La libertà nelle liberalizzazioni: il lavoro atipico

Allora buongiorno a tutti
Oggi affrontiamo un tema delicatissimo basta vedere le pagine dei giornali di oggi
Che il tema di come in questo Paese si può coniugare flessibilità vera e tutelata e dall'altra parte permettere ai giovani di entrare nel mercato del lavoro
E quindi come permettere anche alle aziende di poter usufruire di una serie di sgravi fiscali per chi aiuta a entrare specialmente i giovani occhi e di disoccupato di lungo corso entrare nel mercato del lavoro
Abbiamo qui i tre protagonisti della vita italiana degli ultimi anni l'ex Ministro Maroni del lavoro il ministro Cesare Damiano Bonanni segretario generale della CISL e a quali faremo sostanzialmente un giro di domande loro risponderanno spero abbastanza velocemente entro i cinque minuti per affrontare delle tematico come dicevo prima molto molto scottanti voi sapete benissimo tutta la vicenda la legge Biagi quindi firmate che sulla legge Biagi ancora non c'è neanche accordo sul nome quindi parliamo di temi veramente
Complicati insomma e delicati per il Paese allora io partirei subito con la prima domanda che questa qui che la domanda diciamo generale che tocca nel cuore del problema
Come è possibile garantire dignità un lavoratore possibilità specialmente per un giovane per sul lavoro sicuro che permetta una una una sua stabilità
Con forme contrattuali che permettono imprese italiane di essere competitive anche nell'era della globalizzazione sappiamo benissimo quello che avviene nel mondo lo sfruttamento anche minorile e quindi spesso il mercato si deve confrontare con questa realtà anche drammatiche
Noi abbiamo avuto una fase in cui ci sono stati sgravi contributivi verso i contratti di formazione lavoro apprendistato a quanto pare adesso poi ministro ce ne darà renderà ragione ci spiegherà anche le supposizioni pare che ci sia un'inversione di tendenza si tende ad aggravare dal punto di vista fiscale le forme flessibili e agevolare invece quelle assunzioni stabili
Ma questo la domanda che ci poniamo questo non è una modo per scoraggiare
Le persone e cominciare alcuni spingere le aziende per sul lavoro nero ben dimenticano che l'Italia ha il ventotto virgola cento del ventotto virgola cinque per cento di lavoro nero in Europa come media siamo solo secondi alla Grecia oppure all'aumento spropositato di partite IVA fasulle allora quindi come coniugare questa questione la posta la possibilità di dare ai giovani
Di aver un'occasione per entrare al mercato del lavoro la possibilità ai disoccupati rugoso di entrare nel mercato del lavoro e come permettere alle aziende di contenere i costi e di usufruire di una flessibilità vera
Quindi pongo la domanda iniziamo subito con lo l'ex Ministro Maroni poi seguirà l'amico Bonanni e poi Cesare Damiano prego
Grazie grazie dell'invito naturalmente
Entro subito nel merito della questione è una questione così importante così difficile da analizzare
A cui non è facile dare una risposta
Che quando io divenni ministro nel due mila e uno
Ci mettemmo a lavorare e chiesi appunto a Marco Biagi era sua e kippah di occuparsi proprio di questo tema come a rendere il mercato del lavoro italiano più flessibile
Ma anche più inclusivo secondo quella binomio che oggi viene molto usato in Europa anche grazie a all'indicazione di Marco Biagi
Flessibilità sicurezza flexicurity questo neologismo che indica una politica del lavoro che sia contemporaneamente
Inclusiva ma flessibile per le imprese Marco Biagi lavorò a tutto il mese di agosto del due mila e uno nel mese di settembre
Scrisse
Pubblico quello che
Il libro bianco sul mercato del lavoro da cui poi sono derivati i numerosi provvedimenti legislativi che il Governo di cui ho fatto parte approvò il Parlamento approvò tra cui principalmente la legge che porta appunto il nome di Marco Biagi
Il concetto fondamentale e attorno cui lavorò non fu tanto quello più flessibilità meno flessibilità ma lavoro attorno al concetto di occupabilità quali strumenti lo Stato il Governo i governi europee il mercato del lavoro devono mettere a disposizione delle imprese di chi dà lavoro perché aumenti l'occupabilità cioè lacca la capacità di trovare la possibilità di trovare un'occupazione allora il limite del mercato del lavoro italiano in parte ancora oggi è quello della sostanziale imploderà difficile permeabilità chi è dentro a tutte le sicurezze
Chi è fuori trova enorme difficoltà a entrare da qui anche dalla rigidità del mercato del lavoro italiano che Biagi definiva il peggior mercato del lavoro europeo il fenomeno del lavoro nero fenomeno del lavoro nero è stato a lungo alimentato dalla rigidità del mondo del lavoro per cui un imprenditore preferiva assumere in nero non solo o non tanto perché costava meno ma perché assumerlo in modo regolare comportava delle rigidità che è un sistema di piccole e medie imprese che la piccola media impresa non poteva sopportare pena la diminuzione della sua competitività allora da questo ragionamento nasce il libro bianco la riforma Biagi che pone al centro appunto l'occupabilità e si articola Interreg grosse categorie nuovi contratti che permettono maggiore possibilità di ingresso nel mondo del lavoro oltre a quello che rimane il contratto numero uno a tempo indeterminato ma il tema è come fare entrare regolarmente nel mondo del lavoro un giovane se chi lo vuole assumere non intende assumerlo come contratto a tempo indeterminato l'alternativa non può essere solo un lavoro irregolare un contratto irregolare quindi nuove tipologie contrattuali potenziare l'intermediazione tra domanda e offerta di lavoro seguendo l'indicazione che già il governo che ci aveva preceduto quello di Romano Prodi col pacchetto Treu
Prese e cioè di porre fine al monopolio pubblico dell'intermediazione tra domanda e offerta di lavoro noi l'abbiamo aperta ai privati consentendo alle agenzie private di fare sotto il controllo pubblico intermediazione tra domanda e offerta e dando finalmente il via alla borsa lavoro nazionale non è stato una cosa facile l'ultima volta
Che sono venuto qua
Parlavamo ancora delle difficoltà di dare il via alla Borsa lavoro che si è sviluppata su base regionale la difficoltà era di trovare in modo che i detta Basie regionali venissero messi in comune quindi intermediazione apertura ai privati e borsa lavoro e infine uno dei pilastri che viene riconosciuto dalla strategia europea di Lisbona come lo strumento più efficace contro la disoccupazione e soprattutto quella dei lavoratori cosiddetti anziani gli U gli over cinquantenni e cioè la life long learning la formazione per tutto l'arco della vita
Questo è l'altro strumento previsto dalla legge Biagi che abbiamo attivato attraverso la nascita dei fondi interprofessionali fondi gestiti in modo paritetico dal mondo delle imprese e dal sindacato per portare la formazione nelle singole imprese ai singoli lavoratori
Questi tre pilastri sono il gli ingredienti della ricetta che noi abbiamo elaborato per rendere il mercato del lavoro italiano non più flessibile
Ma più efficiente cioè aumentare gli ingressi e mantenere dentro il mercato del lavoro il più alto numero possibile di lavoratori
è una ricetta sempre difficile che va aggiornata
Io penso che questa ricetta sia una buona ricetta che tutto deve essere tranne che cancellata sulla base di una furia ideologica che francamente mi pare non abbia molto senso in temi e su terreni così importanti certamente va a giornate va migliorata ma questa ricetta secondo me
è la miglior ricetta che oggi il mercato del lavoro italiano abbia a disposizione grazie grazie
Se stiamo nei tempi facciamo anche una quarta domanda gran perché il pubblico è curioso di entrare nei dettagli anche di questa vicenda Raffaele Bonanni
Sì ci troviamo un mercato del lavoro
Rende molto cambiato nell'ultimi anni
E vero sono entrati nel mondo del lavoro molte più persone
Noi siamo arrivati al sette e mezzo
Che la media di Trilussa sette e mezzo dato disoccupazione all'Italia e questo un patto senz'altro positivo le flessibilità hanno garantito
Questa crescita occupazione questo un patto insisto positivo
Il problema vero invece e che il lavoro italiano le festività italiane
Tutto ciò che
è stato realizzato negli ultimi anni
In termini di bassi salari di basse garanzie fate pagato va tutto ai giovani o agli anziani coloro che sono stati messi al margine del mercato del lavoro
E tutto questo è stato pagato dalla dal lavoro italiano invece di un intervento più forte sulla vicenda di ricerca sulla efficientizzazione del sistema produttivo oppure per esempio di resistenza
Di un mercato di servizi di cui nessuno parla
A causa di una falsa liberalizzazione che fa costare all'impresa l'italiani tutto un sacco di soldi e che ci fa essere meno produttivi meno competitivi quindi sul lavoro italiano si è scaricato ogni con tradizione e ogni negligenze nella classe dirigente italiana
E mentre questo avveniva noi abbiamo dovuto assistere a una polemica senza fine sulla vicenda da Biagi
Se la Biagi appunto ha creato precarietà o addirittura se è stato il toccasana di ogni vicenda del mercato a lavoro italiani non si ha diritto alla convinti la gente che la Biagi abbia promulgato può cambiare fatto sviluppare il precariato mi hanno convinto la gente così non è stato perché lo sappiamo tutti credo che lontano da mai dai fumi isterici
Di qualche mese fa oramai tutti quanti convengono che questo non è affatto vero ora si tratta di riprendere un cammino io spero
Io spero che la classe dirigente italiana parte dal Governo ma anche l'opposizione
Trovi la forza
Per raggiungere un equilibrio per trovare le risorse necessarie per sostenere la ripresa dell'Italia
Italia va male ha bisogno di sostegni il governo non ha una lira perché negli ultimi anni tra evasioni fiscali e sconti eccessivi fiscali siamo arrivati nella condizione di non avere una lira un euro in verità per programmare il nostro sviluppo
Io spero che il Governo ci ascolti
Nel portare avanti una lotta senza quartiere all'evasione fiscale quella contributiva che equivale a due cento cinquanta miliardi all'anno
E la questo possiamo trovare sia di spunti per dare stabilità al sistema sociale
E la l'altra per trovare le risorse per sostenere lo sviluppo
Per quanto riguarda invece il lavoro
La mia opinione è che la flessibilità non è precarietà
Non è precarietà la non è presente
La flessibilità nella versione italiana e precarietà perché perché non è dotata di
Ammortizzatori
Non è dotata di tutele paradossalmente lavoro italiano il più flessibile e il meno pagati
I lavori italiano più flessibile meno è tutelata
Ed è se ci pensate una cosa del tutto illogica chi è più stabile dovrebbe essere pagato in meno chi è più stabile dovrebbe essere tutelato in meno in Italia chi è più flessibile venne pagato in meno
Chi è più flessibile tutelato in meno a meno formazione a meno maternità a meno cassa integrazione a meno previdenza abbiano tutto
Allora io credo che da questo noi dobbiamo ripartire
Le flessibilità sono necessarie per sostenere la capacità competitiva del nostro Paese
Senza che si riprenda
Una possibilità di conquistarci i mercati internazionali il Paese non progredisce
Però nessuno si mette in testa che le flessibilità e la maggiore flessibilità
Sia pagata proprio da chi è più flessibile
Quindi questo è il tema che noi stiamo ponendo a questo governo queste il tema che abbiamo posto anche all'altro Governo questo è il tema che abbiamo però posso anche al Governo precedente del penultimo governo
Ma questi temi non si risponde mai con chiarezza
Sarà un caso che l'ultimo governo
Ha tradito le aspettative almeno la CISL
Sulla vicenda degli ammortizzatori
Sulla vicenda della indennità disoccupazione degli ammortizzatori sarà un caso che il terzultimo governo ha fatto la stessa cosa
Quindi
Noi riteniamo che
E su questo problema
Che dovrà incentrarsi la nostra attenzione e su questo noi dobbiamo lavorare qual è la vostra opinione alzare i contributi per gli atipici
Bisogna alzare i contributi per gli ATP
Perché costoro finché non potranno avere più contributi
Non avranno accesso alle maggiori tutele
Previdenziali
Di malattia
Di formazione e quant'altro
Lei flessibilità italiane sono state strumentalizzate dall'impresa e perché meno costoso
Non hanno comportato obblighi in più o meno costose ecco perché hanno fatto ma un bus
Di questi rapporti di lavoro allora le flessibilità devo estranei avanzate sull'interinale questo però non è vero che il re non ci sono altre fragili tuttofare praticamente che ci sono molti altri vantaggi
Però io sto parlando di milioni di giovani utilizzati in questo senso ma sto parlando anche non solo delle degli outsider
Sopra quando anche delle DanceHaus delle piccole e medie aziende che hanno meno tutele degli altri delle più grandi proprio perché i contributi che si pagano solo più bassa quindi su questo
Noi facciamo
Un punto vero dalla nostra azione sindacale
E su questo che ci sarà il discrimine
E su questo che noi vogliamo recuperare pienamente la discussione
Su come appunto si alzano i contributi il come ridefiniamo tutta la partita
E poi come si disegna lo le tutele e come si disegno le normative io qua finisco cioè il ministro Damiano sarà successivo al governo alla discussione allora io sento dire qui modifico questo noi da parte sua solamente
Modificò l'altro faccio questo faccio l'altro in questi giorni c'è stata la polemica sui consenta
Allora le parti sociali
Hanno l'obbligo
Il diritto e il dovere di normare tutto ciò che riguarda la vita delle aziende
Noi abbiamo chiesto al ministro da Damiano di fare dati i tutor
Dell'impresa del sindacato
Mesi addietro c'è stata una discussione su come copiare il modello spagnolo
Molti hanno detto anche dalla sinistra viva Zapatero bene
Anche io ho detto viva Zapatero perché l'ho detto non per le soluzioni trovate che Paulson buone e che noi italiani avevamo già adottato per esempio del Duemila
A me è andata bene la vicenda di Zapatero perché Zapatero ha detto al suo ministro del lavoro tovaglia ad assistere
Sindacati e imprese
In modo tale che trovano tra di loro gli accordi sulla vicenda
Piacere più sui PACS Zapatero che sul lavoro quindi
No comment evidentemente
A me è piaciuto perché assistito le parti affinché le parti non hanno trovato l'accordo Lulli non ha mosso un dito e quando lo ha mosso lo ha mosso in termini di disponibilità
Finanziarie a sostegno dall'accordo delle parti stesse
Io credo che quel modello debba essere ripristinato fin in fondo in Italia
Le parti devono avere il coraggio anche il sindacato deve svegliarsi se ha una condizione del lavoro qual è quella che abbiamo di fronte deve svegliarsi e non deve dire soloni sollevare questioni
Ma dall'altra la politica deve fare un passo indietro
Quando si tratta di fare arrivare a trovare accordi equilibri
Tra le parti e poi farne uno avanti quando si tratterà di mettere a disposizione risorse finanziare anche attraverso fiscalizzazione i pur di favorire gli accordi questo vale sulla vicenda
Nelle flessibilità tante che la mia organizzazione la CISL auspica che il cuneo fiscale oltre che essa regalato all'impresa a condizione che si facciano assunzione a tempo indeterminato
Ma che venga usato anche per esempio per sgravare di fisco quelle parti salariali che si raggiungono tra le parti
A fronte di flessibilità che si contrattano e che dovranno generare risorse da ripartire tra imprese e lavoratori
Quindi accordi tra di noi e dall'altra parte il governo che arriva a sostenerci attraverso il fisco per farci trovare accordi quindi
Molto lontano il discorso dall'abrogare modificare
Togliere di mezzo
Intervenire e così via queste materie sono le parti le parti se vogliamo regolare d'altronde se noi abbiamo avuto tutte queste polemiche sulla Biagi
E ancor prima forse ce lo siamo scordati sulla Treu
E proprio perché c'è stata una certa stitichezza da parte delle parti sociali
Che non hanno fatto fino in fondo il loro dovere quindi ecco perché i stimolava anche il sindacato ad avere più coraggio nel trovare appunto accordi perché tanto più il sindacato fa accordi con imprese
Tanto meno la politica si ingerisce in questioni che non gli competono fino in fondo e ancora di più in questo bipolarismo esasperante dove non si discute più del merito ma di come contrapporsi alla tesi dell'altro polo
E se dovessimo far portare avanti fino in fondo questo concetto dove arriviamo arriviamo che vince il centrosinistra e scrive enorme se volessimo esasperare vince il centrodestra le cancella Henry fare altre
E noi non abbiamo mai stabilita appunto nel mercato del lavoro invece noi dobbiamo mirare a avere stabilità la stabilità c'era la
L'accordo gli accordi che le parti possono convenzionarsi di volta in volta re supponenza abilmente grazie credo che l'appuntamento che abbiamo sulle flessibilità è proprio questo grazie alla fede
La fierezza
La parola adesso passa al governo ma l'amico Cesare Damiano
Bene intanto vi ringrazio per l'invito per me è la prima volta
La partecipazione al vostro meeting quindi e anche per me un occasione molto importante di dialogo e di confronto
Io
Sono come i miei interlocutori abituato ad andare subito sui problemi concreti e voglio dire questo
Dunque io ho avuto la possibilità di scrivere come responsabile lavoro della segreteria dei Democratici di sinistra prima di diventare ministro il programma dell'Unione sul lavoro
L'ho fatto insieme a tutti i responsabili lavoro dell'unione a partire da Tiziano Treu con il quale ho un rapporto molto molto stretto
La mia
Idea fondamentale e di Avvenire la possibilità di applicare quel programma nei suoi tratti fondamentale che cos'è che mi ha sempre ispirato
Come sapete nel programma noi non parliamo di abrogazione della legge trenta o della legge Biagi
Ma parliamo di un suo superamento di una cancellazione di alcune forme più precari Rizzante
Io ragiono in questo modo mi ricollego a quello che diceva adesso Bonanni
Sì ci sono cose utili che il Governo precedente ha fatto e non lo dico in questa sede l'ho detto dall'inizio di tutta questa discussione io queste cose le tengo
Sì ci sono cose che non vanno bisogna avere il coraggio di guardarle
Chiaramente in faccia e di cambiarle per apportare quei correttivi quei cambiamenti che sono utili in primo luogo ai lavoratori e penso soprattutto i lavoratori Giovanni e tra i giovani alle Giovanni lavoratrici
Ora questa può essere un'affermazione priva di sostanza ma essendo io abituato alla concretezza
Ho trentotto anni di lavoro alle spalle trenta dei quali passati nel sindacato nella CGIL come negoziatore sindacale dei grandi contratti
Mi riferisco sempre a degli esempi
Perché dico che se c'è qualcosa di buono io lo tengo perché ad esempio io ho già applicato la legge trenta
La circolare sui call center era una circolare che Roberto Maroni aveva già preparato che io ho semplicemente tirato fuori dal cassetto
Quindi io non ho nessuna furia iconoclasta per quello che mi riguarda lo ripeto le cose buone si tengono e le cose che non funzionano ovviamente dal mio punto di vista si tratta di cambiarle
Osservazione numero due e questa
Che cos'è secondo me che non ha funzionato nella legislazione
Della Boro complessa che non si ferma alla legge trenta ma riguarda il tempo determinato il part-time la cessione di ramo d'impresa l'appalto di opere di servizi la legge trenta e quant'altro che cos'è che non ha funzionato alla prova dei fatti
I dati dei grandi enti penso al vista penso ai dati Excelsior e ministero del lavoro che tra l'altro erano indagini già promosse da Roberto Maroni che io ereditato
Quest'anno i dati del nel ci dicono una cosa molto semplice che dal due mila uno al due mila cinque che cosa avvenuto nel mercato del lavoro sono venuti due fenomeni che penalizzano
In particolar modo i giovani e tra i giovani le giovani lavoratrici il primo fenomeno è questo
Che il così detto
Tasso di conversione dal lavoro che possiamo definire flessibile o non standard al lavoro stabile e diminuito cosa vuol dire vuol dire
Che nel corso degli anni dall'inizio degli anni due mila ad oggi meno persone con il lavoro flessibile vedono trasformato il loro lavoro in un lavoro stabile secondo dato
Queste persone
Che stanno nel lavoro flessibile ci stanno più a lungo di prima
E tutto questo crea una situazione di crescente incertezza io non voglio perché non è mio costume fare polemiche
Gratis non voglio addebitare
Al precedente governo questo risultato io dico che nei fatti se vogliamo leggere i dati noi siamo di fronte a questa situazione che crea sicuramente un allarme sociale
Perché questo perché rimanere allungo in una situazione di flessibilità o di precarietà del lavoro soprattutto per le giovani generazioni
Significa allontanare la propria autonomia
Poter crearsi un nucleo autonomo dalla famiglia di origine poter costruire una famiglia poter contare su un lavoro che ha una sua stabilizzazione
Io credo che questo sia un problema indipendentemente dai governi che va affrontato naturalmente ognuno alla sua terapia
Io ho pensato di affrontarlo l'ho scritto nel programma dell'Unione anche qui con delle azioni concrete sulle quali vorrei brevemente dare una spiegazione come nel documento di programmazione economica e finanziaria sul quale sono intervenuto in Senato Padoa Schioppa per quanto riguarda ad esempio il tema del cuneo fiscale io ho pensato o una cosa fatta così
Prima questione
Noi dovremmo dare un incentivo per la competitività
Delle imprese io sono favorevole alla buona flessibilità lo dico anch'io distingue fra buona flessibilità e precarietà del lavoro che cos'è la buona flessibilità Terme
La buona flessibilità e quando un'azienda di fronte ad una domanda di mercato non prevedibile non programmabile non quotidiana ha bisogno di avvalersi per un periodo di tempo
A termine
Di nuovo personale che si aggiunge al vecchio personale
Questo perché si coglie un'opportunità di mercato io credo che questa buona flessibilità che è garantita dal lavoro a tempo determinato dal lavoro interinale dà lavoro a progetto e quant'altro
Debba sempre essere garantita alle imprese che cos'è la precarietà la precarietà e quando un impresa a fronte di un lavoro normale utilizza personale in termini precari e non a tempo indeterminato per sostituire l'occupazione stabile in funzione di un obiettivo non quello di agguantare un'opportunità di mercato
Ma di fare accostare meno il lavoro perché noi sappiamo perfettamente che è un lavoro ad esempio a Progetto costa meno di un lavoro stabile a tempo indeterminato
Io credo che questa tendenza debba essere combattuta perché se non si combatte questa tendenza si aiutano le imprese che utilizzano in modo distorto le forme flessibili
E si mettono fuori gioco attraverso una logica di concorrenza sleale le imprese che hanno un comportamento corretto e trasparente
Allora per
Combattere queste tendenze che cosa fare parlavo del Documento di programmazione che dovrebbe trovare poi una conclusione la finanziaria
Il cuneo fiscale
Una parte di questi cinque punti andranno a vantaggio delle imprese per ridare competitività io ho insistito e credo di avere vinto per il momento questa battaglia se ci sarà un sostegno ulteriore anche nei prossimi mesi
Per stabilire un nesso
L'impresa ha diritto a uno sconto di competitività se questo sconto che andrà all'impresa in termini di fiscalizzazione di oneri o quant'altro
Sarà esclusivamente collegato alle forme di lavoro a tempo indeterminato queste è una modalità
Che consente ricreare di nuovo una strada di incentivo per percorsi di stabilizzazione
Io non nego che una persona giovane o meno giovane possano anche trascorre uno due o tre anni in un circuito di flessibilità
è una prova più lunga di quella della mia generazione abbia in passato un mese agli operai bastavano quindici giorni per essere assunti a tempo indeterminato negli anni settanta non è più quel tempo non c'è più quel modello produttivo non siamo ai tempi della grande impresa del fordismo del dello ritmo tutto è diventato flessibile
Ed è logico pensare ad un grande periodo di prova di alcuni anni ma al termine di questo periodo se la persona e valida se una risorsa umana utile sarà lo stesso imprenditore ad avere
L'esigenza di stabilizzare la e noi vogliamo incentivare con uno sconto fiscale questa stabilizzazione
Seconda azione del DPEF
Ne faceva riferimento adesso Bonanni si noi abbiamo scritto nel Documento di programmazione economica mi auguro che questo sia un testo conclusivo della legge finanziaria
Che il lavoro parla subordinato dovrà costare di più noi aumenteremmo i contributi previdenziali del lavoro parasubordinato
E aggiungo accanto al lavoro parasubordinato penso agli associati in partecipazione e penso alla variante fiscale della partita IVA
Credo che questa sia una tendenza che dovrà accompagnarsi alla giusta esigenza se troveremo le risorse anche attraverso queste manovre
Per andare nella direzione che diceva Roberto Maroni sulla quale io sono totalmente d'accordo e concludo la direzione è quella della flessibilità e della sicurezza la flexicurity di marca europea
Solo che in Italia la flessibilità e senza sicurezza allora per avere flessibilità con sicurezza bisogna sicuramente pensare ad aumentare per così dire le protezioni sociali anche quando si è nel lavoro flessibile
Migliorare protezione di base io penso alla maternità e alla paternità al diritto la tutela per infortunio un corredo un corredo di protezione che in qualche modo
Quando si sta dentro una logica di flessibilità non ci si senta soli sperduti isolate all'infuori di una rete di protezione minima concludo dicendo una seconda cosa e ho finito
C'è una seconda emergenza in questo Paese quando parliamo di lavoro che anche a che fare con la precarizzazione con lavoro nero collaboro come si dice a immagine della chiarezza sono le morti sul lavoro
Allora anche qui noi abbiamo pensato
Io ho proposto insieme a Di Pietro un emendamento al decreto Bersani approvato dal Consiglio dei ministri ed è passato questo emendamento trentasei bis nella nel decreto Bersani che in particolare guarda ai cantieri dell'edilizia cosa dice questo emendamento
La prima questione finalmente risolta e che l'assunzione venga segnalata agli organi competenti almeno un giorno prima dell'inizio del lavoro
Che nei cantieri
Si sia un tesserino fotografico di riconoscimento e anagrafico per censire individuare le persone che vi lavorano perso
Che qualora si riscontri almeno il venti per cento di lavoratori in nero il cantiere sia chiuso riaperto dopo la regolarizzazione di questi lavoratori
Quarto incrociare i dati dei consumi di energia per vedere effettivamente le manodopera impiegate nei quartieri quinto
Dotare i nostri ispettori e Maroni ne sa qualcosa perché ha combattuto operandi con questo problema delle risorse minime noi abbiamo cinque mila ispettori il quaranta per cento dei quali va nel territorio il sessanta per cento dei quali sta negli uffici a fare attività burocratiche il mio obiettivo e di invertire la percentuale
Abbiamo dell'ispettore che non hanno le indennità non hanno le scarpe in antinfortunistiche non hanno i giubbotti non hanno la benzina
Per svolgere il loro lavoro chiederò nella Finanziaria un ulteriore dotazione di risorse
Perché si svolga effettivamente un lavoro di controllo
Perché solo se si sconfigge la speriamo lavoro nero e le irregolarità possiamo avere speranza anche per quanto riguarda la trasparenza e la prevalenza nel mercato del lavoro soprattutto per i giovani di un futuro che fatto anche
Di stabilizzazione e di speranza per costruirsi una famiglia è un'avventura grazie
No dicevo tariamo che non divenga Muratella sindrome di Visco però è cioè nel c'è sul sistemare se la sinora emersa nella sindrome di visone o viene perché c'è un morto in meno all'Annonaria va bene vengo dalla sindrome di vistati no son d'accordo
Allora secondo giro di domande metto mette insieme due domande che sono collegate uno eh che l'Italia si sa dai dati ufficiali e il Paese che spende di meno per le politiche attive del lavoro mentre spende tantissimi soldi per la formazione in più si sta facendo avanti un grande problema che in forte crescita che il problema degli over quarantacinque degli over cinquanta cioè questi queste persone che vengono espulse dal mercato del lavoro ricordate anche a tutta la vicenda dei mille cinquanta e ne uscì in uscita dalla FIAT
E abbiamo dall'altra parte piccole aziende nuove aziende che hanno bisogno di professionalità quindi come come come bisogna competere in quel con cosa bisogna fare in questo in questo tipo di problematica sia sta vicenda che noi spendiamo meno di tutti sulla politica attiva del lavoro e spendiamo moltissimi formazione e in più abbiamo questo problema che sta diventando gravissimo degli over quarantacinque degli over cinquanta espulsi dal mercato del lavoro iniziamo di nuovo con il giro Maroni
Bonanni e poi Damiano
Questa è una delle caratteristiche più negative del mercato del lavoro assieme italiano assieme a quella del lavoro nero a cui ne abbiamo cercato di rimediare appunto con la riforma
Che porta il nome di Marco Biagi con altri interventi per sosta cambiare sistema italiano
Che era un sistema basato sulle politiche passive del lavoro tutte le tutele a chi sta dentro e nessun mezzo per fare entrare nel mercato del lavoro per tenera e nel mercato del lavoro chi rischiava di essere espulso ad un sistema più europeo come ho detto prima più efficiente non più flessibile ma più efficiente che consentisse al maggior numero di persone di giovani di entrare e garantisse
Ai lavoratori anziani di rimanere questa è la sfida del passaggio tra le politiche passive alle politiche attive è chiaro che questo percorso è appena iniziato e iniziato con fatica nel novantasette novantotto col pacchetto Treu ed è stato proseguito con la legge Biagi ma bisogna cambiare una mentalità di decenni che ha visto come diceva Damiano al centro la grande impresa
Che aveva bisogno di ammortizzatori sociali e ritagliati su di sé che attenua asse attutisce i costi anzi socializzare asse i costi e privatizzata si profitti come si è detto con uno slogan molto efficace
è abbastanza vero tutto questo è durato quarant'anni cambiare il sistema non è facile ci sono tantissime resistenze significa soprattutto cambiare
La mentalità Filosofia nell'approccio a questo ci spinge l'Unione europea la strategia europea per l'occupazione di Lisbona che ha mostrato
Gravi lacune che è stata oggetto anche di una mettemmo Review l'anno scorso che ha incrociato un periodo di crescita dell'economia molto basso e che ha quindi non ha mostrato tutta la sua efficacia però un grande merito quello di avere imposto a tutti i governi in primo luogo al Governo italiano un cambiamento di rotta
Che si sta attuando gradualmente
L'importante è capire che queste la direzione da seguire poi verranno gli Investimenti verranno in maggiore maggiore risorse
Ma gli strumenti ci li ha indicati Lisbona e sono a disposizione ormai la formazione per tutto l'arco della vita
Uno degli strumenti più importanti per combattere la perdita di lavori l'espulsione del mondo dal mondo del lavoro degli over quarantennio quarantacinquenne o cinquantenni se uno lavora soprattutto in una piccola impresa per tutta la vita e poi si trova perché l'impresa chiude
Sbattuto fuori che cosa va a fare ha lavorato tutta la vita in quell'impresa magari su quella macchina non agli strumenti anche se a tanta buona volontà per andare a lavorare da un'altra parte allora bisogna metterlo in grado di lavorare uno degli strumenti non l'unico uno degli strumenti più importanti
E la formazione per tutto l'arco della vita che deve essere attuata tramezze attraverso quegli strumenti della bilateralità a cui sì le parti sociali aziende sindacati hanno dato vita ci può essere l'altro strumento quello a cui ha accennato
Il ministro Damiano
Sul quale ho però delle Riserve delle perplessità
Cioè quello di far costare meno il il costo della di diminuire il costo del lavoro per determinati soggetti in modo tale da incentivare l'imprenditore ad assumere già oggi e così per coloro che sono in mobilità
Potrebbe essere nelle intenzioni del ministro Damiano per coloro che vedono trasformato il proprio rapporto di lavoro da contratto non so quale a contratto a tempo indeterminato tenendo presente questo è
Non l'obiezione ma il commento che faccio
A la proposta del ministro Damiano che condivido in quanto lotta alla precarietà e soprattutto al lavoro nero che non sempre per l'impresa è un problema solo un problema di costo
L'incentivo ad assumere a tempo indeterminato
Potrebbe o rischia di tradursi invece che nell'assunzione a tempo indeterminato nel ritorno al lavoro nero questo è uno dei fenomeni più gravi
Nel mondo del lavoro italiano che non è legato solo un problema di costi come dicevo prima ma un problema di eccessiva rigidità del mercato del lavoro allora e giusto e utile intervenire
Però attenzione che si rischia di ridare fiato al lavoro irregolare questi contratti che andrebbero incentivate divisi disincentivati poi non ho capito bene
Se sono solo i contratti a progetto o se sono anche i contratti a tempo determinato perché la maggior parte dei contratti cosiddetti precari quelli che non danno ai giovani la prospettiva del futuro eccetera eccetera sono i contratti a tempo determinato che come ministro Damiano sa non sono stati introdotti dalla legge Biagi
Quindi va bene modificarla ma mi pare che se parliamo dei contratti che sono inseriti nella legge Biagi tutto si possa dire salvo che sono i contratti che hanno reso precario al mondo del lavoro
Perché parliamo del contratto di lavoro a chiamata
Che non è ancora stato applicato dai contratti collettivi
Parliamo del del lavoro ripartito il cosiddetto job sharing che non è stato ancora ripreso dai lavori dai contratti collettivi quindi scusa va bene lottare contro il lavoro precario però diamo a Cesare quel che è di Cesare
E lasciamo perdere la legge Biagi da questo punto di vista perché nulla centra con il lavoro precario ultima cosa
Si è detto bisogna intervenire suoi
Sistema di sicurezza sono assolutamente d'accordo attenzione però
A non dire ciò che non corrisponde al vero in Italia un sistema di sicurezza c'è ed è molto forte non è vero che non esiste e va migliorato e potenziato certamente ci sono settori anche se numericamente marginali ma per chi ci è dentro il problema della vita naturalmente che non hanno queste garanzie ma dire che l'Italia in fondo la classifica europea
In quanto sistema di sicurezza è sbagliato non è così faccio solo un esempio e concludo il lavoro interinale in Inghilterra regolato da un contratto secondo il quale chi viene assunto con un contratto interinale e va a lavorare in un'azienda vicino al suo collega assunto in azienda percepisce una retribuzione inferiore rispetto a quella del collega e a tutele inferiori solo perché è un interinale in Italia questo non avviene
Ed è un sistema di protezione sociale che noi abbiamo adottato e che altri Paesi europei in particolare l'Inghilterra non hanno
Raffaele Bonanni
Sì meno politiche attive del lavoro dove nelle piccole
Nelle medie aziende
E nel lavoro atipico
Perché voglio insistere nelle grandi aziende le politiche attive ci sono
Cose
Una politica per il lavoro e più formazione più ammortizzazioni e più capacità ricollocati vive di chi appunto
Non può stare più in quel posto di lavoro ma delle grandi aziende questo si pratica e nelle piccole e medie aziende
Che questo non accade e del lavoro atipico
Per mancanza di risorse per i comportamenti che abbiamo detto poc'anzi che hanno contraddistinto tutti i governi c'è pure un fatto culturale secondo De su questo di mentalità anche gli affacci a questo tema
Si dice furbizia l'incidentalità dice pur di non darla accetta di fare del project management c'è ripartirà anche dal bisogno e le persone sì allora il problema passa attraverso risorse io ribatto sempre sullo stesso punto
E tante che mi piacerebbe sapere subito da Damiano e poi anche da Maroni cosa pensa la
Perché su questo punto bisogna far chiarezza perché non possiamo bucare un'altra volta
La messa a disposizione di ammortizzatori
E di perfezionare così il sistema di politiche attive del lavoro che in Italia
Non è costruito per due terzi del mondo lavoro italiano allora lotta senza quartiere alla evasione contributiva
Sono cento i miliardi
Che volano via all'anno non lavoro nero no no sarebbero molto di più solo nella realtà del parziale e cioè io faccio cento ottanta ore bene segno centosessanta
Nella mia azienda ci sono sette lavoratori assunti regolarmente e due no e poi così via cioè la realtà parziale frega alle casse previdenziali
E per altri obblighi cento miliardi all'anno
Allora la proposta è molto semplice
Tutte le provvidenze pubbliche tutte
Quelle che si danno le aziende per l'acquisto in conto capitale un conto interesse di macchine
Quelle che si danno per esempio per l'apprendistato
Quelle che si danno per svariati motivi e sono veramente tanti tutte le provvidenze pubbliche devono essere sottomesse al buon comportamento contrattuale contributivo
Tutte le concessioni pubbliche e autorizzazioni pubblico
Faccio un esempio
Un compagnia di autolinee a la concessione al Comune
Una concessione del trasporto
Pubblico locale alla congestione appunto del Comune
L'apertura di un
L'apertura di un centro commerciale di un albergo e così via alla concessione dal Comune
Tutte le concessioni e le autorizzazioni le commesse
Le certificazioni devono essere sottomessa al buon comportamento contributivo e contrattuale
Voglio vedere io di fronte a un fatto del genere
Quanti soldi recuperiamo
Per le politiche attive del lavoro quanto
E c'era e per lo Stato cene per le regioni e per i Comuni perché tutte e tre questi livelli istituzionali hanno poteri forti su queste materie
In alcuni settori queste pratiche hanno dato già frutti noi chiediamo
Che questo criterio venga utilizzato per tutti i settori
Per tutti i settori
Questo sì che sarà un segno forte
Che non si può giocare e questo ci metterà anche al riparo dalla mancanza di risorse questo ci metterà anche al riparo dal dubbio che abbiamo io naturalmente condivido lo chiediamo
Noi chiediamo che ogni soldo che si danno all'impresa de deve essere giustificato quando restituiamo i soldi del fisco all'impresa che sono soldi della comunità deve tornare come frutto
Per la comunità se noi diamo l'abbattimento fiscale all'azienda deve restituirci qualcosa questo stiamo chiedendo al governo cosa che deve fare l'assunzione a tempo indeterminato perché è chiaro che noi miriamo avere la stabilità del lavoro perché lo sappiamo
Perché la flessibilità non è solamente quello che metta insieme la l'azienda in condizione di pagare di meno come iberico copro o co.co.co. boh co.co.co. strumentalizzati per troppi anni
Non stabilisco quanto salario quanto orario quanto niente
La flessibilità non è questo la flessibilità è essere in grado di predisporre mi
Per un lavoro che Condi che con consente la mia azienda di rispondere alle commesse in termini molto celeri quindi l'orario nella organizzazione del lavoro e così via
Quindi noi riteniamo che la vicenda che dici Damiano fa parte dalla nostra richiesta pressante
Ma caro Caroli che significa questo stiamo attenti sennò
Ce lo sviluppo del lavoro nero
E allora significa questo io me lo sono sentito dire per la verità
L'ho sentito dire anche tu Torre ricordi quando abbiamo fatto la scelta
Di superare il modello co.co.co. che era un modello
Tour Lupino attore ricordi che ti dicevano atea noi io che ho condiviso anzi la Cisal chiesto quella modifica così forte ci hanno detto mettete le briglia alle Cocò avrete per lavoro nero ma che significa
Per non aver lavoro noi significa calarsi le brache
Consentire appunto tutto ciò che non è consentibile nel mondo il lavoro c'è emettersi in sordina cioè risparmiarsi situazioni di garanzie per lavoro che significa
Quindi mi meraviglio di te
Maroni no che significa
Se tu fai più tempo determinato dal più sfoga lavoro nero Caroline significa che noi dobbiamo evasione magari ho detto in tutti i modi per non favorire il lavoro nero credo che la scelta io spero che il governo mantenga questa posizione
Quando chiede di lavorare a che l'impresa è abbiano un De Falco di tasse del cuneo fiscale
E che che la la condizione sia
Sia addirittura di consentirci di avere più tempo indeterminato là ci si chiede più tempo indeterminato chiedo un aiuto alle donne perché sono i più discriminate del mondo del lavoro
Perché non le prendo no
Perché possono fare figli voli sensibili in più che ci servono
Per la nostra comunità perché il livello appunto demografia privato alle ali inaccettabili sono i più discriminate poi gli ultracinquantenni
Che sono discriminati
Quando vengono buttati via nessuno riprende il governo francese ci ha ascoltato prima di quello italiano spero che il governo italiano ci ascolti subito bile pende un mese e mezzo fa
Ha dato sconti di scala quelle aziende che riprendo ultra cinquantenni licenziati che dopo un anno non vengono riassunti giacché è un'emergenza sociale questa lo sapete che è così sono quelli più sfigati del mondo del lavoro allorquando perdono il lavoro li voglio sostituirlo giovani che fanno bene essere inseriti subito il mondo il lavoro
Ma costoro e li chiedono di stare fino a sessantacinque addirittura a sessantotto anni come fanno a reggere ben quindici vent'anni
Lo stare un'azienda quindi bisogna pensare ad ammortizzatori quelli sì
A favore di aziende che si riprendono indietro persone che diversamente sarebbero abbandonate a se stesse secondo voi la lanciamo che dal meeting questi verso gli ultracinquantenni la possibilità di dare a queste persone una prova gratuita di tre mesi per almeno due volte
Per vedere se riescono a riciclarsi perché quando un'azienda incontra un personaggio così che ha delle competenze vede che vale l'azienda unica festa se l'assume allora non potremo cominciare a comincia la festa che c'è un provano culturale di approccio a questi problemi cioè noi
Semplifichiamo sempre corno un'idea statalista queste cose ma non pensiamo mai
Come invece noi soggetti attivi possiamo pro aiutare questa casa è sempre stato un all'in depressione si incartano anche perché molte di queste persone Violante Landi soldi in questi casi scusami versione queste devi darti un criterio generale
è un video generale né che io aiuto tutti gli altri tutta lì oltre cinquantenni che sono fuori mercato lavoro
Ho bisogno un criterio generale che mi permette di valutare tutte le donne che sono coinvolte meno degli altri nel mercato lavoro e mito questo criterio poi chiaro all'interno di un criterio generale tirare delle politiche particolari
Per sostenere per rafforzare appunto
Questa tendenza che tu hai ci sia insomma no però dei criteri generali per evitare grazie
Cesare
Ma la discussione molto stimolante io vorrei partire da un punto che diceva Roberto Maroni
Ed è questo in Italia
Il lavoro e troppo rigido oppure questo non è vero
Ci sono due scuole di pensiero la mia scuola di pensiero dice io ne sono convinto
Che non è vero
Che in Italia
Il lavoro e il mercato del lavoro sia eccessivamente rigido io questo non lo credo perché non lo credo
Perché in primo luogo le imprecise
Hanno a disposizione accanto al lavoro a tempo indeterminato
Una serie
Di
Possibilità di assunzione flessibili che giustamente non hanno niente a che vedere con la legge trenta non hanno niente a che vedere
L'apprendistato e degli anni Cinquanta
Il tempo determinato e degli anni sessanta il lavoro coordinato e continuativo e degli anni settanta
L'interinale e l'unico strumento nuovo introdotto dalla legge Treu nel novantasette
Perché molte volte si discute di questi argomenti accusandoci a vicenda allora io dico a Maroni
Ai introdotte lavora Progetto vice Nola introdotto tre euro
Nell'UE né Treu erano cose già esistenti nel Codice di procedura civile e in molti casi già recepite dei contratti di lavoro cioè cerchiamo anche in queste discussioni
Di mettere le cose al loro posto allora io dico
Le imprese in Italia hanno a disposizione strumenti di flessibilità che non hanno niente da invidiare arresto dell'Europa
Secondo
Per cui un imprenditore può assumere a tempo determinato può assumere con l'interinale può assumere se celletta con il contratto di apprendistato se intende utilizzare le nuove normative della legge trenta a un'altra serie di strumenti che per la verità sono stati pochissimo applicati le grandi imprese hanno a disposizione un sistema di adeguamento automatico fra occupazione produzione mercato che si chiama cassa integrazione strumento unico al mondo di adeguamento
Istantaneo
Fra questi tre fattori
La contrattazione aziendale che io conosco ecco praticato a lungo poi qui ce Raffaele che può smentirmi o meno prevede
Orari pluri settimanali orari stagionali la possibilità di utilizzare
Gli straordinari
L'aumento dei turni quando c'è produzione la diminuzione dei turni quando c'è assenza di produzione e così via allora io dico tutto questo insieme di strumenti di flessibilità
Dimostrano che il lavoro in Italia e troppo rigido secondo me no c'è poi anche il part-time ho dimenticato questo strumento estremamente importante secondo me non è vero
Secondo me la realtà è un'altra e che noi nei convegni e nelle discussioni
Molte volte utilizziamo una parola magica la qualità dello sviluppo la qualità dell'impresa la qualità del prodotto la qualità della risorsa umana ma in realtà abbiamo assistito non negli ultimi anni da lungo tempo a questa parte
Ad una discesa di qualità delle produzioni
E del sistema produttivo che ha accettato
Il fatto che una quota di lavoro nero di lavoro sommerso di lavoro precario fosse la componente essenziale per poter competere sui mercati internazionali e quando questo problema è venuto alla luce
Perché
Con l'introduzione dell'euro non si può più svalutare in modo competitivo la lira
è evidente che è emersa drammaticamente la differenza fra un sistema produttivo nazionale estremamente debole e sistemi produttivi di altri paesi relativamente più forti
Ma io dico che noi non possiamo continuare a dall'alimentare una spirale
In base alla quale si dice sì e competitivi nel mondo perché il lavoro costa poco e te estremamente precario perché queste la condanna di intere generazioni alla mancanza di futuro noi su questo ci dobbiamo
Ovviamente battere l'onestà e la decisione di Daniela se il problema allora i francesi sono francesi dagli siamo italiani ad ognuno vede di studiare la sua situazione
Allora ha detto questo
Qual è il punto allora il Governo
Raffaele Bonanni ci invita a dire mi raccomando mantenete la scelta che avete fatto vale a dire quella di incentivare percorsi di stabilità con lo sconto fiscale
Io l'ho sostenuta dall'inizio tulle assai sta scritto nel DPEF dammi una mano affinché ci sia nella finanziaria perché quella è la direzione giusta anche perché io ritengo
Che allargando se uno volesse le forme di flessibilità nel lavoro non è detto che questo faccia diminuire il lavoro nero anche qui parlano i fatti
Oggi secondo i dati del sindacato e ci sono quattro milioni di lavoratori il nero
E il lavoro nero pesa per oltre il venti per cento del prodotto interno lordo italiano vuol dire che nonostante queste misure di flessibilità che sono state introdotte negli ultimi anni
Accanto a questa flessibilità aumentata la precarizzazione del lavoro nero quindi questo discorso secondo me non sta in piedi allora e giusto
Andare nella direzione di incentivare la stabilizzazione del lavoro e far costare di più quello che si chiama il lavoro flessibile quali saranno le conseguenze
Ma come Roberto Maroni sa perfettamente oggi
C'è una forma di lavoro che costa più cara di tutte si chiama lavoro interinale poi quella non la tocchiamo
Giustamente voglio utilizzare una persona per un giorno due giorni tre giorni una settimana paghi il servizio paghi il servizio Type deve costare di più
Il lavoro a tempo determinato il lavoro a tempo determinato costa come il lavoro a tempo indeterminato
Nel momento in cui noi facciamo lo sconto al lavoro a tempo indeterminato e non tocchiamo il lavoro a tempo determinato da quel momento il lavoro a tempo determinato costerà più caro del lavoro a tempo indeterminato sarà un principio di leggero scoraggiamento
Questo è quello che io sostengo questo è quello che sta scritto questo è quello che noi stiamo facendo dopodiché c'è la grandissima piaga del lavoro nero
Io chiedo a me spesso al Governo al mondo del lavoro dell'impresa di unirsi per battere la piaga del lavoro nero noi dobbiamo fare una grande battaglia solidale
Perché la presenza di lavoro nero irregolare o precario a dismisura crea una concorrenza sleale fra l'impresa e c'è un effetto paradossale
Che le impresa che si comporta venne chi assume in modo trasparente che paga i contributi che alla fine assume stabilmente le persone verrà messa fuori mercato da coloro che bene non si comportano quindi non è una battaglia del Governo il sindacato una battaglia del Governo
Del sindacato e del sistema delle imprese io credo che questo sia il punto sul quale noi dobbiamo andare ultima questione e questa
Io dico questo perché
In questi anni
Ma è un problema antico io come vedete non voglio assolutamente addossare al preside è un problema antico siamo afflitti da mali antichi però in questi anni si è evidenziato un fenomeno al quale dobbiamo mettere riparo altrimenti tutta la nostra discussione
Sul lavoro stabile sul lavoro flessibile sulla buona flessibilità e vana questo problema si chiama appalti di opere e di servizi si chiama dei grandi appalti dei grandi cantieri pubblici
Allora
Io e Di Pietro abbiamo intenzione di riformare questa normativa sugli appalti entro la fine dell'anno
Perché la faccenda della catena degli appalti e dei subappalti se non mettiamo come ha fatto il decreto Bersani in capo
A quello che sta in cima all'obbligo di verificare la fedeltà contributive retributiva di quelli che stanno in fondo non se ne viene a capo
E per quanto riguarda la formula
Europea degli appalti al massimo ribasso io che sono un ex sindacalista graduali sta moderato ostinato e cocciuto dico
Introduciamo e piemontese introduciamo una formula sabato piove piemontese sono di Cuneo qui vero voleva come diceva Totò sono un uomo di mondo e ho fatto tre anni militare alcune altre imprese rischi allora
Io dico negli appalti al massimo ribasso introduciamo come hanno già fatto molti enti locali una clausola molto semplice
Che in quel contratto
Il costo del lavoro non può essere inferiore ai minimi tabellari dei contratti nazionali Di Caro Goria perché quando
Top per svolgere un'opera hai bisogno di cento persone
E ti presenti con un'offerta che calcoli alla mano e più bassa del costo del lavoro minimo di quelle cento persone delle due l'una
O ci rimetti dei soldi o non paghi la regolarità dei contratti e sfrutti le persone con un lavoro nero nel quale come disse Bonanni la busta paga ha scritto il Cinquecento ma te ne do trecento stai zitto perché se no ne prendo un altro
Io dico introduciamo questa clausola introduciamo delle clausole di sicurezza clausole sociali che spingano non un'impresa l'insieme dei settore andare nella giusta direzione poi concludo dicendo questo
Guardate che in queste discussioni qua non c'è nessuno che ha le carte in regola è molto facile buttare la croce sul sul sugli altri io la vedo così quando ho cominciato questa discussione sui call center
E sono andato a vedere il mio Call Center quello del ministero quindici persone non è la fine del mondo
E facevano un lavoro in Bound subordinato com'erano
Impiegate con lavoro a progetto e chi era il compito dell'appalto somma all'appalto di chi era delle Poste
Gli ho detto ma come funziona qua come il ministro del lavoro fa una battaglia per la regolarizzazione in casa sua quelli che lavorano al progetto li abbiamo fatti assumerà a tempo indeterminato dalle piccole cose arrivano le grandi cose
E varrà questo anche per il call center dell'INPS per il call center dell'Ina lì insomma
Partiamo mettendo un po'le carte a posto anche perché credo che anche per quanto riguarda la pubblica amministrazione ci siano parecchie cose da dire insomma
E inutile predicare bene e razzolare male anche piccole cose possono dare il segno di qualche cambiamento
Va bene grazie
Allora ultimo ultimo giro di giostra
Vi prego di essere sintetici al massimo trans l'argomento la pena aperto amico ministro allora noi sappiamo benissimo che la disciplina del mercato del lavoro estremamente complicata ed è fonte anche di gravissimi incertezze per l'operatore del diritto
La legge trenta aggravato la situazione con ben ottantasei articoli adesso stanno cominciando a girare le circolari proprio solo questa dei call center di tipo interpretativo su questi contratti
Ma dico non è che per caso con questo sistema visto che nel nel nel settore cosa militari ci sono duecentocinquanta mila detti questi se ne vanno a Timisoara o in Romania cioè stiamo attenti anche a questa cosa non buttare il bambino con l'acqua sporca quindi velocissimi se quattro minuti per uno cinque minuti rispondiamo questo tema che oggi rientra anche le pagine dei giornali grazie inizia sempre inizia sembra Maroni
Sì
Il
La lotta al lavoro nero certamente la prima emergenza sonno
D'accordo con il ministro Damiano che questa sia una questione non legata alle contingenze politiche ma che deve vedere l'appoggio e il sostegno di tutti maggioranza opposizione e parti sociali
Noi abbiamo cominciato un lavoro duro proprio nel settore della edilizia con l'introduzione di norme molto rigide che hanno cominciato portare frutti abbiamo istituito al ministero la direzione dei servizi ispettivi togliendola dalla Direzione Affari Generali proprio per dare un impulso forte alla attività ispettiva consentendo all'ispettore del ministero di coordinare l'attività anche degli altri servizi ispettivi quello di INPS ed INAIL per rendere il sistema più efficiente
Assieme a questi sto
La sfida credo sia quella che diceva Bonanni di conciliare la vita lavorativa con la cura della famiglia abbiamo investito molto sugli asili nido e questa è la strada da seguire e la sicurezza in particolare per quanto riguarda il sistema di di protezione sociale del e delle ammortizzatori sociali
Senza dimenticare che ci sono lavoratori che pur in presenza di un sistema di protezione sociale molto costoso qual è quello degli ammortizzatori
Non godono di queste protezione che sono i lavoratori delle piccole imprese delle imprese artigiane anche su questo
Noi abbiamo fatto molto perché abbiamo creato il sistema delle così dette casse in deroga cioè cassa integrazione per i lavoratori delle piccole imprese gestiti territorialmente
E mi e mi auguro che nella prossima Finanziaria ci sia da parte del governo del ministro Damiano in particolare l'impegno a rifinanziare per il due mila e sette questo sistema che è stato utilissimo
Per combattere situazioni di crisi
Detto questo sui call center
Io non sono dell'idea che un contratto a progetto sia un contratto che va comunque cancellato è un contratto regolare
Ed è sempre preferibile ad un contratto di co.co.co. come c'era prima o addirittura di un contratto irregolare se poi la posizione del l'attuale governo è quella di aumentare il Pubblico impiego assumendoli tutti va benissimo ma io non voglio demonizzare un contratto a progetto laddove ci siano le caratteristiche il punto fondamentale in cui bisogna guardare sono d'accordo su quanto sulle cose dette dal ministro Damiano nelle ultime settimane quello del call center
Facendo però una precisazione non stiamo parlando dell'universo del mondo del lavoro sono duecento mila lavoratori un numero considerevole
Che va salvaguardato e tutelato ma non è che tutti i lavoratori italiani sono in queste condizioni sono oltre venti milioni di lavoratori italiani duecento mila è una cifra importante ma gli altri diciannove milioni e novecento otto ottocento mila su non hanno fortunatamente questa condizione quindi non guardiamo solo la pagliuzza nell'occhio del Governo precedente dimenticandosi laterale ok i lavori precari i lavori a tempo determinato sono un settore da guardare ma il novanta per cento dei nuovi posti di lavoro creati negli ultimi cinque anni sono contratti a tempo indeterminato
Va bene lottare stabilizzare i cosiddetti precari senza dimenticare che non è questa la realtà di tutto il mondo del lavoro i call center è giusto intervenire
Noi abbiamo studiato lungo una circolare che distingueva all'interno dei call center tra chi riceveva il traffico semplicemente o chi doveva dare istruzioni
Io ho bloccato quella circolare perché mi sembrava troppo macchinosa
E inefficace
Non ha una soluzione è giusto accendere i riflettori perché questo è un settore ad alto rischio
Di precarizzazione di sfruttamento è un settore nel Complesso del mondo del lavoro tuttavia marginale in termini numerici e giusto prestare attenzione
Per dare il massimo di tutte le ma come dicevi tu facendo attenzione anche qui a non buttare il bambino con l'acqua
Perché si diventa troppo rigido questo settore che per sua natura estremamente flessibile e questo comporta svantaggi
Per i lavoratori siamo d'accordo il rischio è che con le tette tecnologie di oggi lo mandano a Timisoara o addirittura inizia o in Australia per cui rischiamo di creare delle regole
Di tutela e di sicurezza per lavoratore per posti di lavoro che non ci sono più
Questa è il rischio e l'attenzione che va a messa
Dopodiché sul resto
Se le proposte sono quelle fatte dal ministro Damiano non su tutte io sono d'accordo però mi pare che la conclusione è che io posso trarre dal mio punto di vista è che oggi si è affermato che la colpa del lavoro precario non è della legge Biagi e almeno questo mi pare un giusto riconoscimento ha una grande persona che ha dato molto per l'Italia
Bonanni
Sì e credo che quello che dice Maroni importante che abbiamo perso così tanto tempo tutti quanti un dibattito fuorviante e credo che quello che diceva
Va sottolineato positivamente io vorrei dire questo
Il documento unico di regolarità contributiva e nella Biagi
Quello che vogliamo
Applicare per tutti i settori c'è quello col sottomettere
Ogni provvidenza ogni autorizzazioni e certificazioni e già dalla Biagi
E torna a merito appunto di Maroni
Anzi nell'altra Finanziaria
Giusto inserita appunto cosa che nessuno ha voluto rilevare sono frutto l'azione forte di un'organizzazione come la CISL ha voluto sembra trattare voi sapete noi superano i governi son tutti uguali quelli legittimamente scelti dai cittadini con i governi bisogna interloquire discutere
E abbiamo siamo stati ascoltati in questo così anche dalla vicenda gli appalti la Biagi ha risolto un nodo annoso
Che non non ci faceva dormire da molti molti molti anni e che riguarda la responsabilità in solido
Delle imprese allorquando si danno i subappalti voi sapete c'era un meccanismo molto deve responsabilizzare questo va detto perché
Continuare anzi rafforzare questa linea e chiedono l'estensione in gira di questa linea un fatto importante
Discutere in modo pressante un lavorio forte delle parti con i governi
Rende possibile appunto la gestione del lavoro interni più accettabili questo lo voglio dire proprio non doveva fare onore a chiunque si è mosso in con molta coerenza ma anche come criterio il più importante
Per continuare fuori dalle polemiche
Che non portano nulla
A un ambiente una realtà di lavoro che ha bisogno appunto di trovare equilibri
Ritrovasse non si litiga se si collabora tutti ora si diceva maggioranza e opposizione tutte le parti sociali devono convergere su obiettivi appunto
Condivisibili e questo lo dico anche di fronte alle cose che chiedeva
Saladino ottantasei articoli
Non sembra applicabili
E Nunzia applicabili perché io su questo qualcuno può dire ma che fai ti tiri la zappa sui piedi era applicabili perché è vero dopo un primo comportamento positivo al Governo poi Maroni stesa fatto un sacco di circolari ha reso più era
Però lui dice le parti non hanno voluto far raccordo voi sapete che non si è fatta sulla temuta corde perché c'era chi riteneva che misurarsi sui problemi la Biagi significasse
Fare peccato fare per caso è mortale qual è l'antidoto su questi e fare molti molti accordi è che fare molti accordi
Fare accordi tra le parti
Ecco perché insisto Damiano dovrà aiutarci in queste dovrà favorire le parti a trovare appunto le soluzioni migliori per far funzionare tutte quelle norme e la vicenda dei consente o dei call center
Sono anche un pompa la vittima tutti i problemi che abbiamo avuto fino adesso cioè intanto voglio ricordare per buona pace di tutti
Che fino a due anni fa
Quanti sono i dipendenti dei consensi cinquanta duecentocinquanta mila sono moneta tutti i lavoratori dei call center erano con il contratto co.co.co.
Tutti
Sì ci sono quelli che lavoravano anche la casa chiamando alcuni imbarazzo la grandissima maggioranza delatori co.co.co. stavano dietro un banco con il telefono dalla mattina alla sera a fare sempre lo stesso lavoro da lavoratori dipendenti classici
E li hanno presi come Coco concreti
Facevano la cresta sul salario sull'orario sui diritti sindacali e così via
Noi abbiamo chiesto il superamento dei co.co.co. proprio per superare questa situazione e l'abbiamo ottenuto
Perché Hickok copro sono un'altra cosa
Prima era Pagliara subordinato quell'oratore poteva stare in bilico tra l'autonomo
E il dipendente
Cosicché la natura e la sua talmente ambigua che chiunque poteva chi poteva farli fare quello che voleva all'impresa
I co.co.co. però sono più autonomi
Ora nei call center compra il Gaballo co.co.pro. chiamiamo adesso
Possono essere solo quelli che magari da casa
Fanno un lavoro che potrebbero fare benissimo chiaro
Tutti gli altri sanno li fanno un lavoro praticamente da solo dipendenti noi abbiamo fatto un accordo
Faticoso
Perché bisogna tracimare la gente dalla condizione di co.co.co. a lavoro dipendente
L'abbiamo dovuto fare anche incostanza di atteggiamenti schizofrenici anche da parte dei sindacati i quali non volendo peccare misurandosi con la Biagi non volevo trovare alcuna soluzione ci siamo
Certamente non saranno gli ispettori a decidere
Non dovranno essere ispettore a decidere come funzione appunto di una realtà di duecentocinquanta mila persone il rapporto di perché magari può essere anche vantaggioso al momento ma guardate
Che in italiano sono parlare anche in Boemia
E anche in Romania
E anche in Slovacchia
E in molti posti dove io questo rispose facevi tu lo condivido moltissimo c'è bisogno di un supplemento d'accordo facciamo un accordo non devono essere ispettori facciamo l'accordo però sia chiaro per noi la stragrande maggioranza di costoro
Sono in regime di lavoro dipendente
Il disegno che noi abbiamo perseguito nel modificare i co.co.co. era soprattutto mirava soprattutto a superare queste condizioni
Quando appunto Ichino ci diceva non superata la visione co.co.co. altrimenti André da finire tutti in nero e così non è stato obiettivamente c'è una realtà faticosa che bisogna gestire tracimando i vecchi co.co.co. nel lavoro dipendente questo lo devono fare le parti con l'ausilio del Governo grazie grazie
Allora conclude il nostro ministro
Ma dunque Bonanni insiste sul fatto che io debba fare il tutore io non mi tiro naturalmente indietro io ho fatto cenno
All'esperienza spagnola di Zapatero come sa è Raffaele e durata due anni quell'opera di tutoraggio per arrivare ad una conclusione
Questo mi rassicura perché essendo io come ho già detto un gradualismo da mi auguro che l'applicazione del programma dell'Unione sia considerata un'applicazione di legislatura perché fare tutto
Nei primi giorni di governo mi sembra abbastanza difficile però io capisco che si tratta di accompagnare le parti sociali verso la ridefinizioni di nuove regole generali per quanto riguarda anche i temi del mercato del lavoro
La seconda questione è questa
Ecco l'unica osservazione che faccio a una cosa che ha detto Maroni e questa lui dice
Negli ultimi anni
Le nuove assunzioni sono state caratterizzate per il novanta per cento dal tempo indeterminato
Ecco se fosse così
Saremmo tutti tranquilli e contenti io non starei neanche qui a pormi il problema di fare delle modifiche legislative però mi permetto di dissentire
Da questa affermazione nel senso che non è vero
Che il mercato del lavoro avuto questo andamento io anche su questo punto vorrei invitare tutti a distinguere due dati che sono profondamente diversi
Un dato e quello che comunemente viene chiamato lo stocks occupazionale e l'altro dato e quello relativo alle nuove assunzioni al flusso occupazionale
Lo stop dell'occupazione in Italia per quanto riguarda ad esempio il settore industriale
E caratterizzato cioè tutti coloro che attualmente sono occupati in Italia in quel settore
Effettivamente e caratterizzato per il novanta per cento circa da lavoratori a tempo indeterminato
Del resto lì dentro ci siamo anche noi quelli che sono stati assunti
Nell'impresa industriali alla fine degli anni sessanta che chiaramente hanno tutti assunti con quella modalità
Qual è il cambiamento avvenuto dall'inizio degli anni due mila ad oggi che nelle nuove assunzioni non si mantiene questa percentuale non è vero che nelle nuove assunzioni novanta sono stabili dieci sono flessibili
Il dato di previsione due mila sei Excelsior ministero del lavoro istruito da Maroni
Dice
Che
Il lavoro a tempo indeterminato e purtroppo al di sotto del cinquanta per cento nelle nuove assunzioni addirittura più basso
Delle nuove assunzioni a tempo determinato questo dato è confermato dal CNEL e questo dato è confermato dall'Istat
Che ci dimostrano che c'è stata una flessione purtroppo dovuta tantissime cause in base alla quale la modalità di assunzione nuova nuovo va e prevalentemente caratterizzata da lavoro che stabile non è questo soprattutto ci sono delle differenze
Un conto è l'industria prevale il lavoro stabile un conto è il commercio i servizi l'agricoltura prevale il lavoro instabile in un'area che Maroni conosce benissimo che la Lombardia questo dato ancora più accentuato perché il passaggio dalla situazione della manifattura tradizionale i servizi al commercio accentuato i dati di precarizzazione del lavoro
La RAI su questo punto che bisogna intervenire
Sempre da graduali sta io mi accontenterei
Che attraverso un'opera di incentivo per la stabilizzazione del lavoro nel due mila sette i dati Excelsior di previsione dicessero
Che lavoro a tempo indeterminato e nuovamente al cinquantun per cento delle nuove assunzioni di quell'anno perché vorrebbe dire che abbiamo cominciato una svolta che posa perso processi di stabilizzazione del lavoro
Questo mi sembra un punto assolutamente importante perché voi capite che
Se lo stop il complesso dell'occupazione stabile al novanta ma se tutti quelli che entrano nuovi
Sono prevalentemente instabili rimangono più a lungo nella flessibilità c'è un tasso di conversione da flessibile a stabile più basso di prima
E chiaro che anche lo stock occupazionale verrà eroso e quel novanta
Inevitabilmente diventerà sempre più piccolo
Io credo che questa sia una tendenza che noi dobbiamo assolutamente combattere attraverso un'azione di incentivo e disincentivo nel mercato del lavoro che ho illustrato in precedenza seconda questione la legge trenta è la precarietà
Ma io so perfettamente
I dati di Confindustria sono inoppugnabili contratti nazionali di lavoro lo dicono che la legge trenta non è stata tradotta in larga parte nei contratti nazionali di lavoro cioè e per la gran parte inoperante
Che cos'è che ha prodotto questa diminuzione di stabilità nel lavoro e quello che c'è prima
Io credo che il governo
Di Berlusconi con le sue scelte che io non discuto per carità abbia sbagliato
Ad esempio ad eliminare una misura che noi stiamo reintroducendo quella del credito d'imposta perché il credito d'imposta e quella misura che consentiva di stabilizzare l'occupazione
Credo che le modifiche introdotte al lavoro a tempo indeterminato al part-time alla cessione di ramo d'impresa abbiano favorito una sorta di precarizzazione del lavoro credo che questi siano i dati sui quali noi dobbiamo
Ragionare poi per carità
Il lavoro coordinato continuativo era peggio del lavoro a progetto certo che era peggio del lavoro a progetto tante che Elena circolare dei call center io ho stabilito quali sono le differenze su ispirazione del Governo precedente fra il lavoro a progetto e lavoro che deve essere lavoro stabilizzato
Altra questione sugli ammortizzatori sociali
Gli ammortizzatori sociali sono un annoso problema io son d'accordo sono il vestito su misura della modello di sviluppo industriale degli anni sessanta peccato che non siamo più a quel modello
Sì al modello Fia
E un abito su misura per la grande impresa di quel tempo l'impresa fordista e taylorista la grande produzione di serie l'omogeneità del lavoro
Basso salario bassa qualifica basso stipendio stabilita oggi in quel punto si è rotto purtroppo molte volte i nostri giovani e soprattutto le donne trovano basse qualifiche
Basso salario
E instabilità del lavoro non c'è neanche quello scambio
Delle generazioni precedenti e nove su questo dobbiamo assolutamente intervenire allora evidente che noi dobbiamo sugli ammortizzatori sociali creare un nuovo abito su misura è una
Formula che costa cara come si è visto nell'immediato cosa si può fare io son d'accordo bisogna rifinanziare le casse in deroga bisogna rifinanziare gli strumenti esistenti al fine di intervenire
Stante l'attuale situazione per non lasciare allo sbando ovviamente le situazioni di crisi o di situazione che hanno problemi occupazionali a partire dei grossi problemi che possono riguardare i lavoratori che hanno più di cinquant'anni
L'altra questione quella del DURC alla quale accennava Bonanni il documento unico di regolarità contributiva non l'ho detto prima mi sono dimenticato ma in questo emendamento al decreto Bersani ce anche questo
Addirittura noi abbiamo scritto io ho scritto che se un'impresa dell'edilizia vuole avere gli sconti fiscali previsti dalla legge il passaporto per avere questi sconti e la presentazione del Documento unico di regolarità contributiva
E credo così come chiede il sindacato
Che questo documento unico possa essere esteso all'insieme dei settori per avere la certificazione della regolarità dei contributi e la trasparenza per quanto riguarda ovviamente l'applicazione dei contratti nazionali di lavoro
Noi il giorno trenta apriremo ufficialmente di agosto tra qualche giorno la trattativa la concertazione sul lavoro nero a partire dal documento presentato da CGIL CISL e UIL con l'insieme di tutte le parti sociale
Sulla questione call center mi limito a una battuta e io concluso
Il caso Atesia è un caso che sta facendo molto clamore anche qui Roberto Maroni lo sa le prime ispezioni
A quell'impresa risalgono alla fine degli anni novanta l'ultima ispezione che si è conclusa in questi giorni era partita più di un anno fa quando lui era ministro i ministri come Luisa non interferiscono sull'opera degli spessori come non posso e non voglio avere erano già non possono interferire sull'opera degli ispettori
Quindi l'ispettore ha iniziato e concluso cosa posso dire che io posso dire due cose
Che per quello che mi riguarda vale per i call center e varrà per altri settori la linea che abbiamo individuato ereditata dal precedente governo della distinzione fra lavoro subordinato e lavoro a progetto noi stiamo dentro quella linea
Il quindici di settembre scatteranno le ispezioni di accompagnamento per illustrare la direttiva
Avverranno fino a tutto novembre poi da dicembre ci saranno le ispezioni che hanno l'obiettivo di regolarizzare la situazione quindi il nostro spirito uno spirito di accompagnamento
Verso la regolarizzazione ma tutto questo potrà funzionare se sono alcuni requisiti il primo e sicuramente la contrattazione sindacale per la regolarizzazione il secondo
Eventuali normative di sostegno per l'emersione e la regolarizzazione del lavoro
Anch'io non voglio che si vada Indro Mania ci mancherebbe ma noi non possiamo baloccarsi a lungo attorno a questi interrogativi se siamo una potenza industriale avanzata la sesta nazione al mondo che punta alla qualità per competere sui mercati globali bisogna sapere
Che la qualità del prodotto
Che la qualità e tecnologia che la qualità e innovazione di processo ma la qualità e la risorsa umana la risorsa delle persone che lavorano in un'impresa e quando le imprese hanno a disposizione io mi domando persone che stanno lì per anni uno due tre anni
A quello lì l'hai guardato bene in faccia
Sai se puntuale al lavoro se svolge il suo lavoro tutti i giorni se coopera se versatile essere flessibile se è disponibile eccetera eccetera
E se è una risorsa i tutto l'interesse attenere quella risorsa e non a condannarlo ad una situazione di precarietà infinita
Questo è il punto politico e culturale sul quale noi vogliamo continuare a battersi naturalmente e concludo
Su alcuni punti Roberto Maroni è d'accordo su altri punti come logico non è d'accordo guarda Roberto su quelli sui quali sei d'accordo se mi dai una mano io sarò contento perché solo col dialogo e rispetto
La politica potrà fare dei passi avanti significa
Io io ringrazio i relatori per la lealtà con cui abbiamo hanno affrontato un tema delicatissimo che come avete visto è molto spinoso e nessuno a verità in tasca
Precostituite per cui il recupero di una cultura veramente riformatrice ci permette di affrontare questi temi con grande saggezza grazie a tutti grazie per la pazienza anche a voi