L'agroalimentare, risorsa produttiva per la sfida comunitaria. Quali strategie?

Tra condotto una processione dalle lungo le terme benvenuti a questa loro dibattito che si svolge in contemporanea ladra alimentare
Una risorsa produttiva per la sfida comunitaria quali strategie a questa domanda risponderanno i nostri graditi e numerosi ospiti
In primis innanzitutto al quale voglio dare un grandissimo benvenuto quindi con un applauso al nostro ministro dell'agricoltura onorevole Paolo De Castro benvenuto
All'onorevole Marco lì ogni
Che non è ancora arrivata presidente commissione Agricoltura Mare libera
Arriverà arriverà sì
All'onorevole Paolo Scarpa Bonazza Buora componente Commissione agricoltura della camera dei del Senato della Repubblica al dottor Gennarino Masiello Vicepresidente di Coldiretti benvenuto anche lo yen applauso
Al dottor Giuseppe Politi presidente in Commissione ecco della CIA Benvenuto
A Lecce benvenuta siete talmente tanti che perdo che perdo il conto al dottor Federico Vecchioni presidente di Confagricoltura benvenuto
Al Cavaliere Paolo Bruni al quale sta squillando al telefono e la non era non era il solo al non era nessuno presidente di Confcooperative benvenuta anche le un applauso
Il dottor Carlo
Auditorium al dottor Vittorio Crecco presidente Linus benvenuta
L'introduzione poi farà il nostro onorevole Gaetano Fierro che il vicepresidente Assessore agricoltura della Regione Basilicata per i Popolari Udeur
è un grande moderatore Hillary la l'onorevole dottor Roberto Costanzo
Che è responsabile dell'agricoltura dei Popolari Udeur al quale cedo la parola
Grazie non so se dobbiamo chiedere scusa a noi
A ai presenti intervenuti più del ritardo o lo debbono fare loro nei nostri confronti perché per la verità noi alle diciotto siamo venuti qui
Il ministro Bondi estimo né eh ma la sala
Era pressoché vuota o del tutto vuote allora cominciamo col dire che non c'è da scusarsi né da questa parte e diciamo neanche da parte vostra siamo stati distratti da un dibattito potrei dire più accattivante di carattere politico
Come capita
Non voglio dire la Teoria precede la pratica il verbo precede la carne allora siamo qui questa sera
Per un dibattito coi non può essere lungo quindi non potrà esaurire i vari aspetti della problematica che pone questo tema
Però
Sebbene in poche battute
Certamente
Nell'riusciremo nordico più arricchiti ma certamente più informati sulla situazione perché siamo qui su questo tavolo
Da una parte vi è il mondo istituzionale sia quello governativo che quello parlamentare governativo nazionale regionale
Poi dall'altra parte vi è il mondo della produzione le forze sociali
Rappresentate da i massimi esponenti nazionali delle con venerazione
Siamo qui al capezzale dell'agricoltura o vogliamo dire che siamo qui
Diciamo sull'altare dell'agricoltura per concelebrare
Un evento o un passaggio della storia dell'agricoltura italiana ed europea
E quindi vedere di tirar fuori delle considerazioni
Su quelle che potrebbero essere le strategie
Dell'agricoltura del nostro Paese
Strategie
Indubbiamente proposte fatte proprie
Dagli organi di governo dalle istituzioni parlamentari ma strategie che evidentemente le forze produttive e sociali dell'agricoltura
Non intendono subire in quando ritengono di essere anche se protagoniste in questo campo e quindi vogliono essere coinvolte
Dalla dalla prima fase allora cominciamo con una introduzione affidata ah non esponente dello governo regionale
L'assessore regionale all'agricoltura e foreste della Basilicata l'amico l'amico Gaetano Ferro
Che è anche vicepresidente di quella regione che farà lassù l'introduzione a questo incontro io vorrei
Dire questo pare di aver trovato concordi su questa mia proposta organizzativa
Anche le i partecipanti cioè noi
Sì siamo a volte assegnati si sono out assegnate perché io non partecipò al dibattito dieci minuti
Chi si contiene dieci minuti viene apprezzato ed applaudito chi sfora del dieci per cento sui dieci minuti viene tollerata chi supera il dieci per cento sui dieci minuti non so cosa ci potrà capita risponda risponda detto questo la parola all'amico Tanino Fierro
Grazie grazie
Grazie
No io prima di brevemente introdurre questo ragionamento vorrei approfittare di questa occasione che di natura politica
Per lanciare un grande segnale dando atto all'Udeur
Il proporre a questa platea autorevole ma questo tavolo di presidenza rappresentato dalle massime espressioni ministeriali associative
Su di un tema che vive un momento di Stanca
Non ha mai avuto la pretesa di assumere la funzione complementare giammai fosse così Perrone l'opinione e nell'immaginario collettivo
Spesso l'agricoltura passa come un settore autonomo che sa superare i grandi momenti di disagio per cui non riesce ad entrare immediatamente all'attenzione delle genti delle popolazioni io credo che politicamente invece l'Udeur e il suo segretario abbiano fatto bene a riproporre un tema che è straordinario
Non soltanto per il momento critico che attraversa io lo sposo la metafora
Se il buon amico Costanza noi non siamo al capezzale dell'agricoltura siamo invece in un momento problematico che ci invita a ragionare Civita prendere a parer mio delle iniziative molto serie
E io vorrei partire subito proponendo all'attenzione del ministro
Di cui ho apprezzato la sua audizione
Alla nona Commissione del Senato ha ottenuto l'audizione di grande livello di grande spessore e questo mi ha aiutato
Anche definire il percorso del mio ragionamento come saluto gli amici delle categorie sono degli ossi duri
Con i quali parlare significa non soltanto approfondire i problemi dell'agricoltura ma significa anche accompagnarla nella maniera più virtuose nella maniera più provvida
Tanti sono i temi che ne possiamo affrontare
Però dicevo io sottopongo alla vostra
Uno riguarda la competitività
E l'altro riguarda la commercializzazione
Delle nostre filiere di questo grande serbatoio ha presentato dall'agroalimentare
Per competere sullo scenario internazionale
Ci vogliono non soltanto delle attrezzature di ordine culturale io credo che ci vuole una politica economica radicata la situazione
Non soltanto nazionale ma anche europea
E soprattutto la capacità di coniugare la con la qualità con i costi
I costi per determinare la qualità sono remunerativi
Noi sappiamo che alcuni corsi sono non comprimibile dobbiamo invece sforzarci attraverso la politica seria
Di accompagnare la riduzione di alcuni posti prima di tutti il costo del denaro e all'accesso al credito e soprattutto il costo del lavoro
Per quanto riguarda il costo del danaro le notizie che giungono a livello europeo
E mi riferisco soprattutto alle alle valutazione dei critici dell'eurozona il tasso è cresciuto dal due al tre per cento signor ministro
Si prevede che a fine anno due mila e sei
Avremo un rincaro di un tasso che arriverà al tre virgola cinque per cento
Gli esperti addirittura prevedono per il due mila e sette
Un ulteriore rincaro arriveremo al quattro per cento
Per cui a livello comunitario e ci troviamo con il due mila sette alla vigilia di Basilea due li lasci immaginare
Quale scenario si presenterà all'interno dell'organizzazione bancaria ma buone iniziative le dobbiamo promuovere a livello di governi territoriali non soltanto per prevenire i grandi disagi che ci saranno perché io mi metto nei panni del giovane agricoltore il quale vuole avviare a primo acchito la propria iniziativa la prima cosa che fa e quello di girarsi intorno per trovare dei finanziamenti
E quando si presenta presso una banca la prima cosa che gli chiedono sono le credenziali di natura patrimoniale e qui casca l'asino qui si accentuano immediatamente i grandi problemi del disagio poi abbiamo il grande problema del lavoro
E lavoro come i signori sanno si determina su due componenti
Abbiamo il salario da corrispondere ai lavoratori
E poi abbiamo la grande contribuzione previdenziale dei assicurativa
Beh l'azienda versa mi lo sapete meglio di me ad un operaio a tempo determinato ripeto ad un operaio a tempo determinato si corrisponde un contributo previdenziale pari al trentacinque virgola sei per cento
E io credo che questo sia un problema che crea grande disagio ad un'azienda che vuole intraprendere l'iniziativa dell'agricoltura con tutti i problemi che noi abbiamo cubo coi a livello personale io sottopongo ma non solo io dico come proprio insieme delle autonomie regionali sottopongo alla vostra attenzione una serie di correttivi
La revisione delle Abdellah previdenziali vincola la riduzione dell'aliquota contributiva di almeno il venti per cento signor ministro l'eliminazione del salario medio convenzionale
L'introduzione di incentivi all'occupazione
Per questo sono problemi che sono stati affrontati manco a farlo apposta l'altra sera dalla Presidente Prodi che intervenendo alla nostra assise di Telese assunto l'impegno di realizzare all'interno della Finanziaria
Che mi auguro si sta occhi attraverso la definizione dei trenta mila miliardi la propria manovra all'interno della quale noi prevediamo che si possa introdurre quel cuneo fiscale del cinque per cento
Che deve essere virtuosamente plasmato non soltanto a favore dei salariati
Ma soprattutto a favore dell'azienda in materia di di di remunerazione contributiva non do Brasil non dobbiamo comprimere il salario dobbiamo fare una politica a parer mio esternamente virtuosa per quanto riguarda tutta la manovra contributiva sappiamo che la commissione europea
è contrario per esempio e qui io anticipa un altro tema
Quello della fiscalità compensativa
Io so che la Commissione europea come tutti lo sanno e contraria a questo sistema di aiuti che prevedono le riduzioni di imposta a favore di certe imprese perché alterano la concorrenza comunitaria
Però a tal riguardo io aggiungo che ci sono dei territori selettivi all'interno dei quali credo che delle iniziative compensative possono essere possono essere tranquillamente introdotto
Come l'applicazione del fiscalismo federale che noi ospitiamo anche se va da realizzare
Mette in condizione come del resto sta avvenendo la competenza che spetta religione non soltanto per fare una manovra intelligente solida per solo esiste e sulle il resto ma io credo che sia queste le misure che possono a livello a livello periferico diciamo governare questa ingegneria finanziaria
Con la intelligenza con la preparazione politica perché la politica come voi sapete di meglio di me e applicazione in una improvvisazione me soprattutto competenza e approfondimento e approfondimento dei problemi
Io so che presso il tavolo del ministero del lavoro si è insediato un tavolo per definire tutta la normativa legata al trattamento previdenziale
è un anno e mezzo signor ministro che esiste questo durevole ente questo onorevole presidio però ad oggi per quando mi riguarda io notizie e suggerimenti corregge anti non me ne arrivano
Per quanto riguarda poi sempre il costo del lavoro
Vorrei aggiungere alla vostra attenzione allungando l'elenco del carnet de doléances il fattore energetico
Pensiamo a costo del gasolio agricolo una cosa straordinaria che piega le ginocchia i nostri agricoltori come pensiamo a costo delle assicurazioni signor ministro bisogna metter mano alla riforma della centottantacinque
Che a parer mio non ha risolto molto dei problemi che affliggono le nostre popolazioni agricole allora
Che giunge la voce et solo i fatti estremamente bene con forza
Nelle audizioni che tenuto presso il Senato e presso il Parlamento per mettere al centro delle attenzioni delle forze politiche la centralità dell'agricoltura l'agricoltore il settore primario
Se viene riconosciuto il settore primario deve essere accompagnato non con la retorica ma con fatti concreti con atti concreti questo è il segnale che noi dobbiamo sa perché quando tu giustamente parli del made in Italy Peng dobbiamo dire che noi siamo la seconda agricoltura
Più importante in Europa in termini di di prodotto lordo valutabile abbiamo il maggior numero di dopo ed IGP abbiamo un made in Italy apprezzato ed invidiato induttivo
Un'ultima considerazione faccia per introdurre brevemente il concetto della commercializzazione e anche qui signor ministro insieme dobbiamo fare una grande battaglia io colgo l'occasione
Per invitarci nella nostra regione per affrontare il problema delle infrastrutture
Come si può parlare di un'agricoltura moderna
Quando per far giungere un deal da Reggio Calabria nel cuore dell'Europa ci vogliono la bellezza di venticinque ore quando il latte la mattina parlando partendo dalla Nuova Zelanda arriva a Milano nel giro di nove ore
Abbiamo strade strade strade su gomma Kalou funzione abbiamo ferrovie che vanno completata abbiamo interporti che io sottopongo alla vostra attenzione nel due mila dieci signor ministro con l'agenda di Barcellona nell'aria nel Mediterraneo si avvia la politica del libero scambio e noi pensiamo di poter commettere con le grandi potenze del Medioriente dell'Oriente
Utilizzando il Mediterraneo con il solo porto di Gioia Tauro e di Cagliari
Io credo che non ce la facciamo allora ci vuole una politica di logistica estremamente adeguate ai tempi c'è ora una politica delle infrastrutture meno retorica come quella di un governo precedente
Ci vuole soprattutto la capacità politica di mettere il Mezzogiorno e soprattutto il Mediterraneo nel centro dalle nostre osservazioni l'ortofrutta la nostra agricoltura
Il nostro primato nell'agricoltura una sensibilità soprattutto mediterranea e noi ci dobbiamo giocare non su questo slogan ma su questa vocazione su questa sensibilità su questa sensibilità il nostro avveniva ovviamente non parlo dell'azienda agricola Lazise agricola deve essere superata
Perché vive ancora una sua visione di familismo la sua visione domestica di una sua visione stranamente familiare
O l'azienda agricola difende competitiva aggiornandosi culturalmente informatizzando sì innovando sì cioè creando quei presupposti organizzativi degno di questo nome
E qui dobbiamo assumere noi come Regione Basilicata ma io dico tutte le regioni le proprie competenze delle Regioni devono fare il loro dovere io voglio dire che come Regione Basilicata
Non per farla prima donna ma la regione Basilicata è una Regione che essa spendere il mini in misura virtuosa tutti i fondi rinveniente dalla Comunità economica europea
Abbiamo i problemi come le altre regioni però credo che l'attenzione da parte del Governo ci voglia fortunatamente abbiamo dei presidenti di associazioni o qui presenti
Che sanno il fatto loro e li ringrazio per il grande contributo che ci danno e poi abbiamo un ministro meridionale ben questa carta giochiamo c'è una perché De Castro non è soltanto una persona competente io non è che gli voglio così fare il plauso soltanto per un senso di ospitalità ci credo
E la persona con cui abbiamo parlato e ci siamo già confrontati è una persona che conosce
I problemi dell'agricoltura perché non è soltanto un tecnico un professore universitario mena persona che capisce come deve guidare con noi la Regione Basilicata e poi siccome il nostro ruolo signor ministro
Devi anche trovare un momento di riflessione di conclusione politica approfitto anche in nome e per conto di alcuni colleghi che sono qui presente dalla regione Basilicata
I sottoporlo un problema che lei sta affrontando con attenzione
Ed è il problema del Consorzio agrario non soltanto dalla Basilicata
Perché non voglio dare il senso del campanilismo anche se il campanile per noi è di casa affrontare i consorzi agrari in tutt'Italia so che a livello di Conferenza Stato regione vi state muovendo però guidarci in maniera illuminante perché abbiamo bisogno
Della vostra solidarietà e soprattutto di una nuova politica che proponga al centro delle nostre attenzioni il problema dell'agricoltura che per noi è un problema serio un problema molto sentito
E ringrazio l'Udeur per averci offerto questa graditissimo occasione grazie
Con l'intervento del
Dell'assessore Fierro vorrei dire che parte
La voce la proposta non voglio dire la rivendicazione ma una manifestazione di attesa del territorio verso il ministro e poi c'è ci sarà l'altra voce
Di proposta non voglio usare voglio pensare rivendicazione certamente di proposte di manifestazioni di attesa
Dalla parte settoriale il momento territoriale rappresentato dalla Regione poi ci sarà quello settoriale rappresentato dalle organizzazioni ma compierlo caro ministro
Credo che emerga un'altra considerazione
Siamo qui
Alla festa del partito
E nel programma di questa festa ricco di tanti confronti incontra riflessione su materie di diversa valenza bene nel campo economico l'Udeur ha organizzato un solo dibattito
Io deve esprimere debbo esprimere un grazie l'amico Francesco Borgomeo che responsabile economico di aver voluto in questo momento storico-politico
Direi no dico far comprendere ma rappresentare al mondo politico al mondo istituzionale al Paese alla stampa
Che l'agricoltura in questo particolare momento storico
Costituisce davvero una sfida non solo per sé ma per l'intera economia del paese laddove la politica agricola nazionale quindi quella regionale
Sa esprimere delle proposte quindi nel caso specifico anche delle rivendicazioni a livello comunitario perché questo settore possa essere o ritornare ad essere un settore vitale e portante per l'economia e pecca della società di questo nostro Paese la parola
Al ministro delle mo'come dire politiche agricole alimentari e forestali
L'amico onorevole Paolo De Castro prego
Grazie
Roberto Costanzo grazie a voi tutti un saluto caloroso a tutti gli amici che sono qui oggi gli amici dell'Udeur naturalmente che hanno organizzato mi associo aerei complimenti a Francesco che tra l'altro ci lega una vecchia amicizia Borgomeo
E così è un piacere essere qui oggi saluto a tutti gli amici intorno a questo tavolo partendo dai Gaetano Fierro naturalmente anche gli amici
Nel mondo delle organizzazioni agricole e cooperative riceviamo con questa prima festa dell'Udeur a una serie di incontri che inevitabilmente ci vedremo di nuovo riuniti al tavolo coi andremo a Caorle e così via
Alle altre feste che certe ma così facciamo creiamo un'occasione con queste feste di partito per approfondire magari anche chiarirci su alcuni a spetti di cambiamento che in qualche modo diceva bene Gaetano Fierro stanno toccando questo settore in maniera prepotente
Allora innanzitutto una considerazione generale che credo vada fatta anche perché mi hanno dato questo compito di parlare per primo subito dopo dopo Gaetano quel cui cercherò di fare qualche considerazione più di contesto innanzitutto
è vero ferro diceva l'agricoltura sta vivendo un momento particolare questo momento particolare
E vero e concreto effettivamente il contesto in cui ci troviamo in un contesto nuovo non ci troviamo mamma tradizionali e difficoltà che questo settore vivevano difficoltà competitiva legata ai costi dei fattori produttivi legate alle difficoltà di competere no oggi ci troviamo anche in un quadro internazionale completamente nuovo cioè quello di cui negli ultimi anni abbiamo sempre parlato globalizzazione internazionalizzazione dei mercati beh si sta trasformando in una assoluta realtà quotidiana le nostre imprese oggi
Si trovano a competere con Paesi che mai fino a pochi anni fa avremmo immaginato di dover affrontare pensate soltanto nel settore del vino oggi i nostri grandi competitors sono l'Australia in Sud Africa
Tutte le imprese dell'America latina pensate
A quello che sta succedendo anche i mercati importanti per le produzioni
Meridionali per riproduzione del Mezzogiorno penso all'ortofrutta penso al pomodoro oggi non ha mai parlare di pomodoro qui c'è Paolo Bruni che sa meglio di me che è una materia prima sempre più facile da trovare ahimè in altri mercati del mondo dove i costi di produzione certamente non sono comparabili da noi l'ora
è evidente che questo nuovo contesto impone nuove politiche
E da qui la riflessione iniziale che volevo fare come affrontare questi mercati così difficili come affrontare un mercato che già per noi l'Europa è un mercato enorme quattrocento milioni di abitanti due uffici del avere le capacità organizzative per conquistare quei mercati figuriamoci come riuscire a portare il nostri straordinari prodotti alimentari anche nelle nuove aree emergenti
Eppure e proprio in queste nuove aree emergenti che si sta manifestando una crescita straordinaria dei consumi alimentari
Perché se è vero come è vero che i consumi interni dei prodotti alimentari non sono particolarmente diciamo così in crescita se non addirittura stazionari per alcuni prodotti addirittura in calo così non è fuori dal nostro Paese
Se in Italia i consumi alimentari calano o sono stazionari in tutto il resto del mondo i consumi alimentari crescono in particolare crescono nelle aree emergenti
Sappiamo che a livello mondiale la crescita è di circa il quattro cinque punti nella est
E in Asia questa crescita arriva addirittura a sette otto punti percentuali l'anno quindi una domanda alimentare straordinaria un'offerta alimentare straordinaria perché nessuno
Può certamente o comunque sottolineare che il prodotto made in Italy alimentare non sia un prodotto straordinario non solo perché ce lo diciamo noi ma anche perché in tanti Paesi del mondo ce lo copiano quindi evidentemente se lo copiano deve avere qualche caratteristica in più di tanti altri
Ebbene questo è il paradosso in cui viviamo oggi una domanda alimentare che cresce una produzione alimentare italiana che cresce e però questa domanda e offerta non sempre si incrociano addirittura questa o domanda viene soddisfatta da altri Paesi da altre produzioni
Quindi prima questione da porre come riuscire a fare in modo che il nostro settore agroalimentare colga da questo momento di apertura dei mercati da questo momento di globalizzazione anche dei vantaggi e non soltanto dei problemi perché i problemi quelli sono a tutti noti concorrenza prezzi bassi eccetera
Seconda considerazione che volevo fare e che l'Europa il contesto in cui noi oggi viviamo in un contesto molto più complicato del passato
Sì eravamo abituati già un Europa a nove poi a dodici la somma fino all'Europa quindici ancora bene o male i quattro cinque leader Paesi leader europei si riuscivano a concertare alcune politico quanto meno raccoglie di punti di vista
E trovare delle intese oggi con un'Europa a venticinque e tra qualche mese oramai a ventisette diventa molto più difficile riuscire a trovare delle intese quindi si richiede un impegno straordinariamente maggiore del passato
Nel fare sintesi delle indicazioni dei vari Stati membri e quindi riuscire poi a portare la commissione verso una decisione
Che non sia penalizzante
Questo è
Evidentemente trascina questo ragionamento anche una serie declina una serie di considerazioni che non riguardano solamente l'autorità politica non riguardano solamente le istituzioni ma in realtà riguardano tutto il mondo agroalimentare cioè per riuscire a contare di più di un'Europa a venticinque un'Europa a ventisette abbiamo bisogno
Che tutte quante le parti partecipino a costruire una intesa o a costruire un punto di vista condivisibile da altri Paesi
Se prima era facile trovare l'UE tre Paesi mettersi d'accordo oggi in venticinque ventisette diventa complicato anche solo conoscere
I punti di vista della Polonia piuttosto che ciò che in questo momento interessa alla ai nuovi Paesi emergenti piuttosto che alla Spagna alla Francia eccetera e questo è un impegno che deve interessare tutti partendo anche dalle organizzazioni agricole organizzazioni professionali che evidentemente devono cooperare affinché queste intese siano in qualche modo raggiungibile
Se e il contesto è diventato quindi più difficile è diventato più difficile sono diventati più grandi
E più competitivi mercati deve cambiare dicevo la politica e la politica deve riuscire innanzitutto a fare questo grande cambiamento culturale cambiamento culturale che non sempre faccio meglio è facile a dirsi ma non sempre facile poi a tradursi in atti concreti per una prima considerazione che voglio fare
E che la pongo anche dal punto di vista della nostra tavola rotonda di oggi come elemento di provocazione e cioè oggi non basta più fare prodotti di grande qualità noi
Siamo orgogliosi dei nostri prodotti di qualità
Siamo orgogliosi di essere la prima nazione europea in ordine di importanza per le DOP IGP siamo orgogliosi di dirci tutti i giorni quanto sono buoni prodotti italiani però fare un prodotto di qualità straordinaria è una condizione necessaria certamente perché altrimenti non riusciremo certamente a portare il nostro prodotto sul mercato internazionale visto che i costi di altri paesi sono molto più bassi ma non basta se non accompagniamo questa grande capacità
Distintiva delle nostre produzioni alimentari del nostro made in Italy se non accompagniamo a questa capacità distintiva anche una grande capacità organizzativa commerciale per riuscire a portare i nostri prodotti
Sul mercato che sia nel mercato di Singapore che sia la catena distributiva americana che sia la grande catena distributiva tedesca o francese che sia noi dobbiamo oggi porre maggiore attenzione alla capacità organizzative commerciale questo e un problema io credo che riguarda tutti a partire anche io dico dalle università dalle Facoltà di Agraria dal mondo
Della della scuola dove bisogna incominciare a metterci più dentro i nostri dibattito i nostri problemi più soluzioni più idee che ruotava intorno alla capacità organizzativa accetterò volentieri l'invito di Gaetano Fierro
A vederci in Basilicata saluto molti amici lucani che sono venuti qui oggi a questo convegno dell'Udeur lo verrò perché in quel convegno sulla logistica parleremo tra l'altro anche di queste difficoltà che noi abbiamo perché non c'è dubbio che poi questi prodotti devono raggiungere il mercato di oggi i mercati sono più vicini se pensiamo che quello che qualche anno fa avremmo battezzato anzi veniva battezzato come la
Straordinaria
Cattedrale nel deserto il porto di Gioia Tauro oggi sta diventando un porto di straordinaria importanza per tutta l'Europa
Beh attraverso il porto di Gioia Tauro oggi noi siamo in grado di portare un container sa pochissime centinaia di euro a Singapore il problema che i containers arrivano pieni a Gioia Tauro e anime se ne tornano vuoti
Tant'è vero che molti operatori della logistica sono a chiederci ma possibile che non riusciamo a riempirli questi Conte quindi evidentemente non è il costo del trasporto che ci impedisce ma è proprio una mentalità di capacità organizzativa che deve entrare prepotentemente nelle nostre aziende
Lo dico da meridionale e più difficile per noi per noi del Mezzogiorno ma meridionali abituati ad un individualismo e ad un fare da soli che ahimè non è sempre non sempre ci aiuta dice giustamente Paolo Scarpa che settentrionali ma è un fatto di tali coma
Certo l'idea per esempio viene venuta non molto tempo fa sul tavolo c'è vedere che le nostre aziende anche del Nord penso al prosciutto di Parma per citarne una
Come possono essere tante altre aziende che esportano il PIL prodotto negli Stati Uniti e che però si fanno quelle poche aziende di uno sport una tale concorrenza tra di loro non riescono a mettersi d'accordo al punto che i prezzi
In negli Stati Uniti il prosciutto IVA sono più bassi addirittura che a Parma certamente fa arrabbiare come fa arrabbiare vedere
Tante condizioni di diciamo così di disorganizzazione di non coordinamento delle nostre imprese che poi non riescono e salutiamo naturalmente credito
Si era impegnato nell'altro dibattito
E quindi è evidente che abbiamo la necessità di metterci assieme di sposare dicevo questo cambiamento culturale e di mentalità un cambiamento culturale che ci deve fare fare un passo avanti un passo avanti per riuscire a trasformare questa nostra straordinaria valenza che il settore agroalimentare
In una grande opportunità del Paese noi su questo siamo assolutamente consapevoli lo diceva bene Fierro prima il settore agroalimentare un settore straordinariamente importante nell'economia italiana spesso a voi stessi
Non sottolineammo con necessaria Energia quanto importante sia questo settore non perché siamo affezionati ma perché se noi togliamo l'industria della meccanica
La filiera agroalimentare messa assieme e il settore che realizza la maggiore dimensione di valore aggiunto del Paese cioè dopo la meccanica ben prima del tessile prima di tanti altri settori oggi nel settore alimentare non solo e il settore che ha più potenzialità di crescita perché mentre in altri campi noi soffriamo di una concorrenza soprattutto asiatica ma non solo in India Cina ma c'è tutta l'America latina il resto del mondo che ci fa concorrenza perché riesce a produrre con una costi di produzione infinitamente più bassi ma la nostra tecnologia difficilmente compensati al testi da quello che sta succedendo nelle scarpe
Nell'abbigliamento nel calzaturiero come anche nel mobilia se invece pensiamo al settore agroalimentare in realtà spesso le nostre inefficienze non sono legate alla capacità di competere ma al fatto che altri occupano spazi di mercato dovrebbero essere nostri
E su questo ci giochiamo moltissimo pensate che non è solo il caso del mercato degli Stati Uniti dove pure il nostro successo nel settore vitivinicolo sta dando delle soddisfazioni
Incredibili pensate che i primi sei mesi del due mila e sei siamo cresciuti ulteriormente con un altro più nove per cento
Eppure non è che c'abbiamo delle delle aziende di centinaia di milioni di euro nel settore vitivinicolo sappiamo bene che sono piccole imprese piccole imprese che però sarà stato per quello scandalo
Che ci fu vent'anni fa del metanolo sarà stato per una consapevolezza dell'importanza del mercato internazionale maggiore di altri settori ma fatto sta che noi cresciamo e cresciamo anche nei mercati a moneta forte come don Lodovico e cioè monito a Fort a moneta debole rispetto all'euro per cui noi soffriamo di una moneta forte che ci fa evidentemente rendere le nostre esportazioni più care nonostante questo riusciamo a crescere questo per dire che non è quindi un problema esclusivamente legato alla dimensione di impresa non è che dobbiamo necessariamente raggiungere lei da dimensione d'imprese multinazionali per vincere la sfida il settore del vino dimostra altri settori vostro certamente non è che così per tutto perché alcuni settori dell'agroalimentare sono più segmentati quindi hanno canali distributivi meno concentrati non si rivolgono solo la grande distribuzione organizzata ma ci sono altri canali
Come può essere la rete degli della ristorazione delle enoteche che aiuta a questo settore ma non è solo questo c'è anche una vero e proprio come dire aver accettato un cambiamento di mentalità importante su questo io credo che dobbiamo maggiormente riflettere tutti questo cambiamento di mentalità che ci può far concentrare tutti gli sforzi al nel cuore
Del problema da una parte le istituzioni che devono tutelare di più le produzioni alimentare
Nel senso di tutelare i marchi si marchi privati si marchi collettivi riuscire a limitare quanto più possibile questo fenomeno
Delle agropirateria come l'abbiamo chiamato sempre noi ce questi prodotti che vengono copiati in giro per il mondo ma d'altra parte però molto si può fare anche dal versante privato dove bisogna cercare di organizzarsi di più dal punto di vista commerciale
Per essere più presenti certamente non c'è bisogno che ce lo ricordiamo
Tra di noi in Italia soffre di una grande distribuzione che ahimè non è una grande distribuzione italiana per la stragrande maggioranza dei gruppi abbiamo pochissimi gruppi italiani e quei pochi gruppi italiani che abbiamo della grande distribuzione
Pochissimi se non nessuno opera nei mercati esteri
E bello vedere o è facile vedere gli amici francesi quando vedono crescere le esportazioni in Cina vedono cresce le esportazioni alimentari francesi in questi paesi poi andiamo a vedere
E ci accorgiamo che uno dei più grandi gruppi distributivi che sta crescendo come punti vendita in quel Paese Carrefour cioè la prima azienda distributiva europea ottanta miliardi di euro di fatturato
è chiaro che dietro queste portaerei ci si porta dietro anche il sistema agroalimentare
Noi queste Prosperi non l'abbiamo
Non è detto però che la partita sia persa nel senso che ancora c'abbiamo
Da riflettere abbiamo dei gruppi che potrebbero organizzarsi concentrarsi abbiamo anche tante opportunità ancora da sviluppare nel settore della grande distribuzione no e per questo abbiamo aperto un tavolo con la grande distribuzione proprio per cercare di vedere insieme alle imprese agroalimentari che tipo di gioco di squadra si può fare per cercare di trasformare questo come dire interlocutore importante non solo in una momento riscontro di confronto duro ma anche in un momento di come dire di di di cooperazione per vedere come poter utilizzare cresce quindi le nuove opportunità vengono avidamente a qualche ha qualche problema che affronteremo in finanziaria volevo chiudere questa prima parte sottolineando il problema europeo
Spesso non abbiamo questa consapevolezza
Di quanto noi dobbiamo stare dentro l'Europa
Nel bene o nel male e nel bene o nel male perché non è che sempre tutto quello che fa l'Europa ci trova felici questo sia chiaro ed evidente
Però io vedo per esempio ecco la giornata di oggi abbiamo appena assistito una maniche lande manifestazione
Contro il decreto per la caccia che abbiamo fatto come Governo il quale lo piglio come esempio parallelo ma esattamente sempre la stessa storia
Abbiamo una serie di regioni che non hanno rispettato le norme europee della direttiva Natura due mila ora abbiamo avuto una manifestazione di piazza oggi che sottolineava il fatto che il governo avesse preso un provvedimento che di fatto dice regioni avete novanta giorni di tempo per mettermi in regola con le reti con le norme comunitarie se non vi mettete in regola con le norme comunitarie evidentemente allo scadere novanta giorni cessano gli effetti di quelle del non era nulla
Di straordinariamente violento e c'era una cosa molto semplice tra l'altro lo abbiamo fatto anche sotto l'urgenza perché se alcune di regioni non si mettono apposto con le norme comunitarie rischiano di non vedere finanziati i programmi di sviluppo rurale
E ci sembrava che il tema fosse molto importante ed è bene questo per dirvi quanto è ancora lontana la sensibilità dell'opinione pubblica delle categorie riguardo l'Europa non hai bisogno di questa Europa ci piacciono ci impone delle regole che noi dobbiamo rispettare
E non possiamo tutte le volte che c'è una difficoltà una crisi un'emergenza uscircene con qualche soluzione che non rispetta le regole comunitarie perché poi tanto in un modo o nell'altro e così si stima che le cose in un modo o nell'altro le cose non si sistemano
La dobbiamo incominciare a partire tutte le volte che abbiamo delle difficoltà e tante ahimè ce ne sono in questo settore partire da quelli che sono gli spazi potenziali che l'Europa cita ecco non voglio citare esempi con cui questo approccio ci ha portato anche a qualche risultato
Concreto penso all'influenza aviaria qualcuno che mi seguirà dopo magari lo vorrà accenna Ricchiuto sulla Finanziaria per dire qualche cosina innanzitutto è una finanziaria complicata inutile negarlo una finanziaria di Risanamento importante
Non è che questa riduzione da trentacinque a trenta miliardi di euro Facci si dice a bere allora non c'è problema che son trenta miliardi di euro sono un sacco di risorse e quindi è un problema importati abbiamo un'eredità di centoventidue miliardi
Abbiamo abbiamo ereditato ce l'abbiamo sicuro paura c'è eredità ce l'abbiamo comunque va be'la Finanziaria una finanziaria di risanamento e di sviluppo sul risanamento anche il settore agroalimentare dovrà fare la sua parte io
Ho salutato con molto ottimismo il Documento di programmazione economica e finanziaria un documento che recita una un in un rigo importante per il settore alimentare stabilita fiscale quindi noi ci aspettiamo
Dalla finanziaria e quindi io lavorerò evidentemente in questo senso per dare il massimo di garanzia che non ci saranno inasprimenti fiscali per il settore agricolo questo deve riguardare non solo l'IVA non l'IRAP e tutte le altre
Tasse di successione altro che può riguardare il settore agricolo e questo valenza scritto nel DPEF
Il fatto che sia scritto nel DPEF non è legge diciamo legge in ma insomma bisogna poi tradurlo e qui chiederò l'aiuto di tutti voi a partire dagli amici dell'UDEUR naturalmente
Finanziaria quindi di risanamento però una finanziaria di sviluppo sullo sviluppo io voglio citare soltanto un capitolo del DPEF importante che non sempre la stampa ha ha sottolineato e quindi ne approfitto qui
Alla fine di quel boh lunotto che racconta un po'quali sono le ambizioni nel programma del governo c'è una parte importante che si chiama proprio e dedicata alle iniziative sul Mezzogiorno le iniziative sul Mezzogiorno che vedo nel settore agroalimentare come il primo settore che dovrà essere saluto naturalmente amico Clemente
Grazie per averci dato questa opportunità di di dibattito e quindi
Sei venuto proprio a puntino Clemente che stavo dicendo che nella Finanziaria noi ci attendiamo che quell'impegno preso nel DPEF nel settore agroalimentare venga rispettato che c'è scritto stabilità fiscale il mondo ad alimentare quella parola si è aggrappata detto Queen Consip oca
Ma naturalmente c'è anche una parte sviluppo importante voglio solo citare un paio di idee che stiamo costruendo una e quello intorno a questo grande dibattito che c'è sulle agroenergie
Agroenergie che non vuol dire solamente biodiesel e bioetanolo i miei amici che mi seguiranno probabilmente diranno qualche cosa su questo perché lo sottolineo subito perché si è parlato molto di biodiesel di cui etanolo non sempre in gli investimenti in in questo settore possano rappresentare una straordinaria opportunità per l'agricoltura e quindi è importante dirlo mentre per il settore delle biomasse sia la filiera corta che la filiera lunga quindi sia impianti di biomasse piccoli impianti di biomasse
Parlo della biogas dove c'è la possibilità facile con pochi investimenti di creare delle imprese agroenergetico delle cooperative agroenergetiche dove si possa mettere insieme l'agricoltore insieme alla parte privata dico privata nel senso di indù industriale per costruire queste piccole centrali da un Mw o poco più con poche risorse ma che possono dare proprio una risposta anche a quell'offerta di energia diffusa
Sul territorio e crea una condizione di opportunità per l'agricoltura perché la produzione lorda vendibile in questo caso raggiunge un livello che è ben diverso
Dalla produzione di girasole di cosa o di mais etanolo e questa importante dico la filiera lunga con la canna con altre piante che sembra essere anche lì
Interessante sviluppare e poi l'altro tema è quello sulla quale ci misureremo che più vicino al tema generale che citavo prima quello del sostegno alle imprese che decidono di investire all'estero
Dato che oramai o una bottiglia di vino in più che facciamo una forma di formaggio dobbiamo porci a essere capaci di portarla all'estero perché il mercato interno ahimè è saturo abbiamo dicevo prima ricordavo prima un mercato che va ovviamente rivalutato pare rivalità rivitalizzato ci sono state per esempio alcune condizioni questa recente state in cui grazie a una lieve ripresa dei consumi di ortofrutta per esempio no ci siamo dimenticati o quasi
Incrocia le dita ma insomma la crisi drammatica degli anni scorsi non c'è stata l'effetto congiunto di un calo di produzione ortofrutticola e un piccolo aumento dei consumi ha ingenerato superò non possiamo nel due mila e sei star qui ad aspettare che ci sia un piccolo calo di produzione è un piccolo noi dobbiamo lavorare perché queste condizioni diventino strutturali le nostre imprese possono stare sul mercato in maniera organizzata e capace di gestire le crisi
Però su questo c'è molto da fare anche nella finanziario mi auguro che ci siano le possibilità di metterci degli strumenti volti sia l'accorpamento delle imprese per dare segnali
Che le imprese possano irrobustirsi organizzarsi in questo senso e importante anche dal punto di vista dimensionale e poi il sostegno alle imprese che vanno all'estero
In questo senso abbiamo alcune idee sulle quali stiamo lavorando anche con la collega Bonino proprio per vedere come sostenere le imprese che crescono i mercati estero ma non in una logica di noi andiamo avanti poi ci seguite no solo le imprese che devono fare il passo e noi faremo di tutto per accompagnare questo sforzo dell'impresa così mentali
Nei mercati esteri
Non voglio però sottovalutare neanche il lavoro che stiamo facendo per il mercato interno lo cito solo con una battuta perché non voglio andare troppo oltre i dieci minuti di sforamento che mi ha dato l'Oberto Costanzo ma sui farmers market che tra l'altro e un terreno tutto da scoprire non abbiamo le sue vendite dirette come come le chiamiamo in gergo le vendite dirette un settore che poco sviluppato nel nostro Paese negli altri Paesi una la percentuale delle vendite dirette maggiore di quanto non sia in Italia noi dobbiamo organizzarci di più da questo punto di vista qualche esperienza nel territorio è stata fatta
E qualche risposta interessante venuta noi pensiamo che anche in questo caso ci si possa organizzare meglio in finanziaria tenteremo di mettere alcuni strumenti di carattere organizzativo proprio perché il ministero assieme i Comuni possa organizzare meglio sul territorio questa attività ecco io mi fermo qui dicendo naturalmente che le difficoltà non mancano
La politica agricola comunitaria mi sono soffermato pochissimo ma ci sarebbe tanto da dire nella difficoltà applicative della riforma ma anche nelle nuove riforme che ci aspettano ortofrutta e vino sono alle porte
Abbiamo bisogno evidentemente di uno sforzo collettivo che tutti assieme faremo io mi auguro in questi prossimi mesi ma con un punto fermo
Partendo dalla grande valenza di questo settore e cerca di far capire a tutti che oggi lo sviluppo economico in questo Paese una parte importante lo sviluppo economico soprattutto nel Mezzogiorno sottolineo
Mezzogiorno perché siamo qui a Telese ma mi sento in questo senso anche di fare una sottolineatura se volete particolare e perché mezzogiorno una delle poche grandi opportunità che abbiamo che proprio far rinascere intorno al settore agroalimentare uno sviluppo legato al territorio forte dove le tradizioni la cultura la nostra capacità di mettere assieme le imprese col territorio diventi davvero leva di crescita e di sviluppo grazie a tutti
Grazie ministro consente di dire che nel perché tutte le aste cose interessantissime e più ai riferito qui trovano rispondenza nel documento che a suo tempo può laboratorio dell'Udeur in preparazione della campagna elettorale sono giunti tra noi mentre parlava il ministro
Il segretario del partito l'amico Clemente Mastella
Il senatore Cusumano che il presidente della Commissione agricoltura del Senato
Ambedue dobbiamo un grazie per per e di questo convegno perché la nostra massima espressione politiche istituzionali in materia di cultura come il partito ovviamente appunto il senatore Cusumano che non voglio dire in omaggio a lui ma per l'opera anche per opera sua noi abbiamo avuto oggi questo convegno del quale un grazie vivissimo alla all'amico Mastella e credo di poter Inter per entrare
I presenti da quella parte da questa parti interessate la di cultura perché abbiamo notato e hanno notato
Che nel vasto programma di dibattiti approfondimenti di questa festa dell'Udeur un solo settore produttivo avuto come dire ho l'onore di un dibattito con un ministro specifico settoriale con un dibattito tra le forze sociale economica e questo vuol dire che l'Udeur ammette grandissima importanza l'agricoltura e quindi da o vuol dare l'agricoltura il peso che essa merita il ruolo che essa può svolgere in un nuovo politica di sviluppo economico del paese
Detto questo dopo le due voci di carattere governativo nazionale regionale io passerei non dico alla controparte a ma direi alla alla parte interlocutoria una di esse
Al mondo delle professioni al mondo
Imprenditoriale
Dando la parola alla all'amico
Paolo che tutti conosciamo come come il cavaliere Bruni del dell'Uno Mattina lui che ci spiega non solo il valore del carciofo o o del peperone o di altre cose ma ci dice anche qualcosa di più in termini economici oltre che in termini diciamo di valore organolettico delle singole produzioni credo che Paolo tu meriti
Un apprezzamento particolare un grazie da parte dei produttori agricoli per una certa capacità di presentazione divulgazione che indubbiamente rendere un grande servizio alla produzione agroalimentare italiana io sento di dirti grazie perché ritengo che tu stiamo Gento un grandissimo servizio all'agricoltura all'agroalimentare del nostro Paese
Prego no puoi parlarne quando
Pensavo che è troppo ostico fatta presentazione tu avessi la pretesa di parlarsi anche senza microfono poteva anche farlo per carità alla competizione significa anche questo
Cercherò di contribuire fortissimamente al contenimento dei tempi perché capisco che siamo in tanti si è fatto tardi
La metto rapidamente così mi pare che nell'introduzione dell'assessore nel lungo articolato e dettagliato intervento del ministro sia già
Molto chiara l'analisi delle difficoltà e delle opportunità cui si trova il nostro settore agroalimentare
Ora dal dalla mia angolazione anche se Costanzo adesso ha voluto tranne la presentazione più da presentatore televisivo che da rappresentante di una categoria che è quella delle delle cooperative agroalimentari
è dal mio osservatorio osservo questo
Abbiamo detto che per difendersi da una competizione globale che diventa sempre più difficile
Perché naturalmente quando ci si trova a dover concorrere e competere con dei paesi penso alla Cina penso
All'Argentina penso a Lurago vai al Paraguay
Ha dei paesi che hanno produzioni agricole diffuse
E costi che sono decisamente molto molto più bassi dei nostri a volte anche un decimo dei nostri è chiaro ed evidente che quando quelle produzioni arrivano come arrivano sui nostri mercati sui nostri scaffali
La competizione diventa difficilissima allora abbiamo detto fino a qui
Che per competere con quelle produzioni a costi così più bassi dei nostri occorre avere delle caratteristiche distintive di qualità
Io rappresento quattro mila cooperative aderenti a Confcooperative nell'agroalimentare che di qualità e di distintività ne fanno tanta nell'arte come nei formaggi come nell'Oglio
Come nel vino penso ad esempio al territorio qui dove ci troviamo la guardia in sé o la Solopaca fanno dei vini di qualità
Ma non è che per questo però il loro cammino sia spianato sia facile da perseguire è un cammino comunque è molto molto difficile
Allora noi dobbiamo cominciare a dire mi è piaciuto questo passaggio del ministro che nonostante quella distintività qualitativa che ci siamo raccontati per anni questo non basta più perché ci sono due problematiche una sul fronte delle produzioni distintive le nostre famose produzioni di eccellenza
Abbiamo come è stato già fatto cenno il problema delle contraffazioni dell'agropirateria delle imitazioni se e abbiamo appena quasi finito l'estate se è vero che nelle spiagge ci sono i vu cumprà che spacciano borse di firma per borse contraffatte dall'altro lato nell'agroalimentare noi alba abbiamo IW Magna perché il mondo e pieno di contraffattori dei nostri migliori prodotti che rimangono regolarmente impuniti
Ed è un mercato quello che si è creato a livello mondiale di queste contraffazioni
Che non è una storia Lina piccole una storiella che vale circa stimata cinquantadue miliardi di euro nel mondo le contraffazioni di prodotti italiani
E se pensate che l'agroalimentare italiano cioè il prodotto agricolo e le sue trasformazioni vale circa cento e sette miliardi
Sì
Si intuisce si capisce di cui che c'è una meta potenziale di quella che è la nostra PLV agroalimentare che viene in quei Paesi contraffatta quindi quali spazi di potrebbero essere se la politica riuscisse a fare e a emanare regole capaci di governare questi processi così difficili
Ecco perché occorre visto anche il titolo di questo convegno quindi questa tavola rotonda occorre più Italia in Europa ma occorre più Europa nel mondo perché laddove si fanno le trattative sui commerci mondiali
Occorre instaurare una reciprocità
Dove non si allargano solo le frontiere alle produzioni degli altri e non si ottiene niente in cambio nella reciprocità di tutela delle nostre produzioni distintive in quei mercati
Perché altrimenti diventa una lotta impossibile
Impossibile anche per i più bravi
Ecco perché la politica e mi fa piacere Costanzo l'ha ricordato che un partito come l'Udeur
Dedichi tanta attenzione alla al problema agroalimentare perché l'agroalimentare in questo momento ha una responsabilità grande anche nel anche come Paese perché noi siamo percepiti nel mondo
Come il portacolori il portabandiera della nostra italianità abbiamo per certi versi preso il posto anche alla moda che un tempo era il percepire mondiale del made in Italy oggi
Più l'agro alimentare la cucina italiana le nostre produzioni di eccellenza sono l'emblema dell'italianità e quindi occorre mantenerla quindi l'ed estinti vita
Vanno tutelate con delle regole perché c'è anche un pro divento un dumping anche quello etico in quei Paesi in quei Paesi cui stiamo parlando ci sono sfruttamenti di manodopera minorile spaventosi
Che ci che ci troviamo poi a ovviamente oltre come un'ingiustizia Fo forte sociale anche come un dumping economico su tutto l'altro fronte e vado rapidamente a concludere perché voglio mantenere quell'impegno di brevità che avevo promesso e premesso
Sul fronte delle produzioni non visti
Sive cioè le grandi estensioni di coltivazione agricola che abbiamo nel nostro Paese
Dove per competere occorre poter avere anche una competizione sui costi lì noi siamo effettivamente fuori mercato l'ha citato l'assessore in premessa
I due temi costo del lavoro ed Energia ci portano fuori competitività allora su questo non voglio fare
Accademia o demagogia però voglio riportare visto che siamo in un partito che si occupa di agroalimentare e abbiamo eminenti personalità
Che dovranno contribuire nel dibattito parlamentare su questo tema richiamo l'attenzione su un problema specifico su quale io credo si debba e si possa fare qualcosa
Se il Governo applicando un impegno preso in campagna elettorale e oggi ipotizzato via di applicazione nella finanziaria vorrà abbattere i cinque punti il cuneo fiscale
Dio e noi di questo nel settore agricolo siamo come credo altri settori ma non certamente molto contenti perché ad esempio nel settore ortofrutticolo abbiamo fatto un esame comparato con la Spagna
Negli oneri sociali sul costo del lavoro
La Spagna che un grande competitore non parlo della Cina parlo della vicina Spagna
A un trenta per cento in meno di incidenza rispetto al nostro costo del lavoro quindi noi dall'abbattimento di questi cinque punti del cuneo fiscale
Dovremmo esserne contentissimi ma cosa succede amici
Succede che il settore agricolo se la norma passa così come è stata ipotizzata non ne beneficerà se non in piccolissima minimissima parte perché tutti sappiamo che nel settore agricolo i lavoratori sono lavoratori stagionali all'ottanta per cento
Per cui non beneficerebbero non beneficeranno di questa norma se non è debitamente corretta
Quindi mi auguro che proprio
Perché siamo in dibattiti politici non accademici si tenga conto di questa assoluta e piena necessità
Avevo promesso di essere breve e voglio quindi concludere altrettanto brevemente dicendo che io penso per come questo governo si è posto per il programma che avevamo letto
Per le premesse che sono state fatte anche in materia di no mi inasprimenti fiscali
Che qui oggi il ministro De Castro con competenza voluto ricordarci io credo che la traiettoria sia imboccata giustamente
Si tratta solo di mantenere gli impegni e di portarli avanti su questo dalla nostra fiducia
Dalla nostra speranza e quindi mi auguro che in quella comparazioni iniziale che Costanza aveva fatto capezzale dell'agricoltura o altare dell'agricoltura l'applicazione testuale degli impegni
Che sono stati presi possa portare a dichiararne un altare e quindi un futuro perle famiglie che ancora oggi molto copiose numerose in questo Paese in questo territorio soprattutto meridionale si occupano del settore primario che comunque a sempre una larga applicazione di occupazione di socialità grazie
Grazie Paolo
Passiamo adesso ad un altro tavolo quello parlamentare
Con l'intervento del senatore Paolo Scarpa Bonazza Buora che il capogruppo di Forza Italia nella commissione agricoltura del Senato
Prego grazie
Presidente
Lo dire che mi fa particolarmente piacere se
Qui questa sera
Per una serie di motivi
Anzitutto perché mi rendo conto di trovarmi
A parlare
Ad ascoltare soprattutto come giusto
Una questione al quale mi occupo
Da sempre
L'agricoltura l'agroalimentare
Ma direi anche perché sento avverto di trovare a me insieme a delle amica degli amici
Che militano in un partito moderato che in questa fase della nostra storia politica
è contrapposto nostra la nostra che ideazione
Ma con il quale sicuramente condividiamo moltissimi sentimenti moltissime espressioni moltissimi programmi moltissime anche volontà di poter rendere poi concrete le cose che andiamo dicendo anche questa sera
Mi fa particolarmente piacere aver potuto accettare l'invito di un amico caro da molti anni che è il mio presidente presidente della commissione dove lavoro tra cui sei coltura senatore Cusumano
Quale sono legato da cordialità ed amicizia da molti si pensate che quando fui nominato sottosegretario la prima volta e novantaquattro la prima persona che si congratula con me
Per la immeritata nomina di allora fu proprio il senatore Cusumano quindi potete immaginare qual è la mia gioia di tramite questa sera e poi ascoltare tanti amici Atene ascolterò
A cominciare dall'amico ministro Paolo De Castro che ha svolto a mio un interessante intervento e anche fugato e la cosa certamente un rilievo anche politico
Anche per la mia parte
Delle preoccupazioni o molte preoccupazioni che certamente albergano di questi tempi nel cuore degli agricoltori
Nel cuore degli imprenditori in genere del nostro Paese quando il ministro ufficialmente solennemente
A affermato che i nomi saranno inasprimenti fiscali
In agricoltura che non vi sarà la introduzione della tassa di successione che non vi sarà la reintroduzione dell'imposta sulle donazioni che non vi saranno aumenti degli estimi catastali che non vi saranno variazioni per quanto riguarda l'IRAP e l'Iva agevolata che il nostro governo ha realizzato nel passato per mio mi rallegro mi congratulo con l'amico ministro mi auguro e faccio il tifo perché Possa imporre questa sua linea nell'ambito certamente troverà credo negli abiti dell'Udeur delle valide risponde assieme al ministro Mastella per evitare che magari viceministro Visco e foto poi lui e sono viceministro tu sei un ministro Paolo nell'ambito del Consiglio dei ministri
Io mi avevo detto posso aver la vita facilmente rispetto a una persona che da ministro è diventato viceministro come come Visco e quindi evidentemente e meno importante rispetto a qualche anno fa
Detto questo il io ho ascoltato come attenzione
Lo voglio ripercorre tutte perché sarebbe ovviamente noioso per voi non per me
Anche perché devo dire che condiviso condivido praticamente tutto quello che è stato detto da da De Castro
L'analisi della situazione esattamente quella che purtroppo anche noi durante la nostra recente esperienza di governo cinque anni di governo io accanto al ministro all'allora ministro
Alemanno delegato alla pesca ma anche al come alcune deleghe dell'agricoltura abbiamo cercato di spiegare come difficoltà
Il agli agricoltori un po'al paese a tutto il Paese l'agricoltura vive di una serie di Problemi alcuni antichi e alcuni assolutamente nuovi
Quelli anti alcuni problemi antichi sono stati illustrati molto bene altri problemi nuovi atti il problema nuovo
Il problema della competitività in uno scenario internazionale profondamente mutato rispetto al passato è stato tracciato in modo estremamente chiaro dall'attuale ministro
Onorevole professor De Castro
Non è paragonabile la difficoltà che si trova oggi a fronteggiare un ministro italiano al Consiglio l'Unione europea dell'agricoltura della pesca con venticinque colleghi
Un commissario con un potere preponderante molto maggiore rispetto al passato ventisette Paesi tra poco ventotto chi lo sa se entrano altri e non è paragonabile come la difficoltà che sicuramente trovavano ma certamente inferiore
I ministri del passato i ministri che si trovavano ad avere sei nove o dodici o quindici colleghi solo per fare un giro di tavolo chi vi parla avuto lo fortuna foto l'opportunità di partecipare una cinquantina di consigli europei
Per fare un giro di tavolo ci vogliono tre ore sono per affrontare un punto sull'agenda ci vogliono tre ore e quindi diventa veramente complicato riuscire a costruire quelle maggioranze di blocco delle minoranze di blocco che le maggioranze qualificate poi cui stato recato è stato maestro in passato del precedente governo glielo voglio riconoscere e non è che ho cercato anche di imparare e di seguire nella nostra esperienza di governo Alemanno e Dio
Riuscendo a costruire ha delle buone minoranze di blocco che qualche volta sono diventate anche delle maggioranze qualificate Coggi questo è molto più complicato
Ed è molto più complicato poiché una volta raggiunta una posizione unitaria coesa a livello europeo cosa molto difficile riuscire ad imporla rivalità nazionale pensate a quello che è accaduto recentemente a Ginevra
Al Debbio Tio all'organizzazione commercio mondiale noi abbiamo realizzato una riforma della politica agricola comunitaria
E qui non voglio polemizzare ministro ma da sentito altre volte polemizzare sul punto ma oggi non è una giornata di polemiche e quindi non farò questo tipo di polemica che anche altri amici hanno già sentito dame pronunciare che peraltro non rinnego ma noi abbiamo fatto una coraggiosa
Riforma della politica agricola comune
Anzi tempo fosse ecco anzitempo
Pensando immaginando come non europee che poi gli americani i sudamericani Paesi emergenti o anzi già emersi come la Cina o i Paesi sudamericani ce l'avevo detto complimenti bravi avete fatto molto bene
Possiamo raggiungere un accordo in sede WTO non è avvenuto perché oggi non ci troviamo a fronteggiare paesi che hanno una capacità formidabile di creare pressione competitiva
Nei nostri confronti come agricoltura e che non sono più emergenti sono emerse come giustamente lo ricordava il ministro
Come possiamo pensare di essere competitivi Noemi italiani noi europei mano italiani in particolare con i nostri valori fondiari
Come
Il nostro costo del lavoro come i nostri costi energetici Comino alto costo del denaro cognati i nostri oneri impropri vari di varia natura che ci sono con Paesi che hanno valori fondiari
Estremamente rarefatti o approssimativa allo zero o giù di lì come l'Argentina
Che praticamente non pagano uno pagano in modo sufficiente da porre mano d'opera che magari molti di questi abitualmente sputano la manodopera femminile e giovanile e poi arrivano sui mercati
Come nostro mercato mercato europeo il mercato
Americano magari anche utilizzando ha ragione Boni
Le nostre denominazioni dei nostri di cartine geografiche con costi di produzioni che non sono paragonabili qui parlare di competitività a livello mondiale a livello planetario rivalità nazionale
Con Paesi di questo tipo è assolutamente impossibile ora io mi domando e quindi cui ritorno al discorso iniziale di De Castro
Nuova situazione necessità e anche della relazione iniziale
Del nostro amico che Tervel fiero che è pervenuto all'inizio bene occorre con l'assessore regionale della Basilicata quindi ministro della Regione Basilicata dell'agricoltura
No no la pace equivoci abbiamo detto che siamo per il federalismo fiscale io sono un po'più federalista dita e quindi il ministro che la Basilicata dovete avete ragione tra occorre una diversa consapevolezza a livello nazionale
E bene ha fatto quindi Louder organizzare questi in conto ma livello anche europeo dell'importanza della nostra agricoltura
Forse abbiamo qualcosa da imparare come italiani dei francesi su questo la Francia certamente è un Paese che a una formidabile industria a oppormi Davide terziario a un'agricoltura molto importante come noi viva dio abbiamo però in Francia possono esserci socialisti ai gollisti alla o visite di abiti di Giscard diceva pronunciare alla o i liberali al al Governo comunque l'agricoltura esempio davo un punto centrale
Ma dobbiamo riscoprire questo valore è cominciare anche a pensare quello che ogni tanto ci capita di dire per esempio quando parliamo di tessile
Paolo parlava di tessile prima
è giusto cioè non nessuno si scandalizza o pochi si scandalizzano in Italia se qualcuno ministro ex ministro in qualche convegno dichiara che sarebbe opportuno porre qualche limite all'importazione
Di dei prodotti tessili specie di quei prodotti tessili che sono realizzati in modo nome regolare magari con lo svuotamento dalla manodopera femminile o minorile o con l'utilizzazione di tecnologie che da noi
C'è quasi tutta la questione gli OGM che ci porterebbe lontano
Che noi non utilizziamo bene perché invece quando si parla di agricoltura a nessuno di noi viene in mente di dire be tutto sommato
Non capisco perché non dobbiamo pensare anche non solo di affermare i nostri prodotti dei nuovi mercati emergenti ha ragione il ministro come Lidia come la Cina come Giappone via dicendo o altri Paesi che erano poveri pensiamo all'Est e che oggi in Europa
La come Paul possiamo pensare di non difendere adeguatamente le nostre produzioni e non sono le nostre produzioni di qualità
Quelli a denominazione d'origine quelle indicazione geografica ma anche le produzioni di quantità
Perché ha ragione De Castro quando dice che la NATO agricoltura e quella italiana in particolare è fatta di qualità e di quantità non c'è antitesi tra qualità biossido parlare molto in questi anni di qualità e giustamente e opportunamente difesa della qualità
E non c'è antitesi con la quantità in fondo ne vogliamo tutti noi credo popolari in senso lato noi
Democratici cattolici democratici liberali democratici tutti noi condividiamo un concetto di qualità che è l'acqua che è la qualità
Ecco mai non è un'offesa ma è un'offesa
Era una una
Con Concetta di qualità che è la qualità popolare non è una qualità per fighetti una qualità per quelli che possono permettersi ristorante da ottanta euro a cento euro a sera cioè dobbiamo pensare alle nostre all'italiano medio ad alto consumatore medio al consumatore medio europeo il consumatore medio
Del resto del mondo è indirizzarsi verso quel tipo di consumatore offrendo prodotti in quantità industriale
Con capacità di aggregazione con capacità commerciale con capacità logistica prodotti di qualità sufficiente sicurezza alimentare è un diritto
è un diritto elementare ed è una cosa diversa ma di qualità e quantità intere quella qualità
Rapace mano andiamo ad ed adulti io e siamo andati a Cancun Paolo siamo andati a Hong Kong sia data a Ginevra Adesso tu e hai visto
Federico gli amici la CIA dall'offre coltura dalla Coldiretti l'hanno verificato con noi e cerchiamo di difendere e difendiamo con lui e con i denti le indicazioni geografiche bene
Voi immagina vi ricordate le difficoltà che abbiamo trovato con l'attuale commissario per la
Commetto Mendelsohn
Ma soprattutto che Mandelson poi ha trovato Comiso interlocutori americani o sudamericani perché interpretano la nostra esigenza che è fondamentale di difendere le nostre produzioni di qualità le note di cartine geografiche
Come una manovra protezionistica per impedire all'importazione
Dalle loro agricoltura
Già emersa bene noi dobbiamo essere scusate mi ecco da a provocazione di Paolo De Castro aggiungo una mia provocazione mi permetto di aggiungere una era molto sommessa in maniera molto chiara non trovo assolutamente nulla di scandaloso
Che si possa immaginare anche un relativo protezionismo per l'agricoltura perché diversamente è un po'difficile penso
Essere nelle condizioni di poterci difendere da subito rispetto a un'importazione così massiva di prodotti alimentari a basso prezzo e non seriamente di pessima qualità
Vedi vino argentino vedi vino cileno che solo per fare degli esempi o australiano che provengono da altri Paesi poi piccolo vado a concludere perché non voglio palati alla troppo per le lunghe
La questione degli OGM bene allora qua c'è dibattito aperti dibattito aperto dibattito molto civile molto importante molto ricco di questi anni ed è tuttora presente bene però un fatto credo ci possa venire tutti d'accordo sia quelli che possono essere più aperturisti e quelli che sono più contrari a questo tipo di tecnologia
Il dato è che noi importiamo ogni anno ogni giorno ogni settimana ogni ora
Una marea di prodotti che sono realizzati con tecnologia GM
E allora di fatto ci rimangiamo già danni quaestio GM
Allora non si capisce perché quei paesi come di agricoltura e così detta emergenti o già emersa dico io oltre ad avere il vantaggio che la Terra lino costa niente che il lavoro non costa niente
Che ambito assediati fatta di Gigi dilaniato tipo in più devo poteva utilizzare anche tecnologia che permettono di produrre ancora minori costi
Rispetto a noi quindi anche lì dobbiamo escludere condizioni difenderci allora vedo che è stato bloccato un quantitativo rilevante diviso al porto di Rotterdam sono al vaglio perché conteneva o GM bene cominciamo a bloccare signor ministro anche la storia d'importazione l'Argentina per esempio dal Brasile attacca girare
Perché non farlo è tutt'oggi M cioè la soglia che arriva dall'Argentina dal Brasile e tutta quanta o GM il mai su un po'meno ma l'aspetto quanto gemme ce la mangiamo ogni giorno
Con buona pace delle nostre mamme delle nostre mogli delle nostre compagni dei nostri Danzarte della ci rimangiamo ce li mangiamo ce li mangiamo ogni giorno
Ecco vado a concludere quindi vedete
In agricoltura per foto ed anche per quello che a me piace
Non so perché sono agricoltore ma perché sono affezionato a questo settore piace occuparmi di agricoltura perché abbiamo la possibilità e lo vedo ogni giorno con l'amico Presidente Cusumano in Commissione al Senato abbia la possibilità di confrontarci in modo civile pacato sereno su cose concrete sono anche convinto che quando cambia un governo
Con questa nostra questo nostro tipo di democrazia dell'alternanza che c'è nel nostro Paese non succede in fondo del nostro settore
Una rivoluzione violenta di fondo c'è una buona continuità una capacità di innovazione un'espressione particolare determinati valori determinati Paesi questo è giusto e naturale però c'è anche la capacità reciproca di interloquire tra maggioranza e opposizione con il governo
Con la maggioranza e con l'opposizione in modo civile nell'interesse della nostra agricoltura che ripetiamo lago una volta è il secondo settore economico del Paese
Non dobbiamo avere complessi di inferiorità nove dice copiamo dei portuali che so di convincere le persone più convinta di me
Il l'agricoltore l'agroalimentare secondo settore economico del Paese dobbiamo difendono con le unghie e con i denti dobbiamo pensare di essere arretrati per questo perché altri Paesi fanno la guerra per difendere la propria di Colturano e lo dobbiamo abbiamo fatta largo fatta qualche volta dovrò fare anche di più altre volte bene e la faremo insieme se volete
Voi nella maggioranza noi nell'opposizione senza confusione tutti uniti per l'Italia
Grazie tutti uniti per l'agricoltura ok
Adesso entrano in campo
I rappresentanti delle tre massimi confederazioni agricole cominciamo con politica Giuseppe politiche presidente nazionale della CIA Confederazione italiana degli agricoltori
Di questo dibattito per due motivi alcuni sono stati aspramente segni già segnalati e quindi mi trovo d'accordo e non non li ripeto
Un'altra ecco perché poi l'Udeur o è un partito di governo per questo settore devono essere fatte del delle scelte
Ebbene che accanto tra virgolette gli agricoltori e quindi accanto anche al ministro dell'Agricoltura ci sia un consenso per poter cercare di vincere una battaglia io voglio condividendo quello che ha detto l'assessore della Basilicata quello che ha detto il il ministro ecco voglio approfittare di questi dieci minuti in maniera molto pragmatica perché c'è un rischio di agricoltura né di cultura siamo tutti d'accordo io mi ritrovo in tanti dibattiti nella elencazione dei problemi sostanzialmente del settore agricolo tutti diciamo che l'agricoltura il secondo settore economico del Paese tutti approviamo anche in ultima analisi dipendere agricoltura significa lite nella storia l'origine quindi il DNA
Di questo Paese tutti abbiamo individuato come dire quali sono i problemi
Del settore però è una situazione strana
Una situazione strana questi problemi purtroppo ce li portiamo in maniera sempre più pesante
Anno dopo anno dietro
E quindi diciamo alle crisi
Le cosiddette strutturali poi siamo entrati in una fase quando parliamo di competitività e così via siamo entrati in una fase in cui c'è incertezza sul futuro stesso
Di questo settore e quindi sulle scelte che gli agricoltori devono fare il vero dato non è che si vende meno il grano duro si vende meno
E il vino c'è incertezza
E diciamo su quello che sarà il futuro di questo settore c'è incertezza tra gli agricoltori non c'hanno più la possibilità in molti casi di investire ma non ci hanno neppure molti altri casi il coraggio di farlo proprio perché mancano del risposte
Prima era molto semplice agli agricoltori veniva come dire detto di di produrre di più perché il Paese aveva bisogno di più derrate alimentari oggi
Sappiamo tutti che quello che viene chiesto agli agricoltori non è quello ci sta la cosiddetta competitività la qualità la sanità dei cibi tutto ciò che rende maledettamente più difficile
Essere sul mercato e quindi bisogna rispondere in maniera chiara diciamo un punto interrogativo il punto interrogativo è che fare
Come approntare diciamo la situazione attuale
E quindi dicevo proprio perché concordo con quello che è stato detto per me sarebbe
Come dire saluto il presidente della
Commissione agricoltura grave deputati premessa avrebbe abbastanza facile
Fare l'elencazione delle cose che sostanzialmente di cui si ha bisogno delle cose che non vanno secondo me dobbiamo invece entrare in un attimo
In un altro capitolo il capitolo e cercare di dare delle risposte a il problemi che abbiamo di fronte che tutti abbiamo in un certo senso individuato
Quindi c'è l'esigenza in una situazione così difficile che ognuno faccia fino in fondo la sua parte
E lo dice un rappresentante di un'organizzazione propensione agricola
Quando diciamo che ognuno deve fare fino in fondo la sua parte
Non può essere come dire che viene presentata la semplice elencazione dei problemi alle istituzioni o a livello regionale o a livello nazionale o all'imperio europeo ma dobbiamo partire da una consapevolezza che anche gli agricoltori devono dare devono fare qualcosa
Le organizzazioni professionali agricole devo cercare di svolgere fino in fondo il loro ruolo le organizzazioni che rappresentano l'autotutela economica degli agricoltori dalla cooperazione alle associazioni di prodotto
Devo come di entrare nell'ottica che non è su più sufficiente chiedere ma che bisogna come dire
Ognuno fino in fondo fare la sua parte in modo da come dire costringere poi tutti insieme se vogliamo i nostri interlocutori non dei nostri avversari che sono le istituzioni a vedere con USA fare o cosa non fare a me convince come dire un taglio che il ministro De Castro da nelle sue linee programmatiche che lo racchiude in maniera molto molto semplice c'è un taglio diverso rispetto a passate e quindi io mi auguro a differenza di quello che veniva detto dalla l'onorevole Scarpa Bonazza che non ci sia continuità nella scelte di carattere governativo guai
Se ci dovesse essere continuità vuol dire che come dire tutto andava bene e quindi dobbiamo continuare ad operare allo stesso modo perché in questo modo
Garantiamo diciamo che tutto continui ad andare bene purtroppo
Per l'agricoltura e per il Paese e questo non è vero noi riteniamo con l'organizzazione che viceversa ci debba essere una porta e discontinuità nelle scelte da compiere io per esempio nel la linea programmatica che oggi sinteticamente il ministro De Castro ha annunciato inni questa in questi contro ma soprattutto con l'audizione a livello il Senato l'ho colta una differenziazione rispetto al passato
Proprio avevamo come dire rispetto ai problemi solo attenzione di carattere interno la difesa del made in Italy cioè tutto quello che sostanzialmente abbiamo detto abbiamo data pochissima attenzione
Su come aggredire anche i mercati Esterni e quindi il rischio poi qual è stato che non solo non abbiamo aumentato le nostre esportazioni ma abbiamo subito anche le importazioni libro dei i prodotti Alessia quindi
Per ciò che riguarda le cose e le misure che noi invochiamo
Rispetto alle istituzioni sono state dette quando parliamo di costi previdenza assistenza
Quando parliamo come dire di di logistica bene non aggiungo altro devo stare lì dieci minuti io voglio invece tre minuti dando su quello che le organizzazioni professionali di quegli agricoltori d'Europa
Voglio come dire girare la la la frittata ma
Si diceva e su questo concordo su quello diceva Scarpa Bonazza bisogna essere uniti per cercare di tendere al meglio l'agricoltura io ritengo che l'agricoltura ci sia molta frammentazione presi
Di una situazione difficile per il settore agricolo è impensabile sostanzialmente che le organizzazioni professionali agricole che hanno come dire
Come GM ha come missione quella di dipendere il reddito degli agricoltori non riescano a trovare diciamo un'intesa forte
Tra nella rappresentanza di questi interessi per cercare di vincere di più nel Paese rispetto alla politica rispetto alla Società eppure rispetto alle azioni che all'interno dell'agricoltura dobbiamo fare io faccio il mio
Dico semplicemente non parliamo tanto di previdenza e di assistenza giustamente di costo del lavoro che sono elevati però è sufficiente quelli della B
L'indagine che ha fatto l'Espresso che sta uscendo in questi giorni sulle spesso su quello che sta avvenendo nelle campagne
Poggia né nella colta deve pomodoro che metterà inevitabilmente a tutto in discussione perché gli agricoltori passeranno tutti come malfattori che e sfruttiamo sostanzialmente lavoro degli immigrati che tutto Caporale che tutto
E chi mette nella società ce lo dobbiamo stare attenti a non parlare il suono finché Alducci dobbiamo collegare
Conto con la sua con la con la società dobbiamo parlare e con cui i nostri colosso agricoltori atti venti ecco parati notizia aiuto o le tipi di voi a letto
Avuto modo di sfogliare stamattina di acquistare L'Espresso avuto beh sappiamo che su quello si aprirà un dibattito nel
Nel Paese i mass media io dico giustamente entrando e si parlerà di agricoltura si parla di agricoltori non si parlerà di quell'agricoltore o di quell'altra azienda e così via quindi e qui dobbiamo trovare pulsa
Come dire di unire in una fase difficile per la per l'agricoltura l'intelligenza e la posa sindacale delle organizzazioni professionali di qua e di rappresentanza per porre con forza i problemi
Al governo nazionale a livello comunitario e a livello regionale ma per discutere con pulsa anche con i nostri colossali di cultori sulla altrimenti lunedì e ci dobbiamo organizzare gioca risiamo se organizziamo la logistica se riduciamo i costi ma ci dobbiamo organizzare in molti casi pure mettendo insieme il prodotto costruendo una rete reale
Di associazione di associazioni di prodotto di cooperative io dico Società decorazioni se necessario parlo stanno attenti a non fare un dibattito logico Prodi questa consapevolezza
Ci deve essere all'interno del di chi ritiene di rappresentare interessi altrimenti diventiamo tutti vecchi tutti
Tutti i vecchi rischiamo come dire di non essere in linea con quelle che sono le esigenze del Paese con quelle che sono le esigenze le esigenze degli agricoltori dobbiamo capire che oggi l'agricoltura non è quella di vent'anni fa dobbiamo capire che l'agricoltura dobbiamo capirlo
Che l'agricoltura non c'ho più quel peso elettorale che aveva una volta perché prima eravamo in misure già detti le organizzazioni avevo i loro parlamentari
Qui ci debbano al oggi rischiamo di parlare tra detti rischiamo di parlare tra di noi che una società che magari pensa ad altro non a caso quando limbo parliamo di cui lo fiscale
L'equazione subito ai lavoratori dipendenti
Non interessa a nessuno che in agricoltura è un settore che noi riteniamo importante che è importante per il Paese
I lavoratori dipendenti con lei ha detto sì uno sì e no il dieci per cento noi venti per cento e quindi sarà una misura che mi interesserà l'agricoltura
Noi discutiamo del valore dell'agricoltura poi a livello comunitario c'è un dibattito che si è aperto per togliere i soldi all'agricoltura per darle alla ricerca come se l'agricoltura lo avesse bisogno di ricerca alla pari di tutti gli altri settori come se la qualità
Che di cui vogliamo fare lo ha bisogno di innovazione e quindi per fare innovazione ci deve essere ci deve essere anche ricerca ecco io l'appello che voglio lanciare sostanzialmente
Da da da questa ripresa che abbiamo l'autunnale oppure dell'attività per la politica per il governo ma anche per le organizzazioni sindacali ormai siamo alla allo scotch oppure di un'annata agraria incominceremo appare anche la sintesi di quella che l'annata agraria due mila e sei siamo alla vigilia di due importanti riforme quella dell'ortofrutta
Del pino ecco il messaggio che la competere azione italiana agricoltori può lanciare tra gli agricoltori e i nelle alte nel rapporto anche con le organizzazioni professionali agricole qui in questa fase in questa fase pur mantenendo un vuole sui siti dei suoi storie le sue sedi tutto quello che vogliamo c'è innanzitutto necessità
Giù vive diciamo le poche forse non solo come dicevo prima i milioni di addetti che ci stavano una volta le aziende le poche aziende che sono rimaste che vogliono rimanere sul mercato per cercare di vincere questa battaglia per permettere soprattutto a tanti giovani
Quindi per e promettere creare le condizioni perché l'agricoltura sia la prospettiva altrimenti perderemo sostanzialmente tutti un'ultima cosa chiudo veramente
L'agricoltura differenza e gli altri settori c'ha un'anima
Cioè l'imprenditore non produciamo solo scarpe o cioè ho letto domestici
Quando diciamo l'agricoltura fortemente legata al territorio fortemente legata alla storia alla cultura c'è un'anima ce l'imprenditore cioè il cittadino
Per intenderci e quindi c'è l'imprenditore cittadino e con le organizzazioni professionali agricole dove comincia a interessarsi anche di questo problema
Non riprova della previdenza del pensionato della vivibilità nelle aree rurali se si chiude o si chiude la Pascià se funziona o alcun sonoro le Ferrovie i collegamenti nel Mezzogiorno d'Italia nelle aree interne del settentrione
D Italia e così via non è un problema che interessa la politica interista CGIL CISL e UIL
Interessa anche le organizzazioni professionali quelle perché noi organizziamo imprenditori non organizziamo prodotto non siamo venditori di pomodoro o di vino questo sulle strutture diciamo economiche che devo pagare cooperative le associazioni corrotto
E chiudo su questo sarebbe bello io sogno pure che i rappresentanti della cooperazione i rappresentanti delle associazioni di prodotto beh incominciassero a misurarsi con i problemi di mercato
Incominciassero come il ad un nonno ecco a non invadere il campo il campo attui perché facili padre io dicevo sempre prima al ministro Alemanno libertà acide
E fa il sindacalista in in molti casi per un ministro Pari sindacalista ed abusa bella quando le cose sono difficile un ministro deve risolvere
I problemi un'organizzazione professione di qua deve tappare essere capace di tutelare quelli che sono gli interessi complessivi a trecentosessanta gradi dell'impresa
Una cooperativa l'associazione di prodotto
Deve essere in grado di essere capace
Di dare valore a quel prodotto di difenderlo sui mercati questo significa pari punto ognuno di noi il nostro mestiere altrimenti la tentazione è sempre quella di invadere nelle difficoltà il campo altrui e questo non ci porterà a nessun risultato
Grazie Politi la parola adesso al presidente della comparve in cultura Federico Vecchioni
Grazie grazie all'Udeur bell'invito un saluto i presidenti delle commissioni
Un ringraziamento a voi tutti per essere rimasti fino a quest'ora ad ascoltare un dibattito
E come diceva chi mi ha preceduto
A sotto il profilo politico una valenza perché vedete quando una forza politica si pone l'obiettivo come ha fatto l'Udeur stasera di parlare di agricoltura
Io credo che
Dimostri una sensibilità verso l'economia del Paese
Perché chi mi ha preceduto nell'introduzione a sottolineato questo aspetto non è non dobbiamo pensare e sarebbe sbagliato farlo
E ancora oggi quando si parla di agricoltura si parli di un settore a sé stante
Noi vogliamo e Confagricoltura l'ha fatto in questi mesi che l'agricoltura si è inserita a pieno titolo nell'agenda economica del Governo e che si parli di agricoltura nelle sedi dei partiti nelle sedi pubbliche contato concittadini parlando dell'economia
E per fare questo dobbiamo essere anche noi in grado di una comunicazione diversa
E dobbiamo anche passare rapidamente su quelle che sono le tematiche
L'ho sentito
Tracciare dagli amici che hanno parlato prima di me
Perché vedete l'agricoltura italiana oggi a tre livelli decisionali certamente quello internazionale poi viene quello europeo molto pesante e quello nazionale
Oggi più di ieri conta una capacità di portare la politica al centro
Dell'agricoltura perché l'agricoltura come settore imprenditoriale economico ha un grande bisogno di politica
Perché noi imprenditori italiani abbiamo bisogno oggi di un'attenzione politica
Di una tensione politica che tenga però presente alcuni aspetti
Che ci sono delle scadenze temporali come quelli che venivano ricordate
La finanziaria
Bene ha fatto il ministro De Castro a prendere qui
Un impegno una sottolineatura che certamente di cui siamo consapevoli sul comparto fiscale non sarà facile
Non abbiamo avuto la stabilizzazione dell'Iva dal governo precedente chiediamo la stabilizzazione dell'Iraq tra e non vogliamo sorprese sugli altri capitoli che venivano ricordati dagli estimi alle successioni
Abbiamo chiesto un'attenzione alle politiche del lavoro e quello che diceva politiche mi ha preceduto
Sottolinea quanto l'agricoltura debba essere inserita nell'economia perché se L'Espresso dedica le prime pagine parlando di uno scandalo come quello che è accaduto in Puglia che però badate bene non va confuso perché quella è un caso di criminalità che nulla a che vedere con i problemi del lavoro che attanagliano l'agricoltura seria imprenditoriale onesta quella e criminalità
E quella di quello se ne deve occupare la magistratura
Dopodiché la politica deve tener presente
Chiaramente che nella Finanziaria c'è invece un problema del mercato del lavoro in agricoltura che non è ancora stato risolto che riguarda la previdenza agricola che riguarda il costo del lavoro in agricoltura soprattutto per gli stagionali perché è vero il cuneo fiscale deve essere applicato anche gli stagionali e ci mancherebbe altro anche se Damiano ancora questo non la completamente percepito e in questo il ministro De Castro
E a questo a temi ministro chiediamo di porre l'attenzione ma è anche vero che non possiamo pensare anche uno stagionale Spagna costi trenta per cento in meno che in Italia
E che la Spagna ancora oggi si pone come Paese super competitivo nel contesto europeo e quindi queste scelte vanno attuate nella finanziaria nella politica nazionale
E anche qui noi ci aspettiamo un'attenzione per il capitolo che ricordava il ministro relativo alla politica energetica del Paese vedete in agosto escono tanti giornali
O meglio escono molti articoli e su questo mi soffermo è uscito il tema della cabina di regia e sulla cabina di regia della voluta dal Governo ne abbiamo chiesto che ci fosse l'agricoltura perché anche qui l'agricoltura sei economia del paese oggi non può essere escluso dalla politica energetica dell'Italia
Oggi l'agricoltura deve essere considerata a pieno titolo un comparto in grado di dare una risposta alla politica energetica del Paese e in quella cabina Giner di regia l'abbiamo detto ci deve essere il ministro De Castro
E in quella cabina di regia si deve parlare di politica agroenergetica ed energetica a tutti i livelli nazionale e regionale
E allora scendendo giù si parla anche di assicurazioni nella finanziaria su cui noi chiediamo particolare attenzione di opere irrigue
Tutte cose che era presente una lista di priorità
Però credo che tutto questo vada posto all'attenzione di un dato
è un dato qui si politico di come questo comparto viene percepito e nel perché queste sedute risultano importanti nei confronti dei cittadini
Perché vedete ne abbiamo fatto un'estate in cui i grandi quotidiani italiani in alcuni articoli di fondo e grandi quotidiani economici hanno parlato di agricoltura
Ancora descrivendo l'agricoltura come un settore che drena le risorse europee
Un settore che non dà occupazione un settore che ha relegato la non competitività che non conosce il libero mercato e questo l'hanno detto illustri economisti del Paese
Allora noi abbiamo risposto anche al Corriere della Sera anche al Sole ventiquattro Ore e su questo chiediamo un impegno politico perché tutti parlano di agricoltura e anche grandi economisti non sanno quello che dicono
Perché parlano della PAC parlano delle politiche agricole parlano di quello che hanno fatto gli agricoltori salvo poi giustamente nelle ultime righe dire ma certo ci sono settori che drenano il due per cento del PIL in aiuti di Stato
E allora anche quelli vanno modernizzati
Ma si dimenticano completamente che abbiamo avuto tra riforme importanti che siamo l'unico settore
Che vive di una politica sovranazionale che quella europea che è una politica difficilissima e che i cittadini non possono comprendere quindi comprendo lo slogan di qualche nostro detrattore
Che dice ma il settore agricolo vive dei contributi vive dei sussidi
E anche qui si parla degli altro settore guardate qui non è una conflittualità che cerco con gli altri settori ma occorre invertire questo processo di comunicazione che se mi può stare bene
Quando lo dice un giornalista generalista che non si occupa di questi settori che parli della PAC e dei sussidi agricoli in maniera impropria scandalistica o che si faccia dell'agricoltura
Un argomento di discussione solo quando si parla di aviaria di BSE o di lavoro nero dimenticandoci che la BSE ce l'hanno mandata agli inglesi che l'aviaria c'è venuta dall'Asia e che lavoro nero viene dalla malavita e non viene dall'agricoltura italiana
Però anche qui dell'agricoltura non si può parlare
O quando c'è un'emergenza o quando c'è una crisi oppure quando c'è uno scandalo e allora dico se il giornalista genera lisca cerca lo spot
Be'grave che è un economista che un professore universitario che dovrebbe studiare i temi prima di fare articoli di fondo
Parli dell'agricoltura non conoscendo quello che a livello europeo l'agricoltura ha fatto in termini di sicurezza alimentare tutela del consumatore tutela delle produzioni
Ecco sono tutte queste tutele che abbiamo costruito nel modello europeo
E allora sotto questo premio non abbiamo bisogno della politica
E abbiamo bisogno di una politica che intenda bene che non si può rinunciare l'agricoltura perché se il WTO è fallito non è fallito perché l'Europa non accettato le condizioni
Che gli venivano imposte dagli altri Paesi
Non è fallito perché tutti i Paesi volevano fare della loro agricoltura la prima agricoltura nel mondo anche i brasiliani anche l'India vogliono aggredire i cinquecento milioni di consumatori europei che sono i più ricchi solvibile al mondo il WTO non è fatto di anime belle è fatto di Paesi super aggressivi
Che anche stamattina sul Sole ventiquattro Ore con il ministro indiano
Palesemente dicono noi abbiamo in India le barriere non tariffarie per cui i vostri prodotti agricoli non l'importante perché abbiamo trecento per cento sul vino perché sopra i tredici gradi rigoroso
Perché abbiamo le barriere sui prodotti della tiro caseario perché abbiamo le barriere sui prodotti dell'ortofrutta
Beh allora anche qui
In queste condizioni non abbiamo bisogno di una capacità negoziale dell'Europa di riavviare gli accordi bilaterali e abbiamo soprattutto bisogno di dare un messaggio che venga raccolto dei grandi quotidiani
E che venga raccolto sì come diceva politica anche in un messaggio unitario forte coeso di un sistema che è il sistema economico del Paese su questo noi siamo impegnati crediamo anche che sia giusto rispondere come abbiamo fatto senza timori
Perché gli agricoltori di Predore Grigoli di questi Paesi i numeri lo dicono hanno fatto i loro passaggi hanno saputo aggregarsi hanno saputo anche recepire queste riforme in maniera competitiva e hanno fatto del sistema un sistema in grado di competere però con degli strumenti alla pari
Allora vedete gli strumenti alla pari di ricordava il ministro De Castro dobbiamo essere anche capaci di capire l'Europa
Su questo vado rapidamente in conclusione ma non lo dico qui perché siamo alla festa dell'Udeur possiamo geograficamente collocati in una certa posizione dell'Italia ma io credo che anche a livello europeo lo dobbiamo essere in grado di riportare il baricentro della politica agricola comunitaria
Nel Mediterraneo
Noi dobbiamo ridare spinta le produzioni mediterranee perché quando si parla di vino quando si parla di ortofrutta non possiamo consentire che queste grandi riforme le scrivano l'Inghilterra descrivono i Paesi del Nord descrivono anche la stessa Francia
Che poco interesse hanno a far vincere l'Italia su queste riforme
E spostare il baricentro significa anche ridare all'Italia una capacità negoziale diverso una capacità competitiva più forte
E allora in conclusione vorrei dire che certamente in ambito internazionale lavoro deve essere fatto come ricordava il ministro a livello nazionale concludo col dire che ci preoccupa
Il clima che si è creato anche con le regioni
La Conferenza Stato-Regioni negli ultimi mesi della precedente legislatura è stato una sede di conflittualità e di antagonismo istituzionale non vorremmo che si ripetesse in questa quello che sta avvenendo sui piani di sviluppo rurale quello che sta avvenendo sulle risorse però ci dà un segnale non positivo di come queste risorse possono essere allocate be'quella deve essere una sede in cui si definiscono le strategie
Le strategie complessive
E anche qui non possiamo pensare che un imprenditore agricolo che operi in una regione sì è un imprenditore di serie B rispetto imprenditore che opera altrove che diventa imprenditore di Serena questo lo dico perché anche sotto questo profilo la finanziaria deve dare una risposta nella sburocratizzazione vera
Di agricoltura si occupano tutti le Province le Regioni le comunità montane un imprenditore deve aprire un'attività o farsi di rimanere competitivo e fino al Comune fino al lo sportello unico dei Comuni tutti
Hanno una competenza su quell'attività economica e allora anche sotto questo profilo i passaggi dobbiamo Snell Her lì le competenze devono essere più fluida
Dobbiamo aggregare e la Regione non può essere messa nelle condizioni di dire il mio piano di sviluppo rurale me lo faccio come voglio perché anche qui avremo ventuno politiche energetiche diverso e ventuno politiche del vino diverse
Ventuno politiche dell'ortofrutta diverso sotto questo profilo una funzione di coordinamento nazionale non auspichiamo l'abbiamo fatta come organizzazione con le nostre federazioni regionali ma deve essere fatta anche con gli assessori che abbiamo più volte incontrato e con cui ci incontriamo giornalmente questo perché anche i nostri imprenditori ce lo richiedono e perché a livello istituzionale si rende necessario
Per spendere bene i soldi anche qui concludo
Guardate di piani di sviluppo rurale che stiamo riprogrammato dal due mila sette due mila tredici se devono avere al centro l'impresa devono diventare gli strumenti dell'impresa noi gli strumenti per fare la politica
Devono tentare di strumenti per competere per dare i soldi a chi è in grado di migliorare e di rendere più forte la propria impresa per non dargli più a pioggia
E per diventare strumenti in grado di valutare i progetti di quegli imprenditori questo è difficile anche per noi guardate qualcuno l'ho anche detto
Sarà una svolta un'autocritica che anche l'organizzazione devono fare quindi non spendere di più spendere meglio qualificare la spesa regionale di PSR significa essere anche in grado di dare un progetto di modernizzazione vero al Paese dal due mila sette al due mila tredici
E allora in conclusione dico anche questo che
Conferme Confagricoltura è assolutamente convinta del ruolo della concertazione
Che però voglio dire qui con grande franchezza non intendiamo come codecisione
La concertazione e la sede nel momento in cui ci si confronta ognuno nel rispetto dei ruoli o il governo decide noi diamo delle indicazioni in cui crediamo sindacalmente o la parte politica giustamente si assume la responsabilità e il compito delle decisioni
Non intendiamo una concertazione che sia qualcosa di diverso sotto questo profilo noi siamo pronti a dare le costi nostro contributo con una convinzione
Che oggi
Intraprendere uno sviluppo in Italia e fare gli imprenditori d'Italia certamente difficile
Ma che il comparto agricolo il comparto imprenditoriale dell'agricoltura italiana l'agricoltura moderna non solo ha deciso di farlo mai alimentato da uno spirito competitivo forte
è dimostrato questa sera delle organizzazioni dalle parole del ministro che non merita di essere deluso grazie
Grazie presidente grazie all'amico perché Grazia ma il ministro De Castro che
Ci lascerà preventivamente ma per impegni di governo ma
Assicuriamo una proficua collaborazione ringrazio presidente la Commissione agricoltura della cava la collega Viola
Io rinuncio a parlare
Perché penso che il dibattito sia stato già abbondantemente animato da importante autorevoli contributi del mondo associativo dei rappresentanti verrà approvato dal governo delle istituzioni parlamentare regionale e nazionale
Quindi diamo la parola alla propaganda dalla Coldiretti e poi affidiamo alle conclusioni al presidente la come sull'agricoltura della Kamala collega Leon
Allora per non
Grazie non per non abusare della vostra disponibilità
E mi rendo conto che già da due ore che davanti il dibattito siamo partiti dalla provocazione del l'agricoltura al capezzale o all'altare
è chiaro che si è fatto un percorso di analisi delle tensioni che viviamo ma credo che un grande sforzo si è fatto anche sulle questioni che si sono messe in campo negli ultimi anni se c'è un settore che veramente si è rivoluzionato e si è ammodernato credo che proprio sia quello dell'agricoltura siamo partiti con la riforma della politica agricola comune
Come Paese Italia abbiamo detto la nostra ma non solo abbiamo al nostro interno elaborato una serie di provvedimenti legislativi che andavano nella direzione dell'ammodernamento con la legge d'orientamento
Assegnando l'imprenditore agricolo nuove funzioni e a nuovi ruoli
Ci siamo aperti a una scommessa e alle esigenze della Società e quindi a due grandi temi della sicurezza ho fatto un secondo
Una provocazione su due questioni
E non tanto voglio dire non devo farla rotonda come esposizione lavavo spigolosa Paolo però è opportuno che dobbiamo a questo territorio a questa Provincia ma anche agli amici che sono in questa sala
Alcune battute alcune considerazioni e sottolineature su alcune vicende di tensione
Abbiamo parlato delle questioni affrontate ma forse un accenno a quelle da affrontare
Il Paese Italia deve dire la sua a Brussel e mi rendo conto che è difficile perché non siamo più in quindici Paesi ma saremo a venticinque
Saremo a ventisette tra la molto abbiamo affrontato con grande intelligenza la riforma della PAC
Le riforme dell'OCM tabacco d'olio c'è l'appuntamento del vitivinicolo che è molto interessante per questa realtà e per questo Paese l'appuntamento dell'ortofrutta
Sui quali devo dirle la battuta due considerazione lo devo agli amici che mi hanno forzato
è chiaro che su questo dovremmo posizionarci
Veramente con grande lucidità nel dibattito europeo non tutti avranno gli stessi nostri interessi non tutti hanno fatto la scelta della competizione sull'innovazione sulla qualità sulla sicurezza qualcuna è rimasta ancora al confronto e la competizione su tra costo e dimensioni aziendali
Ma saremmo spacciati e perdenti
Allora io sulla questione del vino che è quella che affronteremo in questi giorni e quindi lo devo a questo territorio
Credo che sulla distillazione sia chiaro che vogliamo versione distillazione di crisi e che non sia uno strumento che condiziona le dinamiche del mercato
Sulla vicenda dell'utilizzo dei sottoprodotti dev'essere chiaro che se non diamo la possibilità dell'utilizzo diventano un costo per le aziende perché dovranno pagare dopo il danno anche la beffa anche i costi di smaltimento come rifiuti speciali
E sulla questione e chiudo del Russoli Paolo non ci chiederà di mettere la botte nel vino lo vogliamo sempre mettere il vino nella botte va bene
Credo che
Lo dovevo voglio dire a questo territorio è a questa realtà con molti di voi
C'eravamo confrontati fuori e quindi dinamiche interessanti ed interessa di questa realtà di questi imprenditori in sala
Ma per tornare al dibattito che si è aperto in questo pomeriggio di ampio respiro e di ampio senso di responsabilità voglio chiudere su due questioni proprio su queste due senso di responsabilità
E grande capacità di fare sistema
Siamo a metà strada tra l'altare della della patria il capezzale che dicevamo
Ma credo che al capezzale abbiamo voltato le spalle credo che per raggiungere l'altare dobbiamo compiere altri piccoli passi ma importanti e decisivi
E lo dovremmo fare con chiarezza e con fermezza
Lo dovremmo fare nella decisione l'applicazione delle riforme nel nostro Paese nell'atteggiamento come dicevo prima a Brussel nella definizione delle riforme e nelle utilizzo delle risorse straordinarie a livello regionale per gli asset dovremo individuare e costruire un bellissimo volano di sviluppo che sia aderente alle esigenze di questo territorio ma dovremo anche cominciare a parlare di programmazione ordinaria
Che nelle regioni ahi noi manca ancora
Perché non si può programmare e fare sviluppo dovuto in territorio solo con le risorse straordinarie ecco le prossime risorse due mila sette due mila tredici
Dovremo anche mettere del nostro intermedie legislazione in termini di risorse perché credo che il settore agricolo Possa non solo essere voglio dire che ha ricordato come qualcuno diceva come un settore appesantito che drena risorse
Io sono convinto che può essere eletto dalla società
E da tutti come un grande fattore di sviluppo è come una grande opportunità per la nostra società grazie a tutti
Grazie Masiello con Masiello si conclude anche la parte della interlocuzione delle forze sociali e la conclusione del convegno come è stata già annunziate proposto dal Presidente Cusumano che diciamo la parte politica parlamentare
Di massima rappresentatività l'Udeur come presidente della Commissione agricoltura del Senato e che avrebbe dovuto chiudere concluderà il convegno egli da buon ospite affida la conclusione al collega presidente della Commissione diciamo della camera bassa
E affida la conversione alla presidente più giovane della commissione agricoltura della Camera dei deputati l'onorevole Marco Livio quindi prima di dare la parola all'onorevole Marco gli ormai credo per rischio parlare dirà io ringrazio tutti i partecipanti a nome dell'Udeur ringrazio i relatori credo che abbiano portato dei contributi
Sollecitazione sensazione notevoli utili mi auguro innanzitutto al ministro alle forze parlamentari è che a quelle istituzionali sia di governo nazionale che regionale quindi ha la parola
Conclusiva
Per di questo convegno al presidente della Commissione agricoltura della Camera dei deputati grazie grazie
Io innanzitutto mi scuso per essere arrivato in ritardo purtroppo sono rimasto bloccato duro in autostrada da un incidente
Non volevo assolutamente perdere questa serata invito del senatore Stefano Cusumano con cui ho lavorato nella scorsa legislatura quando eravamo all'opposizione molto bene
E con cui stiamo là lavorando adesso che siamo in maggioranza al governo per risolvere tutta una serie di problemi di che lo scorso Governo ci ha lasciato ai linea generale il problema è che la nostra agricoltura
Nazionale all'interno del quadro europeo e della globalizzazione
In particolare voglio dire annunciare che stiamo lavorando insieme ed assieme al ministro per risolvere quella che è un po'la tagliola del quindici ottobre della previdenza agricola questo regalo del del precedente governo che contiamo di risolvere risolvere in senso positivo per i tanti agricoltori
Pensiamo e trenta mila agricoltori della della Sicilia che sono coinvolte in questa situazione che devono
Esatto
Che devono avere che deve avere delle risposte certe serie da parte della pubblica amministrazione un possiamo lasciare situazione di questo genere sospese pensa questa situazione come per esempio d'altra parte anche è una questione che s'viene riprodotto riproposta adesso penso le quote latte
Quello che a nel giro di poco tempo avverrà allora c'è bisogno d'una risposta da parte della della politica rispetta l'agricoltura non perché come giustamente diceva Vecchioni leggendo abbastanza strabiliante questa è stata sul giornale queste letture di un comparto economico vitale e importante come agricoltura
Si debba pensare a questo settore come un settore assist esclusivamente assistito non è affatto così io aggiungerei un'altra cosa quello che è stata elencato cioè al alla a ruolo importante della dell'agricoltura
Sia in campo economico che in campo sociale che sono un verde sono ambientalista credo che all'agricoltura vada riconosciuto anche un il ruolo importante determinante di tutela del nostro territorio
E una cosa su cui non molte volte non si fa a non si pone giusta cento però non lo possiamo pensare a una a uno Stato nazione come l'Italia ricoperto esclusivamente di capannoni industriali non non non avremmo non so di che mangiare non sarebbe sicuramente una vita degna quella che ci che avremo davanti mentre alla tutela del territorio il fatto che il nostro paesaggio sia stato modellato
Nel corso dei dei secoli e dei millenni dall'uomo in Italia come avvenuto in Italia ci abbia abbiamo avuto questa grande eredità che ci invidiano da tutte le parti del mondo tant'è che sia per quanto riguarda appunto Nicoletta ambientali naturale che per quanto riguarda di aspetti storico-culturali la nostra nazione rimane al topo della percentuale dei beni storici o storici artistici e paesaggistici e anche ambientali
Credo che questo fatto vada sottolineato con forza perché noi dobbiamo anche per questo semmai non solo ringraziare gli agricoltori e l'agricoltura di mantenere quando ancora il contadino e all'azienda e sul campo un non solo un paesaggio di qualità ma mantenere anche il Tirreno
Stabile rispetto ai grossi problemi che abbiamo dal punto di vista il velo geologico quindi dovrebbe essere da parte dello Stato un riconoscimento vero che va dato a questo comparto per quello che fa per l'intera società perché naturalmente le alluvioni dissesto idrogeologico non colpiscono esclusivamente i terreni agricolo se mai colpiscono con più forza proprio le aree fortemente urbanizzate e chi vive nelle città dovrebbe appunto ringraziare e guardare con un occhio differente chi svolge il proprio lavoro o col sudore con molte volte anche diciamo i dati non positivi che dal punto di vista economico hanno come risposta io non la voglio fare tanto lunga perché affollate siamo alla fine delle della della manifestazione abbia ed è anche tanti io credo che voglio più desolante su due questioni una su su quello che i cittadini chiedono ai all'agricoltura ai prodotti che trova la sua moto tavola e che a livello di diciamo
Di cultura noi italiani stiamo esportando si è un'Europa che tutto il mondo io credo che due cose essenzialmente chiedono i cittadini agricoltura chiedono qualità e chiedono sicurezza perché noi forse siamo stati abituati bene nella sto storicamente culturalmente a noi piace di conoscere quello che si mangia non piace
A venire davanti un prodotto omogeneizzato nel senso che è uguale come sapore in Italia in Germania in India o in Argentina
Un prodotto ormai privo d'una identità noi teniamo fortemente come italiani alla nostra identità culturale che un'identità che passa anche attraverso i nostri prodotti
E la spia del di avere tante doc e tante
Tanti riconoscimenti anche di produzioni minori come dire grosse produzione che ormai sono esportato in tutto il mondo rende evidente questo fatto Lars terza cosa che voglio dire e su cui io credo che questa maggioranza e questo governo dovrà lavorare con forza è quello di mettere all'interno delle problematiche delle Energia
Per il nostro Paese che sapete sono così pesante dal punto di vista dei costi che sopportiamo e anche dal punto di vista dei costi ambientali sopportiamo
Mettere l'agricoltura al centro di quella di una nuova politica energetica nel nostro Paese che non guardi più alle grosse centrali che non guardi più alla alle dimensioni appunto notevoli e ad alto impatto ambientale ma ma guardi a dimensioni
Diciamo più distribuite nel territorio e in questo campo l'agricoltura potrà dare sicuramente una grande sussidi soddisfazione al nostro Paese per diminuire la sua subalternità agli sceicchi
Petroliere perché l'agricoltura poco innanzitutto produrre energia attraverso i prodotti dei campi e dal dall'altro lato può sicuramente
Lavorare all'interno dei di quelle che sono le energie alternative più mature come il solare eccome l'eolico in cui il nostro Paese ancora ha espressamente deficitario rispetto a tanti altri paesi europei che non hanno sicuramente il sole
Che per fortuna abbiamo dalle nostre parti e credo quindi che questa sfida della dell'Energia vada accolta vada colta seriamente evitando naturalmente di smettere di produrre alimenti solamente per produrre Energia perché il ruolo e la
La finalità dell'agricoltura rimane essenzialmente questa però credo che s'nell'energia siccome in questi anni per l'agricoltura si giocherà sicuramente un
Un ruolo importante e questo ruolo importante lo vogliamo
Prendere anche noi membri delle Commissioni parlamentari io Stefano sicuramente lavoreremo assieme assieme al Governo perché appunto
Si possa dare un nuovo volto al Paese che parta necessariamente anche dall'agricoltura parta quindi ripeto da quello che la nostra quali le nostre qualità intrinseche e la nostra forte l'identità di paese che anche l'agricoltura ha trovato fino ad oggi una grossa rispondenza grazie e arrivederci