Festa dell'Udeur, «Oltre il duopolio». Con Paolo Gentiloni, Claudio Petruccioli e Fedele Confalonieri

L'ultima è scavata veramente agli amici fatale ritorniamo discendere di abbassarsi dunque noi siamo ancora nascosti dietro i fotografi ma l'onorevole Satta l'onorevole Antonio Satta e pronto
Deborah intero due ore questo dibattito attuale non aveva
Onorevole Satta riproducenti parti buonasera
Gli ospiti
Bipolarismo
Chi è andato oltre ma oltre le nostre
Gli orari previsti e quindi cerchiamo di recuperare un po'di tempo anche questo dibattito che si apre adesso riteniamo che abbia una grande rilevanza c'era in campo il bipolarismo politico c'è in campo molto discusso qualcuno ha seppellito questa sera ebbene oggi c'è in campo ancora il duopolio Giovanni Valentini che ringrazio per aver accolto l'invito dello Dora a coordinare questo dibattito sua rubrica il sabato del villaggio di sabato scorso acqua si è proceduto il nostro convegno traendo spunto dal programma
A
Con sottigliezza sottolineato un fatto lo scorso anno un dibattito sulla televisione aveva il titolo oltre il duopolio punto di domanda quest'anno voi vedete che il nostro tema è oltre dopo Rio punto esclamativo
E di questo lo ringraziamo perché questo per l'UDEUR e un impegno forte cioè non è una domanda palude o l'insieme col centro sinistra con Orione hanno un impegno forte di andare veramente oltre dopo Rio
Di aprire le porte di diventare una televisione europea
Il ministro Gentiloni ha fatto già alcune dichiarazioni al riguardo evidente che occorre creare una televisione aperta pluralista
Ma dove ci sia la garanzia che al centro di questa innovazione ci sia davvero l'interesse verso l'utente verso il cittadino e anche per quanto riguarda la parte non indifferente della pubblicità
Ma è anche evidente che andando oltre il duopolio occorre anche fare qualche riflessione sulla gestione su come guidare Mesa Gentiloni non è pensabile per esempio
Che dopo sei mesi che sono svolte le elezioni
Che c'è una nuova maggioranza che governa si assiste ancora notizie che ogni giorno che stanno dando vita appare a palinsesti a carriere a promozioni come se nulla fosse successo e anche col fatto carica cari ascoltatori
Che questi cento giorni di governo molto difficili hanno portato avanti andrà usato molti importanti appuntamenti hanno dato risposte importante per per il nostro Paese è bene
Guardando spesso la nostra televisione assoluto anche la televisione di Stato ancora di Stato
Sembra quasi che invece abbiamo fatto niente che l'Unione non ha detto l'ha fatto errori su errori e quindi l'impressione che si dall'opinione pubblica è un'espressione distorta non veritiera credo che uno dei primi
Elementi della comunicazione di quella pubblica sia quella di dare risposte risposte dare soprattutto informazione corretta e compiuta ebbene ministro noi come anche come partito
Le chiediamo intanto di farsi interprete presso il Parlamento perché venga insediata subito la Commissione di vigilanza RAI
E poiché il ministro collega ministro
Dell'economia possa procedere anche ad un assetto che si va a sedere corrisponda né maniera anche corretta a quello che rappresenta la maggioranza nel Parlamento italiano
Ma detto questo appunto chiudo dando subito la parola Giovanni Valentini ponendo questo problema rivolgendomi anche a coloro i quali rappresentano le grandi televisioni deve poi sia del duopolio che oltre dopo Lecce presidente Petruccioli Fedele Confalonieri qui e gli altri che rappresentano e diversa realtà holding di oggi e che vogliono essere presenti oltre dopo gli ho domani quale può essere il futuro quale può essere il futuro e quale può essere
La le attese verso una nuova riforma televisiva verso un nuovo tipo di informazione possono voti può dell'impiego innovazione dell'informazione quali garanzie
Posso essere date ai cittadini agli utenti e quali tipi di programmazione si intende anche portare avanti pur nella liberalizzazione dei quel settore così delicato che tocca da vicino anche gli interessi
Dei piccoli dei bambini dei giovani e di tutte le famiglie italiane giovane Valentini grazie
Allora considerando l'affollamento che c'è dietro questo tavolo cioè questo pluralismo
Di voci e i volti s'sarà difficile parlare di duopolio perché qui dovremmo lasciare il posto al presidente Petruccioli al presidente Confalonieri al massimo al ministro Gentiloni visto che ha avuto la cortesia di venire
E lasciarli parlare
Però a parte le battute io vorrei farvi subito una però alcuna promessa non una premessa una promessa di finire questo dibattito al massimo entro un'ora perché credo che al di là delle ventuno non sia diciamo urbano andare allora
Mi limiterò a fare solo una rapidissima introduzione poi a rivolgere delle domande mode vero innanzitutto me stesso
Chiedo a a tutti gli illustri
Relatori ospiti di questo tavolo di contenersi nell'ambito dei cinque minuti nella speranza di poter fare poi rapidamente un secondo giro di repliche io comincerei
Dal senatore Napoli che come sapete e Commissario dell'Authority per chiede per chiedergli rapidamente distrarci anche uno sconto sui cinque minuti in tre quattro minuti
Di lirici di spiegarci meglio di quanto già non abbia fatto l'onorevole Satta per che
L'Udeur ha deciso di abolire il punto interrogativo e di mettere il punto esclamativo nel titolo di questo dibattito
è un auspicio è una previsione o e un impegno preciso formale politico da parte del vostro partito
Grazie Valentini ringrazia Satta per aver introdotto quest'argomento io credo e presumo che Kia redatto il testo di questo programma abbia giustamente immaginato l'anno scorso un punto interrogativo rispetto al duopolio in un momento nel quale stiamo attraversando un percorso che il passaggio dalla analogico al digitale
E l'anno scorso abbiamo nel dibattito era presente anche Confalonieri
E ed altre operatori del settore ci si interrogava se dal duopolio analogico si stesse passando a un duopolio digitale
Vista la forte presenza dei due poli RAI Mediaset sia per quanto riguarda l'audience sia per quanto riguarda la il possesso delle strutture territoriali sia per quanto riguarda le frequenze quindi l'anno scorso c'era una domanda ed era giusto che ci fosse punendo erogativo io presumo quest'anno c'è un punto esclamativo sono passate a dodici mesi
In questi dodici mesi io credo vi sia stata una vera rivoluzione non solo dal punto di vista politico nel senso che si è passato da un governo di centrodestra un governo di centrosinistra
C'è stato un evoluzione dice Dario lunedì senso cambiamento notevole dal punto di vista della visione anche dei problemi
C'è stato uno scambio anche alla ministero noi siamo un organo autonomo indipendente perché come autorità
Rappresentiamo il pluralismo attraverso proprio il momento di costituzione nostra autorità che elettiva dal Parlamento Senato e Camera abbiamo lavorato devo usare un termine tecnico lungamente sul mercato diciotto che il mercato che si occupa appunto dell'audiovisivo abbiamo inviato le nostre valutazioni alla Commissione europea
Ritenendo che sussistessero le condizioni di un duopolio di un dominanza congiunta nell'analogico cioè nel sistema di trasmissione attuale per essere anche dire molto semplice fruibile
La Commissione europea voglio anche precisare ma credo che Repubblica d'altro l'abbiano fatto insomma non ha fatto respinto il documento dell'Autorità soltanto chiesto delle precisazioni tecniche sulla valutazione della dominanza congiunta in relazione alla valutazione del rapporto tra impianti e frequenze
Non era stato affatto come dire chiesto una rivisitazione del nostro documento ma c'è una conferma tant'è che noi riteniamo che da questa approfondimento che stiamo in questo momento facendo come autorità insieme al ministero delle Comunicazioni col quale con cui abbiamo un rapporto strettissimo abbiamo messo in campo e la Commissione per il piano frequenze abbiamo in questi giorni nell'ultimo Consiglio indicata anche i rappresentanti in questa cabina di regia sul digitale voluto dal ministro Gentiloni Italia digitale per accompagnare appunto questo passaggio dall'analogico al digitale
Risponderemo e ho finito nei giorni prossimi alla Commissione europea io credo che la nostra valutazione di una dominanza congiunta nell'analogico e se sarà condivisa
E ovviamente lavoreremo sull'ulteriore elemento gli sono stati chiesti bene grazie
Accanto
Ricordare i termini della questione io citerò alcuni dati soltanto tre dati
Di fronte Autori sulle comunicazioni e le due ultime relazioni del Presidente
Calabrò uno che riguarda l'audience da cui risulta che RAI in media sette detengono l'ottantacinque per cento dell'audience complessiva
Mi permetto di collega che questo dato al fatto oggettivo che entrambe dispongono di tre reti a testa come tutti sappiamo
Che Rai e Mediaset assommano tre quarti dei ricavi complessivi
I ricavi complessivi del ricordo insieme oltre la pubblicità c'è anche il gettito da cannone la RAI e al trentanove virgola nove media sette al trenta tre virgola otto e ultimo dato perché è forse quello più intangibili le più concreto perché riguarda i mezzi di trasmissione
Insieme il duopolio RAI Mediaset detiene l'ottantadue virgola nove ottantadue virgola nove per cento delle frequenze
Analogiche e digitali nella specie in RAI quarantatré media sette trentanove virgola nove
Adesso naturalmente sentiremo dai due massimi rappresentanti della RAI
E di media sette la loro opinione su questo punto io però vorrei cominciare da una new entries fosso usare questa definizione cioè dall'avvocato Vincenzo Novari che qui rappresenta tre italiana la novità a cui faceva la una delle maggiori novità a cui faceva riferimento il senatore a Napoli
Cioè la tv mobile il tv Folino come è stato chiamato che abbiamo cominciato tutti quanti per lo meno a conoscere qualcuno anche già a usare a sperimentare in occasione dei mondiali di calcio ecco io gli vorrei chiedere
Come nuovo soggetto imperante
Tre Italia e una società di telefonia che però volendo fare tv mobile deve ovviamente acquisire dei contenuti
Da chi e dove li può acquisire dai principali produttori allora vorrei chiedere all'avvocato Novari finora nella vostra attività nell'annuncio
Del TV suonino avete sperimentato l'esistenza del duopolio avete trovato il modo diciamo di superarlo o vi sembra un ostacolo insormontabile
Ma innanzitutto buona sera a tutti io proporrà pidiellino rapidissimamente telegraficamente vorrei dire che prima di tutto digitale terrestre mobile è al momento
In pratica come penetrazione sul mercato
Stiam parlando i centri cinquanta mila
Clienti che abbiamo fatto in meno di due mesi
è una delle grandi rivoluzioni a livello mondiale venti minuti fa è stata battuta la notizia che per la prima volta la Germania seguirà l'Italia sulla tecnologia quindi lanceranno anche loro di Libia h quello io devo dire che entrare oggi nel mondo televisivo come abbiamo fatto noi comprando e ci una rete televisiva nazionale digitalizzando rate e andando a costruire dei canali televisivi nostri visibili sul telefonino è sicuramente un'impresa estremamente complessa io credo che ci siano tre grandi punti che come diceva giustamente qualcuno prima a andavano affrontati con i fatti
Molto presto perché credo che questo governo su certe aree abbia avuto il coraggio di fare dei fatti
In termini molto molto rapidi credo che questa sia una delle delle più scottanti e tocca chiaramente tre punti tocca il punto delle frequenze tocca al punto dei diritti tocca il punto del digitale terrestre che deve essere un grande
Acceleratore per lo sviluppo della televisione nel nostro paese del mercato della libera televisione nostro paese ovviamente non
Sovvenzionato dallo Stato come è stato fatto ma il digitale terrestre utilizzando la leva delle aziende cosa che ad esempio nelle telecomunicazioni mobili con le nuove generazioni tecnologica ha funzionato benissimo basta trovare
Tre quattro soggetti e averne uno che fuga dalle ecco io credo che per sviluppare per innovare per produrre anche
Nuova occupazione all'interno di questo mondo questi tre punti si debbano affrontare al più presto diritti frequenze e visitare Thérèse
Bene grazie avvocato Novari c'è un altro soggetto nuovo nel mercato televisivo che la tv satellitari e qui abbiamo il portavoce fiscali il collega Tullio
Camiglieri tutti quanti anche chi ancora non ne abbonato a Sky sa qual è la forza l'impatto innovativo di questa di questa piattaforma satellitare abbiamo visto tutti las la capacità di fare informazione in un modo ancora più moderno e mi permetto di dire
Equidistante neutrale da parte di Sky che anche delle trasmissioni di approfondimento
Che riescono affari ascolti opinione anche in orari insoliti ne cito una per tutti
Per tutte visto che qui con noi la trasmissione del pomeriggio di Maria Latella per esempio è un modello di dibattito veloce nove diciamo abbastanza soprattutto noi meridionali a quell'ora magari preferiremmo consumare la controra con tutti i riti annessi e connessi della controra ma invece e un tipo di informazione diciamo
Nuova che Sky riuscito a fare allora Camiglieri
Il terzo polo che abbiamo sempre vagheggiato prima adesso di parlare con i duopolistico il terzo polo secondo te
Potrà essere la TV satellitare sarà la TV satellitare OC o sono mercati differenti
No io credo che siano mercati differenti la la la televisione a pagamento io sono abbastanza convinto sia complementare la televisione in chiaro perché hanno proprio per missioni
Due politiche diverse e noi abbiamo fatto una scelta di dare tanti canali tanta scelta all'interno di questi canali ognuno tenta di trovare l'offerta che che più gli aggrada credo tra l'altro che Valentini che che diciamo è un è un è un attento osservatore del panorama televisivo italiano giustamente
Definisce Scarry senese ad evitare perché lo è ecco io però credo che noi siamo soprattutto una televisione siamo fornitori di contenuti produciamo il prodiano contenuti e credo che questo deve essere il salto che tutti gli operatori televisivi in questo Paese devono cominciare a fare
Cioè questo essere ancorati a vecchie piattaforme a una o all'altra credo che e questo va riconosciuto al ministro Gentiloni quello di aver aperto un tavolo
All'interno del quale tutte le realtà di questo paese si confrontano per un passaggio ovvero al digitale a questa a questo grande vantaggio a questa grande merito quello di direttore ne dobbiamo passare attraverso un sistema diverso è un po'come diciamo le strade e le autostrade
Le Ferrovie diario porti un sistema sanno sviluppa al proprio interno tutte le reti adeguate a far sì che l'utente poi decida di prendere un aereo un'automobile o un treno
Ecco l'importante che tutte queste piattaforme abbiamo la possibilità di svilupparsi
Nella maniera adeguata è una maniera equilibrata dopodiché probabilmente chi oggi opera su una piattaforma domani opera sull'altra noi oggi operiamo sul satellite perché naturalmente
Era di Atta forma che riteniamo più adeguata ma insomma credo che lo sviluppo che avrà la banda larga lo sviluppo del cavo
Tutto questo deve porre gli operatori televisivi da un altro punto di vista cioè vedere che le piattaforme si sviluppano estere pronti ad adeguarsi a uno sviluppo che sia diverso per concludere all'utente finale
Se il telefilm gli arriverà dal cavo dal sa dare tolta al terrestri interesserà poco quello che l'interesse ad avere un buon telefilm un buon prodotto e una qualità
La che richiede quotidianamente di a vere a Praga che ha ha nella propria casa e della quale poter usufruire nei vari momenti della giornata e nei vari giorni della settimana
A
Caccia del mitico terzo polo ammesso che prima o poi parliamo di polo televisivo è voglio dire avete già parlato abbondantemente di politica di conflitto di interessi quindi io me ne terrò accuratamente alla alla larga
A caccia o inattesa Manhattan da il Terzo Polo le televisioni private locali come sappiamo tutti per esperienza rappresentano di fatto solo di anticipare una tesi Kakà al presidente Confalonieri rappresentano oggettivamente un circuito alternativo perché seppure a livello locale
Circoscritto territorialmente
Ognuno di noi nella propria esperienza diciamo cittadina provinciale e regionale
Conosce e ascolta segue le tv locali allora noi abbiamo qui Marco Rossignoli che rappresenta più di trecento
Di televisioni locali vorrei chiedere al Luís oggi come le televisioni locali vivono questo diciamo rapporto questa concorrenza questa competizione con i due grandi poli televisivi nazionali
Ce la fate o non ce l'ha fatta Pedio partirà innanzitutto
Grazie a una sia io partirei innanzitutto da un da un dato che è utile fornire oltre a quelli che sono già sono stati detti cioè qual è il il fatturato complessivo attuale delle televisioni locali in Italia c'è un dato di quattrocento milioni di Euro quindi facilmente come dire valutabile rispetto a quello che che il fatturato complessivo del di di RAI e Mediaset nel e quindi un confronto in termini numerici tra tra il duopolio e gli altri soggetti che operano nel nella televisione terrestre questo rende l'idea e quindi noi
Vediamo con voglio dire con con estremo favore il passaggio dal dal punto interrogativo al punto esclamativo del
Sulla valutazione del duopolio perché il problema del duopolio è un problema tutto politico oggi esiste il duopolio perché le città e le scelte politiche che sono state fino ad oggi operate sono andate in questa direzione
Se intervengono oggi delle scelte ed è questo l'auspicio che o nel nel mondo televisivo locale
C'è proprio e e lo cogliamo da questo passaggio dal punto interrogativo il punto esclamativo se intervengono delle scelte politiche che vanno in una diversa direzione è possibile passare da dal da una situazione di duopolio al pluralismo
Però dobbiamo intenderci cioè il il duopolio è un duopolio che oggi esiste fortemente nel mercato analogico e nel mercato analogico c'è un duopolio delle risorse pubblicitarie
Se si va a un sistema televisivo digitale senza
Introdurre preliminarmente dei correttivi nel mercato analogico noi non faremo altro che replicare il sistema duopolistico
Del del mercato televisivo terrestre che che oggi c'è nell'analogico nel digitale creando un duopolio ancora più stringente perché a fianco
Alla al duopolio delle risorse pubblicitarie ci sarà anche quello delle infrastrutture di trasmissione dei dei canali di trasmissione ecco quindi che
Io credo che bisognerà intervenire innanzitutto sul sul mercato analogico Conde delle efficaci misure di antitrust e anche con delle norme di di e di riequilibrio del mercato pubblicitario che favoriscono in Qualcomm ha modo di investimenti pubblicitari sulle sulle televisioni locali queste sono le su questo noi diamo anche formulato una serie di proposte ci sono nel programma dell'Ulivo spiega sicuramente delle degli spunti interessanti anche il ministro Gentiloni intervenendo a un nostro recente convegno per il trentennale dell'emittenza privata
Ha dato soddisfazione a al nostro mondo in in questa direzione credo che bisognerà lavorare in in questo senso concludo nel dire che la la l'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni nel nel nel suo precedente mandato quindi il dai primi sette anni prima del del rinnovo aveva adottato proprio in fase finale un provvedimento molto importante c'è un provvedimento da una parte riconosceva in maniera inequivocabile la sussistenza del duopolio
Dall'altra parte però introduceva delle misure correttive che erano site le misure correttive che adottava per la prima volta quindi anche questo è un provvedimento importante ma non fu una scelta coraggiosa fu una scelta molto timida perché perché furono delle scelte indirizzate soltanto al mercato digitale
E se il mercato digitale rape viene inizia khomeinista come iniziato dopo le televisioni dove le decisioni locali soffrono del del problema della dell'assenza di rischio che senza di risorse dell'assenza di frequenze sicuramente il duopolio sarà inevitabile anche nel digitale bisogna intervenire ora certamente con delle Nord con delle norme correttive sul piano legislativo e con degli interventi correttivi sul piano regolamentare da parte dell'autorità
Terrà Driss traversare il mercato e permettere alle televisioni locali di poter effettivamente contea etere perché senza questo passaggio non lo potranno mai effettivamente fare
Grazie Rossignoli
Io so di non avere bisogno di ricordarvi l'importanza del tema di cui stiamo parlando però è chiaro che quando si fa questo discorso fra gli addetti ai lavori il pluralismo
Dell'informazione e la libertà di concorrenza la pubblicità le norme antitrust
Si rischia
Volenti o nolenti di scivolare nel tecnico allora tutti quanti noi mi permetto di richiamare l'esperienza di ciascuno soprattutto in famiglia tutti quanti noi sappiamo quanto la televisione influisce sui nostri comportamenti su quello dei nostri figli
Sulle nostre abitudini sui nostri usi e consumi
Avendo stasera alla privilegio di sedere alla destra del ministero e alla sinistra
Del presidente della Rai vorrà pure dire qualche cosa caro
Franca Angrisani per il mio futuro io vedo che il ministro continua giustamente a prendere appunti
E parlottando poco prima col presidente della RAI
Gli facevo vedere una frase che ho recentemente citato in un mio sabato del villaggio io questa dannazione di dover cercare un apporto esce ogni settimana
Nei libri in uscita questa citazione però secondo me fa molto pensare adesso io non la voglio sottoscrivere la riferisco poi ognuno se dovrà la commenterà come vuole son poche righe e ve le leggo
Contro la televisione e inutile lottare
Se vuole può portarci via i nostri figli a diritto di vita o di morte su di loro
Perché lei che gli ha insegnato per cosa valga la pena di vivere o morire
Ecco questa è una frase che secondo me adesso al di là delle valutazioni che ognuno di noi può fare attenzione io
Al momento lavoro in un giornale diciamo nella carta stampata ma non mi voglio precludere
Possibilità per il futuro lungi da me l'idea di demonizzare o criminalizzare la televisione sta di fatto però che la televisione a un impatto una capacità diciamo
Invasiva molto più di qualsiasi altro mezzo allora e qui che sorge il problema appunto del pluralismo dell'informazione dell'articolazione delle voci della libera concorrenza
Noi abbiamo qui la fortuna di avere intorno a questo tavolo
Il dottor Perri sì c'è che rappresenta Telecom un grande gruppo di telecomunicazioni italiana che come sapete e
L'editore de La sette
La sette e una televisione sicuramente di qualità una mia opinione personale ovviamente quindi discutibilissimo a ma insomma mi permetto di dire che è una televisione che si sforza
Di essere una televisione il intelligente una televisione agli antipodi di quello di quella che la adorabile signora Franca Ciampi chiamava la tv deficiente
Allora di domando come mai come mai La sette essendo appartenendo a un grande gruppo a cui sicuramente non mancano i mezzi le risorse e facendo o per lo meno perseguendo un modello di televisione intelligente come mai nonostante tutto questo
Non riesce passatemi l'espressione a bucare il ritiro
Come mai a una quota di ascolto
Ma che se non erro si aggira a stento intorno al tre per cento e come mai a ancora appena il dieci per cento delle frequenze televisive
Prima
Dopo aver ringraziato l'Udeur per questo per questo invito è questa occasione vorrei adesso ringraziare il moderatore per il complimento che ovviamente che ovviamente condivido
C'è da dire questo noi abbiamo preso La sette che faceva più o meno uno virgola sette per cento dell'audience oggi è stabilmente sopra il tre dopo di che ognuno di noi può a vere delle opinioni sull'attendibilità di questi dati ma insomma
Grosso modo prendiamoli prendiamoli per buoni quindi in tutti i casi abbiamo lo sforzo che è stato fatto è stato quello di raddoppiare di raddoppiare l'audience
Ora vede dottor Valentini la televisione televisione prima di tutto un'azienda e alla fine i conti devono quadrare
Opera un raddoppio dell'audience nelle condizioni del mercato pubblicitario italiano un obiettivo Crespo noi riteniamo straordinariamente importante siamo tra l'altro l'unica televisione generalista che continua a crescere nell'audience e cioè che non è direttamente colpita dalla cecità di scala mentre sia sia RAI che Mediaset in qualche modo hanno dovuto risentire risentire della crescita della crescita di scale
Scusa
Detto detto questo
Dopo di che si dopodiché abbiamo dovuto investire duecentocinquanta milioni di euro per rispondere alla sfida del digitale
Cosa che da cui non potevamo esimerci ma per una piccola televisione si tratta di un investimento di un investimento di grande dimensione il risultato è che ha dopo cinque anni di esperienza
I conti ancora non sono non sono pienamente soddisfacenti questo per rispondere alla domanda del del del del moderatore avessimo messo quattro volte più risorse è molto probabile che i conti sarebbero ancora più ancora più sofferenti il successo tuttavia tuttavia c'è
Ora che cosa ci aspettiamo dall'evoluzione del sistema io aspetto con ansia le le proposte di modifica che il ministro Gentiloni annunciato per il mese prossimo teste eccellenti citerà senza ben ne sono ne sono convinto io penso che lui è in un'obiettiva difficoltà perché da un lato questo lui lo sa bene
Da un lato ha a che fare con un mercato con una sconosco cultura televisiva che e che sarà ancora per alcuni anni largamente dominata nel Paese dalla televisione generalista analogica
E d'altro canto bisogna tenere conto di una dirompente evoluzione tecnologica noi abbiamo una doppia convergenza da un lato la convergenza fra la telefonia fissa la telefonia mobile e dall'altro la convergenza fra il mondo delle telecomunicazioni e quello dei media cioè quello dei quello dei contenuti
Governare un sistema avendo presente soltanto la struttura dell'analogico rischia di ingessare urlo ma d'altro canto non si può ancora pienamente legiferare
Per un'evoluzione tecnologica per una convergenza che soltanto che soltanto ai suoi inizi
Ora che cosa che cosa ci aspettiamo che cosa ci aspettiamo nuovi in primo luogo e questo è stato annunciato e mi associo a quello che diceva Camiglieri speriamo che il meccanismo funzioni
Un percorso è una strategia credibile per il passaggio al digitale questo mi sembra la la la abbiamo avuto troppe incertezze sul digitale ebbene adesso a prescindere dalle date cominciare ad avere certezza
In secondo luogo e l'abbiamo detto dal primo giorno quindi non è una piaggeria rispetto al nuovo governo rispetto alla legge Gasparri il punto
Che non poteva funzionare era quello del sì
Aggiungerei che il meccanismo che vogliamo ricordare per chi non se lo ricorda che cos'è il sistema integrato delle comunicazioni cioè quel grande paniere in cui il legge Gasparri che io qui non definisco famigerata come in genere faccio su Repubblica aveva immaginato per un minimo di rispetto ai suoi
Ma anche feste diciamo parlandone da vivo a prendere la si può fare ma
Perché la legge Gasparri aveva immaginato ma come grande calderone in cui riversare non solo le risorse pubblicitarie in senso stretto ma una serie di voci diciamo quantomeno spurio o eterogenee
Ora il
Questo è un sistema che non può funzionare un riferimento che si è dimostrato che si è dimostrato improprio e e distorcente a prescindere dal fatto che tra l'altro nel sistema definito dalla legge
Dove si stabilisce un tetto del venti per cento per tutti gli operatori guarda caso questo tetto scende al dieci per cento per un solo operatore cioè per per Telecom Italia misura a nostro avviso palesemente assurda da un lato ecco dal sul terzo dal punto di vista economico ma palesemente incostituzionale
Per quanto riguarda invece la capacità trasmissiva che l'altro noto è stato è stato è stato sottolineato
è evidente che c'è un problema e anche evidente che dopo un lungo periodo in cui gli operatori pubblici e privati sono andati sul mercato per comprare liberamente frequenze operazioni di esproprio sono sono inconcepibili quindi bisogna trovare rimedi metodi meno dirigisti possibili meno interventisti possibili
Perché capacità trasmissiva sia messa a disposizione sia degli editori che non dispongono di capacità trasmissiva sia degli operatori televisivi la cui copertura
è insufficiente questo
Ci al momento mi scusi se la interrompo qual è la il lungo il tratto sulla cosiddetta illuminazione
Del territorio nazionale da parte della SEC no noi abbiamo abbiamo un'illuminazione che non è comparabile a quella di RAI e Mediaset ma che è una scopertura sia sia sul piano dell'analogico che sul piano digitale
Abbastanza abbastanza soddisfacente siamo sul settanta ottanta per cento dalla copertura dalla popolazione
Arrivare al al di là del novanta per cento è economicamente proibitivo quindi qualche meccanismo di di condivisione quanto qualche meccanismo di condivisione deve essere trovato
D'altro canto però bisogna rendersi conto Camiglieri lo diceva bene che in prospettiva il consumatore potrà vedere il prodotto a prescindere dalla piattaforma
Dalla piattaforma di cui dispone quindi la legislazione deve partire dall'idea che il processo di convergenza è già cominciato
Bene grazie
Allora siamo arrivati diciamo stiamo arrivando
Al nocciolo del problema cioè a interloquire con i due rappresentanti del duopolio il presidente Petruccioli presidente Confalonieri io devo ringraziare in particolare il mio vecchio amico Clemente Mastella non solo per l'invito ma perché mi ha dato sento la prima volta che sono stato invitato l'opportunità di bene questa magnifica acqua che spero faccia anche bene alla salute e magari se ne trarrò perché ha qualche beneficio tornerò più spesso mi corre è il vino mi dicono che ancora meglio e quindi è un'occasione in più per no mi corre solo l'obbligo di dire che la frase che ho letto prima e tratta da un libro di Walter Siti intitolato troppi paradisi pubblicato da Einaudi perché altrimenti è un furto uno scippo non è ovviamente una mia frase e per la antica deferenza che porto al presidente Petruccioli piuttosto che fargli una domanda mia io gli citerò rapidissimamente tre spunti che gli offre il presidente dell'Authority sulle comunicazioni
Corrado Calabrò nell'ultima relazione del luglio scorso
Il presidente Calabrò come già è stato ricordato al senatore Napoli parla innanzitutto di dominanza congiunta di RAI e media sette sul mercato
Dice che a proposito del passaggio della transizione dall'analogico dal sistema attuale al sistema digitale che dovrebbe consentire una non solo una moltiplicazione dei canali ma anche una maggiore interattività almeno questo è diciamo negli auspici il presidente Calabrò dice che c'è un periodo intermedio al quale non si può guardare con attendismo come sta facendo la RAI e poi ancora a pagina ventidue dice purtroppo la RAI versa in angustie
Allora presidente Petruccioli se vuoi il rispondere a queste tre osservazioni del presidente Calabrò lo lo ha già fatto in parte nei mesi scorsi ma veniamo alla questione questo passaggio
Dal dall'analogico al digitale ci può effettivamente consentire diciamo di superare il duopolio oppure si rischia come molti di noi temono di passare dal duopolio analogico al duopolio digitale
Allora sarà sarà l'antica deferenza a cui ha fatto riferimento Valentini ma diciamo mi presentai una misura assolutamente esorbitante rispetto a quello che io sono io sono il Presidente
Del consiglio di amministrazione della RAI e in questa sede rappresento
Il servizio pubblico pensare che io ossa essere esteso a cogestore del duopolio significa andare ma non sono io che lo penso diventa molto oltre la realtà delle cose molto oltre la realtà delle cose io ho fino a qualche fino a un anno fa facevo parte voglio usare un linguaggio preciso e univoco sperando di stimolare come del resto i miei predecessori tutti a farlo
Fino a un anno fa io facevo frequentava i luoghi dove si definiscono le regole il Parlamento da un anno sono scesi in campo come giocatore quindi io al momento non devo discutere delle regole io devo seguire le regole che ci sono posso naturalmente
Esprimere gli auspici come faro rapidissimamente adesso ma per il momento bisogna seguire le regole allora che cosa si chiede al giocatore servizio pubblico RAI
Si chiede di giocare bene
Quindi fornire un prodotto buono e ci sono tante critiche su questo non appena non sempre si gioca bene
E anche di vincere si chiede si chiede anche di vincere perché tutti voi ricorderete
Nel mondo politico nel mondo giornalistico quando la RAI
Va al di sotto degli ascolti rispetto a Mediaset a causa del modo in cui è configurato
L'assetto attuale
Del il sistema televisivo italiano e si dice va be allora quelli che dirigono a RAI sono subalterni a media sette cioè a Berlusconi
Questo è quello che abbiamo per fortuna non in quest'ultimo anno perché c'è andata bene
Ma insomma prima io ho letto su tutti i giornali di questi questi esami allora
Se si chiede al servizio pubblico e se ne fa un metro di giudizio di giocare bene ma anche di vincere ebbe evidentemente chi lo dirige deve cercare di ottenere questi risultati gioca bene e vincere
Dentro le regole date allora l'auspicio che io faccio e termino su questo
è ne faccio due è che si che vengano delle regole o comunque degli impegni chiari
Il primo è questo si fissi con certezza e in modo irrevocabile la data di cessazione delle trasmissioni analogiche
Così che utenti
Soggetti che producono quelli che fanno gli apparecchi e così via sappiano che da quel giorno
Non ci sarà più trasmissione analogica e quindi si preparino per quel Secondo
Si fissi per favore e lo faccia anche l'autorità per la parte di sua competenza il limite massimo delle frequenze a cui ciascun soggetto che agisce nel settore televisivo deve può aveva arrivare
Siccome nel digitale
Sono diciotto quali
Può veicolare quattro canali diciamo più o meno con la caratteristiche tecniche di quelli attuali sono settantadue canali di questi diciotto multiplex sei sono destinati alle trasmissioni locali ne restano dodici
Quanti multiplex ciascuno di noi può avere quattro tre ce lo dica
Dopodiché noi entro quei limiti facciamo il nostro dovere
Cerchiamo di ottimizzare i risultati cerchiamo di fare il prodotto migliore cerchiamo di vincere
Non è che io penso che il servizio pubblico debba avere regole diversa da tutti gli altri
Questa è la condizione per a vere il superamento di quello che si chiama duopolio
E non dimentichiamo che in Italia fra l'altro pendente nella televisione generalista parliamo partiamo dal monopolio chiaro e siamo passati al duopolio vogliamo passare altri poli o quadri polio
Vogliamo avere come io ritengo che sia giusto avere una maggiore liberalizzazione del settore perché sicuramente oggi il livello di liberalizzazione del settore è assolutamente inadeguato anche ai fini dello sviluppo dell'uso delle nuove occasioni tecnologiche e si fissi il limite ripeto dodici multiplex a quanti ognuno può di quanti ognuno può disporre
Questo è il modo in cui si regola il mercato si danno le responsabilità le aziende e quindi può qui effettivamente si creano le condizioni di una più libera competizione di un maggior pluralismo aziendale aziendale
Perché una delle cose oltraggio car bene e a vincere una delle cose che al servizio pubblico giustamente si chiede è di garantire al suo interno il pluralismo
E questo non lo si chiede a nessun'altra televisione
Ci sono altre televisioni pluraliste che lo fanno però per loro libera scelta non per obbligo di legge e di contratto come siamo noi grazie
Presidente Confalonieri io
Personalmente come sanno quelli che leggono Repubblica L'Espresso sono circa vent'anni che cioè dall'ottantaquattro che faccio polemica prima con Fininvest e poi con media sette voglio cogliere l'occasione qui stasera
Trovandoci in questo posto così almeno e in
Compagnia così assortita di direi che
Per quel poco che vale la mia opinione personale
è arrivato il momento io penso che adesso lo dico senza ipocrisia senza retorica
Che sia arrivato il momento di trovare una via d'uscita di trovare insieme questa via al superamento del duopolio dico insieme i due poli televisivi e i due poli politici soprattutto penso che in questo momento la vittoria del centrosinistra
Se sì rifugge qualsiasi tentazione di vendetta di rappresaglia di ritorsione che certamente non sarebbe legittima non sarebbe legittimo confondere una grande azienda nazionale come media sette con Forza Italia tanto meno con il centrodestra però sia arrivato il momento appunto di mettersi intorno a un tavolo questo qui
Del ministro Mastella e di Telese potrebbe forse essere l'inizio per cercare insieme al nuovo ministro Paolo Gentiloni
Che lo dico senza infingimenti perché ci conosciamo da ormai da da quando eravamo ragazzini cioè forse la persona più equilibrata più moderata più ragionevole terra gestire un momento di questo tipo allora io penso o ricordo sempre quando ho l'opportunità di parlare con lei in pubblico che già a suo tempo lei e Walter Veltroni ipotizzasse una volta un disarmo bilanciato per cui RAI da una parte e Mediaset all'altra avrebbero potuto avere solo due reti in modo da favorire una maggiore articolazione del mercato
Adesso siamo certamente in una fase nuova è stato già detto ampiamente ci sono nuovi Soggetti c'è la prospettiva del digitale resta però il problema che diciamo nell'analogico che e comunque la tv generalista
Quella gratuita a parte il canone RAI ma insomma quella che possiamo vedere tutti quanti accendendo l'apparecchio senza bisogno di decoder ed incentivi
Esistere una situazione diciamo di duopolio io penso che lei conoscendo la sua sensibilità che lei oggi non non voglia più difendere diciamo lo statu quo ma ci possa agli ottavi
A tutti gli altri interlocutori prima di dare la parola al ministro Gentiloni a trovare uno sbocco una via d'uscita per superare il duopolio come dice il titolo di questo dibattito con tanto di punto esclamativo senza ledere certamente gli interessi legittimi delle due grandi aziende la RAI da una parte Mediaset dall'alta che finora hanno operato su questo mercato
Intanto vorrei fare prima di tutto i complimenti al nostro ospite affettivo
Vent'anni
Membro del Parlamento sono una gran cosa
Giuseppe
Ho fatto i complimenti dei sono persi ripeto
Complimenti davvero vivissime perché con grande politico poi lo dico con amicizia di di essere stato anche avversario al dibattito precedente c'era De Mita Estadio quanto De Mita è stato avversario dalla Fininvest allora di Berlusconi Craxi è stato un pezzo di storia d'Italia e allora interloquendo non col mio vicino ministro ma col ministro della Giustizia vorrei dire ma è giusto
A un certo punto parlare perché qui non l'abbiamo detto ovviamente esplicitamente ma sottinteso era dare botte in testa a Mediaset dovere diminuirne l'importanza danneggiarne la dimensione danneggiarne ovviamente fatturati ma è giusto tutto questo
Qui o se intanto parliamo di duopolio siamo in sette
Su questo tavolo a parte le due istituzioni quella presentata ed istituzioni anche il signor Valentino in otto moderatore
Appartiene a un gruppo che ha una sua televisione grazie alla famigerata Gasparri tanto per per sottolineare qualcosa può c'è qualcosa che non faccio un boicottaggio poi c'è un signore alla mia sinistra dopo Napoli che rappresenta in Italia l'ottavo uomo più ricco del mondo diciotto virgola qualche cosa miliardi al qualche cosa lo lasciamo lì miliardi di dollari
Poi c'è e l'ha detto prima Rossignoli un fiorente
Mondo di televisioni locali alla nostra testa ci sono due colossi
Che li conosciamo tutti uno e Telecom l'altro ero preparato che stanno per sposarsi o per fare qualche soffrirà
Perché non è magari allora presidente bastare come pasta sui giornali sono piene caro fa
Lei appena un attimo camerieri lasciamo parlare Confalonieri e poi facciamo facciamo in tempo a fare una nuova polemica pure ovvero se ognuno no no ma terra e la funzionalità del infatti allora un apposito colpito esclamativo col punto di domanda siamo in sette e noi siamo i più poveri tipo stupro rimasi perché siamo il popolo veneto più degli altri a parte loro ovviamente
Relatore un microfono allora Massimo presidente guai le cedo il mio però vorrei che i colleghi giornalisti registrato però questa generosità
A Parigi
Ecco qui le ragioni sono della concorrenza nuovamente allora siccome non ci ha regalato niente nessuno digitale o analogico
Il mondo televisivo
Commerciale italiano è nato in un certo modo si compravano le frequenze si occupavano le frequenze e chi lo occupava poi ci sono stati vari riconoscimenti di legge il decreto famoso la legge Mammì la legge Maccanico
La legge sessantasei del due mila uno e anche il digitale ha avuto questa impronta si comprava noi le frequenze l'abbiamo comprata e noi l'ha comprata Telecom le ha prese la RAI e quindi abbiamo fatto quello che ci era consentito la dalla legge adesso si arriva e si dice voi dovete essere ridimensionati
E dovete essere dimensionati a favore di qualcun altro ministro dalla giustizia e ti do del tu perché visto che qui si può darlo no
E infine anche perché ce lo siamo sempre dati mai giusto tutto questo un'azienda che ha un suo valore
Anche sociale noi diamo lavoro a diverse migliaia di persone
Anzi decide di Mediaset mettiamo anche indirettamente rappresentiamo poiché la televisione se ne potrebbero fare
Decine o centinaia di citazioni come quelle che ha fatto Valentini che la televisione deficiente che questo che quest'altro poi è chiaro che se lasci bambini di cinque anni da soli a vedersi firma mezzanotte magari quelle a luci rosse per non è che gli dà una grande educazione sentimentale ma ognuno faccia la sua parte nella società ma io dico questo l'assunto di partenza vogliamo creare la concorrenza come se non ci fosse mai restiamo l'abbiamo investito una valanga di soldi da digitare abbiamo messo un miliardo tra un miliardo un miliardo e mezzo
Di di Europ comprando le frequenze che c'era consentito comprare comprando i diritti facendo quello che si deve fare
Oggi la concorrenza è fatta
Dei soggetti che sappiamo denominati prima e sono soggetti importantissimi
Se hanno voglia di investire hanno le possibilità di farlo e hanno le possibilità di fare i fatturati di utili che sono alla loro portata e che nei settori dove sono in espansione si fanno noi per esempio sulla tecnologia futura
Siamo di Capatti nei confronti di Telecom
Perché perché Telecom ha la possibilità di fare il famoso triple play dove può fare l'intervento che può fare a Treviso e sono questi meeting bello fonico è un qualche cosa che ha la portata di questi due ore che molto in gamba tarato perché ha saputo fare da quarto incomodo dove c'erano degli incumbent darà prova anche che laddove ci sono posizioni di dominanza per usare quello che il termine che usa l'Agcom beh uno entra investe e ha investito parecchio e trova il suo spazio
è questo che io dico adesso rivolgendomi mi pare giusto a un certo punto proprio da un assunto affretto dire dobbiamo assolutamente ridurre di ridimensionare Mediaset Mediaset che un terzo di Berlusconi ma per due terzi e del mercato
Del mercato di azionisti non soltanto italiani perché il cinquanta per cento nel capitale di Mediaset è in mano ad azionisti stranieri e lo dico sempre sa Dio quanto l'Italia ha bisogno di capitali stranieri
Rappresenta ripeto capacità creativa capacità organizzative e così via
Perché per fare a tavolino un operazione dirigistica quando lo si fa il nome di una liberalizzazione che c'è già di fatto investite e avrete i vostri torni questo il punto grazie
Voi
A Mediaset tema
Miria proprio del del lo strumento del moderatore
Nelle ed è inutile fare domande al ministro Gentiloni perché già vedo che ha una un taccuino pienamente degli appunti a cui risponde voglio voglio soltanto ricordare un dato ma non al ministero ma insomma tutti noi e cioè che l'attuale sistema duopolistico per quanto riguarda il sistema analogico
E
Diciamo sotto una spada di Damocle perché questo sistema che negli anni negli ultimi venti venticinque anni si è formato al di fuori
E spesso o perlomeno qualche volta al di là delle leggi e sottoposto a una cesura della corte costituzionale
Per cui se questo problema non viene affrontato e risolto ragionevolmente ripeto ragionevolmente senza punire o mortificare nessuno il rischio e che prima o poi sia la corte costituzionale a intervenire
Per sanzionare il duopolio avendo già osservato in una sentenza che cito a memoria che non basta l'evoluzione tecnologica
De le verso l'analogico per sanare
La situazione quo ante allora penso qui di chiedere al ministro Gentiloni di fare uno sforzo per tutti voi per il ministro Mastella
E di anticiparci per quanto possibile le linee se non i contenuti del provvedimento che si accinge a proporre al Parlamento alla sua maggioranza per dare finalmente un assetto più equilibrato al sistema televisivo italiano là dove per il sistema si intende appunto l'insieme non solo Mediaset
Come forse vorrebbe
Bertinotti tanto per sa che i nomi ma il Complesso del sistema che riguarda la RAI Mediaset e tutte le altre televisioni
Sì cercherò anche se
Al di là dei dei dettagli che ovviamente saranno resi noti nelle prossime settimane il tempo non non consente di di entrare troppo
Ma partiamo dal dall'obiettivo
Che poi ci riporta al titolo di questa di questa iniziativa di cui ovviamente ringrazio Clemente l'Udeur
Perché bisogna andare oltre il duopolio per i l'obiettivo che l'azione di governo in questo campo si propone si potrebbe descrivere così
Aumentare l'offerta televisiva renderla se possibile più ricca più plurale
Più diversificata
Serve queste utile
Io penso che noi senza andare a cercare la risposta chissà dove basta che ci cerchiamo la risposta nello sviluppo del nostro Paese degli ultimi decenni
Perché sia per la politica non ci dimentichiamo mai qui siamo in una sede politica
Che l'aumento dell'offerta televisiva è una condizione fondamentale del pluralismo
Se ci sono pochi editori o addirittura un solo grande editore privato come è stato per la televisione italiana negli ultimissimi anni che tra l'altro aveva anche un ruolo politico c'è un problema
Se invece c'è una pluralità di editori c'è una maggiore ricchezza e non e non andiamo dietro a chi racconta che la televisione non ha un'influenza nella politica per chi come noi
Deep Clemente Mastella è stato tra i primi che si è occupato del rapporto tra politica e televisione forse venti trent'anni fa
Chiunque
Vive di militanza di impegno politico sacche la comunicazione e la televisione è il pane quotidiano
E in un Paese spaccato a metà come una mela
La televisione conta eccome quindi guardiamo gli ultimi anni e vediamo che ogni volta che gli ultimi decenni ogni volta che si passava da un canale a più canali dal monopolio alla televisioni commerciali dalle televisioni nazionali a quelle locale aumentava il pluralismo e aumentava la qualità dei programmi
La qualità dei programmi televisivi a cui noi che noi ci guardiamo non deriva soltanto dalla capacità di questo o quell'editore di questo o quel curatore di programmi e migliorata la qualità dei nostri programmi anche per la proliferazione la moltiplicazione dei soggetti
Qui bisogna fare un passo avanti in questa direzione
Il i dati che citava prima Valentini che di quanto sia concentrata l'audience televisiva le frequenze televisive la pubblicità televisiva in questo Paese ci dicono che bisogna far
Di più se si fa di più se io aumentar hanno gli attori nel palcoscenico televisivo
Tendenzialmente o non c'è una certezza ma tendenzialmente aumento al pluralismo e certamente aumenta l'offerta di programmi e quindi la qualità a questo è un obiettivo di un'azione di governo
Ridurre questo fenomeno di super concentrazione aumentando la concorrenza ora tra l'altro questo obiettivo lo citava il rito in riferimento alla Corte Costituzionale adesso Valentini ma non c'è solo la Corte costituzionale
è un obiettivo che viene chiesto al Governo italiano da diverse Soggetti da diverse autorità nazionali e internazionale
Abbiamo l'Unione europea
Che ha aperto una procedura d'infrazione nei confronti del governo italiano sostenendo perché così come congegnata la normativa italiana
Noi rischiamo di avere un una televisione digitale la televisione del futuro con gli stessi guai della televisione di oggi
E ci dice di cambiare le leggi italiane per porre rimedio a questo problema
Secondo abbiamo l'Autorità delle Comunicazioni italiane
Che parla di duopolio congiunto
In un certo senso di una o poche ore prima si parlava di punti esclamativi punti interrogativi è l'apoteosi il duo poche cosa vuol quella dei una roba
è un'espressione forse tecnica pie cosa significa duopolio congiunto l'autorità sostiene e l'Unione europea conferma anche se chiede dei chiarimenti tecnici
Che in Italia ma non perché Petruccioli e Confalonieri la sera si telefonano come facevano tempo fa i direttori dei maggiori quotidiani oppure alcuni loro emissari passando così i titoli dei programmi o chissà che cosa
Ma sostiene che è la condizione oggettiva
Due editori simili tre reti ciascuno il fatto che debbano in un certo senso sostenersi a vicenda che fa sì che questi due monopolisti
Sono in duo polio congiunto quindi escludono tutti gli altri soffermandosi tra loro due
Allora il governo si muoverà
E si muoverà con una proposta che presenterò nelle prossime settimane entro il mese di settembre anche perché ha dei vincoli istituzionali per muoversi
La Corte costituzionale l'Unione europea l'autorità delle comunicazioni
In che direzione si muoverà il governo
Ma io dico alcune cose tra l'altro sotto forma
Di domande
Diciamo così domande che che che poneva alle istituzioni al Governo al Parlamento il presidente Petruccioli le diceva già Luís perché quelle domande già comportano una risposta noi abbiamo bisogno di un sistema e quindi una nuova legge che innanzitutto corregga ciò che della legge attuale definitivamente sepolto il sì che ne parlava giustamente
Perisic il quella strana privatizzazione della RAI che non si è mai neanche cominciata e che non esiste più minimamente e l'idea che il digitale terrestre potesse arrivare quest'anno spegnendo la televisione analogica e finanziando i decoder dobbiamo cambiare queste tre cose
Dobbiamo inserire delle regole del gioco chiare lo diceva Petruccioli sui limiti di accesso alla capacità trasmissiva alle frequenze
Quanta parte di frequenze trasmissive può occupare ciascun editore con un obiettivo non di avere sul piano nazionale centocinquanta editori televisive mica siamo deficienti sappiamo benissimo che editori nazionali televisivi possano essere tre quattro cinque anche con il digitale che ne aumento era potenzialmente il numero sette otto non non due però quindi limiti alla capacità trasmissiva limiti alle risorse pubblicitarie perché ai ebbe a dire
Chi vuole entra e chi vuole entra nel mercato televisivo attuale della televisione analogica e sono due piccoli problemi primo non ci sono più concessioni disponibili quindi chi vuole entra no chi è già dentro
Può lavorare chi non è addentro non può entrare
E due
E due
Se il mercato pubblicitario è concentrato per oltre il novanta per cento in due soggetti chiunque sa la bici dell'equilibrio di un mercato sa che le cose non possono andare avanti e quindi che ci vogliono degli elementi di antitrust sul piano pubblicitario
Infine io credo che il meccanismo di della nuova proposta di legge della modifiche alla Gasparri debba anche intervenire per favorire l'accesso e il percorso verso il digitale prima Claudio Petruccioli diceva una data certa
La data certa ci sarà tra l'altro nelle nostre discussioni ne abbiamo parlato più volte digitale in Italia avrà come orizzonte una data allineata con il resto dell'europea
Che è il due mila dodici probabilmente sarà il trenta novembre del due mila dodici se vogliamo una scadenza
Per costruirla però bisogna costruire
Delle convenienze delle tappe intermedie sia a livello territoriale sia a livello di reti che gradualmente progressivamente migrano sul digitale
E questa migrazione graduale aiuta l'apertura del sistema voglio dire rubando trenta secondi Giovanni non di più un'ultima cosa
Io non credo che grandi editori televisivi
Come Mediaset e come RAI d'altra parte anche se RAI ovviamente una storia a parte
Debbano o possano avere paura della concorrenza della competizione
Signori noi in questi giorni
Celebriamo tra virgolette il trentennale di una sentenza la Corte costituzionale che segno la fine del monopolio
Il sei novembre Confalonieri ed io credo saremo entrambi a Biella credo così mi hanno detto che c'è anche lei
Perché a Telebiella
Fu prima ancora della sentenza della Corte Costituzionale del settantasei una delle prime rottura del monopolio televisivo ancora in una condizione di semi clandestinità nascevano televisioni
Locali che contestavano il monopolio Mediaset è nata mettendo in discussione il monopolio televisivo
Io credo che oggi il mercato televisivo italiano abbia bisogno di un'iniezione di concorrenza ne ha bisogno la qualità della nostra televisione
Se aumentano i Soggetti e si aumenta la concorrenza io penso che Rai e Mediaset possono avere qualche difficoltà momentanea ma non hanno nulla da temere
Perché l'equilibrio del generale il sistema migliore ed è questa comunque la direzione sulla quale il governo si muore
Bene
Signori con un piccolo sforamento di cinque minuti ma grazie a Dio non abbiamo sporto in questa sede non abbiamo Maggio che domina anni e ballerine
Penso che siamo riusciti in un'ora e poco più a perlomeno offrirvi un panorama abbastanza articolato delle posizioni io se posso
Solo fare una piccola conclusione da parte mia mi auguro primo che non si debba più lottare contro la televisione
E poi che diciamo non sia soprattutto inutile tutto questo per evitare che la televisione abbia come dice il sit-in questa frase che vi ho letto diritto di vita e di morte sui nostri figli grazie