Giorno del Ricordo

Il Coro esegue l'inno nazionale
Bene
Al
Nuovo poco ecco lo
Lo
O
O
O siamo devo però però giugno voglio sottolineo
Nuovo
O o credo teorico
O stavo
Però dato
Girato siamo dialogo salvo voglio Voltaire ma
Iniziamo
Iniziamo questo nostro incontro
Con un po'di ritardo comprensibile
Visto l'impegno di numerosi che c'erano atteso questa mattina
Iniziamo con la lettura
Del messaggio del Presidente della Repubblica
All'onorevole Mirko Tremaglia ministro per gli Italiani nel mondo in occasione del primo convegni internazionale degli esuli italiani nel mondo nella giornata nazionale delle ricordo
Il messaggio dice
Ho accolto con soddisfazione la decisione con cui il Parlamento italiano ha istituito la giornata nazionale delle ricordo
Essa consente di come molare con continuità una grande tragedia della seconda guerra mondiale
Il mio pensiero è rivolto con commozione a coloro che perirono in condizioni atroci nelle foibe
Nell'autunno del quarantatré la primavera del mille novecentoquarantacinque
Alle sofferenze di quanti si dice costretti ad abbandonare per sempre le loro case in Istria e in Dalmazia
Questi drammatici avvenimenti formano parte integrante della nostra vicenda nazionale
Devono essere radicati nella nostra memoria ricordati e spiegati alle nuove generazioni
Tanta efferatezza Fula TAR la tragica conseguenza delle ideologie nazionalistiche razziste propagandate dai regimi dittatoriali che responsabili del secondo conflitto mondiale e dei drammi che ne seguirono
Tutti i popoli europei ne hanno pagato il prezzo
Da allora sono trasporti sposa trascorsi sessanta anni e si sono avvicendate tre generazioni
è giunto il momento che i ricordi ragionati prendono il posto dei rancori esasperati i principi di dignità della persona di rispetto dei diritti fondamentali dell'uomo e dei diritti delle minoranze sono il fondamento dell'Unione europea
L'integrazione realizzata fra i nostri Paesi permette a tutti gli europei di condividere un unico spazio di democrazia e di libertà
In questa nuova realtà unitaria contrassegnata dall'abolizione fisica delle frontiere italiani sloveni e croati possono guardare con fiducia ad un comune futuro
Possono costruirle insieme
Consolidando innanzitutto una convivenza in cui la diversità e fattore di arricchimento reciproco in cui le radici e le tradizioni di ognuno vengono rispettate nella loro pari dignità
Auspico in questo spirito
Che la giornata del dieci febbraio ispirata sentimenti di riconciliazione che di dialogo lasci un'impronta nella coscienza di tutti noi
Italiani europee i cittadini di un mondo che solo una rinnovata unità di ideali e di intenti democratici potrà rendere veramente migliore Carlo Azeglio Ciampi
Il programma prevede il saluto del sindaco di Trieste Roberto Di Piazza
Egli purtroppo indisposto e manda questo saluto
Saluto il vicepresidente del Consiglio Fini il ministro Tremaglia le autorità presenti e soprattutto i rappresentanti delle associazioni degli esuli Giuliani istriani fiumani e dalmati
Il non poter essere presente oggi qui davanti a voi e motivo di particolare dispiacere
E non solo per occasioni in serie che ci darà modo di celebra realmente ciò che per troppi anni abbiamo atteso ma anche e soprattutto perché questo giorno del ricordo fa parte di un processo che stiamo portando avanti con forza e che servirà a ricostruire la storia di quel periodo buio della nostra patria
Un caro saluto il sindaco Roberto Di Piazza al quale mandiamo affidato
Per la città di Trieste porgeva il saluto il vice sindaco Paris Lippi
Porgo i saluti al vicepresidente del Consiglio Gianfranco Fini al ministro Mirko Tremaglia l'autorità presenti a voi tutti che avete ancora una volta ha voluto essere qui oggi per testimoniare l'importanza che a Trieste in questo giorno del ricordo
Un ricordo che arriva dopo sessanta anni di o dosi di odioso silenzio e per il quale come cittadino italiano vi dico scusate il ritardo
Un ricordo però che ci deve unire tutti che deve unire tutte le associazioni degli esuli Giuliani di Istria fiume e Dalmazia perché comune la sofferenza la duplice sofferenza di che ha dovuto lasciare la propria terra
E poi subire la volontà di chi voleva nascondere dimenticare non c'erano scuse per farà cadere Ciocca doc che è accaduto
Non c'erano motivazioni sostenibili perché si dovesse scatenare la furia cieca distruttrice dei comunisti di Tito nei confronti di chi aveva l'unica colpa di essere italiano
Ecco non siamo qui a Trieste capitale morale del sotto proprio per non dimenticare come talvolta accade con chi invece ha tanto rappresentato il nostro spirito nazionale
Oggi abbiamo il piacere di avere con noi il ministro Tremaglia la cui opera forse non è stata adeguatamente pubblicizzata al popolo italiano ma ciò che sta facendo e proprio recuperare dall'oblio i nostri connazionali all'estero
Sì tra
Si tratta di milioni di persone che hanno un legame forte con la patria
Un legame che forse ancora più forte avete e avevate voi esuli costretti a scappare di fronte a minacce di morte costretta a cambiare vita per evitare Paure umiliazioni costretti a lasciare la propria terra ma anche i propri beni
E su questo argomento quello relativo alla restituzione di ciò che è stato sottratto bisognerebbe aprire un capitolo a parte perché nel cammino verso l'Europa che tutti vogliamo noi non ci possono essere ostacoli che impediscono a chi ha subito un'ingiustizia
Di vedersi ripagato almeno in parte per ciò che ha perduto
La vostra presenza qui oggi la nostra presenza qui oggi sono frutto di un lungo lavoro che non è certamente ancora concluso
Non siamo qui a fare polemiche ma siamo qui a fare provocazioni né siamo qui per continuare in quell'opera di ricomposizione della verità che non ci stancheremo riportare avanti finché resteremo al governo della città della provincia della nazione
Perché le foibe e la tragedia dell'esodo a porte appartengono a tutta la nazione altro che memore di parte
Altro che monopolio del ricordo da parte di una Solaria politica se il monopolio c'è stato c'è stato il monopolio del silenzio per sessanta anni
In questo contesto vanno inquadrati gli sforzi di comunicazione come la produzione RAI che milioni di italiani hanno avuto modo di vedere nei giorni scorsi alla televisione
Come il progetto di riqualificazione del monumento alla foiba di Basovizza nuovo centro di documentazione che questa Amministrazione caldamente appoggiato col nostro sindaco di piazza in testa
Come questa nuova legge dello Stato che ci permette oggi di dare ancora maggior dignità per quello che per noi è sempre stato il gene che il giorno del ricordo e per questo faccio un ringraziamento chi questa leggera voluta la portata avanti l'onorevole Menia
Noi continueremo in quest'opera perché tutti devono sapere so ciò che è successo perché non devono esserci vuoti di memoria
Perché deve esserci riconosciuto il martirio di queste genti perché se possiamo fare ancora qualcosa per porvi rimedio e adesso che dobbiamo farlo
Poi ci sono
Prende ora la parola il presidente della Provincia di Trieste Fabio Scoccimarro
Onorevole vicepresidente del Consiglio dei ministri
Onorevole ministro Pericle nel mondo autorità
Rappresentanti delle associazioni degli esuli istriani fiumani e dalmati signore e signori nel porgere il saluto della provincia di Trieste
Desidero trasmettere un fraterno abbraccio a quelle tante migliaia di esuli sparsi in tutto il mondo che quest'oggi pur non trovando sui controlli della capitale morale dell'esodo sono idealmente presenti dei nostri cuori
Il momento atteso da quasi sessanta anni è finalmente arrivato
E stato battuto un altro muro il muro del silenzio
Oggi si celebra in tutta Italia con le bandiere a mezz'asta la giornata del ricordo
Il ricordo di un dramma
Il dramma della morte dei propri cari
Dei propri amici dei propri parenti vittime innocenti scomparsi nel nulla o di un fondo d'una foglia la cui unica colpa
E sopra quella di essere italiani
Il dramma della fuga dell'abbandono delle proprie case mai restituite
Di tutto ciò che è più caro di tutti quei luoghi che riempiono la vita di tutti i giorni
Grazie la nuova RAI tutto questo è stato in parte raccontato a quasi dieci milioni di italiani
Ma come affermato con le lacrime agli occhi uno dei principali attori protagonisti del film il cuore nel pozzo questo deve essere soltanto il primo passo e anch'io mi auguro che molto presto ne seguano degli altri
Perché è bene che tutti sappiano che oltre mezzo secolo l'Italia ufficiale aveva approvato un ingiustificabile senso di vergogna nei confronti di questi nostri connazionali invece grazie all'Italia ufficiale di oggi per coloro che hanno voluto fortemente istituire Lula
Ringrazio chi l'onorevole Menia la giornata del ricordo delle vittime delle foibe e dell'esodo oggi è legge condivisa e approvata da quasi tutto il Parlamento
Oggi lo stato di rendo onore e giustizia morale
E nessuno nessuno si deve permettere di passare dall'oblio della negazione all'affronto della giustificazione questo noi non lo accettiamo
Per i testi scolastici si dovranno aggiungere queste pagine di storia sottolineando però che i torti subiti prima e durante la guerra non possono giustificare il criminale e genocidio attuato quando ormai il conflitto era già concluso
Dovrà soprattutto parlare del coraggio di voi esuli che avete dato tanto esempio di dignità moderazione e tolleranza anche quando non sempre Foster colto in patria come era giusto che avvenisse
Avete avuto il coraggio di affrontare il silenzio per tanti troppi anni
Con lo stesso coraggio che servirà agli uomini di governo degli Stati succeduti all'ex Jugoslavia affinché decidano di venire con noi a ginocchia arsi sulle foibe
In modo che non ci sia più odio tra le nostre future generazioni si possono scrivere una volta per tutte la parola fine su questo lunghissimo dopoguerra
La parola ora al presidente della Regione Friuli-Venezia Giulia Riccardo Illy
Venezia prego
La Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia è onorata di aver concesso il suo patrocinio dopo quello ambito e altamente significativo del Presidente della Repubblica
Alle celebrazione promosse a Trieste per il giorno del ricordo delle sulla dalle loro terre degli istriani dei fiumani dei dalmati della tragedia delle foibe
In questo spirito di convinta adesione porto il saluto della regione autonoma Friuli-Venezia Giulia al quale unisco quello personale
A tutti gli intervenuti all'odierna manifestazione al vicepresidente e ministro degli affari esteri Gianfranco Fini al ministro per gli Italiani nel mondo Mirko Tremaglia il signor Sindaco il vice Sindaco rappresenta il signor Presidente della Provincia a tutte le autorità civili militari e religiose
Un particolare fervido saluto rivolgo agli esuli provenienti da tanti paesi del mondo in rappresentanza delle comunità Giuliano dalmate all'estero
Queste comunità sono sempre fedele ai propri valori e i propri sentimenti e hanno dovuto ricostruire in terre lontane Dieter focolare
E di queste noi siamo orgogliosi DS è stato giustamente detto due volte esuli due volte migranti due volte italiani
La prima celebrazione ufficiale del Giorno del Ricordo istituito con legge del trenta marzo del due mila quattro e un evento importante dal punto di vista storico morale e culturale anch'io voglio rivolgere un riconoscimento achillea promosse in particolare Roberto Menia
Il giorno del ricordo ci consente di riproporre nel tempo ogni anno un percorso collettivo volto alla maggiore conoscenza alla riflessione alla generale divulgazione delle vicende storiche
Che hanno drammaticamente coinvolto nella fase conclusiva e dopo la fine della seconda guerra mondiale
Le popolazione dell'area nord orientale d'Italia ed in particolare la popolazione italiana dell'Istria di fiume del Quarnero e della Dalmazia
In questo modo noi esercitiamo e promuoviamo anzitutto il dovere della memoria onorando le vittime di tali immani tragedie riconoscendo i sacrifici e le sofferenze degli e Sutti esuli che nelle città della Dalmazia Fiume nelle isole del Quarnero
E nelle varie parti del dell'Istria
Tutto hanno abbandonato per amore dell'Italia e della libertà
Le vittime delle foibe e gli esuli istriani fiumani e dalmati come del resto le stesse città di Trieste e di Gorizia hanno pagato per conto di tutta la nazione
Le più pesanti conseguenze della guerra senza avere troppo spesso quel sostegno quella solidarietà alla quale avevano diritto
è giusto che a Trieste venga riconosciuta la sua speciale sensibilità riguarda e che qui tale giornata abbiamo rilievo particolare
Dobbiamo esigere che sia fatta in memoria di verità di tutta la verità senza zone d'ombra senza strumentalizzazioni perché soltanto così la memoria diventa fatto di giustizia dovere morale ed anche riparazione di uno binari e il compito che spetta in primo luogo agli studi storici ma che poi ci coinvolge tutti istituzioni associazioni organi di formazione e di informazione ai cittadini
Infatti dobbiamo tutti operare affinché sia memoria condivisa superando lacerazioni e divisioni
Memoria condivisa nella coscienza civile degli italiani in uno spirito di concordia e di pacificazione
Conosco tesse un messaggio unitario con cui il Parlamento nazionale approvato a larghissima maggioranza anzi quasi all'unanimità la legge istitutiva del Giorno del ricordo
E questa è la strada più efficace più costruttiva e più duratura affinché questa dolorosa pagina della storia delle nostre terre
Divenga in pienezza e completezza è una pagina conosciuta e riconosciuta della storia d'Italia soprattutto dalle nuove generazioni
A questa opera di approfondimento e di divulgazione che riguarda in genere l'opinione pubblica italiana ma che deve essere destinate essenzialmente ai giovani sono chiamate tutte l'istituzione di organi gli organismi culturali soprattutto la scuola la Regione Friuli Venezia Giulia per le sue stesse caratteristiche costitutive
Alla consapevolezza di avere una speciale funzione in questo campo
Se Trieste viene giustamente ritenuta la capitale morale dell'esodo il Friuli-Venezia Giulia colto a Trieste e a Gorizia in altre parti del territorio regionale molte migliaia di esuli istriani fiumani e dalmati
Che costituiscono una componente significativa della popolazione
Per questo motivo la Regione ha fatto e si impegna a fare nel futuro doverosamente la sua parte per concorrere al rafforzamento di una memoria condivisa e quindi alla conversazione alla conservazione
E alla valorizzazione della cultura istroveneto a in tutti i suoi aspetti
Per queste stesse finalità la nostra Regione assieme al necessario concorso degli enti e delle istituzioni locali e a quello auspicabile dello Stato si propone di partecipare alla realizzazione Trieste del Museo dell'esodo Progetto da tempo prospettato
Fortemente
Il giorno del ricordo rinnovato ogni anno e di museo dell'esodo permanente occasione opportunità di conoscenza e di riflessione saranno così la testimonianza viva delle tragedie vissute dal popolo istriano fiumano e dalmata
Costituiranno per tutti un richiamo ad un monito ad opporsi ad ogni ideologia basata sulla violenza sull'odio sulla sopraffazione sull'eliminazione verso altri U omini e donne solo perché ritenuti diversi un invito anzi un imperativo morale a seguire sempre con convinzione anche nelle situazioni più difficile la via del dialogo della convivenza della pacificazione della collaborazione dell'assoluto rispetto dei diritti umani
Questa è la via maestra nel ricordo del dramma delle foibe e dell'esodo come di tanti altri analoghi orrendi misfatti perpetrati nel vecchio e purtroppo anche nel nuovo secolo
Il valore della libertà è una luce essa permette di scegliere responsabilmente le proprie mette e la via per raggiungerle
Lui che ricordiamo il dolore ma guardiamo al futuro percorrendo la strada della riconciliazione ricordiamo le passate sopraffazioni ma impegniamoci nel quotidiano finché esse non si rinnovi non sotto mutate forme le divise le diversità culturali etniche religiose vanno riconosciute e rispettate per edificare un futuro di giustizia di pace di libertà e di fratellanza
Prima di passare la parola al prossimo oratore
Consentitemi di dire due parole su questo nastrino bianco che vi è stato consegnato all'ingresso
Questa iniziativa dei discendenti degli esuli dei giovani istriani
I quali intendono così segnalare la necessità di cominciare a scrivere quella pagina bianca che finora non è stata scritta sulla nostra storia
Prima risparmio di tempo abbiamo iniziato subito con i discorsi consentitemi comunque di ringraziare anche le numerose delegazioni provenienti da tutta l'Italia che sono qui rappresentati dai gonfaloni
Siccome colpevolmente non abbiamo un elenco completo non ne nomino alcuna ma spero che tutti ci scuseranno sono tutti comunque racchiusi e inclusi in questo applauso che voi avete tributato
Ora passiamo la parola all'onorevole Mirko Tremaglia ministro per gli Italiani nel Mondo
Questo
Un fatto
Certamente storico
Ed è una meraviglia che
A Trieste
Sì è avvenuto io ho cercato in tutte le parti del mondo
Di riprende quest'anno si questo questo aiuto questa volontà ecco degli italiani
Il suo dei che io ritrovavo ovunque
Ecco oggi abbiamo cominciato con l'omaggio ai caduti
Siamo tornati a vedere le foibe
Ecco direi che Trieste così risponde
Trieste la capitale del italianità
Grazie
Grazie Menia
Anche tu sei stato capace
Di portarle in Parlamento questa necessità
Questa necessità assoluta e così lo Stato italiano
Per la prima volta dice il suo atto di riconoscenza a tutti quelli che hanno sacrificato la vita
Era un'infamia
E a una situazione perverso
Cobas stava parlare italiano per essere fucilati massacrato
Io ho letto il piccolo saluti
E nel piccolo ho notato poche righe
Di grande importanza per tutti quanti
Dice l'onorevole Fassino
Bisogna
Ricordare l'esodo
E bisogna conservare e tramandare la memoria sofferenze degli italiani della Venezia Giulia
Alla fine
Della seconda guerra mondiale
Le foibe
Il clima del terrore che il regime comunista
Io stavo nei luoghi occupati dagli jugoslavi
Le Paure l'esodo della massa dell'Istria e delle coste dalmate
Fassino
E allora
Rimuoviamo
Questo ostacolo sparito
Di chi ha avuto queste responsabilità e questa infamia
Se questo è vero noi diamo la possibilità a Fassino
Ti compiere
Finalmente
L'atto ovvero e totale della pacificazione nazionale ricordando che bisogna togliere di mezzo una volta per sempre
L'onorevole Togliatti
Il quale
Il quale il trenta aprile
Mille novecentoquarantacinque
Mandavate verso l'unità
Questo messaggio
Lavoratori di Trieste nel momento in cui ci giunge notizia che le truppe di Tito sono entrate nella vostra città inviamo a voi lavoratori richieste il nostro fraterno saluto il nostro dove dice Togliatti è di accogliere le truppe di Tito come tu quelli piemontesi e di collaborare con essa
Ecco il senso della pace vera ecco il senso storico
Di chi non vuole confondere la storia con la politica
Con la moralità indispensabile
Nella devozione
A quanti sono caduti e a quanti sono massacrati
Mi giunge in aiuto
Perché non si può più fare
Alcuni gioco perverso
Qui giunge in aiuto
Io credo che i tempi ormai sono definitive
Quello che ha scritto
Qualche giorno fa sull'Unità l'onorevole Veltroni
Dice
Ma questo nulla toglie al dovere che tutti hanno di riconoscere che nessun rancore storico nessuno spirito di vendetta può giustificare
Quello che avvenne il modo barboni in cui avvenne ad alimentare l'espansionismo nazional comunista di Tito fu l'intreccio perverso di odio etico nazionale e ideologico
Un odio che colpì i fascisti e non fascisti di persone senza una precisa posizione politica
Toccare triestine
Questa è la storia che oggi noi constatiamo attraverso questo atto
Di riconoscenza e di devozione
A tutti quanti i caduti e il mio saluto riconoscente a tutti quanti gli esuli quelli che io ho incontrato in ogni parte del mondo questa iniziativa che il ministero degli Italiani nel Mondo ha preso e ringrazio tutta tutti gli italiani
I gonfaloni la gente che è corsa a Trieste oggi accanto a voi
Ecco io sono fiero e orgoglioso
Io avervi portato a Trieste
Vicino alla vostra terra
A sentire questo Profumo
Deve dei vostri
Della vostra gente
La vostra decorso campanile non siamo ancora riusciti a far sì che la giustizia dalla storia
Di riconosca quelli che sono i vostri diritti
Faremo questa battaglia
è sempre stata fatta dall'onorevole Fini questa battaglia di giustizia oggi più che mai sul piano internazionale la restituzione dei beni dopo che voi avete avuto il calvario
Il calvario
I trecento mila
Persone che sono state cacciate
E non hanno potuto nemmeno fermarsi
Allora in Italia salvo che a Trieste
Perché i comunisti lo impedivano
Ecco perché io girando il mondo dal Canada
Agli Stati Uniti America Latina e anche in Europa
In particolare poi in Australia tante volte
Sono stato con voi
E voi raccontavate
Ai vostri figli vostri nipoti e anche pronipoti
Questa leggenda
Piena di amarezza
Questo sogno
Chissà un giorno
Di poter ritornare a vedere le vostre strade
La vostra gente
Ecco così il mio non è neanche certamente un discorso politico è un abbraccio pieno di affetto
Pilota muore e dico a Fini
L'unico può continuare per uffici
Sul piano europeo
I diritti delle minoranze
Che ancora
Non sono state rispettate nei dalla Slovenia nei certamente dalla classe
Voi e con voi comunque oggi siete entrati nella storia
Il parlamento italiano impegnato lo stato italiano impegnato noi siamo con voi voi siete con noi con noi
Con tanto affetto un abbraccio e noi dobbiamo credere
Perché soltanto credendo noi possiamo vincere insieme con voi e con l'Italia
Nell'occasione nell'occasione della prima celebrazione della giornata del ricordo le poste italiane hanno emesso un francobollo una busta prima giornata di emissione
E qui con noi l'amministratore delegato delle Poste italiane Massimo Sarmi al quale cedo la parola
Signor vice presidente del Consiglio signor ministro Tremaglia
Autorità signore e signori mi avete visto salire con un fascicolo dai colori
Indubbi e devo dire sono anche profondamente emozionato proprio per le parole che ho sentito fino ad ora dagli oratori che mano preceduto quindi grazie ancora per l'invito che mi è stato rivolto sono veramente onorato di essere qui oggi come amministratore di Poste italiane e ci tengo a dare la notizia dell'emissione di questo francobollo
Un'emissione che è stata fortemente voluta nell'ambito dell'organismo preposto che la Consulta per le carte valori e per la filatelia presieduta dal ministro delle Comunicazioni
E proprio a suggellare la valenza nazionale di questo evento a questo francobollo Sasso c'erano tre annulli con valore filatelico che vengono emessi contemporaneamente nelle città di Trieste qui
A Roma e a Torino
Ma il fatto di associare un volto una una persona un luogo una circostanza come quella che viene ricordata oggi all'immagine di un francobollo credetemi
Un modo per comunicare per comunicare
Conoscenza così come per comunicare a maggior ragione conoscenza di questa pagina della nostra storia inspiegabilmente così a lungo dimenticata
Questo francobollo a un'immissione di tre milioni e cinquecento mila esemplari il che vuol dire che va bene al al di là dell'ambito sempre più numeroso dei collezionisti e degli appassionati di filatelia
Ma e destinata a diffondersi rapidamente in Italia e nel mondo
Infatti il modo di comunicare nel modo di comunicare che quello della corrispondenza
è ben lungi dall'essere in declino nel nostro Paese con orgoglio posso dire che quest'anno poste italiane per la prima volta nella sua storia ha superato gli oltre sette miliardi di lettere recapitate con una crescita che non trovo uguale in nessuno dei Paesi dell'Unione europea
Quindi il francobollo è una modo di comunicare
In questo caso non è soltanto testimone di una pagina del nostro passato
Ma è fortemente radicato nel nostro presente guarda al futuro in un percorso che quello proposto da poste italiane che vuole caratterizzarsi sempre di più come portatore di valori positivi di valori positivi di servizio di efficienza e di modernità
Vi ringrazio dell'attenzione è un saluto a nome di tutte le persone di Poste italiane
Questa giornata delle ricordo
La giornata degli esuli in modo particolare
Ovviamente
Assieme alle istituzioni
Assieme allo Stato alle Regioni Comuni e le Province a tutte le istituzioni culturali con le quali e nelle quali riesce lì vivono
Qui sono rappresentati oggi e tutti gli esuli che vivono in modo particolare a Trieste le varie associazioni
L'Unione degli istriani la federazione dell'associazione delli esuli il libero comune di Pauline esilio l'associazione delle comunità istriane
Il Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia i dalmati nel mondo
D'accordo per non portare via molto tempo agli altri che volano intervenire abbiamo delegato esuli noi come associazione degli asili il signor e il anzi l'onorevole dottor dedito vice Renzo dell'idrici a porgervi il salute fare il discorso a nome di tutti noi
Prego
Questo è il primo anno in cui si celebra il Giorno del ricordo dopo l'approvazione della legge due mila novantadue del due mila quattro
Chi ha consentito l'introduzione di alcuni elementi innovativi rispetto alle celebrazioni che le nostre associazioni hanno ottenuto ogni anno per sessanta anni anche se la stampa non ne parlava
Siamo lieti che alcuni settori politici e culturali che in passato erano negazionisti abbiano rivisto le loro tesi
Ma non possiamo non denunciare il tentativo di alcune gruppuscoli che tendono ancora minimizzare fatti e tragedie
E a giustificarli come ritorsioni ritenuto tutto sommato legittime per talune azioni fasciste contro l'Islam
Questa opera di disinformazione si basa su elementi storici ingigantiti ad arte
E contraddetti dalla storia proprio Dinoi italiani di Dalmazia
La Dalmazia come voi sapete non entrò a far parte se non per una città poche isole nel Regno d'Italia nel periodo fascista
Ebbene noi dannati subimmo ugualmente per primi e le maggiori persecuzioni a dimostrazione che la ferocia antitaliana
Si scatenò contro gli italiani indipendentemente da quelle che potevano essere fatti che il fascismo non poteva aver fatto perché non era presente in quelle terre
In ogni caso sarebbe necessario
Mettere a confronto las nazioni esazione della Dalmazia e il conseguente e sul voto degli italiani tra il mille novecento e venti del mille novecentoquaranta di cui tutti si sono dimenticati
Con il ben più modesti spostamenti di croati e sloveni dalla Venezia Giulia registrati nello stesso periodo
Le tesi giustificazionista è altro non sono dunque che l'ultima spiaggia dei negazionisti in mala fede
Che non possono più sostenere dopo che i fatti sono stati conosciuti dalla opinione pubblica italiana ciò che avevano sostenuto nel periodo buio dell'accenno usura
Ed è l'occultamento della realtà storica
Dobbiamo dare atto al governo
Di essersi speso molto per rompere la cortina di silenzio
Che su spinta dell'opposizione di sinistra del tempo
Chi agisce con la complicità
Dei governi italiani alternati sia a Palazzo Chigi dal mille novecentoquarantacinque a pochi anni fa
Il silenzio che era stato scelto esteso sui dolorosi avvenimenti che ci riguardano
In particolare ringraziamo l'onorevole Maurizio Gasparri
E le poste italiane per i francobolli commemorativi che hanno fatto già il giro del mondo dall'altra non è stato fatto uno l'ultimo dei quali è stato presentato pochi minuti fa dal dottor Massimo Sarmi
Amministratore delle Poste italiane
E per la fiction televisiva il cuore nel pozzo
Che contribuirà decisamente a diffondere nell'opinione pubblica italiana e forse europea l'entità e la gravità di una tragedia dovuta all'opera nazionalizzazioni c'è del comunismo jugoslavo a danno degli italiani
Non possiamo però neanche tacere
Le gravi contraddizioni esistenti in ordine ai diversi valori fallì finalità e principi
Che hanno indotto le grandi potenze alleate ad allearsi partecipare insieme all'ultima guerra combattuta solo dagli alleati occidentali in nome della libertà e di diritti nazionali civili nei giorni popoli ma terminata con l'imposizione soprattutto ad opera dell'Unione Sovietica ingiuste mutilazioni dei territori nazionali imposto l'Italia e non solo all'Italia
Che ha consentito ai Paesi comunisti il calpestare i diritti nazionali civili non solo delle popolazioni istriani fiumani e dalmati ma anche di molti altri milioni di europei e non ci sentiamo europee
Calorosi ringraziamenti vanno inoltre al ministro onorevole Carlo Giovanardi che ha seguito con impegno l'iter parlamentare della legge del ricordo e degli altri provvedimenti a favore degli esuli
E del ministro per gli italiani nel mondo questo mi pare superfluo Mirko Tremaglia al quale tanto dobbiamo tutti noi
E infine
Ringraziamo infine il vicepresidente del Consiglio ministro degli esteri onorevole Gianfranco Fini
Con la sua presenza conferisce autorità e prestigio a questa giornata di Trieste
Città riconosciuta ancora una volta come la capitale morale è reale dell'esodo Adriatico e che subì per quaranta giorni l'occupazione jugoslava
Con voi dobbiamo felicità ci per aver consolidato la nuova politica italiana dei Balcani
E per aver rilanciato il ruolo centrale della cultura italiana in tutto l'Est europeo e segnatamente nei territori dell'Adriatico orientale
Una particolare attenzione richiediamo il nostro ministro degli Esteri affinché venga superata l'incomprensibile opposizione della stampa croata
Subita dall'Italia passivamente
Per la consegna della Medaglia d'Oro al Valor militare all'ultimo gonfalone dell'amministrazione italiana e la città di Zara
Questa medaglia rappresenta il riconoscimento della patria anche a tutte le altre città ai villaggi alle isole adriatiche che tanto hanno dato in termini di dolore
Di valore civica limitare e di attaccamento e patriottico alla nostra care Italia
Chiediamo inoltre
Che
La che la motivazione della medaglia Noro
Non contenga errori e ambiguità
Che stravolgerebbero il significato dell'alto riconoscimento che il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi ha voluto con ha voluto conferire alla città martire e a tutti i genitori territori ceduti
Infine un ringraziamento A. Spadaro Veltroni Maranghi e Ranieri per aver appoggiato le istanze morali e materiali degli esuli nelle rispettive sedi istituzionali e politiche
Ci corre anche l'obbligo di chiedere che vengano riconosciuti i diritti pensionistici di quanto furono costretti ai lavori forzati in Jugoslavia Elina revoca delle pensioni agli info i fattori
E ai collaborazionisti con i partigiani di Tito nelle nostre terre noi esuli non abbiamo e non chiediamo pensioni ma chiediamo che vengano accolte coloro che ci hanno
Pur riconoscendo
La priorità della riservatezza che deve necessariamente coprire le trattative in atti internazionali in corso spendiamo di poter avere da Fini degli anticipazioni sullo stato degli incontri italo croata
Noi speriamo
Noi speriamo che venga infine affrontato e risolto il figlio lo spinoso problema dell'istituzione dei beni espropriati da Tito agli esuli diversamente dai governi della Slovenia postcomunista che hanno preceduto il governo Yang sa quindi non diamo responsabilità un governo che c'è solo da quindici giorni
La Croazia di Sanada era aperto una trattativa sulla quale non ci facciamo Superchi illusioni ma che ci auguriamo si possa concludere con la restituzione della parte ancora restituì vide dei beni espropriati da Tito
Va ricordato che con la sua andamento della Repubblica Federativa Socialista jugoslava i nuovi Stati democratici di Slovenia e Croazia hanno deciso di stima restituire ai loro cittadini i beni espropriati dei comunisti mentre agli italiani
Nonostante nello Venier sia entrata in Europa riconoscendo a tutti gli orpelli diritti uguali a quelli di sui cittadini
E la Croazia e la e la federazione serbo montenegrina puntino al medesimo traguardo non ci è stato finora restituito neanche un pollaio
La Caponera come Zeman
Non possiamo non denunciare con forza l'insensibilità dei governi post comunisti di Cuccia e del e del nuovo secolo della repubblica di Slovenia
E ci auguriamo che il nuovo presidente Jang usa prende le distanze dai crimini Tizio che vanno addebitati al comunismo europeo e in un certa ai popoli che lo subirono
I quali dilazionando nel tempo le trattative arrivando perfino non corretti per ratificare
Dal parte del Parlamento di Lubiana un trattato sottoscritto dal suo governo
Ha dichiarato un lateralmente che nulla è dovuto agli esuli
Ed anzi avanza richieste per appropriarsi e di antichi quadri portati salvo in Italia dopo la guerra e che sono artisticamente giuridicamente e moralmente italiani
Denunciamo anche l'antico tentativo di porre sullo stesso pagano i pochi rimasti in zona B
E gli sloveni chiede i tempi lunghi dell'impero stia con durante il fascismo durante il fascismo e ancora oggi
Contino davvero vivere in Italia godendo da sessanta anni della massima protezione esistente per le minoranze in Europa
Costoro rifiutano il Censimento per cui non sappiamo quanti in realtà si chiama
Ma sappiamo con certezza che non erano e non sono in numero superiore a quello degli italiani che vivevano da millenni nella cosiddetta zona abili Trieste solo la zona di Trieste non tutto i censimenti austroungarici che precedettero alla liberazione delle liste da parte del Regno d'Italia costituiscono la prova oggettiva
Del radicamento quasi esclusivo degli italiani in quelle terre la cui presenza è oggi ridotta a meno di tre mila persone regolarmente censiti dei territori ceduti dalla Slovenia
Che ne presentano quindi sono i modesti resti delle decine di migliaia di italiani costretti all'esodo
Trascurare i cinquanta mila esuli dalla zona B e limitare l'attenzione politica che tutela i soli tre mila rimasti e cosa per noi del tutto inaccettabile
Va ricordato
Che una parte significativa dell'esodo della zona B e avvenuta Pina nel mille novecentocinquantaquattro
Quando il ritorno della sola zona di Trieste all'Italia cinquant'anni fa aveva tolto agli istriani ogni residua illusionismo questo è stato l'ultimo episodio
Che ha avuto luogo a otto anni dalla fine della guerra e che ha riguardato popolazioni italiane che avevano subito le foibe e la giustizia nei tribunali popolari
Sì
Sì
Avevo già previsto avevo già previsto e quindi ho fatto avere ai ministri alla stampa il testo completo che anche se non se sarà ridotta
Voglio ricordare infine che esiste un fatto nuovo
E questo fatto nuovo è rappresentato e questo fatto nuovo è rappresentato dal fatto che
Grazia Slovenia Montenegro
Che hanno rispettivamente meno di due milioni di abitanti meno di quattro milioni e mezzo l'accorata settecento mila il Montenegro
Ci sono resi conto che entrando nel grande calderone europeo non possono sopravvivere come identità nazionali Senussi appoggio no ha una grande cultura quale la cultura italiana
E quindi il fatto nuovo
La divina sorpresa che c'è stata data in questo tempo è proprio questa
Che cioè costoro guardano alla nostra cultura come un fatto salvifico e guardano stranamente a proprio a noi esuli come coloro che hanno convissuto pacificamente con loro sotto Venezia e prima ancora sotto Roma e sotto l'Italia per tanti secoli lasciando loro indipendenza e identità nazionale
Il programma prevede ora la testimonianza di alcuni nostri conterranei che vivono lontani dall'Italia
Però il
Il signor
Il signore
Il signor Pavarotti
Non voglio interromperla signor ministro volevo dire che non ha regole Fini il signor ministro degli Esteri e vicepresidente del Consiglio ci ha chiesto di parlare ora perché impegnato dovrebbe partire al più presto
Care amiche cari amici carissimi connazionale
Vi sono delle circostanze diciamo e quella che stiamo vivendo è certamente una di quelle in cui credo che sia consentito anche a chi ha l'onere di ricoprire un'alta carica istituzionale
Immettere per un attimo da parte i doveri del cerimoniale del protocollo e di parlare rivolgendosi direttamente al cuore e se ne sarò capace alla mente di chi ascolta e più in generale di tutti coloro che voi qui rappresentate
Questa mattina
Sfilando in rassegna i nostri soldati le nostre truppe
E quei guardando negli occhi coloro che reggevano
Le bandiere che agli architetti
Delle associazioni d'arma
Delle tante città province regioni che sono confluite qui oggi a Trieste
Ed in particolar modo incrociando lo sguardo
Di quei giovani di quegli anziani che orgogliosamente mostravano in alto
Il simbolo della loro città loro terra di origine
Beh io non mi nascondo di aver trovato una sincera commozione
E credo che se anche le istituzioni si commuovono
Beh per davvero si tratta di un momento in cui come è stato detto molto bene da coloro che hanno parlato prima di me
Sì ritrova il senso di una comune appartenenza
La commozione di oggi è una commissione non soltanto sincera è una commozione giusta doveroso
E penso che il primo dovere
Di tutti quanti noi
Il dovere che il governo avverte mio tramite sia quello di dedicare questa commozione questa consapevolezza
Questa giornata del ricordo
Alla memoria di coloro che hanno chiuso gli occhi nella loro
Esistenza terrena
Senza poter trovare una commozione analoga a quella che è la nostra comunità nazionale prova quest'oggi
Se me lo per
Anche per tributare una personale
Ma per certi aspetti doverosa
Tutte
Personale
Doveroso riconoscimento
A coloro che nell'epoca in cui
Non vi era
Né memoria condivisa né percezione di quella tragedia
Continuavano il più delle volte senza essere compresi
A tenere alto quel ricordo e altra mandarlo ai più giovani
Quando dico la commozione di quest'oggi dedichiamo la coloro che non stanno vivendo questo momento
Personalmente penso a due uomini molto diversi tra di loro ma accomunati dall'amore per l'Italia e dal desiderio di far conoscere la storia
Penso a padre Flaminio Rocchi e a Ferruccio de Michieli Vitturi i due uomini che almeno personalmente
Mi hanno insegnato
All'epoca poco più che sedicenne diciassettenne in una città la mia città di origine che nel momento dell'esodo
Non fece fermare il treno
Perché la faziosità e l'ideologia raggiungeva anche quei momenti
Ecco penso a queste due persone a tante altre che ci sono in qualche modo assunta l'onere di tramandare
Ed evitare che l'oblio
Cancellasse le generazioni che
Erano state vittime
Di quel momento storico
Quindi è giusto essere commossa
Ed è altrettanto giusto direi doveroso
Fare tutto quello che in potere delle istituzioni
Perché
Si passi dalla fase che stiamo giustamente celebrando di una ritrovate condivisa memoria
Alla fase del definitivo ristabilimento della verità e poi ancora alla fase questa tutta politica
Che renderà possibile che mai più si ripeta nel futuro quello che la storia recente ha scritto in tante pagine doloroso
Oggi lo possiamo dire
E più chiaro per quale motivo
Quei trecentocinquanta mila connazionali che furono costretti ad andarsene
Dalla terra dei loro padri
Patria vuol dire terra dei padri
Basta pensare al significato etimologico di questa parola
Che fateci caso
Uguale o simile in ogni lingua d'Europa
Quale che sia la lingua che si parla in Europa quando si pensa alla patria si pensa alla terra dei padri
Questo spiega perché non soltanto chi se n'è andato ma anche i figli i nipoti continuano a pensare all'Istria e la Dalmazia come alle terre che appartengono ai padri
Quindi in qualche modo sono parte di quella patria che non sempre è un confine geografico la patrie laddove vi sono lingue tradizioni valori memorie radici
Oggi sappiamo perché quei trecentocinquanta mila connazionali che fummo costretti ad andarsene
Ebbero in sorte di subire
Accanto
Al dolore fortissimo per all'esodo accanto al terrore alla violenza a cui potevano in qualche modo essere sottoposti
Anche l'affronto dell'oblio dell'ignavia dell'indifferenza
Oggi credo che nel momento in cui si ricorda quel che è accaduto
Si debba onestamente dare atto
Che la società italiana
Le istituzioni italiane la cultura italiana è stata capace negli ultimi tempi
Di fare passi avanti
Di ricucire il filo dalla memoria di riscrivere la pagina strappata
Oggi tutti quanti noi sappiamo perché
Accanto all'esclusione della violenza
Accanto al dolore dell'esodo di fu quel tratto che caratterizzò l'Italia per molti anni e che possiamo definire appunto di indifferenza di fastidio di ignavia perché non se ne parlava perché non se ne doveva parlare
Io credo che
L'elemento più importante di quella legge che Roberto Menia con tanta tenacia voluto fosse approvata dal Parlamento elemento più importante di queste manifestazioni
Sia proprio nel fatto che oggi
Non vi è più
Una versione di parte
Non vi è
Una opinione di comodo
Non esiste una verità di destra o di sinistra esiste la verità
Elemento caratterizzante questo momento commovente e che tutti oggi sono coscienti del perché
Accanto al dolore profondo dell'esodo accanto alla tragedia
Della violenza la vergogna dell'oblio
Perché quella era la realtà dell'Italia e dell'Europa
Perché dopo la rottura tra il maresciallo Tito l'Unione Sovietica di Stalin la Jugoslavia era considerata realisticamente giustamente in quell'epoca
Come uno degli elementi che poteva rappresentare un ponte o comunque un elemento distintivo nel conflitto Est Ovest
La storia mi si mi aveva sempre
Guardata e pensata e studiata
In base anche a quelle che sono i momenti
Che trovano
Protagonisti che scrivono la storia carichi di responsabilità
Penso che non sia disdicevole ricordare che in quel momento
L'esodo il dramma delle foibe la tragedia
Avrebbe rappresentato agli occhi della comunità occidentale qualora fosse stato ricordato secondo verità
Come un elemento che avrebbe arrecato un certo disturbo a chi in quell'immediato dopoguerra con un'Europa divisa in due con una
L'ideologia che contrapponeva con la guerra fredda si era staccato da Mosca che si collocava in una posizione intermedia tra l'alleanza atlantica e il patto diversa
E la Realpolitik
E accanto a quell'aspetto
Il dramma nazionale amici miei
Perché noi italiani siamo l'unico popolo d'Europa che per quarant'anni ha dimenticato questa pagina
Perché perché dalla guerra l'Italia era uscita non soltanto sconfitte ma divisa
Perché per tanti anni in Italia non era ben chiaro se la guerra l'avessimo vinta o l'avessimo perso e vi era questa sorta
Non dico di ambiguità
Questa sorta di divisione profonda
Che ha ha portato
Alla contrapposizione alla guerra civile
Ernesto Galli Della Loggia un giorno scrisse il venticinque
Di luglio e poi soprattutto l'otto di settembre l'otto di settembre muore la patria
Be'perché l'Italia ufficiale non guardava al dramma degli esuli perché non era attenta e memore di quella pagina sta così straziante
Perché lo possiamo dire la patria non c'era
Perché la partirà davvero dimenticata
Perché l'Italia era diventato il Paese perché in qualche modo eravamo prigionieri di una condizione
Che col passare del tempo
Anno dopo anno è venuta meno
Quello che stiamo celebrando è un giorno che diventato possibile nello stesso momento in cui
Pastore ha voltato pagina Gastone inclusi nero momenti cui son venuto meno le condizioni che avevano caratterizzato il dopoguerra
La dissoluzione l'Unione Sovietica la fine delle ideologie comuniste la caduta del muro di Berlino
E contestualmente in Italia
La ricomprensione di quello che era un dovere
Quel dovere per l'appunto di ricucire
Di riconoscere che non esiste
Una verità vista da una parte contrapposta la verità vista dall'alto esiste la verità esiste l'onestà dalla storia
Io penso che il merito che hanno avuto alcuni se è stato proprio quello di lavorare perché questo obiettivo fosse raggiunto nel momento in cui pochi pensavano fosse possibile
E il merito che va riconosciuto ad altri è stato quello di aver
Ha avuto la consapevolezza della necessità di staccare la politica dalla storia
Per troppi anni parlare della tragedia delle foibe parlare del dolore degli esuli significare in Italia fare propaganda di parte contro ogni verità ma così era oggi che finalmente la storia e la politica solo su due binari diversi
Oggi che finalmente è venuto meno il muro della faziosità oggi che finalmente l'Europa sia ritrovate sir unificato oggi che non ci sono più
In questa perfettamente ragione al Capo dello Stato quell'ideologia e che affermavano
La superiorità o comunque la primazia di una popolosa su un altro oggi si è reso possibile il processo di ricostruzione della memoria
Oggi c'è il senso
Di ricucitura di una ferita l'appartenenza ad una terra comune a un destino comune
Certo non possiamo fermarci a queste considerazioni
Dobbiamo fare in modo che
I più giovani ricordi pigioni sappiano
Ma credo che da questo punto di vista
Non solo molto si sia fatto
Ma si sia incamminati lungo la strada giusta
Sapete che tra le tante iniziative previste
In occasione del dieci febbraio non mi sono solo le manifestazioni manifestazioni che sono tutte di alto valore simbolico
Ho pensato fosse doveroso essere qui questa mattina perché Trieste certamente la più italiana tra le città la capitale morale dell'esodo mi altrettanto importante la manifestazione che si svolge a Torino
Capitale prima capitale dell'Italia unita
E nello stesso momento in cui si rievoca l'unità d'Italia come non pensare al fatto che la terra dei padri per molti continua ad essere vista la Dalmazia le terre che sono italiane culturalmente storicamente perché ancor prima erano venete e ancor prima erano romana
Tra le tante manifestazioni
Ciò che forse spicca di più
E la ringrazio la decisione presa dal ministro Moratti
Insegnare nelle scuole che cosa è accaduto
Di fare in modo che nei libri su cui i nostri figli apprendono la storia
Di sia finalmente nonna la versione di una parte
No l'affermazione di una visione distorta perché in qualche modo venata da ideologia o da interesse ma vi sia l'onesta ricostruzione di ciò che è accaduto
E penso anche che quel minuto di silenzio che
Simbolicamente richiamerà tutti gli italiani al dovere di volgere un pensiero
Quella pagina così dolorosa dalla nostra storia
Rappresenti la dimostrazione che siamo incamminati sulla strada della riconciliazione e della verità
Che in quanto tale sempre ammissione di onestà
Hanno fatto molto bene gli amici che prendendo la parola hanno ricordato
Quello che è accaduto anche in queste settimane
Vale a dire le dichiarazioni coraggiose di coloro
Che fino a qualche tempo fa
Avevano di quella pagina strappata dalla memoria nazionale
Una visione diversa dalla nostra
E la dimostrazione per l'appunto
Che la verità si fa sempre e comunque strato
E la dimostrazione del fatto che quando la verità fiorisce
Virgilio
Sulla bocca di colui che fino a ieri chi è l'avversario
Beh non ti lamentare del fatto che sia tardi ma al contrario compiacenti del fatto che la verità si è affermata
Che credo
Si debba guardare
A quello che è dinanzi a noi
Io non posso esimermi anche se lo volessi
Quando penso a ciò che dinanzi a noi non posso esimermi dal fare qualche riferimento seppur rapido
Al dovere aggiuntivo che abbiamo adesso
Come italiani e come europei
Nello stesso momento in cui ci compiacciamo del fatto che non ci son più i muri
Del fatto che c'è un'Europa riunificata
Del fatto che sono state bandite
Dalla coscienza
Non so quanto sia giusto bandire i simboli
Certamente bisogna bandire dalla coscienza dei popoli
Quell'ideologia e che avevano trovato poi simboliche espressione
Oggi che sono bandite dalla coscienza dei popoli alcune tentazioni
Oggi che siamo profondamente
Immersi in una fase in cui accanto al valore della terra dei padri della patria della nazione
Si avverte l'altro valore che quello di una patria più grande di quell'Europa
Che come abbiamo scritto nel Trattato costituzionale nel suo primo articolo e innanzitutto l'Europa delle diversità
L'OPA delle differenze l'Europa delle lingue d'Europa in qualche modo di retaggi culturali l'Europa delle tradizioni
Un'Europa che in qualche modo volesse avere una dimensione culturalmente unitaria dall'Atlantico al Baltico rischierebbe di essere un Europa imposta però perché stiamo costruendo mosaico non è un quadro non c'è un colore che in qualche modo ha delle sfumature diverse e che copre i popoli del vecchio continente è un mosaico perché ci sono tante tessere che insieme danno vita
Ad un'immagine altrettanto bella rispetto a quella pittorica
Ecco ogni popolo ogni gruppo ogni lingua ogni tradizione un mosaico in questa Europa
Nel reciproco rispetto
Senza le frontiere senza le barriere
In questa prospettiva dobbiamo pensare anche ai passi da fare
E non lo dico soltanto perché adesso con ricopre la carica impegnativa di Ministro degli Esteri no
Chi è intellettualmente onesto sa che lo dicevamo anche prima
Oggi abbiamo il dovere di fare in modo
Che
La Slovenia la Croazia
La Slovenia che già in Europa la frase che ha chiesto di entrare in Europa
Si riconoscono per davvero in quelli che sono i valori dell'euro
Rispettino quelli che sono i principi unificanti la legislazione europea
E uno dei principi uno dei valori e proprio rispetto nei confronti delle minoranze
Un dovere che noi italiani avvertiamo
Un dovere che noi italiani abbiamo già onorato abbiamo fatto bene a farlo
Un dovere quello di rispettare le minoranze che deve essere avvertito anche da coloro che chiedono giustamente di entrare in euro
Uno Europa in cui non si può essere discriminati in base alle nazionalità
Un'Europa in cui non si può essere considerati meno titolari di diritti in base a quelli che sono i retaggi della storia
Io sono profondamente convinto che da questo punto di vista
Questa grande costruzione europea aiuterà
Aiuterà popoli e governi
Che sanno perfettamente
Di doversi anch'essi liberare
Da quello che può essere il richiamo del passato
Ci sono ancora certe nostalgie inutile negarlo
Ma se l'Europa ha un senso
Se l'Europa è la garanzia che mai più si ripeta quello che è accaduto Dacia diventa possibile soltanto se ci si libera
Da quelle che sono le gabbie del passato da certe nostalgie
Io credo che l'Italia oggi lo posso dire
Perché ci siamo liberati di quella strategia di quelle gabbie
E lo può dire l'Italia tutta non soltanto l'Italia di una parte perché il dieci di febbraio dimostra che siamo stati capaci
Di ricomporre la nostra memoria di ridare un senso ad un'appartenenza comune e di guardare in avanti e con l'auspicio l'invito
A coloro che fino a ieri erano i Paesi confinanti
E che oggi sostanzialmente sono come noi Paesi nel pieno dell'Europa e quello di avere la stessa consapevolezza della necessità di guardare avanti
Di non contrapporre
Verità a verità
Perché come dicevo all'inizio non c'è una verità di destra la verità di sinistra non c'è una verità italiana è una verità sloveno curata c'è una verità
E c'è una pagina storica
Che è conosciuta che deve essere compresa che deve essere in qualche modo ammessa come tale e poi deve essere rapidamente superata non per dimenticare
Ma per consegnare a coloro che verranno dopo di noi memoria di quel momento e per fare in modo che mai più si ripetano quelle facce
Ecco
Non è importante tanto la trattativa che pur cioè doverosamente per il riconoscimento dei diritti
Per fare in modo che vi siano quei gesti simbolici riparatori che in qualche modo avrebbero un significato morale alto quanto la giornata che stiamo ricordando quest'oggi
E tra quei gesti lasciate che lo dica in questo caso non è il ministro degli esteri ma il vicepresidente del Consiglio ce n'è uno che lo Stato italiano dette agli esuli ci sono questioni in qualche modo bilaterali ci sono questioni italo italiana e potremmo dire così
Il semplice fatto che ancora oggi tra le tante speso e dello Stato
Non si sia trovato il modo per riconoscere un indennizzo per quanto simbolico per coloro che si ritrovarono privi di qualsiasi genere di sostentamento la dice lunga sull'ignavia
Ma io non credo ecco che sia in questo momento così carico di emozione
Così denso di significati
Perché vogliamo essere coerenti dopo sessanta anni finalmente scopriamo che quello che sembrava un sogno diventato realtà che la pagina della storia se girata che possiamo guardare avanti ecco in questo momento sì certo
C'è il momento della trattativa c'è il momento in cui si chiede a chi vuole entrare in Europa di rispettare i diritti i principi dell'Europa gli amici croati lo sanno
Sapete perfettamente ad esempio no lo sanno lo sanno
No lo sanno
Non conti lei non continui a guardare indietro guardi avanti perché se vogliamo uscire tra la fatina
Tra quella pagina tragica dobbiamo guardare avanti va bene non mi riferisco al rapporto tra l'Italia e la Croazia per gli esuli
Credo che lei sappia che voi sappiate che la Croazia
Avvierà
Tra poche settimane il negoziato per l'adesione all'Unione europea
Soltanto a condizione
E questo
Sul
L'Europa
L'Europa l'Europa ha dei valori dei principi in cui se si crede
Ci si riconosce la condizione non è quell'amico mio la condizione ancora più alta
E non lo ha chiesto l'Italia lo ha chiesto venticinque Paesi europei la classe viene ammesso al tavolo del negoziato se collabora con il Tribunale dell'Aja per riconsegnare i criminali di guerra
Le pare poco vi pare poco nel riconoscimento dei diritti nel riconoscimento della dignità dei popoli l'Europa è esigente nello stesso momento in cui si crede in certi valori da quei valori cui si fanno strada da sola
E allora
E allora
Siccome oggi giustamente
E con commozione ricordiamo quel che fu con commissione guardiamo avanti
Con convinzione aiutiamoli quei popoli a liberarsi dei demoni del passato l'Italia ne è fuori noi ne siamo fuori il nostro dovere adesso e aiutare gli altri a liberarsi di quei demoni
Il nostro dovere adesso è fare in modo che sia l'Europa in cui l'Italia è tra i padri fondatori
A garantire che non ci siano mai più criminali di guerra impuniti
E che non ci siano mai più pagine di storia strappate che non ci siano mai più verità di comodo che non ci siano mai più fastidiose letture della storia e se vogliamo raggiungere questo obiettivo
Dobbiamo saper capire e dobbiamo convincere ha ragione ancora una volta al presidente Ciampi
Non ecco i rancori che si costruisce la storia e con la certezza di essere dalla parte della verità perché la verità non è mai partigiana la verità è una e la verità di quel che è accaduto al confine orientale
Possiamo dirlo
Di riconoscerla oggi con tutti ma possiamo dire anche di essere stati tra i pochi ad averla avuta nel cuore quando altri pensavano che fosse la propaganda
Grazie
Non è l'incontro non è terminato
Scusate
Voglio vogliamo vogliamo che il presidente Fini Ciracì con una nota di serenità
E di speranza
Io ricordo che
Ricordavo
Ricordo che negli anni Cinquanta
In quel di Rovigno
In una fabbrica dove si fanno le sigarette in una manifattura tabacchi
Una reparto di donne che lavoravano un giorno si è messo a cantare una canzone
Queste donne hanno cantato una canzone
Il direttore egli ha licenziate tutte
Perché quella canzone si rivolgeva e pensava all'Italia
Noi risentiremo quella canzone oggi
Interpretata dalla soprano Monica Cesar accompagnata al piano da Federico Consoli e la canzone Vola colomba
Lo
La
La
A
Casa
Allora
Allora
Ma
La
Che
Che
Sì
Ottime spinge sei
Se
Di in una tournée il ieri
Ma
è
Allo
Uomo
Allora
Era
Viene lo ritiene ma allora
E la
Di seguiti temo
Temo rimanga in mani invisibile
Allora e e
Che ha
A
Allora o
Allora e ingannare e le
Raggiunge
No
Vi prego di non lasciare la sala
Poteva portare un panino
Il programma prevede ora di ascoltare alcuni dei nostri amici che sono venuti da oltremare
Sono qui su invito
Del ministro onorevole Tremaglia e rappresentano le decine di migliaia di esuli che sono emigrati in varie parti del mondo
Questa mattina sentiremo uno di questi rappresentanti visto che l'orario ormai sta per finire
E gli altri nel pomeriggio quando riprenderanno i lavori alle quindici
Invito al microfono mentre per favore
Per cortesia
Aspettate almeno nelle pari uno uno
Invito qui al microfono il signora il Teo Martinolli
Originario di Lussinpiccolo
Abitante abitante a la Plata di vicino per osare stile argentina
La figlia Mara
Mi ha pregato di leggerli queste poche righe di presentazione del Papa
Orgoglio di essere italianissimo
E la frase che sin da quando memoria ho sentito dalle labbra di mio padre
Sentimento che invade il mio cuore
E che si duplica con il passare degli anni nell'inizio della maturità e nel tentare di comprendere come è stato possibile continuare dopo quelle terribili esperienze che comportano secondo studi investigazioni ha grandi sofferenze psichiche provocate dal trauma trauma che mio padre
Non ha colpito nella sua impossibilità di assimilare la memoria Massi per rafforzare il suo grande amore per la terra natia
La parola al tema Martinoli
E ha rivolto il mobile momento tanto atteso onorare i profughi istriani più umani e i tanti che da tempo cinquantotto anni erano dimenticati nella storia
Io in base alle mie esperienze vissute sia durante la seconda guerra mondiale
Come specialmente dopo l'occupazione dei partigiani di Tito e la nostra tanto cara all'Isola di Lussino
Cerco e cercherò di ricordare i nei miei sentimenti italianissimi io passato ai miei giovanili sia sette anni
Finita la guerra precisamente nei mesi di giugno luglio e aborto i partigiani inviano reclutato con l'aiuto il mio parente lontano
Due giorni dopo con una barca a motore ci hanno portato a Fiume in una caserma Domiziano fatto spogliare per farsi passare indizi finzione
Credendo che non gli si veniva dai boschi dove loro distrussero tutto il possibile e sembrava che noi eravamo venuti sporchi sentendo una grande umiliazioni perché voleva pulire tutto ciò che quel poco di indumenti che mia madre mi preparo in uno zainetto erano spariti io ho dovuto pare ben si sente sessantacinque giorni rimanere con gli stessi vestiti e biancheria l'osso
Da premettere che il famoso parente citato sopra
L'ho incontrato a New York nel maggio del mille novecentottantasette nella riunione di Lusignani preparata dal mio fratello don Nevio ben conosciuto
Quando vi ha visto è venuto a salutarmi e chiedermi più volte perdono logicamente io gli risposi
Perdono ma non dimentico per tutta la vita cioè
C Ome tutto quello più pregiato
Mia madre in quel periodo della mia prigionia non ha mai saputo niente a mio riguardo
Scortati dei partigiani ho fatto a piedi da Fiume ai dintorni di Gorizia dove i diversi compaesani durante le notti tatto che eravamo vicino al confine con l'Italia si rifugiavano
Si dormiva di campi aperti
Non si parlava di mangiare
Alla notte sotto gli alberi di mele verdi non si faceva altro che mangiarle perché la fame non spiega il male che poi si sentiva con forti dolori di pancia
Io e un altro compaesano eravamo questi dati cappi della fuga dei compaesani e per questo si volevano giustiziare in certo qual modo mi trovai fra questa terra eccetera
La padrona della casa dove figurava chiamiamolo pure Tribunale e precisamente a San Basso sia aiutati a difenderci e così evitare il prossimo giudizio
Nel mentre era arrivata l'ordine degli alleati di lasciare tutti i giovani minori diventati sono ritornato a casa rimasto nell'isola fino alla fine di giugno del l'anno mille novecentoquarantasei
E precisamente il ventotto giugno terminata la scuola il dottor ghiaccia integrante dell'ospedale
Mi ha chiamato assieme un mio grande amico anch'io ancora oggi non mi spiego il perché di tanta clemenza giacché l'unica frase detta da lui fu con le spettate di andarmene
Sarà stato il mio angelo custode
A due giorni siamo partiti alla volta in Trieste dove ci siamo lasciati da quel giorno non faccio altro che pensare alla mia camicia Isla rinuncino e il mio sentimento si rivolge sempre alla mia gioventù passata ai miei
Ai miei amici cari tutti con sentimenti Italia
Siamo stati abbandonati tutti sotto tutti i sensi della parola
Sono andato
Diretto a Genova dove mio padre comandante dei vetri si è corta mi ha fatto navigare con lui e con conoscenze ho potuto ottenere il libretto di navigazione
Sbarcato in ottobre ho frequentato l'ultimo anno dell'Istituto nautico a Genova
Emigrato poi in Argentina della mia casa o tutte le pareti tappezzate con fotografie della Milano sino la mia videoteca non fa altro che parlare di lei
Dico no o almeno ho sempre sentito dire che i sogni durano pochi secondi ed io non posso ancora comprendere come il mio sogno sia durato tanto tempo
Con lo sguardo verso il porto
La valle occulta urto davanti a me piazza intestata Dante Alighieri alla mia sinistra strada vecchia intestata ad alta Nunzio alla destra la via quattro novembre
Non so se poi io sogno continuava prendendomi Velia credevo di essere presente con armi aventi fissa
Fin qui tutto un sogno può essere che sia durato tanto tempo
I miei sentimenti presso le mie terre io passati e trasmessi Columbia discendenza per riempie che adesso immagini tipico perché non sento parlare miocardia eletto bei tempi qui
Per il periodo ieri voglio tutto andava bene anche se qualcheduno si lamentava vi dico la verità che se Pollari attorno entrino letali o la firma subito anche se Doria passa i cinque anni dell'UE ricordo non solo per i ma bellissimi e quei analitico passa della mia terra isola non potrà mai più dimenticare
Anzi più passati anni che più sente la nostalgia non solo dell'isola pativa i periodi passati con amici compagni di scuola in poche parole e il periodo giovanile allegro e felice
Sì avete proprio che più o meno di vecio erano stati allevati pazienza bisognerà Siena si fa forza
Tutti questi pensieri mi passano con la mia piccola mente anno mille novecento guarda oltre
Aldo cruciali anno dell'inizio del martirio notizia giudice dopo l'otto settembre prendono in atti in quelle terre si cominciano a sentire il terrorista come occupazione di stilare tedesca rametti sillabe communautaire riti continui infuori paventi e deportazioni
Sì arrivo al venticinque aprile minore quarantacinque festeggiata chiamata la giornata della Liberazione
A noi sia liberato di tutto quello che con tanto sacrificio era stato fatto dei nostri padri e che adesso non possiamo nemmeno ereditaria
Quanti Giuliani sono morti durante e dopo la guerra perché ci sono molti non si sa con precisione il tumore delle vittime delle foibe
Le spiagge della costa istriana raccolsero i cortili che l'Adriatico restituiva dopo i massacri Titini
Dopo tante sofferenze sul si arrivava in Italia della nostra amata patria dodici dicevano perché lo siete rimasti per affermare che quelle terre sono italiani
Ma per noi rimaneva una sola via di scampo davanti alla violenza e fuori dai denti e le posizioni l'episodio in massa
Trovando in Argentina
Dentro tredici mila chilometri dalla mia cara patria più di una volta veniva della busta Gia rimani a terra specialmente con l'ascolto le note dell'inno al pensiero chiediamo anzi ci paiono oltre le lacrime sincere tira via italianità superlativa
No continuo perché sicuramente Riccardo in quanto detto sopra grazie per avermi ascoltato
Grazie al freno
Ecco prima di chiudere
Prima di chiudere quest'incontro permettetemi di ricordare che c'è qui con noi una delegazione degli esuli tedeschi dei Sudeti che partecipa a questi lavori
Questi incontro l'incontro di questa mattina si chiude qui ci vediamo alle ore quindici grazie
E arrivederci
Decorati d'altro canto
Una pulizia dei partigiani comunisti in questa centinaia migliaia stia palermitane cacciati
Acquista commemora quindi dico
Dieci febbraio due mila cinque
Per riannodare il
Della memoria spezza
Comunque
Uno
Hanno sperato fino all'ultimo
Hanno sperato che non fosse vero Toscana procede nelle gelide acque invernali del bacino di San Marco e segna il tracollo delle speranze
I polesani hanno abbandonato la loro città
Un
Silenzio e dolore accolgono i profughi
Pioggia e fango
Dopo le migrazioni imposte dalla guerra più struggente l'odissea di questi naufraghi nella tempesta della pace
Venticinque ventisei ventisette mila sono già partiti
Sbarco e imbarco imbarco e sbarco il Toscana varie torna da Venezia pone
Case silenziose di Paola ormai deserte lungo il mare desolate come ruderi più decrepito e dell'augusta mole dell'arena romana questo Colosseo che segna gli estremi confini d'Italia
Aleggia nel cielo il piccolo fumo degli ultimi popolari accesi per l'ultima volta
Leone di San Marco sarà scalpello Ambra
Cederà il posto alle scritte e agli emblemi stranieri
L'esodo spontaneo regolato alla buona dal comitato che ha sede nell'edificio della Cassa di Risparmio elenchi dei nomi dei partenti se chi come ordinanze
Negozi vuoti mancate le finestre delle case infranti i cristalli delle mostre la gente partite la città sta per morire
Ora entrerà allo straniero
Entrerà lo straniero anche per il solenne viale che conduce alla città dei morti ma neppure questi troverà sono stati tratti dalle tombe il custode colma i vuoti lasciati dalle bare
I marmi rimossi sembrano le vestigia di un terremoto
Lazzari io Sauro anche gli è andato son partite le sue ossa restano gli emblemi della sua tomba i proiettili adattati a pilastri l'elmetto le parole del suo testamento
Sono andati anche i marinai della F quattordici coperti dal tricolore attendono ancora una volta l'imbarcazione
Importante partire importante far presto fare in tempo
Non un gesto scomposto
Non una imprecazione
Allora
Per qualche chilometro la squallida barricata delle masserizie letti sedie tavoli carretti caso senza
Nasconde la vista del mare
Hanno portato via i telai delle finestre sperano di ricostruirsi la casa nell'Italia di là dal mare
Sia tende ai piedi dell'Arena l'autocarro che porti all'imbarco
Ognuno ha nelle tasche una scheggia delle pietre dell'anfiteatro
La
In un in
Chi lascia oggi la città saluta chi partirà domani hanno destinazioni differenti Dio sa quando si rivedranno
Allora
Addio Paola
Addio mia terra
Questo che giace non si imbarcherà
è stata lapidata dagli slavi mentre tentava di raggiungere palla dalla campagna
Prima di partire i suoi familiari lo benedicono non si possono portare che ossa e ceneri egli ha la sventura di essere morto soltanto ieri
Triste la bandiera dell'Italia riflesso nel pantano del modo
Non guarda male hanno tutti lo sguardo volto alla città che non vedranno più
Ma quelle strade che non percorreranno
Di riunioni
Più pensiero così degli emigranti che si lasciano alle spalle una casa alla quale potranno tornare vanno incontro ad un oscuro destino che scandisce loro non si torna
No settori
Qualcuno ha issato approva una bandiera alla maniera della gente di terra come una finestra
Una
Paola ma
Abilità
Sulle acque dell'Adriatico Obama agli esuli di Paola ma il mare unisce i Paesi non li separa e il tempo non tradirà questi italiani
Sì
I colori dell'Unione degli istriani
E delle comunità istriana indiretti rispettivamente dal maestro cecchini della maestra Cribari
Eseguiranno Lino all'isteria
Certo
Una esperienza asilo antenna
Se
Io
Lo
Di
La
Che
Io
Grazie ma
Se non consente ma
è una una
In umido non
Comunista
Lo
Ma
Nata
En
E
Grazie
Perché né
E
Anche se veri
Anche spennare dei bene se venti bene
Che che sa
Ringraziamo i cori deroga nell'Istria e delle comunità istriane per Lino all'Istria
Mentre loro si allontanano
Invito il coro Massarelli Air
Diretto dal maestro Bruno De Caro
Ad eseguire addio a Zara
Che ammise che è grave
Bel cosa non le piace
Io non me li son poco brutti che
Sia
Un
Li
Li no
Lino
I
No no
Io
Il
O
Erano
Dunque
Dicevamo
No
Migliora
No ieri
I
A Ivano mo'primo no
Nino no
Erano no
Io
Diciamo
Consiglio
Il
Io
Turni di rilievo i i
Il
Nuovo
Il voto ritiro o
Il
O
Di a
Due minuti fin quando viene allestito nuovamente il tavolo
Con una sede quanto necessario intanto gli annunciò che
Il prossimo intervento
E quello della signora Erika Steinbach
Che un deputato al Bundestag di Berlino ed è presidente della Federazione degli esuli tedeschi
La signora
La signora Steinbach parla in tedesco ovviamente e ci sarà la traduzione consecutiva
E amministra è accaduto schiaffetto è imminente Istria
Caffo ha detto né degli uni istriana del Fai
Vive Sixers perché li perfetto eliminava sinistri anti esibendo venne in enti razzistico Ulisse tetto ex ahimè facilmente
Signor ministro signor Presidente associazioni degli esuli istriani signor presidente del Gruppo Giovani
A me amici amiche signore e signori vi porto il saluto più caloroso Tell associazione tedesca degli esuli
Connazionali
Angeles libera fortezze della famiglia in Sardegna e sta quando va in buon stette cioè impedendo eccitante Cozzo allora i cento
E Skip Sands aziende di ogni dove c'era ai magistrati in quando in un contrabbando cambisti mai animale milioni immensi organi sia
E ovviamente anche porto il saluto presidente dell'astio associazioni familiari Denis soli e vari spiegare un attimo e la nostra associazione in Germania abbiamo quindici milioni di Sorlini
Nella nostra associazione sono associati e due virgola cinque milioni
E spendi e investe coi Boron o all'INPS deferenti acquisterebbe Wyeth Camagni molte rispetto ai nel semestre Manchester mia Sabine seducente vedi onesti che fluisce jazz fuori se la piazza di Tati
Io sono nata nella Prussia Occidentale infine appena visto mi ha commosso molto devo dire perché la mia mamma venuta con me via il Mar Baltico come con la mia sorellina piccole
Arredi docente Trident commenta così est Lante Aus letto Dante ostili ciao
Siccome a Ovest come in niente all'oscurità Reagan si commenta Aus
Te slovacca e oste eccessi sono dei punti siccome in auto un da siccome no s'infuriano o storici clan tavoli spocchia con o in siccome a Osio così la vivendo così file un'unica chiave ai mercati
Però io sto lì tedeschi e provengono dall'Estonia tre avente la Lituania dalla Lettonia dall'Armenia dalla Bulgaria
Dalla Slovacchia dalla Repubblica Ceca dall'Ungheria nella Germania dell'Est dato vengo anch'io e dalla Jugoslavia dove hanno vissuto per centinaia di anni
Quanti all'ottavo anno di età ai mezzi sorrisi ah hoc in spezzoni dopo quando e dove ci sono altri in cui ogni o così la Bindi Donato su mamma mamma in sé invece si sta visivi e senza il
E tutti hanno Nostalgia dell'arte le loro terre in Germania per esempio ci sono gli si levi dell'area danubiana e tutti hanno molta Nostalgia
Quindi arringava ad anni che Deng fanno Stanciuc marchio di Duna Auchan
Ma il fuori testi siamo Antonio stilata recite giorni Intini allora duna Oxfam anche cavalcati va avanti und ha intrattenuto immensi si incita Pai un come
Abbiamo appena organizzato una manifestazione per questi squilibri se evitano montano indiani perché sessanta anni fa lei la mancata sono stati incarcerati molti di loro e un terzo di loro è morto lì
Nel cosa formidabili scriveva stanze finita nell'inchiesta anche nazionale anche tenta fitti effettui lo invitai inebetiti
La stessa nel corso pulite ce l'hai visto un attacca in salita andrò in tight e zone del tesoretto al suo cane ed extra stencil Cavezzali
E devo dire che sono molto lieta di aver sentito che adesso in Italia c'è la giornata nazionale del ricco otto e a devo dire che da una parte sicuramente un grande successo politico però dall'altra bisogna dire che dovrebbe anche essere una cosa ovvia
Via Amendola cent'anni dodici nazionali invita infatti la finestra a Verbier Bernal storiacce Feltrinelli schioccare la sintassi incauta altri
In Germania non ne abbiamo però noi come esuli comunque ci impegneremo a farsi che ne avremo una
Dustin attento ai conti spezzoni dai salotti mensile anni Ireland dimmi scaccia i ricordi sentiti o tempeste avanzai sentirsi Sales che lì a me Odessa atteso andasse ancienne investiti
Dice linea di Mistretta invadente a Cles lifestyle schifezze quindi Aalst istriani indolenza intimiste triturato Tentacles lifestyle si fece dipendono ex Andersen no quindi Altea consolidamenti
Diciamo che lei è sotto deve interessare tutti soprattutto quelle popolazioni
Che non sono state cacciate via che non hanno dovuto sfuggire e quindi devono partecipare alla sorta adesso alla sorte di tutti gli esuli per esempio gli italiani chi non sotto e che sono hanno vissuto in Italia che non sono dovuti andar via
Hanno hanno sicuramente avuto una vita più facile degli esuli i tedeschi che sono stati in Germania hanno avuto la vita più facile rispetto al gasoline provenienti dall'Est e quindi abbiamo bisogno anche per la loro solidarietà
Avesse stava anche ok settima Italia andò ex ante cents mitico e non fece devotissimo ognuno
Quegli stessi vestiti stessi via Metastasio by totali
Tassetto Simon in o vuota che esiste vero spetta al affetto RAI uno scherzetto all'effettuare buffoni attentissimi lì triennalità se manca il DURC sulla fine lembo ci diceste
Però ancora un argomento europeo l'Italia e la Germania sono Paesi fondatori dell'Unione Europea
Ed è importante che noi contribuiamo a che di espulsioni gli esodi vengano banditi che si parli finalmente di tutte le leggi e di tutte le conseguenze del Lesotho
A vestiti file alle in in OPA insistito intima nautici facilissimo Industries secche
Però in Europa ci sono molti paesi che veramente sono chiusi all'argomento e questo è sbagliato
E dove cenare matta Triven Armani stette un che dovendo ex teste sento fondi effettuai bunga enti locali resisti
Noi esuli tedeschi abbiamo fondato una Fondazione e il centro contro le espulsioni al plurale che molto importante
Quante indica un senso anche infetto fai contarsi vien Bellinato ISTUD B&D Stiffi udite son Danske poi è venuto in berlina veste i treni
Voglio invierete ASICS alza Boiardo ex Feltrinelli ai a Ostia andata hockey su altrimenti Tom Cruise ma allo Taste apprezzo i medici a Linate dove sto mi INAIL imbelli
In questo centro che nascerà Berlino cioè la Fondazione si sta già però il Palazzo verrà costruito a Berlino e noi che non vogliamo dimostrare spiegare la sorte di tutti gli esuli tedeschi europei e quindi anche qui di quelli italiani
Politici ladri alla ai testi lista otto mette a impegni dire i delinquenti tanto aspetto in Istria mette in anche
E vi invito a venire a partecipare coinvolge aree con le vostre idee con i vostri suggerimenti
Il silenzio linee alle sculture ammoniti bruciate Fujitsu congedarsi io sì stantie in Italia allo Andreina alcuni fendenti stessa ANCAI identiche spiega Hans italiens nazioni
E di auguro molto buona cosa perché e perché voi appassionate vivere la vostra sorte beni in Italia perché comunque fa parte della nazione
Poi dice elementi Chimenti Scandiano nessuna sulle lenti Sky invece queste Younger Asahi c'è alle Toys Naima effettuino istintiva Saitta
Io sento è quello che sentite voi sento sento il vostro dolore e devo dirvi che tutti gli esuli tedeschi sono dalla vostra parte tra
Ascoltiamo allora alcune testimonianze
Dei nostri amici esuli che vivono oltremare
Abbiamo ascoltato questa mattina al ferro Martinoli da la Plata
Vorrei sentire adesso vorrei presentarmi scusate guida Orizio
Che è un dirigente assicurativo che via San Paolo del Brasile prego
Rappresento circolo Giuliano di San Paolo pochi ma buoni
Avevo due anni e mezzo quando cinquantanove anni fa la mia famiglia dovette lasciare un mago per raggiungere Trieste
Dopo che mio nonno era stato rapito e fatto sparire dai liberatori puntini e mio padre e mia madre erano stati condannati a pesante pene
Ti tribù dai tribunali popolari
Anche se il termine fuggire può proiettare un'immagine negativa e quasi di vigliaccheria affermo che stavano fuggendo
E non mi vergogno d'Italia azione poi che stavamo fuggendo per avere la possibilità di continuare ad essere italiani e liberi
Noi come altre migliaia di famiglie istriani fiumani e dalmati
Non c'era scelta o fuggire o fine infoibati
Dal momento che oggi anche con su un po'di ritardo siamo chiamati a ricordare mi è sembrato opportuno iniziare sottolineando proprio il significato del nostro fuggire perché a mio avviso questo è sempre stato il nocciolo della nostra questione
Troppo spesso siamo stati giudicati con imperdonabile superficialità per la nostra fuga e non per quello che essa significa
Pochi per non dire nessuno ebbero la sensibilità di capire
Che in virtù dei nostri principi civili sociali e religiosi
Avevamo scelto la strada della legalità e della giustizia invece di quelle delle bombe e del terrorismo
Anche se
Molti i fatti della storia recente contemporanea farebbero credere che ci eravamo sbagliati
Il ricordo di oggi mi riporta alle indimenticabili tappe del nostro esodo
E a quelle che ne sono seguite
L'aggressione al vescovo monsignor Santin
Le giornate del novembre cinquantatré
Il tripudio del ventisei ottobre del mille novecentocinquantaquattro
Per il ritorno di Trieste all'Italia unito alla tristezza per la consapevolezza che era stata sancita la condanna di quello che rimaneva dell'Istria
La troppo lunga esistenza dei campi profughi
La rabbia per la vergogna di Osimo
La morte di Tito
Lo sgretolamento della Jugoslavia
La Slovenia in Europa
E la voglia della Croazia di entrarvi
Il ridicolo e offensivo criterio per la liquidazione dei beni abbandonati
Una buona parte di questi episodi
Ho vissuto all'estero
Dove il mio lavoro mi ha portato più di trentasette anni fa
Con le comunità hip italiani in generale e con i contemporanei e conterranei Giuliani e Dalmati in particolare
Prima in Perù poi in Brasile poi in Spagna e poi ancora in Brasile
Collettività con caratteristiche totalmente differenti l'una dall'altra
Piccola e tutta ligure la comunità peruviana
Piccola e quasi tutta composta da dirigenti espatriati quella della Spagna
In mensa eterogenea al massimo quella del Brasile
Ma tutte unite da un ricordo ben un da un comune denominatore
Che mi sembra doveroso inserire nel nostro ricordo di oggi
La generosità l'affetto e la positività dell'accoglienza dei paesi che ci hanno ospitato
Tutti noi italiani che siamo residenti e che esercitiamo le nostre professioni all'estero
In particolare Giuliani istriani fiumani e dalmati
Che a causa di un è sotto tanto tragico quanto ingiusto hanno dovuto tentare la via dell'immigrazione
Dobbiamo ricordare sempre che non saremmo riusciti a ricostruire con dignità la nostra vita
Se non ci fosse stata la totale e infinita collaborazione dei nostri paesi di adozione
Proprio oggi quando celebriamo il ricordo che la nostra odissea
Dobbiamo ricordare questi Paesi e tributare loro un riconoscente omaggio
Assieme a tutti i circoli Giuliani sparsi nel mondo che sono riusciti riusciti a mantenerci italiani e uniti malgrado tutto
In questa breve riflessione ho desiderato accomunare nei ricordi fatti positivi e avvenimenti deplorevoli
I primi devono servire a continuo per continuare a darci quella spinta e quell'incentivo di cui abbiamo bisogno per andare avanti
E per raggiungere risultati sempre maggiori e migliori i secondi devono essere un monito affinché certi errori non si commettano mai più grazie
Ecco dal Brasile andiamo in Australia
Pino Bossi
Originario di Tolmino
Vive a Melbourne in Australia
Ed è uno scrittore prego morosi
Una breve pausa
Perché uscenti del singolo
E quando la mia età
Della mia statura e del fatto che l'ho paura di nessuno e diverso una cosa
Mi sorprende si debba sentirmi emozionato
Non per voi
Avevo preparato nella mia mente perché non scrivo mai Scrivo per mestiere quindi non scrivo i discorsi discorsi rifaccio il scusare anche Silvio Del Bello che va chiesto ma così che dire non lo so
Infatti ho indovinato
Ad eccezione di Mirko Tremaglia il nostro Mirko Tremaglia scritta al quale do del tu
Al quale do del tu anche se onorevole semi visto che se proprio devi fare
Ad eccezione di luglio
Di quegli altri gli sono accanto
Gli altri se ne sono andati
Noi ci parliamo di nuovo fra di noi
Da una parte non mi dispiace
C'è un qualcosa che ci accomuna
Ci fa sentire una famiglia inclusa quella dei tedeschi della
I suddetti durante qui quali diviso e condivido tutta la passione che ha dolore via Aurelia ammiro per quello che hanno fatto non sapevo
E non sapevo
E così mitigato qualcuno l'onorevole Menia
Un altro dei nostri
Parenti fratello
Presente procurati
Io avevo trovato un ragionamento sta volevo dire c'ero contento stamattina sentivo discorso di Ciampi va be'in discorso protocollare che io chiamo ma mi sono dispiaciuto solo una piccola cosa lo dico abbia tuo scoordinate dove tu hai fatto tutto è dedicato lo può Vito lo sappia se il Santo Mirko Tremaglia va
Mi è dispiaciuto che il pensiero che mi è venuto che esce oggi c'è il discorso cioè il giorno del ricordo mi domando
Ci sarebbe stata senza il mare molto il quello che gli ebrei a inchieste dell'olocausto dello Shoah
E mi è spiaciuto che siamo stati secondi non dovevamo essere cieco
Poi mi come lo divertiva Domenico non ti preoccupare
E il fatto tutto quello che dovevi anche di più
Quando poi mi hanno detto anche al discorso in cui di quali Rossi ormai fatto abbiamo abbiamo fatto evoluto impegni di carattere politico e cerchiamo tutti d'accordo politica sporca Censis noi abbiamo fatto da tappeto
Perché i passi dei politicanti che aveva tutti i loro progetti e tutte le loro intenzioni e tutti i loro impegni potessero capitare a passi felpati come i ladri che non si sentono rumori
Voi siamo stati il tappeto
Io sono qua mi scuso soltanto e soltanto che i miei colleghi ho studiato il caso mai non dice sì tutto quello che loro pensano e non non non tutto lo vedono dovessero trovare riflesse le mie parole le loro aspirazioni con loro mi scuso
Con nessun altro
Io parlo oggi senza chiedere nulla a nessuno
Io ricordo soltanto quelli che fanno gli storici alcune cose lo debbo fare l'ho fatto e ragazzi dalla scuola nomi così importanti
La prima
Che la storia come è stata presentata non solo quella degli ultimi cinquanta ma anche quelle precedenti anche le storie Stazzi stranieri storpiature giallo storico fanno fanno pietà fallo fallo far danno fastidio fanno senso dunque intanto bisogna udienze al mio la mia fuga radiofonico iniziata l'undici settembre mille novecentoquarantatré quando la carissima nostra baby-sitter slovena
Cristina che ho abbracciato vent'anni dopo è venuta la mia madre austriaca i padre sloveno e ha detto signora Mizzi
Domani mattina prendete sette pallini andate via coi vostri panni che avete addosso l'undici settembre tre giorni dopo gli ascoltato il discorso del maresciallo Badoglio
Se me mio padre con la faccia che è reale
E ha detto andate via fate finta di fare una gita e non voltate devi indietro prendono le parole di sintesi del testamento quando dopo la fuga di Sodoma e Gomorra la moglie di lotta si è girato in giro diventato allo stato non c'è un gelato in giro per visto un uomo col fucile in spalla
Firmate aveva bambini braccio di tre mesi di una gamba rotta d'uso che aveva la febbre
Ci doveva camminare
Facendo finta di andare allegramente i campani alla stazione ferroviaria di Santa Lucia lungo l'Isonzo Tuttle minuto Mirko e Tobino sapete voi dove Tobino sapete cos'è
Io quando cadono dal tra Trieste fidanzare accanto c'è il predatore ben fino a Ragusa
Scusate soprattutto
Dopo tutto aveva quella storia Tolmino ha tra l'altro lato piccola corto riesce a mentre qua
Uno sta in Canada
Raoul picchi
Io sono qua
Nato il vino dato me lo porto anche dei fantasmi uno Rino rivedete vaglio di semplici
Tolmino ma cittadino paese con Paesi che faceva parte del mille trecento del feudo
I Pagano della Torre un friulano
è nato il mito che c'è la grotta di tanti a Tolmino che ha scritto una parte della sua Divina Commedia a tutt'oggi ricordate c'è una targa vicino e dirà che si veda la grotta il maestoso collettivi obtorto collo il ponte il Pan di Zucchero all'Oriente all'Est dove sorgeva il sole
Parliamo dell'autonomia allora
C'era qualcosa quello di Venezia tombini di di di friulano vedo eccetera
Poi nel mille e cinque mila seicentottantatré figuriamoci quando gli ottomani sono stati cacciati dopo la battaglia del Patto per lo meno delle da una parte del mare sapete il successo
Nel trattato di pace di restituzione a scusa dalle trattato di pace di restituzione
E detto questo Impero ottomano vorrei sfitte unisce alla repubblica veneziana le terre di Dalmazia e le isole del Peloponneso
Questa storia scritta
Io non parlo parlo per visceralità sennò fobie cambia madre austriaca
Suo padre lo sloveno mio padre Emiliano che cavolo solo io nato a Tonino io sono un profugo analfabeta e mi ha mandato in Australia a me
Come occupano padre operaio io Ugo slavo a mio padre ingegnere manovale operaio jugoslava il mio madre casalinga jugoslava
Volevo svanito mai stato in ma ma non è mai esistita inventato alle ventidue è crollata reinventato le quarantacinque crollata
E io sono ancora e questa è la domanda i fantasmi lo porto con me sono quei Giuliano dalmati che sono morti seppelliti e l'Ufficio registro del mio lezione in Australia sono definiti come otto e RAI jugoslavi
E i loro fantasmi discendenti di quei fantasmi e m'ha detto Pino
Ricorda quei signori non vogliamo affianchi i nostri morti ritornello italiani perché nati lo solo il tempo degli anni può
Se loro mi perdono lo si riproducono via che tu io devo parla stamattina ho aspettato fino adesso Ilardo jazz
Pro giuro parlo ancora un paio di minuti il ponte un significativo di questo il punto significativo di questo e capire tutti questi quisquiglie attende la cittadinanza non mi stanno io non ho bisogno
Io non ho mai votato a elezioni politiche vitamina A perché non ho mai avuto il diritto di farlo Walter risolva ma naturalizzato io non so cosa vuol dire votare sì o no
è un po'porta sono morti come Bellora un voluto rinunciare io potevo questo veniva piccolo istintivo
Domani
Queste l'ordine d'Australia io non ho mai accettato di rinunciare al mio atto cittadinanza ma il popolo australiano il governo su un mio amico lo slovacco fatto
Comando italiano
Ha dovuto cancellare Tolmino Jugoslavia mentre il torbido Gorizia
Ma non l'ha fatto per quegli altri che come me lo potevo rubato il podio pubblicamente
E loro anche loro mi han detto porta la mia carta
Vogliamo che chi è stato segnalato il mandato illustra agli atti lo dico a nome di altri che sono qua con me che non lo sa si è venuti rostro aglio come usavo sia corretto dei registi dell'emigrazione e finché le autorità tagliano lo fanno non cambiano
Ecco basta di fare insomma ecco
Vi vi voglio solo salutare
Perché ai ragazzi trascorrono detto sempre dico più padre era italiano via madre austriaca mio non lo dico per una ragione specifica siamo riusciti in Australia
A costruire una società a trasformare una società mondo culturale britannica
In uno nazioni dove i tuoi vicini sono assiri armeni libanesi turca e sparì centoquarantasette diverse origini ecco
Non abbiamo by mai mai avuto uno scontro fra le etnie è quando ve lo dico in confidenza ci state alcuni incidenti gravi l'uccisione di un console alla almeno tutto il lì l'occupazione di tutti abbiamo riunito precedentemente
L'Imam Cusumano i turchi Elia e i turchi e i greci invece c'era la sua a far la cena la sera lo considero gli armeni gli armeni e e tutti a farcene insieme prima di dare l'annuncio di quel che era successo di grave per evitare di creare odio razziale
Fra i nostri gruppi
Dal creatore comunità etniche da una radio inventata da noi
Che oggi trasmette in tutte le lingue del mondo e Miceni giornale radio di tutte le nazioni del mondo tutti i giorni
Una cosa sola per finir questi sono per dirvi che
Quando
In questo momento
Voi pensati
Ancora e noi pensiamo di lottare non riversate mai
L'odio il risentimento il rancore se ancora vivi banale sulla gente sulla popolazione
La gente la popolazione e come l'acqua
Fluida si muove si incontra eppure se l'acqua come è avvenuto con il mare punto qual maremoto viene source sollevata da sotto divento un'ondata in mare che distrugge ammazza
Così è l'odio razziale perché la popolazione della gente che sa vivere insieme sia a mano fanno figli insieme
Quindi
Caro
Bloccate
è fatta non contro le popolazioni ma solo contro quelle istituzioni per individui e non permettete non permettono mai a nome dei miei spiriti averlo con me
Che si dimentichi e si perversa la storia me ne vado al a malincuore
Aspettiamo avvolto in un'altra occasione io a lungo
Sentiamo ora Claudio Antonelli
Originario di Pisino
E professore universitario a Montreal in Canada
Potrei anche aggiungere
Che
Il suo nome originario era Antonaz
Si stenta quasi a crederlo eppure tutto vero noi venuti da così lontano siamo qui assieme a voi rappresentanti dell'Italia voi che avete strappato un popolo dall'ombra
Il popolo Giuliano Dalmata restituirgli ufficialmente identità e continuità
Il diniego dell'identità il non riconoscimento del suo passato e il torto più grave che si possa fare ad un individuo ad un gruppo ad un popolo e noi questo diniego l'abbiamo subito per tanti anni
I ritorni più belli sono quelli che coronano i viaggi più lunghi e noi profughi emigrati abbiamo compiuto un doppio lungo viaggio fumo strappati alla nostra terra e dopo un soggiorno in patria e mi grammo verso altri lidi
Noi siamo giunti qui dai quattro angoli del mondo
Io vengo dal Canada
Voglio parlarvi in maniera diretta senza perifrasi senza sottintesi l'estero è una scuola no no all'estero mitizzato così caro all'esterofilia italiana maldestro reale con le sue lezioni spesso dure
Queste Estero insegna agli emigrati che la patria non è un'invenzione direttori una costruzione ideologica imputabile a una certa Italia d'anteguerra
Ma una realtà dello spirito con le sue misteriose leggi alle quali la nostra anima non potrà mai dare scacco
L'Italia è una l'estero insegna che non esistono non dovrebbero esistere unitaria del Nord di un'Italia del Sud contrapposto contrapposte noi all'estero siamo tutti considerati italiani sic et simpliciter
Con tutti i cliché negativi che le razze più forti trovano gratificante anfibia Ricci Olli vudù dolcetti
Una vita all'estero c'è insegnato che onore dignità nazionale il senso dalla storia continuità appartenenza identità non sono vuote parole ma esigenze insopprimibili dello spirito
Il vivere a confronto costante con altri popoli aumenta l'importanza delle radici amplifica al passato dilata i ricordi
Tra i profughi emigrati il mondo perduto io l'esempio dei miei compianti genitori riesce ad assumere la trascendenza dei valori assoluti
Con il culto della memoria e con ricordi in cui teneri colori dell'infanzia si mescolano alle aspre tinte dalla violenza
E della morte
In Canada e negli Stati Uniti e nel mondo intero gli esuli di Israele continuano a commemorare loro drammatici episodi avvenuti migliaia di anni fa
E noi non potremo piangere un esodo che ha stravolto le vite dei nostri genitori e le nostre spazzando civica lontano dal solco che i nostri antenati avevano tracciato
Il patriottismo dei profughi Giuliano dalmati a un sentimento mito e civile credetemi dove sono i nostri estremisti quali episodi di violenza abbiamo noi Espresso io ho ricevuto dai miei genitori fin dalla nascita un insegnamento costante di patriottismo
E usiamola dirla la parola di nazionalismo in cosa è consistito questo insegnamento con le parole con l'agire sì mi hanno dato esempi di onestà e altruismo sacrificio lealtà a solidarietà nazionale
E da questi miei genitori per così dire estremisti facilmente etichettabile con il marchio ben noto ma è una lezione di olio di disprezzo di superiorità verso il nostro cosiddetto nemico nemico da affrontare da combattere a piede fermo se necessario venuto il momento ma anche in fondo da capire da rispettare
Proprio per i suoi valori patriottici e guerrieri così lontani dall'opportunismo e dalle antipatriottismo diffusi invece tra tanti nostri fratelli italiani
Pronti a portare avanti il discorso a fare polemiche e ad inchinarsi di fronte alla bandiera altrui forse fu questa la tragedia dei miei genitori e di tanti altri noi popoli dei confini dall'identità che è sempre stata una scelta dell'anima e non un dato anagrafico noi credemmo veramente
Il patriottismo e amore amore per i propri dopotutto anche il Mondiale Isma'l'amore universale al quale a parole gli italiani sembrano tanto sensibili ricominciare dalla propria gente da chi ci è vicino
Ma quanto più facile amare tutta l'umanità che provare un reale senso di comprensione e simpatia e solidarietà per chi ci sta intorno
Nel parco
Nel passato quelle poche volte che avevo cercato di parlare delle vicende particolari dalla nostra gente
Vittima della storia avevo dovuto fare una constatazione dolorosa anche amici intimi apparivano sorpresi disorientati e dire infastiditi da questa mia storia
Mi dicevano proprio così non capisco questa tua storia
Ebbene la mia storia la storia di noi esuli nella quale quasi nessuno si riconosceva in Italia oggi invece grazie francobolli di Maurizio Gasparri all'azione di Mirko Tremaglia quella di Roberto Menia
E alle tante iniziative di questo governo volti a ricordarci potrà infine essere considerata parte della storia d'Italia perché nel bene e nel male noi non possiamo non riconoscere Cina patria comune all'Italia
E nessun gioco di bussolotti nessuna azione di propaganda potrà cambiare le tragiche pagine di una storia che ci ha visti sconfitti con la perdita di una parte del territorio nazionale
E con l'esodo di una popolazione inerme tra episodi di un'allucinante ferocia
I miei genitori si sono spenti abeti Orfei Quebec Canada lontane dalla loro amata Pisino
Dove non avevano mai più voluto ritornare perché ciò avrebbe significato vedere i nuovi occupanti nelle nostre case e perché mia madre mi disse temere che il cuore mi si schianta si
Ha detto
Occorre girare la pagina si sono d'accordo ma per poterlo fare occorreva questo riconoscimento
Occorreva il giorno del ricordo occorreva riconoscere il popolo che per molti troppi italiani non era mai esistito
Non è parlavano i libri di scuola i mass media usavano il nome slavo per designare le nostre località di nascita dall'antico nome italiano i burocrati nei dei consolati italiani scrivevano
Nato a Pola Fiume Zara aggiungendo Yugoslavia
Diverse cose da allora sono cambiate e la nostra presenza qui lo attesta in modo esemplare
L'Italia dopo tutto è una madre che sa essere generosa e noi a dire il vero abbiamo sempre saputo distinguere tra il Paese la patria tra il governo i governi e la nazione tra il discorso politico al discorso autenticamente nazionale
Noi italiani all'estero abbiamo tributato a Mirko Tremaglia ovazioni senza fine commossi di ritrovare finalmente qualcuno per il quale gli emigrati italiani sono dei fratelli da proteggere ed amare
Coloro in Italia e sono ancora tanti che il tema non riconoscendo il nostro dramma di diminuire i drammi altrui
Manifesto non aridità mentale contabile quasi che le vittime di un campo e di un altro fossero da trattare come l'iscrizione in un libro di partita doppia
Dove la cifra che si mette in una colonna ma si deduce dall'altra
E questa non è neppure una partita di pallone tra due squadre dopo un gol fatto e anche un gol subito
Basta coi con questo cercare sempre a monte le cause di questo o quell'obbrobrio per giustificarlo
Mi compiaccio quindi che un nuovo sguardo sia oggi rivolto ai patimenti alle ingiustizie subite dalle popolazioni civili tedesche non esistono razze angeli che razze tarate e così non esiste non deve esistere un monopolio delle lacrime
L'estero ci ha dimostrato ad abundantiam che la nota dominante in Italia per tanti anni è stata lo spirito di parte il settarismo l'antipatriottismo con l'assenza di un senso istintivo elementare di solidarietà nazionale
Troppo spesso gli italiani considero normale sano indispensabile amor patrio come una pericolosa involuzione dello spirito
Il confronto con le altre etnie all'estero ci dimostra invece che il nazionalismo Dinoi profughi Giuliano dalmati
è ben poca cosa rispetto ai nazionalismi altrui anzi la stessa parola nazionalisti se applicata Noemi appare abusiva ripeto dove sono gli estremisti Giuliano dalmati quali episodi di violenza abbiamo noi espresso in tutti questi anni
Il popolo Franco quel beh che se piange ancora i suoi dodici patrioti impiccati dagli inglesi più di centosessanta anni fa
Gli ebrei commemorano con lacrime e cerimonie canti loro ESA di avvenuti migliaia di anni or sono i serbi piangono ancora la disfatta subita ad opera
Degli ottomani più di mezzo millennio fa molti croati all'estero in Australia in Germania in Canada e altrove durante l'epoca di Tito ordirono trame di rivincita guerriera
Educando i figli al culto dell'antica patria la Croazia da riscattare un giorno col sangue
Noi Giuliano Dalmati abbiamo invece educato i nostri figli che sono nati all'estero a rispetto e l'amore per la terra che li ha visti nascere e per la quale noi stessi proviamo un profondo senso di riconoscenza e di lealtà
Una vita all'estero ha dato all'immigrato una sensibilità particolare nei confronti della patria
Egli riesce a vedere la patria come un tutt'uno da cui non potrà mai prescindere nel bene e nel male e con cui il rapporto è d'amore non funzionale strumentale e opportunistico la patria comune essere caro che vorremmo migliorare
E noi rientrando in Italia siamo quindi colpiti e direi offesi dal disordine immigratorio così evidente che noi vediamo come una manifestazione ancora una volta di abusivismo e non come una conseguenza dell'umanità degli italiani come sostengono certe anime pie
I viene in mente un episodio qualche anno fa venne a vivere in Italia per un lungo periodo fui trattato dalla burocrazia come extracomunitario proprio così extracomunitario
Il luogo di nascita sul mio passaporto Pisino suscitò ulteriori motivi di diffidenza nella detto all'immigrazione della Questura di via Genova Roma
Da allora veramente tante cose sono cambiate l'Italia ci ha permesso di riacquistare la cittadinanza italiana
Pisino amatissimo mio luogo di nascita simbolo di sofferta italianità avuto gli onori di un francobollo un francobollo sembra una cosa da poco ed è invece una così immensa
Peccato che le lettere col francobollo dell'esodo e con quello di Pisino siano aggiunte troppe TAR troppo tardi per mio padre mia madre spenti si oltre oceano
Francobollo è giunto ugualmente troppo tardi per mia zia Adalgisa bresciani vedova di quelli Nogaro detti Gargoyles che morì da eroe per mano degli infoibati ori Titini
Mia zia si trovava in ospedale a Montreal sarebbe morta in quella stanza il giorno dopo maneggiare ripeteva io ero lì dove sono le valigie dobbiamo tornare a Pisino ma non vi tornò sulla sua fossa venne sparsa la poca terra dell'Istria che aveva portato con sé in un vasetto al momento dell'esodo
La terra una terra che ha saputo creare nuovi sentimenti d'amore più belli e più nobili una terra che è diventata un'anima
Mio cugino Bruno Khirbet figlio di Adalgisa morì anni dopo Edmonton in Alberta i suoi due figli Brussel Brian purtroppo conoscono molto poco
Dell'Istria non parlo neppure l'italiano russe brani hanno porto non si nome Gare detti ma hanno dovuto pagare caramente a scuola subendo gli sfottò dei compagni lo scotto di aver un nome che fa rima con spaghetti
Sapete la nostra storia all'estero non è sempre trionfalistica
I nostri figli nati nelle nuove terre vengono inghiottiti da altri universi alloro patria diversa dalla nostra loro conosceranno un altro destino nazionale e noi non ce la sentiamo di trasmettere al loro una fiaccola che brucia che fa male
Questa forse la più amara lezione dell'estero questo non poter continuare nei figli
Mio zio Liviero bresciani nato a Pisino morì a Buenos Aires sua figlia Luciana mia cugina presente in questa sala è potuta tornare per la prima volta in Italia grazie a voi mi ha detto che potrà finalmente rivedere Pisino da dove venne via bambina
E concludo
Come vedete occorreva il giorno del ricordo era giusto rendere gli onori al nostro giuramento di fedeltà all'Istria Fiume Dalmazia il nostro giuramento all'Italia
Una memoria nazionale condivisa al di là di certe inevitabili divisioni di interpretazione di questo o quell'aspetto del passato e auspicio di una definitiva riconciliazione degli italiani
Ringrazio di nuovo a nome di tutti i profughi e immigrati come me e di quelli che si sono spenti nei cinque continenti lontani dall'amata terra natale che oggi non è più in Italia e lontane dalla nostra Italia
Niccolò maggiori cc scusi un metodo
Nicola giuridici ci originario di Lussinpiccolo è un imprenditore che vive a Johannesburg in Sudafrica prego
Onorevole ministro Mirko Tremaglia
Onorevole Roberto Menia
Vicepresidente del scrisse Assemblea autorità presenti
Conto buonasera
Mi chiamo Niccolò giuridici ci presidente dell'associazione Giuliani in Sudafrica
Sono di origine italiana mio defunto padre Niccolò è nato nel mille no mille novecentodieci a Lussinpiccolo e a sedici anni assieme mio nonno sono andati a New York da a cercare lavoro
Dopo quattro anni doveva ritornare in Italia per la leva nella Marina italiana
Dopodiché è partito per il Sudafrica e ha fondato la giudice ci pratensis che oggi dopo sessantacinque anni di attività nel settore di edilizia e una delle più grande imprese private nel Paese
Desidero innanzitutto ringraziarvi per averci dato l'opportunità di essere presenti a questo storico incontro per l'appunto il primo convegno mondiale delli gli esuli Giuliani istriani e dalmati è porto a tutti voi il saluto dei Giuliani del Sudafrica
La nostrana Giove in associazione nata solo otto anni fa
Sono orgoglioso di esserne stato uno dei promotori
Pur non essendo molto numerosi siamo però molto attivi
è questo oltre a beneficiare la nostra grande comunità italiana ci ha permesso finalmente di conquistare quel rispetto quella dignità
è quella considerazione che ci sta che c'è stata sempre ignorata mente rifiutata
Questa nostra laboriosità ci ha permesso di metterci in luce in seno alla nostra stessa comunità italiane in Sudafrica principe principalmente a Johannesburg dove il numero dei nostri connazionali e tutto è più consistente
Sono certo che voi tutti sapete che fino a pochi anni fa non eravamo considerati italiani persino dalla nostra stessa comunità italiana presente in Sudafrica ci si sentiva dire ma voi siete jugoslavi
Forse non possiamo biasimare lì
Dato che sul passaporto rilasciato dalle autorità italiana il paese di nascita indicato come Jugoslavia o Croazia
Con la fondazione della nostra associazione abbiamo però cercato di far conoscere a tutti la vera storia dall'esodo
Le sofferenze di quelle persone che non avevano avuto altra scelta se non quella di scappare dalle loro terre portando solo consesso la quello che stava in una valigia è solo perché erano italiani quello che ci rattrista ci RIM Cira marca ci offende ci ha discriminato ci ha pesato è stato il silenzio
Un silenzio lungo oltre cinquant'anni volutamente da qualcuno imposto per nascondere una delle pagine più vergognosa delle aste la storia come del comunismo italiano
Complice
Complice appare a partecipe alle diaboliche ne scendesse di un volgare assassino come il dittatore comunista Tito
Nella nostra associazione ci sono anziani che si ricordano ancora purtroppo quelle disumane esperienza
Vissute nel periodo dell'esilio e delle foibe ci sono anche i giovani a cui cerchiamo di tramandare la storia e l'amore delle nostre terre che seppur lontane sono sempre nel cuore di tutti i Giuliani quella storia che per troppi anni è stata taciuta che per troppi anni è stata nascosta
Quando i Giuliani istriani e dalmati sono arrivati in Sudafrica non avevano alcuna idea di che cosa aspettasse loro
Avevano lasciato le loro terre native
Ben consapevoli che se non esci vanno ad inserirsi della comunità locale nel tessuto sociale è imprenditoriale sudafricano non avrebbero potuto più ritornare in patria
Perché le loro terre nel frattempo non facevano più parte dell'Italia
Ma erano sotto un sterrato recinti Toto Riale
Sono orgoglioso di potervi dire che tutti i Giuliani Sudafrica si sono fatti onore sia nell'ambito del lavoro come nella vita sociale i figli dei nostri esuli sono