Il Direttore del quotidiano Europa Stefano Menichini intervista il segretario nazionale dei Democratici di Sinistra Piero Fassino

Si sente bene buonasera
Allora io
Sono Stefano Menichini direttore del d Europa
Il giornale di questo partito mi raccomando comprato la Bonate vinte perché l'anno scorso è successo un fatto increscioso con con Fassino alla festa de La Margherita che chiedeva di avere una copia del giornale di Europa da una platea che ne era sprovvista
L'UE ce l'aveva insomma io non mi sono sentito tanto meno anche
Bene andiamo subito al al cuore di alcune questioni perché la la le giornate sono intense
Tra l'altro segnalano che c'è un signore che stava aveva poca voce fino a pochi giorni fa che pare che va be'ritrovata tutta insieme
Essa
E ci sono dei poveracci a Gubbio che esse sanno servendo quello che voi vi siete risparmiati qui qualche giorno fa
Dunque parto su questo stamattina il Corriere della Sera
Che è un giornale con il quale Fassino
Ogni tanto si azzuffa anche pubblicamente ma gli capita con molti giornali e con molti giornalisti perché una persona appassionata più grande lettore di giornali
Hai letto Fassino come ideale di di Galli Della Loggia che peraltro diciamo non è un editorialista in cima alle simpatie
Del mondo diessino campione del rigore
Nel senso di campione dei una linea che all'interno del centrosinistra
Contrasta un'altra linea all'interno del centrosinistra in questa fase di formazione della Finanziaria ma insomma anche poi in prospettiva rispetto all'atteggiamento da tenere sulle misure economiche il risanamento finanziario eccetera eccetera
Perché il segretario dei DS giorni fanno intervista si è preso su alcuni temi in particolare pensioni e sanità delle libertà
Diciamo così che forse ai componenti del governo non Prodi compreso non possono prendersi
Sostenendo che
è necessario che questa finanziaria in questo passaggio di prima legislatura sia una finanziaria molto rigorosa non soltanto nei millenni i numeri quindi famoso discorso
Dei trenta miliardi di euro ma anche nei contenuti e nell'intervento sul voci distesa sostiene sostanziose come appunto la previdenza
E la sanità allora io la prima domanda che chiedo esattamente questa cioè corrisponde al vero questa ricostruzione secondo la quale nel centrosinistra si contrastano una linea rigorista è una linea diciamo così più più lassista qualcuno potrebbe dire che c'è un partito della spesa pubblica non lo so
Oppure per caso quello che si è avviato intorno alla finanziaria è un po'gioco delle parti per cui adesso si collocano in qualche maniera i vari partiti poi anche i sindacati insomma alla fine sostanzialmente sui contenuti della Finanziaria un accordo è a portata di mano che cosa dice su questo questo neo eletto campione del rigore va bene tante ore grazie volte siamo naturalmente Francesco Rutelli di ammissione Margherita che mi hanno invitato alla festa
Tenete pronta dello stare naturalmente ringrazio
Le tante persone che sono qui per questa manifestazione di attenzione al a questo nostro incontro ma io penso che le cose siano molto semplice almeno da per me dal mio punto di vista
Noi veniamo da cinque anni di centrodestra che ci hanno consegnato un eredità particolarmente pesante
E difficile
Crescita zero da cui si comincia a intravedere soltanto adesso la possibilità di uscire ma nei cinque anni che abbia avuto alle spalle l'Italia avuto il più basso tasso di crescita tra i Paesi dell'Unione europea
Affanno competitivo dell'impresa
Non perché lo diciamo noi ma perché mille volte Montezemolo per primo ha dichiarato una difficoltà del sistema imprenditoriale italiano per l'assenza di una politica industriale per l'assenza di una politica della ricerca per tante cose a reggere mercati più complesse
Crescita della precarietà del lavoro che tutti sappiamo
Quanti qui hanno un figlio che quando trova un lavoro lo trova quasi sempre come lavoro a termine lavoro a tempo parziale lavoro molto incerto insicuro è un fenomeno che è cresciuto enormemente
Riduzione del potere reale d'acquisto dei redditi la CGIL ha dato una cifra l'altro giorno che su cui io per due anni mi sono sforzato di richiamare l'attenzione credo anche all'intervista che facemmo l'anno scorso alla festa della Margherita e cioè la stragrande maggioranza dei lavoratori dipendenti italiani a un reddito individuale mensile che non supera di mille trecento euro netti
E via di questo passo allora questa è la verità che ci ha consegnato la destra
Cioè un Paese più piccolo un Paese più sicuro un paese più incerto
Allora da questa che è il modo che è la ragione per cui Berlusconi ha perso le elezioni perché non dimentichiamoci e noi stessi siamo andate in campagna elettorale a chiedere un voto denunciando questo stato critico dell'economie italiane chiedendo agli italiani di non fidarsi più di Berlusconi che cinque anni fa aveva promesso tutt'altro perché non in grado di garantire sviluppo crescita tutele e diritti
Ma lo dico perché non è che adesso l'avviamento elezioni ci dimentichiamo di quello che abbiam detto agli italiani qualche mese fa siamo noi che abbiamo detto giustamente che quella situazione e la gente ci ha creduto e ci ha votato
Allora se è così ci sono alcune conseguenze la prima è banale ma forse va detta è indecente che un uomo come Tremonti giri per l'Italia si permetta anche di darci delle lezioni
Perché
Questo questo stato di cose non viene da non si sa chi
Ma da chi ha guidato la politica economica dei conti pubblici in Italia nei cinque anni cento Adeste ci ha portato a questo dissesto quindi intanto lo dico per richiamare responsabilità non è per fare la polemica che non ce l'ho personalmente mai con nessuno meno che meno con Tremonti ma per stabilire la verità
Perché se adesso noi siamo chiamati a prendere misure difficili adesso ne parleremo non è perché noi siamo il partito delle tasse pigliamo misure difficili perché qualcuno ci ha lasciato un'eredità disastrosa
Sì e che richiede per essere approntate superata misure appunto difficile
Quindi richiamare le responsabilità e anche capire perché siamo chiamati a prendere adesso misure che possono anche essere più difficili via
Secondo
Ma se noi diciamo i dati corrispondono che l'eredità che ci ha lasciato la testa e collo di un Paese meno competitivo più piccolo in cui sono cresciuti i fattori di incertezza di insicurezza nella vita dell'impresa delle famiglie delle persone dei giovani
Qual è l'obiettivo che ciò dopo che ci dobbiamo porre io dico che l'obiettivo è quanto prima
Rimettere in moto la crescita di questo paese allora stabiliamo intanto qual è il senso la finanza il sentore la finanziaria
è l'obiettivo da finanziare e rimettere rapidamente questo Paese nelle condizioni di crescere molto di più di quanto non è cresciuto fin qui l'Italia per tenere in piedi quello che ha ha bisogno di una crescita che sia almeno del due per cento all'anno noi negli ultimi anni siamo cresciuti con percentuali che erano poco sopra lo zero e tanto è vero che il debito al deficit cresciuto perché non va accumulano producevamo la ricchezza che era necessaria per tenere in piedi il Paese e tutto ciò che l'Italia è e quindici indebita Alamo con una crescita del deficit del bilancio del debito pubblico
Allora lo vogliamo affrontare questo nodo
Io dico ecco il problema è qui rigore Noriko e tramite avere chiaro cosa vogliamo se rigore rigore vuol dire avere chiaro cosa vogliamo benissimo
è così
Noi abbiamo bisogno di mettere in piedi un meccanismo che una un delle scelte che ci consentono di far ripartire l'economia del Paese
Sostenere l'impresa in ragione tale da offrirgli
Fu un conosce Mario che gli consenta di essere più competitiva e per esempio la riduzione del cuneo fiscale va in questa direzione
Per investire di più nella specializzazione tecnologica del sistema perché la competitività delle imprese essi realizza se innanzi la qualità delle produzioni dei processi produttivi ma questo significa investimenti nella ricerca e nell'innovazione nel sostegno alla specializzazione tecnologica dell'impresa
Abbiamo bisogno di rendere più sicuro il lavoro
Che e si flessibile nessuno così sciocco da non sapere che viviamo in una società flessibile ma non necessariamente la flessibilità deve essere precarietà ma questo significa mettere in campo degli ammortizzatori sociali
Pare un brutta parola che nessuno sa cosa vuol dire che significa le indennità di disoccupazione e di mobilità tutte queste cose qui che significa per le risorse per fare mettere questi strumenti a tutela del lavoro perché la flessibilità non sia precari
Abbiamo bisogno di affrontare il problema di redditi di famiglie che in questi anni hanno visto ridursi il loro potere d'acquisto il cinquanta per cento dei pensionati italiani quelli che sono già in pensione
Prendono seicento euro al mese quanto può durare una cosa di questo genere
Non superano i duecento e i seicento se neanche di che ne prendono cinquecento quanto può durare abbiamo un problema di avere una strategia nei prossimi cinque anni di rivalutazione di questi eventi
Allora tutto questo ai punti condivisi trascinatrice ma tutto questo se dobbiamo fare questo bisogna sapere che per fare questo nostro
Non si fanno coi fichi secchi come le nozze tutto questo tutto questo si fa se tu sposti
Risorse dal mantenimento di quello che c'è a politica d'investimento divi sviluppo e di crescita e come lo fai questo spostamento lo fa in due modi
Primo sei Recuperi
In termini fiscali
Quote di tasse evase o eluse
E per altro verso
Se
Guardi dentro la spesa la spesa pubblica e intervieni no a come dire abolire la spesa pure ridicolo
E neanche a tagliarla in modo indifferenziato che nessuno propone interviene nella spesa pubblica nei suoi aggregati più grandi la spesa previdenziale la spesa sanitaria per vedere
Quali contenimenti di spesa poi realizzare quali riduzioni di di di spesa quali sprechi quale razionalizzazioni che ti consentono di spostare dei soldi che oggi vanno lì a sostenere gli investimenti questo è
E quando il la Commissione europea si pone un obiettivo che il Governo italiano ha assunto lo vorrei ricordare anche a quelli che nella nostra maggioranza fanno finta di non saperlo che noi abbiamo assunto e cioè di stare sotto un deficit del tre per cento non affrontiamo questo problema per una ragione di natura contabile
Perché portare il deficit sotto il tre per cento ridurre il debito pubblico significa ridurre la quantità di soldi che lo Stato destina pagare tassi di interesse per tenere in vita il debito
E aumentare i soldi che invece noi investiamo nel sostenere Investimenti produzione lavoro tutte le cose che ho detto a fare queste il questo è il tema quando si disse manovra di trenta miliardi che stavano le tanto agognate costituita da dieci miliardi di recupero di tasse elusa evase
E quindi dimostriamo di voler fare la battaglia seriamente all'evasione fiscale secondo un principio di equità sociale eccetera
E siccome però
Per fare quello che vogliamo cioè ridurre il deficit rimettere in moto il paese quei dieci miliardi di di evasioni fiscali su base di un anno non sono sufficienti abbiamo bisogno anche di intervenire sulla spesa e puntiamo a recuperare venti miliardi di euro
Intervenendo sulla spesa pubblica aveva indotto allora possiamo interventi allora
Queste cose che io dico in un italiano semplice sono così irragionevole sono ragionevolissima
Scola rispondono al programma che abbiamo presentato agli elettori perché noi agli elettori
Abbiamo presentato un programma che aveva come diciamo filo che percorreva le famose centottanta pagine del programma dell'Unione rimettere in movimento un paese fermo
Determinare le condizioni perché l'Italia potesse tornare a crescere in crescendo
Desse alle sue impresa le sue famiglie ai suoi giovani sui pensionati maggiori certezze di vita di reddito e di lavoro questo è quello che vogliamo fare per farlo bisogna affrontare
In termini di contenimento dispensa anche scelte difficile come l'intervento sulla previdenza o l'intervento sulla sanità e adesso ne possiamo discutere ma questo è il ragionamento
Io credo che nessuno possa sottrarsi
A ragionare in termini se semplici ma seri intorno a questo tema come rimettere in moto un Paese che in questi anni è cresciuto troppo poco rispetto le esigenze dei suoi abitanti dei suoi cittadini dei suoi figli
Questo però mi conferma nell'impressione che per arrivare a questo obiettivo saranno tutte cose
Assolutamente ragionevoli nonché scritte però sono contestata in questo momento siano i saldi
Che nei contenuti da una parte della coalizione
E poi c'è il grande problema particolarmente grande per una coalizione di centrosinistra del rapporto con la sua costituirsi cioè con tutto quanto il mondo organizzato dai dalle confederazioni sindacali che su queste cose alzato
Alzato le antenne allora
Ribadisco la domanda che era contenuta nella prima abbiamo di fronte a noi non so per quanto tempo il cioè adesso c'è tutta quanta la fase di discussione e poi di portare la Finanziaria in Parlamento abbiamo di fronte a noi effettivamente un conflitto con una componente del centrosinistra che le cose che tu hai appena esposto dandole dal tuo punto di vista per ovvie invece le contesta alla radice perché intanto contesta i salti
Poi contesta il nostro obbligo varrà corrispondere alle richieste che ci fa il mio europea in terzo luogo contesta il merito delle proposte perché come ha detto ieri sera su questo stesso palco Fausto Bertinotti
Delle pensioni proprio non sarebbe il caso di parlare allora
Io non penso che ci sia un conflitto insanabile penso che c'è una discussione dentro una maggioranza che è composta da più forze politiche è del tutto legittimo che nel momento in cui si deve approvare la legge finanziaria che una delle principali atti del governo ci sia una discussione si possono manifestare opinioni diverse io non sono affatto scandalizzato nel leggere che Diliberto Pecoraro Scanio dice cose diverse da me trovo del tutto naturale che ci sia tra di noi una discussione purché arriviamo a un certo punto la sintesi necessaria
Secondo dice sì contro così come non mi trovo assolutamente non mi preoccupa assolutamente che il sindacato che manifesti una preoccupazione è del tutto legittimo del tutto giusto che sindacato che prima di tutto al dovere di tutelare i lavoratori
Si preoccupi di una manovra che comica non leda diritti non riduca opportunità non riduca condizioni di vita
Tor ma
Io penso che noi vogliamo fare una Finanziaria seria che non lede i diritti dei lavoratori al contrario
E che non riduca le opportunità dei cittadini al contrario
Quindi sull'obiettivo siamo d'accordo vediamo come farlo
Il se si contestano i saldi tradotto in un linguaggio in questo più semplice non tecnico nella discussione che abbiamo visto sui giornali
C'è una parte del c'è movimento dirigenti sindacali anche una parte del centrosinistra che dice ma perché bisogna fare la manovra di trenta miliardi più si può fare più bassa se la facciamo più bassa
Abbiamo meno bisogno di trovare soldi se abbiamo meno bisogna trovare soldi si possono anche ridurre certe decisioni
Difficili
Questo ragionamento
E debole su un punto
Perché
Noi dobbiamo fare una manovra di trenta miliardi questa manovra di trenta miliardi a dobbiamo fare perché dobbiamo conseguire due obiettivi ridurre il deficit sotto il tre per cento cioè rientrare nei parametri europei e rientra nei parametri europei è condizione per stare in Europa perché tu non puoi avere la moneta insieme agli altri il mercato insieme agli altri poi determini le tue condizioni di finanza pubblica senza tenere conto che le tue condizioni incidono anche sulla vita degli altri quando si sta insieme si sta insieme in tutto e quindi
Abbiamo esordisce scendere sotto il tre per cento e scendere sotto il tre per cento significa ridurre
Ripeto la quantità di soldi che oggi lo Stato destinato ai tassi di interesse per farsi prestare il dei soldi dei cittadini per tenere in vita il debito e passare più risorse agli investimenti
Ma non è solo questo il
L'obiettivo ce n'è un secondo secondo me
Nelle posizioni per esempio di alcuni esponenti sia del sindacato che deve che dicono basta fare una mano e venticinque miliardi no non si vede secondo obiettivo
Non abbiamo i soldi scendere sotto il tre ma abbiamo bisogno anche di intaccare il debito pubblico perché abbiamo due problemi il deficit che ogni anno si accumula
E abbiamo Jodie ridurlo sotto il tre poi il debito che si è accumulato in tutti gli anni che stanno le nostre spalle e abbiamo i soldi ridurlo negli anni del centrodestra è tornato e tornato a salire era cento e ventuno per cento nel novantasei quando come dell'Ulivo per la prima volta rissa lezioni tra novantasei e due mila uno e lo portammo
A cento e
Nuove se ricordo bene nei primi due anni centrodestra è sceso da centonove ulteriormente poi nei tre anni successivi è tornato a salire
E noi siamo un debito pubblico che torna a salire che strozza l'economia italiana che assorbe risorse quindi abbiamo bisogno di ridurre il deficit e ridurre il debito
Trenta miliardi siamo una questi due obiettivi se si fa una manovra più bassa si riduce il deficit ma non si riduce il debito pubblico e quindi e molto meno efficace la manovra rispetto al fatto che abbiamo esodi trovare i soldi da destinare agli investimenti questo per quello che riguarda i saldi
Detto questo veniamo alle questioni perché questioni delicate sono come si interviene su previdenza su sanità eccetera eccetera allora previdenza
Intanto c'è una distorsione nella discussione anche nella comunicazione
Il taglio delle pensioni non stiamo tagliando la pensione a nessuno
Perché tutta la discussione verte sull'età pensionabile
Il valore monetario delle pensioni non è oggetto di alcuna discussione e di alcune intervento chi la pensione c'era se la tiene chi ce l'avrà la prenderà come previsto
Chiaro stiamo discutendo di cui dell'età pensionabile non stiamo discutendo dei tagli alle pensioni no siccome c'è la vulgata che li totale se non accettai Egitto non ci italiani non c'è un solo pensionati o di oggi né di domani che avrà la pensione tagliata sulla base dei provvedimenti che stiamo discutendo
Stiamo discutendo di un'altra cosa che però è rilevante
Ed è come rendere
Sostenibile un sistema previdenziale che deve fare i conti con un problema che non è italiano non si inventa il centro sinistra c'è in tutti i Paesi industriali che difatti tutti hanno questo problema ed è che viviamo tutti molto di più
E che naturalmente una fortuna nostro spie storte o Rizzato che è meglio morire prima però vivono
Ma bisogna sapere che vivere molto di più comporta delle conseguenze
Comporta che quando il tempo di vita dal momento in cui andare in pensione al momento in cui ti riuniti al Padreterno era sei sette anni voleva dire che il sistema previdenziale doveva pagare a ciascun pensionato una pensione per sei sette anni ogni mese
Nel momento in cui adesso quando va in pensione comincia un ciclo di vita che spesso dura quindici vent'anni perché ormai l'aspettativa di vita si sta ad come dire avvicinando gli ottant'anni no considerevolmente
Devi sapere che ognuno che va in pensione per ricostruire un sistema che garantisca ognuno va in pensione che quella sua pensione ce l'avrà sicura e certa per tutti vent'anni in cui starà in pensione
E questo comporta il costo è un sistema che sia finanziariamente più sostenibile
Questo è il tema tanto rare scusate questo tema c'è in Francia in Germania in Italia in Inghilterra chiunque governi se c'è dappertutto chiunque governi non è che ce lo inventiamo noi o la cattiveria di Fassino code che ci sarà un po'la Obiettivo no se no perché se dappertutto
è un tema che chiunque può constatare quindi questo è il tema
Che si salta una seconda questione
Oggi quando uno di noi arriva sessant'anni e io ci sono quasi vicino perché non cinquantasette tra pochi giorni
E ci arriva come si arriva nel pieno della vitalità
Per la vitalità psichica relativi tenuta fisica e i sessanta anni di oggi per moltissimi di noi non sono i sessanta anni dei nostri nonni e dei nostri padri perché il lavoro è molto meno usurante logorante perché le cure sono migliori perché si vive l'alimentazione cambiata
E teatri simile ieri Bertinotti ha evocato la catena di montaggio i lavori usuranti vengo da Torino e di fatti lavori usuranti è giusto riconoscergli e poi a vere un diverso trattamento pensionistico per chi fa un lavoro usurante chi ha fatto quarant'anni in una
La filanda testi lei è chiaro che ha diritto di essere trattato in modo diverso da chi ha fatto quarant'anni di età uno sportello
Ma De ma allora discutiamo di questo non dico allora non discuto siccome ci son quelle che lavorano a catena montaggio lo discuto niente che modo di ragionare discuto affronta il problema
No
No allora
Allora la seconda questione proprio questa oggi la stragrande maggioranza delle persone che aveva sessanta anni ci arriva in una condizione di vitalità che fa sì che moltissimi
Intendono continuare ad avere un'attività
E in ogni caso io pongo un problema per la società e però tifa politica questo è un grande problema perché è una responsabilità verso ma una società si può permettere
Di buttare amare e di mortificare il patrimonio di sapere di professionalità di competenza di esperienza di vita di affettività metteteci un po'quello volete di una persona che ha sessanta anni e vitale è un problema o no
Di chi ha responsabilità di governo sulla porsi il problema di come utilizzato tutto questo o no
Allora discutiamo io penso che discutere seriamente di come si possa costruire un meccanismo di età pensionabile più flessibile
Che consente a chi vuole calmante nera lavoro magari incentivando lo di mantenerli starci anche oltre i sessanta sia giusto
Che preveda livelli di andata in pensione che tengano matura ecco maiale conto maggiormente del tipo di lavoro che uno ha fatto perché abbiamo appena detto un conto è lavorare in una catena di montaggio per trentacinque quaranta un conto è stare dietro lo sportello eccetera anche se non sottovaluto
Neanche il lavoro dei con lo sportello che spesso non è agevole
No alla altri tipi diciamo nell'area di politico finora insomma comunque si possono ragiona
Ma io da uomo di sinistra ve lo dico chiaramente trovo un po'paradossale che ci appassioniamo così tanto se uno va in pensione a cinquantasette cinquantotto hanno e non stiamo discutendo di come alzare la pressione a chi a cinquecento euro al mese perché da uomo di sinistra considero quella priorità
Così come considero la priorità che sarà quello che diceva Berlusconi a nuovi però promosso
Vede io se appartengo a quelli politici si distinguono si possono distinguere in molti modi ci sono i politici che pensano che una cosa giusta in sé chiunque la dica ci sono quelli che pensano che è una cosa giusta a seconda di chi la dice io appartengo alla prima categoria
Se è una cosa giusta disse e tu stai se se l'ha detta Berlusconi va bene ma che mi scandalizza
Va bene ecco allora il problema è come affrontiamo questi no e per esempio un altro
Noi abbiamo tutti giovani tutti i giovani
I quali entra sono entrati o entro nel mercato del lavoro di oggi con forme contrattuali
Flessibili che hanno un livello di contribuzione
Che fa sì che quei giovani quando arriveranno in pensione non ce l'avranno
Naturalmente chiunque di noi quando ha avuto venticinque trent'anni alla pensione non c'ho pensato e neanche i giovani di oggi ci penso e quindi considero che quale che sia a livello di contributi pazienza poi quando Remo sessanta anni si accorgeranno che un problema se noi non affrontiamo questo nodo non alziamo i contributi
Dei giovani catalogato noi qui stiamo costruendo un esercito una generazione che precarie oggi e sarà precaria domani e a non è una priorità da affrontare
Però allora si può riscontrare questo o
O torniamo al non si tocca io guardate
Siccome ho già una certa età me la ricordo la vicenda la scala mobile no non si tocca e ce la siamo presa in un piede
Perché non si tocca non è una politica chi fa politica al dovere di misurarsi coi problemi e di affrontarli
E non di ritrarsi se no
Fate la testimonianza ma a me non interessa fate a testimonianza me interessa governare una società affrontare i problemi e creare le condizioni perché la gente stia meglio e parliamo dell'altro tema sanità
Anche qui
Noi partiamo da un'idea per noi
Chiara irrinunciabile
Ogni cittadino
Ogni uomo ogni donna che vive in questo Paese
Deve sapere che se ha bisogno di essere curato lo sa
Quando si usa quell'espressione un po'di gergo l'universalità delle prestazioni sanitarie vuol dire questo prodotto un italiano semplice no
Tutti devono sapere che reddito che hanno nucleo familiare lavoro che fanno tutti
Se hanno bisogna essere curati saranno curate noi non vogliamo diventare un Paese nel quale quando entri in ospedale prima ti chiedono se la carta di credito e poi ti curo no noi non possiamo essere chiaro perfetto
Detto questo tetto queste tetto che io voglio garantire a Piero Fassino come qualsiasi altro cittadino di questo Paese di essere curato se ne ha bisogno sono che Piero Fassino non è uguale ad altre altri non sono uguali a luglio
E allora nel momento in cui devo garantire quella prestazione a tutti mi pongo il problema di vedere sul piano anche qui della sostenibilità finanziaria come farlo
Oggi questo è il tema della discussione le Regioni e Ministero della Sanità dicono che sistema sanitario nazionale costa centotré miliardi costerà nel due mila sette centotré miliardi di euro
Però ora nella manovra di finanziaria che Padoa Schioppa ha predisposto se ne sono trovati se capisco bene novantacinque novantasei
Quindi c'è una differenza quindi o aumenti amo questa dotazione ma bisogna vedere se li abbiamo spesi soldi o troviamo il modo per coprire la differenza tra novantacinque e centotré se vogliamo garantire a tutte
Allora si può intervenire a ridurre sprechi
Perché sprechi ce ne sono sanità sovrapposizioni andare a vedere la spesa farmaceutica andare a vedere la spesa dei convenzionamenti della della sanità privata come la strutture pubbliche che molto spesso e poco trasparente si possono fare tante cose facciamole
Tra le tante cose che si possono fare si può anche chiedere a una parte della popolazione quella che nelle condizioni di reddito per poterlo sostenere uno sforzo supplementare io vi faccio un esempio concreto che riguarda la mia famiglia perché l'ho vissuto in queste settimane
Mia madre subito ottant'anni appunto uno dei tantissime persone che arrivano Net anziana subito un delicatissimo intervento chirurgico a Torino
Io l'ho portata in un ospedale pubblico dove è entrata fatto tutte le visite che ha fatto l'intervento chirurgico è stato necessario farne uno supplementare non previsto hanno fatto tutta la cura assist perfetto
è tornata a casa
Di medici dicono con il cuore a posto penso
Bravissimi tutto perfetto funziona tutto bene che dimostra che ci sono pezzi di salute pubblica che funzionano bene e sono efficienti
Dopodiché mia madre intrattengo l'ospedale senza che gli si chiede se una uscito senza pesi che se una lira giusto perché sistema sanitario in Italia è costruito così
Noi paghiamo le tasse e avendo pagato le tasse le tasse finanziano poi la spesa sanitaria e quando ne hai bisogno non paghi più niente
Ma mia madre è nelle condizioni di reddito che si richiedevano Us contributo di poterlo dare
No non succedeva niente alla al suo reddito la sua vita quotidiana
è possibile pensare
Che a chi ha reddito gli chiediamo un contributo che la condizione per garantire che quella stessa predazione così perfetta sia data senza chiedere niente a quello che a quattrocento cinquecento euro al mese
Allora come vedete io dico delle cose che a me sembrano di buon senso e che mi si risponda non si tocca mi pare l'una
Dunque siccome possibile a discutere
Sicuramente si discuterà facciamo l'ipotesi che al termine di questa discussione però
Le confederazioni non si convincono grazie
Il farei questa stessa domanda un dirigente della Margherita magari parlando Risi di Bonanni lo chiedo a te
I democratici Chiesa sarebbero in grado su questo di sostenere eventualmente un un conflitto uno sciopero
La protesta delle con Fedele confederazioni in uno scontro con la CGIL
Su questa stessa su cose molto simili a queste qualche anno fa un Presidente del Consiglio diessino anzi il primo presidente del Consiglio della storia che fosse del vostro partito arretro
Ma vada io credo che se si si mette attorno a un tavolo e come si è cominciato a mettere perché il governo avviato tavoli di confronto di concertazione con le parti sociali
Io credo che alla fine
Noi
Troveremo l'intesa non credo davvero che se ci mettiamo a discutere a ragionare seriamente nei termini in cui ho cercato di ragionare qui naturalmente non pretendo che tutte le mie opinioni sia nullo giuste però ragionando così da sulla base di un ragionamento fondato su degli argomenti delle cifre dei dati poi mettendoli a confronto io credo che se discutiamo così l'intesa si troverà non credo francamente che il sindacato italiano sia un sindacato irragionevole perché non lo è mai stato sindacato Italiano è un sindacato che ha avuto il merito in passaggi delicatissimi della storia di questo Paese di farsi carico di scelte che hanno salvato l'Italia pensiamo alla politica dell'Eur di Luciano Lama negli anni settanta
Pensiamo al contributo dato dal sindacato diretto
Dalla Rizza Cofferati e D'Antoni all'Eur
All'euro
Sindacato Italiano ha è stato cappe siamo a come Bruno Trentin è stato un protagonista di accordi importantissimi per il contributo che il sindacato ha dato alla a alla stabilità finanziaria economica del paese quindi lei chi dirige oggi sindacato Epifani Bonanni Angeletti sono dirigenti che vengono quella storia là quella scuola sono stati parte di quei gruppi dirigenti
Hanno la stessa cultura diciamo che una cultura di uomini di governo non perché stanno al governo ma perché si pongono l'obiettivo di governare i processi quindi io penso che
Discutendo ragionando e negoziando si troveranno delle possibilità di intesa quindi dopo di che
è chiaro che se poi l'intesa non si trova un Governo deve decidere perché un governo al dovere di rispondere ai cittadini
E quindi sconterà anche magari una fase di dissenso però io non credo non vedo francamente questo
Questa come come dire uno uno sbocco ineluttabile penso che ci siano le condizioni per fare una discussione con i sindacati con l'impresa e le loro associazioni con gli enti locali perché parte di questa spesa incide su Comuni Province e Regioni con cui bisogna discutere
No perché i sindaci poi devono
Garantire i servizi ai cittadini devono sapere bene come il cosacco di cosa dispongono e come possono governare io ci penso ci sono le condizioni per trovare le intese necessarie Romiti sembra che stia svolgendo il suo lavoro istituzionale Fausto Bertinotti
Mi pare bene nel senso che lo fa con una diciamo
La capacità dialettica l'autorevolezza
Il credito Chiesa se gli è riconosciuto al di là delle zone al di là della condivisione che si può avere di questo finché la questione delle contese politiche era spesso nel merito di alcune scelte questo gli viene contestato mano entra nel merito non quando presiede
Dice il capo l'aula de di Montecitorio quando è in incarichi istituzionali dice la sua come un uomo politico che esprime le sue opinioni d'altra parte anche Casini quando stato presidente per cinque anni ha assolto bene alla funzione istituzionale presenta Camera ma non è che si è messo la museruola nelle opinioni politiche faceva era uno dei leader riconosciuti dalla casa della libertà partecipava ipertesa Casale d'alta adesso forse meno insomma
Diceva diceva la sua vendetta
Bene l'abbiamo l'abbiamo massacrato mica poco per il fatto che diceva la sua da presidente dalla Camera
Per essere oggettivi ma insomma io anche qui ho un mio punto di vista io non mi innamoro più di tanto diciamo di distinzioni formali in ogni caso mi pare che Bertinotti abbia l'intelligenza la saggezza per saper distinguere ogni volta il suo ruolo istituzionale dalle sue tesi politiche
Dunque intanto devono devo per dovere provo una notizia lo devo veramente più che a Fassino alla platea perché il presidente il presidente di Forza Italia a Gubbio vi vi fa sapere che la raucedine
Non c'è non c'era
Che io ho detto
La RAI fedi ne ha spiegato ai poveracci che sono lì a Gubbio non mi è venuta perché ho cantato visto le cose che sono uscite in questi giorni ho scelto la tattica del silenzio anche per non dire cose spiacevoli che avrebbero danneggiato la coalizione cioè Berlusconi
Non voleva
Non voleva mai lo si era capito densa
Anche se non lo dice terrazze raccapriccio
Credo che non volesse venire qui sulla base del della della discussione con con Rutelli dove parlar male
Come però sicuramente si sarà poi capitando di qualche suo alleato però su questo voi ci torneremo non vorrei alterare non vorrei che ci facessimo invadere come ci siamo fatti invadere per tanti anni
Da questi da questi temi
Giro una domanda è un'affermazione di Oliviero Diliberto che come dice non le manda a dire di solito la domanda è che cosa ci sa fare in Afghanistan
E la sua risposta
Stiamo facendo siamo truppe di occupazione come gli Stati Uniti quindi ce ne dobbiamo andare
Non condivido questo opinione perché noi in Afghanistan ci siamo in uno scenario
Sia sostanziale sia di legittimità internazionale molto diverso da quello in cui stavamo in Iraq
In Iraq
L'Italia ha inviato dei soldati uno scenario di guerra che non era
Stato deciso dalle Nazioni Unite né in un quadro di legittimità internazionale noi abbiamo contestato sempre quella guerra per questa ragione oltre che per altre per questo abbiamo detto agli elettori che se avessimo vinto lezione governato il Paese avremmo disposto rientro dei sulla tuta la lira che quando siamo diventati forza di governo lo abbiamo fatto i soldati italiani in Iraq diciamo stanno gradualmente rientrando in Afghanistan ci siamo
Sulla base di una scelta fatta dalla comunità internazionale su all'indomani della dell'attentato del torri gemelle di cui ricorre proprio domani
Dopodomani l'anniversario
Siamo lì per impedire
Che l'Afghanistan torni a essere un santuario di Al Qaeda e del del organizzazioni terroristiche che hanno colpito in modo così criminoso in questi anni
Siamo lì per impedire che in Afghanistan torni un regime teocratico oppressivo e sanguinario come quello dei talebani su cui per troppo tempo si è chiuso gli occhi
Siamo lì sulla base di un mandato ONU siamo lì insieme a tutti i Paesi europei tutti
Anche quelli che non avendo condiviso la guerra in Iraq non ci sono andati siamo in Afghanistan insieme i soldati spagnoli mandati dal governo di Zapatero
Siamo in un teatro difficile d'altra parte quando si mandano Soldati come in Afghanistan o nei Balcani come li abbiamo rubati nei dal novantacinque ad oggi o in Libano come li stiamo mandando sotto l'egida dei caschi blu dell'ONU
Si va in teatri di conflitto si va in teatri di guerra non per fare la guerra per impedirlo
Il caschi blu al Libano ma non la per far la guerra qualcuno ma per impedire dopo quello che è successo scorse settimane che posto nuovamente incendiarsi la Regione possano prevalere nuovamente le armi
Si usa la forza per restituire parola la politica negoziato al consenso alla democrazia
Rischiando
è evidente se non ci fosse una situazione di tensione di conflitto non ci sarebbe bisogno di mandare i soldati questo è ovvio il problema è cosa vanno a fare questi soldati
Non siamo lì a fare la guerra a nessuno di noi siamo lì per cercare di impedire che la guerra scoppi per impedire che si possa prevalere chi vuole far
Vincere la violenza e la sopraffazione ettaro accompagnare un processo di transizione democratica che speriamo diciamo si acceleri siamo lì per questo quindi io condivido quello che ha detto il ministro Parisi rispondendo Diliberto
E non c'è ragione perché noi cambiamo le nostre scelte naturalmente sapendo queste scelte
Sono rischiose sapendo che per questo dobbiamo esprimere a tutti grandissima gratitudine solidarietà i nostri soldati che operano in questi teatri perché sono loro a rischiare
Ma solo voi però ancora quello dei pazzi
Qui c'è un evoluzione successiva odierna
Che era stata anticipata in qualche maniera proprio da qui
Da al da Gianfranco Fini perché sempre lì parlando a Gubbio Berlusconi ha dato la notizia
Che ti chiedo di commentare io non credo che noi potremo più essere d'accordo con la maggioranza sulla missione in Libano
Certo cautele nemmeno si son dati ma attenzione perché le regole di ingaggio non rispettano più la nostra visione
Questa missione sta cambiando rispetto al momento in cui noi abbiamo dato la nostra approvazione e quindi la Casa delle Libertà o non so una parte della casa di libertà come Fini aveva in qualche maniera parlando con Parisi fatto capire si accinge a non votare in Parlamento il via libera alla missione italiana in Libano chiunque su questa piazza
Ha ascoltato il leader della Casa delle Libertà per mesi e mesi
Nella campagna elettorale e anche prima la campagna elettorale e non solo è sparita caso libertà anche autorevoli editorialisti e commentatori politici
Dire
Che se anche il centro sinistra avesse vinto le elezioni
Su almeno un tema al centro sinistra non ce l'avrebbe fatta a governare il Paese e cioè scelte difficili di politica estera perché quando sarebbe arrivato fosse arrivato
A quel decisioni difficili non avrebbe avuto la coesione sufficiente per decidere scritto abbondantemente diventato la ipotesi
E si dicevano a corollario di questo
E voi se vorrete mandare i soldati di quelli là dovette chiedere il nostro lato noi saremo indispensabile noi salveremo l'onore dell'Italia e adesso Berlusconi perché non lo salvò l'onore dell'Italia
Non battono ammissione perché non la votiamo se no i caso se noi paradossalmente avessimo effettivamente avuto un pezzo di maggioranza che non lo votava si sarebbero precipitate votano dicendo che loro salvavano moralità
Il che dimostra che cosa che il centrodestra non ha nessun senso dello Stato perché il senso dello Stato non è a corrente alternata
Se è una cosa giusta vale quello che ho detto prima se è una cosa giusta soprattutto quando sono ciò in gioco interessi come la pace la stabilità la sicurezza del mondo e dell'Italia se è una cosa giusta giusta in sé
E uno schieramento a titolo schieramento politico lo sostiene
Perché è giusto
Noi appunto eravamo all'opposizione quando si è deciso di mandare i soldati italiani in Afghanistan e l'abbiamo avuta
Perché ritenevamo che fosse una missione giusta e oggi riconfermiamo essendo come non eravamo d'accordo sull'Iraq quando davamo l'opposizione non siamo d'accordo sull'Iraq neanche quando siamo al governo non abbiamo come dire la lingua biforcuta non abbiamo una verità per tutte le stagioni per ogni stagione perno e la parola è uno valutiamo le cose e le giudichiamo I sulla base del nostro giudizio ci assumiamo la responsabilità di assumere certi comportamenti piuttosto che altri
Comunque
Berlusconi Fini Casini secondo me sbagliano che secondo me si manifesterà
Una dimensione superiore al punto Casini non li segue secondo me non li segue perché sapete che Casini sa benissimo non perché perché sa benissimo che è un errore politico grave
Quello che Berlusconi e Fini stanno facendo perché loro dimostrano gli italiani che decidono su materie così delicate non sulla base dell'interesse del Paese ma sulla base di un gioco politico di una convenienza di parte spiegano l'interesse del Paese una convenienza di fare
E questo non ti dà credito questo non ti dà credito
Comunque comunque fa
No non ci sono le bandiere della pace ci sono le bandiere a tassi se se
No se messo se oltre che alzare il tono mi ascolta io le rispondo
Non le aveva ritirate Larry
Ne fa
Vede io le risponde no almeno può essere consono al fatto che la platea non Huntley addome no no attacca il ministro Parisi no no ma guarda io no all'obiezione di questo signore che capisco benissimo da cosa nasce nasce da un sentimento che di un uomo che crede nella pace e pensa che la soluzione la soluzione dei problemi deve essere fondata sulla ricorso agli strumenti della parola della democrazia del consenso non gli strumenti delle armi che ha il sentimento di tutti no
E però bisogna sapere anche che per difendere la pace ci possono essere dei momenti in cui deve ricorrere anche all'uso della forza non per fare la guerra ma perché l'uso della forza è lo strumento per dissuadere chi la forza lavoro usare contro la pace
Quando nel mille novecento ore novantacinque dopo la pace di Dayton nei Balcani capace che fino metteva fine alla guerra
Nei Balcani che aveva dei devastato questo Paese che tra l'altro a duecento chilometri da cui Verona distante Issime non sta in un continente lontano sta qui davanti
E chi era passata per la pulizia etnica gli stupri di massa i laghi era la distruzione di intere di intere villaggi cose pazzesche
Quando si fece finalmente una pace difficile in un conflitto drammatico devastante noi decidemmo la comunità internazionale e anche l'Italia decise di mandare dei soldati nei Balcani per garantire quella pace perché non si riprendessero quindici giorni dopo
Quelle ostilità quei conflitti quegli stupri quelle pulizie etniche che per cinque anni avevano devastato i Balcani
Beh da undici anni nei Balcani grazie al fatto che siamo lì
Non c'è più guerre
E vi dico una cosa in più sapete quanti soldati non abbiamo mandato per mantenere la pace nei Balcani nel novantacinque
Ne abbiamo mandati sessanta mila della NATO
Sapete quante caschi blu aveva mandato durante la guerra la comunità internazionale nei Balcani
Sei mila
Riflettiamo sulla contraddizione di un mondo che pretendeva di fermare la guerra Mentana in corso Como sei mila quando ne ha mandati dieci volte tanto mantenere la pace quando la guerra era finita
Se anziché seminare avessimo andati sessanta mila mentre c'era la guerra forse i musulmani che sono nella forse comune di Gore la stessa avrebbero ancora vivi adesso
è chiaro
Allora io penso che mandare i soldati nei Balcani o mandarli oggi in Libano per interporre le ostilità tra Israele e Libano
Fermare la la guerra fermare le ostilità e consentire di riprendere un negoziato e dare soluzione politica bene e sventolare nel modo giusto la bandiera della pazzia
Fassino
La
Una risposta secca per una domanda secca che il tecnico se Fidel Castro
Fidel Castro e il leader
Ti un movimento
Rivoluzionario che poi ha preso il potere a Cuba e la mantenuto fino ad oggi con un regime oppressivo
Che
Nonostante che per tanta gente sia diventato un simbolo
Letto da lontano in termini positivi alla responsabilità grande di aver
Governato il proprio popolo negandogli libertà diritti e democrazia
Il che
Che anche qui bisogna fare dei discorsi sempre guardando le cose
Il che non significa non vedere delle cose
Che contano
No conta il fatto che a Cuba
L'assistenza sanitaria sia garantito a tutti molto di più di quanto non viene garantita in altri Paesi dell'America Latina i poveri non per esempio un'istruzione tuttavia
La libertà la democrazia la possibilità per ogni ogni ogni uomo di scegliere la propria vita sono dei beni che vengono prima dell'assistenza sanitaria o di qualsiasi altra cosa
E quindi è riconoscere anche come dire
Conquiste sul piano civile che sono state ottenute a Cuper sarebbe sciocco negarlo ed è probabilmente anche per queste conquiste che
Per molti Cuba diventato un simbolo non può diventare alibi giustificazione per accettare o tollerare un regime che è stato un regime oppressivo e liberticida
Cambiamo Home cambiamo scenario
Tutti dicono anche alcuni politici ministro Gentiloni che qui in prima fila
Che la politica deve stare fuori dalla RAI
Allora questo ovviamente in questo momento di grandi di grandi polemiche di grandi discussioni il tema del consiglio d'amministrazione della RAI bloccato eccetera eccetera allora la domanda che io faccio
Provo il politico Fassino rimane fuori dalla RAI
Non dà indicazioni
Non ha preferenze a favore di qualche direttore
O contro qualche direttore
Lo chiedo anche perché anche questo è stato ricordato in questi giorni
Per esempio ricordo un dirigente dei DS con molti insomma vero fassiniano sicuramente
Che ha fatto una campagna molto battente contro Clemente Mimun direttore del TG uno direi per anni più che per mesi
Marco Antonio che però sia diciamo così la Maiolo minore adesso diciamo V utilizzare questo precedente per dimostrare che la politica
A favore o contro dentro la RAI centra abbondantemente ma io visione ai meritevoli distinguere livelli diversi che sono primo io sono d'accordo col ministro Gentiloni che qui con noi
Sul fatto che la politica del rispettare la RAI in questo senso può restare lontano la RAI sta lontano ci dica non disinteressarsi di cosa è la RAI ma
La politica non deve pretendere di invadere competenze e responsabilità che sono del presidente del Consiglio mi stazione del direttore generale di chi ha responsabilità di guidare una grande Haze
Condivido totalmente questo
Questo monito questo obiettivo direi di no perché oggi spesso non è così Gentiloni non è un uomo ingenuo nel dire questo non sa che non è così ma nel dirlo giustamente sollecita che sia così e io son d'accordo con voi che deve essere così
Penso perché perché sia così sono necessarie anche forse delle modifiche al all'assetto anche dal punto di scritti di vista istituzionale della RAI
La RAI è un'azienda un po'strana dal punto di vista dell'assetto istituzionale perché è una RAI che ha un direttore generale e un amministratore delegato collettivo che il consiglio d'amministrazione ricorsione stasera Rai fa cose che nessun consiglio d'amministrazione in un altro aziende nota impresa fa
Se qui Rizzo Nervo che membro con seme stazione credo di non dire una cosa no
Io penso che bisogna tornare da le la RAI è un'impresa
L'impresa del tutto particolare ma prima di tutto un'impresa deve funzionare con un'impresa sulla base di criteri di professionalità managerialità
Con organi che siano organi societari presidente amministratore delegato direttore generale così a me stazione che funzione come male ogni altra impresa
E bisogna cercare di fare in modo che sia così intanto questo è il primo livello non è così oggi bisogna agire so che Gentiloni vuol fare approvare ha detto che punto vorrà prendere avanzerà proposte che vadano in questa direzione io mi auguro che lo faccia rapidamente credo che lo dovremmo sostenere tutti perché credo che abbiamo bisogno di restituire alla RAI come dire l'autonomia e indipendenza che sono proprie di ogni azienda
Secondo
Penso che per questo coloro che hanno la responsabilità di lavorare nella RAI debbano essere scelti e valutati dagli organi competenti e non dei segretari di partito
Sulla base di un criterio fondamentale che è quello della professionalità e della competenza
Io quello che chiedo al consiglio d'amministrazione e di nominare o confermare quelli che ci sono se lo ritiene direttore del telegiornale sulla base di un unico criterio la professionalità che dimostrano perché questo è quello di cui noi abbiamo bisogno non sulla base di una appartenenza politica
Questo mi pare chiaro
Lo dico chiaramente cui proprio la professionalità di per esempio di quel direttore in particolare non messi in discussione non lo so c'è un possiamo in stazione valuterà non spetta a me valuta ma io credo che questo debba essere criterio prevalente
Naturalmente io vorrei aggiungere però anche una cosa
Io penso che nessuno debba diventare direttore di una rete piuttosto che di un TG piuttosto che condurre una con uno spettacolo unico programma
In virtù del fatto che a un'appartenenza politica bisogna scendono in virtù del fatto che ha una professionalità poi tra quelli che hanno professionalità non è vietato avere anche un'opinione politica
è stato chiaro questo
Bisogna avere una una una una scala giusta no
Cioè se se ora un professionista capace o profeta capace poi come cittadino le sue opinioni politiche ha diritto di manifestarle e nessuno lo può rimproverare per questo non deve essere discriminato per questo
Io non voglio che uno venga scelto per l'appartenenza politica se non ha la professionalità necessaria sono per la professionalità necessaria dopodiché se oltre la professionalità anche una sua appartenenza diritto di manifestavano può diventare ragioni discriminazione terzo
Io penso che però il problema grosso della RAI
è che noi abbiamo e questi anni passati sono stati da questo punto di vista devastanti
Noi abbiamo bisogno di far tornare la RAI quello che è stato o meglio so benissimo che la RAI che abbiamo conosciuto la mia generazione
Non potrà più essere esattamente quella perché la RAI in condizioni di monopolio lo accerta Italia eccetera ma cosa voglio dire voglio dire che la RAI per tantissimi che sono stati qui
è stato uno dei fondamenti il principale strumento insieme alla scuola cui ciascuno andava di crescita individuale e collettiva di incivili mento del Paese l'Italia diventato un grande Paese accompagnata in questa sua crescita da quello che è stato RAI che ogni giorno
Trasmetteva milioni di persone messaggi Sensi comuni conoscenze informazioni no è stato un grande fattore di cambiamento di modernizzazione di crescita dell'Italia
Negli ultimi anni non è stato più così noi dobbiamo batterci perché torni a essere questo naturalmente deve tornare a essere questo in un mercato che oggi è più complicato perché non c'è un solo operatore televisivo ce ne sono più di uno
Speriamo ce ne siano non soltanto due abbiamo bisogno di un mercato pluralistico quindi bisogna ripensarla dentro uno scenario diverso ma sapendo che il servizio pubblico televisivo non è una funzione che viene meno
Perché in tutti i Paesi che oggi sono caratterizzati da un pluralismo di reti televisive pubbliche private c'è un servizio pubblico televisivo che viene riconosciuto come una funzione sociale culturale e civile essenziale
Anche in Italia abbia bisogno di un servizio pubblico televisivo
Forte
Che sia traino e non si ha trainato
E quindi che determinino voi con le proprie scelte come dire
Il livello e la qualità dell'intero sistema mentre in questi anni il livello e l'intera qualità del sistema è stato spesso determinato da i format più della tv come il sale che notte Lara questo è il punto
è il punto vero no non avendo niente io conto che ho come il sale ma la logica da un'altra ecco quindi
Questo è quello che io legga sono e comunque non c'è direttore come dire non ci sarà voi etereo rassegnare ricevuto la telefonata mai da Piero Fassino nella riceverà quindi da questo punto di vista pensiamo tranquilli
Sì
Sicuro
Cioè tenete telefono almeno un telefono e di ritardo no io telefono attenta al protestare su una cosa che scrive Europa sbagliata e pensa i telegiornali anomalia non ha
Europei quanto è loro ma nuova figura di ogni tanto mi capita anche litigare contro la zona per quello che dicono non per chiedergli di assumere qualcuno è una cosa molto diverso vorrei che fosse chiaro
Su questo punto uno che non manda mai a dire le cose se Mincato Prado telefonico di essi è vero
Su questo punto rapidamente perché D'Alema ha detto il ministro Gentiloni privatamente diciamo così si è detto d'accordo fatto salvo che poi ha rinviato però a un diverso diversi accordi di governo che la prospettiva della privatizzazione di una parte dell'azienda è una prospettiva che potrebbe anche venire incontro a questo tipo di problemi oltre che che ha un consenso generale l'ex confesso che su questo tema sono prudente perché
Non insomma è un tema complesso su cui non mo'tutte le le conoscenze che hanno altri Gentiloni e altri ne hanno molti di più perché Bertani si occupano di questo avverto una cosa che questa discussione non può essere una discussione astratta è un po'ideologica privatizzazioni si privatizzazione no prescindendo dalla evoluzione tecnologica del sistema informativo passare da dal come si dice dall'analogico al digitale per fare un esempio cambia per esempio l'Offerta determina una pluralità molto più grande di canali
Cresce l'interattività fa crescere i canali settoriale rispetto ai canali generalisti e l'offerta chiede è un no è uno scenario diverso rispetto a quei dieci anni fa allora io non ho un pregiudizio di principio
A pensare a una RAI che anziché tre canali ne abbia tre reti ne abbia due se
Però vorrei capire sulla base di che cosa ecco non sulla base un po'
E privatizziamo che una rete perché bisogna deve far dimostrare che siamo per il privato no ci son tanti altri modi per dimostrare San privato senza necessariamente prevale travisare tra esse non ha senso quindi
Solo per fare una valutazione molto pragmatica in relazione ai costi benefici all'efficacia all'evoluzione tecnologica insomma un progetto che tu hai dell'informazione che ti porta a dire se episodi fra reti oppure se te ne bastano due Roma questo abbiamo discuto
Dunque la signorina un po'agli affari nostri vostri i nostri
Che cosa esattamente andato a fare a Strasburgo a parlare quando vi siete incontrati con i dirigenti del Partito socialista europeo
E com'è andato questo incontro pare da quello con letto dalle cronache che non non sia andato esattamente come voi stavate no dopo esattamente come speravamo
Nel senso che tanto io sono andato al sistema per separiamo finalizzata sentiamo il tema chiaro tutto della ricerca anni salumi Soriano fratello è l'hardware e il sistema di relazioni che il Partito democratico della vera su scene europea internazionale
Ma io sondato Strasburgo intanto per un invito che mi è stato rivolto dal gruppo socialista europeo a fare un'illustrazione al gruppo parlamentare della nuova situazione politica IT in Italia dopo
La vittoria elettorale la formazione governo Prodi tanto è vero che è registrato poi credo ci fosse qualche parlamentare europeo anche dalla Margherita in sala perché era un seduta pubblica
Gran parte del mio Spitzer ai parlamentare mio discorso è stato dedicato Prodi al Governo alla manovra finanziaria al Libano cioè alle priorità dell'azione di governo e poi ho affrontato anche il tema dell'Ulivo del partito democratico
Oltre a incontrare l'Assemblea del gruppo oh naturalmente colto l'occasione ma non per la prima volta coloro io lo faccio
Da sempre anche perché prima di fare il segretario dei DS io ho fatto per anni e anni e responsabile internazionale del PDS ho portato il PDS nell'Internazionale socialista ho fondato a nome del PDS il partito socialista europeo
Poi ho fatto sottosegretario agli Esteri ministro come cioè sto quindi la o una dimestichezza con i dirigenti
Nostri socialisti internazionali che mi deriva data diciamo da una esperienza prede che mi ha portato a frequentati abitualmente
Anche in questo viaggio sto svolgo come in viaggi precedenti io ho colto l'occasione per discutere con loro di un tema che adesso enuncio e cioè illustrare il progetto del Partito Democratico perché ce l'abbiano chiaro che cosa vogliamo fare in Italia
E discutere con loro di commessi stabilisce un rapporto una relazione una tra il Partito Democratico italiano che noi vogliamo essere
Un grande partito democratico e riformista
Che nasce dall'incontro delle diverse culture riformiste italiane
Conto la principale famiglia riformista europea che la famiglia socialista
Se nasce un partito riformista in Italia
E non vuole essere isolato in Europa il problema di stabilire un rapporto come gli altri riformisti in Europa questo partito se la e gli altri riformisti in Europa stanno non solo ma principalmente non solo ma principalmente nella famiglia socialista
Su venti
Cinque Paesi dell'Unione europea
Ce ne sono dodici che sono diretti da governi il cui primo ministro o vice primo ministro a parte non partito socialista o socialdemocratico
E ce ne sono
Dieci in cui il leader dell'opposizione in che in questo momento è il leader del partito socialista o socialdemocratica
Quindi portato dalla storia naturalmente no
Ed è evidente che un grande partito riformista come il nostro che vogliamo far nascere crescere ha il problema di come si relaziona tutto questo
Ho visto che spero di non fargli un danno ma il pubblico che ieri Dario Franceschini a domanda ma lei per chi voterebbe in Inghilterra ha detto per Blair
Giusto
E il Cacciari ha detto che voterebbe per cacciare Peraza Patek Cacciari Cacciari la revoca per cacciare una parte quel ma diciamo piazzare vota per Zapatero appunto non è che siccome cacciare non appartiene a un partito socialdemocratico in Italia si come Franceschini hanno appartiene se si trovasse guastato e si va a cercare un altro si va a cercare il partito riformista corrispondente ed è il partito laburista in Inghilterra il partito
Verso in Spagna però io sono discutere di questo
Come costruire perché discuterlo
Perché è chiaro che questo rapporto va costruito perché dobbiamo mettere insieme due cose che tutti e due vanno valutate tenuta in considerazione primo
Il partito democratico che nasce in Italia non è
E nasce come incontro di culture diverse e quindi non è l'espressione soltanto di una cultura socialdemocratica
Di quella cultura socialdemocratica sono espressioni Democratici di sinistra
Ma è evidente che la Margherita espressione di una cultura cattolico democratica cattolico sociale anche liberaldemocratiche nel processo di Ulivo ne vogliamo aggregare forze che hanno ispirazione riformista Vines
Quindi è chiaro che il Partito Democratico italiano non sarà è un partito diciamo plurale nelle sue culture riformiste
Al tempo stesso ripeto se non vuole
Essere isolate in Europa al problema di come si relazione al campo delle forze riformiste europee
E la famiglia socialista e la più grande allora io so qual è facciamo tutto ragionamento
Lo sino al superamento è lavoriamo costruire un centrosinistra anche in Europa no e io sono d'accordo
Ma un centro sinistra in Europa tu lo fai coinvolgendo lavorando insieme alla principale famiglia se riformista gola socialista non a prescindere da loro se vuoi fare un campo più grande non ne fai uno più stretto partì da quello che è cioè per poi allargare
E io sono per lavorare sono andato discutere di questo noi pensiamo che si debba lavorare a costruire le condizioni per un allargamento ulteriore del campo delle forze riformiste che consenta
Allora
Al riformismo di al al centro sinistra ora però via via di costituirsi in modo sempre più unitario
Questo lo si può fare se intanto il partito democratico che nasce in Italia l'intelligenza la forza anche come dire l'ambizione proprio come il sulla sua originalità
Per essere un elemento di sollecitazione di un processo di apertura verso la principale famiglia riformista europea che quella socialista
Allora però su mi permetto di impicciarmi un attimo di questa famiglia socialista europea
Visto che citare il il il gioco a cui si è sottoposto Franceschini ieri
Perché secondo lei questa famiglia socialista europea poi al suo interno e Montali coordinatore allora per esempio fra
Il Socialismo diciamo così ormai largamente superato nella ricerca di un diciamo così di un di più di un liberal socialismo più più moderno cioè la ricerca del new labour di Tony Blair il socialismo statalista che prevale tuttora nel partito socialista francese qual è il tipo di diciamo così di socialdemocrazia ammesso che a questo punto ci sia qualcosa in comune fra i due
Che maggiormente di spina e in Francia se dovessi votare alle primarie fra sostenne Ségolène Royale cioè fra appunto un rappresentante di un socialismo style
E una candidata che invece si ispira esplicitamente all'esperienza blairiana come potresti dunque e fotografa questa domanda perché ci mi consente di dire una cosa che
Per me che frequento e per chi fa politica che qui sono tanti lo frequentano abitualmente in Europa è ovvia e constatabile
Cioè tensione quando ne parliamo dei partiti socialisti e socialdemocratici europei non sono i partiti della Seconda Internazionale
I partiti socialisti e socialdemocratici di oggi in Europa sono dei grandi partiti di centro sinistra si ritrovano dentro i partiti socialisti socialdemocratici la pluralità di culture che in Italia si ritrova nell'Ulivo
Né più né meno
Schroeder ha condotto la campagna elettorale delle spese in Germania quella che ha vinto l'altro non quell'ultima
Avendo come slogan conquistare noia mite il nuovo centro cioè si è posto il problema di un rapporto tra sinistra e centro cioè di centro sinistra
Tony Blair ha aperto il labor no ad una idea di socialismo liberale non molto forte
Felipe Gonzales prima e Zapatero poi sono il simbolo di una di un socialismo spagnolo molto lontano dal socialismo della guerra civile invece il socialismo che ha fatto i conti con la modernità
E Partito Socialista
Sono il fratello sono democratico svedese piuttosto che quello norvegese olandese quelli nordici sono partiti i plurali nelle culture ecco una componente per esempio forte molto forte con un'influenza molto forte diciamo del pensiero sociale
Luterane
E perché sono queste cioè noi ci dipingiamo dei partiti Diversi perché così c'è comodi e non possiamo star qua allora non possiamo fare icona Mario essa allora andiamo a vedere cosa sono
E attenzione quando si dice il partito socialista francese statalista in Francia sono statalisti tutti questo è il problema il colbertismo a un'altra cultura e la rivoluzione francese lo Stato forte Napoleone e Napoleone terzo
Non è lo spento spenderli figlio di Napoleone e Napoleone terzo
Cioè
Lo statalismo francese qualche cosa che non è dei socialisti che hanno oltre il cervello un po'più piccolo degli altri è una componente di una cultura cartesiana col verdiana statalista che permea la cultura francese ci piaccia o non ci piace
Quindi è più complicato allora io dico questo tema io non sono per stressare sono per discuterlo
Trovo sbagliato dire eh ma è un tema complesso perché ne discutiamo no ma i temi si discutono trovo sbagliato che ogni volta che lo si discute c'è uno che si alza e dice mai coi socialdemocrazie quell'altro dice Mai con quella ma io non sono abituato a discutere sulla base dei ma
Perché mi pare un modo sbagliato
Partiamo dal problema e vediamo se il problema c'è il problema è questo vuole sapere se siamo d'accordo almeno sul tema
è vero o no che un partito democratico riformista che nasca in Italia
Ha il problema se vuole essere influente incidente in un'Europa che sempre di più un soggetto integrato di aver di stare dentro un sistema di relazioni con le altre forze riformiste sì o no sì nessuno può dire che non sia vero questo problema
Secondo e vero o no che se ti poni questo problema dall'Italia e guardi fuori dell'Italia non puoi non constatare non per colpa di qualcuno ma per il processo storico
Che la stragrande maggioranza dei paesi
La forza riformista principale una forza socialista e socialdemocratica sì partiamo da questi due dati e poi ragioniamo su come possiamo costruire un percorso contro che tenga conto di tutte le originalità di tutte le articolazioni che sia un percorso in cui nessuno si sente in i salutato ospite prigioniero
Però hai dato ai portato testimonianza da esperto del fatto che alla fine di questa famiglia socialista alla quale si fa continuo riferimento
Dentro
Di socialista per come comunemente l'accezione che comunemente viene intesa
Da qualche parte ce n'è amico vuoi per noi comunemente diciamo così nella nel nel senso comune ecco diciamo così oggi ci mi sembra che Sergio Chiamparino fa una distinzione abbastanza efficace da questo punto di vista cioè socialismo come evocazione di un
Diciamo di una politica che c'ha un referente sociale molto preciso lei Partito Democratico come invece una politica che cambia che mette in discussione queste referente sociale lo allargano aspetta un ferreo concretamente se se no ma questo era era soltanto un intruso
Allora
Stiamo parlando di qualcosa che si chiama socialista ma già con qualcosa di molto diverso socialista forse da qualche parte non lo è neanche più e che comunque è molto diverso
Giuliano Amato che ha appoggiato il senso della missione che avete fatto a Strasburgo in un dibattito che si è svolto su Repubblica e che noi Oropa abbiamo cercato un po'di seguire da questa constatazione molto simile alla tua la picchiava
Ricava la conclusione possente etica che il socialismo è morto e che sarebbe me ne comincia a usare un'altra tecnologia e trovarsi degli altri riferimenti e Luigi si riferisce a quello a riferimento democratico anche perché ha sperimentato sulla sua pelle che è una linea di autoriforma di questo partito socialista europeo non passa e non è recepita io ho l'impressione che sia andata così anche il tuo viaggio satura
Quello che ti volevo chiedere io mi aspettavo che anche tu francamente intervenissi in questo dibattito giornalistico sulla senso o meno di continuare a usare parole che di senso ce ne hanno sempre di meno perché per esempio Walter Veltroni l'ha fatto
Io manderò a livello lunedì concordato col Pubblico per sequestro rumena eccita io l'anticipazione
Allora
Non non condivido il modo con cui tu poni la questione perché c'è un approccio se mi permettete posso sbagliare naturalmente
Questo sì ideologico cosa vuol dire
Il socialismo non è più quello il socialismo come ogni Fenomenologia e volte storicamente nel tempo
Un partito socialista socialdemocratico di oggi non è la stessa cosa di un partito socialista socialdemocratico dell'immediato dopoguerra della seconda guerra mondiale ancora di meno della prima dell'immediato dopoguerra della prima guerra mondiale o della fine dell'Ottocento perché perché sono cambiati i soggetti sociali è cambiata la società è cambiato il quadro istituzionale politico in cui opera è cambiato il livello di acculturamento
Cioè ancora una volta attenzione che noi guardiamo noi facciamo i conti tutti i giorni con una società che evolve cambia e partiamo dall'idea che le forme politiche sono statiche e immutabili nel tempo non è così le forme politiche a anche loro evolvono e cambiano ma se no io non ho mai anche scusa noi abbiamo la presunzione l'ambizione
Di costruire un nuovo partito democratico che e volte
E aggiorna le storie all'esperienza di ciascuno di noi e perché dobbiamo essere così presuntuosi da pensare che noi siamo capaci di aggiornarsi di evolvere di cambiare e gli altri sono dei fessi che sono uguali a se stessi da cinquant'anni ma
Guarda io nel mille novecentonovantadue mi ricordo
Ero
Responsabile esteri del del PDS
Andai al congresso del Partito socialdemocratico norvegese
E mi ritmico il PD lo slogan del congresso novantadue sedici anni fa
Il
L'equità in una società flessibile
Adesso una cosa ovvia l'equità e la società flessibile il tema che abbiamo di fronte nel novantadue non era ovvio l'equità è una società flessibile discusse Norvegia era un'enorme innovazione perché se c'è un modello di welfare stecca la teorizzato da un forte grado di rigidità di struttura di staticità era quello dei paesi nordici
Nel novantadue quelli si ponevano il problema di ripensare la giustizia sociale in una società flessibile molto prima che arrivassimo noi con tuta nota presunzione
Ma di cosa stiamo parlando
Ma perché dobbiamo partire dall'idea che noi siamo sempre quelli che c'hanno la testa più larga di altri ma guardate che l'Europa un posto dove c'è gente che pensa come noi
E le cose che dice Chiamparino che io condivido tutte perché lui porta un'esperienza che anche la mia la nostra stessa città e la nostra esperienza io Chiamparino siamo cresciuti insieme
è un'esperienza con cui i partiti socialisti socialdemocratici sono m'misurati in tutta Europa e si misura in tutta Europa le riforme di Tony Blair sul mercato del lavoro non sono riforme che hanno fatto i conti con la flessibilità le riforme di Schröder e la socialdemocrazia tedesca sul mercato del lavoro non sono riforme che hanno fatto i conti con la flessibilità
E sono le stesse riforme che abbiamo fatto noi guardate che i provvedimenti che ha preso Treu quando governavamo i provvedimenti che ha preso il governo di Soweto e sulla flessibilità sono gli stessi
Perché non viene mai noi siamo siamo quelli bravi e quelli sono quelli che sono polverose fermi a cento anni fa ma sulla base di che e perché non vi siete mai chiamati socialisti allora
Tu sai benissimo per quello che riguarda quattro non ho nessuna difficoltà degli atti che per quello che riguarda io sono uno di quelli che quando nacque i Democratici di sinistra
Ritenne che avremmo dovuto assumere una denominazione che chiaramente esprimeva una identità socialdemocratica in quel momento tutte le cose non sono mai in astratto
Sì abbiamo benissimo qual era il contesto era un contesto in cui in Italia c'era un partito che già usava questa denominazione che nel partito socialista
Eravamo nello tra l'ottantanove e il novantuno in anni in cui la polemica tra i socialisti e il PC che sa trasformare era frontale
L'uso di quella denominazione era un po'complesso se mi sia permesso
Quando diciamo quella cosa si è stemperata e quindi una contingenza che rendeva difficile quell'uso l'abbiamo potuta superare noi ci siamo caratterizzati sempre di più in questo senso fino al fatto che nel simbolo attuale dei Democratici di sinistra c'è scritto democratici di sinistra Partito del socialismo europeo che la Steel segno di un'appartenenza del nostro partito la famiglia socialista socialdemocratica
Per scendere da un dibattito diciamo così alto a qualcosa voglio aggiungere ancora una cosa perché a me colpisce che noi non riflettiamo su un parallelismo interessante lo offro come riflessione
Proprio perché il quadro politico in Europa evolve evolve per tutti evolve anche per i conservatori
Il Partito Popolare di oggi il Partito Popolare Europeo non è il Partito Popolare Europeo
Di vent'anni fa perché il Partito Popolare Europeo nacque come il partito dei partiti democristiani in Europa e aveva il suo punto di forza in due grandi democrazie cristiane quelle italiana e quella tedesca
Quando nel
Novantadue novantuno novantadue quegli anni est novantatré esplose la democrazia che stiano italiana come sappiamo e finì la sua esperienza storica
La crisi dell'unità politica dei cattolici in Italia ebbe una conseguenza anche europea si determina una crisi del Partito popolare europeo perché col si trovò solo
Perché non c'era una grande democrazia che stiano in Francia per ragioni storiche non c'era in Spagna per ragioni storiche non c'era in Inghilterra c'era in altri Paesi Austria Lussemburgo Belgio
Ma Paesi minori nella forza diciamo nel cui nella costruzione dell'Unione Europea il venir meno della democrazia che stiamo italiane indebolì va fortemente del PPE
E cosa ha fatto una scelta quella di aprirsi a forze che non venivano dall'esperienza popolare cristiano sociale cristiano caro cattolico democratica perché il Partito Popolare Europeo ha aperto le sue forze
A Forza Italia e conservatore inglese al Partito popolare di Aznar che si chiama popolare mo'non veniva da un popolarismo cattolico
Cioè ha trasformato il PPE dal partito dei fatti democristiani nel partito dei partiti conservatori moderati sia di derivazione cristiana sia di derivazione non cristiana più laica
Quei partiti li di Forza Italia conservatore quando sono entrati non è che hanno chiesto al PPE di cambiare nome
E il PPI e non gli ha chiesto di aderire al popolarismo sono stati molto più laici di quanto siamo noi nella nostra discussione no possiamo essere laici almeno quanto lo sono i soli ad avversari peccato che
Tre anni fa quando quando Amato e D'Alema hanno scritto una lettera esattamente dicendo le stesse cose che stai dicendo tu e chiedendo al Partito socialista europeo di provare a fare la stessa rimessa in discussione di sé
Che stavano facendo i conservino esaminandi particolare non gli hanno ancora disposto a quella lettera che benissimo tre anni dopo invece il film Isam una causale a un organismo anche allora un paio di religiosi posso dire me ne chiede che venga lozione sei tutto difensivo
Mi devi invocare quello che è avvenuto tre anni fa io ti dico che il tempo intanto è passato e tre anni dopo sta maturando una contesto diverso da quelle tre anni fa
Lo vogliamo cogliere questa opportunità oppure no o sì come tre anni fa lo togato che non ci piace non ne parliamo più sono
Fino adesso questo polemica se la facesse voi se andiamo ogni caso torno a casa adesso questo cambiamento si stava materializzando in un formulario da sotto no no no no adesso una polemica priva di senso questo per scendere da questo dibattito invece gli aveva diciamo le cose poi ci avviamo alla alla chiusura
Come farei a portare nel partito democratico come dichiari di voler fare
Tutti i democratici di sinistra compresi quelli che hanno già detto
Che su questo progetto non sono d'accordo e anzi sono Amber o intenzionati eventualmente a dare vita a un'altra forza politica di sinistra cerco di convincerli delle buone ragioni
E cerco di convincere loro che ci sono tante ma ci sono tre argomenti assolutamente chiari
Io voglio richiamare cui
Che dicono perché il progetto del Partito Democratico ha una sostanza politica e
Quello che io penso una necessità storica per la politica italiana primo
La storia politica italiana è caratterizzata da la esistenza di riformismi culture riformiste diverse lo abbiamo ne abbiam parlato già in Italia è esistito un riformismo socialista che ha dato vita molti partiti nel corso di più di cento anni di storia in Italia esistito un riformismo cattolico democratico e cattolico cristiano sociale un riformismo liberaldemocratico no eccetera
Questi riforma io vengo da Torino una città li cito solo tre nomi per Dio mentre diciamo quattro no Gramsci Tasca
Donne dopo rione o don Cafasso Gobetti ecco questi quattro nomi sono l'espressione di culture
Progressiste e riformiste diverse che si sono manifestate nel corso della storia del nostro Paese
Quei riformismi
Non solo sono stati più di uno
Ma nel corso della storia politica italiana e adesso parliamo dei cinquant'anni della vita della Repubblica sono stati organizzati impartiti distinti
Che non solo erano distinti ma spesso appartenevano campi opposti
Tema
è vero o no che oggi
Si è determinato un mutamento di scenario che fa sì che questi riformismi possono invece riunì ficcarsi nella rappresentanza politica in un solo partito
Quello che ieri è stato dalla storia e dalla politica divisa separato può reggere ostaggio oggi essere unito
Secondo me sì per queste ragioni primo perché non c'è il vincolo più internazionale che riteneva separati
Il mondo era diviso in due l'Europa era diviso in due la dialettica politica italiana come di ogni altro Paese era caratterizzata da quella divisione
I riformismi italiani facevano erano condizionati da quella dialettica una parte stava di cui una parte stava di là caduto il muro di Berlino si sono prodotti processi politici in Italia che hanno cambiato e non solo in Italia ma parliamo del nostro Paese che hanno cambiato questo scenario
Il PC
Si è trasformato in PDS e questo ha consentito il principale partito della sinistra italiana di adottare una
Identità riformista is diciamo chiara e netta esplicita la crisi la democrazia cristiana liberato
Forze riformiste di natura cattolico democratica cristiano sociale che si sono incontrati nell'Ulivo nell'Ulivo l'abbia fatto perché è caduto il Muro di Berlino prima non avremmo potuto farlo
Allora è cambiato lasciata nazionale e in uno scenario internazionale nuovo quei i riformismi che per lungo tempo sono stati separati divisi si sono incontrati nell'esperienza dell'Ulivo che vive da undici anni
Secondo
In questi undici anni quell'esperienza comune ha fatto già maturare
Una cultura riformista che è sempre più comune
Se qui anziché tua farmene domande ci fosse stato un confronto tra mezze piloni che vedo qui davanti
E anche Intini mentre avremmo scoperto a
Che abbiamo la stessa idea di come affrontare i problemi della sicurezza della pace e della stabilità della governance del mondo di che abbiamo la stessa idea dell'Europa e del rapporto assolutamente necessario tra Italia ed euro tra Italia e o integrazione europea
Terzo che abbiamo la stessa idea di come rilanciare la crescita l'accumulazione come il mercato debba essere fattore di accumulazione delle risorse per la redistribuzione
Quarto abbiamo la stessa idea della essenzialità dello stato sociale della di come diciamo riformarlo in una chiave moderna abbiamo le stesse idee sul fronte istituzionali abbiamo forse dei riverso su questioni etiche
Su cui non è impossibile però trovare un punto di sintesi visto che al Senato sulla bioetica prima delle ferie abbiamo votato un testo da un ordine del giorno comune
Scopre avemmo che quello che ci divide e più la storia che portiamo sulle spalle che l'idea che abbiamo dell'Italia e del suo futuro
Chiaro e allora e allora se è così se è così non so lei non c'è più non c'è più il vincolo che si teneva divisi
E c'è una cultura comune che è cresciuta perché questa comune cultura comune non deve esprimersi in un soggetto unitario e c'è una terza ragione
Che attiene al sistema istituzionale
Dopo la grande crisi istituzionale del novantadue noi siamo da quindici anni in una lunga diciamo transizione istituzionale che non ha ancora trovato compimento anzi tre mesi fa abbiamo bocciato rimaste con il referendum e abbia fatto bene
Ma la bocciatura non ha risolto il problema abbiamo portato una soluzione sbagliata ad un problema che però resta aperto a cui dovremo dare una soluzione giusta
Che cosa ci hanno insegnato questi quindici anni di dibattito sulle istituzioni
Che la democrazia bipolare la democrazia dell'alternanza
Ha bisogno di regole istituzionali nuove ma la modifica delle regole istituzionali se non è accompagnata anche dalla riforma dei soggetti politici non è sufficiente
E noi abbiamo bisogno di mettere in campo una riforma dei soggetti poi si dei partiti del sistema dei partiti oggi forse non è chiaro ma Franceschini sia chiaro perché tutti i giorni devi fare i conti con questo il centro sinistra
In parlamento rappresentato da una coalizione di tredici partiti non tredici gruppi parlamentari perché alcuni sono più piccoli tredici partiti che il centrodestra otto
Un sistema politico che ogni giorno dipende dalle decisioni di ventun partiti politici è fragile chiunque lo governi qualsiasi siano i numeri tanto più se poi i numeri sono precari come quelli che abbiamo al Senato
No perfetto
Come lo risolvi sto problema certo se cambi la legge elettorale metti soglie di sbarramento che facilitò aggregazione proprio la vedo difficile perché
Abbiamo una legge elettorale con una soglia di sbarramento del due per cento sarebbe giusto portarlo più in alto bisogna farlo approvare in Parlamento i partiti che hanno il due per cento mi pare complicato diciamo ecco tanto per dirne una quindi
Allora quello che non puoi fare per via istituzionale lo puoi fare per via però politica ecco perché è importante la riforma dei soggetti politici
Guardiamo all'Europa quell'Europa dove vogliamo vivere Viviano
In Europa ogni paese ha la sua storia la sua geografia politica le sue leggi elettorali però ormai se guardiamo all'Europa vediamo che ci sono tre regole costanti tre regole costanti
Dovunque quando si va a votare gli elettori scelgono tra un'opzione conservatrice è un'opzione progressista ed è anche così in Italia centro destra e cento sì
Dovunque quelle due opzioni non sono due partiti unici sono due coalizioni più o meno larghe ed è così anche in Italia il centrosinistra centrodestra sono due coalizioni
Dopo cinque ed è questo l'elemento di fragilità Italia ed è questo che porta a dire che il Partito Democratico serve la ragione istituzionale per cui serve
Dovunque che cos'è che dà solidità a quel meccanismo di alternanza tra lo schieramento progressiste uno conservatore rappresentato da due coalizioni
E il fatto che ciascuna delle due coalizioni al suo punto di maggiore solidità nel fatto che è diretta da una grande forza principale che come un vasto consenso elettorale vaste radici nella società forza veloce
Della sua organizzazione credito della sua leadership politica dalla sua classe dirigente dal solidità all'alleanza
Il partito democratico serve a questi non perché rappresenta tutto il centro sinistra perché continuerà Isetta Rifondazione comunista piuttosto che i Verdi
Ma perché è diverso
Una coalizione di centro sinistra che sia guidata da una grande forza che da sola rappresenta due terzi del consenso elettorale dell'intera coalizione almeno altra cosa è una situazione di frammentazione come quella sì che abbiamo già oggi
Guardate
Qui c'è Franceschini che il capogruppo dell'Ulivo in e alla Camera
Noi l'abbiamo già sperimentato in questi mesi quaranta che la vita nella maggioranza di governo sarebbe stata più difficile se non avesse avuto il gruppo dell'Ulivo perché avere un unico grande gruppo parlamentare dell'Ulivo ha determinato la solidità di tutta la coalizione
E anche ridotto l'elemento distinzione del gruppo parlamentare Mino senza togliere a loro minimamente il diritto di dire quello che pensa ogni volta che lo vogliono vivere
Tra queste sono le ragioni che io mi sforzo di spiegare le spiegherò anche
A tutti i miei compagni anche quelli della
Minoranza interna per cui Walter Veltroni ieri spiegare perché lui pensa che non le leadership non si stanno muovendo in maniera sufficientemente energica e quindi è molto pessimista sul Partito democratico ma no io penso che lo abbia aiutato e dopo le parole dal tono e come una sollecitazione a
A camminare a camminare spediti quindi io
L'aumento né tutti i giorni so cosa pensa che non credo che ci sia problema e diversità di valutazione fuori dai rifiuti
Penso che dobbiamo camminare spediti camminare spediti significa agire allora io penso che in questi anni di passione abbia fatto molto Baratta io dico sempre guardate che il partito democratico non è un bambino
Che con fatica si sta consentendo magari con la fecondazione assistita che nascerà tra nove mesi
è un bambino che ha già undici anni
E difatti siamo in una fase delicatissima siamo nel passaggio dell'adolescenza
Undici anni perché undici anni perché il Partito Democratico e parliamo è nato quando abbiamo deciso di dar vita all'Ulivo che cominciano a fare i bambini vanno a quell'età
No è l'Ulivo tra l'altro nell'adolescenza si litiga con i padri ci sia un tono milza e quindi poi democratico nascerà anche autonome dandosi da chi lo fa nascere la la come dire
La la metafora non è priva di senso va bene a tutti i punti di vista allora
Noi quando undici anni fa abbiamo dato vita all'Ulivo
Non l'abbiamo pensato solo come un'alleanza elettorale è partita con un'alleanza elettorale ma fin dall'inizio l'abbiamo vinto un'ambizione
Che quell'alleanza elettorale forse capace di procedere via via e di trasformarsi sempre di più facendo incontrare appunto culture esperienze
Prassi politica lavorando insieme in un soggetto politico
E noi su questa strada di passi ne abbiamo fatti perché non sarò ci siamo presentati agli elettori abbiam vinto tante lezioni
E a noi
Nelle sue nel novantasei nell'azione del due mila uno e poneva se nel due mila quattro del due mila cinque del due mila sei agli elettori si sono presentati con il simbolo dell'Ulivo guardate che non è mica una piccola scelta questa era un pezzo di strada che abbiamo già fatto abbiamo unificato la rappresentanza istituzionale
La rappresentanza e si usa il partito democratico è già unificata
Non c'è più il gruppo parlamentare dei DS formata dalla margherita non ci siamo presentati agli elettori con i simboli alle regionali alle europee alla Camera quindi abbiamo fatto già un pezzo di strada adesso c'è il salto più
Delicato come avendo unificato il modo di rapportarsi agli elettori siamo capaci di far vivere questo come un vero grande partito democratico riformista nel Paese ed è la cosa più complesse
Allora io so per fare dei passi abbiamo davanti ad esso bisogna procedere
Dico anche che i mesi scorsi su stati mesi obiettivamente complicata
Dopo la vittoria elettorale abbiamo avuto tutto alla la la nomina delle del del dei razza camere compreso il passaggio da presenza Repubblica le elezioni amministrative le elezioni lei il referendum la formazione del governo San
Era odio che siamo ci fosse un certo una certa priorità di temi nell'agenda di ciascuno di noi
Però io penso che adesso il passo ne dobbiamo prenderlo spedito abbiamo i sei sette ottobre il seminario promosso
Da Prodi va Rutelli da meno e dirigenti dell'Ulivo per discutere appunto
Di come facciamo salpare la nave
Come facciamo saltare l'anale
E io penso che altri passi in questo percorso noi portiamo copre ne indico alcuni vogliamo decidere sei sette ottobre per esempio
Che convochiamo i capigruppo
Nei consigli regionali dei gruppi regionale consiliari dei Margherita e DS egli poniamo l'obiettivo entro un certo periodo di tempo che nasca il gruppo parlamentare dell'Ulivo in tutte le regioni italiane così come se in Parlamento vogliamo fare o no io sono pronto a fare
Ho visto che Filippo Andreatta
Il cui padre che manca a tutti noi non solo quelli del suo partito ai tanti che lo hanno apprezzato ed è stato uno dei fondatori dell'Ulivo
Ho visto che Filippo Andreatta ha annunciato la formazione la la la diciamo
L'avvio di una scuola di formazione per il Partito Democratico benissimo io sono per farla diventare la scuola di formazione però democratico con il concorso di tutte
Le anime dell'Ulivo e più d'una insomma e quindi S. Margherita venisse anche le altre vogliamo unificare la formazione dei quadri politici
Si va tanto visto che siamo pieni di intellettuali a mettere in piedi una rivista dell'Ulivo
Che sia uno strumento di dibatto di socializzazione di confronto di riscossione
E poi affrontiamo anche gli aspetti più complicati il partito la sua struttura la sua organizzazione sui gruppi dirigenti io son pronto io sono pronto lo dico perché ogni tanto mi arrivano le che qualcuno dice si ma i DS frena no ma Vieusseux non frena
Se qualcuno pensa che si può andare che si può evitare di fare il paio democratico spiegando poi che c'è qualcuno che ha frenato si tolga queste illusioni di quell'ipotesi della Federazione incertum interessa la messa in campo che sembra un po'riduttiva accantonata
Io sono per fare tutto quello che è necessario perché il Partito Democratico nasca nelle migliori condizioni discutendo la forma più organica possibile
Quando si è discusso la Federazione lo abbiamo fatto perché era apparso che ci fossero difficoltà
A dar a dare una forma organica di partito democratico se quelle difficoltà sono superate va benissimo
Non ho problemi
Però io lo dico chiaro perché sono uno che parla chiaro non facciamo Torino il gioco del cerino
In cui ciascuno di noi spiega che l'altro che non si fa perché l'altro che non lo vuole no
Io personalmente non lo faccio invito tutti i dirigenti dei DS non farlo chiedo che non lo si faccia verso i diversi va bene
Perché penso che ci siamo abbiamo di fronte una sfida grandissima
E se non dovessimo essere capace di onorarla i nostri elettori non ci capirebbero la nostra gente non si capirebbe
Di Palermo carico oggi si può fare come sviluppo punto di una scelta di un progetto politico che l'Ulivo che da undici anni in cui da undici anni lavoriamo perché trova sensibilità corrispondenza riconoscimento nel Paese
Questa è la la l'elemento di novità l'elemento di novità per esempio che storicamente in Italia quando due partiti si mettevano insieme con un simbolo comune prendevano meno voti di quello che avrebbero preso se si mettevano distinti con l'Ulivo avvenuto il contrario vorrà dire qualche cosa no
E noi questa cosa la cogliamo
Quindi congressi come ha chiesto Prodi qui congressi in primavera in contemporanea decidiamo insieme decidiamo insieme durante quando io dico solo questo
Io sono pronto a discutere voglio discuto dobbiamo farlo penso che sarebbe bene che dal seminario del sei sette ottobre uscisse
La definizione appunto del percorso che seguiremo nei prossimi mesi della rotta della nave
No con i vari porto in cui attraccare cioè le tappe di questo processo compreso
Diciamo un po'una la scadenza temporale
Diciamo sono sono molto di moda le parole inglesi allora abbiamo bisogno di una road map cioè di un percorso e di un timing cioè di un tempo benissimo nemmeno di queste due cose dobbiamo definirlo definiamole facciamolo
Facendo in modo che quando arriviamo i congressi non si decise non si discuta un'intenzione
Si discuta un Progetto
Che i congressi che discuto intenzione fosse l'abbiamo fatte anche troppe abbia bisogno o di un dispongono il ricopia sì che discutono un progetto chiaro credibile concreto operativo che dal giorno dopo
La gente che che dal giorno dopo vive e nel quale la gente si riconosce discutiamo e ci sono i casi di olio insomma dove erano decisioni certa evidente dove si prendono decisioni benissimo
Grazie segue qualcosa di ghiotto Antonio Polito che intervista Ciriaco De Mita fu graziato che voglia grattamento