontone Arena nell'agone pubblico
E possibile giusto privatizzare
Ridurre nell'arena
Privata
Non solo personale ma appunto privata
In una specie di recinto interiore
Il tema delle libertà e delle responsabilità che afferiscono
A ciò che di più intimo riguarda la persona umana
E penso che questo sia un tema caro Raffaello che attraversa e riguarda anche
Le battaglie politiche le battaglie elettorali
La gone pubblico
Non soltanto l'orientamento delle persone
Che vorrei rivolgervi una riflessione che anche un invito sommesso e veramente amichevole credetemi
In Italia alla metà dei cattolici vota per il centrodestra grosso modo e la metà grosso modo vota per il centrosinistra
Questo è un grande patrimonio non lo guaste amo non lo subiamo non pretendiamo che ci sia uno schieramento ed un orientamento in quanto tale dei cattolici e per questo non ho approvato
Ripeto non perché non ci possono essere i fischi fischi celebriamo tutti vediamo gli applausi fischi le critiche
E delle opinioni dissenzienti in qualunque circostanza quello che è avvenuto l'altro giorno perché secondo me era in ballo l'altro giorno una libera espressione da parte di una persona certamente coerente con i propri principi ma soprattutto questo principio e non voglio drammatizzare un momento di tensione
C'è persino un momento di tensione ci può insegnare qualcosa può essere liberatorio
Un conflitto occasionale magari si può fare aprire una pagina nuova
Ecco quello che vorrei
Ritrovare se fosse possibile anche nel dialogo che si tiene questa sera l'ho visto l'ho ascoltato
L'ho apprezzato nel discorso di Pisano fatto le sue battute politiche le sue anche i suoi punti acuminati certamente ma ho apprezzato lo spirito che Luís
Ha messo in campo si è parlato molto di bipolarismo mite di nuovo Vittadini citava il don Giussani che va al congresso DC ad Assago
E non parla di uno schieramento politico ma parla di principi parla di valori
Ecco non pretendiamo che si possa o si debba orientare
Una
Maggioranza
In chiave politica di coloro che hanno un'ispirazione cristiana nel nostro Paese rispettiamo le idee di coloro che votano diversamente questo potrà permettere a tutti noi di essere più credibili
Più autentici e anche più efficaci nel contrastare quei segni di un assolutismo laicista che intende negare significato
Al fattore religioso nella dimensione pubblica è una riflessione importante che riguarda il nostro Paese non riduciamo la ai cori
Della curva nord e della curva Sud
Sono i fondamenti della convivenza civile nazionale sono i fondamenti di un pluralismo profondo di cui è tanta parte anche l'identità cristiana
Di milioni di decine di milioni di italiani e di cui è parte fondamentale la ricchezza della laicità delle nostre istituzioni e la capacità di ascoltarci
Gli uni gli altri che siamo cattolici che siamo non credenti che siamo in uno schieramento politico o meno secondo questo filone della nostra del nostro convincimento
Interiore e lo ribadisco poiché io non credo che quel convincimento interiore aspettate poiché non credo che quel convincimento interiore debba essere confinato
Dentro un un'arena privata chiusa
Ma che debba confrontarsi
Con le grandi scelte della società facciamo in modo che questo che questa ricchezza che fa parte del popolo italiano si possa confrontare apertamente e liberamente senza doversi sentire interpellata
Dalla partigianeria politica questo l'invito che io rivolgo a voi però rivolgo con amicizia e con rispetto consapevole che ci sono le condizioni perché gli anni a venire vadano vadano nella direzione giusta cioè nell'intervista recente che ha fatto Benedetto sedicesimo
Ha detto una cosa
è un'intervista e non è un intorno enciclica giornali tedeschi ha detto
Anche dal profondo dell'uomo
In Occidente sale sempre nuovamente la domanda di qualcosa di più grande
Io penso che molti
Tra i nostri concittadini siano consapevoli che questo è vero
E che un'età nella quale non c'è solo l'esaurimento dei partiti del ventesimo secolo
Non c'è solo l'affacciarsi del cittadino come abbiamo detto prima consumatore utente del cittadino
Che non ha più le rappresentanze storiche delle classi o la classe operaia la borghesia i ceti come erano organizzati del ventesimo secolo c'è una indubbio
Svincolarsi da questo ma c'è anche un indubbio impoverimento del dibattito pubblico del dibattito civile
Dei riferimenti di valori e sta tornando una domanda profonda di senso nella nostra società di orizzonti di orientamenti che come
Appunto dice anche il Papa guardano a qualcosa di più grande nulla subiamo
Questo che destinato a ritornare laicamente nella discussione pubblica
Attraverso forme di contrapposizione che queste si sono talvolta povere come appunto quando si vuole negare l'esistenza di questi valori la solita italiana o inutilmente conflittuali
Perché c'è spazio e cioè modo
Per dividerci incerto perché la Democrazia e conflitto divisione
Altrimenti non sarebbe libertà
Ma anche avere un terreno comune su cui lavorare
E allora io termino ringraziandovi
Rivolgendomi questo invito
Costruiamo una condizione di fondo
Per civilizzare il confronto tra i due poli
Prendiamo anche a spunto come ho detto prima i temi delle liberalizzazioni della maggiore concorrenza della modernizzazione del sistema economico italiano
E di risposte sociali che questo porta sfidiamoci positivamente in Parlamento
Confrontiamoci sulle sfide del futuro
Per onore a Giulio che in prima fila che nuova coltivato lungo cito un Ambrogio
Romano oltre che milanese
Che diceva Nova semper querele e Sparta custodire cerchiamo sempre le cose nuove
Ma custodiamo
Ciò che abbiamo ciò che abbiamo trovato
Credo credo
Che questo sia
Più che mai valido oggi e persino valido per la politica e persino valido per le battaglie che dobbiamo fare per migliorare la scuola italiana per migliorare i servizi alle persone alle famiglie e all'impresa
E persino efficace perché forse chi lo sa Pisano
E Rutelli nelle prossime settimane in Parlamento avranno modo non solo di confrontarsi come avvenuto nei dieci anni passati a partire dalle loro dai loro spalti contrapposti ma di sfidarsi positivamente sulle cose da fare
Tu dicevi ciò due schieramenti che hanno ottenuto consensi
Molto vicini nel voto popolare vero c'è una maggioranza c'è un'opposizione possiamo onorare il voto del cento per cento degli italiani pur rappresentando gli uni una maggioranza e gli altri una ancorché importante robusta minoranza se ci mettiamo a confrontarci perché questa legislatura
Concluda
Il ciclo
Di una contrapposizione tra schieramenti
Che ha trascurato valori profondi del nostro Paese piegando lì talvolta alla porta alla polemica la propaganda politica e non ha sufficientemente posto al centro
La ricerca comune
Del bene comune
Retorica è un auspicio vanno io confido
Dino e vi assicuro che tutto quello che potrò fare
Nelle prossime settimane a partire dal confronto con Berlusconi che abbiamo invitato alla festa della Margherita tra dieci giorni ha Caorle
Tutto quello che noi potremmo fare per cambiare il corso di questo confronto migliorarlo e renderlo più utile per il nostro popolo e per la dignità e i valori della nostra nazione
Cercheremo di farlo e vi ringrazio
Concludiamo questo incontro
Solo una nota finale
Io credo che come ha dimostrato l'inizio di dialogo di questa sera
Questo tema delle liberalizzazioni può essere veramente
Il punto di dialogo tra i due schieramenti il punto di dialogo possibile
Più che tra i due schieramenti forse sarebbe meglio dire tra i veri riformisti di questo Paese perché il dialogo
è più probabile che ci sia tra le persone che tra gli schieramenti
Liberalizzazioni liberalizzazioni e cioè
Liberare come è stato detto le energie le energie dei soggetti della società le persone le famiglie le imprese le realtà non profit le opere di carità i soggetti educativi
Perché il confronto non è soltanto a partire dalle idee
Ma è a partire anche da guardare quello che c'è questa la frase che di Santambrogio citata adesso dal ministro Rutelli cercare il nuovo appunto e partire dal nuovo riconoscendo anche mi permetto di dirlo
Quando il nuovo tutela i deboli più dello Stato perché comunque sia io credo tuteli di più
Uno che cerca lavoro e non ce la chi glielo trova piuttosto che gli mette un timbro che certifica la disoccupazione poi non fa nient'altro
Perché questo io credo sia un passo avanti
Perché appunto liberalizzare significa
Valorizzare il positivo che c'è
E allora
Ricomincio da dove ha inizio chiudo da dove ho iniziato perché come e lo diceva che il pericolo sognare sistemi talmente perfetti nei quali nessuno abbia più bisogno di essere buono
Ecco invece noi vogliamo fare la fatica
Di essere buoni perché non ci basta che i nostri figli
Siano dei consumatori responsabili e consapevoli degli utenti responsabili
Dei cittadini perbene poi magari siano soli davanti alle playstation a casa non ci basta per noi figurarsi per i nostri figli vogliamo poter fare
Quello che chiediamo è lo spazio per poter fare la fatica della nostra libertà
Di poter fare la fatica
Di essere uomini cioè di educare e di costruire questa è è resta la nostra richiesta la politica vorremmo io su questo tutte e due le parti
Avanti Tenno vai avanti tempo e non va avanti nessuno vorremmo che facesse un passo avanti tutti e due
Che forse è più facile incontrarsi
Per noi io credo sia stato importante anche per approfondire le ragioni
Anche delle azioni che si fanno del delle azioni anche politiche
Ma per formarsi un giudizio originale
Vorrei dare un consiglio più che leggere i giornali che spesso ne ingigantiscono come hanno fatto in questi giorni cose molto molto più piccole
Perché al problema un giudizio originale c'è un giudizio che parta da quello che siamo noi
Da quello che dicevamo all'inizio da quello che dice questo titolo del meeting non preso dagli altri perché se no come diceva Giussani siamo degli alienati e allora ci sono gli strumenti la rivista Atlantide questo numero proprio sulle liberalizzazioni
Che contiene interventi di persone della cultura e anche dei politici di enti di culture diverse
Il sussidiario che esce tutti i mesi sul Riformista usciti in questi giorni interessantissimo con un dialogo
Tra parti diverse e in generale le pubblicazioni della Fondazione per la sussidiarietà che abbiamo fatto proprio per a uno sviluppo culturale ed educativo della nostra esperienza cioè per essere Noè più consapevoli
Infine un avviso importante perché non è nei programmi scritti
è stato programmato un nuovo incontro per giovedì ventiquattro agosto
Alle tredici in sala di due dal titolo Non c'è pace senza libertà e giustizia la Spagna e il terrorismo basco
Partecipano Uguzzone mora professoressa di Sociologia all'università di Lelio a Spagna Mario Mauro vicepresidente del Parlamento europeo e introduce cosa Michell Oriol presidente di Edizione se in quei intro
Io ringrazio ancora
I nostri ospiti augurando realmente che questo dialogo possa continuare come si diceva prima anche negli spalti del Parlamento